Le ruspe marciano sulla regione

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 148 - sabaTo 27 giugno 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Angelo Di Stefano

Imprese allo stremo attaccano Ciocca SERVIZIO A PAGINA 3

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Angelo Di Stefano. Il dirigente medico responsabile dell'Unità operativa semplice di Patologia vertebrale, sta avendo il coraggio, nel silenzio della politica regionale, di portare avanti la denuncia nei confronti del direttore sanitario dell'Asrem, Giuseppina Arcaro, che non avrebbe i titoli per ricoprire tale incarico. Non avendo avuto risposte in tal senso, ha fatto ricorso alla magistratura ordinaria anche nei confronti del direttore generale, Mauro Pirazzoli che l'ha nominata. E la politica, che fa?

Il Tapiro del giorno a Francesco Pilone

Il Tapiro del giorno lo diamo a Francesco Pilone. Il consigliere comunale di Democrazia Popolare, sta cercando di ricavarsi un ruolo specifico nell'opposizione all'amministrazione Battista anche se non sono chiari i programmi e le strategie. Campobasso è una città che avrebbe necessità di conoscere punti chiari e certi e, anche, da parte dell'opposizione. Pilone, sembra, volere incarnare l'intera area anche se a mancare sono proprio le strategie e i programmi. E' solo un continuo ripetere no a qualsiasi argomento senza alcuna proposta.

Le ruspe ‘marciano’ sulla Regione


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 27 giugno 2015

Dimissioni? Neanche per sogno: ci sono affari di milioni di euro da sistemare (le due torri edilizie di Vazzieri, di cui una, si dice, pare sia stata sistemata, acquistata da un Fondo d’investimento straniero con sede a Torino dove, come nel Molise, c’è un governatore Pd), e la legge elettorale da mettere a punto

Regione Molise, scandali e resistenza

I gruppi consiliari di maggioranza e minoranza di Palazzo Moffa sulla legge elettorale si comportano come i ladri di Pisa che fingevano di litigare di giorno e di notte andavano insieme a rubare Un solo coro: Dimissioni! Sale da ogni dove della politica e della società civile molisane, sull’assunto che il presidente della giunta regionale “non poteva non sapere” delle procedure poco chiare che hanno coinvolto l’assessore Scarabeo sul piano giudiziario. La voce più alta in questi ultimi giorni è stata quella del già presidente della giunta regionale di centrodestra Michele Iorio, fatta sentire alla platea affollata della sala riunioni del Centrum Palace il 25 giugno, con la speranza che l’eco delle sue parole giungesse anche agli organi inquirenti. Dimissioni! Neanche per sogno. Le orecchie del presidente della giunta regionale del Molise Paolo di Laura Frattura sono foderate di prosciutto. Non sentono. Eppure le ragioni per cui sarebbe salutare per sé e per i molisani che lasciasse la guida della Regione ci sono tutte, e sono politiche (è un voltagabbana di destra per opportunismo finito a sinistra), etiche (il suo comportamento pratico è sistematicamente rivolto al male del Molise: disoccupazione, deindustrializzazione, stagnazione economica e chi più ne ha più ne metta) e amministrative (la Regione Molise è la Regione zimbello dell’Italia, paradigma di tutte le soluzioni al ribasso parametrate sull’efficienza e l’efficacia). Insomma ce n’è per tutte

CAMPOBASSO. “Sia io che il segretario cittadino Fabio D’Ilio ci siamo candidati per Paolo Di Laura Frattura. E ora ne chiediamo le dimissioni di perchè non ci rappresenta, agisce come uomo di centrodestra e non ha fatto niente di sinistra e per il lavoro. Assurdo, poi, che Micaela Fanelli abbia più diritti degli altri lavoratori precari”. A sostenerlo, in conferenza stampa, il segretario provinciale del Psi, Francesco Bonomolo. “Il Psi - ha proseguito - ha il dovere a stare vicino a chi è in stato di bisogno. Per questo motivo sostengo che ormai la Giunta Frattura ha creato Il Molise di pochi e di nessuno. L’indignazione è nata da quando è stata riassunta alla regione la segretaria del Pd Micaela

i gusti e per tutte le salse. Ma sarà difficile che si arrivi alle dimissioni; a meno che non si avranno altri terremoti giudiziari di cui corre voce. Sembrava strano che dinanzi a tali e tante manifestazioni di un potere autarchico e prepotente manifestato senza ritegno, non ci fosse una incursione della magistratura. C’è stata, da parte della solerte e attenta Procura della Repubblica d’Isernia e siccome da cosa nasce cosa, stante talune inchieste anche alla

Procura della Repubblica di Campobasso, non sono appunto da escludere ulteriori sviluppi al caso Scarabeo. Solo allora, forse, i molisani potranno avere la possibilità di andare anticipatamente al voto, per creare una alternativa al disastro in atto. Sarà difficile, perché ci sono affari di milioni di euro da sistemare (le due torri edilizie di Vazzieri, di cui una, si dice, sia stata già sistemata, acquistata da un Fondo d’investimento straniero con sede a Torino

dove, come nel Molise, c’è un governatore Pd), e una legge elettorale da mettere a punto, su cui, peraltro, sebbene a luci spente, i gruppi consiliari si vanno confrontando in conciliabolo, con l’obiettivo di blindare la loro ricandidatura. Una legge destinata a fare scandalo, come ormai è scandalo qualsiasi scelta, decisione, determinazione che il governo regionale pone in essere (incarichi, consulenze, appalti e convenzioni). Scandalo perché, a quanto siamo stati in grado di conoscere, la legge elettorale regionale in fase di allestimento conterrebbe limiti, esclusioni, e preclusioni tali da restringere fortemente il cerchio della candidabilità agli amministratori locali (che sarebbero, taluni, formidabili competitori), e a una serie di altre categorie e soggetti. Talché rimarrebbero solo loro, i politicanti della politica, a galla, e gli altri destinati ad affogare. Una legge elettorale alla quale, senza distinzione di appartenenza politica e partitica, stanno lavorando di concerto e in sintonia i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza di Palazzo Moffa, nella classica versione dei ladri di Pisa che fingevano di litigare di giorno, e di notte andavano insieme a rubare. Dardo

“Frattura ha realizzato il Molise per pochi” Il Partito Socialista sostiene la necessità delle dimissioni del Presidente della Giunta “Il caso Fanelli ha fatto traboccare il vaso. Ha tradito le aspettative, deve lasciare” Fanelli . La cosa grave è l’aspettativa di questo atto perchè gli effetti della delibera non si verificheranno fino a quando la segretaria non ha rimosso tutte le sue incompatibilità politiche. Come mai la regione non ha urgenza di coprire la funzione di Via ricoperta da Micaela Fanelli? Come mai non regolarizza i precari della protezione civile e gli altri che lo restano? Ad oggi risultano chiuse Ittierre Gam e Zuccherificio e c’è bisogno fortemente di lavoro. E un governo di centrosinistra ha bisogno di mantenere i posti di lavoro. La capacità

di un buon governatore non è chiudere le aziende ma risolvere i problemi”. Sulla stessa onda, il segretario cittadino Fabio D’Ilio. “ Alla delibera su Micaela Fanelli si contrappongono la chiusura di Korai e Molise dati. Capisco il gioco politico su Fanelli ma esiste la dignità politica. E’ l’unica regione che non ha permesso la partenza di Garanzia giovani perchè è l’unica che sbaglia ad interpretare il bando. Mi meraviglio di Petraroia che da sindacalista non faccia nulla di sinistra. E, allora, Frattura deve andare a casa”.


TAaglio lto

3 27 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Pesci in faccia alle aziende creditrici Salvatore Ciocca risponde con toni ingiustificabili all’ACEM che minaccia proteste per il ritardo dei pagamenti Se il presidente di un associazione, in questo caso quella dei costruttori edili molisani, dirama un comunicato stampa in cui annuncia eclatanti manifestazioni di protesta a fronte di enormi ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, dovrà prepararsi a ricevere dall’esponente politico di turno, in questo caso il consigliere Salvatore Ciocca, nell’ordine: sarcasmo, sfilza di numeri e cifre al momento significanti un bel nulla, altro sarcasmo, scarico delle responsabilità a scapito di altri, battute da giardinetti della scuola. Analizziamo nel dettaglio il nuovo e desolante passaggio della vita amministrativa di questa regione. Corrado Di Niro inoltra una nota ai mezzi d’informazione in cui si legge: “Se, nel giro di pochi giorni, non saranno sbloccati sia i pagamenti della ricostruzione e sia i pagamenti dei lavori pubblici, in particola modo quelli andati in perenzione, le imprese sono pronte alla mobilitazione generale.” Tutto legittimo. Le imprese aspettano soldi per lavori completati

da una vita, non vedendoli saranno pur legittimati a qualche azione di protesta, no? Niente di trascendentale. Ma il consigliere Ciocca non la pensa così e si sente in diritto di rispndere con questi toni a tutte le imprese creditrici (perché è a loro che parla, consigliere, non al sig. Di Niro in quanto tale n.d.r.): “Anche questa mattina il presidente dell’Acem, affetto dal virus della visibilità a tutti i costi, annuncia e minaccia azioni eclatanti…”. Sarcasmo

parte 1. “Se il presidente Corrado Di Niro avesse praticato la strada del confronto anziché quella della polemica, avrebbe saputo che in data 29 maggio 2015, con protocollo PCM-DPC 264 il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, e all’I.G.R.U.E l’assegnazione delle risorse trasferite nella contabilità del Fondo di rotazione dal Fondo di sviluppo e coesione. Alla Regione Molise saranno accreditati , nel volgere di qualche giorno, come ho

