TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 264 - sabaTo 20 diceMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Marciano Ricci
Mostra De Chirico per 190mila euro
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Marciano Ricci di Europea ‘92. E' rimasto uno dei pochissimi imprenditori molisani a credere ancora negli investimenti nella propria terra, pur non avendo mai avuto per questo un riconoscimento, è il solo con la sua impresa a primeggiare tra quelle italiane per la qualità dell'opera da realizzare e l'innovazione tecnologica aziendale posta in essere. L'azienda lavora molto anche all'estero e porta proprio nella sua molisanità il tratto di riconoscimento più genuino per laboriosità, impegno, concretezza e affidabilità.
Il Tapiro del giorno a Sandro Arco
Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco. Il super pagato direttore della Fondazione Molise Cultura continua imperterrito all'interno della struttura senza, però, seguire una linea, avere un filo logico su cosa fare e come muoversi nell'ambito della cultura molisana e, poi, di quella a più largo raggio. Ha fatto a meno del sovrintendente Canova e non è riuscito mai a creare un rapporto vero con la città e con l'intero territorio. Si è gloriato del ruolo assegnatogli nel passato senza riuscire ad incidere minimamente sulle scelte della parte politica subentrante.
Servizio a pagina 3
A Natale regala un libro molisano
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 20 dicembre 2014
Clamoroso da Petraroia: Renzi coverebbe l’idea di mettere talmente in difficoltà le Regioni coi tagli alle risorse finanziarie tale da esporle alla rabbia della gente e alle proteste sociali per farle fare la fine delle Province Questa è bella. Secondo il vice presidente della giunta regionale del Molise, Michele Petraroia, nei recessi delle intenzioni il governo Renzi coverebbe l’idea di mettere talmente in difficoltà le Regioni coi tagli alle risorse finanziarie e con tutta un’altra serie di ostacoli alla loro funzionalità tale da esporle alla rabbia della gente, alle proteste sociali per “favorirne il superamento, così come è accaduto con le Province”. Fosse vero, ci sarebbe da fare salti gioia nel vedere scomparire una classe politica che ha dato il peggio di sé badando ai propri interessi, aumentando a dismisura il debito pubblico, e lasciando irrisolti i problemi della collettività: ciò a valere per tutte le Regioni, nessuna esclusa, in cui l’ingresso trionfale della magistratura ha sollevato la coperta che ammantava la corruzione, l‘illecito arricchimento, la malversazione. Ma non sarà come pensa Petraroia, purtroppo. Le Regioni resteranno (a far danni), a meno che, presi dall’esasperazione, intolleranti allo spettacolo offerto
dalla casta che mentre taglia i servizi sociali, lascia intatti i propri ricchi emolumenti, i cittadini decidano di dire basta, di mettere fine a questo spappolamento morale delle Regioni, sollecitando il parlamento a decidere di farne a meno. La sottesa intenzione del governo di esporre surrettiziamente le Regioni alla rab-
bia e alla protesta sociale, Petraroia l’avrebbe subodorata a conclusione della conferenza delle Regioni indetta, si pensi un po’, “per costruire un percorso condiviso della legge di Stabilità 2015, teso a rispettare i vincoli europei ma senza compromettere la funzionalità della Pubblica amministrazione nei terri-
tori”. In quella sede, per bocca e atteggiamento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, il Governo avrebbe precluso e reso impercorribile ogni dialogo possibile con le istituzioni locali e regionali. Anche il tentativo in “zona Cesarini” che la conferenza delle Regioni ha fatto per individuare, at-
traverso emendamenti condivisi con il Governo possibili soluzioni ai temi più impellenti della sanità, degli esuberi del personale delle Province, della sottostima nei trasferimenti finanziari e nella gestione del Patto di stabilità verticale , non avrebbe sortito alcun effetto. Sicché la situazione è bloccata e le Regioni hanno rinunciato a presentare emendamenti alla legge di stabilità 2015, ribadendo, con forza, però, le preoccupazioni ele perplessità sulle scelte del Governo che rischiano di compromettere la funzionalità delle amministrazioni territoriali, con gravi conseguenze operative sulle comunità locali. A guardare bene e a sentire il vice presidente della giunta regionale del Molise, saremmo, quindi, di fronte alla pantomina dello scarica barile. Ai vertici delle istituzioni! Cosa mai potrà riservare il futuro? Magari, chi lo può dire, la cancellazione delle Regioni. Dardo
Il Tar annulla la nomina di Angela Crolla Era stata nominata presidente Commissione Pari Opportunità CAMPOBASSO. Annullata la nomina della Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Molise Angela Crolla e di tutto l’ufficio di presidenza.” Il Tar Molise ( sezione I ), con ordinanza n.163 ha concesso la sospensiva accogliendo il mio ricorso proposto in
qualità di Consigliera di Parità della Regione Molise - scrive Giuditta Lembo - grazie all’eccelsa professionalità dell’Avv. Antonio Guida , ricorso scaturito proprio dalla mancata convocazione della Consigliera da parte della Presidenza del Consiglio regionale alla riunione in cui si
procedeva alla nomina della Sig.Crolla come Presidente della Commissione e delle due vice-presidenti. In particolare, il Tar ha riconosciute come illegittime tali nomine effettuate in mia assenza” . Martedì prossimo alle ore 11.00 presso l’Ufficio della Consigliera di
Parità in via Genova 11, si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperà anche l’Avv. Antonio Guida
per illustrare nei dettagli l’esito del ricorso.a
La Corte dei Conti ha analizzato la Regione Udienza pubblica per il giudizio di parificazione del rendiconto generale CAMPOBASSO. Si è tenuta ieri mattina l’udienza pubblica per il Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2013. Nella requisitoria, approvata dalla Giunta con delibera 557 del 28 ottobre 2014, fatta dal Procuratore Generale Carlo Alberto Manfredi Selvaggi due le criticità riscontrate, maggiormente, fra le tante regionali ossia Sanità e partecipate. Per quanto riguarda la Sanità la Regione Molise dal
2007 è in costante indebitamento, per la partecipate si rileva il fatto di non aver proceduto alle dismissioni da tempo richieste dal legislatore. ” In questa sede la Procura non parla di azoni di responsabilità amministrative e quindi di richieste di risarcimento a persone fisiche ma esprime delle considerazioni sul bilancio regionale che viene valutato dalla sezione regionale di controllo. Il Pubblico Ministero fa delle considerazioni su tre punti essenziali: le partecipazioni so-
cietarie della Regione, perchè non è ben chiaro il quadro di riferimento nel quale si opera, il disavanzo sanitario che è una delle questioni dibattute ultimamente, e i costi della politica”. In merito al terzo punto il Procuratore precisa: ” Sono emersi due punti fondamentali il primo riguarda il finanziamento ai gruppi regionali e per i quali la Procura sta intervenendo con azioni di responsabilità, in secondo luogo le indennità di cariche, ci sono state delle modifiche nor-
mative su cui vengono espresse alcune criticità”. E’ interessante leggere poi la parte della requisitoria che riguarda proprio i costi della politica: “ in conclusione la riduzione dei c.d. costi della politica rispetto all’esercizio precedente, salvo che per il finanziamento dei gruppi consiliari, sembra essere conseguenza non già della l.r.n.10/2011 piuttosto della drastica riduzione del numero dei componenti di Consiglio e Giunta” , da 30 si è passati a 20 consiglieri regionali.
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3 20 dicembre 2014
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Una Mostra da 190mila euro Quella inaugurata ieri alla Gil a Campobasso al di fuori di qualsiasi programmazione reale per la cultura molisana Mentre non è più sovrintendente chi l’ha portata nel capoluogo CAMPOBASSO. Nessuno ce ne voglia. Ieri sera l’inaugurazione della mostra “Giorgio De Chirico. Gioco e gioia della Neometafisica” nel capoluogo molisano, presso le sale della Fondazione Molise Cultura, e che si protrarrà fino al prossimo 6 aprile. Questa pittura sarà ispiratrice di architetture reali realizzate nelle Città di fondazione di epoca fascista, dove il Razionalismo Italiano, accanto a strutture razionaliste lavorerà anche su forme, spazi e particolari architettonici metafisici. E nella ex Gil ci cala, quindi, a pennello. A pennello, invece, non cala dinanzi al vuoto culturale che ha accompagnato questa mostra. Ad un vuoto che fa seguito all’altro vuoto del Forum sulla cultura che non ha portato ad alcun risultato. Era, allora, il caso di prevedere una spesa
di 190mila euro per una Mostra che, come dicevamo, cade nel vuoto cosmico culturale? Era logico spendere questa cifra mentre si continua a viaggiare a fari spenti in un settore che non riesce a conoscere il becco di un quattrino se non questi specchi per le allodole? Quale cultura per il Molise? Quali spazi per i tanti giovani molisani che vogliono fare qualcosa? Scusate, ma la ex Gil non è nata nel lontano 1939 proprio per assicurare ai giovani l’impiego migliore nel tempo libero per spazi destinati alla lettura, al teatro, al cinema forum, allo sport? E perchè, allora, farli pagare per mantenere in piedi una sovrastruttura che non ha senso? A partire dal compenso del presidente e a un personale che è fin troppo numeroso mentre quelli spazi dovrebbero essere ad appan-
naggio di chi li vuole sfruttare per la cultura? Troppi interrogativi che cozzano contro un muro di insensibilità. Non da ultimo, la Fondazione Molise cultura ha ritenuto mettere da parte proprio chi questa mostra ha portato a Campobasso. Da Gino Marotta a Giorgio De Chirico: l’Arte figurativa a Campobasso raggiunge livelli molto alti, peraltro del tutto inusuali. Entrambi i Maestri di pittura proposti con le loro maggiori opere per un incontro fertile con l’Arte moderna. Entrambe curate da Lorenzo Canova, professore di storia dell’Arte contemporanea dell’università del Molise e componente del board della Fondazione de Chirico, nonché sovrintendente defenestrato della Fondazione Molise Cultura cui, tra l’altro ha lasciato l’indelebile eredità della Mostra di
Marotta. Ironia della circostanza: uscito dalla finestra, Canova, alla Fondazione Molise Cultura, rientra dalla porta con la dote dell’interessantissima Mostra : “Giorgio De Chirico Gioco e gioia della Neometafisica”. Uno sberleffo al presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, al consigliere delegato alla Cultura Domenico Ioffredi, al presidente della
Fonazione Antonella Presutti e al direttore Sandro Arco che se ne sono sbarazzati con una leggerezza non considerando i meriti e le qualità del professore. Ma tant’è, è questo il senso della cultura che nessuna mostra potrà cancellare. E ce ne scusiamo con De Chirico che alla ex Gil, ripetiamo, per la sua arte razionalista ci sta a casa.
