Paladini di se stessi

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 97 - marTedi’ 28 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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Vitalizi, scioglimenti di enti, consulenze, nomine nei Dipartimenti L’Oscar del giorno a Pino Niro

aL'Oscar del giorno lo assegniamo a Pino Niro. Ha fatto di Radio Valentina un punto di riferimento dell'etere molisano. Oggi, ha lanciato Campobasso City, un'applicazione e Sito Web dedicata alla città di Campobasso. Grazie a "Campobasso City" è possibile rimanere aggiornati sulle ultime news e sulle previsioni meteo, visualizzare la mappa della città, trovare i migliori bar, pub, ristoranti, hotel Farmacie di turno, ecc. e calcolare il percorso più rapido per raggiungerli. Poi, sarà la volta di Isernia e Termoli.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale al lavoro prosegue diritto per la sua strada politica senza rendersi conto delle tante, troppe crisi industriali e non che stanno distruggendo il sistema economico molisano. Così, dicasi per i lavoratori della formazione professionale e degli enti sub regionali. Ma non si era dichiarato, quando era all'opposizione, il paladino dei lavoratori? Ora, invece, nemmeno li riceve più. Esauriti i tavoli di concertazione, è avulso dai problemi. Ma farebbe bene a dimettersi?

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 28 aprile 2015

Il Molise sotto attacco dei tycoon dell’eolico e del fotovoltaico, con la corruzione che dilaga e con la pubblica amministrazione che non funziona

A Palazzo Moffa continua il “furto” delle risorse pubbliche e il rigonfiamento dei conti in banca degli amministratori Dopo appena due anni di governo, contro ogni logica, Frattura ha ottenuto ciò cui poteva aspirare: che la gente fosse dalla sua parte e gli avversari lo temessero Il più letto e diffuso quotidiano nazionale - il Corriere della sera - ha più volte trattato delle questioni molisane con ampiezza di cronaca e commenti taglienti. Ne ha pagato lo scotto Michele Iorio alle urne il 24 e 25 febbraio 2013. Pare non debba pagare alcunché la nuova giunta regionale nonostante il cui profilo il giornale di Milano lo abbia più volte incardinato ad alcuni aspetti societari e parentelari del neogovernatore che renderebbero nulli i proclami di novità e trasparenza di cui è stato fatto abuso mediatico in campagna elettorale. Sul Corriere della Sera sono stati esposti eventi, fatti e circostanze che ripropongono il lato affaristico della politica, e abbassano notevolmente la soglia della morale (politica). La notte molisana sembra essere infinita, e al buio delle tenebre si sono consumate e si consumano le peggiori nefandezze affaristiche. Il Corriere della Sera ha voluto e saputo illuminare parte della notte molisana per mettere di

nuovo il Molise sotto la lente d’ingrandimento, la realtà regionale in cui l’ambiente è sotto attacco dei tycoon dell’eolico e del fotovoltaico, in cui la corruzione dilaga, la pubblica amministrazione non

cambiato tutto. Le parentele, gli intrecci societari, i nomi e i prestanomi che formerebbero il substrato organizzativo del nuovo esecutivo regionale messo in bella copia da Sergio Rizzo, indurrebbero ancora

La Casta molisana è tornata sui vitalizi

di Vincenzo Musacchio

Da quello che ho potuto leggere nel collegato alla legge finanziaria 2015 ci sono pochi dubbi sul fatto che la Casta molisana stia cercando di ripristinare in maniera indiretta i vitalizi degli attuali consiglieri mediante il riscatto ai fini pensionistici del periodo di mandato. Si tratta dell’articolo 10

funziona, e gli apparati politici succhiano risorse pubbliche e i conti in banca degli amministratori si gonfiano a dismisura. Un Molise in cui, per non cambiare niente, è stato fatto credere che sarebbe

della Finanziaria che disciplina il nuovo sistema previdenziale dei consiglieri regionali. Nel 2012, non dimentichiamolo, è stato abolito il vitalizio. Gli inquilini di Palazzo Moffa dunque passano al

L’INTERVENTO

regime contributivo. Come osservato da più parti, i primi dubbi vengono leggendo i numeri delle trattenute: il 20% a carico del consigliere e il doppio (40% dell’indennità di carica) che grava sulle

Dardo ziarne la palese ingiustizia sociale e morale ed ovviamente oggi non può che riconfermarla in toto. Non c’è un cittadino italiano che dopo uno, due o tre anni maturi un vitalizio (pensione) pari ad uno stipendio dirigenziale. Pertanto, non credo che ci possa essere un consigliere regionale che possa farlo in questo particolare momento di grave crisi economica e sociale. Questa ingiustizia deve finire al più presto. *Corea Molise

Pioggia di soldi, e Di Pietro?

Giovanni MUCCIO* La proposta di legge di stabilità regionale sul sistema previdenziale contributivo dei consiglieri regionali, che contempla anche la reintroduzione del famoso “vitalizio” che il Governo Iorio nel 2012 aveva abolito, ha avuto già il voto favorevole dal Vice Presidente della Commissione consiliare – Ordinamento ed organizzazione amministrativa, Cristiano Di Pietro, nella Commissione medesima. Quel Cristiano Di Pietro che denunciava politicamente la casta, durante le Amministrative regionali con il “Molise di tutti” , per i troppi benefici economici. Lo stesso che non perdeva occasione di farsi paladino, pubblicamente, del dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali, minacciando politicamente, se questa non vi fosse stata, l’uscita del suo Movimento dalla maggioranza, dopo i primi 100 giorni di Governo Frattura.Ebbene, ad oggi, Cristiano Di Pietro,

casse regionali, per la nuova pensione. Ciò che è uscito dalla porta sta per rientrare dalla finestra. Sui vitalizi degli ex consiglieri regionali credo che Co.Re.A. sia stata la prima in assoluto ad eviden-

una volta a ritenere che la corsa al potere ha un solo scopo: arricchire se stessi e i propri sodali. Naturalmente impoverendo il Molise, e mortificando i molisani onesti. Una corsa senza scrupoli né riguardi, soprattutto nei confronti dei cittadini e degli elettori, messi in evidenza da questa testata giornalistica con largo anticipo rispetto all’esito delle urne elettorali del 24 e 25 febbraio 2013. Ma era predisposto che Iorio cadesse e Frattura salisse sul proscenio politico regionale, nonostante i pesi societari e parentelari che trascina. Era predisposto che il nuovo apparato di potere godesse di ogni franchigia possibile e il popolo restasse ai margini ad osservare impotente. Dopo appena due anni di governo, contro ogni logica, Frattura ha ottenuto ciò cui poteva aspirare: che la gente lo tollerasse e gli avversari lo temessero.

non solo non è uscito dalla coalizione, ma non ha neppure sottolineato la necessità di discussione di una proposta di legge di iniziativa popolare, sottoscritta da circa 6000 cittadini, che chiedono il dimezzamento delle indennità, suo cavallo di battaglia po-

litica. Un voto favorevole alla reintroduzione del vitalizio, quello di Cristiano Di Pietro, dunque, espresso nella consapevolezza che il doppio dei contributi per ottenere il vitalizio sono a carico della Regione e, quindi, del cittadino contribuente -per lo meno i contributi per i vecchi vitalizi venivano pagati dai Consiglieri- e nella consapevolezza, inoltre, che i suoi colleghi di Palazzo Moffa, che hanno già maturato il vitalizio, percepiranno anche la pensione. Pertanto, è con molta probabilità altresì cosciente, Di Pietro, della sua incoerenza politica e del fatto che questa politica non rappresenta il “Molise di tutti” tanto auspicato, ma solo un Molise per pochi.

Oggi nulla più accomuna politicamente Cristiano Di Pietro e il Guerriero Sannita, nonostante le tante battaglie che il Movimento ha portato avanti nel passato, convinto di quei valori che tanto venivano sbandierati, evidentemente solo a parole ma non nella sostanza. L’unica cosa che li accomuna è l’appartenenza alla Polizia di Stato, ma bisogna dire che gli uomini delle Forze dell’Ordine, anche con quaranta anni di servizio sotto al sole, al freddo, alle intemperie, di notte e in orari più disparati al fianco del cittadino, non riescono a percepire il cospicuo vitalizio con il sistema previdenziale contributivo che il loro collega, con solo sette-otto anni da consigliere regionale, avrà a fine del mandato, se tale proposta passa all’esame del Consiglio regionale. * Presidente Regionale del Guerriero Sannita


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3 28 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Approvato il bilancio Tra urla e proteste che venivano dalla strada, la casta fa quadrato, si autoassolve. E avanti così... E arrivò il giorno (ieri) dell’approvazione del bilancio in consiglio regionale, con tutti gli annessi provvedimenti a rimorchio, come lo scioglimento di diversi enti sub regionali (Iresmo, consorzi di bonifica, enti provinciali del turismo, azienda di soggiorno termolese…), la trasformazione di Molise Dati in società consortile e altre perle, tra cui brilla di luce propria la reintroduzione del vitalizio, ribattezzato con il più asettico nome di posizione contributiva. Interrotta due volte la seduta mattutina del consiglio, per le proteste, urlate dalla strada, di alcuni cittadini di quel Molise di tutti che, più di tutti, stanno patendo per strategie di amministrazione ben lungi da pagare dividendi: delegazioni dello zuccherificio, della GAM, della formazione professionale; presenza del Movimento degli Indignati ed alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Ma, alla fine, molto rumore per nulla. Il tessuto sociale e civile, nel suo insieme, pare non avere tanta voglia di pro-

testare. Il bilancio è stato approvato, la casta si compatta, fa quadrato, si aggrappa al suo istinto di sopravvivenza (ed autoassoluzione), perpetua il suo diritto al privilegio. Nel giorno della liberazione è stata anche presentata l’associazione politica “Il Molise di tutti” (autocelebrazione, autoreferenzialità, clamoroso autogol),