avuto modo di verificare personalmente, le seguenti cifre: euro 26 milioni, 621mila, 299, 15 a valere sulle risorse della Delibera Cipe 62/2011 “Sisma Molise”; euro 25 milioni, 846mila, 505, 24 a valere sul Programma Attuativo Regionale Fsc 2007-2013 (IV quota); euro 15 milioni, 552mila, 789, 58 a valere sulle risorse della Delibera Cipe 62/2011 “Danni alluvionali/eventi atmosferici” (II, III, IV, V e VI quota).” E siamo alla sfilza di numeri al momento significanti un bel nulla, dato che la delibera citata è già di un mese fa ed i soldi devono ancora essere accreditati. Aspetteremo con ansia i pochi giorni che mancano, come ha potuto personalmente verificare il consigliere, per celebrare il definitivo accreditamento. “Al presidente dell’Acem sarebbe bastata una telefonata per conoscere l’iter dei trasferimenti. Avrei potuto spiegargli che anche per la Regione Molise il pagamento di tutte le spettanze arretrate è uno degli obiettivi ai quali dedicare tutta la nostra massima

attenzione (quindi in due anni questo obiettivo non è ancora stato raggiunto evidentemente n.d.r.); avrei potuto rammentargli la pesantissima situazione debitoria rinvenuta all’atto del nostro insediamento e tutti gli accreditamenti disposti in questi due anni che ci hanno consentito di sanare la voragine economica che abbiamo invece t r o v a t o . Ma il presidente dell’Acem, al confronto e al lavoro teso alla soluzione dei problemi, sembra preferire la polemica a tutti i costi e la visibilità sui mass media. Si starà preparando alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi?” Sarcasmo parte 2, scarico delle responsabilità, battuta da giardinetti. Fine. Ecco dove siamo. Sono anni che le aziende aspettano i pagamenti ma l’unica moneta che ricevono è questa: chiacchiere e pesci in faccia. Qualche giorno passerà in fretta e vedremo se questi milioni di cui Ciocca ha verificato personalmente la disponibilità, arriveranno davvero nelle tasche di chi se li è guadagnati.

Edilizia, un settore che rischia il naufragio CAMPOBASSO. Edilizia? Un tempo il Molise era in vetta alle classifiche italiane per numero di imprese e lavori eseguiti. Oggi, invece, è in fondo con investimenti assenti e progettualità regionale e nazionale inesistente. Le imprese che operano nella filiera dell‘edilizia sono allo stremo e il governo regionale non ha predisposto alcuna misura risolutiva per favorirne la ripresa. Senza considerare il numero impressionante di imprese edili (pari all’81% del totale) che, nei primi sei mesi del 2014, vanta ancora crediti dalla Pubblica amministrazione. Di più: il 53% di queste imprese, a causa dei ritardati pagamenti, ha dovuto ridurre gli investimenti previsti e il 36% si è visto costretto a licenziare. Da qui il je accuse mosso dai costruttori all’esecutivo e allo “Sblocca Italia” considerato inefficace. I dati dell’edilizia in Molise sono impietosi. A fine 2009 questa era la situazione: 9.814 lavoratori occupati con 1.713 imprese e con una massa salariale di € 70.697.039. La situazione, è andata anno per anno sempre più peggiorando e se prendiamo i dati dell’ultimo anno 1/10/2013 – 31/08/2014 la situazione è drammatica e i seguenti dati lo dimostrano: 4.821 lavoratori occupati con 1.125 imprese e con una massa salariale di € 30.494.398. Un dato che dovrebbe portare ad un’attenta riflessione

anche perchè fino a non poco tempo fa era uno dei settori di punta dell’economia molisana. In questi 5 anni il settore edile molisano ha avuto una perdita di più del 50% degli addetti ed anche con conseguente chiusura di molte attività dell’indotto come il legno, i manufatti,i laterizi,produzione di conglomerati sia cementiti che bituminosi. Migliaia di lavoratori edili hanno già terminato il beneficio dell’ASPI ( ex indennità di disoccupazione) e per molti altri sta per terminare, gli stessi speravano tanto di prendere qualche altro mese di mobilità in deroga, ma come abbiamo visto sono rimasti esclusi per l’ennesima volta. Ancora, i

trattamenti in deroga saranno concessi anche per chi ha i requisiti, solo secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse assegnate alla Regione Molise. Per una proiezione fatta dall’Inps, le risorse assegnate al Molise sono già esaurite con le sole domande di mobilità in deroga presentate dal 26 al 29 settembre, per cui le risorse sono disponibili solo per pochi lavoratori. Tutti i lavoratori che hanno inoltrato domanda di mobilità in deroga a partire dal 30 settembre non si sa quando riceveranno questo sostegno al reddito, forse fra un anno, come è successo per i beneficiari del 2013 che ha riscosso l’ammortizzatore sociale dopo il mese di giugno del 2014. Questa situazione, però, non ha trovato pronta l’amministrazione regionale a rimettere in moto tutte quelle iniziative ancora al palo e quegli interventi finanziari bloccati nel tempo. Con investimenti mirati, si può uscire dalla crisi del

settore delle costruzioni attraverso la ricostruzione delle zone terremotate: 884 famiglie aspettano ancora la ricostruzione della prima casa e ancora più di 800 persone abitano nelle casette prefabbricate, frutto della solidarietà. E ancora, risanamento idrogeologico e messa in sicurezza del territorio: il Molise è interessato da 22 mila fronti frane aperte, con forte rischio per le abitazioni,per le scuole e per le attività produttive. Se anche da noi arrivassero delle piogge copiose, come in altre parti d’Italia, buona parte del nostro territorio franerebbe cosi come del resto è successo già nel 2003 e in altre numerose occasioni. Messa in sicurezza di tutta la viabilità regionale: le strade della nostra Regione sono diventate delle vere e proprie mulattiere, piene di insidie e pericolose per l’incolumità degli automobilisti. messa in sicurezza di tutte le scuole molisane: quasi tutte le scuole (65 per cento) hanno problemi strutturali e di sicurezza. Quello che manca è la mancanza di una strategia di ripresa a lungo termine per la filiera dell’edilizia. Come uscirne allora? Bisogna puntare sulla manutenzione del territorio, sulle scuole e la riqualificazione delle città per fare cose urgenti e immediatamente tangibili sia in termini di occupazione che di fiducia nel futuro.


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4 27 giugno 2015

L’approvazione del Decreto legge sugli enti locali, mette a rischio i dipendenti

Polizia provinciale e Centri per l’Impiego, problemi per il personale

CAMPOBASSO. “Con l’approvazione del Decreto Legge Enti Locali a rischio il personale della Polizia Provinciale e dei Centri per l’Impiego”. A sostenero è la segreteria regionale della Uil. “Un ulteriore mannaia sulle Province, che questa volta ha colpito il personale della Polizia Provinciale e dei Centri per l’impiego. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato il Decreto Legge sugli Enti Locali, inserendo una serie di nuove indicazioni che per nulla ci soddisfano e che mettono a repentaglio centinaia di lavoratori, oltre che la competenza e la professionalità di figure essenziali per alcuni settori particolarmente critici, sopratutto nella nostra regione. Il testo in questione prevede il tra-

Ormai sono 6 mesi che i vertici della asrem si stanno accanendo contro 9 Infermieri Penitenziari. E pensare che fino a qualche anno fa, non sapevano neanche dell’esistenza dei professionisti che lavorano nelle carceri molisane. I suddetti professionisti lavorano con rapporto libero professionale,(alcuni da circa 25 anni) e quindi con una convenzione, che con il Ministero della Giustizia, veniva rinnovata tacitamente ogni 2 anni con rivalutazione anche dell’importo orario. Gli stessi sono tutelati dalla legge 740/70. Nel 2008 , con il passaggio della sanità penitenziaria alle asl, la Regione Molise ha firmato un protocollo di

sferimento del personale della Polizia Provinciale presso i Comuni e la riallocazione delle competenze sulla gestione dei Centri dell’impiego alle Regioni, il tutto

attraverso soluzioni transitorie e senza prevedere risorse adeguate a sostegno dei nuovi soggetti chiamati ad assorbire quel personale. Se non si apporranno rimedi ed

aggiustamenti, dunque, si rischia lo smantellamento vero e proprio delle attività sino ad oggi in capo ai corpi di Polizia Provinciale, creando un importante vuoto sulle particolari funzioni esercitate, in ambito di gestione del territorio e tutela ambientale in Molise . Per quanto attiene invece i Centri per l’Impiego, si rischierebbe addirittura la loro chiusura, a causa dell’impossibilità per le Regioni di farsi carico degli ingenti costi ed il Molise è una delle poche Regioni in Italia in cui è stato già raggiunto un lodevole accordo tra Province, Regione e Organizzazioni Sindacali che mette in sicurezza il personale in “esubero” impiegato nelle funzioni delegate. Questa novità, invece, crea un ul-

Noi derelitti infermieri penitenziari intesa con il Ministero della Giustizia, lo stesso protocollo, insieme alle linee guida nazionali prevedevano entro un anno dal passaggio, che il personale transitato doveva essere assorbito dalle asl con un contratto migliorativo per non disperdere la professionalità acquisita, con concorsi interni o con posti riservati al personale che già vi opera. Nulla di questo è stato fatto. Il nuovo Direttore Generale ha deciso di mettere tutti fuori,ignorando gli atti deliberatori fatti in precedenza. In specifico si fa riferimento

alla delibera del 4 febbraio 2010 nr 105 dove era ben chiaro e stabilito l’iter da seguire per definire i contratti del personale operante negli Istituti Penitenziari. A nulla sono valsi i tentativi di giungere a una soluzione accettabile da entrambe le parti, tenendo conto anche delle difficoltà finanziarie in cui l’azienda versa. Si fa presente a tal proposito che la tariffa oraria applicata è ferma dal 2007, e nonostante l’obbligo di legge di un adeguamento tariffario, la asrem non vi ha provveduto. Sono state prospettate al Direttore

