TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 213 - sabaTo 18 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Pierpaolo Nagni
Ciocca, il “macellaio” della Protezione Civile
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. Narrano le cronache che in questi giorni avrebbe dato ampia libertà ai due cinghiali che avrebbe lentamente allevati nel corso dell’estate. Ora che viene l’inverno li avrebbe rimessi in libertà. Ad applaudire gli ambientalisti che, pure, hanno storto il muso per l’ampliamento dei giorni di caccia proprio all’ungulato. Cinghiali, perchè corre dietro Trenitalia? Cinghiali, perchè cerca di fare ripartire le opere ferme? Cinghiali, perchè pensa agli sfratti Iacp? Forse tutto questo e il contrario.
Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli
Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Micaela Fanelli. La segretaria regionale del Pd ha brindato per la vittoria di Brasiello alla Provincia di Isernia, ma non si sente nè sulla questione Biomasse nè, tantomeno, sui problemi che si hanno e che attendono soluzioni. In molti l’attendevano in piazza accanto al duo Ruta-Frattura ma non è andata. Eppure toccherebbe proprio al segretario di un partito cercare di riannodare le fila e impostare una strategia per la ripresa di una coalizione che presenta non poche falle e rischia di fare affondare il Molise.
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TAaglio lto
18 ottobre 2014
Contro le centrali a biomasse di S. Polo e Campochiaro
Si battono gli onesti, anonimi cittadini e rappresentanti delle sigle ambientaliste che non hanno preso soldi e tantomeno brigano per averli dalla Regione
L’uso della ragione e la forza della conoscenza: sono i pilastri su cui da anni poggia la inflessibile attività dell’Aiig Molise e del suo mentore, Rocco Cirino, in difesa del territorio molisano, in particolare delle sue emergenze ambientali, storiche, archeologiche, delle risorse naturali fatte oggetto di rapina, di violenza e di inquinamento. Domani, l’Aiig Molise, la Falco di Boiano, il comitato “Santa Maria della Strada”, il Cai e le altre sigle “pure” dell’ambientalismo regionale terranno un incontro con i giovani dell’area matesina, con le mamme che si sono incatenate per difendere il terreno su cui vivono, lavorano e lottano, con i cittadini onesti, per rappresentare visivamente, per far toccare con mano, per scarpinare i sentieri e i luoghi e per approfondire i valori e le qualità che quell’area racchiude (strano che la Soprintendenza ai Beni archeologici non si sia fatta viva sul luogo in cui sono state rinvenute tombe longobarde e, in particolare, la tomba di un guerriero in armi e il suo cavallo bardato, che fece notevole scalpore e mosse grande interesse storico, che però oggi rischia di finire, come sta finendo, nelle panie della burocrazia imbelle e dell’economia dei grassatori) e farne oggetto di riflessione e di approfondimento, alla scopo di irrorare
le coscienze dei giovani di un sano inattaccabile desiderio di difendere la propria storia e le proprie radici. La vera opposizione alle biomasse di S. Polo e Campochiaro la si fa sul terreno, a presidio dei valori di quell’area del Matese e delle sue qualità ambientali, archeologiche, paesaggistiche. La fanno gli onesti; anonimi cittadini e rappresentanti delle sigle ambientaliste che non sono scese a compromesso né hanno preso soldi e tantomeno brigano per averli dalla Regione. Le sigle che hanno preso soldi, che brigano per averli, li hanno avuti, e li avranno per progetti, quale lo studio del ter-
ritorio per individuare le aree idonee ad accogliere i camperisti (!), altri totalmente campati in aria (i ponti tibetani!), e altri ancora che, iniziati con spirito pioneristico, camminando camminando, si sono trasformati in format cinematografici e televisivi se ne stanno rintanate nel loro disinteresse mascherato da dissenso. Il Molise del terzo millennio non finisce di stupire in negativo nella ricorsa alle forme, le più deteriori, d’infingimento, di strumentalismo, di capziosità, di immoralità. Sono tante e spregevoli. Fermiamoci alle questioni ambientali, allo sfruttamento del territorio, alle manomissioni paesaggistiche, alle alterazioni vocazionali dei siti. Non fanno più scandalo le centinaia di pale eoliche e le altre centinaia che sono già pronte; non fanno scandalo i terreni coltivati a vigne, stravolti e destinati ai pannelli fotovoltaici; non fanno scandalo le centrali a biomasse che, con le emissioni di polveri sottili, attentano all’ambiente e alla salute della gente; non fanno scandalo nemmeno gli anziani e i malati malmenati
"Austerità, non ci rassegniamo" La Cgil lancia una serie di gazebo nelle principali città del Molise CAMPOBASSO. Domani, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, a Campobasso in Piazza Municipio, a Larino nei pressi del Tribunale e a Isernia presso la Stazione Ferroviaria, saranno allestiti, dalla CGIL Molise, gazebo e banchetti per discutere con lavoratori e cittadini sui temi del lavoro, della sua dignità e sull’uguaglianza; su come è possibile cambiare l’Italia e la sua politica economica, per estendere i diritti e per attuare investimenti pubblici e privati al fine di promuovere la crescita e l’occupazione, anziché precarizzare ulteriormente i giovani lavoratori, togliere diritti e accentuare una logica di subordinazione del lavoro nei confronti delle imprese aprendo spazi all’arbitrio e al sopruso. La giornata, quindi, servirà alla CGIL per aprirsi a tutti coloro che non si rassegnano alle politiche di austerità che finora hanno prodotto solo un altissimo costo sociale e disoccupazione e che condividono le proposte per uscire dalla crisi e in tema di lavoro, da un lato, e a propagandare, informare, raccogliere adesioni e diffondere, attraverso volantinaggio, il materiale inerente alla grande manifestazione del 25 ottobre ’14, organizzata dalla CGIL in Piazza San Giovanni a Roma, dall’altro. Il gazebo e il banchetto della CGIL Molise sarà mantenuto a Campobasso, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 anche nella giornata di lunedì 20 ottobre 2014.CAMPO-
BASSO. Domani, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, a Campobasso in Piazza Municipio, a Larino nei pressi del Tribunale e a Isernia presso la Stazione Ferroviaria, saranno allestiti, dalla CGIL Molise, gazebo e banchetti per discutere con lavoratori e cittadini sui temi del lavoro, della sua dignità e sull’uguaglianza; su come è possibile cambiare l’Italia e la sua politica economica, per estendere i diritti e per attuare investimenti pubblici e privati al fine di promuovere la crescita e l’occupazione, anziché precarizzare ulteriormente i giovani lavoratori, togliere diritti e accentuare una logica di subordinazione del lavoro nei confronti delle imprese aprendo spazi all’arbitrio e al sopruso. La giornata, quindi, servirà alla CGIL per aprirsi a tutti coloro che non si rassegnano alle politiche di austerità che finora hanno prodotto solo un altissimo costo sociale e disoccupazione e che condividono le proposte per uscire dalla crisi e in tema di lavoro, da un lato, e a propagandare, informare, raccogliere adesioni e diffondere, attraverso volantinaggio, il materiale inerente alla grande manifestazione del 25 ottobre ’14, organizzata dalla CGIL in Piazza San Giovanni a Roma, dall’altro. Il gazebo e il banchetto della CGIL Molise sarà mantenuto a Campobasso, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 anche nella giornata di lunedì 20 ottobre 2014.
nelle strutture sanitarie; non fanno scandalo la cattiveria, l’egoismo, il cinismo, la corruzione, la collusione. Non fa scandalo assistere ai passaggi di quote societarie da un personaggio all’altro in un sistema di scatole cinesi per mascherare interessi privati in atti pubblici, né l’asservimento delle strutture pubbliche al potere politico e a chi governa. A fronte di questo Molise che scivola verso il malaffare, la violenza, l’incultura, nei pressi del cantiere della centrale a biomasse di Campochiaro sostano gli onesti e sventolano le sigle delle associazioni ambientaliste pure, non colluse né corrotte con il potere e dal potere politico. Sono costoro che fanno barriera, si oppongono, si spendono a dimostrare sul piano culturale e su quello scientifico l’enormità delle centrali a biomasse, la loro inutilità, la loro pericolosità, il danno che possono procurare all’ambiente e alle persone: le polveri sottili sono il nemico invisibile della salute pubblica. Lottano, ma tutto lascia prevedere, complice la nullaggine politica del consiglio regionale del Molise, le connessioni tra la politica e gli affari, l’assoggettabilità del sistema burocratico e amministrativo al potere, finiranno per essere battuti. Dardo
"Suolo come bene comune" E' l'onorevole Roberto Ruta a chiedere al Governo maggiori tutele per l'ambiente CAMPOBASSO. "Martedì prossimo a seguito delle comunicazioni del Ministro dell'Ambiente, Galletti, al Senato, verrà discussa e votata la Mozione che ho presentato il 18 settembre, raccogliendo l'appello lanciato dal Prof. Fabio Terribile e sottoscritto da oltre 1400 tra studiosi e docenti universitari europei, che hanno tra gli altri, chiesto con forza a Matteo Renzi per il semestre di presidenza italiana al Consiglio dell'Unione Europea di riproporre e far approvare la direttiva europea per dare regole comunitarie per la tutela e la difesa del suolo". E' quello che scrive il senatore Roberto Ruta dopo la presentazione della mozione. "Sono convinto che il Presidente del Consiglio vorrà recepire i contenuti della Mozione che spero sia approvata a larga maggioranza dal Senato della Repubblica italiana avendola già sottoscritta il capogruppo del PD, Luigi Zanda, il capogruppo di SEL, Loredana de Pretis e oltre 50 parlamentari di altri gruppi di maggioranza e di opposizione. Per la nostra regione che risulta al terzo posto in Italia tra quelle a maggior rischio di dissesto idrogeologico sono necessari interventi straordinari e non più differibili, a partire dalla messa in sicurezza del fiume Biferno, per evitare il ripetersi di eventi calamitosi come quelli dell'alluvione che ha devastato il basso Molise. Apprezzo l'annuncio del Governo - chiude il senatore Ruta - per investire nella legge di stabilità un miliardo e mezzo di euro proprio per contrastare il dissesto idrogeologico ma penso che regole europee condivise servano urgentemente per evitare lo scempio del nostro territorio, il suolo inteso come bene comune da difendere, da tutelare e da valorizzare, perché prevenire oltretutto è molto meno costoso che curare".