Registro tumori, finalmente partito Dopo una battaglia di anni è stato possibile raggiungere l’obiettivo seppure il Molise è stata l’ultima regione ad istituirlo TERMOLI. Il registro tumori nel Molise è partito il primo giugno scorso. Il Molise era l’unica regione inadempiente anche per il registro obbligatorio dei mesoteliomi, l’unico previsto. Ma anche la casistica delle morti e dei decessi ospedalieri era tenuta alla rinfusa, a seconda di ogni diktat ospedalieri, senza uniformità od omogeneità alcuna. Da qui l’importanza di metodo e di progetto del nuovo Registro, quello generale, che da qui a due anni e mezzo, con i primi 36mesi di inserimento dai, produrrà statistiche significative ed entro il 2019 sarà accreditato. A fare il punto della situazione dietro invito della fondazione Lorenzo Milani Onlus sono stati i due curatori e responsabili scientifici, i dottori Carrozza e Fabrizio, che slide alla mano hanno prima riepilogato tutto l’iter che ha portato al varo del Registro sotto l’egida dell’Airtum e il tutorato del più consolidato modello di Latina, quindi cosa avverrà nel prosieguo di una esperienza che si basa anche su SOFTWARE all’avanguardia, questo l’intervento del dottor Fabrizio. “Il registro tumori è partito inteso come registro di incidenza, mortalità e mesoteliomi. Ormai siamo cominciando a registrare le patologie e quindi i pazienti da giugno. Tutta la fase
decisore per la prevenzione e la programmazione sanitaria. La correlazione con il territorio è automaticamente inserita nel discorso che fa parte della prevenzione sul territorio. man mano che avremo dei dati stabilizzati verificando un incremento di una determinata patologia sarà compito nostro segnalarla alle istituzioni che facciano la verifica sul territorio le istituzioni sono Regione e Asrem che sono i nostri diretti collegamenti ma anche l’università che già stiamo coinvolgendo per la verifica statistica dei dati.
preparatoria che è durata per quello che riguarda me e il dottor Carrozza che è il responsabile scientifico è durata un anno e qualche mese e abbiamo dato inizio alla registrazione da quando abbiamo avuto gli stanziamenti ossia il primo ottobre 2013 a oggi sono passati un anno e 2 mesi e siamo diventati da non esistere il registro tumori a far diventare il registro tumori una realtà operativa. Certo per avere i dati e poter essere divulgati i dati ogni registro ha bisogno di un tempo per l’ac-
creditamento che è dai 3 ai 5 anni e questo è un elemento di serietà per poter entrare nel consesso internazionale del registro tumori che ci fa da tutor ed ente accreditante. Sono passi che hanno reso possibile l’attuazione della prima fase di registrazione. Adesso si procede con la registrazione dei casi stiamo andando indietro di quattro anni perché per una popolazione di 300mila abitanti c’è bisogno di un quadriennio di registrazione almeno per poter essere accreditati altrimenti
i numeri sono troppo piccoli per poter avere la validazione internazionale per cui stiamo registrando il 2010 entro giugno finiremo il biennio 2010-2011 e l’autunno del 2016 finire la registrazione dei quattro anni e passare all’accreditamento che pensiamo di poter avere per la fine del 2016. Per valutare l’incidenza questo è un problema immediatamente successivo o che si deve affrontare in itinere perché dobbiamo avere prima dei dati sicuri e accreditati e fruibili per la popolazione e per chi è il
La verifica dei dati mortalità che va fatta in parallelo con il registro di incidenza ha bisogno di verifiche statistiche stiamo procedendo con rigore scientifico. Un altro passo decisivo è stato fatto trovando i fondi che siano stabili e rinnovati ogni anno ed è fondamentale l’impegno dei decisori. Da parte nostra abbiamo attivato anche il registro dei mesoteliomi dopo la delibera regionale che ha stabilito il Cor l’organismo di organizzazione sul territorio del registro dei mesoteliomi eravamo l’ultima regione a non avere il registro dei mesoteliomi da tre mesi ce l’abbiamo. Un altro tassello è stato inserito”.
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20 dicembre 2014
Scuola, in Molise una marea di ricorsi Sulla contrattazione la Cgil ha presentato oltre 200 contestazioni alle decisioni governative CAMPOBASSO. Il rinnovo dei contratti su posti disponibili, per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali, non è giustificato. Lo dice la sentenza della Corte di Giustizia europea del 26 novembre 2014. Gli accordi europei che regolano la materia impongono agli Stati di indicare le ragioni oggettive che determinano la reiterazione dei contratti a termine, ponendo anche un limite temporale di 36 mesi. Inoltre, occorre indicare le sanzioni per chi ne abusa e i risarcimenti che non devono essere inferiori al danno subìto dal lavoratore. La Corte di Giustizia europea, con la storica sentenza del 26 novembre 2014 ha scritto che non è sufficiente che lo Stato dichiari l’intenzione di bandire i concorsi: deve indicare tempi certi del loro espletamento. Infine, il principio ESPRESSO vale sia per il settore pubblico sia per quello privato. Si tratta di una sentenza storica che deve essere subito applicata. Sono almeno 15 mila i ricorsi pro-
CAMPOBASSO. Nonostante la disponibilità di merito, più volte ribadita anche a livello tecnico da parte della Conferenza delle Regioni per costruire un percorso condiviso nella Legge di Stabilità 2015, teso a rispettare i vincoli europei ma senza compromettere la funzionalità della Pubblica Amministrazione nei territori, il Governo ha precluso e reso impercorribile ogni dialogo possibile con le Istituzioni locali e regionali. Fin dalle prime anticipazioni sui tagli cumulati superiori a 10 miliardi di euro, spalmati tra Regioni, Province e Comuni, era stata avanzata una controproposta finalizzata a trovare la sintesi tra gli equilibri del bilancio nazionale ed il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi pubblici erogati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni.
tratti da tempo determinato a tempo indeterminato per un numero significativo di docenti e di ATA che lavorano da anni nelle scuole molisane. La FLC CGIL Molise nel ricordare che il giudice di Larino aveva già equiparato il servizio, ai fini della carriera e degli scatti d’anzianità, tra contratti a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato, organizza un’incontro informativo con il personale docente ed ATA coinvolto dagli esiti della sentenza della Corte di Giustizia con la presenza dei legali della FLC CGIL Molise.
mossi dal 2010 dalla FLC CGIL nella scuola. Alcuni con sentenze già favorevoli. La maggior parte giacciono presso i tribunali italiani, molti già in Cassazione, rimasti in sospeso in attesa del pronunciamento della Corte Euro-
pea. Dopo tale pronunciamento l’esito delle sentenze definitive dovrebbe essere ormai scontato. In Molise la FLC CGIL ha presentato oltre 200 ricorsi. I giudici di Larino e di Isernia avevano rinviato la
decisione, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia, mentre i ricorsi presentati a Campobasso erano calendarizzati presso la Corte d’Appello. Si aprono, con questa sentenza, spiragli importanti per trasformare i con-
Saranno illustrate le diverse tipologie alle quali la sentenza della Corte fa riferimento e si evidenzieranno le modalità per riaprire i termini anche per coloro che in precedenza non avevano presentato alcun ricorso ed hanno diritto alla stabilizzazione o/e al risarcimento del danno.
Legge di stabilità scontro tra Stato e Regioni Sono molti i punti in sospeso e da chiarire tra le parti prima dell’accordo Al di là delle forme spettacolari con cui il Presidente del Consiglio convocò i Presidenti delle Regioni alle ore 8.00 di mattina alla Sala Verde di Palazzo Chigi, nella sostanza non si è determinata alcuna cooperazione istituzionale concreta sulla Legge di Stabilità 2015. Anche il tentativo in “zona Cesarini” che la Conferenza delle Regioni ha fatto per individuare, attraverso emendamenti condivisi con il Governo, delle possibili soluzioni ai temi più impellenti della sanità, degli esuberi delle Province, della sottostima nei trasferimenti finanziari e nella gestione del Patto di Stabilità verticale, non ha sortito alcun
effetto. L’incontro tra il Presidente della Conferenza ed il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha sbloccato la situazione, tant’è vero che le Regioni hanno rinunciato a presentare i propri emendamenti, ribadendo, con forza, preoccupazioni e perplessità sulle scelte del Governo che rischiano di compromettere la funzionalità delle amministrazioni con gravi conseguenze operative sulle comunità locali. Le Regioni prendono atto degli orientamenti assunti dal Governo e sono pronte a fronteggiare le molteplici esigenze presenti sul territorio,
ma è evidente che in assenza di strumenti adeguati non potranno offrire soluzioni strutturate alle aspettative della popolazione. Se nel disegno del Governo si pensa di esporre le Regioni per alimentare le proteste sociali tese a favorirne il superamento così come è accaduto con le Province, si è sulla strada giusta ma una simile impostazione poteva essere perseguita attraverso un dialogo costruttivo che evitasse di scaricare effetti negativi sulle persone.
