Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 161 - domenica 12 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
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L’Oscar del giorno a Lucio Pastore
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Lucio Pastore. Sempre puntuale nelle sue analisi sul sistema sanitario regionale, il medico di Isernia anche questa volta è riuscito a centrare l'obiettivo delle manchevolezze programmatiche della classe politica regionale. Possibile, però, si chiede il cittadino molisano che a nessuno salti in mente di raccogliere gli utili suggerimenti forniti dal professionista molisano? E, già, ma come è possibile?
Il Tapiro del giorno a Gianluca Cefaratti
Il Tapiro del giorno lo diamo a Gianluca Cefaratti. Il presidente del Consiglio provinciale di Campobasso continua a restare alla guida dell'assise provinciale nonostante l'ente si avvia verso la sua chiusura. E, ancora. eletto con il centrodestra, si è candidato alle Regionali con Romano per, poi, tornare nelle fila politiche dalle quali era partito. Ma non pare che ci sia una sorta di confusione politica registrata, ancora, nel corso delle ultime Comunali a Campobasso?
Molise Cultura Arco frecciato dall’Adelchi? SERVIZIO ALL’INTERNO
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 12 luglio 2015
Da Arco a Arco passando per cinque candidature Noi della Gazzetta scommettiamo sulla riconferma di Sandro Arco. Sarebbe infatti una sorpresa, se il presidente della giunta regionale virasse su un nome diverso, per l’attribuzione della carica di direttore della Fondazione Molise Cultura. La riconferma di Arco sembra essere nelle cose, soprattutto nella configurazione dei requisiti professionali e gestionali inseriti nel bando pubblico, ai quali si sono attenuti i membri della commissione regionale incaricata di stilare l’elenco dei candidati idonei ad occupare quella poltrona. Con Arco, la commissione (Vincenzo Rossi, presidente, Annamaria Mastronardi e Sarah Testa, componenti, e da Nina Antonietta D’Elia, segretario) ha stabilito che lo siano Adelchi Battista, Vincenzo Lombardi, Giorgio Palmieri, Stefano Sabelli e Ilaria Trivisonno. Personaggi che, per un verso o per l’altro, sono nel panorama culturale molisano, taluni (Palmieri e Lombardi) per il ruolo che rispettivamente rivestono nell’ambito dell’università e della Biblioteca provinciale “Albino”, tal’altri (Battista e Sabelli) in qualità di autori ed attori. Di Ilaria Trivisonno è nota la direzione amministrava dell’ex Fonda-
Antonio D’Alessandro* Egr. Ingegner Bolletta Doriano Il malessere che in questo periodo si vive in Poste, è tipico di tutte quelle Aziende, enti e società, le cui responsabilità dirette si riversano sulle Aziende stesse e non sui Dirigenti che il malessere l’hanno e lo stanno generando. In effetti, i Dirigenti si rivestono di autorità e con le loro decisioni, con il loro comportamento e disposizioni, creano danni che si ripercuotono negativamente sui subalterni, e di riflesso sulla clientela, senza tenere assolutamente conto di leggi, diritti, C.C.N.L., accordi, verbali d’intesa. In uno scenario come quello che abbiamo davanti, si accentuano i rischi di una drammatica deriva economica e sociale irreversibile a causa di una crisi economica che sta scaricando violentemente i suoi effetti sull’Economia reale e a pagare il prezzo più salato saranno il sistema produttivo, le imprese, le Famiglie, i piccoli risparmiatori e le conseguenze si abbatteranno sulla crescita, l’occupazione, i consumi e la graduale, inesorabile, distruzione di valori. Non sarà certamente il nostro mondo postale, in continuo cambiamento, a rimanere esente nonostante la Dirigenza, ingegner Bolletta, continua a illudersi e agire come se la crisi non riguardasse la nostra realtà! Siamo molto preoccupati soprattutto a causa di un clima ormai insostenibile che va creandosi soprattutto sul nostro Territorio dove alcuni
zione Teatro Savoia. Frattura potrà scegliere chi vuole (a lui tutto è permesso) ma talune prerogative del bando, che hanno fatto ritenere anche in sede di consiglio regionale ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle che fossero troppo specifiche, appaiono condizionanti alla sua autarchica possibilità di decidere. Il 5 maggio scorso su questo giornale non a caso abbiano titolato “Da Arco ad Arco”, ritenendo, appunto, che alcuni requisiti richiesti dal bando erano ( e sono) molto aderenti al direttore uscente e molto meno ai suoi possibili concorrenti. Quei requi-
siti “particolari” li riassumiamo così come li abbiamo pubblicati e commentanti nella corrispondenza del 4 maggio: “Essere in possesso del diploma di laurea ovvero del diploma di scuola secondaria di secondo grado (Arco non è laureato ma ha il diploma di secondo grado); essere in possesso di documentata professionalità manageriale acquisita con esperienza pluriennale operando con funzioni direttive presso enti di promozione culturale (nessuno come Arco è in grado di poterne vantare); essere in possesso di specifica e comprovata conoscenza
del tessuto culturale regionale con esperienza maturata in posizione direttiva nella gestione di attività ricadenti nell’ambito delle arti visive, della musica, del teatro, con connessa gestione del personale e di spazi destinati alle attività culturali (nessuno nel Molise come Arco è in grado di dimostrare che abbia diretto una struttura o un ente culturali); essere in possesso di documentata esperienza e professionalità nel campo dell’informazione e della comunicazione (Arco è stato nell’organico della Rai Molise); le funzioni direttive di cui innanzi devono essere state espletate per almeno tre anni consecutivi nel quinquennio immediatamente precedente la data di scadenza del bando (altra peculiarità di Arco). Costituiscono inoltre ulteriore elemento di valutazione: l’iscrizione ad albi professionali riguardanti la comunicazione e la promozione delle attività presso il pubblico; la partecipazione a corsi di specializzazione in management relativi al settore dello spettacolo; la partecipazione ad organismi e/o commissioni nazionali per la valorizzazione dei beni culturali e per la promozione e organizzazione di attività
Poste, troppi i tagli in Molise Dirigenti scaricano la loro adrenalina e inquinano l’ambiente lavorativo con ogni sorta di pressioni sui Lavoratori. Ingegner Bolletta, una sorta di umiliazione e demotivazione serpeggia tra il personale, con effetti collaterali molto negativi. Ingegner Bolletta è arrivato il momento di scuotere la sonnolenza, mettere paletti, far comprendere a tutti da che parte stare; ognuno si assuma le proprie responsabilità. Noi lo sappiamo da sempre da che parte stare, e non abbiamo bisogno di scegliere! Ci battiamo per la nostra dignità, per il nostro ruolo, non siamo più disponibili ad assistere passivamente. Ora siamo arrivati al capolinea! Ora si gioca a carte scoperte, bando alle furbizie, alle false pretese, alle finte amicizie, alle ipocrisie diffuse, alle insolite bugie. Poiché sta nel nostro DNA e nel nostro codice ETICO essere sempre schietti e leali ma altrettanto inflessibili e determinati; saremo vigili e controllori di tutto ciò che attiene alla gestione e che quotidianamente sottrae severi diritti e dignità ai lavoratori! Chi tradisce la nostra fiducia non merita.... prove d’appello. n fatto è certo ed è bene che tutti i Lavoratori di Poste lo capiscano: la SLPCISL non cederà a nessun ricatto né accetterà alcun compromesso come a sempre fatto. Non permetteremo che in nome del “dio Budget” e della tenuta Aziendale sul Mercato, si chiedano sa-
