Paolé ci stai mettendo in croce

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 74 - domenica 29 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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Paolè, ci stai mettendo in croce. Signore perdona costui che non sa quel che dice

L’Oscar del giorno a Oreste Campopiano

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Oreste Campopiano. L'avvocato termolese è stato nominato responsabile nazionale del Psi del settore Problemi dello Stato. Un giusto e doveroso riconoscimento in riferimento all'attività politica svolta negli anni passati e in attesa che possa trovare anche in regione il giusto peso. In un momento in cui a mancare sono proprio le idee, Campopiano potrebbe essere un valido esponente in una rinnovata Giunta regionale che ha la necessità di cambiare passo in qualche suo elemento.

Questi parlano di Policlinico universitario Ma di che parlano?

Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli

Servizio a pagina 3 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. La segretaria regionale del Pd è rimasta silenziosa rispetto anche alle sollecitazioni dei parlamentari del suo stesso partito. Possibile, questo il ragionamento portato, che la segretaria non tratti alcun problema reale che interessa il Molise? Possibile, che intervenga solo su questioni che hanno a che fare con le poltrone ma non già in occasione di discussioni aperte? La sanità sta sparendo, l'economia è a pezzi e resta silenziosa? Non è che in linea con quanti vogliono far sparire il Molise?

Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 29 marzo 2015

Anche il Piano strategico territoriale va annoverato tra le prese per i fondelli dei molisani

Incarichi retribuiti mai portati a termine, a carico dell’erario

Non si può rimanere inerti dinanzi alla dilapidazione di risorse finanziarie pubbliche, all’indebito arricchimento di professionisti e società di progettazione, al dissolvimento di programmi ed impegni istituzionali Al tavolo intorno al quale si discuteva del Piano strategico territoriale, con l’allora sindaco di Campobasso, Di Fabio, e i consulenti e i progettisti, hanno preso parte i rappresentanti della Proger Spa, la società che aveva redatto il progetto preliminare della metropolitana leggera urbana e extraurbana sulla tratta ferroviaria Matrice-Campobasso-Boiano; i rappresentanti della società Proma, incaricata di redigere il master plan per la sistemazione delle aree d’ingresso alla città e dell’area edilizia corrispondente all’ex campo sportivo Romagnoli indicata ad accogliere la nuova sede della Regione Molise; i rappresentanti della Società di Trasformazione Urbana (Stu), incaricata di elaborare la sistemazione edilizia ed urbanistica della fascia compresa tra via S. Antonio Abate e via Garibaldi; e il rappresentante della Regione Molise, Massimo Pillarella, incaricato di coordinare i progetti e gli interventi contenuti nell’Accordo di programma quadro sottoscritto dalla Regione Molise e dal Comune di Campobasso con l’obiettivo di migliorare la viabilità, l’ambiente e la funzionalità della città per una diversa migliore qualità della vita.

Intanto una domanda. Trattandosi di incarichi retribuiti, quanti sono costati al cittadino molisano? Eppoi: quale accidente tecnico e/o amministrativo ha fatto di quel tavolo l’ennesimo fallimento? Se queste due domande continueranno a non avere risposta, ora che al vertice della Regione ci sono gli uomini della chiarezza, della trasparenza, della concretezza, c’è davvero da mettersi l’anima in pace e rassegnarsi a subire quest’affronto e quelli che verranno.

L’opinione pubblica molisana d’altronde è abituata ad essere considerata un’astrazione e come tale a restare tagliata fuori da ogni forma di controllo sulla spesa pubblica che pure, per destinazione, gli apparterrebbe di diritto. Tagliata fuori, in quanto gli organi che a suo nome sono destinati a rappresentarla e a garantirla dai fallimenti in serie dei tavoli di lavoro, dagli incarichi assegnati, pagati, e non portati a termine, si guardano bene dal farlo. Il perché di una tale vistosa distrazione ri-

mane invischiato nel groviglio delle ipotesi, né può trovare soluzione dalle colonne di un giornale, nonostante il tentativo di arrivarci. Le contiguità politiche, amministrative, professionali, ordinamentali sono tali e tante, e per di più in un ambito territoriale ristretto, che combinandosi tra loro riescono vicendevolmente ad annullarsi. Col risultato di assistere inerti alla dilapidazione di risorse finanziarie pubbliche, all’indebito arricchimento di professionisti e società di progettazione, al

dissolvimento di programmi ed impegni istituzionali senza colpo ferire. Col risultato di voltare pagina con assoluta disinvoltura; di buttare alle spalle ogni ipotesi di responsabilità e avviare nuove e improbabili prospettive con annessi progetti, incarichi e finanziamenti. Un gioco caleidoscopico che molti, nella loro irresponsabilità, ritengono finanche divertente, ma che nella sostanza si riduce al progressivo impoverimento socio-economico e culturale del Molise e dei molisani. Il presidente Frattura conosce la Proger Spa: ciò può aiutarlo a venire a capo delle cause per cui la metropolitana leggera e il Piano strategico territoriale sono falliti e di tanto può informare l’opinione pubblica molisana che non è affatto un’astrazione, alla quale, peraltro, era stato detto che il Piano strategico territoriale sarebbe stato l’elemento di saldatura tra la programmazione regionale e quella comunale. Difatti lo è stato. Peccato però che abbia saldato due fallimenti e un ingente danno erariale. Che i molisani hanno il diritto di conoscere nella sua formazione e formulazione. Dardo

provveduto la Regione alla riclassificazione delle stesse e quindi alla individuazione del soggetto gestore a seguito della soppressione di gran parte delle Comunità Montane molisane e nonostante alcune di esse rappresentino, di fatto, importanti e strategici assi viari a servizio del territorio e dei cittadini che lo percorrono”. Probabilmente da un punto di vista di correttezza formale la richiesta ha più il senso della provo-

cazione, dell’estremo tentativo dettato dalla disperazione ma, ammesso che così fosse, il governo regionale dovrebbe non mostrarsi sordo. Il diritto di spostarsi e di farlo in sicurezza dovrebbe essere garantito. Abbiamo il dovere di credere che un tale diritto, a prescindere da dove e come si troveranno i fondi necessari, sarà tutelato; che a tale basica emergenza sarà presto trovato rimedio. Rapidamente.