Immigrati impegnati a tenere pulito il trattura Foggia- Castel di Sangro in agro di Campodipietra

Generale varie soluzioni adottate anche da altre regioni, rispondendo che sono soluzioni fantasiose e la Corte dei Conti ha deciso (chissà perchè dopo 7 anni) che i nostri contratti sono illeggittimi, alla fine facendosi creare una legge dalla regione Molise che lo deresponsabilizza quindi inserendoci in un progetto pensato apposta per mandarci via alla fine di dicembre 2015 di fatto uguale al contratto originario (adesso non è più illeggittimo?) Si fa presente che un contratto stipulato con un libero professionista va con-

teriore complicazione e riapre la discussione. UIL, CGIL e CISL, comunque, a livello nazionale si sono immediatamente attivate considerato il forte impatto che i lavoratori di questi settori hanno sul tessuto sociale e produttivo. E proprio per manifestare il dissenso e le preoccupazioni dei circa 10.000 lavoratori italiani interessati da queste manovre, unitariamente, si sta organizzando per il prossimo 25 giugno un presidio che si svolgerà nei pressi del Parlamento, con l’obiettivo di incidere sul dibattito in aula nell’ambito dell’iter parlamentare che porterà alla conversione in legge del decreto e che vedrà certo la presenza anche la UIL Molise.”

cordato. Sono già stati effettuati tagli sulle ore degli infermieri e medici con un risparmio di circa 250.000 € annui. Inoltre la legge è illeggittima, in quanto le regioni con piano di rientro non possono legiferare. La cosa più grave, è che ci sono colleghi di ruolo e quindi con contratto a tempo indeterminato che già lavorano in ospedale o ambulatori, disposti a sostituirci contribuendo a peggiorare la nostra situazione mettendo in mezzo ad una strada 9 famiglie. A tutti questi signori noi diciamo: VERGOGNA. Gli Infermieri Penitenziari del Molise

La nuotatrice paralimpica molisana Paola Giorgetta ai Giochi mondiali di Los Angeles

Prove tecniche d’integrazione Solo duemila euro di contributo dalla giunta regionale Daranno una mano a pulire e a segnare in maniera certa e visibile i confini del tratturo Lucera – Castel di Sangro che attraversa il territorio di Campodipietra. Sono i 20 migranti ospitati nei locali dell’ex scuola elementare di Contrada Feudo a Campobasso, assistiti dall’associazione “Dalla parte degli ultimi”. Parteciperanno alla speciale giornata ecologica organizzata dall’associazione onlus “Il tratturo”, con il patroci-

nio del comune, domani 28 giugno. Una giornata all’insegna della integrazione di religioni e culture diverse (tra i giovani migranti ci sono confessioni diverse e culture diverse che si misureranno con la nostra cultura e le nostre tradizioni), ma su un dato di fatto: valorizzare il tratturo ch’è retaggio di civiltà. Una prova di integrazione soffice, condivisa, accettata e realizzata in piena sintonia di scopo.

Una giunta sparagnina quella che ha stanziato solo 2mila euro per coprire (forse parzialmente) le spese della trasferta a Los Agels, sede dei Giochi mondiali, della nuotatrice molisana Paola Giorgetta, atleta paralimpica (affetta da sindrome di Down) del Team Cus Molise, unica molisana tra 101 atleti italiani convocati. Una somma molto modesta rispetto all’importanza dell’evento che la giunta non ha mancato di considerare anche sotto il profilo sociale. Nel corpo dell’atto deliberativo ha scritto: “tale partecipazione riveste per lo sport in generale e per quello molisano in particolare una grande importanza”. Nella stessa delibera viene spie-

gato che si tratta di un contributo standard, vale a dire che viene erogato in quella misura si tratti diuna trasferta a Provvidenti e a Los Angeles, non tenendo conto della specificità, unicità e rilevanza della manifestazione mondiale. Il ragionamento burocratico e ragionieristico cozza in maniera irritante col valore, anche simbolico, della partecipazione dell’atleta molisana che vi prende parte. Si sprecano risorse finanziarie per cose inutili e inconsistenti. Questa sarebbe dovuta essere l’occasione che la giunta dimostrasse di saper valutare gli interventi che decide di fare e lo scopo per cui lo fa.


TAaglio lto

5 27 giugno 2015

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Anagrafe degli edifici scolastici

La Toscana dà una mano ma il Molise non risponde come dovrebbe

C’è da sperare che gli amministratori regionali vorranno continuare a chiedere e ad ottenere collaborazioni, nonostante costino anche parecchio Gli amministratori regionali del Molise, per realizzare qualcosa di serio ed efficiente, hanno avuto bisogno di ricorrere all’esperienza altrui. La cosa seria ed efficiente che stanno realizzando è l’anagrafe regionale degli edifici scolastici. L’esperienza altrui è quella della Regione Toscana con la quale è stata stipulata una specifica collaborazione, e i frutti già si vanno manifestando. Provata l’esperienza di farsi aiutare, di essere soccorsi là dove non ci sono trascorsi significativi e nemmeno idee, c’è da sperare che gli amministratori regionali vorranno continuare a chiedere e ad ottenere collaborazioni, nonostante costino, ed anche parecchio. Il loro sarebbe un gesto di benefica umiltà, dopo tanto mostrare inutilmente i muscoli dell’arroganza e della strafottenza. Mai soldi sarebbero spesi utilmente, con ricadute positive sulla collettività. L’anagrafe degli edifici scolastici è la soluzione

di Giovanni Muccio Il Movimento regionale del Guerriero Sannita in riferimento alle nomine di Assessori esterni che il Sindaco di Isernia Luigi Brasiello ha ritenuto di effettuare è critico, deluso e amareggiato. Le dichiarazioni del primo cittadino Brasiello su tali nomine rappresentano solo parole senza senso per giustificare il proprio operato in un modo arrangiato. Senza nulla togliere ai neo Assessori, credo sia troppo facile stare affacciati alla finestra e non metterci la faccia nelle competizioni politiche per poi di fatto ritrovarsi nell’agone politico senza colpo ferire. Non credo che nell’aAssise comunale non vi siano professionisti competenti, affidabili o rappresentativi dell’identità isernina e pronti a mettersi a disposizione della propria città. Forse, caro Brasiello, non troviamo tra i Consiglieri comunali, e qui hai ragione, cognomi blasonati che fanno la differenza, ma certamente troviamo giovani di belle speranze, laureati e professionisti , che

che consentirà di conoscere in dettaglio le condizioni in cui si trovano le strutture scolastiche, di cosa hanno bisogno per essere poste in sicurezza, quante risorse finanziarie occorrono in proposito e, soprattutto, consentirà di stabilire l’elenco delle priorità. A conclusione dell’indagine che si sta impiantando sullo schema

sperimentato in Toscana e trasferito nel Molise, il quadro delle necessità e delle urgenze sarà posto in rete, quindi a disposizione di tutti. Un deciso passo avanti rispetto alla situazione attuale in cui solo gli amministratori più bravi, più ammanigliati politicamente riescono a racimolare le risorse per intervenire a

migliorare le condizioni di stabilità e di sicurezza delle scuole. Con il rilevamento generale, verranno stabilite delle priorità e con esse una legittima elencazione degli edifici scolastici più a rischio e, quindi, maggiormente in diritto di essere finanziati. La Toscana sta dando una mano, sta illustrando, spiegando, sollecitando i sindaci e i dirigenti scolastici a partecipare a questo sondaggio, a fornire le notizie richieste, ad essere soprattutto tempestivi. Su quest’ultimo punto, come hanno rilevato gli Ecologisti Democratici del Molise Anna Pellecchia, Maria Antonietta Conti e

Rossella Petrecca, c’è qualcosa che non sta funzionando. In una nota alla stampa, dicono che l’anagrafe regionale degli edifici scolastici per funzionare ha necessità che i comuni e le Provincie proprietari degli immobili scolastici (o in affitto) forniscano i dati “anagrafici e strutturali” di ogni singolo edificio scolastico, in modo tale che sia possibile con immediatezza sapere e qual è la situazione di tutte le scuole censite. Il rilievo degli Eco.Dem andrebbe rilanciato e amplificato, per evitare che i tecnici della Toscana percepiscano il male endemico molisano: l’apatia, la sonnolenza, il prendere e fare tutto con comodo. Con l’aggravante che il dramma del 31 ottobre 2002 – il tragico crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia –, sia stato già bello e dimenticato. Dardo

Brasiello e Frattura promesse non mantenute hanno condiviso un percorso politico mettendoci faccia, soldi, sacrificio e speranza. Credo ormai che la politica isernina rispecchi molto quella regionale, Brasiello uguale a Frattura, si premiano gli amici e gli amici degli amici, offendendo tutti coloro i quali hanno dato l’anima per un ideale, affrontando le varie competizioni politiche , di certo non secondi a questi signori, che ora siedono nelle stanze del potere. Promesse programmatiche non mantenute come se il cittadino fosse un mezzo e non l’attore principale da rispettare. Ancora una volta dalla periferia al centro...le promesse sono parole al vento, una politica distaccata dalle reali esigenze del cittadino, una politica che naviga a vista senza bussola, avendo quale unico scopo la salvaguardia della propria persona. Oggi il Popolo isernino e quello molisano rimpiangono i D’Uva, Petrocelli, Tedeschi, Vecchiarelli, Sedati, D’Aimmo, San Martino, Di Domenico, politici di

tutto rispetto che hanno fatto grande la realtà pentra e il Molise intero, una realtà che si sta sgretolando ,impoverendosi sempre di più sotto il profilo sociale ed economico, a causa dell’incompetenza amministrativa e politica di politici mediocri che si ritrovano dalla sera alla mattina a governare macchine amministrative complesse . I risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini, che si aspettavano il cambiamento. Mi auguro che questi giovani, preparati e vogliosi consiglieri comunali, che siedono tra i banchi di Palazzo San

Francesco, non accettino passivamente di essere scavalcati perchè non sono secondi a nessuno e il silenzio proprio da parte di giovani che tanto hanno dato in prima persona è il segnale di un non ritorno. E’ la fine di una speranza che molte persone di una certa età hanno. Ancora una volta dalla periferia al centro...le promesse sono parole al vento, una politica distaccata dalle reale esigenze del cittadino, una politica che naviga a vista senza bussola, avendo quale unico scopo la salvaguardia della propria persona.