crifici ai Lavoratori all’infinito, senza corrispondere loro in cambio le giuste, sacrosante, contropartite e non solo. Ingegner Bolletta bisogna agire con chiarezza, ordine e trasparenza per tentare di recuperare una situazione critica, squilibrata, disastrosa e rilanciare la crescita, lo sviluppo e la qualità dei nostri prodotti e servizi per resistere alle sfide di un Mercato sempre più aperto e competitivo. Basta con la sordità! In questa fase, in cui la situazione precipita vertiginosamente, per fermare la deriva c’è bisogno di capacità, di sensibilità nuove, di strategie compatibili
con il territorio, più pragmatismo; requisiti carenti nell’attuale Dirigenza. In particolare, vige un clima di assoluta anarchia! Dirigenti sul Territorio incapaci di gestire il quotidiano, inoltre, permalosi e pettegoli. La pressione è salita troppo e il coperchio è saltato! L’acqua ha iniziato a bollire…! D’ora in poi ingegner Bolletta la SLP-CISL non farà sconti! Serve un piano mirato alla trasformazione in full-time dei tanti giovani, con alto tasso di scolarizzazione, che in Azienda, alcuni da oltre cinque anni, per effetto del “progetto svincolo”, sia per promuovere lo svi-
culturali e museali, biblioteche regionali e patrimonio storico e artistico, e una buona conoscenza dei sistemi informatici e telematici e della comunicazione web e social network”. Elementi distintivi di cui Arco è in possesso. Per cui, dovesse essere riconfermato nella prestigiosa e remunerativa poltrona dirigenziale della Fondazione Molise Cultura, nessuna meraviglia. Il segreto sarebbe tutto racchiuso nella capacità della Regione di imbastire un bando scandalosamente perfetto allo scopo. Dovesse invece essere scelto uno degli altri cinque idonei alla carica, saremmo a valutare il loro peso politico, la loro incidenza culturale in versione sinistrorsa e la loro sottesa appartenenza al cerchio magico di Frattura (quello che include Mariola Mogavero, Massimo Pillarella, l’avvocatessa Lalli e pochi altri eletti). In tal caso magari avremmo Arco alle prese con denunce e ricorsi. Comunque, a meno di fantastiche sorprese, eravamo e rimaniamo dell’avviso che per la direzione della Fondazione Molise Cultura si passerà da Arco ad Arco. Dardo
luppo professionale di risorse umane ad alto valore aggiunto sia per riequilibrare le carenze di personale, sia nelle funzioni di DUP Monoperatore scoperti sia nelle posizioni di Specialisti Commerciali. Per ovviare alle carenze esistono tanti percorsi, attivare veramente le mobilità in ambito provinciale, regionale e nazionale, trasformare tutti i Part-Time in Full-Time! Ingegnere sono argomenti troppo difficili da capire! La SLP-CISL guarda al merito dei problemi, sa cosa vuole e come portare a casa risultati e reclama, un piano strategico, la crescita e lo sviluppo del sistema dei servizi in Molise, basta con i reiterati atteggiamenti di arroganza e apatia, menefreghismo e strafottenza, nei riguardi della nostra realtà territoriale e di tutti i lavoratori molisani. L Ingegner Bolletta si è reso conto che siete ridotti a vivere la vostra vita nell’immediato, aggrappati a un’emotività del presente che vi rende “buoni a spot”; senza essere in grado di progettare nulla secondo un codice etico, capaci di fare solo annunci di buone intenzioni ma incapaci di guardare lontano, alla ricerca ossessiva del risultato di breve termine, del benessere immediato ma senza la necessaria lungimiranza? GuardateVi intorno per renderVi conto di come i Quadri, ai DUP e tantissimi lavoratori, non condividono più le false motivazioni aziendali ed hanno iniziato a sentirsi dei corpi estranei. *Segretario Interregionale Cisl Poste Abruzzo - Molise
TAaglio lto
3 12 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
257.338.926 euro per fronteggiare il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Piano sanitario di rientro
Carico di debiti amministrativamente in difficoltà politicamente irrilevante di fronte allo Stato e ai compiti statutari e istituzionali il Molise è una Regione sotto tutela L’accesso all’anticipazione di liquidità per 257.338.926 euro, ai sensi dell’ articolo 3 del Decreto legge 8 aprile 2013, numero 35, convertito con modificazioni dalla Legge 6 giugno 2013 numero 64, chiesto dalla Regione Molise, con due distinte note, il 28 febbraio e il 7 marzo 2014, s’è reso necessario per fronteggiare il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Piano sanitario di rientro, in relazione alla “realizzabilità degli equilibri finanziari nella dimensione e nei tempi programmati, in funzione degli interventi di risanamento, riequilibrio economico finanziario e di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, per non mettere in pericolo la tutela dell’unita’ economica e dei livelli essenziali delle prestazioni”. Eccoci, dunque, di fronte a un altro “successo” della giunta Frattura che per 30 anni terrà impegnato il bilancio regionale e i molisani a pagare le rate e gli interassi dell’anticipazione. Un altro “successo” dell’incapacità a programmare e a decidere cosa fare e come fare per ridurre il deficit sanitario e per assicurare contestualmente il minino dei livelli accettabili di cura ed assistenza. Il ricorso all’anticipazione è stato un passo obbligato, previsto proprio per i casi in cui le Regioni nella condizione disastrata del Molise, non sono in grado di provvedere a se stesse e, in campo sanitario, alla salute dei propri cittadini. L’articolo 3, comma
di Lucio Pastore Ho letto su FB che il TAR Molise ha dato ragione al ricorso del Comitato S.S.Rosario di Venafro e si deve ritornare alla situazione del 2011. Tutto questo è legato all’inconsistenza ed incompetenza di una classe politica ed amministrativa incapace di presentare un Piano Sanitario Regionale organico in grado di risistemare tutto il SSR. Per difendere particolari interessi di soggetti privati o di clienti amici, si creano storture e forzature che rendono i piani di riordino oggettivamente incoerenti, deboli ed esposti a ricorsi giudiziari. Ha iniziato Iorio su questa strada ed, in piena continuità, Frattura si muove sulla stessa linea. L’unico piano accettato dal Tavolo Tecnico, quello di Carmine Ruta, è stato subito annullato da Frattura perchè riequilibrava il rapporto pubblico-privato. Ma anche il Tavolo Tecnico ha grosse colpe nel fallimento di questo riordino. I vari subcommissari inviati non hanno fatto altro
1, del decreto legge 8 Aprile 2013, numero 35, e le successive modifiche e integrazioni, prevede espressamente che, “al fine di favorire l’accelerazione dei pagamenti dei debiti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, lo Stato è autorizzato ad effettuare anticipazioni di liquidità alle Regioni ed alle Province Autonome a valere sulle risorse per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale di cui all’articolo 1, comma 10, del medesimo decreto”. Al finanziamento peraltro sono legati non pochi obblighi e prescrizioni,