Lettera Aperta di Maurizio Spina L’economia abruzzese e molisana stenta a riavviarsi. Il 2013 è stato ancora un anno negativo: secondo le stime effettuate dallo SVIMEZ, il PIL scende in entrambe le regioni. Con questi dati il Segretario della CISL AbruzzoMolise, Maurizio Spina, ha aperto i lavori del Consiglio Generale, che si è svolto a Lanciano presso l’Hotel Villa Medici. Alla riunione ha partecipato il Segretario Nazionale Confederale, Giuseppe Farina. Un quadro sfavorevole per la crescita che si riflette anche sui valori del mercato del lavoro: in Abruzzo dal 2008 ad oggi l’occupazione è scesa di quasi 50 mila occupati. La situazione è drammatica, nei primi 9 mesi del 2014 solo 474 mila persone hanno un posto di lavoro a fronte dei 523 mila occupati nel 2008. Il tasso di occupazione della popolazione tra
Abruzzo e Molise hanno bisogno di un cambiamento radicale 15 e 64 anni è diminuito di 6,2 punti percentuali rispetto a 6 anni fa. Dal 2008 ad oggi il sistema delle imprese ha perso 4 mila lavoratori, mentre nel terziario, le imprese del commercio e dei servizi, hanno fatto registrare, addirittura, un calo di 55.000 unità. Il settore delle costruzioni registra una situazione stabile del numero degli occupati: 46 mila lavoratori. Solo in agricoltura, nei primi 6 mesi di quest’anno, gli occupati sono aumentati di 10 mila unità. Nel terzo trimestre 2014 continua la crescita tendenziale del numero dei disoccupati che sono passati dai 32 mila del 2008 ai 70 mila rilevati dall’ISTAT nel scorso mese di settembre. Il tasso di disoc-
cupazione è pari al 12,9%, in crescita di 1 punto percentuale rispetto al 2013. Dopo 6 anni dall’inizio della più grave crisi economica dal dopoguerra, il mercato del lavoro in Molise ha perso 11 mila occupati. Anche se nel terzo trimestre 2014 si registra una lieve crescita rispetto all’anno precedente, attualmente solo 105 mila persone hanno un posto di lavoro a fronte dei 116 mila occupati nel 2008. Il tasso di occupazione continua a diminuire: siamo passati dal 54,6% nel 2008 al 50,1% nel 2014. Dal 2008 ad oggi solo nel settore dell’agricoltura si registra un aumento della forza lavoro. Il tasso di disoccupazione dei molisani è ar-
rivato al 13,2%, quasi 4 punti percentuali in più rispetto al 2008. I disoccupati, dal terzo trimestre 2008 ad oggi sono aumentati, passando da 12 mila a oltre 16 mila. Secondo i dati dell’INPS le ore autorizzate di Cig da gennaio ad ottobre sono in aumento. L’Abruzzo e il Molise hanno un’unica strada da percorrere: recuperare risorse necessarie per lo sviluppo e la crescita, dato che i bilanci regionali sono ingessati e i trasferimenti statali diminuiscono di anno in anno. La classe politica deve sviluppare una capacità di proposta per ridurre gli sprechi e le inefficienze. La CISL, in questi anni è stata
troppo spesso inascoltata, soprattutto quando chiedeva una politica riformatrice. Oggi non è possibile perdere ulteriori tempo perché i nostri giovani, i nostri disoccupati, le nostre donne, i nostri anziani e i nostri lavoratori hanno bisogno di certezze. La politica da oggi deve lavorare per costruire una diversa dimensione territoriale, quella della Macroregione Adriatico-Ionica. In un contesto economico che è globalizzato il sindacato deve imparare a fare i conti ed a rimettersi in discussione con un mercato diverso, dove anche le vecchie protezioni che fino ad ora ci avevano garantito, sono oramai superate. Di fronte alle sfide del cambiamento dobbiamo rispondere cercando di definire nuovi schemi per riaprire il dialogo con il governo. L’Italia è un paese che si è impoverito: oggi per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di favorire nuove politiche industriali che attraggano
TAaglio lto
5 20 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
A margine delle politiche europee: non essere i soli a passarcela male non dà conforto alcuno
E’ l’eccessivo disavanzo il male endemico dell’Italia I bilanci del 2015 di Francia, Italia e Belgio saranno valutati dalla Commissione Ue nel prossimo mese di marzo L’Italia rischia una procedura per il disavanzo eccessivo basata sul debito. Dal bollettino mensile di dicembre della Bce è emerso che il piano di bilancio italiano per il prossimo anno comporterebbe un aumento del fabbisogno finanziario netto dello 0,4% del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2015. La Commissione europea potrebbe quindi decidere di aprire una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito nei confronti del Paese, la cui valutazione sul bilancio è attesa a marzo, a meno che si rilevino fattori attenuanti per l’inosservanza del parametro. Se la Commissione confermerà la propria valutazione di violazione della regola del debito, infatti, dovrà redigere una relazione che potrebbe portare alla procedura per i disavanzi eccessivi. Pertanto, per non mettere a repentaglio la sostenibilità delle finanze pubbliche e preservare la fiducia dei mercati, è importante assicurare il pieno rispetto dei requisiti del Patto di stabilità e crescita, e
della regola del debito. I piani del governo Renzi indicano già un rinvio della scadenza dell’obiettivo di medio termine di convergenza dei saldi di finanza pubblica al 2017, ovvero in ritardo di due anni rispetto alla raccomandazione del consiglio Ecofin nel parere pubbli-
cato lo scorso luglio, oltre che una deviazione dalla regola del debito. Il documento programmatico di bilancio prevede un obiettivo di disavanzo del 2,6% del pil nel 2015, meno severo rispetto all’obiettivo dell’1,8% del prodotto interno lordo stabilito nell’aggiornamento
Sanità, deficit non solvibile di Nicola Felice Quanto si apprende dalle prime sommarie notizie sull’esito del tavolo tecnico interministeriale, risponde ampiamente a quanto previsto; non poteva essere altrimenti visto l’enorme deficit finora accumulato. Rispetto all’anno 2012 e precedenti, in cui si maturava un deficit di circa 50 milioni per anno, nel 2013 il deficit è diminuito 35 milioni, e nel corrente 2014 si dovrebbe attestare intorno ai 20
milioni. Qualcosa sembra sia migliorata dal punto di vista del deficit, mentre, però, sono continuati e cresciuti i disservizi ai cittadini con lunghe liste di attese, disagi al pronto soccorso degli ospedali,…come pure è cresciuto il disagio per il personale dipendente che continua a diminuire a causa del blocco del turn over. In più occasioni di confronto e dibattito come Comitato San Timoteo abbiamo sostenuto che il deficit accumulato, ormai prossimo a 400 milioni di euro,
L’INTERVENTO di Luigi Zappone * Anche e soprattutto in Molise,un lavoratore autonomo su quattro è a rischio povertà. Le famiglie delle“partite IVA”, dei piccoli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti,dei liberi professionisti e dei soci delle cooperative corrono un rischio povertà quasi doppio rispetto a quello delle famiglie di lavoratori dipendenti. I dati sconvolgenti che la CGIA di Mestre ha diffuso di recente sono utili per disegnare il profilo del quinto stato in Italia: quello del “ lavoro indipendente”.Tre milioni e mezzo di persone, tra cui oltre due milioni di imprenditori individuali, circa novecentocinquantamila mila professionisti, quattrocentoquarantamila ditte individuali che beneficiano di un regime fiscale di vantaggio. C’è chi l li considera “imprenditori” e chi, invece, non esita a definirli “evasori fiscali”.Sta di fatto che,
non è sostenibile dal Molise, ancor più oggi con la crisi in atto, pertanto riteniamo che l’unica soluzione è un intervento specifico da parte del Governo centrale. Un primo segnale si è avuto con l’Art. 40 della legge di stabilità in corso di approvazione, che assegna 40 milioni al Molise al fine di facilitare il rientro dal deficit. Questo però non basta, quindi bene fa il Presidente Frattura a chiedere al Governo di “azzerare” il deficit per poi poter ripartire con la giusta programmazione,
del programma di stabilità di quest’anno. L’Eurotower ha anche osservato che il piano di bilancio italiano prevede, fra l’altro, una riduzione dei contributi previdenziali per i neoassunti, una riduzione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e il
definendo anche accordi di confini con le regioni limitrofe come indica il nuovo Patto della Salute. Ritenendo che la salute dei cittadini non ha colore politico, questa richiesta dovrà essere sostenuta indistintamente da tutti:delegazione parlamentare, associazioni di categorie, sindacati, comitati, …..; ne va del destino del Molise! Come pure continuiamo a ritenere molto negativo il commissariamento dell’attuale Commissario Frattura, con le nuove disposizioni del Patto della Salute ci ritroveremo un commissario tecnico, sicuramente non molisano quindi non a conoscenza delle condizioni socio-economi-
Troppi lavoratori a rischio povertà su questo ampio settore del lavoro si sono fin qui scaricate iniquità fiscali e vere ingiustizie previdenziali al punto da avere negato al lavoro autonomo anche i più elementari ammortizzatori sociali. Vi è che, oggi, la maggioranza di queste “partite IVA” non solo sono povere, ma sono escluse dall’ambito dove si affrontano la grande impresa e il lavoro dipendente. I dati parlano chiaro: dal 2008 al primo semestre del 2014 gli “autonomi” che hanno chiuso l’attività sono stati circa trecentocinquantamila, a fronte di una diminuzione dei lavoratori dipendenti che rasenta solo il quattro per cento. Sempre la CGIA ha fatto presente che, nell’anno 2013, circa il venticinque percento degli “autonomi” ha “tirato avanti” con un reddito di-
sponibile inferiore ad €. 9456 annui, corrispondente alla sogli di povertà calcolata dall’ISTAT. Venendo al fulcro del problema rileviamo che : i primi sette anni di crisi non hanno solo sbaragliato la classe operaia, ma si sono abbattuti sul ceto medio. E’ infatti a questa categoria che l’analisi delle classi, come quella statistica, ha assimilato il lavoro indipendente, sia quello professionale che quello della piccola impresa o del commercio. In quanto “ceto medio” il lavoro indipendente sembrerebbe dunque privilegiato. Così non è più. Va qui ricordato, inoltre, che, a differenza dei lavoratori dipendenti, “quando un lavoratore autonomo chiude in maniera definitiva la propria attività, non dispone di alcuna misura di sostegno del red-
trasferimento, ora permanente, in forma di sgravio fiscale ai lavoratori a basso reddito, introdotto inizialmente su base temporanea lo scorso aprile. “Queste misure espansive saranno in parte compensate da una riduzione della spesa pubblica, specie a livello delle amministrazioni locali”, hanno rilevato gli esperti del board di Francoforte. Oltre all’Italia, al momento anche il Belgio non sta rispettando la regola di riduzione del debito pubblico fissata dal Fiscal compact. Circa la Francia, che invece non rispetta la regola del 3% nel rapporto deficit/pil del Patto di stabilità e di crescita, se il Consiglio confermerà l’attuale valutazione di inosservanza del parametro, potrebbe arrivare alla fase successiva della procedura per i disavanzi eccessivi e applicare le eventuali sanzioni. Nel complesso, i bilanci del 2015 di tutti e tre i Paesi saranno valutati dalla Commissione Ue nel prossimo marzo. L. M.
che e non farà altro che esercitare la sua funzione da “ragioniere”. E’ utile rilevare che già oggi tutti i vertici dirigenziali dell’ASREM (Direttore Generale, Amministrativo, Sanitario), dell’Assessorato alla Sanità della Regione Molise, il sub-commissario, sono tecnici non Molisani, sicuramente graditi se non proprio “suggeriti” dal potere centrale, si può pensare che la Sanità Molisana è già così “sotto tutela”, sarebbe il colmo non conservare almeno il PresidenteCommissario ad acta Frattura, che conosce il territorio e facilita il confronto con le associazioni di categorie, comitati ecc….