Strade franate, un dramma Cittadini inviperiti Intanto salta la proposta di destinare i soldi della Metropolitana leggera alla soluzione dei gravosi problemi CAMPOBASSO. Venti strade provinciali chiuse nelle ultime settimane a causa di frane, smottamenti, cedimenti della carreggiata. Danni accertati per quasi cento milioni di euro. Un campo di battaglia che ha fatto prigionieri migliaia di molisani. Prigionieri dei disagi negli spostamenti (si provi ad immaginare il pendolarismo per lavoro), dei rischi enormemente aumentati nella normale percorrenza, dell’ansia nel sentirsi ancora più isolati in caso di emergenza, specie sanitaria. Considerata la conformazione del territorio regionale e la frammentazione della popolazione in piccoli e piccolissimi comuni non è difficile rendersi conto di quanto le strade provinciali rappresentino un’infra-

struttura fondamentale per mantenere ad un livello minimo di decenza la qualità della vita dei cittadini. La situazione è particolarmente grave nei comuni di San Felice del Molise, Acquaviva Collecroci, Montemitro, Montefalcone nel Sannio e Castelmauro. I sindaci hanno ufficialmente chiesto alla Regione di farsi tramite con il Governo per il riconoscimento dello stato di calamità; il rischio di completo isolamento di queste comunità è elevatissimo. E questi sono tra i paesi già più complicati da raggiungere in condizioni normali. I tagli contemplati nella revisione di spesa attuata dal governo Renzi ha praticamente prosciugato le casse delle amministrazioni provinciali ed è per questo che nella seduta di gio-

vedì scorso si era provato a fare approvare, in consiglio provinciale, una mozione per chiedere ufficialmente che la Regione destinasse i ventiquattro milioni in predicato di essere destinali alla realizzazione della metropolitana leggera per l’attuazione di un piano di manutenzione delle strade provinciali molisane. Guarda caso, ad essere assente l'intero centrosinistra e una fetta di centrodestra. Che vergogna. “Le strade di bonifica montana dell’intero territorio regionale – si leggeva nella richiesta partita da Gianluca Cefaratti, presidente del consiglio provinciale di Campobasso – sono state di fatto lasciate nell’incuria generale, non avendo


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Tutto quello che gli altri non dicono

29 marzo 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Frattura, per una volta, dicci cosa vuoi fare” L’onorevole Danilo Leva, sulla questione sanità, replica al presidente della Giunta. “Noi pronti a dimetterci per contrastare i tagli Balduzzi” CAMPOBASSO. Continua il botta e risposta a distanza tra il Presidente Frattura e la delegazione parlamentare del Partito Democratico, sul tema della sanità. Dopo un primo affondo da parte di Ruta, Leva e Venittelli con cui si chiedeva al Governatore di ipotizzare una sanità a forte connotazione accademica, in stretta collaborazione con l’Università, era arrivata un risposta secca di Paolo Frattura il quale ad Agnone ha ribadito il concetto che le strutture devono essere perlopiù autonome e non “agganciate” al sistema Universitario. A distanza di alocune ore, però, l’onorevole Danilo Leva sul suo profilo facebook lancia nuovamente un attacco al Presidente della Regione: “Ho ascoltato in tv il Presidente Frattura bocciare la proposta relativa all’istituzione Dell’azienda Ospedaliera Universitaria. Mi aspettavo una controproposta che, però, puntualmente non è arrivata. come se la soluzione al problema dipenda da chissà quale santo in paradiso che non abbiamo mai avuto. Il Presidente dice ai cittadini

“Il Presidente aspetta il momento per non fare più nulla?

Anche l’onorevole Laura Venittelli torna a battere sulla questione sanità CAMPOBASSO. “Sono trascorsi già alcuni giorni da quando il Ministero della Salute ha trasmesso la risposta all’interrogazione parlamentare sul regolamento Balduzzi, aprendo uno spiraglio sulla possibilità di rivisitare l’impianto normativo che riordinerà una volta pubblicato come decreto la rete ospedaliera italiana. Tuttavia, l’invito formulato in modo accorato al presidente della giunta regionale di Laura Frattura di chiedere con urgenza la riconvocazione della Conferenza Stato-Regioni, nella quale porre con forza l’istanza di una deroga per il Molise,

di Campobasso di rassegnarsi al fatto che il Cardarelli diventi un DEA di primo livello, ovvero un presidio di serie B, in quanto

non è stato ancora accolto”. L’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli torna sulla questione sanità e lo fa esortando ulteriormente di Laura Frattura a muoversi senza indugio. “Non capiamo se il presidente della giunta regionale del Molise vorrà agire solo quando il decreto sarà pubblicato e non ci sarà più nulla da fare. I molisani attendono una risposta chiara in termini di azioni politiche e scelte amministrative, che non possono più essere rimandate, ne andrebbe del diritto alla salute di tutta la cittadinanza molisana”.

perderebbe tutta una serie di specialità, mentre ai cittadini di Isernia e di Termoli ha chiesto di rassegnarsi al fatto che i loro Ospedali diventino Ospedali di base, praticamente dei poliambulatori. Non una parola sul riequilibrio pubblico/privato. Ha,invece, rilanciato sul terreno dell’efficientamento della rete ospedaliera pubblica , vale a dire quell’efficientamento conte-

Perchè la sanità pubblica non è da buttare di Lucio Pastore In quanto rappresentante e portavoce del comitato Bene Comune Isernia, vorrei fare alcune considerazioni relative all’articolo sulla sanità privata. 1) Dai dati pubblicati dalla Regione Molise, nella integrazione ai Programmi operativi 2013-2015 nella tabella di pagina 12, risulta che le prestazioni da privato, nell’anno 2013, hanno inciso per 169,213 milioni di euro del Fondo Sanitario Regionale. Questa cifra corrisponde a circa il 30% del FSR 2) La mobilità attiva per attrazione da altre Regioni fa si che i posti letto, invece di essere utilizzati per pazienti molisani per patologie che incidono sul nostro territorio, vengano utilizzati per pazienti extra regionali. creando disfunzioni

