Molisani attenti ci privatizzano anche l'acqua

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 182 - giovedì 6 agosTo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Salvatore Colagiovanni

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. Il solerte assessore comunale alla Mobilità è riuscito a centrare l’obiettivo di far funzionare il semaforo in via San Giovanni dei Gelsi. Sembra una cosa di poco conto e, invece, non lo è considerati i tempi biblici del Comune di Campobasso e lo stesso lassismo di taluni assessorati. Nonostante il suo impegno anche per rilanciare il commercio, da plaudire l’azione posta in essere per il ripristino dell’impianto semaforico.

Molisani attenti: ci privatizzano anche l’acqua

Il Tapiro del giorno a Michele Ambrosio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Ambrosio. Dopo avere costituito l’Intergruppo, anche come spina nel fianco all’amministrazione comunale di Campobasso, non sta riuscendo a gestire i due consiglieri comunali che, pure, hanno aderito al gruppo stesso. Troppe le contraddizioni emerse sulle votazioni così come la sua presenza ancora nel gruppo Udc. I troppi giochini hanno finito con lo sgretolare le stesse intenzioni politiche e amministrative della vigilia.

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 6 agosto 2015

Contro la sostanziale privatizzazione dell’acqua, contro la tariffa unica, contro una delle più vergognose soluzioni scaturite da un Governo nazionale non eletto ma nominato

Il sindaco di Campodipietra: “Se la fiscalità generale non riesce a garantire più neanche il diritto all’accesso all’acqua il mondo gira alla rovescia”

In una realtà fatta di speculazione, di rapina, di spoliazioni, di furto, arriveremo a vedere i poveri nella miseranda condizione di mendicare un sorso d’acqua e le lobbie arricchirsi Una cosa non manca al sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso: il coraggio delle proprie azioni e la fede nelle proprie idee. Un amministratore che usa il linguaggio semplice del popolo che difatti lo capisce. Non gli manca il coraggio di ergersi, unico e solo, per il momento, ma il tempo sarà galantuomo, sempre che la memoria di chi dovrebbe poi ricordare non subirà un tracollo, contro la costituzione dell’Ente di governo d’ambito Molise (Egam), contro la sostanziale privatizzazione dell’acqua, contro la tariffa unica, contro una delle più vergognose soluzioni scaturite da un Governo nazionale non eletto ma nominato, che s’è accollato il compito di trascinare il Paese nelle spire del capitale privato, sulla scia dell’energia elettrica, della telefonia, delle autostrade, delle ferrovie, delle poste e, finalmente, dell’acqua: il bene pubblico più prezioso da cui sarà possibile trarre enormi guadagni sulla pelle della gente. Arriveremo, in questa realtà fatta di speculazione, di rapina, di spoliazioni, di furto, a vedere i poveri nella miseranda condizione di mendicare un sorso d’acqua. Dietro la sigla Servizio idrico integrato (rete idrica, rete fognate e depurazione) si nasconde in sostanza la privatizzazione dell’acqua e l’applicazione della ta-

riffa unica. Modo surrettizio ammantato da ipocrisia politica e amministrativa, di vedere il capitale privato appropriarsi della rete di distribuzione dell’acqua, di stabilirne il costo e guadagnarci sopra. Lo stesso assessore Nagni che essendo delegato al settore Lavori pubblici ha usato con molta cautela e circospezione l’invito alle amministrazioni locali ad aderire in fretta all’Egam, sapendo il messaggio potrebbe essere un boomerang. Prima o poi gli potrebbe tornare in faccia. Con minor cautela e circospezione, gli ha risposto il sindaco Notartomaso invitandolo a sua volta a dare qualche esempio di buona gestione del Servizio idrico integrato attra-

l’intervento di Davide Vitiello* Se esistono ombre nell’attuazione del progetto europeo Garanzia Giovani, in riferimento nello specifico alla misura riguardante i tirocini extracurriculari per i giovani NEET fino a 29 anni, va fatta subito piena luce, senza tentennamenti ed evitando di rifugiarsi dietro giudizi evidentemente affrettati nei confronti di coloro che vogliono conoscere la verità. In relazione al piano Garanzia Giovani, sono tanti i ragazzi che hanno riposto aspettative e speranze, seppure limitate ad un arco temporale ben definito; sono tanti coloro che, una volta registrati al portale, ancora stanno attendendo che si compia il farraginoso iter burocratico

verso le vecchie Ato (Ambito territoriale ottimale), perché di ciò si tratta: è stato solo cambiato il nome e la personalità giuridica. Quel fallimento avrebbe dovuto illuminare la mente di chi amministra il bene e le risorse pubbliche. Ma il servilismo politico non ha confini morali da rispettare: è servile, punto e basta. Il là all’adesione all’Egam non a caso lo ha dato il sindaco di Riccia ch’è segretario regionale del Pd, partito che con Frattura amministra la Regione e con Renzi il Paese. A ruota (sindaco Pd) anche il Comune di Campobasso si appresta a fare lo stesso passo, mettendo da parte analisi economica e valutazione critica. L’aspetto che più ha indispettito il

sindaco di Campodipietra in questa vicenda è la fretta a concludere pur in assenza di specifiche direttive europee e minacce di sanzioni, e nonostante in Commissione Ambiente della Camera sia in discussione il testo di legge 2212 di riforma dell’intero servizio idrico integrato. Come pure – ha ricordato Notartomaso a Nagni - vi è un testo di legge sui piccoli comuni, facente capo all’onorevole Realacci, che tratta anch’essa la gestione del servizio idrico integrato riferito alla realtà dei piccoli comuni. Una ragione ulteriore per dire “No” all’unicità di gestione delle risorse idriche su scala regionale; per opporsi fin dove è possibile e, se necessario anche

oltre, al recupero integrale dei costi di gestione del servizio idrico integrato e degli investimenti attraverso la tariffa unica, dimenticando che l’acqua, insieme all’aria, è l’elemento fondamentale per ogni forma di vita sulla terra. Riflessione amara ed accorata di Notartomaso ai colleghi amministratori e ai cittadini molisani: “Ancora più grave è il fatto che se questo principio lo si lascia applicare all’acqua, senza che nessuno si indigni, credo che in un futuro non troppo lontano possa essere applicato alla sanità, all’istruzione, ai trasporti, alla viabilità, eccetera. Se il cittadino deve coprire per intero i costi legati alla gestione dell’acqua, la fiscalità generale a cosa serve? Se con essa non si riesce a garantire più neanche il diritto all’accesso all’acqua e quindi alla vita, che senso ha amministrare il bene e l’interesse pubblici? Se si piega la testa alle richieste di chi non ha avuto la legittimazione popolare, lo Stato e le sue articolazioni diventano i primi aguzzini dei cittadini. Se la realtà cui dobbiamo sottostare è questa, credo che qualcosa non giri più per il verso giusto e, come diceva una canzone di qualche anno fa, <il mondo gira alla rovescia>”. Dardo

Piano Garanzia Giovani, subito chiarezza necessario per poterli indirizzare a sei mesi di tirocinio retribuito. Nei confronti di questi ragazzi abbiamo l’obbligo di mostrare fino in fondo la necessaria trasparenza. Per questo, più che definire “gufi” o “disfattisti” coloro che legittimamente avanzano dubbi e perplessità, occorre dare subito risposte a beneficio di tutti. Qualora errori sono stati commessi, essi vanno chiariti, senza alimentare ulteriormente polemiche e rancori che portano solo ad accentuare sfiducia e rassegnazione tra i giovani molisani. *Responsabile Regionale “Rifare l’Italia, PD”


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3 6 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’approvazione della legge sugli enti locali assesta due colpi terribili al Molise: nessuna deroga per la conservazione del DEA di secondo livello e per i fondi per completare la ricostruzione post sisma. E la colpa è soltanto nostra...