giusto per mettere le cose in chiaro e far capire agli amministratori regionali che non sono all’altezza del compito, che le briglie sono saldamente nelle mani di chi li foraggia. La Regione deve pertanto predisporre misure, anche legislative, idonee e congrue di copertura annuale del rimborso dell’anticipazione di liquidità, verificate dall’apposito Tavolo di Verifica degli adempimenti; la presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, cumulati alla data del 31 Dicembre 2012 … e dettagliatamente elencati, rispetto ai quali il Tavolo di Verifica degli adempimenti
La pessima gestione della sanità pubblica che aggravare il debito e defunzionalizzare il SSR. Per non parlare dei governi centrali che per motivazioni politiche non hanno mai sostituito i commissari ad acta. Ora come fatto marginale si continueranno ad utilizzare ancora i dirigenti medici del Pronto Soccorso di Isernia per tenere aperto il Pronto Soccorso di Venafro rendendo non funzionanti entrambe le strutture, a dimostrazione dell’alto valore dell’attuale dirigenza dell’ASREM. Ma la cosa più grave è che in questo stato di marasma il sistema pubblico funziona sempre peggio mentre il privato convenzionato è costantemente e continuamente protetto. Il sistema si sta oggettivamente privatizzando trasformando progressivamente il diritto alla salute in merce. Non vorrei che tutto questa confusione non
regionali verifica la coerenza con le somme assegnate alla singola Regione …; il piano dei pagamenti può comprendere debiti certi, sorti entro il 31 Dicembre 2012, intendendosi tali i debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine. Il tasso di interesse a carico della Regione è pari al rendimento di mercato dei Buoni poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione”. Non appena formalizzata l’anticipazione, ovvero all’atto dell’erogazione, la Regione deve provvedere all’immediata estinzione dei debiti elencati nel piano di pagamento e dell’avvenuto pagamento e dell’effettuazione delle relative registrazioni contabili deve formale certificazione al Tavolo di Verifica degli adempimenti, rilasciata dal responsabile della Gestione sanitaria accentrata, ovvero da altra persona formalmente indicata dalla Regione. Carico di debiti, amministrativamente in difficoltà, politicamente irrilevante di fronte allo Stato e ai compiti statutari e istituzionali, il Molise è una Regione sostanzialmente sotto tutela, appena appena tollerata di esistere e in molti casi finanche derisa. Accade perché di fianco alla classe dirigente regionale viaggia in parallelo una realtà sociale, sindacale e culturale (la realtà economica n’è la conseguenza) che ha vissuto e vuole continuare a vivere di sussistenza. Dardo
fosse casuale ma determinata con machiavellica chiarezza. Ora la Regione Molise, per questo sfascio prodotto dalla pessima gestione politico-amministrativa, deve accendere un mutuo di 257 milioni che verrà riversato sulle spalle dei molisani con il vecchio mutuo già acceso dalla gestione Iorio, oltre le accise, tickets, tasse. E tutto questo per un sistema che funziona sempre peggio. Non sarebbe il caso di chiedere un audit popolare, così come richiesto da De Lellis, per analizzare il debito prodotto, individuare le diverse responsabilità, addossare quelle parti del debito a chi le ha generate per incompetenza ed interesse e pagare noi la sola quota parte che serve realmente al s i s t e m a ? Se questa classe politico-amministrativa non viene spazzata via la Regione Molise verrà completamente distrutta. Ma per fare questo dobbiamo passare da proteste virtuali a proteste reali. Ne saremo capaci?
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TAaglio lto
4 12 luglio 2015
Una proposta è stata presentata dal sindacato agricoltori per evitare i danni provocati dagli animali selvatici
Cinghiali, Coldiretti chiede aiuto al Prefetto La Coldiretti Molise, in sintonia con le altre Federazioni Coldiretti regionali d’Italia, ha lanciato l’SOS cinghiali ed animali selvatici, alla Regione ed al Prefetto, interpretando l’esasperazione delle campagne, dove le condizioni di vita sono rese sempre più difficili dai danni provocati dalle razzie di questi animali, che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, provocano numerosi incidenti stradali e mettono in alcuni casi anche in pericolo la vita delle persone. Una nutrita delegazione di dirigenti di Coldiretti Molise, guidata dal presidente, Tommaso Giagnacovo, e dal direttore, Saverio Viola, ha presentato un dettagliato documento all’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, ed al Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, nel quale, oltre alla analisi drammatica della situazione insostenibile che sta danneggiando e depauperando le aree rurali del Molise con grandi problemi sociali, eco-
nomici ed ambientali, vi sono anche una serie di proposte operative per affrontare la questione. Il problema coinvolge tutti i molisani, considerato che è stimabile ad oltre 800.000 euro annui il costo, per la Regione Molise, dei danni causati dai cinghiali ed animali selvatici. Una cifra che – secondo quanto riporta Coldiretti Molise - necessita di adeguati
provvedimenti preventivi e che non è sufficientemente indicativa dei reali danni subiti dalle aziende agricole, dato che, a causa delle lungaggini burocratiche e dell’esiguità del valore degli indennizzi, irrisori rispetto al reale danno,, molti agricoltori rinunciano a presentare le domande di risarcimento. Di fronte a tale emergenza drammatica in
molti territori del territorio nazionale, Coldiretti e Legambiente hanno elaborato il documento, che è stato presentato, in contemporanea, a tutte le Regioni e Prefetti di Capoluoghi di Regione, con proposte operative in materia di danni provocati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Le proposte avanzate dai dirigenti di Coldiretti Molise vanno in tre direzioni: 1) il reperimento di somme sufficienti a coprire le spese di istruttoria e di risarcimento danni per le aziende agricole; 2) lo snellimento delle procedure che consenta di rendere tempestivamente fruibili le somme riconosciute a titolo di indennizzo; 3) attivazione di più adeguate ed incisive azioni di selezione e riduzione del sovrannumero di determinate specie. Tra le proposte di Coldiretti Molise per risolvere il problema delle poche risorse economiche viene chiesto di destinare il 50% della tassa di concessione versata annualmente dai cacciatori per rimpinguare la cassa della Regione, con
la revisione delle somme nazionali e regionali per l’indennizzo dei danni, viene indicata anche l’introduzione dell’incentivo regionale per la difesa passiva attraverso le assicurazioni volontarie e viene sollecitato il coinvolgimento diretto degli agricoltori per le attività di controllo e selezione. I dirigenti di Coldiretti Molise hanno rivendicato anche l’esigenza di snellire le procedure per rendere tempestivamente fruibili gli indennizzi, per questo viene richiesta l’attivazione in tale attività dei Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), al fine di disciplinare e semplificare le modalità di gestione del procedimento. L’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, ed il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, hanno accolto con attenzione il documento e le proposte della Coldiretti Molise, impegnandosi ad attivare le relative strutture istituzionali per intervenire sulle problematiche esposte.
