Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 204 giovedì 17 seTTembre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’oscar del giorno a salvatore Colagiovanni
Il gruppo Pd a Campobasso li mette all’indice
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. L'assessore comunale al Commercio continua nella sua marcia infaticabile e supera le presenze della scorsa stagione per la manifestazione Vivi la tua città. C'è, anche, da dire che ha lavorato molto per la buona riuscita della stessa seppure coadiuvato da alcuni consiglieri. Va detto, ancora, che al momento sembra essere l'unico assessore della Giunta Battista a non essere rientrato nel quaderno delle doglianze della maggioranza diversamente a quanto è toccato ai suoi colleghi.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. Dopo il negativo risultato ottenuto con il Piano Garanzia Giovani e le perdite di tempo accumulate, ora ha comunicato che il ministero sta per firmare il decreto di nomina del Nucleo per l'Area di crisi. Scusate, ma i nomi molisani non andavano concordati con le parti sociali e sindacali? Come mai nessuno ha saputo niente? E, soprattutto, non andavano ascoltate le parti per tirare fuori un programma per il rilancio del territorio molisano che è tutto una crisi? Petraroia, si dimetta.
Maio, Chierchia e de Capoa
Bocciati
servIzIo a PagIna 5
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TAaglio lto
2 17 settembre 2015
La giunta regionale s’è accorta che l’avviso pubblico approvato il 22 giugno 2015 e immediatamente dopo emanato, andava riveduto e corretto
A.A.A. direttore generale dell’Arpa Molise cercasi di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale La capacità dell’Arpa Molise di stare dietro alle questioni aperte e a quelle che si paventano, per via della scarsezza dei controlli e la sfrontatezza degli inquinatori, è messa a dura prova Chissà quanti sono, quelli che hanno risposto all’avviso pubblico della Regione Molise per entrare nell’elenco dei candidati idonei al conferimento dell’incarico di direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa Molise), costretti a rifare la domanda. E’ accaduto che la Regione s’è accorta che quell’avviso approvato dalla giunta il 22 giugno 2015 e immediatamente dopo emanato, andava riveduto e corretto. Sta capitando spesso a Palazzo Vitale e presso la direzione generale che si debba correre ai ripari, a correggere errori ed omissioni. Brutto segnale sul tasso d’attenzione delle strutture regionali, ancorché un aggravio di spesa e di fastidio per coloro che si cimentano. In questo caso comunque ne vale la pena. Il contratto di diritto privato ha la durata di tre anni, prorogabile di due, e rinnovabile per una sola volta, previa la valutazione dei risultati. Questa sottolineatura evidentemente mancava nella prima stesura dell’avviso pubblico se, come diciamo, è stata introdotta dalla giunta nell’atto numero 479, del sette settembre scorso. L’altra correzione apportata stabilisce che il direttore
di Giovanni Muccio Il Movimento regionale del Guerriero Sannita firmatario del programma elettorale del “fu” compianto Centrosinistra, rileva che siamo difronte al “Molise di pochi” e non certo al Centrosinistra, relegato all’angolo certamente non per propria scelta, ma per un disegno politico dove il Molise di pochi così ha deciso, senza comprendere fino in fondo le nostre rimostranze e suggerimenti , per un percorso politico che certamente non rispecchia il programma elettorale e i valori di un vero centrosinistra. Un comportamento di azioni quello del Molise di pochi , mai condiviso dal Movimento regionale del Guerriero Sannita e al posto di farne tesoro, il Guerriero Sannita rappresenta probabilmente anche il ribelle della coalizione di cui fa parte
dell’Arpa Molise “è scelto tra persone in possesso di diploma di laurea e di specifici e documentati requisiti coerenti rispetto alle funzioni da svolgere, ed attestanti qualificate attività di direzione di Enti o strutture pubblici o privati”. Insomma, con l’aggiunta di specifici e documentati requisiti coerenti con la funzione da svolgere, la giunta intende verosimilmente restringere il brodo. Evidentemente, si preoccupa di avere direttori generali all’altezza del compito, dotati di comprovata
esperienza direttoriale e manageriale, e non di mezze calzette. Si sarà accorto dei marroni fatti in precedenza, imbarcando professionisti magari qualificati politicamente, ma poco provveduti sul piano operativo. D’altronde, il ricorso al personale interno solo raramente è stato ripagato con soddisfazione. Da qui la necessità di andare sul mercato libero, con gli avvisi pubblici e le selezioni. E di andarci con le idee chiare e i bandi ben fatti. Cosa che non s’è avuta con l’avviso di cui stiamo parlando se la
giunta ha dovuto correggere se stessa, modificando i parametri valutativi e aggiungendo espressamente questa postilla: “Il candidato avrà cura di indicare nel curriculum elementi comprovanti il possesso di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale”. Sarà che la messe di domande arrivate avevano un vistoso difetto sul piano della qualificazione professionale riferita ai problemi e alla gestione dell’ambiente. E alla, Gino Bartali, gli amministratori regionali
e la direzione generale hanno dovuto ammettere che fosse tutto sbagliato e tutto da rifare. Da giugno ad oggi sono andati intanto persi tre mesi, e altri mesi si perderanno prima di arrivare alla individuazione del soggeto giusto e all’assegnazione dell’incarico. Quindi altre attese da alimentare e altri problemi ambientali da risolvere in aggiunta a quelli che sono noti sull’inquinamento delle acque, dell’area e dei terreni. Il Molise è impietosamente compromesso da situazioni allarmanti come i pozzi di Cercemaggiore, i rifiuti pericolosi interrati dalla Camorra nella piana di Venafro e nel Basso Molise, dalle discariche abusive a cielo aperto, dalle emissioni di fumi industriali, dagli stoccaggi industriali (e appena il caso di ricordare le 760 tonnellate di rifiuti prodotti e stoccati da una industria Termoli, prima di essere smaltiti in Germania), e via dicendo. Che finora hanno messo a dura prova la capacità dell’Arpa Molise di stare dietro alle questioni aperte e a quelle che si paventano, per via della scarsezza dei controlli e la sfrontatezza degli inquinatori. Dardo
Siamo arrivati al Molise di pochi fino a prova contraria, la cui decisione aspetta al Movimento, come e quando eventualmente non farne più parte. Come non dare ragione al Consigliere del Corecom Cimino, che lamenta la mancata democrazia all’interno del suddetto Ente, come non dargli ragione che la Vice Presidenza per rispetto e per garanzia vada alla minoranza, come avviene in tutti gli Enti e assemblee legislative? Una cosa non trova d’accordo il Movimento con il Consigliere Cimino, quando parla di questo Centrosinistra e accusa lo stesso di non democraticità, caro Consigliere Cimino siamo difronte al Molise di pochi e non certo al Centrosinistra, tant’è vero che il Presidente e il Vice Pre-
sidente del Corecom certamente non sono espressione della Sinistra o del Guerriero Sannita, rappresentano altro. Come non dare ragione anche al Consigliere regionale Angiolina
Fusco Perrella, quando accusa il Centrosinistra (Molise di pochi per il Guerriero Sannita), di aver prodotto unitamente al Centrodestra circa 150 ordini del giorno, mozioni , interrogazioni, interpellanze e sedute monotematiche su argomenti importanti ed emergenti, le stesse vengono sistematicamente bocciate anche se molte risultano essere proposte di rilevanza sociale, di ambiente, lavoro, agricoltura e partecipate. E’ convinzione del Movimento che non si può in uno stato democratico concordare anticipatamente tutto ciò che si produce e si presenta con la maggioranza per avere un risultato e quindi l’accoglimento delle stesse, anche in questo caso a parere del Movimento ciò rappresenta la nega-
zione del ruolo della minoranza e quindi l’esclusione dalla vita politica e sociale di parte del popolo che li ha votati. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita auspica che il “Molise di pochi” si ravveda politicamente e decida di ricreare il Centrosinistra, in modo da ricostituire quella coalizione che ha vinto le ultime elezioni regionali e firmataria del programma elettorale, al contrario, continueremo ad assistere sempre a quel Molise di pochi e questo rappresenterà la fine di un sogno per tutti coloro i quali hanno creduto in un cambiamento, spendendosi in energie ed idealità. *Presidente regionale del Guerriero Sannita
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3 17 settembre 2015
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Duro affondo della Uil Molise dopo le dichiarazioni del vice presidente della Giunta regionale, Michele Petraroia “Le competenze non andavano indicate da tutte le parti sociali interessate?