notevoli. Infatti se fossero utilizzati per le patologie di pazienti molisani, probabilmente non ci sarebbe l’affollamento sui Pronto Soccorsi ed i tempi di attesa lunghi per i ricoveri. I vantaggi economici di detta mobilità, sottraendo posti letto utili ai molisani, vanno ai privati convenzionati e non a tutta la comunità. In pratica. per permettere ai privati convenzionati di guadagnare di più, si devono sottrarre posti letto ai reali bisogni dei pazienti molisani. 3) Il privato convenzionato non deve rispondere a tutte le necessità della popolazione e può scegliersi le prestazioni da erogare. Questo significa che può selezionare i pazienti da trattare. Le strutture pubbliche devono rispondere a tutte le necessità della popolazione con Rianimazioni, Pronto Soccorsi, UTIC e Diagno-

stica 24 ore su 24. Ciò determina sicuramente un aumento dei costi di gestione. La definizione di centri di eccellenza dovrebbe essere fatta secondo criteri terzi e non autocertificata. Sarebbe giusto che un organismo indipendente certificasse le eccellenze. 4) La finalità di qualsiasi privato è il profitto. Per fare questo,in genere i mercati stimolano bisogni indotti. Ciò avviene anche in sanità. A nostro parere il Sistema Sanitario deve rispondere ai reali bisogni di salute e non fare profitto sulla salute. Ecco perchè. come è scritto in Costituzione, l’erogazione dei servizi sanitari deve essere essenzialmente pubblica ed il privato convenzionato deve essere complementare al pubblico. Molte cose devono cambiare nel

nuto nei piani da lui elaborati, già bocciati dai diversi Ministeri competenti e che ci stanno portando diritto diritto verso il Commissariamento. A proposito di commissariamento dico al Presidente che noi siamo pronti a prote-

stare contro il Governo nei modi che riterrà più opportuni. Siamo pronti a dimetterci se lui si dimetterà, pronti a fare le barricate se lui le farà. Insomma, dica a noi ed ai molisani come vuole affrontare,almeno per una volta, una questione”.

Precari Asrem, legge bufala di Carmine Vasile La legge approvata dall’intero consiglio regionale, senza alcun emendamento, riguardante il personale a tempo determinato,a mio avviso in contrasto con la norma nazionale, non risolve il problema del personale sanitario incaricato perché viene solo rinviato. Se venisse applicata com’è stata promulgata detta legge manderebbe a casa circa il 50% dell’attuale personale sanitario incaricato ed alcuni reparti sarebbero costretti a chiudere. Questa legge non fa altro che accelerare il processo di chiusura di alcuni ospedali pubblici facendo saltare la tanto sbandierata riconversione. Intanto della legge di riordino del sistema sanitario regionale manco a parlarne, la colpa della chiusura di alcuni reparti verrà data al decreto Balduzzi, i nostri cittadini, pur pagando più tasse che nel resto d’Italia, saranno costretti a curarsi fuori e i nostri figli se vogliono trovare lavoro devono cercarlo fuori dai confini della Regione Molise. Stando cosi le cose ma ha ancora motivo di esistere questa Regione? SSR molisano eliminando tutte le sacche di inefficienza dovute a gestioni politico-clientelare che si sono accumulate nel tempo. Le stesse gestioni politico-clientelari hanno determinato queso ipertrofico ed anomalo accreditamento di privati convenzionati. Bisogna partire dall’analisi dei bisogni della popolazione, proporzionare le strutture in base a questo criterio e non ad esigenze politico clientelare. Poichè la salute deve rimanere un bene comune da non trasformare in merce, sarebbe giusto, come avviene in altre Regioni d’Italia, determinare un budget per i privati convenzio-

nati. In Molise, vista la pletora di strutture pubbliche il relazione ai 300.000 abitanti, destinare il 15% del FSR ai privati convenzionati sarebbe un’azione giusta. Se si dovesse procedere nell’opera di privatizzazione, i futuri aumenti di costo saranno scaricati sugli utenti. Non è un caso che le società assicurative prevedono in Italia un incremento di fatturato di 2 miliardi di euro. Ciò significa che viene destrutturato un buon sistema universalistico e vengono favoriti solo le persone che potranno permettersi di accedere a i servizi.”


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TAaglio lto

4 29 marzo 2015

Mai prima di adesso si sono visti tanti e così qualificati momenti di “ribellione” al fatalismo e, soprattutto, alla classe dirigente

Tra fine aprile e i primi di maggio il Molise indignato torna in piazza per più giorni e con più argomenti

Lievita. Lievita, la comune volontà di creare un nucleo contestativo nei confronti della politica (non politica) della Regione Molise che permanga oltre le circostante e le manifestazioni occasionali, sta crescendo a vista d’occhio. Le varie sigle che compongo la geografia del malcontento si sono trovate d’accordo nell’allestire tra fine aprirle e i primi di maggio una serie d’in contri in piazza Municipio a Campobasso, dove ciascuna (delle sigle) porterà le proprie ragioni del dissenso nei confronti della governance regionale, per poi confluire in unica conclusiva manifestazione di protesta. Ciò perché, al di là delle cause che stanno avvelenando il clima sociale, c’è la necessità di creare un focolaio intellettuale e culturale che rimetta al centro della società civile il ruolo primario che le compete per evitare di trasformarsi in uno stato perenne d’insoddisfazione e in una perenne espressione di vittimismo. Riattivare quindi il valore della partecipazione alla vita politica; riattivare il diritto/dovere di esercitare il controllo sull’operato degli eletti nelle istituzioni; reclamare a gran voce il

rispetto dei diritti costituzionali. Il progetto è chiaro e condivisibile: dall’esercizio legittimo e salutare della protesta si intende passare ad uno stato di positiva conflittualità andando a cogliere, nel loro particolare e nel loro insieme, i problemi economici, le linee programmatiche, il piano degli investimenti, la salvaguardia della salute e dell’ambiente affinché

vengano affrontanti con tempestività e possibilmente risolti per il meglio. Una parte della politica molisana interpretata dal senatore Ruta s’è resa conto del ritardo che conduce e dell’inefficienza ch’esprime. L’abbrivo è significativo di una sensibilità che sta riemergendo anche da quella sponda, per cui davvero i tempi si vanno maturando per un cambiamento