dito”. A questo si aggiunge il fatto che, purtroppo, non è facile trovare un altro lavoro: spesso l’età non più giovane e le difficoltà del momento costituiscono una barriera al reinserimento, spingendo queste persone verso forme di lavoro esclusivamente in nero. A livello territoriale, dobbiamo registrare – nostro malgrado – che la peggiore contrazione delle “partite IVA” si è registrata al Sud: in particolar modo in Campania, Sardegna, Calabria e, purtroppo, Molise, la riduzione è stata di circa il dieci per cento .In conclusione è con non celata amarezza che dobbiamo prendere atto che, dopo quasi sette anni di crisi, il cosiddetto “ceto medio produttivo” (costituito in grossa parte da commercianti ed artigiani) è sempre più in affanno: oggi è il corpo sociale che più degli altri è scivolato verso il baratro della povertà e dell’esclusione sociale. *Confimpresa Molise
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso
20 dicembre 2014
Tanti dubbi sul cartellone natalizio del Comune Poca sostanza e tanti giorni senza un vero spessore qualitativo CAMPOBASSO. Qualcuno, anzi in parecchi ci speravano. Speravano che in un capoluogo di Regione, dopo anni di buio (in tutti i sensi) si riuscisse ad organizzare, al pari di quasi tutti i centri italiani, un evento gratuito che festeggiasse l’arrivo del nuovo anno. Invece no. Nonostante gli oltre 43.000 euro (oltre altri oneri) impegnati per il cartellone proposto dall’amministrazione Battista ed a cui hanno lavorato gli Assessori Colagiovanni, de Capoa e Salvatore coordinati dal delegato al Turismo Michele Durante, non si è riusciti ad essere al pari di altre città in questo frangente. Siamo bravi, siamo belli, siamo capaci, nessun ci fa paura ma alla fine, caro campobassano, per trascorrere un paio di ore in spensieratezza e cacciar via questo anno disastroso o stai a casa o vai a pagare tanti bei soldini ai locali privati. Forse organizzando un qualcosa in piazza, in cui tutti, anche chi non può permettersi altro, poteva stappare una bottiglia di spumante in compagnia, si sarebbero intaccati gli interessi
di alcuni privati, ma tant’è… Comunque, senza entrare nel merito dei singoli artisti presenti sul palinsesto cittadino, ci si aspettava qualcosa in più rispetto ad una serie di iniziative portate avanti tutto l’anno da alcune Associazioni, oppure di altre che potrebbero esser svolte in un qualunque periodo dell’anno, senza attendere necessariamente delle festività. Ottima la scelta della musica live con alcuni concerti di spessore, ma per il resto attività standard e già viste. E dunque, da disfattisti, criticoni quali vogliamo essere, ci poniamo una domanda: con 43.000 euro, oltre spese di SIAE, noleggi di strumentazione e promozione (mi raccomando, che si usi un carattere più grande per il flyer!!) si poteva scegliere di puntare su un numero inferiore di appuntamenti, ma magari di richiamo diverso e che davvero avrebbero potuto attrarre i famosi “turisti” a cui sempre facciamo riferimento ma che poi nessuno vede. Quella affannosa ricerca di riempire 20 giorni di atti-
vità, con qualunque cosa capiti a tiro, pur di ostentare 30 o 40 eventi, continua a dominare le menti di chi amministra. Campobasso (forse per poco ancora) è un capoluogo di Regione e molti auspicavano che la nuova amministrazione partisse con una marcia diversa su questo tema, considerato che di soldi ce ne stavano e anche parecchi. Difatti i 43.000 euro e dispari del cartellone, sommati ai 49.000 delle luci (p.s.: Ma quanto costerebbe comprarle quelle luci se per noleggiarle 20 giorni ci vogliono tutti quei denari??) avrebbero permesso 6-7 appuntamenti di rilievo, almeno interregionale, proiettando per la prima volta Campobasso nella dimensione di CITTA’. Per carità, chi è eletto dal popolo decide, opera e prende oneri e onori. Magari in questo modo si sono accontentate associazioni e artisti locali, rafforzando i rapporti dell’Ente e degli Amministratori con il territorio (e non solo…) però evitiamo proclami di livello interstellare parlando di una Campobasso 3.0, dove da ora in
poi si viaggerà alla velocità della luce e vedremo arrivare i pullman di visitatori a vedere la nostra illuminazione natalizia. E chiudiamo con quanto detto in apertura sulla notte di San Silvestro: a Salerno ci sarà il concerto di Emma Marrone a Padova Massimo Ranieri a Savona Irene Grandi a Tivoli gli Stadio, a Cosenza De Gregori ad Alghero Caparezza. Non stiamo parlando di Roma, Napoli o Milano, ma di centri sicuramente un po’ più grandi di Campobasso ma non di Capoluoghi di Regione. Campobasso 31 dicembre: Piazzetta Palombo ore 19: Le Maitunate Campobassane: le più belle canzoni campobassane e le maitunate. (Costo zero per il Comune, se non per la fornitura di pedane e impianto audio e luci.) Male che vada, se proprio qualche campobassano vuole trascorre, al pari di milioni di italiani, il Capodanno in piazza, senza spendere 70/80 euro in un locale, può andare a Termoli dove in Piazza Monumento si ballerà con un party curato dal gruppo Opera Circus.
“Cimino al nazionale? Un punto fermo per la categoria” Cosimo Santimone sottolinea la nomina del collega all’interno della Commissione giuridica CAMPOBASSO. Cosimo Santimone, consigliere nazionale dell’ordine dei Giornalisti esprime soddisfazione per l’elezione del collega e amico, Vincenzo Cimino, nella commissione giuridica del Consiglio Nazionale. “In un momento storico difficile, per non dire drammatico per il nostro settore, scrive Santimone – è quanto mai importante avere rappresentanti che lavorano concretamente e quotidianamente per l’intera categoria. Nessuno escluso. Ed Enzo è uno di
questi. Un risultato eccezionale, quello conseguito dal collega: non era mai accaduto che per la quarta volta consecutiva un giornalista facesse parte di organismi interni al consiglio nazionale e per il piccolo Molise, in termini di rappresentanza in seno al consiglio stesso, può essere solo un motivo di vanto (basti pensare che la sola Lombardia è presente con circa 30 consiglieri). Si tratta prosegue – di un risultato raggiunto grazie a una costante attività, evidentemente apprez-
zata e stimata dai vertici nazionali. Tuttavia - precisa ancora Santomone - quello raggiunto dal collega Cimino è anche il risultato di un lavoro di squadra, il nostro, teso a sostenerci e crescere, per poter assolvere, sempre con professionalità, ai compiti per i quali ci avete eletto. Malgrado ‘incantatori di serpenti’ che a volte hanno cercato di dividerci, io e il collega Cimino, siamo rimasti, spesso soli (ma sempre coerenti), a reggere e ‘fortificare’ all’interno del con-
siglio nazionale il nome ‘Molise’. Riuscendo a strappare nomine a cognomi a dir poco ‘fragorosi’. Un lavoro, quello del collega e del sottoscritto, che continuerà, nell’ambito di quelle che sono le nostre competenze all’interno del consiglio nazionale, con un unico obiettivo: l’interesse della nostra categoria. All’amico Enzo ha poi concluso Santomone - rinnovo gli auguri e un grosso in bocca al lupo per l’enorme mole di lavoro che lo attende”
LE SCALE CROMATICHE DI GIORGIO DE CHIRICO IN ESPOSIZIONE ALLA EX GIL di Massimo Dalla Torre Dopo il successo dell’antologica dedicata lo scorso anno a Gino Marotta, la Fondazione Molise Cultura presenta Giorgio de Chirico, protagonista poliedrico dell’arte moderna. Settanta opere tra dipinti, disegni e grafiche provenienti dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico che è una delle mostre più complete mai realizzate in Italia sulla Neometafisica dell’artista che, a partire dalla prima fondamentale mostra di San Marino del 1995, ha ottenuto grandi riconoscimenti planetari, come, ad esempio, le mostre organizzate dai grandi musei di Parigi, San Paolo del Brasile, Francoforte, Atene, Tokio e New York. L’esposizione Campobassana vuole essere un importante momento di riflessione sugli ultimi dieci anni di lavoro di uno degli indiscussi interpreti della Neometafisica, in cui il pittore ri-
scopre la vena creativa che gli permise di rielaborare e nel frattempo trasformare l’immenso bagaglio iconografico del primo periodo metafisico creando non delle semplici repliche, ma opere di una nuova felicità immaginativa, dove è possibile riscoprire la pittura libera da ogni condizionamento. Il tutto in considerazione che le opere neometafisiche esposte nei saloni della Fondazione sono frutto di una visione ludica, ironica e lucidissima, in cui si esalta un mondo di immagini e scoperte, di nuovi confini all’insegna della densità filosofica e culturale che ha sempre segnato il percorso pittorico di De Chirico passando da Nietzsche alla tragedia greca, da Eraclito alla mitologia con una inusitata leggerezza compositiva che nasconde un mondo ancora ricco di segreti da scoprire. In questo modo le opere si legano a
un immaginario paesaggio molto vicino all’ambiente storico molisano che passeggia con un’intensità di colori tra antichità e modernità. Cose che ingigantiscono l’archeologia di Pietrabbondante, Venafro, Larino e Altilia. Siti che tuttora dialogano con gli archeologi, i gladiatori e le rovine per approdare all’insospettabile modernità del palazzo dell’EX GIL, capolavoro di razionalismo architettonico italiano che in de Chirico trovò una fondamentale fonte d’ispirazione tanto da influenzare l’ architettura dell’epoca che riecheggia ancora negli ampi spazi dell’edificio cittadino nella cui palestra, ora completamente trasformata, avrebbero potuto combattere e allenarsi gli atleti e i gladiatori impressi sulle tele. A dare valenza alla personale un convegno internazionale sull’opera del maestro, laboratori didattici per bambini e ragazzi e
visite guidate che accompagneranno il pubblico alla scoperta del mondo
di uno dei testimoni più autorevoli della pittura contemporanea.
A Bojano il “Natale in solidarietà” Una serie di iniziiative del Comune unitamente a Croce rossa, Caritas e Fidapa BOJANO. Visto il periodo di profonda crisi che stiamo attraversando l’Assessorato alle Politiche sociali, con la collaborazione dell’Osservatorio sui bisogni sociali locali, con la sezione della Croce Rossa, della Fidapa bojanese e della Caritas parrocchiale San Bartolomeo Apostolo, hanno deciso di organizzare un “Natale in solidarietà” che attraverso una serie di iniziative e spettacoli ha come obiettivo una raccolta fondi da destinare al-
l’aiuto di chi si trova in difficoltà. Ieri mattina a Palazzo Colagrosso si è svolta la presentazione dell’evento dove l’assessore Carlo Perrella ha parlato del programma della manifestazione, che vedrà undici spettacoli di artisti che parteciperanno in maniera totalmente gratuita. Perrella ha poi rimarcato come l’aumento delle famiglie in difficoltà, dalle trentatrè che venivano assistite nel 2011 ora ne sono circa 800 che chiedono aiuto, abbia
fatto preoccupare il comune e decidere di mobilitarsi per dare un aiuto vero a queste famiglie. Inoltre la Croce Rossa guidata dalla responsabile della sezione locale Addolorata Oranese e il parroco don Rocco Di Filippo, responsabile della Caritas parrocchiale, si occuperanno di donare ai più disagiato generi alimentari e qualche abito e quando possibile pagare anche qualche bolletta con i soldi donati dai volontari.