Due qualità poco conosciute e poco apprezzate Nei primi mesi di quest’anno, la stampa nazionale ha parlato molto del Molise grazie a un suo frutto spontaneo, diffuso dappertutto, il Prugnolo selvatico (Prunus spinosa), per le sue proprietà di potente antiossidante, prezioso per la prevenzione e la cura del cancro. La notizia data come una scoperta eccezionale che, se ben sfruttata, potrebbe fare le fortune di una regione come il Molise che, per i suoi caratteri rurali e agricoli, paga le crescenti difficoltà dovute alla pesante crisi che vive il Paese e, con essa, l’agricoltura in particolare. Per la verità, già qualche anno prima della grande scoperta, Antonella Baccari, tecnologa alimentare, che, subito dopo la laurea presso l’Università del Molise, ha saputo coinvolgere un gruppo di donne di Casacalenda dando vita a una cooperativa tutta al femminile
Le virtù terapeutiche del Prugnolo sono pari a quelle economiche della BioSapori aveva preso in considerazione il Prunus e, dopo la necessaria fase di ricerca e sperimentazione chiusasi positivamente, è riuscita anche questa volta, con altri due prodotti, un nettare e uno sciroppo di prugnolo, ad arricchire la linea dei prodotti dell’azienda BioSapori. Due prodotti davvero speciali, che ora sono altri due fiori all’occhiello. Un successo reso possibile all’insegna del bio; la grande passione e l’amore per il territorio, conoscendone le virtù, le straordinarie potenzialità, e, sapendo anche, che la qualità è nell’origine, cioè in questo bene
Quasi il 30% degli abitanti del globo sono giovani, ad essi è affidato non solo il futuro, ma anche e soprattutto il presente dell’umanità e della salute del pianeta terra. Milioni di questi, insieme ai loro genitori, vivono in aree difficili, povere e con grossi problemi ambientali quali ad esempio la desertificazione, e debbono quindi confrontarsi come la miseria, con le violenze della guerra e con l’affabulazione di gruppi paramilitari fondamentalisti che li arruolano nelle loro fila. Altri coetanei, nelle aree più sviluppate, combattono con problematiche diverse, ma altrettanto complesse e insidiose, come la droga, la
comune che, se mantenuto integro dei suoi valori (storia, cultura, tradizioni) e delle sue risorse (am-
biente, paesaggio e agricoltura), sarà ancor più prezioso. Sta qui la scelta del biologico e come essa di-
“Occorre ridare speranza ai giovani” Il messaggio di Vincenzo Niro per la Giornata internazionale Onu mancanza di lavoro, il disagio sociale. In entrambi i casi è forte la difficoltà a vedere prospettive positive. Ridare speranza a questo vasto numero di giovani deve essere un obiettivo planetario, non solo di una singola nazione o di una area limitata. Ridare speranza ai giovani che l’hanno persa, significa ridare speranza all’intera umanità”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo
Niro, in occasione della Giornata internazionale della popolazione voluta dall’ONU, prevista per 11 luglio, e che quest’anno ha per tema “investire sui giovani”. “Occorre avere consapevolezza che la parte più dinamica della popolazione mondiale è frenata da varie difficoltà nel dare il meglio di sé per la crescita e lo sviluppo della terra. Oggi più che mai, in una logica di reale solidarietà
venti, da subito, il sigillo dell’intera attività, cioè BioSapori, questa piccola grande realtà al pari del suo Molise. Una realtà che si rinnova per essere sempre più in alto quale bandiera delle eccellenze agroalimentari molisane, cioè dei prodotti legati alla tradizione, che hanno un forte bisogno di salvaguardia e tutela del territorio per una loro trasformazione in testimoni esclusivi del Molise, una stupenda ed esclusiva città-campagna, che merita di essere visitata per essere, con BioSapori, meglio degustata. Pasquale Di Lena
tra generazioni, gruppi sociali, nazionalità, economie e religioni, dobbiamo porre in essere azioni concrete per liberare i giovani dai legacci delle difficoltà che vivono, non solo come misura sociale, ma anche come un’illuminata strategia di investimento a medio e lungo termine”. Il Presidente ha poi ricordato come quest’anno, nell’ambito dell’Expo Milano 2015, nell’affrontare la sfida della nutrizione della popolazione mondiale, si è discusso e si discuterà ancora molto del ruolo che i giovani hanno anche nel creare una nuova e diffusa cultura di sviluppo sostenibile.
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Tutto quello che gli altri non dicono
12 luglio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Proposta dei Cristiano Sociali agli amministratori dei piccoli comuni delle aree interne
Non si fanno figli: prendiamoci i minori stranieri non accompagnati!
Auspicata una risposta solidale verso i profughi ed i rifugiati, con la possibilità di includerli socialmente nelle proprie comunità aprendosi all’integrazione culturale e a percorsi di inserimento lavorativo I Cristiano sociali dicono ciò che per opportunismo politico non può dire il vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia. Comunque, gli sono vicini e, sul fronte delle politiche sociali, non smentendo la loro natura culturale, gli danno una mano a diffondere il verbo dell’accoglienza, della solidarietà, della integrazione dei migranti nella realtà in cui arrivano e là attendono, assistiti e ristorati, il loro destino. L’ultima campagna per un’accoglienza senza limiti e senza riserve i Cristiano Sociali l’hanno riservata ai minori stranieri non accompagnati. Al di là della contingenza (che sarà tale e sempre se non verranno limitati i flussi), l’accoglienza prefigurata da Piera Liberanome e Roberta Iacovantuono si veste di ipotesi a carattere permanente. Infatti, si fanno carico di considerare l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati una soluzione al decremento delle nascite soprattutto nei piccoli comuni dove - è stato calcolato - la natività va da zero a 4 bimbi l’anno. A rafforzare il loro punto di vista aggiungono: “Senza gli immigrati la
popolazione del Molise sarebbe già scesa sotto i 300 mila abitanti e in tanti comuni delle aree più svantaggiate della regione la presenza di minori arricchirebbe il tessuto sociale locale restituendo a quei territori una prospettiva di futuro”. Non solo, l’accoglienza ha anche un preciso risvolto utilitaristico che i Cristiano Sociali usano come specchietto per le allodole per chi avesse scrupoli o tentennamenti. “Accogliere con pro-
getti pluriennali di inclusione sociale minori stranieri nelle nostre comunità aprirebbe una speranza nuova e alimenterebbe una micro-economia locale comunque positiva e benefica con un afflusso di risorse estremamente interessante”. E’ noto, infatti, che lo Stato italiano offre consistenti contributi a coloro che accolgono e mettono a disposizione un tetto agli immigrati. Un business che a Roma, per dirne una, ha costituito lo scan-
dalo del secolo (Mafia Capitale) e che dovunque si viene realizzando tracima sempre in opportunismo. Ma i Cristiano Sociali guardano avanti, immaginano e anelano una realtà multirazziale, in cui la componente straniera si preannuncia crescente e maggioritaria nel tempo. La chiosa, al riguardo, è chiara e significativa: “Chiudersi a riccio nei propri egoismi e respingere i minori stranieri non accompagnati rappresenta un errore culturale, uno sbaglio economico e un atto di assoluta miopia politica”. Valutazioni di stretta natura programmatica oltre che politico/sociale che, magari, dette da Petraroia avrebbero potuto creargli qualche imbarazzo. Diverso invece che lo dicano i Cristiano Sociali che sono, come abbiamo detto, una variante mobile del pensiero e dell’opera del vice presidente della giunta regionale che di queste aperture, di queste forme di apripista, ha estrema necessità per evitarsi impatti
“Da settembre la scuola cambierà volto” Dopo l’approvazione della riforma, parla il direttore dell’Ufficio scolastico del Molise Alla luce dell’approvazione definitiva a Montecitorio della legge di riforma della Scuola, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Molise dott.ssa Anna Paola Sabatini, ha inteso dichiarare quanto segue: “Senza entrare nelle dinamiche e nei meccanismi della classe politica e dei partiti, è del tutto evidente che a settembre la scuola cambierà volto, in senso più dinamico e più conforme alla realtà in cui viviamo. Nell’ottica di questa trasformazione in avanti, sono ottimista che la direzione intrapresa sia quella più idonea e conforme ad un Paese che ha bisogno, ora come non mai, di aggiungere valore, innovazione e coraggio al comparto. Nel testo varato si concretizza una istituzione che rimetta al centro delle scelte educative, la famiglia ed il suo ruolo cardine nella società. L’attore principale delle scelte educative resta e deve restare la famiglia
nella sua veste da protagonista, in stretta collaborazione con la Scuola. Nella riforma sussistono elementi innovativi che trasformano una scuola da fornitore di conoscenze ad una istituzione che accomuna insegnanti, studenti, genitori, dirigenti e personale non docente, tutti uniti in un percorso di crescita globale, arricchimento, formazione ed integrazione dello studente. Gli elementi di questa norma
che sicuramente emergono con positività – continua il direttore Sabatini – sono appunto l’introduzione strutturale della valutazione per docenti e dirigenti scolastici, andando così in linea con le altre realtà europee, il collegamento strutturale col mondo del lavoro e l’aver inserito al centro delle scelte educative, appunto la famiglia. Tuttavia una vera valutazione si potrà dare solo in base alla reale applicazione che verrà ad opera delle scuole stesse”.
