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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 216 - mercoledì 22 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Giancarlo Bregantini

L’inutile regista

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giancarlo Bregantini. Il vescovo di Campobasso ha voluto effettuare una visita pastorale nell'area del Fortore per conoscere da vicino le problematiche di una zona che sta conoscendo un lento e costante spopolamento. Eppure si tratta di una zona che potrebbe rinascere attraverso la ripresa dell'agricoltura nonchè sfruttare le potenzialità turistiche attraverso il lago di Occhito. Al contrario, rischia di restare emarginata rispetto ad altre aree del territorio molisano. Da qui la visita di Bregantini.

Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi

SERVIZIO A PAGINA 3 Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Domenico Ioffredi. E’ l’autore della cancellazione dell’Orchestra stabile del Molise dalla dotazione della Fondazione Molise Cultura, ritenendo l’Orchestra e la Musica (rigorosamente con la Maiuscola) un orpello, una superfetazione, un costo, una zavorra alla sua “illuminata” visione culturale che, come sappiamo, s’è formalizzata in un simposio tanto pomposo e pretenzioso quanto inutile e insignificante. Ora quello che ha fatto uscire dalla porta è brillantemente rientrato dalla finestra: a suo scorno.


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Il consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi, “vittima” della legge del contrappasso

Ciò che aveva fatto uscire dalla porta (l’Orchestra stabile del Molise) è rientrato dalla finestra (lo Stilnovo Ensemble) L’improntitudine politica del consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi, è senza pari. Egli è l’autore della cancellazione dell’Orchestra stabile del Molise dalla dotazione della Fondazione Molise Cultura, ritenendo l’Orchestra e la Musica (rigorosamente con la Maiuscola) un orpello, una superfetazione, un costo, una zavorra alla sua “illuminata” visione culturale che, come sappiamo, s’è formalizzata in un simposio tanto pomposo e pretenzioso quanto inutile e insignificante. Un simposio che doveva tracciare le linee programmatiche della Fondazione e che fosse di sostegno ai bisogni d’espressione del magma associativo del Molise. Per darsi questo obiettivo populistico, ha ritenuto di sotterrare l’Orchestra stabile e di dirottare le risorse finanziarie che la tenevano in piedi alle Sagre, alle Fiere, alle Esposizioni che costellano i mesi estivi molisani all’insegna della gola e dello spasso. Non se ne’è persa una di queste sagre e di quegli appuntamenti. Dicevamo dell’improntitudine. E’ talmente pacchiana che a commentarla vien da ridere. Mentre ci sarebbe da piangere. Perché il consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi, oggi, 22 ottobre, alle ore 11, presso la sala riunioni dell’assessorato alla cultura della Regione Molise, Palazzo ex-GIL in via Milano, terrà la conferenza stampa di presentazione della prima stagione concertistica dello Stilnovo Ensemble: orchestra da camera di recente costituzione. Vale a dire, si farà bello, dirà pa-

role di elogio e di apprezzamento verso i musicisti dell’Ensemble, dirà dell’importanza della musica colta nel panorama delle attività culturali di pregio, magari avrà anche l’improntitudine di addentrasi in una qualche valutazione di merito sul programma musicale che verrà eseguito dal 24 ottobre al 10 dicembre nell’auditorium della Fondazione. Lo stesso auditorium che per due anni ha visto protagonista eccellente e applaudita l’Orchestra stabile che egli, il consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi, si attribuisce il merito di averla affossata. Temiamo che non si renderà conto di quanto ciò costituisca un affronto ai molisani che sanno di musica, che amano la musica, che avevano nell’Orchestra stabile un punto di riferimento e la certezza di poterne godere la bravura. Dello Stilnovo Ensemble di recente costituzione, per la legge del contrappasso, nasce dalla volontà, da parte di un gruppo di musicisti molisani di creare un insieme stabile di buon livello tecnico e musicale, composto da Pasquale Farinacci, Federico Valerio, Alessandro Miele, Flavia Civico, Marco Musco, Vittorio Fatica (violini); Paolo Castellitto, Alberto Albino (viole); Remo Ianniruberto, Maria Miele (violoncelli); dal contrabbassista Morris Capone e dal clavicembalista Pasqualino Ciccaglione, i quali vantano invidiabile esperienza ed ottimi curriculum; anche i più giovani tra essi si distinguono per talento e capacità esecutive: tutti hanno già collaborato a lungo all'interno dell' ormai di-