CAMPOBASSO. E’ partito da una considerazione, il dottor Lucio Pastore, a nome del Comitato “Bene Comune Veneziale” di Isernia per parlare di proposta di sanità. Alla quale ha aderito il Comitato Pro Cardarelli. “ Il Presidente Paolo Di Laura Frattura avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi. Infatti, se avesse adottato, in qualità di Commissario ad acta, il piano del Dott. Carmine Ruta — che, tra l’altro, aveva ricevuto il parere favorevole del Tavolo Tecnico, con la sola richiesta di indicare un cronoprogramma — , si sarebbe potuto iniziare a razionalizzare e risanare il sistema. Detto piano, pur non essendo completamente privo di influenze e compromessi, andava, tuttavia nella giusta direzione. Esso prevedeva, infatti, un riequilibrio del rapporto pubblico-privato, che costituisce il fulcro del problema sanitario regionale. La classe politica al governo in Molise, invece, non ha gradito le scelte presenti nel piano Ruta, l’unico su cui il Tavolo tecnico abbia espresso parere favorevole. Pertanto il piano di riorganizzazione sanitaria del Dott. Carmine Ruta è sparito insieme al suo autore. Anche il Tavolo tecnico e il Governo centrale non sono esenti da responsabilità per l’attuale disastro. Infatti, il Tavolo tecnico, che avrebbe dovuto controllare e prevenire, ha inviato, invece, diversi subcommissari, che hanno ulteriormente aggravato la situazione regionale con il loro operato. Il Governo centrale, a sua volta, non ha mai rimosso il commissario ad acta, così come più volte richiesto dal Tavolo tecnico. Quindi non solo la politica locale, bensì anche il sistema di controllo ministeriale e la politica centrale hanno grosse responsabilità per l’attuale criticità del sistema sanitario regionale.

messa in piedi dai Di Pietro’s, con Nagni, Parpiglia e la benedizione del governatore, per supportare questa legislatura; assediata dalle critiche, dal malcontento, da frizioni ruvidissime al suo stesso interno ma, soprattutto, dall’evidenza dei fatti. Ed in sede di presentazione il consigliere Di Pietro ha pronunciato il suo, per-

sonalissimo, de profundis dei partiti; alla presenza del democratico renziano Frattura (due vote candidato per Forza Italia in precedenza, ma a chi volete che importi o che differenza volete che faccia, sono i tempi moderni, questi) e senza che il segretario regionale dell’unico partito effettivamente sopravvissuto fino ad oggi, Mia-

“Perchè Frattura non ha tenuto conto del piano di Carmine Ruta?” Conferenza stampa di Lucio Pastore del Comitato “Bene Comune Veneziale”. Ha adeito il Comitato pro Cardarelli In questa situazione si è inserito il Decreto Balduzzi, che, con il suo arbitrario regolamento, corre il rischio di destrutturare completamente la rete degli Ospedali molisani. Infatti, poiché un DEA di II livello, con tutti i suoi servizi, non può essere attivato per una popolazione inferiore a 600.000 abitanti, questo verrebbe perso dal Molise e gli altri due Ospedali diverrebbero strutture zonali. Cosa si può fare per ovviare a questa situazione? L’On. Danilo Leva vuole chiedere di proporre una deroga per permettere di avere un DEA di II livello con tutti i servizi collegati. Speriamo che questo possa accadere ma ne dubitiamo, considerato il ritardo della richiesta e l’eccessivo scollamento dai parametri stabiliti. Il Senatore Roberto Ruta propone la trasformazione degli Ospedali in Azienda Ospedaliera Universitaria, ritenendo che in questo modo si possa aggirare l’ostacolo per un DEA di II livello. Tuttavia, l’istituzione di una Azienda Ospedaliera Universitaria non è possibile per espresso divieto ministeriale e, senza risorse aggiuntive, implicherebbe il sacrificio di molti servizi utili alla popolazione, in quanto i fondi necessari alla loro erogazione dovrebbero essere utilizzati, invece, per le strutture universitarie. Solo in presenza di risorse aggiuntive congrue si può ragionare su questa ipotesi. La nostra proposta si basa, invece, su altre linee. Premesso che il Titolo V della Costi-

tuzione prevede autonomia di gestione regionale nel campo dei servizi sanitari e premesso che il Decreto Balduzzi prevede un tempo massimo di dipendenza di 90 minuti per le prestazioni d’urgenza, riteniamo che sia possibile chiedere il seguente tipo di deroga: “Nell’ambito del 3 x mille dei posti per acuti, spettanti al Molise, e nel budget di spesa prevista, è possibile attivare, nei dipartimenti medici e chirurgici degli ospedali pubblici, tutti i servizi che permettano di mantenere, per le prestazioni di urgenza, il tempo massimo di dipendenza di 90 minuti su tutto il territorio regionale. Posti letto e fondi potrebbero anche essere recuperati riducendo la quota dei posti letto assegnati ai privati convenzionati e determinando per gli stessi un budget del Fondo Sanitario Regionale, per tutte le prestazioni erogate, non superiore al 15%. In questo modo, ad esempio, potrebbero essere mantenute strutture quali

l’emodinamica o la neurochirurgia, senza incidere sui costi complessivi del SSR. Un’altra deroga da chiedere riguarda le U.O.C di Ostetricia e Ginecologia. Il Decreto Balduzzi ne prevede la chiusura negli Ospedali di Isernia e Termoli, in quanto il numero dei parti effettuati è inferiore alle 500 unità. L’eliminazione di queste strutture, tuttavia, potrebbe essere scongiurata migliorando la qualità dei servizi offerti, così da renderli attrattivi, evitando cioè la migrazione fuori Regione e permettendo il raggiungimento del numero di nascite necessario ad ottenere il servizio in loco. Per completezza di informazione, riportiamo la proposta da noi elaborata, in un recente passato, con alcune modifiche, per la riorganizzazione del SSR” . Nell’attuale ingorgo strutturale solo tre Ospedali devono essere individuati come strutture per acuti: Campobasso, Isernia e Termoli. In queste

caela Fanelli, osasse avere qualcosa da ridire, almeno fino ad ora. Il futuro è dei movimenti, pare abbia sentenziato Di Pietro junior. Già, quei movimenti, magari trasversali, assolutamente non identitari, funzionalissimi allo strumentale populismo del momento, delle campagne demagogiche all’occorrenza. Le tessere, in questi movimenti, non servono, così come la formazione, la tradizione, la visione ideologica (complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale; da treccani.it n.d.r.) della comunità in cui si vuole vivere. Eccola la politica che va di moda ai nostri giorni. Quella dei brand, dei nomi accattivanti per contenitori pieni di nulla, quando va bene, se non per fondazioni dalla dubbia utilità, quando va male. E la difesa dei partiti, quelli con organismi elettivi, circoli, identità, militanti, visione, democrazia interna, obbligo di confronto e rendiconto con la base di riferimento tocca farla a noi. Tempi moderni. Già.

strutture, l’attivazione delle Unità Operative deve rispondere strettamente al parametro del bacino di utenza. Ogni Unità Operativa dovrà avere la dotazione ottimale di mezzi e personale per il proprio funzionamento. L’attività di queste U.O. si estenderà sul territorio regionale con postazioni ambulatoriali che faranno sempre riferimento, specialmente per le attività chirurgiche, alle suddette U.O. Quando, per le caratteristiche del bacino di utenza, deve essere attivata una sola U.O., questa va ubicata nell’Ospedale Regionale di riferimento, che non può che essere il Cardarelli di Campobasso, per questo definito come centro HUB per tutte le specialità. Gli Ospedali di Larino e Venafro vanno riconvertiti in Strutture con posti letto a bassa e media intensità di cura, Ambulatori attivi h 6-12, Ospedali di Comunità. Questi ultimi costituiscono una struttura fondamentale di riferimento, ad alta incidenza di assistenza infermieristico-riabilitativa, gestita con la collaborazione dei medici di base e di continuità assistenziale. È un supporto fondamentale del territorio per pazienti non gestibili a domicilio, ma che non hanno patologie acute che richiedono ricovero ospedaliero. L’Ospedale di Agnone, se effettivamente ci sarà un accordo di confine con l’Abruzzo e sullo stesso inciderà il 15% della popolazione abruzzese con relativo e proporzionale contributo economico, potrà rimanere come Ospedale di zona disagiata. In assenza di questo accordo e relativo contributo finanziario dovrebbe avere la stessa riconversione degli Ospedali di Larino e Venafro. La riconversione di questi ospedali permetterà di mantenere l’indotto economico in quelle aree cambiando solo la tipologia degli utenti”.


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28 aprile 2015

“Formazione professionale, vergogna molisana” I lavoratori del settore hanno manifestato dinanzi i cancelli del Consiglio regionale. La Regione non dà segnali di soluzione CAMPOBASSO. Vertenza lavoratori della Formazione Professionale: “Quali azioni ha posto in essere la Regione Molise per dare attuazione agli impegni formalmente assunti il 23/12/2014?”. Lo hanno sostenuto i lavoratori alle prese con la mancanza di lavoro e lo spettro di restare senza occupazione. “In tale circostanza, lo ricordiamo, dopo una trattativa che è durata dalle ore 19,00 del 23/12/2014 alle ore 2,00 del 24/12/2014 si era prospettata una soluzione alla vertenza della Formazione Professionale, con la sottoscrizione di un documento in cui la Regione si impegnava in tempi brevissimi: Da allora, un assordante silenzio è caduto sulla vicenda. Ora è giunta l’ora di uscire dall’equivoco. La Regione non può più far finta di niente: la situazione dei lavoratori della formazione professionale è drammatica, avanzano mensilità arretrate ed ancora oggi non percepiscono il sostegno al reddito sotto forma di cassa integrazione in deroga: c’è il rischio concreto che il disagio sociale esploda anche in eclatanti manifestazioni di protesta. Non bisogna dimenticare che la formazione professionale è un sistema che si rivolge ad una platea di utenza

