Molise dimezzato

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 237 domenica 25 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’oscar del giorno a Mario pietracupa

Tagliati servizi, prestazioni e uffici e prossimi nuovi aumenti di tributi e ticket

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Mario Pietracupa. Umanità e solidarietà per il presidente di Neuromed nell’ambito del momento di confronto su “Sono Raro ma per questo non diverso”, tenutosi nella sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed e promosso dalla Fondazione Neuromed in collaborazione con il Comitato Paolo Balestrazzi Lotta alla Neurofibromatosi e tutte le malattie rare. “E’ proprio dalla diversità che nascono le speranze. Ce lo insegnano tutte le persone che lottano quotidianamente contro una malattia che non conosce cura, senza mollare”.

il Tapiro del giorno a Michele petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L’assessore regionale al Lavoro continua a scrivere lettere su lettere ma non si accorge che il Molise sta franando. eppure, dovrebbe avere un Osservatorio primario per conoscere, valutare e trovare risposte politiche e non rinviarle su altri tavoli. Invece, continua a scrivere mentre farebbe bene ad occuparsi maggiormente dei problemi del mondo del lavoro che, purtroppo, sono tanti ed anche aggravati proprio dall’assenza di una programmazione da parte della Giunta della quale fa parte da circa tre anni.

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 25 ottobre 2015

Vano intervento epistolare dell’assessore Petraroia col responsabile dell’Area territoriale

Solo nel Molise le Poste hanno fatto la voce grossa: chiuso l’ufficio di Monteverde di Boiano e rimodulato l’apertura, a giorni alterni, di altri 19

Siamo un popolo sottomesso per storia e tradizione, la cui classe politica asseconda pedissequamente nella forma peggiore: il disinteresse Dalla stringatissima lettera dell’assessore regionale Petraroia al sindaco di Campomarino e alle organizzazioni sindacali incentrata sugli effetti della riorganizzazione di Poste italiane sul territorio molisano, non si capisce se si ritenga soddisfatto o meno. Al posto suo noi non ci riterremmo soddisfatti di apprendere dal responsabile dell’Area territoriale Cosimo Andriolo della chiusura dell’ufficio postale di Monteverde di Boiano e della rimodulazione dei giorni di apertura di altri 19 (12 in provincia di Campobasso e 7 in provincia di Isernia). Ciò perché Poste italiane è stata interdetta a mettere in atto il processo di riorganizzazione là dove andava a ledere l’interesse dell’uten za, trattandosi di un servizio essenziale, in Toscana e nell’Umbria a seguito del ricorso al Tar delle rispettive amministrazioni regionali, cosa sostanzialmente differente dalla lettera personale di un assessore ad un responsabile territoriale delle Poste. Ciò perché, come abbiamo riportato su queste colonne, il Governo italiano ha ottenuto il differimento della messa in atto della

riorganizzazione là dove rimodula (un giorno si e uno no) l’apertura degli uffici postali nelle piccole realtà comunali e nelle zone interne e marginali (le zone montane), almeno fino al 31 dicembre 2015, per dare modo alle parti di valutare in una forma di reciproca comprensione e collaborazione quali possono essere le soluzioni migliori per l’Azienda e per l’utenza nella sua generalità. Pertanto nel Molise, con la chiusura dell’ufficio postale di MOnteverde

Trivento. Aree interne, qualcosa si muove dopo il documento integrale siglato a Trivento dai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo di Laura Frattura, al termine della riunione congiunta delle Giunte regionali con sindaci e parroci della Diocesi di Trivento presso il Centro pastorale di Colle San Giovanni. I presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo di Laura Frattura, riuniti a Trivento il 23 ottobre 2015, insieme alle rispettive Giunte regionali e alle strutture dirigenziali, al termine di un ampio e approfondito confronto sul documento-appello della Diocesi di Trivento del 14 aprile 2015, alla presenza del vescovo Monsignor Domenico Scotti, del direttore della Caritas diocesana, don Alberto Conti, di amministratori locali, dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo e del Molise, imprenditori e rappresentanti delle parti sociali, assumono la sollecitazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del 31 luglio 2015 e si impegnano a sviluppare in un’ottica di cooperazione

di BOiano e la rimodulazione dell’apertura di altri 19, è accaduto ciò che non è accaduto altrove grazie all’iniziativa politica e amministrativa delle Regioni e dei comuni interessati. Non è accaduto, perché la Regione Molise non ha fatto ricorso al Tar né lo hanno fatto i comuni che si sono visti chiudere l’ufficio postale e rimodulare i giorni di apertura (ben 19 comuni tra le province di Campobasso e Isernia). Noi siamo un popolo sottomesso per storia e

tradizione, la cui classe politica asseconda pedissequamente nella forma peggiore: il disinteresse. Tranne poi a leggere il comunicato di un assessore che, a differenza dei colleghi, e della giunta intera, s’è mosso a titolo personale come gli capita spesso, quasi avesse la vocazione a personalizzare la sua missione istituzionale, senza cavare il ragno dal buco, ma costretto a prendere passivamente atto della versione di Poste italiane che, come diciamo, ha confermato la chiusura dell’ufficio postale di Monteverde di Boiano e la rimodulazione dei giorni di apertura di altri 19. Siccome, come abbiamo accennato, il governo nazionale ha ottenuto il fermo della rimodula-

zione dei giorni di apertura fino al 31 dicembre 2015, a questo punto, riteniamo sia dovere dell’assessore Petraroia chiedere che gli effetti di quell’accordo vengano applicati anche nel Molise. Altro che storie. Altro che piegare il capo, e prendersela in saccoccia. Poste italiane, che chiude uffici e rimodula le aperture intanto approda in pompa magna in Borsa, nella lettera a Petraroia racconta le mirabilie tecnologiche che userà per rendere servizi migliori sul territorio (dove troverà convenienza a farlo ne siamo certi), è una dimostrazione di quanta misera considerazione abbia del Molise e, di riflesso, del personale politico che lo rappresenta. La chiusura dell’ufficio postale di Monteverde e la rimodulazione dei giorni di apertura di 19 altri uffici postali in altrettanti 19 comuni, allo stato delle cose (sentenze dei Tar di Toscana e Umbria) e dell’accordo tra le Poste e il Governo nazionale, andrebbero rimossi, assessore Petraroia. Dardo

Aree interne, Abruzzo e Molise siglano impegni comuni istituzionale la definizione di linee di intervento sui seguenti argomenti: tutela dei diritti universali di cittadinanza e salvaguardia delle comunità locali delle aree interne così come individuato dal documento della Diocesi di Trivento a partire dalla scuola, dalla sanità, dall’assistenza sociale e dal trasporto pubblico; promozione di azioni tese a favorire il potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, quali la viabilità, la connessione veloce, l’utilizzo dell’acqua e gli incentivi a sostegno delle produzioni agricole di qualità, dell’artigianato, del turismo e del territorio; ad intraprendere iniziative congiunte a livello nazionale su forme di agevolazioni fiscali su politiche attive del lavoro potenziate e peculiari e sulla salvaguardia dei presidi dello Stato in tema di sicurezza dei cittadini. In conclusione, i presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise si impegnano affinché sui rispettivi territori sia pienamente affer-

mata la garanza dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da assicurare a tutti, perseguendo un modello di collaborazione istituzionale improntato a valorizzare le potenzialità locali attraverso un dialogo permanente con le

comunità e con il partenariato economico e sociale, all’insegna del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, prendendo spunto da valori e idealità riportati anche nell’Enciclica Rerum Novarumdi Papa Leone XIII.