Oggi il Popolo isernino e quello molisano rimpiangono i D’Uva, Petrocelli, Tedeschi, Vecchiarelli, Sedati, D’Aimmo, San Martino, politici di tutto rispetto che hanno fatto grande la realtà pentra e il Molise intero, una realtà che si sta sgretolando ,impoverendosi sempre di più sotto il profilo sociale ed economico, a causa dell’incompetenza amministrativa e politica di politici mediocri che si ritrovano dalla sera alla mattina a governare macchine amministrative complesse . I risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini, che si aspettavano il cambiamento. Mi auguro che questi giovani, preparati e volenterosi consiglieri comunali, che siedono tra i banchi di Palazzo San Francesco, non accettino passivamente di essere scavalcati perchè non sono secondi a nessuno e il silenzio proprio da parte di giovani che tanto hanno dato in prima persona è il segnale di un non ritorno. E’ la fine di una speranza che molte persone di una certa età hanno, riservato nei con fronti dei giovani e di una nuova politica.


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Campobasso

27 giugno 2015

“Fisiomedica, troppi gli arretrati” L’Ugl torna sui mancati pagamenti degli stipendi mentre l’azienda chiede all’Asrem chiarezza CAMPOBASSO. “L’Istituto Fisiomedica Loretana a tutt’oggi risulta debitore nei confronti dei propri dipendenti delle seguenti mensilità: febbraio 2013, metà ottobre 2013, novembre 2013, 13esima 2013, gennaio 2014, dicembre 2014, marzo aprile, maggio 2015 ed a breve

matura anche la mensilità di giugno”. A sostenerlo è l’Ugl. “Nonostante l’Asrem abbia saldato i bimestri dovuti ( come evidenziabile dall’Albo Pretorio pubblico), 22 dipendenti hanno fatto ingiunzione di pagamento per le mensilità del 2013, 2014 e sono in attesa

delle determinazioni del giudice per il prossimo 10 luglio. Inoltre in data 19 giugno l’Istituto Fisiomedica Loretana ha pagato solo il mese di febbraio 2013 esclusivamente ai dipendenti che non hanno fatto ingiunzione di pagamento. Questa scelta aziendale

ha contribuito ad inasprire ulteriormente il clima tra il personale dipendente. Pertanto i dipendenti in attesa delle mensilità pregresse si sono rivolte alla procura della Repubblica di Campobasso, alla regione Molise, all’Asrem, al Questore di Campobasso ed al Mi-

nistero del lavoro e delle Politiche Sociali per evidenziare lo stato dei fatti e sollecitare un intervento”. Intanto, l’istituto di riabilitazione chiede chiarezza all’Asrem e il pagamento del pregresso e la possibilità di potere lavorare in pace e attraverso un programma definito.

“Troppi sfratti, tutti in piazza” Lunedì la manifestazione a Campobasso per sollecitare provvedimenti CAMPOBASSO. “Da anni la crisi economica, con la chiusura di attività e la scomparsa di posti di lavoro, miete incolpevoli vittime di un sistema che non funziona. Licenziamenti, cassa integrazione a zero ore e disoccupazione hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie che non riuscendo più a pagare l’affitto, o le rate del mutuo, si trovano sbattute in mezzo alla strada”. Lo sostengono i comitati di lotta che hanno organizzato un presidio lunedì 29 giugno alle ore 17 in piazza Prefettura a Campobasso. “Nell’ultimo biennio abbiamo registrato in Molise (dati del Ministero degli Interni) un incremento del dell’86,1% di procedure di sfratti. Bisogna necessariamente agire urgentemente ! I fondi messi in campo dalla Regione Molise per affrontare, in parte, la difficile situazione (Deliberazioni di G.R.n.541 del 20 ottobre 2014 e n.638 del 25 novembre 2014) non sono stati neanche tutti utilizzati, a causa di criteri ultraselettivi per l’accesso al bando

da parte degli inquilini morosi. Contestualmente, però, la Regione Molise ha legiferato per la svendita del patrimonio pubblico ai privati, scaricando cosi il peso della crisi e del debito sulle famiglie più povere. Inoltre, il Piano Casa di Renzi e Lupi da un anno a questa parte non ha provocato altro che danni: sponsorizzata e difesa dal presidente Frattura come soluzione all’emergenza abitativa dilagante, in realtà la legge mette all’asta 800 mila case popolari, nega residenze e utenze agli occupanti per necessità e sottrae risorse pubbliche inizialmente destinate alla casa per regalarle ad EXPO e quindi alla mafia che si è gestita gli appalti. È chiaro che di fronte a dati simili e all’assenza di politiche sociali degne di questo nome, diviene sempre più necessaria la capacità di autorganizzazione, la diffusione delle pratiche di riappropriazione e la determinazione nella resistenza.

La Giornata della Raccolta alimentare

Oggi la solidarietà a favore delle persone bisognose della provincia CAMPOBASSO. Oggi, l’Associazione “Banco di Solidarietà di Campobasso” organizza in collaborazione con Parrocchia SS. Angelo e Mercurio, Parrocchia S. Giovanni Battista, Caritas di Ferrazzano, Parrocchia S. Maria Assunta Cattedrale CB, U.N.I.T.A.L.S.I. di Campobasso, Parrocchia S. Pietro Apostolo, Associazione di Quartiere Campobasso Nord, una Raccolta Alimentare Straordinaria a favore delle famiglie bisognose della Provincia di Campobasso. La ragione di tale iniziativa è da rintracciare nella carenza dei generi alimentari durante il periodo estivo, dovuta alla diminuzione delle donazioni delle aziende agro-alimentari e al momento di crisi che stiamo attraversando. Gli alimenti raccolti saranno destinati a soddisfare le crescenti esi-

genze di 1000 famiglie che gli enti non profit assistono. Durante la giornata, i volontari presenti all’ingresso dei supermercati aderenti all’iniziativa consegneranno un sacchetto e un volantino, invitando ad acquistare generi alimentari a lunga conservazione, quali olio, zucchero, farina, caffè, biscotti, alimenti per l’infanzia, tonno, carne in scatola, legumi, che, in seguito saranno distribuiti alle famiglie bisognose. La Giornata della Raccolta Alimentare vuole essere anche un momento di educazione alla carità per quanti vi partecipano sia come volontari sia come donatori

L’unico Piano Casa credibile parte da una moratoria immediata sugli sfratti per morosità incolpevole, il cui numero altrimenti è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Il blocco temporaneo di tutti gli sfratti è necessario per salvare nell’immediato centinaia di famiglie dalla strada. Va inoltre ritirato il Piano Casa e messo in atto un piano di implementazione degli alloggi residenziali pubblici, ad ora totalmente insufficienti per soddisfare i bisogni delle famiglie, anche attraverso i metodi sperimentali della requisizione dell’invenduto e dell’autorecupero, evitando cosi ulteriore speculazione e cementificazione del territorio. Chiediamo la riapertura del bando per l’accesso al fondo per la morosità incolpevole, con criteri per l’accesso dettati dalle reali condizioni finanziarie e sociali degli inquilini.

RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI


Campobasso

7 27 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Votati all’unanimità l’introduzione del conferimento della cittadinanza onoraria e benemerita il Consigliere comunale straniero aggiunto e la Consulta dei migranti

Campobasso città aperta

Le proposte di deliberazione sono state presentate e illustrate dal consigliere dell’Udc Michele Ambrosio Pieno di voti all’unanimità. Lo ha fatto il consigliere comunale dell’Udc, Michele Ambrosio, con le proposte di deliberazione da lui presentante ed illustrate e, come diciamo, votate all’unanimità dei presenti, nel corso del consiglio comunale del 24 giugno scorso. Proposte di valore etico, sociale culturale che – strano a dirsi – non hanno fatto fatica ad essere accolte e passate nell’ambito delle differenti posizioni politiche, ciò significa che l’introduzione del conferimento della cittadinanza “onoraria” e della cittadinanza “benemerita”, è avvertita come un segno distintivo dell’amministrazione in favore di coloro che hanno contribuito al pro-

gresso in ogni campo ed attività, si siano distinti nell’ambito lavorativo, siano fautori di iniziative improntate ai valori della solidarietà, abbiano dimostrato alto senso civico e, più in generale, che abbiano in qualsiasi modo giovato alla città di Campobasso promuovendone l’immagine ed il prestigio in Italia o all’estero. Nello specifico, i due riconoscimenti onorifici della cittadinanza benemerita e onoraria sono diretti rispettivamente ai cittadini residenti nel capoluogo, nel primo caso, ai non residenti, nella seconda evenienza; verranno conferiti in occasione della ricorrenza del Santo patrono e consisteranno al momento in una pergamena, e in futuro in una

riproduzione in scala della statua di San Giorgio. Voto unanime anche per l’istituzione del “Consigliere comunale straniero aggiunto” e della “Consulta dei migranti”. Due istituti di partecipazione che saranno operativi entro sei mesi, rivolti rispettivamente ai residenti stranieri comunitari e a quelli non comunitari. Istituti paralleli agli attuali livelli istituzionali, che si sostanzieranno in una mini assemblea civica e nel trentatreesimo consigliere. Entrambi rappresenteranno nel dibattito politico ed amministrativo delle commissioni consiliari e del consiglio le migliaia di cittadini stranieri residenti in città

provenienti da oltre 66 Nazioni che vanno dall’Afghanistan allo Zambia. Dati, questi, appena tradotti, che giustificano in pieno l’iniziativa di Ambrosio e la presa di coscienza che n’è seguita per l’amministrazione comunale che sul problema dell’integrazione non ancora risolve la necessità che avvenga anche con la rappresentazione fisica di qualcuno che ne testimoni a Palazzo san Giorgio il valore sociale e culturale. Il voto unanime dei consiglieri sta a significare la loro piena convinzione e, soprattutto, un passo avanti sul concetto di democrazia e partecipazione. Campobasso città aperta.