“Area di crisi, chi ha fatto i nomi al Nucleo?” CAMPOBASSO. Duro affondo sull’Area di crisi della Uil Molise. “Il vice Presidente della Regione Molise ne ha dato l’annuncio a mezzo stampa: il Ministro Federica Guidi firmerà a breve il provvedimento di nomina del Nucleo Tecnico per dare seguito al riconoscimento dell’Area di crisi nel distretto produttivo Venafro-Isernia-Bojano. Ne entreranno a far parte i rappresentanti del Ministero del Lavoro, dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico. Ma il Nucleo Tecnico coinvolgerà anche rappresentanti della Regione Molise”. Si legge, così, in un comunicato stampa a firma della segreteria regionale sindacale. “Una domanda (anzi più d’una) sorge spontanea - commenta Tecla Boccardo, leader della UIL molisana: Chi li sta individuando? Chi sono costoro? Qual è la loro esperienza in materia di attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa? In poche parole: chiarite i criteri e fuori i nomi!” chiede la UIL. “Se davvero si vuole che si realizzi appieno questa occasione per la crescita economica di quell’area e di conseguenza dell’intera regione, di rilancio dell’occupazione e di
di Tecla Boccardo* Questo mese di settembre si è subito presentato con segnali in qualche modo discordanti fra loro, luci e ombre che si accavallano, buone notizie e, subito dopo, docce gelate sugli entusiasmi di coloro che vedono l’Italia ormai in uscita o addirittura fuori dalla crisi.” Così scrive in una nota da Tecla Boccardo. “Qualche giorno fa l’ISTAT ci ha dato due buone notizie: a luglio il PIL italiano è cresciuto più del previsto, sia pure soltanto di un decimo di punto, e la disoccupazione è diminuita di mezzo punto abbondante, addirittura quasi del 3% tra i giovani, scendendo al livello più basso degli ultimi tre anni. Non sarà così dappertutto, purtroppo non è così in Molise, ma sono dati positivi. Ed ecco, subito, le notizie meno buone: la BCE ha rilevato che l’inflazione europea tende a crescere assai più lentamente di quanto sarebbe necessario ad archiviare definitivamente la recessione europea e nel frattempo sono quasi due anni che facciamo i conti col ristagno dei consumi. Il FMI ha annunciato previsioni tutte al ribasso sulla crescita mondiale, dell’Eurozona e dell’Italia per svariati decimali di punto. Queste due istituzioni internazionali hanno preso atto del rapido venir meno delle favorevoli condizioni internazionali – rivalutazione del dollaro, petrolio a buon mercato, vigoroso contributo della Cina e dei Paesi Emergenti alla crescita mondiale che hanno finora più che considerevolmente sostenuto, pur in tempi di recessione, la domanda e gli scambi globali. E allora, se il mondo smette di crescere, si riducono i vantaggi assicurati ai Paesi esportatori, Italia compresa, dai bassi prezzi dei prodotti petroliferi e dal “dollaro forte”. Insomma, tutto sembra dire che l’Italia potrà
creazione di nuovo lavoro, si devono coinvolgere da subito alte professionalità, qualificate competenze, di qualità ed equilibrio, soggetti in grado di “leggere” il territorio e di capirne i problemi e le potenzialità, di dialogare davvero con le forze sociali e gli
amministratori locali, di comprendere e farsi comprendere dai cittadini. Anche perché a questo Nucleo Tecnico spetterà predisporre entro un paio di mesi una prima proposta riferita al rilancio del territorio avvalendosi dell’assistenza tec-
nica di Invitalia (l’Agenzia specializzata in materia di investimenti e sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia). Ed infine - chiosa la Boccardo – non sarebbe il caso che, una volta nominati dal Ministro, questi esperti prima di buttar giù “una prima proposta” avessero una qualche indicazione da parte del territorio, facessero un primo giro d’orizzonte e ascoltassero le parti più direttamente interessate e coinvolte, si facessero un’idea di come siamo messi e di come siamo pronti a rimetterci in piedi? Sarebbe davvero opportuno un incontro/confronto con e fra le forze del lavoro, perché il lavoro deve essere al centro degli obiettivi dell’area di crisi. Anche per evitare di andare in ordine sparso e con una “creatività” spesso inconcludente e dispersiva: chi vuole oggi migliorare la ferrovia verso la dorsale tirrenica, chi vuole finanziare domani la rete informatica, chi appena possibile vuole allargare l’area a Trivento, chi pensa di utilizzare in eterno le opportunità per altri ammortizzatori sociali, … e chi già conta di poter affidare consulenze ai soliti amici (così si dice).”
Gli imprenditori tornino ad investire in Molise
contare sempre meno sul favore delle circostanze esterne. Per questo, - continua la segretaria regionale della UIL - se non vogliamo avere altre cattive notizie, dobbiamo fare, come “sistema Paese”, più conto su noi stessi, sulle “fondamentali leve dello sviluppo” che da noi dipendono e sulle quali noi possiamo agire: i consumi e gli investimenti. La vicenda “consumi” il sindacato non può che giocarsela direttamente con governo e parlamento: ridurre l’altissimo prelievo fiscale che assottiglia i redditi dei lavoratori, dei pensionati, della grandissima parte delle famiglie italiane; attività d’impresa che deve essere meno taglieggiata dal fisco e il costo del lavoro che va meno oppresso dalle imposte. Per dare più soldi ai lavoratori, il sindacato è impegnato anche a rinnovare i contratti di lavoro, con
molte difficoltà e resistenze frapposte dai datori di lavoro e dalle loro Associazioni. “Confindustria deve decidersi a non fermare i contratti - commenta preoccupata Boccardo, - ponendo in campo posizioni oltranziste sui salari ma deve aprire con noi un vero confronto sui problemi della crescita e dell’innovazione e della necessaria evoluzione delle prestazioni di lavoro”. Sembra infatti che ora, proprio ora, Confindustria voglia discutere una riforma del sistema contrattuale, fissare, cioè, le nuove regole per discutere e sottoscrivere gli accordi. E, nel frattempo, fermare le discussioni sui nuovi contratti. Per quanto riguarda la riforma del modello contrattuale, le idee della UIL sono arcinote: contratto nazionale tarato sul PIL e diffusione della contrattazione di secondo livello basata sulla produttività che tenga conto di diversi fattori quali gli investimenti, la tecnologia, l’innovazione di processi e prodotto. Rinnovo dei contratti scaduti o in scadenza e confronto per una riforma del sistema contrattuale devono andare di pari passo, infatti - scrive la rappresentante UIL non si può impedire a quelle categorie che hanno già presentato le piattaforme (commercio, chimica, agroalimentare,…) di procedere immediatamente al rinnovo. Accanto al-
l’obiettivo di rialzare i consumi interni, quelli delle famiglie del nostro Paese, c’è poi la necessità di investimenti pubblici e privati. Degli investimenti pubblici abbiamo detto spesso, a partire dal più efficace utilizzo dei fondi europei da concentrare su interventi strategici e da non disperdere nei mille rivoli. Ricordando però che gli Stati Uniti stanno investendo mille miliardi di dollari l’anno in infrastrutture, innovazione e tecnologia, ricerca e cultura. Noi in Europa e in Italia, figuriamoci in Molise, non stiamo investendo un euro. Ma, soprattutto in questo momento con i tassi dell’interesse praticamente a zero, c’è tanto spazio, anche per gli investimenti privati, perché le imprese tornino ad investire. Proprio quelle aziende che hanno finora “tirato i remi in barca”, hanno chiuso fabbriche e delocalizzato impianti. Proprio quegli imprenditori molisani che si trovano per le mani le opportunità che derivano dal riconoscimento dell’area di crisi, devono ora rialzare la testa e ricominciare ad investire, a scommettere davvero sul futuro di questo territorio. La base produttiva del paese - conclude Tecla Boccardo - si è, infatti, ristretta di oltre un quarto anche perché le imprese hanno smesso di investire, ed il Molise vive un momento di difficoltà e di povertà dilagante anche perché qui di imprenditori coraggiosi se ne vedono pochi. “ Dardo
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17 settembre 2015
Calpestate le norme più elementari di democrazia
Il centrosinistra, famelico, si accaparra anche la vice presidenza del Corecom
Vincenzo Cimino: “Scelta ha offeso le norme del saper vivere e tutta la categoria dei giornalisti” Facili profeti. Non ci voleva molto, conoscendo i personaggi e i ruoli nel consiglio del Comitato regionale sulla comunicazione (Corecom) del Molise. Il giorno dell’insediamento abbiamo scritto: “Con Vincenzo Cimino, che sa del mestiere e lo pratica con una buona dose di coraggio e sfrontatezza, si dovrebbero verificare non poche novità; sicuramente non mancheranno occasioni per polemizzare, si spera, in versione utilitaristica”. Abbiamo azzeccato tutto, tranne l’auspicio che il confronto tra Cimino, il presidente Latessa e l’altro consigliere Mileti si risolvesse in una versione utile alla funzione del Corecom e, quindi, ai problemi della comunicazione. Niente di tutto questo. Latessa e Mileti che sono in quota al Pd, mentre Cimino è stato indicato dal gruppo d’opposizione in seno al consiglio regionale, hanno mostrato subito di conoscere bene lo spartito politico che rappresentano, notoriamente affamato di potere. Per