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Tutto quello che gli altri non dicono

25 ottobre 2015

senza alcun finanziamento pubblico

dIl Molise è sempre più alle prese con problemi strutturali e di prospettive future

Tagliati servizi e strutture ma i costi dei regionali Il Consiglio ha finanche rigettato la petizione popolare che chiedeva il dimezzamento degli emolumenti CAMPOBASSO. Ci stanno tagliando i servizi, le strutture pubbliche sul territorio a fronte di aumenti di tasse di ogni sorta. Ma i consiglieri regionali non hanno ritenuto di tagliarsi, dimezzandoli, gli stipendi. La misura della strafottenza dei consiglieri, dei presidenti del consiglio e della giunta, e degli assessori regionali è ormai colma. Probabilmente non lo è la misura della sopportazione del popolo molisano, nonostante le dettagliate e documentate informazioni delle malefatte politiche, amministrative e programmatiche di coloro che stazionano nei Palazzi Moffa e Vitale. Non lo è, dobbiamo ritenere, se dal Consiglio regionale continuano imperterriti ad agire contro ogni forma di buongusto, di buonsenso, di buona amministrazione, di buona gestione, incuranti delle critiche, delle contestazioni, dei fischi e delle pernacchie che li accompagnano nelle loro risibili esternazioni. La misura della sopportazione dei molisani non è colma se, come diciamo, dai suddetti Palazzi del potere continuano a sbeffeggiare il popolo, i cassaintegrati, i disoccupati, gli indigenti e quant’altri rastrellano nella miseria le ultime briciole di dignità. Un popolo meno rassegnato, meno servile, meno compromesso, meno ignavo, e più cosciente dei diritti costituzionali

Differenziata, la Regione stanzia 5 milioni

da esercitare e da far valere oltre l’uso della scheda elettorale, avrebbe reagito a tanta volgare ostentazione di potere, con azioni di protesta tali, da indurre i protagonisti della peggiore transizione storica molisana a più miti consigli; a considerare i diritti violati del popolo ciò che sono: diritti, appunto, e non elargizioni di beneficenza. E la loro permanenza istituzionale un grave accidente della storia locale, cui porre immediatamente riparo, sollevandosi volontariamente dalle poltrone che

occupano con poca dignità politica e amministrativa e l’aggravante di ricondurre a se stessi tutti i possibili vantaggi della “missione”, e al popolo (bue?) il pagamento dei danni. Scusate, i consiglieri regionali in campagna elettorale non avevano promesso il dimezzamento delle indennità? Invece, le hanno aumentate e sprezzanti della volontà di circa seimila cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare l’hanno rigettata. Sono troppo impegnati a far danni divenuti ormai

irreparabili: sanità, sistema produttivo, lavoro, trasporti. Come se non bastasse, hanno proceduto alla reintroduzione del fondo di previdenza prevista nell’articolo 10 della legge di stabilità della Regione Molise approvata dalla Giunta regionale, costerà alla Regione e, pertanto ai cittadini, la bellezza di 633.600 euro all’anno aggiuntivi. Infatti la Regione dovrà versare 2400 euro mensili per ciascun consigliere. Un’orda di cavallette, la definizione che fu impressa dagli Indignati.

“Egam, Frattura ha letto altre ordinanze” Egam, la replica dei legali: “Probabilmente il Presidente ha letto altre ordinanze. Per la decisione sulla legittimità dell’Egam si dovrà aspettare l’udienza di aprile, se ne faccia una ragione”. Dopo la conferenza stampa del Presidente della Regione Frattura sulle ordinanze del Tar Molise rese sui ricorsi avverso l’Egam, non si è fatta attendere la replica dei legali dei Comuni ricorrenti, Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano: “Con le ordinanze rese ieri all’esito della camera di consiglio, il Tar non soltanto non ha espresso alcun giudizio sulla legittimità della procedura (profilo che sarà esaminato nell’udienza di merito del 19 aprile 2016), quanto, soprattutto, si è limitato solo ad una pronuncia sulle gravi ragioni (non ravvisandole, a fronte di una udienza fissata tra qualche mese). Ciò, oltretutto, sol-

tanto per uno dei due ricorsi, in quanto sull’altro non c’è stato proprio alcun pronunciamento sulla sospensiva, essendo stata, quest’ultima, abbinata al merito su

richiesta dei sottoscritti e, dunque, rinviata all’udienza del 19 aprile. Solo allora sapremo se il procedimento di istituzione dell’Egam è legittimo o meno”.

Ulteriori 5 milioni e 300 mila euro in favore della raccolta differenziata. A comunicare la notizia il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e l’Assessore alla Tutela dell’Ambiente, Vittorino Facciolla. “Abbiamo già finanziato 36 interventi per più di 23 milioni di euro. L’obiettivo da perseguire ora, con le risorse aggiuntive assegnate, è di accelerare il percorso di ottimizzazione e miglioramento della gestione dei rifiuti, al fine di ricavarne anche benefici economici”. “Riteniamo opportuno ed utile – dichiara l’Assessore – intervenire ulteriormente a sostegno di quei comuni che hanno attivato la raccolta differenziata o che la attiveranno promuovendo un avviso pubblico per il finanziamento di progetti innovativi (circa 1,5 milioni di euro) e per l’assegnazione di contributi sulla base della popolazione, delle utenze e di criteri premiali (per circa 3,8 milioni di euro) che consentiranno un contenimento del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti che inevitabilmente subisce nella fase iniziale un aumento”.

