Nessuno mi puo' giudicare

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 77 - giovedì 2 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

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L’Oscar del giorno a Michele Durante

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Durante. Al consigliere provinciale di Campobasso va dato il merito di avere votato a favore della proposta di spostamento dei fondi dalla Metropolitana leggera alla sistemazione delle strade franate che stanno isolando paesi interi. Contrariamente al suo collega consigliere, Micaela Fanelli, che, invece, ha votato contro condannando molti paesi alle difficoltà nella regolare viabilità.

Il Tapiro del giorno a Bibiana Chierchia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Bibiana Chierchia. L'assessore comunale di Campobasso all'Urbanistica ha tenuto ferma nel cassetto la proposta di realizzazione di un impianto a biomasse a Mascione. Per, poi, tirarla fuori all'improvviso. Così da generare un vero e proprio vespaio. Sbagliamo, ma non era la stessa che parlava di Campobasso città europea? Sbagliamo, ma Campobasso non è quella che negli ultimi 40 anni la città che ha cambiato radicalmente l’assetto urbano, massacrata dal cemento e dalla manomissione anarchica del territorio e con esso del paesaggio?

Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Considerato il protrarsi della crisi del settore edile e tenuto conto anche della avvenuta proroga degli eco bonus da parte del governo centrale, non è più immaginabile perdere altro tempo per l’approvazione delle modifiche al piano casa regionale, su cui si sono già registrati troppi ritardi visto che aspettiamo ormai da anni le nuove misure”, dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro, all’indo-

TAaglio lto

2 2 aprile 2015

L’Acem: “Piano casa, troppo tempo perso” mani della notizia secondo cui il testo andrà in Consiglio Regionale mercoledì 8 aprile. L’ACEM, augurandosi che finalmente si giunga all’approvazione, si augura altresì che il nuovo piano casa possa stimolare gli investimenti dei privati per il miglioramento della qualità abitativa, delle caratteristiche energe-

tiche e di sicurezza sismica degli immobili e che lo stesso possa arrecare benefici per il settore dell’edilizia e per il suo indotto, che potranno giovarsi di evidenti ricadute positive sia come lavoro da realizzare e sia come occupazione. “Se ci danno gli strumenti per operare e tra

questi figura e non può mancare il piano casa, le imprese sono pronte a fare la loro parte e ad assumere manodopera rimettendo in moto un settore trainante dell’economia regionale oggi volutamente fermato per la carenza proprio degli strumenti suddetti ” conclude il Presidente Di Niro.

Deprimente la necessità di dover chieder aiuto per uscire dal pantano in cui da oltre due anni il commissario ad acta per la sanità e la Regione si sono infossati

Una commistione tecnicoscientifica per togliere le castagne dal fuoco a Frattura

Composta da membri esterni all’amministrazione regionale, con profili diversi, tra dirigenti di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale, docenti universitari, esperti in tutela dei diritti dei cittadini, con particolare riferimento al diritto alla salute Questa che diciamo è una rivoluzione copernicana, altro che storie. Il direttore generale per la Salute, Marinella D’Innocenzo, che verosimilmente s’è resa conto della debolezza endemica del sistema sanitario regionale, della incapacità della Regione a rispettare il Piano di rientro dal deficit e a sottostare alle indicazioni del tavolo tecnico fornite al presidente della giunta regionale in qualità di commissario ad acta (dal 21 marzo 2013), conscia di tutto ciò, e per sollevare dalle angustie politiche, amministrative, e funzionali il presidente Frattura che ha avuto il buon cuore di darle l’incarico di direttore generale per la Salute, ha proposto alla giunta regionale di istituire una “Commissione tecnicoscientifica di supporto alla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale”, con il compito “di svolgere attività consultiva facoltativa su questioni in materia sanitaria indicate dal Presidente della Regione Molise in qualità di Commissario ad Acta”. La giunta ha accettato e deliberato (atto 125 del 20 marzo 2015). La Commissione potrà essere chiamata anche a rendere pareri in merito alle materie attinenti al Servizio sanitario

L’INTERVENTO di Emilio Izzo

Oggi, giovedì 2 aprile 2015, dalle ore 10.00, sarò davanti al palazzo della giunta regionale del Molise in via Genova a Campobasso per sostenere e rilanciare le proteste dei lavoratori della Protezione Molise che, ad ore, vedranno definitivamente persa ogni speranza di lavoro. Sarò lì anche per ricordare a tutti che ormai il tempo per il presidente Frattura è

regionale, alla sua riorganizzazione, all’integrazione tra le strutture ospedaliere e ai servizi sanitari territoriali, alle iniziative per la presa in carico degli assistiti e per la continuità assistenziale, alle reti specialistiche, ai percorsi diagnostico-terapeutici, alle problematiche inerenti la sanità ed all’attuazione del Piano di rientro. Molti di questi compiti e di queste funzioni se non andiamo errati, sarebbero propri della D’Innocenzo, ma glissiamo. La Commissione sarebbe composta “da membri esterni all’amministrazione regionale, con profili diversi, designati fiduciariamente con successivo atto del Presidente della Regione ( e ti pareva! –

ndr) tra dirigenti di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale, soggetti particolarmente qualificati nelle materie attinenti alla sanità ed alle professioni sanitarie, docenti universitari, esperti in tutela dei diritti dei cittadini, con particolare riferimento al diritto alla salute”. Fin qui niente di nuovo sotto il sole. Siamo alle solite manfrine, agli escamotage per coprire le inefficienze, le incompetenze, le carenze, le deficienze operative degli operatori politici, amministrativi e tecnici che abbiamo (e purtroppo, paghiamo!). La rivoluzione copernicana cui abbiamo fatto cenno è che la partecipazione dei membri alla Commissione sarebbe su base vo-

lontaria, a titolo completamente gratuito, senza rimborso alcuno e senza oneri per la Regione Molise. E’ scritto così, ma noi non ci crediamo, nessuno può credere che ci siano dirigenti di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale, soggetti particolarmente qualificati nelle materie attinenti alla sanità ed alle professioni sanitarie, docenti universitari, esperti in tutela dei diritti dei cittadini, con particolare riferimento al diritto alla salute, disposti ad affiancare Frattura e a coprire le sue conclamate (dal tavolo tecnico) inadempienze, a titolo gratuito. Vabbene che c’è gente che crede alla Befana, ma bersi questa notizia sarebbe da imbecilli (fino a prova contraria). Nelle pieghe delle parole affilate dalla D’Innocenzo riferite alla Commissione tecnicoscientifica, è detto (maliziosamente?) “… senza rimborso alcuno e senza oneri per la Regione Molise”, il che lascia credere che gli oneri potrebbero risalire ad altre entità, ad altri canali, ad altre risorse, ad altre soluzioni. In Italia a titolo gratuito non ci sono esempi da poter citare e da poter accreditare. Neanche le Associazioni di volontariato operano gratis! Ma al di là di

Ecco perchè Frattura deve andare via scaduto, scaduto infelicemente e senza che sia stato capace di affrontare il benché minimo problema, a parte quelli personali! E così, tra richieste di risarcimenti milionari per vergognose centrali di amici e parenti, parcelle milionarie per ridicole metropolitane leggere, consigli di amministrazioni per autostrade fantasmi e non solo, bugie e clamorose assenze sui temi della sanità, vagoni di operai senza speranze e senza più lavoro, il presidente, la sua maggioranza e larga parte dell’opposizione, navigando a vista, a dispetto di cit-

tadini che ne chiedono le dimissioni, continuando ad incassare emolumenti da nababbi, irrispettosamente danno, o vorrebbero dare l’idea che

stanno lavorando per loro e per noi, senza un briciolo di dignità e decenza! Troppo facile con la pancia piena rassicurare i cittadini sul fu-

questo aspetto squisitamente “economico”, a disdoro del commissario ad acta e della Regione Molise rimane la necessità di chieder aiuto per uscire dal pantano in cui ormai da oltre due anni sia l’uno e che l’altra si sono infossati. Dimenticavano: nella proposta della D’Innocenzo è previsto che la Commissione, con l’assistenza del Servizio di supporto della direzione regionale per la Salute (ossia di se stessa), dovrà prevedere la possibilità di proporre e selezionare gruppi di lavoro, in considerazione della natura e della specificità della materia trattata. Una delega larga, larghissima, una cessione di potere, a conferma che l’esistente è notevolmente inadeguato. Ultima notazione: la Commissione cesserebbe di operare al termine del mandato (per qualsiasi causa) dell’attuale commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro. Molti, diciamolo, sul punto, si augurano che non faccia in tempo ad essere nominata, in quanto equivalente all’uscita di scena del commissario ad acta. Per il bene del Molise e di ciò che resta della sanità molisana. Dardo

turo, troppo facile, troppo falso e troppo vigliacco! Un futuro decente è stato compromesso da manifesta incapacità, sete di potere, avidità ed interessi personali. Rispetto a queste ingiustizie non arretrerò di un solo palmo, anzi, rilancerò proprio a partire da domattina per giungere al pomeriggio dove vorrò vedere e sentire con i miei occhi ed orecchie, quel che avrà da propinare, ancora una volta, il presidente dimissionario, al consiglio comunale di Isernia che si riunisce per sapere di quale morte dovrà morire l’ospedale di Isernia. E aggiungo, anche gli altri!


TAaglio lto

3 2 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Sessismo, volgarità e tanta pubblicità...

