Lama bianca campobasso isolata

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 240 giovedì 29 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’oscar del giorno a vincenzo Cotugno

Chiude la galleria alle porte della città per 45 giorni I lavori, non potevano essere fatti di notte?

L'Oscar del giorno a Vincenzo Cotugno. E' riuscito a salire sullo scranno più alto del Consiglio regionale in qualità di presidente scalzando Vincenzo Niro giunto al termine dei suoi primi due anni e mezzo previsti dallo Statuto. Cotugno, si è sempre distinto per brillantezza politica ed affabile nei modi. Ci auguriamo che possa, anche, inaugurare un nuovo corso non solo alla presidenza del Consiglio regionale ma nell'intero sistema regionale troppo distante dai problemi dei cittadini e restio al confronto.

Il Tapiro del giorno a pierpaolo nagni

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. Un vero e proprio disastro politico l'avventura di assessore regionale del simpatico Nagni. Questa volta non è finito sotto il peso delle polemiche sui trasporti ferroviari ma di quelli dei lavori pubblici. E' l'Acem, ancora una volta, a sollecitare la Regione Molise per i fondi in perenzione. Rischiano di andare sul bilancio del prossimo anno mentre le imprese del settore edile sono costrette a chiudere. C'era stato l'impegno del presidente Frattura a fine luglio ma non si è smosso ancora nulla.

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

29 ottobre 2015

Dopo l’incontro dei presidenti di Abruzzo e Molise, D’Alfonso e Frattura, dalla diocesi di Trivento nessun un commento, una chiosa, una valutazione sostanziale dell’evento così fortemente voluto

Il silenzio a volte è particolarmente eloquente

Nel documento siglato vi sono tutte le ragioni perché le conclusioni siano ritenute deludenti Il vescovo di Trivento Scotti, seppure con qualche mese di ritardo, è riuscito a mettere alla stesso tavolo i presidenti delle giunte regionali d’Abruzzo e Molise perché riflettessero e si esprimessero sul documento economico/programmatico elaborato dalla sua diocesi col contributo di ben 46 parrocchie sulla stato di grave difficoltà in cui vive il territorio della vallata del Trigno, la penuria dei servizi civili essenziali, la crisi economica, la disoccupazione. Quel documento, siccome le vie del Signore sono infinite, è arrivato anche sul tavolo del presidente della Repubblica Mattarella che cortesemente, tramite la segreteria particolar, ha fatto giungere il suo apprezzamento e la sollecitazione alle istituzioni regionali di tenerne conto. Paolo di Laura Frattura e Luciano D’Alfonso si sono incontrati sotto l’ala protettrice del vescovo che, vogliamo credere, ha potuto interloquire, ascoltare, riflettere su ciò che dalla discussione del documento posto a base dell’incontro sarebbe venuto a galla. Gli argomenti proposti dal documento erano circostanziati, ancorché definiti in una serie di punti che abbracciavano i maggiori problemi di convivenza di una società civile geograficamente penalizzata dalla caratteristiche orografiche e ambientali, dalle comunicazioni, dall’assenza d’investimenti strutturali e infrastrutturali, dalla scarsa efficienza dei servizi sociali e assistenziali, dall’assenza di lavoro. Da questa premessa sarebbe dovuta

l’intervento di Emilio Izzo E’ proprio vero, quando c’è da stare zitti, non esiste ruolo che tenga, tacere al momento giusto! Oppure parlare al momento giusto! E Lei, dott. Legnini, non ha avuto né la delicatezza, né il rispetto, né l’umiltà per rientrare nell’uno come nell’altro momento! Ha avuto la possibilità, non concessa a tutti i comuni mortali (ma si sa, Lei comune non è), di poter operare dall’alto del suo ruolo nel massimo del senso civico, della giustizia e non l’ha fatto, qualunque sia il motivo, non ha inteso mettere in pratica la saggezza dei nostri avi, per intenderci, quella non più in uso in tempi come i nostri dove l’importante è il potere, l’arroganza, l’arrivare, dove invece sarebbe bastato dare risposte dovute a cortesi e con-

venir fuori una rappresentazione altrettanto circostanzia e definita degli impegni e degli interventi che i due presidenti avrebbero potuto assumere per corrispondere alle attese delle popolazioni a destra e a sinistra del Trigno. Dalla Regione infatti è stato emesso un comunicato al riguardo che trascriviamo a benefico dei lettori perché possano trarre autonomamente un proprio giudizio sull’efficacia dell’incontro, sulla concretezza delle soluzioni che sono scaturite, e sulle speranze offerte alle popolazioni molisane ed abruzzesi della vallata del Trigno. Dalla diocesi di Trivento non risulta vi sia stato un commento, una chiosa, una valutazione sostanziale dell’evento così fortemente voluto. Per cui non sappiamo se la diocesi e le parrocchie del triventino siano rimaste sod-

disfatte o deluse. A volte, però, il silenzio è particolarmente eloquente. E se dovesse essere sintomo di una possibile delusione, a nostro avviso vi sono tutte le ragioni perché le conclusioni cui sono pervenuti Frattura e D’Alfonso debbano essere ritenute deludenti. Come detto, trascriviamo il testo dell’accordo siglato da Frattura e D’Alfonso da cui possono essere bene intesi quali sono gli impegni presi, come saranno affrontati, e con quali risorse realizzati. Se non troverete traccia di ciò, non è che avrete letto o inteso male. Tutt’altro. Ecco il documento siglato: “I presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo di Laura Frattura, riuniti a Trivento il 23 ottobre 2015,insieme alle rispettive Giunte regionali e alle strutture dirigenziali, al termine di un ampio e

approfondito confronto sul documento-appello della Diocesi di Trivento del 14 aprile 2015, alla presenza del vescovo Monsignor Domenico Scotti, del direttore della Caritas diocesana, don Alberto Conti, di amministratori locali, dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo e del Molise, imprenditori e rappresentanti delle parti sociali, assumono la sollecitazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del 31luglio 2015 e si impegnano a sviluppare in un’ottica di cooperazione istituzionale la definizione di linee di intervento sui seguenti argomenti: 1)tutela dei diritti universali di cittadinanza e salvaguardia delle comunità locali delle aree interne così come individuato dal documento della Diocesi di Trivento a partire

Gratuita ingerenza testuali domande e soprassedere a commenti non richiesti. Insomma, per intenderci senza ulteriori giri di parole e preamboli troppo farraginosi, Lei partecipando ad un convegno sulla legalità (che purtroppo non è proprio come dire giustizia), ha incredibilmente eluso la domanda di un cronista che, visto l’argomento pertinente, Le chiedeva se era a conoscenza del fatto che, al tavolo dei relatori era seduto anche il presidente della regione Molise, Frattura, il quale, per sua stessa ammissione, risultava essere indagato per alcune questioni. Ha eluso dicendo:”non mi occupo di queste cose”! Se si fosse parlato di giustizia (e così purtroppo non era), avrei anche capito il suo rifiuto ma, trattandosi di legalità, forse una risposta era dovuta! O no?! Ma

Lei è andato decisamente oltre! Dopo l’accademia profusa in sala, parole che i ragazzi non ascoltano più dai grandi per motivi che non sto qui a commentare, senza che nessuno Le chiedesse altro che non fosse rispettosamente in tema con la giornata, ha avuto la poca delicatezza di elargire sue considerazioni sul problema dell’esistenza o meno di alcune regioni. “Abruzzo e Molise prima tornano insieme e meglio è”! Mi auguro solo che, a mente fredda, ripensi con un pochino di pudore a cosa si è spinto dott. Legnini! Ma Lei ha dato anche delle motivazioni strettamente tecniche:”…ero bambino quando si divisero, fu un dramma!”. A me, cittadino che da ragazzo ho assistito e, per quanto possibile, ho partecipato alle lotte per

l’ottenimento dell’autonomia regionale, è sembrato francamente troppo e troppo fuori luogo! Ma Lei che ci insegna, da portatore sano, cosa possa causare un trauma subito, come mai non si fa alcuno scrupolo a volerne causare uno collettivo ai pochi, poveri, brutti, sporchi e cattivi trecentomila molisani ai quali augura con un sol colpo di perdere la tanto amata e conquistata autonomia?! Vorrei anche aggiungere, ma questo Lei lo sa bene, che il vero trauma i molisani lo hanno subito quando hanno per troppo tempo voluto annetterli all’Abruzzo sapendo bene di non fare cosa buona e storica. Infatti da bambino, non sapevo, poi, andando a scuola, durante le ore di storia, ho imparato che il Molise con L’Abruzzo c’entra come i cavoli a

dalla scuola, dalla sanità, dall’assistenza sociale e dal trasporto pubblico; 2) promozione di azioni tese a favorire il potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, quali la viabilità, la connessione veloce, l’utilizzo dell’acqua e gli incentivi a sostegno delle produzioni agricole di qualità, dell’artigianato, del turismo e del territorio; 3) ad intraprendere iniziative congiunte a livello nazionale su forme di agevolazioni fiscali su politiche attive del lavoro potenziate e peculiari e sulla salvaguardia dei presidi dello Stato in tema di sicurezza dei cittadini. In conclusione, i presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise si impegnano affinché sui rispettivi territori sia pienamente affermata la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da assicurare a tutti, perseguendo un modello di collaborazione istituzionale improntato a valorizzare le potenzialità locali attraverso un dialogo permanente con le comunità e con il partenariato economico e sociale, all’insegna del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, prendendo spunto da valori e idealità riportati anche nell’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII”. Le encicliche dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco no? Dardo

merenda! Tutt’altra radice, tutt’altra cultura.Tutt’altro è anche il territorio campano e casertano, che per tanti versi amiamo,al quale altri vorrebbero regalarci con annesse problematiche legate alla camorra! No grazie, stiamo combattendo per conservare i nostri presidi proprio per evitare di essere fagocitati dal malaffare! E allora dott. Legnini, lasciamo alla politica e alle genti il compito di scrivere una nuova storia se così si vorrà, come vede, anche il vice segretario del partito di maggioranza governativa, on. Serracchiani, magari con intenti non proprio idealisti come i miei, in queste ore ha avuto modo di far sapere che la questione macroregioni non è in agenda parlamentare e noi ci augutire le sue infelici dichiarazioni su Abruzzo e Molise!


