Oncologia, dove vive e dove si fa morire

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 37 mercOledì 17 febbrAiO 2016 - diStribuziONe grAtuitA

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Aldo Patriciello

Servizio a pag. 3

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Aldo Patriciello. L’europarlamentare molisano ha ritenuto scrivere una lettera aperta ai vertici del gruppo Ferrovie per far rilevare, ancora una volta, come la linea Campobasso-Roma sia tra le più malandate d’Italia. Per questo, ha chiesto interventi che ne possano migliorare l’efficienza e la qualità a favore dell’utenza molisana.

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su fAcebOOk

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Cristiano Di Pietro Il Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. Questa volta, è stata cancellata anche la previsione della obbligatorietà della frequentazione dei corsi per gli aspiranti raccoglitori di tartufo. e la stessa cosa si prepara per quanti vorranno andare a funghi. L'esame? Ognuno si preparerà da solo. Come dire, sciolti si balla.

All’ospedale di Ortona apre il reparto di oncologia femminile al Cardarelli chiude l’intero reparto E ai malati nessuno pensa?


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

17 febbraio 2016

Fissati al ministero dello Sviluppo economico i parametri tecnici e programmatici

Sarà un legale incaricato dall’Ordine degli Architetti a chiedere spiegazioni alla Regione Molise perché non viene dato seguito al bando relativo al concorso internazionale d’idee per la realizzazione della nuova sede regionale sull’area pubblica dell’ex campo sportivo Romagnoli. Un legale, per rafforzare l’oggettività della richiesta e per valutare la congruità della risposta che non dovrebbe mancare, pena una successiva iniziativa del valore e del significato di una diffida a procedere. L’Ordine finalmente s’è accorto che la vicenda del bando e del concorso, peraltro vinto dalla studio dell’architetto Nicola Gugliemi di Mirabello, andava affrontata per essere chiarita nelle mancate applicazioni dei termini del bando, anche per evitare che le polemiche sorte nel novero degli altri partecipanti alla gara prendesse una piega poco confortevole per la dignità professionale dei protagonisti, ed aprisse un varco alla generalizzazione dei giudizi, peraltro basati su ipotesi più che su certezze progettuali, visto e considerato che l’elaborato che ha vinto sugli altri 82 concorrenti (da tutt’Italia e dall’estero), non è stato pubblicato né pubblicizzato, venendo clamorosamente meno al dettato del bando e alla relativa tempistica (l’articolo 19 del bando dà per doverosa la pubblicazione dei progetti entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito del concorso, ovvero entro 30 giorni dal 23 settembre 2015). Proprio da queste colonne, all’indirizzo del progetto vincitore sono partiti al-

L’Ordine degli Architetti alla Regione: “Cosa o chi impedisce di andare avanti?

L’iniziativa muoverà la stagnazione seguita alla proclamazione dell’esito del concorso e obbligherà i responsabili della Regione ad uscire allo scoperto rispettando i termini del bando o dichiarando, come si paventa, l’aborto dell’iniziativa per tornarsene da dove sono sconsideratamente e inopinatamente sortiti: nella incapacità di guardare al futuro

cuni strali, ed altri sono annunciati ancora più circostanziati, soprattutto sull’operato della commissione valutatrice e su presunte discrasie tra le richieste del bando e gli esiti progettuali. Questo annuncio di polemiche merita di essere chiarito sul nascere e ciò, a parere dell’Ordine degli Architetti, è possibile unicamente rispettando il bando e andando alle verifiche progettuali in un contesto fatto di evidenza e di con-

l’intervento La Regione Molise si doterà di un Osservatorio permanente anti trivellazioni e di uno strumento utile per concorrere alla predisposizione delle osservazioni di opposizione nelle procedure di Via, portando avanti ogni azione, anche giuridica, a tutela della popolazione e del territorio. Il primo risultato è stato raggiunto. Il Consiglio regionale ha compreso la serietà e la fondatezza della nostra denuncia per le minacce al territorio e al mare. Già la scorsa settimana, avevamo sottolineato i rischi legati al progetto di ricerca idrocarburi di Irminio, nel cuore del Molise e di Petroceltic, tra Termoli e le acque al largo delle Isole Tremiti, oltre che i rischi connessi all’impianto-serbatoio di gas del Sinarca, della Gas Plus. Nonostante queste minacce e l’ultima delibera di giunta che esprime “indirizzo non favorevole” alla ricerca di idrocarburi del progetto Irminio, la Regione Molise non ha mai messo in campo un’azione amministrativa concreta a supporto dei Servizi tecnici regionali per migliorare conoscenze e

fronto. E’ ciò che pensa e ritiene anche l’architetto Guglielmi e con lui lo staff che ha elaborato l’idea progettuale che ha prevalso sulle altre, ovvero Michele Spina, Vincenzo Presutti, Mario Panichella, Raffaele Fenderico, Gianfranco Gallina, Tonino Antoniani, Giuseppe Caccavelli, Domenico Angelone, Alfredo Cocchiarella, Mauro Iacobacci, Gianfranco De Benedittis e Carmen Valiante. Tecnici che avvertono e vivono la

soddisfazione di aver vinto e la stasi che n’è seguita con sentim e n t i contrastanti, come mai avrebbero immaginato di avvertire e di vivere avendo partecipato con assoluta linearità e professionalità al confronto delle idee finalizzato alla costruzione della sede regionale riuscendo a spuntarla, e poi vedersi “castrati” nel loro diritto alla notorietà e all’apprezzamento. L’idea della nuova sede è certamente fuori dall’ordinario delle idee praticate dagli amministratori regionali, essa annuncia una nuova era urbanistica per la città, una nuova frontiera progettuale, una nuova concezione contesto urbano e dei servizi che lo possano rendere nella sostanza un ca-

poluogo di regione. Non va pertanto escluso che di fronte alla vastità dell’idea stessa della nuova sede, e delle implicazioni amministrative e culturali che pone e che trascina, abbiano preso paura, si siano sentiti inadeguati a sostenerla, si siano considerati ciò che in effetti sono: amministratori dell’ordinarietà oltre che dell’ovvietà. Piccoli protagonisti, adusi a non guardare oltre il proprio naso. L’iniziativa dell’Ordine degli Architetti muoverà certamente la stagnazione seguita alla proclamazione dell’esito del concorso e obbligherà i responsabili della Regione Molise ad uscire allo scoperto. Rispettando i termini del bando o dichiarando, come si paventa, l’aborto dell’iniziativa per tornarsene da dove sono sconsideratamente e inopinamnente sortiti: nella incapacità di guardare al futuro. Dardo

Trivelle, sarà istituito un Osservatorio permanente

competenze tecniche in materia di idrocarburi, sia in fase autorizzativa che in fase di controllo, né si è mai dotata di una Commissione regionale. Da oggi, però, la nostra regione può guardare avanti. Il Consiglio, infatti, ha accolto le sollecitazioni del Movimento 5 Stelle Molise che in questi mesi ha presentato una serie di proposte, tutte accettate dal-

l’Aula. Con la nostra mozione, approvata all’unanimità, la Regione esprime “l’assoluta e totale contrarietà a politiche energetiche basate sulle attività di prospezione, ricerca ed estrazione degli idrocarburi liquidi e gassosi”. Il documento, inoltre, impegna presidente e giunta ad “attuare una pianificazione regionale delle concessioni minerarie, in tutela delle aree geografiche caratterizzate da produzioni di prodotti tipici con Marchi di qualità e con particolare valore ambientale o archeologico, e di un territorio oggi soggetto a dissesto idrogeologico e a rischio sismico”. Un piano che rappresenta uno strumento utile in fase di valutazione dei progetti da parte della Commissione Via regionale. La mozione punta anche a “porre in essere ogni azione anche di carattere giurisdizionale finalizzato alla tutela degli interessi preminenti della popolazione regionale,

anche in relazione al decreto di conferimento del permesso di ricerca assegnato alla Petroceltic”. Decreto viziato, come abbiamo già detto, perché il Ministero non ha verificato le garanzie economiche della Società. Infine il Molise si doterà di un “Osservatorio permanente anti-trivellazioni che abbia come finalità il controllo di tutte le pratiche relative alla ricerca e all’estrazione di idrocarburi, a supporto anche dei Comuni e che possa concorrere alla predisposizione delle Osservazioni di opposizione nelle procedure Via”. Insomma, tre passi avanti verso la messa in sicurezza del territorio. Un percorso, tuttavia, ancora lungo e per questo continueremo la nostra azione in Consiglio e fuori. Movimento Cinque Stelle