Sanità e ricostruzione: la pacchia è finita... Il Patto di stabilità e crescita è l’ accordo sottoscritto dai paesi membri dell’Unione Europea, nel 1997, per tenere sotto controllo le rispettive politiche di bilancio. I due punti cardine sono: disavanzo del bilancio statale che non ecceda il 3% del prodotto interno lordo (il famoso PIL) e debito pubblico sotto la soglia del 60%, sempre del PIL. Per rientrare, da bravo scolaretto della maestrina tedesca, in questi parametri, il Governo è costretto a tagliare massicciamente le risorse trasferibili agli enti locali (Regioni, Comuni…). In stretta osservanza di questi dogmi dell’austerità, dalla Camera dei deputati, con l’ approvazione in via definitiva il decreto legge sugli enti locali (che contiene, inoltre, una serie di provvedimenti relativi aitemi diversi, dalla possibilità di assumere 2500 agenti delle forze di polizia in vista del prossimo Giubileo; alla ratifica del taglio da 2,3 miliardi di euro dei trasferimenti alle Regioni per garantire il servizio sanitario; dalla ‘ricognizione’ sulle concessioni demaniali delle spiagge, all’allentamento del patto di stabilità per i Comuni veneti colpiti dal maltempo, fino al ‘consolidamento’ degli lsu calabresi), sono in arrivo, per il Molise, due bocconcini da restarci secchi. La nostra Regione non otterrà nessuna deroga al famigerato decreto Balduzzi, che assicuri la permanenza sul territorio di un DEA di se-

Questa la drammatica situazione denunciata dall’ultimo rapporto Svimez. Al Sud un italiano su tre è in povertà, al nord uno su dieci. Sette anni di recessione segnati dalla crescita dell’esclusione sociale e dal raggiungimento di livelli di povertà intollerabili. La regione italiana in cui è più alto il rischio di povertà è la Sicilia (41,8%), seguita dalla Campania (37,7%). Insostenibile la situazione lavorativa, riflesso di scelte e riforme evidentemente sbagliate che hanno reso il mezzogiorno il luogo con la più alta disoccupazione giovanile d’Europa e con un altissima dispersione scolastica. Gli occupati nel sud Italia sono infatti pari a quelli del 1977, praticamente il primo anno in cui disponiamo di serie statistiche, mentre il FMI sostiene che ci vorranno 20 anni prima di “tornare” ai livelli occupazionali del 2008. Per il settimo anno consecutivo il Pil al Sud è negativo ed il divario di Pil pro-capite è tornato a 15 anni fa, mentre sono crollati del 13% i consumi delle famiglie. Il rapporto Svimez denuncia allo stesso tempo lo stravolgimento demografico che caratterizzerà il sud nei prossimi anni, tornato ormai ad un livello di natalità precedente all’unità d’Italia. Nonostante questo vero e proprio “tsunami”, continua la caduta degli investimenti, diminuiti quelli fissi del 38% al Sud e del 27% a centro-nord. Il crollo degli investimenti industriali del 59% al Sud fotografa più di qualsiasi altro dato le disastrose scelte di politiche messe in campo per rispondere alla

condo livello, come attualmente è considerato ed attrezzato l’ospedale Cardarelli di Campobasso; così come non otterrà altri finanziamenti per il completamento delle opere di ricostruzione post sisma. Con tanti saluti da Matteo Renzi al renziano d’accatto, governatore Paolo Frattura. Ma c’è poco da abbaiare alla luna: chi è causa del suo male, può solo prendersela con se stesso. La più grande tra-

gedia umana che abbia colpito la comunità molisana, il terremoto di San Giuliano di Puglia, che ha cancellato l’intera classe 1995 dal paese e fatto piangere l’Italia intera, è datato 31 ottobre 2002. Quasi quattordici anni fa. In questo lasso di tempo, un fiume incalcolabile di risorse è passato negli uffici della Regione, con il risultato che le imprese stanno riscuotendo solo ora gran parte dei soldi anticipati

Dati Svimez, un paese sempre più diseguale

crisi. A questo dato si accompagna il taglio del 58% del Fondo Sociale dal 2008 al 2014, indicato dallo European Social Policy Network come il principale motivo dell’aumento di povertà e diseguaglianze nel nostro paese. Una crisi iniziata proprio a causa dell’aumento delle diseguaglianze ma enormemente amplificata dalle politiche di austerità messe in campo dalla governance europea, che appare ormai a tutti esclusivamente preoccupata dal

garantire gli interessi della finanza, delle banche e delle grandi corporations e sempre più lontana dai diritti di centinaia di milioni di europei vittime della crisi ed a cui sono stati sottratti diritti sociali in nome delle compatibilità finanziarie. I continui tagli al welfare, l’assenza di investimenti pubblici per sostenere la domanda aggregata, rilanciare il lavoro e rispondere al tempo stesso alla crisi ecologica attraverso lo sviluppo di una base produttiva

per i lavori e che gli stessi sono ben lungi dall’essere completati. Missione fallita su tutta la linea. Tutti colpevoli. La classica, abominevole, storia di malamministrazione in salsa meridionale. Ovvio che prima o poi i rubinetti sarebbero stati chiusi. Stesso discorso per il decreto Balduzzi: se alla riunione tecnica presso il ministero, ultima occasione in cui la Regione avrebbe potuto ragionevolmente rinegoziare i termini della questione, il nostro ineffabile governatore ha incomprensibilmente deciso di non partecipare, con chi dovrebbe prendersela, ora, di grazia? Ma sappiamo perfettamente come la prenderemo noi, l’intera vicenda. E non sarà piacevole. Da quando abbiamo vinto la battaglia per essere una Regione separata dall’Abruzzo, abbiamo sputato in faccia al nostro destino un’infinità di volte, con rarissime eccezioni. Negli ultimi anni, l’indecente inadeguatezza dimostrata dalla classe dirigente molisana, giustificherebbe ampiamente il default amministrativo della nostra autonomia. Sperando che ci riuniscano all’Abruzzo, piuttosto che darci alla Puglia. Ma, anche in quel malaugurato caso, sarebbe sempre meglio di questo strazio. Come se tutto ciò non bastasse, ci toccherà anche sorbirci le lacrime di coccodrillo e la fiera della banalità che, amministratori di oggi e di ieri, non vorranno certo risparmiarci.Che destino infame, il nostro.

sostenibile, sono le cause che producono esclusione sociale ed aumento delle diseguaglianze. Scelte politiche che finiscono per indebolire la democrazia e rafforzare mafie e corruzione, come verifichiamo ormai giornalmente nei nostri territori. Quando il futuro è addirittura peggio del drammatico presente, abbiamo la responsabilità ed il diritto di impegnarci subito e con coraggio per il cambiamento e per la difesa dei valori della nostra Costituzione, che oggi più che mai ci indicano la rotta da seguire per superare la crisi. Per questo da anni come Libera e Gruppo Abele, insieme alla partecipazione ed al sostegno più di un migliaio di realtà sociali, portiamo avanti la campagna Miseria Ladra, attraverso la quale denunciamo il fallimento di politiche economiche e sociali tarate su un modello di sviluppo fallimentare ed incompatibile con la giustizia sociale ed ambientale. Lo chiediamo al governo da più di due anni ed oggi i dati e le principali agenzie europee lo confermano: per uscire dalla crisi dobbiamo ricapitalizzare il welfare e fare una buona legge che introduca anche nel nostro paese il reddito minimo garantito, così come centinaia di migliaia di cittadini insieme a centinaia di associazioni continuano a chiedere attraverso la campagna per il Reddito di Dignità. Non c’è più tempo e non ci sono più scuse. COORDINAMENTO LIBERA MOLISEmolise@libera.it


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

6 agosto 2015

La Regione Molise ha chiuso l’operazione finanziaria del programma Fesr

“Efficientamento energetico, ci sono i soldi”

Campobasso. Quattordici milioni di euro in più: di tanto sarà l’incremento della dotazione finanziaria stanziata dalla Regione Molise per la razionalizzazione dell’uso delle fonti energetiche per edifici pubblici e impianti di pubblica illuminazione per un ammontare complessivo del contributo regionale di 18 milioni. Ne dà notizia il presidente Paolo di Laura Frattura. “Abbiamo avviato questa rivoluzione verde – ricorda il presidente –, con 4 milioni di euro di stanziamento che, come nelle nostre intenzioni, anche in risposta alla diffusa e convinta partecipazione delle nostre amministrazioni locali alla procedura disciplinata dall’avviso pubblico, portiamo a 18. In questa maniera garantiremo la totale copertura alle richieste sostenibili di valorizzazione energe-

prevalenza l’efficientamento degli impianti di pubblica illuminazione. L’ammontare delle richieste si attesta su un importo complessivo di circa 17 milioni.

tica da parte degli enti coinvolti e assicureremo le migliori condizioni di successo alla conclusione finanziaria del programma opera-

zione Fesr 2007-2013, sia in termini di realizzazione di opere che in termini di spesa e soprattutto di qualità della spesa”.