Molise Dati, precari a spasso Sono 14 le unità lavorative che non potranno più rientrare in servizio CAMPOBASSO. L’incontro in azienda tra Molise Dati e sindacati era atteso per suggellare la fine di un percorso ad ostacoli e dunque l’inizio di una nuova era per i 14 lavoratori rimasti fuori dalla struttura. Invece così non è stato. Pasquale Guarracino al termine della lunga riunione ha così sintetizzato “nella convezione proposta dalla Regione Molise il taglio alle risorse è così importante che in nessun caso si potrebbero assumere le 14 unità”. Mesi di discussione, per arrivare, ancora una volta come sempre quando si parla di lavoro, ad un ‘no’. “E’ giunto il momento – conclude Guarracino – che la politica prenda delle decisioni, fermo restando che stiamo parlando di lavoratori co.co.pro. che non costano 300mila euro all’anno come tanti dirigenti all’interno dei palazzi”.

smessa (per volontà e determinazione del consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi) Orchestra della Regione Molise. Dinanzi a questa affermazione, peraltro riprodotta nella brochure di presentazione dell’Ensemble e del programma musicale che verrà eseguito dal 24 ottobre al 10 dicembre presso l’auditorium della Fondazione, se Ioffredi avesse un minimo di sensibilità, dovrebbe arrossire, alzarsi e fare ammenda di ciò che ha fatto. Ammettere che ciò che egli ha fatto uscire dalla porta è brillantemente rientrato dalla finestra: a suo scorno di politico e di neofita della cultura. Lo Stilnovo Ensemble in qual certa misura va quindi anche a colmare il vuoto venutosi a creare con l’affossamento dell’Orchestra stabile, ed evita di disperdere il patrimonio di esperienze maturate. Seppur di recente costituzione, l’Ensemble ha già all'attivo prestigiose collaborazioni con il pianista Danilo Rea, il trombettista Fabrizio Bosso, il direttore d'orchestra Nicola Samale e si è distinto recentemente per la vibrante ed accorata esecuzione delle "Ultime sette parole di Cristo sulla croce" di Josef Haydn. Degne di nota sono inoltre le collaborazioni con lo studio di registrazione di Roma "Digital Records", per il quale l'Ensemble ha registrato diverse colonne sonore per i più importanti film degli ultimi tempi. Dardo

"Ciocca faresti bene a dimetterti" Il Comitato dei precari della Protezione civile torna sulla questione lavoro CAMPOBASSO. "Il consigliere regionale delegato alla ricostruzione e alla Protezione Civile, Salvatore Ciocca, non perde occasione per replicare scompostamente a chi, ormai ogni giorno, chiede conto del suo fallimentare operato: dall’Associazione Costruttori Edili del Molise ai precari della Protezione Civile, dai sindaci dei comuni del cratere alle popolazioni che ancora oggi vivono nei moduli provvisori, fino alla odierna replica nei confronti dell’ex governatore del Molise, Michele Iorio". Così scrivono i precari della Protezione civile dopo l'ennesima risposta del consigliere 'rosso'. "Il ‘consigliere-replicatutti’ cerca di nascondere il suo evidente fallimento, facendo riferimento a inchieste giudiziarie che non lo riguardano e che non attingono minimamente ai suoi compiti e alle sue responsabilità politiche. In aggiunta, il consigliere Ciocca continua a riempirsi la bocca di Apq sottoscritti omettendo intenzionalmente che si è giunti a questo importante traguardo esclusivamente grazie all’eccellente lavoro svolto con professionalità e serietà dai 218 lavoratori e lavoratrici impegnati fino a pochi mesi fa nelle attività di supporto tecnico-amministrative alla ricostruzione post-sisma. L’intento, per nulla velato, del consigliere ‘comunista’ Ciocca è quello di creare irrazionalmente discriminazione tra gli operatori della Protezione Civile: spieghi lo stesso Ciocca perché, dalla scadenza dei contratti degli oltre 100 professionisti del sisma, non è stato capace di trovare una soluzione adeguata alla riassunzione dell’intero personale. In che modo il consigliere Ciocca ha im-