Irriverenti sempre, volgari mai. Per la copertina di ieri, la cui foto vedete qui in pagina, reazioni scomposte e tanto moralismo. La malafede chiude gli occhi e ottunde le menti. Ma subito la storia. Siamo finalmente riusciti ad avere un riscontro da parte dei nostri governanti regionali, una risposta agli infiniti (quelli si, presidente Frattura) rilievi che quotidianamente, e carte alla mano, cerchiamo di muovere dalle pagine de La Gazzetta a chi amministra la Regione. Sulle politiche occupazionali? No. Sulle vertenze della filiera agroalimentare? Macché. Sui conflitti d’interesse del governatore/imprenditore? Si, vabbè. Sulla sanità? Nemmeno. Sulla copertina de La Gazzetta di ieri, martedì 31 marzo, invece. Quella in cui al segretario regionale del PD, Micaela Fanelli, facciamo assestare una (metaforica) pedata nel sedere da un personaggio che al posto della testa ha un collage con le facce dei quattro parlamentari molisani del Partito Democratico. Il tutto in relazione alla disfida interna al partito che in questi giorni si sta giocando. Ed invece ecco le reazioni: “…la copertina di oggi è così gretta, sessista e di cattivo gusto da stridere troppo con una giornata di primavera bella come quella di oggi….”.

Così la Fanelli; poi il governatore Frattura: “Di fronte però all’ultimo attacco VOLGARE E SESSISTA indirizzato alla segretaria regionale del Pd Molise, Micaela Fanelli, credo che ogni consegna di indifferenza DEBBA essere messa da parte. E’ inaccettabile per

CAMPOBASSO. “Il Presidente della Giunta regionale, in una lunga nota ci ha ricordato come dopo il D.lgs 517/99 non sia più possibile istituire policlinici universitari a gestione diretta dell’Università: di seguito una precisa e lunga spiegazione dell’impraticabilità di proposte in tal senso”. Torna sulla questione Azienda ospedaliera universitaria, il senatore Roberto Ruta a seguito delal dichiarazione del presidente della Giunta regionale. “Buona la dissertazione giuridica, tuttavia tale proposta non è stata mai avanzata nè da noi nè da altri. Riporto letteralmente quanto da me proposto per iscritto e pubblicato dagli organi di informazione il 16 marzo scorso: “l’immediata attivazione con l’affiancamento del Governo e dell’Università del Molise, della procedura di clinicizzazione del Cardarelli di Campobasso attraverso l’istituzione di una Azienda Ospedaliero-Universitaria, autonoma e indipendente dall’ASREM, con le specialità simili a un Dea di secondo livello, lasciando l’ospedale di Termoli e di Isernia come oggi sono, di primo livello senza doverli declassare a Ospedali di base: in tal caso senza chiedere alcuna deroga in quanto già prevista come ipotesi nel decreto Balduzzi”. Altra ipotesi da quella di un’azienda a gestione diretta dell’Università che, ripeto, nessuno ha mai avanzato . Ma di questo il Presidente ne ha piena contezza perché lo ha letto il 16 marzo scorso ed ha provveduto a rispondermi il giorno dopo, il 17 marzo, scrivendo letteralmente “leggiamo la tua proposta e la rilanciamo con l’idea di creare un’AZIENDA di “produzione” integrata ospedaliero-universi-

una donna, per una madre, per una persona impegnata e seria, vedersi ridotta a oggetto di simile GRETTEZZA morale e allusiva. A Micaela Fanelli la mia più sentita vicinanza, la mia più sincera solidarietà.” Da non credere. Raffigurare il segretario del

Partito Democratico con le sembianze di una donna in grembiule, china ed intenta a cucinare sarebbe sessista? L’immagine di una donna che cucina sarebbe discriminatoria per la Fanelli o per tutte le donne (perché quello vuol dire essere sessista)? E da quando in qua? Quando scattiamo una foto a nostra madre o a nostra nonna mentre cucinano le stiamo in realtà denigrando? Siamo davvero all’elevazione a potenza del radical chic; del politicamente corretto portato al parossismo. Nel titolo alla Fanelli viene poi dato il titolo di “segretario”, al maschile (“segretaria” sarebbe stato lemma scorretto in quel contesto), ma il participio “stipendiata”, che successivamente le si riferisce, è ovviamente al femminile. Quindi anche qui non sappiamo davvero dove poter vedere sessismo, grettezza o volgarità. Dobbiamo pensare, a questo punto, che semplicemente il fatto di averla rappresentata prona, chinata in avanti abbia scatenato il moralismo morbosetto della Fanelli e di Frattura (che parla di allusività, infatti). Quella posizione, evidentemente, è solo funzionale a meglio

rappresentare la metaforica pedata nel sedere che la delegazione parlamentare assesta nella foto al segretario regionale del PD; argomento della copertina, del titolo nonché della polemica giornalistica della settimana. Il resto è pruriginosa malafede, che fodera gli occhi e ottunde le menti. La nostra copertina di ieri, come del resto tutte quelle che pubblichiamo, non voleva essere, e non era, offensiva verso la persona Micaela Fanelli ma soltanto fortemente irriverente verso il segretario regionale PD Fanelli, preso (politicamente) a calci nel sedere. Tutto qui, tutto molto intuitivo ed evidente. Crediamo quindi di aver registrato soltanto una reazione sovradimensionata e scomposta che serve a distogliere l’attenzione dal grave subbuglio interno al PD molisano (forse) e a dare a noi un po’ di graditissima pubblicità. La sua sentita vicinanza e solidarietà il governatore Frattura farebbe bene, a questo punto, a darla ai molisani (disoccupati, utenti della sanità, precari); anzi a dimostragliene, almeno un pò, con i fatti.

“Azienda ospedaliera, non Policlinico” Il senatore Roberto Ruta, torna a spiegare a Frattura il senso della proposta che salverebbe il sistema sanitario

taria, sede dei corsi di laurea di medicina e delle professioni sanitarie con i reparti clinicizzati così da garantire il percorso didattico agli studenti e con esso le specialità propedeutiche alla formazione clinica dell’ordinamento dei corsi di laurea”. Se la volontà espressa il 17 marzo resta valida, allora avanti uniti per dare opportunità alla nostra regione e tutelare il diritto alla salute dei cittadini molisani, utilizzando la deroga prevista nel Regolamento attuativo del decreto Balduzzi, accelerando la sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’università, evitando la mannaia sul nostro sistema sanitario. Infatti il Regolamento al quale il Presidente non ha chiesto la deroga, che sarebbe stata la strada maestra,

prevede espressamente che la Regione provveda, secondo i nuovi parametri, alla riduzione dei posti letto ospedalieri accreditati, ma fatto salvo quanto previsto dai protocolli d’intesa tra Università e Regione, limitatamente alle regioni che, avendo una popolazione inferiore ai due milioni, ospitano una sola azienda ospedaliero universitaria, alla data di emanazione del presente decreto. Per questo il 16 marzo ho chiesto al Presidente Frattura di attivarsi immediatamente nella direzione di stipulare il protocollo d’intesa con l’Università, prima della pubblicazione del Regolamento in parola, proprio per evitare che quella locuzione “alla data di emanazione del presente decreto” potesse essere interpretata in senso restrittivo.

Per questa ragione è stata da noi particolarmente apprezzata l’immediata disponibilità del Rettore Palmieri che, opportunamente e cautelativamente, ha ricordato che esiste comunque un’intesa tra Regione ed Università nell’accordo quadro ma che sarebbe opportuno un più specifico protocollo d’intesa da sottoscrivere. Fondamentale e decisiva resta la modalità con cui si procederà alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria regionale, riequilibrando finalmente dopo due anni, il rapporto tra sanità pubblica e privata portando la prima ad almeno il 75 per cento dell’offerta complessiva: allo stesso modo e con la stessa percentuale minima redistribuendo i posti letto per la riabilitazione, il cui decreto di assegnazione e’ stato sospeso dal presidente. Analogamente, mettendo in atto, con maggiore determinazione rispetto all’andamento di questi primi due anni, le azioni per raggiungere gli obiettivi di qualità, appropriatezza ed efficacia dell’offerta sanitaria che il Presidente ha ribadito come obiettivi prioritari.In questo senso raccolgo l’appello all’unità, perché la salute dei molisani deve, dopo legittimo confronto, anche serrato, trovarci uniti, in sintonia sul punto di sintesi migliore e più alto, nella comune battaglia a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti. Con la passione e la determinazione di chi crede nella possibilità di rilancio con azioni concrete, condivise ed ambiziose”.


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Tutto quello che gli altri non dicono

2 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“La buona scuola”, una pessima riforma

A Campobasso il sottosegretario Faraone tra tante polemiche. A partire dai sindacati per passare agli studenti e ai professori CAMPOBASSO. Più passano i giorni e più vengono fuori le difficoltà de “la buona scuola” di Renzi. E' successo anche a Campobasso dove, poi, alla presenza del sottosegretario Faraone, a molti non è stata data facoltà di parola. Cosa dirà, ora, il segretario (o segretaria) del Pd molisano? In un sol colpo è riuscito a scontentare tutti e a gettare nel panico persino i precari. Il mega piano di assunzioni rischia di rivelarsi un boomerang. Il governo sta incassando il mal contento di tutti, persino dai sindacati che stanno evidenziando i punti deboli del piano e pure dall’odiata Fondazione Agnelli che non è mai stata tenera con la scuola italiana, ma che ha sempre influenzato le linee politiche. Il testo della Buona scuola, anche dopo la profonda revisione di que-

ste ultime settimane, resta una proposta di riforma della professione di insegnante più che una riforma del sistema educativo.Dei grandi temi della scuola, a partire da

quello che dovrebbe essere il curriculum degli studenti – un’ora di musica alle elementari e una di economia e arte nei licei non bastano -non c’è traccia nelle bozze:

“La buona scuola” di Renzi e la cattiva educazione politica della Fanelli

davvero così come è impostata la scuola italiana è al passo con i tempi? In passato si era parlato di riformare i cicli, di cambiare le medie, di rendere più flessibile l’ultimo biennio delle superiori, di migliorare l’offerta scientifica, solo per citare i principali temi del dibattito. Ci si attenderebbe che le nuove proposte, contrariamente al testo presentato nei mesi scorsi, parlassero di questo.Ma nemmeno il sottosegretario Faraone è sembrato accorgersene.

dissenso. Evidentemente questo è il tratto “democratico” distintivo di questo PD. Oltre ai tratti chiaramente autoritari di Renzi siamo alle prove di regime strisciante dei ducetti di paese, che dopo essersi abbuffati per lungo tempo alla mangiatoia del centrodestra, cercano di farlo con il cosiddetto “centrosinistra”. Siccome il loro servilismo è congenito, devono anche ingraziarsi il Capo (Renzi), magari per assicurarsi ancora un posto al sole (come capolista in modo da non cercare preferenze) alle prossime elezioni politiche. Insomma, non solo non si deve esprimere il proprio parere ma ai potenti bisogna anche evitare qualsiasi forma di dispiacere, come recita una vecchia canzone di Dario Fo: sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale e diventan tristi se noi piangiam.