Campobasso
7 20 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Gara aperta tra i consiglieri comunali a chi interroga, interpella e presenta mozioni
Fanno a chi vince A naso, senza l’ausilio della statistica, in fatto di interrogazioni appare largamente in vantaggio Michele Ambrosio. Sulle mozioni vince facile il consigliere Francesco Pilone (da solo e in associazione) incalzato da vicino dai grillini Cretella, Felice, Gravina e Praitano Gara aperta tra i consiglieri comunali a chi interroga, interpella e presenta mozioni. Non hanno granché altro da fare che dedicarsi alla quisquiglie (non sempre però: Ambrosio docet), visto che la giunta non ancora è entrata nel vivo dei problemi amministrativi, delle scelte programmatiche, dei piani di gestione del territorio, né i consiglieri sono in condizione d’incalzarla. Le gerarchie ormai sono fissate e, soprattutto, rispettate: al vertice il sindaco, dietro gli assessori, quindi i consiglieri delegati dal sindaco e i consiglieri semplici. E fintanto il vertice a sua volta non raccoglie per intero e compiutamente gli input (politici e programmatici) da Ruta e Frattura e non sistema il pacchetto della dirigenza, non c’è altro da fare
che sbizzarrirsi in interrogazioni, mozioni e interpellanze per il primato. A naso, senza l’ausilio della statistica, in fatto di interrogazioni appare largamente in vantaggio Michele Ambrosio: solo all’assemblea consiliare del 22 dicembre ne presenta tre, con all’oggetto “Piazzetta Palombo: apertura giornaliera festivi e domenica – mostre pubbliche”; “Patrocini senza autorizzazioni” e “Urbanistica: conflitto di interessi”. Non di meno sono assidui interroganti i consiglieri Felice (in merito alla “Sistemazione delle aree verdi comunali” con riferimento alla Villa dei Cannoni e su “un presunto episodio di violenza di genere”), Praitano (sull’assegnazione di locali e strutture per il funzionamento dei gruppi consiliari e la definizione del-
l’Albo Pretorio informatico e documentale) e Gravina (in merito all’installazione delle luminarie durante il periodo natalizio). Tra gli interpellanti non manca certo Ambrosio che chiede degli stand in Piazza V.Emanuele e della pista per pattinaggio su ghiaccio in Piazza Pepe e del Nuclei indipendente di valutazione; non gli sono da meno i consiglieri Cretella (assegnazione di locali e strutture per il funzionamento dei gruppi consiliari) e Praitano (“Sistemazione delle aree verdi comunali” con riferimento alla Villa dei Cannoni). Sulle mozioni vince facile il consigliere Francesco Pilone (da solo e in associazione) incalzato da vicino dai grillini Cretella, Felice, Gravina, Praitano, sicuramente i più eccitati nella veste di moralizzatori, indaga-
tori, razionalizzatori. Le cui proposte di discussione vanno dall’istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e i principi e i criteri direttivi per il loro censimento ai marciapiedi adiacenti la lottizzazione “Parco San Pietro” alla limitazione e regolamentazione della distribuzione del materiale pubblicitario cartaceo e alla raccolta differenziata frazione organica dei rifiuti. Pilone e soci (Cancellario, Coralbo e Scasserra) invece propongono argomenti tipo: la predisposizione di tutte le procedure amministrative per l’acquisizione delle opere donate dal professore Zappitelli, l’installazione delle luminarie in città durante il periodo natalizio e la nomina dei componenti del Nucleo Indipendente di Valutazione. Molti argomenti sono
doppioni. E il sindaco e la giunta cosa propongono? Per stare in linea coi consiglieri, anch’essi volano basso. Una ratifica: la delibera di giunta riguardante la variazione al Bilancio 2014 e al pluriennale 2014/2016; una nomina: il rappresentante consiliare in senso al consiglio d’amministrazione del Convitto nazionale “Pagano” e la rettifica e l’integrazione della concessione del diritto di superficie relativo alla realizzazione di una nuova chiesa e di una sala polivalente in località Polese (storia vecchia di oltre 10 anni). Sono questi gli uomini e i problemi chiamati a risolvere di una città capoluogo di regione in piena crisi economica e occupazionale. Dardo
“Province, non vorremmo perdere il lavoro” Preoccupati i dipendenti delle due amministrazioni a seguito dei recenti provvedimenti di legge CAMPOBASSO. In assemblea il personale delle Province di Campobasso e Isernia che, a seguito della soppressione degli Enti, non riescono a vedere un futuro. La mobilitazione unitaria sulla questione del personale dipendente delle amministrazioni provinciali è sempre più urgente, viste pure le mancate risposte da parte del Governo, anche ieri a margine del sit-in dei lavoratori delle
Province, alla delegazione sindacale presso il Senato. Mancate risposte che confermano non solo il pericolo dei 20 mila esuberi, ma manifestano l’assoluta indifferenza per l’imminente caos che, a causa di un riordino istituzionale non governato e dei tagli ai trasferimenti finanziari, si scatenerà a breve sui lavoratori e sui cittadini a cui mancheranno servizi garantiti».
Ma rispetto al futuro di questi lavoratori sono intervenuti i senatori del Partito democratico in Commissione Bilancio, sostenendo che «i dipendenti delle province non rischiano il licenziamento; i lavoratori posti in mobilità per i primi due anni restano impiegati nel loro attuale posto di lavoro o in altre amministrazioni. Su questo tema attorno a cui c’è grande attenzione il Pd è
molto chiaro». In ogni caso, la segreteria regionale della Funzione pubblica Cgil «si impegna perchè si condivida, unitariamente insieme alle altre organizzazioni sindacali, con il presidente della Giunta regionale, un documento di contrasto alle restrizioni finanziarie e occupazionali sulle province previste nella legge di stabilità».
Il questore Pagano già apprezzato dalla gente Ieri conferenza stampa nella quale ha sottolineato la diminuzione dei reati CAMPOBASSO. Dalla gente è stato già apprezzato il questore di Campobasso, Raffaele Pagano, perchè ha saputo ricreare un clima di fiducia intorno alla Polizia con i maggiori controlli sul territorio e, per il fatto, di avere ricreato un nuovo ambiente anche all’interno. Ieri mattina, negli uffici di via Tiberio, il numero uno della Polizia, approfittando di un momento di convivialità per gli auguri di Natale “a voi giornalisti ma anche a tutti i molisani” ha snocciolato qualche cifra. “I reati più diffusi – ha spiegato – sono quelli contro il patrimonio: furti, per lo più, ma anche qualche truffa. Il basso Molise continua ad essere un ‘sorvegliato’ speciale e non solo nel periodo estivo. Ora siamo concentrati anche sull’area matesina dove attiveremo controlli straordinario nel periodo invernale soprattutto nella zona di Campitello Matese. Ma posso ritenermi soddisfatto perché da quando sono qui i reati sono diminuiti del 35%”. La prevenzione, i controlli straordinari e i poliziotti più in strada che negli uffici ha prodotto i risultati sperati all’arrivo di Pagano che sei mesi fa ha preso il posto dell’ex questore Pozzo. Al termine della breve conferenza stampa c’è stato un divertente fuori programma con gli zampognari di San Polo Matese che hanno intonato il classico “Tu scendi dalle stelle” all’ingresso della Questura.
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Isernia
20 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Il Comune non ha speso molto per le feste?” L’interrogativo è stato posto dal consigliere comunale Di Perna per il cartellone natalizio ISERNIA. Il Comune di Isernia ha promosso una serie di iniziative per il Natale 2014 e, come già avvenuto in altri comuni, scoppia il caso costi. In un periodo di grave crisi economica, con la maggior parte delle attività commerciali in crisi, una tassazione alle stelle ( tra le più alte d’Italia), la disoccupazione galoppante, l’amministrazione Brasiello sceglie di patrocinare le manifestazioni del Natale “regalando” alla proloco del Capoluogo Pentro 16.000 euro (Delibera n. 150 del 02.12.2014). Quello che per molti ignari cittadini è il “regalo” per il Natale 2014, è invece il frutto dei loro sacrifici contributivi e delle loro rinunce. Sulla questione interviene il Capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia – AN Di Perna. « Populus duas tantum res anxius optat panem et circenses » recitava Giovenale e l’amministrazione targata Brasiello sembra averne incarnato pienamente il senso rinunciando, o meglio, facendo rinunciare ai suoi cittadini anche al pane pur di ritrovarsi i “giochi”. È quanto avvenuto con le manifestazioni di questo Natale 2014, uno dei più duri degli ultimi anni a causa di una crisi economica che sembra non avere fine e che ha
condotto molte delle nostre famiglie sull’orlo della povertà. Ben vengano, in un tale contesto, i tentativi di restituire speranza ed allegria a chi ha ben poco da averne, il tutto, però, dovrebbe essere commisurato alle possibilità di cui si dispone badando, inoltre, alle priorità che si hanno sotto gli occhi. È esattamente quanto Brasiello ed amici hanno scelto di non fare gravando con una tassazione al limite del sostenibile la propria popolazione e fornendogli poi la caramella del divertimento. Sapete cari concittadini quanto è costato alle vostre tasche il Natale 2014? Ben 16.000 euro che il comune di Isernia, con Delibera n. 150 del 2.12.2014, ha scelto di regalare alla Proloco del capoluogo per installare delle casette (di cui alla Proloco si paga regolarmente l’affitto) ed una pista di pattinaggio (che comunque vi costa 10 euro l’ora). Il tutto proprio mentre si chiede alla popolazione uno sforzo immane per saldare Imu, Tasi, Tari e chi più ne ha più ne metta. Ma non finisce qui; gli sprechi dell’amministrazione “circense” si contano ovunque: nella scelta di “regalare” l’Auditorium per spettacoli di cui pochi potranno usufruire, nel
disinteresse più totale verso lo stato di degrado ed abbandono delle nostre strade e dei nostri marciapiedi, nella decisione clamorosa di lasciar andare l’Unimol dalla storica sede di Via Mazzini. Eh si signori, anche qui va sottolineato un ennesimo punctum dolens: tra cittadini di serie A (che possono permettersi di usufruire delle manifestazioni “promosse” dal “Circolo degli Scipioni” targato Brasiello) e cittadini di serie B (che invece pagano solo le tasse e non possono godere di un bel nulla perchè hanno già sacrificato tutto per quello), ce ne sono altri che sono addirittura di serie C; mi riferisco a quelli del centro storico che pagano per manifestazioni che si svolgono solo dalla Stazione a salire (obliando tutta la parte più antica e suggestiva) e che, inoltre, assistono alla costante migrazione di negozi, attività commerciali ed anche – da ultimo – della sede Universitaria da quella zona. Insomma la situazione è più che mai drammatica e la maggioranza, troppo occupata a pensare all’allargamento di Giunta, non si preoccupa di dare risposte concrete alla cittadinanza e, nel timore di essere scoperta
nella sua incompetenza, cerca di nascondersi dietro luminarie, casette e piste di pattinaggio che paghiamo noi. Una maggioranza, questa, che non è neppure in grado d organizzare correttamente la macchina amministrativa di Palazzo San Francesco – come dimostra anche una nota dei dipendenti comunali divulgata proprio in questi giorni. Dipendenti che lamentano evidenti carenze organizzative e dirigenziali supplite spesso con soluzioni approssimative e di certo poco efficienti. Come può, chi non è in grado di amministrare un condominio occuparsi dell’intera città? Basta, è giunto il momento di tirare le somme, è giunto il momento di chiedere a Brasiello ed ai suoi di farsi da parte, per il bene della nostra comunità, per il rilancio delle nostre martoriate attività commerciali, per il recupero dello smarrito decoro urbano. Siamo scontenti dell’operato di questa amministrazione – conclude Di Perna - e , ne sono certo, dopo aver appreso che paga pantalone, saranno tanti i cittadini a pensarla come noi: un Natale troppo caro ed amaro per gli isernini”.