piegato questi otto mesi, oltre a diffondere ridondanti e propagandistici comunicati stampa? E come sono stati impiegati gli oltre 700 mila euro destinati all’assistenza tecnica, cui fanno riferimento anche l’ex governatore Iorio e i sindacati confederali? Invece di accanirsi con veemenza contro i precari della Protezione Civile risponda piuttosto alle domande che quotidianamente, da più parti, gli vengono poste: 1) perché continua a negare che l’Agenzia regionale di Protezione Civile è stata, di fatto, smantellata in soli venti mesi? 2) Perché ostinatamente continua a far riferimento all’inchiesta giudiziaria in corso solo e soltanto quando c’è da decidere sul futuro dei 118 professionisti ingiustamente licenziati e legalmente assunti? 3) Sa, piuttosto, il comunista Ciocca cosa significhi vivere con 700 euro al mese avendo famiglie a carico da sfamare? Invece di alimentare ulteriori polemiche destinate solo a creare tensione sociali tra poveri, prenda atto una volta per tutte del suo evidente e tangibile fallimento e si dimetta".


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Finalmente Totaro ha un lavoro: nuovo regista locale Il capogruppo del Pd a Palazzo Moffa presenta “La finestra sul Molise”: sceneggiatore Ruta produttore esecutivo Frattura Il governo regionale rompe gli indugi e decide di girare un film tutto molisano. Non un film comico alla Checco Zalone. L’ Alfred Hitchcock di questa nuova avventura sarà Francesco Totaro. Lui, consigliere regionale alla terza legislatura rientrato grazie alla candidatura sul listino di Frattura, ha finalmente ricevuto la qualifica di regista nella nuova cabina di regia ideata dal centrosinistra. Originario e residente a San Martino in Pensilis, come l’assessore all’Agricoltura Vittorino Facciolla, Totaro proviene da una famiglia che con la politica non ha mai avuto nulla a che spartire: il papà Mario ha ricoperto la carica di consigliere regionale per almeno 20 anni nonché sindaco del paese, il fratello Giuseppe candidato sconfitto alla carica di primo cittadino alle comunali di maggio 2014 nonché assessore nella Giunta Facciolla. Tra vecchia e nuova generazione c’è però una punta di differenza: i nuovi Totaro sembra abbiano lapidato il bagaglio elettorale degli avi. In ogni caso la notizia è stata accolta con entusiasmo in paese: “Cominciamo una nuova settimana confortati dal fatto che da oggi abbiamo UNA CABINA DI REGIA. Siamo avanti, roba di alta cucina politica. Senz'altro utile a tirare avanti le noiose giornate dell'allegra compagnia votate al nulla, ovvero, a se stessi. Tra tutte le dichiarazioni e i commenti degli onorevoli politici e giornalisti, quello che più ci ha colpiti è stato quello del regista, no-