Post sisma, due milioni di euro da destinare ai Comuni CAMPOBASSO. “In queste ore la Giunta regionale sta provvedendo ad accreditare all’Agenzia regionale di Protezione Civile altri due milioni di euro, somma che consentirà l’ulteriore scorrimento delle graduatorie dei lavori da liquidare”. Così, il delegato alla ricostruzione, Salvatore Ciocca. “Da dicembre ad oggi, quindi, sono stati trasferiti all’Arpc 8 milioni di euro, dando seguito a quanto più volte, assieme al Presidente della Giunta regionale, abbiamo sempre dichiarato. Anche per questa tranche, che segue di pochi giorni l’altra erogazione da tre milioni di euro, a breve sarà data comunicazione ai Sindaci e ai soggetti interessati dai finanziamenti dell’avvenuto accreditamento e, di conseguenza, delle pratiche che saranno comprese e liquidate non appena la somma sarà materialmente nelle disponibilità dei soggetti attuatori”.

che inizi a dare qualche risultato pratico. Ora più che mai, pertanto, è necessario tenere alta la tensione, farla sentire sul collo degli amministratori regionali, costringendoli ad uscire dal sonno della ragione. La sortita critica (e autocritica) di Ruta non va glissata; magari ulteriormente spinta affinché incida più a fondo sul dibattito che la società civile molisana mobilitata dagli In-

dignati, dai Comitati e dalle Associazioni sta tenendo in piedi e che tra fine aprile e i primi giorni di maggio vuole sublimarsi in quella che abbiano detto “grande manifestazione” di protesta. Non fine a se stessa, ma espressione di una saldatura morale e popolare a sostegno del diritto dei molisani ad avere una classe politica all’altezza del compito. Nel nostro caso all’altezza di affrontare i limiti della crisi economica per superarli. e non standosene con le mani in mano, ripiegata su se stessa e abbarbicata ai vantaggi sociali ed economici di cui dispone. Qualcuno, sulla scorta delle delusioni sofferte per via di una società civile molisana maggioritariamente vocata alla rassegnazione e alle forme deleterie dell’assistenzialismo, potrà obiettare che c’è un eccesso di ottimismo intorno alle preannunciate iniziative popolari. Sarà anche vero. Ma è vero anche che mai prima di adesso si sono visti tanti e così qualificati momenti di “ribellione” al fatalismo e, soprattutto, alla classe dirigente al governo del Molise. Dardo

Campopiano a livello nazionale Nel Psi sarà responsabile dei problemi dello Stato ROMA. Oreste Campopiano è stato nominato dal segretario nazionale Psi Riccardo Nencini responsabile nazionale Problemi dello Stato. Campopiano, avvocato, più volte amministratore socialista di Termoli e già segretario regionale del partito, si occuperà di affrontare questioni quali le riforme istituzionali, della giustizia, della pubblica amministrazione e del

lavoro. La nomina di Oreste Campopiano è stata positivamente salutata anche dal presidente dei deputati socialisti Marco Di Lello, che ha assicurato una collaborazione costante e costruttiva allo scopo di interagire nell’attività tra il gruppo parlamentare e il responsabile del nuovo dipartimento di lavoro del Psi


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5 29 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

L’assenza di un piano regionale per l’utilizzazione delle risorse idriche è un forte handicap

Abbondiamo d’acqua ma incapaci di gestirla Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e il volume di risorse idriche disponibili né, però, la responsabilità di un rendiconto economico e programmatico così misero e deludente Le risorse idriche del Molise costituiscono una piattaforma di obiettivi di sviluppo, di progetti e di destinazioni d’uso intorno alla quale si concentrano e premono interessi di natura economica e sociale che a loro volta pretendono grande senso di responsabilità e grande padronanza da parte di chi istituzionalmente è chiamato a gestirle. Una ricchezza che solo pochi sanno considerare nella reale sua dimensione, quasi nessuno, invece, sa sviluppare in una reale politica di sviluppo. Da nessuna parte si riesce a raccogliere infatti un dato statistico, un atto amministrativo, un segnale politico da cui assumere la certezza che il Molise riesca a trarre dalle risorse idriche qualcosa per la sua economia Anche i rapporti con le regioni confinanti (Abruzzo, Campania e Puglia), che dell’acqua molisana fanno incetta a buon mercato, sono sostanzialmente piegati agli interessi prevalenti degli interlocutori. Ciò perché, è evidente, il Molise non ha un piano per lo sfruttamento e per l’utilizzo delle risorse idriche. Questa carenza autorizza le regioni confinanti a “pretendere” parte della nostra acqua e – incredibile, ma vero – a sottopagarla.

L’INTERVENTO In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, i Forum europei dell’Acqua si sono dati appuntamento a Bruxelles davanti all’Europarlamento lì erano rappresentati una decina di Stati membri tra cui anche l’Italia e una delegazione termolese. Siamo andati lì per chiedere all’Europa di riconoscere il diritto all’acqua che significa garantire ogni cittadino europeo la dotazione idrica minima, assicurarsi che ogni cittadino sia in grado di pagare la bolletta, ma soprattutto che l’acqua in quanto diritto dell’umanità non sia oggetto di privatizzazione e business che poi è l’esatto contrario di quello che sta succedendo ora stiamo aspettando di essere convocati dalla Regione ed abbiamo chiesto di essere parte integrante della commissione per poter seguire i la-

Né l’acqua raccolta nelle dighe del Liscione, di Chiauci, di Occhito, di Arcichiaro (Guardiaregia) e quella da raccogliere a Piano dei Limiti, in prossimità di Colletorto, è finalizzata con certezza ad un uso specifico che aiuti l’economia del Molise a trarne vantaggio. Abbiamo un “tesoro” e non siamo nella condizione di farlo fruttare. I piani irrigui e i piani della distribuzione dell’acqua per uso potabile sono evanescenti. Eppure c’è

stato un tempo in cui s’è discusso con sana intenzione e a livello alto di responsabilità. Viene alla mente l’incontro tra Michele Iorio, presidente della Regione, e Antonio Di Pietro, ministro delle infrastrutture, per valutare già a quel tempo (siamo nel 2008) l’urgenza di portare a conclusione l’invaso sul Trigno e di stabilire con chiarezza assoluta i rapporti con l’Abruzzo sulla derivazione dell’acqua (a fluenza) all’altezza di