In poco più di un mese dalla pubblicazione dell’avviso, lo scorso 26 giugno, sono circa 60 le candidature pervenute, riguardano in

L’avviso prevede l’assegnazione dei contributi mediante procedimento valutativo a sportello, con attenzione al merito progettuale, secondo l’ordine cronologico della presentazione delle candidature. “Proseguiamo dunque convinti su questa strada dando anche una forte accelerazione per il raggiungimento di obiettivi per noi prioritari: il miglioramento della qualità urbana dei nostri centri e la riduzione dell’inquinamento, con un importante alleggerimento delle spese per le casse pubbliche molisane”, conclude il presidente Paolo Frattura

“Anche in Molise un Centro di volontariato regionale”

Grandi novità per il mondo del Volontariato molisano. Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale presso la Regione Molise, a conclusione di un lungo lavoro di adeguamento alle mutate esigenze economiche e sociali, d’intesa con i tre Centri di Servizio di Campobasso, Isernia e Larino, CSVnet e Consulta Nazionale dei Fondi di Gestione, ha deciso di dar vita ad un nuovo, unico Centro di Servizio per il Volontariato del Molise. Il nuovo soggetto giuridico, pienamente operativo dal prossimo 1 settembre 2015, subentrando nelle funzioni e nelle competenze dei tre Centri di Servizio che, per quasi vent’anni, hanno supportato il mondo delle associazioni di volontariato regionali, avrà sede giuridica a Campobasso e sedi operative – erogatrici cioè di servizi – nella stessa Campobasso, a Isernia e a Larino. Tutto ciò per non disperdere il patrimonio di relazioni e competenze accumulato nel tempo sui territori.

di Nicola Palombo* È sicuramente positivo che 102 mila precari della scuola saranno assunti con contratti a tempo indeterminato, stabili e sicuri, entro la fine del 2015 ed è una notizia importante che tra di loro ci siano 800 docenti molisani che dopo tanti sacrifici finalmente entreranno in ruolo.

Acesvo (Campobasso), Cesvip (Isernia) e “il Melograno” (Larino), sono confluiti in una nuova organizzazione, con competenze estese a tutta la Regione Molise, con l’iscrizione del nuovo soggetto nell’Albo regionale dei Csv,

come unico CSV regionale, costituito da una associazione di associazioni di secondo livello (denominata “TREe”), e contestuale cancellazione dall’Albo stesso degli attuali tre enti gestori.

Il nuovo Centro di Servizio per il Volontariato del Molise garantirà ampio coinvolgimento nella gestione delle Odv del territorio attraverso il loro ingresso nella base sociale; funzionalità ed articolazione territoriale finalizzata a garantire sufficienti “punti di servizio” e vicinanza alle OdV. Obiettivo del CSV Molise sarà una impostazione organizzativa e delle attività coerente con l’impegno a conseguire massima efficienza ed economicità nella gestione delle funzioni di Csv, garantendo risposte efficaci e uniformi ai bisogni del volontariato regionale, per metterlo in grado di essere pienamente elemento di crescita socioculturale nella Regione. La presentazione ufficiale della nuova realtà avverrà attraverso la convocazione straordinaria della Conferenza Regionale del Volontariato agli inizi del mese di settembre.

Sulla scuola il Ministero apra un confronto sui precari Contestualmente però è utile per SINISTRADEM del Molise che il Ministero dell’Istruzione apra un confronto con i precari per andare incontro alle loro osservazioni sui doppi trasferimenti previsti per gli anni scolastici 2015-2016 e 20162017.

Il Ministero deve riflettere sul fatto che ci si trova di fronte a persone che hanno tra 40 e 50 anni d’età con figli piccoli e mutui della casa da pagare. Ipotizzare un doppio trasferimento in due anni a centinaia di chilometri di distanza non è una cosa banale o da derubricare a sterile protesta. Al

contrario occorre trovare dei correttivi che non facciano perdere il diritto in graduatoria ai precari e non impongano obbligatoriamente il “tutto o niente”. Il Coordinamento Regionale SINISTRADEM sollecita le istituzioni nazionali e locali a sostenere queste

giuste richieste dei precari della scuola ed auspica l’accoglimento delle stesse da parte del MIUR. *Coordinatore Regionale SinistraDem Assemblea Nazionale Partito Democratico


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5 6 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Con l’approvazione definitiva del Programma di sviluppo rurale e del Plurifondo Fse

Bando alla chiacchiere: gli strumenti per realizzare interventi ci sono Bisogna sperare che Facciolla e Petraroia non vengano presi dalla sonnolenza, non rimangano imbrigliati nella ragnatela delle procedure burocratiche e nelle fisime dei burocrati regionali, non si facciano tentare di adattare e/o modificare i programmi sulla pressione delle lobbie agricole e sociali Il consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 4 agosto ha approvato il Programma di sviluppo rurale (Psr) e il Programma operativo regionale/ Fondo europeo per lo sviluppo regionale/Fondo sociale europeo 20142020 FESR così come licenziati in versione definitiva dalla Decisione di esecuzione il 2 e il 14 luglio scorsi. Iter politico e amministrativo concluso. La Regione Molise è padrona di se stesa e del suo destino avendo risorse e obiettivi programmatici pienamente disponibili. Da ora in poi varranno unicamente le capacità delle strutture e degli amministratori a stabilire se, come, e quando, quei programmi e quei fondi saranno utilizzati. Del settennio 2014/20202 intanto di anni utili se ne sono persi due, ne restano cinque, e dovranno essere densi di attivismo sapendo che i fondi non utilizzati, diversamente da quelli del settennio 2007/2013 prorogati al 31 dicembre 2015, andranno perduti. Dei due Programmi s’è parlato nei mesi scorsi, annunciati per approvati dall’Europa e pertanto illu-

strati rispettivamente dagli assessori Facciolla e Petraroia in giro per il Molise. Dei due Programmi si deve parlare oggi non solo per l’approvazione del consiglio regionale quanto per le correzioni che il 2 e il 14 luglio scorsi sono state apportate dagli organi di controllo europei, fatti propri dalla giunta e, quindi, passate per il varo ultimo da parte del consiglio di Palazzo Moffa con il voto unanime dei presenti, e la di-

Campobasso. Lieve ripresa all’anagrafe delle imprese molisane nel secondo trimestre del 2015. Rispetto allo stesso periodo del 2014, tra aprile e giugno di quest’anno, gli indicatori sulla vitalità del sistema imprenditoriale segnalano un aumento delle iscrizioni di +17,2%, mentre le cessazioni sono aumentate del 5,5%. Qualche segnale negativo proviene ancora dalle aperture di fallimenti e concordati preventivi, 33 in questo secondo trimestre del 2015, che rispetto ad un anno fa sono aumentati del 32%. In termini numerici, il trimestre primaverile ha visto nascere 594 nuove attività e certificato la chiusura di 383 attività già esistenti, con il risultato di un saldo positivo pari a 211 imprese in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo: recuperato, quindi, il saldo negativo (179 imprese) registrato nei primi tre mesi del 2015. In termini relativi, lo stock delle imprese si è pertanto accresciuto dello 0,61% (contro lo 0,59% rilevato nel secondo trimestre 2015 e in linea con il risultato nazionale pari a +0,63%), portando il totale delle imprese registrate in Molise, al 30 giugno di quest’anno, al valore di 34.901 unità.

chiarazione di non partecipazione al voto dei consiglieri Federico, Fusco e Manzo. Un consiglio che la giunta regionale chiama in causa solo quando c’è da ratificare mai per essere coinvolto nella elaborazione delle proposte e delle scelte programmatiche; un consiglio questo ultimo asservito a Frattura che mortifica i più elementari concetti di democrazia, rivelandosi acefalo nelle mani dell’esecutivo e delle

strutture interne regionali. Assistere alle sedute, ascoltare gli interventi, rendersi conto della povertà intellettuale che viene esplicata e quindi trascritta nei verbali è un supplizio inflitto alla media intelligenza umana. Tant’è che gli assessori, che aquile non sono, svettano come piramidi nel deserto consiliare di Palazzo Moffa. Facciolla e Petraroia hanno pertanto potuto impazzare, darsi

meriti, annunciare miracoli. Non stanno nei panni. E vanno capiti. Gli strumenti per realizzare interventi nel mondo rurale e in quello dell’assistenza sociale ce li hanno. Se non saranno presi dalla sonnolenza, se non rimarranno imbrigliati nella ragnatela delle procedure burocratiche e nelle fisime dei burocrati regionali, se non si faranno tentare di adattare e/o modificare i programmi sulla pressione delle lobbie agricole e sociali, è lecito aspettarsi un qualche vantaggio per l’economia agricola e la collettività più esposta al bisogno di assistenza. Ciò che non vorremmo vedere, ma saremo certamente delusi, e un nuovo giro di valzer degli assessori in giro per il Molise a raccontare di nuovo i Programmi nella loro versione “riveduta e corretta”. Più che perdere tempo in questa ulteriore ofanità, visto le condizioni di precarietà in cui permangono le attività agroalimentari e il sistema assistenziale, si diano subito da fare per l’avvio dei bandi collegati. Dardo