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Da oggi, fino al 12 dicembre prossimo, chiude per lavori di manutenzione la galleria Lama Bianca sulla S.S 87

Tanta sopportazione per la nuova deviazione

Interventi necessari, per carità, ma che potevano essere programmati in un periodo dell’anno meno problematico Da oggi, fino al prossimo 12 dicembre, sarà chiusa la galleria Lama Bianca, una delle quattro che gli automobilisti che escono da Campobasso incontrano sulla SS 87, la stessa che, arrivati al bivio di Guardiaregia, consente di andare sia a Roma, via Isernia, che a Napoli, via Benevento. Consapevoli del fatto che i lavori di manutenzione si rendono assolutamente necessari e vadano svolti senza indugi, e non conoscendo i dettagli tecnici e/o amministrativi che non hanno permesso di svolgerli durante il periodo della primavera-estate appena trascorse, restano alcune perplessità che vogliamo condividere con i nostri lettori. La prima riguarda il già citato periodo per questi lavori. Deviare il consistente traffico della 87 tutto sulla provinciale che porta all’ospedale Cardarelli, in pieno periodo autunnale, è davvero un bel rischio che l’Anas decide di assumere.. Mezzi pesanti, maltempo e la combinazione di entrambi i fattori potrebbero rivelarsi un bel rischio per gli automobilisti. La seconda perplessità riguarda la disparità di modalità che hanno riguardato i lavori appena conclusi nella galleria dopo il bivio di Vinchiaturo, anch’essa chiusa a lungo, quelli

Le 10 Comunità montane del Molise sono state soppresse con legge regionale 6 del 24 marzo 2011. Con quanta saggezza essendo il Molise un territorio prevalentemente montano, senza peraltro sostituirle con altre forme di governo diretto, ancora nessuno ne ha fatto un serio motivo di riflessione. Dal 2011 sono in liquidazione e non si sa per quanto tempo ancora lo saranno. I liquidatori hanno interesse oggettivo a tirarla per le lunghe e dicono che il processo liquidatorio non è affatto una cosa semplice. Sarà. Intanto, una buona parte del personale viene pagato sostanzialmente per non fare alcunché di rilevante oltre l’ordinaria amministrazione (ma di che?), altra parte, la più fortunata (dipende dai punti di vista), ha trovato collocazione in posizione di distacco presso i Servizi regionali meno attrezzati sotto il profilo della dotazione organica. Ci occupiamo delle Comunità montane e della loro condizione di strutture amministrative in liquidazione perché attratti dal contenuto di una determinazione della Comunità montana “Molise

previsti per la Lama Bianca, anch’essi con lunga chiusura annessa, e quelli che hanno riguardato la galleria che passa sotto la piscina comunale che, benché oggetto dei medesimi interventi di manutenzione, non è

mai stata chiusa del tutto ma solo durante le ore notturne. Probabilmente il fatto che quest’ultima non potesse essere scavalcata da una temporanea deviazione su una strada di servizio non ha lasciato possibilità di scelta, d’accordo, ma

resta il forte dubbio che una chiusura a tempo anche delle altre due fosse comunque possibile, ma non voluta, riducendo così di molto i disagi per automobilisti ed attività economiche e commerciali. Già perché dalla chiusura saranno dan-

neggiati anche moltissimi operatori economici che traggono il loro incasso da clienti campobassani che per quasi due mesi potranno praticamente scordarsi. Ripetiamo, queste considerazioni sono pensieri a voce alta e nulla più, dato che le pesanti infiltrazioni di acqua e le condizioni assai precarie di visibilità rendevano davvero indifferibili gli interventi nelle due gallerie in oggetto e siamo, alla fine, contenti di non dover scrivere per lamentare l’assenza di risorse finanziarie per gli stessi o per la puzza di poca trasparenza negli affidamenti; resta il dubbio che, allo stesso tempo, si sarebbe potuto optare per scelte operative meno penalizzanti per la cittadinanza, come la chiusura notturna, assai preferibile e oggettivamente praticabile, o, in subordine, lo spostamento ad altro periodo dell’anno meno problematico per le condizioni di sicurezza della circolazione stradale. Tutto qui. Non resta che metterci nelle mani di Giove Pluvio e sperare nella sua, francamente impronosticabile, benevolenza e nella perizia e speditezza delle maestranze, (quella assai più prevedibile) in modo che una piena, fruibile e sicura circolazione possa venirci restituita nei tempi fissati..

Alla Comunità montana “Molise Centrale”, in liquidazione, l’acqua del rubinetto non piace Preferiscono l’acqua dei distributori automatici a 65,21 euro al boccione centrale” con la quale il ….. istruttore ha liquidato 152,14 euro alla ditta Top Water di Foggia così ripartita: 86,93 euro quale canone periodi di noleggio di un distributore automatico di acqua, e 65,21 per la fornitura del boccione di acqua che, dobbiamo ritenere sia la stessa acqua delle sorgenti di Duronia che prima della Top Water, alla Comunità Montana Molise Centrale, provvedeva a distribuire la ditta Acquaviva Italia di Brescia. Dalla determinazione s’apprende che la Comunità Montana ha in dotazione il distributore automatico per le esigenze del personale; che c’è stato un passaggio del contratto stipulato con Acquaciva Italia in favore della Top Water e che, apounto, in base a quel contratto si è dovuto liquidare la fattura di 152,14 euro. Questo i fatti come descritti. Questa la spontanea

riflessione di primo acchito: ma è mai possibile che un ente in liquidazione, che dovrebbe avere tutto l’interesse a ridurre al lumicino le spese di gestione, magari anche in fase di riduzione di personale, si

conceda il lusso di un distributore automatico di acqua mantenendo in vita un contratto che per il solo canone periodico di noleggio del distributore vale 86,93 euro e per un rifornimento d’acqua altri 65, 21

euro. Tutto questo in una Comunità montana che tra le poche ricchezze naturali di cui dispone ha proprio l’acqua. Il gesto più semplice e naturale sarebbe dovuto essere mettere da parte il distributore automatico, rescindere il contratto con la Top Water e dissetarsi con l’acqua del rubinetto. Non sono le trecentomila lire del vecchio conio a creare imbarazzo anche sotto il profilo economico, quanto, almeno in noi che osserviamo dall’esterno, la mancanza di attenzione alle piccole come alle grandi cose che, vogliamo credere, abbiano concorso a indurre il legislatore regionale a varare la legge 6 del 24 marzo 2011, per sbarazzarsi delle Comunità montane. Enti in liquidazione, ma con il distributore automatico dell’acqua. Dardo


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

29 ottobre 2015

Con il recupero funzionale della struttura di proprietà comunale nell’ambito del complesso edilizio “La Città nella Città”

Un auditorium musicale e una sala polifunzionale nel cuore della città se va in porto la proposta di collaborazione tra il Conservatorio Perosi e il Comune E’ una aberrazione che un patrimonio publico del valore dell’auditorium di cui stiamo scrivendo rimanga inutilizzato, reso colpevolmente un peso per l’economia municipale pur essendo un pregio Se va a buon fine, sarà un successo per il sindaco Battista, e una opportunità per vivere il centro murattiano con qualche opzione in più per i cittadini. Se va buon fine l’idea di Antonio Battista di offrire al Conservatorio musicale Perosi la struttura comunale destinata ad auditorium all’interno del complesso edilizio “La Città nella Città”, costruito dal rimpianto e indimenticato Mario Di Biase, avremmo il primo concreto segnale di risveglio culturale nell’ambito dell’area urbana di maggior pregio della città. Il conservatorio dovrebbe diventare partner dell’amministrazione comunale nel progetto di recupero e di utilizzazione di quella struttura tutta da rifinire, ma già predisposta per essere un auditorium musicale, una sala convegni, una sala concerti, un luogo dove creare motivazioni per trascorrere tempo libero in maniera colta e intelligente. Il Conservatorio dovrebbe incaricarsi di progettare per i suoi primari interessi istituzionali il recupero della strut-