La deriva fascistoide del Pd

Impedita d’autorità dalla segretaria regionale la lettura di un documento dei professori del Romita di Domenico Di Lisa Oggi pomeriggio ho partecipato alla iniziativa “La buona scuola” organizzata dal PD molisano, presente il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, on. Faraone. L’iniziativa, programmata per le 15,30 è iniziata alle 16,20. Dopo i saluti della segretaria Fanelli, che a me evoca il film “Gli intoccabili” nella scena in cui De Niro, che interpreta Al Capone, grida al capo del nucleo FBI: “tu non sei niente, tu sei solo chiacchiere e distintivo”, ci sono stati gli interventi di apertura programmati che, in verità al di la del bon ton, non mi sono sembrati di condivisione del DDL presentato dal Governo. E’ seguito il saluto del Presidente Frattura, completamente

di Giuliana Ferrara *

Sono senza parole, dalla rabbia al disgusto ... Rabbia perchè sapevo quale era l’idea di Renzi sulla scuola, pertanto non lo votai alle primarie, ed ora che scalando gli incapaci del PD è diventato presidente del consiglio riesce ad impacchettare anche questa amarissima pillola. Sono sconcertata dal fatto che i fedelissimi del segretario usano le stesse identiche parole per argomentare le loro riforme, riforme incentrate sul più becero populismo, sull’ordinaria idea che “ha il droghiere sotto casa” in tema di scuola, diceva Faraone ieri. ancora sostiene( e qui il disgusto):

appiattito sulle posizioni del Governo. Poi la parola alla platea. Molto penetrante e di totale critica quello di La Fratta, segretario della Cgil scuola Molise, e poi altri interventi i quali praticamente tutti hanno espresso perplessità, se non critiche esplicite. Alle 17,40 ha preso la parola la Professoressa Silvana Mosca, del Liceo Scientifico Romita, per leggere un documento sottoscritto da numerosi insegnanti e distribuito all’apertura dei lavori. Alle prime battute della lettura del documento la professoressa è stata interrotta e le è stata tolta la parola perché non c’era più tempo ed il sottosegretario doveva ripartire. Chiara ed esplicita la volontà di impedire, ad una componente fondamentale della scuola, di manifestare la propria posizione ed il proprio totale

Scuola, sono senza parole “abbiamo dato uno sgravio fiscale alle scuole private fino alle terza media 19% e allora?” e allora? una mia cara amica lavora in un asilo privato, ha un contratto di 6 ore, ne lavora 8 e gliene pagano 4, sotto ricatto occupazionale firma le buste paga, e si accontenta del 30% del tfr sempre per la stessa ragione, delle ferie neanche l’ombra, tutto gratis....”sennò chiudiamo” (Mi verrebbe da dirgli: chiudi incapace!!!!!!!); inoltre il contratto le scade a giugno e a luglio lavora con i voucher.....e diamo sgravi a questi ladroni che fanno impresa sul debito anziché sul capitale? ma chi siamo? le nostre azioni dimo-

strano chie siamo diceva Schopenauer. Non siamo a sinistra questo è certo....non ci siamo!!!gli chiedo perchè 136 pagine di riforma gettate in pasto a chiunque invece di convocare un tavolo degli attori della scuola? risposta:perchè per noi deve essere condivisa dal popolo tutto, non ci piacciono le categorie selettive...così ci pensa Poletti alla stregua di Brunetta a buttare giù i fannulloni, con tre mesi e più di ferie......e via così....e ancora, le scuole a comando unico del dirigente (sindaco così definito) saranno presiedute da un consiglio d’amministrazione in cui sarà presente lo sponsor economico della scuola

Gli studenti “Pronti a contrastarla” L’ incontro di oggi con l’ Onorevole Faraone ha lasciato, noi dell’ Unione degli Studenti Molise, amareggiati per molti aspetti. Ci ha deluso notare la fretta con cui bisognava svolgere gli interventi che non ha permesso ad alcuni di esprimere tutto ciò che volevano. Molte sue risposte e affermazioni non ci hanno convinto. Innanzitutto lo stanziamento di 3 e 4 miliardi di euro per la scuola, presentato come una grande svolta rispetto al passato, è semplicemente un investimento momentaneo e non uno stabile impegno dallo stato a garantire risorse per l’ istruzione. Quindi su questo tema non vediamo alcun cambiamento. Anche le spiegazioni in merito all’ organico funzionale non ci sono sembrate adeguate: l’ onorevole ha affermato questo organico permetterà di attuare l’ autonomia scolastica e ciò avverà sotto la guida del “preside-sindaco” in accordo con gli organi collegiali come espressione della autonomia scolastica. Tutto questo ci appare decisamente improbabile visto che leggendo il testo del DDL Buona Scuola si capisce che il potere decisionale è tutto in mano al dirigente e gli organi collegiali vanno solamente consultati in merito alle decisioni. Insomma, la nostra opinione non cambia: li DDL Buona Scuola porta avanti un modello di scuola autoritaria, che allena al precariato e non migliora le condizioni degli studenti. Per questo l’ Unione degli Studenti Molise continuerà a combatterla e contestarla. Studenti Uds

e questo a partire dall’infanzia....sarò troppo vecchia quando questo sistema farà marcire per infiltrazioni mafiose anche il segmento primario dell’istruzione, che ancora resiste. Ci vuole un comando dice Faraone, ci vuole una guida, uno che comanda e decide.....e chi sorveglierà i sorveglianti?chiedeva Platone............siamo in Italia, popolo borbonico, non andiamo da nessuna parte.....il merito?esiste già, le graduatorie sono per merito non per simpatia....come invece sarà quando i presidi chiameranno gli insegnanti secondo le loro preferenze.....E’ FINITA. *Segretaria PD Basso Molise


TAaglio lto

5 2 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tra le centinaia di dipendenti la Regione non ha trovato gente in grado di assicurare le attività di monitoraggio, valutazione e rendicontazione del progetto “ Io parlo Italiano”

Avvisi pubblici su avvisi pubblici per dispensare finanziamenti e farsi decine di amici

Programmazione 2007/ 2013 e siccome i soldi che non sono stati spesi nel periodo canonico devono essere tassativamente spesi entro la fine di quest’anno, non si va per il sottile a come spenderli Ridicolo che la Regione Molise tra le centinaia di dipendenti non trovi chi sia in grado di assicurare le attività di monitoraggio, valutazione e rendicontazione del progetto “ Io parlo Italiano” finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell’ambito del programma generale “ Solidarietà e gestione dei flussi migratori”. Ad essere precisi, il direttore generale Pasquale Mauro di Mirco, ha scartabellato i fascicoli personali, alla ricerca di gente che gli sarebbe tornata utile allo scopo, ma ha valutato che i dipendenti regionali in possesso di adeguata qualificazione culturale (“diploma di laurea magistrale o vecchio ordinamento”), ancorché in numero esiguo, risultano incardinati in processi di lavoro strategici per l’amministrazione regionale e pertanto non suscettibili di essere distratti dai compiti che stanno svolgendo per essere destanti al progetto di cui sopra. Motivo per cui è stato costretto ad “attivare una procedura di valutazione comparativa mediante avviso pubblico, come da espressa indicazione del Servizio Politiche sociali, per reperire sul

mercato professionale un Financial Manager; un Assistente alle attività di monitoraggio e valutazione; un Assistente alle attività di rendicontazione”. La giustificazione oltre ad essere debole nella sostanza, è genericamente motivata, tale da prestarsi a essere facilmente contestata. Ma alla Regione Molise la parola contestazione è stata cancellata da decenni. Non la si conosce e non la si applica. Sicché, centinaia di dipendenti non sono sufficienti a dare un sostegno al progetto “Io parlo italiano” finanziato dall’appo-

sito fondo il cui importo è stato bellamente omesso nella determinazione da Di Mirco al pari del compenso che verrà riservato ai tre profili professionali sopra descritti. Siamo sempre nell’ambito della programmazione 2007/ 2013 e siccome i soldi che non sono stati spesi nel periodo canonico devono essere tassativamente spesi entro la fine di quest’anno, alla Regione Molise non vanno per il sottile a come spenderli: avvisi pubblici su avvisi pubblici per dispensare il residuo finanziario e farsi decine di amici. Immaginiamo

il fegato del già presidente Iorio che quei soldi li ha avuti per le mani e non li ha saputi investire, lasciandoli alla politica clientelare del successore. Avvisi su avvisi e contratti di collaborazione e di consulenza: scelta operativa fortemente criticabile se messa in relazione alle enunciazioni di principio del governo Frattura sul rigore delle procedere nei casi in cui sarebbe stato obbligato a ricorrere a professionalità esterne, sulla pedissequa attenzione alle professionalità interne e alla loro progressiva valorizzazione, sulla certezza di una sana amministrazione delle risorse pubbliche. A leggere le giustificazioni di Di Mirco sulla ineluttabilità a ricorrere all’esterno, viene da sorridere, per non piangere. Il direttore generale dovrebbe (usiamo il condizionale perché con la giunta regionale non s’è mai certi di niente, potrebbe essere bellamente riconfermato) decadere dall’incarico il 15 aprile. L’approssimarsi della scadenza gli sta mettendo le ali (anche se non risulta si serva di Red Bull) varando determinazioni su determinazioni con una prolifica e generosa distribuzione di