AVVISO D’ASTA Al Tribunale Civile di Roma Sezione Fallimentare, Fall. 15/13 T.I.S. Tecniche idraulico stradali S.r.L., G.D. dott.ssa Daniela Cavaliere vende all’incanto il giorno 19 novembre 2015 ore 15,00 presso lo studio del Notaio Natale Votta in Roma: Lotto n. 1: Immobile su quattro livelli uso ufficio sito Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione nn. 14-20, superficie commerciale complessiva mq. 768,60 cat. A/10 vani 26,5. Prezzo base euro 1.360.000,00 rilanci minimi euro 30.000,00; Lotto n.2: posto auto sito a Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione n. 48, Z18, cat C/6 di mq. 17. Prezzo base euro 19.125,00 rilanci minimi euro 1.000,00; Lotto n.3: posto auto sito a Roma, località Spinaceto, Viale Caduti nella Guerra di Liberazione n. 48, Z19, cat C/6 di mq. 14. Prezzo base euro 22.100,00 rilanci minimi euro 1.000,00; Lotto n.4: Terreno agricolo superficie catastale di mq. 32.150,00 situato a Roma località Trigoria via Calopezzati. Prezzo base euro 127.500,00 rilanci minimi euro 5.000,00; Lotto n.5: Opificio industriale su due livelli oltre ad area esterna, sito nel comune di Termoli (CB) Località Greppe di Pantano, in via Leopoldo Pirelli s.n.c. Prezzo base euro 697.000,00 rilanci minimi euro 15.000,00. Lotto n.6: Terreno edificabile località Contrada Greppe di Pantano, attiguo all’opificio di mq. 5.190. Prezzo base euro 66.300,00 rilanci minimi euro 5.000,00. Offerte in busta chiusa da depositarsi presso lo studio del Curatore entro il 18 novembre 2015 ore 19.00 cauzionate del 10% del prezzo base. Info curatore 06.80693292


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

25 ottobre 2015

Protocollo d’intesa tra il Fondo italiano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (Fiaba) e l’Associazione Nazionale di Polizia Penitenziaria

Superare gli ostacoli fisici e culturali: obiettivo di civiltà e solidarietà

Quanto prima sarà allestita una manifestazione che coinvolgerà i bambini di Campobasso nell’elevare multe simboliche a chi impedisce l’utilizzo dei percorsi pedonali alle persone non autonome nella deambulazione Metaforicamente, la vita è una corsa ad ostacoli. Per tantissima gente, una corsa ad ostacoli l’è per davvero. Chiederlo ai portatori di handicap, a coloro che diversamente abili non riescono ad esercitare il loro diritto a muoversi sui marciapiedi e nei luoghi deputati alla deambulazione, a prendere un mezzo di trasporto pubblico, che non possono accedere in un ufficio o in tanti altri luoghi. Le barriere architettoniche sono la permanenza di un alto indice di inciviltà. Campagne di sensibilizzazione, provvedimenti legislativi e normativi, seppure esistenti, non riescono ancora a creare condizioni accettabili, non diciamo ottimali, a coloro che non hanno l’abilità necessaria per superare gli ostacoli e, soprattutto, gli atteggiamenti e i comportamenti di persone incivili che determinano ulteriori difficoltà e impedimenti alla libera circolazione di tutti, indistintamente. Purtroppo il degrado del senso civico e la disattenzione crescente della pubblica amministrazione in combinazione tra loro hanno fortemente aggravato la condizione di

l’intervento di Pasquale Di Lena Il giro di boa, iniziato a cavallo degli anni ’90 del secolo scorso, è terminato con l’avvio della raccolta 2015 che, soprattutto grazie alla qualità del nuovo olio, ha già cancellato quella terribile dello scorso anno. C’è una nuova direzione che va in senso opposto a quella finora percorsa dal succo dell’olivo, l’olio, con situazioni davvero interessanti riguardanti le produzioni, i consumi, la comunicazione, le concorrenze. Il Mediterraneo, pur riaffermando il suo ruolo di sempre, quello di culla dell’olivo e dell’olio, ha visto aprirsi, in questi ultimi venticinque anni, nuovi scenari con i cinque continenti ormai tutti interessati dall’olivo e tanti nuovi produttori che hanno, tutti, un minimo comune denominatore: la qualità. Ed è proprio la qualità che cambierà il volto del mercato e renderà gli olivicoltori protagonisti, in particolare quelli italiani che alla qualità hanno posto sempre una particolare attenzione, soprattutto se si associano. Un dato dimostrato dal primato delle esportazioni, non dell’olio di oliva, che vede prima e molto avanti la Spagna, ma dell’olio di oliva extravergine, appunto della qualità con L’Italia che è sul podio più alto. La qualità caratterizzerà fortemente il futuro dell’olio, in primo luogo di quello italiano, che, con tutti gli altri caratteri propri della nostra olivicoltura, troverà nuove porte

marginalità dei diversamente abili. Per fortuna non tutto è nero e perduto. Per fortuna la coscienza umana ha mille modi per manifestarsi solidale, generosa, attenta a colmare i vuoti e a rendere la vita del prossimo che si trova in difficoltà, meno grama. In questa prospettiva in cui si mira ad abbattere le barriere architettoniche si delinea anche la volontà

di abbattere le barriere culturali che impediscono ancora più pesantemente che la disabilità venga annullata e posta su un livello di parità. Il Fondo italiano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (Fiaba), da anni crea sinergie tra enti, associazioni, organizzazioni e semplici cittadini al fine di abbattere culturalmente, prima che fisica-

mente, tali barriere e, per questo motivo, sigla protocolli di intesa ,con chi ha la sensibilità di credere che la total quality sia l’unica alternativa all’atavica credenza di differenza tra uomini. Questo è uno dei punti cardini dell’attività che ha consentito al Fondo di indurre la presidenza del Consiglio dei ministri ad emanare la direttiva 96 del 28 febbraio 2003 con la quale è stata istituita la giornata nazionale di sensibilizzazione all’abbattimento delle barriere architettoniche che si tiene la prima domenica di ottobre di ogni anno in Piazza Colonna ed a Palazzo Chigi a Roma e che si replica in ogni parte di Italia grazie al partenariato di tutti i ministeri, dalla Difesa al Turismo, dai Trasporti al Lavoro e delle Pari opportunità. la sezione di Campobasso dell’Associazione Nazionale di Polizia Penitenziaria (Anppe), presieduta da Fabio Barca, ha inteso sottoscrivere un protocollo di intesa con Fiaba, rappresentata dal delegato per l’Abruzzo e Molise, Maurizio Varriano, per impedire il sorgere e la diffusione di nuove barriere culturali e fisiche attraverso l’attiva-

zione di iniziative utili a creare una cultura diffusa di pari opportunità per tutti, a stimolare nuovi spazi e servizi e trasporti accessibili e fruibili con il rafforzamento della vigilanza, per garantire l’osservanza della normativa vigente. L’obiettivo dell’intesa è altresì l’attuazione di sinergie volte a diffondere la cultura della diversità e della total quality come ricchezza della società, organizzando giornate ed eventi col coinvolgimento di istituzioni , cittadini, forze sociali ed essere di supporto alle atività di sicurezza e vigilanza a favore di cittadini. Insieme si vince e, insieme la pena è meno dolorosa. Con questa intenzione verrà quanto prima messa in campo una manifestazione che coinvolgerà i bambini di Campobasso nell’elevare multe simboliche a chi impedisce l’utilizzo dei percorsi pedonali alle persone non autonome nella deambulazione e realizzata una forte collaborazione per il prossimo Fiaba Day che si terrà sulla costa molisana, ospitato dalla Capitaneria di Porto del comandante Antonio Nasti.