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Opinioni
18 ottobre 2014
Il senatore Di Giacomo commenta: “grazie statista, il Molise ti è grato, grazie per la tua incapacità”
Frattura non rientra dal deficit e Roma aumenta le tasse ai molisani L’immobilismo del commissario governatore pesa sui cittadini: benzina più costosa insieme a Irpef e Irap CAMPOBASSO. “Con la nomina a commissario porteremo a termine gli adempimenti previsti dalla legge per il risanamento dei conti del Servizio sanitario regionale. Assieme al commissario Basso condivideremo gli atti necessari a ribaltare il giudizio fortemente negativo che ancora oggi il Governo esprime nei confronti della Regione Molise. Dimostreremo di non essere contrari a processi di cambiamento, riqualificazione, riorganizzazione e razionalizzazione del Servizio sanitario regionale, purché calibrati sull'interesse dei cittadini. Manterremo fede agli impegni presi per il Piano di rientro, senza produrre più tutti quegli "atti inidonei e insufficienti" che finora ci hanno sempre contestato i Ministeri dell'Economia e della Salute, come si legge nella delibera di
nomina del Governo. Il Molise sarà capace non solo di risanare i conti, ma anche di offrire un servizio di qualità ai suoi abitanti, diventando un esempio di buone pratiche per il Paese”. Parlava così Paolo di Laura Frattura il 21 marzo 2013 quando lo stesso neo eletto presidente di Regione veniva nominato, a Roma, commissario ad acta alla sanità. Da allora, non solo i molisani si ritrovano con ospedali che non funzionano, reparti chiusi, sale operatorie che funzionano ad intermittenza e pronto soccorso in tilt. Ma grazie al “lavoro” di Paolo di Paolo di Laura Frattura, il tavolo tecnico romano che controlla il rientro del Molise dal deficit sanitario ha deciso di aumentare le tasse ai cittadini molisani. Ancora una bocciatura a Roma, ancora l’aumento di Irap, Irpef e benzina. “Confermate in
“Ora rilanciare l’attività di Governo” Sarà Francesco Totaro a coordinare il nuovo strumento operativo con la Giunta CAMPOBASSO. Si è svolta, presso la sede della Giunta regionale, una riunione che ha visto partecipare i componenti della maggioranza consiliare ed i membri della Giunta, invitati dal Presidente Paolo di Laura Frattura. Dopo un’ampia e articolata discussione che ha riguardato temi politici ed amministrativi, si è deciso unanimemente di dar vita ad una cabina di regia che avrà il compito di raccordare le attività della Giunta e quelle del Consiglio, nonché di curare i rapporti con le amministrazioni locali. A coordinare il nuovo strumento operativo, sarà il Consigliere regionale, Francesco Totaro. “La riunione di oggi - ha affermato Totaro - ci ha permesso di sviscerare buona parte dei problemi che interessano il tessuto sociale, economico e produttivo della nostra regione, difficoltà che sono state analizzate anche da una prospettiva politica e amministrativa. La nascita di una cabina di regia, dunque, si è resa necessaria proprio per compensare alcuni deficit di raccordo tra i vari livelli istituzionali e sono certo che seguendo questo metodo riusciremo a dare un nuovo impulso al nostro mandato. Sin da subito mi metterò al lavoro, insieme agli altri colleghi, per individuare soluzioni rapide e percorribili ai problemi più rilevanti che attanagliano il nostro territorio, a partire dalle grandi vertenze lavorative a cui già si sta dedicando tanto lavoro. Proprio su questo tema, poi, coinvolgeremo le delegazioni parlamentari, i rappresentanti dei Partiti, dei Movimenti e delle Associazioni, nonché quelli degli Enti locali interessati così da creare, volta per volta, un tavolo operativo che condivida percorsi e responsabilità. La maggioranza consiliare, comunque - ha concluso Totaro - continuerà a darsi appuntamento periodicamente così da fare un punto della situazione volta per volta, con l’auspicio che tutti i colleghi apportino il loro contributo a cui dovrà esser dato seguito dal Governo regionale.”
Molise le maggiorazioni di Irap e Irpef per via del Piano di rientro dal deficit sanitario. “Il Tavolo per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, che hanno il compito di monitorare l’attuazione dei piani di rientro dei deficit sanitari delle Regioni, nella riunione del 10 aprile 2014 hanno constatato che nell’esercizio 2013 la regione Molise non ha raggiunto gli obiettivi previsti», si legge in una nota del Ministero Economia e Finanze. “Pertanto, per l’anno d’imposta 2014, in Molise si sono realizzate le condizioni per confermare l’applicazione automatica delle maggiorazioni dell’aliquota dell’Irap, imposta regionale sulle attività produttive, nella misura di 0,15 punti percentuali, e dell’addizionale re-
gionale all’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, nella misura di 0,30 punti percentuali”. Una notizia non certo positiva, anche se prevedibile. Ora l’Agenzia delle entrate comunicherà le modalità di calcolo dell’acconto Irap da effettuarsi nel 2014 tenendo conto della maggiorazione di aliquota, nonché le modalità applicative dell’incremento di 0,30 punti percentuali dell’addizionale regionale Irpef per l’anno d’imposta 2014”. Il primo commento politico arriva dal social network con il senatore dell’Ncd, Ulisse Di Giacomo, che non ha proprio il dono della diplomazia e, riferendosi al governatore del Pd dice: “Grazie statista. Il Molise ti è grato. In Regione Irap e Irpef più alti d’Italia e la benzina più cara grazie alla tua incapacità”. Il senatore, già assessore regionale alla Sanità per il cen-
trodestra guidato da Iorio, sa perfettamente che i supporters di Frattura o i politici del centrosinistra continuano a giustificarsi con la solita replica: senti chi parla, chi ha creato il deficit? Ma dopo quasi due anni di governo di colore Pd, appare ormai una replica piuttosto debole. Sia perché i molisani hanno già punito con il voto il centrodestra, sia perché nella vita si arriva al punto in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. E tra le parole pronunciate da Frattura quel 21 marzo 2013 ad oggi, appare evidente che la politica degli slogan produce effetti negativi sulla popolazione. Per cui delle due l’una: o Paolo Frattura quando ha deciso di candidarsi alla presidenza della Giunta non aveva la più vaga idea di cosa fare per migliorare la propria terra, oppure non è in grado di farlo.
Tregua armata in Regione: governo a rischio frattura L’intesa tra il presidente e Ruta fa acqua da tutte le parti ma il senatore concede un weekend per recuperare CAMPOBASSO. Il senatore del Pd, lo stratega del centrosinistra Roberto Ruta ci va con i piedi di piombo e, prima di agire, decide di dare un weekend di tempo al governatore Frattura. I due esponenti politici, entrambi del Pd, stanno giocando una partita sul filo di un rasoio con una tregua armata che pare abbia come contropartita la Regione Molise. Ma cosa è accaduto? Partiamo dall’inizio. A scegliere Paolo Frattura come candidato presidente del Molise è stato proprio Roberto Ruta. Lo stratega è riuscito a gestire la situazione politica fino a dopo le elezioni: è stato lui ad evitare la presenza del gruppo Patriciello in Giunta, è stato sempre Ruta ad evitare che il gruppo Patriciello (essendo la diramazione di un europarlamentare di Forza Italia) conquistasse finanche la presidenza del Consiglio regionale. Ciò che non è riuscito a fare Roberto Ruta, però, è stato mettere un freno ai provvedimenti che
Frattura ha approvato nei confronti del gruppo imprenditoriale Patriciello con forti interessi nel settore sanità. L’allontanarsi del duo Ruta/Frattura ha portato però quest’ultimo in caduta libera a livello di consenso popolare. L’indice di gradimento è balzato all’ultimo posto e, come se non bastasse, a complicare la situazione ci si sono messi pure gli interessi imprenditoriali del gruppi Frattura con la centrale a biomassa nel Matese a cui il presidente della Regione Molise è legato in maniera particolare. A Frattura faceva capo la società prima delle elezioni, ed oggi l’affare è guidato dal marito del capo di gabinetto di Frattura presidente e degli ex soci di Frattura di un’altra società energetica finita sotto inchiesta insieme allo stesso governatore. Ruta riacchiappa Frattura per i capelli mentre affoga e lo spinge a mettersi davanti alle telecamere per annunciare una ritrovata unità su alcuni punti programmatici.
Tra i primi 5 annunciati troviamo l’annullamento alle centrali nel Matese e, in tema sanità, lo spostamento degli interessi sulla sanità pubblica e non su quella privata. Frattura, lunedì scorso, si presenta dinanzi alle telecamere, sorride, e alla fine non prende i provvedimenti annunciati. Tutti si sono chiesti i retroscena della mossa di Roberto Ruta, se il senatore avesse compiuto una mossa sancendo il proprio suicidio politico andando a braccetto con Frattura, o se Ruta abbia real-
mente intenzione di costringere Frattura a lavorare per il bene del Molise. Una cosa è certa: ad oggi ancora si attende la mossa di don Paolino. Ruta vuole dargli ancora qualche giorno, almeno il weekend. E se Frattura non farà nulla? O Ruta verrà trascinato nel fango insieme al suo pupillo, oppure dovrà decidere che il suo Pd al governo prenda provvedimenti in grado di mettere in difficoltà il governatore. Al momento la risposta sembra essere: aspettiamo che succede, poi vediamo.
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Le trivellazioni, solo un danno" Anche la Conferenza dei Vescovi di Abruzzo e Molise contraria al progetto TERMOLI. “Come Conferenza dei vescovi dell’Abruzzo e Molise, esprimiamo la nostra viva preoccupazione riguardo al riproporsi di progetti di sfruttamento petrolifero di vaste aree dei nostri territori e delle nostre coste denominati ‘Ombrina 2′, ‘Elsa’, ‘Rospo mare’, da parte della multinazionale britannica Rockhopper Exploration. Tali progetti, a suo tempo abbandonati per la contrarietà delle popolazioni, saranno resi possibili dal contenuto del Decreto denominato ‘Sblocca Italia’”. Lo si legge in una lettera della Conferenza episcopale abruzzese-molisana (Ceam), a firma del presidente, monsignor Tommaso Valentinetti, nella quale si auspica “una biociviltà che preferisca la vita al lucro”. “Non possiamo che esprimere sconcerto per scelte politiche nelle quali si prevedano la trasformazione dei nostri territori, dell’Abruzzo ma anche di vaste aree del Molise, in distretto minerario per gli idrocarburi; il riconoscimento, come emerge dal testo del Decreto, del carattere strategico praticamente di ogni infrastruttura legata agli idrocarburi; la sottrazione alle Regioni di tutte le procedure di valutazione di impatto ambientale, per le attività di ricerca, prospezione ed estrazione in terraferma, avocate allo Stato”, dicono i vescovi, che richiamano “alla difesa del Creato”, “La salvaguardia del-
l’ambiente – proseguono i presuli – deve essere al centro di una politica che sia perseguimento del Bene comune e che ri-
fugga da interessi particolari ed egoistici, che possano compromettere il benessere di tutti e la capacità di futuro delle giovani generazioni. Anche oggi il nostro accorato invito va agli organi ed ai politici competenti affinché compiano ogni sforzo per impedire che una simile scelta si abbatta sui nostri territori”. I vescovi abruzzesi e molisani, ricordando anche le parole del Papa durante la sua recente visita nella Regione ecclesiastica, auspicano, “su temi di tale importanza, che gli organi competenti favoriscano la scelta – già fortunatamente in atto – da parte dei cittadini di uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente con l’uso di energie rinnovabili. Pensiamo ad un cambio di prospettiva radicale che richiede l’emergere di una biociviltà, che preferisca la vita al lucro, il bene collettivo ai profitti individuali, la cooperazione alla competizione”. “Riteniamo necessaria – concludono i presuli – una democrazia ‘ad alta intensità’. Ossia una democrazia sostanziale, partecipativa e sociale, quanto mai necessaria ad assumere scelte irrimediabilmente gravi tenendo conto della netta contrarietà che la popolazione abruzzese e molisana, e questa Conferenza episcopale, hanno più volte espresso”.