Imprese, in Molise crescita esponenziale dei fallimenti

Nel dettaglio provinciale Campobasso si pone al 36° posto per tasso di crescita, con un valore pari a +0,63% e in miglioramento rispetto ad un anno fa (+0,51%). La provincia di Isernia registra, al contrario, un peggioramento, passando da +0,80% di un anno fa a +0,55% in

questo trimestre. Dal punto di vista delle forme giuridiche, contributi positivi al saldo provengono dalle imprese costituite in forma di società di capitali (+126 unità nel trimestre, in aumento rispetto al 2014), dalle ditte individuali (+83 unità il

saldo) e dalle altre forme societarie (+7 unità). L’unico risultato negativo del trimestre proviene dalle società di persone che chiudono il secondo trimestre dell’anno con 5 imprese in meno. Tra i settori, si registra un consistente saldo positivo per le imprese agricole che chiudono il trimestre con +83 unità. Risultati positivi anche per i servizi a supporto delle imprese e le attività di noleggio (+6 unità), per le costruzioni (+2 unità), per le attività di servizi di informazione e comunicazione e per le attività immobiliari entrambe con una unità in più. Permangono difficoltà anche in questo trimestre per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-22 unità), per il le imprese del commercio (-10 unità) e per le attività manifatturiere (-9 unità). Risultato favorevole anche per le imprese artigiane che chiudono il trimestre con un saldo positivo pari a 5 unità in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo.


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Campobasso

6 agosto 2015

L’amichevole di sabato con una vedette di Lega Pro svelerà il valore dei nostri Il Benevento è uno sparring di elevata valenza

di Gennaro Ventresca

Che afa che fa. Ma servono i primi gol “importanti”. E allora bisogna mettere da parte scuse e pannicelli freschi. Sabato, in casa del lupo, arriva il Benevento. Roba per palati fini. Dopo tanta robetta, finalmente, si affaccia dalle parti di Selva Piana una squadra “vera” che negli anni lontani abbiamo messo sempre alle nostre spalle, ma da qualche tempo ha acceso la freccia, per superarci di slancio, facendo perdere le sue tracce. Si, d’accordo. Si tratta di un’amichevole. Ma è già qualcosa. Dopo le abbuffate di gol contro le squadrette senza storia e prive di allenamento, sabato sapremo se le aspettative dei nostri ragazzi sono legittime.

Ormai la vulgata ci indica come la squadra da battere. Sulla carta forse meno forte del solo Fano che si porta appresso l’ossatura della scorsa stagione, a cui ha dato ulteriore vigore con l’innesto di tre pedine di rilievo che ne fanno un transatlantico. Il Benevento negli ultimi anni ha sfiorato più volte la B, ma sotto il sole cocente del Santa Colomba (gemello del Romagnoli) in coppa si è paradossalmente fatto estromettere nello scontro diretto di domenica scorsa. Ecco perché questo fine settimana gli “stregoni” erano liberi da impegni. Così hanno accettato senza fare i sofisti l’invito che gli è giunto dal nostro club. Che intelligentemente ha raccolto qualche rilievo da parte di chi suggeriva di incrociare le forze con formazioni più toste.

Lasciando da parte le sagre del gol a cui abbiamo assistito e che qualche collega, per eccesso di entusiasmo, ha paragonato a partite “vere”, inneggiando alla beneficiata di gol infilati nelle porte di poveri cristi che alla fine

della partita, a forza di raccogliere palloni in fondo alle rete si sono ritrovati con una forte lombalgia. Si gioca di sabato, come si ricordava, l’orario è alle 17,30, col sole che inizia la sua discesa, anche se a Selva Piana quando il sole picchia non ce n’è per nessuno. Ma tant’è, il calcio si gioca all’aperto. Col caldo e col freddo. Penso a certi luoghi dai climi impossibili e quindi sorvolo sulla sudata che si aspettano rossoblù e giallorossi.

Approvati i progetti INDIRE e IUCLAND UniMol sempre più in veste internazionale CAMPOBASSO. Approvato dall’Agenzia Nazionale Erasmus Plus il progetto INDIRE presentato nell’ambito della azione K2 ERASMUS+ 2015 “Strategic Partnerships for higher education practices” coordinato dal Dipartimento di Bioscienze e Territorio nelle persone di Stefania Scippa, Paola Fortini e Rocco Oliveto, docenti dei Corsi di Studio in Scienze biologiche, Biologia, Informatica ed il Dottorato in Bioscienze e territorio – curriculum ambientale. 95 i progetti presentati , 8 quelli selezionati, il nostro progetto è il 5° classificato. Una graduatoria che vede Unimol prima di importanti e storiche Università italiane. Il progetto, intitolato” Higher Education Innovation in Plant Diversity: flexible learning paths for emerging labour markett” ha lo scopo di armonizzare il curriculum Biodiver-

sità dei Corsi di Studio sopra indicati con le richieste di nuove figure professionali da inserire nel mercato degli “ecolavori” o “green jobs” in un contesto europeo. A tal riguardo si precisa che i green jobs sono attività lavorative emergenti nei settori dell’agricoltura, dei servizi, delle attività di ricerca e sviluppo, contribuiscono sostanzialmente nell’opera di salvaguardia o ripristino della qualità ambientale che includono attività finalizzate a tutelare e proteggere gli ecosistemi e la biodiversità. Coordinato dall’Università del Molise, coinvolge l’Università di Cagliari, l’Università di Lisbona (Portogallo), l’Università di Sophia (Bulgaria), l’Università di Malta, il Centro di Ricerca nelle Scienze Botaniche della Polonia, con sede a Varsavia, l’istituto di Ricerca Agronomico del Mediterraneo di Creta (Grecia). In tale ambito è

previsto lo sviluppo di una innovativa integrazione tra l’uso del digitale nell’apprendimento, insegnamento e campus di esercitazioni pratiche che coinvolgeranno anche giardini botanici, banche del germoplasma, Università e Istituti di ricerca non governativi. È un grande risultato, soprattutto in relazione alla ricaduta positiva che la piattaforma didattica internazionale avrà sulla formazione degli studenti di Scienze biologiche e Biologia. I futuri biologi avranno la possibilità di confrontarsi con altre realtà universitarie sia nella didattica avanzata sia nell’apprendimento di protocolli di ricerca. Infatti, i corsi che verranno erogati entreranno infatti nei curricula dei Corsi di Studio e gli studenti avranno la possibilità di effettuare attività pratiche nelle sedi partner attraverso la “blen-

ded mobility” proposta nel progetto. Undici partner, due europei: Università di Nitra e di Zagabria; 3 Università cinesi, due del Kazakistan e due del Kyrgyzstan. Il progetto IUCLAND (International University Cooperation on Land Protection in European-Asiatic Countries) – approvato a Brussels dall’EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) – vede per la prima volta l’Università del Molise capofila in un programma internazionale Euroasiatico di alta formazione. È stato presentato nell’ambito del Programma Erasmus + Key Action 2 “Capacity Building in the field of Higher Education” e coordinato dal prof. Claudio Colombo, Delegato del Rettore per le relazioni internazionali dell’Ateneo.

A Trivento la notte bianca culturale La seconda edizione della manifestazione si avrà sabato 8 agosto TRIVENTO. Sabato 8 Agosto a partire dalle ore 21 nella incantevole cornice del centro storico di Trivento si terrà la seconda edizione della Notte bianca della cultura, promossa dalla Pro Loco Terventum. Il programma della serata prevede mostre di pittura, artigianato, moda, antiquariato, fotografia e prodotti locali lungo la monumentale scalinata di S. Nicola, il tutto condito da una serie di appuntamenti culturali per tutte le fasce di età. Alle ore 21 a Largo Porta Maggiore (Finestroni) si terrà uno spettacolo teatrale per bambini a cura dell’Associazione “Le maschere”, a seguire, alle ore 22, in Piazza Cattedrale ci sarà la presentazione dal titolo “I Caldora, conti di Trivento: origine, ascesa e scomparsa di una grande casata feudale del Mezzogiorno medievale”, a cura del Dr. Armando Miranda dell’Università del Molise. Alle ore 23 ci sarà il concerto de i “BeatleStrings” lungo la scalinata di

Città di Trivento si svolgerà, per problemi organizzativi, Giovedì 6 Agosto.

