TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 265 - domenica 21 dicembre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno a Giuseppe Astore
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Astore. L'ex senatore, dopo un lungo periodo di silenzio, ha ritenuto di dovere rispolverare il suo cavallo di battaglia legato alla sanità. Lo ha fatto proprio mentre da Roma, per l'ennesima volta, il Tavolo tecnico ha sottolineato la necessità di commissariare il presidente Frattura. Del resto, nessun atto programmatico è stato impostato in questi due anni e il deficit è andato aumentando incidendo pesantemente sui cittadini molisani. E' ora che ci pensi qualcun altro a mettere in pratica provvedimenti seri.
Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo
Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. L'assessore regionale alle Attività produttive ha ritenuto indirizzare gli auguri di un Buon Natale ai molisani e, soprattutto, ai residenti in provincia di Isernia, cercando di elencare l'attività svolta dal suo assessorato nel corso dell'anno. Ben poca cosa, a leggere quanto scritto dall'assessore che,sul piano politico, avrebbe potuto fare bene ad evitare note che appaiono alquanto stonate vista la drammaticità del momento e la situazione economica del Molise.
Mo l i s e i n cr i s i , la politica tace Servizio a pagina 3
A Natale regala un libro molisano
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 21 dicembre 2014
Consuntivo 2013, assestamento di bilancio del 2014 ed esercizio provvissorio 2015
A Palazzo Moffa hanno fatto solo di conto La maggioranza chiusa ad ogni sollecitazione non ha accettato discussione e rilievi I consiglieri regionali hanno fatto solo di conto nel corso della seduta consiliare del 19 dicembre. Ovvero, hanno trattato di assestamento di bilancio 2014, del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013 e dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per il 2015. La maggioranza ha fatto quadrato e non trovando nulla da eccepire ha votato tutto a scatola chiusa, mentre l’opposizione, sempre e comunque sfrangiata, a volte s’è astenuta, a volte ha votato contro, con logiche decisionali più istintive che ragionate. E’ stata costretta ad essere istintiva e non ragionante: alcuni documenti contabili (predisposti dal direttore Frantangelo), sono stati iscritti in corso d’opera, togliendo la possibilità di approfondire ciò che si andava a discutere e ad approvare. Il tira e molla è durato parecchio e per aggiustare quantomeno le procedure, la prima commissione è stata convocata ad horas per dare il prescritto parere preventivo sull’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015. Una cosa senza precedenti. In perfetta linea con il comportamento arrogante con cui il centrosinistra sta governando il Molise. Né stanno assumendo significato la fuoriuscita dall’aula, come in
questo caso, dei consiglieri di minoranza per protesta. Con i provvedimenti approvati, la giunta e la presidenza intanto si sono assicurarti i mezzi per governare nel lasso di tempo necessario per adottare, entro aprile prossimo, il bilancio di previsione 2015. La maggioranza ormai è totalmente asservita alla presidenza e alla giunta, diversamente anche i consiglieri che la sostengono come quelli di minoranza avrebbero dovuto “protestare” per non aver po-
tuto approfondire soprattutto gli stanziamenti che sono stati modificati. Il presidente della prima commisisione consiliare, in veste di relatore, Francesco Totaro, ha cercato di calmare gli animi affermando: “Con questa proposta di legge si provvede, a seguito della definizione del rendiconto generale dell’esercizio finanziario precedente, all’aggiornamento dell’ammontare dei residui attivi e passivi, della giacenza di cassa, dell’even-
tuale saldo finanziario attivo o passivo, adeguando le previsioni iniziali di competenza e di cassa alle effettive esigenze amministrative che si sono manifestate successivamente alla approvazione del bilancio. L’ammontare del Fondo Cassa, pari a 102.580.893,67 euro, risulta invariato rispetto a quello iscritto in via presuntiva nel bilancio regionale 2014. L’adeguamento dell’ammontare dell’avanzo di amministrazione risulta essere di 252.335.557, 50
euro, importo superiore a quello iscritto nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014, ed iscritto nella competenza come prima posta delle entrate per 170.774.674,29 euro”. Numeri, come divcevamo, ma trattati a fine d’anno, giusto per consentire le ultime operazioni di governo e “clientelari” come ha potuto supporre l’ex presidente Iorio che, annunciando il suo voto contrario, ha sottolineato: “Il problema è che siamo a fine anno e facciamo l’assestamento ridotto al minimo. E’ mancato sia il dibattito che il confronto politico. Sono contrario alla sua approvazione”. Voto negativo anche dai rappresentanti del movimento cinque stelle , Federico e Manzo. “Votiamo contro per il metodo e non per il merito – ha detto Federico . Non si può effettuare un assestamento di bilancio a dieci giorni dalla fine dell’esercizio”. Ma di questi rilievi di natura tecnica e di opportunità la maggioranza non ha tenuto conto lasciando al consigliere Cotugno di chiudere la discussione in modo lapidario: “Abbiamo finalmente un bilancio reale dal quale ripartire”. Si, a meno di dieci giorni dalla fine del 2014! Dardo
Formazione, la Uil diffida la Regione Molise Il sindacato ritiene colpevole l’inerzia dell’ente in merito ai lavoratori del settore CAMPOBASSO. La UIL Scuola Molise ha dato mandato al suo avvocato di fiducia per diffidare (diffida notificata ieri e controfirmata da decine di lavoratori) la Regione Molise per il modo in cui ha operato e sta operando e per le azioni non intraprese a salvaguardia degli operatori della Formazione Professionale iscritti all’Albo regionale istituito con legge regionale del 30 marzo 1995, n. 10. Ci risulta che già sono state notificate altre diffide e che altre se ne aggiungeranno. Quanto sopra anche nella considerazione che la Regione, cioè l’Assessore al “lavoro” ancora non ci dice cosa vuol farne degli 8.152…. milioni di euro che la Regione ha
ancora da tempo a disposizione. Ci auguriamo che non si restituiscano all’Europa come fondi non spesi. Logicamente non possiamo condividere che lavoratori della Formazione professionale sono stati messi in cassa integrazione (con il grosso rischio che i soldi non arriveranno mai) mentre avrebbero potuto guadagnarsi onestamente lo stipendio e rendere un servizio (materia delegata) utile ai molisani. Ricordiamo che la UIL Scuola già un anno fa aveva detto che la soluzione della vertenza non era legata alle scarse risorse: conoscevamo già l’esistenza dei residui dei fondi europei non impegnati e quindi non
spesi. Ci auguriamo che il Consiglio intervenga con coraggio per imputare in bilancio, attraverso l’assestamento, le somme necessarie per superare il problema creato dalla stessa Regione che dovrebbe operare per difendere i molisani, il lavoro ed i lavoratori e non mandare a casa, senza lavoro, 90 lavoratori che sotto l’albero invece di trovare garanzie occupazionali, troveranno la lettera di licenziamento: alla faccia ed in barba ai pubblici roboanti proclami a favore dell’art. 18. A Sua Eccellenza il Prefetto chiediamo scusa per aver richiesto il Suo incisivo in-
tervento per l’attivazione del tavolo Ministeriale (richiesto e caldeggiato anche dalle OO.SS.) visto che di fatto è risultato inutile avendo la Regione Molise ancora fondi europei da poter utilizzare: a che pro chiederne altri se non si spendono quelli in dotazione? Tutto il personale, oramai, è consapevole che si gioca la residua fiducia nella Regione Molise ed il futuro del proprio posto di lavoro e della vita propria e della sua famiglia.