L’intervento
Ferrovie, non lasciamo solo Nagni di Giovanni Muccio* Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, ritiene che il raddoppio della ferrovia sulla costa adriatica, rappresenti un volano di sviluppo per tutta l'Italia dell'Est, ormai l'alta velocità costituisce un elemento primario per lo sviluppo territoriale di ogni regione. Ciò deve rappresentare una scommessa per tutti, senza tuttavia sopprimere le aspettative di una piccola regione come il Molise, che chiede solo di poter sfruttare al meglio quei pochi chilometri di costa attraversata dalla ferrovia. L'Assessore regionale alle Infrastrutture Pierpaolo Nagni, non va lasciato solo a combattere su questo versante contro regioni più blasonate, che cercano in particolare la Puglia in base all'art. 165 comma 6 della legge/2006 di scavalcare le giuste richieste di un Popolo come quello molisano, con il pronunciamento del Presidente della Repubblica, mettendo un intero Popolo in un angolo. In fondo cosa si chiede? La possibilità di spostare quei pochi chilometri di ferrovia che attraversa la costa molisana qualche chilometro all'interno, per meglio sfruttare dal punto di vista turistico tutta la costa molisana. A tal riguardo ho ascoltato con grande interesse il Presidente regionale dell'Abruzzo D'Alfonso su questo argomento a Ferrazzano alla festa dell'Unita, un Presidente di grande spessore politico e sociale, le sue dichiarazioni sono simili a quelle riportate dal nostro
Assessore regionale Nagni, sulla necessità dell'alta velocità. Proprio dal Presidente D'alfonso il Guerriero Sannita ha appreso che l'attuale Amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Spa, l'azienda partecipata al 100% dalle ferrovie dello Stato che si occupa della gestione dell'infrastruttura ferroviaria nazionale dott. Maurizio Gentile è di origine abruzzese e in particolare di Sulmona e quindi chi meglio di lui, può capire la necessità delle richieste portate avanti dall'Assessore Nagni che rappresenta la necessità di un Popolo per progredire dal punto di vista turistico? Nessuno tocchi il Molise pensando che siamo deboli, ci si sieda attorno ad un tavolo, a tal riguardo rivolgo un appello a D'Alfonso di farsi promotore, venendo incontro alle aspettative di un Popolo che Lui conosce bene per averlo sentito vantare dal punto di vista storico e sociale. Il Molise non può perdere la possibilità di rilanciare lo sviluppo turistico lungo i circa 20 chilometri di costa attraversata dalla ferrovia, il Guerriero Sannita è convinto che ciò è possibile e che non è certo il Molise a far fallire l'Italia o le ferrovie dello Stato. Ai Sindaci della costa a cui la presente è diretta, il Movimento del Guerriero Sannita chiede di valutare la possibilità di un ordine del giorno a difesa delle richieste portate avanti dall'Assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni. *Presidente regionale del Guerriero Sannita
Insegnanti di sostegno, Molise fuori Sono 49 i posti rimasti vacanti in regione e non ancora coperti CAMPOBASSO. Parrebbe del tutto ignorata la legge 128 del 2013 sulla perequazione dei posti stabilizzati tra le diverse Regioni, con decorrenza dall’anno scolastico 2014-2015. A far “orecchio sordo” sarebbe stato il comparto istituzionale perché, come denunciato da un dossier di Tuttoscuola sugli insegnanti di sostegno, pare che otto regioni avrebbero avuto più posti di quelli dovuti. Nello specifico, la Campania ha un surplus di 887 posti, 621 per la Sicilia, 322 per la Puglia, 225 per la Calabria, 190 per la Sardegna, cui seguono la Basilicata (122), il Friuli Venezia Giulia (28) e la Liguria (12). Somme fatte, si parla di 2.406 posti di sostegno stabilizzati (su cui si fanno le nomine in ruolo) sottratti alle altre dieci regioni tra le quali spicca anche il nostro Molise che avrebbe un ammanco pari a 49 unità. Dato sul quale occorre lavorare anche se, a dirla tutta, se la passano peggio la Lombardia (926 in meno), il Lazio (642), il Veneto (280), l’Emilia Romagna (185), le Marche (136), la Toscana (87), l’Umbria (54), il Molise (49), il Piemonte (35) e l’Abruzzo (11).
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Opinioni
18 ottobre 2014
Il provvedimento s’è reso necessario mancando l’elenco di soggetti esterni idonei al conferimento dell’incarico
La direzione generale della Regione Molise ancora (in proroga) a Di Mirco Avrebbe dovuto riorganizzare i servizi e gli uffici regionali per rendere l’ente una struttura dinamica, snella ed incisiva. Ma non è andata così Era il 16 ottobre 2013 il giorno in cui Paolo di Laura Frattura, presidente della Regione Molise, e Mauro Di Mirco, dirigente proveniente dalla Lombardia, di origini molisane, apposero la propria firma in calce al contratto individuale di lavoro a tempo determinato, validità fino al 15 ottobre 2014, per la Direzione generale della Giunta regionale. L’anno è passato. Doveva essere un anno di provvedimenti importanti e qualificanti per la Regione. Innanzitutto, venne detto, la riorganizzazione dei servizi e degli uffici regionali per rendere l’ente una struttura dinamica, snella ed incisiva. La scelta del direttore generale puntava essenzialmente a questo obiettivo, forte dell’esperienza in materia di organizzazione del lavoro e della mentalità produttiva meneghina che Di Mirco interpretava e rappresentava nel contesto molisano in cui, si fatica a innovare, a modificare, ad organizzare preferendo lo
scorrere pacifico dei giorni, dei mesi, e degli anni all’insegna, se possibile, del “tutto va bene madama la marchesa”. Un misto di complicità, accordi, compromissioni tra la politica, la pubblica amministrazione, le forze sociali, progettato per la reciproca convenienza a vivere. Difatti, hanno vissuto e vivono in simbiosi. L’apparato politico regionale con le sue aderenze, le sue preferenze, le sue compiacenze nei confronti dell’apparato tecnico-amministrativo a sua volta gratificato di promozioni, avanzamenti, classificazioni, inquadramenti, fino al paradosso di circa 300 capi-ufficio, molti dei quali senza funzioni e senza personale esecutivo: capiufficio di se stessi e stipendi ragguardevoli. Le rappresentanza sindacali interne a loro volta vigili e presenti a sostenere le ragioni della politica e, soprattutto, quelle del personale, tra cui massimamente le proprie (dei sindacalisti interni).
Il cerchio ha quadrato e continua a quadrare a meraviglia anche perché l’innovatore, l’organizzatore, il decisore Mauro Di Mirco, direttore generale della Regione Molise, non è riuscito a smuovere foglia. Magari, involontariamente, ha contribuito a peggiore il quadro d’assieme se alle ataviche deficienze organizzative e funzionali di sempre, proprio nell’anno della sua direzione generale ,la Regione Molise ha perso pezzi (decine di dirigenti in pensione con largo preavviso tra l’altro) che non sono stati rimpiazzati o, meglio, che non hanno generato ciò che tutti s’aspettavano: la riorganizzazione dei servizi e degli uffici e l’ottimizzazione del lavoro attraverso la definizione e la verifica dei carichi. L’anno è passato. Inutilmente, sotto questo aspetto. Anche il contratto individuale di lavoro a tempo determinato di Di Mirco è scaduto. Ma per lui è stata attivata la proroga, agli stessi patti e con-
dizioni. Fino a quando la Regione non avrà pronto l’elenco di soggetti esterni idonei al conferimento dell’incarico di direttore generale. Un adempimento che avrebbe potuto svolgere in tempo utile per avere la possibilità di attingervi a tempo debito. Invece ha traccheggiato, anche perché, stranamente, alla prima data di scadenza dell’avviso erano talmente pochi i candidati, che la Regione ha ritenuto opportuno differirla. Da qui la proroga a Di Mirco che, saggiamente, ha dato subito la sua disponibilità ad accettarla, anzi a vedersi rinnovato il contratto. Cosa da non escludere. Magari per dargli la possibilità di dimostrare quanto vale e quanto sia capace di riorganizzare i servizi e gli uffici regionali per rendere l’ente una struttura dinamica, snella ed incisiva. Se le inventano tutte. Dardo
"Salvaguardare gli accordi" Gli ex dipendenti della Protezione civile del Molise tornano alla carica. “Ciocca che fa?” CAMPOBASSO. "Si tenga fede all’accordo preso in Prefettura e si tutelino tutti i lavoratori". Non demordono i lavoratori della Protezione civile dopo le dichiarazioni di Salvatore Ciocca. Il giorno 10 febbraio 2014, nei locali della Prefettura di Campobasso, è stato siglato l'accordo sulla vertenza “Agenzia di Protezione Civile - Ricostruzione”, sottoscritto dai rappresentanti delle tre sigle sindacali, Cigl, Cisl e Uil, dall'assessore al lavoro Michele Petraroia, dall’ex direttore dell’ARPC Emilio Mastronardi e dal senatore Roberto Ruta. Nell'accordo le parti stabilivano una ripresa al lavoro di tutti i dipendenti, a distanza di otto mesi dall’assunzione dei primi cento lavoratori. "Si chiede a tutti i rappresentanti politici, firmatari e non dell'accordo, primo fra tutti il Presidente della Regione Molise, Arch. Paolo Di Laura Frattura, di trovare un modo per tenere fede a quell'impegno, un qualunque modo affinchè la fiducia di chi ci ha creduto non venga, ancora una volta, delusa. Si chiede, semplicemente, di mantenere la parola data, favorendo il collocamento, anche in settori diversi, dei lavoratori fino ad oggi rimasti in attesa, tenendo conto dei loro titoli, dell' esperienza da molti di loro maturata, ma soprattutto tenendo conto della loro dignità. In un contesto davvero molto difficile per tutti, questa è l'ennesima possibilità per la nostra politica di lanciare un segnale di fiducia, di ottimismo, di speranza, dimostrando che, l’enorme mobilitazione in occasione della marcia del lavoro del 28 giugno e le parole del Papa di quel famoso 5 luglio, non restino vane". Lo stesso Comitato dei lavoratori aveva scritto. "Il tempo per agire c'era e in abbondanza ma non e' stato sfruttato da chi doveva trovare soluzioni! Un consigliere regionale che gioca a fare il pubblico ministero e che in futuro verrà ricordato per aver per aver raggiunto un
Buco della Sanità, tasse più alte
traguardo da guinnes dei primati: lo smantellamento in tempi record del sistema di Protezione Civile del Molise e la macelleria sociale compiuta ai danni di centinaia di famiglie. Evidentemente l'unico interesse del consigliere Ciocca è conservare la poltrona che gli frutta 11 mila euro al mese e gli permette di condurre una vita di lusso, in barba alla crisi sociale devastante che attanaglia il Molise e ruba il sonno alla stragrande maggioranza dei cittadini molisani. Se queste persone pensano che siamo rassegnati si sbagliano di grosso. Non gli daremo certo questa soddisfazione. Se la nostra vertenza non dovesse trovare una soluzione in tempi celeri andremo in tutte le sedi possibili pur di difendere i nostri diritti e tutelare la nostra dignità barbaramente tradita".