TAaglio lto Più volte abbiamo consigliato, scongiurato, pregato coloro che hanno l’onere della gestione della cosa pubblica molisana di gettare un occhio interessato alle realtà vicine; perché, nonostante il disfattismo dilagante, accadono ancora cose pregevoli, anche nella pubblica amministrazione. Ma a quanto pare la nostra classe politica si ritiene troppo al di sopra, troppo efficace ed efficiente, per abbassarsi, non a copiare provvedimenti, ma a cibarsi di idee. Nonostante i risultati che negli anni (non) sono stati capaci di produrre. L’ennesimo episodio virtuoso che ci sentiamo di sottolineare riguarda l’apertura recentissima, presso l’ospedale di Ortona, di un reparto di oncologia esclusivamente dedicato alle donne. Sedici posti, di cui otto dedicati alla chirurgia ginecologica oncologica, insediati in un reparto completamente riammodernato (con un occhio particolare proprio all’ambiente complessivo, all’atmosfera resa il meno opprimente possibile anche solo con un accorto uso dei colori e degli arredi), il tutto con un investimento complessivo di soli 600.000 mila euro. Questi i fatti nella loro cruda asciuttezza. E dire che anche la Regione Abruzzo ha i suoi guai relativi ai debiti della sanità e di certo Ortona non è una realtà socio economica così lontana da Campobasso, per fare l’esempio più semplice. Eppure anche in contesti non privilegiati si riescono a fare, con accortezza e preparazione, operazioni che lasciano un buon sapore in bocca ed alleggeriscono il cuore di chi attraversa il momento peggiore che ogni esistenza possa attraversare,

l’intervento

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ad Ortona inaugurato un nuovo reparto di Oncologia Donna. Sedici posti letto in un reparto completamente riammodernato con un investimento di 600.000 euro

Altrove si fanno le cose che a noi non riescono

quello della malattia che non lascia quasi mai scampo, che ti fa vivere sospeso in un prematuro limbo; nello strazio privato e personale e di tutti coloro che ne sono angosciati testimoni. Con il massimo del rispetto possibile ed evitando di riportarne le generalità, pubblichiamo di seguito la testimonianza di una donna che ha voluto contattarci una volta venuta a conoscenza di quanto successo ad Ortona: “… di tante donne che come me combattono ogni giorno e sognano di tornare ad una vita normale non interessa a nessuno...io e

tante mie “colleghe” possiamo solo ringraziare ed essere grate ai medici ed ai nostri stupendi angeli custodi (infermieri) che ci regalano attenzioni, sorrisi ed abbracci. Ed ora vogliono toglierci anche l’unica certezza di essere assistite da chi conosce le nostre disgrazie...scusate lo sfogo.” Dobbiamo fare ricorso a tutto il pudore e la continenza di cui siamo capaci per non cavalcare l’onda di emozione che certe parole suscitano, soprattutto quando poi rapportate a quanto si sta facendo in Molise per la cura di questi pazienti in strutture pubbliche. Nei mesi

scorsi, per un periodo, le terapie oncologiche sono state addirittura sospese nel nostro sistema regionale. Lettere accoratissime, che abbiamo pubblicato, ci sono giunte sulla questione dello screening oncologico territoriale, tantissime le testimonianze su un sistema complessivo lasciato totalmente alla deriva mentre la classe politica e dirigenziale si agita vanamente, stretta tra tecnicismi di stampo finanziario ed aziendalistico e la totale mancanza di una visione coraggiosa e propositiva. Quello che manca a questo governo, però, è anche

l’umiltà di darsi un’occhiata intorno, di ricercare, catalogare e studiare esperienze virtuose che, anche con il giusto e doveroso valore di scala da riportare, potessero rappresentare per noi un nuovo inizio. Ed invece niente. Quello che si è deciso di fare è stato di tapparsi le orecchie per non ascoltare medici, operatori sanitari, pazienti e cittadini riuniti in forum e comitati e, con la consueta dose di arroganza, stilare il più gelido piano di tagli e chiusure di reparti. Con la calcolatrice in una mano e l’altra di sicuro non sopra la coscienza.

Commercio, Frattura ha disatteso la legge di Pasquale Guarracino Sono trascorsi 90 giorni da quando la UILTuCS Molise organizzava, presso il Teatro del Loto di Ferrazzano, un incontro per fare il punto della situazione sui settori del commercio, del turismo e dei servizi in Molise. 90 giorni fa, ad una platea che lo applaudiva per la presa di posizione, il Presidente Frattura prometteva, con convinzione, che in 3 mesi, 90 giorni appunto, si sarebbe discussa e modificata la legge regionale sul commercio, ponendo particolare attenzione alla sentita questione delle aperture domenicali, alle esigenze della piccola, media e grande distribuzione, ma soprattutto, alle esigenze dei lavoratori. 90 giorni dopo, tutto tace; 90 giorni dopo, neppure un incontro; 90 giorni dopo, nemmeno la composizione del tavolo; 90 giorni dopo, la solita indifferenza; 90 giorni dopo, la solita incapacità. Ancora una volta ci avevamo creduto, invano: 90 giorni dopo, il solito nulla. Oggi prendiamo atto delle dichiarazioni dell’Assessore Veneziale e dei suoi impegni, e speriamo davvero che stavolta, in questa regione, qualcosa si inizi a muovere.

Finmolise, ricostituito il nuovo Consiglio Campobasso– Designato il nuovo Consiglio di amministrazione della Finmolise spa: il presidente è la dirigente regionale Lolita Gallo. Nel Cda della finanziaria per lo sviluppo del Molise, anche Paolo Verì, consigliere con funzioni di amministratore delegato, e Pompilio Sciulli, consigliere. Nella serata di ieri, lunedì 15 febbraio, la delibera di giunta: ne dà notizia il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

17 febbraio 2016

Protagonisti al Palazzo Gil con “Non aprire che all’oscuro” e “Le stanze della luna”

La molisanità d’eccellenza nel Teatro e nella Musica: Flavio Brunetti e Roberto Barone con “Non aprire che all’oscuro” e “Le stanze della luna”. “Non aprire che all’oscuro” è una mostra fotografica che racconta l’esistere, i sogni, la morte racchiusi nell’immagini di cui Flavio Bruinetti ne svela il mistero con la sua affascinante capacità affabulatrice, rendendole emozione, ricordo, passione: straordinariamente Vita. “Le stanze della luna” sono la rappresentazione di un’opera musicale su testi di Eugenio Cirese e Maria Concetta Barone, sorretta dalla maestria esecutrice e dalla fisicità scenica di Roberto Barone (voce e chitarra). La prima stanza è per una luna piccola e giocosa, testimone di estreme immaginifiche visioni del tempo perduto dell’infanzia, dove grilli “a migliara” e rondini, arcangeli e draghi, oscuri personaggi e alberi ampi come capanne emergono da un mondo agropastorale irrimediabilmente scomparso, figure evocate attraverso i lampi e i chiaroscuri di una lingua arcaica – quella registrata nel tempo assolutamente puro e incontaminato di quell’Eden perduto che è l’infanzia – e di una lingua contemporanea, atonale, proiettata verso nuove sperimentazioni di scrittura; la seconda stanza per una luna amorosa, surreale, allusiva, che “si torce al buio abbracciata al cer-