stro conterraneo, una vera rivoluzione: " Mi metterò subito al lavoro insieme agli altri colleghi". Una bella notizia visto che negli ultimi 15 anni il buon Francesco ha passato giornate nel dolce far nulla. Il nuovo horror, secondo indiscrezioni, avrà il titolo di “La finestra sul Molise”. La trama della pellicola che approderà nei prossimi mesi nelle sale cinematografiche, narra di una Regione che sta finendo, dritta, dritta, nell'inceneritore. Alla fine rimarranno i classici 300 grammi di cenere, che potranno essere sparsi nel mare delle bugie. Sceneggiatore del film è il senatore Roberto Ruta. Il produttore esecutivo nonché protagonista è Paolo di Laura Frattura. “La finestra sul Molise” di cui Totaro è il regista, descrive una storia di pura fantasia: Il Molise è come un cimitero, con tante croci bianche. L'elenco fa paura. Le aziende che hanno chiuso o stanno chiudendo non si contano. Il totale è di oltre settemila posti di lavoro persi, ma si va velocemente verso i diecimila. Il governo, dopo aver deciso la morte dei lavoratori, prova a cercare una soluzione per la resurrezione. Così, di fronte a questo bilancio da tragedia, la casta regionale e la categoria dei superburocrati della Regione e degli enti e delle agenzie collegate i rimedi sono: creare occu-

pazione per pochi ma non per tutti. Il governo targato Pd decide anche di ispirarsi all’antagonista politico di sempre: Berlusconi. Così crea in Molise una cosa nuova, il conflitto di interessi, con la formula: c’è ma non si vede, tanto i molisani non se ne accorgeranno. Il finale non è stato ancora svelato ma le previsioni lasciano ben sperare per gli incassi di Natale. Così, quando le famiglie non avranno un panettone sulle loro tavole, il nostro regista potrà finalmente sussurrare: evviva, ho collaborato a costruire un cimitero.

Biomasse, confermato il corteo Questa mattina manifestazione per la revoca delle autorizzazioni alle centrali CAMPOBASSO. Dal terminal degli autobus fino ai cancelli di palazzo Vitale: seguirà questo percorso il corteo anti biomasse in programma domani mattina a Campobasso. Liberato Gentile e Virginia Valente, due degli organizzatori della manifestazione, hanno ribadito, ieri mattina in Consiglio regionale, "che la protesta domani ci sarà nonostante la sospensione decisa dal servizio Politiche energetiche. Quello che chiediamo è la revoca o l’annullamento delle autorizzazioni, quindi per noi non cambia nulla, continuiamo a ritenere che il pericolo per la salute ci sia e che solo un atto del presidente Frattura possa risolvere veramente il problema delle centrali a Campochiaro e San Polo".


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Garanzia giovani, firmato il programma Per il Molise sono state già raggiunte 2.747 adesioni tra interni ed esterni

CAMPOBASSO. Garanzia Giovani. Un nome, un programma. Mesi di battage pubblicitario, in Molise come nel Paese e in Europa e cominciano a diventare concreti gli atti riservati ai giovani dell’Unione europea, inseriti potenzialmente in questo programma di valorizzazione,

coinvolgimento e di ricollocazione nel mondo del lavoro. Una opportunità da cogliere al volo e infatti sono numerosi i ragazzi e ragazze iscritti al programma. Di ieri la notizia che sono stati sottoscritti nel pomeriggio i Protocolli YEI tra l’assessore al lavoro Michele Petraroia, il Direttore Area Terza e referente unico per la Garanzia Giovani Alberta De Lisio e diverse associazioni di categoria del Molise. Della partita, dunque: Unioncamere Molise, Coldiretti, Ura-Claai, Confcommercio e Api Molise. Per i prossimi giorni, in date da definire per indisponibilità contestuale dei partner sottoscrittori, verranno chiamati altresì: Alleanza delle Cooperative Italiane; Confindustria; Asec-Confesercenti; Confartigianato e Cna, i cui protocolli sono già predisposti e che verranno