cui Mileti, col proprio voto e quello di Latessa, ha beccato la vicepresidenza, accantonando il valore di rappresentanza e la professionalità di Cimino. Che ha commentato: “Una simile scelta ha offeso le norme del saper vivere e tutta la categoria dei giornalisti”. Perfettamente ragione: Latessa e Mileti di giornalismo e di comunicazione ne sanno quando noi
sappiamo di astrofisica, ma sanno che hanno da soddisfare chi li ha nominati, precludendo il consigliere di minoranza, e il proprio tornaconto. Ancora Cimino rivolgendosi ai giornalisti molisani: “Volevo sottolineare ai colleghi che nella finanziaria 2015 approvata dal Consiglio regionale, è stato votato un taglio delle indennità del Corecom del
10% e la riduzione del numero da 5 a 3 membri. Purtroppo non riesco a trovare il taglio delle indennità dei consiglieri regionali, benché sbandierato in campagna elettorale. Venendo ai poteri del vice presidente del Corecom, sostanzialmente, al di là dell’immagine, della rappresentatività e del ruolo, è una questione economica: guadagna qualcosa in meno del presidente e qualcosa in più del semplice consigliere”. Un brutto esordio, quantunque perfettamente in linea con lo stile del centrosinistra, che, purtroppo, annuncia un’altra stagione del Corecom in versione “chiacchiere e distintivo”. Ma Cimino è di scorza dura. Messa da parte la vicenda della vicepresidenza del Corecom, eccolo al lavoro: “Per quel che concerne le attività, stiamo per approvare la tabella di ripartizione 448/1998, ora provvisoria, e da Roma credo aspettino solo il Molise per pagare tutte le emittenti d’Italia. Ho sollecitato la
definizione di una convenzione con l’università del Molise (facoltà di Scienze della comunicazione) per il monitoraggio delle tv e la predisposizione del regolamento sulla legge per l’editoria. Da uno sguardo al testo, siamo in forte ritardo, anche se i termini non sono perentori; comunque, più passa il tempo e più l’editoria locale soffre. Ovviamente, i miei giudizi sulla legge non sono cambiati, come non è cambiata la mia idea circa i punti oscuri sulla norma che vanno chiariti. In ultimo, ma non da ultimo, i fondi alla carta stampata, la legge 2009 abrogata… devono essere ancora erogati, e i giornali vivono situazioni di grave difficoltà ben note, e il free press (La Gazzetta del Molise –ndr), ignobilmente fuori da tutto. Ho chiesto maggiore attenzione e mi sforzo di spingere sull’acceleratore perché siamo in forte ritardo e la prossima seduta è prevista per il 6 ottobre”. Appuntamento, dunque, al 6 ottobre
Del progetto europeo Adristorical Lands promoting mobility se ne occuperà il servizio di Gabinetto del presidente della giunta regionale
Stando all’atto di organizzazione delle strutture dirigenziali adottato dal giunta regionale il 30 settembre 2013, spetta al Servizio di Gabinetto del presidente Frattura, ossia all’ingegnere Mariolga Mogavero, la gestione delle risorse europee con cui è stato finanziato il programma Erasmus PLus, che permette un ampio ventaglio di tipologie di progetti e di tematiche di lavoro, ivi incluse le mobilità giovanili e studentesche. Un bel colpo, per realizzare una politica d’affezione, soprattutto nei confronti dei giovani che potranno andare in giro per l’Europa. Un bel colpo, per avere per le mani soldi, idee e possibilità di creare e fare clientela. Non tutti i programmi europei danno questa possibilità, ed è stata brava la giunta a riservare le attività connesse alla cooperazione territoriale europea e allo sviluppo, un ambito operativo sempre ricco di risorse finanziarie e, come abbiamo accennato, con un ampio ventaglio di programmazione, a se stessa, per mezzo del servizio di Gabinetto del presidente Frattura. Nell’ Erasmus Plus, a va-
Bel colpo: soldi, idee e possibilità di creare e fare clientela Coordinatrice del progetto e delle risorse finanziarie l’ingegnere Mariolga Mogavero lere sull’azione KA1 del programma, è stato incluso ed approvato il progetto Adristorical Lands promoting mobility che vede la Regione Molise come Lead partner. E di questo progetto già provvidenzialmente finanziato si occuperà la Mogavero, avendo cura di tenere informato il suo datore di lavoro, il presidente della giunta. A darle una mano sarà il Servizio Integrato dell’Istruzione e della Formazione professionale, un modo gentile di accontentare anche il vice presidente Petraroia. Una mano lava l’altra, ed entrambe il viso. Sul piano dei finanziamenti, e dei programmi, l’esecutivo regionale trova sempre la maniera di bilanciare gli interessi. Come in questo caso. Per evitare che qualcuno faccia cappotto. Comunque, essendo la Mogavero
la coordinatrice del progetto e delle risorse, va da sé che l’Adristorical Lands promoting mobility si dovrà orientare e risolvere con la piena soddisfazione del capo. E perché tutto fili liscio, senza intoppi, la giunta ha dato mandato al direttore del Servizio bilancio di provvedere alla predisposizione degli atti conseguenti per la variazione di bilancio che deve contenere, in maniera esplicita, uno specifico capitolo in entrata ed uno in uscita (la classica partita di giro), recante la dicitura del progetto e il richiamo al programma di finanziamento. Fossero tutte così ben circostanziate, organizzate, e predisposte le delibere regionali, probabilmente la macchina amministrativa funzionerebbe certamente meglio. Dardo
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Le verifiche burla del Pd per continuare a governare nell’ottica del profitto, non solo elettorale Nel gruppo Pd a Palazzo san Giorgio l’obiettivo è un nuovo assetto giuntale che il sindaco Battista può dilazionare ma non evitare Verifiche politiche nei luoghi della non politica; il problema riguarda il Pd a tutti i livelli istituzionali, che di partito politico ha poco della tradizione storica e molto della innovazione, sì, ma personalistica. Pare essere un circolo più che un partito, in cui i big (Ruta, Frattura, Leva, Venitttelli) si contano e si scontrano per l’esercizio del potere e i paria in ricreazione; per cui le verifiche di cui avvertono il bisogno dopo il crollo di Brasiello a Isernia, le difficoltà della segretaria regionale Micaela Fanelli ad essere regista e responsabile, e le difficoltà di coesione intorno alla figura e l’opera del sindaco Battista a Campobasso, non sono che la necessità di ricomporre ruoli e posizioni personali, anche in vista delle future elezioni parlamentari e regionali, che con il profilo di partito in quanto tale, è puro eufemismo. Si lotta oggi per avere un futuro domani. Soprattutto per continuare a governare nell’ottica del profitto, non solo elettorale. Farebbe eccezione il gruppo PD a Palazzo san Giorgio se davvero credesse in ciò che ha detto e pare continui dire, senza mai prendere però una determinazione: velate minacce di disenso, anche qui per conquistare spazi e visibilità oltre la
routine. Il gruppo ha detto che è fermamente convinto che Campobasso abbia bisogno di atti di coraggio e di programmazione volti a cambiare radicalmente le sorti, restituendola ai cittadini, legittimi proprietari, rinvigorita e rigenerata. Bella enunciazione di principio che però non collima col seguito: “Esiste un reale scollamento tra l’esecutivo e la maggioranza, in particolar modo tra gli assessori del PD e il gruppo, situazione di fatto inaccettabile (ma sono due anni che l’accettano supini – ndr) laddove si ritiene indubbio il
naturale e dovuto rapporto di fiducia tra i due organi (giunta e gruppo di maggioranza –ndr), i cui atti si pongono come svolgimento, precisazione e arricchimento del mandato a rappresentare e a governare conferito dagli elettori”. I consiglieri comunali del Pd hanno detto pure e, pare continuino a dire, che “si sono registrati comportamenti superficiali e d’insofferenza al ruolo da parte di qualche assessore Pd (gli indiziati sono Chierchia, Maio e De Capoa: l’una neofita entusiasta di se stessa; l’altro affetto di rigidità e ortodossia
comunista, l’altra ancora in fase di apprendistato in chiave “lei non sa chi sono io”, giudicati insufficienti rispetto al peso dei rispettivi assessorati: Urbanistica, Lavori pubblici e Attività culturali - ndr), culminati anche con una gestione della Res Pubblica poco incline alla voglia/necessità di cambiamento e al dovere di buona amministrazione”. Gli stessi consiglieri, ovvero Bucci, D’Elia, Landolfi, Massarella, Molinari, Ramundo, Sanginario, Trivisonno e Viola, hanno detto pure e pare continuino a dire, ch’è necessa-