L’olivicoltura italiana è a un giro di boa La sfida? Capire e cambiare aperte su un mercato globale che, insieme con essa, registrerà altre interessanti novità. E’ vero, nonostante la recente espansione dell’olivo in altri continenti, le quantità non hanno intaccato la centralità del Mediterraneo in quanto a superficie e produzione (1 milione e mezzo di tonnellate, cioè il 10% dell’olio di oliva prodotto nel resto del mondo), però sono espressive per ciò che riguarda il rapporto con il consumatore, in particolare quello che si avvicina per la prima volta all’olio extravergine di oliva. C’è da pensare a un nuovo consumatore, ma con idee già chiare sui caratteri e i pregi di questo prodotto. Ecco che l’olio, in silenzio e sempre più, scivolerà liscio sugli ottanta e più mercati, toccati fino ad oggi dalle esportazioni di olio dall’Italia e su quelli che riuscirà a conquistare prossimamente. Grazie alla crescita sostanziosa di superficie olivetate nei Paesi dell’Africa settentrionale, in particolare la Tunisia, il Paese destinato a occupare il secondo posto dell’Italia in fatto di quantità di produzioni, il rapporto mondo/mediterraneo non muterà, sia la superficie sia la quantità di produzione, con i nuovi oli che serviranno ad adeguare l’offerta alla domanda crescente. Ciò che cambierà è la percentuale del consumo di olio da parte dei Paesi del

Mediterraneo e cioè un abbassamento dell’attuale 80% dei tre milioni di tonnellate di olio consumato nel mondo, vista la crescita costante (3,4%) dei consumi di olio nel mondo (da 1.666.000 ton. nel 1991 a 3 milioni nel 2014), soprattutto quella di Paesi nuovi consumatori. In particolare, i tre Paesi che hanno registrato le migliori performance nei quasi 25 anni considerati: l’America (terzo Paese consumatore dopo Italia e Spagna con una crescita media annuale del 10% l’anno dal 1991 al 2014) , il Giappone (52%, con poche tonnellate consumate nel 1991 e ben 54 mila nel 2014), l’Australia (11%, ma su ordini di grandezza più piccoli). Anche il dato che l’Italia, la Spagna e la Grecia, da soli, consumano il 42% dell’olio consumato nel mondo, tenderà a scendere con l’affezione all’olio da parte dei consumatori più recenti come quelli dei Paesi sopra considerati e l’entrata in scena di nuovi consumatori. Il giro di boa ha, inoltre, il significato della globalizzazione dell’ulivo e del suo olio, tant’è che si può dire, senza tema di essere smentiti, che ogni minuto che passa c’è un frantoio che macina olive nel mondo e che produce olio, sempre più extravergine. Ecco che l’ulivo, forte del suo passato e della fama del suo olio extravergine, esprime oggi tutta la sua modernità e,

per quanto riguarda la difesa e tutela del territorio - fondamentali per il rilancio e sviluppo dell’agricoltura - la grande centralità. Una fama quella dell’olio extravergine strettamente legata a due aspetti di grande attualità, la buona cucina e lo stato di salute e benessere che sta a cuore al consumatore e che l’olio assicura con il suo uso giornaliero, moderato ma costante, soprattutto per prevenire l’insorgere di malattie. Il piano olivicolo del Governo ha urgente bisogno di essere prontamente recepito dalle Regioni e, soprattutto, di una strategia di marketing che ha bisogno di una regia a livello nazionale e questo per non sprecare tempo e risorse, cioè occasioni che sono alla portata di mano. Per non permettere, in pratica, il solito tiro della coperta che, poi alla fine, va sempre dalla parte del più forte (l’industria di trasformazione), che è tale perché unito, diversamente dal mondo degli olivicoltori che vive di antiche e nuove divisioni, a tutti i livelli. Per dare a ognuno la possibilità di intraprendere nuove avventure utilizzando i percorsi che le novità del mercato mettono a disposizione. Per quello che ho già prima scritto e per quello che cercherò di scrivere a conclusione di questa mia nota, posso dire che, se si lavora con l’intelligenza che merita una strategia di marketing,

c’è spazio ampio per tutti. Si tratta solo di capire che ognuno (istituzioni e protagonisti del comparto olivicolo) ha di fronte a sé spazi ampi e tutti da conquistare. L’Italia, con i suoi primati (patrimonio di biodiversità, quarantadue Dop e un’Igp, produzione ed esportazione di qualità, biologico e ricchezza di tipologie di olio), ha la più bella delle occasioni per essere la grande protagonista di questo nuovo percorso scaturito dal giro di boa che si è appena concluso. Penso, dopo aver già posto l’accento sulla qualità e la sua tracciabilità con le Dop e l’Igp, al Biologico e alla necessità di facilitare il percorso del suo riconoscimento per non disattendere la domanda crescente di questo tipo di olio extravergine, che arriva da ogni angolo del mercato mondiale. Penso, soprattutto a quel patrimonio immenso di 500 varietà autoctone, cioè alla ricchezza della Biodiversità olivicola che dà un primato al nostro Paese, irraggiungibile per qualsiasi altro Paese. Un valore inestimabile, straordinario, tutto da organizzare per il bisogno che esso ha di essere raccontato e valorizzato se si vuole che, poi, sia vincente su un mercato che mostra di tendere, sempre più, all’uniformità a scapito della diversità che, nel caso della biodiversità, è vita.


TAaglio lto

5 25 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Oltre quella dei compagni di merenda della politica, chissà se il presidente Frattura riuscirà mai nella sua attività amministrativa ad avere l’adesione e il sostegno degli uomini, delle donne, dei giovani, degli anziani che vivono una vita grama e dei malati che soffrono, irrisi dal cinismo di chi li governa Intorno alla figura (controversa) del presidente Frattura, al centro di una forte turbolenza politica all’interno della coalizione di centrosinistra, accentuata dalla necessità di dovere eleggere il nuovo presidente del Consiglio regionale e della nomina dell’assessore al posto di Scarabeo, si sta determinando un forte males L’opinione pubblica molisana è carta assorbente formidabile e sembra non interessare quanto sta accadendo anche perchè presa da mille e quyotidiani problemi di sopravvivenza. Proviamo noi, da queste colonne, a raccogliere lo stato d’animo di migliaia di molisani che non hanno un orizzonte davanti a sé, né una prospettiva di lavoro, né una speranza in cui confidare. Sono uomini, donne, giovani, anziani, malati ai quali non è data la possibilità di assurgere a notizia da prima pagina, ma esistono, soffrono, vivono una vita grama, irrisi dal cinismo di chi li governa con la certezza di un sistematico, progressivo, benessere, e la volontà di mantenerla inalterata. Abbiamo accennato e torniamo a ribadirlo: i consiglieri regionali dell’una parte e dell’altra, di maggioranza e di minoranza che danno l’impressione di combattersi, stanno elaborando e