trasmessi via via che verranno formalizzati. Un momento importante grazie all’impegno della Struttura della Direzione Area Terza dell’assessorato e dei partner associativi che hanno dimostrato grande sensibilità per un momento che segna un punto importante a favore della ottima riuscita dell’iniziativa YEI a vantaggio dei giovani molisani. Oltretutto, proprio per il Molise è emerso un ottimo rating nel momento di confronto avvenuto a Roma la scorsa settimana. Sono emerse buone pratiche in ogni stato europeo assolutamente mutuabili. Al contempo l’impostazione che l’assessorato al Welfare ha dato, sempre sotto il coordinamento del referente De Lisio ha

dato pongono la regione perfettamente in linea italiana e anche europea, con riscontri su buone intuizioni. In termini ci cifre, complessive, prosegue il trend di crescita costante: al 2 ottobre sono 223.729 i giovani che si sono registrati, 69.347 sono stati convocati dai servizi per il lavoro e 49.577 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento; 15.578 le occasioni di lavoro, per un totale di posti disponibili pari a 22.270. Nel vivo gli avvisi regionali per la partecipazione alle misure di accompagnamento e inserimento nel mondo del lavoro e della formazione. Parte il bonus occupazionale per le aziende che assumono i giovani. Per il Molise, tra adesioni interne ed esterne si è raggiunto la ragguardevole cifra di 2.747 iscritti

Università, le borse di studio

CAMPOBASSO. Il Conburocratici per il trasferisiglio di Amministrazione mento della sede deldell’Ente per il Diritto allo l’ESU presso i locali di proprietà dell’Università Studio del Molise, presiedel Molise messi a dispoduto da Candido Paglione Il Consiglio dell'Esu ha approvato ha approvato le graduatosizione dal magnifico rie provvisorie per l’asseRettore prof. Palmieri alle graduatorie per l'assegnazione dei fondi l’interno del III Edificio gnazione delle borse di studio, provvidenze ecoPolifunzionale di Via de nomiche e servizi per il diritto allo studio uni- glie – ha dichiarato il Presidente Candido Sanctis”. “Infine – ha concluso il Presidente versitario, relative al prossimo anno Paglione – e siamo oltremodo contenti di dell’ESU – una buona notizia per gli studenti accademico 2014/15. “E’ davvero un bel se- aver approvato le graduatorie con grande delle sedi di Isernia e Pesche: a breve sagnale che diamo agli studenti più bisognosi celerità”. “Siamo, inoltre, impegnati e deter- remo in grado di garantire pienamente il die meritevoli del nostro ateneo in questo mo- minati – ha continuato Paglione – a conclu- ritto relativo al servizio mensa anche per mento di particolare difficoltà per tante fami- dere con la stessa celerità gli ultimi passaggi loro”.

"Disabili, nessuna rendicontazione" Il Consigliere Micone ha presentato un'interrogazione al governo Frattura

CAMPOBASSO. Tra le altre misure a favore dell’assunzione di persone con disabilità, la legge 12 marzo 1999 n. 68 prevede l’istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, annualmente ripartito in favore delle Regioni. Sul punto interviene il Consigliere Regionale Salvatore Micone il quale sottolinea che, nell’ambito del riparto afferente l’anno 2010 venivano assegnati al Molise € 276.448,75 divisi tra la Provincia di Campobasso e quella di Isernia, i quali non sono stati ancora oggetto di rendicontazione. Inoltre, aggiunge Micone, la Regione Molise ancora non provvede all’approvazione di apposito regolamento che disciplini l’effettiva erogazione del beneficio alle aziende secondo quanto previsto dalla vigente normativa. “Questo comporta che numerose aziende molisane sono ancora in attesa del contributo per le assunzioni di persone appartenenti alle categorie protette”. “Tutto questo ha determinato la mancata assegnazione di ulteriori fondi al Molise per