polemici e contrastanti. La loro (dei Cristiano Sociali) è un’azione di penetrazione molto più efficace rispetto alla gelida burocrazia dei bandi Sprar del ministero dell’Interno, soprattutto nei confronti dei comuni dell’aree interne del Molise, quelle che il vescovo di Trivento vorrebbero fossero oggetto costante di attenzione e di sostegno da parte della Regione e che i Cristiano sociali immaginano possano rigenerarsi demograficamente ed economicamente con gli immigrati. Motivo sufficiente per sollecitare “ la candidatura degli Enti locali entro il termine di scadenza del 23 luglio, promuovendo una risposta solidale verso i profughi ed i rifugiati, con la possibilità di includere socialmente gli stessi nelle proprie comunità aprendosi all’integrazione culturale e a percorsi di inserimento lavorativo”. Se amministrassero i Cristiano Sociali non perderemmo tempo ad essere una società multirazziale, rigenerata nel sangue e nella mente. Dardo
Più spazio a SinistraDem di Nicola Palombo* All’indomani dell’elezione di Pasquale Marcantonio a Segretario di Federazione PD del Basso Molise, il Coordinamento Regionale di SINISTRADEM intende inviare gli auguri di buon lavoro al neo-segretario con i ringraziamenti e gli apprezzamenti politici verso l’operato di Giuliana Ferrara che ha scelto un’altra strada per rilanciare gli ideali di pace, solidarietà ed uguaglianza della sinistra. Il PD non deve commettere l’errore di arroccarsi su politiche centriste che in taluni casi sconfinano in scelte conservatrici e si allontano dal sentire comune dei lavoratori, delle fasce sociali più deboli e di quella vasta area di elettorato che si è rifugiata nell’astensionismo o nel ribellismo inconcludente pentastellato. E’ compito di SINISTRADEM tenere vivi gli ideali fondativi del PD che provengono dalla migliore storia politica del Partito Comunista, del Solidarismo Cattolico e della Sinistra del Partito Socialista, insieme alle lotte del movimento sindacale, delle associazioni pacifiste e dei movimenti di emancipazione delle donne sul terreno dei diritti civili e delle pari opportunità. Il PD sulla scuola e sul lavoro si è spostato su posizioni che hanno incrinato i rapporti con ampie fasce dell’elettorato storico della sinistra italiana e la meritoria azione della rappresentanza parlamentare di SINISTRADEM ha limitato i danni ma non è riuscita ad invertire il corso degli eventi. Per queste ragioni bisogna evitare di creare un clima di rottura a sinistra del PD e favorire al contrario un dialogo proficuo capace di rispettare le scelte individuali e collettive di tanti compagni come Giuliana Ferrara che dopo anni di impegno attivo hanno dolorosamente scelto di militare altrove perché non si sentivano più parte della comunità politica del PD. Questa scelta ci deve indurre a riflettere sulla deriva moderata e centrista del PD e ci deve spingere a moltiplicare gli sforzi per tenere vivi nell’azione quotidiana le battaglie, le culture e gli ideali della sinistra italiana che sono parte costituiva fondamentale del PD. *Coordinatore Regionale SinistraDem Assemblea Nazionale Partito Democratico
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Campobasso
7 12 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Altro che Città Europea, Campobasso è città di piccolo cabotaggio politico, amministrativo e intellettuale
La riclassificazione di un’area urbana è diventata la “questione urbanistica” Della sede regionale e del Piano Casa, che hanno spessore urbanistico, incidenza funzionale e valore economico, non se ne parla Il consiglio comunale ultimo sull’urbanistica a Palazzo san Giorgio: è stato l’ennesimo tentativo di sciogliere un nodo intricato, senza danneggiare ulteriormente il territorio urbano ed extraurbano. Un busillis intorno al quale si sono spesi taluni cervelli ragguardevoli (l’urbanista Benguinot, che piaceva alla destra e alla sinistra) con modestissimi risultati pratici (il Prg redatto da lui è affondato nella melma politica e amministrativa delle amministrazioni Massa, Di Fabio, Di Bartolomeo e s’appresta ad aggiungersi Battista), e molti cervelli modesti, di quelli la cui caratura è tarata sul grado economico degli interessi che direttamente, o per interposta persona, sono titolari. Frattanto, nel corso degli anni si sono accumulati decine di problemi e di questioni per i quali né la struttura tecnica comunale né l’amministrazione hanno sa-
puto o voluto dare una riposta. Riclassificazioni d’aree urbane e nuovi volumi edilizi: piatto forte, finora, degli ordini del giorno dell’assemblea consiliare. Un succulento pacchetto clientelare da smaltire anche come retaggio di promesse e di favori elettorali. Il marchingegno lo conosce a menadito il sistema della speculazione e delle imprese, che sul finire di ogni quinquennio amministrativo accentua la pressione e raccoglie a piene mani. Il dato critico e criticabile è la disponibilità dei sindaci al sistematico e progressivo appesantimento cementizio della città, preoccupati di non perdere il consenso di uno dei poteri forti: l’imprenditoria edile e fondiaria. Ad ogni fine sindacatura risuonano beffarde le affermazioni fatte in campagna elettorale sulla loro volontà di mettere ordine all’uso del territorio, di bloccare la corruzione, di fermare la
speculazione edilizia, di contenere l’invadenza di taluni signori del cemento, degli appalti comunali e dei subappalti unidirezionali. Intenzioni che alla prova dei fatti non hanno trovato mai riscontro. E’ accaduto e continua ad accadere, purtroppo, che i sindaci, le giunte e il consiglio comunale, ciascuno per ciò che sarebbe stato di competenza, non decidano mai di decidere. C’è stato un assessore all’urbanistica della giunta Di Bartolomeo, Nicola Gesualdo, che ha tentato di “obbligare” il sindaco, la giunta e il consiglio, ciascuno per ciò che competeva, di uscire finalmente dall’indeterminatezza e di decidere, quantomeno sul cumulo delle riclassificazioni, dei piani particolareggiati, sull’edilizia contrattata e sulle proposte a costruire da più parti avanzate da singoli cittadini, da imprese e società. Niente da fare: rinvii, dilazioni, ten-