Settima edizione della Molise Start Cup 2015, iniziativa nata dalla intesa della Regione Molise con l’università, che si pone l’obiettivo di promuovere (e premiare) le migliori idee imprenditoriali e originali ad elevato contenuto innovativo, fortemente incentrate sulla conoscenza e presentate sotto forma di business plan da studenti, laureati, dottori di ricerca, dipendenti, ricercatori e docenti dell’Unimol, ma anche da soggetti non legati al mondo universitario. Siamo alla settima edizione, dicevamo. Di cui ancora una volta dell’iniziativa vengono decantatati gli scopi e le partecipazioni. Oltre all’università (che becca finanziamenti appositi dalla Regione nell’ambito del progetto comunitario “Piano integrato Giovani Mo-

di Lorenzo Cancellario L’attuale contesto amministrativo regionale impone una seria riflessione che di certo non può essere sottaciuta. La grave crisi economica che affligge la nostra regione, i livelli di deficit finanziari ormai elevatissimi, la disoccupazione giunta a record storici e l’incertezza che regna sovrana dal punto di vista politico gestionale, spingono Democrazia Popolare a guardare con forte interesse ad una nuova dimensione politica capace di unire la forte tradizione democratica cristiana con un movimentismo civico in grado di sopperire carenze di governance che prevalgono in chi amministra la nostra Regione. Ed è per questo che la Segreteria regionale del Movimento Politico di

molto diversificata: ragazzi che abbandonano la scuola; giovani diplomati/laureati che desiderano migliorare la loro preparazione attraverso la frequenza di corsi di alta formazione; lavoratori che hanno bisogno di aggiornamento professionale; disoccupati costretti ad imparare nuovi mestieri per rientrare nel mondo del lavoro; apprendisti che devono frequentare un periodo di formazione obbligatoria e tanti

altri. Per non parlare poi dell’importanza che riveste il sistema di orientamento permanente nel quale anche l’Unione Europea investe sempre di più. Con amarezza, dobbiamo rilevare che la politica, ancora una volta, tace davanti alle esigenze del territorio e alle sofferenze dei lavoratori e dei cittadini molisani. Al presidente Paolo Di Laura Frattura, all’assessore Michele Pietraroia, all’On. Roberto Ruta, all’On.

Laura Vennitelli, al direttore Massimo Pillarella, al dirigente Claudio Iocca, tutti presenti e artefici dell’accordo raggiunto, ricordiamo che la Regione il 23 dicembre 2014 si dichiarava pronta ad avviare tutto quanto concordato con la massima tempestività (un mese al massimo), ma che oggi -dopo 4 mesi e ulteriori incontri- siamo ancora fermi sulla linea di partenza. Gli operatori della FP vogliono continuare ad essere

protagonisti attivi anche per il raggiungimento degli obiettivi comunitari. L’impegno congiunto permetterà di rispondere alle nuove e più cogenti esigenze del mondo del lavoro nel nostro Molise. Il personale della FP è ancora in grado, come lo è stato fino ad ora, di assolvere degnamente ai compiti affidati, ma è necessario che il “Sistema di Formazione Professionale”, si riavvii perchè l’utenza ne soffre e perchè oltre 14 milioni di occupati esprimono il bisogno di aggiornare le proprie competenze oppure di apprenderne di nuove. La Formazione Professionale è “materia delegata” (al pari della sanità) ed è nata per rendere un servizio utile ai giovani, ma anche ai meno giovani in cerca di nuove opportunità lavorative. La Costituzione già dal 1947 all’articolo 117 affida alle Regioni “l’istruzione artigiana e professionale”. Con la riscrittura del Titolo V (legge costituzionale n° 3/2001), si è ribadito che la “formazione professionale”, resta di competenza esclusiva regionale. Quindi il Sistema educativo è costituito dal Sottosistema dell’istruzione, di competenza statale, e dal Sottosistema della formazione, di competenza regionale”.

Settima edizione della Molise Start Cup al via

Università e Regione facciano sapere i risultati pratici delle precedenti edizioni

Si dicono sensibili alla ricerca e alla innovazione HERAmbiente e Phlogas, l’Associazione degli industriali del Molise e l’Unioncamere Molise, con modesti finanziamenti e la disponibilità di locali lise”), si dicono sensibili alla ricerca e alla innovazione HERAmbiente e Phlogas, l’Associazione degli industriali del Molise e l’Unioncamere Molise, con modesti finanziamenti e la disponibilità di locali. Il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America per il Sud Italia, s’è limitato a concedere il Patrocinio morale e culturale. L’Ateneo molisano, “incentivando la nascita sul territorio locale di imprese che si propongano al mercato

con nuovi prodotti, nuovi processi, nuovi metodi e nuovi servizi allo sviluppo di imprese che mettono a frutto i risultati della ricerca accademica”, si assegna il ruolo di promotore dell’innovazione. Non ne dubitiamo. Ma siccome siamo alla settima edizione della Molise Start Cup, crediamo sia il caso che l’università e la Regione, che vanno a braccetto, facessero sapere anche qualche risultato raggiunto, una idea che si sia affermata, un pro-

getto innovativo che abbia trovato applicazione e successo, una impresa che sia nata e si sia sviluppata, i risultati di “di politica attiva del lavoro finalizzati a costituire un sistema integrato di risorse e competenze”. Altrimenti non rimangono che le solite autocelebrazioni, i reciproci attestati di collaborazione e di considerazione. Domani mercoledì 29 aprile 2015, alle ore 10.30, presso la Sala del Consiglio del Rettorato, II edificio polifun-

zionale in Via De Sanctis, alla conferenza stampa di presentazione della settima edizione della Molise Start Cup 2015, prenderanno parte il rettore, Gianmaria Palmieri, l’assessore al Lavoro della Regione, Michele Petraroia, il presidente di Unioncamere Molise, Pasqualino Piersimoni, e Gilda Antonelli, responsabile scientifico della Molise Start Cup e delegata del rettore al trasferimento tecnologico.

Ecco perchè Democrazia Popolare aderisce a “Insieme per il Molise” di Iorio Democrazia Popolare aderisce con convinzione all’appello del Presidente Michele IORIO per un Progetto in grado di ridare forza e speranza ad una terra martoriata da decisioni strategiche che la stanno distruggendo non solo dal punto di vista strettamente economico, ma soprattutto nella difesa identitaria sempre più flebile se non, addirittura, evanescente. Siamo convinti che il progetto “Insieme per il Molise” lanciato dal Presidente IORIO possa oggi rappresentare l’unica alternativa ad un governo regionale di centro sinistra ormai allo sbando e privo di quella lucidità necessaria per ammini-

strare una Regione come il Molise in una fase congiunturale non certo facile come quella che stiamo attraversando. E’ indispensabile che la nostra terra, con la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura recuperi

slancio e capacità progettuale, vigore e fortezza amministrativa che solo attraverso una pianificazione di sviluppo culturale e d’interscambio socio-politico, potranno creare un pensiero che spinga il nostro

Molise anche verso un’Europa “senza confini”. Con il Progetto del Presidente IORIO “Insieme per il Molise”, Democrazia Popolare intende collaborare per un Centro Destra pronto a governare la nostra Regione nel consolidamento delle nostre radici storiche, culturali e sociali cristiane, nella difesa e nella promozione della famiglia e della prole, nella solidarietà e nell’assistenza nei confronti dei più deboli ed indifesi, nel diritto al lavoro, allo studio, alla previdenza ed assistenza sociale nel quadro dell’economia sociale di mercato.


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5 28 aprile 2015

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A due anni dal decreto 33

Il difficile cammino della trasparenza

Una determina, una delibera inappuntabili sul piano formale, non è detto che non abbiano all’interno, tra le pieghe della stesura, dei punti deboli, oppure delle carenze sostanziali che portino a finalità illegali Tutti chiedono di partecipare, di poter pesare, e d’incidere sulla vita pubblica. Ebbene, con la legge sulla trasparenza - il decreto legislativo 33/2013 - i cittadini hanno la possibilità di guardare all’interno della pubblica amministrazione senza alcun filtro, in maniera chiara e diretta. Sono due anni e qualche mese che il decreto è entrato in vigore ed è tempo per fare un primo bilancio per verificare se abbia inciso o meno nelle coscienze e nelle abitudini degli italiani e, per quanto ci riguarda, dei molisani. Due anni per rendersi conto che si era di fronte ad un fatto nuovo, rilevante sotto l’aspetto della partecipazione democratica e dell’esercizio, altrettanto democratico, del controllo. Insomma, la trasparenza anche come antidoto alla corruzione. Con gli occhi della pubblica opinione puntati addosso, a quanto pare, la tendenza alla corruttela ha subito un rallentamento e tanto sarà maggiormente apprezzabile in quanto progressivamente potrà addirittura debellarla. Un traguardo cui il decreto 33 ha dato un aiuto, ma molto ancora rimane da fare perché attraverso la trasparenza si arrivi ad incidere in profondità sui comportamenti dei pubblici dipendenti e sui pubblici amministratori perché siano corretti. Quando cioè si riuscirà a capire che non basta veri-

ficare la correttezza formale di un atto amministrativo per ritenere che sia anche immune dal virus della corruzione. Lo ha detto il responsabile dell’Autorità nazionale, Raffaele Cantone, che una pubblica amministrazione rispettosa della legge, non necessariamente è immune dalla corruzione e che, pertanto, “occorre creare degli anticorpi interni alle amministrazioni». Ma fintanto all’interno della Pubblica Amministrazione non si stringe la maglia del controllo e non si garantisce l’autonomia dei controllori ri-

