TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 227 - sabaTo 8 noVeMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Carmine Brasiliano
Molise a terra
L’assessore alle Attività produttive, Scarabeo se ne acorge?
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmine Brasiliano. Si è aggiudicato il Terzo concorso fotografico nazionale organizzato dal comitato esecutivo di Pisa dell’International Police Associaton e dal circolo culturale fotografico la “Fototeca” di Castelfranco di Sotto, con l’immagine “Attesa al Museo”. La motivazione a sigillo del successo recita: “Il soggetto inusuale e poco convenzionale è rappresentato con scelte di taglio dell’immagine che inquadra figure e spazio. Quest’ultimo è enfatizzato e valorizzato dalla partitura geometrica di rivestimenti e sistemi di illuminazione che costituiscono una sorta di griglia concettuale dell’immagine”.
Il Tapiro del giorno a Vincenzo Niro
SERVIZIO A PAGINA 2 Il Tapiro del giorno lo diamo a Vincenzo Niro. Il presidente del Consiglio regionale, ormai, parla solo attraversi freddi e scarni comunicati stampa a nome di un'assemblea che è diventata autoreferenziale ma priva di scatti di idee e di programmi. Le sue note abbracciano praticamente tutte le manifestazioni e le ricorrenze ma al presidente non sembrano più riguardare i problemi, reali, della gente del Molise. E' pur vero che la sua è un carica istituzionale. Ma sembra volerla interpretare troppo alla lettera finendo con l'essere solo una fredda rappresentanza.
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TAaglio lto
8 novembre 2014
Il Molise è drammaticamente fermo Vittima di una classe politica che ha perso per strada (dal 2008) finanziamenti pubblici per oltre 300 milioni di euro senza battere ciglio ed ha l’improntitudine di mistificare altri finanziamenti per farne un nuovo cartello di annunci e promesse Cianciano e cincischiano su argomenti futili, e non s’accorgono che il Molise è fermo, in preda alla più devastante delle crisi economiche e delle perniciose inefficienze amministrative. Si scambiano elogi per cariche e incarichi che gli piovono addosso (emblematico lo scambio di complimenti tra Ruta e Frattura) e non si rendono conto che il mancato avvio della ricostruzione postterremoto tiene bloccati oltre mille progetti, distribuiti in 60 comuni, e 356milioni di euro. Non si rendono conto che la Termoli-San Vittore continua nel suo strampalato saliscendi di opera “certa ed incerta” nonostante il ribadito finanziamento del Cipe; che il settore manifatturiero (Ittierre, Solagrital, Zuccherificio e Fiat) era e rimane pesantemente in crisi, in balia degli umori ballerini dei singoli assessori e della giunta regionale nel suo complesso, incapaci (assessori e giunta) di uscire dalle incertezze e dalle titubanze amministrative, costretti a rifugiarsi in
fantomatici tavoli ministeriali; che il trasporto su gomma, elemento essenziale (ed esiziale) per i collegamenti regionali, non è stato affrancato dalla gogna dei crediti che vantano le ditte e della ipocrita razionalizzazione che viene sbandierata; che il programma regionale di sviluppo è rimasto chiuso nella cripta presidenziale, sottratto
"Piano giovani, disastro regionale" I consiglieri Fusco e Sabusco hanno sottolineato l'inerzia del centrosinistra CAMPOBASSO. I consiglieri Fusco Perrella e Sabusco tornano a parlare del Piano Integrato Giovani Molise e della sua mancata attuazione e presentano una mozione urgente all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo di Laura Frattura e del Vicepresidente Michele Petraroia per: “pubblicare in tempi ragionevolmente brevi, tramite la struttura competente, il bando per l’attivazione di ulteriori 50 project work di innovazione, in considerazione delle economie recuperate; accelerare la procedura di verifica delle condizioni di ricevibilità, di ammissibilità e di valutazione delle domande pervenute”. “La situazione è tanto paradossale quanto drammatica – continuano i due consiglieri –da un lato c’è una disoccupazione record e dall’altro un progetto di politica attiva che, tra le altre cose, potrebbe dare occupazione a 100 ragazzi molisani e attivare 50 project work. E pensare che Petraroia nella seduta dell’11 marzo 2014 aveva affermato testualmente che “i tempi di chiusura delle valutazioni saranno
ammortizzati in un arco temporale breve”. “Il 22 dicembre 2010 – ricordano i consiglieri Fusco e Sabusco – è stata sottoscritta una Convenzione la quale prevedeva a carico del Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione la somma complessiva di € 11.808.000,00, di cui € 5.008.000,00 da trasferire alla Regione Molise e € 6.800.000,00 da trasferire alla Regione Abruzzo; con Delibera di Giunta Regionale n. 473 del 27 giugno 2011 è stato approvato il Piano Integrato “Giovani Molise” con l’obiettivo di agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, favorendo la transizione scuola-lavoro e stimolando l’imprenditorialità ed il sistema produttivo regionale. Nel concreto, il Piano si traduceva nella realizzazione di interventi per l’occupazione a favore di giovani diplomati e laureati, inoccupati/disoccupati, residenti nella Regione Molise. In Italia – aggiungono i consiglieri – si tratta dell’unico esempio di sperimentazione predisposto dalle regioni Molise e Abruzzo con il supporto tecnico ed economico di “Italia
Lavoro”, ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il “Piano Integrato Giovani Molise” – continuano – è strutturato in tre aree: Area placement, Area creazione d’impresa e Area occupazione, alle quali corrispondo le diverse linee di intervento. Ma – continuano i due consiglieri – tornando agli ultimi eventi, con Determinazione del Direttore Generale n. 549 del 19 agosto 2011 è stato approvato “Avviso pubblico per la presentazione di n. 50 project work innovazione da attuare mediante tirocini formativi e di orientamento” (Linea di intervento n. 1, per un impegno di spesa di € 400.000,00); con Determinazione Dirigenziale n. 325 del 19 novembre 2013 è stata concessa l’indennità di partecipazione a n. 36 partecipanti ammessi in graduatoria; con Delibera di Giunta Regionale n. 144 del 18 aprile 2014 è stata disposta la proroga e la rimodulazione del Piano Integrato Giovani Molise. Poi la famosa promessa di Petraroia, datata marzo 2014. Ma ad oggi ancora tutto tace”.
al dibattito e al confronto, per cui non si hanno notizie di ciò che si vorrebbe e si potrebbe realizzare qualora gli organi tecnici e amministrativi regionali fossero nella condizione oggettiva di operare, cosa che, stando ai risultati della programmazione 2007-2013, è oggettivamente discutibile; che settori primari quali l’Agricoltura e il Turismo sono stati lasciati nella più deprecabile indeterminatezza gestionale, né si vedono correttivi all’orizzonte. Potremmo continuare con l’Ambiente, l’Energia, il Commercio, l’Artigianato, ma non ne vale la pena, sapendo che sarebbero annotazioni il cui destino è finire nella discrezionalità di una classe politica che ha perso per strada (dal 2008) finanziamenti pubblici per oltre 300 milioni di euro senza battere ciglio. Ed ha l’improntitudine di mistificare altri finanziamenti per farne un nuovo cartello di annunci e promesse. Per sopravvivere a se stessa e tentare di andare avanti.
"Riavvicinare i giovani alla politica" I Democratici junior riscontrano grossi malesseri in Molise sulle prospettive future CAMPOBASSO. Una settimana impegnativa per gli aderenti al gruppo politico dei “Giovani democratici Molise”. Questo perché da lunedì prenderà il via la campagna di tesseramento che sarà finalizzata allo svolgimento del secondo congresso regionale tra marzo e aprile. Ne abbiamo parlato con il coordinatore regionale Davide Vitiello che ha inteso evidenziare: “Come Giovani democratici siamo impegnati su diversi fronti, abbiamo illustrato qualche settimana fa il piano garanzia giovani che doveva partire a ottobre ma ci sono dei ritardi che dipendono dalla struttura dell’assessorato al lavoro e a tutt’oggi siamo in attesa che sia predisposti i bandi. Per noi, Garanzia giovani è una occasione concreta che si rivolge a una fascia generazionale molto ampia che in Molise tocca le 15mila unità e coinvolge tanti giovani che “non studiano e non lavorano” e che potrebbero attingere a un minimo di reddito con questa opportunità. Ciò, in questo momento di grave disagio sociale e occupazionale, sa-
rebbe davvero una boccata di ossigeno”. Un quadro chiaro di quanto è intorno ai suoi coetanei al punto che Vitiello ribadisce: “Riscontriamo malessere e disagio soprattutto in Molise perché la mancanza di risposte della politica, genera rassegnazione per la quale questa Regione paga un prezzo pesante, anche in termini di partecipazione alla vita pubblica e politica molisana. Bisogna però che si attui un risveglio delle coscienze e lo stesso deve partire dai giovani perché, se la realtà non viene cambiata dal basso, non è certo dall’alto che arrivano le soluzioni. Noi da ormai tre anni siamo impegnati alo scopo di riavvicinare i giovani alla politica; con noi, infatti, è nata con noi una nuova classe dirigente giovane che ha visto gli stessi protagonisti e diventare segretari di circolo del Pd. È chiaro che il clima di rassegnazione che c’è oggi in Molise, a causa dell’alto tasso di disoccupazione, non aiuta di certo ma le nostre idee sono chiare e le stiamo mettendo in campo.