ria maggiore consapevolezza dei ruoli, perché loro non intendono più tollerare atteggiamenti di distanza dell’esecutivo nei confronti del gruppo consiliare Pd, nonché prese di posizione autoreferenziali e dannose per la Città da parte di qualsivoglia assessore. Critiche che bastavano e avanzavano per chiedere e ottenere un chiarimento, una resettazione degli umori e dei malumori, una reciproca legittimazione nei ruoli, nelle funzioni e nelle responsabilità, possibilmente in ottica “interesse collettivo” che, però, non c’è stata e forse non ci sarà. Queste presunte verifiche politiche sono una stucchevole pantomina, facilmente risolvibile non appena il resoconto degli interessi personali sarà realizzato con reciproca soddisfazione. Nel gruppo Pd a Palazzo san Giorgio l’obiettivo è un nuovo assetto giuntale che il sindaco Battista può dilazionare ma non evitare. Come inevitabile saranno le Forche Caudine del gruppo moderato (Ambrosio, Madonna e Colarusso), se non sarà verificata la coerenza di un’alleanza che fin qui non ha generato progresso, ma soltanto regresso. Dardo
l’intervento L’ambiente va considerato come un sistema naturale costituito da elementi abiotici (luce, aria, acqua, suolo, ecc.) ed elementi biotici (esseri viventi animali e vegetali) tra i quali sussistono continui flussi di materia ed energia in un verso e nell’altro. Esso non può più essere considerato un determinante secondario della nostra salute se è vero, come studi recenti dimostrano, che le sollecitazioni e le informazioni da esso provenienti vengono recepite ed elaborate dagli organismi viventi fino ad arrivare ad interagire con il loro corredo genomico. In particolare l’immissione antropica di agenti fisici, di molecole xenobiotiche e di agenti chimici determina un rapido cambiamento della composizione chimico-fisica di atmosfera, idrosfera, litosfera e biosfera con conseguente interferenza e sollecitazione epigenomica delle cellule e dell’intero organismo, uomo compreso, nel tentativo di adattarsi ad un ambiente che cambia assai rapidamente. Questa intera-
No alla trivelle, Sì alla salute zione e sollecitazione può portare a alterazioni tali da indurre patologie neoplastiche e cronicodegenerative, ma ciò che più preoccupa è che possa colpire i bambini durante il loro sviluppo fin dal ventre materno alterando il fetal-programming, ovvero inducendo una mancata corrispondenza tra la programmazione in utero e la realtà post-natale. L’uomo agisce troppo spesso da fattore esterno e altera l’equilibrio dei singoli ecosistemi di cui è costituito l’ambiente. Un esempio, di dimensioni globali, è la combustione di fonti fossili per produrre energia, il loro utilizzo nei motori a scoppio, nonché la loro trasformazione in sostanze chimiche usate in svariati prodotti di uso comune, come ad esempio la plastica. A partire dalla ricerca e prospezione, fino ad arrivare all’utilizzo finale, previa trasformazione degli idrocarburi di cui è formato il petrolio, si realizza una catena di eventi tutti ad alto impatto
ambientale e che immancabilmente si ripercuotono sulla salute del pianeta e di tutti gli esseri viventi in esso presenti. Ci soffermeremo sull’impatto dovuto alla ricerca e prospezione degli idrocarburi off-shore. Il primo impatto riguarda il petrolio stesso le cui scorte terrestri sono in via di esaurimento a causa del continuo prelievo. I processi biologici, geologici e chimici che portano alla formazione del cherogeno prima e del petrolio dopo e di tutte le altre forme di idrocarburi, pur avvenendo continuamente, richiedono milioni di anni prima che il ciclo sia completo e dia come risultato finale petrolio, metano e altre sostanze. La prospezione geofisica per la ricerca di rocce sedimentarie, possibili reservoir, ha un impatto notevole sulla fauna del sito sede di ricerca. Essa utilizza, tra le altre, anche la tecnica della sismica a riflessione sia in ambiente on-shore
che in off-shore; si producono cioè onde sismiche, indistinguibili da quelle prodotte da un terremoto, che si propagano negli strati rocciosi e il cui tempo di riflessione verso la superficie viene utilizzato per la ricostruzione degli strati rocciosi stessi. In ambiente marino, dunque nelle prospezioni off-shore, questa tecnica prende il nome di Air-gun e utilizza un getto di ossigeno ad altissima pressione (14-21 MPa), per provocare onde di compressione nell’acqua, capaci di propagarsi nelle rocce del fondale. Tale tecnica è responsabile di enormi danni arrecati alla fauna marina. La riflessione scientifica è osservazione e studio di fatti con formulazione di teorie e loro verifica, non afferma verità, ma cerca di spiegare perché e come avvengono i fatti. “L’uomo che per primo accese il fuoco fu anche il primo ad intervenire attivamente sull’ambiente!”. Comitati per la salute
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Campobasso
17 settembre 2015
Cinghiali, interventi immediati L’assessore alla Provincia, Tramontano, ha presentato un’apposita proposta di delibera incidenti stradali (fatto certificato dalle innumerevoli denunce presentate agli organi competenti)”.Pertanto la maggioranza, ravvisata la necessità di azioni urgenti per limitare la presenza dei cinghiali sul territorio provinciale e regionale, ha votato all’unanimità la proposta dell’Assessore Tramontano. Gli esponenti di centro-sinistra presenti in aula si sono astenuti sulla votazione del provvedimento. “La proposta di delibera- continua l’Assessore- fa voti affinché la Regione Molise, in quanto Ente deputato alla programmazione e al coordinamento delle at-
CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis ringrazia l’assessore all’Ambiente Alberto Tramontano, che ha presentato durante l’ultima seduta del Consiglio provinciale una proposta di delibera per il contenimento della presenza dei cinghiali sul territorio molisano. Tale delibera è stata condivisa dalla Commissione Ambiente di Palazzo Magno. “È ormai certificato – afferma Tramontano- che i cinghiali producano ingenti danni all’agricoltura (come affermato dalla associazioni di categoria) e che provochino numerosi
tività legate all’esercizio venatorio e alla gestione della fauna selvatica nonché erogatore dei finanziamenti necessari per lo svolgimento delle funzioni delegate, intraprenda, nel breve e medio periodo, tutte le azioni programmatorie e finanziarie, compreso l’eventuale prolungamento straordinario del prelievo venatorio alla specie “cinghiale”, in grado di contenere e/o attenuare l’impatto negativo indotto dall’eccessiva densità di tale specie, causa di ingenti danni alle coltivazioni agricole e pericoli per la pubblica incolumità”.
Tanti visitatori per il Giro delle 12 Chiese Grande successo anche per questa XI edizione del Giro delle 12 Chiese: oltre 120 persone hanno visitato il borgo di Campobasso accompagnati dai volontari dell’Associazione Centro Storico durante le quattro visite organizzate nella mattinata e nel pomeriggio di domenica 13 settembre. Tanti campobassani, tra i quali anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Campobasso Emma de Capoa, per un giorno si sono dedicati alla scoperta delle bellezze nascoste e dimenticate del centro storico cittadino. Ma numerosi sono stati anche i visitatori giunti a Campobasso da diverse località della regione e non solo. Per quest’anno il Giro delle 12 Chiese è rientrato nell’ambito delle attività del “Comitato Trivisonno 2015” per cui moltissimi dei visitatori hanno versato un contributo per la raccolta fondi finalizzata al restauro del dipinto del Maestro Trivisonno “Gli Evangelisti”, opera che si trova nella Cappella dell’Addolorata nella Chiesa di Santa Maria della Croce e che i partecipanti alla visita guidata hanno potuto ammirare pro-
prio durante il Giro. L’Associazione ha aderito al “Comitato Trivisonno 2015”, gruppo informale costituito da diverse associazioni del Molise che, in occasione del ventennale della scomparsa del pittore Amedeo Trivisonno, intende realizzare una serie di eventi per valorizzare la figura dell’artista e favorire la conoscenza delle sue opere presenti nella Regione Molise. Tutte le iniziative del comitato sono finalizzate alla raccolta fondi per finanziare il restauro dell’opera “Gli Evangelisti”, realizzata nel 1937 da Amedeo Trivisonno, nella volta della cappella dedicata all’Addolorata della chiesa di Santa Maria della Croce di Campobasso.
Promossi al grado di Maggiore il Capitano Petrocco ed il Capitano Nichilo Molise, in cui ha ricoperto diversi incarichi di Stato Maggiore. L’ufficiale, proveniente dal ruolo Marescialli, nel 1999 vincitore di concorso per titoli ed esami, venne promosso al grado di Sottotenente. Il primo incarico che gli venne affidato fu quello di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC (ora Comando Gruppo) di Torre Annunziata (NA), ritenuta una tra le aree più critiche e sensibili sotto il profilo dell’ordine e della pubblica e della criminalità organizzata nella penisola. Nel 2003 gli venne affidato il Comando della Compagnia di Ortona (CH) e nel 2009 presso il Comando di Vertice nel capoluogo molisano. Maggiore Nicolino PETROCCO
Importante passo avanti per due Ufficiali dei Carabinieri che prestano servizio nella provincia di Campobasso, i capitani Nichilo e Petrocco sono infatti stati promossi al grado di Maggiore.