TAaglio lto
3 21 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Crisi economica, tacciono tutti
Perchè non tenere un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise? Un silenzio assordante (non troviamo di meglio che un ossimoro) distingue il distacco che s’è creato tra la Regione e la società civile. Tacciono tutti: sindacati, università, consorzi industriali, comitati, ordini professionali, associazioni di categoria, finanche Confcooperative Molise che per anni è stata la voce del dissenso (se c’era da dissentire dalla politica programmatica della Regione) e della volitività (se c’era da spingere e da sollecitare), in forza della sua larga rappresentatività numerica e qualitativa di molti settori della produzione e dei servizi. Spesso è stata la scintilla della polemica costruttiva e della provocazione. Ricordiamo, ad esempio, la richiesta della convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione. Fu catalogata giustamente una proposta saggia e necessaria, che non faceva sconti ad opportunismi e tatticismi, a sostegno dell’urgenza di affrontare la realtà del momento e gli strumenti pro-
grammatici ed operativi da utilizzare e, soprattutto, la tempestività nell’utilizzarli. Stesse condizioni sussistono oggi, con la differenza che tutti tacciono, compreso Confcooperative Molise che avrebbe, ora come
allora, motivi da vendere per chiedere la convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e sulle modalità di
partecipazione, s’intende. Ricordiamo inoltre la pervicacia nel pretendere il rispetto delle leggi regionali (e non solo in materia di cooperazione), dei programmi infrastrutturali e che la Pubblica ammini-
strazione fosse efficiente, che l’accesso al credito fosse garantito e protetto, che le parti sociali fossero coinvolte e responsabilizzate, che l’imprenditoria e la cooperazione facessero il proprio mestiere e la propria attività svincolate dal cappio dell’assistenzialismo. Perché dunque non più oggi? La paralisi istituzionale si va pertanto consumando tra l’indifferenza generale, quasi fosse uno spettacolo chiuso in se stesso, nell’ambito sempre più angusto della logica politica di Palazzo Moffa: una zona franca, dove i consiglieri regionali, indisturbati, badano ai propri destini e non a quelli della collettività. Col complice silenzio di tutti (non proprio tutti, dando atto ai cittadini indignati del Molise di essere l’unica spina nel fianco della giunta regionale). E da parte di tutti, l’incapacità di affrontare le cause vere della crisi e il tentativo di risolverla. Dardo
Province, i dipendenti temono per il futuro Non sono chiare le norme per il loro spostamento a Regione e Comuni CAMPOBASSO. Preoccupazione è stata espressa dai dipendenti delle Provine di Campobasso e Isernia per il futuro. Arriva dopo due anni la mobilità per i dipendenti delle Province che non si riusciranno a ricollocare in altre amministrazione. Lo prevede il testo del maxiemendamento alla legge di Stabilità secondo cui per due anni i dipendenti manterranno il loro posto di lavoro con la ricollocazione presso altre amministrazioni, e dal 2017 per chi non avrà trovato una nuova collocazione scatterà la mobilità. "Al 31 dicembre 2016, nel caso in cui il personale interessato ai processi di mobilità non sia
completamente ricollocato, presso ogni ente di area vasta, ivi comprese le città metropolitane, si procede, previo esame congiunto con le organizzazioni sindacali che deve comunque concludersi entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, a definire criteri e tempi di utilizzo di forme contrattuali a tempo parziale del personale non dirigenziale con maggiore anzianità contribuiva. Esclusivamente in caso di mancato completo assorbimento dei soprannumeri e a conclusione del processo di mobilità" interna, scatterà la mobilità con l'80% dello stipendio, si legge nella norma".
Eppure, il precedente governo aveva pensato di rivedere il modello, ma non di smantellarne la struttura col rischio di spalmare competenze e dipendenti su Regioni e Comuni, facendo lievitare i costi. Invece di provare a rendere le province più leggere ed efficienti, ha prevalso l’idea di svuotarle del tutto e farle diventare inutili. E pure assai poco democratiche. Perché i nuovi vertici non li ha votati nessuno. Non per astensione, malavoglia al voto, ma perché era vietato nelle cosiddette “elezioni di secondo livello”, cioè sindaci che eleggono uno di loro in Provincia o nelle Città metropolitane.
“No al centro immigrati a San Giuliano” CAMPOBASSO. Hanno manifestato dinanzi agli alloggi provvisori realizzati dopo il sisma che colpì San Giuliano di Puglia, i promotori del Comitato No Hub che hanno raccolto già 2.000 firme per bloccare l’insediamento dei migranti. “Così come provvisorio non è stato nel suo utilizzo iniziale, ugualmente accadrà per i cinquecento diseredati che approderanno, in fuga dalle loro terre, in quello che definire un nuovo ghetto è poco”, questo l’assunto di Emilio Izzo. “L’incontro chiesto al prefetto di Campobasso dal Comitato No HUB e tenutosi la scorsa settimana, al quale ho preso parte, unitamente al responsabile Molise-Abruzzo dell’Associazione Caponnetto, Romano De Luca, oltre a registrare una parziale disponibilità all’ascolto, altro non ha prodotto se non un “si va avanti”. Infatti, dopo gli inter-
venti dei presenti ai quali ha fatto seguito una replica del prefetto, i manifestanti hanno voluto formulare una richiesta che mirava ad ottenere, tramite il coordinamento del dott. Di Menna, un tavolo composto dai rappresentanti del Comitato, dei comuni, delle province, delle regioni e del ministero competente, al fine di ridiscutere i termini della questione che, al momento, vede una massa di uomini e donne destinati all’ammasso ed all’esclusione da qualsiasi vita dignitosa. Perentoria e negativa è stata la risposta da parte del prefetto,che giustificava il suo diniego con l’avvenuta sottoscrizione da parte sua di un protocollo definitivo e quindi non più negoziabile. Ovviamente noi non crediamo sia possibile calpestare la democrazia ed i processi di coinvolgimento delle comunità molisane tutte, né tantomeno far
piombare tanta povera gente nel baratro del ghetto che non vedrà una via di ritorno. Crediamo invece che il dialogo sia sempre possibile e che la non violenza debba avere rispetto, per questi ed altri importanti motivi, saremo nello spazio antistante il villaggio di San Giuliano per una conferenza stampa sit-in ad accogliere uomini e donne pieni di buona volontà, di civiltà, di senso reale dell’accoglienza, di pietà, di altruismo, di carità, ancor meglio se cristiana (a tal proposito vorremmo sentire anche la voce autorevole di mons. Bregantini, al momento non pervenuta), per gridare tutto il nostro sdegno ed impedire questa nuova ed indegna operazione che al momento ha solo il colore dei soldi e la puzza della malavita organizzata e proprio nulla dell’accoglienza!”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 21 dicembre 2014
Da anni sono alla ricerca di un inquadramento. La Flc Cgil è convinta che ci sono i margini
Scuola, i precari pronti alla lotta in piazza
La stabilizzazione restauno degli obiettivi principali di quanti non riescono a trovare occupazione stabile CAMPOBASSO. I precari della scuola intendono proseguire nella vertenza per la stabilizzazione. La sentenza della Corte di Giustizia europea del 26 novembre 2014 ha riconosciuto l’impegno della FlcCgil che da anni si sta battendo per la stabilizzazione del personale precario della scuola. Delle conseguenze relative alle ricadute di tale sentenza, si è discusso in un’affollata assemblea tenuta a Campobasso venerdì 19 dicembre. In essa è intervenuto il segretario regionale Giuseppe La Fratta che ha posto l’accento sull’importanza politica di tale pronunciamento, sulle conseguenze per i precari e sugli scenari nuovi che si aprono. Lo ricordiamo: gli accordi europei che regolano la materia impongono agli Stati di indicare le ragioni oggettive che determinano la reiterazione dei contratti a termine, ponendo anche un limite temporale di 36 mesi. Il Miur, invece, ha sempre fatto ricorso a contratti a tempo determinato pur essendoci posti disponibili sui quali fare le immissioni in ruolo.