S. Giovanni dei Lipioni, in territorio di Trivento, troppo sbilanciati in favore del nucleo industriale di San Salvo. Sempre in quel tempo c’è stato l’incontro di Iorio con il governatore della Puglia Niki Vendola per mettere a punto l’invaso di Piano dei Limiti, a valle delle

diga d’Occhito, e la destinazione dei previsti 11 milioni di metri cubi d’acqua dal fiume Fortore. Tutto questo accadeva in ossequio alla considerazione che le risorse idriche del Molise costituiscono il presupposto cardine di un insieme di obiettivi di sviluppo, di progetti, e di destinazioni che il Molise, in proprio, e in partnership con le regioni confinanti, ha il dovere di tutelare e di valorizzare. Dobbiamo purtroppo annotare con rammarico che gli invasi si sono risolti nell’alterazione dell’ambiente e del territorio, le risorse idriche una potenzialità inespressa, e la contrattazione per un diverso e più redditizio rapporto con Abruzzo, Puglia e Campania, un impegno vistosamente mancato. Tra le regioni italiane nessuna più del Molise può vantare il numero di invasi artificiali e un volume di tanto misero e deludente. E meno che mai una classe politica e una classe dirigente così vistosamente inadeguata a farsi valere e a difendere gli interessi veri della collettività molisana.

E la Regione ancora non ritiene di convocarci vori e riferire ai cittadini in nome della trasparenza, ma sinora non c’è stata risposta e temiamo che la creazione dell’ente gestore, ente regionale unico che sostituisce l’Ato, possa poi eventualmente decidere per una gestione che apra di nuovo le porte al privato. Noi continueremo ad esperire tutti i tentativi per far capire alla Regione che il Molise vuole l’acqua pubblica, lo ha detto con il referendum e non ci sono motivi per cui questo non venga fatto. Modificando lo statuto di Molise Acque è possibile dare a Molise Acque che ha già un know-how della gestione anche

la gestione integrata fino alle case. L’attacco al territorio è arrivato alla fase terminale se cominciano i lavori di ricerca di idrocarburi autorizzati nel 70% del territorio, se il nostro ricorso del Codacons contro l’ampliamento della Momentive non va a buon fine e la sanità viene smantellata io credo che i molisani possano prendere armi e bagagli e trasferirsi altrove perché vivremo in un territorio dove il diritto alla salute non è garantito, dove il diritto a vedere attuati i referendum previsti dalla Costituzione non è garantito e dove basta che arrivi una

qualunque multinazionale e dica mi voglio prendere questo pezzo di terra e nel silenzio totale degli enti locali questo accada. Noi facciamo appello alla Regione e ai Comuni affinché si muovano e vadano a sbattere i pugni a terra come stanno facendo le altre regioni perché è il loro dovere istituzionale. Sono lì per difendere i cittadini. Richiamo anche i parlamentari a muoversi perché hanno

votato tutti lo Sblocca Italia che da al Governo di Renzi il potere di prendersi il territorio”. Un percorso in salita ma per il quale aleggerebbe l’ombra del successo. Lo farebbe però solo attraverso un’accurata informazione e una buona dose di volontà politica nel tentativo di trovare una soluzione al problema. Non tutto è semplice come bere un bicchier d’acqua.


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7 29 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Mascione, no alle biomasse” Contrarietà è stata espressa dall’assessore Colagiovanni e dai consiglieri centristi CAMPOBASSO. Sono anni che mi occupo delle contrade di Campobasso, prendendo a cuore le vicende che riguardano le zone periferiche del capoluogo molisano. È inopportuno solo pensare alla possibilità di installare una centrale a biomasse in città e, nel caso di specie, in contrada Mascione. L’azione governativa, che ha riscosso diversi plausi in questi primi mesi di legislatura, dovrà prendere provvedimenti avverso eventuali decisioni in tal senso. Personalmente, da amministratore della città di Campobasso, non sono favorevole alla sola ipotesi di una centrale a biomasse a Mascione, contrada come tutte le altre nelle

quali occorre recarsi per risolvere le tante problematiche. Quando penso alle contrade, immagino soltanto decisioni propositive, come quella della realizzazione di una Chiesa, di un centro polivalente e di quello sportivo, progetto di riqualificazione e valorizzazione della zona sul quale si sono impegnati, oltre al sottoscritto, anche il sindaco Battista e i colleghi Chierchia, Colarusso e Maroncelli. È inopportuno solo pensare a una Conferenza di Servizi per discutere sull’opportunità di realizzare una centrale a biomasse. L’obiettivo dell’azione di governo di questa città nelle contrade è quello di realizzare maggiori spazi, risolvendo al con-

tempo le problematiche che attanagliano le zone periferiche. Non è possibile pensare o ipotizzare una centrale a biomasse, anche se di piccole dimensioni”: è la riflessione politico-amministrativa di Salvatore Colagiovanni, amministratore della città di Campobasso. In riferimento alla notizia della conferenza di servizi per l’autorizzazione di un impianto alimentato da biomasse in c.da Mascione, anche i capigruppo consiliari al comune di Campobasso Michele Ambrosio (UDC) Lino Colarusso (PPI) Elio Madonna (CD) Gianluca Maroncelli (SC) esprimono forti perplessità e riserve sul tema. “Un’ipotesi proget-

tuale, che verrà discussa e valutata anche in sede di commissione consiliare convocata d’urgenza per martedì dal presidente Maroncelli, e di cui i consiglieri comunali (e non solo) erano all’oscuro sebbene la richiesta risulta pervenuta da oltre un mese al settore urbanistica e nonostante la titolarità e la competenza del Consiglio e dei consiglieri. Gli scriventi, al di là delle considerazioni tecniche e senza entrare nel merito del progetto, che comunque aprirebbe la strada ad altre richieste, esprimono la loro posizione contraria a qualsiasi intervento del genere, così come peraltro già ribadito dallo stesso Consiglio comunale in occa-

sione del voto espresso a ottobre 2014 sull’ordine del giorno su analogo tema (centrali nucleo industriale Campobasso/Boiano). Del resto il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute sono temi presenti nelle linee programmatiche approvate dal Consiglio comunale senza dovere scomodare leggi nazionali e direttive europee in materia (convenzione di Stoccolma del 2001 e d.lgs. 155/2010) che indicano chiaramente un percorso di riduzione al massimo dell’inquinamento atmosferico, di mantenimento e miglioramento della qualità dell’aria, di tutela dell’ambiente e rispetto della volontà dei cittadini”.