tennamenti, polemiche. Con Gesualdo fuori gioco e l’urbanistica e l’edilizia in anarchia. Sul piano pratico probabilmente qualcosa sarebbe potuto andare di traverso al sistema delle deroghe, dei permessi, delle interpretazioni di comodo se, come sarebbe stato augurabile, la maggioranza dei consiglieri avesse scelto di decidere. Non è stato così, nonostante alcune riclassificazioni fossero funzionali ad un uso più consono del territorio e non all’aumento di volumi edilizi. Una riclassificazione però è andata a buon fine, seppure con qualche sbavatura procedurale, ed è diventata la “questione urbanistica” di Campobasso. Il che conferma il piccolo cabotaggio della dimensione politica, amministrativa e intellettuale degli amministratori (e a dire che l’assessore all’urbanistica Chierchia ha parlato e continua a parlare di
Campobasso “Città Europea”). Amministratori di un territorio che, frattanto loro continuano a beccarsi come galli nel pollaio, hanno visto arrivare come una valanga incontenibile la legge regionale sul Piano Casa e, se non accadranno accidenti, vedranno arrivare la proposta progettuale della nuova sede su parte del terreno dell’ex campo sportivo Romagnoli e il piano di sistemazione urbana di contorno. Dell’una cosa e dell’altra, che oggettivamente hanno spessore urbanistico, incidenza funzionale e valore economico, non ne hanno ancora parlato e non ne parleranno. Per manifesta inferiorità politica, tecnica e amministrativa. In attesa che la professoressa Chierchia illustri al colto e all’inclita la sua Campobasso “Città Europea”. Dardo
Petrella ha il “Comune inForma” Il sindaco Amoroso ha presentato il periodico per un dialogo costante con la cittadinanza PetReLLa tIFeRNINa. Presentato ufficialmente il periodico “Il Comune InForma” a Petrella Tifernina, alla presenza del Sindaco Alessandro Amoroso, dei consiglieri di maggioranza, dei giornalisti collaboratori del periodico e della cittadinanza, presso la sala consiliare del Comune. “ Ad un anno dall’insediamento dell’amministrazione consapevole del contesto storico e sociale attuali, ossia delle marcate difficoltà che avrei dovuto affrontare qualora fossi stato eletto sindaco, non posso che ritenermi soddisfatto, in primo luogo per avere al mio fianco una squadra che con passione lavora per la collettività, in secondo luogo per le attività che, solo in un anno, abbiamo messo in campo. Sono altrettanto consapevole che bisognerà continuare a lavorare e attivare strategie programmatiche che contribuiscano ad assicurare un livello ottimale di servizi comunali.” – così apre l’incontro il sindaco di Petrella Tifernina. ”
Perchè abbiamo sentito l’esigenza di un periodico cartaceo? Innanzi tutto per essere sempre più vicini alla collettività, dai più giovani agli anziani, senza distinzioni e limitazioni, per garantire la giusta trasparenza amministrativa ed informazione, ma allo stesso tempo per permettere ai concittadini di poter interagire, tramite uno strumento alla portata di tutti, con l’avanzamento di proposte, dubbi e problematiche varie. Devo a questo punto ringraziare i consiglieri di maggioranza che si sono insieme a me auto-
tassati per la realizzazione del periodico e dei giornalisti Serena Di Sisto, Mariateresa Di Lallo e Antonio Di Monaco che gratuitamente hanno deciso di collaborare con la professionalità che li contraddistingue”. “Il periodico intanto riassume tutto ciò che questa amministrazione ha compiuto nell’arco dell’anno appena trascorso, tre importanti successi per la Scuola, la vittoria di No Pluriclasse per Petrella , l’ottenimento dei finanziamenti per il miglioramento sismico del plesso scolastico, lavori tuttora in corso e il progetto “Scuola Aperta” sulla legalità in collaborazione con la Questura di Campobasso. Abbiamo deciso di onorare la memoria un illustre petrellese il maestro Antonio Cicchitto dedicandogli una piazza; l’inaugura-
zione di un Nuovo Circolo Anziani, che ricordo sono la nostra memoria storica; un anno di Sevizio Civile per due giovani del posto; l’adesione al progetto Unicef ” Per ogni bambino nato un bambino salvato”; l’ottenimento di 5 borse lavoro comunali; la delibera comunale in merito alla problematica della Discarica di Montagano, un problema su cui bisogna continuare a vigilare; il progetto di raccolta differenziata porta a porta che dovrà partire a breve. Non dimenticando che Petrella custodisce uno dei pù bei tesori medievali, la Chiesa di san Giorgio martire, a cui il prossimo anno verrà apposto lo Scudo Blu da parte della SIPBC e ancora la presenza della chiesa come Potenza della Bellezza ad Expo 2015; sempre legati al nostro monumento uno studio dell’Università Europea Pontificia di Roma e un volume dedicato e già molto gradito dell’architetto Franco Valente.
Le “maitunate” di Gambatesa al Festival dello stornello di Copertino Gambatesa al primo festival dello stornello “Fiore di tutti i fiori” organizzato dal Comune di Copertino e che vedrà tra gli altri la presenza di Otello Profazio , voce storica dello stornello calabrese, che vanta partecipazioni televisive con Gaber, Jannacci, Pisu. A scendere nel Salento per l’occasione saranno i consiglieri del comune Luca D’Alessandro (delega alla cultura) e Primiano Genovese (Agricoltura) insieme ai giovanissimi musicisti della squadra “Nu sapem manche nuje”. La partecipazione è il frutto dell’intesa messa a punto dal Comune
di Copertino nella persona dell’assessore alla cultura Cosimo Lupo (organizzatore dell’evento), l’Associazione “I maitunat” ed il comune di Gambatesa nella precedenta visita di una delegazione copertinese a Gambatesa nello scorso Giugno. Il gruppo musicale di Gambatesa sarà protagonista delle ore 19 con le “Ronde di stornelli” durante le quali verranno proposte musiche e maitunate itineranti nell’area del centro storico di Copertino per poi esibirsi nel c.d. “concertone dello stornello” in Piazza del Popolo alle ore 21. Il gruppo proporrà un excursus storico in musica delle maitunate di Gambatesa propo-
nendo stornelli antichi e moderni, improvvisando sui personaggi locali, eseguendo canzoni, poesie e brani strumentali, il tutto condito con la solita irriverenza che contraddistingue da anni la tradizione delle maitunate. Infine l’amministrazione comunale di Gambatesa e l’Associazione “I maitunat’” ci tengono a precisare come questi eventi siano occasioni uniche di promozione delle nostre tradizioni e del territorio in generale finalizzate ad un ritorno turistico economico, nonché un arricchimento culturale e sociale per i giovani locali.