Flavio Brunetti e Roberto Barone: Teatro e Musica in chiave molisana

vone”, che accompagna le storie odorose di trecce e pettini d’oro, di promesse e partenze; la terza stanza, infine, per una luna sparita, quando la notte e il buio sono il controcanto di un improbabile “repuote” in cui i segni minimi – consonanze, dissonanze, allitterazioni, accentazioni ossessivamente ossitone – sono la rappresentazione formale della vita e del dolore che diventa celebra-

di Giuditta Lembo* Gli Stati generali delle donne in Molise nella pubblicazione della casa editrice Franco Angeli messo in vendita in tutte le librerie italiane, a darne notizia in una sua nota la Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo, sono davvero entusiasta che il Molise c’è, e c’è il lavoro prodotto dai tavoli di lavoro a cui hanno partecipato tante donne e uomini, lo scorso 17 aprile 2015, in occasione della visita della vice-Presidente del Senato Valeria Fedeli , presso l’Istituto Pilla di Campobasso, un lavoro che meritava il giusto riconoscimento e meritava di costituire un capitolo della pubblicazione dal titolo “Insiemesipuò” della Franco Angeli. Il capitolo – precisa la Consigliera Lembo- inserito nella citata pubblicazione, ripropone tutti i temi affrontati durante la giornata degli Stati generali delle donne in Molise. Temi che hanno visto venire alla luce le tante iniziative che le donne molisane protagoniste a volte ignare e spesso inascoltate, hanno posto in essere nel corso degli anni con enorme forza di volontà , coraggio, dedizione e audacia. Tante iniziative e proposte future che le

zione di quell’universo contadino, “un universo transnazionale, avanzo di un cumulo di civiltà precedenti, che la classe dominante nazionalista modella secondo i propri interessi e i propri fini politici” (P.P. Pasolini “Lettera a Calvino” in “I canti della bizzarra” di Maria Concetta Barone), universo che sta tutto intero nei versi di Eugenio Cirese di “Lucecabelle”. Tre stanze per rac-

contare e abbracciare la rappresentazione di un’opera musicale, ispirata a una silloge di poesie dello stesso Cirese, che respira in un continuo sonoro in cui gli intervalli melodici, i ritmi inaspettati, le modalità contemporanee (che citano in una fluida piacevolezza frammenti sonori dispersi e dissonanze che esprimono la bellezza, il dolore, la meraviglia, l’inge-

nuità perduta di un mondo edenico dinamico e assolutamente non cristallizzato, che vive nel nostro Dna) tracciano un percorso di sapore arcaico e nello stesso tempo contemporaneo. I testi di Eugenio Cirese in quest’opera in musica di Roberto Barone, narrati dalle poesie scelte di Cirese e da “Le stanze della luna” di Maria Concetta Barone, ri-vivono al confine tra l’espressione popolare più arcaica e la luce lunare delle stanze in versi che ci accompagnano verso suggestioni dal sapore atonale e oggetti sonori rarefatti ma ben riconoscibili, dinamicamente ricostruiti tra la leggerezza dell’improvvisazione e una poetica (quella delle Stanze e dei testi musicali) che “dialoga col canto popolare come una dimensione interna della memoria” (Clemente 2000). Appuntamento a venerdì 19 febbraio (ore 18,30) alla sala-auditorium del Palazzo Gil a Campobasso. Dardo

Insieme si può

vorrebbero vedere protagoniste di quel cambiamento culturale che ancora stenta a decollare. E’ indubbio che le donne rappresentino una risorsa non più trascurabile se i livelli di crescita di un Paese devono aumentare, ma è altrettanto vero che per raggiungere l’obiettivo di poter fare pienamente la nostra parte nel sistema economicoafferma la Consigliera- dobbiamo poter contare su diverse condizioni di contesto e sull’eliminazione delle di-

scriminazioni ancora esistenti, maggiormente marcate nel Mezzogiorno. Per affrontare la sfida della ripresa economica è in realtà necessario recuperare i divari tra donne e uomini, e non solo fra territori, prima di tutto rispetto alla partecipazione al mercato del lavoro, ma anche alla mancata valorizzazione delle competenze femminili. La nuova strategia dell’Unione europea per la parità tra donne e uomini dopo il 2015 recentemente adot-

tata dal Parlamento europeo , ribadisce la necessità di elaborare un nuovo modello di sviluppo sostenibile socialmente ed economicamente, che prenda atto delle competenze femminili per integrarle nel tessuto produttivo, che promuova l’equilibrio delle responsabilità tra donne e uomini nella sfera pubblica e privata e la conciliazione dei tempi tra vita familiare e lavorativa di entrambi i generi. In questa direzione - conclude la Consigliera di Parità Lembo - va il sentiero tracciato dagli Stati generali delle donne in Molise, prima tappa in cui le tantissime e diverse professionalità hanno voluto esserci : donne e uomini che vogliono fermamente prendere parte alla crescita della nostra Regione la cui identità è spesso minacciata, e nel rappresentare la volontà di tutto il coordinamento degli Stati generali delle donne in Molise, voglio lanciare un invito a quante e quanti ci credono nel futuro di questa Regione e dire , prendendo in prestito il titolo della pubblicazione : INSIEME SI PUO’ ! *Consigliera di Parità della Regione Molise


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Avviso pubblico di selezione

Pronta un’infornata di 39 collaboratori coordinati e continuativi (Co.Co.Co.) Dietro queste operazioni si nasconde una discrezionalità politica e amministrativa a sfondo clientelare, con l’aggravante di perpetrare il precariato e le sue poco felici esperienze e conseguenze umane (i Co.Co.Co. dovrebbero aiutare la Regione a spendere i fondi europei non spesi nel settennio 2007/2013) La precarietà non avrà mai fine, e la Regione Molise è l’Ente che la nutre e l’asseconda più di ogni altro (Ente), potendo ancora dispensare risorse finanziarie dei fondi europei uno utilizzati nei sette anni che andavano dal 2007 al 2013, per chiara insipienza organizzativa, per ruggine burocratica, per debolezza politica e amministrativa dei governi che dal 2007 ad oggi si sono avvicendati alle sorti del Molise. Il mondo dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa (altrimenti Co.Co.Co.) in questo contesto di peccati veniali e mortali della classe dirigente regionale, alle soglie del 2016, si ritrova di nuovo coinvolto e sollecitato ad esprimersi nella sua variegata potenzialità di professioni, di esperienze professionali e di “amicizie collaterali”, quantunque quest’ultime coperte dalla formalità degli avvisi pubblici di selezione. Sarà appunto un avviso pubblico indetto dalla Regione il 31 dicembre 2015, appositamente predisposto dal “deus ex machina” dell’Area Seconda, Massimo Pillarella (alias Pico della Mirandola 2016), per il conferimento di 39 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa

a supporto dell’Amministrazione regionale per l’attuazione dei programmi finanziati con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 (Fsc) per le attività di assistenza tecnica e di supporto agli organismi regionali individuati per le funzioni di programmazione, monitoraggio, certificazione, valutazione e comunicazione. Un esercito di Co.Co.Co. di cui 16 collaboratori junior e 23 collaboratori senior che Pillarella, nella sua infinta capacità di elaborazione di provvedimenti provvidenziali per la sua direzione d’Area, per la giunta regionale e per il “suo” presidente

CAMPOBASSO. Via libera in Toscana alla legge obiettivo per il contenimento dell’emergenza ungulati, come cinghiali e caprioli, che prevede un piano triennale straordinario di abbattimenti per riequilibrare l’eccessivo numero di capi che creano danni all’agricoltura e all’ambiente. In particolare sarà possibile cacciare i cinghiali, in certe zone, tutto l’anno. Anche in Molise era stata chiesta dalla Federazione della caccia la possibilità di allungare i tempi della chiusura della caccia al cinghiale, spostandola dal 13 gennaio fino alla metà di febbraio. Ma non si sono avute notizie in tal senso. Mentre gli agricoltori continuano a segnalare danni ingenti alle colture soprattutto in talune aree della provincia. Eppure, si sarebbe potuto seguire l’esempio della Toscana con una legge, definita in accordo con