vertenze, l’avvocato Natascia Maselli, hanno esposto le motivazioni giuridiche della sentenza della Corte di Giustizia europea ed hanno evidenziato i requisiti necessari per poter proseguire nell’azione legale e per far valere i diritti del personale precario nella richiesta di stabilizzazione. Al dibattito, nel quale si sono poste varie domande e diverse questioni attinenti situazioni anche personali, le risposte del legale della Flc-Cgil Molise e del segretario regionale hanno evidenziato la necessità di proseguire nella vertenza per ottenere il riconoscimento dei diritti ormai sanciti a livello europeo.
In Molise la Flc-Cgil ha presentato oltre 200 ricorsi. I giudici di Larino e di Isernia avevano rinviato la decisione, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia, mentre i ricorsi presen-
tati a Campobasso erano calendarizzati presso la Corte d’Appello. Si aprono, con questa sentenza, spiragli importanti per trasformare i contratti da tempo determinato a tempo indetermi-
nato per un numero significativo di docenti e di Ata che lavorano da anni nelle scuole molisane. Durante l’incontro, l’avvocato Mario Mariano e la responsabile regionale dell’ufficio
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della FlcCgil Molise di proseguire nell’azione legale per chiedere la stabilizzazione di tutti coloro che hanno i requisiti richiamati dalla sentenza della Corte di Giustizia e per il riconoscimento del risarcimento del danno.
Industria senza un piano La Regione Molise, nonostante la perdurante fase di crisi, non ha ritenuto pensare ad una strategia d’interventi CAMPOBASSO. Mentre la crisi continua a 'mordere' con forza il sistema produttivo regionale, non sarebbe male pensare a un vero e proprio Piano regionale di sviluppo economico. Ovvero ad uno strumento, elaborato dalla direzione generale Sviluppo economico, con il quale la Regione pianifica l'attuazione delle politiche economiche per il prossimo quadriennio in materia di industria, artigianato, commercio, cooperazione, turismo e settore secondario e terziario. Un documento agile, fondato su quattro punti strategici capace di dare delle direttive e fornire linee d'azione tanto per quanti già operano sul territorio, tanto per quanti po-
trebbero mettere un pensierino sul Molise. Anche alla luce della sbandierata e manifesta volontà di ridurre, finalmente, i Nuclei industriali da tre a uno. Da qui l'idea dell'elaborazione di un Piano con al suo interno concetti chiave per lo sviluppo dei settori produttivi da fare emergere dagli ambiti di intervento e relativi obiettivi operativi fissati dallo stesso piano. Tanto per fare qualche esempio: innovazione e trasferimento tecnologico, promozione ed internazionalizzazione, competitività, integrazione/aggregazione e certificazioni ambientali e sociali delle imprese. Il tutto, però, senza faraonici e irrealizzabili propositi ma guardando, piutto-
sto, alla realtà, alla situazione in essere e da qui ripartire per garantire sviluppo. E' chiaro e evidente che il Piano dovrà essere stilato in stretta correlazione con le politiche di sviluppo e le politiche strutturali della Commissione europea e concentrare i propri interventi di sostegno e di revisione delle proprie politiche nell'innovare l'industria, il sistema turistico e il sistema commerciale, per accrescere la competitività delle produzioni e del territorio molisano nel mercato internazionale. Si tratterebbe, oltremodo, di una sfida necessaria in questo momento di grave crisi congiunturale. Il Piano, quindi,
dovrebbe essere capace di assicurare quell'articolata rete di azioni e progetti per rilanciare la produzione e assicurare alle imprese che operano sul terri-
torio i necessari punti d'appoggio. E' questa la sfida che si impone in un momento di massima difficoltà del mondo imprenditoriale molisano.
bancari per l’anticipo della cassa integrazione agli aventi diritto. A seguire sono previsti incontro il 22 pomeriggio ed il 23 dicembre con la Fondazione dei Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus, con l’IRCE Cavi, con l’ASREM per le attività di assistenza domiciliare e cure per i pazienti affetti da Alzheimer, con gli operatori della formazione profes-
sionale e con le rappresentanze di altre imprese in difficoltà Dopo aver approvato il rendiconto 2013, il Bilancio di Assestamento 2014 e la legge regionale per l’esercizio provvisorio 2015, è indispensabile misurarsi con le parti sociali per individuare nelle condizioni date ogni soluzione positiva possibile sulle vertenze aperte.
Sul lavoro occorre dialogare Il Governo ha presentato un emendamento al Disegno di legge di riforma costituzionale, approvato la scorsa settimana in cui all’art. 30 lettera o) è stato sancito che la materia del lavoro e della sicurezza sui luoghi di lavoro torna nella competenza esclusiva dello Stato. Questo indirizzo si somma alla soppressione delle Province, all’indebolimento delle funzioni dei Comuni e allo svuotamento delle competenze delle Regioni già anticipate nella riforma sul lavoro (JOBS ACT). Nel confronto aperto a livello nazionale si susseguono le iniziative legislative tese a ridurre a 10/12 il
numero delle Regioni non escludendo anche l’ipotesi di inserire tale disposizione nel medesimo Disegno di legge di riforma costituzionale. A fronte di un accentramento di poteri, funzioni e prerogative in capo allo Stato, non si procede con coerenza a rafforzare i presidi territoriali degli Uffici Statali. Al contrario sulla materia del lavoro il Governo con il D.P.C.M. n. 121/2014 ha soppresso la Direzione Regionale del Ministero del Lavoro del Molise accorpandone le attività con la Direzione Interregionale a Napoli che avrà competenze su Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Molise.