S. Nicola, duo composto da mandolino e chitarra che ripropone in modo originale i grandi classici dei Beatles. Alle ore 24, infine, in Piazza Cattedrale ci sarà il concerto di “Gianluca Galvani Jazz 4et feat Letizia Antinori”. Gianluca Galvani è uno dei maggiori

artisti nel panorama jazz italiano ed ha al suo attivo collaborazioni con Renzo Arbore, Paolo Belli, Lino Patruno, Sammy Rimington, Harold Bradley, e Fabrizio Bosso e vanta al suo attivo numerose partecipazioni ai Jazz Festival nazionali e internazionali. Infine, sarà possibile ammirare l’in-

stallazione dal titolo “Scale di arcobaleni”, a cura di Michelangelo Tomaro e della Pro Loco Terventum, che “accompagna” il visitatore dalla scalinata S. Nicola a Piazza Cattedrale, passando per Largo Porta Maggiore e via Roma. Approfittiamo per comunicare che la finale del 3° Torneo di Calcio a 5


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

6 agosto 2015

senza alcun finanziamento pubblico

L’evasione della tassa d’affissione è talmente manifesta che s’è indotti a considerare il lassismo dell’amministrazione comunale una inammissibile e inconcepibile forma di complicità

Le migliori agenzie immobiliari e di viaggio a Campobasso sono i pali della luce, i paletti della segnaletica verticale, le cantonate e le vetrine dei negozi con il cartello affittasi e vendesi

Tutto ciò spinge i più a considerare la città non più un luogo in cui convivere, nell’ordine e nel rispetto delle regole, ma uno spazio in cui scaricare e realizzare ciascuno le proprie autarchiche Le migliori agenzie immobiliari a Campobasso sono i paletti della segnaletica stradale e i pali della luce, in particolare lungo Viale Manzoni, nei pressi dell’università, ma il fenomeno sui va generalizzando, interessando anche molti altri ambiti urbani della città, su cui è possibile ricavare numero di telefono, numero civico e unità immobiliari da fittare agli studenti universitari; le migliori e accorsate agenzie di viaggio sono le vetrine dei nei negozi, le cantonate, e soprattutto le vetrine e le serrande dei negozi con il cartello affittasi e vendesi: indice visivo della crisi che sta attanagliando il commercio al minuto. Vetrine e cantonate tappezzate di annunci di viaggi, crociere e gite, le più fantasiose e diverse. L’immagine che si ricava è di vivere una città ormai ceduta a chiunque abbia qualcosa da vendere, da fittare, da proporre, ai quali l’amministrazione comunale, i vigili urbani, il servizio affissioni e l’ufficio pubblicità, hanno dato via libera per utilizzare gli spazi pubblici per le loro esigenze promozionali e di vendita. Altra grave cessione di autorità, di ordine, di correttezza amministrativa. L’evasione della tassa d’affissione è talmente manifesta che s’è in-

dotti a considerare il lassismo dell’amministrazione comunale una inammissibile e inconcepibile complicità sui cui fini preferiamo astenerci. Il degrado visivo è altrettanto manifesto e intollerabile a chiunque crede ancora che esistano regolamenti, norme, disposizioni a salvaguardia del bene pubblico, e servizi municipali incaricati di applicarli e farli rispettare. Oltretutto, risulta che il Comune abbia aumentato le imposte per le insegne pubblicitarie dei negozi e delle attività commerciali a posto fisso, vessandoli di ogni sorta di imposizione

e limitazione. Per cui diventa maggiormente insopportabile assistere al permissivismo più smodato in favore di chi imbratta i muri, utilizza i pali della luce e i paletti della segnaletica per annunci, proposte e vendite di tutte le risme. Evasione d’imposte e tasse, mancato controllo e applicazione dei regolamenti, omissione di atti d’ufficio. Sono i segnali che vengono diffusi e che spingono i più a considerare la città non più un luogo in cui convivere, nell’ordine e nel rispetto delle regole, con le libertà personali e con gli obblighi per la tu-

tela dell’interesse comune, quanto uno spazio in cui scaricare e realizzare ciascuno le proprie autarchiche esigenze. Povera città capoluogo, povera e dimenticata “Città Giardino” ridotta progressivamente ad una dequalificata entità demografica, urbana, socio/economica e culturale. Mancando la capacità di reggere alle esigenze ordinarie, agli interventi minimali per sentirsi membri di una comunità saggiamente amministrata, non vogliamo provare neanche lontanamente a immaginare cosa possa succedere, quali usi ed abusi del bene e dell’interesse pubblici possano realizzasi negli ambiti urbanistici, edilizi ed economici (in generale), favoriti dall’assenza di organi, organismi, servizi e personale comunali incaricati di governali e di controllarli. Il consiglio che ne viene all’assessore all’urbanistica che aveva annunciato di immaginare e di realizzare Campobasso “Città europea” è di accontentarsi di essere l’assessore all’urbanistica di Campobasso “Città autarchica”. E come tale di godersela a piacimento. Dardo

INCARICHI E LAVORI FIDUCIARI SENZA REGOLAMENTO di Michele Ambrosio* A distanza di oltre un anno e mezzo dall’approvazione, da parte della precedente giunta, del piano di prevenzione della corruzione e dell’affidamento ai dirigenti dei vari uffici comunali del compito di istituire appositi albi di operatori economici (tra cui anche i prestatori d’opera intellettuale quali avvocati, ingegneri, architetti etc.) tali prescrizioni, ivi compreso il regolamento interno per gli affidamenti di lavori, forniture e servizi in economia e quello per il conferimento di incarichi esterni, sono rima-

ste lettera morta. Nonostante le premesse deliberative si prefiggessero “di garantire i principi di trasparenza e non discriminazione, in modo da salvaguardare la tutela della concorrenza e della libertà di iniziativa economica” degli atti consequenziali, albi e regolamenti, e sebbene trascorsi 18 mesi dalla loro previsione, non v’è traccia o notizia, neanche fosse l’ottava fatica d’Ercole, disattendendo anche le direttive del piano di prevenzione della corruzione che ne contemplava la formalizzazione. Gli argomenti, per i quali ho inteso presentare distinte interpellanze, verranno inseriti in agenda dei lavori della

prossima seduta del Consiglio comunale, e saranno l’occasione sia per comprendere le motivazione dei ritardi nell’adozione dei suddetti strumenti sia per sollecitarne la predisposizione e l’approvazione in termini non più procrastinabili. In sede consiliare, inoltre, verrà data contezza di tutti gli incarichi conferiti e dei lavori affidati dal giugno 2014 ad oggi, per i quali ho chiesto l’elenco analitico, compresi quelli “al momento” senza onere, e verrà chiesta l’attivazione immediata delle procedure per l’adozione di una centrale unica d’acquisti. *Consigliere comunale di Campobasso

Fontanavecchia, giornata ecologica A Campobasso organizzata dall’associazione “Si può fare” il 9 agosto L’Amministrazione Comunale ha inteso far proprio il Progetto presentato dall’Associazione “SI PUO’ FARE” dal titolo “FONTANAVECCHIA”, rispondente alle finalità di promozione di forme di collaborazione sociale per la produzione di servizi. “SI PUO’ FARE” ha scelto di inaugurare le attività legate al Progetto “Fontanavecchia” in data 9 agosto, promuovendo una

giornata ecologica in collaborazione con l’Associazione “ARTI E TRADIZIONI FONTANAVECCHIA”, al fine di coinvolgere il quartiere e i cittadini nella pulizia della Fontanavecchia e nella rivalutazione del sito. Si propone, in seguito, di mettere a disposizione delle Associazioni e di chiunque altro lo desideri il suddetto sito per manifestazioni culturali. L’appuntamento è alle 9:00 all’ingresso della Fontanavecchia.



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Isernia

6 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Tasi, l’opposizione stia zitta” Il sindaco di Isernia, Brasiello, replica alle dichiarazioni del centrodestra

ISERNIA. In riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere Dome-

nico Chiacchieri, e riguardanti la riduzione della TASI sulla prima abitazione di recente deliberata dal consiglio comunale di Isernia, il sindaco Luigi Brasiello ha voluto fare alcune precisazioni. «Innanzitutto – ha detto Brasiello – devo evidenziare che tutti i consiglieri comunali di centro-destra presenti in aula hanno votato contro la riduzione della TASI proposta e approvata dalla mia maggioranza. Quindi, hanno votato contro un provvedimento che indiscutibilmente va a favore dei cittadini; ed è un fatto che reputo molto grave». Il sindaco ha poi aggiunto: «La riduzione dello 0,3 per mille della TASI (abitazione principale e sue pertinenze) è solo il primo passo verso un più consistente ridimensionamento della pressione fiscale. Quest’ultima va intesa in modo più generale rispetto alla sola TASI, includendo la TARI, che siamo

riusciti a non aumentare, e i ruoli per il pagamento dell’acqua, che sono fra i più bassi d’Italia». Infine, Brasiello ha ribadito l’impegno ad attuare mirate azioni di lotta all’evasione. «Come ho avuto modo di affermare recente-

mente già altre volte, – ha concluso – la riduzione della pressione fiscale è uno dei prossimi obiettivi della mia amministrazione, da raggiungere anche sulla base di decisi interventi di lotta all’evasione. A tal fine, ho già attivato le competenti strutture».