Frattura, ha motivato necessari e imprescindibili, dopo aver scartabellato i fascicoli professionali dei dipendenti regionali in possesso di adeguata qualificazione culturale potenzialmente utilizzabili per le finalità per cui si sarebbero resi necessari i Co.Co.Co., e dopo aver accertato che allo stato l’esiguo numero dei dipendenti regionali potenzialmente utilizzabili per le finalità per cui si sarebbero resi necessari i Co.Co.Co. , “risultano incardinati in processi di lavoro parimenti strategici per l’Amministrazione regionale e non suscettibili di depauperamento in termini di risorse umane ad essi dedicate”. Formula ma-

gica, che ha il difetto palese (ma tollerato) di essere una formula standard, priva di ogni dimostrazione evidente e inconfutabile, accettata per dogma, dietro cui, come in questo e negli altri casi in cui che s’è fatto ricorso a professionalità e al contributo professionale esterni a sostegno dell’attività istituzionali della Regione, si nasconde l’esercizio di una discrezionalità politica e amministrativa a sfondo clientelare, con l’aggravante di perpetrare il precariato e le sue poco felici esperienze e conseguenze umane. Stando a Pillarella, i 39 collaboratori che appena selezionati aiuteranno la Regione a spendere i fondi europei non spesi nel settennio di riferimento (2007/2013), avrebbero (ma non si capisce dove e come le avrebbero acquisite) competenze professionali caratterizzate da “alto grado di conoscenze specialistiche e di metodiche operative di analisi e valutazione di dati immediatamente disponibili” e in grado di dare continuità alle attività del Programma amministrativo regionale (Par) e al Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), garantendo l’implementazione delle diverse attività attra-

verso l’utilizzo di tutte le risorse necessarie ad assolvere con puntualità agli “adempimenti urgenti ed indifferibili, nel rispetto della tempistica prevista dalle normative di riferimento”. Occorre coraggio ad affermare “adempimenti urgenti ed indifferibili, nel rispetto della tempistica prevista dalle normative di riferimento”, programmi e finanziamenti vecchi e ammuffiti di 9 anni. Ma queste sono bazzecole, valutazioni di rito, affermazioni apodittiche che l’organizzazione dei poteri permette e copre, e che l’opinione pubblica se le beve ad occhi chiusi. Comunque, auguri ai prossimi 39 Co.Co.Co. che forniranno assistenza tecnica a supporto delle attività della Regione Molise, “ai programmi, in corso di attuazione, finanziati con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 20072013: Programma attuativo regionale (Par) Molise, Piano di azione obiettivi di servizio e Pianificazione regionale attuativa (Pra). Prendiamone atto, il mondo del lavoro e dell’economia è fatto di sigle e di acronimi, utilissimi a chi li sa leggere e interpretare. Dardo

Troppi cinghiali: perchè non riaprire la caccia? l’istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), per consentire una gestione speciale della caccia agli ungulati per proporzionare la presenza degli ungulati alle diverse caratteristiche del territorio regionale. Prevedere cacciate in braccata e in altre forme per la gestione delle catture. In Toscana, sono individuate aree vocate alla caccia e non vocate (come le zone dove insiste l’agricoltura) e si realizzano forme di gestione venatoria e di controllo. Previsti poi percorsi

di filiera e accordi con i centri di lavorazione delle carni per valorizzare il consumo in sicurezza di quelle dei capi abbattuti. Ai cacciatori sono richieste specifiche abilitazioni. Nel testo si prevede inoltre, entro novanta giorni dall’entrata in vigore, l’approvazione, da parte della Giunta regionale, di uno stralcio al piano faunistico venatorio per la revisione degli attuali confini delle aree non vocate per ciascuna specie. Aree nelle quali sono comprese le zone di ripopolamento e cattura, le

aree coltivate soggette a danni documentati o potenzialmente danneggiabili, terreni potenzialmente coltivabili da rimettere a coltura, le frazioni boscate e cespugliate tra loro intercluse. Il prelievo selettivo sar autorizzato per i soggetti individuati nella legge mentre la densit venatoria ottimale sar stabilita nei piani di gestione annuali degli Atc (ambiti territoriali di caccia) approvati dalla giunta. Un provvedimento che potrebbe essere riprodotto anche in Molise e che farebbe bene, il delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro, a prenderlo in seria considerazione visti i danni che i cinghiali stanno portando agli agricoltori molisani.


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Campobasso

17 febbraio 2016

Battista incontra il Psi Sulla questione dell’allargamento della Giunta si apre il confronto CAMPOBASSO. Si è svolto a Palazzo San Giorgio l’incontro tra il Sindaco di Campobasso Antonio Battista e i rappresentanti del Psi, il segretario regionale Marcello Miniscalco, il presidente del Partito Filippo Poleggi, il commissario della Federazione Provinciale di Campobasso Matteo D’Errico e il commissario cit-

tadino Gianni Ioffredi, che hanno chiesto al primo cittadino di avere un’agibilità politica che si possa esprimere attraverso un ruolo sufficientemente incidente sulla realtà sociale ed economica del capoluogo regionale. Esigenza che arriva in ragione del contributo dato all’affermazione del centrosinistra durante le consulta-

zioni del 2014, con la volontà di esprimere una partecipazione completa all’attività di governo. La delegazione del Psi hasottolineato il senso di responsabilità con cui il partito non ha posto rivendicazioni strumentali, adeguandosi invece ai tempi di riorganizzazione dell’amministrazione comunale. Oggi però il

Psi sente il bisogno inderogabile di ricevere attenzione e risposte concrete. Nel corso del confronto il sindaco Battista ha espresso la più alta considerazione per il ruolo politico svolto dal Partito Socialista Italiano e per l’azione portata avanti nel confronto elettorale del 2014. Il primo cittadino ha altresì positivamente valutato

la qualità del contributo che il Psi potrà offrire all’amministrazione municipale e all’intero centrosinistra. Nel lungo e cordiale incontro si è fatto un attento esame sulla possibilità di dare risposte alle comuni esigenze stabilendo tempi sufficientemente rapidi per concretizzare le possibili soluzioni.

Una borsa di studio per il Pagano La Luiss le rivolge agli studenti del terzo e quarto anno per la Summer School CAMPOBASSO. L’università LUISS Guido Carli offre una borsa di studio al migliore studente del liceo Mario Pagano di Campobasso per frequentare le sue Summer School, le scuole di orientamento estive dell’Ateneo, rivolte agli studenti del terzo e del quarto anno di Scuola Secondaria Superiore, che da quest’anno si arricchiscono con nuovi indirizzi. La Orientation Summer School, per studenti al penultimo anno, aiuta a scegliere in modo consapevole il percorso universitario migliore per loro, attraverso una settimana di lezioni dedicate a singoli Corsi di Laurea in Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia, Medicina (in collaborazione con l’Università di Verona), Ingegneria e Informatica (in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma). Un programma ricco di attività. Oltre alle lezioni con casi applicativi e lavori di gruppo su tematiche sociali, scientifiche e umanistiche, sono previste sessioni di approfondimento sul ragionamento logico e sulla comprensione del testo scritto, abilità necessarie per il superamento dei test di ammissione alle Università, a numero chiuso. Al termine della settimana, i partecipanti

avranno la possibilità di svolgere anche il test di ammissione per uno dei corsi di laurea della LUISS Guido Carli, assicurandosi così l’accesso all’Ateneo intitolato a Guido Carli con un anno di anticipo. Per gli studenti del terzo anno di liceo, due nuove scuole estive. La Writing Summer School, focalizzata sui temi della scrittura narrativa e giornalistica, e la Digital Marketing Summer School, che fornisce competenze specifiche sui temi legati alle nuove frontiere del marketing e della comunicazione. Entrambi i percorsi prevedono una

parte di esperienza teorica e una di laboratori didattici, per dare la possibilità ai ragazzi, fin da subito, di mettere in pratica quello che hanno appreso. Altra novità per quest’anno per gli studenti che frequentano la Writing Summer School o la Digital Marketing Summer School, la possibilità di accedere al Percorso Biennale per Giovani di Talento, che prevede, una volta terminata la settimana di formazione, di sostenere un test per ottenere una nuova borsa di studio, valida per frequentare gratuitamente la Orientation Summer School e tentare l’ingresso alla LUISS con una nuova prova scritta. Requisiti per partecipare al Percorso Biennale: raggiungere una valutazione minima di 8/10 del punteggio massimo al test della Writing o della Digital, e terminare il penultimo anno delle superiori con una media complessiva dell’otto. Nell’ultimo triennio, gli studenti molisani che hanno frequentato le Summer School della LUISS sono stati 28.