Quanno er potere litiga s’affilano i cortelli di Massimo Dalla Torre E’ proprio vero che il vernacolo è la saggezza dei popoli. Il quale, la dice lunga di come siamo arrivati veramente alla frutta, anzi al dopo frutta, con una variante che il conto ancora una volta a pagarlo non è chi dorme sonni tranquilli perché è al sicuro dietro una posizione sociale, economica, politica, ma chi non sa come arrivare a fine di mese per far quadrare i conti e magari cercare di mettere da parte qualche risparmio per le evenienze che mandano in affanno il sistema partitico alquanto logoro e stantio. Un logorio preoccupante perché quello che sta accadendo all’interno del PD è solo uno dei tanti sintomi che mostra come il malessere è talmente palese che non ci sono medicine che servano a lenire i “mal di pancia” causati da chi è autore di continui scontri che rendono la vita dei partiti invivibile. Un qualcosa che ha scatenato urla e contrapposizioni, dopo un matrimonio, a nostro giudizio forzato, che ha portato alla condizione di “separati in casa” e di “non sopportazione”. Cose che sono la prova provata che non è “oro tutto che luccica”. Vedete carissimi lettori, cui ci rivolgiamo perché siamo consapevoli che saprete giudicare meglio di ogni altro gli avvenimenti, qui si tratta solo e unicamente di ripicche personali, manie di protagonismo e di macchinazioni oscure messe su da chi vuole sovvertire le cose a proprio vantaggio. Una querelle quotidiana che non permette più di ragionare tant’è che il tormentone che

la stampa locale riporta quotidianamente è nauseante. Un qualcosa che ha visto frantumare un’idea, qualora dall’origine esistesse l’idea, che ha costretto a una ribellione “de noartri”. Non ci piace puntare il dito accusatorio, ma siamo costretti a farlo, verso la classe politica che siede nella stanza dei bottoni perché siamo consapevoli che da grandi responsabilità scaturiscono grandi oneri e in questo preciso momento gli oneri subissano le responsabilità tant’è che non tutti sono disposti ad accettarne il peso. Un fardello che è come un macigno che, se non puntellato a dovere, rischia di schiacciare quel poco che ancora resiste; credeteci al punto in cui siamo, il poco è ridotto al lumicino. Responsabilità e oneri che, purtroppo, fanno sempre più pendant con il gioco delle parti. Responsabilità e oneri che invece dovrebbero essere i vettori su cui indirizzare le linee guida di governo. Le quali, non sono “baruffe chiozzotte” come le definirebbe Carlo Goldoni. Linee dritte, senza alcuna curvatura o interruzione perché se dovessero intersecarsi tra loro, cosa che sta accadendo, contro ogni regola geometrica, inasprirebbero ancora di più il confronto, in questo caso scontro destinato a non placarsi neanche con l’arrivo in Molise del “Tosco dal parlare veloce” che difficilmente riuscirà a ricucire lo strappo che molti vorrebbero nascondere con delle pezze che non nascondono il fallimento di questa classe politica che circa due anni fa gridò al rinnovamento che a quanto pare di nuovo non ha assolutamente nulla.

incarichi e consulenze. Vuole accomiatarsi con il conforto di un profondo senso di gratitudine da parte di chi lo ha voluto chiamandolo da Milano, per la tempestività con cui sta dando fondo ai finanziamenti europei e alla cerchia dei beneficiari. Al Financial Manager, all’assistente alle attività di monitoraggio e valutazione e all’assistente alle attività di rendicontazione del progetto “Io parlo italiano”, come abbiamo fatto cenno, non viene indicato quanto guadagneranno per questa loro straordinaria fatica. Un difetto di informazione, come la mancata indicazione dell’entità del finanziamento. Difetto più difetto meno, non fa più storia né notizia. I percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana riteniamo saranno svolti con l’ausilio dell’Ufficio Scolastico regionale per il Molise, l’università degli studi del Molise e il Centro territoriale permanente d’Isernia visto e considerato l’accordo che li lega per il caso di specie alla Regione Molise. L’augurio è che i destinatari riescano un giorno a parlare italiano. Dardo

Matese e Fortore i fondi per le aree a maggiore disagio Matese” e “Fortore”, queste, le due aree che la Giunta regionale ha individuato per l’applicazione pilota in Molise della Strategia nazionale delle aree interne. Lo ha comunicato il governatore Paolo di Laura Frattura agli amministratori dei comuni ricadenti nei territori di sperimentazione e avvio. Per ciascuna area – ha spiegato Frattura –, ci sono circa 3,5 milioni di euro per potenziare e qualificare l’offerta di servizi pilota, a cominciare da istruzione, sanità e trasporti. Iniziamo da subito con l’area “Matese”, poi proseguiremo con “Fortore”: entro la fine di settembre prossimo dovremo aver definito un primo accordo di programma quadro che darà, attraverso la garanzia di finanziamenti certi e immediati, concretezza ed esecuzione all’idea progettuale che condividiamo per il rilancio di tutto il nostro territorio”.


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Campobasso

2 aprile 2015

I riti della Settimana Santa Attesa per la Processione del Venerdì Santo con il canto del “Teco Vorrei Signore” A Campobasso tutto pronto per le giornate Sante che anticipano la Pasqua. A partire dall’Ultima Cena (Messa in Coena Domini, oggì alle 18,00), passando per la possibilità di vegliare con lui nel Getsemani durante la notte tra giovedì e venerdì, adorazione notturna in tutte le chiese della diocesi, fino ad arrivare alla Passione del Venerdì Santo , con il canto del Passio, l’adorazione della Croce e l’austera solennità che ci introdurrà nel silenzio del Sabato Santo. Oltre ai momenti liturgici ci sarà quello della pietà popolare con la processione del Cristo morto e dell’Addolorata, lungo le vie della città accompagnati dal Canto del “Teco Vorrei, o Signor” del M° De Nigris di Campobasso su versi del Metastasio eseguito da 700 cantori popolari.

2 aprile –Giovedì santo in Coena Domini ore 18,00 Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso Celebrazione Eucaristica in Coena Domini Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso – Bojano TRIDUo pasQUaLE 3 aprile – Venerdì santo ore 15,30 Azione liturgica “In Passione Domini” Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso – Bojano Ore 18,00 dalla Chiesa Santa Maria della Croce (centro storico), lungo le vie della città Processione del Cristo Morto e dell’Addolorata

AssegnatiI i Premi Pietro Fasolino Terza edizione dell’iniziativa per ricordare una grande figura del mondo sportivo Campobasso. Con il video messaggio di saluto ai concorrenti del “Premio Pietro Fasolino” della madrina d’eccezione del concorso giornalistico Annalisa Minetti si è aperta ieri pomeriggio la cerimonia di premiazione della terza edizione dell’iniziativa ideata dal giornalista campobassano Stefano Venditti. La campionessa olimpica di atletica leggera ha voluto dare il proprio in bocca al lupo ai 30 concorrenti dell’edizione 2015 registrando un messaggio prima dell’inizio di uno dei suoi tanti allenamenti, agli ordini del bojanese Stefano Ciallella, che serviranno per puntare alla conquista di una medaglia d’oro alle prossime paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016.

“Siamo giunti alla terza edizione e questo è un primo segno tangibile che siamo riusciti a dare una certa continuità ad un’idea che, forse, tre anni fa era nata come una scommessa ardita ma che con il passare degli anni è cresciuta e maturata. Se il concorso è cresciuto è merito non solo dell’organizzazione ma anche e soprattutto di tutte quelle persone che hanno dato il proprio apporto, sotto forma di suggerimenti e consigli, che hanno permesso al “Premio Pietro Fasolino” di avere un grande successo che si è anche proiettato dallo scorso anno al di fuori dei confini regionali. Un ringraziamento di cuore va a tutti coloro che ho coinvolto in questa mia idea. Grazie per

la vostra estrema cordialità che si è espressa nella vostra più ampia disponibilità espressa con un sincero si detto via telefono durante la fase di organizzazione di questo evento. Ringrazio gli enti patrocinanti, le autorità presenti questo pomeriggio nella sala riunioni del Coni Molise, i membri della Giuria tecnica, i colleghi direttori di testate giornalistiche locali che ospiteranno in una visita formativa presso le loro redazioni i vincitori di ogni singola categoria, gli sponsor e tutti voi che avete partecipato con passione ed entusiasmo alla terza edizione del concorso giornalistico sportivo. Un grazie di cuore ad Annalisa Minetti per la sua simpatia e semplicità e per il messaggio

ricco di significato che ci ha inviato e a Stefano Ciallella per averci messo in contatto. Siamo oltremodo onorati di aver avuto una madrina d’eccezione di tale valenza sportiva ed umana – questo il messaggio di saluto di Stefano Venditti –“Questi i vincitori nelle singole categorie: Scuola Elementare Domenico Giarrusso “Associazione Le Onde Campobasso” Francesco Liberatore “Associazione Le Onde Campobasso” Anna Giarrusso “Associazione Le Onde Campobasso” Scuola Media Lorenzo Tullo Scuola Media Montini Campobasso

Melissa Comodo Scuola Media Montini Campobasso Giulia Di Niro Scuola Media Petrone Campobasso Scuola Superiore Sara Santucci Liceo Scientifio Europeo Convitto Nazionale Mario Pagano Andrea Acunzo Liceo Scientifio Europeo Convitto Nazionale Mario Pagano Over Nazzareno Carideo di Isernia Francesca Palladino di Campolieto Elena Salvatore di Campobasso Giornalisti Alberto Francescut di Pordenone Giovanni Perilli di Termoli Giuseppe Formato di Campobasso