Il Maggiore Nicolino Petrocco, attualmente Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Campobasso, dove è giunto nel mese di settembre 2013, proveniente dal Comando Legione Carabinieri
Il Maggiore Paolo Nichilo è attualmente Comandante della Compagnia Carabinieri di Termoli, dove nel 2012 era giunto con il grado di Capitano. L’ufficiale è proveniente dai Corsi dell’Accademia Militare di Modena dove ha frequentato il 182° Corso. Promosso Tenente, veniva destinato al Comando di un Plotone della Compagnia di Inter-
Maggiore Paolo NICHILO
vento Operativo di Napoli, facendo parte per tre mesi del Contingente impiegato per la sicurezza delle XX Olimpiadi invernali di Torino 2006. Successivamente destinato a comandare il Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia CC di Tropea in provincia di Vibo Valentia fino al 2008, quando assunse il Comando della Compagnia di Cirò Marina in provincia di Crotone.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Sfondato il muro delle 35mila presenze” Soddisfazione per Vivi la tua CAMPOBASSO. Oltre trentacinquemila presenze: questo il dato fornito nella conferenza stampa, a Palazzo San Giorgio, durante la quale gli assessori comunali Salvatore Colagiovanni, Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore ed Emma de Capoa hanno tracciato il bilancio (di gran lunga positivo) sulla manifestazione ‘Vivi la tua Città’, che sabato 12 settembre 2015 ha illuminato il centro e il borgo antico di Campobasso. “Il risultato è sotto gli occhi di tutti – ha esordito un galvanizzato Salvatore Colagiovanni –, aggiungerei anche dei più scettici. Abbiamo condensato in una serata lo sport, l’enogastronomia, il commercio, gli spettacoli e tutte altre attività che si sono viste in ogni angolo del cuore di Campobasso. Personalmente, penso già al prossimo anno, quando prevedo di incentivare e integrare ancor di più il commercio e con l’assessore Alessandra Salvatore stiamo studiando un nuovo format di un evento che cambierà il nome. Mi dispiace per qualche negozio in via Roma che ha deciso di restare chiuso durante la manifestazione, in una zona che è stata molto frequentata. ‘Vivi la tua Città’ è servita, non solo per far trascorrere una serata ai nostri concittadini all’insegna del divertimento e della spensieratezza, anche per immaginare un capoluogo con una viabilità diversa. Penseremo nei prossimi mese a un piano urbanistico e della mobilità differente, sulla falsariga di quello
di Benevento, dove non è possibile parcheggiare nel centro storico e nel centro cittadino ci sono percorsi alternativi, pur di evitare il traffico selvaggio nel cuore della città. Non è possibile, ad esempio, vedere auto parcheggiate nel centro storico sin davanti la porta di casa”. L’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni,
archiviata la manifestazione, la cui organizzazione è stata avviata nel mese di luglio, già pensa al mese di dicembre. “Sul Natale ci scommettiamo – le sue parole – e già stiamo pensando a una illuminazione ancor più bella del 2014. Approfitto dell’occasione per ringraziare la Confesercenti provinciale e il suo presidente Pasquale Oriente, che ha collaborato a ‘Vivi la tua Città’ e per invitare la cittadinanza a essere più collaborativa. La città va vissuta e non è il capoluogo ad avere i difetti, ma alcuni suoi cittadini”. ‘Vivi la tua Città’, dunque, va in pensione dopo il grande successo delle edizioni 2014 e 2015: la manifestazione nel 2016 cambierà nome e, leggermente, anche il format. E non è da escludere che sarà un evento firmato soltanto dal Comune di Campobasso.
“Stadio, assurdo il divieto delle bevande alcoliche Il gruppo del Movimento Cinque Stelle ha chiesto la revoca dell’ordinanza del Sindaco CAMPOBASSO. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle al comune di Campobasso ha presentato una mozione, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale convocato per il 2 ottobre, per chiedere al Sindaco di revocare l’ordinanza che vieta la somministrazione di bevande alcooliche inferiori ai 21° presso gli impianti sportivi, un provvedimento che da anni crea ampio malcontento tra i tanti tifosi che frequentano pacificamente lo stadio ai quali è stata privata la possibilità di ristorarsi, durante l’intervallo, bevendo un lattina di birra. Tale ordinanza, risalente a molti anni fa quando il sindaco era Giuseppe Di Fabio, trae origine dall’art.
54 del Testo Unico per gli Enti locali che stabilisce che il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Provvedimenti quindi che dovrebbero avere carattere temporaneo ed essere preceduti da approfondite istruttorie che evidenzino situazioni di concreto ed eccezionale pericolo per la sicurezza pubblica, tale da giustificare una misura dalla portata restrittiva così ampia. Tant’è che la legge 287/91, che introduce il divieto di somministra-
zione di bevande aventi un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume per gli esercizi operanti nell’ambito di impianti sportivi sancisce anche che il Sindaco, con propria ordinanza, può temporaneamente ed eccezionalmente, estendere tale divieto alle bevande con contenuto alcoolico inferiore al 21 per cento del volume. L’ordinanza risulta quindi evidentemente infondata, tant’è che ampissima giurisprudenza amministrativa in materia definisce illegittime le ordinanze sindacali che vietano in maniera assoluta e generalizzata la vendita di bevande alcooliche all’interno
degli impianti sportivi in assenza di condizioni di eccezionalità e di gravi e circostanziati pericoli per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Peraltro, dall’analisi dei fenomeni socio-sportivi della nostra città, emerge chiaramente che le tifoserie campobassane si distinguono spesso per l’esemplarità del proprio comportamento e l’alto livello di civiltà sia in occasione di incontri casalinghi che “in trasferta, tant’è vero che si è oramai persa la memoria di episodi di violenza o di compromissione della pubblica incolumità in concomitanza di manifestazioni sportive nella nostra città, ancor più ricon-
ducibili all’uso/abuso di sostanza alcoliche di qualsiasi tipo. Riteniamo inoltre che l’adozione di provvedimenti restrittivi all’interno degli impianti sportivi non escluda comunque la possibilità del verificarsi di comportamenti sconvenienti, atteso che la stessa ordinanza non può certo precludere l’assunzione di bevande alcooliche prima o dopo le manifestazioni ed all’esterno degli impianti sportivi, sempre ammesso che sia il consumo di qualche birra la causa del fenomeno della “violenza negli stadi” e non motivi ben più seri e complessi riconducibili a fattori di ordine sociale e culturale.
“Fondovalle Tappino, problemi irrisolti” La frana di Pietracatella preoccupa il consigliere regionale Salvatore Ciocca RICCIA. Nonostante le numerose lettere di sollecito, tese alla risoluzione delle ataviche condizioni di insicurezza ed impercorribilità del tratto stradale (sia quello ricadente in territorio di Toro, sia quello in agro di Pietracatella), a tutt’oggi nulla si è mosso, a parte – naturalmente – le risposte polemiche, strumentali ed insufficienti dell’Anas, ente gestore dell’arteria Campobasso-Foggia”. A dichiararlo è il consigliere regionale Salvatore Ciocca. “In particolare il tratto franato di Pietracatella continua a destare ulteriori preoccupazioni relativamente all’incolumità degli automobilisti ma soprattutto dei motociclisti. Credo che, con le inevitabili perturbazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi, la situazione potrà solo peggiorare: è indispensabile quindi intervenire per eliminare ogni possibile pericolo, in entrambi i tratti stradali. Tra l’altro, in agro di Toro, in un tratto dove i molteplici lutti
avrebbero dovuto spingere per celeri lavori di risanamento, sul pendio del terreno da eliminare per allargare la curva (a ridosso della nuova palificata di protezione), sta crescendo vegetazione autoctona. Si tratta di una zona fortemente ombreggiata ed oggetto di forti gelate che compromettono la stabilità dei veicoli: anche in questo caso è assolutamente indispensabile completare i lavori per la conseguente messa in sicurezza. Nel tracciato intermedio tra le due località, poi, sono comparsi avvallamenti improvvisi del manto stradale, veri e propri “gradini” che peggiorano la situazione e anche per il loro risanamento non si registra alcun intervento. Avevo già chiesto ai Sindaci del Fortore un intervento che fosse da stimolo per l’Anas e per gli altri Enti preposti. Ribadisco l’invito affinché si intervenga immediatamente, prima che sia davvero troppo tardi”.
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Isernia
17 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Chiusura prefettura di Isernia Patriciello scrive ad Alfano “Rivedere il decreto, città troppo penalizzata” La chiusura della Prefettura di Isernia “rischia di essere eccessivamente penalizzante per quei centri che già vivono una condizione di estrema fragilità del tessuto sociale e produttivo”. Inopportuno, quindi, “rimuovere un importante presidio istituzionale in un periodo in cui la presenza dello Stato è ritenuta fortemente necessaria da parte dei cittadini”. È quanto si legge nella lettera indirizzata al Ministro dell’Interno Angelino Alfano da Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro della commissione ITRE (Industria, Ricerca e Energia) al Parlamento Europeo. Un intervento, quello dell’eurodeputato forzista, a seguito della diffusione dello schema di Dpr predisposto dal Governo in cui
si preannuncia il taglio di 23 Prefetture tra cui, appunto, quella di Isernia. “L’attuale emergenza legata all’enorme afflusso di migranti nelle nostre Regioni – scrive Patriciello –, unitamente al sempre più diffuso bisogno di sicurezza, rende quanto mai fondamentale il ruolo di coordinamento e gestione di tali problematiche portato avanti dalle Prefetture”. L’europarlamentare molisano si dice d’accordo con l’esigenza “di procedere ad un’accorta e più efficiente razionalizzazione dell’amministrazione statale” ma, sottolinea, senza “trascurare le differenze sociali ed economiche che contraddistinguono i diversi centri urbani interessati”. E fa l’esempio della città di Isernia, dove “il settore terziario – ivi
compresa l’attività amministrativa degli organi dello Stato – costituisce da sempre una parte rilevantissima dell’economia locale, la cui situazione si è purtroppo ulteriormente aggravata a seguito della crisi e delle conseguenti chiusure di numerose realtà produttive del Nucleo industriale di Pozzilli-Venafro e di storiche aziende quali l’ITR e Di Risio che, direttamente e attraverso il proprio indotto, costituivano nel recente passato la principale fonte di sostentamento per migliaia di nuclei familiari. Quanto al tema della sicurezza, Patriciello mette in guardia sui pericoli per il territorio urbano che, privo di “una forte presenza statale sul territorio, rischierebbe di diventare meta di rifugio per latitanti e zona
privilegiata per possibili infiltrazioni malavitose”. Dubbi anche sui parametri alla base della decisione di chiudere la Prefettura d’Isernia. “Resta da valutare – scrive infatti l’eurodeputato molisano - il criterio in base al quale da un lato si è ritenuto di lasciare la Regione Molise con una sola Prefettura e, dall’altro, si è consentito a Regioni come Umbria e Basilicata di mantenere entrambi i presidi istituzionali. Una costatazione – conclude Patriciello – che fotografa una condizione di palese ingiustizia dove, più che giudizi fondati su valutazioni economiche e funzionali, sembra aver avuto la meglio il differente peso politico delle diverse entità territoriali”.