lettera aperta di Michele Paduano* Caro presidente Frattura, gentili parlamentari Venittelli, Ruta e Leva, in veste di governatore del Molise e di parlamentari, rappresentate tutti i Molisani, quindi di conseguenza, anche tutto il comparto scuola, dai docenti, ai dirigenti, al personale Ata, fino alla risorsa principale: i fruitori del servizio, vale a dire gli studenti. Anche se spesso minorenni, sono proprio loro i meno tutelati dalla classe politica, sia pure nel concetto di scuola come organizzazione, non come servizio essenziale. Poveri studenti dico io, non hanno sostanzialmente voce in capitolo nella scuola, forse perché non direttamente rappresentanti nelle istituzioni, ma la carta costituzionale così recita. Purtroppo in queste settimane, la coalizione del vostro stesso colore politico, quella coalizione che guida il Paese in un governo tecnico, ha redatto una proposta di legge sulla scuola assolutamente da dimenticare. Da qualche giorno poi, il Parlamento dei nominati ha iniziato l’iter di legge sulla scuola formata da due parti ben distinte. Una riguarda l’assunzione immediata, e comunque entro il prossimo anno scolastico, di tutti i precari che hanno diritto alla sta-

spetto ai possibili condizionamenti dei poteri (politici e gerarchici), permarrà una vasta zona d’ombra al riparo della quale si potrà continuare ad alimentare l’illegalità e con essa il malaffare. Una determina, una delibera inappuntabili sul piano formale, non è detto che non abbiano all’interno, tra le pieghe della stesura punti deboli, oppure carenze sostanziali che portino a finalità illegali. Da due anni però i cittadini, volendo, possono esercitare una forma di controllo diretto, ed è già tanto rispetto all’assenza di ogni precedente

possibilità, o a quella della legge 241 del 1990 sugli accessi agli atti. Dunque, la legge c’è, per cui tutto dipende dal modo di come viene usata, capita e applicata. Abbiamo letto che ciò che si può ricavare dalla lettura degli atti pubblici deve poter servire a controllare, a valutare, a confrontare; servire a qualcosa e a qualcuno. Non basta prendere atto di ciò ch’è scritto, è opportuno che i dati rilevati vengano capiti e utilizzati. Il consigliere economico di Palazzo Chigi, Yoram Gutgeld, convinto che debba essere così, ha annunciato: «Nel

giro di qualche mese metteremo online non solo le spese di ogni ente, ma anche confronti comparativi fra diversi enti. Ci sarà trasparenza sulle spese e sulla qualità dei servizi e i cittadini potranno giudicare. Fra le Regioni e all’interno delle Regioni ci sono differenze enormi». Un atto amministrativo deve contenere informazioni complete, di facile consultazione, comprensibili e in formato tale da poterle riutilizzare. Probabilmente gli analisti che hanno ritenuto apprezzabile il dato relativo alle consultazioni, non hanno posto attenzione a ciò che succede nel Molise, al numero dei molisani che attraverso i sistemi informatici si preoccupano di andare a controllare, a leggere, e a capire gli atti della Regione Molise. Noi che lo facciamo, possiamo dire che le informazioni spesso sono incomplete, di non facile consultazione, se non addirittura impossibili da consultare e in formato tale, da non poter essere riutilizzate; cioè non sempre sono scaricabili dal sito. A conferma - per dirla con il consigliere economico di Palazzo Chigi, Yoram Gutgeld - che fra le Regioni e all’interno delle Regioni ci sono differenze enormi. Che devono essere eliminate. Dardo

Presidente Frattura, è silenzio sulla scuola? bilizzazione; la seconda è invece una profonda riforma della scuola, che per sua natura richiede tempi lunghi e una larga condivisione all’interno delle forze politiche e dell’intero Paese. Il più elementare buon senso istituzionale prevede lo scorporo delle due parti per dare ad ognuna i tempi adeguati, ma il vostro partito ha votato compatto contro questa soluzione. L’insensibilità istituzionale dimostrata dai membri del Pd ha forse una spiegazione. La cultura che esprime oggi il Partito Democratico è infatti quella della mortificazione delle competenze e il mancato rispetto della sfera della necessaria autonomia professionale per poter svolgere secondo scienza e coscienza le funzioni più delicate, caratterizzate da alta responsabilità, rispetto alle influenze del potere politico. Questi principi, oltre che comportare la perdita della dignità professionale e umana delle persone, sono l’anticamera della corruzione. Prevedono che catene gerarchiche “a poteri crescenti” siano poste sotto il controllo assoluto della politica. Visto che secondo questo modello estraneo alla nostra costituzione la selezione avviene non per merito ma per scelte discrezionali dall’alto, basta una mela marcia in una certa posizione a condizionare pesantemente e negativamente,

con il ricatto di un potere privo di contrappesi e di organismi di garanzia, tutto l’apparato che sta sotto. Il presidente del consiglio, in qualità di segretario del Pd, ha in questi giorni rimosso dieci parlamentari dalla commissione affari costituzionali, a riprova di ciò. E questo, come cittadini, non ci tutela affatto, perché il potere senza contrappesi è la dittatura. La proposta di legge sulla scuola in discussione in parlamento ha in sé una grossa confusione concettuale tra le competenze dei docenti, tutelate dalla costituzione, e quelle dei dirigenti scolastici, che dovrebbero essere funzionali alla piena realizzazione di quelle, per il diritto all’istruzione dei cittadini italiani. E se nel suo partito ci fossero organismi tecnici strutturati per competenze, forse questa proposta di legge non sarebbe neanche in parlamento, tanto sono

evidenti i suoi tratti contraddittori, tecnicamente irrealizzabili, e quelli apertamente eversivi. I nostri docenti di diritto sarebbero in grado di spiegare alle studentesse ed agli studenti i numerosi profili di incostituzionalità della vostra proposta di legge sulla scuola, e i nostri studenti sarebbero in grado di capirli. Ma la presenza, negli organismi di vertice del governo della scuola individuati dal suo partito, di elementi con scarsa competenza specifica e scarsa sensibilità istituzionale, è sotto gli occhi di tutti; solo così si spiega l’approdo in parlamento di un testo così concepito, e ciò è per noi fonte di profonda preoccupazione. Un’associazione, come la Gilda degli Insegnanti, che fonda sulla competenza dei docenti la propria ragion d’essere per la difesa e la piena realizzazione del diritto costituzionale dei cittadini all’istruzione, non può esimersi dal lanciare un grido di allarme all’intera società. La legislazione sull’istruzione non è esclusiva dello Stato, ma concorrente con le regioni; e gli enti locali dovrebbero interpretare, trovandosi in una po-

sizione più vicina al cittadino, l’interesse alla piena realizzazione di una vera buona scuola. Vogliamo caro Frattura e cari parlamentari, Di Giacomo compreso, prendere le distanze? Oppure volete fare come con le Province, dove prima votano a favore in aula, per poi sotto banco sostenere di non condividerla, per poi fare le riunioni con i dipendenti degli enti in questione per la mobilità, annuendo che pur votando contro, non sarebbe cambiato nulla. Ebbene, iniziate a parlare, a votare contro in aula e se sarete uniti, le cose cambieranno eccome, giusto prof. Roberto Ruta? E lei caro Frattura, potrebbe valutare l’idea di adire la Corte Costituzionale con un bel ricorso depositato dalla Regione Molise? Oppure il terreno di scontro resta solo la Sanità ed il debito? Per ogni iniziativa, il nostro sindacato è a disposizione, atto, questo, che dello stesso tenore e condiviso nella sua interezza, anche altri colleghi delle rispettive regioni di appartenenza, hanno inoltrato ai loro governatori, specie dove si rinnovano i Consigli regionali. E questa nota è il frutto della condivisione della nota del collega toscano che rappresenta un monito inequivocabile sul quale riflettere ed agire. *Gilda Molise


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Tutto quello che gli altri non dicono

Campobasso

28 aprile 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Il primo maggio tenete chiusi i negozi” L’assessore al commercio, Salvatore Colagiovanni ha rivolto un invito a tutti i titolari di attività Campobasso. “Giunga a tutti i titolari degli esercizi commerciali di Campobasso il mio appello a tener chiuse le proprie attività venerdì 1° maggio”: l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni, esorta tutti i commercianti a voler tener le saracinesche abbassate nel giorno in cui si festeggerà la ‘Festa del Lavoro’. “Il mio auspicio – prosegue l’assessore Colagiovanni – era che anche oggi, 25 aprile, i lavoratori potessero restare a casa con le proprie famiglie, ma così non è stato per centinaia di campobassani, costretti a lavorare anche nel giorno in cui si festeggia la Liberazione dell’Italia dal fascismo. Il Decreto ‘Salva Italia’ dell’ex premier Monti liberalizzò le aperture commerciali nei giorni festivi e dal 2011 i datori di lavoro se ne sono

approfittati. Non giudico la scelta di Monti, che era mirata a rilanciare i consumi, ma io penso ai dati su scala nazionale delle aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi: un fallimento perché i volumi d’affari non sono aumentati”. “Il 25 aprile e il 1° maggio – afferma l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso – sono due giornate importanti dal punti di vista storico e sociale. Il mio appello, dunque, è per il rispetto dei diritti dei lavoratori, che non vanno sfruttati e usurati, e per risvegliare quella coscienza storica: serve attenzione per la nostra storia e per la nostra cultura. La ‘Festa del Lavoro’ viene celebrata per ricordare i risultati raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale nel corso dei secoli e, dunque, il 1° maggio

chi lavora nel settore del commercio dovrà avere riguardo per i propri dipendenti”. “Il mio impegno – conclude Colagiovanni – sarà quello di mettere in campo iniziative per rivedere la normativa nel settore del commercio, determinando la chiusura delle attività commerciali nelle giornate di festività laiche e religiose e disciplinando l’apertura senza senso delle domeniche. Il mio obiettivo sarà quello di giungere a un accordo, a tutela dei lavoratori, per la riprogrammazione sul territorio delle aperture festive. Mi auguro che per il 1° maggio venga raccolto il mio appello, altrimenti mi troverò costretto a non essere più così aperto e disponibile con gli esercenti commerciali”.