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Isernia
12 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Beni culturali da difendere” Emilio Izzo scrive una lettera al vescovo di Isernia su alcune situazioni delle Chiese
ISERNIA. Emilio Izzo è tornato sulla questione dei monumenti a Isernia ed ha scritto una lettera al vescovo Camillo Cibotti. “Solo come esempio Le cito i lunghi scavi all’interno della cattedrale all’indomani del sisma dell’84 che portarono alla luce i magnifici resti di quello che fu inizialmente un tempio pagano sul quale successivamente si elevò l’attuale
luogo di culto. Ebbene, prima di ora e comunque a fasi alterne, non sempre l’attenzione per quel luogo è stata all’altezza del Bene rinvenuto e non poco si è dovuto penare per cercare di mettere a regime la sua fruizione. In ogni modo, adesso qualcosa è cambiato. Ma non era questo l’oggetto delle mie attenzioni, mi perdoni il giro largo, ma forse così facendo potrà essere più chiara la chiave di lettura di questo mio scritto. Veniamo al dunque. Lei in questi giorni ha posto in essere un provvedimento tanto importante quanto coraggioso. Mi riferisco alla sospensione delle attività, cosiddette di esorcismo, tanto in voga nell’ultimo ventennio nella nostra città, assurta a luogo preferito del demonio e sponsorizzata da un suo illustre predecessore, quel mons. Andrea Gemma che tante anime innocenti ha fatto tribolare con quel suo modo di essere particolarmente contro satana, comunque e a prescindere, senza se e senza ma, coinvolgendo emotivamente masse di malcapitati e di sfortunati. Del resto anche Lei ha riscontrato gravi abusi e irregolarità nell’attività di cui
sopra e ha deciso di porre un freno alla medesima. Mi perdoni eccellenza, prima di farle giungere la mia personale ma convinta richiesta, vorrei ricordarLe e ricordare ai tanti distratti che l’intensa attività contro il male ebbe inizio appena dopo lo scempio paesaggisticoambientale che fu posto in essere nei confronti di quel luogo ex ameno dell’eremo dei SS. Cosma e Damiano, disastro notevole che, oltre ad oltraggiare la storia laica e cristiana, mise a repentaglio le basi stesse del monumento a seguito di scellerati e mai autorizzati lavori per eseguire un camminamento inutile e brutale. Certo, la parziale abusiva realizzazione di quell’hotel a 5 stelle proprio difronte all’ingresso del santo luogo, sperperando 13 miliardi delle vecchie lire pubbliche e demolendo l’immagine e i posti intrisi di storia, oltre che arrecare un danno irreparabile, ha fatto circondare di un’aureola colpevole l’intera curia, colpa che ancora oggi non si riesce a cancellare anche perché quello scatolone di cemento, ferro e vetro, rimane una vergogna visibilissima ed inutilizzata. Potremmo aggiungere
che, per un lasso di tempo, in quello stesso contenitore, furono “custodite” all’insaputa di tutti, le antichissime e pesantissime porte in legno della cattedrale le quali, nottetempo e dopo una costosissima operazione di restauro eseguita con fondi pubblici dai Beni Culturali, furono, senza autorizzazione alcuna, rimosse per essere sostituite con nuove e poco esaltanti porte in bronzo. Le risparmio la non edificante attività investigativa e giudiziaria che ne seguirono, ormai lasciate alle cronache ed agli annali, ma resta viva l’amarezza per quel luogo sacro e di culto gravemente mortificato e poi offeso ancor più dai successivi riti satanici che si consumarono da quelle parti. Ebbene, a Lei va tutta la mia personale ammirazione per aver voluto adottare il provvedimento di sospensione, ancor più le saprò esser grato se riuscirà ad evitare per sempre questa pratica, a mio modesto modo cristiano di pensare, poco nel segno del creatore. Ancor più grato Le sarò se saprà ridare un senso a quel luogo e a quello scempio voluto da uomini poco degni e mai sazi di scelleratezze.
I Carabinieri controllano il territorio Fermato un giovane in possesso di alcune dosi di hashish ISERNIA. Nelle ultime ore i Carabinieri hanno ulteriormente intensificato i servizi di prevenzione su tutto il territorio della provincia di Isernia, per contrastare principalmente i reati predatori e lo spaccio di stupefacenti, che maggiormente allarmano i cittadini e i vacanzieri durante il periodo estivo. Una particolare attenzione è stata prestata alle vie di collegamento con la limitrofa regione Campania, e proprio sulla strada provinciale che collega Sesto Campano con Ciorlano, in provincia di Caserta, i mili-
tari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno intercettato un’autovettura Lancia Y, con due giovani a bordo. Il conducente, alla vista dei Carabinieri ha tentato un inversione di marcia, ma è stato immediatamente bloccato. Dalla successiva perquisizione, il passeggero, un 25enne del luogo, è stato trovato in possesso di un involucro contenente alcune dosi di hashish. La droga è finita sotto sequestro, mentre il giovane è stato denunciato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Ulteriori
indagini sono in corso per accertare dove fosse stato procurato l’hashish, e a tal proposito i militari non escludono che il canale di riforni-
mento delle dosi sia proprio nelle vicine province di Caserta o Napoli. A Filignano, i militari della locale Stazione, hanno denunciato una
40enne di Napoli, la quale aveva stipulato un falso contratto di fornitura di energia elettrica inducendo un residente del posto ad elargirgli una somma di denaro contante. Posti di blocco sono stati istituiti anche nel centro di Isernia, nel corso dei quali sono stati controllati settantacinque veicoli, identificate novantacinque persone tra conducenti e passeggeri, contestate tredici violazioni alle norme del codice della strada e sottoposte a sequestro tre autovetture prive di coperture assicurative.
IL LIONS CLUB DI ISERNIA INAUGURA IL NUOVO ANNO SOCIALE Tempo di bilanci al Lions Club di Isernia che, nei giorni scorsi, ha celebrato, alla presenza di ospiti civili, militari e lionistici, la 53^ Charter Night. “La celebrazione annuale del sodalizio isernino – spiega il segretario Antonio Brangi - è il momento di rinnovamento delle cariche sociali e, quindi, oltre a rappresentare un’occasione ludica di piacevole condivisione, costituisce lo strumento attraverso il quale il club presenta il consuntivo della propria gestione sociale e avvia i motori per la pianificazione del nuovo anno”. Quello che si è concluso, a guida del dr. Enrico Caranci, è stato un anno sociale di forte presenza del Club isernino sulla scena della Città, grazie ad importanti iniziative culturali.
Tra tutte, il Convegno scientifico svoltosi, presso l’Auditorium di Isernia, il 04/10/2014.