Fornelli: il Consiglio comunale dei ragazzi diviene realtà Il sindaco Tedeschi: “Sarà la “palestra” politica per i giovani del posto” FORNELLI. Vanno avanti senza sosta le iniziative rivolte al sociale e al mondo dei giovani attuate dall’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Giovanni Tedeschi. L’ultima in ordine di tempo è quella presentata nel pomeriggio di lunedì all’interno della casa comunale fornellese. Si tratta della costituzione del nuovo Consiglio comunale dei ragazzi che andrà a formarsi nelle prossime settimane grazie all’impegno dell’asso-
ciazione socio-culturale “Il Melograno” e dell’amministrazione comunale. Ad illustrare l’iniziativa ai giovani interessati, alle scolaresche presenti e ai genitori dei futuri “politici” di Fornelli, il vicesindaco Gino Apollonio, il presidente dell’associazione “Il Melograno” Pasquale Lombardi e la referente del sodalizio associativo appena citato Emilia Castaldi. Verranno coinvolti e potranno essere eletti i nati tra il 2000 ed il 2005 per un
totale di ragazzi coinvolti che raggiunge quota 86 partecipanti. Le elezioni del sindaco dei ragazzi si svolgeranno il prossimo 31 ottobre dopo la campagna elettorale ed i comizi dei più giovani. Il Consiglio che poi verrà eletto rappresenterà una sorta di assise civica ombra che potrà proporre idee agli amministratori più “grandi” per così dire. Soddisfatto dell’iniziativa il vicesindaco Gino Apollonio che ha ribadito che attraverso questo stru-
mento i giovani potranno toccare con mano la vita amministrativa del loro paese. Obiettivo finale condiviso anche dal primo cittadino Giovanni Tedeschi che ha voluto ringraziare la dirigenza scolastica di Fornelli, il corpo docente e anche i genitori che credono fortemente in questo nuovo Consiglio comunale dei ragazzi che rappresenterà la loro prima vera e propria palestra politica del futuro.
Torna al Neuromed la Notte dei Ricercatori L’edizione 2014 ha visto migliaia di studenti e cittadini partecipare a questa grande festa della scienza POZZILLI. Dopo il successo della Notte dei Ricercatori 2014, il Neuromed rilancia. Quest’anno saranno tre le giornate dedicate all’evento europeo che coinvolge Centinaia di Centri di Ricerca in tutta Europa, con migliaia di scienziati impegnati nell’incontro con il pubblico. L’iniziativa della Notte dei Ricercatori, promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005, punta a creare occasioni di incontro tra scienziati e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.
L’IRCCS Neuromed di Pozzilli, nella sua tradizione di impegno nella comunicazione scientifica, partecipa a questa grande operazione con tre giornate interamente dedicate al fascino e all’avventura della scienza. Giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 settembre il Neuromed aprirà le sue porte a tutti. Esperimenti interattivi, incontri con i ricercatori, visite nei laboratori, momenti dedicati all’osservazione del cielo con telescopi, rappresenteranno occasioni in cui persone di tutte le età potranno entrare in contatto con un mondo che spesso viene visto come distante dalla vita di tutti i giorni, ma che invece è parte fondamentale della società moderna.
E l’edizione 2015 della Notte dei Ricercatori Neuromed avrà anche una particolare atmosfera. Il 2015 è stato infatti dichiarato “Anno internazionale della luce” dall’ONU. La luce in tutti i suoi aspetti, medici e scientifici, sarà così al centro di molte delle iniziative proposte. La Notte dei ricercatori Neuromed vede l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo; il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, del Ministero della Salute, della Regione Molise, della Provincia di Isernia e del Comune di Pozzilli
La Governatrice Daniela Soderi Vitali in visita al club di Isernia Lo scorso 7 settembre l’International Inner Wheel di Isernia, rappresentato dalla Presidente Marialuisa Pallotta Evangelista, ha dato il benvenuto alla Governatrice del Distretto 209, Daniela Soderi Vitali. La visita della Governatrice rappresenta uno dei momenti più importanti del club in quanto offre la possibilità di conoscerci e confrontarci. La Governatrice nel suo discorso iniziale ha tenuto a sottolineare quanto sia importante il tema,per questo anno sociale, della Presidente Internazionale Charlotte de Vos ‘Unique&United’, ossia ognuno di noi deve donare le proprie qualità a beneficio di tutte e in
particolar modo per far crescerel’associazione. In questa occasione,la Governatrice ha conferito il premio ‘International Innovative Work’, istituito dalla nostra associazione in memoria del compianto rotariano Dr.Franco Finori, Segretario Generale della CCIAA di Isernia, pioniere del processo di internalizzazione delle imprese molisane. Alla cerimonia sono stati presenti anche le autorità rotariane, quelle civili e le socie Innerine di Isernia. Il premio, giunto ormai alla IX edizione, è stato conferito all’impresa artigiana ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Marinelli Pasquale e Armando,per aver sa-
puto tramandare, coniugando con vera passione, tradizione e innovazione, la millenaria arte campanaria simbolo di fratellanza e italianità nel mondo. Da sottolineare che la millenaria Fonderia, che ha sede in Agnone, rappresenta la più antica fonderia di campane al Mondo ancora operante.Come affermano i Marinelli: “la campana è compagna dell’uomo, elemento della sua storia, figlia della sua cultura, voce del suo cuore, strumento mistico e sociale, di coesione, fratellanza e pace”. Sono tante le meravigliose campane realizzate dall’officina agnonese che hanno segnato pagine
importanti della storia nazionale e internazionale: “La Campana di Marcinelle”, “La Campana del Concilio Vaticano Secondo”, la “Campana dell’Unità d’Italia”, la Campana della Perestrojka, il “Campanone del Giubileo”, posta al centro dei “Giardini Vaticani”, la campana fusa per la visita di Papa Francesco nel Molise ed, infine, la “Campana dell’Expo”, che verrà donata alla città di Milano il 26 settembre p.v., e che contribuirà ad eternare la memoria di questa grande esposizione milanese e sarà simbolo di gemellaggio culturale tra la Regione Molise e la Regione Lombardia.
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Termoli
17 settembre 2015
“No alla chiusura degli uffici postali”
In campo scende il sindaco di Campomarino che ha visto la riduzione degli orari a Nuova Cliternia e al Lido CAMPOMARINO. Continua il braccio di ferro tra l’Amministrazione Comunale di Campomarino, il cui interesse è che sia garantito a tutti i cittadini l’accesso ai servizi essenziali, e Poste Italiane Spa che, in un quadro più ampio di riorganizzazione dei servizi, sta chiudendo circa 500 uffici e razionalizzando altri 600, di cui 19 in Molise. Già nel 2012, con delibera n. 127, la Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Cammilleri, aveva dichiarato la propria contrarietà al piano di razionalizzazione di Poste Italiane e nel corso degli anni sono state percorse tutte le strade possibili per evitare sia la chiusura che la riduzione di orario degli uffici presenti sul territorio. Purtroppo, senza tenere in considerazione le esigenze della popolazione, il primo ad essere colpito è stato l’Ufficio postale di Nuova Cliternia che ha visto la ri-
duzione dell’orario di apertura da sei giorni a tre; stessa sorte, a decorrere dal 7 settembre 2015, è toccata all’Ufficio di Campomarino Lido. Ferma la reazione della Giunta Comunale che con delibera n. 156 del 10.09.2015 ha deciso di investire sia il Presidente della
Regione Molise che il Sindaco di Campomarino del compito di adoperarsi per rivedere con urgenza il piano di riorganizzazione al fine sia di stralciare l’Ufficio di Campomarino Lido dagli uffici da razionalizzare sia di ripristinare il precedente orario di apertura al pubblico dell’ufficio postale di Nuova Cliternia. “In una realtà come Campomarino che ha un territorio molto vasto –afferma il Sindaco Cammilleri– ridurre gli orari di apertura di alcuni uffici postali, basandosi sul solo dato numerico, così come è stato fatto, equivale a creare innumerevoli disagi agli utenti sia perché nei giorni di chiusura l’ufficio postale del Centro congestiona sia perché la qualità del servizio offerto diventa carente. Il fatto che un’azienda voglia gestire dei servizi in un quadro di sostenibilità economica non vuol dire che ciò debba avvenire a scapito di coloro per i quali questi servizi risultano essenziali. Per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare i diritti dei cittadini di Campomarino, stiamo valutando ogni possibilità”.