Giornata rossoblù per Campobasso-Samb Una sfida di vecchia data che va ad anticipare lo scontro per i playoff Campobasso – sambenedettese è una sfida che richiama gli anni d’oro dei due club rossoblù. La sfida di oggi, sarà un antipasto dei playoff e i lupi avranno l’ultima chance per avvicinare la terza piazza per provare, poi, ad agguantarla nelle ultime cinque giornate di campionato. Alla vigilia dell’incontro, tra i molisani di Vullo e i marchigiani dell’ex Silvio Paolucci i punti di distanza sono sei, un margine importante per la Samb, il cui obiettivo, oltre a riscattare la brutta sconfitta casalinga contro la Vis Pesaro, sarà quello di mantenere invariati i punti di vantaggio dalla quarta posizione. I lupi dovranno rinunciare per due giornate a Vitelli, espulso dalla panchina a Giulianova, e a Di Gioacchino, appiedato per un turno dal Giudice sportivo. Out Nicolai e Lazzarini.In porta sarà riconfermato Conti, ma cambierà l’assettodifensivo. Boscodovrebbe

rientrare al centro della retroguardia accanto a Minadeo, mentreScudieri prenderà il posto di Fusaro. Sulla corsia mancina potrebbe rivedersi Bernardi. Le chiavi della mediana saranno di MarinucciPalermo e Pani, mentre Vitone e Cianci opereranno sulle corsie esterne. In avanti riconferma per il tandem Todino-Di Gennaro. Miani dovrebbe iniziare per la terza gara di fila dalla panchina. Il Campobasso è reduce da due pareggi consecutivi contro la Maceratese e il Giulianova, arrivati dopo la sconfitta di Castelfidardo e il successo contro il Matelica. Il team di mister Vullo giocherà le ultime sei gare per preparare i playoff, nuovo mini-campionato sul quale il club punterà nei mesi di maggio e giugno. Prima della rassegna post-season, per i lupi ci sarà da affrontare le trasferte di Fano, Celano e Termoli e le gare casalinghe, dopo quella contro la Samb, con Olympia

Agnonese e Civitanovese. La Sambenedettese non avrà a disposizione gli squalificati Viti e Napolano. E al seguito dei marchigiani, allenati da Silvio Paolucci (due esperienze alla guida dei lupi in serie D: nel 2006/2007 raggiunse i playoff, nel 2009/2010 si dimise), ci sarà un nutrito gruppo di supporter. Altro ex rossoblù sarà il vice di Paolucci, Cristoforo Barbato, che nel 2007/2008 svolse la mansione di preparatore atletico dei lupi. Al ‘Selva Piana’ sarà giornata rossoblù: non saranno, dunque, validi gli abbonamenti. Ai tifosi della Sambenedettese sono stati riservati 450 tagliandi, acquistabili a 10 euro al botteghino prima del match. Si gioca alle ore 15, dirigerà Raffaele Agrò della sezione di Terni, coadiuvato dagli assistenti Nicola Mariottini e Alessio Scacchi, entrambi della sezione di Arezzo.


Campobasso

7 2 aprile 2015

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“Viadotto Callora, un disastro” Un’interrogazione è stata presentata in Consiglio regionale dal centrodestra CAMPOBASSO. “Con la chiusura del viadotto Callora, e soprattutto con la mancata individuazione di adeguate soluzioni alternative, si è penalizzata fortemente una delle zone più trafficate del Molise, spaccando in due tronconi una regione già alle prese con problemi relativi alla mancanza di infrastrutture e mettendo in difficoltà pendolari, imprenditori, lavoratori, autotrasportatori e automobilisti”: a parlare i consiglieri regionali Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco che hanno presentato una interrogazione a Palazzo Moffa. “Sembra essere sempre più lontano il ritorno alla normalità su questo tratto - prosegue lanota stampa -, difatti alla difficoltà di rispettare la previsione iniziale di ultimare gli interventi entro il 10 giugno 2015 si aggiunge il nuovo bando di gara pubblicato dall’Ente nazionale per le strade che prevede l’esecuzione di ulteriori lavori di consolidamento che dovrebbero durare un anno. Quindi il ritorno alla viabilità sul viadotto potrebbe essere rinviato al 2016, sottoponendo il territorio interessato ad ulteriori e prolungati disagi. Il protrarsi di questa situazione determinerà notevoli difficoltà alle attività produttive locali, in particolar modo quelle presenti nell’Area Matesina, sia dal punto di vista logistico sia da quello economico, a causa dell’aumento delle distanze da percorrere e quindi del consumo di carburante,

tenendo ben presente che questi gravi disagi colpiscono un territorio già segnato da difficoltà economiche rilevanti, determinate dalla chiusura di importanti aziende e dalla conseguente crisi occupazionale che investe da oltre due anni migliaia di persone. Così come bisogna porre in essere interventi atti a salvaguardare anche le condizione dei cittadini e delle attività commerciali del comune di Boiano, oramai in ostaggio dallo scorso giugno di un traffico insostenibile che, oltre a paralizzare il paese, tra le altre cose, potrebbe provocare un aumento dell’inquinamento atmosferico a causa dell’incremento di polveri sottili. Presidente Frattura, e l’impegno di vigilare sulla tempistica dei lavori di manutenzione straordinaria? L’Anas ha informato preventivamente il Governo regionale della necessità di porre in essere questi ulteriori lavori? È stato chiesto alla stessa Anas perché questi lavori non sono stati approvati nel primo bando di appalto? Quando il viadotto verrà riaperto alla viabilità? Presidente Frattura occorrono risposte, da richiedere all’Anas e soprattutto da poi ‘veicolare’, tanto per restare in tema, a tutti quei cittadini molisani costretti da quasi un anno intero a percorsi stradali alternativi, tortuosi e dispendiosi, che ora vedono concreto il rischio che queste difficoltà siano prolungare per un lasso di tempo indefinito”.

La trasparenza e l’anticorruzione In relazione all’articolo intitolato: “La trasparenza e l’anticorruzione sono una cosa seria non un gioco al rimpiattino”, dall’avvocato Pellegrino Amore riceviamo e pubblichiamo: “L’accertamento fatto nel 2012 dall’Ispettorato del Lavoro a carico dell’Ente ha avuto ad oggetto la quantificazione della quota di disabili assunti dall’Ente nel corso dell’ultimo quinquennio. Non vi è stata un’istruttoria preventiva in ordine alla individuazione di specifiche responsabilità ma lo stesso accertamento si è limitato alla indicazione generica del dirigente del servizio personale in relazione alla funzione rivestita quale destinatario. Nel merito l’accertamento è da ritenersi

destituito di fondamento in relazione alla inesistenza dei presupposti di fatto: la base di calcolo su cui è stata computata la quota di riserva per gli appartenenti alle categorie protette, infatti, va ridotta del personale appartenente alla categoria dei lavoratori socialmente utili, come peraltro indicato espressamente in una Circolare dello stesso Ministero del Lavoro. Tale dirimente constatazione unitamente ad altre censure formano oggetto di due distinti ricorsi in via amministrativa prodotti alla Direzione Regionale del Lavoro ed in attesa di definizione. Le questioni di cui sopra sono conosciute ampiamente dall’amministrazione e sono contenute nella corrispondenza, in relazioni tecniche e nei

ricorsi ufficialmente depositati. La sanzione pecuniaria è stata provvisoriamente corrisposta nella misura ridotta, senza acquiescenza, con diritto di rivalsa dell’Ente nel caso di “eventuale” accertamento di responsabilità, ed è, come precisato, oggetto di richiesta di restituzione in autotutela contenuta in uno dei due ricorsi presentati. Una annotazione finale: proprio la trasparenza dei procedimenti e la pubblicità degli atti posti in essere hanno consentito che la stampa possa interessarsi delle questioni trattate nell’articolo in commento. Non vi è nulla da nascondere. Proprio la trasparenza dei procedimenti assunti ed i principi di legalità e di presunzione di non colpevolezza fino a

condanna definitiva consentono di tranquillizzare tutti sulla legittimità dei ruoli istituzionali all’interno della Provincia di Campobasso”. (Ndr) - Prendiamo innanzitutto atto che non c’è affermazione del giornale da rettificare. Ciò che leggiamo sono opinioni personali che tendono ad escludere responsabilità in attesa dell’esito dei ricorsi amministrativi pendenti dal 2012 (cosa molto strana). Per inciso ricordiamo che l’avvocato Amore è il dirigente responsabile del servizio destinatario della sanzione.

Trenta immigrati chiedono la sistemazione Manifestazione dinanzi la Questura di Campobasso per il rilascio dei certificati CAMPOBASSO. Immigrati in protesta ieri mattina, primo aprile, dinanzi gli uffici della Questura di via Tiberio a Cam-

pobasso. Sono circa una trentina, non hanno documenti e chiedono il rilascio dei certificati, ma anche una sistemazione.

I richiedenti asilo, per far sentire le proprie ragioni, hanno anche provato a forzare la porta della Questura, ma immediato è stato

l’intervento degli agenti della Polizia e la protesta è subito rientrata. Quasi sicuramente gli immigrati

saranno sistemati nei centri smistati sul territorio regionale, che però al momento risultano già pieni.



Puoi dirlo a tutti: ad Isernia q LQL]LDWD OD GLIIHUHQ]LDWD ´SRUWD D SRUWD¾. $ FDVD D ODYRUR D VFXROD QHJOL DPELWL GL YLWD TXRWLGLDQD GLIIHUHQ]LD FRUUHWWDPHQWH L ULILXWL LO WXR JHVWR SXz FRQWULEXLU e a salYDJXDUGDUH OœDPELHQWH H D JDUDQWLUH DOOH JHQHUD]LRQL IXWXUH XQ OXRJR SXOLWR LQ FXL YLYHUH QHOOœLQWHUHVVH GHO EHQH FRPXQH .