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TAaglio lto CAMPOBASSO. La stagione invernale per Campitello e Capracotta non partirà neppure. Perché? Perché non ci sono soldi. Perché il governo regionale, in questo anno di lavoro, non ha programmato né si è fatto venire idee su come risolvere il problema. E pensare che l’anno scorso, sempre il governo Frattura, ha buttato al vento per Funivie Molise milioni di euro. La situazione economica aveva già portato alle dimissioni di Franco Mancini, amministratore di Funivie Molise (società partecipata al 100% dalla Regione Molise). Nel 2013 la gestione era stata affidata al dottor Caruso, nominato proprio da Paolo Frattura, per avviare la stagione sciistica 2013-2014 avrebbe preso dal fondo vincolato del bilancio della società spa 800mila euro a cui, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe aggiunto 200mila euro degli incassi. E come sono stati spesi questi soldi che ammonterebbero ad un milione di euro? La lista della spesa, motivata dalla procedura di urgenza, sembra sia stata così distribuita: acquisto di un trasformatore per la seggiovia Capo d’acqua di Campitello
8 novembre 2014
Montagna molisana, un sogno nel cassetto A rischio quest'anno la stagione invernale nonostante i soldi buttati al vento
Matese per la modica cifra della bellezza di 200mila euro. Un acquisto avvenuto senza nessun procedimento ad evidenza pubblica, nonostante la stazione sia chiusa e nonostante i lavori per la seggiovia fosse stati già ap-
paltati con gara vinta e assegnata. Un altro trasformatore invece pare sia stato acquistato, con le stesse modalità, per Capracotta. Sempre con trattativa privata, sarebbero stati spesi circa 500mila euro per l’acqui-
sto di una cabina di alta trasformazione. Le Funivie Molise, inoltre, vantano 25 dipendenti a cui è stato pagato lo stipendio lo scorso 4 settembre 2014. Per rinforzare il personale, nonostante la mancanza di liquidità,
ci sarebbero state altre 33 assunzioni. Senza parlare, poi, di nuova segnaletica, commissionata ad una ditta di Venafro, nonostante in magazzino ne fosse già pronta una nuova già confezionata. Insomma, dopo due mesi dalla sostituzione di Pisani, Caruso avrebbe creato un vero e proprio caos. Tanto che ad insorgere era stato proprio il presidente dei revisori dei conti, Fabrizio Cappuccilli, cugino di Frattura, che con una mail avrebbe dato l’ultimatum al governatore per la sostituzione di Caruso. Ecco così arrivare la nomina dell’avvocato Mancini che però non è stato messo in condizione di lavorare. La Regione non ha colmato il deficit lasciato dal suo predecessore e, sembra, negli ultimi tempi Funivie Molise pare essere diventata una società in liquidazione. Non ci sono soldi per lavorare né per programmare, Frattura pare abbia promesso introiti che non arrivano, e le uniche carte che arrivano tutti i giorni sono le ingiunzioni di pagamento. E chi pensa alla stagione sciistica e alla valorizzazione della montagna molisana può riporre i sogni nel cassetto.
Fondi europei, "Biomasse, un bene il primo bilancio solo per gli avvocati" Per la spesa sociale 2007/2013, in Molise liquidati 74 milioni di euro
CAMPOBASSO. Cittadinanza attiva, tempi certi e sostenibilità della spesa: sono state queste le tre parole chiave attorno alle quali è ruotato il Comitato di Sorveglianza del POR FSE Molise 2007/2013, organismo istituzionale, convocato annualmente dal Presidente della Giunta regionale, il cui scopo consiste nell’accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo alla presenza di un ampio parterre di rappresentanti istituzionali e del partenariato economico e sociale. Sui 102.897.150 € di sostegno alla nostra regione da parte dell’Unione Europea nel settennio 2007/2013, sono stati impegnati 94.699.258,02 € e liquidati ben 74.770.023,25 €, dati registrati al 31.10.2014. Dati che, in termini percentuali, equivalgono al 72% della spesa già certificata con un trend di spesa perfettamente allineato agli obiettivi richiesti dalla Commissione e con risorse residue, le cui spese ammissibili saranno possibili fino al 31 dicembre 2015. Il target di spesa previsto per il 2015, pari a € 22.828.955,01, sarà conseguito grazie alle operazioni avviate fino ad ora e a
quelle da attivare in seguito a quanto proposto dall’Autorità di Gestione POR FSE Molise 2007/2013, Alberta DE LISIO, circa la necessità di una indispensabile riprogrammazione delle risorse residue, sostenuta da un’apposita analisi di contesto dei cambiamenti socio-economici significativi in Molise, che si concentrerà sugli Assi II - Occupabilità e III - Inclusione sociale, investendo in misure di contrasto alla crisi economicosociale, occupazionale e di sostegno nei confronti dei soggetti più svantaggiati in vista della chiusura del Programma. Una chiusura che, necessariamente, dovrà legarsi alla programmazione europea 2014/1020, della quale si è ampiamente discusso nel corso dei lavori del Comitato.
I consiglieri regionali grillini sono tornati a denunciare l'inciucio in Consiglio regionale CAMPOBASSO. Un consiglio regionale accesso e dopo il quale abbiamo registrato tante polemiche strumentali”: così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico e Patrizia Manzo, hanno commentato l’assise di Palazzo Moffa di mercoledì 5 novembre 2014, durante la conferenza stampa di ieri mattina. “Noi avevamo chiesto già un mese fa – ha esordito Antonio Federico –l’annullamento in autotutela delle autorizzazioni delle centrali a biomasse, perché eravamo ben consci del rischio economico a cui l’ente regionale si esponeva. La revoca, infatti, condurrà sicuramente a un indennizzo, a meno che non si apportava qualche documento atto a dimostrare l’intervento di un fattore tale, da giustificare la revoca. Una vera e propria motivazione sulla revoca, infatti, soprattutto dal punto di vista tecnico, non l’abbiamo avuta. Trattandosi di un atto amministrativo di secondo livello, infatti, occorreva chiedere a tutti coloro che hanno detto sì, se avessero avuto un motivo per giustificare la revocazione. Per il dirigente Angela Aufiero non c’erano simile giustificazioni. Il resto è storia nota con la revoca e la richiesta di un maxirisarcimento di 8.500.000 euro, cifra sulla quale non comprendiamo come l’abbiano calcolata. L’indennizzo, infatti, parla di danno emergente e non anche di lucro ces-
sante. Ci sarà, dunque, pane per gli avvocati amministrativi, che in Molise sguazzano in queste situazioni. È inusuale, inoltre, che una delibera di Giunta, peraltro con l’astensione del vicepresidente dell’esecutivo, venga portata in Consiglio e votata come una vera e propria fiducia al Presidente. Frattura ha fatto la conta dei suoi uomini per mettere spalle al muro Petraroia, come del resto fece lo scorso mese di giugno con Scarabeo sull’ospedale di Venafro. L’assessore in quell’occasione, dopo un iniziale diniego, in pochi minuti cambiò idea, quando il Presidente della Giunta regionale intimò di porre la fiducia. Anche a giugno il nostro voto fu contrario, come abbiamo fatto in merito al documento sulla revoca dell’installazione delle centrali a biomasse. Su Frattura non mi soffermo, visto che ogni volta ci colpisce dal punto di vista personale, tacciandoci per ignoranti della politica. Le polemiche contro di noi sono sempre strumentali, come l’ultima, in ordine cronologico, di Micone, il quale ci ha fatto passare per fomentatori di folle contro le loro scelte impopolari. Noi, ovviamente, respingiamo tutte queste accuse, che lasciano il tempo che trovano”.
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Olio molisano: tra qualità e scarsa resa La Coldiretti cerca di mettere ordine nell'attuale momento difficile CAMPOBASSO. L’olio d’oliva è storicamente un prodotto molto caro ai molisani, sia per la grande diffusione di oliveti in regione, sia per la tradizione diffusissima dell’autoproduzione dell’olio, quale amato hobby di molti. Sicuramente quella del 2014 è una campagna olearia piena di difficoltà, evidenzia Coldiretti Molise, con la mosca presente negli oliveti già dalla fine di luglio, così come segnalato dai comunicati fitosanitari settimanali inviati dal Co.Re.Di.Mo agli imprenditori agricoli affinché attivassero le misure di difese suggerite, con cambiamenti climatici che hanno prodotto un’estate umida e temperata ed un autunno secco e caldo, per finire con i temporali e venti degli ultimi giorni. La quantità di olive prodotte in quest’annata è stata drasticamente ridotta ed anche le rese povere. Ma occorre evitare esagitate generalizzazioni ed allarmismi estremi, che possono preoccupare in modo spropositato ed ingiustificato i consumatori e penalizzare i produttori seri, in grado di garantire un olio extravergine di oliva adeguato anche in un’annata più storta delle altre, che ha reso più arduo un risultato di sufficienza per gli “hobbisti” non qualificati. Nelle tecniche di produzione olio, eviden-
zia Coldiretti Molise, sicuramente questa è un’annata in cui è risultato più rischioso utilizzare i frantoi tradizionali, quelli con le macine in pietra e le presse scoperte, perché, sottoponendo ad una maggiore ossidazione la pasta dell’oliva e con l’utilizzo dei fiscoli che sono più esposti a muffe e contaminazione, aumentano i rischi di un risultato mediocre, rispetto ai nuovi impianti di frantoi più tecnologicamente avanzati, definiti “continui”, dove tutta la lavorazione è ermetica. Va ricordato, continua Coldiretti Molise, che da quest’annata è stata fissata, dalla Comunità Europea, la soglia di 200 kg di
Agenda digitale, 185 enti molisani inadempienti Una cifra consistente considerata l'importanza istituzionale di essere in rete
olio d’oliva per l’autoconsumo. Pertanto, tutti quelli che hanno prodotto olio d’oliva al di sopra di 200 Kg, sono obbligati ad attivare un proprio registro telematico controllato da AGEA, dove devono essere annotati tutti i movimenti in entrata ed in uscita dell’olio e la relativa classificazione qualitativa dei singoli lotti. La commercializzazione dell’olio di oliva può essere fatta solo in contenitori adeguati, bottiglie lattine ecc, etichettati secondo la specifica normativa, che prevede la provenienza delle olive e, tra l’altro, l’indicazione della classificazione, “extravergine”, “vergine”, “lampante”. Il produttore, obbligato dalla
CAMPOBASSO. Innovazione tecnologica e digitalizzazione sono tra le sfide di maggiore importanza per la pubblica amministrazione e per questo è stata varata l’operazione Agenda digitale 2020. Secondo un monitoraggio aggiornato al 5 novembre sono 10.320 le amministrazioni inadempienti, ovvero quelle che nei termini previsti della normativa vigente non hanno inviato il file
Per il bene di tutti si faccia saggio uso della nostra terra e delle sue risorse La tenacia degli abitanti dell'area matesina, degli abitanti delle aree interessate dall'eolico selvaggio, di chi ha proposto non una ma 100 stalle diffuse sul territorio, ha portato alla ribalta un nuovo volto del Molise: quello che - per il bene di tutti, nes-
suno escluso - (r)esiste e lotta affinché si faccia un saggio uso di questa nostra terra e delle sue risorse! Un Molise che festeggia l'ennesimo "pericolo scampato", con l'amaro in bocca, nel momento in cui alla revoca delle autorizzazioni per la centrale a
normativa vigente, prima dell’imbottigliamento deve sottoporre l’olio ad una serie di analisi chimico-fisiche e sensoriali, ed, in base ai parametri che da queste scaturiscono, viene attribuita la classificazione all’olio. Pertanto, se sull’etichetta di un contenitore di olio di oliva è indicato “extravergine”, ciò attesta che il contenuto ha i requisiti, strumentalmente verificati, per tale attribuzione. La maggiore tracciabilità introdotta quest’anno, con la soglia dei 200 Kg per l’autoconsumo, finalizzata a ridurre le possibilità di truffe, ha indotto molti produttori, prima solo “hobbisti”, a dover sottoporre il proprio olio di oliva a controlli, presso il Co.Re.Di.Mo., che ha un laboratorio specializzato anche per questo tipo di analisi. Dalle analisi finora effettuate dal laboratorio molisano, è risultato che il 57% delle partite analizzate sono risultate “extravergine”, il 39% “vergine” e solo il 4% “lampante”. I consumatori sono, come sottolineato da Coldiretti Molise, ulteriormente tutelati dalla normativa, che tende sempre più a dare maggiore trasparenza al settore olivicolo-oleario, al fine di dare maggiore consistenza alla antica legge dell’economia sul giusto rapporto tra domanda ed offerta
con l’elenco delle proprie basi di dati e non hanno effettuato la registrazione/autenticazione sul sito AgID dedicato. Di queste, considerate le debite proporzioni, ben 185 sono molisane e vengono annoverati tra i ritardatari i comuni, le scuole, gli ordini professionali, gli enti autonomi e sub-regionali. Incrociando le relative basi dati è stato possibile determinare le amministrazioni inadempienti tra
quelle presenti in IPA a cui sono state aggiunte quelle inadempienti presenti nel conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche individuate dall’ISTAT.