E il parchetto di via Ugo Petrella? Caro Signor Sindaco, Volevamo trascorrere qualche minuto di tranquillità nel parchetto in via Ugo Petrella, e quale la nostra indignazione nel constatare che varie assicelle delle panchine ivi presenti sono state rimosse! La prima domanda che vorremmo fare è a quegli emeriti idioti che hanno commesso un atto del genere: cosa ne avete guadagnato? In “furbizia”? In intelligenza? Nessuna delle due, anzi il contrario di entrambe, e se pensate di intimidire qualcuno o dimostrare

qualcosa, siete proprio sulla strada sbagliata. Il secondo quesito è al presente governo comunale: innanzi tutto il sindaco ha nelle proprie mani un’arma che si chiama ordinanza, e che può servire a contrastare certi fenomeni, in seconda analisi vorremmo sapere quando si passerà dalle parole ai fatti relativamente all’installazione delle telecamere di sorveglianza. Non possiamo pretendere che ci siano pattuglie della Polizia a ogni pié sospinto, anche perché l’attuale questore sta già facendo molto

con le poche risorse a disposizione, pertanto dobbiamo tutti rimboccarci le maniche perché certi scempi abbiano fine. La cittadinanza non deve sentirsi esclusa, perché l’indifferenza e il silenzio non fanno altro che agevolare un tale stato di cose, alla pari di un permissivismo eccessivo da parte di certi genitori nei confronti dei propri figli. Inutile che ci nascondiamo dietro un dito: c’è troppo bighellonare di persone appartenenti a una certa fascia d’età nella nostra città. Sedute sugli scalini del Tribunale (altro

luogo votato al degrado) piuttosto che nelle ville comunali, piuttosto che sul sellino di uno scooter, le senti chiedersi come trascorrere la giornata. Qualcuno una domanda dovrà pur farsela! Chi vi sta scrivendo ha superato la trentina o la quarantina, quindi non crediate che sia la solita critica della persona più attempata nei confronti delle giovani generazioni. Vi chiediamo di riflettere con onestà su quelle che possono essere le responsabilità di educatori e sui rimedi da porre, tutto qui.

Campobasso non ha una bella cera, signor sindaco, lo avrà visto anche Lei: sono troppi gli episodi di vandalismo che continuano ad essere perpetrati nell’impunità generale. Come si suol dire: la speranza è l’ultima a morire, ma facciamo in modo che il timido lumicino si trasformi in una fiamma ardente grazie alla presa di coscienza e all’impegno di tutti! Grazie se non vorrà ignorarci Magdalena Palladino Livia e Mario Chirulli Ettore Paolantonio

“Pozzi radioattivi vogliamo risposte vere”

Il Movimento cinque Stelle è tornato sulla questione Cercemaggiore CERCEMAGGIORE. “A distanza di un anno il Ministero dell’Ambiente risponde all’interrogazione parlamentare presentata dal MoVimento 5 Stelle, prima firmataria Patrizia Terzoni, ripetendo ciò che è già noto, cioè che le vasche di decantazione, site in contrada Capoiaccio nel Comune di Cercemaggiore, erano state realizzate per raccogliere le acque provenienti da pozzi destinati allo stoccaggio di materiali generalmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media della crosta terrestre, i quali possono provocare un aumento significativo delle esposizioni a radiazioni”. Così il Movimento Cinque Stelle Molise. “Dopo la riunione tecnica svoltasi a giugno 2014 presso la Prefettura di Cam-

pobasso, oggi, ben un anno dopo, si è tenuta una nuova riunione dove era presente anche la Montedison che sembra abbia fatto solo una relazione di tipo tecnico sul “come” e sul “perché” avessero realizzato i pozzi, ma sul “cosa” ci si sversasse ancora non è dato saperlo con completezza. Pare, quindi, che neanche il tavolo tecnico prefettizio di oggi a Campobasso abbia dato risposte a delle domande semplicissime: che cosa è stato sversato negli anni in quelle vasche? Che pericolo c’è per le popolazioni? Come bonificare? Di chi sono le eventuali responsabilità? Speriamo che questa azione parlamentare quantomeno riesca a tenere alta l’attenzione e soprattutto a mettere la giusta pressione sulle autorità locali competenti affinché tutto non finisca “all’italiana”!”



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Isernia

27 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

IL SINDACO COMMISSARIA SE STESSO di Stefano Testa* Devo ammetterlo, con la sua ultima decisione il Sindaco di Isernia è stato in grado di spiazzare anche chi come me da sempre ne aveva denunciato le straordinarie giravolte e la capacità di trasformare le disfatte politiche in pseudo-vittorie. Ebbene, aldilà della valutazione sicuramente positiva sulle persone coinvolte, è stato per me veramente difficile individuare i presupposti politico-amministrativi che hanno spinto il Sindaco ad attuare una operazione che rappresenta uno schiaffo reale a quanti che, oltre ad averne le competenze acquisite sul capo, con impegno e con tenacia hanno sempre sostenuto l’amministrazione. La legge maggioritaria con l’elezione diretta del Sindaco, si fondava sicuramente su intenzioni nobili e condivisibili di governabilità e nessuno mai avrebbe potuto immagi-

nare che sarebbe degenerata fino a tal punto. Il Sindaco scelto da un “timoniere” e preso dalla società civile viene eletto senza che abbia precedenti esperienze amministrative e senza che abbia esperienza e sensibilità politica indispensabili per fare il “direttore d’orchestra” di 30 consiglieri comunali tutti fortemente motivati, tutti capaci di affrontare i problemi della città per i quali si erano spesi nella richiesta del voto. A questo punto è altamente probabile che si verifichino due fattispecie di ipotesi: la prima che questo Sindaco riesca comunque senza infamia e senza lode a barcamenarsi; la seconda è quella che il Sindaco imposto si riveli incapace ad amministrare una città. Nel caso di Isernia le due ipotesi di scuola sono complementari fra loro con una aggravante: la delibera della

nomina dei due assessori, non condivisa ufficialmente né con i partiti né con i consiglieri della maggioranza, non avendo alcun fondamento logico-politico, è sicuramente frutto di alchimie che difficilmente verranno compiutamente esternate. In sintesi possiamo dire che o il Sindaco è impazzito, il che non mi sembra, o che diventato anch’egli consapevole della sua incapacità si sia fatto commissariare da chi aveva il potere di farlo. Cittadini, consiglieri rendiamoci conto dell’offesa che questo Sindaco ha fatto alla politica e a tutti gli isernini avendo stabilito una scala gerarchica sui criteri di scelta per le cariche comunali che non è dettata esclusivamente da meriti professionali, umani e/o di esperienze amministrative ed adombrando così la figura di una “authority” capace di commissariarlo.

Ad ogni buon conto penso proprio che questa amministrazione, che non è riuscita ad instaurare neanche nella prima fase del mandato un rapporto idilliaco con la città e con i cittadini essendosi dedicata esclusivamente all’arte dell’effimero e non a risolvere i reali problemi che attanagliano tutte le famiglie quali assenza di lavoro e di servizi e la tassazione alle stelle, abbia completato il suo misero percorso amministrativo cosa che risulterà evidente quando si tratterà di approvare un Bilancio di Previsione del 2015 che a quanto pare è ancora in alto mare non essendo ancora stata minimamente coinvolta in tal senso la commissione comunale competente. La considerazione più amara riguarda lo scadimento della politica che, ovviamente, coinvolge indiscriminatamente tutti anche quelli che con onestà di intenti cercano di con-

tribuire alla risoluzione dei problemi con impegno, con contributi e proposte reali sul da farsi. E’ chiaro che questo teatrino dove “i pupari” controllano tutto ha come conseguenza logica l’allontanamento dei cittadini da tutto quello che riguarda la politica con l’inevitabile effetto che il primo partito d’Italia, ad ogni livello elettorale, è il partito del non voto, è il partito dell’astensione. Questa fattispecie di scadimento della politica ormai ha investito l’intera regione: la Giunta Frattura ha dimostrato tutti i suoi limiti, le questioni che coinvolgono assessori e consiglieri regionali hanno superato la soglia della decenza. Non c’è un solo provvedimento che ci faccia guardare al futuro con ottimismo e “mentre il Molise brucia” il duo Frattura- Brasiello suona la lira al cospetto del popolo bue. * Consigliere comunale