Biblioteca, almeno resiste quella di Baranello Grazie all’impegno di Claudio Niro giunto all’invidiabile età di 91 anni

Quel luogo, quei libri, quegli scaffali, quel profumo di storia, di tradizione, di arte, di volti e di pensiero sono la sua casa. Claudio Niro, funzionario pubblico in pensione, alla biblioteca comunale di Baranello dedica davvero tutto il suo tempo, rinunciando anche al pranzo e spendendo ogni minuto, ogni energia nella catalogazione, nella sistemazione e nella ricerca di fondi. Perché non è semplice alla tenera età di 91 anni portare avanti una simile iniziativa: più di 30mila volumi di ogni materia, 532 molto antichi, oltre 4500 opere di autori ed editori molisani, fotografie, dvd, cd,

riviste, dispense, tesi di laurea, carte geografiche, pezzi storici come la prima edizione della Treccani. Il libro più antico è un manuale di anatomia del 1843, ricco di tavole descrittive e puntuali che ancora oggi fanno da guida a chi di mestiere. Un patrimonio ricchissimo che richiede cura, lavoro e risorse, continuamente. “Abbiamo bisogno di scaffali – ci spiega – affinché ogni elemento trovi il suo giusto posto e non resti in uno scatolone ad attendere. E poi occorre lavoro, tanto lavoro. Arrivano circa 300 volumi al mese da donazioni o fondi e vanno tutti catalogati e

sistemati. Io ho ancora a casa tremila testi miei da portare”. La giornata di Claudio comincia molto presto: di prima mattina è già in biblioteca. E termina all’ora della cena, che da alcuni mesi purtroppo consuma da solo, dopo la scomparsa della sua adorata moglie Giovanna con la quale ha condiviso 60 anni di vita. “Mi prendeva in giro dicendomi che questa era in realtà la mia prima casa – ricorda lui – che ci mancava solo il letto e avrei potuto trasferirmi”. Il lavoro tra i libri è però una medicina: “Solo qui riesco a non pensare – ci dice – Mi immergo nel mondo del sapere e lavoro, lavoro”. Ogni giorno arriva altra roba: grazie alla rete di relazioni che Niro tesse incessantemente, all’interesse che riesce a stimolare e mantenere vivo tra le numerose persone, note o meno note, che in questo forziere hanno messo del loro con testi, idee, iniziative. E’ qui che si trovano i fondi delle famiglie Di Chiro Umberto, Di Muzio Umberto, Ada Trombetta, Carmela Di Soccio, famiglia Iacobucci di Vinchiaturo, famiglia Colitto Francesco, Antonio Pal-

mieri, Mario Discenza editore e tante. Tutto materiale che occupa tre ampie stanze al piano terra, poco distante dal Comune. Stanze da scaldare e da mantenere. Per fortuna che le spese strutturali sono a carico dell’amministrazione comunale sin dall’istituzione della biblioteca, quando nel 2000 l’allora sindaco Colaneri la volle fortemente per racchiudere in uno scrigno la cultura di un popolo, quello baranellese, quello molisano. “E per fortuna che ancora ce la faccio – dice Claudio

guardando al cielo per ringraziare – Ma dopo di me?”. In effetti non è facile trovare volontari disponibili ad operare e dare un lavoro è quanto meno impensabile al momento. Da qualche mese ad aiutarlo c’è Chiara, entrata come tirocinante e diventata appassionata come lui. “Ho empre apprezzato questo posto – ci spiega Chiara – Ma da quando ci lavoro ne ho conosciuto da vicino l’infinito valore. E non vorrei mai che Baranello trascurasse tutta questa ricchezza”.


Campobasso

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Tutto quello che gli altri non dicono

17 febbraio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Ecco il diario del lungo lunedi di Aniello Aliberti nella nostra città

“Mister A2” punta al terzo posto e al ripescaggio Al di là delle caute dichiarazioni il suo contributo andrà oltre a quello di facciata Tutti d’accordo in società: da Falcione a Meo, sino al notaio Giordano di Gennaro Ventresca Oggi come 15 anni fa. Da Concetta, nel suo civettuolo grottino di via Larino, si mangia bene. Chi siede al suo desco non se n’è mai pentito. Neppure Aniello Aliberti che ha chiuso il suo lungo lunedi campobassano proprio in quel covo di ghiottoni, mettendo le gambe sotto il tavolino, condiviso con i vertici societari del Campobasso calcio. C’erano, oltre all’elettrico Giulio Perrucci, anche Edoardo Falcione, Marco Meo e il notaio Elio Giordano. E’ lì davanti a un piatto di cavatelli con gli spigatelli è stato sancito un patto per rendere più potabile la vita del club. *** Diavolo d’un Perrucci. Questa volta sembra aver trovato il sentiero giusto, entro cui muoversi e, sperare, che altri, a livello dirigenziale, possano seguirlo, per dare maggiore dignità ai nostri colori sociali. Per ora ha bloccato Aniello Aliberti già presidente per undici anni della gloriosa Salernitana, quella che esplorò la A e cedette Gattuso al Milan.

*** Al pari di Paolo Morettini, impagabile signore del centro storico, che fa da guida ai turisti e ai troppi campobassani che non ricordano neppure da dove provengono, il nostro presidente Giulio Perrucci ha accompagnato, come un umile chierichetto, Mister A2 a far visita alle redazioni sportive della città. Avidi di simpatia e di amicizia i giornalisti non si sono fatti sfuggire l’occasione per strappare al re delle granaglie qualche promessa ancor prima dell’intervista di rito. L’ex socio dell’Adelmo ha sfoderato sorriso e buon umore, senza però farsi tirare per la giacca neanche dai cronisti più smaliziati. Limitandosi a qualche dichiarazione scontata. Dietro la quale si nascondono fortunatamente- ben altre incoraggianti verità. *** Elegante come uno sposo Mister A2 ha fasciato di blu la sua figura robusta e ha tolto gli occhiali per le foto per la stampa, per meglio mettere in risalto gli occhi azzurri in piacevole sintonia con l’incar-

nato gentile che gli decora il viso. La virile robustezza della persona viene addolcita dal sorriso aperto, dallo sguardo chiaro e da qualche ruga di superficie che testimonia che gli anni passano anche per i troppo buoni. *** Mister A2 ha recitato da consumato attore della scuola napoletano il copione. Sotto il tranquillo sorriso ha nascosto alcune piacevoli verità. Mentre a taccuini e microfoni spiegati ha semplicemente illustrato di esser tornato tra noi per mettere a disposizione la sua riconosciuta esperienza, sotto sotto c’è chi assicura che già dal campionato in corso il suo contributo non sarà solo di copertina. C’è del fuoco dietro la porta lasciata socchiusa. Nel senso che sono pronti alcuni salutari assegni per assicurare la conclusione del campionato, senza ingoiare acqua. In quanto al futuro bisognerà tracciare meglio il programma. Ma è certo: Mister A2 non si sarebbe mosso dalla sua principesca dimora campana se non si fosse rimesso a circolare nelle vene il sangue bollente che

riesce a portare a temperatura solo il pazzo mondo dei calci d’angolo. *** FINALINO. Mister A2 e’ pronto sin da domenica a stare accanto alla nostra formazione. Il suo ingresso è stato benedetto non solo da Perrucci che lo ha pilotato, ma da Falcione, Meo, Giordano e tutti gli altri. La tifoseria si

aspetta grandi cose dall’ex patron della Salernitana. Il club rossoblù punta al terzo posto, per aver più forza in caso di ripescaggio. E poi: “Senza pubblico non può esserci calcio”. Come dire: se la gente non tornerà compatta allo stadio ogni sacrificio sarebbe inutile. Ecco perchè domenica, contro l’Avezzano, dovrà essere il popolo rossoblù “a dimostrare”.

Apicoltura, il nuovo programma E’ stato approvato il piano annuale per il miglioramento della produzione dei prodotti delle api CAMPOBASSO. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla, ha approvato il Programma regionale annuale 2015/2016 di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura e il relativo avviso pubblico per l’assegnazione di contributi pari ad Euro 42.228,00 quale stralcio del Programma triennale di sviluppo dell’apicoltura 2014/2016.

“Obiettivo strategico del Programma - afferma Facciolla - è quello di favorire lo sviluppo quantitativo e qualitativo dell’apicoltura sull’intero territorio molisano, nel rispetto dei principi di tutela dell’ambiente e della salute del consumatore, in armonia e secondo le linee guida indicate nel Regolamento comunitario e nelle disposizioni normative nazionali”. Gli interventi, pertanto, sono finalizzati da un lato a po-

Conservatorio, apre la stagione Questa sera alla ex Gil, il primo appuntamento del nuovo cartellone musicale CAMPOBASSO. Questa sera, presso l’Auditorium dell’Ex Gil alle ore 19,15 si apre il cartellone Concerti di Primavera. A dare inizio a questa nuova stagione concertistica organizzata dal Conservatorio il Trio Bernstein. L’ensemble nasce da un rapporto di reciproca stima ed amicizia tra i suoi componenti, già vincitori di numerose competizioni in ambito cameristico e solistico. Nel gruppo convergono le

esperienze maturate in molte importanti accademie musicali quali la Scuola di musica da camera del Trio di Trieste, la Musik Akademie der Stadt Basel, l’Accademia Chigiana, la Musikhochshule di Lugano, l’Haute école de musique de Genève, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, insieme ad importanti istituzioni orchestrali. Marlène Prodigo e Danilo Squi-

tieri ricoprono, infatti, rispettivamente il posto stabile di concertino dei violini primi e di violoncello di fila nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dopo il debutto a Mosca in rappresentanza dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Trio si è esibito numerose volte sia in Italia che all’estero riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica.

tenziare il livello tecnologico e la professionalità dei produttori, dall’altro a diminuire i costi di produzione e migliorare la qualità dei prodotti apistici e dei processi di produzione. “Il nostro intento è qualificare un settore strategico, come quello apistico, che fa registrare una crescita significativa nella nostra Regione contribuendo, al contempo, alla salvaguardia ambientale”, conclude Facciolla.