L'intervento
biomasse di Campochiaro segue una richiesta di risarcimento milionario a vantaggio di chi ha provato ad esercitare il proprio potere e a tutelare i propri interessi nella presuntuosa convinzione di avere di fronte ancora una volta un "Molise silente." Un Molise che festeggia celando preoccupazione a causa delle "voci" sulla presunta riconversione dello Zuccherificio del Molise a centrale a biomasse, "voci" che ci auguriamo
vengano smentite al più presto dall'assessore Facciolla per rassicurare gli abitanti dell'area interessata e i soggetti coinvolti nella filiera saccarifera. Un Molise che pretende al più presto un "Piano Energetico Regionale" che tenga conto delle reali potenzialità del nostro territorio e ne consenta un sostenibile sviluppo. Un Molise "(R)esistente" che vuole essere partecipe e attivo nelle scelte che lo riguardano.
Forum dei Territori Molisani
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L’Autorità nazionale anticorruzione si limita a monitorare soprattutto le Regioni, ma non farebbe male ad includere nel mirino quantomeno i capoluoghi regionali
I cittadini non protestano, gli organi di controllo non controllano, e la legge sulla trasparenza e l’anticorruzione passa in cavalleria Il decreto legislativo del 14 marzo 2013 numero 33, ha stabilito che gli atti amministrativi debbono essere trasparenti, ossia devono contenere tutti gli elementi in modo chiaro ed evidente Gli amministratori molisani, siano della Regione, della Provincia o del Comune capoluogo per restare agli enti di maggiore rilievo, sono riottosi e refrattari all’applicazione del decreto legislativo del 14 marzo 2013 numero 33, che ha stabilito che gli atti amministrativi debbono essere trasparenti, ossia devono contenere tutti gli elementi che li compongono in modo chiaro ed evidente. La Regione per questa sua riluttanza s’è vista fatta oggetto di particolare attenzione da parte di Raffaele Cantone, l’Autorità nazionale anticorruzione, che l’ha chiamata a rendere entro la fine del mese di novembre tutte le giustificazioni del caso e l’applicazione corretta della norma. Ne abbiamo dato ampiamente
notizia su queste colonne (Gazzetta del 5 novembre 2014). Torniamo a parlarne per commentare l’ostinazione delle strutture comunali di Palazzo san Giorgio a non rispettare il citato decreto legge. In questo modo, oltre a violare la legge, si impedisce al cittadino di conoscere compiutamente la natura, il contenuto, e la finalità degli atti amministrativi. Stranamente, conoscendo la puntualità del dirigente del settore lavori pubblici, Giarrusso, tra le strutture omissive dell’applicazione pedissequa del decreto legislativo del 14 marzo 2013, numero 33, c’è la sua. Per non essere generici, ma puntuali, indichiamo, a mo’ d’esempio, la determinazione dirigenziale relativa alla realizzazione dell’allargamento della sede
"Formazione, ricreare un sistema" Dopo avere superato a Roma la questione fondi, la Cgil chiama in causa la Regione CAMPOBASSO. Lo scorso 29 ottobre, presso il Ministero del Lavoro, convocato dal Sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano su richiesta dei sindacati, si è tenuto il tavolo per cercare di dare una soluzione alla vertenza che riguarda 90 lavoratori della Formazione Professionale molisana. La delegazione molisana ha chiesto risorse, per compensare il taglio di oltre il 50% intervenuto sui fondi europei destinati al Molise per il piano operativo 2014/2020. Una situazione che determina un’ulteriore elemento di difficoltà in un contesto di crisi generalizzata che grava sui lavoratori e sulle famiglie molisane. Ora, dopo che da Roma è giunta una prima notizia buonal, la Flc Cgil chiama in causa la Regione Molise. "Risorse si, ma per fare cosa? La richiesta dell’Assessore, in questo caso, finalmente ricalca quanto i sindacati chiedono da tempo: finanziare un “progetto ponte”, che permetta di sperimentare il sistema di “Orientamento Permanente regionale” in un tempo limitato, che consenta di agganciarsi ai fondi POR 2014 – 2010 e di mettere a sistema i servizi per l’orientamento, per l’Istruzione e la Formazione professionale, da riformare completamente stante l’atavico ritardo che sconta la nostra regione. Non ci ha convinto l’approccio l’evasivo del Sottosegretario, incalzato dalla FLC CGIL Molise, circa la possibilità ed i tempi di reperimento di risorse aggiuntive. In sostanza si è rinviato ad altri approfondimenti tecnici, che sarebbero arrivati nell’immediato, ma che ad oggi non risultano ancora pervenuti. Appare strano che nei talk show televisivi i diversi ministri del governo Renzi promettono
800.000 posti di lavoro (non si sa bene come, quando e per chi) e nelle riunioni ufficiali non si riescono ad avere risposte concrete su richieste precise che provengono dai rappresentanti dei lavoratori e dalle strutture politiche e amministrative periferiche". La FLC CGIL Molise, in attesa della proposta di Legge Regionale che metta a sistema l’intera filiera della conoscenza, ribadisce la necessità di avviare da subito un Progetto Pilota Ponte al fine di attivare un sistema di “Orientamento Permanente Lungo l’Arco della vita” (che possa essere di incentivo alle regioni come il Molise che accusano in merito un ritardo decennale, ma che possa anche dar vita anche ad un modello nazionale. "Gli operatori del settore e l’intero sistema della conoscenza regionale, non hanno bisogno di ulteriori annunci, riferiti a risorse aggiuntive reperite dal governo nazionale per tamponare delle emergenze - chiude la Cgil - hanno la necessità di poter lavorare in sicurezza per realizzare gli obiettivi prefissasti dalle linee guida entro le quali deve muoversi il sistema di Istruzione e Formazione Professionale in Molise".
stradale e dell’area a parcheggio nello spazio antistante l'edificio scolastico di via De Gasperi, con la quale è stato liquidato un acconto di circa 45milaeuro all’impresa. In quella determina c’è indicato di tutto: dal finanziamento alla gara d’appalto, all’aggiudicazione e alla stipula del contratto, tranne il nome dell’impresa e a chi siano andati materialmente questi soldi, coperti dalla generica indicazione: “vedi allegato”. Modo poco confacente di tenere al riparo le persone, in evidente contrasto con lo spirito e la lettera del decreto 33. Ciò che imputiamo al settore Lavori pubblici vale purtroppo per tutti gli altri settori municipali. Il “vedi allegato” è la formula magica che viene utilizzata, e non si capisce per-
ché, a quale vero scopo, per non dare immediatamente conto al cittadino, che esamina l’atto amministrativo, di tutte, ma di tutte, le informazioni del caso. Sollecitando l’amministrazione ad essere più solerte nel pretendere dai propri dirigenti una gestione corretta delle determinazioni, e se stessa ad essere altrettanto rispettosa della legge sulla trasparenza, ci schieriamo con coloro che, conoscendo i propri doveri ed esercitando i propri diritti, non accettano di essere presi per i fondelli. Probabilmente l’Autorità nazionale anticorruzione per la mole delle cose da fare si limita a monitorare soprattutto le Regioni. Ma visto l’andazzo, non farebbe male ad includere nel mirino quantomeno i capoluoghi regionali.
"Non stiamo sereni sui provvedimenti di Renzi" I pensionati della Cisl Molise ribadiscono il loro no alle decisioni del governo CAMPOBASSO. I pensionati “non stanno sereni” perché non si accontentano delle solite promesse ma vogliono risposte concrete. Migliaia di persone sono arrivate a Roma dall’Abruzzo e dal Molise dove, insieme ai pensionati del Lazio, della Toscana, delle Marche, dell’Umbria, della Campania e della Sardegna, hanno riempito l’auditorium della Conciliazione per far sentire la loro voce. Il Segretario Generale della FNP Abruzzo-Molise Luigi Pietrosimone, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di avere un welfare pubblico e solidale, una legge sulla non autosufficienza, una maggiore tutela del reddito da pensione, la riduzione delle tasse. “Con questa manifestazione abbiamo rilanciato la nostra piattaforma unitaria e abbiamo chiesto al Governo interventi urgenti su reddito da pensione, fisco, welfare, sanità e non autosufficienza, – afferma il Segretario dei Pensionati ~della CISL, Luigi Pietrosimone -”. ~ L’iniziativa unitaria della federazione dei pensionati si è svolta contemporaneamente anche in altre due città: a Milano, al Teatro Nuovo, dove le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale dello Spi Carla Cantone; e a Palermo, al Teatro Politeama dove il Segretario Generale della Uilp, Romano Bellissima, ha concluso l’iniziativa.“Noi pensionati siamo arrabbiati perché negli ultimi anni, soprattutto a causa del blocco della rivalutazione delle
pensioni, il potere d’acquisto si è ridotto e conseguentemente aumenta il numero dei nuclei familiari che vivono al di sotto delle soglie di povertà. Un indice di povertà relativa e assoluta che in Abruzzo e soprattutto in Molise, è superiore alla media nazionale, – denuncia Pietrosimone. Il governo deve adottare politiche a sostegno dei pensionati e degli anziani, a partire proprio dall’estensione del bonus di 80 euro.”“La campagna di mobilitazione “#NonStiamoSereni”, iniziata con la raccolta di firme che ha permesso di inviare oltre 2 milioni di cartoline al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, da tutti i pensionati iscritti a Spi, Fnp e Uilp per avere risposte concrete su lavoro, lotta alla povertà,tutela del reddito, non è conclusa, – spiega il Segretario della FNP Abruzzo-Molise. Stiamo organizzando, anche a livello regionale, tante iniziative perché siamo convinti che unitariamente possiamo ottenere risultati reali alle nostre battaglie”. Queste iniziative si inseriscono nella campagna di mobilitazione e sensibilizzazione sindacale, inaugurata a livello nazionale e locale con l’appuntamento del 18 ottobre “Jobs day della CISL”, per coinvolgere tutti i cittadini sui problemi reali del nostro Paese, dell’Abruzzo e del Molise. “Noi pensionati vogliamo essere i protagonisti del cambiamento per i nostri figli e nipoti,- conclude il Segretario Generale dei Pensionati”.~
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Campobasso
8 novembre 2014
Provincia, stato comatoso Lunedì il presidente De Matteis terrà una conferenza stampa con Brasiello sui tagli del governo CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis convoca una conferenza stampa urgente per lunedì 10 alle ore 17.00 presso la sala Giunta dell’ente, per la situazione drammatica dal punto di vista economico, in cui versa Palazzo Magno e le Province in generale. Vista la delicatezza del momento, saranno presenti il presidente del Consiglio provinciale di Campobasso Gianluca Cefaratti, il presidente della Provincia di Isernia Luigi Brasiello, una delegazione di amministratori di Palazzo Berta ed i parlamentari molisani Ruta, Di Giacomo, Leva e Venittelli. Sempre De Matteis, nel pomeriggio, a fronte dei problemi di carattere economico in
cui versa l’ente, ha inteso convocare i dirigenti scolastici delle scuole superiori per la questione relativa al riscaldamento. Come più volte evidenziato, la Provincia non ha più le possibilità che le consentono di assicurare i servizi essenziali ai cittadini e ne ha dato ampia comunicazione al prefetto, ai sindaci ed agli organi di informazione in più di un’occasione. Eppure questo Ente locale era una forma di organizzazione politico-amministrativa decentrata che, con un forte radicamento territoriale, aveva un ruolo essenziale di programmazione e di intervento sui problemi aventi effettive dimensioni sovracomunali, nonchè di sviluppo economico. Nel sistema delle autonomie territoriali
la Provincia arginava il centralismo della Regione e favoriva la collaborazione fra aree confinanti. Nel quadro della crisi economica e politica che da tempo ci attanaglia, sull’altare del cambiamento occorrono vittime sacrificali. E così è stato per la Provincia. Senza avvedersi, però, che in questa maniera sono stati soppressi i servizi che l’Ente istituzionalmente forniva alla nostra popolazione, che comportano spese necessarie e richiedono strutture amministrative e tecniche competenti. Oggi gli enti sono in stato comatoso e i cittadini senza strade adeguate, senza manutenzione delle stesse e con l’edilizia scolastica a pezzi e senza soldi per il riscaldamento.