Aziende in crisi, sanità allo sfascio e giovani senza lavoro in attesa

trovando i necessari punti di contatto per varare una legge regionale elettorale che li metta al riparo dal pericolo di non essere candidati e rieletti. Lavorano a questa legge, non alla programmazione 20104/2020; non alla programmazione sanitaria che assicuri ai molisani il pieno diritto alla salute; non alla riforma della pubblica amministrazione; non a rimettere in sesto la Gam, l’Ittierre e lo Zuccherificio o a decidere una volta per tutte di

mandarli all’aria; non alla salvaguardia dell’ambiente; non al rilancio della filiera agroalimentare; non alla ricerca delle soluzioni per la ripresa dell’economia; non all’affermazione turistica del Molise; non alla valorizzazione dell’Arte e della Cultura. L’insieme assembleare di Palazzo Moffa raggruppa, integra, e rappresenta una sequela di egoismi personali, di obiettivi contingenti (come arricchirsi col denaro pubblico,

come sistemare se stessi e i propri (“sibi et suis”): progetti per l’oggi e per il domani. Del destino del popolo, delle necessità che lo attanagliano, dei giovani che vanno via dal Molise, del diritto ad una vita dignitosa, all’insieme assembleare di Palazzo Moffa non importa nulla. Per queste ragioni riteniamo che le manifestazioni di adesione e di sostegno alla figura e all’attività del governo regionale siano da considerarsi una sterile panto-

mina, uno spettacolo indecoroso (senza decoro), un modo indecente di mettere a riparo le proprie terga. Chissà se il presidente Frattura riuscirà mai nella sua attività politica ad avere l’adesione e il sostegno degli uomini, delle donne, dei giovani, degli anziani che vivono una vita grama e dei malati che soffrono, irrisi dal cinismo di chi li governa. Quel giorno forse si potrebbe sentire e considerare un uomo oltre che un amministratore (che vale). Ce ne preoccupiamo noi, mentre probabilmente a lui non interessa. Soddisfatto della sterile pantomina, dello spettacolo indecoroso (senza decoro), del modo indecente di mettere a riparo le proprie terga di quanti, con lui, pensano solo a se stessi. Dardo

Il coordinatore regionale del Partito Maurizio Tiberio protagonista nella direzione nazionale

Italia Unica nel Molise parte a novembre I soci pagheranno la tessere, ai simpatizzanti questa incombenza sarà sollevata e resi partecipi della vita sociale Nella Direzione ultima nazionale di Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera, il Molise è stato rappresentato da Maurizio Tiberio che , come sa fare con assoluta brillantezza, non ha perso l’occasione per confermare le sue capacità di motivatore politico. Di colui che riesce a creare le migliori condizioni psicologiche per dare effervescenza al dibattito, specie quando la piega del discorso tende ad abbassare la tensione. Sta di fatto che il presidente Passera, candidato a sindaco di Milano, lo ha apprezzato molto e lo ha citato ad esempio agli altri membri della direzione invitandoli a cogliere il suggerimento di Tiberio (ne ha fatti tre) che meglio l’è piaciuto, stante il diretto interesse del candidato Passera. Motivatore Tiberio

l’è sempre stato: con Michele Iorio in Forza Italia e, una volta spostatosi a sinistra, con Nicola D’Ascanio alla presidenza della Provincia di Campobasso, senza dimenticare le sortite in consiglio comunale a Campobasso e in consiglio provinciale a Palazzo Magno. Per cui non ha fatto altro che essere politicamente se stesso anche nella nuova dimensione di coordinatore nel Molise di Italia Unica e di membro della direzione nazionale. Il suggerimento ch’è piaciuto a Passera dovrebbe vedere i vari coordinatori regionali raggiungere le comunità di origine impiantate a Milano: il coordinatore pugliese i pugliesi, il coordinatore molisano i molisani e così via, in modo che intorno alla figura di Passera si possa ampliare a macchia d’olio un

consenso, diciamo, territoriale, in aggiunta a quello che saprà conquistarsi con la proposta politica di cui è interprete e portatore. In tempi in cui le ideologie sono in sonno e la politica ha scelto il carisma dei candidati come elemento di coagulazione, l’idea di Tiberio ha in sé un cospicuo tasso di pragmatismo oltre che una spinta campanilistica niente male nel contesto “interregionalistico” milanese. Gli altri due suggerimenti hanno riguardato molto da vicino il modello di organizzazione territoriale del partito che lo avvicini agli elettori moderati che sono statati delusi dallo sfaldamento di Forza Italia e che non amano il radicalismo leghista. Lo spazio politico di Italia unica è tutto da costruire. Nel Molise la costruzione ini-

zierà a novembre con l’avvio del tesseramento che affianco ai soci che pagheranno la tessere, prevede il registro dei simpatizzanti ai quali sarà sollevata l’incombenza del ticket e riservata invece la costante informazione della vita e delle attività del partito.



Campobasso

7 25 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Con inizio alle 14,30 c’è il derby molisano a Selva Piana

Contro l’Agnone che sia finalmente la vittoria del rilancio

Il mister rossoblù rischia la panchina, sta molto meglio il collega Paolucci di Gennaro Ventresca Meno male: il barbaro vento che ci ha tagliato gli orecchi s’è allontanato, dopo aver fatto evaporare l’eccesso di acqua che questo scomodo ottobre aveva distribuito sul prato già viscido e insidioso. Oggi si gioca, con inizio alle 14,30. C’è appena stato il cambio d’orario e, si spera, che per i nostri ragazzi possano cominciare un nuovo tracciato. Al Romagnoli, meglio dire a Selva Piana, arriva la fresca formazione di Silvio Paolucci. Dico l’Agnone che

rispetto ai rossoblù ha come obiettivo salvarsi al più presto. Cosa che non gli riuscì l’anno scorso, ma poi col caldo dell’estate si è liberato un posto e così gli amici molisani d’altura hanno potuto frequentare, per la nona volta, il campionato di Serie D. Che io chiamerei Quarta Serie, come era etichettato una volta. Proprio perché era la serie numero quattro del nostro calcio nazionale. Come adesso, del resto. Altro che mal di pancia. Il mio Campobasso è pieno di acciacchi e ammaccature. Sulla sue ossa ci sono i segni delle tre legnate rimediate ad