CAMPOBASSO. “Consumare salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata può causare il cancro e probabilmente anche mangiare carne rossa”, l’allarme arriva dall’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, parte dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Dopo questa esternazione sia gli oncologi che el associazioni di categoria sono scesi in campo contro gli allarmismi. Anche in Molise la Fim Confimpresa prende posizione, indice una conferenza stampa oggi presso la sede dell’APA a Campobasso (Associazione Provinciale degli Allevatori) a partire dalle ore 16 , in cui si confronteranno gli Allevatori e la Fim Confimpresa ( Federazione Italiana Macellai). “ Siamo preoccupati per le dichiarazioni rilasciate dall’Organizzazione Mondiale sulla Sanità, afferma il presidente di Fim Confimpresa Pasquale Tucci - la decisione dell’Oms di inserire carni lavorate e carni rosse nella lista delle sostanze cancerogene è fonte di gravi conseguenze che sta subendo l’intera filiera, che va aa colpire indiscriminatamente una produzione tipica, anche perchè questo dato viene eguagliato al consumo di sigarette, oltre che a gene-

tura e ottenere dal ministero competente il finanziamento; il Comune parteciperebbe all’operazione per una quota parte e insieme, una volta reso agibile e funzionate, programmare due distinte stagioni : una musicale da parte del Conservatorio, e una di varia caratura culturale e sociale da parte comunale. L’idea, ribadiamo, è particolarmente allettante e, crediamo, fatti-

bile, se l’impegno delle parti sarà forte e determinato. Quell’impianto merita di entrare in forma stabile in una visione nuova e stimolante dell’offerta culturale sia da parte del Conservatorio, che avrebbe a disposizione una sala per le prove, per i saggi, per i concerti, per tutto quanto può aiutarlo a diventare un mondo aperto all’esterno, sia da parte dell’amministrazione che di-

venterebbe a sua volta un ammirato p r o m o t o r e socio/culturale in un contesto urbano reso deserto e avvilente, quale è diventato il centro murattiano. Nelle ore antimeridiane terreno di accattonaggio; nelle ore pomeridiane un astratto e distratto luogo di deambulazione. Un luogo privo di attività vitali per l’economia cittadina e per la vita di relazione. Per questo bisognerebbe fare il tifo perché la proposta di collaborazione così come l’abbiamo raccolta negli ambienti di Palazzo san Giorgio vada in porto. Già da qualche mese il Conservatorio musicale Lorenzo Perosi è protagonista di una vivace attività di promozione della sua attività istituzionale con una serie di concerti

ad opera degli insegnati e degli alunni in alternanza, interessante e piacevolmente accolta dai melomani molisani. Attività che si avvale della sala/auditorium della Fondazione Molise Cultura in Via Milano. Da ospiti (graditi) in Via Milano a titolari stabili dell’auditorium della “Città nella Città”, sarebbe un passo da giganti. E l’amministrazione di Palazzo san Giorgio a sua volta, da soggetto passivo e rapsodico nel campo delle iniziative socioculturali, diventerebbe soggetto attivo e propositivo. Anche questo un salto notevole di qualità. Di certo è una aberrazione che un patrimonio comunale del valore dell’auditorium di cui stiamo scrivendo rimanga inutilizzato, reso colpevolmente un peso per l’economia municipale pur essendo un pregio. Un uguale discorso merita venga fatto sul destino del Mercato coperto di Via Monforte, una struttura di pregio architettonico in perenzione commerciale. Dardo

“Vogliono distruggere il made in Italy” Mettono le mani avanti gli allevatori dopo la questione legata alle dichiarazioni sulla carne lavorata

Oggi all’Università

“Di giovedì la comunicazione”

rare allarmismi al consumatore con la scusa della precauzione, sta generando una sorta di terrorismo psicologico che non possiamo permettere. Voglio ricordare che le carni Made in Italy sono piu sane, perché magre, non trattate con ormoni , ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione “doc” che assicurano il benessere e la

qualità dell’alimentazione degli animali, e soprattutto che nel nostro territorio si è sempre osservato uno stile di vita salubre. Per tutte queste ragioni e per fare chiarezza soprattutto nei confronti dei consumatori - colcude Tucci - abbiamo indetto questo incontro con i rappresentanti della filiera delle carni”.

Oggi, ore 11.00, alla Sala ‘E. Fermi’, presso la Biblioteca di Ateneo, in Viale Manzoni, avrà luogo il primo appuntamento del contenitore di iniziative culturali interdisciplinari “Di giovedì la comunicazione”, promosso dal corso di laurea in Scienze della comunicazione, patrocinato dal dipartimento di scienze umanistiche, sociali e della formazione di UniMol, in collaborazione con il dottorato di ricerca in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche - curriculum di Scienze sociali, politiche e della comunicazione -, e con il coordinamento scientifico e organizzativo di Lorenzo Scillitani e di Marco Stefano Birtolo (Cattedra di Diritti dell’uomo e globalizzazione). Questo momento, consacrato a una lezione magistrale dedicata al tema Ragioni e forme della politica in età contemporanea, vedrà la lezione magistrale di Nicola Antonetti, ordinario di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Parma, nonché Presidente del prestigioso Istituto ‘Luigi Sturzo’ di Roma. Interverranno Michele Rosboch, docente di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Torino, nonché direttore della rivista interdisciplinare Politica.eu, e Marco Gervasoni, ordinario di Storia contemporanea all’università del Molise


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5 29 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’Associazione dei costruttori del Molise torna sulla questione dei fondi in perenzione e ancora al palo

“Frattura e Nagni, ci state uccidendo”

“Se si rinvierà tutto al prossimo anno, le nostre imprese edili saranno costrette a chiudere” L’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise), a seguito dell’acceso consiglio direttivo svoltosi ieri pomeriggio 27 ottobre, durante il quale gli imprenditori hanno rimarcato l’insostenibilità dei ritardi dei pagamenti degli appalti finiti nella perenzione, rivolge un ultimo accorato appello alla Regione di sbloccare le liquidazioni. Il richiamo vuole essere un ultimo tentativo per far comprendere il grave disagio avvertito dalla categoria, senza distinzione tra imprenditori e lavoratori, con l’ammonimento che se sarà rimandato tutto all’approvazione del bilancio nuovo, ossia alla primavera veniente, molte imprese non ci saranno più perché fallite. “Nel Consiglio di ieri è emersa una seria preoccupazione da parte delle imprese – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – per questo rivolgiamo un ultimo invito affinché non si arrivi al ridosso del Natale, altrimenti nessuno di noi è in grado di prevedere le drammatiche conseguenze sociali ed economiche che accadranno in Regione”.Eppure, il 27 luglio Frattura assicurava "che la settimana prossima andrà in Consiglio Regionale il bilancio consuntivo e dopo l’approvazione subitanea da parte della

Giunta saranno sbloccati anche i fondi andati in perenzione". Il 3 agosto In concomitanza con l’inizio della settimana durante la quale il Consiglio regionale approvava il consuntivo, secondo le rassicurazioni fornite dal Presidente Frattura nel corso dell’incontro con gli imprenditori del 27 luglio scorso, l’ACEM rivolgeva un appello accorato ai Governo Regionale ed ai Consiglieri di procedere con la massima speditezza al compimento degli

atti necessari per sbloccare i fondi delle opere pubbliche finiti nella perenzione. “La situazione è grave e difficile – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – si tratta di mandati che le imprese già dovevano riscuotere l’anno scorso e che poi con la perenzione, ossia con la cancellazione dalle scritture contabili dei vari fondi, sono scomparsi all’improvviso con rinvio della liquidazione a data da destinarsi, però ora

le aziende non possono più attendere perché si tratta di crediti relativi a lavori eseguiti un paio d’anni prima, per cui la Regione non deve perdere altro tempo in quanto la situazione è davvero insostenibile”. Ma il 17 settembre con una nota a firma del proprio presidente Corrado Di Niro l’Acem lamentava la "Troppa burocrazia dovuta ad una serie di tecnicismi che stanno generando estenuanti passaggi di carte tra i vari assessorati regionali, con tutti

i ritardi consequenziali, rallentano in maniera inaccettabile i pagamenti degli appalti pubblici i cui fondi sono finiti in perenzione, ossia cancellati dalle scritture contabili da parte della Regione Molise. A distanza di un mese e mezzo dall’approvazione del bilancio consuntivo regionale, nonostante le rassicurazioni avute dal Presidente Frattura durante l’incontro del 27 luglio, la liquidazione dei pagamenti alle imprese avviene ancora a singhiozzi e con estrema lentezza, evidenziando nel contempo che le imprese non possono più attendere in quanto si tratta di crediti riguardanti lavori eseguiti anche oltre due anni prima e che avrebbero dovuto già essere liquidati nel corso del 2014. “La situazione è insostenibile – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – perché non possiamo accettare che le problematiche della burocrazia e le inefficienze dell’apparato amministrativo finiscano per gravare totalmente sul bilancio delle nostre imprese, costrette così a sostenere il costo del debito della Pubblica Amministrazione, per questo invitiamo vivamente ad accelerare le procedure prima che sia troppo tardi per la sopravvivenza delle aziende interessate”.