ANCORA SCONFITTE PER LE BANCHE! Tre sentenze a favore dei correntisti. Per gli avvocati Aldo e Carmine De Benedittis ennesimo successo Con due sentenze della Corte di Appello di Campobasso ed una del Tribunale di Isernia due istituti bancari,tra i maggiori in Italia,sono stati costretti a restituire quanto illegittimamente percepito,ovvero ingenti somme a tre correntisti che si erano rivolti allo STUDIO LEGALE DE BENEDITTIS. Le sentenze sono state depositate il 30 Settembre 2014,il 14 Ottobre 2014 e il 27 Ottobre 2014.Sia la Corte di Appello di
Campobasso,sia il Tribunale di Isernia, hanno confermato l’illegittimità della capitalizzazione trimestrale composta degli interessi, spese e commissioni di massimo scoperto, condannando le banche, di primario interesse nazionale, alla restituzione del maltolto. Soddisfazione dei correntisti e degli avvocati Aldo e Carmine De Benedittis che hanno visto accogliere le loro richieste. Chi ha avuto nel corso degli anni passati sco-
perti di conto corrente con contratti stipulati prima dell’anno 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche! Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni)
Terra da amare e da custodire La 64ª Giornata Nazionale del Ringraziamento 2014 indetta dalla Chiesa italiana cade alcuni mesi prima dell’inaugurazione di Expò Milano 2015. Cercemaggiore .“Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta“: questo il tema della giornata che va a innestarsi su quello dell’Expò: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Nodo della sopravvivenza del pianeta terra sono le risorse energetiche e alimentari che, troppo spesso, l’uomo ha consumato in modo vorace e poco equilibrato, causando danni all’ecosistema e a tante popolazioni colpite dalla fame. L’agricoltura sostenibile, afferma il messaggio, deve tornare ad una cura e custodia della terra, che il sistema agricolo contemporaneo ha dimenticato. Ripristinando il legame “culturale”, attraverso l’educazione dovremmo re-imparare a ritenere l’agricoltura come uno spazio giusto: attraverso un modello di produzione agricola solidale e attento alla lotta contro lo spreco. Domenica 9 novembre 2014 la Chiesa Italiana celebra la 64ª Giornata Nazionale del Ringraziamento. A livello diocesano la Giornata sarà celebrata a Cercemaggiore, presso il Santuario Madonna della Libera, dalle ore 16,00, attraverso una tavola rotonda tematica sul messaggio dei vescovi e dell’ EXPO’ 2015 ed un momento di celebrazione liturgica con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini. La festa del Ringraziamento si concluderà con la benedizione dei mezzi agricoli sul piazzale antistante il Santuario. Anche il Santo Padre all’Angelus, come ogni anno, offre la sua illuminante parola e indica le prospettive di un rinnovato impegno di evangelizzazione nel mondo rurale. Le recenti vicende che ci vedono fautori di un degrado ambientale spaventoso, devono spingerci – come indicato nel messaggio - all’attuazione di una reale politica di custodia e difesa del territorio. Nell’Agricoltura si intrecciano relazioni umane, in simbiosi con la terra e con i suoi ritmi naturali. “Camminate nel solco della vostra migliore tradizione, aprendovi a tutti gli sviluppi significativi dell’era tecnologica, ma conservando gelosamente i valori perenni che vi contraddistinguono. È questa la via per dare anche al mondo agricolo un futuro di speranza”. E Papa Francesco, il 5 luglio in Molise, ha ribadito tale concetto: “Il restare del contadino sulla terra
non è rimanere fisso, è fare un dialogo, un dialogo fecondo, un dialogo creativo.” La Giornata del Ringraziamento assume quindi un significato simbolico particolare, che ci spinge a riflettere sull’importanza della terra: troppe volte, nel secolo scorso, abbiamo tradito e disatteso la salvaguardia e la cura del pianeta e , purtroppo, adesso se ne iniziano a vedere gli effetti. Agli agricoltori e ai consumatori la chiesa in conclusione, lancia un appello reale: “Coltivare la terra in forme sostenibili, per nutrire il pianeta con cuore solidale…” Programma: domenica 9 novembre 2014 ore 16.00 - Salone del Convento dei Padri Domenicani - Introduzione di Mons. Giancarlo Bregantini - Arcivescovo di Campobasso-Bojano - Proiezione Video su Papa Francesco in Molise a cura dell’UCS diocesano Interventi: Prof. Pino Maiorano - Docente Unimol - Facoltà di Agraria “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta” dal tema del Messaggio CEI sulla 64 ª Giornata Nazionale del Ringraziamento Coldiretti molisana “Nutrire il pianeta, energia per la vita” dal Tema sul rapporto tra il Molise e l’esperienza di Expo 2015 - Testimonianze: - Azienda Casearia Niro di Baranello - Istituto Agrario di Campobasso -Dirigente prof. Rossella Gianfagna - Mensa Caritas “Casa degli Angeli” - Associazione Arca Sannita - Dott. Michele Tanno Presidente ore 18.00 Santa Messa nel Santuario Madonna della Libera presieduta da S.E. Mons. Giancarlo Bregantini A conclusione: - sul piazzale antistante il Santuario, Benedizione dei mezzi agricoli - nel Refettorio del Convento Agape Fraterna con degustazione di prodotti tipici
purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto). Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo.
Aldo Nove e San Francesco E’ il tema del secondo appuntamento con Ti racconto un libro CAMPOBASSO. È il santo più famoso d’Italia. Di lui si sa praticamente tutto. Ma la sua storia è un libro mai finito, aperto a tante possibili interpretazioni. La sua, Aldo Nove la proporrà al pubblico di Ti racconto un libro – il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Fondazione Molise Cultura e dalla Regione Molise – Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso. Narratore, poeta e autore teatrale, Aldo Nove è anche un grande appassionato del mondo della canzone e ha curato rubriche musicali per diverse riviste del settore. Il suo Tutta la luce del mondo è un’immersione nel Medioevo “pieno di stupore”, teatro di battaglie, custode di segreti, terra di avventure e di viaggi, di amori e paure estreme, dispensatore di attimi sottratti a un’eternità di cui pareva si cibasse ogni cosa. In questo teatro storico nasce Giovanni di Bernardone, poi conosciuto come Francesco. Ma Aldo Nove non si limita a ricostruire la storia di Francesco. Lo fa dal punto di vista del nipote Piccardo, un ragazzino dapprima spaurito di fronte alle scelte radicali dello zio, ma poi gradualmente pervaso di una ammirazione giocata sullo stacco fra il riconoscimento della Verità e la coscienza di non poter essere come Francesco, di non poter seguire il suo cammino nello stesso modo. Sullo sfondo, le forti emozioni e gli sconvolgimenti di un’epoca che non fu affatto buia come talora si crede, ma viva come lo sono i linguaggi infantili, forse i soli a cogliere il momento indicibile in cui la vita di un testimone del Regno come Francesco si trasforma in esperienza condivisibile di santità. L’appuntamento con l’autore è in programma lunedì 10 novembre alle 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale “P. Albino” di Campobasso.
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Campobasso
8 novembre 2014
A Palazzo san Giorgio si tentano l’innovazione dei rapporti politici e forme concrete di collaborazione
Columbro dell’Idv: Sindaco, è tempo di osare!