Passaggio della campana i.w. club di Isernia Il presidente uscente ha passato il testimone a Maria Luisa Pallotta Si è svolto lo scorso mercoledì 24 giugno presso l’incantevole cornice del Casino del Barone il “Passaggio della Campana” dell’ Inner Wheel Club di Isernia. La Presidente uscente,Rita di Luozzo Gianfrancesco, dopo aver condiviso con gli ospiti presenti gli obiettivi raggiunti dal Club durante la sua presidenza e, dopo aver ringraziato le socie che hanno reso possibile il tutto, ha passato il testimone alla Presidente incoming MariaLuisa Pallotta Evangelista. La neo presidente, dopo aver salutato le autorità innerine, rotariane, rotaractiane e civili presenti e, dopo aver presentato il comitato esecutivo, ha illustrato il programma che accompagnerà il Club per l’anno sociale 2015/2016. Un

anno che ha come tema presidenziale “Unique and United”, ossia Uniche ed Unite, peculiarità che appartengono ad ogni socia innerina: “l’ Inner Wheel è un club di donne, madri, mogli e professioniste ma, continua la Presidente, soprattutto amiche che, insieme, possono portare a termine obiettivi ambiziosi”. Un anno che sarà caratterizzato da diversi eventi culturali che coinvolgeranno soprattutto i giovani. Condividendo i valori di servizio e di solidarietà che da sempre sono connessi alla filosofia Inner Wheel, la Neo Presidente ha sottolineato l’importanza di realizzare service per finanziare progetti di interesse collettivo e a sostegno di associazioni che operano nel sociale. Quest’anno in occasione della Con-

vention tenutasi a Copenaghen, si è convenuto che in tutto il mondo l’Inner Wheel raccoglierà fondi sotto l’egida “ Happier Futures better lives” con particolare attenzione alla necessità dei bambini. La Presidente infatti, nel suo discorso ha ribadito di voler focalizzare l’attenzione proprio su di essi raccogliendo fondi, attraverso iniziative sociali, a favore dell’ AIRC a sostegno della ricerca sui tumori in età pediatrica. La serata , allietata dal “Claudio Luongo Trio” artista della cosiddetta musica “contaminata”, si è conclusa con il consueto suono della “Campana” : entrambe le Presidenti hanno ringraziato gli ospiti intervenuti auspicando di trascorrere un anno sereno e ricco di successi.

A Santa Maria la festa di San Pietro

Per la prima volta sosterà nel Santuario l’insigne reliquia del Santo ISERNIA. Il 27-28-29-30 giugno 2015 per la prima volta sosterà nel Santuario di Santa Maria della Pace in Fragnete ad Isernia l’insigne reliquia del cuore di S. Pietro Celestino proveniente da Fumone (FR). Programma Sabato 27 giugno Ore 19.00 Accoglienza e Santa Messa presieduta dal Rev.mo Sac. Girolamo dello Iacono parroco San Anna in Mastrati. Domenica 28 giugno Ore 11.45 Santa Messa presieduta dal Rev.mo parroco sac. Domenico Veccia Ore 19.00 Santa Messa solenne presieduta dal Sua Ecc.Rev.ma Mons. Camillo Cibotti in occasione del primo anniversario di episcopato, del ventesimo anniversario di sacerdozio di don Domenico Veccia e del cinquantesimo anniversario di Mons. Fernando Cogo e di padre Celeste Cerrone (salettiano).

Lunedì 29 giugno Ore 9.00 Santo Rosario, litanie al Sacro Cuore, Santa Messa presieduta dal Rev.mo parroco sac. Domenico Veccia. Ore 18.30 Santo Rosario, litanie al Sacro Cuore, Santa Messa presieduta dal Rev.mo sac. Michele Verolla parroco Santa Maria ad Nives in Casaluce Aversa Martedi 30 giugno Ore 9,00 Santo Rosario, litanie al Sacro Cuore, Santa Messa presieduta dal Rev.mo parroco sac. Domenico Veccia. Ore 18,30 Santo Rosario, litanie al Sacro cuore, Santa Messa presieduta dal Rev.mo sac. Rocco Iannacone parroco S.s Martino e Nicola in Venafro in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio.


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Termoli

27 giugno 2015

Sindacati contro la Fiom “Lo sciopero è inutile. Da Termoli la ripresa dell’industria auto” zionista sotto tutti i punti di vista. Lo slogan che secondo loro era diventato il cavallo di battaglia per risolvere i problemi era dire no a tutto. Hanno disertato qualsiasi forma di confronto sui rinnovi contrattuali e sulle scelte che l’impresa Fiat intendeva portare avanti. L’assunzione delle responsabilità l’hanno cancellato a priore (ci stavamo sbagliando, loro non l’hanno mai avuta!). L’intento di quelli che dicono di essere Fiom, dalla parte dei lavoratori ,vuole significare solo ed esclusivamente polo di strumentalizzazione per mantenere viva la politica disfattista e strumentale tesa a far chiudere le imprese. Sul nostro territorio , specialmente nell’alto Molise grazie alle loro prese di posizione, di impresa non c’è rimasta neanche l’ombra. Hanno tentato in tutti i modi di mettere in discussione anche questa realtà industriale, la nostra Fiat, orgoglio nazionale a livello mondiale. La risposta alle loro politiche distruttive, oltre alle orga-

TERMOLI. Ritrovando una comunione d’intenti almeno apparente, Fim- Uilm- Fismic-Ugl- Aqcf e la Rsa di stabilimento della Fca (ex Fiat) sono usciti ieri allo scoperto, chissà se ad arte dopo la presentazione della nuova Alfa Romeo Giulia, per rivendicare i successi sindacali a Rivolta del Re. “Sono ormai trascorsi sette anni dal lontano 2008, quando, di fronte ad una realtà industriale allo sbando totale, il nostro intervento si è rivelato importante ed efficace, affinché l’impresa Fiat potesse rimanere competitiva per continuare ad investire in Italia. Consapevoli del rischio, abbiamo accettato il confronto con Fiat sul nuovo sistema di fare impresa; nella loro mente c’era un solo obiettivo, salvare i posti di lavoro, con la speranza di poterne creare altri. Qualche altra organizzazione, come la Fiom, ha preferito scegliere la strada più semplice, dire no a tutto, continuando sulla vecchia scia politica ormai rarefatta e ostru-

nizzazioni sindacali che con forza hanno saputo trovare le giuste risposte opponendosi alle dicerie che questi barzellettieri volevano far passare, la risposta vera è arrivata per bocca dell’amministratore delegato Marchionne. Termoli continuerà la sua attività produttiva diventando punto di riferimento mondiale. Tutto questo, cari lavoratori e lavoratrici è arrivato solo grazie al lavoro fatto in questi anni da voi in primis e dalle Organizzazioni Sindacali che hanno scommesso su questa sfida. Siamo il simbolo di tutti coloro che lavorano in silenzio e con serietà di chi alle parole preferisce i fatti,di chi si impegna per risolvere i problemi. Chi ci ha preceduti nel passato ha saputo accettare sfide di cambiamento diventando l’esempio che era possibile costruire un futuro migliore. Siamo stati , lo siamo e lo saremo una realtà competitiva ed affidabile, pronta ad accettare qualsiasi

forma di confronto nel reciproco equilibrio. E’ assurdo pensare che ad una ulteriore richiesta di volumi si debba rispondere dichiarando sciopero. E’ altrettanto assurdo pensare che personaggi appartenenti alla Fiom (poi vorremmo capire di quale Fiom stiamo parlando) rappresentanti dei lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro, pur di farsi eleggere, fanno accordi, creando associazioni e miscugli che nulla hanno a che fare con gli interessi dei lavoratori e delle stesse imprese, addirittura in altri territori vedi San Vito Chietino. La domanda che vorremmo porre a chi ha pensato di supportare questa gente è questa : ma siete proprio sicuri di aver fatto la scelta giusta: chi sono questi? A chi appartengono? Quale valore aggiunto avete riscontrato nei loro comportamenti? Crediamo sia fondamentale uno scatto di orgoglio sentendoci parte integrante di questo sistema, dobbiamo lavorare su

tanti aspetti, noi da una parte, l’azienda dall’altra. Sicuramente un ulteriore scatto di coraggio da parte nostra rafforzerebbe le scelte da fare, altrettanto però chiediamo a voi Direzione del Personale e Direzione di Stabilimento che i comportamenti dei vostri uomini in officina risultano essere poco coerenti con le scelte aziendali. Questo sicuramente non giova a nessuno. Il tempo di chi fa per gli altri è finito, ognuno di noi deve adoperarsi per creare condizioni di continuità. E’ sottointeso che chi fa , per qualcuno come la Fiom diventa bersaglio da abbattere. Loro non si sforzano, tanto i benefici , sudati con sacrificio sul campo vanno anche a loro e a chi rappresentano. E poi la chiamano democrazia! Cari lavoratori e lavoratrici chiediamo solo la vostra attenzione, come elemento di riflessione globale. Termoli per l’ennesima volta dimostrerà la sua potenza mondiale”.

Stazione, piazzale in restyling Via le barriere architettoniche e allungamento del marciapiede TERMOLI. Il profondo restyling del centro di Termoli avrà dato anche la stura al gruppo Rfi per mettere mano a qualche elemento strutturale della stazione di Termoli. Piccoli disagi quotidiani, quelli che da piazza Garibaldi e Corso Umberto, nella congiunzione che ospita anche lo Juventus Club doc Termoli Bianconera, sono costretti a subire i fruitori dello scalo ferroviario adriatico, porta del Molise

per eccellenza. Le Ferrovie dello Stato hanno deciso di valorizzare ancora di più lo stabile della vecchia stazione, che ormai ha soppiantato il nuovo edificio, in cui il trasloco dei servizi di biglietteria e delle altre se-

zioni non avrà più luogo, almeno per un medio periodo. I lavori di rifacimento del piazzale e del marciapiede andranno avanti fino a metà luglio almeno, con la chiusura di uno dei due accessi, quello secondario, diciamo. Il progetto prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche, con il livellamento totale dell’attuale gradino, che non rappresenterà più un ostacolo. Inoltre, lo stesso marciapiede verrà esteso di circa 80 centimetri, per renderlo maggiormente fruibile all’utenza.