lettera aperta Il mio nome e’ M.F. , ho 46 anni,sono di Campobasso e non lavoro da piu’ di un anno e vi prego fortemente di farmi diffondere questo grido di disperazione. Ho sempre lavorato nel settore edile, sono un operaio e a causa della forte crisi che ha messo in ginocchio il settore delle costruzioni in regione, non lavoro da piu’ di un anno. Sto leggendo quasi ogni giorno articoli che parlano di lavori da eseguire in citta’ che vengono rimandati,bloccati o bocciati nonostante si tratti di progetti rispondenti a tutte le norme di legge per delle logiche che non sono affatto chiare e per le quali la nostra amministrazione comunale dovrebbe darci molte spiegazioni. Sì, proprio quella amministrazione di centro sinistra che dovrebbe in teoria salvaguardare i diritti dei lavoratori e delle classi piu’ deboli….appunto…..dovrebbe….perche’ in questo anno e mezzo quasi di legislatura non ho visto una mano tesa,una proposta,un aiuto,un qualcosa di concreto che potesse dare respiro a gente come me con famiglie a carico e magari con un solo stipendio che da mesi e mesi non arriva piu’. Questi signori non sanno cosa vuol dire perdere la dignita’ di uomo,dover spiegare a casa perche’ ti staccano la luce o il gas,dover chiedere la 50 euro a parenti o amici,addirittura non poter garantire un pasto ai propri figli. Non sanno minimamente cosa significa perche’ altrimenti non perderebbero tempo a fare chiacchiere in consiglio comunale o interviste inutili nelle quali vor-

Io, operaio edile senza lavoro e futuro rebbero far credere a tutti i cittadini che tutto va secondo i loro programmi quando invece nulla funziona piu’ a cb. Campobasso ormai e’ ridotta ad un deserto,i giovani scappano via e quei pochi che ci sono restano qui al massimo fino alla laurea perché poi sono costretti a scappare dalla loro terra e dai loro affetti.e’ giusto che quei pochi eroi,perché io li definisco tali,che non mollano e che vogliono restare nella loro citta’ natale devono essere gambizzati da pseudo amministratori improvvisati? Eppure ,restando nel mio settore, do atto al governo regionale di aver dato i mezzi giusti ai comuni per far riprendere il settore edile. Un esempio su tutti la legge sul piano casa e le successive modifiche. Ma a campobasso sembra che questi strumenti non siano mai arrivati dalle parti di palazzo San Giorgio;progetti di ampio respiro ,gia’ coperti finanziariamente , sono stati inesorabilmente respinti dagli uffici tecnici del settore urbanistica. Esempio su tutti il progetto di abbattimento e ricostruzione del cinema Ariston,progetto che avrebbe dato lavoro a

molti campobassani e che invece e’ stato respinto senza un motivo valido. Molti professori di storia dell’arte,architetti improvvisati o addirittura associazioni di consumatori quali il CODACONS, si riempiono la bocca su arte,cultura, vecchi spettacoli o grandezza del cinema e io vorrei dirgli solo questo. Avete scoperto nel 2015 che l’ariston e’ cosi’ fondamentale per la citta’ ?no perche’ io per anni non ne ho mai piu’ sentito parlare….oltretutto tecnicamente era piu’ facile intervenire su quella struttura 10 o 15 anni fa e ristrutturarla e non facendo trascorrere tutto questo tempo che richiedono oggi milioni di euro per riportarlo al vecchio splendore.Ma poi si ha tutta questa esigenza di 3 spazi culturali a Campobasso ? non bastano savoia e gil? Tutti questi politici e “professionisti stimati ed apprezzati” ,anziche’ pontificare dalle loro tastiere di casa o dalla sede dei beni culturali,al caldo e dopo aver lavorato tranquillamente,sono invitati a casa mia e cosi’ potranno vedere quali possibilita’ stanno togliendo a gente come me ridotta alla poverta’. Vogliamo poi parlare dei

lavori pubblici?progetti fermi da decenni,terminal mai aperto e gia’ da ristrutturare,il sovrappasso mai finito,la piscina di via puglia ferma da anni,i lavori di ristrutturazione dello stadio di selva piana finanziati da anni e mai partiti,la bitumazione del parcheggio dello stadio ferma dal 2009( e partita solo oggi),la tangenziale nord di campobasso mai realizzata;sono solo pochi esempi di quanto imbarazzo ci dovrebbe essere sulle facce di sindaco,assessore all’urbanistica e assessore ai lavori pubblici e che invece si trasforma in silenzio tanto assordante quanto vergognoso nelle stanze di palazzo san Giorgio. Se solo si sbloccassero questi pochi esempi elencati si darebbe lavoro a centinaia di giovani campobassani e si rivalorizzerebbe di fatto l’intero settore edile,ma siamo a Campobasso e purtroppo sappiamo bene come vanno le cose nella nostra citta’…continueranno le solite dichiarazioni in pompa magna per una striscia pedonale fatta anche male davanti una scuola e si tralascera’ cio’ che invece per motivi che nessuno sapra’ mai potrebbe sollevare le sorti di gente come me. L’amarezza ormai ha preso il largo sulla speranza,spero ancora di sbagliarmi,vorra’ dire che avro’ riacquistato la dignità’ giusta per guardare negli occhi familiari e amici. In fede, M.F.


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Campobasso

29 ottobre 2015

Rca auto, a Campobasso tariffe più alte Viene dal sito Sostariffe il paragone con altre realtà italiane e molisane CAMPOBASSO. La polizza per l’assicurazione auto è una delle voci di spesa maggiori che riguardano l’utilizzo dell’autovettura. Ormai è risaputo che questo costo può variare di città in città a seconda delle quotazioni che le diverse compagnie attribuiscono in base al profilo di assicurato, ma anche alle statistiche su infortuni e furti rilevate in una determinata area. Il Molise, come tante altre regioni del Sud Italia, è una delle zone dove gli aggravi per Rc auto sono maggiori. Sapere a quanto ammontano questi costi e confrontare diversi preventivi è utile per valutare la migliore opzione possibile. Esiste infatti un forte range di prezzo tra le diverse compagnie anche riguardo la stessa tipologia di assicurato. Grazie al web e a comparatori online, come quello diSosTariffe.it dedicato alla comparazione di preventivi auto, si possono tagliare di molto le spese trovando l’offerta più economica delle compagnie attive in Molise. Quanto possono costare i premi per

le Rc auto in Molise e a quanto ammontano i risparmi grazie all’utilizzo della comparazione online? SosTariffe.it ha cercato di stimarlo analizzando i costi per assicurare una tra le auto più diffuse (Fiat Panda, tra le macchine più vendute nel 2015) e per un profilo di assicurato (uno dei più comuni è l’uomo di

40 anni con 1° classe di merito senza incidenti negli ultimi 5 anni) nei capoluoghi di provincia del Molise. I dati dello studio di SosTariffe.it sonoriassunti nella tabella in allegato. Nell’analisi sono stati rilevati il costo minore e quello maggiore che le compagnie offrono per chi effettua l’attivazione online dell’assicu-

razione, in modo da individuare il risparmio che si può ottenere confrontando diverse offerte. Mediamente in regione la spesa più bassa per assicurare l’auto è di 255,64 euro circa e il risparmio sull’offerta meno conveniente, 901,94 euro, è del 71,7% ovvero 646.49 euro.

A Campobasso SosTariffe.it rileva il prezzo più alto dell’assicurazione auto in Molise: qui il costo per assicurare il veicolo va dai 267,45 euro (preventivo più basso) ai 901,94 euro (preventivo più alto). Per i consumatori che utilizzano la comparazione online, comunque, il risparmio è di 634,49 euro (70,3%). A Isernia, invece, assicurare l’auto costa 24 euro in meno rispetto a Campobasso. Qui si registra il preventivo più basso:da 243,82 euro a 901,94 euro. Il risparmio dunque arriva ai 658,12 euro ovvero il 73%. Si tratta dunque di cifre considerevoli che possono essere ridotte, come si è visto, grazie a una comparazione di più preventivi. Fermarsi al primo risultato è il principale errore per ritrovarsi con un salasso considerevole per pagare l’assicurare dell’auto. Tuttavia il web può essere d’aiuto: SosTariffe.it ha stimato che in Molise grazie alla comparazione online di più preventivi si possono risparmiare oltre 600 euro.

“Sisma 2002, quella casa andava rifatta” I giudici del Tar condannano il Comune di Macchia Valfortore al risarcimento del danno CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi i giudici del Tar Molise hanno emesso la sentenza n. 356/2015 che condanna il Comune di Macchia Valfortore a risarcire i danni per la mancata ricostruzione dell’abitazione ad una cittadina che si era vista negare tale diritto dal Comune. La ricorrente è stata assistita dagli avvocati Luigi Fantini e Margherita Zezza che hanno impugnato la Delibera Co-

munale del 2013 davanti al Tar Molise. Con il pronunciamento della sentenza, al Comune è stata riconosciuta una “condotta inerte e negligente” oltre che un comportamento di “scarsa collaborazione” con la cittadina residente, poiché nel corso degli anni passati il Comune ha assunto una condotta colposa nel termine di conclusione del procedimento.