Furto alla Confesercenti, bottino 10mila euro Dopo i furti a esercizi commerciali, è toccato all’associazione commercianti Campobasso. Prosegue l’ondata di furti ai danni di attività commerciali o sedi di attività. Nei giorni scorsi erano state interessate alcune attività commerciali in via Cardarelli e

in via XXIV Maggio a Campobasso. Questa volta è stata presa di mira dai ladri la sede della Confesercenti. Nella notte tra domenica e lunedì, ignoti hanno forzato la porta-fine-

stra che affaccia sul cortile e sono penetrati all’interno della struttura,. Hanno scardinato la cassaforte portando via 10mila euro in contanti. L’attacco sistematico dei malviventi ad

attività commerciali sembra conoscere una recrudescenza considerata l’ultima ondata che ha prodotto non pochi danni ai titolari degli esercizi.

Al via la nuova Camera di commercio Si procederà ad unificare la struttura di Campobasso con quella di Isernia Campobasso. Si ricorda che il 7 aprile 2015 è stata avviata la procedura di costituzione del Consiglio della Camera di Commercio del Molise. Pertanto le associazioni imprendi-

toriali, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei consumatori interessate a partecipare alla costituzione del Consiglio della Camera di Commercio del Molise possono presentare la domanda

entro le ore 16:30 del 18 maggio 2015. Il mancato rispetto di tale termine è causa di esclusione dal procedimento. Tutte le informazioni, il materiale utile e i modelli sono presenti

nella sezione dedicata alla costituzione della CCIAA del Molise sul sito delle CCIAA di Campobasso e Isernia. Per qualsiasi altra informazione è possibile contattare la Segreteria

Direzionale della CCIAA di Campobasso ai numeri 0874 471295 e 0874 471219 o all’indirizzo mail commissarioadacta@cb.camcom.it .

Solennità di san Giuseppe artigiano e Festa del Lavoro “Speranza e Pane quotidiano – Giovani, Lavoro e riscoperta del territorio”

Campobasso. La solennità di san Giuseppe artigiano, patrono dei lavoratori, vede la Parrocchia di san Giuseppe artigiano di Campobasso guidata da don Vittorio Perrella promuovere iniziative spirituali e culturali nelle due giornate del 30 aprile e del 1° maggio, Festa del Lavoro, in onore del Patrono della parrocchia e di un quartiere cosiddetto “satellite” - cep sud e cep nordmolto popolato e considerato “periferia” urbana. Tra le varie iniziative promosse dalla Parrocchia tra cui il progetto “La Parrocchia riscopre il quartiere per diventare città” in collaborazione con il Co-

mune di Campobasso, con l’arcidiocesi di Campobasso –Bojano, Confimpresa Molise, la Provincia di Campobasso e Regione Molise e con alcuni istituti comprensivi della città, di rilievo è il momento celebrativo religioso e culturale di giovedì 30 aprile 2015. Alle ore 18.30 ci sarà la Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo S.E. Mons. GianCarlo Bregantini e animata dal Coro di voci bianche “Coeli lilia” (Istituto comprensivo “G.A.Colozza” di Campobasso). Subito dopo la Celebrazione Eucaristica, alle ore 19.00, si svolgerà un convegno sul tema “Speranza e Pane quoti-

diano – Giovani, Lavoro e riscoperta del territorio”. Dopo l’introduzione del Parroco don Vittorio Perrella e responsabile della Pastorale Sociale per il Lavoro diocesana, interverrà il prof. Emiliano Sironi dell’Università Cattolica di Milano, su “Giovani e Lavoro tra speranze e aspettative” che presenterà il “Rapporto Giovani”, un progetto promosso dall’Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa San Paolo. Un gruppo di ricercatori della Cattolica hanno raccolto informazioni dettagliate sui valori, i desideri, le aspettative, sui progetti di vita e sulla loro realizzazione, seguendo in particolare i percorsi formativi e lavorativi delle nuove generazioni. L’obiettivo è quello di fornire le basi di una conoscenza solida dei cambiamenti in corso e del loro impatto sulla vita delle persone, utile anche per intervenire con strumenti adeguati per migliorarla. I dati ottenuti da un

campione, rappresentativo su scala italiana, di 4500 giovani tra i 18 e i 29 anni, consentono di fornire una prima valutazione del rapporto problematico con il mondo del lavoro. Nonostante gli alti tassi di disoccupazione e il deterioramento delle offerte di lavoro, i giovani non sono rassegnati, cercano di reagire

come possono, nel corso del convegno verranno illustrati dati e esperienze concrete. Il 1° Maggio a partire dalle ore 8,00 Sante Messe. Alle ore 17,00 Processione per le vie del quartiere. Alle ore 19,00 discorso sul Lavoro e alle 19,30 Santa Messa Presieduta dal Parroco e concerto finale.


Campobasso

7 28 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Palazzo san Giorgio: un Intergruppo (Udc – Ppi e Cd) per realizzare una politica non più e non solo d’ispirazione e di orientamento “ideologico” (molto tra virgolette) quanto, e soprattutto, tesa all’approfondimento dei problemi e delle esigenze della collettività

Il passaggio dalla proposizione all’azione, rivelerà quanto sia forte, convinto e determinato Michele Ambrosio, Pietro Montanaro, Massimo Sabusco, Pasquale Colarusso, Sabino Iafigliola ed Elio Madonna ci proveranno e sperano di essere ulteriormente affiancati Voglia di valori ideali, di appartenenza all’area politica dei moderati, dell’affermazione della centralità della persona e dei cittadini nella gestione amministrativa a Palazzo san Giorgio. Voglia soprattutto di valere e farsi valere all’interno dei raggruppamenti consiliari, per affermare il ruolo cardine di Campobasso nella organizzazione, programmazione e gestione del territorio. Un’antica a aspirazione finalmente trova la possibilità di concretizzarsi nella volontà di agire da parte dei consiglieri Michele Ambrosio, Pietro Montanaro e Massimo Sabusco (Udc); Pasquale Colarusso e Sabino Iafigliola ( Popolari per l’Italia) ed Elio Madonna (Centro democratico) che hanno formato un Intergruppo.

Il sindaco e l’Ufficio di presidenza sono statati debitamente informati per quanto di loro competenza. Segnali di novità da parte di questo insieme di consiglieri moderati di area di Centro ci sono già stati a preannunciare ciò che pare essere un passo decisivo nella chiarificazione politica all’interno del consiglio comunale e coi partiti della coalizione. Ricordiamo l’ultimo segnale: la chiamata a rendicontare del proprio operato del sindaco, degli assessori, dei consiglieri delegati e dei rappresentanti comunali in senso alle società partecipate. Non era mai capitato prima nella storia di palazzo san Giorgio. Così come non era capitanato che gruppi politici si unissero per realizzare assieme una

politica non più e non solo d’ispirazione e di orientamento “ideologico” (molto tra virgolette) quanto, e soprattutto, tesa all’approfondimento dei problemi e delle esigenze della collettività per essere priorità e impegno amministrativo. Alla Regione abbiamo assistito alla disgregazione dell’Idv e alla nascita del movimento “Molise di tutti” per chiari fini politici e personalistici; al Comune di Campobasso assistiamo al processo contrario, alla aggregazione di gruppi in un intergruppo, per chiari fini sociali, economici e culturali in cui siano a prevalere gli interessi collettivi su ogni altro interesse di parte. L’avvenimento, se regge ai condizionamenti, ai ripensamenti, alle pressioni (non va sot-

taciuto si tratta della seconda forza, per numeri di componenti e per peso elettorale - 4.115 voti messi assieme all’elezione di maggio 2014 - ), potrà determinare una profonda innovazione di metodo di gestione della cosa pubblica, aprire un confronto politico su base diversa da quella uscita dalle urne, obbligando la parte della maggioranza del centrosinistra che gravita intorno al Pd ad essere meno pretenziosa e prevaricatrice. L’ingresso della moderazione, della riflessione, dell’analisi, del confronto nella dialettica municipale è una fioritura primaverile che chiunque abbia a cuore di vedere una nuova classe politica governare la città in senso apertamente democratico e partecipativo, non può che

augurarsi che duri e si affermi in maniera definitiva. Diventi cioè un modello, una costante, una pratica di buon governo e un potenziamento del sistema democratico. Il passaggio dalla proposizione all’azione, sarà la cartina del Tornasole che rivelerà quanto l’Intergruppo sia forte, convinto e determinato. Campobasso ha bisogno di un’amministrazione in cui ci siano consiglieri e amministratori non rassegnati alla stagnazione, alla rassegnazione e all’inazione. Michele Ambrosio, Pietro Montanaro e Massimo Sabusco, Pasquale Colarusso, Sabino Iafigliola ed Elio Madonna ci proveranno, in attesa di essere ulteriormente affiancati. Dardo

Lettera aperta

E i dissuasori di velocità secondo legge? Egregio Signor Prefetto, Dove sono finiti i poliziotti di quartiere? Che fine hanno fatto le proposte di installare semafori a chiamata pedonale? Via Cavour è divenuta un terno al lotto per chi vuole attraversare, e persino per chi vuol farlo seguendo le regole, ossia sulle strisce pedonali! L’altro giorno mia madre, vedendo che un giovane continuava la sua corsa indisturbato, gli ha intimato di fermarsi. Per tutta risposta, l’energumeno le ha risposto: “Stai zitta, tu!”. Sorvolo sulla maleducazione della persona, argomento che ci porterebbe troppo lontano, e mi soffermo invece sul modo tutto campobassano (se volete, tutto italiano) di intendere il concetto di “regola”: cosa sarà mai? L’immagine speculare del mio interesse personale o, al contrario, di quello comunitario? A questo tema si lega dunque anche quello relativo al concetto di “comunità”: sentiamo di appartenervi, e in quale misura? Riusciamo a capire che la città è un bene di tutti, e che da tutti deve essere salvaguardata e valorizzata? I ridicoli e scoloriti dissuasori di velocità possono anche essere rimossi, tanto sono divenuti un optional. Studiatevi la Legge n. 20 del 29 Luglio 2010 e capirete cosa significa “dissuasore di velocità”. Io vi dò un consiglio che vi allego: regolamentare al 100%, dissuade realmente, pena la seria compromissione di pneumatici e ammortizzatori. Non sarebbe affatto inopportuno, inoltre, installare i misuratori di velocità: uno strumento di taratura dell’idiozia dell’automobilista medio. Altro consiglio che mi sento di dare, questa volta al nostro Questore e non alla giunta comunale, è di impiegare una seppur piccola parte dei propri uomini

nella regolamentazione del traffico. Lo so che sono pochi, e apprezzo molto gli sforzi da lui compiuti per far uscire in strada gente che altrimenti era relegata dietro le scrivanie, ma se già si potesse utilizzare una sola risorsa umana nel controllo del traffico di via Cavour per colmare la latitanza dei vigili urbani, sarebbe di grande supporto per la risoluzione di un problema nei confronti del quale in molti fanno spallucce. Quando comincerò a vedere passi in questa direzione, allora potrò dire che il “sistema città” (per riprendere le parole del nostro sindaco) sta realmente cambiando. Grazie per l’attenzione Mara Iapoce