Servizio civile, i volontari Il Comune di Termoli ha ufficializzato la pubblicazione delle graduatorie finali TERMOLI. Come già anticipato da diversi giorni su Termolionline, anche l’amministrazione comunale di Termoli ufficializza la pubblicazione delle graduatorie finali della selezione di 166 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale per l’attuazione del Programma Europeo “Garanzia Giovani” nel Molise. L’elenco dei candidati ammessi al colloquio di selezione contempla: Carmine Coppetta (1990); Ilaria Capria (1994); Cristian Ciarrocchi (1995); Maria Assunta Codianni (1991); Ilde D’Addario (1991); Andrea Di Cesare (1992); Maria Corinne

Farinelli (1995); Marco Fusco (1992); Kamran Khalil (1989); Luca Maltese (1992); Chiara Martinelli (1989); Rosalba Roggia (1993); Oleh Vasylyshyn (1994). Esclusi per carenze o vizi documentali: Rossella Cannarsa, Michele De Laureto; Carmine Di Carlo; Antonio Di Palma; Andreola Daniele Fiore; Giorgio Marangi; Laura Salvatore; Marco Saracino e Silvano Stellari. Per l’altro filone, ‘I giovani per l’edutainment’, ammessi: Danilo Ciarrocchi (1990); Carmela Coppola (1998); Marica Cor-

disco (1998); Annarita D’Addamio (1987); Teresa Di Cesare (1994); Silvano De Gregorio (1991); Chiara Di Felice (1995); Adel Youssouf Kassim (1996); Gaetano Liberatore (1991); Morena Lizzi (1987); Nunzia Maria Mascia (1991); Federica Peluso (1988); Valentina Vigilante (1987) ed Elvira Vignale (1985). Esclusi sempre per ragioni formali: Gianfranco D’Aversa; Claudia Ferrante; Houcine Ghaouar; Alessia Mascia; Mohamed Najwa Mahomud; Michele Pio Nardella; Maria Carola Palmieri; Sara Scrascia; Alessio Tarchino e Valeria Tarchino


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

27 giugno 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Al Comune una serie di spostamenti Mobilità interna a Termoli per i dipendenti per la riorganizzazione amministrativa TERMOLI. Rivoluzione copernicana nel settore del personale al Comune di Termoli. Con un provvedimento del segretario generale Vito Tenore, da lunedì prossimo, 29 giugno, andrà in vigore una serie di trasferimenti di mobilità intersettoriali tra i dipendenti dell’ente di via Sannitica. Ecco uno stralcio della determina, la numero 757 del 25 giugno scorso. “Visto il decreto sindacale n. 26 del 01.09.2014 con il quale il sottoscritto è stato nominato segretario del comune di Termoli con decorrenza dal 10.09.2014. Visti i decreti sindacali n. 27 del 11.09.2014 e n. 1 del 8.1.2015 di conferimento degli incarichi dirigenziali. Preso atto degli indirizzi e delle direttive dell’Amministrazione comunale in merito alla riorganizzazione interna degli uffici e servizi, da attuare mediante una mobilità interna intersettoriale del personale dipendente al fine di migliorare il funzionamento dei servizi e rendere più celere ed efficiente l’azione amministrativa. Visto l’art.52, comma 1, del D.Lgs.165/2001 e l’art. 3 del CCNL 31.03.2009 che, al fine di consentire una maggiore flessibilità nella gestione del personale, hanno riaffermato che al lavoratore possono essere richieste non solo le mansioni proprie del profilo di assunzione ma anche tutte quelle equivalenti nell’ambito della categoria di appartenenza. Visto lo Statuto Comunale ed il Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi. Si determinano i seguenti trasferimenti del personale dipendente, mediante mobilità intersettoriale, con decorrenza dal

29 giugno 2015: – Arch. Emanuele Iorio, cat. D, dal Settore III – Programmazione, Gestione e Governo del Territorio al Settore IV Lavori Pubblici – Manutenzioni – Servizio 1 Programmazione e Progettazione OOPP; – Ing. Tullio Mancini, cat. C, dal Settore III – Programmazione, Gestione e Governo del Territorio al Settore II Sicurezza Ambientale e Mobilità – Servizio 1 Ecologia, Ambiente e Sicurezza Ambientale; – Arch. Francesco Avellino, cat. D, dal Settore III – Programmazione, Gestione e Governo del Territorio al Settore IV Lavori Pubblici – Servizio 1. U.O. Protezione Civile. – Ing. Silvia Plescia ed Ing. Elisabetta Canonico, cat. D, assegnate al Settore III – Programmazione, Gestione e Governo del Territorio, Servizio 2 – Programmazione e Pianificazione – Gestione SIT ; – Arch. Salvatore Marinucci, cat.C, dal Settore II Sicurezza Ambientale e Mobilità Servizio 1 Ecologia Ambiente – Sicurezza Ambientale al Settore III Programmazione, Gestione e Governo del Territorio, Servizio 1 – U.O. Tecnica – Sportello Unico Edilizia; – Geom. Andrea Procopio, cat. C, dal Settore VII – Assistenza alla persona – Cultura – Sport al Servizio 2 – Patrimonio. – Geom. Francesco Leone, cat. C, dal Settore III – Programmazione, Gestione e Governo del Territorio al Settore II Sicurezza Ambientale e Mobilità – Servizio 1 Ecologia, Ambiente e Sicurezza Ambientale;

– di disporre altresì i seguenti trasferimenti all’interno del Servizio 1 S.U.E.: arch. Grazia Ragni,cat. D, dall’U.O. Tecnica all’U.O. Segreteria Amministrativa del Servizio 1, con spostamento dell’attuale postazione di lavoro presso l’ufficio S.U.E. al piano terra del municipio. Arch. Andrea Lo Conte, cat. C, dall’U.O. Segreteria Amministrativa all’U.O. Tecnica del Servizio 1, con spostamento dell’attuale postazione di lavoro presso l’ufficio occupato dall’arch. Ragni al secondo piano del municipio. – Sig.ra Mazzeo Maria, cat. C, dal Settore II Sicurezza Ambientale e Mobilità Servizio 1 Ecologia Ambiente – Sicurezza Ambientale al Setore VIII Polizia Municipale. – Sig.ra De Camillis Lucia, cat. C, dal Servizio CED al Servizio 1 Segreteria Generale – Organi Istituzionali; – Dott.ssa Norma Peruzzini, cat.D, dal Settore V – Finanze e Fiscalità Locale al Settore VII – assistenza alla persona Cultura e Sport – Servizio 2 Cultura Sport e Turismo. – Dott.ssa Brigida Barone, dal Settore I Affari Generali, al Servizio 1 – Segreteria Generale – Organi Istituzionali. – Ing. Lucio De Luca ed Ing. Vincenzo Del Re, cat. D: Settore IV – LLPP Manutenzioni, dal Servizio 1, U.O. Protezione Civile al Servizio 2 – U.O. Viabilità. All’Unità Operativa Viabilità vengono assegnati i dipendenti esterni Geom. Ciciola Celeste cat. C, Bresciani Andrea, cat. A, Marinelli Giovanni, cat. A, D’Agostino Antonio, cat. A, Biondi Ottavio, cat. A. La U.O. Viabilità viene collocata nell’ambito del Comando di Polizia municipale”.

Aree verdi, gestione ai cittadini Il Consiglio comunale di Termoli si avvia ad approvare la delibera per il regolamento TERMOLI. All’ordine del giorno del consiglio comunale c’è anche la proposta di deliberazione del regolamento per l’affidamento, senza scopo di lucro, di aree destinate al verde pubblico. A spiegare il contenuto della proposta è Michele Barile che ha affermato: “la situazione del patrimonio verde del nostro territorio è conosciuta da tutti perché, spesso e volentieri, le risorse finanziarie non sono presenti a sufficienza a garantire che

vengano svolte le adeguate misure. Consci di questo, abbiamo pensato di proporre un regolamento che consenta l’affidamento, senza fini di lucro, a soggetti pubblici e privati la proposta di interventi di riqualificazione. Questa non è la soluzione alla gestione del verde ma è uno strumento utile alla salvaguardia del territorio comunale. per questo chiedo di approvare questo regolamento”. Pieno appoggio anche dal consigliere Mario

Orlando e dall’intera maggioranza. Replica il consigliere di minoranza Paolo Marinucci che afferma: “come Libera Termoli ci asterremo dalla votazione perché, avendo già proposto la possibilità di fruire di aree verdi con il compenso sullo storno di tasse comunali, avevamo chiesto di unire la possibilità di ridurre il gettito fiscale. Consci della bocciatura di questa nostra proposta, ci asterremo”.

Unanimità, invece, sulla proposta di adesione al progetto “Una scelta in comune” che prevederà, sui documenti d’identità, la specifica dell’essere donatori. Passa anche l’adesione all’associazione nazionale “La città dei motori” non senza il dissenso della minoranza che ha concluso: “Preferivamo passare prima in commissione perché abbiamo approvato un qualcosa di cui non sappiamo gli effettivi costi futuri”.