Per questo i giudici del Tar hanno accertato che esiste la “responsabilità risarcitoria dell’Amministrazione” di Macchia che dovrà pagare la somma entro un congruo termine alla concittadina. In più, la giustizia amministrativa ha condannato l’Amministrazione anche al pagamento delle spese processuali.

Visita in Molise del Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, Colombia A. Barrosse Il Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna ha ricevuto presso il Palazzo del Governo, in visita ufficiale, la Dott.ssa Colombia

A. Barrosse, Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli. Il Console, tornata dopo un anno in Molise, nel corso del cordiale collo-

quio ha espresso vivo apprezzamento per l’impegno della Prefettura con il lavoro della locale Sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale nonché per l’attività diretta all’inclusione sociale dei migranti, attraverso l’adozione di protocolli d’intesa con le realtà territoriali. /AR


Campobasso

7 29 ottobre 2015

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“Risarcimento sisma, e i soldi?” Il Comune di San Giuliano di Puglia chiamato a risarcire le vittime del terremoto bussa alla cassa dello Stato Il Comune di San Giuliano di Puglia, chiamato a risarcire le famiglie delle vittime del crollo della scuola Jovine – avvenuto a seguito del sisma del 31 ottobre 2002 – oltre che quelle dei sopravvissuti, è stato finora condannato dal Tribunale civile di Campobasso ad un risarcimento complessivo di 35 milioni di euro in favore di 18 famiglie. Lo stanziamento di quella somma, che l’amministrazione è costretta a pagare al posto delle persone condannate che fino ad oggi non hanno provveduto, determinerebbe il dissesto dell’Ente. A lanciare l’allarme il sindaco di San Giuliano Luigi Barbieri, che in una

conferenza stampa ha annunciato di aver inoltrato al Governo nazionale una richiesta di contributo straordinario da parte dello Stato da inserire nella Legge di Stabilità. Ciò coinvolgendo anche i parlamentari molisani. L’esempio riportato da Barbieri è quello dell’incidente ferroviario di Viareggio, a seguito del quale lo Stato è intervenuto con un finanziamento straordinario per risarcire le famiglie della vittime. Se il Governo dovesse rispondere picche, il Comune – per non dichiarare il dissesto finanziario – sarebbero costretto, ha spiegato Barbieri, a vendere i beni immobili costruiti proprio gra-

zie ai fondi della ricostruzione: fra questi ci sarebbero quindi il palazzetto, il museo, il villaggio e la piscina. Le sentenze prevedono che il Comune debba rifarsi su altri soggetti, che – lamenta il sindaco – non hanno beni che possono essere espropriati. Quindi è l’amministrazione che deve sostenere questo onere, che lo manderebbe in dissesto. Una tegola per la comunità, proprio a tre giorni dalla commemorazione per il tredicesimo anno delle vittime del sisma e in particolare dei 27 bambini morti sotto le macerie della Jovine.

Enel e Prefettura per le emergenze Gestione integrata delle situazioni di disagio per la rete elettrica CAMPOBASSO. Rafforzare ulteriormente i rapporti di cooperazione e definire strategie specifiche per fronteggiare ogni tipo di rischio con impatto sul servizio elettrico. Un percorso di confronto nell’ambito della gestione integrata delle situazioni emergenziali che Enel ha condiviso con la Prefettura di Campobasso nel corso di un incontro presieduto dal Prefetto Francescopaolo Di Menna. L’obiettivo è rendere maggiormente efficaci gli interventi sul territorio così da prevenire rischi e disservizi e ridurre eventuali disagi per i clienti connessi alla rete elettrica, anche attraverso l’ottimizzazione delle procedure e del flusso delle comunicazioni sia in condizioni ordinarie che in fase di emergenza. Il ripetersi di fenomeni naturali estremi e di eccezionale violenza impone un approccio di sistema alla gestione delle emergenze e in quest’ottica si inserisce l’impegno di Enel che va nella direzione di una puntuale pianificazione degli interventi, con un’attenzione costante allo sviluppo e alla manutenzione delle infrastrutture elettriche. Grazie al presidio

costante e capillare del territorio, all’utilizzo di tecnologie innovative e alla professionalità del personale, Enel ha affrontato con tempestività ed efficacia le emergenze che hanno interessato il Paese e che hanno creato, immancabilmente, si-

tuazioni difficili per i cittadini e per le imprese. “Valuto come estremamente positiva l’iniziativa – ha sottolineato il Prefetto - che si integra nel quadro di una consolidata collaborazione sinergica con i referenti territoriali di Enel. Ciò al fine di garantire la continuità del servizio e il mantenimento di livelli di risposta elevati anche nelle situazioni di criticità”. “Il percorso di condivisione avviato con la Prefettura di Campobasso – ha dichiarato Franco Gizzi, responsabile rapporti con la protezione civile di Enel – si inserisce nell’ambito dell’accordo che Enel ha sottoscritto con il Dipartimento della Protezione Civile che ha sancito, ancora una volta, la centralità della tutela dei cittadini nell’azione del sistema di protezione civile”.

Dieta mediterranea. Dai prodotti molisani al progetto “Moli-Sani” Oggi, alle ore 9:30 presso l’Auditorium Palazzo GIL a Campobasso CAMPOBASSO. Il convegno, focalizzato sul tema della Dieta Mediterranea e dei prodotti molisani, con un approfondimento sul progetto “Moli-Sani”, rientra tra le iniziative previste dal progetto “Dall’Expo ai territori”, promosso dalla Presidenza Del Consiglio Dei Ministri e dalla Regione Molise per la valorizzazione e la promozione dei territori italiani, attraverso specifici interventi collegati all’evento Expo 2015 Milano. L’evento prevede sessioni di intervento dal taglio scientifico e divulgativo, attraverso il coinvolgimento di strutture di ricerca, organismi tecnici, istituti scolastici e aziende del settore agri-food. Verrà data particolare rilevanza alla

descrizione e al ruolo della Dieta Mediterranea nelle società moderne, con specifico riferimento ai prodotti alimentari tipici della tradizione molisana e gli aspetti di tutela della salute e della qualità della vita. L’incontro prevede il confronto si-

multaneo tra le esperienze tecnicoscientifiche, i risvolti sociali delle loro applicazioni, le modalità di divulgazione e la testimonianza diretta di esperti settoriali e delle aziende produttive, nell’ottica di sintesi complessiva sull’argomento.





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Isernia

29 ottobre 2015

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Fratelli d’Italia riparte da Isernia Il punto della situazione politica in provincia sarà fatto oggi in coordinamento del partito ISERNIA. In riunione il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia del Molise. L’incontro a Isernia su iniziativa del coordinatore regionale del partito, Filoteo Di Sandro. Partiti in pieno movimento e fibrillazione nel Molise in generale e particolarmente nell’isernino in vista delle prossime scadenze politico/elettorali. Tanto a destra, al

centro che a sinistra c’è grande movimento in quanto le scadenze si avvicinano e ciascuna formazione politica cerca di attrezzarsi per tempo in modo da rispondere alle attese dei cittadini. In tale ottica s’inquadra il coordinamento regionale di

Fratelli d’Italia di OGGI (h 18,00 in Corso Garibaldi a Isernia), voluto dal coordinatore molisano del partito dell’on. Meloni, Filoteo Di Sandro, per affrontare temi di assoluta rilevanza quali l’organizzazione del partito sul territorio molisano e la partecipazione alla manifestazione politica nazionale di FdI del 28 novembre a Roma. Nel corso del ver-

tice regionale del partito di destra ci sarà la relazione del coordinatore Di Sandro sulla situazione politica nazionale e regionale, nonché ampio dibattito, confronto ed approfondimento sulle imminenti elezioni alla Provincia di Isernia e sulle amministrative 2016 nel capoluogo pentro dopo il recente commissariamento dell’ente locale.

Saladino approva i bilanci Il commissario del Comune di Isernia ha provveduto a deliberare anche sulla piscina ISERNIA. Ieri mattina, il Commissario prefettizio di Isernia, dott. Vittorio Saladino, assunti i poteri del Consiglio comunale, ha adottato due

fondamentali atti deliberativi. Il primo riguarda l’approvazione del bilancio annuale 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017, con la relazione

previsionale e programmatica 2015-2017. La seconda delibera riguarda la gestione della piscina comunale. Il Commissario ha deciso l’esterna-

lizzazione del servizio, approvando uno studio di fattibilità e la formulazione degli indirizzi per la gara.