CAMPOBASSO. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato rende noto quello che già si intuiva: nell’anno 2013 il Molise è stato pessimo per quanto riguarda la sanità pubblica. Un deficit che porta la regione ad essere la peggiore di tutta Italia e così la pena da pagare per il 2014 sarà quella di tasse più alte con aliquote IRAP del più 0,15 punti ed IRPEF con uno 0,30% in crescita. Troppe contraddizioni, troppe versioni contrastanti per potere non definire la politica regionale incapace di individuare una soluzione per la sanità molisana, letteralmente dissacrata da gravissimi accadimenti rimbalzati a livello nazionale, che merita una risposta chiara, condivisibile, definitiva, senza alcun infingimento. La popolazione ha bisogno di certezze, deve sapere dove, come e quando potrà accedere in una struttura sanitaria senza l'angoscia di incorrere in incidenti di percorso che, a volte, purtroppo, si sono rivelati più deleteri della stessa patologia. Non appartengo alla schiera di quanti pretendono tutto e subito. So che i processi di riorganizzazione di settori delicatissimi quali quello sanitario, sono difficili, fortemente ostacolati e si scontrano con enormi interessi economici talmente sedimentati che anche il più minuscolo aggiustamento provoca reazioni a catena difficilmente governabili. Ma non si può assistere in silenzio dinanzi alle mille versioni fornite dal governo regionale nel solo ultimo mese. Il contesto è quello di una sanità fatta di medici bravissimi ma che non sono messi nelle condizioni di operare al meglio, tutti sono mossi da spirito costruttivo ma poi la sanità rivela il proprio contraltare: l’essere settore ambito e che per anni è stato fabbrica di consenso. Si è fatto in modo che diventasse centro di potere, facendo venire meno la mission principale: dare risposte ed elargire cure adeguate. Non funzionano gli ospedali molisani: carenti in strutture e tecnologie, organizzazione e pulizia, costellati da errori gestionali, carenze di posti letto, liste d’attesa interminabili e reparti dimezzati, chiusure di strutture mai veramente aperte ed utilizzate. Tutto all’insegna della politica dello spreco, la cui voce più consistente è determinata dall’emigrazione sanitaria che ogni anno costa alle casse regionali centinaia di milioni di euro. Il quadro è cupo, salvo ricordare l’operato di medici e infermieri competenti e responsabili costretti a barcamenarsi in un osceno marasma. Ma il Presidente Frattura, che ha fatto della sanità il leit motiv della sua campagna elettorale, una risposta la deve dare. O forse ha già cominciato a capire che una cosa è la polemica elettorale, altra è, invece, misurarsi concretamente con quel vero e proprio macigno rappresentato dalla spesa sanitaria che assorbe il 70% delle risorse del bilancio regionale intorno alle quali ruota una miriade di interessi, pubblici e, soprattutto, privati che non sono sempre disposti a mollare facilmente l'osso? E allora che fa: promette tutto a tutti finendo con il non dare nulla a chi attende risposte alla sua patologia.
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Campobasso
18 ottobre 2014
“Fiamme al Pagano, riflettiamo” Il Guerriero Sannita invita tutti ad un momento di attenzione sul mondo della scuola caMPoBasso. “In riferimento a quanto accaduto al Liceo classico “Mario Pagano” di Campobasso, il Movimento regionale del Guerriero Sannita, anche in ragione della sua decennale esperienza nell’ambito della Polizia scientifica, si pone un interrogativo, credo condivisibile: può una semplice sigaretta, magari spenta male, in un ambiente non di certo boschivo, cagionare preoccupazioni tali da necessitare l’intervento di un Corpo dei Vigili del fuoco, l’evacuazione dell’edificio scolastico e la sospensione della relativa attività didattica?“. Così scrive Giovanni Muccio in una lettera aperta indirizzata a tutte le istituzioni. “A tal riguardo, prescindendo dall’attività di Polizia
giudiziaria, che sicuramente ed opportunamente farà il suo corso, questo Movimento, che già altre volte è
intervenuto su questioni scolastiche, ben lungi dal pensare che si tratti di semplice atteggiamento di
A Spinete il dopoScuolA Soddisfazione del sindaco Di Paola per la risposta data alle famiglie sPiNEtE. Il 15 ottobre 2014 , nei locali della scuola dell’infanzia e primaria “G.Rivera” è stato attivato il doposcuola Comunale “STUDIO E CREO”. L’idea del doposcuola Comunale nasce come risposta alle numerose famiglie che hanno necessità di organizzare la permanenza dei propri figli a scuola prima e dopo l’orario scolastico, l’Amministrazione Comunale ha inteso dare con l’attivazione di questo servizio la possibilità a chi ne usufruirà di un’ulteriore opportunità di formazione e crescita. Le attività proposte saranno organizzate con i seguenti orari Accoglienza: dal lunedì al sabato dalle 07:30 alle 08:30 (servizio dedicato sia agli alunni della scuola dell’infanzia che della primaria) Doposcuola: dal lunedì al venerdì
dalle 13:30 alle 14:30 (durante tale orario sarà consentita la consumazione di un pasto, che sarà preparato a cura dell’utente) dalle 14:30.alle 16:30 attività scolastiche e ludico ricreative. La frequenza degli alunni che prenderanno parte al doposcuola, può non essere quotidiana, in quanto si è tenuto conto degli impegni extrascolastici che ogni bambino pratica; si potrà quindi usufruire del servizio in giorni liberi e non prestabiliti a prescindere. “Le attività che verranno svolte - scrive il sindaco Carletto Di Paola - saranno in maniera preferenziale quelle dello svolgimento dei compiti assegnati a scuola dalle maestre; in un secondo momento si passerà ad attività ludicoricreative, atte a stimolare la socializzazione e il divertimento dei
bambini. Qualsiasi tipo di iniziativa o idea venga proposta da un genitore, essa verrà presa in considerazione e inserita nelle attività del doposcuola, perché si pensa che lo scambio tra famiglie e suddetto servizio risulti essere fondamentale per la buona riuscita dello stesso. Il doposcuola “STUDIO E CREO” rappresenta un’offerta formativa extra curriculare importante, che permetterà ai genitori che vorranno aderire al progetto una migliore conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia. Inoltre, per i bambini e i ragazzi ricevere stimoli sempre nuovi e diversificati è fondamentale. Queste attività, di fatto, possono rappresentare un momento di socializzazione e di condivisione nel quale approfondire le conoscenze ed acquisirne di nuove“.
“La scuoLa di Largo ZuLLo va saLvata” Il Comitato torna a difendere dalla demolizione l’edificio costruito nel 1936 BaraNELLo. Il Comitato “Largo Zullo nel cuore” di Baranello, è sceso in piazza per protestare contro la decisione del Comune di abbattimento dell’edificio scolastico costruito nel 1936. L’opposizione di questa parte di cittadini non è solo affettiva ma una scelta legata al valore storico culturale dell’edificio. La scuola ha più di 75 anni ed appartiene, secondo i documenti riportati nel gruppo facebook, agli edifici vincolati ‘ope legis’ vale a dire un bene – che sia una scuola o una chiesa – avendo più di 50 anni acquisisce una valenza storica e quindi soggetta a vincolo. Così nel forum telematico gli abitanti di Largo Zullo, e tutti co-
bullismo, ritiene sia doveroso approfondire le eventuali motivazioni alla base del gesto, qualora l’incendio non risulti essere dovuto a negligenza. Il comportamento negligente, benché biasimevole, infatti, può essere proprio di chiunque, ma, qualora il fatto rappresenti segnale di malcontento, il Guerriero Sannita crede sia opportuno che se ne indaghino le cause più profonde, ed a tal riguardo rivolge un appello al Provveditore agli Studi e/o ad altri Organi scolastici competenti ad adoperarsi in tal senso, se non l’abbiano già fatto, perchè vi possa essere massima trasparenza su quanto avvenuto, per la sicurezza e l’incolumità fisica, ma anche psichica, di tutti.
Alta deve essere tenuta l’attenzione, da parte dei competenti organi, scolastici e non, su avvenimenti simili, che, si ribadisce, possono derivare anche da semplice trascuratezza e superficialità nell’agire, ma sulle cui cause solo i dovuti approfondimenti possono fare piena luce. L’esperienza, d’altronde, ci insegna che non rare sono state, in Italia, espressioni d’intolleranza o sofferenza, sotto molteplici forme, che gli studenti hanno inteso lanciare a dirigenti scolastici e docenti. I giovani rappresentano, della società, la parte sana, in cui riporre la speranza di un futuro migliore. Che non se ne minimizzino mai le situazioni che li vedono coinvolti“.
Immigrazione, gli orari degli sportelli La Questura di Campobasso comunica i nuovi servizi dal 3 novembre caMPoBasso. Allo scopo di rendere un servizio più efficiente ai cittadini stranieri, residenti presso la provincia di Campobasso, si informa che le istanze di rilascio, di rinnovo e le relative consegne dei permessi di soggiorno e le relative consegne potranno essere presentate presso lo Sportello dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Campobasso, che, a partire dal 3 novembre p.v., sarà aperto dalle ore 8.30 alle ore 13.30 di tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Al fine di agevolare anche coloro che lavorano, il martedì è prevista l’apertura dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Al fine di snellire le procedure di regolarizzazione della propria posizione in Italia, si comunica che è in corso di realizzazione un programma informatico per calendarizzare gli appuntamenti dei cittadini stranieri che devono presentare istanza presso questi Uffici, di cui si riserva di comunicarne l’attivazione.