Avezzano. E per smaltire le mazzate non è facile, lasciano segni esteriori, ma i più profondi si annidano dentro. Dopo l’infruttuoso viaggio marsicano forse per la prima volta la posizione di Roberto da Tortoreto è stata messa in discussione. Il tecnico ha visto sfilarsi un po’ alla volta il numero di sostenitori. Tra i tifosi li ha perduti quasi tutti. Restano, per sua fortuna, un paio di puntelli forti tra i vertici societari. In cui, sembra, ci sia già da qualche tempo una corrente di pensiero a lui contraria. Sei punti dal vertice sono sicura-

mente tanti, troppi per un Campobasso che ha quasi sempre deluso. I nostri sono andati benone a Jesi, dove domenica è caduto il Fano, e si sono fatti rispettare con la Fermana. Le altre volte, anche con la modesta Recanatese, hanno tenuto in ansia i propri tifosi. Qui non troverete anticipazioni su uomini , moduli e tattiche. Questo compito lo lasciamo agli altri, i più giovani sono più ferrati, sanno tutto della squadra e dei nostri ragazzi, persino il loro numero di scarpette da calcio che chissà poi perché hanno preso a chiamarle scarpini.

L’Agnone merita rispetto, ma i nostri giovanotti hanno solo il compito di vincere il derby. Non hanno più tempo né attenuanti, avendo esaurito tutti i bonus in loro possesso. Roberto da Tortoreto si troverà a fronteggiare il collega Silvio Paolucci, un ex rossoblù, come del resto è tale il diesse Nicola D’Ottavio. Se per l’ex attaccante nato a Tollo la sconfitta non farebbe più male di tanto, per il corregionale di Tortoreto invece c’è l’obbligo di fatturare tre punti. Per dare così inizio al uovo corso.

“Moro, una figura esemplare” Incontro dibattito a Campobasso sulla figura dello statista italiano CAMPOBASSO. Si è svolto presso la sala conferenze dell’Hotel San Giorgio di Campobasso l’atteso incontro-dibattito sulla figura dell’On. Prof. ALDO MORO, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. L’incontro, organizzato dal Centro Studi Molisano di Campobasso, ha visto la partecipazione, fra gli altri autorevoli

ospiti, di Agnese Moro, figlia dello Statista prematuramente e tragicamente scomparso. Dopo l’intervento S.E. Mons. GianCarlo Bregantini ha preso la parola la dott.ssa Agnese Moro che ha ripercorso molteplici episodi della vita pubblica del padre e ha ricordato vari episodi e aspetti della vita privata e familiare dell’on. Moro che hanno, a tratti, anche creato un clima di visibile commozione nel pubblico presente in sala. L’incontro si è chiuso con l’intervento del prof. Giovanni Di Giandomenico, che ha ricordato, a sua volta, alcuni episodi e occasioni di incontro con l’on. Moro sia in ambito politico che in ambito accademico. Il prof. Di Giandomenico ha ricordato il ruolo fondamentale

Inaugurazione della SCUOLA NEL BOSCO Per l’intera giornata di oggi la manifestazione a Bosco Faiete di Campobasso CAMPOBASSO. Oggi dalle ore 10:00 alle ore 16:30 si terrà presso Bosco Faiete (nei pressi della Cattolica) l’inaugurazione della SCUOLA NEL BOSCO. L’evento, frutto di collaborazione tra le guardie ecologiche Co.n.g.e.a.v., la Dott.ssa Chiara

Colangelo e la Dott.ssa Angela Piscolla prevede diverse attività tra cui un percorso di camminata nel bosco e una caccia al tesoro delle emozioni. L’invito è rivolto a famiglie e insegnanti. Questo evento sarà soltanto l’inizio di una serie di attività caden-

zate che si svolgeranno per tutto l’anno scolastico. L’ingresso è libero ma si richiede l’iscrizione al numero 3393099895. È possibile avere un programma dettagliato della giornata al numero sopra indicato.

di Aldo Moro nella costituzione e nello sviluppo del Molise, evidenziando che la legge costituzionale n. 3/1963 porta la firma dell’on. Moro quale Capo del Governo dell’epoca. Inoltre, ha ricordato che oltre cinquanta anni fa il presidente Moro si recò in visita a Campobasso e tenne un discorso nell’Aula consiliare in occasione dell’avvio del Comitato Regionale per la Programmazione Economica. Ha ricordato, infine, il ruolo di Moro nell’istituzione della Provincia di Isernia e del Nucleo di industrializzazione della Valle del Biferno. L’intervento del prof. Di Giandomenico si è chiuso con la proposta di rendere omaggio a tale illustre personalità intitolando al suo nome una strada o una piazza cittadina.



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Isernia

25 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

No Lotto Zero, ribadisce il no Il Comitato contro la realizzazione del primo tratto della strada Isernia- Castel di Sangro ISERNIA. “Dopo aver raccolto centinaia di firme a sostegno della petizione popolare che chiede di fermare un progetto stradale costoso, inutile e pericoloso, abbiamo iniziato una serie di incontri con i vari enti interessati alla realizzazione dell’opera per illustrare le ragioni della nostra opposizione“. Così si esprime il Comitato No lotto zero in merito alla realizzazione del primo tratto della strada Isernia-Castel di Sangro. “Il primo l’abbiamo avuto con il subcommissario prefettizio di Isernia in data 19 ottobre; ne seguiranno altri con i rappresentanti di Pesche e Miranda, con i responsabili della Regione Molise, la direzione regionale dell’ ANAS e del Ministero delle Infrastrutture. Stiamo inoltre approntando interrogazioni parlamentari e i nostri legali stanno preparando esposti da inoltrare all’ ANAC (Agenzia Nazionale Contro la Corruzione diretta dal magistrato Can-

tone) ed è in corso di studio la possibilità di coinvolgere la Corte dei Conti nella verifica di eventuali danni erariali che potrebbero profilarsi. Pur avendo informato sindaci, assessori, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, consiglieri regionali e parlamentari molisani, il silenzio della politica è totale, nessuno dà risposte alle tante domande da noi poste sulle incon-

gruità e follie del progetto; nessuno fornisce chiarimenti rispetto alle preoccupazioni dei tanti cittadini arrabbiati per lo sperpero di denaro pubblico e lo scempio ambientale che si prospetta. Il competente assessore del Comune di Isernia, Sposato non si è mai pubblicamente pronunciato, mentre l’ex Sindaco Brasiello dopo aver dichiarato in una pubblica riunione ( il 28 maggio)

che l’opera non si sarebbe mai fatta, ha deliberato, insieme alla sua Giunta appena un mese dopo (il 25 giugno) il finanziamento alla società responsabile del progetto, per il quale è prevista una spesa complessiva di 3,8 milioni di euro. L’unico esponente politico che ha rilasciato dichiarazioni è stato l’ ex Sindaco di Isernia Melogli che in continuità con la politica dello spreco e dello scempio effettuata con la realizzazione dell’Auditorium (per il quale sono stati spesi 55 milioni a fronte dei 4 inizialmente previsti), ha rivendicato il “Lotto Zero” come una sua creatura, accusando noi del Comitato di avere una mentalità “paesana”... Bontà sua! Mentre il nostro territorio viene dichiarato “Area di crisi complessa” e si fatica a reperire 100 milioni di euro per far fronte alla crisi industriale e occupazionale che ha assunto toni drammatici, il progetto