Tangenziale, brutta avventura per un giovane Un albero è caduto improvvisamente e il giovane ha fatto in tempo a bloccare la propria auto CAMPOBASSO. Brutta avventura per un trentenne del capoluogo che a bordo della sua utilitaria stava percorrendo la tangenziale est e che ha dovuto bruscamente frenare per evitare un albero caduto all’improvviso sullla strada.

L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di ieri, alle porte del capoluogo, precisamente all’altezza del distributore di benzina Agip e dell’autolavaggio. Nonostante il giovane abbia fatto di tutto per evitare l’ostacolo, la sua vettura ha co-

munque impattato contro l’albero, riportando danni. Qualche contusione anche per il trentenne, subito soccorso dai sanitari del 118. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale, impegnati nella rimozione del

tronco, che sulla tangenziale ha provocato rallentamenti. L’albero, probabilmente già danneggiato a causa della scorsa nevicata, potrebbe non aver retto al forte vento che in quelle ore imperversava sulla città.

“La voglia di vivere”, a scuola Domani la prima edizione del concorso grafico-musicale a Sant’Elia a Pianisi SANT’ELIA A PIANISI. Lunedì 30 marzo 2015, presso la Sala Polifunzionale di Sant’Elia a Pianisi alle ore 10:30 sarà presentata la prima edizione del concorso grafico-pittorico-musicale dedicato a Antonella Valente dal tema: “La voglia di vivere: emozioni, immagini e suoni” Il concorso ha la finalità di ricordare l’alunna della nostra Scuola scomparsa prematuramente, che nel’Arte, in ogni sua forma, ha trovato la forza, la serenità e l’entusiasmo per affrontare la grave malattia che l’aveva colpita. Si intende così ricordare la genialità e la forza d’animo di Antonella e allo stesso tempo stimolare nei giovani l’amore per l’Arte in tutte le sue espressioni e quella sensibilità d’animo che permette di ascoltare, comprendere e dar voce alle emozioni più profonde.

“Domenica delle Palme” Oggi, nelle nostre comunità, con i rami benedetti di olivo e di palma varchiamo con gioia la “porta” della settimana più grande dell’anno liturgico. Il raccoglimento interiore, uno stile di vita più sobrio, sono alcune condizioni per entrare col cuore in questi giorni di grazia. La domenica delle palme, com’è noto, fa memoria dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme. La benedizione delle palme e dei rami di olivo non solo ricorda un momento della storia, ma, ancora di più, ci parla di Cristo nostra pace. Per questo i rami vengono benedetti e portati nelle nostre case: sono un segno che rimanda a Gesù, l’Agnello senza peccato,

sorgente della vera pace. Questa nasce dalla comunione con Dio, e solo grazie alla croce di Cristo l’uomo è restituito a tale comunione. Custodire l’olivo benedetto nelle nostre case è essere richiamati dall’umile linguaggio delle cose al cuore della nostra fede. E’ lasciarci riportare alla responsabilità di essere anche noi segno e strumento di comunione, di pace. C’è tanto bisogno di questi doni ! Il mondo sente questo bisogno e desidera trovare, a volte in modo inconfessato, persone e luoghi di riconciliazione. La comunità cristiana è posta da Cristo sul monte per servire la comunione e la pace tra gli uomini, ma prima ancora nel

cuore di ogni uomo. Il Vangelo, poi, racconta la Passione di Gesù. Sono numerosi i messaggi e le suggestioni che derivano all’animo attento. Vogliamo brevemente guardare alla figura di Pietro. Essa emerge, come sempre, in tutta la sua carica generosa e istintiva: “Signore, con Te sono pronto ad andare in prigione e alla morte”. Pietro è sincero, ma il suo cuore va oltre le sue forze. E’ impetuoso e ingenuamente presume di sé. E’ generoso e, come spesso gli accade, tende a prendere in mano la situazione per condurla con i suoi criteri. Anche qui è Pietro che, in un certo senso, vorrebbe programmare la vita del Maestro, quasi

vuole prenderlo sotto la sua tutela! Ma Pietro deve semplicemente crescere nella fede. Così anche noi. Tutti siamo tentati di non lasciare il timone della nostra vita a Lui, motivati da buone intenzioni. La fede è arrendersi al Signore, è lasciarsi fare da Lui, è permettergli che ci salvi. Perché Pietro comprenda questo e si arrenda alla grazia, dovrà passare attraverso l’esperienza bruciante del triplice tradimento. Solo a quel punto, abbracciato dallo sguardo silenzioso di Gesù che esce dal Pretorio, capirà e si scioglierà in pianto. Saranno le lacrime della nascita: verrà alla luce un credente. Pietro capisce che non deve innanzitutto

“fare” qualcosa per il Maestro, ma deve lasciarsi fare dall’amore di Lui. Con i nostri fratelli e sorelle, infine, sulla soglia della settimana santa, siamo tutti invitati a seguire le orme di Pietro: disporre cioè il nostro cuore libero davanti a Cristo che celebra l’ultima cena e si lascia nell’Eucaristia; che soffre nel Getzemani; che sale il Calvario e muore d’amore sulla croce; che risorge dalla morte e ci apre la vita di Dio. Lasciarci prendere da questi misteri che portano al culmine l’amore di Cristo è il modo giusto perché Egli operi in noi e ci suggerisca cosa dobbiamo fare per Lui. Mons. Gabriele TETI