l’annualità 2014 da parte del Ministero del Lavoro”, evidenzia Micone. Con l’interrogazione presentata all’Assessore Petraroia, Micone chiede spiegazioni in merito alla mancata emanazione del Regolamento regionale volto a disciplinare l’effettiva erogazione dei contributi alle aziende beneficiarie nonché all’utilizzo della somma di € 276.448,75 assegnata nell’anno 2010 in base alla ripartizione tra le regioni del fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili, ancora non rendicontata. “Già qualche mese fa avevo presentato altra interrogazione per chiarire l’utilizzo delle risorse afferenti ulteriore Fondo per i disabili, quello regionale, fondi rinvenienti dal versamento dei contributi esonerativi versati dalle aziende. Credo che il tema legato all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità debba ricevere maggiori attenzioni da parte di questo Governo Regionale e soprattutto ci deve essere maggiore chiarezza sull’utilizzo di fondi destinati alle imprese del nostro territorio”, conclude Micone.

La Banca della Terra per i giovani Approvata in Consiglio regionale la proposta di legge del Movimento Cinque Stelle CAMPOBASSO. Approvata in Consiglio regionale la proposta di legge del Movimento Cinque Stelle che mira da un lato a contrastare l’abbandono delle campagne, e, dall’altro, ad aiutare chi un’azienda agricola ce l’ha già o vorrebbe crearla. "La Banca della terra – ha spiegato il consigliere Manzo – è una sorta di database in cui catalogare tutti i terreni, pubblici o privati, disponibili per operazioni di affitto e concessione. La proposta vuole innalzare i livelli occupazionali nelle aree rurali, incentivando l’imprenditoria agricola e garantendo, nel contempo, la valorizzazione dei prodotti autoctoni, la salvaguardia ambientale e dell’equilibrio idrogeologico del territorio molisano, razionalizzando la gestione dei terreni e promuovendo la tutela del paesaggio e della biodiversità attraverso l’affido diretto di terreni altrimenti destinati all’abbandono. Grazie al Movimento 5 Stelle l’imprenditoria giovanile ora potrà utilizzare i terreni agricoli incolti. La legge infatti permetterà di avviare nuove attività agricole a soggetti che attualmente ne risultano impossibilitati, poiché non in possesso di terreni da destinare a tale scopo».


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22 ottobre 2014

Gli obiettivi della “nuova” Formazione e le Azioni previste dal Pacchetto “Giovani” – Bonus per l’occupazione – Giovani in impresa non si pongono limiti

“Vado e Torno”: 40 giovani lauretati all’estero Oltre a contribuire in maniera innovativa all’internazionalizzazione delle imprese molisane ed alla creazione di nuove imprese, dovranno farsi carico di promuovere il “Made in Italy” e il Molise stesso nel mondo Quaranta giovani laureati molisani andranno all’estero per 6 mesi a formarsi, a fare esperienza, ad acquisire gli elementi necessari per realizzare “solide relazioni di partenariato e di business tra imprenditori”, e torneranno con l’obiettivo di “contribuire in maniera innovativa all’internazionalizzazione delle imprese molisane ed alla creazione di nuove imprese”. Programma e progetto ambiziosi per i quali la Regione Molise spenderà un milione e 115 mila euro. A dare concretezza a questi obiettivi saranno i giovani selezionati attraverso l’avviso pubblico dal titolo quanto mai esplicativo: “Vado e torno - Tirocini per i processi di internazionalizzazione”. Li selezionerà una commissione regionale composta da Patrizia Niro - presidente e componente; Renato D’Alessandro – componente; Luigi Bollella – componente e Carmine Di Ielsi – segretario. Dobbiamo presumere siano esperti delle materie contenute nell’avviso, in grado quindi di mandare all’esterno “la meglio gioventù”. Che, per completezza d’informazione, oltre a contribuire in maniera innovativa all’internazionalizzazione delle imprese molisane ed