Area urbana > Raccolta Porta a Porta Ď´ĎŹĎŹÍ˜ϭϾϾ͘ϳϏϴ

Conferisci i rifiuti nelle ore serali secondo il calendario di conferimento che ti è stato consegnato.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00

LocalitĂ Tremolicci (nei pressi della piscina comunale) Telefono 0865.290463

Area extraurbana > Raccolta di ProssimitĂ Spinta &RQIHULVFL L ULILXWL QHOOH RUH VHUDOL SUHVVR OÂśecopunto differenziata presente nella tua area.

dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30

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Isernia

2 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

IL SACCO DI ISERNIA di StefanoTesta* QUOD NON FECERUNT BARBARI, FECERUNT BARBERINI (Quello che non hanno fatto i barbari lo hanno fatto i Barberini) questo diceva il popolo romano rispetto agli scempi che la famiglia Barberini aveva perpetrato a Roma Noi, seguendo l’adagio - potremmo dire: “ QUELLO CHE NON HANNO FATTO GLI ALTRI LO HA FATTO FRATTURA E LA SUA GIUNTA” Negli ultimi giorni viene fatto un gran battage pubblicitario sulla partecipazione del Presidente Frattura al Consiglio Comunale di oggi 2 aprile. Vogliono fra credere che si tratta di una dimostrazione di sensibilità politica che porterà a sancire chissà quali provvedimenti positivi in favore della storica struttura Ospedaliera “F.Veneziale” di Isernia; purtroppo così non sarà. Domani assisteremo all’ennesima manifestazione di strapotere che sistematicamente il Presidente Frattura mette in campo quasi a sancire che il titolo di “Governatore del Molise” gli è dovuto perché “unto del Signore” e, pertanto, ha il potere di vita o di morte sui “sudditi” . questo assunto è evidentissimo ove si analizzi l’atteggiamento che Frattura ha nei riguardi di chiunque non accetti la sua inerzia amministrativa ( ma sarà vera o è voluta strategicamente?) anche se si tratta dell’intera deputazione parlamentare, del Rettore dell’Unimol, delle “grida di dolore” che provengono dalle varie realtà regionali.In effetti domani Frattura, forte del suo potere e dell’appiattimento dell’intero partito (ad eccezione della

deputazione parlamentare) ci reciterà la solita pappardella con la quale vorrebbe dimostrare che sta facendo cose incredibili per il Molise, che il suo impegno verso le nostre problematiche è totale, che non si era mai visto un Presidente con la sua sensibilità e, dulcis in fundo, come ha già detto più volte (sic!): “Il Presidente sono io e non sono disposto a derogare rispetto alle mie prerogative”. Una dichiarazione di grande spessore politico che sancisce esattamente la sua visione della gestione della cosa pubblica. E’ chiaro che la responsabilità e di questo benedetto sistema maggioritario ma è altrettanto vero che queste affermazioni dimostrano una totale assenza di sensibilità politico/amministrativa che sta alla base della democrazia. Ma atteniamoci ai fatti. L’accordo Stato Regioni del 5 agosto 2014, al quale il presidente Frattura non ha partecipato e tutti i cittadini molisani dovrebbero chiedergliene il perché

visto che si trattava del provvedimento più importante relativamente alla razionalizzazione della sanità nella nostra regione, stabilisce che l’Ospedale di Isernia perderebbe: Rianimazione Cardiologia Neurologia Oncologia Punto nascita (ostetricia e ginecologia) Otorino Pertanto, rimarrebbe come Ospedale di base con : Medicina Chirurgia Pronto soccorso Anestesia senza rianimazione queste attività non avrebbero il supporto di attività multidisciplinari quali: rianimazione e cardiologia con emodinamica. Per farla breve l’ospedale di Isernia diventerebbe centro disagiato perché non si capisce dove dovrebbero essere curati un infartuato, un trauma-

tizzato che ha bisogno dell’ anestesia/rianimazione; né dagli atti in nostro possesso si evincono accordi con le regioni cotermini. Ma per essere rendere ancora più evidente il baratro verso il quale stiamo andando mi chiedo: un malato oncologico dovrebbe andare a Campobasso con la propria auto e, dopo aver fatto la chemioterapia con tutto quello che comporta in termini di devastazione sul fisico, tornare a Isernia guidando la sua macchina. A questo punto la domanda sorge spontanea: la Regione dimostra di essere molto attenta alla razionalizzazione - da fare sul sistema pubblico– che in effetti significa solo tagli –; ma nulla dice sulla razionalizzazione da effettuare sulle numerose strutture private esistenti nella nostra regione in termini di tagli e di limitazione degli accreditamenti. Questa domanda sicuramente resterà senza risposta perché “ubi major ……….” dove il major chi è? Perché non si opera con gli stessi criteri adottati per il pubblico? Con l’angoscia che mi comporta vedere l’Ospedale “F.Veneziale” già, di fatto, ridotto ai minimi termini: basta andarci di pomeriggio per verificare che si tratta di una struttura fantasma, ormai inconsistente per le attività che vi si svolgono; assistiamo all’apoteosi delle strutture private che ricevono incredibili flussi di utenti durante l’intera giornata e fino a tarda sera con tutte le ricadute positive che ne derivano anche in termini di attività economiche complementari. Ma è mai possibile che i cittadini di Isernia debbano accettare supina-

mente la morte del loro storico Ospedale che tanto lustro ha dato alla nostra città ed all’intera provincia per la qualità delle prestazioni che venivano erogate da illuminati medici che vivevano la professione come una missione? Occorre che vi sia quel movimento di popolo che ha sempre contraddistinto gli isernini in tutte le circostanze importanti per la nostra città; movimento di popolo che abbia la capacità di selezionare una classe dirigente che, al di là delle posizioni politiche, abbia le qualità per effettuare scelte, anche se con uno duro scontro con i poteri centrali, e che senza fare guerre sante sappia trovare la giusta dimensione di complementarietà tra la sanità pubblica e quella privata. P.S.:In questo momento leggo che il ministro Lorenzin ha firmato il regolamento di attuazione dell’Accordo Stato Regioni di agosto 2014: ancora una volta Frattura non ha alzato un dito per la tutela della sanità molisane ed isernina in particolare. Il provvedimento è talmente grave che faccio previsioni pessimiste, ma realistiche, sull’impatto socio/economico che tale provvedimento riverbererà sulla nostra realtà già martoriata da fatti precedenti che hanno visto completamente assente la Regione Molise in difesa degli interessi di isernia. Spero che gli isernini memorizzino chi è Frattura e quello che ha fatto contro Isernia. Consigliere Comunale

Partita la raccolta differenziata A Isernia, attive da ieri le mini isole ecologiche per le attivita’ commerciali. ISERNIA. Inaugurate, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Stazione terminal degli autobus “Francesco Martino”, le 5 mini Isole Ecologiche per la raccolta dei rifiuti differenziati derivanti dalle attività commerciali. “Dopo una serie di consultazioni con la Ditta Smaltimenti Sud – informa l’Assessore comunale all’Ambiente Marco Amendola – è stata presa una decisione condivisa: fornire un servizio supplementare di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per tutte le attività commerciali con particolari esigenze”. A loro disposizione mini isole ecologiche con pannelli di mascheramento con all’interno i quattro contenitori necessari per conferire in maniera differenziata i rifiuti prodotti durante l’esercizio della loro attività commerciale. L’accesso è riservato alle sole attività che hanno presentato richiesta di autorizzazione al V Settore del Comune di Isernia. Un intervento questo, dettato anche dalla necessità di mantenere un decoro estetico, prevenendo accumuli di rifiuti sulle strade principali della città. Le mini isole ecologiche sono state dislocate sul territorio comunale nelle seguenti aree: Stazione terminal autobus “Francesco Martino”; Via Dante Alighieri; Piazza Puccini; Via Occidentale; Via Maiorino (nei pressi della scuole Pascoli).

In sostanza, un altro passo in avanti volto a creare tutte le condizioni per poter effettuare correttamente il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nella città di Isernia. Raggiunto anche questo obiettivo, sarà possibile procedere nella giornata del 2 aprile anche alla rimozione dei cassonetti che fino ad oggi, ubicati nello spiazzale antistante la piscina comunale e presso l’uscita Isernia-Santo Spirito, hanno accompagnato tutti i cittadini nella prima fase di implementazione del nuovo servizio di raccolta rifiuti. Un’altra importante novità riguarda la raccolta e il relativo conferimento degli olii esausti da cucina. Dal prossimo martedì 7 aprile, infatti, presso l’Ufficio start-up “raccolta differenziata” ubicato al V Settore (piano terra della sede dell’Ufficio Ambiente del Comune di Isernia – Loc. Acqua Solfurea), cominceranno ad essere distribuite alle utenze domestiche delle pratiche tanichette per la raccolta dell’olio esausto. I cittadini potranno conferire l’olio raccolto presso lo stesso Ufficio start up, ove è stata collocato un contenitore specifico per la raccolta. Si ricorda, invece, che presso l’Isola ecologica - località Tremolicci (nei pressi della piscina comunale), aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle 17:00 e il sabato dalle ore 9:00 alle 12:30, è possibile conferire - afferma Antonio Pirolli della Smaltimenti Sud – le seguenti tipologie di rifiuti: ingombranti, tubi fluorescenti, apparecchiature furori uso contenenti clorofluorocarburi, farmaci, batterie ed accumulatori provenienti da utenze domestiche, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e metallo. Per ulteriori informazioni contattare la Smaltimenti Sud al numero verde 800.199.708 o scrivere una mail all’indirizzo smaltimentisud@alice.it.