L’Imu, la Tasi, la Tari, l’Icd, il Dpa, l’addizionale Irpef, la Cosap, i canoni idrici pretendono capacità d’applicazione, per essere capiti ed accettati dal cittadino Nel dibattito consiliare seguito alla presentazione delle linee programmatiche da parte del sindaco Battista, il consigliere, capogruppo dell’Idv, Antonio Columbro, ha lasciato agli atti una testimonianza politica (Il gruppo Idv garantirà l’appoggio e la condizione necessari per il raggiungimento degli obiettivi di coalizione) e un suggerimento/proposta (Occorre che venga posta una rilevante attenzione a quei settori dell’ente che si occupano della gestione delle entrate: tributi, urbanistica, patrimonio, violazioni al Codice della strada) convinto che dalla loro corretta applicazione possono derivare enormi benefici al capitolo delle entrate. Un intermezzo di responsabilità, il suo, oltre che un apporto tecnico all’azione amministrativa sul versante finanziario che, ricordiamolo, al sindaco Di Bartolomeo ha dato grossi grattacapi. Versante che ora si vuole potenziare e rinnovare sulla scorta delle esperienze passate e delle nuove attribuzioni assegnate ai comuni. Diciamolo con Columbro, l’Imu, la Tasi, la Tari, l’Icd, il Dpa, l’addizionale Irpef, la Cosap, i canoni idrici (e ci fermiamo qua) pretendono capacità d’ap-
plicazione, attenzione, professionalità per essere capiti ed accettati dal cittadino. Il consigliere ne ha fatto un motivo di qualificazione per sé, per il gruppo, e per l’amministrazione a supporto del sindaco, che ha diviso l’azione di governo della città in quattro linee strategiche (Campobasso che si rinnova; Campobasso che lavora; Campobasso da vivere (mentre Milano è da bere!) e Campobasso dei flussi) e in nove linee programmatiche. Affrontando il paragrafo della programmazione finanziaria e tributaria, della gestione e valorizzazione del patrimonio e della gestione e valorizzazione delle attività produttive, Columbro ha cercato i uscire dall’impegno generico, ponendolo come missione, tra le prime e le più urgenti da realizzare. Ne parliamo perché il consigliere è stato in grado di indicare cosa e come fare: revisione del farraginoso sistema di rilascio e della gestione dell’occupazione di suolo pubblico passando dalle attuali tre strutture (Comando dei vigili urbani, settore Tributi e settore Commercio) ad una sola; revisione, dotazione organica, ricollocazione del personale in servizio e nuove assunzioni;
formazione dinamica e continua per adeguare le competenze sulla mutevolezza del quadro normativo; potenziamento delle riscossioni in forma coattiva, direttamente o gestite da altri ma che assicuri quanto dovuto in termini di tasse; implementazione del sistema informativo territoriale (sit), ossia una banca che raccoglie e contiene dati cartografici digitali aggiornati in tempo reale, che consente di associare una posizione sul territorio ad informazioni quali la toponomastica, la numerazione civica, l’anagrafe, le utenze eccetera), ancorché strumento concreto per la lotta all’evasione. Un modo di essere, questo di Columbro, di interagire sia sul piano politico che su quello dell’azione concreta, purtroppo scarsamente pratico nel consiglio comunale. Nonché un modo esplicito ad osare, rivolto al primo cittadino. Di programmare a medio e lungo termine in direzione del recupero dei tributi non versati, della lotta “ai portoghesi”, dell’ottimizzazione del rapporto con i cittadini e della semplificazione delle procedure. Osare, soprattutto. Dardo
Furto in gioielleria, arrestata una donna Due suoi complici sono stati fermati. Azione tempestiva dei carabinieri di Campobasso CAMPOBASSO. Erano venuti in Campobasso verosimilmente già con l’intenzione di sottrarre oro da una gioielleria del capoluogo molisano ma l’accortezza del titolare ed il pronto intervento dei Carabinieri non lo ha permesso loro. E’ stata difatti arrestata M.A. classe 69 domiciliata in Battipaglia (già gravata da numerosi precedenti penali proprio per la medesima fattispecie delittuosa) mentre la figlia, appena diciottenne, è stata denunciata in stato di libertà unitamente ad un altro complice, 62enne originario di Agropoli. I tre sono entrati in gioiel-
leria, la donna è l’uomo hanno richiesto di visionare alcuni preziosi mentre la ragazza ha iniziato a chiedere informazioni distraendo il restante personale addetto alle vendite.Visti alcuni monili l’arrestata ed il complice hanno chiesto di vederne altri ma il loro atteggiamento e quello della ragazza ha destato sospetto nel titolare che ha chiamato direttamente i Carabinieri. Intervenuti immediatamente i militari del 112 unitamente a personale in abiti civili del nucleo operativo hanno fermato i tre all’uscita dal negozio individuando una quarta per-
sona, di sesso maschile, che era in loro compagnia ma nei confronti del quale non sono emersi elementi di reità dalle indagini.Le due donne si sono irritate per la richiesta fatta loro dai Carabinieri di esibire un documento ed hanno dapprima rifiutato di farlo, di seguito hanno fornito generalità false fino a quando, giunte in caserma, hanno declinato i loro dati anagrafici. In attesa del personale femminile per procedere ad una perquisizione delle due la quarantacinquenne ha buttato nel cestino un fazzolettino di carta sporco ma il gesto non è sfuggito ad
Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce Una serie di manovre salvavita portate all’attenzione in un convegno CAMPOBASSO. Diffondere la cultura sulla gestione dell’ emergenza e in particolare le conoscenze teoriche e le abilità pratiche per l’esecuzione di manovre rianimatorie di base anche con l’ ausilio del defibrillatore è stato l’obiettivo del Corso “Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce” che si è svolto venerdì 7 novembre 2014 presso la Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore, diretto dalla Prof.ssa Cynthia Barilaro, si è sviluppato nell’arco dell’intera giornata e ha visto la partecipazione sia di personale sa-
nitario che di operatori cosiddetti “laici”. Le relazioni scientifiche sono state affidate dal Direttore del Corso ai
Dirigenti Medici del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva della Fondazione: il dott. Leonardo Palumbo, il dott. Nicola Camposarcone, e la dott.ssa Adele Belseno.
La parte pratica, con l’utilizzo di manichini e defribillatori, si è svolta sotto la guida dei docenti del corso con la collaborazione degli infermieri professionali della Terapia intensiva della Fondazione. Sono più di 60 mila i pazienti colpiti da arresto cardiaco ogni anno in Italia. Nonostante i progressi della medicina negli ultimi due decenni la prognosi di questi eventi cardiaci è rimasta critica, in termini di sopravvivenza e di conseguenze invalidanti. Per curare in maniera efficace queste patologie con approcci e terapie innovative è importante una stretta collaborazione fra diverse aree specialistiche attraverso un percorso assistenziale integrato.
uno dei Carabinieri che le controllava il quale lo ha recuperato e all’interno, ha trovato 6 monili in oro che, mostrati al gioielliere, li ha riconosciuti come appartenenti alla merce del suo esercizio commerciale quantificando, in 900,00 euro circa il loro valore. La visione dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della gioielleria ha poi consentito ai Carabinieri di accertare che il 62enne ha avuto un ruolo attivo nella richiesta di informazioni al gioielliere così come la ragazza mentre l’arrestata, ap-
profittando di un momento di distrazione del commerciante, ha con mossa fulminea preso in mano alcuni monili e se ne è impossessata. Per quanto accertato la donna tratta in arresto è stata trattenuta presso la camera di sicurezza della Caserma “Testa” sede del Comando Compagnia Carabinieri di Campobasso, i due complici sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria in stato di libertà mentre alcun profilo di reità è emerso a carico della quarta persona di sesso maschile condotta in caserma.
Piano neve nella provincia di Campobasso Riunione in Prefettura a Campobasso per definire gli aspetti organizzativi CAMPOBASSO. Si è tenuta ieri in Prefettura a Campobasso una riunione per definire gli aspetti operativi e gli interventi da attuare in caso di abbondanti nevicate nel territorio provinciale. All’incontro, presieduto dal Prefetto Di Menna, erano presenti il Presidente della Provincia, il Sindaco di Campobasso, il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, i rappresentanti della Regione, delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’ANAS, del Servizio 118 e dei gestori dei servizi essenziali. Nel corso dell’incontro sono stati condivisi i contenuti delle pianificazioni predisposte, finalizzate ad assicurare, pur a fronte della contrazione delle risorse finanziarie disponibili, il soccorso ai cittadini in costanza di precipitazioni nevose, la transitabilità delle arterie stradali e l’erogazione dei servizi essenziali, mitigando eventuali disagi per la popolazione. Sono stati anche previsti specifici servizi di controllo da parte degli organi di Polizia Stradale, volti ad assicurare l’uso di catene o pneumatici da neve, allo scopo di evitare intralci alla circolazione da parte di automezzi privi dei necessari dispositivi.
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Isernia
8 novembre 2014
Industria, qualcosa si muove? Maxcompany e Missardi potrebbero atterrare in territorio pentro. Una manciata d’ossigeno ISERNIA. Nella complessiva desertificazione del tessuto industriale e produttivo molisano, e nello specifico della Provincia di Isernia qualche notizia confortante comincia ad arrivare. Mentre l’Ittierre continua ad essere nella tempesta e non riesce a trovare imprenditori su cui non incomba qualche mannaia giudiziaria (l’ultimo, Rosati è stato coinvolto in una gigantesca inchiesta per evasione fiscale) qualche nuova azienda sta puntando proprio su Isernia e sul suo territorio. In particolare si
stanno stringendo i tempi per l’atterraggio di due realtà, importanti, proprio del settore tessile: Maxcompany e Missardi Fashion Group. Il primo è un brand di assoluto rilievo, in continua crescita e con una forte proiezione internazionale. Maxcompany, azienda che fa capo alla famiglia Dossi, è un’azienda lombarda in forte espansione, con un portafoglio di marchi importanti e riconosciuti come Who’s who. Una presenza sana, quindi, fortemente centrata sulla pro-
pria missione industriale ed in costante sviluppo. Un’altra presenza nel settore tessile solida ed anch’essa in crescita è quella del gruppo Missardi, gruppo toscano con sede a Pistoia. Anche in questo caso parliamo di business familiari radicati nel tempo, e questo dovrebbe portare ad insediamenti stabili e pensati per il lungo periodo. L’arrivo di queste due aziende nel Molise è sicuramente un successo personale dell’assessore alle attività produttive Massimilano Scarabeo. Da im-
prenditore ha operato come un imprenditore anche nel suo percorso politico e amministrativo. Al posto di tavoli, tavolini e altro materiale prelevato dall’Ikea si è rimboccato le maniche e ha cercato personalmente chi potesse investire nel Molise. Al posto di lanciare inutili appelli contro questa o quella soppressione ha cercato di far arrivare linfa economica vera, l’unica che poi giustifica anche la presenza di Enti e Prefetture. Pratico, senza troppi fronzoli.