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Isernia

29 marzo 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Il Caracciolo salvo grazie all’Abruzzo” E’ stato lo stesso presidente Frattura a sottolineare l’importanza della decisione abruzzese AGNONE – Ospedale, Frattura: «Garantiremo il pronto soccorso h24, ma solo grazie all’Abruzzo». Il governatore del Molise ringrazia i cugini abruzzesi per l’impegno a sostenere le spese di gestione del “Caracciolo”. Contestato duramente nelle scorse settimane e additato come il solo che non vede che l’area

nella quale opera il “Caracciolo” è effettivamente disagiata, il governatore Frattura ha dichiarato. «Grazie al contributo determinante della Regione Abruzzo, pronta a compartecipare alle spese di gestione, garantiremo all’ospedale di Agnone un servizio di pronto soccorso operativo h 24. Senza l’aiuto del-

l’Abruzzo, sia chiaro, non potremmo sostenere i costi di gestione dei servizi, in particolare di quello del Pronto soccorso». In merito agli altri reparti e al futuro dell’ospedale “Caracciolo”, Frattura assicura: «Sale operatorie riaperte entro la fine di aprile, con una Chirurgia in day surgery senza posti letto, ma appoggiata

alla Medicina che manterrà comunque venti posti letto; torna il Medico sportivo con cadenza quindicinale; specialisti di pediatria e ginecologia una volta alla settimana; rimarranno intatti Radiologia e il Laboratorio analisi». E in tema di sanità privata, il tasto dolente del Molise, il governatore Frattura ha aggiunto: «Senza

una sanità privata convenzionata, che in Molise vale il 14 per cento della spesa, quindi meno che in Abruzzo, non potremmo garantire alcune specialità come la neurochirurgia e la cardiochirurgia”.

Carabinieri in azione, sotto sequestro sostanze stupefacenti e recuperata refurtiva per oltre ventimila euro ISERNIA. Nell’ambito di una operazione finalizzata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e la commissione di reati predatori, i Carabinieri hanno eseguito numerosi controlli in varie zone della provincia di Isernia. Proprio nel capoluogo Pentro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno sorpreso nei pressi della stazione ferroviaria un 24enne del posto, che alla vista dei Carabinieri ha mostrato chiari segni di nervosismo. Si è pertanto proceduto ad una perquisizione personale, nel corso della quale è stato rinvenuto, occultato all’interno di un pacchetto di sigarette, un involucro contenente alcune dosi di hashish. La droga è finita sotto sequestro, mentre nei confronti del giovane è scattata una denuncia per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se le dosi rinvenute erano per uso personale o se destinate all’attività di spaccio. A Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, sono riusciti invece a

Toponomastica, c’è Pietrangelo L’incarico al consigliere comunale gli è stato assegnato dal sindaco Brasiello ISERNIA. Il sindaco Luigi Brasiello, con proprio atto n. 3449, ha conferito oggi al consigliere comunale Cesare Pietrangelo l’incarico relativo al servizio di toponomastica cittadina. Pietrangelo, quindi, ai sensi del citato incarico – che non

costituisce delega di funzioni e deve intendersi esclusa l’adozione di atti a rilevanza o di atti di gestione spettanti agli organi burocratici – dovrà formulare al sindaco «proposte e soluzioni volte al miglioramento del servizio» di cui trattasi.

recuperare a tempo di record un furgone carico di derrate alimentari che erano state asportate in nottata all’interno di un deposito nella zona industriale. L’autore del furto, vistosi braccato dai Carabinieri che avevano istituito numerosi posti di blocco nella zone di confine della provincia di Isernia, proprio per prevenire reati contro il patrimonio e la persona, si è visto costretto ad abbandonare il mezzo e la refurtiva. Il veicolo, che si è scoperto essere stato rubato nella giornata di ieri nella zona di Ponticelli, nel napoletano, dopo i rilievi tecnici è stato sottoposto a sequestro unitamente ad alcuni attrezzi atti allo scasso. Il carico, per un valore economico di oltre ventimila euro, è stato invece restituito al legittimo proprietario, titolare del deposito venafrano. Sulla vicenda sono in corso ulteriori indagini.

L’avviso per i soldi per abitazioni in locazione Il Comune di Isernia ha pubblicato il bando per le famiglie disagiate ISERNIA. È stato pubblicato l’avviso relativo al «Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione». Per il corrente anno 2015, una quota pari al 25% del contributo è stata destinata – con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 29 gennaio 2015 (in G.U. n. 54 del 6/3/2015) – a dare soluzione abitativa ai soggetti che hanno ricevuto provvedimento esecutivo di rilascio dell’immobile o che siano apparte-

nenti alle categorie di cui all’art. 1, comma 1, della L. 9/2007. «Ciò significa – ha chiarito l’assessore comunale alle politiche sociali, Cosmo Galasso – che i destinatari sono le famiglie che hanno subito uno ‘sfratto esecutivo’ per finita locazione (non invece per morosità), oppure i nuclei familiari con ultrasessantacinquenni, o con malati terminali, oppure con portatori di handicap (invalidità superiore al 66%), o con figli fiscalmente a ca-

rico». Il contributo nazionale viene ripartito alle Regioni ed erogato tramite i Comuni di residenza. Le domande devono pervenire, con ogni mezzo, al Comune di Isernia improrogabilmente entro il giorno 13 aprile 2015. Le domande vanno compilate utilizzando i modelli prestampati in distribuzione presso l’Ufficio Politiche Sociali del Comune e scaricabili dal sito www.comune.isernia.it.



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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

29 marzo 2015

Al porto lavori spediti L’impresa certa di consegnare i lavori entro il 10 maggio in vista della stagione estiva TERMOLI. Stanno procedendo spediti i lavori di completamento e sistemazione cantiere C.R.A.N. e ampliamento sede stradale di accesso al porto. Stando a quanto previsto, i lavori nella suddetta area, iniziati l’11 marzo, dovrebbero essere consegnati in 60 giorni e, quindi, il prossimo 10 maggio 2015. In effetti, non vediamo l’ora che la strada torni a disposizione della cittadinanza perché, com’è adesso, è davvero un caos. A parte il manto stradale (che è inguardabile e anche pericoloso) la strada è strettissima per un transito a doppio senso e a ciò si aggiunge che vi sono spesso anche posteggiati ai lati i mezzi dei commercianti ittici che hanno i box frigo in quella via. L’imminente riapertura della strada sarebbe una vera e propria manna dal cielo in vista della prossima stagione estiva e del flusso che notoriamente aumenta per i turisti diretti all’imbarcadero per le isole Tremiti