Lai, consegnate le targhe della toponomastica A Isernia la decisione era stata assunta prima della caduta di Brasiello ISERNIA. Quarantuno targhe, realizzate a mano dai ragazzi della cooperativa LAI LAVORO ANCH’IO, andranno ad ornare i vicoli del centro storico di Isernia, completando così la toponomastica della parte più antica della Città. Questo pomeriggio, nei locali della Fabbrica delle idee di corso Risorgimento, si è svolta una piccola cerimonia di consegna delle ultime insegne, commissionate qualche mese fa dalla ex amministrazione Brasiello. A ritirare le targhe viarie è stato il commissario prefettizio del comune pentro,VittorioSaladino. “Abbiamo invitato il commissario affinché ricevesse, simbolicamente, la commessa, ma soprattutto per mostrargli il lavoro che,giorno dopo giorno, svolgiamopresso la nostra struttura”, ha affermato il vice presidente della LAI, Nino Santoro. Positivamente stupito, Saladino ha così commentato: “Questa è una delle realtà che mi ha più sorpreso. Ho potuto osservare un’attività

meritoria. A me,ora,toccherà l’onere di pagare questo ottimo lavoro svolto”.Lo stesso commissario ha poi annunciato una buona notizia, non solo per la LAI. “La prossima settimana – ha dichiarato – sa-

ranno liquidate tutte le somme che non solo la cooperativa LAI, ma anche le altre associazioni del territorio avanzano dall’Amministrazione comunale”. Nel corso della visita, il commissario si è a

lungo intrattenuto con i giovani disabili della cooperativa, scambiando con loro alcune cordiali battute. Insieme alla targa, Saladino ha ricevuto in dono un piccolo omaggio: miele, candele e altri prodotti in ceramica.

“A Filignano la democrazia è morta” A denunciare la situazione in Comune, è il consigliere di minoranza, Romeo Pacitti FILIGNANO. Dall’ex Sindaco di Filignano Romeo Pacitti ed attuale capogruppo di minoranza nell’amministrazione Coia riceviamo alcune riflessioni relative al momento politico che la cittadina del Parco sta vivendo e che di seguito pubblichiamo : “La vita democratica di una collettività -attacca Pacittisi nutre del confronto continuo dei propri rappresentanti. Quando questo confronto viene meno artatamente la rappresentanza e la rappresentatività delle decisioni assunte diviene sopraffazione ed arbitrio. Il rispetto delle regole in un sistema moderno ed il rispetto delle minoranze (soprattutto quando queste rappresentano una quota vitale degli elettori) sono un elemento fondante ed imprescindibile che lo distinguono dalle dittature di ogni tipo e di ogni genere. Il sopruso e l’esercizio forzoso delle componenti numeriche, anche nel conteso comunale, rappresentano il degrado di ogni principio di

rispetto e di confronto. Non può esserci crescita nè confronto costruttivo in un rapporto democratico in cui prevalga l’agguato e la “ vis muscolaris”. Solo in natura e nelle forme embrionali di democrazia esistono tali metodi. La magniloquenza e la proiezione onirica delle proprie convinzioni individuali e dei propri sogni, dopo aver eliminato con un colpo di mano la voce delle minoranze, rappresenta un atto grave in politica e prelude, così come la storia recente della comunità filignanese ci insegna, ad un precipitare di eventi poco salutari sia sul piano politico che finanziario ed economico. La storia vissuta spesso viene vanificata e si ripete l’affermarsi di posizioni individualistiche sognanti e sottratte al confronto democratico che preludono quasi sicuramente ad un nuovo dissesto di idee e di progetti oltre che finanziario


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Termoli

29 ottobre 2015

“Gas radon, il Molise non ha una mappatura” A denunciare la critica situazione, è l’associazione La Giusta scuola TERMOLI. L’ Associazione ‘La Giusta Scuola’ interviene sulla problematica del gas radon “che” dice “costituisce oggi in Italia la seconda causa di tumore al polmone ma diventa la prima causa per i bambini dato che non sono fumatori. Nonostante il varo di campagne di monitoraggio del radon negli ambienti confinati a livello nazionale e locale, purtroppo in Molise non esiste ancora una mappatura del radon. Per tamponare questa mancanza è possibile oggi difendersi attraverso la messa in atto di semplici e non particolarmente costose azioni di risanamento e prevenzione degli edifici, ma è nella coscienza dei cittadini e dei loro amministratori che deve affermarsi il principio di prevenzione dei rischi da gas radon, ancora troppo spesso misconosciuti e sottovalutati“. E dopo i monitoraggi effettuati nelle scuole del quartiere San Pietro sono emersi alcuni importanti dati “Asilo Nido Comunale di via Volturno: I risultati dimostrano che in un lo-

cale è stato superato su base annuale l’80% del livello d’azione fissato dalla normativa in 500 Bq/m3 ( Allegato I-bis, comma 4, lettera a del D. Lgs. 241/2000 ) mentre negli altri tre locali i valori oscillano tra i 260 Bq/m3 a 340 Bq/m3. Proponiamo, per il bene e per la sicurezza dei frequentati , di procedere con una misurazione attiva che ha il vantaggio di dare un risultato in tempo quasi reale e permette un’analisi degli andamenti giornalieri per esempio sulla base delle medie orarie tutto

nel giro di una o due settimane. La misura attiva è indicata per confermare le misure eseguite con i dosimetri passivi e per valutare una eventuale bonifica e di conseguenza il rilascio del certificato radon. Considerato che il monitoraggio si concludeva lo scorso 03.04.2015, il Comune non è rientrato nei tempi, poiché la misurazione passiva doveva essere eseguita entro l’anno (sono passati quasi 7 mesi e il monitoraggio non è stato ancora attivato). Scuola dell’Infanzia di via Volturno:

Qui ci sono due voci discordanti: in una nota fax datata 03.12.2013 A.S.Re.M. e ARPA segnalarono un valore dosimetrico elevato di gas radon; invece, dopo il secondo monitoraggio effettuato dalla ditta specializzata, i valori sono risultati bassi. Secondo noi l’unica spiegazione plausibile è dovuta ai lavori edili eseguiti durante il monitoraggio (lo abbiamo potuto constatare con i nostri occhi all’inizio di settembre 2014 quando l’A.S.Re.M ha redatto dei provvedimenti ) che hanno alterato le concentrazioni. Ecco perché avendo visionato anche la relazione del monitoraggio della Scuola Primaria di via Po, dove si evince che sono stati smarriti due dosimetri, alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto doveroso e giusto procedere con l’accesso agli atti amministrativi del Comune per il rilascio delle relazioni degli interventi di manutenzione straordinaria nel periodo che intercorre tra gennaio 2014 a maggio 2015. Se così fosse, e quindi se i monitoraggi fossero stati davvero alterati,

bisognerebbe ripeterli in entrambe le strutture“. Perciò “Visto che il rischio da gas radon in Molise esiste, basti vedere i casi di Termoli, Campobasso e Isernia, vogliamo fare un appello alla sensibilità dell’ Amministrazione di Termoli di istituire un tavolo tecnico congiuntamente con l’Assessorato alla Sanità della Regione Molise al fine di attivarsi immediatamente poiché la nuova Direttiva Europea 2013/59/Euratom stabilisce nuovi limiti per la concentrazione di radon, in 300 Bq/m, e per le radiazioni emesse da materiali da costruzione, tutto questo entro il 06.02.2018 e di mantenere la promessa di convalidare la mozione riferita allo studio e al monitoraggio del gas radon negli istituti scolastici dei comuni molisani approvata all’unanimità lo scorso 06.05.2014 dal Consiglio Regionale. Infine, ribadiamo per l’ennesima volta all’Amministrazione Comunale che ‘La Giusta Scuola‘ FA PREVENZIONE E NON ALLARMISMO“.

A Sinarca il centro di raccolta rifiuti L’amministrazione comunale di termoli pronta a dare il via alla progettazione TERMOLI. Nonostante i residenti del quartiere Contrade Termoli Nord la considerino una idea da osteggiare, l’amministrazione comunale adriatica procede spedita nell’iter che porterà alla realizzazione di un nuovo centro di raccolta differenziata comunale nella zona del Sinarca, presso la struttura dell’ex mattatoio. Un eco-centro che andrà a sommarsi a quello esistenze in via Arti e mestieri, nel cuore della zona artigianale. Da Nord a Sud, con l’unico denominatore delle piattaforme di stoccaggio dei rifiuti soli

urbani e non solo. Un passo avanti è stato l’affidamento della progettazione e del coordinamento per la sicurezza, in capo alla Rtp, con in prima linea l’architetto Andrea D’Andrea e il collega giovane professionista Giuseppe Maiorino. L’impegno di spesa della progettazione è di poco più di 40mila euro, mentre per la sua realizzazione materiale ce ne vorranno poco meno di 800mila. I due centri di raccolta, a Sud e a Nord, saranno distinti, uno per deposito automezzi, manutenzione e uffici e l’altro per raccolta e riuso.