“Riqualificare piazza Michelangelo” A chiedere all’amministrazione comunale l’intervento è Giovanni Muccio ISERNIA. “Il caldo torrido di questi giorni ha riproposto la necessità di dotare piazza Michelangelo, dov’era sita l’ex Scuola Ignazio Silone, di una riqualificazione urbana consistente nell’installazione di una fontana”. A sostenerlo è Giovanni Muccio del Guerriero Sannita. “Una necessità impellente per l’unico punto di riferimento per il quartiere San Leucio, per le tante mamme con figli, ragazzi che si dilettano a giocare e anziani che passano il loro tempo sulle panchine. Da più parti arrivano sollecitazioni affinché anche in tale piazzetta possa essere attivato un servizio necessario per le esigenze di tutti i cittadini che la frequentano. Spesso la mancanza di acqua obbliga a rientrare a casa anzitempo o a rivolgersi alle attività commerciali limitrofe. L’acqua per fortuna a Isernia non manca e considerando le tasse comunali tra le più alte d’Italia che il cittadino isernino deve pagare al Comune, è giusto a parere del Movimento che la richiesta di una riqualificazione urbana ottenga positiva risposta in tempi celeri. Non si può sempre e solo chiedere sacrifici ai cittadini, e ignorare piccoli interventi che all’apparenza possono sembrare insignificanti, ma in realtà per chi frequenta e passa il tempo in determinati luoghi diventano bisogno primario. Il Guerriero Sannita auspica che l’Amministrazione comunale, così come interviene a far pagare le tasse ai suoi cittadini, intervenga anche per risolvere un problema che sta a cuore a tutto il quartiere San Leucio: riqualificare piazza Michelangelo.

“Perchè da Isernia all’ISlanda” Lo ha spiegato il 39enne Paolo Gianfrancesco a Millionaire ISERNIA. L’ Islanda è la seconda nazione più felice al mondo (secondo il World Happiness Report, rapporto sulla felicità del mondo). Grazie a turismo, ogni anno la visitano quasi 1 milione di persone, tecnologia ed energia pulita è riuscita a riemergere dal crac finanziario in meno di 5 anni. La burocrazia è leggera, corruzione assente. Per registrare un’impresa si spendono 900 euro più una documentazione di 3.500 euro. In soli quattro giorni si sbriga tutto, anche online. La tassazione è al 18%. Perché viverci? Lo spiega a Millionaire, Paolo Gianfrancesco, 39enne molisano, si è trasferito a Reykja-

vik nel 2006 dove lavora in uno studio di architettura. Perché ti sei trasferito in Islanda? «Dopo la laurea in Architettura ho raggiunto la mia fidanzata islandese, che era tornata a vivere qui una volta terminati gli studi universitari in Italia. Prima di partire mi sono detto: mi do due mesi per trovare lavoro, se non funziona torno a casa. Nei primi tre giorni di ricerca, ho ricevuto tre offerte di impiego». «Non c’è la mentalità del posto fisso. La gente cambia per fare carriera e soprattutto per guadagnare di più. Ecco perché è possibile trovare posti vacanti e perché molti si riqualificano tornando agli studi

anche dopo anni di occupazione. Inoltre, si privilegia il lavoro di gruppo piuttosto che l’innalzamento dei talenti individuali: in quest’ottica lo Stato prevede solo prestiti per gli studenti, ma non offre borse di studio per i più capaci. L’ambiente è molto sereno: gli islandesi tendono a non contraddire mai l’interlocutore e le discussioni sono evitate. Le aziende poi organizzano in modo regolare viaggi e attività per dipendenti, per migliorarne la coesione e investono per innalzare la qualità degli ambienti di lavoro». Quali le chance di occupazione sul posto?

«Sono simili a quelle anteriori al crac del 2008. Impieghi come cameriere e barista sono facili da trovare, purché si abbia un buon livello di inglese e consentono di sbarcare il lunario a patto però di accettare di condividere la casa con altre persone. C’è poi molta richiesta nel settore medico. Buone le opportunità per gli ingegneri per la presenza delle tante multinazionali e per i tecnici specializzati nelle costruzioni. Il turismo poi è in pieno boom». «Purtroppo le irregolarità imperano e le parole talvolta vanno declinate totalmente. Mentre la pronuncia è la parte più agile. Per fortuna in alcuni settori lavorativi si

può parlare in inglese. Ma nella vita sociale si resta un po’ tagliati fuori». Quali vantaggi della vita in Islanda? «L’ambiente è sereno: qui ci sono meno ansia, stress, conflitti sociali. La burocrazia è snella, la vita è sicura, le auto possono essere anche lasciate aperte». E gli svantaggi? «A metà maggio ancora nevica. Il costo della vita è altissimo, solo Svizzera e Norvegia sono più care a livello mondiale. Il senso di isolamento dal resto del mondo è palpabile». Fonte: millionaire.it


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Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

6 agosto 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Zuccherificio, almeno conservare le quote

Va garantita l’applicazione della cassa integrazione almeno per altre 5 settimane TERMOLI. Salvaguardia dei livelli occupazionali e delle quote zucchero. Alla fine la riunione fiume di ieri sera alla prefettura di Campobasso, chiesta e ottenuto dalle organizzazioni sindacali e dalla Rsu di stabilimento, ha partorito ciò che già si sapeva sulla vertenza Zuccherificio del Molise. Insieme al prefetto Di Menna, si sono riuniti gli assessori regionali Michele Petraroia e Vittorino Facciolla, la Rsu dello Zuccherificio e l’amministratore unico della Newco Enrico Cianciosi. Nonostante siano stati invitati, assenti i due curatori fallimentari, Mirella Mileti e Nicolino Musacchio. Al termine del vertice si è concordato che è necessario conservare le quote zucchero 2015, condizione essenziale per la salvaguardia dei livelli occupazionali,

nonché per tutelare il patrimonio aziendale e dei creditori. “Le modalità di svolgimento della campagna saccarifera 2015 non saranno in grado di assorbire l’intera popolazione dipendente – si legge nel verbale stilato in piazza Pepe – e

vista la situazione critica del bilancio aziendale, si riterrà necessario l’utilizzo di un ammortizzatore di natura straordinaria capace di tutelare il reddito dei lavoratori. Occorre la massima collaborazione tra tutti i soggetti per assicurare una

prospettiva futura dell’attività produttiva e di conseguenza il mantenimento dei livelli occupazionali in essere. A tal proposito le istituzioni presenti hanno assicurato il massimo impegno nel promuovere gli strumenti previsti dalle leggi e dai regolamenti in materia di sostegno alla filiera bieticola saccarifera. Saranno attivate tutte le procedure previste dalla normativa affinché sia tutelata la popolazione dipendenti e il valore strategico di tale attività produttiva per l’intera filiera bieticola-saccarifera del Centro-Sud”. Ma quali sono state le premesse di questa sintesi? La crisi del settore saccarifero perdura con gravi conseguenze per l’intera filiera e per la Srl, che ha il contratto di affitto di ramo d’azienda con la Spa già dichiarata fallita. Incertezza anche per la scadenza della

cassa integrazione al 2 agosto. La curatela fallimentare ha autorizzato la campagna 2015, ma il quadro è ancora da delineare. Per questa ragione nell’incontro del 30 luglio tra Cianciosi e la Rsu Di Lisio, Iademarco, Colella e Gabrielli. Un verbale che visto il protrarsi della grave crisi che ha colpito il settore e che vede impegnate le istituzioni nazionali e regionali, associazioni di categoria e sindacali nel tentativo di salvare l’occupazione diretta, viene prorogata la cassa integrazione da 3 agosto per altre 5 settimane. L’azienda chiederà il pagamento diretto delle spettanze da parte dell’Inps e questo fatto salvo di poter richiamare in servizio i lavoratori qualora fossero necessarie le prestazioni in relazione alla campagna bieticola.