Limitazioni al traffico sulla 87 e “Tangenziale Est Le interruzioni si avranno tra martedì e venerdì L’Anas comunica che nei giorni feriali del periodo compreso tra martedì 21 ottobre e venerdì 31 ottobre 2014, nella fascia oraria 2,30 – 7,30, saranno attivati sensi unici alternati sulla strada statale 87 “Sannitica”, all’interno delle gallerie presenti dal km 126,170 al km 131,720 e al km 0,700 della strada statale 710 “Tangenziale Est di Campobasso”. In particolare il provvedimento, che si rende necessario per consentire di eseguire gli interventi di pulizia e di messa in sicurezza della segnaletica marginale e delle cunette, interesserà le gallerie “Monteverde”, dal km 126,180 al km 126,665, “Busso”, dal km 127,785 al km 127,980, “Lama Bianca”, dal km 130,190 al km 131,080 e “San Vito”, dal km 131,440 al km 131,705, sulla strada statale 87 “Sannitica”, oltre alla galleria “Vazzieri”, dal km 0,700 al km 1,250 della strada statale 710 “Tangenziale Est di Campobasso”.
loro che sostengono la causa, oltre a sentirsi esclusi dalla decisione presa dall’amministrazione, propongono di acquistare il suolo pubblico su cui sorge la ex scuola e, una volta comperato, ristrutturarlo anziché abbatterlo.
“Un po’ come hanno fatto per la Chiesa S. Maria ad Nives in contrada Cappella”, così ipotizzano. In effetti anche quella chiesa, risultata inagibile dopo il terremoto 2002, è risorta a nuova vita con i soldi raccolti dal comitato “Amici per la Cappella” che con le varie feste ha raccolto denaro investito per riaprire la chiesa, dopo i lavori di messa in sicurezza e restauro. L’Amministrazione di Baranello dal
canto suo prosegue nell’iter e ribadisce: “Chi si prende la responsabilità di far entrare dei bambini in una scuola inagibile?”. In effetti la scuola di Largo Zullo è inagibile e per essa sono stati stanziati fondi per demolizione e ricostruzione. soldi ci sono, il progetto anche per cui l’Amministrazione ‘chiude’ la procedura della concessione dei lavori a settembre 2014 per un costo totale di 508.909 euro. I lavori di abbattimento e ricostruzione cominceranno .
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Campobasso
18 ottobre 2014
Opportuna iniziativa del consigliere comunale Michele Ambrosio
Salvare i luoghi storici della città dall’involgarimento
Se la proposta troverà spazio nell’affastellata agenda comunale in cui prevalgono richieste di nuove bancarelle, di posti vendita, di totem pubblicitari, i campobassani potranno ritrovare la città che uomini di qualità, in passato, hanno fatto di tutto per renderla bella
Vanno ormai cercati con la lente d’ingrandimento, per essere distinti dall’indistinto edilizio e urbanistico della città, in cui sono affogati, i luoghi di pregio, le aree e gli spazi urbani contrassegnati da impronte di valore architettonico, artistico, storico, nonché dalla destinazione istituzionale e/o religiosa. Vanno cercati e, possibilmente, valorizzati; certamente preservati da presenze e/o
installazioni inopportune che ne corrompono la bellezza e la peculiarità. Questo giornale pertanto condivide senza riserve l’idea e l’iniziativa presa dal consigliere comunale Michele Ambrosio autore della richiesta al presidente della commissione Patrimonio di Palazzo san Giorgio che mira, appunto, a prendere in considerazione i luoghi, le aree e gli spazi urbani che per la lo caratterizzazione e destinazione rappresentano un valore e un patrimonio per la città. Ci voleva qualcuno che prendesse l’iniziativa e la ponesse come argomento consiliare con l’obiettivo di arginare l’inondazione di postazioni (fisse e mobili) di dubbio interesse pubblico ma di sicuro danno all’ambiente, che non
hanno riguardo più di niente e di nessuno. Ci ha pensato Ambrosio, peraltro non nuovo a sortite di natura culturale e di sensibilità amministrativa che si fanno carico di migliorare l’aspetto e la funzione degli spazi e dei siti cittadini. Egli, rivolgendosi al presidente della commissione consiliare al Patrimonio per invitarlo a inserire in una delle prossime riunioni la sua richiesta, si dice convinto che le aree urbane contraddistinte da specifiche peculiarità, andrebbero rese indisponibili ad ogni forma di utilizzazione, “ad eccezione di motivate e comprovate occasioni, eventi e attività patrocinati dal comune”. Uscendo dal vago, indica nella Piazze Vittorio Emanuele, Musenga, Pepe, S. Francesco, Pa-
lombo e Battisti; nell’area antistante il Castello Monforte, nella Villetta Flora, nel giardino botanico antistante il Convitto Mario Pagano, i luoghi che andrebbero inseriti in un apposito regolamento che ne disciplini l’accesso e l’uso, oltre quello della deambulazione, del tempo libero e della sosta delle persone. Ma ce ne sono altri sia nell’area murattiana che in quella medievale che meritano di essere salvaguardati da forme d’involgarimento. Al riguardo Ambrosio ritiene che per preservare la loro emblematicità e caratterizzazione, sia necessario predisporre un regolamento che, con apposite linee guida e prescrizioni, li sottragga agli insediamenti (fissi e mobili), occasionali,
“Rivolo, quante inversioni”
Dardo
Battista assegna due incarichi Si tratta dei consiglieri De Bernardo e Molinari
L’Associazione Campobasso Insieme denuncia quanto accade giornalmente sull’arteria CAMPOBASSO. Ogni giorno, sulla fondovalle del Rivolo, all’altezza del nuovo tratto aperto recentemente (ovvero all’altezza dello svincolo per contrada Selva Piana a Campobasso/Oratino) si assistono a delle scene di “inciviltà stradali”. E’ la segnalazione mossa dall’Associazione Campobasso Insieme, nella figura del presidente Claudia Mistichelli. “L’associazione Campobasso insieme da sempre vicina ai problemi della comunità porta all’attenzione pubblica un filmato girato da un membro del gruppo e pubblicato su Facebook nel quale si evince la pericolosissima manovra di un autoarticolato sul ‘Rivolo’, nel
temporanei, stagionali e/o stabili che per loro natura collidono con il contesto circostante. Villetta Flora, un gioiello urbanistico, un esempio di arredo urbano di qualità, anche artistica (la statua della antica divinità italica Flora lo testimonia), un modello liberty e di vita di relazione, ha perso i suoi connotati storici per diventare uno spazio qualunquistico. Forse, se la proposta di Ambrosio troverà spazio nell’affastellata agenda comunale in cui prevalgono richieste di nuove bancarelle, di posti vendita, di totem pubblicitari, i campobassani potranno ritrovare la città che uomini di qualità hanno fatto di tutto per renderla bella.
tratto dell’uscita stadio sulla tangenziale. Ogni giorno si segnalato manovre del genere e vogliamo allarmare le istituzioni e l’amministrazione prima che avvenga una tragedia”. Auto e addirittura camion che sfruttano le piazzole di sosta per fare delle inversioni a u occupando tutta la carreggiata e mettendo seriamente a rischio l’incolumità degli automobilisti. In tanti hanno commentato su facebook un piccolo clip video che in tredici secondi immortala la manovra di un camionista prima descritta: “Speriamo che per intervenire adeguatamente – si legge tra i messaggi postati – non debba scapparci il morto“.
CAMPOBASSO. Il Sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ha conferito i seguenti incarichi al consigliere Francesco De Bernardo: azioni mirate alla rivalutazione e riqualificazione del centro storico; al consigliere Antonio Molinari: azioni mirate alla manutenzione e gestione del verde pubblico. Dopo le mini deleghe già assegnate a quattro consiglieri questa volta il sindaco Battista parla di incarichi.
COSTRUIRE NUMERI IN 3D IL LICEO ARTISTICO “MANZU’ ” ALLA CITTA’ DELLA SCIENZA La tecnologia al servizio della tradizione Grande partecipazione di pubblico al “PICNIC della Scienza” che si è tenuto sabato 11 ottobre a Napoli, negli spazi esterni della Città della Scienza in occasione della convention 3 giorni per la scuola- smart education and technology days. La postazione della classe II B del Liceo Artistico “Manzu’” di Campobasso si distingueva tra tutte perché personalizzata con i manifesti colorati esplicativi del percorso svolto. Un iter didattico che, coniugando arte e matematica, li ha portati alla realizzazione di coloratissimi ed originali artefatti tridimensionali, ottenuti partendo dallo studio dei solidi platonici e dei frattali. L’idea progettuale è piaciuta subito agli organizzatori dell’evento che, tra duecentocinquanta candidature a livello nazionale, l’hanno selezionata e inserita nel programma della convention insieme a quella di altre venti scuole. L’originale proposta è stata realizzata grazie al lavoro degli studenti e delle due in-
segnanti , professoresse Maria Rosaria Rivellino e Antonella Ciaramella, sempre supportati dall’entusiastico consenso del Dirigente Scolastico, prof. Antonio Venditti.
Nel concreto, gli studenti hanno operato un connubio tra i solidi regolari di platoniana memoria e i frattali - intriganti oggetti geometrici esistenti in natura in varie forme- ed hanno
creato un loro solido regolare: un tetraedro frattale. Quindi lo hanno sviluppato in forma digitale con i software SkaetchUp e Autocad e infine lo hanno prodotto e realizzato sia con cartoncini colorati che con la stampante 3D. Il pubblico di Napoli non solo ha potuto ammirare le creazioni del Manzù, ma ha anche contribuito a crearne nuove copie con il materiale messo a disposizione dai ragazzi. Per chi fosse poi interessato a conoscere l’intero iter teorico, progettuale ed esecutivo, gli studenti hanno creato nell’ambiente virtuale edMondo di INDIRE un percorso completo in 3D, con un avatar come guida e con il Castello Monforte a fare da scrigno al fantastico tetraedro ruotante e a testimoniare quanto l’uso delle tecnologie digitali, al Manzù, si leghi con le metodologie di studio tradizionali e la matematica all’arte in un connubio indissolubile.
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Isernia
18 ottobre 2014
HAsHisH e MARijuAnA, feRMAtO un giOvAne La Finanza teneva sotto controllo da tempo un ragazzo di Monteroduni venAfRO – I Militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Venafro lo stavano aspettando al “varco”. Il giovane di Monteroduni, infatti, era da tempo nel “mirino” dei Finan-
zieri. Fermato e sottoposto a perquisizione, il ragazzo è stato trovato in possesso di hashish e marijuana, ragione per cui è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria. I Fi-
nanzieri del Nucleo Mobile di Venafro sono impegnati ormai da anni in uno sforzo costante tutto proteso alla prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio
ed all’assunzione delle sostanze stupefacenti. In questo senso l’hinterland venafrano, confinante con Lazio e Campania, risulta particolarmente esposto. Un
problema che sta conoscendo una recrudescenza alla luce dei fermi effettuati e dei collegamenti che stanno emergendo nelle ultime settimane.