In un contesto istituzionale così fluido occorre unire il territorio attraverso un confronto costante con le parti sociali per misurarsi costruttivamente sulla soluzione delle vertenze aperte. Il 22 dicembre si terrà la Commissione Regionale Tripartita per adottare l’Accordo Quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015 così che si possano limitare i licenziamenti e si possa assicurare la tutela del reddito ai lavoratori. Nella circostanza sarà esaminata anche la situazione della cassa in deroga e della mobilità in deroga per il 2014 e si verificherà l’intesa con gli istituti
TAaglio lto
5 21 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Obiettivo la completa automazione dell’organizzazione dei documenti, gestione dei processi amministrativi attraverso sistemi di workflow management
Regione Molise: cosa c’è dietro l’angolo? L’attività amministrativa in forma digitale Si dice che le idee e i programmi camminano sulle gambe degli uomini: il direttore Area I Angelo Fratangelo, è di quelli che oltre a camminare, corre Adeguamento in alto, in termini tecnologici. Ci prova a farlo la Regione Molise attraverso le direzioni d’area più sollecite ed aperte a introdurre nel fare quotidiano, oltre che per legge, i meccanismi telematici e tecnologici in grado di eliminare progressivamente il cartaceo e passare compiutamente ai sistemi informatici. Tra le direzioni d’Area sollecite a cambiare, sicuramente la I di Angelo Frantangelo il quale e, infatti con atto dirigenziale del 12 dicembre ha deciso di impegnare la somma di 235.205,22 euro (Iva inclusa) quale importo da corrispondere per l’acquisto dei servizi di conservazione dei documenti digitali prodotti dall’Amministrazione regionale nonché dei servizi di supporto tecnico-informatico e di formazione tecnico – informatica – amministrativa, e ciò non solo in attuazione del piano delle performance attraverso la procedura software già in dotazione all’Amministrazione. All’impegno di spesa seguiranno la gara d’appalto e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle relative informazioni. L’obiettivo di Fratangelo è la completa automazione dell’organizzazione dei documenti (in partico-
lare con i sistemi di protocollazione e classificazione), lo scambio dei dati per via telematica, la produzione di documenti informatici con pieno valore giuridico (soprattutto tramite i sistemi di firma digitale), la gestione dei processi amministrativi attraverso sistemi di workflow management. Modernizzazione, dunque. Di un ente gravemente in ritardo col tempo del cambiamento, ancorché attaccato alle abitudini che spesso si traducono nel non far nulla. Con i nuovi sistemi sarà più agevole, per chi avrà voglia, verificare e quantificare l’impegno del personale
nel lavoro. Non è cosa da poco. Il termine che la dirigenza illuminata vuole far circolare nei palazzi regionali con insistenza e con continuità è “dematerializzazione”. Termine che comporta una riflessione generale sulle prassi amministrative che vanno dalla gestione corrente delle attività alla conservazione permanente dei documenti; termine che esige un approccio concettuale che porti a soluzioni applicative ed organizzative finalizzate a permettere all’ente di gestire tutta l’attività amministrativa in forma digitale. Sembra vero. Forse, cono-
scendo Fratangelo, sarà vero di qui a qualche anno. Un miraggio. Il cammino in progresso intrapreso da quando, provenendo da Palazzo Magno, è approdato in Via Genova, è una testimonianza inappuntabile. Come lo è la determinazione di cui ci stiamo occupando che, come detto, impegna 235.205,22 euro per l’acquisto dei servizi di conservazione dei documenti digitali prodotti dall’Amministrazione regionale, nonché per i servizi di supporto tecnico-informatico e di formazione tecnico – informatica - amministrativa. Terminologia totalmente nuova, che tradotta in pratica dovrebbe realizzare un concreto ammodernamento dei metodi di lavoro. Non va peraltro dimenticato che l’articolo 1 del disegno di legge delega sulla riorganizzazione delle Pubblica Amministrazione punta ad assicurare la totale accessibilità on line alle informazioni e ai documenti in possesso delle amministrazioni pubbliche, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all’erogazione dei servizi mediante il superamento dell’uso della carta assicurando così la trasmissione dei dati e, ove necessario dei documenti, in forma telematica. Si dice che le idee e i programmi camminano sulle
Una Regione di precari è precaria Continua a mancare in Molise una politica degna di questo nome Una regione di precari e una regione precaria. Non solo la regione geografica, quanto la Regione politica e amministrativa. Che non s’avvede che gran parte degli organici degli enti che gestiscono servizi pubblici di rilevante importanza dal punto di vista sociale e produttivo quali la sanità, gli enti locali, la Protezione civile, la Regione Molise, le Camere di Commercio, le biblioteche, la Molise Dati, Molise Acque, il Centro per l’impiego (in quest’ultimo caso i precari lavorano per i disoccupati!), sono composti da dipendenti precari. Non s’avvede e, peggio, non fa niente per considerare il fenomeno nei suoi aspetti deteriori e preoccupanti per eliminarlo. Suggerimento disinteressato agli amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa che nell’anno e mezzo di governo hanno mostrato una perniciosa propensione al precariato, favorendo un suo aumento smisurato. “All’interno di questa sterminata galassia di instabilità lavorativa” troviamo un’ampia fascia di giovani e donne che se pur considerati occupati non godono di buona salute proprio in virtù dello stato di precarietà minacciato dallo spettro quotidiano di trovarsi disoccupati il giorno dopo. E la cosa più preoccupante è che si tratta prevalentemente di lavoratori che garantiscono servizi essenziali (Sanità, Protezione civile e via dicendo) per cui dovrebbero essere fissati con rapporti di lavoro a tempo indeterminato”. Se questa accertata condizione di lavoro viene rapportata al tessuto produttivo regionale, senza un intervento correttivo rapido ed efficace, si rischia da un momento all’altro di essere dinanzi ad una vera e
propria emergenza lavorativa. Ciò che allarma, e dovrebbe allarmare la collettività, è che ormai, a tutti i livelli, e nella molteplicità degli Enti pubblici, si registrano soltanto licenziamenti di lavoratori non stabili, attraverso il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, attività che ormai è divenuta una triste consuetudine e unico metodo utilizzato per risanare le casse pubbliche martoriate da sperperi che continuano comunque ad essere incontrollati. La Regione di questo andazzo è un ente epigono. Un Ente che annulla contratti di lavoro, che taglia servizi, che restringe giorno dopo giorno la sfera delle opportunità.
gambe degli uomini. Il direttore dell’Area I, sarà perché tra l’altro ha il dato anagrafico dalla sua parte, è di quelli che oltre a camminare, spesso corre. Della Regione espressa dall’apparato politico (presidenza, giunta e consiglio) invece non ci sono idee né programmi che si possano iscrivere tra gli atti significativa di una volontà volta al cambiamento. D’altronde gli uomini che la rappresentano sono la perpetuazione di una genia politico/amministrativa che del conformismo, delle abitudini inveterate, delle utilità elettorali provenienti dalla concessione di favori, di vantaggi, di premialità al personale (indistintamente), ha fatto la sua primaria ragion d’essere. D’essere cioè la palla di piombo al piede di coloro che intendono realizzare l’ammodernamento dell’ente, la velocizzazione degli atti, la concretizzazione degli impegni. La determinazione dirigenziale che abbiamo commentato è un indice sufficientemente chiaro di come, volendo, le situazioni possono mutare. Dardo
L’INTERVENTO
Rifiuti, troppe discariche Dalle analisi della banca dati Mud della Camera di Commercio di Campobasso si evince che nel 2008 in regione Molise sono stati prodotti circa 624 mila tonnellate di rifiuti di cui 487 mila riconducibili alla produzione di rifiuti legati alle attività produttive e 137 mila alla produzione di rifiuti urbani e speciali assimilabili agli urbani. Dalle informazioni divulgate dal Ministero dello Sviluppo Economico si evidenzia che in Molise lo smaltimento in discarica rappresenta la forma principale di gestione dei rifiuti. I dati relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani della regione Molise, in termini di raccolta differenziata, non particolarmente performanti nonostante la bassa produzione pro capite, collocano la regione (6,5% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti) all’ultimo posto nella graduatoria delle regioni per percentuale di raccolta differenziata. A livello nazionale e stata raggiunta quota 30,6%, tuttavia la situazione appare diversificata nelle regioni delle diverse aree geografiche: le regioni del Nord d’Italia sono tendenzialmente quelle più virtuose con percentuali di raccolta differenziata che vanno dal 38,6% della Valle d’Aosta al 56,8% del Trentino Alto Adige, al contrario, le regioni del Sud evidenziano ancora una scarsa attenzione alla gestione differenziata dei rifiuti. L’ultimo rapporto dell’Arpa Molise sulla gestione dei rifiuti urbani del 2008 cosi recita: “La Regione Molise, calcolando i dati a disposizione per il 2008, e drammaticamente lontana da quell’obiettivo e lo è ovunque, in ogni Comune ed in ogni territorio sovracomunale, senza alcuna eccezione virtuosa o realtà degna di distinguo. Si deve rilevare, infatti, che la discarica è ancora l’unico strumento di gestione dei rifiuti esistente in Molise e che la produzione di Cdr, di Compost, i rispettivi “di qualità”, il recupero per la differenziazione e per il riciclaggio di metalli, di carta e di plastica non sono stati assolutamente implementati, a dispetto di quanto pianificato, e che quindi i numeri e le statistiche riscontrabili sono ben lontani dagli obiettivi programmatici stabiliti.
Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN
HP OFFICEJET 6600
EPSON WF-5620WF
+
TONER FINO A 2500 PG
Scheda di rete - Duplex
€ 149,00
TANICA FINO A 4000 PG.
+ Fronte/Retro Autom.
€ 339,00
€ 139,90
APPLE MacBooK Air MD760T
NB ACER EXTENSA
ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016
13,3’’
€ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR
€ 299,00
ZenFone 4
€ 619,00
KRAUN Wireless Headphone Beanie € 29,90
€ 139,00
Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it
Prezzi unitari iva inclusa – salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni
Campobasso
7 21 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Assistenza domiciliare e le cure per i pazienti affetti da Alzheimer
Domani e dopodomani c’è lavoro per la Commissione regionale tripartita All’esame anche i problemi della formazione professionale e delle imprese in difficoltà Domani, 22 dicembre, si terrà la Commissione regionale tripartita per adottare – fa sapere l’assessore alle politiche sociali e vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia - l’Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015 di modo che si possano limitare i licenziamenti e
si possa assicurare la tutela del reddito ai lavoratori (bella propspettiva! – ndr). Nella circostanza sarà esaminata anche la situazione della cassa in deroga e della mobilità in deroga per il 2014 e si verrà verificata l’intesa con gli istituti bancari per l’anticipo della cassa integrazione agli aventi diritto. Il
tira e molla sta diventando stucchevole! A seguire - sempre su indicazione di Petraroia – nel pomeriggio di domani e dopodomani sono previsti incontri con la Fondazione dei Centri di riabilitazione Padre Pio Onlus, l’Irce Cavi e con l’Asrem per le attività di assistenza domi-
ciliare e le cure per i pazienti affetti da Alzheimer e con gli operatori della formazione professionale e con le rappresentanze di altre imprese in difficoltà. Ciò s’è reso possibile all’indomani dell’approvazione del rendiconto 2013, dell’assestamento di bilancio 2014 e dell’esercizio provvi-
sorio per il 2015 (come è detto in altra parte del giornale). Per Petraroia, che ha sempre bisogno della coralità dei soggetti interessati, “è indispensabile misurarsi con le parti sociali per individuare, nelle condizioni date, ogni soluzione positiva possibile sulle vertenze aperte”.
Attività di prevenzione contro le rapine agli uffici postali e banche I Carabinieri hanno intensificato l’attività di vigilanza con l’approssimarsi delle festività Con l’approssimarsi del periodo delle festività natalizie e dei pagamenti delle pensioni e delle tredicesime, i Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso hanno intensificato l’attività di vigilanza e controllo del territorio, predisponendo opportuni servizi di pattugliamento. L’attività è stata svolta su tutto il territorio provinciale con particolare riguardo anche sugli uffici postali più isolati. Più specificatamente, atteso il consistente e significativo movimento di denaro tipici del periodo, nella prima decade del mese di dicembresono stati effettuati mirati servizi di
vigilanza dinamica a mezzi portavalori, istituti bancari, uffici postali e money transfer, garantendo il sicuro trasferimento delle ingenti somme. Nell’ultima decade ed a tutt’oggi, inoltrein considerazione della cornice di sicurezza preventivamente attuata coni servizi in questione, è stata garantitaaltresì la regolare riscossione delle tredicesime e delle pensioni da parte della cittadinanza. Analoga attenzione al controllo del territorio verrà assicurata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, per tutto il periodo delle festività natalizie.
Beccato con 10 tubetti di cocaina A Bojano i carabinieri hanno fermato un 50enne del posto Lo stavano seguendo da qualche giorno nel corso dei continui controlli sul territorio mirati alla repressione dei reati legati allo spaccio di sostenze stupefacenti e probabilmente il suo agire sospetto ha convinto i Carabinieri questa mattina 20 dicembre ad entrare in azione: un 50enne di Bojano, nullafacente e in-
censurato, è stato fermato nel centro del comune matesino dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia e sottoposto a perquisizione personale: addosso l’uomo aveva 10 ‘tubetti’ di cocaina del peso complessivo di circa 8 grammi. I Carabinieri agli ordini del Capitano Michele De
Chiara hanno sequestrato la droga e denunciato a piede libero il 50enne alla Procura della Repubblica di Campobasso per detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio. I controlli dei militari di Bojano non si arrestano e continueranno anche durante le festività.
Nel borgo storico intitolazione “Largo don Giovanni Battista” Campobasso. Sarà intitolato a don Giovanni Battista sacerdote esemplare per la città di Campobasso e del borgo antico, il “Largo” tra la chiesa di San Bartolomeo e la Chiesa di San Giorgio grazie alla volontà –accolta dalla diocesi- dei cittadini del borgo. L’iniziativa sostenuta dal Comune di Campobasso si terrà nel pomeriggio alle ore 16,00 nel piazzale an-
21 Dicembre 2014 La prima lettura di oggi annuncia la nascita del Messia da una Vergine. Il Vangelo spiega come questo avvenne: “ Prima che andassero a vivere insieme, si scoprì che Maria era incinta, per opera dello Spirito Santo”. Questa Azione dello Spirito Santo nella vita di Maria merita una più attenta riflessione. Lo Spirito Santo preparò l’anima di Maria in un modo molto speciale per consentire questo straordinario concepimento verginale, animando
tistante la chiesa di san Giorgio a Campobasso, alla presenza del sindaco Antonio Battista e del sindaco uscente Gino Di Bartolomeo. La Cerimonia di benedizione ed intitolazione del “Largo don Giovanni Battista” sarà presieduta dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini. A quindici anni dalla sua scom-
parsa, 1999, l’esemplare figura di don Giovanni Battista, sacerdote tra i più popolari e amati a Campobasso, parroco per quarant’anni della Chiesa di San Leonardo promotore della pastorale familiare, sostenitore e fondatore della Casa famiglia, vicino ai malati, ai giovani nella scuola e nella società, sarà commemorata con il segno visibile del ricordo di
una comunità cittadina che ancora oggi lo ama e lo porta nel proprio cuore. «Il ricordo di don Giovanni – ha detto il vescovo Bregantini - è il ricordo di un sacerdote che nella sua missione ha hanno annunziato la Fede. Questa intitolazione ci farà rivivere l’impegno di Grazia. A lui la gioia del Grazie .”