Proficua l’attività della Polizia sul territorio Il resoconto annuale parla di dati positivi per l’azione svolta in provincia di Isernia ISERNIA. L’anno che si è appena concluso è stato particolarmente proficuo per la Polizia di Stato della provincia di Isernia. Il personale, impegnato nei servizi di controllo del territorio, di prevenzione e repressione dei reati, di gestione dell’ordine e sicurezza pubblica e nelle molteplici attività di tipo amministrativo, ha conseguito risultati sicuramente positivi Si è registrato, in particolare, un notevole aumento delle persone arrestate e denunciate all’A.G. e, nell’ambito della attività
di prevenzione, un notevole incremento delle misure emesse (“Fogli di via obbligatorio” e gli “Avvisi Orali”) nei confronti di persone pericolose. Sempre per quanto concerne l’attività di prevenzione è stato dato massimo impulso anche ai controlli a veicoli e persone in transito sulle strade di questa provincia, con un incremento superiore al 50% delle persone e dei veicoli controllati. Tra le varie operazioni di Polizia Giudiziaria va segnalata la vasta operazione antidroga, deno-
minata “BlackDrug”, con impatto mediatico anche a livello nazionale, che ha permesso di sgominare una fitta rete di criminali dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, nell’ambito del contrasto del fenomeno dell’usura, è stata condotta l’operazione “White Shark” che ha portato all’esecuzione di 4 misure cautelari (2 arresti, 1 arresto domiciliare ed un obbligo di presentazione alla P.G.) ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria di altre due persone, stroncando così
un sodalizio criminale che si era infiltrato nel tessuto sociale di questa Provincia. Nel corso dell’anno, particolare impulso, è stato dato alla repressione dei reati di tipo predatorio con l’impiego straordinario, in particolare nel periodo estivo ed in prossimità delle festività natalizie, anche dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. Per quanto concerne l’impegno del personale ai fini della gestione dell’Ordine Pubblico, oltre ai normali servizi predisposti per le manifesta-
zione pubbliche, sportive e non, va ricordato il notevole impiego di personale in occasione della visita pastorale del S.S. in questo capoluogo e presso il Santuario di Castelpetroso. La Polizia di Stato di Isernia, nell’ambito dell’operazione internazionale denominata “Mare Nostrum”, ha visto il suo impegno nella gestione dell’arrivo di 650 migranti chiedenti asilo ed ammessi al progetto SPRAR ed ospitati in tre strutture di accoglienza ubicate nella provincia di Isernia.
Nove cori per il concerto di Natale Questa sera a Isernia nell’Auditorium il meraviglioso evento voluto dal Comune ISERNIA. Il Comune di Isernia, in collaborazione con l’ Associazione Cori del Molise (A.CO.M offre una Rassegna Natalizia “Concerto di Natale” a tutta la Città di Isernia per donare un’occasione di incontro, di riflessione e di meditazione sul meraviglioso evento del Natale, che si esplicherà nell’esecuzione di brani polifonici della grande tradizione natalizia e non. L’appuntamento si terrà questa sera, alle ore 20,30, presso l’Auditorium “Unità d’Italia” - a Isernia. Alla Rassegna parteciperanno nove cori aderenti all’ Associazione Cori del Molise per oltre duecentocinquanta coristi: 1) CORALE POLIFONICA “Cordis Voce” di Scapoli –
Montaquila (IS) 2) ) ASSOCIAZIONE POLIFONICA “Laudate Hermes” di Toro (CB) - Direttore: Ivana De Luca; 3) ASSOCIAZIONE CORALE CITTA’ DI TERMOLI - Direttore: Carmine Mascitelli; 4) CORO “CASTELPETROSO IN…CANTO” di Castelpetroso (IS) - Direttore: Loredana Vacca; 5) ASSOCIAZIONE CORALE “Ripae Cantores” di Ripalimosani - Direttore: Carmine Mascitelli; 6) CORO DELL’UNIVERSITA’ DEL MOLISE di Campobasso - Direttore: Gennaro Continillo; 7) CORO CAPPELLA CELESTINIANA di Isernia – Direttore: Fabio Palumbo;
8) CIRCOLO MUSICALE “P. MASCAGNI” di Ripalimosani (CB) – Direttore: Antonio Di Lauro; 9) CORO POLIFONICO DI MONTAGANO (CB) - Direttore: Giuliano Mariano; Ogni coro eseguirà due brani polifonici. La serata si concluderà con l’esecuzione a cori riuniti del brano: ADÉSTE, FIDÉLES famosa melodia natalizia. Anche questo evento si inserisce nel quadro delle attività musicali programmate per il corrente anno dall’A.CO.M., portate avanti con determinazione dal dinamico e attivo presidente ing. Antonio Laurelli.
Il Rotaract con “Uniti nelle eccellenze” L’iniziativa rientra nel service nazionale con uno sguardo all’autoimprenditorialità ISERNIA. Il Rotaract club di Isernia, l’organizzazione dei giovani Rotariani fino ai 30 anni, da sempre attivo sul territorio per iniziative e progetti rivolte ai più giovani, ha organizzato, per questo pomeriggio alle ore 17:30, presso la sala Raucci del Comune di Isernia, il convegno dal titolo: “Uniti nelle eccellenze: il caso della I-Forensics.
L’iniziativa rientra nel Service nazionale per l’a.r. 2014/2015 “Uniti nelle eccellenze”, che ha come obiettivo l’individuazione delle principali eccellenze italiane nei settori della cultura, dello spettacolo, dell’enogastronomia e dell’industria con una particolare attenzione verso start up avviatesi nella realtà del Distretto rotaractiano.
Alla luce di queste premesse, il Club di Isernia ha deciso di promuovere un incontro che, partendo dalla situazione generale del settore industriale molisano ed isernino, analizzerà il caso specifico della società I-Forensics. L’attività e l’esperienza della I-Forensics, legate al mondo della digital forensics, permetteranno di estendere il dibattito al tema sempre più
attuale della sicurezza digitale e delle analisi forensi. Ne discuteranno: il Prof. Mario Massimo Petrone – Responsabile Scientifico del Master sulla Sicurezza Informatica e Digital Forensics e Docente di Reti di calcolatori e Sicurezza presso l’Università degli Studi del Molise, il Dott. Saverio Abbatiello – Amministratore I – Forensics, il
Dott. Luigi Cuomo – Magistrato del Massimario della Corte di Cassazione ed il Dott. Pasqualino Piersimoni – Presidente della Camera di Commercio di Isernia. L’occasione sarà utile per stimolare un dibattito sul sistema delle start up nella nostra provincia e stimolare, così, i giovani a rivolgere uno sguardo a nuove forme di autoimpreditorialità.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
20 dicembre 2014
Giudice di pace, chiesta la soppressione L’ufficio di Termoli ancora a rischio dopo la richiesta del giudice Casale TERMOLI. Ufficio del giudice di pace ancora a rischio a Termoli. Una richiesta di soppressione della sede di via Corsica a Termoli è stata sottoscritta lo scorso 16 dicembre dal giudice coordinatore Giancarlo Casale. Il magistrato onorario l’ha indirizzata al Ministero della Giustizia (prot. n. 266), motivandola con la mancanza del personale idoneo allo svolgimento delle funzioni proprie dell’ufficio. “A tale riguardo – riporta il contenuto del documento – si fa presente che quattro dipendenti comunali su sei non risultano aver completato il corso di formazione previsto dal decreto ministeriale, mentre l’ausiliario e l’operatore giudiziario che hanno completato il corso di formazione non hanno inteso sottoscrivere il relativo verbale di immissione in possesso in data odierna. Pertanto preso atto dell’assoluta impossibilità allo svolgimento delle funzioni con il personale attualmente in forza all’ufficio, essendo rimaste inevase tutte le richieste precedenti di applicazione del personale del tribunale di Larino, e nello spe-
cifico dall’ufficio del giudice di pace di Larino per gli incarichi di assistente giudiziario, cancelliere giudiziario, cancelliere, funzionario amministrativo e dirigente ammini-
strativo, si chiede la soppressione urgente del presente ufficio, poiché lo stesso non è in grado di assolvere alle più elementari esigenze di funzionamento. Resto in attesa di ur-
gente riscontro”. A conclusione dell’istanza Casale ha finanche allegato il rinvio delle udienze penali del 16 dicembre scorso e la comunicazione intercorsa
con la Corte d’appello di Campobasso, col presidente del Tribunale di Larino e col sindaco di Termoli. Insomma, una situazione pesante, che rischia di nuocere sulla domanda di giustizia per chi, qualora le competenze venissero accorpate a Larino, poiché c’è chi potrebbe ritenere più disagevole far capo alla sede frentana che cercare di accampare le proprie ragioni su questioni di valore relativo. Ma tra i dipendenti distaccati lì dal comune di Termoli, c’è chi fa sapere che ci si adoperi lo stesso per dare un servizio all’utenza e alla collettività, a prescindere dalle posizioni dei vertici amministrativi. Ieri, per la cronaca, ha scioperato l’altro giudice di pace Russo. Infine, c’è un aspetto ancora più paradossale, se non grottesco, addirittura. Chiamiamola semplicemente concidenza fortuita, ma il rinvio delle cause penali per l’assenza del cancellierie è dovuto al fatto che per la terza volta chi dal municipio di via Sannitica sia stato destinato a ricoprire questo ruolo si sia ammalato.