alla creazione di nuove imprese, dovrà farsi carico di promuovere il “Made in Italy” e il Molise stesso nel mondo. “Vado è torno” si pone questi e altri obiettivi. In particolare, di favorire l’inserimento e il reinserimento al lavoro di giovani molisani e lo sviluppo del capitale umano, in un’ottica di rilancio della competitività della struttura economica – produttiva ed in funzione di un nuovo equilibrio del mercato del lavoro locale; di qualificare l’offerta formativa attraverso percorsi on the job, in modo da renderla il più possibile funzionale al soddisfacimento dei fabbisogni reali espressi dal sistema imprenditoriale del territorio; di favorire l’occupabilità attraverso incentivi alla creazione di impresa e all’assunzione; di stimolare la pro attività dei giovani destinatari dell’Avviso attraverso le relazioni con gli stekeholder locali ed esteri; di creare un efficace sistema di analisi e valutazione della domanda e dell'offerta dei sistemi produttivi esteri, individuando le opportunità di crescita per le esportazioni molisane; di rafforzare il legame con le comunità di connazionali e corregionali all'estero, in un'ottica più moderna

e nel rispetto delle professionalità degli italiani e dei molisani nel mondo; di realizzare servizi finalizzati all'internazionalizzazione ed allo sviluppo dell'e-commerce attraverso le opportunità rese disponibili dalle tecnologie informatiche; di creare strumenti di contrasto di una delle principali debolezze strutturali del contesto produttivo regionale: la presenza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni attive nei settori tradizionali e scarsamente orientate ai mercati nazionali e internazionali. Tanta roba, troppa, per essere davvero attuabile nella sua totale complessità. Gli obiettivi della “nuova” Formazione e le Azioni previste dal Pacchetto “Giovani” – Bonus per l’occupazione – Giovani in impresa non si pongono limiti. Aiutano l’illusione che siano tragitti che portano al successo e al lavoro. E, comunque, bisogna pur giustificare in qualche modo l’opportunità di spendere un milione e 115mila euro. Dardo

"Dissesto idrogeologico, i fondi" Per il senatore Roberto Ruta è possibile ora uscire dal Patto di stabilità per i progetti CAMPOBASSO. "La protezione del suolo contribuisce a garantire sia la sicurezza alimentare e la produttività agricola e sia la sicurezza del territorio nazionale. Scienziati ed esperti si trovano d'accordo sulla necessità di assicurare al suolo lo stesso grado di protezione riservato ad altre matrici ambientali come l'aria o le acque, perché le funzioni insostituibili che svolge sono determinanti per la sopravvivenza delle persone e degli ecosistemi, anche alla luce degli ultimi cambiamenti climatici. E' per questo che chiediamo al presidente del consiglio Matteo Renzi di attivarsi, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, per aprire un confronto serrato e riprendere i lavori di concertazione sulla proposta di direttiva quadro sul suolo. L'Unione europea deve giungere in fretta all'approvazione di un'incisiva normativa

nato la mozione sulla tutela del suolo di cui è primo firmatario. "Con questo testo i m p e gniamo il Governo continua ad assumere iniziative per escludere l'utilizzo delle risorse per per proteggere il nostro territorio". Lo interventi di difesa del suolo dal saldo dichiara Roberto Ruta, capogruppo Pd finanziario del patto di stabilità inin commissione Agricoltura a Palazzo terno, per permettere l'investimento in Madama, illustrando nell'Aula del Se- attività ed opere da parte degli enti lo-

cali. In questo senso lo stanziamento nella Legge di Stabilità di risorse per il contrasto al dissesto idrogeologico e lo sblocco di quelle giacenti è già un'ottima notizia. Anche la Protezione civile nazionale, che ha un ruolo essenziale nelle sempre più frequenti emergenze che si verificano nel nostro Paese a causa di inondazioni, frane ed allagamenti, deve essere messa in grado di usufruire di risorse adeguate a fronteggiare le necessità. Il Parlamento sta già facendo la sua parte con l'esame alla Camera del disegno di legge sulla difesa del suolo e con il disegno di legge sull'uso e la gestione sostenibile del suolo assegnato all'esame congiunto delle commissioni Ambiente ed Agricoltura del Senato. La gravità degli ultimi episodi che sono costati anche diverse vite umane - conclude Ruta - ci mette davanti alla necessità di fare presto".