del “Lotto Zero” è lievitato nei costi fino a raggiungere ad oggi 169 milioni di euro per 5 Km di strada. Invece di alimentare i focolai di corruzione e di clientele che sono le grandi opere (come dimostrano le tante inchieste processuali a carico dell’ ANAS), proponiamo di mettere in sicurezza in nostro territorio con interventi tesi a frenare il dissesto idrogeologico, curando le nostre strade ed elettrificando le linee ferroviarie, creando così buona occupazione con investimenti mirati, trasparenti, ed oculati. Si dovrebbe lavorare e pensare al bene della comunità dei suoi cittadini, servendo i bisogni del Paese e non gli interessati dei signori dell’asfalto del cemento! Mercoledì ribadiremo la nostra volontà di continuare a batterci contro le logiche affaristiche e corruttive alla base di progetti costosi, inutili e pericolosi“.

“Campitello, c’entriamo anche noi” Il sindaco di Roccamandolfi invita la Giunta regionale a non ignorarli ROCCAMANDOLFI. La Giunta Regionale del Molise con deliberazione n. 536 del 6 ottobre, ha dato via ad un percorso istituzionale per la riqualificazione e valorizzazione generalizzata dell’area di Campitello Matese. Nello specifico si intende conseguire delle manifestazioni di interesse alle indicazioni contenute nel progetto preliminare del Parco Nazionale Sportivo Compartimentale del Matese, acquisito dalla Campitello Matese Scpa, presentato dallo studio romano Santoro Orlandi nel 2004 al fine di addivenire entro il 31/03/2016 ad un Accordo di Programma.

“Lo studio in sostanza prevede - afferma il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi - interventi ed opere di riqualificazione per quasi 45 milioni di euro che dovrebbero interessare gli impianti di risalita, il rifacimento delle piste, l’innevamento programmato, il rimboschimento con essenze autoctone di aree di campitello, nonché opere viarie, di urbanizzazione, di arredo urbano e montano, tra cui spicca il collegamento tra Campitello di Roccamandolfi e Campitello di San Massimo. L’amministrazione comunale di Roccamandolfi - continua il sindaco Lom-

bardi - poiché i l progetto in questione ricade per la maggior parte nel nostro territorio è pronta a dare un contributo costruttivo di idee e proposte al fine di una nuova programmazione turistica della zona, affinchè ci sia un rilancio della nota stazione sciistica evitando i tanti errori del passato che hanno portato al noto degrado attuale. Allo stesso tempo- prosegue il sindaco lombardi - non accetteremo in alcun modo decisioni calate dall’alto senza tenere conto della volontà delle amministrazioni interessate(al momento non siamo stati mai interpellati) e

delle esigenze del territorio. Il comune di Roccamandolfi - conclude il sindaco Giacomo Lombardi - sarà vigile e attento sullo svilupparsi della vicenda ricordando che uno sviluppo sostenibile dell’intera zona non può prescindere dal coinvolgimento del nostro comune, che rappresenta da sempre per caratteristiche morfologiche e climatiche l’ampliamento naturale di Campitello Matese, ovviamente prevedendo gl i opportuni e necessari collegamenti infrastrutturali“.

IL VOLO DI PEGASO Umanità e solidarietà per conoscere e affrontare le Malattie rare Grande partecipazione oggi all’incontro-dibattito “Sono Raro ma per questo non diverso”, tenutosi nella Sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed e promosso dalla Fondazione Neuromed in collaborazione con il Comitato Paolo Balestrazzi Lotta alla Neurofibromatosi e tutte le malattie rare. La platea era composta da più di cento studenti provenienti dal Molise e da fuori regione oltre che dai componenti delle associazioni L.A.I., Cooperativa del Cassinate, Croce Rossa Italiana, AISM. Per l’occasione è stata presentata l’ottava edizione del concorso artistico-letterario “Il Volo di Pegaso, raccontare le Malattie Rare”, ideato e promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Centro Nazionale Malattie Rare. “Diffondiamo assieme quei farmaci che nessun ricercatore, né casa farmaceutica può scoprire o commercializzare: umanità e solidarietà. – ha detto Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed - L’incontro di oggi mi ha ancora di più convinto che dobbiamo continuare a tracciare quel percorso, intrapreso tempo fa, di sensibilizzazione e informazione diretta ai giovani. Il concorso Il Volo di Pegaso ne è uno strumento, per il quale la Fondazione Neuromed ha voluto promuovere un dibattito sulle Malattie Rare con i nostri ricercatori. Oggi però non abbiamo parlato di ricerca ma abbiamo approfondito due aspetti, umanità e solidarietà, dai quali nemmeno il mondo

scientifico può prescindere. Abbiamo imparato con i tanti ragazzi presenti che non bisogna allontanarsi dalla diversità ma bisogna accoglierla così come bisogna accogliere una malattia che nella vita può arrivare”. “È solo ai giovani - ha continuato Pietracupa - che possiamo chiedere un mondo migliore contribuendo noi stessi alla loro formazione. Dobbiamo credere nei nostri ragazzi, come dice quella canzone: credo negli esseri umani.- Ragazzi quindi che hanno il coraggio di essere umani. Ringrazio Palmina Giannini, cuore pulsante di questa manifestazione, ambasciatrice della Fondazione Neuromed, e tutti coloro che hanno preso

parte alla manifestazione, compresi i docenti delle scuole intervenute e le associazioni dei disabili. Ringrazio i tanti malati e familiari che hanno portato la loro preziosa testimonianza, che ci hanno fatto capire cosa significa convivere con una malattia rara. Oggi abbiamo imparato che è proprio dalla diversità che nascono le speranze e che si costruisce il futuro. Ce lo insegna la nostra storia e tutte le persone che lottano quotidianamente contro una malattia che non conosce cura, senza mollare mai. Come il tema del concorso il Volo di Pegaso: le avversità possono essere delle formidabili occasioni”.