Momentive, il caso in Senato

Interrogazione urgente è stata presentata dal senatore Ulisse Di Giacomo TERMOLI. Il senatore Ulisse Di Giacomo ha presentato un’interrogazione urgente sull’ampliamento dell’area Momentive. Per sapere: vISTI Il parere favorevole del Nucleo Industriale di Termoli (CB) alla realizzazione di un progetto di espansione dell’ azienda Momentive, per la produzione di NXT, all’interno dell’area del Nucleo Industriale stesso ; Il parere di VIA dell’ARPA Molise; La delibera di G.R., n. 745 del 30/12/2014, che ha rilasciato giudizio di compatibilità ambientale favorevole al progetto di espansione proposto da Momentive Performance Materials Specialities srl, nonostante stabilisca “ di far propria la necessità di attivare ulteriori azioni di indagine a livello ambientale ed epi-

demiologico volte ad ottenere un quadro più preciso sul reale livello di inquinamento del polo industriale di Termoli e sugli effetti di ricaduta degli inquinanti sulla popolazione esposta”; La determinazione del servizio SUAP del Comune di Termoli, n. 268 del 13/03/2015, assunta in mancanza della convocazione della Conferenza di Servizio , in questo caso obbligatoria; CONSIDERATO che all’atto del rilascio dell’attestato di “compatibilità ambientale” mancavano del tutto, relativamente alla zona in questione, i dati ambientali ed epidemiologici necessari ad una corretta e compiuta disamina della richiesta, anche a causa di una perdurante inerzia della Regione in ordine alla attivazione

del Registro dei Tumori; aCCLARATO che contro l’autorizzazione il CODACONS ha presentato ricorso al TAR Molise, ipotizzando che l’espansione dell’azienda e il conseguente aumento della produzione possa arrecare danno alla salute della popolazione esposta; si chiede di sapere, non conoscendo, : se allo stato delle cose esistano studi scientifici ed epidemiologici sul tasso di inquinamento da sostanze tossiche, prodotte ed emesse da industrie chimiche, nel Nucleo Industriale di Termoli; se possa essere opportuno rilasciare l’autorizzazione all’ ampliamento di una industria chimica in totale assenza di dati epidemiologici derivati da un Registro dei Tumori; se l’iter procedurale

della richiesta e della conseguente autorizzazione sia legittimo; se i pareri favorevoli rilasciati dall’ARPA Molise e dal Dipartimento Prevenzione dell’ASREM siano conformi e abbiano rispettato la vigente legislazione e regolamentazione; se la Giunta Regionale del Molise possa autorizzare l’ampliamento, facendo proprio il parere dell’ Azienda Regionale Protezione Ambientale e del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Sanitaria della Regione Molise, pur riconoscendo e ammettendo che comunque sarebbero necessari e doverosi ulteriori accertamenti a livello ambientale ed epidemiologico in relazione a possibili danni alla salute della popolazione esposta”.

Termoli, turismo e stalli blu L’assessore Ferrazzano ha illustrato idee e impegni per l’estate TERMOLI. Ha parlato in occasione dell’incontro con i commercianti, l’assessore al commercio Enzo Ferrazzano che stila in questi termini le idee e gli impegni per fare di Termoli una città turistica. “Uno del problemi è quello della mancanza di parcheggi, visti anche i lavori di corso Nazionale, ma in tal senso sono diverse le iniziative che abbiamo avviato”: avvia così il suo intervento l’assessore che annuncia: “Per il periodo di Pasqua saranno di-

verse le iniziative strutturali per andare incontro a questo problema. L’amministrazione, infatti, ha deciso con una delibera di Giunta di dare la possibilità a tutti i residenti di fare abbonamenti a prezzi ridotti per cui l’abbonamento mensile èto a 15 euro e l’abbonamento annuale a 130€ (dai 200 precedenti) poi abbiamo messo in cantiere, d’accordo con l’azienda che gestisce i parcheggi, di dare corso a lavori al parcheggio di via Campania, lavori che inizieranno

la settimana prossima per cui, nel giro di 30-40 giorni, avremo questa struttura messa in sicurezza e provvederemo a modificare alcune linee della circolare in modo che passi davanti al parcheggio e possa portare chi lascia la macchina al centro cittadino. Abbiamo anche deciso – aggiunge – che per tutto il periodo di realizzazione dei lavori in piazza Donatori di sangue il parcheggio costerà 50 centesimi all’ora. I commercianti del corso hanno anche chiesto che per la

settimana di Pasqua ci siano degli orari di parcheggio gratuiti e precisamente sarà così dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20″. “Una delle richieste del comitato – specifica Ferrazzano – è quella di eliminare la Ztl che va da via Mario Milano via Adriatica e via IV Novembre. Ciò potrà verificarsi e c’è anche da dire che abbiamo istituito un tavolo tecnico con NAS, Asrem e tutti gli uffici competenti, allo scopo di realizzare un nuovo regolamento di igiene

per andare incontro alle nuove esigenze per la somministrazione di alimenti e bevande. Speriamo che prima dell’estate possa essere approvato in consiglio”. Nell’ampia intervista, Ferrazzano parla anche del parcheggio sotto piazza Sant’Antonio ed annuncia: “la commissione ha aperto le buste delle offerte; adesso procedere per il bando di affidamento dei lavori più velocemente possibile perché le esigenze di parcheggio è essenziale”.

Raccolta di firme per il Radon A promuoverla da domani nella scuola di via Po, l’associazione La Giusta scuola TERMOLI. Nei prossimi giorni, ossia lunedì 30 marzo, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile 2015 dalle ore 8.00 alle ore 11.00, presso il cortile esterno della Scuola Primaria di via Po di Termoli, si terrà una raccolta firme promossa dall’ Asso-

ciazione “La Giusta Scuola” con la partecipazione dei genitori degli alunni delle Scuole sopra elencate .Invitiamo i genitori di munirsi di un documento di riconoscimento. Tale iniziativa è finalizzata a far acquisire IL CERTIFICATO RADON (De-

creto Legislativo 241/2000). Informiamo che la valutazione dell’esposizione al radon negli edifici scolastici è un’esigenza irrinunciabile non solo in quanto richiesta dal D.Lgs.n°241/2000, in attuazione della Direttiva Comunitaria

96/29/EURATOM, in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, ma soprattutto per la destinazione ad una popolazione in età scolare che,a causa della giovane

età, risulta più sensibile agli effetti nocivi delle radiazioni. Il gas radon è un importante agente di rischio per la salute: è stato classificato, infatti, come la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di tabacco.



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