A salvaguardia del patrimonio paesaggistico
Lettera aperta informazione in maniera corretta Caro Direttore, Sono lo zio del ragazzo coinvolto nell’incidente stradale di lunedì sera ad Isernia. Perché SCRIVO? Perché in questi giorni ho letto su alcune testate giornalistiche o sentito dai giornali una serie di mezze verità, che mi hanno dato da pensare. Mi ha dato da pensare quella testata giornalistica che nell’immediatezza del fatto ha pubblicato on line la foto di una macchina incidentata, come a voler testimoniare che fosse prontamente accorsa sul luogo del sinistro. Peccato che la macchina coinvolta non fosse quella, tanto è vero che il giorno dopo ha cambiato la foto. Ma perché per dimostrare la propria efficienza si deve distorcere la realtà?Non è peccato scrivere “foto di archivio”! Mi ha dato da pensare l’accuratezza delle informazioni sul conducente, in merito al fatto che fosse sotto effetto di sostanza stupefacenti e senza patente, ma che al momento di dargli una nascita abbiano sbagliato grossolanamente, mio nipote è di Isernia e non di Castelpetroso! Mi ha dato da pensare come si sia arrivati ad affermare che fosse presente in auto un “40nne”. Ma questa notizia da dove è stata tratta? Infatti né al pronto soccorso né le forze dell’ordine hanno mai parlato o soccorso un 40nne, ma bensì un trentenne. Ora magari si porta male i suoi anni ma da qui a dargli 10 anni in più mi sembra troppo! Ora non fraintendete, quanto successo è assolutamente esecrabile, solo la fortuna ha permesso che non fossero coinvolte altre auto e che il numero e la gravità delle persone ferite fosse più alto, ma… Nessuno ha descritto cosa sia successo realmente, nessuno ha ricostruito con esattezza l’incidente, nessuno sì è posto la domanda se potesse essere successo qualcosa che abbia influito! No nessuno l’ha fatto, si è liquidato il sinistro ome l’ennesimo, purtroppo, sciagurato incidente che vede coinvolto un tossicodipendente alla guida. E se non fosse così? Qualcuno ha pensato di chiedere ad uno dei due protagonisti cosa sia successo? Ah già mio nipote non può rispondere è in terapia intensiva, ah per inciso non ha mai subito lo schiacciamento del torace, come scritto da alcune testate, quindi resta il secondo. Forse l’hanno fatto le forze dell’ordine? A quel che mi costa non è avvenuto, ma nemmeno nessuno dei giornalisti. “ L’acquisizione delle Informazioni presuppone l’attendibilità della fonte stessa…. L’acquisizione diretta delle informazioni rappresenta una percentuale bassa delle informazioni raccolte” (cfr http://www.informagiovani-italia.com/fonti_dell_informazione.htm) Proprio come in questo caso. La verità è che questo triste episodio, ha dimostrato ancora una volta, l’assoluta superficialità della stampa e dei media di questa regione, perché se un caso così banale non è meritevole nemmeno di un semplice controllo delle informazioni basilari, mi chiedo relativamente a tutte le altre informazioni che quotidianamente ci vengono propinate quanta parte delle stesse sia vera, verifica, affidabile. Metà? Un terzo? Nulla? Capisco che chi si occupa di media, stampa o tv che sia, ha un compito gravoso, ma con tutti i finanziamenti che ricevano, per i soldi che prendono solo per stampare i giornali, o produrre i loro tg, è troppo chiedere almeno la verità? Visto che i soldi vengono dalle tasse dei cittadini e visto che in parte i loro stipendi sono pagati con quei finanziamenti e quindi con le nostre tasse? E di esempi ne avrei a decine, anche sulla mia persona, ma meglio fermarsi qui, anche perché sono curioso di vedere quale sarà il giornale che avrà il coraggio di pubblicare questa mia nota e quale avrà il coraggio per ammettere i propri errori. E se nessuno la pubblicasse? Lettera firmata
Numerose denunce e sequestri da parte dei Carabinieri nell’isernino iseRniA. Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico, nonché per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, hanno passato al setaccio varie località della Provincia particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale. Una persona, 30enne della provincia di Frosinone, è stata denunciata perché era intenta alla realizzazione di un fabbricato, ad uso abitativo, in assenza delle prescritte concessioni edilizie e in luoghi sottoposti a vincoli paesaggistici nella zona di Carpinone. A Sant’Agapito, nel corso di tre distinti controlli eseguiti presso cantieri edili, un 45enne ed un 48enne, entrambi di Aversa nel Casertano; un 56enne, un 38enne ed un 30enne, tutti di Isernia; un 31enne ed un 42enne del luogo, sono
stati invece denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, in quanto omettevano l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale durante i lavori edili. Sia gli immobili che i cantieri sono finiti sotto sequestro. Dall’inizio
di quest’anno sono decine le operazioni portate a termine dai carabinieri in tutta la provincia di Isernia contro quei reati definiti di “criminalità ambientale” con numerose denunce e sequestri di fabbricati e cantieri per un valore complessivo di svariate centinaia di migliaia di euro.
L’olio venafrano al “Taste of Excellence” La manifestazione si è svolta a Roma Primeggia la produzione locale ROMA. Domenica 12 ottobre, nel magnifico scenario della Aranciera di San Sisto, nel centro storico di Roma, si è tenuta il consueto Taste of Excellence, appuntamento del gusto per esperti, scuole di cucina, intenditori e semplici appassionati. Tra i numerosi stands allestiti per l’occasione, spiccava quello della Cooperativa Colonia Julia Venafrana che ha esposto, offerto e fatto gustare ai visitatori il pregiatissimo olio Licinius di Venafro e loro illustrato la nobilissima ed antichissima storia degli oliveti. Lo stand, per tutte le 8 ore di apertura della manifestazione è stato letteralmente preso d’assalto e affollato da innumerevoli visitatori cui è stato offerto, in assaggio, l’olio su semplici pezzi di pane o, per i più esperti ed esigenti, in degustazione in bicchiere. Tutti coloro che hanno provato l’olio sono rimasti estasiati per la fragranza, per i profumi promanati, ne hanno apprezzato e gradito la delicatezza e la naturalità, sia nella linea “ORO” più morbida e delicata, che nella linea “PLATINO”, più pronunciata e di effetto. Esperti e maestri chef delle numerose scuole di cucina presenti alla manifestazione, dopo l’assaggio, e certi della prelibatezza ed eccellenza del prodotto, hanno chiesto campioni d’olio alla Cooperativa, per poter guarnire e condire piatti di loro preparazione, oggetto di specifico concorso
culinario (tenutosi durante l’evento), consapevoli che, grazie al LICINIUS, in aggiunta alla loro maestria e perizia, avrebbero sicuramente scalato le classifiche di gradimento attestandosi nelle primissime posizioni. Contingenza puntualmente verificatasi accompagnata e “condita” da commendevoli lodi. La Regione Molise era rappresentata anche dalla Dolce Amaro Confetti Papa di Monteroduni, che unitamente all’olio LICINIUS ha catalizzato l’attenzione dei visitatori coni suoi ottimi prodotti. Durante la manifestazione si sono svolti numerosi workshops sull’alimentazione; in questi, la nostra regione è stata ben rappresentata dal Sig. Claudio Papa, amministratore della Dolce Amaro e dal Dott. Vittorio Nola, presidente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, oltre che socio della Cooperativa Colonia Julia Venafrana. L’enorme successo riscontrato, tradotto in continui apprezzamenti e lusinghieri giudizi, ha consentito alla Cooperativa di instaurare numerosissimi rapporti commerciali con scuole di cucina, piattaforme di distribuzione estera, esportatori, ecc. Nel 37 AC, M.T. Varone, nel De Re Rustica, era assillato da un interrogativo” Quod oleum comparem Venafrano?” A distanza di oltre 20 secoli, l’interrogativo è inevaso e rimarrà inevaso ………
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Termoli
18 ottobre 2014
trigno-biferno: partiti i lavori di manutenzione
interessati i corsi d’acqua nei comuni di termoli, Campomarino, Guglionesi e Montenero TERMOLI. Il Consorzio di Bonifica Trigno-Biferno, quale soggetto attuatore della concessione della Regione Molise, ha iniziato gli interventi di manutenzione dei corsi d’acqua del Basso Molise. A comunicarlo è il presidente Giorgio Manes, nello specificare che tali lavori saranno svolti in diversiComuni.AMontenero di Bisaccia riguarderanno la rimozione degli interrimenti dei tratti terminali dei valloni Canniviere e Chiatalonga, che nello scorso mese di novembre furono soggetti ad una esondazione che costrinse all’evacuazione di alcune famiglie. Nel Comune di Termoli, interesseranno la ripulitura dei canali nelle zone di Marinelle e Petrara. A Campomarino verranno eliminati i depositi nei tronchi terminali dei valloni Canne Due Miglia, in contrada Lauretta. Nel Comune di Guglionesi ver-
ranno messi in sicurezza i corsi d’acqua in contrada Cucina. La legge regionale del Molise n. 42/2005, che disciplina l’ordinamento dei Consorzi di Bonifica – evidenzia ancora Giorgio Manes – indica che: “La Regione promuove e programma la bonifica integrale quale attività pubblica che ha per fine l’assetto, la conservazione e la sicurezza idraulica del territorio, la difesa del suolo, la provvista, l’utilizzazione e la tutela delle risorse idriche, lo sviluppo rurale e delle produzioni agricole, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente….Allo scopo di realizzare sul territorio la più ampia collaborazione e concertazione tra i Consorzi di bonifica, gli Enti locali e gli altri soggetti istituzionali che governano il territorio e le risorse naturali, preposti alla difesa
“Lo scuolabus non va pagato” A Tavenna i genitori contro la decisione del Comune sulla disparità di trattamento TAVENNA. Genitori e famiglie, riuniti in una nuova forma spontanea ma organizzata di protesta a Tavenna, dove nasce il comitato ‘Mamme indignate’. “Vogliamo informare la collettività sulla situazione che si sta verificando a Tavenna in merito al servizio di trasporto scolastico. In passato il comune forniva tale servizio gratuitamente per tutti gli ordini di istruzione: materna, primaria e secondaria inferiore. Attualmente, invece, la situazione si è capovolta
tanto che, a seguito della delibera n. 91 del 29 settembre scorso, gli utenti sono tenuti a pagare una somma calcolata in base al reddito della famiglia per il trasporto a scuola dei propri figli. In primo luogo si vuole evidenziare una disparità di trattamento tra i vari utenti, in quanto per la scuola materna tale servizio è gratuito. Se disporre di far pagare il trasporto scolastico risponde alla necessità di sopperire alla esiguità di fondi necessari per garantire il
servizio ci si chiede, come mai in relazione ad altre situazioni il medesimo obbiettivo non venga perseguito? Si fa riferimento,in particolare, alla circostanza dell’aumento da parte del sindaco della sua indennità di circa 2mila euro all’anno. Ci si chiede quale sia il criterio adottato dall’amministrazione nella scelta di destinare somme di denaro per alcune finalità a discapito di altre, pregiudicando i piccoli cittadini e le loro famiglie.