Fermate due persone per tentata truffa Gli uomini avevano avvicinato una donna di 78 anni per raggirarla. La Polizia li incastra CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Campobasso ha fermato due persone di origini partenopee, una delle quali con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, che - in questo centro cittadino - avevano avvicinato un’anziana di 78 anni con il proposito di raggirarla. La signora, però, reagiva molto lucidamente al classico tentativo di approccio presumibilmente finalizzato alla truffa. Infatti, con infallibile memoria fotografica, chiamava prontamente il 113 per segnalare una vettura Fiat IDEA di colore blu, fornendo la targa ed una precisa descrizione dei due. Immediatamente, una Volante della Polizia di Stato si metteva alla ricerca dell’auto, intercettandola e fermando gli occupanti per accer-

tamenti. I due, condotti in Questura, venivano trovati in possesso di diversi capi di abbigliamento nuovi destinati alla vendita, privi di idonea documentazione attestante la provenienza. Per-

tanto, in assenza di licenza per il commercio, a carico dei predetti veniva elevata una sanzione amministrativa con il conseguente sequestro della merce. Inoltre, venivano emessi nei loro confronti due provvedimenti di foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel Comune di Campobasso per tre anni. Inizia, quindi, a dare i suoi frutti la campagna informativa che la Polizia di Stato sta realizzando, anche grazie al contributo del Comune

di Campobasso, nell’ambito del progetto “Anchise” per la prevenzione delle truffe agli anziani. Ne è prova una maggiore attenzione delle vittime che, con tempestività, segnalano comportamenti ambigui alle Forze di Polizia, come dimostrato dalle recenti importanti operazioni volte alla repressione di tale fenomeno. La Polizia di Stato ha finora incontrato gli anziani in 4 centri sociali cittadini, all’Università del Molise della Terza Età e del Tempo libero e presso il Comune di Bojano. Restano ancora fissati altri tre incontri, il 29 aprile alle 17.30 presso il Centro “L’Amicizia” in via Verga n. 2, l’8 maggio alle ore 17.30 presso il Centro “Monforte”, in via Monforte e il 9 maggio presso il Centro “Colle dell’Orso” in via Campania n. 3.





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Isernia

28 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

I tassisti molisani a Roma per il Caracciolo Singolare manifestazione a difesa dell’ospedale il 9 maggio AGNONE - Prevista per il prossimo nove maggio la Marcia dei tassisti di Roma a sostegno dell’ospedale San Caracciolo di Agnone. Tutti i partecipanti uniranno le loro voi e i loro clacson alla lotta portata avanti già dai cittadini della zonaAltomolisana e

Altovastese al fine di salvaguardare l’ospedale dalle chiusure più volte annunciate. La sfilata transiterà proprio dinanzi l’ospedale e lungo le strade principali di Agnone per concludersi con un sit-in pressopiazza Unità d’Italia dove parleranno i

promotori, il presidente ANCI Molise, il Vescovo di Trivento, alcuni sindaci. L’arrivo a piazza Unità è previsto per le ore 11.30 mentre il corteo partirà alle 10.00 da Villacanaletransitando, circa mezz’ora dopo dinanzi il Caracciolo.

Imprenditori cinesi a Isernia La delegazione è stata ricevuta dal sindaco Brasiello. L’agroalimentare in primo piano ISERNIA. Si è parlato di cultura, di esportazione di prodotti agroalimentari e di cooperazione internazionale tra la Provincia di Isernia e la Cina nell’ incontro svoltosi ieri mattina presso l’ente di via Berta. Presente una delegazione cinese guidata dal vicesegretario del partito della citta’ di Hangzhou, il presidente della Confimprese Nordovest del Piemonte Dott. Gelli , il Presidente della Provincia Dott. Luigi Brasiello ed alcuni imprenditori molisani. “ Per noi è importante stringere rapporti con i mercati emergenti come la Cina, perché hanno un potenziale di spesa estremamente interessante- ha sottolineato il presidente Brasiello- le nostre aziende agroalimentari in questo senso rappresentano una grandissima occasione per l’Italia, se teniamo conto del fatto che è un mercato in forte crescita e che, quindi, con questo settore il nostro Paese può contribuire ad aumentare il suo Pil e l’occupazione”. La delegazione cinese poi ha visitato quattro aziende della provincia di Isernia che già hanno avviato da tempo contatti con un buyer cinese e che presto inizieranno a spedire il loro prodotti. Alcune aziende della Provincia di Isernia saranno presenti all’ EXPO 2015 di Milano al padiglione 4, stand R25 dal 3 al 6 maggio prossimi.

Il 25 aprile chiuso il museo della Memoria: un assurdo di Emilio Izzo L’amministrazione Brasiello ha tenuto chiuso ai passanti e ai turisti, proprio il giorno della Liberazione, il Museo della Memoria e della Storia!!! Avete capito benissimo, persone giunte ad Isernia proprio per visitare quel contenitore presentato in pompa magna dal sindaco, celebrando la Liberazione tra i cimeli che ne ripercorrono l’orribile storia, , hanno trovato i battenti chiusi! ESEMPLARE! Pare che il sindaco abbia risposto a qualche cronista riferendo della mancanza di fondi per pagare gli straordinari al personale! E allora, una volta tanto mi autocito! Sig. sindaco, il sottoscritto, quando lo stato per vari motivi, spesso ignobili, teneva chiuse aree archeo-

logiche o musei mai finiti, non ha conosciuto giorno e notte, feriali e festivi, pasque e natali, lavorativi o non lavorativi, personalmente si è fatto trovare sui luoghi per onorare il patrimonio culturale regionale e nazionale, senza chiedere compensi o medaglie, anzi ricevendone ripercussioni a lei note! Ecco, sig. sindaco, nella giornata della Liberazione, quale miglior esempio sarebbe stato se non quello di farsi trovare, lei insieme ad altri amministratori, davanti al Museo aprendolo a chi ne faceva richiesta di visita, accompagnandolo amorevolmente, lasciando un segno di reale tangibile rispetto per i martiri dell’ultima guerra e di esemplare esempio per le giovani generazioni? Difficile vero, molto meglio chiacchiere e volgari circostanze!

UNIONCAMERE MOLISE PRESENTA GLI INTERVENTI MESSI IN CAMPO PER PROMUOVERE IL TERRITORIO ISERNIA. Con l’EXPO ormai alle porte, l’Unioncamere Molise, in stretta collaborazione con la Regione Molise, ha messo in campo una serie di iniziative finalizzate a dare la giusta visibilità e promozione al territorio e alle sue produzioni tipiche.

L’obiettivo è quello di esaltare, a livello internazionale, la particolarità della nostra Regione, offrendo contemporaneamente agli imprenditori la possibilità di far conoscere le proprie realtà aziendali ad operatori di tutto il mondo e favorire, in tal modo, nuovi contatti commerciali.

In questo quadro, sono state avviate significative azioni per promuovere e tutelare alcune delle produzioni che maggiormente identificano il nostro territorio, come ad esempio il Tartufo e la Tintilia, ed è stata avviata l’organizzazione di una serie di eventi finalizzati a

garantire una presenza da protagonista del Molise all’Expo. Tutte queste iniziative verranno presentate nel corso di una conferenza stampa in programma il giorno 28 aprile, alle ore 15.00, presso la sede della Camera di Commercio di Isernia.


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Termoli

28 aprile 2015

Palazzetto, uno spettacolo indecoroso Gent.mo Avv. Sbrocca,

niugare tutti i giorni i valori della scuola con quelli dello sport senza dimenticare quelli del sociale. Perché lo sport nelle sue innegabili forme di meritocrazia e di competizione non deve mai dimenticare il suo profondo valore sociale. Per il sottoscritto amante dello sport questi sono fatti e non parole e vuole, senza mezzi termini, rivendicare il suo diritto a poter guardare una partita tra ragazzi con decoro senza essere poter assistere all’OKTOBERFEST negli impianti sportivi del proprio comune. Tenuto conto di quanto sopra, lo scrivente chiede ufficialmente il suo intervento ovviamente dopo aver preso le opportune informazioni che riterrà utili a supportare le sue auspicate decisioni. Voglia accertare se vi è una licenza di vendita per somministrazione di bevande all’interno del palazzetto, e ad effettuare i dovuti controlli tramite gli organi preposti, Certo che questo spettacolo indecente cessi celermente per l’immagine della mia citta, porge distinti saluti

Il sottoscritto Cappella Basso in qualità di semplice cittadino nel ringraziarla per l’attenzione che vorrà manifestare verso il problema in oggetto, sta a fornirle un breve resoconto dell’immagine indecorosa, con bella mostra di sporcizia, lattine e bottiglie vuote abbandonate sugli spalti, che gli si è presentata davanti agli occhi nella mattinata di domenica 26/04/2015, evidenziata dalle foto allegate, . Obiettivo di questo suo agire è la ricerca urgente della soluzione di tale problema facendo rispettare, se esiste, i divieti e gli obblighi dell’ordinanza comunale o, se non esiste, emettere un’ordinanza antibivacco che non riguarda solo i gestori di bar o altre attività commerciali, ma anche il pubblico. Non si può più tollerare situazioni in cui i ragazzi giochino con criteri di sicurezza, igiene e rispetto delle normative, molto discutibili. Per me lo sport i cui valori di riferimento non sono nella ricerca di una vittoria ma nel co-