Il punteruolo rosso colpisce ancora A Campomarino altre palme devastate dal parassita. Il Comune costretto ad abbatterle CAMPOMARINO. La saga, anzi la piaga, del punteruolo rosso della palma miete altre vittime tra le piante della costa. Tre gli alberi per cui è stato disposto l’abbattimento a causa dell’infestazione da questo temibile coleottero a Campomarino. Si tratta delle palme di piazza Vittorio Veneto, di quella ubicata nel piazzale antistante la scuola elementare di via Favorita e l’ultima in piazza Wojtyla. La segnalazione all’amministrazione Cammilleri è stata fatta dall’azienda che cura la manutenzione del verde pubblico, la Pimav, che ha posto esigenze di sicurezza, essendo le palme a rischio caduta in luoghi pubblici. Un’operazione che costa al comune di Campomarino poco meno di 2.500 euro.
Professione infermiere, troppe anomalie E’ il lavoro nero la piaga che sembra interessare questo genere di lavoro professionale TERMOLI. La legislazione vigente riconosce all’infermiere un ruolo fondamentale in assistenza domiciliare, familiare e di comunità con le norme introdotte dal decreto ministeriale di vent’anni fa, ma molte sono le anomalie che si riscontrano nell’esercizio quotidiano di innumerevoli attività. Far emergere il lavoro nero nelle professioni e negli incarichi di assistenza sanitaria, garantire qualità
e soprattutto la tranquillità di affidarsi a mani sapienti ed esperti. E’ questa la ratio di un doppio filone di proposte di legge, sia parlamentare (la 2537 che come primo firmatario vede l’onorevole Benedetto Francesco Fucci, e le altre rimandate alle assemblee legislative regionali, con in Molise in mano all’ex governatore Michele Iorio. “Modificazioni al decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502, e altre disposizioni sulla figura dell’infermiere di famiglia”. Il testo e le ragioni alla sua origine sono stati presentati ieri mattina nella sala convegni dell’ospedale San Timoteo di Termoli, con in prima linea la Fsi, Federazione sindacati unitari della pubblica amministrazione. Presenti il leader nazionale Paride Santi, che per la prima volta ha visto un vertice della Fsi scendere
sino in Molise, i segretari provinciali di Isernia Nicola Cifelli e Campobasso, Fernanda De Guglielmo, con l’ex assessore di via Sannitica che ricopre anche il ruolo di coordinatore regionale. Un’occasione per parlare a 360 gradi di sanità, ma soprattutto focalizzare l’esigenza di avere liberi professionisti come ostetriche, infermieri, tecnici e riabilita tori delle varie branche che possano
agire come i medici in regime di intramoenia o di fare lavoro autonomo fuori dall’orario di lavoro, come in realtà già accade, ma fuori da ogni parametro di legge. Sono state già raccolte numerose firme a corredo del progetto di legge parlamentare, ma dal territorio vien fuori la necessità reale di garantire un sistema legalitario laddove oggi, basti pensare alle badanti in ospedale tutto sfugge.
Tutti uniti contro le trivellazioni I responsabili delle associazioni di Molise, Abruzzo e Marche pronti a manifestare contro lo Sblocca Italia TERMOLI. Una campagna nazionale, costruita e coordinata orizzontalmente con la partecipazione dei comitati, delle associazione e dai movimenti è necessaria per promuovere l’opposizione alle politiche del Governo Renzi che determinano, la precarizzazione ambientale e la depredazione finale dei territori e delle comunità.
Il Decreto Sblocca Italia/Sporca Italia, ora legge 164/2014, contiene tutti gli elementi della strategia delle lobby finanziarie e delle grandi imprese finalizzata al saccheggio di ciò che rimane del Belpaese ed all’annullamento delle grandi potenzialità dei cittadini di creare dal basso nuove economie produttive innovative, veramente
sostenibili ed in linea con gli obiettivi di creare una nuova visione di sviluppo economico legato alla prospettiva di un benessere diffuso e non al facile guadagno di pochi. E’ in atto un salto di qualità nell’attacco ai beni comuni attraverso forme di imposizione di scelte che prevedono anche una diffusa militarizzazione del territorio connessa
alla realizzazione di opere inutili e/o devastanti ma considerate “strategiche” al solo fine di garantire il profitto. A San Giovanni Teatino (CH) domenica 14 dicembre si sono incontrate 60 persone di diverse realtà dell’Abruzzo, delle Marche e del Molise che si battono contro la devastazione del territorio.
Si tratta del secondo incontro macro-regionale dopo quello avvenuto a Napoli lo scorso 7 dicembre. I partecipanti hanno condiviso la necessità di continuare in un percorso volto alla costruzione di una campagna nazionale che ponga la difesa dei territori al centro dell’agenda politica.
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Termoli
20 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Rete idrica, arrivano i fondi Un milione e 300mila euro per ammodernare il sistema che presenta tanti problemi TERMOLI. Quasi un milione e 300mila euro per ammodernare la rete idrica cittadina a Termoli, progetto ai nastri di partenza. La vertenza ‘acqua’ tiene banco in città da alcuni anni, sin da quando è scaduta la convenzione ventennale con la Crea Gestioni srl (gruppo Acea), che ancora in piena prima repubblica si era aggiudicata (allora come Sigesarauster) la gestione della rete cittadina, comprensiva di fogne e depurazione. Attualmente il servizio è gestito in regime di prorogatio, l’ultima sottoscritta dal commissario prefettizio Laura Scioli. In attesa che le ragioni del comitato Acqua bene comune, che si richiamano anche all’esito referendario del giugno 2011, siano ascoltate anche dall’amministrazione Sbrocca (diversi gli appelli in questo senso), dal palazzo di città arriva una notizia che fa ben sperare rispetto all’esi-
genza di ammodernamento dell’acquedotto che attraversa e rifornisce le utenze domestiche, commerciali e industriali a Termoli. Con delibera di giunta regionale del 18 luglio scorso è stato approvato il programma relativo alle reti di distribuzione idrica comunale, al sistema fognario e di collettamento e agli impianti di depurazione dei reflui urbani, da attuare mediante Accordo di programma Quadro “rafforzato” ai sensi della delibera Cipe 23.03.2012, n. 41. Il Comune di Termoli è soggetto attuatore, tra l’altro, dell’intervento finalizzato all’ottimizzazione della rete idrica per importo complessivo di euro 1.269.808,47. Adesso l’impianto progettuale è stato approvato dall’ufficio tecnico a firma del dirigente ai Lavori pubblici Matteo Caruso e sarà inviato alla Regione Molise, che ne ha chiesto conto lo scorso 2 dicembre.
De Michele all’Ordine forense nazionale Il presidente uscente di Larino pronto a cimentarsi con l’importante carica romana TERMOLI. Sarà l’avvocato termolese Antonio De Michele a rappresentare il Molise al Consiglio nazionale forense. Da presidente uscente dell’Ordine di Larino ha dato lui stesso la notizia, sul proprio profilo Facebook. “Questa sera i tre Consigli dell’Ordine degli Avvocati del Distretto di Campobasso, mi hanno eletto, per rappresentare il Distretto, a componente del Consiglio Nazionale Forense. E’ una nomina indubbiamente prestigiosa, che mi fa entrare in un ristretto consesso, che siede presso il Ministero della Giustizia, dove potrò continuare a spendermi, non solo nell’interesse dell’avvocatura, ma anche nell’interesse dei cittadini che si rivolgono alla giustizia. Ringrazio tutti i colleghi di Campobasso e Isernia, che votandomi all’unanimità, mi hanno conferito un
attestato di stima e di fiducia. Ringrazio i Consiglieri dell’Ordine di Larino, con i quali ho condiviso un non breve percorso di lavoro,
fronteggiando molto spesso situazioni difficili. Il nuovo impegno non sarà certamente agevole, ma sarà facilitato da quella rete di rap-
porti che sono riuscito a tessere negli anni, non solo con i colleghi di tutta Italia, ma anche con i preposti agli uffici che operano in sede cen-
trale. Mi attende una dura battaglia, soprattutto se a livello ministeriale e quindi a livello governativo, dovessero essere riprese le voglie di una riforma della geografia giudiziaria che rischia di penalizzare il Molise e con esso il circondario del Tribunale di Larino. Sono abituato a combattere, ho scorza dura e la lotta non mi spaventa, anzi mi esalta. A giorni lascerò la Presidenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Larino; lascio una bellissima squadra di giovani che ha operato al mio fianco e che nei tre anni di consiliatura ha maturato quella necessaria esperienza che consentirà di affrontare il futuro, le novità del futuro che si propongono giorno per giorno, con straordinaria capacità a spirito di servizio”.
I Lions in campo per la solidarietà Il concerto di Natale per raccogliere fondi da devolvere alla Caritas diocesana TERMOLI. Il Lions Club Termoli Host, dopo il service della raccolta alimentare dello scorso settembre condotto unitamente alla sezione locale della C.R.I., continua nell’azione di sensibilizzazione della propria comunità affinché anche le festività natalizie possano essere vissute con maggiore serenità da quanti, meno fortunati, vivono quotidianamente il disagio dovuto dal periodo di crisi economica che attraversa il nostro Paese. “Lions solidali proCaritas”, è lo slogan ideato dal Lions Club Termoli Host per promuovere
una raccolta alimentare ed un evento musicale di raccolta fondi da devolvere alla Caritas Diocesana di Termoli-Larino finalizzata all’acquisto di arredi e beni di prima necessità. L’evento – Concerto di Natale “Lions solidali proCaritas” – si terrà oggi alle ore 19:30 e vedrà esibirsi il blasonato Coro Polifonico Histonium “Bernardino Lupacchino dal Vasto”, dono del Lions Club Termoli Host alla città di Termoli, presso il Duomo – Santa Maria della Purificazione – in Termoli. In questi giorni, infatti, il Lions Club Termoli
Host ha interessato alcune aziende alimentari che prontamente si sono rese disponibili ad offrire parte delle proprie produzioni alla mensa dei poveri gestita dalla Caritas Diocesana di Termoli-Larino. A tal proposito il Lions Club Termoli Host ringrazia sentitamente le aziende IND.AL.CO., Frutagel, Orto D’Autore e quanti si assoceranno nei prossimi giorni, nella solidarietà, ad aiutare le associazioni di volontariato che cercano di alleviare le sofferenze di persone in difficoltà e che vivono con grande dignità que-
sto particolare periodo storico. Il Lions Club Termoli Host, nel rappresentare le nobili finalità della raccolta fondi volontaria da devolvere alla Caritas, invita tutti a partecipare numerosi, fiducioso che l’evento organizzato possa allietare la serata e riscaldare i cuori di quanti parteciperanno e vorranno dare il proprio contributo volontario affinché il centro Caritas possa dotarsi di fondi e di ulteriori arredi necessari per accogliere al meglio quanti bussano alla porta del centro per ricevere un pasto caldo.