“Brasiello vuole distruggere le politiche sociali” Per l’Unione Ciechi, il Sindaco e Presidente cancella il capitolo del bilancio ISERNIA. “Brasiello, Sindaco del Comune di Isernia e Presidente neo eletto della provincia omonima assieme alla maggioranza “ di sinistra” ritiene che il capitolo di Bilancio designato per sostenere le attività del sociale, del Terzo Settore, delle Politiche Sociali non sia più da contemplare tra le voci di bilancio che siano in attivo”. Lo sostiene il segretario dell’Unione ciechi, Marco Condidorio. “Ciò significa, per noi dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ma riteniamo per l’intera fascia di cittadini in situazione di disabilità e/o di fragilità sociale, ambientale, di emarginazione e/o in condizione di povertà un ulteriore segno di inciviltà e di freddezza
politica. La voce di bilancio comunale delle politiche sociali di Isernia è stata volutamente azzerata e il messaggio che noi cittadini leggiamo è il seguente: le politiche sociali non meritano dignità sociale né economica se non per dare uno stipendio a funzionari e amministrativi dell’amministrazione comunale, per un costo annuo che si aggira intorno al milione di euro. Domanda: “ Ma, a che serve che lo Stato eroghi al Comune di Isernia una cifra così significativa se, poi, i dipendenti designati al servizio delle Politiche sociali non sono nelle condizioni di offrire alcunché, o di svolgere alcuna iniziativa a favore della cittadinanza, visto che la voce di bilancio
delle politiche sociali è a quota zero euro. Forse, la politica di sinistra ritiene che non si debba lottare per una vita qualitativamente e politicamente più giusta, più equa ma che si debba risparmiare partendo evidentemente dalle fasce socialmente più deboli come quelle di cui generalmente è oggetto il capitolo di bilancio delle Politiche sociali”. L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Isernia è sul piede di guerra. Anche i progetti rivolti all’accessibilità e fruibilità del sito urbano e cittadino sono stati ignorati e/o bloccati dalla Giunta comunale, definitivamente accantonati. Segno, anche questo, che il Comune di Isernia sta appli-
cando una politica “razziale”, suddividendo i cittadini in abili ed in inabili, laddove però qualora tra gli abili, vi sia qualche imperfezione, l’abilità si trasforma immediatamente in disabilità. Condidorio, sollecitato dalla presidenza provinciale dell’UICI di Isernia, intende far pervenire un documento al Ministro Giuliano Poletti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo Renzi, con il quale chiederà se l’atteggiamento della Giunta comunale di Isernia sia in linea con la Costituzione o, piuttosto, non rappresenti di fatto la violazione degli articoli 2, 3 e 4 della Carta Costituzionale italiana.
Isernia, furti, truffa ed altri reati Sei persone denunciate dai Carabinieri in una serie di operazioni condotte sul territorio provinciale I Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, a seguito di una serie di attività condotte su tutto il territorio della provincia, finalizzate a contrastare fenomeni di particolare allarme sociale, come i furti e le truffe, hanno denunciato sei persone alla competente Autorità Giudiziaria. Ad Isernia, un pregiudicato, 48enne di Napoli, è stato denunciato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile perché identificato quale autore del furto di denaro contante, circa millecinquecento euro, asportato da un apparecchio cambia monete slot-machine di una sala gio-
chi. Ancora ad Isernia un 30enne della provincia di Foggia, è stato invece denunciato sempre dai militari del N.O.R., per spendita di monete false. L’uomo è stato sorpreso all’interno di un esercizio commerciale mentre tentava di pagare con bancone da venti euro false. E sempre ad Isernia, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 34enne del luogo, per inosservanza alle prescrizioni di una misura cautelare cui lo stesso è sottoposto per reati di furto e ricettazione, mentre un 35enne di Teano, in Provincia di Caserta, titolare di un’attività com-
merciale nel capoluogo pentro, è stato denunciato per aver utilizzato un impianto di video sorveglianza abusivo in luogo aperto al pubblico,
in quanto allestito in assenza delle prescritte autorizzazioni della direzione territoriale del lavoro. A Cantalupo nel Sannio, i militari della
locale Stazione, hanno denunciato un 56enne isernino, per truffa aggravata, in quanto con artifizi e raggiri otteneva da una ditta della zona, la fornitura di materiale edile del valore di circa cinquecento euro, pagando con un assegno contraffatto. Infine a Venafro, un 31enne del luogo, è stato denunciato per guida senza patente, in quanto sorpreso alla guida di un’autovettura nonostante la patente gli fosse stata revocata, mettendo così in grave pericolo la sicurezza stradale. Il veicolo è finito sotto sequestro.
Interventi in materia di edilizia sostenibile La camera di commercio proroga la scadenza e invita le aziende al focus group ISERNIA. E’ prorogato al 17 Novembre 2014 il termine di presentazione delle Domande per usufruire dei servizi gratuiti messi a disposizione dall’Azienda Speciale S.E.I. della CCIAA di Isernia con Avviso Pubblico nell’ambito del progetto “Sviluppo sostenibile e valorizzazione della filiera dell’edilizia nella provincia di Isernia” - FdP 2013. L’Avviso prevede interventi formativi, di orientamento e assistenza in materia di Edilizia Sostenibile. L’azione rappresenta un processo di qualificazione rivolto a tutta la filiera dell’Edilizia, dal progettista al cliente finale, attraverso l’adozione dei valori e i principi dell’edilizia sostenibile, così come identificati dal sistema camerale nazionale. Al fine di approfondire i dettagli dell’iniziativa le imprese interessate, insieme alle Associazioni di Categoria e agli Ordini professionali competenti, potranno prendere parte al
FOCUS GROUP previsto giovedì 13 Novembre 2014, alle ore 15,30, presso la Camera di Commercio di Isernia. Nello specifico ci sarà: la presentazione del percorso di qualificazione e dei vantaggi derivanti dall’adozione di “uno standard comune” basato sui principi della sostenibilità e dello “stare in filiera”; la prima profilatura delle imprese interessate con ricognizione delle best practices e delle maggiori problematiche; l’individuazione del percorso di formazione e di consulenza più idoneo alle esigenze delle imprese e del contesto territoriale. Nel contempo le imprese che vorranno già inviare la domanda di partecipazione potranno scaricare l’apposito modello insieme all’Avviso pubblico, dal sito internet http://www.camcomisernia.net, e inviarlo all’Azienda Speciale S.E.I. della CCIAA, esclusivamente tra-
mite Posta Elettronica Certificata (PEC), al seguente indirizzo: aziendasei@is.legalmail.camcom.it. Si ricorda che il progetto è rivolto alle imprese della provincia di Iser-
nia rientranti, tra le altre, nelle seguenti categorie merceologiche: Costruzione di edifici, Costruzione di edifici residenziali e non residenziali; Installazione di impianti elettrici, idraulici ed altri lavori di
costruzione e installazione; Completamento e finitura di edifici; Altri lavori specializzati di costruzione (coperture, sabbiature per pareti esterne di edifici,..).
La piccola Chiesa domestica A Venafro domani un incontro con don Paolo Gentili della Cei VENAFRO. La Caritas Diocesana e l’Associazione “Girasole” Onlus-Consultorio Familiare Diocesano di Isernia-Venafro rendono noto che domani 9 novembre alle ore 15.30 presso il salone della Chiesa San Luigi Orione in Venafro ci sarà una conferenza sul tema: “La Piccola Chiesa Domestica in Uscita” tenuta da don Paolo Gentili, (Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale
della Famiglia, CEI). Le famiglie cristiane, appartengono alla “Nuova famiglia” nata dal Cenacolo ed in esso trovano luce e forza per camminare e rinnovarsi, attraverso le fatiche e le prove della vita. A questa grande famiglia sono invitati e chiamati tutti i figli di Dio di ogni popolo e lingua, tutti fratelli e figli dell’unico Padre che è nei cieli. Da qui parte la chiesa, in uscita, ani-
mata dal soffio vitale dello Spirito. Nel sostenere il cammino delle “Nuove Famiglie”, la Caritas Diocesana e l’Associazione “Girasole” Onlus-Consultorio Familiare Diocesano di IserniaVenafro, ha posto in essere già dal mese di settembre 2014 il progetto “Famiglia e Società” che si occupa proprio della formazione e del sostegno delle famiglie in difficoltà.
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Termoli
8 novembre 2014
“Azione Civile parte da Termoli” Michele Marone lancia il nuovo movimento di area centrodestra per il Molise TERMOLI. “Forse non si è ancora capito che l’unico modo per difendere la nostra democrazia è quello di occuparsene”. Un motto di Alcide De Gasperi, di cui quest’anno ricorrono i 60 anni dalla morte, alla base della nuova iniziativa politica assunta negli ambienti di centrodestra. Una coalizione frammentata e silente, non solo in ambito regionale, ma anche locale, dove in municipio non riesce a solidificare un’azione di opposizione realmente granitica e incisiva, ma più lasciata all’impulso dei singoli. “Azione civile Molise”, il nuovo soggetto politico che prende spunto dall’esperienza della candidatura dell’avvocato Michele Marone a sin-
daco di Termoli, sconfitto al ballottaggio dell’8 giugno dal collega di foro Angelo Sbrocca e ora rappresentante di minoranza in consiglio comunale. Mutuare la fusione tra politica e società civile per dare una scossa a un panorama troppo brandizzato sul Pd e gli alleati di centrosinistra e uno schieramento opposto che fatica a ritrovare unità d’intenti, entusiasmo e identità, ancora schiacciato sulla figura di Berlusconi. Così, per tagliare la testa al toro arriva questa primogenitura, progetto che come si evince dall’invito fatto circo-
lare nelle ultime ore nasce dall’esigenza di dare vita a una realtà politica che sia rappresentativa dei cittadini e
delle loro idee, capace di pianificare il futuro e di ricostruire la politica del territorio molisano.
Un obiettivo che sarà messo a fuoco nel tardo pomeriggio di oggi, all’hotel Meridiano. “Si intende rimettere al centro della vita del paese il cittadino, attraverso l’attivazione di concreti strumenti di partecipazione – spiega nello snello pamphlet Michele Marone – su queste basi nasce Azione civica Molise: l’impegno di fare politica, intesa come realizzazione di un progetto che sappia aiutare e sviluppare una nuova crescita del territorio, costituito da persone che abbiamo come faro della loro azione il bene comune e la crescita sociale, civile e morale della pro-
pria terra”. Il Movimento promuoverà la partecipazione dei cittadini alla vita politica, all’impegno civile e democratico, prefiggendosi l’obiettivo di contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente, capace di determinare un ricambio politico e generazionale. “Azione civica Molise perseguirà – conclude Marone nell’opuscoletto di presentazione – il fine di rinnovare all’insegna della moderazione l’impegno in politica insieme alla gente, mettendo al centro della sua iniziativa la questione morale, la coerenza, l’analisi dei problemi e delle risorse, l’elaborazione programmatica ispirata a valori autenticamente democratici e cattolici, nel pieno rispetto della Costituzione italiana”.