IV DOMENICA D’AVVENTO in Lei un’eccellente purezza. Infatti, Maria si definisce l’ “Immacolata Concezione”nella sua apparizione a Fatima e tale è stata riconosciuta e dichiarata dalla Chiesa. Maria fu preservata dalla macchia del peccato originale, e visse una vita di assoluta purezza al punto che l’angelo esclamò: “Ti saluto, o piena di grazia”. “Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio” ci dice, poi, Gesù. La virtù della purezza è richiesta a tutti noi, se vogliamo che Gesù nasca anche
nelle nostre vite. “ Il bambino che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.” Gli ebrei collegavano lo Spirito di Dio soprattutto con l’opera della creazione. All’inizio “lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque” e dal caos creò il cosmo (Gen.1,2). Così, poi, attraverso Gesù entrò nel mondo la vita di Dio, dando e creando il potere, riportando l’ordine alle nostre vite, confuse dal pec-
cato. Non siamo veramente vivi, finchè Gesù non entra nelle nostre vite. Nel momento dell’incarnazione di Gesù nel seno di Maria, lo Spirito di Dio operò nel mondo come mai prima di allora. Con Gesù, venne in questo mondo il potere che può ricreare la vita, il potere che può riportare alla vita l’anima morta a causa del peccato. Può ristabilire gli ideali che avevamo perduto. Può rinsaldare la volontà di bene che avevamo smarrito. Può rinnovare la vita degli uo-
mini, quando credono di avere tutto ciò che la vita può dare. O Spirito Santo, entra nella nostra anima e rinnova il nostro spirito. Da’ nuova vita alla nostra fede sfibrata, e a quella di noi tutti tiepidi e incostanti cristiani, così che ancora una volta possiamo godere della pace della tua presenza divina. Guidaci verso un mondo di pace e giustizia, così come solo Tu puoi fare. Veramente convinti che Tu solo ci puoi aiutare! Mons. Gabriele TETI
Laurea ALESSANDRO MATTIA Il 16 dicembre 2014 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha conseguito con il massimo dei voti e lode la laurea Magistrale in Chimica Industriale il caro amico Alessandro MATTIA, discutendo una tesi su
“Raffinazione di biogas accoppiata alla depurazione di reflui tramite una cella di elettrolisi microbica a tre camere” Alessandro che è un ragazzo sincero e leale, anche in questo caso ha dato prova di serietà ed affidabilità. Al
neo dottore e ai genitori Giuseppe e Amalia ed alla sorella Serena rivolgo i più affettuosi auguri e che la laurea sia il primo passo verso una professione ricca di tante soddisfazioni
9
Isernia
21 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Isernia è la città meno cara” Il sindaco Brasiello ha sottolineato come la spesa per i tributi da parte dei cittadini sia la più bassa ISERNIA. Una recente indagine del Creef (Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione della Federconsumatori) ha evidenziato come fra le città capoluogo che risultano essere le meno care rispetto alla Tari, ossia la tassa sui rifiuti, Isernia si classifichi al secondo posto, dietro solo a Cremona, con un costo di 155 euro a utenza.«Nonostante il passaggio
alla raccolta differenziata ‘porta a porta’ – ha dichiarato il sindaco Luigi Brasiello –, nella nostra città il peso fiscale sulle famiglie è pressoché il più basso d’Italia. È verosimile che nei prossimi anni il Comune riuscirà a ridurre ulteriormente le tassazioni, in ragione dei risultati che sta avendo anche la lotta all’evasione. Ne è riprova quanto accertato, proprio in questi
giorni, rispetto agli esercizi commerciali. Ciò condurrà ad introiti superiori rispetto al previsto, con riduzioni generali delle quote di contribuzione». Le tasse comunali di Isernia, inoltre, se analizzate nel loro complesso, dimostrano di gravare sui cittadini molto meno di quanto si ritenga, basti pensare che la fiscalità totale contribuisce a coprire
anche i servizi a domanda, fondamentali giacché rivestono carattere sociale, quali quelli legati ad esempio ai buoni-pasto scolastici. Brasiello, inoltre, è convinto che se l’indagine del Creef avesse tenuto conto anche dei ruoli per le utenze dell’acqua, il riscontro positivo per Isernia, in ambito nazionale, sarebbe stato ancor più evidente, con un quasi certo pri-
mato assoluto riguardante la modesta entità complessiva del peso fiscale. «Ribadisco – ha concluso il sindaco – che nel 2015 le tasse comunali potranno essere ridotte. Stiamo già lavorando in funzione di tale obiettivo. Sarà determinante, ovviamente, la lotta all’evasione. In buona sostanza: pagare tutti per pagare meno»
Droga e alcol, quattro persone denunciate I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro dosi di marijuana e tre autovetture ISERNIA. Nel corso di una serie di controlli eseguiti dai Carabinieri in varie zone della provincia di Isernia, al fine di contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, quattro persone sono state denunciate, sottoposte a sequestro tra l’altro dosi di marijuana e tre autovetture. Ecco in dettaglio le attività condotte sul territorio: A Rionero Sannitico, i militari della locale Stazione hanno intercettato lungo la strada statale Val di Sangro un’autovettura Suzuki SX4, con alla guida un 20enne di Napoli. I Carabinieri, insospettiti dall’atteggiamento del giovane alla loro vista, hanno deciso di procedere al fermo del veicolo e ad una perquisizione, rinvenendo occultati in un nascondiglio ricavato sotto lo sterzo un
involucro contenente alcune dosi di marijuana. La droga è finita sotto sequestro, mentre nei confronti del giovane è scattata una denuncia per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Le indagini continuano per accertare se la droga era destinata all’attività di spaccio sul territorio isernino. A Cantalupo nel Sannio, i militari della locale Stazione hanno bloccato sulla strada provinciale un’autovettura Fiat Multipla, con alla guida un 60enne del luogo, completamente ubriaco, che con la sua condotta metteva in grave pericolo l’incolumità degli altri utenti della strada e quella propria. Dopo gli accertamenti esperiti mediante l’utilizzo dell’apparato etilometro in dotazione, nei confronti dell’uomo è scattata una denuncia per
guida in stato di ebbrezza alcolica, il ritiro della patente di guida e il sequestro del veicolo. Ancora a Rionero Sannitico, i militari della locale Stazione hanno inoltre denunciato un 40enne del posto, che si era messo alla guida della propria autovettura nonostante la patente gli fosse stata revocata alcuni anni fa per gravi violazioni. Nei suoi confronti oltre alla denuncia per guida senza patente è scattato anche il sequestro del veicolo. A Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno invece denunciato una 50enne di Monteroduni, che si era messa alla guida della propria autovettura, nonostante la stessa fosse stata precedentemente sottoposta a sequestro
amministrativo e affidatagli in custodia giudiziaria. Per lei è scattata una denuncia per violazione di sigilli e il sequestro penale del mezzo. Durante le attività sono stati istituiti anche numerosi posti di blocco lungo le arterie principali della provincia “Pentra”, nel corso dei quali sono stati sottoposti ad accertamento ottantacinque veicoli in transito, identificate centodieci persone tra conducenti e passeggeri, contestate quindici contravvenzioni per violazioni alle norme del codice della strada. Tali operazioni di controllo del territorio saranno ulteriormente intensificate dai Carabinieri con l’approssimarsi delle festività natalizie per garantire sicurezza e tranquillità a cittadini e vacanzieri.