Lavori utiLi a fronte dei tributi LiberaTermoli lancia la provocazione sul baratto del pagamento
TERMOLI. Barattare il pagamento delle tasse comunali, o di una parte di esse, con lavori socialmente utili, dalla pulizia delle aree verdi, alla tinteggiatura delle aule di una scuola. Questa in sintesi la proposta dei consiglieri comunali di Liberatermoli Paolo Marinucci e Daniele Paradisi, per aiutare le famiglie che vivono il disagio economico e non possono sobbarcarsi anche le spese delle imposte.
del suolo, alla gestione delle acque ed alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, possono essere promossi accordi di programma, per l’attuazione coordinata di azioni di comune interesse e, comunque, per il conseguimento di obiettivi comuni rientranti nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali.” Come Consorzi di Bonifica molisani, - continua Manes – siamo profondamente consapevoli dell’importanza vitale che ha la adeguata manutenzione dei corsi d’acqua, drammaticamente dimostrata dai fatti di cronaca anche recentissimi, e mettiamo a disposizione, con puntualità e responsabilità, le qualificate competenze professionali ed i mezzi tecnici in dotazione della nostra struttura quando, come in questo caso, ci vengono attivate le adeguate risorse finanziarie.
il Comitato ProtriGnina in 560 Sulle multe degli autovelox, crescono le adesioni alla protesta “In questi giorni si sono aggiunte altre 10 adesioni, ed altre in arrivo, al nostro Comitato. E’ un fatto che ci stimola sempre di più a fare meglio e bene“, sostiene il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò. “Si comunica inoltre che per quanto riguarda il maxi processo sulla Trignina, la prossima udienza è fissata per il 18 novembre 2014, nel quale si chiuderanno le udienze dei testi della Procura. Per quanto riguarda i ricorsi presentati tramite ufficio legale per le singole multe siamo in attesa di giudizio per : Laren srl di Termoli – Sammartino Umberto di Montefalcone nel Sannio- Ferraro Vincenzo di San Salvo- Serafini Maria Antonietta di San Salvo- Riccio Pasquale di Pratella- Caranci Antonio di Venafro- Bonanese Antonio di Termoli- Sciorra Stefano di Carunchio- Frate Teresa di Isernia- Scarano Alessandra di Trivento- Mattia Alessandrodi Salcito- Cianci Giancarlo di Schiavi D’Abruzzo- Tecnodrill srl di Montenerodi Bisaccia- Eurocave srl di Termoli- Lionetti Emanuele di Gissi-Fagnano Luigi di Campobasso- Michilli Isidoro di Montefalcone nel Sannio. “Vorremmo ricordare - scrive Antonio Turdò - che stiamo iniziando le azioni legali per il rimborso delle multe emesse dal comune di Cantalupo nel Sannio attraverso l’autovelox fisso. Ci preme rammentare che rientrano in questa possibilità solo le multe emesse dal mese di febbraio 2011 fino a giugno 2011, le multe precedenti non rientrano. Possiamo richiedere il rimborso anche delle cartelle esattoriali in conseguenza di quei verbali di tale periodo. Nella imminenza della sentenza del maxiprocesso sulla trignina invitiamo tutti gli automobilisti che hanno preso multe dai Comuni di San Giovanni Lipioni, Dogliola, Fresagrandinaria, Lentella e Cupello nel periodo dal 1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2010, di recarsi presso l’associazione al fine di essere inseriti nella class action per riavere i rimborsi delle somme pagate. Abbiamo iniziato in questi giorni una verifica dell’ autovelox sul comune di Vinchiaturo, in raccordo con la Polizia Stradale di Campobasso“.
L’ i d e a viene lanciata attraverso una mozione proprio nei giorni clou delle scadenze: il 16 ottobre è scattato il time out per il pagamento dell’acconto della Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili. Che inevitabilmente rende ancora più pesante la pressione fiscale, in una situazione di crisi in cui «il ceto medio non riesce più a muovere l’economia, come era una volta», commenta Daniele Paradisi che ha introdotto la presentazione della proposta, nella conferenza stampa di venerdì 17 ottobre nella sala delle minoranze, in Municipio.
«La mozione ha un contenuto innovativo e per certi aspetti rivoluzionario, e da un lato punta a favorire gli adempimenti tributari e dall’altro a trovare un modo per consentire alle famiglie in difficoltà di risolvere il grosso problema di pagare le tasse secondo le scadenze stabilite. Il Comune otterrebbe in questo modo le spettanze, e i contribuenti assolverebbero comunque ai loro obblighi civici», ha proseguito Paradisi. Il collega Paolo Marinucci ha riportato i dati Istat: «Nel 2013, il 12,6 per cento delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230mila) e il 7,9 per cento lo è in termini assoluti (2 milioni 28mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6 per cento della popolazione (10 milioni 48mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9 (6 milioni 20mila)». Per attuare la politica del baratto tra il pagamento delle tasse e il lavoro socialmente utile il Comune deve approvare un regolamento. I consiglieri chiedono che vengano inserite come imposte la Tasi, le rette per gli asili nido, la Tari e altre imposte, che possano essere pagate attraverso il lavoro socialmente utile.
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Termoli
18 ottobre 2014
"no alle trivellazioni" Il Consiglio comunale di Termoli all'unanimità ha rigettato i progetti di prospezione geologica TerMoLi. L’assise civica ha deliberato all’unanimità, dopo un paio d’ore di discussione ha raggiunto una sintesi importante su una questione fondante, quella della tutela dell’ecosistema, a protezione sia della pesca, sia del turismo che del patrimonio naturalistico. La proposta originaria dell’ordine del giorno era a firma di Nicola Di Michele, che sciorinando numeri e cifre ha palesato l’inutilità delle iniziative di prospezione geologica e di eventuale trivellazione. Gli fa eco il capogruppo Pd Antonio Sciandra, che imbeccato dalla Venittelli parla della possibilità di estendere al Molise il parco della costa teatina.. Il decreto Sblocca Italia non piace nemmeno a Marone, poiché sterilizza il potere di veto dei territori. Intanto, le varie componenti hanno discusso a latere in una conferenza dei capigruppo sulla modifica e sull’integrazione dell’ordine del giorno stesso. Due i capoversi aggiunti, quello proprio di matrice democratica sull’estensione del parco teatino e la richiesta alla Regione Molise di
valutare eventuali profili di incostituzionalità dell’articolo 38 dell’impianto normativo renziano. Il dibattito poi si è alimentato con Paolo Marinucci, che ha esplicitato l’esigenza che il territorio venga salvaguardato, ma ha criticato l’assenza dei parlamentari Ruta e Venittelli, evidenziando la discrasia di posizioni tra Pd nazionale e locale, fino a richiamare raccolta differenziata e capodogli. Stesso tenore per il collega di gruppo Daniele Paradisi, che sincera sulla vocazione turistica della costa, ma la politica ha colpe di mancata pianificazione. Di Francia torna a dar voce al Pd e dichiara la sua piena contrarietà, Quindi, prima del voto, spazio a Roberti. Per lui è il popolo a doversi difendere, senza chiacchiere sterili, per mantenere saldi dignità e sovranità, la politica necessita di tornare al suo antico primato, per avversare il dio denaro male e cancro dell’Occidente, anche mettendo da parte le bandiere politiche. Così è stato, almeno sul voto di ierisera, giunto unanime.
"Salviamo l'ecoSiStema marino" L'onorevole Venittelli torna a sottolineare la necessità di un'azione comune da parte di istituzioni e forze politiche TerMoLi. “Per tutelare e salvaguardare l’ecosistema marino e la costa adriatica occorre profondere ogni sforzo e in piena sinergia con tutti i livelli istituzionali. Il dibattito che sta levitando sul pericolo delle trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi non può vedere inerte alcuna delle componenti che hanno competenza e autorità sul territorio e quelle di potestà legislativa, regionale e parlamentare”. L’onorevole del Pd Laura Venittelli è intervenuta dopo la presentazione e condivisione di alcuni emendamenti sul quadro normativo e regolamentare che disciplina la
materia delle trivellazioni.“Le procedure amministrative e gli iter autorizzanti già in itinere rappresentano un serio pericolo, ragion per cui ciascuno che ha voce in capitolo e può rappresentare con forza la voce a vantaggio della collettività e del patrimonio naturalistico deve poter lottare con tutte le sue forze. Noi ci saremo, alla luce del fatto che la nostra costa è compresa tra il parco del Gargano e quello teatino, arco litoraneo che rischia di essere devastato dalle iniziative di multinazionali e soggetti di ricerca alla conquista del mero profitto”.
Lavori aL Corso, i nuovi servizi
AllArme bombA Al boccArdi. studenti fuori e forze dell’ordine nella scuola. il solito scherzo?
Per il sindaco bisogna avere anche un confronto con i commercianti dell'area TerMoLi. “I lavori sono iniziati da mercoledì, verranno fatti prima i sotto servizi, a vantaggio del Corso e dopo si inizierà con la pavimentazione da via Roma fino a piazza Monumento”. Sono le prime dichiarazioni di Angelo Sbrocca che confermando quanto da noi annunciato nei giorni scorsi circa i progetti su corso Nazionale, evidenzia l’attesa che “il rifacimento del corso venga finito e poi ci saranno delle idee da condividere con i commercianti perchè dobbiamo rivitalizzare non solo il corso ma anche il commercio a Termoli”. Idee concrete che, ad ogni modo, interesseranno soprattutto i cittadini e i turisti perchè: “Il vantaggio di questo nuovo Corso sarà di avere, dal punto di vista estetico, una realtà più bella e quindi più attraente. Speriamo che questo possa garantire maggiore affluenza per i commercianti e possa garantire ai cittadini termolesi di fare passeggiate piacevoli”
Teatro Fulvio i nuovi corsi
A Guglionesi iscrizioni aperte e oggi primo appuntamento GuGLionesi. Al via i nuovi corsi di teatro al “Fulvio” di Guglionesi. Oggi, sabato 18 ottobre alle 16, primo appuntamento con la Scuola di Teatro 2014-2015, le cui iscrizioni sono ancora aperte. Durante il primo incontro al “Fulvio” verranno illustrati i metodi, le iniziative, le novità e le semplicissime modalità di partecipazione. La scuola costituisce dal 2008 un efficace strumento per l’avviamento alla pratica teatrale di principianti di ogni età e una palestra stimolante per la costruzione di professionalità più complete, favorendo la crescita personale ed il miglioramento dei mezzi espressivi dei partecipanti. L’attività di laboratorio prevede quest’anno fin dall’inizio dei corsi la produzione di uno spettacolo come saggio di fine anno. TerMoLi. Al 99% si tratterà del solito imbecille che avrà deciso di mobilitare a vuoto le forze dell’ordine della città di Termoli. Allarme bomba, alle 8.10, che si rivelerà fasullo, come sempre accade in questi casi, stamani all’istituto Boccardi in via De
Gasperi. A seguito di una telefonata anonima la scuola è stata evacuata e ora è partita la bonifica, in arrivo anche gli artificieri da Pescara. Terminata l’azione di controllo gli allievi rientreranno e chi non lo farà si buscherà un’assenza.