I Concerti di Punto di Valore L’orchestra giovanile basso molisana pronta per Guglionesi e Termoli TERMOLI. Tutto pronto per i Concerti di Natale dell’Associazione PUNTO DI VALORE. Dopo i successi estivi in cui ha condiviso il palco con i Manhattan Transfer nel Festival Musica in Borgo, torna ad esibirsi l’Orchestra giovanile Punto di Valore, unica realtà non scolastica di questo tipo operante nel Basso Molise. Sotto la direzione artistica e musicale dei maestri Basso Cannarsa e Gianluca De Lena, i circa 40 giovani musicisti saranno protagonisti di due concerti natalizi assieme alla nuova realtà di re-
cente fondazione, il Coro femminile diretto dal maestro Alessandro Di Palma, nato in seno alla stessa Associazione. Il primo appuntamento è per sabato 20 dicembre, alle ore 19, presso il Cinema Teatro Fulvio di Guglionesi; il secondo concerto, invece, sarà a Termoli domenica 21 dicembre, alle ore 19.30, presso la Chiesa del Carmelo. Il repertorio proposto spazierà dalla musica classica alle più famose melodie della tradizione natalizia provenienti dalle diverse culture del mondo, dall’Europa alle Americhe; tutti i brani pro-
posti saranno diretti dagli stessi maestri Cannarsa e De Lena, autori anche degli arrangiamenti originali. L’orchestra, che si avvale della collaborazione dei maestri Loris Fiore e Valeria Pietrarca che ne curano le sezioni dei fiati e degli archi, è un progetto di inestimabile valore culturale e sociale, coinvolge la parte sana della società giovanile e lavora durante tutto l’anno, da ottobre ad agosto, con prove settimanali che consentono ai ragazzi di socializzare e di sviluppare il loro talento in nome della ricerca della bellezza e della condivisione dell’arte.
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Opinioni
20 dicembre 2014
di Rosaria Alterio
Il cuore caldo del Meridione è sempre stato ed è tuttora la culla del presepe. Già nella Napoli settecentesca Sant’ Alfonso cantò con ricchezza di espressioni e di esuberante sentimento meridionale la poesia del Mistero natalizio: ‘Co tutto che era vierno, Ninno bello, nascetteno a migliara sciure e viole, sciuretteno le bigne (vigne) e ascette l’uva…’.
I Presepi e il Meridione
E sempre a Napoli si incastona come gemma nella sua folkloristica cornice natalizia la bella pagina di antologia che è ‘Natale in casa Cupiello’ di Eduardo De Filippo. In rapida sequenza lo sguardo si sposta dalla Costiera amalfitana sotto le cui azzurre acque della Grotta dello Smeraldo ondeggia un presepe a quello monumentale della vicina Cava de’ Tirreni.
certata convenni tra me che pure questa era soavemente bella e non seppi rispondere a “chi delle due lo fosse di più”. La giovane età anche della sottoscritta, in un tempo così lontano, giustifica quell’ingenuo “dilemma”. E approdiamo a casa nostra: c’era una volta anche a Venafro tale rappresentazione. Mancava qui l’effetto-neve, ma quei grandi fuochi che si accendevano fin dal tardo pomeriggio, molto distanti l’uno dall’altro, sull’immensa montagna, catturavano l’attenzione già dalla finestra di casa. La grandiosità propria del pae-
saggio conferiva a questa rappresentazione un ampio respiro di emozioni. Sembrava sospesa nell’aria la sequenza della Madonna che usciva dalla porta del castello sull’asino, guidato da San Giuseppe a piedi, mentre attraversavano la stradina sull’alto fossato di quello che era stato un tempo il ponte levatoio. La gente che affolava sempre lo spiazzo in basso, guardava in su, trasognata. E mentre procedevano lentamente, tra vecchie case, verso la capanna, ai piedi della montagna, si udiva una voce che recitava qualche passaggio biblico relativo alla Natività. Quella voce profonda,
Altobello, poeta medico e naturalista E’ stato presentato ieri a Campobasso, il volume “Giuseppe Altobello, naturalista, poeta, medico”, di Maria Concetta Barone, Corradino Guacci, Italo Testa. Giuseppe Altobello, nato a Campobasso il 4 novembre 1869, dopo aver conseguito la licenza liceale presso il regio Liceo Sannitico (oggi Liceo “M. Pagano”), si recò a Bologna e si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Dopo la laurea, esercitò la sua professione di chirurgo nella città emiliana per alcuni anni, acquisendo una notevole esperienza medica. Tornato nella città natale, aprì una clinica privata denominata appunto “Clinica Altobello” con sede nei pressi dell’Ospedale Civile Cardarelli, in
senza alcun finanziamento pubblico ora vicina, ora lontana, faceva pensare ogni volta a un antico profeta. Nel frattempo schiere di angeli sbocciavano candide qua e là nella notte a svegliare pastori addormentati. Vivaci e dolci suoni di zampogne riempivano l’aria rendendo più umano, se così si può dire, il Mistero natalizio. Non mancavano riferimenti a scene di attualità. Ricordo un anno, per protestare contro qualche focolaio di guerra, purtroppo sempre presenti nel nostro pianeta, una camionetta militare irruppe sulla scena e ne scesero dei soldati minacciosi con le armi imbracciate… La simulazione fu così improvvisa e realista che spaventò un po’ il pubblico e molti, scambiandola per un attentato vero, cominciarono a scappare. Questo accadeva prima che il nostro presepe lo si rinchiudesse in un cortile o lo si immobilizzasse in un fondaco. Pure in queste versioni molto ristrette non mancano impronte di verace venafranità: nel primo si possono gustare “i sciusci” che ragazze in costume d’epoca friggono al momento; nell’altro il pubblico un po’ compresso per mancanza di spazio può ammirare sul presepe piccole artistiche riproduzioni del Verlasce, della Torre merlata, di una particolare chiesa, della Palazzina liberty… Quest’ultima un po’ stupita e anche mortificata di ritrovarsi sempre più vecchia e malandata in un posto così bello e magico quale è il presepe.
Scendendo verso Sud è tutta una fioritura di presepi che hanno sempre qualcosa di particolare… una caratteristica locale o altro. Quelli di Caltagirone, ad esempio, in raffinate maioliche policrome o in semplice, quasi rudimentale terracotta, si distinguono da quelli in miniatura di sughero e di legno della Sardegna. Ad Olmedo, vicino Cagliari, ce n’è perfino uno fatto col pane. Un presepe vivente che ricordo da sempre è quello vicinissimo a noi di Rivisondoli, in Abruzzo, il giorno dell’Epifania, alla contrada Pie’ Lucente. La peculiarità qui è il paesaggio sempre innevato, spesso nevica anche durante la rappresentazione. Circa mezzo secolo fa (forse anche più) fu scelta, nel ruolo della Madonna una ragazza di Venafro: esile, bionda, con carnagione chiara e occhi azzurri. Col manto celeste era perfetta nel suo ruolo. Pensai subito che non ci poteva essere una Madonnina più bella, dopo quella vera. L’anno successivo, sempre a Rivisondoli, fu la volta di un’adolescente un pò grassottella, di carnagione scura con i capelli nerissimi: il mantello rosso completò un effetto sorprendente per la somiglianza con quelle che vedevo su certe cartoline allora in voga per gli auguri natalizi. Alquanto scon-
Tutto quello che gli altri non dicono
fondo alla Via Roma e precisamente nell’area in cui oggi sorgono il palazzo Di Penta e il palazzo Falcione. Esercitò la sua professione di chirurgo con competenza e ammirazione. Appassionato naturalista, dedicò molto del suo tempo agli studi di zoologia ed in particolare alla fauna locale, legando il suo nome, alla definizione delle note specie dell’Orso bruno marsicano e del Lupo appenninico. Appassionato ricercatore naturalista, si guadagnò fama internazionale nel mondo scientifico dopo la pubblicazione degli scritti sulla fauna appenninica, con riferimento particolare a quella dell’Abruzzo e del Molise: I Mammiferi (4 Volumi: insettivori, chirotteri, rosicanti, carni-
vori) pubblicati dalla Tipografia Colitti tra il 1920 e il 1921; e i numerosi studi sugli uccelli pubblicato ad Acqui nel 1920 per i Tipi Tirelli , tra i quali i Le penne e la loro struttura e il Saggio di ornitologia italiana e i Rapaci. L’Altobello, rappresentò molti degli esemplari in via di estinzione o scomparsi dal territorio molisano o presenti in altre regioni, disegnandoli e colorando ad acquerello il piumaggio ed altri particolari, nei loro colori naturali; del totale degli uccelli trattati, oltre 500 esemplari esemplari sono presentii nella nostra regione. Tutto il materiale originale è custodito presso l’Università di Bologna. Giuseppe Altobello è stato anche con-
sigliere e segretario dell’Ordine dei Medici ed amministratore della prima Banca Popolare del Molise, la quale fallì, ma non per colpa sua. Questo fatto lo amareggiò tanto più che avveniva dopo aver speso lui una lunga vita operosa e d i g n i t o s a . Campobasso lo ricorda innanzi tutto come poeta dialettale, autore delle belle poesie campobassane e delle canzoni raccolte nei Sonetti Molisani, opera che contiene anche un attento ed autorevole studio sul dialetto della sua città. Si spense in Campobasso il 9 novembre 1931.
E’ una magia, quella del Natale, di cui si parla tanto! Se ne parla con allegria, con estemporaneità, ma anche con un misto di nostalgie di famiglie unite, di desideri di pace, di “godereccio”, di buoni propositi, di dolci pensieri… Il tutto poi destinato a svanire all’alba, proprio come i sogni. Il Natale sarebbe veramente magico, e non solo nel Meridione, se proprio tutti non delegassimo sempre gli altri a migliorare il mondo e non lasciassimo eternamente solo davanti alla Capanna quell’uomo (o quel Santo?) a fare quella preghiera formidabile: -Signore, riforma il mondo cominciando da me-.