Successo per la “Corsa del cuore” La manifestazione podistica dell’Avis ha fatto segnare un risultato positivo TERMOLI. Splendida edizione per la Corsa del Cuore, organizzata dall’Avis con i Runners e il supporto del Rotary club e del supermercato Limongi. Il sole non ha voltato le spalle ai tanti podisti che hanno scelto di rispondere all’appello della Nordic Walking, della Runners Termoli e dell’Avis- Sezione di Termoli. Urla, sorrisi, flashes atmosfera di festa lungo tutto il tracciato della non competitiva, che ha consentito ai partecipanti di godere del meraviglioso scenario offerto dal borgo antico, dal lungomare e dai trabucchi dall’indiscusso fascino. Presenti alla manifestazione quasi tutte le società molisane, mai deluse da impegno e abnegazione degli organizzatori. E se Marco e Fabrizio Pinto unita-

mente a Francesca De Sanctis hanno scritto i loro nomi nell’albo d’oro della prima edizione della gara, Alessandro Brattoli e la stessa Francesca De Sanctis hanno lasciato sartina lo scettro ad Akim Antonicchio( Runners Termoli) e Rosalba Monachese (Promosport Borgo Molisano). Gran bel gesto quello di Pardo La Serra in prossimità del traguardo ha lasciato clamore e onori ad Akim. In gamba – dunque i vincitori, ma meritevoli di plauso tutti quanti hanno indossato il pettorale di questa non competitiva. E così una volta ancora il connubio sportsolidarietà ha trionfato. Oltremodo soddisfatti del buon esito dell’evento sia Angela Costantiello che Mario Ianieri”.

“Liberi di costruire” Incontri su temi di attualità come giustizia, politica e famiglia TERMOLI. Dopo il successo del primo incontro promosso dall’Associazione Liberi di Costruire nell’ambito del percorso A proposito di… su alcune delle più controverse tematiche di attualità, il percorso prosegue con l’incontro che si terrà mercoledì 29 aprile sempre

alle ore 21.00 presso la Galleria Civica di Termoli in Piazza S. Antonio sul tema: Lavoro: le prospettive dopo il Jobs Act, con la Prof.ssa Luisa Corazza dell’Università degli Studi del Molise. Quali sono le più significative novità che il Jobs Act ha introdotto?

Il mercato del lavoro in Italia è veramente migliorato per effetto del Jobs Act? Queste sono alcune delle domande che verranno affrontate nell’incontro che, secondo lo schema già collaudato, si aprirà con l’intervento del relatore che inquadrerà breve-

mente il tema, per poi lasciare spazio agli interventi del pubblico in sala, così da permettere un reale dibattito ed una costruttiva partecipazione, secondo lo scopo dell’Associazione Liberi di Costruire – attiva a Termoli a partire dal 2012 ed oggi presente in tutto

il Molise – che è da sempre quello di promuovere e favorire il dibattito e la riflessione su quanto accade nella realtà, in modo da arrivare a proporre un giudizio non superficiale sugli eventi. Negli incontri successivi si parlerà di giustizia, politica, famiglia.

“Il corpo e l’anima della terra” Aperte le iscrizioni al concorso fotografico promosso dal Gal di Larino LARINO. Sono ancora aperte, fino al prossimo 3 maggio, le iscrizioni per il concorso fotografico dal titolo Il corpo e l’anima della terra, promosso dal GAL Innova Plus di Larino e curato dall’associazione culturale Finis Terrae. Il concorso è aperto a fotografi professionisti e non ed ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare il territorio molisano, con un occhio di riguardo per i comuni compresi nell’area GAL: Acquaviva Collecroce, Bonefro, Casacalenda, Civitacampomarano, Colletorto,

Guglionesi, Larino, Lupara, Mafalda, Montecilfone, Montelongo, Montorio nei Frentani, Palata, Ripabottoni, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano, Tavenna. Le sezioni competitive sono tre: “settore agro-alimentare”, “i borghi e la campagna”, “i beni materiali e immateriali”. Ognuna di esse pone l’attenzione su una delle ricchezze culturali e produttive del nostro territorio, includendo gli aspetti legati alla coltivazione della terra, le particolarità pae-

saggistiche ed architettoniche e le tradizioni secolari. Ogni partecipante può concorrere in più sezioni, inviando fino ad un massimo di 5 foto per ciascuna categoria entro la scadenza del concorso. La scheda di iscrizione e il regolamento sono disponibili sul sito del Gal, allindirizzo http://www.innovaplus.it/home/ar ticoli-vari/concorso-il-corpo-e-l-animadella-terra. Quattro i premi in palio, ognuno del valore di 1000€ in attrezzature e materiali fotogra-

fici. Una giuria tecnica, composta da fotografi professionisti, valuterà le fotografie in concorso ed assegnerà un premio per ogni categoria. Il quarto premio verrà invece assegnato dal pubblico, che potrà votare dalla pagina Facebook “Concorso fotografico Il corpo e l’anima della terra”. Le foto più significative saranno raccolte in una mostra itinerante che verrà allestita nei comuni dell’area Gal il prossimo giugno. La cerimonia di premiazione avverrà in occasione dell’inaugurazione della mostra.


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Termoli

28 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Carresi, il perchè del sequestro” Conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Larino SAN MARTINO IN PENSILIS. Quale sintesi degli argomenti della conferenza stampa, tenuta presso la Procura della Repubblica di Larino, che sabato 25 aprile, nella mattinata, in San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone, circa 70 militari tra quelli della Compagnia Carabinieri di Larino, di quella di Termoli e del N.A.S. di Campobasso, con la collaborazione delle Compagnie Carabinieri di Campobasso e Bojano, hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro Preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale frentano. Sono stati, complessivamente, sottoposti all’atto cautelare reale: nr. 20 carri modello biga, nr. 49 capi bovini adulti di razza “podolica”, nr. 77 capi equini adulti di varie razze, ritenuti prossimi all’impiego nelle note manifestazioni storico-culturali denominate “Carresi”.Il provvedimento è stato emesso a seguito di richiesta della Procura di Larino sulla base degli elementi raccolti dalle due Compagnie Carabinieri del Basso

Molise e dal N.A.S., già dalle edizioni del 2014, integrate da ulteriori indagini nel corso dell’ultimo anno, tra cui prelievi ematici sugli animali. L’articolata attività, iniziata nell’aprile 2014 a seguito di un espostodenuncia presentato presso la Procura della Repubblica procedente dall’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali)nella persona del Legale Nazionale, Avv. Claudia Ricci, si è sviluppata attraverso test ematici, osservazioni con video-ri-

prese, nonché l’ausilio di medici-veterinari dell’A.S.Re.M.. Con essa, è stato possibile dimostrare che nel corso delle manifestazioni in parola, nonché nelle fasi preparatorie, i capi impiegati sono stati ripetutamente costretti ad attività comportanti sevizie, strazi o comunque fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche. Detti effetti sono stati determinati poiché: sia i bovini che gli equidi sono stati costretti a correre per gran parte del

percorso su fondo asfaltato o, comunque, inidoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli e ad evitare scivolamenti; i bovini sono stati costretti a fatiche ad essi non connaturali ed insopportabili, consistite nella corsa su strada asfaltata trainando carri con a bordo persone, durante la quale sono stati sottoposti, al solo scopo di aumentarne la velocità, a violenti e ripetuti colpi inferti con l’uso di bastoni o verghe con punta acuminata, tanto

da generare in loro un forte stress, sofferenze, lesioni e sanguinamenti; i bovini sono stati sottoposti, al solo scopo di migliorarne le prestazioni, a trattamenti farmacologicamente non autorizzati e privi di prescrizione medica, con quantità di principio attivo risultate significative;nel dettaglio, nel caso della sostanza risultata maggiormente impiegata, ovvero il “FLUNIXIN”, a fronte di un limite massimo di rilevabilità pari a 2 nanogrammi per litro di sangue, sono state riscontrate positività anche nell’ordine di oltre 450 nanogrammi per litro di sangue. Nel medesimo contesto, sono state sottoposte ad indagine 30 persone per maltrattamento di animali e per aver promosso ed organizzato manifestazioni in cui sono stati maltrattati animali (artt. 544 ter e quater del C.P.), sia in concorso che con condotte indipendenti causative del medesimo evento. I rispettivi oggetti del sequestro sono stati affidati in custodia ai responsabili delle singole associazioni carri.

Zuccherificio, impietosa analisi de Il Sole 24 ore L’impianto saccarifero potrebbe chiudere dopo 44 anni con gravi ripercussioni per il bieticolo TERMOLI. La vertenza sullo Zuccherificio del Molise approda sulla stampa nazionale. Massimo Agostino, sabato scorso, sul ‘Sole 24 Ore’, ha posto l’accento sul rischio che dopo 44 anni

la filiera bieticola che ruota attorno allo stabilimento di Contrada Pantano Basso rimanga senza stagione saccarifera. Saranno ore decisive anche per poter verificare la fattibilità della

cosiddetta micro-campagna, ma è lontano il 2014 che aveva visto 1.500 bieticoltori seminare 5mila ettari. Oggi sono pochissime quelle effettuate e per giunta sotto l’om-

brello di Aria Food, che pare ormai fuori dai giochi. Cianciosi vorrebbe formalizzare uno sconto davvero robusto come 300mila euro in luogo dei 2 milioni pattuiti a ogni stagione dal 2012 al

2014. Intanto la campagna bieticola va avanti al Nord su 32mila ettari, cifre ormai improponibili per il bacino del Centro-Sud, avviato malinconicamente al crepuscolo.