Applausi per i fuochi d’artificio Ancora una volta in tantissimi hanno seguito gli spari a mare per San Basso mandosi in luoghi ben definiti finanche con un’ora e passa di anticipo. Insomma, i fuochi restano quelli più attesi e graditi e meglio di così non poteva essere. piacciono e divertono all’insegna di un sincero e sentito “W San

TERMOLI. Applausi scroscianti per i fuochi di San Basso. Una location d’eccezione, il terrazzo della struttura di Marina di San Pietro, ci ha permesso di osservare da un punto privilegiato i fuochi: un’armonia di colori ap-

prezzata dalle migliaia e migliaia di termolesi e non giunti per “godere” di uno dei momenti più attesi. Hanno scrutato i punti strategici e molti hanno sfidato la pazienza e il corpo siste-

Comune e banca, allarme bomba Il solito scherzo a Portocannone ha messo in allerta la popolazione PORTOCANNONE. Doppio allarme bomba. Nella prima mattina di oggi a Portocannone sono pervenute due telefonate anonime, una voce femminile, per lo meno così è sembrato a chi ha ricevuto le chiamate, ha annunciato la presenza di due ordigni sia all’agenzia Unicredit del paese che nel municipio. Immediatamente sono state allertate le forze dell’ordine e sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Campomarino e della compagnia di Termoli. Disposti i controlli accurati e ispezioni in tutti i locali

per verificare l’eventuale veridicità della doppia telefonata. Precauzionalmente sia il sindaco Luigi Mascio che la direzione della banca hanno esposto la tempestiva evacuazione delle due sedi. Con ogni probabilità si sarà trattato del solito scherzo di pessimo gusto.

Basso”. A onor di cronaca, il luogo più gettonato dai cittadini è stato il porto turistico, seguito dalla spiaggia del lungomare sud.


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Termoli

6 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Termoli calcio, un caos continuo” L’associazione Gente di mare ricostruisce la storia della società negli ultimi mesi TERMOLI. Iniziamo riscrivendo per intero la frase riportata sul comunicato stampa dell’ASD Termoli Calcio emesso il 31/07/2015 dall’unico membro rimasto all’interno del direttivo della società: ”la ASD Termoli Calcio può essere rilevata senza alcun esborso in denaro, senza accollo dei debiti pregressi e senza poter vantare crediti tutt’ora in essere”. Nel leggere tale affermazioni, le domande che ci siamo posti sono state tante, tra le quali: Perché non prendere questa decisione l’11 maggio dando tempo, a chi volesse rilevare la società, di ragionare con calma sulla strada da intraprendere? Perché non prendere questa decisione nel periodo intercorso tra il 5 luglio e il 14 luglio, periodo nel quale la cordata pugliese decideva di trattare fattivamente con l’ASD

Termoli Calcio per poi rinunciarci a causa delle sempre diverse versioni sull’entità dei debiti. Dopo esserci posti queste domande, decidiamo per passione e amore dei colori giallorossi di intercedere nuovamente con gli amici pugliesi per rincontrare l’unico dirigente rimasto in società, pur sapendo che il ritardo ormai accumulato, avrebbe avuto ripercussioni sull’allestimento della squadra. L’incontro è avvenuto il 3 Agosto, alla presenza di esponenti dell’Associazione Gente di Mare, i rappresentanti della cordata pugliese, Dino Di Martino unico rappresentante della società ASD Termoli Calcio e un legale che ha illustrato le volontà riportate sul comunicato stampa. Ancora una volta però le cose in buona sostanza non sono cambiate

anzi, forse sono ancora più chiare, si è di fatto smentito la frase scritta dal Sig. Dino Di Martino con la quale abbiamo esordito in questo comunicato. O per lo meno parte di essa è veritiera: “….senza poter vantare crediti tutt’ora in essere”; invece la frase “senza accollo di debiti pregressi”, si è rivelata infondata e non riguarderebbe il pagamento dei giocatori della passata stagione che quindi si ripresenterebbe a carico dei nuovi soci. Insomma, nonostante il nuovo estremo tentativo, dettato più dall’amore per il Termoli che dalla razionalità, in realtà temevamo da subito che si trattasse di un nuovo appello al suicidio per chi, come gli amici pugliesi, volesse rilevare la società. Quindi, ad oggi, dopo averci riprovato, l’Associazione Gente di Mare comunica a tutti i tifosi gial-

lorossi che i tentativi e gli sforzi da noi indotti terminano qui; il modo con cui si cerca di cedere il Termoli Calcio non è trasparente, la strada appare quanto mai tortuosa e piena di scheletri negli armadi. Ci auguriamo vivamente che altri, prima dell’8 agosto, data ultima riportata sul comunicato stampa della società, si facciano avanti, ma abbiamo forti dubbi visti i presupposti in essere. Inaccettabile la rinuncia alla D per l’Eccellenza, inaccettabile sarà rivedere il Termoli Calcio sui campi di prima categoria o promozione. Auspichiamo una società senza debiti ma ciò dovrà esser legato assolutamente a bilanci certificati e trasparenti che coinvolgano anche il tessuto sociale e imprenditoriale locale. Per questo scopo noi saremo in prima linea con chi vorrà esserci ed ancora una volta invi-

tiamo l’amministrazione comunale ad indicarci anche lei una strada, visto che fino ad ora le nostre appaiono come non percorribili. In ultimo, il nostro impegno quest’anno sarà quello di aggregare più persone possibili attorno ad un nuovo progetto e ringraziamo di cuore chi ha dato la propria disponibilità a far calcio da comuni limitrofi. Siamo convinti che il nostro calcio debba ripartire da Termoli, per il Termoli e con il nome del Termoli, con lealtà e serietà, la stessa che ai soliti noti sta dando fastidio, ma non possiamo biasimarli essendo stati abituati a raccontare alla gente che le trattative sfumavano, ma mai nessuno sapeva il perché. Oggi lo abbiamo capito, abbiamo le idee abbastanza chiare così come è stato il nostro tentativo di trattare, i risultati sono evidenti e di pubblico dominio.

“Valorizzare il nostro pesce” La manifestazione di conoscenza del prodotto ittico locale prima della Sagra TERMOLI. Valorizzare le capacita’ nutrizionali del cosiddetto pesce povero, avvicinare i bimbi al mondo della pesca e virare decisamente verso una economia ittica sostenibile. Insomma’ ad agosto si raddoppia e prima della classica due giorni della sagra del pesce, ci sara’ sabato prossimo un evento voluto dalla Op San Basso. Insieme con il comune di Termoli e con la Regione Molise, collaborando con Molise gourmet e l’istituto zooprofilattico Caporale si celebrera’ il pesce azzurro. “Il gusto del Pesce nostrum” è il titolo della manifestazione, presentata stamani in sala consiliare dal sindaco Angelo Sbrocca, dalla direttrice dello Zooprofilattico Nadia

Barile, dal presidente della Op San Basso e dal segretario di Molise gourmet Michele Ciarlariello. In programma anche una visita gui-

data su uno dei pescherecci della flottiglia termolese. Ci sarà spazio per la gastronomia vera e propria. Per l’occasione in-

fatti saranno allestite cinque “isole del gusto” dove verranno somministrati piatti di pesce tematici (alici, merluzzi, totani, triglie, melù e sar-

dine) insieme all’illustrazione didattica del prodotto ittico degustato attraverso delle schede tecniche ed un piccolo opuscolo redatti e curati dalla sezione Izsam di Termoli con attenzione particolare rivolta alla tracciabilità, all’etichettatura e ai metodi di conservazione del prodotto ittico stesso. La visita guidata sui pescherecci della marina termolese comprenderà infine l’illustrazione di alcune attività marinaresche tipiche come la riparazione delle reti e le diverse tecniche di nodi. Nell’area ci saranno anche dei laboratori creativi riservati ai più piccoli che, attraverso racconti, creazioni di fondali e mondi sommersi, si tufferanno alla scoperta del mondo marino

Con il martello due volte in Comune L’uomo aveva tentato di aggredire un’impiegata del Comune di Tavenna TAVENNA. Destò molto sgomento in paese a Tavenna, l’episodio che vide protagonista nel marzo scorso un uomo di 68 anni, che tentò di aggredire a colpi di martello una impiegata del municipio. Un tentativo che non andò a buon fine per fortuna, solo grazie al provvidenziale intervento da parte di alcuni colleghi che lo fermarono, dissuadendolo dal folle gesto. Inevitabile la denuncia a carico dell’aspirante e poi desistito aggressore, presa in esame dalla Procura della repubblica di Larino, che al termine dell’attività investigativa, affidata ai militari dell’Arma della stazione di Palata, ha disposto una ordinanza di trasferimento del soggetto in una comunità di recu-

pero per persone con problemi della personalità. Nei giorni scorsi l’ordinanza è stata notificata e l’uomo è stato condotto nella struttura protetta. Ma quanto accaduto cinque mesi fa nemmeno non è stata la prima volta, poiché nell’ottobre 2008 allora 61enne, si macchiò di un crimine simile, e quella volta non se la prese con un solo dipendente, ma prese a martellate anche la casa comunale. Nella circostanza più datata, il 61enne venne prelevato con un Tso e portato al reparto di psichiatria dell’ospedale San Timoteo di Termoli, oltre a fronteggiare accuse per danneggiamento, violenza privata e minacce.