INFO: 339.2733334 - 334.2739180




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Isernia

17 febbraio 2016

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Incendio in Via Orientale CasaPound “Rendere dignitosa la permanenza negli alloggi comunali” IsERNIA. Il movimento CasaPound Italia interviene in merito all’incendio scoppiato questa mattina presso la palazzina comunale ‘X settembre’ sita in Via Orientale, per fortuna senza conseguenze per gli abitanti. “Si tratta di un disastro annunciato – afferma il responsabile isernino CasaPound Agostino Di Giacomo in una nota – in quanto come confermatoci da alcuni ex residenti all’interno della palazzina X settembre, oggi nostri assistiti per la consegna alimentare,

la struttura in questione non è mai stata realmente in regola con le norme di sicurezza vigenti”. “In alcuni punti - prosegue Di Giacomo - come sicuramente sapranno anche gli addetti del comune, vi sono copiose infiltrazioni d’acqua e anche gli impianti idrici ed elettrici lasciano a desiderare. In un momento di crisi come questo, in cui tante famiglie sono costrette a ricorrere all’assistenza pubblica, sarebbe forse il caso che il commissario desse maggior im-

portanza a queste situazioni. E’ fondamentale garantire sicurezza e condizioni di vita decorose a chi ha come unica possibilità quella di vivere in questa palazzina visto che, a quanto pare, gli le case popolari risultano tutte assegnate, occupate o in lentissima fase di assegnazione. Come CasaPound diamo piena solidarietà agli abitanti della palazzina ‘X settembre’ e ci mettiamo a loro disposizione per qualsiasi necessità”.

Un arresto e sei persone denunciate Operazione dei carabinieri per reati di vario genere E’ di un arresto e di sei persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati di vario genere, il bilancio dell’ultima operazione in ordine di tempo eseguita dai Carabinieri per contrastare qualsiasi forma di criminalità e di illegalità nella provincia di Isernia. I militari della Stazione di Monteroduni, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Isernia nei confronti di un pregiudicato, 30enne di Napoli, che lo scorso mese di gennaio si rese protagonista di un furto all’interno di una abitazione privata, poi trasformatosi in rapina, in quanto fu sorpreso da un vicino di casa del proprietario, nonché suo familiare e giovane figlio

di un militare dell’Arma, che fu prima minacciato di morte con un cacciavite e poi colpito con calci e pugni, riportando contusioni giudicate guaribili con quindici giorni di prognosi. A Fornelli, i militari della Stazione di Colli al Volturno, hanno denunciato un 50enne del luogo, per non aver ottemperato alle prescrizioni inerenti la misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto per reati contro la persona ed il patrimonio. Ad Agnone, i militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno invece denunciato un 20enne del posto per guida in stato di ebbrezza alcoolica ed un 30enne di origine nordafricana, per essere stato sorpreso alla guida di un’auto,

nonostante fosse privo della prescritta patente di guida, poiché mai conseguita. Per entrambi, che con il loro comportamento rischiavano di mettere in gravissimo pericolo l’incolumità degli altri utenti della strada, è scattato anche il sequestro del mezzo e nel primo caso, il ritiro della patente di guida. Infine, ad Isernia, personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma e della locale Stazione Carabinieri, hanno denunciato un commerciante, 40enne di Napoli, per aver impiegato nella propria attività lavoratori a nero, ed un commerciante, 53enne del posto, per aver installato presso la propria attività un impianto di videosorveglianza totalmente abusivo.

“Rifiuti, vogliamo vederci chiaro” L’associazione mamme per la salute di Venafro ha chiesto un incontro con l’assessore Facciolla VENAFRO. L’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente onlus di Venafro, in merito all’inceneritore di Pozzilli, ha inoltrato una richiesta di incontro urgente con il Presidente della Regione Molise Arch. Paolo Di Laura Frattura, con

l’Assessore Regionale all’Ambiente Avv. Vittorino Facciolla e con il Presidente del Consiglio Regionale Ing. Vincenzo Cotugno. Il contenuto dell’Art 35 ed i gravi rischi per la salute che deriverebbero, per il nostro terri-

torio, dall’approvazione del suddetto articolo sono a noi ben chiari. Le dichiarazioni del Presidente Frattura e dell’Assessore Facciolla, fatte in conferenza stampa , dimostrano la non consapevolezza dei rischi che noi cittadini cor-

riamo. Il documento che hanno firmato in sede di accordo Stato Regioni non è stato reso pubblico; i cittadini della Valle del Volturno, in merito a ciò che i nostri rappresentanti hanno firmato, vogliono vederci

chiaro. Pertanto, poiché la questione preoccupa e non poco, è grave ed urgente, sollecitiamo, anche attraverso il nostro sito, l’ incontro e la consegna o la pubblicazione sul sito della Regione Molise di tutti gli atti.

“Roccamandolfi, niente pale eoliche” Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato dalle società ROCCAMANDOLFI. Il Consiglio di Stato, si è espresso favorevolmente sulle scelte della Giunta regionale che, in qualità di Autorità Competente per la Valutazione di Impatto Ambientale, ha rilasciato giudizi sfavorevoli di compatibilità per la realizzazione di impianti eolici nel territori odi Roccamandolfi, facendo prevalere nella comparazione degli interessi la tutela del Patrimonio Ambientale, sulla scorta dei contributi negativi motivati nelle dettagliate relazioni degli uffici territoriali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il verdetto di Palazzo Spada ritiene, così, legittimi i provvedimenti impugnati dalla società e respinge la domanda di risarcimento danni avanzata dalla società Wpd Molise Vento srl contro il Comune di Roccamandolfi, la Regione Molise e il Ministero dell’ambiente. Il ricorso al Consiglio di Stato, contro sentenze di primo grado favorevoli alla Regione Molise, è stato avviato dalla ditta proponente il progetto del parco eolico prevalentemente su questioni inerenti la tempistica di presentazione dell’istanza in riferimento a norme sopravvenute, maggiormente restrittive per la realizzazione dell’impianto. In sostanza si afferma che “ben può il legislatore individuare l’esistenza di interessi pubblici di maggior

rilievo da tutelare ed individuare” che possono prevalere sulla realizzazione di impianti eolici. Si ritiene così legittima “la scelta del legislatore regionale effettuata al-

l’esito della valutazione comparativa dei diversi interessi coinvolti”, dal quale è appunto prevalsa la tutela ambientale.


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Termoli

17 febbraio 2016

Scoperta truffa in basso Molise Affittavano terreni di proprietà di defunti per intascare i fondi dell’Unione europea TERMOLI. La notizia la batte l’Ansa che scrive: “Affittavano terreni di proprietà di persone decedute e poi chiedevano contributi economici all’Unione Europea intascando le integrazioni. Oltre 100 gli agricoltori in Molise scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza ed accusati di truffa. Le Fiamme Gialle, nell’ambito di un’inchiesta nazionale, hanno individuato una serie di coltivatori riusciti ad ottenere somme dall’Ue dai 30 ai 40 mila euro ciascuno dimostrando l’affitto di terreni coltivati di proprietà di

terze persone. A seguito di controlli serrati dei finanzieri, però, è emerso che tali appezzamenti appartenevano o a persone decedute da tempo o a proprietari assolutamente ignari. A seguito dei primi riscontri effettuati nella zona di Termoli l’indagine si è estesa a tutto il territorio regionale scoprendo così una realtà truffaldina piuttosto estesa per un valore di oltre un milione di euro”. Una vera e propria truffa smascherata, secondo l’Ansa, per la quale si potranno avere dettagli nelle prossime ore.