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Termoli

2 aprile 2015

“Zuccherificio, subito la campagna bieticola” I rappresentanti sindacali ribadiscono la necessità di salvaguardare la produzione TERMOLI. In data 30 Marzo 2015 la scrivente RSU sindacale ha partecipato all’incontro che si è tenuto presso l’Assessorato all’Agricoltura tra FLAI ,FAI e UILA nazionali e l’Assessore Facciolla ottenuto in seguito al presidio fatto dai lavoratori davanti la sede della giunta regionale in data 23 Marzo 2015. Nel corso dell’incontro è stato ribadito ancora una volta l’impegno che tutte le strutture sindacali nazionali e europee stanno mettendo in campo per salvaguardare la rimanente produzione di zucchero in Italia e salvaguardare i livelli occupazionali compreso lo stabilimento di Termoli. Nessuna novità è emersa circa le strategie messe in campo dall’assessorato. Come è stato già illu-

strato in precedenza si continua a perseguire una operazione tecnico-finanziaria che ha il solo scopo di conservare le quote di produzione per le campagne 2015 e 2016 utili solo al risanamento del debito della Srl . Nella pratica i proventi derivanti dall’affitto delle quote non produttive dello stabilimento saranno utilizzati per mantenere integra una scatola che all’interno non contiene lavoro ma cassa integrazione per i dipendenti. In sintesi tra i crediti delle quote non produttive e quelli derivanti dallo Stato per la cassa integrazione non si produce nulla. Volendo fare una valutazione complessiva riteniamo che si tratta di una operazione bancaria e non una strategia rivolta al lavoro. Di-

versa la posizione rispetto al consiglio monotematico sul lavoro circa le modalità della micro campagna che in precedenza si chiamava minicampagna. Dalle ultime indicazioni dell’assessore si dovrà necessariamente trattare la materia prima nel nostro stabilimento non essendo possibile fare una lavorazione conto terzi. Ci porta alla riflessione la posizione dell’amministratore delegato Dott. Cianciosi quando alla domanda se ci fossero le risorse per fare la micro campagna risponde “ dobbiamo trovarle ! ”. La domanda viene spontanea , se dobbiamo cercare le risorse per la micro campagna perché non le abbiamo cercate per la campagna ? La micro cam-

pagna 2015 di cui ancora non conosciamo le modalità avrà una durata massima di dieci giorni con il solo scopo di conservare le quote di produzione ma tutti i dipendenti stagionali perderanno il reddito e non matureranno il diritto agli ammortizzatori sociali mentre quelli stabili lavoreranno per dieci giorni e torneranno subito in cassa integrazione fino a novembre 2015, il limite massimo consentito dalla legge. Il 9 gennaio 2016 il concordato termina per legge e si aprono le porte della mobilità. La presente allo scopo di fare chiarezza su tutta la vicenda e nel ribadire che queste strategie non sono utili al mantenimento della filiera e l’occupazione. Ben

venga il confronto presso il Ministero per cercare altre soluzioni ma doveva iniziare alcuni mesi fa poiché non dando avvio alle semine autunnali sono stati messi centinaia di lavoratori alla canna del gas. La mancanza al tavolo della società Aria Food non ci ha permesso di avere un quadro completo circa le attività che sta svolgendo e i progetti che si appresta ad avviare. Riteniamo che tutti si devono assumere le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e fare chiarezza su tutta la vicenda. Per questi motivi chiediamo un confronto pubblico fra la società Aria Food, l’Assessorato all’Agricoltura e le Organizzazioni sindacali.

Rubano rame, agli arresti domiciliari Due giovani fermati dai carabinieri di Colletorto nell’area di San Giuliano di Puglia SAN GIULIANO DI PUGLIA. I militari della Stazione Carabinieri di Colletorto, impegnati in un’attività di vigilanza per contrastare i delitti contro il patrimonio nell’area dei moduli abitativi realizzati in occasione dei noti eventi sismici del 2002 in San Giuliano di Puglia, hanno individuato

due giovani italiani C.A. (27enne) e C.N. (23enne) mentre stavano trasportando, dopo averlo asportato, un rilevante quantitativo di discendenti e grondaie in rame a bordo di un furgoncino. I due, inizialmente, hanno tentato di allontanarsi con rapidità, ma sono

Recupero Imu e Tarsu, Termolitra i migliori Il Comune si porta tra i migliori per i maxi recuperi fatti in questi anni TERMOLI. “I Comuni e la riscossione dei tributi. Risultati, costi, modelli organizzativi, confronti e tendenze”. Questo il report che analizza i rendiconti consuntivi degli enti locali del 2013, gli ultimi approvati. Uno studio a cura di Nicola Melideo che incorona Termoli come amministrazione comunale capace di operare il maggior recupero di gettito tributario su Imu e Tarsu. In particolare, nella sezione ‘L’analisi del recupero dei tributi evasi come occasione per un approfondimento sui modelli di gestione dei tributi”, lo studio ha preso in esame 7.289 amministrazioni, di cui 5.539 (pari a 48,5 milioni di cittadini amministrati) hanno effettuato operazioni di accertamento e incasso di tributi per Ici e Tarsi evasi ed elusi. Di questa messe di campanili solo 1.944 hanno recuperato sia l’Ici che la Tarsu.

Il report specifica come ai Comuni era stato chiesto, in sede di redazione del bilancio preventivo 2013, di stimare i recuperi della sola Ici. Nel complesso l’erario ha recuperato oltre un miliardo di euro (670 milioni di Tarsu e 438 di Ici). Ma dove si colloca Termoli? Al primo posto della graduatoria, sfruttando anche l’azione coordinata sui due fronti. Nel 2013 il Comune di Termoli (censito per 33.478 abitanti) ha introitato 7.534.312 euro di Ici e 6.088.026 di Tarsu, rispettivamente pari a 225,1 e 181,9 euro pro capite per tributo specifico. Sarebbe interessante sapere se in queste cifre sono contenuti anche i maxirecuperi fatti su Edison e altre realtà impositive, ma va da sé che un simile risultato viene apposto come fiore all’occhiello contro l’evasione fiscale e tributaria, tra i mali che si annidano nella nostra società.

stati subito raggiunti e perquisiti. Gli accertamenti effettuati hanno, poi, permesso di appurare che il quantitativo poteva essere stimato in circa cento chilogrammi e che tale materiale era stato divelto, peraltro arrecando ulteriori danni alle strutture, dai moduli abitativi dell’area. Preso atto

della situazione, gli operanti hanno proceduto all’arresto dei due ed al sequestro della refurtiva oltre che del mezzo di trasporto utilizzato per commettere il delitto. La stima dei danni arrecati sulla struttura pubblica, che come noto potrebbe essere in futuro interessata ad

una nuova attivazione quale centro HUB per l’accoglimento di migranti, è in corso da parte del Comune di San Giuliano di Puglia a cui è stato reso il maltolto. I due giovani, a seguito della convalida odierna, sono stati posti agli arresti domiciliari.

Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.

Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.

Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.

Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.

Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.

Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

2 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Momentive, revocato l’ampliamento Il dirigente del Suap del Comune di Termoli ha fatto ricorso al principio di autotutela TERMOLI. Il dirigente del Suap ha revocato in autotutela la determina con la quale lo scorso 13 marzo era stato concesso parere favorevole da parte dell’amministrazione comunale di Termoli all’ampliamento dello stabilimento chimico Momentive Performance Materials. Un atto che indispettì movimenti, associazioni, comitati, vasti segmenti dell’opinione pubblica e soprattutto le opposizioni, sia di centrodestra che di sinistra. In sede di verifica normativa di settore è emerso che si trattava di materia

sottratta alla competenza del Suap in quanto l’attività è entrata nel campo di applicazione dell’autorizzazione integrata ambientale. A giocare a sfavore della precedente assunzione di responsabilità, probabilmente, anche il merito e il contenuto del ricorso promosso dal Codacons, che questi aspetti aveva focalizzato. Ora si tratterà di vedere se si percorrerà il binario esatto, oppure se si tornerà a disquisire politicamente sull’opportunità o meno di concedere il lasciapassare all’ampliamento della Momentive.

“Crocifisso in aula, tanto rumore per nulla” Dopo le esternazioni di don Benito Giorgetta arriva la nota di chiarimento di Sbrocca TERMOLI. Dopo le esternazioni di don Benito Giorgetta nella domenica delle Palme e le polemiche esplose sui social network, arriva la chiosa del sindaco Angelo Sbrocca sula questione del Crocifisso tolto dall’aula consiliare. “Molto rumore per nulla è proprio il caso di dirlo quando si discute per giorni di una vicenda inesistente. Ci riferiamo alla falsa notizia rimbalzata dal web ai quotidiani cartacei, dai bar alle chiese,

dell’eliminazione del crocifisso dalla sala consiliare del Comune di Termoli, cosa che non è mai avvenuta. Fin dal momento del nostro insediamento come Amministrazione, pur consapevoli che le Istituzioni sono laiche e pertanto non sono tenute ad esporre simboli religiosi, abbiamo scelto di mantenere il crocifisso in sala consiliare nel rispetto della tradizione di questa città e della religione cattolica. Scelta che coerentemente abbiamo

portato avanti in tutti questi mesi così come quella di valorizzare Termoli e le sue risorse preziose come, ad esempio, le opere del Premio Termoli. Proprio in questa prospettiva abbiamo deciso di rendere fruibili una parte dei dipinti esponendoli in sala consiliare. Va da sé che nella sistemazione delle opere il Crocifisso sia stato ricollocato. Sorprende notare come il Crocifisso, che è sempre stato presente, non

sia stato visto sia in occasione del Consiglio comunale sia in tante altre cerimonie ufficiali o conferenze stampa che nell’arco della scorsa settimana hanno avuto luogo in sala consiliare. Questa Amministrazione è votata al rispetto di ogni fede religiosa e, prima ancora, di ogni persona a prescindere dal suo credo. Pertanto è proprio il tema del rispetto che vogliamo riportare in luce, rispetto per le istituzioni e rispetto per la verità