Il treno storico sulla Transiberiana d’Italia torna a partire da Isernia! Dopo il ritorno dei primi treni storici in Molise, l’Associazione Culturale Le Rotaie con la preziosa collaborazione della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane organizza una partenza a bordo del treno con carrozze d’epoca dalla stazione di Isernia. Si tratta di un evento eccezionale, in quanto sarà l’unica corsa dell’anno sulla ferrovia Carpinone-Sulmona con partenza da Isernia, a distanza di quasi tre anni dall’ultimo treno storico in partenza dal capoluogo pentro. L’occasione è quella della XI edizione del Presepe Vivente di Campo di Giove (AQ) che si terrà sabato 3 gennaio 2015. Da lunedì 15 dicembre sono aperte le prenotazioni per il “Treno del Presepe”, convoglio composto da carrozze d’epoca risalenti agli anni ‘30. PROGRAMMA DI GIORNATA: -Per tutta la mattina, prima della partenza, il museo di cimeli e cultura ferroviaria dell’Associazione LE ROTAIE, presso l’Officina del Tempo Libero (ex rimessa locomotive nell’area ferroviaria della stazione di Isernia), è aperto alle visite. Al suo interno è raccontata con documenti e testimonianze del passato la storia della Transiberiana d’Italia. Per i più piccoli, è possibile scoprire il plastico di modellismo ferroviario con i treni in azione! L’ingresso è libero. -Il treno storico di sabato 3 gennaio partirà dal binario 1 della
stazione di Isernia alle ore 12:30. -Durante il viaggio saremo in compagnia di The Truffle Valley Boys, trio di musica blue grass degli anni ‘40/’50. -Verrà effettuata una prima sosta di 30 minuti alla stazione di Carovilli-Roccasicura, dove per chi lo desidera è possibile acquistare il pranzo al sacco composto da prodotti tipici altomolisani. -Brevi soste anche nelle stazioni di Rivisondoli-Pescocostanzo e Palena dove sarà possibile scendere dal treno nella stazione più alta della rete italiana dopo quella del Brennero per ammirare le bellezze paesaggistiche degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo. -L’arrivo del treno a Campo di Giove è previsto per le ore 16:00, il centro del paese è raggiungibile a piedi in pochi minuti. -La manifestazione del Presepe Vivente avrà inizio dalle ore 17:00 circa dalla centrale piazza Duval fino al percorso nei vicoli del centro storico. -Il ritrovo in stazione è fissato alle ore 20:15. -Partenza del treno dalla stazione di Campo di Giove alle ore 20:30. -Rientro finale ad Isernia previsto entro le ore 22:30. Tutti gli orari, data la particolare circolazione turistica sulla tratta ferroviaria, possono subire lievi modifiche. IL SOGNO DI IAIA - www.ilsognodiiaia.org - Aiutiamo Iaia a colorare l’orsetto! In occasione del treno storico spazio alla solidarietà: Iaia è una bambina di 6 anni originaria di Roccaraso a cui è stata diagnosticata una
malattia terribile, un neuroblastoma, un tumore raro che dà poche possibilità di sopravvivenza. Le cure in Italia si sono rivelate insufficienti, la piccola Iaia non avrebbe alcuna chance, ma negli Stati Uniti sì: per affrontare le cure oltreoceano servono 800mila €. Finora sono stati raccolti, con una grande prova di solidarietà e tante iniziative sul territorio, circa 400mila €. Per questo motivo, per ogni quota versata per la partecipazione al treno storico, 2 € verranno devoluti alla Onlus che è stata fondata proprio per questo scopo e che ha nel titolo il suo programma: “il sogno di Iaia” (www.ilsognodiiaia.org). Inoltre, a Campo di Giove sono disponibili i biglietti della lotteria dedicata a Iaia, con estrazione il 18 gennaio. Dopo l’effettuazione del treno, l’Associazione Le Rotaie pubblicherà il versamento effettuato con particolare ringraziamento a tutti i partecipanti. Il contributo richiesto per la partecipazione all’intera giornata, che prevede viaggio in treno andata e ritorno, assistenza a bordo dello Staff Le Rotaie, intrattenimento in viaggio con musica e manifestazione a Campo di Giove e assicurazione di viaggio è di: - ADULTI : € 35 (€ 33 quota di partecipazione + € 2 devoluti a “Il Sogno di Iaia Onlus”); - BAMBINI AL DI SOTTO DEI 10 ANNI : GRATIS 1 bambino per ogni adulto pagante, condividendo lo stesso posto dell’adulto.
Al Neuromed “Oltre lo sguardo” Presentato nell’Istituto scientifico il libro di Flora Sasso clown terapeuta POZZILLI. Neuromed ha ospitato la presentazione del libro ‘Oltre lo Sguardo’ di Flora Sasso, clown terapeuta dell’associazione ‘La Tua Voce Onlus’e allieva di Patch Adams fondatore della clown terapia. Un’esperienza, quella della clown terapia che fa concepire la vita in un modo del tutto diverso, al servizio di chi soffre portando, con un sorriso, sollievo alle sofferenze. Questo il senso di chi come Flora Sasso sostiene, con l’allegria, malati, bambini e tutti coloro che vivono un profondo disagio sociale. E dall’esperienza in Africa, territorio funestato dalla miseria e dalla morte, che nasce la pubblicazione
che vuole essere un tributo alla vita e all’importanza del ruolo del clown terapeuta. “Sono emozionata per l’uscita di questo libro – ha dichiarato Flora Sasso – ed è un piacere condividere questa felicità con l’Istituto Neuromed che mi ha ospitata e che ha promosso, insieme alla nostra associazione, un corso di clown terapia i cui allievi sono oggi in reparto con i pazienti e con i medici. Il libro nasce in Africa, dall’ultima missione insieme ad altri clown, ed in esso ho inteso racchiudere la bellezza e l’emozione di un sorriso nonostante la sofferenza”. “Di Flora apprezzo in modo parti-
colare il suo modo di affrontare la vita”, ha poi detto il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. “Dietro queste immagini – ha proseguito – c’è una storia importante, c’è cuore. Dobbiamo ricordare che chi entra qui, come avviene in qualsiasi ospedale, perde tutte le certezze. E’ indifeso, e può sentirsi profondamente solo. E allora c’è bisogno di una diversa percezione delle persone e dei rapporti umani.Questa esperienza, allora, può essere utile per capire proprio quelle percezioni, per incontrare gente che si accontenta di un sorriso, diventare qualcosa che per il malato sarà un modo di ori-
entarsi con serenità nella realtà in cui è stato, a volte improvvisamente, scagliato”. Presente anche il dottor Edoardo Romoli, direttore sanitario del Neuromed che dell’autrice e del libro ha detto: “Flora colpisce sempre per la passione e l’entusiasmo, cose che vedo trasmesse in tutti questi giovani, nella loro capacità di esprimere e proseguire ciò che Patch Adams ha costruito. I suoi insegnamenti li vedo tradotti qui in operatività completa, e questo può fare molto, soprattutto alla luce dell’effetto positivo che il buonumore, l’allegria, hanno nell’aiutare le terapie mediche. Se posso fare un in-
vito a voi ragazzi, è di essere sempre sorridenti e giocosi come vi ho conosciuto”. Dopo la benedizione e gli auguri per le feste del Cappellano della clinica Neuromed, Padre Giuseppe Cellucci, il saluto del Presidente dell’associazione ‘E ti porto in Africa’, Vincenzo Mallamaci. Al centro dell’intervento dei bambini africani; il messaggio:“l’importanza di regalare l’essenziale per vivere e un sorriso a coloro che vivono di niente, è una testimonianza di quanto le missioni in luoghi estremamente poveri come l’Africa rappresentino lezioni di vita e di pura solidarietà”.