Nuova Cliternia lasciata a secco Molise Acque ha provveduto a pulire i serbatoi di riserva e i cittadini rimasti senza acqua CAMPOMARINO. In Basso Molise si ha proprio la necessità che l’acquedotto molisano centrale divenga realtà concreta e funzionante. Nuovo disguido nella giornata odierna, iniziato nella serata di ieri, per i residenti di Nuova Cliternia. Senza alcun avviso, infatti, Molise Acque ha sospeso la fornitura idrica per provvedere alla pulizia dei serbatoi di riserva, non lasciando il tempo alla popolazione della località di organizzarsi. La gente si sta stancando, perché avere servizi pubblici a singhiozzo, carenze di informazioni, è diventato uno stillicidio. Nell’era del villaggio globale un servizio come quello idrico è gestito davvero come le comunicazioni all’età della pietra. Chissà, forse chi gestisce le competenze ritiene che igiene e potabilità siano complementi alienabili nella vita quotidiana e non prioritari.

“Un bravo ai chirurghi del san Timoteo” Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a cura del signor Giuseppe, scritta a seguito della sua esperienza

presso l’ospedale San Timoteo di Termoli. Caro direttore, vorrei approfittare gentilmente della sua

testata per un plauso al personale dei reparti di chirurgia generale e della rianimazione dell’ospedale SanTimoteo di Termoli. Nei confronti di medici, infermieri e ausiliari di questi reparti voglio esprimere un sentimento di immensa gratitudine e devozione maggiormente nei confronti del reparto di chirurgia ma solo perché in tale reparto mi sono trattenuto per un lasso di tempo maggiore. Ho subito un intervento chirurgico in due tappe e nel tempo in corso tra i due interventi sono stato ricoverato nel reparto di maggiore intensità(rianimazione). Ho potuto constatare di persona la disponibilità e la professionalità e la preparazione dei medici, infermieri e personale ausiliario di tali reparti. Durante il mio ricovero, che si è protratto per oltre due mesi, sono stati praticamente perfetti ,educati, disponibili e gentili, hanno svolto con estrema pazienza un lavoro di qualità che non si può non fare a meno di riconoscere e lodare. Scrivo queste cose dal profondo del cuore senza piaggeria alcuna ma con sincero apprezzamento anche se a volte siamo costretti ad affidare queste sensazioni ad un neutro foglio di carta o ad una inflazionatissima mail. Vorrei far pervenire a tutti, nessuno escluso ed evito di citare uno ad uno in qualche imperdonabile dimenticanza, un inesauribile grazie per aver reso gradevole, da un clima umano molto sereno, il mio calvario chirurgico. Signor Giuseppe


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Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

17 febbraio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

Commissione referendum sul tunnel I promotori oggi tutti al consiglio comunale TERMOLI. Sono tornati in campo stamane i membri dei comitati referendari in quello che è il giorno precede il consiglio comunale che domani potrebbe dare l’ok al progetto del tunnel. A serrare le fila, specificando le tre richieste dei cittadini all’amministrazione Sbrocca, è Giulio Botteri. “Oggi – ha affermato Botteri nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina – torniamo a ribadire l’importanza della lettera che abbiamo pubblicato per i nostri cittadini dove chiediamo tre cose fondamentali: il blocco dell’iter amministrativo per la realizzazione del tunnel visto che è in gestazione un referendum, l’invito alla cittadinanza tutta a partecipare al consiglio comunale perché una buona presenza di cittadini potrebbe influire sulla nomina della

commissione in favore del referendum, una nuova sfida al Comune di Termoli e alla Giunta Sbrocca affinché si faccia un incontro pubblico dove giustificare le loro azioni e le nostre. Per Botteri non è una lotta di politica ma è un impegno concreto per la città di Termoli. “In settimana – ha continuato il rappresentante di PartecipaTermoli – cercheremo di protocollare un invito ufficiale per l’incontro abbiamo studiato e siamo pronti a un dibattito vero e pubblico perché la città deve sapere come sono le cose e infatti abbiamo scritto che il potere è opaco ma l’opacità del potere è la negazione della democrazia. Sbrocca si fa garante della trasparenza pubblica, lo mettiamo alla prova. Non abbiamo mai paura della maggioranza o della minoranza –

ha concluso Botteri – vogliamo utilizzare lo strumento del referendum per fare comunità, dialogo e far sì che questa città torni a parlare di sé stessa”. Tra le accuse mosse all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sbrocca c’è anzitutto il paventato aver mentito alla cittadinanza sul “vincolo dei 5 mi-

lioni di euro” che, a detta degli attivisti, sarebbero “potuti essere investiti diversamente”. Nel solco dei tanti dubbi espressi dai cittadini, anche la domanda relativa a chi dovrà caricarsi dei “costi di manutenzione del tunnel”. “Quale tutela per palazzo Crema e le tante costruzioni ottocente-

sche del centro?”: il dubbio che serpeggia tra i partecipanti. Appuntamento a domani per tutti i cittadini anche perchè gli attivisti fanno davvero sul serio avendo, tra l’altro, aperto anche un evento facebook per raggiungere più persone possibili e suggerigli di prendere parte all’assise civica.

“Solo bufale e menzogne” Gli autisti della Gtm sono sempre alla ricerca della verità e degli stipendi TERMOLI. Vertenza Gtm sempre più complicata e sta-

volta nemmeno dall’incontro in prefettura giungono notizie rassicuranti sulla sorte del trasporto locale di Termoli. Ci sarà un nuovo ciclo di sciopero. A dirlo il segretario generale della Filt-Cgil Molise, Giorgio Simonetti, a margine dell’incontro avuto in piazza Pepe a Campobasso. “Pur registrando la massima e fattiva disponibilità della prefettura di Campobasso, alla quale ci siamo rivolti per esperire il tentativo di conciliazione, al fine di evitare una azione di sciopero a cui conse-

guono inevitabili disagi all’utenza della città di Termoli, ci vediamo costretti a proclamare una azione di sciopero la cui data verrà comunicata nelle prossime ore. Intanto dobbiamo pubblicamente denunciare la fallibilità dell’azione politica e di mediazione delle amministrazioni locali, in primis dell’amministrazione regionale, che solo pochi giorni fa aveva annunciato con enfasi di aver raggiunto un accordo con l’azienda Gtm e il Comune di Termoli, che assicurava il pagamento di tutti gli arretrati in un ristretto arco temporale. Per noi e per tutti i lavoratori dipendenti della Gtm si è trattato dell’ennesimo affronto e dell’ultima offesa: tre mensilità erano sospese prima di questo presunto accordo, tre mensilità sospese oggi; il solito annuncio e il consueto, mancato rispetto degli impegni assunti. Questo il dato, certo ed incontestabile! Non possiamo accettare che il servizio pubblico urbano della città di Termoli venga finanziato direttamente con i soldi dei lavoratori. Bisognerebbe programmare il bilancio regionale almeno per le disposizioni ordinarie e la loro regolarità: evidentemente la richiesta è pretenziosa”.

Via Magellano, circolazione in tilt Le modifiche apportate ai sensi di marcia hanno creato non pochi problemi agli automobilisti TERMOLI. Sono le ore 15 di lunedì 15 febbraio e cambia per sempre la viabilità tra via della Vela, via Germania, via Magellano e via Mascilongo. Ci siamo recati lì in serata, circa un’ora la nostra permanenza allo scopo di vedere un po’ se la gente aveva cominciato a recepire la nuova viabilità nelle suddette vie. Abbiamo riscontrato che i maggiori inconvenienti si registravano in via ¸quel corto tratto di strada che prima da via Mascilongo era da percorrere a scendere fino all’incrocio con via Trieste ora invece è cambiato il senso di marcia. Da via Trieste, infatti, si sale su per l’incrocio con via Mascilongo. Lì abbiamo assistito alle scene più belle e sotto un punto di vista

divertenti con automobilisti che la percorrevano come era fino a questa mattina e vedevano arrivare macchine in contro senso e gli gridavano “Aho’ ma dove stai andando, i segnali non li conosci?”? L’altro di rimando: “Appunto, imparateli che mi sa che non li conosci tu”… e giù a smoccolate, però poi ci stava un gruppo di pedoni fermi residenti della zona, che si prestavano a dare spiegazioni. “Vedete che da oggi è cambiato il senso di marcia ecc ecc…”. Comunque, una cosa la dobbiamo dire, d’accordo sul fatto che un cambiamento così repentino per assorbirlo perfettamente ci vogliono alcuni giorni, però signori cari: sono stati messi dei segnali

stradali, magari altri dovranno essere sistemati però un segnale di senso unico, uno di direzione obbligatoria, uno stop, un segnale di

rotatoria… si presume che sia uguale a Termoli come a Milano, Torino o vattelapesca. Per cui, se ti imbatti in un segnale

che ti dice di andare in quella direzione si va e basta! Ad ogni modo… prestate attenzione e osservate i segnali.