“Grave la chiusura del Vatma” Lo sottolinea Erminia Gatti che ha presentato quanto accaduto a Termoli TERMOLI. E’ stato presentato lo scorso 30 marzo, a Roma, il documento “Verso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni per i bambini e gli adolescenti” , con la partecipazione del Ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, il professore ordinario di diritto costituzionale Andrea Morrone, il Garante nazionale per l’infanzia Vincenzo Spadafora. Presente per il Molise il Tutore dei Minori Erminia Gatti. Definire cosa siano i Livelli essenziali delle prestazioni, i cosiddetti LEP, e come possano essere applicati sull’intero territorio nazionale, ha reso necessaria una riflessione ampia e competente. L’obiettivo di questo lavoro parte da una specifica considerazione: in Italia manca una strategia politica che definisca le modalità per garantire prestazioni ovunque e a tutti i soggetti da 0 a 18 anni, come stabilito in materia di diritti civili sia dalla Costituzione sia dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. Disparità di trattamento da regione a regione e in certi casi da zona a zona; impossibilità di avere alcune prestazioni; assenza di standard strutturali e di strumenti normativi. La proposta sui Livelli essenziali delle prestazioni per i bambini e gli adolescenti ha anche lo scopo di essere uno stimolo al legislatore per fare ordine e garantire pari accesso ai diritti su tutto il territorio nazionale. “Auspico fortemente che sia istituita la cabina di regia nazionale di cui si è parlato durante la conferenza. Un organismo unitario che affronti il tema dell’infanzia attraverso una definizione di prestazioni essenziali, uguali per ciascuna Regione, necessario per ridare a tutti i bambini pari dignità” ha detto Erminia Gatti che al margine della conferenza ha consegnato nelle mani del Garante nazionale Spadafora un dossier per denunciare la chiusura di 26 progetti finanziati dal Dipartimento delle Pari Opportunità, per il trattamento dei bambini

vittime di abusi e sfruttamento sessuale, tra cui il VATMA di Termoli. “La chiusura del VATMA rappresenta una ferita aperta nell’ambito delle buone prassi di cui questa Regione poteva vantarsi. Un centro di elevata specializzazione, che ha fornito di attività di ascolto giuridico, diagnosi e psicoterapia a favore di 25 minori di cui, peraltro, oggi non abbiamo più riscontro univoco nei trattamenti. Ho chiesto al Garante nazionale di farsi portavoce di questo delicatissimo prob-

lema affinché la politica delle buone intenzioni possa accompagnare con gesti concreti la fattività dei propri interventi. Ma non smetto di sollecitare la Giunta regionale affinché trovi una soluzione che consenta di incardinare le attività del Vatma all’interno delle prestazioni socio-sanitarie e rendere così effettivo il Protocollo di intesa siglato proprio con il Vatma il 26 gennaio dello scorso anno. I nostri bambini hanno diritto alla tutela più completa, garantirla è un dovere delle istituzioni.“



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Opinioni di aldo Patriciello*

I dati diffusi dall’Istat nei giorni scorsi dipingono purtroppo una situazione drammatica: il 42,6% dei nostri giovani risulta disoccupato e la quota più consistente di questa percentuale è rappresentata da giovani che risiedono nel Mezzogiorno. È chiaro quindi che, in assenza di un serio piano strategico per lo sviluppo e la crescita delle regioni del Sud, ogni strumento a sostegno dell’occupazione e dell’impiego ri-

2 aprile 2015

Autoimpiego, il Governo deve rifinanziare i progetti sulta di vitale importanza. Ulteriori ritardi nel rifinanziamento del decreto in questione – prosegue l’eurodeputato forzista – rischierebbero quindi di aggravare un quadro economico di un territorio già a ri-

schio di desertificazione industriale e ai limiti della sostenibilità sociale. Ho scritto al ministro Guidi con la speranza che il Governo possa intervenire al più presto: il Mezzogiorno attende risposte rapide ed in-

di Gianluca Di Lonardo E’ singolare come un’opera pubblica sia in grado di essere periodicamente al centro dell’attenzione per poi ripiombare nel dimenticatoio. La diga di Chiauci è un argomento da campagna elettorale (sia abruzzese che molisana) ed è la materializzazione di una tipica espressione italiana: un buco nell’acqua. In questo caso il paradosso è rappresentato dal buco, che c’è e purtroppo si vede, e dall’acqua che invece è ormai leggenda. Tra continue promesse e costanti rinvii nel 2015 festeggeremo il trentesimo anniversario dell’inizio dei lavori di una delle opere più attese e dispendiose della regione Molise. Il decreto “Sblocca Italia” varato dal Governo Renzi non prevede altri finanziamenti per ultimare l’invaso, Legambiente invece presenta un documento in cui tra le 101 opere fondamentali per il rilancio nazionale trova spazio proprio il bacino artificiale altomolisano che ad oggi è costato allo Stato circa 154 miliardi di Lire. Cifra davvero esorbitante e totalmente senza controllo, basti pensare che il Consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto ha un passivo che sia aggira intorno ai 22 milioni di Euro, lo dichiarava il Presidente del Collegio dei revisori dei conti Raffaele Felice nell’estate 2013 il quale senza mezzi termini aggiunge che la cifra è destinata a crescere senza controllo: “serve un autorevole e immediato intervento delle competenti autorità, con invito alle forze politiche di Vasto di prenderne visione e collaborare per una soluzione positiva del problema, che riguarda tutti gli agricoltori del territorio, ed essere pronti, con gente nuova e preparata, alla gestione del consorzio anche in considerazione delle nuove sfide da affrontare, per i nuovi compiti che la Regione ha deciso di assegnare ai consorzi e anche per evitare che un domani la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise, se la gestione dell’ente non subirà alcun cambiamento”. E’ importante capire il senso dell’ultima frase, evitare che la diga di Chiauci passi sotto il controllo della Regione Molise. Qui infatti si annida l’assurdo. Chiauci è una piccola località della provincia d’Isernia, nonostante ciò il bacino idrico che ha distrutto una cascata naturale senza nessuna valutazione d’impatto ambientale trasformando una vallata in un enorme can-

Diga di Chiauci, l’assurdo molisano tiere abbandonato non è di sua competenza. Ce lo ricorda il nome del Consorzio che se ne occupa e lo ribadisce il Dottor Raffaele Felice nel suo intervento. Si aggiunga una notizia delle ultimissime ore, il Cipe ha restituito 5 milioni di Euro al Consorzio di bonifica, finanziamento precedentemente revocato a causa dell’inerzia per l’utilizzo di tale somma da parte dello stesso Consorzio. Il Consigliere abruzzese Camillo D’Alessandro dichiara che tale operazione è fondamentale sotto diversi punti di vista e aggiunge che questi fondi saranno decisivi per ultimare l’incompiuta: “il Governo regionale e’ al lavoro per finanziare ulteriormente le opere a Chiauci e rendere chiaro a tutti che mai piu’ la Regione o gli enti ad essa collegati dovranno rappresen-

tare una zavorra per le esigenze del nostro territorio”. E’ incredibile pensare che il Cipe abbia deciso di restituire il portafogli a chi ha dimostrato in trent’anni di avere le mani bucate e scarsa voglia di fare. A dirlo è la stessa Regione Abruzzo che definisce il Consorzio “una zavorra”, lo fa sia D’Alessandro che Felice nel documento del 2013. Alla luce delle incredibili falle di bilancio e dell’indifferenza con cui i responsabili abruzzesi hanno risposto all’incontro di poche settimane fa organizzato dai Comuni molisani sarebbe il caso che la Regione Molise prendesse effettivamente il controllo dell’opera e invitasse ad un tavolo tecnico realmente utile e costruttivo tutti i Comuni interessati fisicamente dal bacino idrico per un nuovo progetto in grado di por-

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico terventi coerenti con gli sforzi messi in campo dall’Unione Europea in tema di politica regionale. Il decreto in questione risponde certamente a questa esigenza. Non si può delegare alla sola Europa il finanziamento degli interventi a sostegno della ripresa economica delle regioni del centro e sud Italia. Senza un impegno comune e condiviso da parte di tutti si rischia di allargare ulteriormente un divario che già vede l’esistenza di un’Italia a due velocità. *Europarlamentare

tare a termine le opere fondamentali per il territorio ed il fattivo funzionamento dell’invaso. Opere quali Il disboscamento completo del fondale, la sistemazione delle paratie e dei canali, la realizzazione di un secondo sbarramento di ritenuta in grado di mantenere un livello minimo d’invaso e lo sfruttamento delle condotte per la produzione d’energia. Agli interventi elencati si aggiungerebbero la sistemazione a verde dell’ex area di cava e la L’acqua andrà creazione di un’area per la tutta in Abruzzo grazie fauna lacustre, lavori abbon- a Sblocca Italia dantemente reae all’inerzia lizzabili con i regionale 154 miliardi spesi fino ad oggi ma che non saranno all’ordine del giorno con i 5 milioni appena restituiti e insufficienti perfino a saldare l’ingente debito del Consorzio vastese. Il Consigliere Camillo D’Alessandro si affretta a rassicurare gli abruzzesi garantendo uno stop agli sprechi, ci auguriamo che prima o poi voglia fare altrettanto con i molisani che attendono dal 1985 la fine di un’opera controversa che ad oggi ha lasciato lungo le sue sponde una serie di opere incompiute ed inutilizzabili. La totale assenza di considerazione nei confronti dei molisani che subiscono la violenza di un’opera senza vederne la fine sperata e tanto attesa, la deficitaria gestione dei fondi pubblici e l’assoluta mancanza di un piano di fruibilità dell’invaso portano a pensare che la Regione Molise consideri Chiauci ed il suo lago una sorta di enclave abruzzese costretta ad adempiere al suo compito di enorme cisterna d’acqua per la piana di Vasto, tutto questo mentre il Consorzio di Bonifica rimane al suo posto di comando sperperando le ultime risorse rimaste. Mi auguro che il presidente Paolo Di Laura Frattura decida di mettere fine a questo teatrino durato troppo a lungo e trasformi in realtà ciò che Raffaele Felice teme da oltre un anno, credo che l’Alto Molise sia una risorsa da tutelare e da usare con abilità evitando abusi e danni con progettazioni ormai anacronistiche. Ci auguriamo che il Molise voglia cambiare il corso delle cose quanto prima restituendo ai suoi abitanti ciò che gli spetta da trent’anni: il diritto di poter decidere del proprio destino. Ai posteri l’ardua sentenza.



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