Ancora un successo per la IX edizione della “Nave dei Poeti...sulle onde di Diomede” TERMOLI. Anche la IX edizione della Nave dei Poeti svoltasi domenica 13 settembre e lunedì 14 è stato un successo. La ormai storica manifestazione, ideata dal prof. Antonio Mucciaccio con la collaborazione del Presidente dell’Archeoclub di Termoli, Oscar De Lena ha portato anche quest’anno, sulla banchina del porto di Termoli per imbarcarsi per le Tremiti, oltre 30 tra poeti ed amanti della poesia arrivati non solo dal nostro Molise ma anche da diverse regioni limitrofe. Non appena arrivati alle stupende isole diomedee il gruppo si è trasferito presso l’Hotel Kyrie dove, sui bordi della piscina, era stato allestita la location per la declamazione delle poesie da parte dei diversi poeti presentati dal prof. Mucciaccio patrone di casa ed ottimo intrattenitore come sempre.
Ognuno dei poeti ha avuto la possibilità di recitare tre suoi componimenti tra gli applausi dei presenti e dei tanti turisti che ospiti dell’hotel con loro grande sorpresa, hanno ascoltato, in religioso silenzio, i versi che si
propagavano nell’aria salmastra che la leggera brezza marina irradiava nella pineta circostante. Durante la manifestazione non sono mancati momenti di commozione quando è stata ri-
cordata la figura del prof. Pio Fumo che, per anni, aveva sempre partecipato a tale evento recitando qualche sua poesia e raccontando la storia delle isole di cui era il massimo conoscitore. Dopo un ottimo pranzo è seguito un pomeriggio dedicato alla visita delle isole con una guida speciale, l’arch. Tilde Carducci tremitese doc. Altri hanno approfittato per fare qualche tuffo nelle azzurre acque che circondano le isole. Dopo cena, in una serata splendida e con uno scenario unico, sotto le stelle che gravitavano su S. Domino, un proseguo di recitazioni, cabaret e musiche dal vivo che hanno entusiasmato i poeti presenti rimasti stupefatti dalla bellezza dei luoghi visitati e che siamo certi porteranno con loro un ricordo indelebile di queste due giornate di arte e cultura.
Prevenzione occhi, la nuova campagna A Termoli il progetto di prevenzione per verificare eventuali difetti visivi TERMOLI. Ha preso via nelle scuole primarie di Termoli un progetto di prevenzione per verificare se nei bambini in età scolare possono insorgere dei difetti visivi. Il progetto viene portato avanti con una unità mobile attrezzata a dovere per fare questi esami ai piccoli alunni dietro consenso e liberatoria da parte dei genitori. Ai bambini, dopo essere stati visitati, verrà rilasciato un opuscolo e un CD dove ci saranno tante spiegazione illustrate e adesivi per parlare della prevenzione oftalmica. Dopo lo screening, se dovessero esserci dei problemi, la stessa organizzazione s’impegna nel pieno rispetto della privacy ad informare in busta chiusa i genitori dei risultati ed eventuali patologie riscontrate. Alla dottoressa responsabile del progetto dell’interessante iniziativa abbiamo chiesto cifre dati e finalità del progetti.
“Noi valutiamo l’acutezza visiva di questi bambini per vedere se hanno dei problemi e li indirizziamo verso la visita oculistica completa; che come ho avuto modo di dire questo progetto non la sostituisce, ma che è necessaria farla per chi ne ha bisogno. Noi verifichiamo sia chi porta gli occhiali e chi no, chi li porta gli diciamo se vanno bene o no”. Insomma, uno screening completo di massa che comunque si perché la prevenzione inizia molto prima dell’inizio dell’età scolastica. Chi ha organizzato il progetto? “Il progetto è portato avanti a livello nazionale da parte dell’associazione onlus per i ciechi l’Anpbi Associazione per la prevenzione cecità)”. È la vostra prima esperienza a questi livelli scolastici? “Sì, per noi si staremo qui tre settimane ed esamineremo tutti e tre i
circoli didattici primari di Termoli. Abbiamo iniziato con questo secondo diretto dal professor Pranzitelli”. Dottoressa, visto che per visitarli ci dicevano era necessaria una libera-
toria dei genitori, come è stata la risposta? “Ottima, abbiamo fino ad ora una adesione pressoché completa; ne facciamo oltre 60 al giorno quindi ci possiamo ritenere soddisfatti. Ieri
ci aspettavano per chiederci notizia … insomma sta andando benissimo”. Oltre alla dottoressa Laudato, fanno parte del progetto Serena Venturini e Fabrizio Accardo.
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Termoli
17 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Zuccherificio, buone nuove In azienda tornano 61 lavoratori TERMOLI. Sessantuno dipendenti su 79 richiamati in servizio per la manutenzione dello stabilimento che partirà dalla giornata di domani (mercoledì 16 settembre). Sono queste le novità venute fuori dopo la riunione tra la curatrice fallimentare dello zuccherificio del Molise spa, Mirella Mileti, il nuovo amministratore unico della Srl, Fabio Marone, i dipendenti e i sindacati. Mileti e Marone, stando a quanto appreso al termine dell’incontro avrebbero dato ordine ai capi, e quindi alla portineria, di richia-
mare in servizio una parte consistente dei lavoratori dello Zuccherificio con l’obiettivo di partire con la manutenzione della fabbrica e quindi l’avvio della produzione che sarebbe garantita per circa 20 giorni. La micro campagna dovrebbe essere effettuata con le bietole prodotte da Aria Food e dalla stessa Srl utilizzando i terreni messi a disposizione dalla Regione Molise. Alla società di Diego Volpe Pasini, invece, dovrebbe spettare il compito di fornire il gas, come già fatto
anche nella passata campagna, e vendere le bietole. La gestione della campagna, invece, dovrebbe restare ai quattro capi fabbrica e quindi allo stesso management dell’azienda. In questo modo, quindi, verrebbe meno l’ipotesi di affitto del bluster che era stata avanzata durante la gestione ad opera dell’ex amministratore Enrico Cianciosi. Una comunicazione che, però, sarebbe arrivata solo informalmente ai rappresentanti sindacali dei lavoratori che attendono ancora numi sul futuro dell’azienda
Mensa scolastica, inizia il servizio Il Comune di Termoli la riattiverà dal 21 settembre TERMOLI. Il settore Politiche Sociali del Comune di Termoli comunica che a partire dal prossimo 21 settembre 2015 avrà inizio il servizio di mensa scolastica. Il costo di ogni singolo pasto è di: – € 3 per un solo figlio che usufruisce del servizio; – € 2,50 per il secondo; – € 2,00 per il terzo. Per accedere al servizio è necessario munirsi del codice assegnato ad ogni utente, per chi usufruisce per la prima volta del servizio, il codice deve essere ritirato presso l’Ufficio istruzione del Comune di Termoli (piazza Martiri delle Foibe, secondo piano). Chi invece è già in possesso del codice e desidera ricaricare i bonus pasti può recarsi nei seguenti esercizi commerciali: – Tabaccheria
D’Onofrio Maria – Via dei Pioppi n.4 (c.da Difesa Grande); – Distributore CADET s.a.s. – Viale Corsica n.62 (di Mimmo Cannone); – Distributore DOMMAR s.a.s. – Viale San Francesco n. 41 (altezza Ospedale nuovo); – Cartoleria Archimede – via Firenze n. 6/A (zona Porticone). Per le famiglie residenti a Termoli che hanno figli che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria è prevista la compartecipazione al costo del pasto. Per accedere a tale beneficio è necessario presentare domanda all’Ufficio Istruzione ed allegare copia del documento ISEE ai redditi 2014 che non devono superare la soglia dei 6.675,00.
Incendi, altra giornata campale Le fiamme hanno interessato diversi comuni. Si è fatto ricorso ai Canadair LARINO. Un’altra giornata campale, per il Molise sul fronte incendi. Le fiamme hanno interessato in modo particolare Larino e Fornelli, quest’ultimo già “colpito” – nelle scorse settimane – da un vasto incendio protrattosi per tre giorni. A supporto della Protezione Civile regionale, ancora una volta, sono arrivati i mezzi aerei della Flotta di Stato (Coau). Impegnate su più fronti anche numerose squadre “a terra” di Protezione Civile, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco e Nuclei Aib dell’Arsap. “Il caldo di questi ultimi giorni – sostiene il Commissario Straordinario dell’Arpc, Sandra Scarlatelli – non sta di certo aiutando il Molise. La nostra Regione continua ad essere interessata da numerosi incendi e, nella giornata di ieri, eventi significativi hanno interessato i Comuni di Larino, Tavenna e Fornelli”. Impegnati nelle fasi di spegnimento “tre Canadair del Coau e l’elicottero del Servizio Aereo
Regionale, oltre a numerosi uomini e mezzi. A Larino – continua la Scarlatelli – l’evento ha riguardato circa 20 ettari di macchia mediterranea, mentre a Fornelli, evento tutt’ora in corso, sono circa 80 gli ettari di bosco bruciati fino ad ora”. Per la gestione di tutti gli eventi, anche nella scorsa notte, la Sala Operativa della Protezione Civile regionale è stata attivata in modalità H24, con dipendenti che hanno monitorato l’evolversi della situazione per tutta la notte. “Per fronteggiare il fronte-fuoco di Fornelli, dalle prime ore di questa mattina – comunica il Commissario dell’Arpc –abbiamo richiesto ed ottenuto l’intervento di due Canadair della Flotta di Stato e reso operativo, da subito, il nostro elicottero. Diverse le squadre “a terra” attualmente impiegate nelle fasi di spegnimento. Purtroppo – conclude la Scarlatelli – le condizioni meteo, in particolare temperature, scarsa piovosità e venti, non stanno giocando a nostro favore, facendo notevolmente impennare il trend degli incendi rispetto alle due precedenti stagioni”.