Altre due giornate di sciopero per i lavoratori dell’istituto “La Vigilanza” La Uiltucs molise e la Filcams Cgil molise denunciano l’assenza delle istituzioni La UILTuCS Molise, nella persona di Pasquale Guarracino, e la FILCAMS CGIL Molise, nella persona di Daniele Capuano, comunicano di aver proclamato per i gironi 28 e 29 ottobre altre due giornate di sciopero delle guardie particolari giurate dell’Istituto di vigilanza “La Vigilanza s.a.s. di Astore Pasquale” di Termoli. Le precedenti mobilitazioni dei lavoratori , che avrebbero dovuto scuotere le coscienze ed il portafoglio del datore di lavoro, purtroppo continuano a non portare ai risultati auspicati: ai lavoratori viene ancora pagata il 50% delle

retribuzioni maturate, e viene addirittura pagata la metà degli importi a titolo di assegni famigliari indennità di malattia, rimborsi IRPEF, nonostante questi siano a carico dell’Ente previdenziale, o dello Stato. La reiterazione di tali comportamenti da parte del datore di lavoro è ormai intollerabile e, dunque, ancora una volta, l’astensione collettiva dal lavoro è stata l’unica soluzione percorribile per far avvertire la protesta, ma soprattutto il perenne disagio di questi lavoratori, costretti ad elemosinare il pane, pur a fronte del regolare svolgimento del-

l’attività. Quello che, con estrema amarezza, UILTuCS e FILCAMS Molise devono far rilevare è la sconfortante assenza delle Istituzioni: ormai la protesta dura da mesi e non sono intervenuti né il Sindaco di Termoli, né l’intero consiglio comunale, con l’unica eccezione dell’esponente del Movimento 5 stelle, Nicola Di Michele, neppure per portare solidarietà ai lavoratori in evidente difficoltà, lasciando assolutamente impunito l’Istituto di vigilanza. E fino ad ora né gli interventi del Commissariato di Termoli, né quelli della Prefettura

sono riusciti a sbloccare la situazione, che va avanti da tempo e non ci sono state le condizione per un concreto intervento di supporto. Pasquale Guarracino e Daniele Capuano, oggi, rivolgono un appello al Questore di Campobasso, persona conosciuta e stimata, ligia al dovere, ferma e decisa nel far rispettare le leggi: al Questore chiedono di recarsi personalmente presso la sede dell’Istituto di Vigilanza “La Vigilanza s.a.s.” ed anche presso gli altri Istituti di vigilanza operanti nella nostra regione, nessuno escluso, per

verificare se la normativa del settore sia realmente rispettata e per sanzionare eventuali irregolarità, certi che la sensibilità al tema del Questore di Campobasso serva a far attivare la rete dei controlli. Nel frattempo, UILTuCS E FILCAMS Molise e le guardie giurate dell’Istituto “La Vigilanza s.a.s” continueranno la protesta, con una ulteriore giornata di astensione collettiva dal lavoro, domani 29 ottobre 2015, nella certezza che nessuno, nemmeno gli “assenti” potranno levare loro la dignità.


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Termoli

29 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La Costa dei delfini a Lugano L’immagine del tratto costiero molisano all’esposizione svizzera della fiera delle vacanze TERMOLI. L’amministrazione comunale di Termoli ha deciso di promuovere il proprio tratto della costa adriatica molisana a un nuovo evento espositivo dedicato al turismo e alle vacanze. Certo, magari l’ottobre che a breve lascerà spazio a novembre non invoglia molto a pensare al mare, se non ai Tropici, ma è la stagione migliore per seminare marketing territoriale. Si tratta del

salone internazionale svizzero delle vacanze. In realtà quella termolese è solo una delle tre adesioni costiere molisane, nell’ambito del progetto della Costa dei delfini, che vede in lizza anche Montenero di Bisaccia, Petacciato e Campomarino. Costituisce obiettivo strategico dell’amministrazione Sbrocca realizzare un percorso permanente volto alla promozione e valorizzazione

dell’offerta turistica della città di Termoli e dell’intero territorio della costa molisana, anche attraverso iniziative di marketing territoriale e progetti comuni da realizzare in sinergia con i comuni costieri della regione Molise. L’esposizione dura tre giorni, dal 30 ottobre all’1 novembre, quindi da venerdì prossimo a domenica e si svolgerà nella città di Lugano. Si tratta della 13^ edizione

del Salone internazionale delle vacanze, manifestazione turistica particolarmente attesa dal pubblico dei vacanzieri, quale evento che si colloca nel panorama internazionale come l’appuntamento più prestigioso e completo dedicato a viaggi e vacanze. Il Salone delle Vacanze costituisce, grazie alla professionalità e all’esperienza del team organizzativo, un ap-

puntamento multi-target che soddisfa le diverse esigenze espositive del turismo, attraendo numerosissimi operatori che nell’ambito dell’evento incontrano buyer e professionisti della domanda turistica internazionale interessati ad acquistare la loro offerta nel corso delle giornate interamente dedicate allo sviluppo di trattative e relazioni commerciali

“Il controllo del territorio è possibile solo se ci sono i numeri e i rinforzi adeguati” Il sindacato di polizia, Coisp, torna a denunciare la carenza degli organici a Termoli TERMOLI. Ancora una volta, il sindacato di Polizia COISP, insiste sulla necessità inevitabile di un adeguamento dell’organico presso il Commissariato di Termoli e non meno presso i distaccamenti della Polizia Stradale di Termoli e Larino e della stessa Polfer, che si sostanzia ragionevolmente anche con l’avvicendamento di chi negli ultimi anni è andato in pensione. I numerosi fatti di cronaca riportati ampiamente dagli organi di stampa, ripropongono oggettivamente lo stato di attenzione che vive la città di Termoli oltre a tutti i Comune del circondario, nel cui contesto, i reati predatori e contro il patrimonio, che incidono in

modo negativo sulla percezione del senso di sicurezza nel cittadino, si moltiplicano giorno per giorno, facendo registrare un’incredibile escalation senza precedenti , che merita, senza allarmismi, una riflessione attenta e meticolosa che ci porta a protestare, per dare certezze nell’opinione pubblica . L’inadeguatezza del numero degli agenti che si riflette sul controllo del territorio, , la mancanza di una dirigenza che non può essere più sottaciuta, la cui sostituzione a singhiozzo molto sacrificata da parte dei Funzionari della Questura, non ha sortito sempre l’effetto augurato, la disincentivazione legata al taglio delle risorse a chi oggi

ancora rimane alle Volanti nonostante abbia raggiunto e anche superato i 50 anni di età, la mancanza di riconoscimenti autentici per tutto quel personale che giornalmente si sacrifica oltre ogni modo , non sono di certo misure idonee a contrastare, il fenomeno oramai diffuso di una criminalità che va combattuta, duramente, spesso lasciata all’iniziativa e al sacrificio dei singoli e della Magistratura, alla quale va il nostro pieno ed autentico ringraziamento per lo sforzo lodevole fin qui dimostrato . Infatti il COISP insiste soprattutto con i vertici della Questura di Campobasso, mai così pochi mai così male. Le nostre non sono polemiche inutili poiché

riteniamo che l’idea della ragione, deve prevalere sull’indifferenza e sull’immobilismo che noi duramente contestiamo. E’ stato richiesto anche un intervento deciso da parte del segretario Generale Franco MACCARI presso il competente Ufficio del Ministero dell’Interno poiché venga seriamente considerata l’ipotesi concreta di inviare più uomini e mezzi sul posto. Un ultimo accorato appello ai cittadini, agli amministratori locali, quello di una collaborazione maggiore, invitando gli stessi a sostenere tutte le forze dell’ordine, che da sempre, in prima linea, a difesa dei valori della democrazia della liberta e della nostra Costituzione.

Gtm, ancora due mesi di stipendio Il sindacato torna sulla questione dei mancati pagamenti degli emolumenti agli autisti TERMOLI. Due mesi di stipendio che saranno pagati in quattro giorni complessivi (il primo già nella giornata di oggi e il secondo tra quattro giorni) e uno sciopero che, benché non ufficialmente revocato, non ha mandato in ‘tilt’ gli spostamenti dei termolesi. L’accordo è stato trovato nella tarda serata di ieri nel corso dell’incontro tra la Gtm, che si occupa

del trasporto pubblico locale a Termoli, e l’amministrazione comunale con quest’ultima che ha fatto “ben più della sua parte – ha affermato Cristino Lepore della Filt Cgil – l’accordo dice quello che volevamo fin dall’inizio ossia il riconoscimento almeno di due mensilità per poter sopravvivere. Ci siamo seduti allo stesso tavolo per dimostrare che non siamo guerrafondai

ma che ci rendiamo conto del quadro in cui versano le casse della Regione Molise. Lo sciopero non è stato differito né revocato ma è in essere. Nonostante questo, però, abbiamo assicurato alla cittadinanza il servizio”. E se da un lato Lepore continua a sostenere quanto “la nostra parte l’abbiamo fatta”, dall’altro lato

l’associazione sindacale ha intenzione di restare “vigile affinché venga rispettato l’accordo. Le mensilità saranno anticipate dal Comune che in questa situazione il Comune ha cercato di trovare una soluzione anche parziale il Comune ha fatto più della sua parte ovvio è che gli accordi come si sottoscrivono si mantengono. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta perché

con uno sciopero in essere tutta la cittadinanza di Termoli ha avuto la copertura totale dei turni. Io credo – ha concluso Lepore – che l’intesa si è trovata e non ho dubbi che l’iter dell’accordo sarà rispettato perché se loro hanno fatto di tutto per trovare una soluzione parziale ci sono tutte le possibilità affinché l’accordo venga rispettato”.

Sequestrati tre capannoni con eternit L’operazione è stata condotta dal reparto aereonavale della finanza di Termoli CAMPOMARINO. Nell’ambito di un articolato e vasto controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia ambientale, disposto dal Comandante del Reparto Operativo Aeronavale del Molise, i militari della dipendente Stazione Navale di Termoli, anche mediante la ricognizione aerea effettuata con l’impiego dei velivoli del Corpo intervenivano in Contrada Lauretta,nel Comune di Campomarino (CB), dove individuavano nr 3 manufatti di rilevanti dimensioni, aventi le coperture in materiale cemento-amianto, più noto con il nome di “eternit”, in condizioni fatiscenti e pericolose per la dispersione delle relative polveri.