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Opinioni di Pasquale Di Lena

La degustazione, come il corretto abbinamento cibo-vino, non è una novità. Anzi, è una pratica sempre più diffusa che permette di scoprire e capire i caratteri organolettici di un vino, pregi e difetti. Nel 2003, grazie all’Enoteca italiana di Siena, è uscito un libro “Sensi di vini – Il segreto del cervello nella degustazione “ che riporta, per la prima volta, il punto di vista di neurologi di fama mondiale con i risultati di una ricerca mediante risonanza magnetica, che hanno fatto capire il fondamentale ruolo di quella macchina meravigliosa che è il cervello. “Questi risultati – scrive, nel suo saluto di presentazione, il premio Nobel Rita Levi-Montalicini, che ho avuto la gioia di conoscere – pongono in evidenza la straordinaria proprietà del cervello umano di registrare un processo così altamente differenziato nella degustazione di una bevanda complessa quale quella del vino”. In pratica dal confronto di due gruppi di soggetti, sette sommelier, cioè esperti, e sette senza esperienza di tecniche degustative, è venuto fuori che vengono attivate aree diverse, nel caso del primo gruppo, più ampie. Il libro pensato da Benigna Mallebrein, giornalista tedesca in Italia, e illustrato da un grande artista, Michael Auth, è stato curato da un grande scienziato tedesco, Prof. Jürgen Mai, relatore al congresso mondiale sul cervello umano, che si è tenuto, nel 2002, a Roma presso la Fondazione Santa Lucia e che ha visto protagonista l’Enoteca italiana con i suoi grandi vini italiani Doc e Docg.Un libro fortunato, uscito in italiano e tedesco e, lo scorso anno – come mi ha subito informato il prof. Mai – anche in russo, che mi viene richiesto

di Claudio de Luca Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Cercemaggiore, dei referenti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dell’Assessorato all’ambiente della Regione Molise, dell’Agenzia della Protezione civile, del Dipartimento di Prevenzione dell’Arem, dell’Arpa e dei Vigili del fuoco. la Commissione tecnica per la valutazione ambientale si è occupata del sito “Capoiaccio” di Cercemaggiore. Nell’occasione si è provveduto a sentire i rappresentanti della “Edison”, titolare della concessione per coltivare gli idrocarburi. Dopo di avere approfondito e valutato una serie di dati, il consesso ha rinviato i lavori a settembre quando saranno stati resi disponibili gli esiti degli accertamenti dell’Ispra. In sostanza si procede “lento pede“. L’ultima riunione si era tenuta nel giugno del 2014; e né allora né oggi è stato possibile conoscere cosa sia stato sversato nelle vasche di quella località, quali pericoli dovrebbe affrontare la popolazione, come procedere (e con quale danaro) ai lavori di bonifica una volta accertate le eventuali responsabilità. Ma un fatto è certo: la verifica condotta nell’area, affidata all’Agenzia regionale di protezione ambientale, ha consentito di elaborare i dati delle indagini effettuate nella zona del fosso vernile, costeggiante il sito “Santa Croce 1” per circa un chilome-

6 agosto 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Riconoscere e apprezzare la qualità di un prodotto

da molti ricercatori, soprattutto nel campo filosofico, di Università del mondo, ultima la prof.ssa Giorgia Cecchinato, insegnante di filosofia presso l’Università di Belo Horizonte in Brasile. Di questo stupendo libro riporto quanto è scritto in quarta di copertina “Gustare il vino è un’arte, che va sviluppata nel tempo con un approfondimento costante. Il sapere del sapore, infatti, aumenta il sapore del gusto”. Un pensiero che mi trova perfettamente d’accordo e che mette in luce il ruolo fondamentale di quanti professano con grande passione

quest’arte della degustazione. Una verità di cui si era occupato qualche decennio prima uno studioso si Storia economica, il prof. Federigo Melis, che si definisce “un modesto dilettante, in materia” e racconta .”Il mio interesse per il vino – il gusto del quale, in me innato, mi è piaciuto di educare – si può riassumere nel termine oggi di moda: un hobby, che mi aiuta a sollevarmi dalle sudate carte della disciplina di mia specializzazione – la Storia economica – dalla quale ho, tuttavia, tratto qualche elemento alle mie indagini, alle mie riflessioni sui temi vitivinicoli: se non altro, perchè io localizzo i miei studi nel basso Medioevo, che è il periodo in cui rinasce il vino, così come rinascono tanti aspetti salienti dell’alimentazione”. L’ illustre studioso, autore di un libro stupendo, edito dalla Casa editrice, Le Monnier di Firenze, “Il vino nel Medioevo”, è un “dilettante” che conosce molto bene il vino, la sua storia e, di essa, uno dei periodi più importanti quando il vino, con la rivoluzione dei trasporti, si apre a nuovi mercati e, quindi, a nuovi consumatori

soprattutto per stare a tavola e combinarsi con i cibi, che educa il proprio gusto e prova gli abbinamenti stabilendo che “è proprio il vino che agisce da fattore di allacciamento, di coesione e connessione …secondo regole precise ed in maniera da formare un sistema”. Un sistema che deve trovare la sua realizzazione in ogni zona d’Italia e, visto come sono andate le cose in fatto di globalizzazione, anche nel mondo, tenendo presente un dato, e cioè, che “in moltissime località, il vino sembra fatto apposta per taluni piatti e viceversa. Una correlazione che riporta al concetto dell’origine, il territorio. E il territorio, straordinario bene comune solo dal quale è possibile programmare il futuro di un Comune, di una Regione o di un Paese, merita rispetto, soprattutto se l’intento è di valorizzarlo e promuoverlo e non di schernirlo e maltrattarlo. Una regola fondamentale, che i professionisti della degustazione e degli abbinamenti conoscono molto bene, è quella di un crescendo che fa divieto di tornare indietro nella sequenza dei piatti e dei vini, e questo per dare risalto al gusto, o meglio, al piacere del gusto. In pratica partire da un vino bianco per poi passare al rosato e al rosso; da un vino giovane a un vino invecchiato; da uno a bassa gradazione a uno a più alcolico. Non a caso, parlando di abbinamento, si dice “si sposa” molto bene con questo piatto, cioè esprime armonia nel senso che si lega bene ed esalta il gusto, senza soluzione di continuità, appunto in un crescendo di piacere, del cibo, del vino e della tavola.

Cercemaggiore e quelle vasche tro. Secondo il Presidente della Quarta Commissione Ciocca, è stata rilevata la presenza di contaminazioni di benzene e di diclorometano oltre i limiti prescritti del Testo unico ambientale. Se ne è originata dapprima una radioattività elevata ed anomala (laddove si praticavano le estrazioni) e poi presenze di benzene e di diclorometano. Di qui l’urgenza di verificare sia le cause delle tracce anomale di radioattività γ (superiori fino a 10 volte il valore del fondo naturale rilevate in una porzione di territorio in prossimità delle vasche destinate alla decantazione delle acque di estrazione, per la successiva reinfezione nei pozzi stessi) sia le motivazioni del superamento dei parametri di benzene e di diclorometano rilevati attraverso il prelievo di sedimento nell’area circostante il fosso vernile. Purtroppo, soltanto a distanza di un anno, il Ministero dell’Ambiente ha replicato all’interrogazione dell’M5s, Per di più riferendo cose già note; quelle per cui le vasche di decantazione della contrada Capoiaccio di Cercemaggiore, realizzate per raccogliere le acque provenienti da pozzi destinati allo stoccaggio di materiali generalmente non considerati radioattivi, contengono radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media della crosta terrestre che possono provocare un aumento significativo delle

esposizioni a radiazioni. Di qui l’obbligo (come ribadito dal Presidente Ciocca) di classificare “urgente” il problema. In effetti, nell’area in questione, quando lo stabilimento Montedison era operante, insistevano impianti (tra cui serbatoi e vasche) destinati alla decantazione di acque di estrazione per la successiva reiniezione nei pozzi di estrazione. In queste vasche venivano trattate

pure acque di estrazione provenienti da pozzi extraregionali, come quelli della Masseria Spavento di Melfi. Ed ora una parte di quel territorio vicino alle vasche appare interessata da abnormi valori di radiazioni, riscontrati anche in altre aree interessate dal fenomeno e che corrispondono ai luoghi attraversati dal fosso vernile che costeggia il sito che poi sfocia nel Torrente Freddo.


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