Nel corso del Convegno, Illustri clinici e docenti universitari si sono confrontati sulle problematiche con-
nesse al trattamento clinico ma, soprattutto, ai profili sociali che le malattie tumorali generano nel paziente e nella sua famiglia. Nel corso della conviviale, che ha fatto da corollario al Premio di Poesia in memoria di Nicola e Cinzia Di Nezza, si è celebrato anche il passaggio delle consegne dal dr. Caranci al nuovo presidente. A guidare l’associazione isernina nel anno 2015/2016 sarà l’avvocato isernino Antonio Scuncio, che, proprio in questa occasione, ha voluto illustrare le linee di massima del suo programma. Il nuovo presidente, pur non sottovalutando le difficoltà strutturali che i club privati stanno attraversando in questi ultimi anni, nel pianificare e individuare, nel sociale, il settore su
cui garantire la presenza del sodalizio isernino, ha precisato che il suo sforzo sarà orientato alla crescita del club e soprattutto, ad una maggiore informazione e penetrazione delle iniziative del Lions di Isernia sul territorio provinciale. “Il nuovo Presidente - afferma Brangi - ne siamo certi, potrà raggiungere brillanti obiettivi lionistici e garantire alla sezione Lions di Isernia un sicuro avvenire all’insegna di uno spirito di solidarietà con i bisogni e le attenzioni che il territorio manifesta”. Al Presidente Caranci, i soci Lions esprimono un grato ringraziamento e un augurio “per un continuo e costante impegno, magari con altri incarichi lionistici, nel sodalizio isernino”.
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Termoli
12 luglio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Suo figlio ha fatto incidente, occorrono soldi” Scatta l’ennesima truffa a Termoli. Vittima del raggiro una donna di 90 anni TERMOLI. Una delle truffe più classiche verso gli anziani, ignari e spesso inermi. “Buongiorno, non ha saputo di suo figlio? Ha avuto un brutto incidente e peraltro era anche colpa sua. Ora è in commissariato, ma servono subito dei soldi, altrimenti la faccenda si complica e lo tratterranno”. Chiunque, parliamo di genitori di una certa età, si allarmerebbe e farebbe fatica a rimanere lucido ed è questo il fattore psicologico – a sorpresa – su
cui contano i malfattori. Ma quanto avvenuto a Termoli nelle ultime 48 ore ha dell’inquietante. Sì, perché ad essere prese di mira sono stati parenti stretti, una suocera e una madre, di due storiche dipendenti comunali con mansioni di responsabilità. Solo uno dei due casi però ha portato a compimento il tentativo truffaldino. Vittima del raggiro una 90enne, che raggiunta telefonicamente da questo criminale, altra denominazione non v’è, è andata nel panico. Il lestofante
ha sciorinato notizie personali e comportamenti ricorrenti del figlio dell’anziana, per accreditare la sua versione, fino a riuscire a presentarsi in un battibaleno all’uscio dell’appartamento di via Martiri della Resistenza dove la 90enne abita e dove ogni mattina riceve il figlio che si occupa delle necessità della madre. Il ritardo di due mattine fa è stato provvidenziale per il truffatore, che ha insistito per entrare nella casa, ma è stato tenuto a bada sulla porta,
anche se poi è riuscito a farsi consegnare dell’oro, un collier e altri monili, ma non di valore altissimo. Ha persino cercato di portare via le fedi alla nonna, ma non c’è riuscito e ha preferito accontentarsi, non prima di aver chiesto la presenza di denaro contante, circostanza già negata al telefono. Figlio e nuora hanno appreso della disavventura dopo poche ore, nel pomeriggio, e sono corsi a denunciare il fatto al comando stazione dell’Arma.
Meglio è andata alla seconda anziana, salvata dal piglio nerboruto della badante, che vedendo la donna in difficoltà e agitazione nel dialogo col malvivente di turno, ha preso il telefono e ha chiesto spiegazione, allontanando il pericolo. Questo secondo episodio è stato portato a conoscenza degli agenti del Commissariato di via Cina, che a loro volta hanno attivato la Polizia delle Comunicazioni per risalire al numero del tentato truffatore.
Mangifesta presidente Armatori Pesca E’ stato rieletto il nuovo Consiglio di amministrazione della storica Associazione TERMOLI. Nel corso dell’Assemblea soci tenutasi nel pomeriggio di venerdì 10 luglio 2015 è stato eletto il nuovo consiglio di Amministrazione dell’Associazione Armatori Pesca del Molise dopo che lo stesso è decaduto lo scorso sabato 27 giugno 2015 per le dimissioni della maggioranza del Consiglio di Amministrazione. Come successore della Sig.ra Maria Antonietta Cordone, a cui l’assemblea soci ha espresso ringraziamento e vivo apprezzamento per l’impegno profuso, il nuovo consiglio di amministrazione ha eletto presidente Mario Mangifesta, armatore del
motopeschereccio “San Pio”. Completano il Consiglio di Amministra-
zione il vice Presidente Marino Recchi, Basso Cannarsa, Stefano Papponetti (detto
Silvio) e Castriotta Michele che resteranno in carica per i prossimi tre anni. Obiettivo del nuovo, ma esperto, consiglio di amministrazione è di lavorare sin da subito negli interessi di tutta la marineria termolese, con grande forza, serietà e caparbietà per portare il comparto della Pesca produttiva al di fuori di questo momento di forte crisi per il settore. Concretezza, praticità e risultati immediati saranno i presupposti su cui verranno programmate e portate avanti le varie iniziative di puro interesse collettivo senza badare alle polemiche.
Muore mentre si allena Il 48enne stava allenandosi come vogatore per la regata di San Basso TERMOLI. Stava allenandosi come vogatore per la regata san Basso con il suo gruppo di amici, il noto Michele Guardascione quando, appena dopo qualche remata, preceduto da un colpo di tosse, ha accusato un malore. Di lì a poco il suo accasciarsi sul fonde dell’imbarcazione. Inutili i
soccorsi e i tentativi di rianimarlo con gli uomini del 118 che non hanno potuto fare nulla per salvare la sua vita. L’uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale San Timoteo dove è stato registrato il decesso. Possibile la disposizione dell’esame autoptico.
Porto, 30 i parcheggi riservati La Giunta comunale ha assegnato i posti per le attività commerciali e ricettive TERMOLI. Cambia ancora una volta la geografia dei posti auto al porto di Termoli. Con delibera di giunta, l’amministrazione Sbrocca ha riservato trenta posteggi alle attività ricettive del borgo antico e altre venti ad attività commerciali. Un giro di vite importante in una città a vocazione turistica che soffre la carenza di posti adeguati alle esigenze, specie dove – vedi il porto – la stanzialità si accoppia con la stagionalità. Non vengono meno le zone Zd2 e Zd3 per i residenti del paese vecchio e una parte ancora di stalli sarà a pagamento.
Michele Guardascione era noto in città quale ex cestista della Virtus Termoli. Secondo quanto si apprende, l’imbarcazione si trovava a largo dello specchio d’acqua di Rio Vivo quando ieri, intorno alle 9.30 ha avuto a consumarsi la tragedia.
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