11
Termoli
21 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“La ferrovia fuori dal centro abitato”
Le opposizioni reclamano un intervento radicale per decongestionare la città di Termoli TERMOLI. Il raddoppio ferroviario Termoli-Lesina è stato uno degli snodi politici più importanti dai tempi dell’amministrazione Di Giandomenico quater. Partendo dall’ultimo mandato del Gattone, proseguendo per Greco e Di Brino, quindi Sbrocca, il tema è al centro del dibattito cittadino. In questo senso i consiglieri comunali di opposizione, in testa Antonio Di Brino, hanno richiesto la convocazione dell’assise civica su argomento monotematico e di portare in discussione una mozione che riprenda quanto ESPRESSO nel febbraio scorso dall’allora giunta guidata dal centrodestra. Questo il testo della proposta: IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che, con Contratto di programma 1994/2000 tra il Ministero dei Trasporti della navigazione e Ferrovie dello Stato s.p.a., è stato finanziato il completamento del raddoppio della linea ferroviaria Bologna – Lecce nel tratto Termoli – Foggia, in particolare il tratto Termoli -Lesina per circa 36 Km dei quali 16 Km in territorio molisano; Nel protocollo d’intesa si concordava, ai fini dell’accettazione del raddoppio: La delocalizzazione
della sottostazione elettrica e spostamenti degli elettrodotti in zona Crocifisso; La messa a disposizione di aree della società RFI in ambito stazione; La sistemazione complessiva della stazione ferroviaria di Termoli con miglioramenti della sua accessibilità e funzionalità con l’accesso a piazza stazione; Realizzazione di attraversamenti per il ripristino della continuità urbanistica a sud della città di Termoli. RILEVATO che, la Giunta Comunale con deliberazione numero 76 del
17/02/2014aveva ESPRESSO parere non favorevole al raddoppio ferroviario della linea “Pescara – Bari: tratta Termoli – Lesina”, salvo l’assunzione di formale impegno circa la delocalizzazione dell’intera tratta ferroviaria fuori dall’ambito cittadino, così come già previsto nella vicina Lesina o, in subordine il rispetto degli impegni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa e relativo Atto Integrativo, oltre alla definitiva risoluzione delle problematiche relative alle aree occupate
per opere pubbliche; dATO ATTO che, il 14 novembre 2014 in sede di conferenza di servizi tra Regione Molise e Comuni Costieri di Termoli e Campomarino è stato espresso il parere favorevole per il raddoppio ferroviario proponendo come modifica al progetto la realizzazione di una galleria naturale di 1,9 Km che passerà sotto Campomarino ed una galleria artificiale di 900 metri sempre nel territorio dello stesso Comune; DELIBERA Di considerare le premesse parte integrante e so-
stanziale del provvedimento; Di fare propri, considerandoli irrinunciabili ai fini delle compensazioni relative al raddoppio ferroviario, i contenuti dei sotto indicati provvedimenti: L’Atto Integrativo al Protocollo d’Intesa, sottoscritto in data 27/10/2006 tra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Termoli e Rete Ferroviaria Italiana s.p.a., in cui sono stati dettagliati gli interventi indicati nell’originario protocollo d’intesa; LA Deliberazione di Consiglio Comunale n.2 del 09/03/2007 con la quale il Comune di Termoli fa proprio il protocollo d’intesa del 27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte; La Deliberazione di Giunta Comunale numero 76 del 17/02/2014 circa l’assunzione di formale obbligo rispetto agli impegni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa , relativo Atto Integrativo ed alla definitiva risoluzione delle problematiche relative alle aree occupate per opere pubbliche dei parcheggi di via Campania, duca degli Abruzzi e piazza “Donatori di sangue“.
Irce, a rischio 34 posti di lavoro Il grido di allarme viene dal segretario della Uiltec, Carlo Scarati GUGLIONESI. Di qualche giorno fa il grido d’allarme del segretario regionale della Uiltec Carlo Scarati sulla vertenza Irce Cavi, dove sono 34 le maestranze che vedono a rischio il proprio posto di lavoro. Dopo l’evidenzia mediatica data dalla dichiarazione qualcosa si è mosso e le rsu dello stabilimento Irce di Guglionesi hanno accolto
con molto entusiasmo la convocazione da parte della Regione per il giorno 23 dicembre in merito al problema della procedura di mobilità in corso presso l’azienda. “Ci sono tutti i presupposti per richiedere la cassa integrazione in deroga con accordo anche nel 2015 così da bloccare la procedura di mobilità in corso e salvare numerosi posti di lavoro”. Con la presente le rsu Gianpaolo Cande-
loro Gianpaolo della Uiltec, Pino Aristotile della Cgil e Michele Vitale della Cisl ringraziano la Regione Molise ed in particolare l’assessore Michele Petraroia e il suo staff per la celerità e sensibilità istituzionale nell’affrontare la nostra criticità aziendale risolvendo il problema in tempi rapidissimi. L’auspicio è l’accesso agli ammortizzatori sociali.
Corso Nazionale riapre per Natale? Potrebbe essere questa la data di consegna dei lavori completati TERMOLI. Il countdown è ultimato, almeno pare che questo sia il destino: la sorpresa di Natale per i cittadini di Termoli sarà la riapertura di corso Nazionale. Da quanto trapela, infatti, potrebbe essere consegnato alla città già martedì 23 dicembre il “nuovo corso Nazionale”. Un restyling durato meno del previsto che ha visto la ditta esecutrice impegnare non poche risorse umane per ottemperare all’impegno; complice il bel tempo, infatti, gli operai hanno avuto modo di lavorare quasi sette giorni su sette e finanche le 20 per riuscire a concludere l’opera in tempi stretti. Alla luce di questo e se il trend potrà essere confermato anche in queste
ore, a Natale tornerà il passeggio nel centro città dopo le lunghe lamentele dei commercianti che hanno più volte denunciato la mancata presenza di clienti e cittadini nei locali e negozi della strada principale della città di Termoli. Soddisfazione da parte dell’amministrazione anche se a scatenarsi, nelle scorse settimane, è stato il popolo dei social network che ha lamentato una scelta dell’arredo urbano non particolarmente gradita. Ad ogni modo, secondo le indiscrezioni, il “taglio del nastro” avrà luogo il prossimo martedì … mancheranno poi solo le luminarie e i marciapiedi, ma almeno per i secondi c’è tempo fino a metà gennaio.
A soqquadro i locali Pass Cup Ignoti hanno scassinato la porta d’ingresso che sorge sul retro dell’edificio TERMOLI. Locali del pass-cup di via del Molinello a soqquadro ieri mattina. Nella notte tra giovedì e venerdì ladri, forse ripresi dalle telecamere della videosorveglianza, hanno scas-
sinato la porta d’ingresso a infisso che sorge sul retro dell’edificio di proprietà dell’Asrem, e hanno puntato dritti alla cassaforte. Ma il loro intento è rimasto tale, poiché non sono riusciti ad aprirla e a imposses-
sarsi del denaro contenuto all’interno. Danni invece ne sono stati arrecati, a parte tutti i documenti gettati in terra, devastazioni hanno riguardato le porte interne e qualche arredo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Termoli, con la scientifica, che ha provveduto a rilevare le eventuali impronte lasciate dai malintenzionati. Non è la prima
volta che i locali dell’Asrem costiera siano bersaglio dei malviventi, prima con le macchinette distributrici di snack e bevande, quindi con furti negli uffici. Ai militari dell’Arma il compito di risale agli autori.