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Termoli

25 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

San Timoteo, blitz alla mensa I carabinieri del Nas hanno effettuato un sopralluogo nel nosocomio di Termoli TERMOLI. Blitz del Nas ieri mattina all’ospedale San Timoteo di Termoli, ma nel mirino dei Carabinieri guidati dal capitano Antonio Forciniti, c’erano i locali adibiti a mensa per il nosocomio di viale San Francesco. Un viaggio rivelatore, perché il sopralluogo – compiuto insieme ai mi-

litari del nucleo antisofisticazioni e sanità – ha portato a una serie di prescrizioni e di denunce e atti amministrativi per le numerose violazioni riscontrate. Per il Nas i luoghi stessi dove c’è la mensa sono inadeguati e l’impiantistica è obsoleta, mal funzionante e non capace di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. An-

notazioni dirette alla direzione sanitaria per conoscenza, ma che prendono di mira le responsabilità delle due aziende che curano la refezione ai degenti. Una molisana e una pugliese. In origine c’era un’Ati, poi la cessione del ramo di azienda tra una delle aggiudicatarie e l’azienda di

Bari ha creato situazioni differenti, ma il servizio è curato in senso bilaterale. Anche sporcizia per quanto rilevato dal Nas nella mensa, che se non fosse un servizio inalienabile, sarebbe già scattata la chiusura con sequestro di tutto il complesso adibito alla preparazione dei pasti giornalieri ai ricoverati.

Lavori strutturali urgentissimi da compiere, come il rimettere in sesto l’impianto elettrico e cercare di sottrarre la condizione limite e di inidoneità che il Nas ieri ha rilevato. Non piace proprio come sia organizzato e venga erogato questo servizio di pubblica fornitura così delicato.

Sentinelle in piedi per il matrimonio Nuova iniziativa per la difesa del vincolo matrimoniale contro le unioni civili TERMOLI. Coordinamento di Termoli delle SENTINELLE IN PIEDI, organizza per oggi , alle ore 18.00, una nuova veglia in piazza Monumento. Le Sentinelle vegliano ancora in silenzio, leggendo un libro, per la libertà di espressione, e per essere liberi di poter affermare che - Il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna, - i bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà, - la famiglia ha il diritto di educare liberamente i propri figli Si veglia in difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera e ora al Senato, che sotto la falsa volontà della di-

fesa delle persone con tendenze omosessuali da atti di violenza e aggressione nei confronti , mina fortemente la libertà di espressione non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione. In tal modo chiunque faccia rifermento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere. E questo è inaccettabile. Vegliamo anche per contestare il ddl “Cirinnà” e le sue reiterazioni, che introduce le “unioni civili” e la possibilità conseguente di adozione per le coppie dello stesso sesso,

legalizzando poi anche la pratica schiavistica dell’utero in affitto. Vegliamo, inoltre, per dire NO al ddl “Fedeli” che introduce l’insegnamento obbligatorio nelle scuole delle teorie “gender”, riaffermando, come riconosciuto dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che gli attori principali dell’educazione sono i genitori. Nelle piazze come ogni giorno nelle nostre vite, con la bocca chiusa ma gli occhi aperti, in piedi, ci mobilitiamo per mostrare la nostra fermezza nel dire che non sarà una legge a zittire le nostre coscienze e che non c’è menzogna che possa cambiare la realtà. Si veglia in silenzio perché il silenzio che faccia emergere la voce della coscienza, oggi quanto mai silenziata da un potere che

tende a ridurre l’esigenza di verità e il bisogno infinito connaturato a ogni essere umano. Si veglia leggendo un libro perché in un mondo in cui tutto viene manipolato dai mezzi di comunicazione non si accontentano di informazioni imparziali. Le sentinelle leggono perché non vogliono ripetere di slogan superficiali ma conoscere in profondità. La famiglia è troppo preziosa per restare a guardare mentre viene distrutta e il cuore dell’uomo è troppo grande per cedere alle menzogne del potere. Per questo vegliamo in silenzio oggi per essere liberi di esprimerci domani. Perciò chiediamo a chiunque abbia a cuore la libertà di unirsi e vegliare con noi! SENTINELLE IN PIEDI

Il ‘Perrotta’ a lezione di volontariato Gli studenti hanno preso parte a una lezione con i referenti dell’Avo TERMOLI. Tutti a lezione di volontariato presso il Liceo Classico Perrotta di Termoli dove gli studenti delle classi terze, quarte e quinte hanno preso parte a una lezione con le referenti territoriali dell’Avo. “Noi siamo volontari Avo – ha affermato Lucia Bocale – e da 15 anni siamo presenti all’ospedale San Timoteo e abbiamo deciso di essere presenti anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi all’opera di volontariato non solo credito formativo ma formare il ragazzo affinché maturino”. Testimonianze, informazioni e video per illu-

strare il progetto e far comprendere, dopo gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno, la natura di un servizio importante che è attivo anche presso i presidi ospedalieri del Basso Molise. “E’ il secondo anno – ha continuato la Bocale – ed è molto soddisfacente perché abbiamo avuto abbastanza ragazzi che hanno aderito a questo progetto e per noi è motivo di orgoglio. Noi portiamo un sorriso agli ammalati quindi il primo approccio è quello del dialogo e dopo si seguono i carrelli del pranzo e della cena per aiutare chi ha bisogno ed è da solo”.

Mafalda apre la Sezione Primavera

C’è anche il Comune tra i comuni vincitori del bando regionale per le Sezioni Primavera MAFALDA. Per il nostro paese, il progetto è curato dalla cooperativa sociale NuovAssistenza onlus di Isernia, in particolare dal direttore dott. Giovanni Cefalogli, dalla coordinatrice pedagogica dott.ssa Luana di Pasquale e dalla coordinatrice organizzativa dott.ssa Tatiana Bracone. L’Amministrazione Comunale ha poi ottenuto la collaborazione dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia e del dirigente scolastico Prof.ssa Annarosa Costantini, che ha messo a disposizione i locali della scuola materna di Via Emilia. Destinatari del progetto sono i bambini di età compresa tra i 18 ed i 36 mesi, che, a partire da lunedì 26 ottobre, seguiranno un percorso

pedagogico con attività ludico-educative svolte sotto la guida di un’educatrice qualifi-

cata ed un’assistente. Per il Comune di Mafalda ha seguito il progetto l’Assessore Paola Sacchetti. «Sono davvero felice ed entusiasta per il grande risultato ottenuto: nonostante siamo un piccolo paese, con pochi bambini, siamo riusciti ad avere anche noi una Sezione Primavera. È un’opportunità cha mai prima di ora era stata offerta

ai bambini di Mafalda ed ai loro genitori e penso sia motivo di orgoglio per l’intera comunità. Vorrei sottolineare anche come questo progetto si inserisca in un discorso più ampio di attenzione che l’Amministrazione ha per la formazione e la crescita dei nostri giovani e giovanissimi: mi riferisco alla realizzazione della nuova scuola di via Pascoli, in cui senz’altro troverà posto anche la sezione primavera» - queste le dichiarazioni dell’Assessore Sacchetti. Per sabato 31 ottobre è previsto un open day per far conoscere il progetto a genitori ed interessati, con una piccola cerimonia per l’inaugurazione ufficiale delle attività.



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