L’intervento

Troppo irruente il consigliere grillino Di Michele di Salvatore Di Francia* A distanza di quasi un anno dal nostro insediamento non posso non richiamare l’attenzione sul tema di cosa sia la politica e quale sia il ruolo dei consiglieri comunali, ruolo ben noto a tutti i consiglieri che compongono questa assise civica, tutti, tranne uno, il consigliere Nicolino Di Michele del gruppo misto. Fin dai primi momenti di incontro e di confronto, sia durante le commissioni, sia nel corso delle sedute di

consiglio comunale, il consigliere Di Michele ha avuto atteggiamenti aggressivi e al limite del comportamento civile scagliandosi pubblicamente contro, dirigenti, impiegati, consiglieri e assessori non avendo rispetto nemmeno del fatto che si trattasse di donne. Quello che appare ancora più grave, se possibile, è il fatto che il consigliere Di Michele continua a puntare il dito contro le commissioni deplo-

RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI

randone il ruolo quando invece lui stesso è sempre presente e partecipa a tutte le commissioni (godendo del gettone di presenza) sostituendo anche altri consiglieri appartenenti ad altri gruppi (anche se lo statuto del Movimento 5 Stelle vieta di unirsi o sostituire consiglieri di altri gruppi). Inoltre, più volte il consigliere Di Michele ha chiesto di modificare il regolamento del Consiglio Comunale a suo uso e consumo e poter dire di essere del Movimento 5 Stelle ed essere quindi capogruppo di se stesso. Ma il colmo di questi comportamenti assolutistici il consigliere Di Michele lo ha raggiunto quando ha inveito contro il sindaco Sbrocca e contro l’amministrazione per lo spostamento del Crocifisso da una parete all’altra in Sala Consiliare facendosi portavoce di una ‘sua e soltanto sua’ idea e spacciandola invece per principio del Movimento 5 Stelle. La conferma del passo falso si è avuta dai molteplici commenti di accusa da parte di decine di iscritti del Movimento 5 Stelle che per statuto è un movimento a-religioso come il suo stesso leader Beppe Grillo lo ha definito. L’intervento del consigliere Di Michele è rimbalzato sui social a livello nazionale e in tanti dallo stesso Movimento a livello nazionale ne hanno chiesto le dimissioni e lo hanno attaccato perché non si

sentivano rappresentati da questo suo slancio nei confronti della religione cattolica. Cos’è dunque la politica, chiedo al consigliere Di Michele, se non farsi reale portavoce delle persone che ci hanno votato e dei loro ideali? Qual è il ruolo di noi consiglieri comunali se non quello di confrontarci civilmente sui temi di interesse di tutti i cittadini? Cosa crede di ottenere il consigliere Di

Michele perseverando in un atteggiamento di ‘solo contro tutti’, alzando sempre la voce, inasprendo i toni? Forse soltanto gli applausi strappati alla sua claque durante le sedute di Consiglio comunale ma certamente non la collaborazione fattiva che porta poi a realizzare concretamente qualcosa di buono per la nostra città”. *Consigliere comunale Pd



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Opinioni

28 aprile 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Già sindaco, presidente di Gal, e ora storico e scrittore

ciale, popolarismo e fascismo) e Valeria Capocefalo (Oltre i secoli la forza di un’idea). Al termine della presentazione, nella gliette” (Don Balduino Migliarese - tico e un corale apprezzamento per la sala intitolata a monsignor Rateni, Storia di un impegno civile brillantezza della prosa e lo spessore c’è stata l’apertura della mostra do1912/1924), presentato nella storica dei fatti, il sindaco Alessandro Amo- cumentale su Petrella Tifernina negli chiesa di san Giorgio a Petrella Tifer- roso, Deborha Muccino (Scrigni anni di Migliarese. Un ritorno al pasnina. Avvenimento al quale hanno dato della memoria), Luigi Picardi (Don sato perché sia utile al presente e soun sostanziale e fattivo contributo cri- Balduino Migliarese, tra impegno so- prattutto al futuro.

Presentato a Petrella Tifernina il volume di Antonio Di Lallo “Coppole e Pagliette” - Don Balduino Migliarese

Antonio Di Lallo è stato un buon sindaco di Petrella Tifernina, è un buon presidente del Gal “Molise verso il Duemila”, che fosse anche uno storico e un raccontatore facondo della vita e dei personaggi del suo paese non lo si sospettava. Alla bontà di sindaco e di presidente di Gal ieri ha aggiunto anche il titolo meritorio di autore del volume “Coppole e Pa-

L’incontro è di quelli che promettono scintille. L’oggetto del contendere di questo secondo match della quattordicesima edizione di Ti racconto un libro - il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Fondazione Molise Cultura e dalla Regione Molise – Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso – è Il Cardellino, romanzo di Donna Tartt, Premio Pulitzer 2014. Una sfida tutt’altro che facile quella che attende gli scrittori Matteo B. Bianchi e Federico Baccomo sul ring del Pugilato letterario. La formula è immutata - un libro, due sfidanti, un arbitro e un unico giudice, il pubblico- ma il finale è tutto da scoprire.

con Studio illegale, ispirato all’omonimo blog, un romanzo di grande successo da cui è stato tratto un film interpretato da Fabio Volo ed Ennio Fantastichini. Anche La gente che sta bene, il suo secondo romanzo, uscito nel 2011, è diventato un film con protagonista Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abbatantuono.

Bianchi e Baccomo al Pugilato letteraio

Già noto al pubblico di Ti racconto un libro, Matteo B. Bianchi ha pubblicato i romanzi, “Generations of love” (1999), “Fermati tanto così” (2002) ed “Esperimenti di felicità provvisoria” (2006), tutti per Baldini Castoldi Dalai editore. Per diversi anni è stato autore del programma quotidiano “Dispenser” di Radio Due RAI ed è uno degli autori dello show televisivo “Very

Lo spazio espositivo dell’Università degli Studi del Molise presenta un doppio appuntamento con l’arte contemporanea: la mostra UTOPIA, personale di Massimo Palumbo artista visivo e architetto attivo tra Latina e il Molise, ideatore del grande progetto MAACK-Kalenarte, il Museo a cielo aperto di arte contemporanea di Casacalenda (Cb), e la presentazione del catalogo e proiezione del video documentario del progetto di residenza per artisti del progetto Vis à Vis – Fuoriluogo 17. Nella sua mostra, Massimo Palumbo fonde i suoi diversi campi espressivi in una grande installazione dove i linguaggi delle arti visive e dell’architettura si legano per mettere in scena una riflessione sul tema dell’Utopia come spazio mentale e concreto dell’irrealizzato, del possibile e del progetto. L’Utopia rappresenta, infatti, da secoli uno dei motivi portanti di un’importante visione dell’architettura vista non solo in senso estetico, ma come metodo e strumento di innovazione e di sviluppo, di intervento sul mondo e sulla società, come spazio di pianificazione, di immaginazione e di pensiero dove l’architetto agisce con il disegno e la scrittura ipotizzando e costruendo spazi fittizi o reali attraverso una teoria che tende costantemente a concretizzarsi. In questo contesto, si colloca l’azione stessa di Palumbo, in particolare in Molise (ma

Victoria”, in onda su MTV. Scrive su “Linus”, “Rolling Stone” e “D di Repubblica” e dirige on-line la sua personale rivi-

sta di narrativa “ ‘tina “. Sul fronte opposto il milanese Federico Baccomo (in arte Duchesne) che ha esordito

Al centro della sfida sarà Il cardellino a firma del Premio Pulitzer Donna Tartt, uno dei 10 libri più venduti al mondo nel 2014, che racconta la storia di Theo Decker, adolescente di New York la cui vita viene sconvolta completamente da un attentato al Metropolitan Museum, che causa la morte della madre, il suo unico genitore. Ad arbitrare l’incontro ci penserà come sempre l’esilarante attore Eugenio Canton, mentre il giudizio insindacabile del pubblico di Ti racconto un libro decreterà il vincitore alla fine di sei accesissimi round. L’appuntamento con il match è in programma mercoledì 29 aprile alle ore 19 nell’Auditorium del Palazzo GIL di Campobasso. Il prossimo appuntamento di Ti racconto un libro è in programma mercoledì 6 maggio alle ore 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca P. Albino di Campobasso con Nicola Lagioia, candidato al Premio Strega 2015, che presenterà il suo applauditissimo La ferocia edito da Einaudi.

Utopia e il Museo a cielo aperto

non solo), la sua visione dell’arte contemporanea proprio come Utopia permanente di una nuova visione del reale, come sistema di azione per dare un nuovo impulso sociale e culturale al suo territorio di origine. La scrittura, l’oggetto, il disegno e la luce sono i fili conduttori che ci accompagnano in questa esposizione intrecciata, in un al-

lestimento allo stesso tempo lineare e complesso che rappresenta bene il mosaico di interessi e creazioni composto da Palumbo, il suo metodo dove prassi e idea, progetto, esecuzione e visionarietà si coniugano in un solo e articolato discorso teso perennemente verso un’azione destinata a dare forma materiale al sogno, non solo estetico, del-

l’Utopia. La mostra di Palumbo sarà preceduta dalla la presentazione del catalogo del progetto di artisti in residenza Vis à Vis – Fuoriluogo, (ideato dall’Associazione culturale Limiti inchiusi arte contemporanea e curato da Silvia Valente), un progetto che consiste nell’accoglienza di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, chiamati a compiere un lavoro di ricerca sul territorio molisano. Il progetto è sostenuto dalla Regione Molise (Assessorato alla Cultura) e dai Comuni di Limosano e Oratino, in collaborazione con ARATRO – Archivio delle arti elettroniche dell’Università degli Studi del Molise. Vis à Vis – Fuoriluogo è giunto al suo terzo anno ed è in programma una quarta edizione per l’estate 2015. Scopo del progetto è favorire l’accoglienza degli artisti e promuovere il territorio molisano attra erso l’arte contemporanea. La terza edizione di Vis à Vis – Fuoriluogo si è svolta la scorsa estate nei comuni di Limosano (CB) e Oratino (CB) e ha visto la partecipazione di due artisti contemporanei: Maria Chiara Calvani (Perugia, 1975) ospitata a Limosano e David Fagioli (Roma, 1968) ospitato, invece, a Oratino.



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