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Opinioni
18 ottobre 2014
L’ambiente, il paesaggio e la natura importanti per salvaguardare la storia
Nel territorio il nostro domani di Pasquale Di Lena C’è un bene che diventa, ogni secondo che passa, sempre più prezioso perché sempre più raro, e questo bene è il territorio, cioè l’insieme di valori e di risorse che ci appartengono quali la storia, la cultura, l’ambiente, le tradizioni, che, insieme, esprimono un’altra preziosità, il paesaggio. Ogni secondo fette consistenti di questo territorio vengono sacrificati al cemento che rende le acque – se incanalate – violente e distruttive; la fascia costiera italiana sempre più brutta, che, è bene ricordarlo, ha uno sviluppo di ben 7.500 Km. e, ciò che è peggio, sempre più fragile con i fenomeni di erosione che si moltiplicano, provocando morti e danni ingenti; le nostre campagne sempre più discontinue e sempre più ristrette; le poche pianure, a partire dalla più grande e la più importante, quella padana, dove il cemento si è mangiato il suolo, il più fertile del nostro Paese. Un tempo, lì, se prendevi un pugno di terra la sentivi così viva che ti parlava e ti riscaldava la mano. Ecco il suolo, soprattutto quello coltivato, che è la fonte prima delle energie di cui abbiamo più bisogno,
quelle che ci vengono donate dal cibo grazie all’agricoltura, che una classe politica e dirigente, e, con essa, il mondo della cultura hanno posto ai margini, generando uno sviluppo economico, politico e sociale che ogni giorno racconta il suo fallimento. Una ruota senza perno non ha senso perché non ha alcuna possibilità di girare, e, forzarla, come stanno tentando di fare dal 2008, soprattutto in questo nostro Paese, vuole dire aspettare il crollo da un momento all’altro. Ritengo, non da oggi, l’abbandono dell’agricoltura il non senso della miopia, dell’avidità, dell’ingordigia, dell’arroganza, del consumismo e dello spreco, del vivere alla giornata senza pensare al domani. Non mancano eccezioni a dimostrare il fallimento di un processo che rende ogni giorno sempre più insopportabile la crisi sistemica che vive il Paese e, con esso, il mondo
L’intervento di Michele Di Giglio TERMOLI. Le perforazioni in mare puntualmente ritornano come una grande minaccia per l’ecosistema. Adesso col decreto legge detto n. 133 del 12 settembre 2014, detto “Sblocca Italia”, considerato di pubblica utilità, saranno attivati con urgenza interventi per la ricerca di petrolio e metano, e per la rigassificazione, lo stoccaggio e il trasporto. Il testo, che sta sollevando anche fondati dubbi di costituzionalità, di fatto, pare allentare i parametri della valutazione ambientale. Visto l’obiettivo del decreto, raddoppio delle estrazioni nazionali di idrocarburi, il Molise e l’intera macroregione Adriatica potrebbero subire danni incalcolabili e irreparabili! Con l’aggravante che il Molise passa da una percentuale dell’incidenza delle attività petrolifere sul proprio territorio dal 26% all’86%. Il nostro mare Adriatico sarebbe continuamente a rischio scempio ambientale. E dire che non più tardi di tre anni fa, maggio del 2011, proprio a Termoli vi fu un’imponente manifestazione popolare, con la partecipazione delle istituzioni del Molise, dell’Abruzzo e della Puglia, che ha visto anche la partecipazione straordinaria di Lucio Dalla, illustre cittadino delle isole Tremiti e assiduo frequentatore della costa molisana. Noi, invece, riteniamo che una delle strade maestre possibili per lo sviluppo oggi è la programmazione razionale della produzione di cibo. E per produrre cibo bisogna preservare e ricostruire l’equilibrio naturale delle risorse spontanee, prima di tutto. Inseguire per mera speculazione lo sfruttamento obsoleto delle scarse risorse petrolifere infierendo sul mare devasterà le nostre fragili coste. L’impatto delle trivelle nell’Adriatico blinda di fatto ogni scelta di pianificazione compatibile con il territorio, che vuole sognare e concretizzare progetti di sviluppo turistico esclusivo, anche a breve termine. Non è tolle-
governato dalla finanza e dalle multinazionali, dove il padrone non ha più né un volto né un nome. Uno stato che avrebbe cambiato il volto della Toscana, nel momento in cui ai suoi straordinari protagonisti, i mezzadri, fosse venuta a mancare la figura del padrone, l’avversario da combattere e vincere guardandolo negli occhi, così com’è successo
nella seconda metà del secolo scorso. Ed è proprio la Toscana, con i suoi mezzadri e le sue campagne, i suoi olivi e le sue viti, la sua ruralità e i suoi paesaggi, con questo suo profondo rispetto del territorio, a farci capire, insieme a poche altre realtà, le ragioni di un successo. Montalcino, con il suo boscaiolo sindaco e le sue più importanti aziende, tutte gelose della propria storia e delle proprie tradizioni, che sceglie il vino al posto della fabbrica, è solo la punta di una freccia che opta per altre direzioni sapendo di centrare obiettivi veri, concreti, che hanno il senso del domani. Montalcino è, grazie a questa scelta e all’unità dei suoi protagonisti, una realtà che il mondo conosce per il suo grande vino, il Brunello, e così, ed è, con il Chianti, San Gimignano, la Val d’Orcia, Montepulciano, la Val di Cornia, tanto per citare le più note, la realtà che lascia incantato il visitatore con i suoi profumi e i suoi sapori e, so-
Quelle trivellazioni distruttive
rabile che la micro economia del turismo, della balneazione, della pesca, che già ci sono, vengano spazzate via. In un contesto di crisi delle aziende sarebbe come aggredire la regione con una crociata cieca e priva di qualunque criterio saggio. Abbiamo la possibilità di ammortizzare i colpi durissimi della crisi generale lasciando alle aziende, le nostre piccole aziende a conduzione familiare, che vivono di ristorazione, turismo, agricoltura, la possibilità di re-
sistere e ripensare una economia di difesa, di sopravvivenza e di innovazione. Sostanziale per ricostruire la barriera sociale che il lavoro, anche il piccolo lavoro, garantisce a questi territori. Non possiamo permettercelo perché ciò annienta ogni altra forma di economia possibile. Dobbiamo sostenere la nostra economia di resistenza per attraversare una crisi terribile avendo a disposizione un territorio delicato e friabile. Abbiamo già subito terremoti, allu-
Istituzioni culturali, timori di scomparsa CAMPOBASSO. “In attesa di conoscere il dettaglio dei tagli che ammontano a circa 15 miliardi di euro, cosi come annunciato ieri nella consueta conferenza stampa di presentazione dal Premier Renzi, e le eventuali ricadute negative che una “Spending Review” cosi importante avrà sui servizi pubblici in Molise, è inaccettabile che nella Legge di Stabilità non ci sia nulla sul rinnovo dei contratti per i pubblici dipendenti”. Cosi dichiara Andrea Cutillo, Segretario Uil Rua del Molise. “Non vorremmo- prosegue il Segretarioche una manovra che viene presentata come
espansiva e che elargisce risorse a più categorie di persone, sia finanziata con tagli indiscriminati alla spesa, con il rischio, neanche tanto velato nel “dossier Cottarelli” che di questa manovra sembrerebbe essere la guida, di una effettiva soppressione/accorpamenti di uffici pubblici anche nella nostra Regione. Il rischio è anche per l’Università, il Conservatorio e tutte le Istituzioni di Ricerca e di Formazione che rappresentano, non solo un indiscutibile volano di crescita economica, ma sono ancora dei punti fermi nello scenario lavorativo in Molise.
prattutto, i colori dei suoi paesaggi che non si fanno dimenticare. Una Toscana controcorrente quella che ha scelto e preferito il territorio e che, oggi, ha ancor più bisogno di esprimere nuove e più forti attenzioni per questo straordinario contenitore, un vero e proprio scrigno da salvaguardare e valorizzare e, così, renderlo esempio per tutto il Paese. Un esempio per scongiurare un disastro annunciato che va sotto il nome “sblocca Italia”, ma anche, per capire che non c’è più tempo, se si vuole salvare questo Paese dai disastri e dallo spreco dell’unica miniera d’oro che esso ha. Anche per non apparire, alla vigilia di un grande evento qual è l’Expo 2015, ipocriti di fronte al mondo quando diciamo “nutrire il pianeta, energia per la vita” e, poi, ci dimentichiamo che è il territorio, con la sua terra e il suo paesaggio, che ci nutre di cibo e di emozioni. Nel caso specifico dell’Italia, un territorio di mille territori, ricco di primati grazie alla sua agricoltura, fonte di eccellenze agroalimentari Dop e Igp. Sta nel territorio il domani ed è per questo che vale la pena salvaguardarlo, tutelarlo e valorizzarlo con regole adeguate e il buon senso.
vioni, e in questo modo ci verrebbe tolto ogni spiraglio di indirizzo progettuale. Non possiamo permettercelo! Il mare Adriatico per noi, per il Molise, per l’intera macroregione Adriatica, è una grande cassaforte per lo sviluppo eco-sostenibile. I nostri piccoli chilometri di costa rappresentano invece un luogo di preservazione essenziale per la sopravvivenza di quei gioielli delle Isole Tremiti. Le nostre regioni hanno una configurazione e una storia che supera i confini amministrativi. Dobbiamo affrontare anche questo tema con il piglio, la forza e i numeri della macro-area. Sappiamo di non essere soli, anche questa volta, come nel 2011. “Concordiamo una strategia unitaria, consapevole, adulta, matura, regione per regione, territorio per territorio…ho già preso contatti con la contea di Dubrovnik, ma anche con la contea spalatino dalmata e poi con la Croazia, per determinare una posizione congiunta – ha annunciato il governatore dell’Abruzzo – insieme col Molise, le Marche, la Puglia”. Questo l’appello rivolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ai partner della strategia europea per la regione adriatico-ionica (Eusair) recentemente riuniti a Bruxelles in occasione di un evento nell’ambito degli Open Days. La tutela e la difesa del mare Adriatico deve essere prioritaria per un uso eco-compatibile del territorio a fini turistico-culturali. È il momento questo di adottare strategie integrate e sinergiche, allineando procedure e norme, con le nostre Regioni vicine (Marche, Abruzzo, Puglia), con gli Stati membri dell’UE (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e con i Paesi che nell’Unione aspirano ad entrare (Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia), con molti dei quali, tra l’altro, proprio noi molisani abbiamo già esperienze di partenariati stabili e consolidati. Dobbiamo puntare a essere le Regioni della qualità della vita, dobbiamo avere lungimiranza, dobbiamo favorire gli spostamenti in un ambiente sano. I confini non siano un limite per il diritto dei cittadini alla qualità della vita e per la valorizzazione dei nostri territori.