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Opinioni

17 febbraio 2016

Sarà presentato Giovedì 18 febbraio nella Chiesa di S.Alfonso de Liguori a Colletorto, l’ultimo libro di don Mario Colavita dal titolo: La Pratica della Via Crucis: Teologia, storia e tradizione. La presentazione del libro, con inizio alle ore 18.30 sarà tenuta dal Vescovo di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, con l’intervento dal titolo: L’anno della misericordia e il cammino della croce: dalle sue piaghe siamo stati guariti. Il volume di don Mario ripercorre la storia della formazione della Via Crucis fino ai nostri giorni. In modo particolare l’autore prende in esame le 14 tele di Paolo Gamba, custodite nella Chiesa di S.Alfonso a Colletorto. La pratica della Via Crucis è una delle forme di pietà più radicate e praticate nel popolo di Dio. Questa pia pratica nasce per ricordare il cammino doloroso che Gesù fece dal pretorio fino al luogo della crocifissione. In questo “pellegrinaggio” Cristo soffre ed offre la sua vita per riscattare e salvare il mondo. L’esercizio della Via crucis nasce e si sviluppa tenendo presente il cammino doloroso di Cristo a Gerusalemme: dal pretorio al Calvario. La spiritualità popolare, successivamente, aiutata dalla riflessione dei pastori, dai pellegrinaggi in Terra santa, dalle arti figurative ed espressive, dall’Europa medioevale sbarca in Terra santa e dalla terra di Gesù vi torna arricchita in Europa fino alla forma attuale. La Chiesa infatti sa che in ogni episodio accaduto durante quel cammino si cela

senza alcun finanziamento pubblico

un mistero di grazia, è racchiuso un gesto di amore per lei. Nella passione c’è il ritratto della Chiesa, contiene importanti insegnamenti sulla sequela cristiana. Il vero discepolo è colui che sa entrare in silenzio nel mistero della passione del Cristo. La Croce mette a nudo le positività e le negatività dei discepoli. L’abbandono, il fuggire, ancora oggi dicono quanta distanza prendiamo dalla passione di Cristo e come il volto della Chiesa sia segnato e macchiato dalle nostre contraddizioni. Il racconto della passione diventa così una parabola della lotta personale della comunità nella storia: mostra quanto costa predicare il vangelo con coerenza. Nelle Considerazioni ed affetti sovra la passione di Gesù Cristo del 1761 S.Alfonso de Liguori, annoterà : “Gesù in croce! Ecco la prova dell’amore di Dio. Ecco l’ultima comparsa che fa su questa terra il Verbo incarnato. La prima fu in una stalla, quest’ultima è su una croce; l’una e l’altra dimostrano la carità immensa ch’egli ha per gli uomini”. Nel volume vengono proposti quattro schemi di preghiera di Viae crucis. Il primo sulla divina misericordia di S.Faustina Kowalska (1905-1938); il secondo di S.Paolo della Croce (1694-1775); il terzo del teologo Joseph Ratzinger e l’ultimo di san Pio da Pietrelcina (18871968).

La pratica della via Crucis e le tele di Paolo Gamba

E le guardie giurate?

di Claudio De Luca In Molise le guardie giurate stanno scioperando sin troppo spesso. Una scelta sofferta, ma obbligata, a causa delle carenze di liquidità di taluni Istituti. La Prefettura di Campobasso opera tentativi di conciliazione, ma l’astensione dal lavoro finisce con il rivelarsi una scelta obbligata per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questi lavoratori. Nell’Italia che ha paura, cresce sempre di più il numero di chi acquisti una pistola od un fucile; e l’“esercito” dei metronotte sta attraversando una crisi nera. In Italia le aziende che operano nel settore ammontano a meno di un migliaio; tra queste le molisane (appena 4), con un numero complessivo di oltre 100 dipendenti. Il calo, registratosi negli appalti ha fatto conseguire utili inferiori a quelli sperati. Tra i clienti c’erano diversi centri commerciali che ora hanno ritenuto più opportuno e conveniente rimpiazzare la vigilanza armata con il cosiddetto servizio di portierato cui viene adibito personale proprio, vestito uniformemente ma senza revolver in dotazione. Perciò, attualmente, i metronotte prestano servizio soprattutto dinanzi alle sedi degli istituti bancari,

Tutto quello che gli altri non dicono

DERSICUREZZA dà la colpa alla cosiddetta localizzazione satellitare e prevede un ulteriore calo di richieste della prestazioni. Pure in Molise, la situazione tende al ribasso, cosicché nel settore non regna l’ottimismo

nelle portinerie delle Pubbliche amministrazioni ed all’ingresso dei Tribunali. Non sempre il settore è stato in crisi. Nel 2001, prima dell’attentato alle torri gemelle, le unità lavorative italiane erano poco più di 20mila. Successivamente, ad una lievitazione del fatturato pari al 5% annuo, è corrisposto un consistente aumento delle assunzioni. Ma nel 2008, a fronte di un calo degli utili, hanno cominciato a prendere piede i licenziamenti. E questo è accaduto benché la CONFCOMMERCIO e l’EURISKO abbiano rivelato che sei commercianti su dieci ritengano – sin dal 2007 – che il livello di

sicurezza non sia migliorato mentre tre su dieci lo giudichino addirittura peggiore. Evidentemente la situazione del Molise (almeno apparentemente) non è la stessa di quella campana (dove, non a caso, operano oltre 100 aziende di sorveglianza), di quella lombarda (150) o di quella pugliese. Presentemente soltanto il 5% del fatturato della sicurezza privata viene dall’esercizio della guardiania in armi delle residenze private. Se ne deduce che i metronotte hanno quasi sempre lavorato per gli istituti di credito e per gli esercizi commerciali che, oggi, mostrano invece di preferire altre soluzioni. Il rapporto FE-

Un rapporto dell’EURISPES riferisce che circa cinque milioni di persone risultano detenere un’arma da fuoco. Si tratta di dati che vanno contestualizzati dal momento che sono in molti a richiedere licenze per uso sportivo (meno difficili da conseguire) pur di armarsi. Tutto ciò comporta che il mercato delle armi stia attraversando un periodo di discreta salute. Insomma, mentre le aziende di sorveglianza sono in crisi, gli Italiani si armano direttamente, forse con la sola eccezione dei Molisani i cui acquisti, effettuati nelle poche armerie della regione, hanno fatto registrare soltanto un lievissimo incremento. Perciò, l’unica soddisfazione per i metronotte è derivata dall’avere lucrato la sospirata qualifica di incaricati di pubblico servizio che – se li pone un gradino al di sopra dei comuni cittadini autorizzati a sparare – comunque continua ad inquadrarli al di sotto degli agenti di

p.s. che vantano ben altre funzioni. Per fortuna, gli Uffici provinciali del lavoro non li considerano più operai generici. Ma, nonostante ciò, lo stipendio si aggira tuttora sui 1.200-1.300 euro netti, cui però occorre aggiungere le competenze per le eventuali prestazioni straordinarie. Ultima nota dolente: un’indagine a campione ha rivelato: 1) che al 50% dei metronotte non viene somministrata la formazione adatta (in materia di esercitazioni di tiro) che si consegue previo allenamento al poligono; 2) che il 60% ritiene di svolgere un’attività insoddisfacente, considerando la propria un ripiego; 3) che il 50% l’ha scelta esclusivamente per la necessità di dovere sbarcare il lunario. Alla luce di tali premesse che fine farà la vigilanza armata in Molise? Secondo Pasquale Guarracino, Segretario Generale della UILTuCS Molise, “il periodo è critico. La Regione Molise da un lato sostiene di aver recepito la ‘spending review‘ (e di essere stata costretta, pertanto, a tagliare diverse postazioni di vigilanza armata presso le sue sedi), dall’altro non valuta altre forme di sprechi“.


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