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Opinioni Di Claudio de Luca La vicenda del “caporale” di Torremaggiore, pizzicato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato nel Basso Molise, permette di rievocare uno stato abbastanza diffuso in regione. La Dia ha sempre affermato che il Campobassano e l’Isernino rischiano concretamente. Il modello organizzativo orizzontale della Camorra casertana è individuabile in centri decisionali minori ancorati al conseguimento di obiettivi immediati. Nel Napoletano le forme di aggregazione criminale controllano ambiti caratterizzati da un elevato numero di piccoli insediamenti produttivi e di micro-attività economiche, condizionandone il mercato legale. Per quanto riguarda le campagne, chi lavora sono gli immigrati stagionali di colore. Ma, poiché il lavoro è in “nero”, è chiaro che all’INPS non vengono destinati contributi ed è verosimile che questi vengano riferiti a braccianti di carta poi trasferiti altrove affinché il gioco possa continuare in un’altra regione. D’altronde un’azienda, per assumere braccianti, deve affrontare solo un problema: procurarsi un terreno incolto. Con i documenti ottenuti, l’INPS fornisce (suo malgrado) l’armamentario burocratico a contratti falsi (di affitto o di proprietà), contenenti riferimenti catastali imprecisi, per ciò stesso riutilizzati più volte per terreni affittati a soggetti diversi, in modo da lucrare più volte sul medesimo campo. In definitiva, accanto a titolari di aziende-fantasma, che sottoscrivono moduli, vi sarebbero terreni inesistenti (o addirittura di proprietà altrui) e “braccianti” di cui vengono utilizzate solo le generalità;
di Claudio de Luca “Posso rendere felici tutti gli amici. Basterà che possa legiferare e questa o quell’altra categoria, la tale o la tal’altra comunità, potranno fare passi da gigante. Votatemi. Potrete trascorrere anni degni d’essere vissuti. Ma fate bene attenzione: so pure gettarvi nella disperazione più nera ove non sovveniste ai miei desideri elettorali”. Se solo potesse farlo apertamente, c’è da credere che un politico molisano esternerebbe proprio così. Per il momento, glielo inibisce la decenza e la paura dei sentimenti di rivalsa avvertibili anche tra le fila degli “aficionados”. Che così la vedano i “potenti” nostrani è “comprensibile”; ma meno giustificabile è che ci credano gli stessi elettori. Se vi capita di parlare con qualcuno che conti, valutate il suo ed il vostro atteggiamento. Dall’alto della supponenza sembra ricordarci:”Sta’ attento perché non c’è foglia che possa muoversi se io non voglio”. E’ così che questa genìa di politicanti (con le dèbite eccezioni) si guadagna da vivere rivolgendosi al cittadino con la sicumèra dei prepotenti. Muovendosi tra le pieghe delle regole, e grazie alla collaborazione di burocrati che hanno abdicato dalla propria funzione notaril, possono erogarti un finanziamento, un contributo a fondo perduto, magari affidarti una consulenza oppure diminuire l’importo di un tributo, sovvenzionare la cultura “amica” e sabotare quella di chi sia “cliente” di un avversario. Per di più, possono far lievitare le tariffe dei trasporti pubblici ed addizionare il costo della
17 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Le montagne di carta quello scoperto in molte altre regioni dove i campi sono seminati a raggiri cartacei, se non addirittura piantumati ad alberi che fruttano evasioni fiscali per milioni di euro.
mentre, nella realtà, sarebbero gli extracomunitari a lavorare per un pugno di euro. Messe così le cose, diventa giusto ipotizzare che, pure nella ventesima regione, i braccianti si renderebbero protagonisti di giornate virtuali che porterebbero al corollario di assunzioni inesistenti, di contributi mai versati e di indennità di disoccupazione percepite senza titolo. Questo mercato di carta fonderebbe la propria vivacità sul meccanismo degli assegni spillati alla Previdenza sociale sulla semplice scorta del numero di giornate di lavoro dichiarate ma non lavorate. Chi indaga sul fenomeno ri-
tiene che, a gestire il tutto, sarebbero delle aziende campane, ramificate sul territorio molisano, utilizzando – in nero – centinaia di extra-comunitari per lucrare, successivamente, il frutto delle attestazioni rese da braccianti locali. Il fenomeno sarebbe d’importazione e si sarebbe affacciato nella Patria di Cuoco solo di recente perché il Molise, a tale proposito, viene ritenuto un territorio vergine. Queste aziende otterrebbero dall’INPS importi incongrui se rapportati alla scarsa entità della classe bracciantile locale. In sostanza pure nella ventesima il fenomeno sarebbe analogo a
Negli ultimi tempi, il lavoro nelle campagne è diventato oggetto di numerose inchieste. Di recente l’Unione dei lavoratori agroalimentari è stata contattata da un Sindacato norvegese che vuole boicottare i pelati in scatola, pretendendo una certificazione sul rispetto delle normative sul lavoro. In Europa ne ha parlato “France 2” e “Der Spiegel”. In Italia è stato il periodico “Terre libere” a chiedere maggiore trasparenza. Molti ritengono che lo sfruttamento del bracciantato sia solo una piaga del Sud; in realtà il fenomeno è ben radicato anche al Nord. Si va dal pomodoro in Puglia alle arance di Rosarno fino ai vini piemontesi. La Capitanata parrebbe detenere il “record” dell’imbroglio contributivo ma altri territori vantano “Guinness” specifici: il Veneto per il vino e le fragole; il Piemonte per l’utilizzo dei minori per la vendemmia e la Sicilia per l’uso dei braccianti-fantasma che incassettano le arance. La rivista “Terre libere” conferma la costituzione di cooperative di carta, apparentemente legali, un po’ dovunque. Somministrano salari decurtati ad extracomunitari che non possono permettersi manco un’abitazione in affitto, vivendo un tuguri orrendi; cosicché l’accoglienza degli stagionali è diventata un costo sociale che origina pesanti situazioni di ordine pubblico, deteriorando l’immagine dell’agroalimentare italiano in Europa.
Votatemi perchè devo poter campare benzina. Si trovano nella condizione di riconoscere (o meno) ai cittadini il diritto alla salute, e quindi quello di vivere meglio, oppure di negarglielo nascondendosi dietro il Governo nazionale, applicando questo moralismo (da sagrista post-democristiano e da opportunista ex-comunista) con grande “nonchalance”. Un Signore della Politica, se ti prende in simpatia, può addirittura far crescere nella piccola area verde posta sotto casa tua, alberi di zecchini d’oro come fece Carlo Collodi nel libro di Pinocchio. Un politico, dotato com’è di superpoteri, può fare: 1) dei suoi “clientes”, tante persone realizzate; 2) dei lavoratori in genere, dei soggetti assicurati contro ogni sventura dell’economia; 3) di un padre di famiglia, un uomo sereno. Infine, può rendere felice uno studente e far apparire il futuro più roseo ad un imprenditore. Un sacerdote in vena di predicozzi direbbe ch’egli è “il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola”. Insomma colui che Tu hai votato può tutto, persino innalzarci ad un livello di poco più inferiore al suo, premiandoci come Calìgola fece col suo cavallo. Tutto ciò posto, resta da capire perchè gli elettori continuino a prenderli sul serio ed a votarli, quando è evidente che i politici – almeno durante la campagna elettorale – non hanno affatto i superpoteri di cui si vantano (perché saremo noi a conferirglieli, accedendo in cabina). Dopo, coi loro interventi, con le loro “regolamentazioni”, con i congressi di
partito, con le loro incompetenze e le loro fabbriche dei programmi provvederanno solo a rallentare ciò che un tempo – con brutta espressione e con esagerato ottimismo – veniva chiamata “la marcia del progresso”. Ascoltare i politici che si lodano e che s’imbrodano, nelle tivvì locali e nelle interviste ai giornali, nei manifesti murali ed ovunque appaiano un taccuino o un microfono, è un’esperienza sempre più surreale. Fanno peggio che mentire. Sono pomposi, e cantano come i galli, beccandosi l’uno con l’altro (fatte le dèbite eccezioni). Questi Signori usano i punti esclamativi, mai quelli interrogativi. Perciò,
diffidate. Non può essere brava una persona non abituata a porsi domande. Scrivono con le maiuscole; non si accontentano di temere la crisi, di chiedere giustizia, d’essere preoccupati per il futuro dei giovani. “Vogliono” la Giustizia, “temono” la Crisi, sono preoccupati, ma solo a parole, per il futuro dei figli nostri. Mai di quelli partoriti grazie ai colpi dei loro magnanimi lombi perché il sangue del proprio sangue l’hanno spedito da tempo a studiare all’estero. In Molise ritornano solo per mangiare le “brioches” della Regina Maria Luisa, perché loro possono tranquillamente astenersi dal pane.