Acquaviva e le politiche giovanili Due bandi per la valorizzazione dei territori interni a rischio spopolamento ACQUAVIVA COLLECROCE. Di recente pubblicazione i due bandi destinati a valorizzare progetti locali e ne abbiamo parlato col sindaco Francesco Trolio. Il comune di Acquaviva Collecroce ha pubblicato di recente dei bandi per partecipare a due corsi di formazione denominati “politica dell’accoglienza” e Polo dei Caffè Letterari”: di cosa si tratta? “Si tratta di due corsi di formazione professionale finanziati dalla Regione Molise a valere sul Fondo Sociale Europeo (programmazione 2007 – 2014). Essi sono mirati a formare giovani che intendono diventare ‘agenti di ripopolamento della aree rurali” oppure “ operatori culturali esperti di gestione dei centri di aggregazione giovanili”. Nel nostro caso i Caffè Letterari. Tale progetto trova attuazione solo ora ma era stato programmato ben tre anni fa, per tanto, sento il dovere di ringraziare il precedente sindaco, il progettista Cloridano Bellocchio e l’ex assessore regionale Gianfranco Vita-
gliano oltre naturalmente l’attuale giunta regionale e il presidente Paolo Di Laura Frattura”. A chi sono diretti i corsi? “L’offerta è rivolta esclusivamente alle giovani generazioni che stanno pagando questo duro momento di crisi economica, quindi a inoccupati, disoccupati, percettori di redditi bassi o di sostegno di età compresa tra i 18 e i 35 anni con diploma di istituto d’istruzione secondaria di II grado, laurea di I e II livello o laurea di vecchio ordinamento. I partecipanti devono essere residenti da almeno un anno nei comuni di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro. Se non si dovesse raggiungere il numero minimo la platea si allargherebbe ai residenti in tutta la Provincia”. Qual è il numero delle persone che possono partecipare? Nella prima fase sono complessivamente 30 suddivisi in 15 ragazzi per ognuno dei corsi. Alla seconda fase accederanno, previa sele-
zione, in 12 equamente suddivisi nelle stesse proporzioni. Questi accederanno al titolo previsto”. L’agente di ripopolamento rurale: di che tipo di professione si tratta? Quale sbocco assicurerà? “La politica dell’accoglienza è un progetto diretto a ri-creare nei tre comuni molisani le condizioni atte a favorire, da una parte la permanenza dei residenti (in particolare dei giovani), dall’altra l’arrivo e l’insediamento duraturo (tendenzialmente permanente) sul territorio di nuovi individui che desiderano lasciare la città e trasferirsi con un nuovo progetto di vita ed imprenditoriale nelle aree rurali. Lo strumento operativo della realizzazione di detta politica è il polo locale dell’accoglienza (che dovrà essere implementato). Luogo dove sperimentare la trasformazione di un’idea, la politica dell’accoglienza, in impresa. All’interno di questa prospettiva la figura chiave è individuata nell’agente di ripopolamento. In
Campomarino alla Giornata Europea dell’Enoturismo La manifestazione si svolgerà domani in piazza Madonna grande a Nuova Cliternia CAMPOMARINO. Si tratta di un evento finalizzato a promuovere la diffusione del turismo del vino che sarà organizzato in contemporanea con tutti i paesi europei interessati a questa forma di marketing territoriale. Un circuito di iniziative basate sulla promozione dei territori del vino dove cultura e tradizione sono intimamente correlate all’identità del prodotto, tale da divenire così simbolo di qualità di
vita ed ambasciatori di un luogo. Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale di Campomarino, senza indugio alcuno, ha inteso organizzare per domenica prossima 9 novembre, in piazza Madonna Grande nella località Nuova Cliternia, la “FESTA D’AUTUNNO a CAMPOMARINO C’È... FERMENTO” con il patrocinio della Regione Molise e dell’Associazione Città del Vino. L’apertura ufficiale della Festa
avrà luogo alle ore 11, con l’inaugurazione affidata ad amministratori locali e regionali. Un’occasione imperdibile per affermare ancora una volta la primazia di Campomarino come terra del vino di qualità del Basso Molise, traino di un settore che deve ancora compiere passi in avanti importanti nel percorso di conoscenza e di penetrazione dei mercati nazionali e internazionali.
conclusione si vuole favorire l’imprenditorialità giovanile”. Operatore culturale per gestione dei Caffè Letterari: -Quale ruolo è chiamato svolgere? Quale sbocco assicurerà? “Il progetto Polo dei Caffe Letterari ha come finalità la formazione di operatori culturali esperti in ideazione-progettazione e gestione dell’offerta culturale incentrata sulla cultura locale (di origine croato molisana) e della sua valorizzazione. Il tutto s’incentrerà sulle attività organizzate dai Caffè Letterari, presenti in ognuno dei comuni, che dispongono di spazi adeguati ed attrezzati (biblioteca con una sezione dedicata ai testi croato-molisano, sala multimediale, bar/caffetteria) allo stato largamente sottoutilizzati, per poter ospitare attività ed eventi culturali-formativi e di loisir rivolti prevalentemente ai giovani. Anche in questo caso si vuole favorire l’imprenditorialità giovanile”.
Ascensori in stazione prede dei vandali Le azioni di ignoti ai danni dei servizi sono in crescente aumento TERMOLI. Nuove segnalazioni di degrado per gli ascensori delle Ferrovie dello Stato presenti e in funzione nella stazione di Termoli. Dopo la denuncia pubblica di un lettore sul furto di lampadine che hanno causato il buio nelle due cabine, verso via Duca degli Abruzzi e verso viale Trieste, da un altro frequentatore abituale
dello scalo ferroviario adriatico è arrivata una sottolineatura che riguarda gli specchi degli stessi elevatori, che hanno fatto la stessa fine delle luci. Non solo, il cittadino ha evidenziato come gli ascensori vengano usati come latrine e vi sono persone che defecano e urinano al loro interno, nonostante l’esercizio parziale nella giornata.
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Termoli
8 novembre 2014
Corso Nazionale, tutto nei tempi Entro Natale la fine dei lavori per il tratto da via Roma. Soddisfazione dell’Amministrazione TERMOLI. Sarà il favore del tempo, sarà la professionalità, sarà pure un insieme di cose, sta di fatto che i lavori in corso Nazionale vanno avanti spediti. Senza grosse cose da evidenziare ed eventuali problemi, resta la certezza che tutto prosegue per il meglio e presto, quasi certamente entro Natale, il tratto di corso Nazionale che va da via Roma e si chiude nell’incrocio con via
XX settembre sarà ultimato e anche pavimentato. A confermarcelo stamane è il titolare della ditta esecutrice dei lavori, Franco De Francesco, che non nasconde la soddisfazione per l’andazzo degli stessi. A questo punto, tempo qualche giorno, e davvero si avrà un’idea concreta anche per come affrontare le festività natalizie con negozi, che se oggi appaiono semi-vuoti,
a breve potrebbero (e se lo auspicano tutti in città) vedersi molto più “appetibili” anche dai residenti dei comuni limitrofi, proprio in virtù di una attuazione dei progetti di pavimentazione e pedonalizzazione del corso. Le luci, le iniziative (prima tra tutte la realizzazione della pista di pattinaggio) e i caldi colori del Natale farebbero così da corredo
e (si spera) da culla per una rinascita o quantomeno uno scossone in positivo alle attività commerciali, di bar e ristorazione presenti lungo la strada citata. Una soddisfazione piena anche da parte dell’amministrazione comunale che stamane si è recata, con l’assessore all’urbanistica Pino Gallo e il segretario comunale Vito Tenore, sul posto per un sopralluogo.
“Quell’azienda non è un pericolo” Il Cosib torna a specificare le azioni poste in essere nell’incendio alla C&T TERMOLI. In merito a quanto successo il 4 novembre scorso alla C&T di Termoli, il Consorzio Industriale precisa quanto segue: “il COSIB si è reso conto subito di quello che stava succedendo grazie agli operatori del Consorzio stesso, che ogni giorno e più volte al giorno sono sul territorio per interventi vari – dicono dal settore ambiente del COSIB – ci siamo attivati immediatamente per
avere informazioni dall’azienda che si trovava in quella situazione. Per far capire ai cittadini la tempestività del nostro intervento, almeno da un punto di vista delle informazioni, era ancora in corso lo spegnimento dell’incendio, e quindi era anche difficile trovare un operatore al telefono. Incendio dovuto, lo ricordiamo, ad alcune scintille nel corso di lavori di manutenzione di una torre, i Vigili
del Fuoco, e gli addetti interni dell’azienda sono intervenuti immediatamente. Nonostante non è compito del COSIB che, ricordiamo anche questo, fornisce servizi alle aziende del nucleo, ci siamo attivati per avere tutte le informazioni del caso e rispondere immediatamente sia al Comune di Termoli, che ad altri soggetti che chiedevano informazioni. Va ricordato in ogni caso, che ogni
azienda ha un proprio piano di sicurezza interna, e comunque non era una di quelle aziende in cui il rischio esterno per probabili incidenti è tale da mettere in pericolo la salute dei lavoratori e dei cittadini. Ragione per cui, anche all’interno del COSIB, l’incidente è stato trattato con la massima attenzione e la massima informazione possibile. Va detto, a onore di completezza, che la
C&T non è un’azienda a rischio grave, per cui gli incedenti non sempre sono di “rilevanza esterna” rispetto ad altre aziende con un rischio maggiore. Ci rendiamo conto che il COSIB, in ogni caso, rappresenta il punto di riferimento delle Istituzioni e per questo abbiamo agito mettendo in campo tutto ciò che procedure prevedono”.
La Croce Rossa e la prevenzione Tante le iniziative promosse dalla benemerita associazione sul territorio TERMOLI. L’ennesima dimostrazione di versatilità e poliedricità di una istituzione, come la Croce Rossa, che spende le sue energie al servizio del bene comune. Stavolta, nell’evento illustrato in via Amalfi, in evidenza l’obiettivo prevenzione. La Cri molisana ci crede e lo fa grazie a dei professionisti validi che le sono vicini e hanno sempre collabo-
rato negli anni attraverso una serie di iniziative dedicate al tema del diabete. Uno di questi è il professor Marco Tagliaferri che da anni collabora in questo settore. “Abbiamo inteso partecipare massicciamente quest’anno a questa iniziativa perché conosciamo alcuni dati sul territorio e riteniamo inte-
Via Udine, cittadini in rivolta Tante le lagnanze nei confronti del Comune per la situazione in essere TERMOLI. Scendono nuovamente in campo i residenti di via Udine e lo fanno attraverso il proprio profilo facebook dove, dopo aver pubblicato una nuova locandina, commentano ironicamente le scelte di “cablare l’intera città mentre le strade sono quel che sono”. “Non abbiamo strade sicure, non abbiamo marciapiedi, né fogne
adeguate…. però viaggiamo a 100 mega”, scrivono i residenti che aggiungono: “Il Comune ci considera una strada privata, però autorizza Telecom a spaccare Via Udine per piazzare la fibra ottica! La stessa attenzione non è dedicata ai nostri bisogni primari. Non illudetevi, ora anche la nostra protesta viaggerà a 100 mega!