“Via Tremiti, la scuola è agibile” La relazione e la certificazione dimostrano la validità delle scelte del Comune TERMOLI. Prende il via dalla mozione a firma del consigliere Antonio Basso Di Brino sulla riapertura della scuola di via Tremiti il Consiglio comunale indetto per il 25 giugno 2015. Al centro del dibattito la legittimità della riapertura del plesso scolastico con Di Brino che ha chiesto la sostanziale “sospensione dell’ordinanza che stabilisce il non pericolo per i più piccoli”. Per Nicola Di Michele “è la nostra coscienza che ci suggerisce di ricontrollare i valori prima di far entrare i nostri bambini all’interno della scuola per questo e, forte del quanto fatto dall’associazione “La Giusta Scuola”, chiediamo di essere attenti alla scelta in fase di compimento”. Gli replica Filomena Florio che afferma: “di questa questione abbiamo parlato a lungo perché era stata sollecitata già in pas-

sato ed abbiamo scelto di proseguire con la misurazione annuale. Abbiamo deciso che in via Tremiti andasse fatta comunque una bonifica che abbiamo realizzato e sono certa che il settore Lavori pubblici abbia scelto con oculatezza la ditta. Voglio rassicurare sul fatto che l’indagine sia stata fatta e posso affermare senza paura di smentita che sul problema della qualifica di chi rilascia l’autorizzazione, abbiamo agito scegliendo persone qualificate. Voglio rassicurare i cittadini e le mamme che a frequentare la scuola di via Tremiti non ci sono pericoli per la salute dei cittadini”. Prende poi nuovamente la parola Di Brino che paventa la sussistenza dei dubbi sulla questione “perché la firma del certifi-

cato ad opera non è presente nell’elenco di quelli autorizzati a fare delle rilevazioni”. Chiude la discussione, che al voto è stata respinta per otto voti favorevoli e 15 contrari, il sindacoAngelo Sbrocca che sostiene: “La relazione e la certificazione sottoscritta da un ingegnere nucleare resta sottoscritta da esperti qualificatissimi. Questa amministrazione, dopo due anni che la scuola era chiusa, ha deciso di intervenire per riaprire la stessa. La riapertura della scuola, ad ogni modo, dipende anche dal dirigente scolastico che ha ritenuto valida la certificazione data dal Comune proprietario della struttura. La nostra amministrazione ha molto a cuore la sicurezza e la vita di tutti gli alunni”.



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Opinioni di Claudio de Luca LARINO. C’è un gruppo di mamme che si dedica alla salute ed all’ambiente e che opera a Venafro. Qui, in passato, alcune Aziende risultarono essere state utilizzate per affari poco leciti sinché furono rinvenute le colleganze tra l’aumento di talune patologie tumorali e l’inquinamento ambientale. Forse non era una novità, dal momento che – tra i grandi problemi del Molise – si annoveravano di già la scarsa manutenzione del territorio, una mancata difesa idrogeologica, un ecosistema urbano poco amichevole. Tempo addietro, il Governo si rese conto di questi disagi ed assegnò alla Regione 60 milioni di euro. Tra Campobasso ed Isernia 7 centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità. I dati emersero da un dossier illustrato da “Legambiente”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile e ne sono state censite 108 solo in Molise. Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizzazione irrazionale. Lo confermarono chiaramente le attività di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferirono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non erano in regola, al punto che i Servizi ispettivi dovettero intensificare la propria attività, sco-

I tumori della tiroide per fortuna non sono molto frequenti: rappresentano meno dell’un per cento di tutti i tumori; secondo i dati raccolti nei Registri Tumori italiani, hanno un’incidenza pari, ogni anno, a 5,2 nuovi casi ogni 100.000 uomini e 15,5 casi ogni 100.000 donne. Negli ultimi anni, però, si è assistito a un aumento del numero di diagnosi. Inoltre è una malattia che interessa soprattutto i giovani: oltre il 50 per cento dei casi viene diagnosticato in persone che hanno meno di 55 anni. Questo ed altri argomenti sono stati discussi, da alcuni dei maggiori esperti di rilievo nazionale ed internazionale, nel corso del’ Convegno “Le patologie endocrino-metaboliche – approccio clinico-chirurgico e nuovi orizzonti terapeutici” che si è tenuto il 26 giugno 2015 presso la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”. Nel corso dei lavori è stato consegnato al professor Domenico Salvatore, professore di Endocrinologia all’Università di Napoli e stimato ricercatore, il premio oncologico “Giovanni Falcione” 2015, per l’impegno profuso a favore delle ricerca scientifica collegata ad un’attività clinica di notevole rilievo. A consegnare il premio Lina Falcione, sorella del magistrato prematuramente scomparso all’età di 51 anni. I tumori della tiroide non sono tutti uguali, spiegano gli esperti, accanto ai più frequenti tumori differenziati (carcinoma papillare e follicolare), cioè formati da cellule molto simili alle normali

27 giugno 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Salute e ambiente, temi caldi opere che rischiano di crollare a causa di fenomeni franosi (144 beni solo per la provincia di Campobasso).

prendo 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Campomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Nella graduatoria nazionale per rischio di dissesti idrogeologici, in particolare per le frane, il Molise è al 3° posto Ve ne sono 8.800 attive, con ben 88 comuni a rischio per l’instabilità

dei versanti caratterizzati da una quasi totale natura argillosa con circa 3.560 km su un totale di 4.618. Secondo una classifica comparsa su “La Stampa” la regione si posiziona al 1° posto con una media di rischio per la popolazione residente pari al 19,4% per frane e smottamenti. Il rischio coinvolge anche i beni culturali del territorio, al punto che il Ministero ha stilato una “Carta” ed ha evidenziato che il Molise detiene anche il primato per

Furono posti sotto esame pure il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di polveri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme). Addirittura l’area pentra si ritrovava (e si ritrova) al penultimo gradino di questa classifica. Per la qualità dell’aria andrebbero esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Ma in Molise nulla si muove. Si tende a minimizzare, ad evitare gli odiosi allarmismi. Se ne dichiarò convinto il giudice Ferdinando Imposimato, che, già alla fine degli anni ’80, aveva denunciato le infiltrazioni malavitose. Poi, grazie alle Mamme di Venafro, vennero portati alla luce i risultati di diverse analisi condotte su di una foglia di fico, prelevata nei pressi della “Colacem” di Sesto Campano. Nella polvere di cemento dell’Azienda venne riscontrata la presenza di particelle di ferro, con titanio e manganese e poi presenze di uranio e torio. Nel 2010 e nel 2011 furono due i casi di diossina nella carne bovina. Le “mamme” denunciarono anche la presenza di diossina nel latte materno dopo i riscontri dei tecnici dei laboratori del Consorzio interuniversitario di Chimica di Marghera.

Aumenta il tumore tiroideo ma crescono anche le cure Il premio “Falcione” al professore Domenico Salvatore cellule tiroidee, vi sono i più rari carcinomi midollari e quelli anaplastici, più aggressivi localmente e con una spiccata tendenza a dar luogo a metastasi. Per tutti, comunque, l’intervento chirurgico di asportazione della tiroide (tiroidectomia) è il primo e più efficace provvedimento terapeutico. Oggi quello che resta un intervento delicato presenta molti meno rischi rispetto al passato, e assicura nella quasi totalità dei casi non soltanto la remissione ma, se associato ad altre terapie, la guarigione completa. Un tempo l’intervento, a causa della posizione molto delicata della ghiandola, comportava grandi rischi per la voce e la respirazione, e poteva dare luogo a pericolose emorragie. “Oggi si tratta di eventi rarissimi per due ordini di motivi” sottolinea il dottor Pietro Princi, Chirurgo Endocrino in Fondazione e promotore dell’evento “Fino a qualche anno fa il gozzo era molto diffuso e l’intervento di tiroidectomia veniva fatto quasi in tutti gli ospedali. Negli anni questi interventi sono diminuiti, e con essi anche l’esperienza di molti chirurghi: per questo oggi si preferisce fare riferimento a ospedali e chirurghi che abbiano un’esperienza specifica, perché è stato dimostrato che i migliori risultati con

i minori rischi per il paziente si hanno se nell’ospedale si fanno almeno 50 interventi sulla tiroide in un anno (la Fondazione “Giovanni Paolo” si attesta su circa 180 Interventi in un anno, al pari di importanti Centri nazionali). Meno centri, quindi, ma più esperti. Accanto al fattore umano ce n’è poi un altro che ha contribuito grandemente a migliorare gli esiti della chirurgia: quello tecnico. Tra i nuovi strumenti utilizzati un innovativo strumento diagnostico non invasivo, chiamato nerve-monitoring, che aiuta a preservare i nervi laringei durante l’intervento. Questa moderna apparecchiatura facilita l’identificazione precoce del nervo laringeo, riducendo al minimo il rischio che questo possa subire danni; inoltre evidenzia l’esistenza di varianti anatomiche e aiuta nella dissezione del nervo. Il principio di funzionamento del nuovo strumento è molto semplice, in quanto il sistema consente di eseguire un monitoraggio continuo dei nervi di cui il chirurgo vuole preservare integrità e funzionalità. Un allarme sonoro avvisa il chirurgo ogni volta che il nervo viene sollecitato. Come spiega dottor Princi “Il Nerve-monitoring è diventato nel mondo un sistema molto utilizzato

durante gli interventi alla tiroide: nel Nord Europa viene usato nel 70% delle tiroidectomie, in America nel 40%, in Italia nello scorso anno sono stati effettuati oltre 2000 interventi con l’ausilio di questo sistema. Il motivo sta nella necessità di salvaguardare i nervi laringei e di conseguenza il timbro della voce, che proprio da quei nervi è regolato”. La Fondazione “Giovanni Paolo II” è uno dei primi Centri Italiani ad introdurre questo sistema, il personale è stato adeguatamente formato al corretto uso dello strumento. Il neuromonitoraggio in chirurgia tiroidea è uno degli aspetti che garantisce l’eccellenza della prestazione sia in termini di riuscita dell’intervento che di qualità della vita. “Siamo molto soddisfatti della riuscita di questo convegno, sia per la partecipazione di un numero rilevante di colleghi, sia per l’alto profilo delle relazioni” conclude il dottor Princi “rivolgo un ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti, in particolare ringrazio il Prof. Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, il professor Cannizzaro e il professor De Palma”.


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