Ben nota è la correlazione tra l’esposizione nel tempo alle fibre aerodisperse dell’amianto e le conseguenze drammatiche derivanti per la salute umana(mesotelioma pleurico). Gli uomini delle fiamme gialle procedevano con il sequestro dei manufatti ed il deferimento all’ Autorità Giudiziaria del rappresentante legale per violazione dell’art. 452 bisdel Codice Penale,“inquinamento ambientale”, accertando altresì nei confronti del responsabile la non ottemperanza alle prescrizioni,disposte dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Molise (ARPA), per la bonifica del sito contenente il materiale incriminante.



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Opinioni di Pasquale Di Lena

La degustazione, come il corretto abbinamento cibo-vino, non è una novità. Anzi, è una pratica sempre più diffusa che permette di scoprire e capire i caratteri organolettici di un vino, pregi e difetti. Nel 2003, grazie all’Enoteca italiana di Siena, è uscito un libro “Sensi di vini – Il segreto del cervello nella degustazione “ che riporta, per la prima volta, il punto di vista di neurologi di fama mondiale con i risultati di una ricerca mediante risonanza magnetica, che hanno fatto capire il fondamentale ruolo di quella macchina meravigliosa che è il cervello. “Questi risultati – scrive, nel suo saluto di presentazione, il premio Nobel Rita Levi-Montalicini, che ho avuto la gioia di conoscere – pongono in evidenza la straordinaria proprietà del cervello umano di registrare un processo così altamente differenziato nella degustazione di una bevanda complessa quale quella del vino”. In pratica dal confronto di due gruppi di soggetti, sette sommelier, cioè esperti, e sette senza esperienza di tecniche degustative, è venuto fuori che vengono attivate aree diverse, nel caso del primo gruppo, più ampie. Il libro pensato da Benigna Mallebrein, giornalista tedesca in Italia, e illustrato da un grande artista, Michael Auth, è stato curato da un grande scienziato tedesco, Prof. Jürgen Mai, relatore al congresso mondiale sul cervello umano, che si è tenuto, nel 2002, a Roma presso la Fondazione Santa Lucia e che ha visto protagonista l’Enoteca italiana con i suoi grandi vini italiani Doc e Docg.Un libro fortunato, uscito in italiano e tedesco e, lo scorso anno – come mi ha subito informato il prof. Mai – anche in russo, che mi viene richiesto

di Claudio de Luca Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Cercemaggiore, dei referenti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dell’Assessorato all’ambiente della Regione Molise, dell’Agenzia della Protezione civile, del Dipartimento di Prevenzione dell’Arem, dell’Arpa e dei Vigili del fuoco. la Commissione tecnica per la valutazione ambientale si è occupata del sito “Capoiaccio” di Cercemaggiore. Nell’occasione si è provveduto a sentire i rappresentanti della “Edison”, titolare della concessione per coltivare gli idrocarburi. Dopo di avere approfondito e valutato una serie di dati, il consesso ha rinviato i lavori a settembre quando saranno stati resi disponibili gli esiti degli accertamenti dell’Ispra. In sostanza si procede “lento pede“. L’ultima riunione si era tenuta nel giugno del 2014; e né allora né oggi è stato possibile conoscere cosa sia stato sversato nelle vasche di quella località, quali pericoli dovrebbe affrontare la popolazione, come procedere (e con quale danaro) ai lavori di bonifica una volta accertate le eventuali responsabilità. Ma un fatto è certo: la verifica condotta nell’area, affidata all’Agenzia regionale di protezione ambientale, ha consentito di elaborare i dati delle indagini effettuate nella zona del fosso vernile, costeggiante il sito “Santa Croce 1” per circa un chilome-

29 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Riconoscere e apprezzare la qualità di un prodotto

da molti ricercatori, soprattutto nel campo filosofico, di Università del mondo, ultima la prof.ssa Giorgia Cecchinato, insegnante di filosofia presso l’Università di Belo Horizonte in Brasile. Di questo stupendo libro riporto quanto è scritto in quarta di copertina “Gustare il vino è un’arte, che va sviluppata nel tempo con un approfondimento costante. Il sapere del sapore, infatti, aumenta il sapore del gusto”. Un pensiero che mi trova perfettamente d’accordo e che mette in luce il ruolo fondamentale di quanti professano con grande passione

quest’arte della degustazione. Una verità di cui si era occupato qualche decennio prima uno studioso si Storia economica, il prof. Federigo Melis, che si definisce “un modesto dilettante, in materia” e racconta .”Il mio interesse per il vino – il gusto del quale, in me innato, mi è piaciuto di educare – si può riassumere nel termine oggi di moda: un hobby, che mi aiuta a sollevarmi dalle sudate carte della disciplina di mia specializzazione – la Storia economica – dalla quale ho, tuttavia, tratto qualche elemento alle mie indagini, alle mie riflessioni sui temi vitivinicoli: se non altro, perchè io localizzo i miei studi nel basso Medioevo, che è il periodo in cui rinasce il vino, così come rinascono tanti aspetti salienti dell’alimentazione”. L’ illustre studioso, autore di un libro stupendo, edito dalla Casa editrice, Le Monnier di Firenze, “Il vino nel Medioevo”, è un “dilettante” che conosce molto bene il vino, la sua storia e, di essa, uno dei periodi più importanti quando il vino, con la rivoluzione dei trasporti, si apre a nuovi mercati e, quindi, a nuovi consumatori

soprattutto per stare a tavola e combinarsi con i cibi, che educa il proprio gusto e prova gli abbinamenti stabilendo che “è proprio il vino che agisce da fattore di allacciamento, di coesione e connessione …secondo regole precise ed in maniera da formare un sistema”. Un sistema che deve trovare la sua realizzazione in ogni zona d’Italia e, visto come sono andate le cose in fatto di globalizzazione, anche nel mondo, tenendo presente un dato, e cioè, che “in moltissime località, il vino sembra fatto apposta per taluni piatti e viceversa. Una correlazione che riporta al concetto dell’origine, il territorio. E il territorio, straordinario bene comune solo dal quale è possibile programmare il futuro di un Comune, di una Regione o di un Paese, merita rispetto, soprattutto se l’intento è di valorizzarlo e promuoverlo e non di schernirlo e maltrattarlo. Una regola fondamentale, che i professionisti della degustazione e degli abbinamenti conoscono molto bene, è quella di un crescendo che fa divieto di tornare indietro nella sequenza dei piatti e dei vini, e questo per dare risalto al gusto, o meglio, al piacere del gusto. In pratica partire da un vino bianco per poi passare al rosato e al rosso; da un vino giovane a un vino invecchiato; da uno a bassa gradazione a uno a più alcolico. Non a caso, parlando di abbinamento, si dice “si sposa” molto bene con questo piatto, cioè esprime armonia nel senso che si lega bene ed esalta il gusto, senza soluzione di continuità, appunto in un crescendo di piacere, del cibo, del vino e della tavola.

Cercemaggiore e quelle vasche tro. Secondo il Presidente della Quarta Commissione Ciocca, è stata rilevata la presenza di contaminazioni di benzene e di diclorometano oltre i limiti prescritti del Testo unico ambientale. Se ne è originata dapprima una radioattività elevata ed anomala (laddove si praticavano le estrazioni) e poi presenze di benzene e di diclorometano. Di qui l’urgenza di verificare sia le cause delle tracce anomale di radioattività γ (superiori fino a 10 volte il valore del fondo naturale rilevate in una porzione di territorio in prossimità delle vasche destinate alla decantazione delle acque di estrazione, per la successiva reinfezione nei pozzi stessi) sia le motivazioni del superamento dei parametri di benzene e di diclorometano rilevati attraverso il prelievo di sedimento nell’area circostante il fosso vernile. Purtroppo, soltanto a distanza di un anno, il Ministero dell’Ambiente ha replicato all’interrogazione dell’M5s, Per di più riferendo cose già note; quelle per cui le vasche di decantazione della contrada Capoiaccio di Cercemaggiore, realizzate per raccogliere le acque provenienti da pozzi destinati allo stoccaggio di materiali generalmente non considerati radioattivi, contengono radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media della crosta terrestre che possono provocare un aumento significativo delle

esposizioni a radiazioni. Di qui l’obbligo (come ribadito dal Presidente Ciocca) di classificare “urgente” il problema. In effetti, nell’area in questione, quando lo stabilimento Montedison era operante, insistevano impianti (tra cui serbatoi e vasche) destinati alla decantazione di acque di estrazione per la successiva reiniezione nei pozzi di estrazione. In queste vasche venivano trattate

pure acque di estrazione provenienti da pozzi extraregionali, come quelli della Masseria Spavento di Melfi. Ed ora una parte di quel territorio vicino alle vasche appare interessata da abnormi valori di radiazioni, riscontrati anche in altre aree interessate dal fenomeno e che corrispondono ai luoghi attraversati dal fosso vernile che costeggia il sito che poi sfocia nel Torrente Freddo.



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