ressante ed importante portare al cittadino quelle informazioni che servono per migliorare la qualità della vita ma sopratutto per conoscenza diretta che può aiutare la propria salute”, ha affermato il presidente provinciale Giuseppe Alabastro, affiancato anche dal primario di Medicina interna dell’ospedale San Timoteo Vincenzo Iannaccone. “Per quanto concerne le iniziative che partiranno dal 12 novembre come già detto non saremo soli ma ci sono le unità di diabetologia del basso Molise con il primario che sarà presente in diverse località. Si inizia il 12 ad Isernia con il corso di formazione per volontari Avo, poi il giorno 13 si terrà un convegno a Campobasso, presso la Sala Celestino V, sul tema ambiente, cibo e salute. Saremo a Bojano il 14 e il 15 a Termoli (sia in Piazza Monumento che al Borgo Antico) per una passeggiata della salute. Concluderemo il tutto a San Martino in Pensilis con una serie di attività: presidio in piazza per lo screening metabolico, clown terapia e dimostrazione sull’attività di primo soccorso”. A entrare nel merito è stato proprio
Tagliaferri. “Ci attestiamo non in linea su llivello nazionale.. siamo un tantino in più. Possiamo tranquillamente affermare che nella nostra regione viaggiamo intorno ai 20mila diabetici. E’ un dato importante come è importante l’iniziativa descritta dal presidente della croce rossa. vogliamo dare un messaggio molto forte: la diabetologia non si cura in un angolo del Molise ma si cura in tutto il Molise. Il messaggio politico è proprio questo. La diabetologia è una disciplina a bassa intensità tecnologica per cui non ha bisogno di riferimenti regionali come una cardiochirurgia ad alta intensità tecnologica. Il diabete è distribuito uniformemente in tutta la regione per cui occorre creare dei presidi
uniformemente distribuiti in tutta la regione. Ciò che serve no sono i centri di riferimento ma delle linee guida di riferimento al fine di orientare i diversi presidi verso un’unica strada assistenziale. Con la distribuzione della attività da Isernia in basso Molise vogliamo dire un eventuale intervento di programmazione e di pianificazione diabetologica in questa regione deve tener conto di un’assistenza distribuita in ogni angolo del Molise. Dobbiamo evitare assolutamente che si concentri in un unico punto della regione l’assistenza diabetologica, altrimenti ritorneremmo indietro di qualche decennio con i viaggi della speranza, e non è giusto per una malattia cronica che mai guarisce e dura tutta la vita”
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O pinioni Salvaguardia della biodiversità, energia pulita, agricoltura e green economy: riparte da queste parole d’ordine e riemerge, mai accantonata, l’azione di Legambiente a tutela del Matese. Nel ripercorrere le vicende regionali in tema di aree protette, viene spontaneo fare alcune considerazioni. Gli anni ottanta videro il tema oggetto di un’attenzione forte da parte della politica regionale. Tutti i partiti dell’epoca, sia quelli alla guida della Regione che quelli di opposizione, affrontarono il tema, riprendendo studi precedenti ma anche attraverso un dibattito che si svolse a più livelli, dalle pagine di giornali e riviste ai banchi del Consiglio regionale. Ne sono testimonianza la proposta di istituzione del Parco del Matese del Partito comunista del 1985, il valido studio di fattibilità del Parco dell’Alto Molise, sempre del 1985, finanziato dall’Assessorato alla Programmazione, i quattro progetti di legge licenziati dalla Giunta regionale nel 1990. È il caso di ricordare che all’epoca non era stata ancora approvata la legge quadro nazionale sulle aree protette, la n. 394/1991 e il Molise, dunque, avrebbe potuto essere all’avanguardia di un percorso che poi altri hanno imboccato con successo; oggi, pur nella unanime condivisione della utilità di un Parco, si pongono ancora interrogativi sul percorso da seguire o sulla forma da adottare, se parco regionale o nazionale. Pasquale Raia, veterinario, responsabile aree protette di Legambiente Campania sottolinea come sia ormai giunto il momento di superare il regionalismo, specie per un sito come il Matese che costituisce un unicum dal punto di vista geomorfologico e che necessita urgentemente di una gestione unitaria specie sul fronte della protezione della fauna selvatica e aggiunge - le problematiche di gestione delle aree protette si intrecciano fortemente con la crisi dei Parchi regionali spesso istituiti sulla carta, ma privi di personale adeguato, di direttori e di strumenti operativi. Si può anche individuare un momento in cui il
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con i Comuni matesini che hanno già deliberato a favore dell’istituzione del Parco Nazionale, prevede, durante tutto il mese di novembre, diversi appuntamenti con i gruppi sociali di riferimento, operatori economici, associazioni e cittadini, per provare a far crescere la consapevolezza che l’istituzione di un parco ripara dagli interventi scellerati (che spesso non sono affatto le centrali a biomassa o non sono solo le centrali a biomassa) e apre una proLa montagna spettiva ecoappartiene n o m i c a all’intero diversa e sostenibile. Molise
Il Matese, una risorsa comune progetto del parco è sembrato poter rientrare anche nella agenda politica regionale: è stato quando, a cavallo della fine del 2007, l’ipotesi di individuazione del sito di Colle Alto per lo stoccaggio delle oramai celebri “ecoballe” suscitò la legittima preoccupazione delle popolazioni e degli amministratori molisani a tutti i livelli, facendo emergere l’ulteriore valore aggiunto che l’istituzione di un parco avrebbe nel mettere territorio e cittadini al riparo da taluni rischi ambientali. Successivamente la politica regionale, superata la paura del momento, assopitasi la rabbia popolare, è tornata a rivolgere le sue attenzioni su altri temi. Di fatto, sul piano istituzionale, non
si è registrato alcun progresso, anche se la regione si è dotata della legge regionale n. 23/2004, che istituiva la Consulta per le Aree protette, un organismo tecnico regionale con il compito di valutare e proporre il piano regionale delle aree protette. L’insediamento della Consulta si è avuto solo nel dicembre 2007, a tre anni di distanza dall’emanazione della legge, e da allora non è stata più convocata! Con la recente emergenza sociale sulle cosiddette “biomasse” termine generico e evocativo di tutti i mali possibili e immaginabili, si risveglia nuovamente la coscienza ambientalista e da più parti si invoca l’istituzione del Parco - ed ecco - dichiara
la Presidente Legambiente Molise Mariassunta Libertucci - il dibattito locale sulle biomasse ci consente e ci impone di riprendere con forza il tema della valorizzazione dell’area matesina con l’intento di tenere il fronte di un’idea diversa di sviluppo e di favorire una consapevolezza ambientale basata su dati scientifici, per debellare la propensione all’allarmismo ingiustificato, per favorire la partecipazione degli operatori economici e dei cittadini, alla costruzione di una prospettiva seria di crescita economica. “Verso gli Stati Generali del Matese”, campagna promossa da Legambiente Nazionale, da Legambiente Molise e da Legambiente Campania, in collaborazione
e va tutelato “L’equivoco per le giovani di fondo che caratterizza la generazioni vicenda del versante molisano del Matese – afferma Antonio Nicoletti responsabile nazionale Aree Protette – risiede nel fatto che non si è compreso a fondo che l’istituzione del Parco consente di concordare una governance del territorio, trasformando i vincoli già esistenti per essere il Matese un’area SIC, in valore aggiunto in termini di qualità ed economia sostenibile; oggi - continua Nicoletti consegniamo a tutta la delegazione parlamentare molisana un emendamento alla legge di stabilità con il quale chiedere l’istituzione del Parco Nazionale del Matese non solo perchè il Matese molisano è la tessera mancante tra le aree protette dell’Appennino, ma soprattutto perchè il Parco è, per questo territorio, la fuga dalla marginalità. Le attività che si dipaneranno per tutto in mese di novembre si incentrano sulla Festa dell’albero che il 21 novembre verrà celebrata in moltissimi comuni e in moltissime scuole; nel nostro cartellone tematico segnaliamo Santa Maria del Molise comune che storicamente si è distinto per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali - dove tra l’altro nascerà un nuovo circolo di Legambiente - e, per il versante campano Capriati al Volturno.
Aldo Moro e la storia d’Italia Una riflessione oggi si impone di Laura Venittelli Pur non perdendo di vista quelle che sono le problematiche attuali del Molise e del Paese, la società ha l’obbligo di non dimenticare il passato, ma di rinfrescare e rinverdire la memoria storica, magari analizzandola alla luce di nuove sopravvenienze. Per questa ragione, a 36 anni e mezzo dal barbaro assassinio dell’onorevole Aldo Moro, allora presidente della Dc e architrave del sistema democratico, c’è la necessità di analizzare gli eventi che condussero alla crisi più violenta crisi del Sistema politica dal dopoguerra. Non solo, ma proprio il Basso Molise e l’intera regione hanno l’obbligo morale di ricordare il sacrificio di un giovane molisano, l’agente di polizia Giulio Rivera, che a soli 23 anni venne barbaramente ucciso dalle Brigate rosse il 16 marzo 1978 nella strage di via Fani, insieme a tutti i colleghi della scorta, quando Moro fu sequestrato e portato nella prigione di via Gradoli a Roma. Ragioni che ha portato l’onorevole Gero Grassi a promuovere una nuova commissione d’inchiesta parlamentare sul cosiddetto ‘Caso Moro’, iniziativa di amplio e profondo respiro che sarà presentata domenica prossima a Termoli, al centro di un convegno con i
maggiorenti del Partito democratico. Vista e considerata la centralità della figura di Aldo Moro, protagonista indiscusso di una stagione di dialogo politico tra le differenti forze democratiche italiane, abbiamo ritenuto doveroso promuovere – anche nel nostro territorio – una conferenza dal titolo “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro. Il racconto della vicenda del Presidente Dc, rapito ed ucciso dalle Brigate Rosse, attraverso la lettura dei documenti di Stato”, che si terrà domenica 9 novembre, dalle 18, presso la Sala Consiliare del Comune di Termoli, proprio in collaborazione con l’On. Gero Grassi, Vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera. L’On. Grassi –per lungo tempo si è attivamente occupato del “caso Moro” e già da qualche mese sta proponendo – in tutta Italia – una serie di serate durante le quali, alla luce della nuova normativa sul segreto e sulle procedure di declassificazione, prende in esame in maniera assolutamente incalzante ed inedita il racconto di quanto accaduto al Presidente Moro, affrontando insieme al pubblico in sala l’analisi puntuale e rivelatrice di documenti ufficiali che fino a poco tempo fa risultavano essere ancora del tutto inaccessibili. Il 28 maggio scorso infatti è stata approvata la legge istitutiva di una nuova Commissione parla-
mentare d’inchiesta che avrà il compito di andare alla ricerca di eventuali responsabilità riconducibili ad apparati dello Stato, strutture e organizzazioni e che fa seguito alle inquietanti dichiarazioni rilasciate da un ex ispettore di polizia secondo le quali agenti dei Servizi Segreti aiutarono, di fatto, le Brigate Rosse durante il rapimento di Aldo Moro”.
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