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Campobasso

22 ottobre 2014

Bar gElatEria non ContaBilizza riCavi pEr 94.000 Euro

Scontrini battuti e mai registrati, a decorrere dal gennaio di quest’anno CAMPOBASSO. Gelati “fantasma”, almeno per quanto concerne la puntuale registrazione dei ricavi nelle previste scritture, obbligatorie per Legge. Il tutto, a fronte di incassi mensili che sfiorano i 10mila Euro. E’  quanto  hanno  accertato  i  Finanzieri  della  Compagnia  di Campobasso, durante un controllo presso un bar-gelateria del

Capoluogo. Il totale incassato dall’esercizio commerciale a decorrere dal primo  gennaio  2014  (circa  94.000  Euro,  Iva  relativa:  Euro 9.310,29) non era stato mai contabilizzato tra i ricavi, né risultano adempiuti gli obblighi in materia di I.V.A., in termini di periodica liquidazione.

Va in escandescenza e aggredisce la compagna Un 60enne di Campobasso si è scagliato poi sugli agenti di Polizia intervenuti CAMPOBASSO. E’ andato letteralmente  in  escandescenza, prendendosela prima con la compagna e poi con i poliziotti accorsi sul  posto,  addirittura  lanciando nella loro direzione dei manubri utilizzati per l’attività di pesistica. Protagonista  di  questo  insolito episodio nel tardo pomeriggio di lunedì, un 60enne di Campobasso che  lavora  presso  un  istituto  di credito del capoluogo. L’uomo ha avuto una discussione con la sua compagna  davanti  ad  un’abitazione di via Crispi, ma i toni si sarebbero  talmente  alzati  che  i condòmini, attirati dalle urla provenienti dalla strada, si sono affacciati alla finestra per assistere al  battibecco. Altre  persone  che passeggiavano  in  quella  zona  si sono fermati a guardare la scena. Evidentemente  qualcuno  di  loro ha pensato bene di allertare la Polizia, forse preoccupato del fatto che la situazione potesse degenerare. Gli agenti della Volante sono immediatamente accorsi sul posto per  sedare  il  litigio  e  calmare

l’uomo,  ma  il  60enne  ha  continuato  ad  urlare  prendendosela anche con i poliziotti. In un momento  d’ira,  anzi,  avrebbe  scagliato  contro  gli  agenti  dei manubri da pesistica che aveva in suo  possesso  probabilmente  per una passione per il body building. Gli uomini della Volante sono stati costretti a bloccarlo e a trarlo in arresto con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Per l’uomo è scattata la misura cautelare  personale  con  l’allontanamento  dalla  casa  familiare responsabile dei reati di maltrattamenti  e  lesioni  personali  aggravate  in  danno  della  moglie convivente volta a scongiurare pericoli per l’incolumità della donna e della figlioletta miche ha assistito in più occasioni alla reiterazione  delle  condotte  lesive perpetrate dall’uomo violento. Peraltro, anche la Procura dei Minorenni  aveva  già  adottato  un provvedimento  di  affidamento temporaneo  della  bambina  ad altro familiare.

Concerti

Stilnovo Ensemble La stagione inserita nel cartellone degli eventi dell’assessorato alla Cultura CAMPOBASSO. Questa  mattina, alle ore 11.00, presso la sala riunioni dell’assessorato alla cultura  della  Regione  Molise,  Palazzo  ex-GIL  in  via  Milano  a Campobasso,  si  terrà  la  conferenza  stampa  di  presentazione della prima stagione concertistica dello Stilnovo Ensemble. La stagione, inserita nel cartellone degli eventi dell’assessorato alla cultura,  “MOLISè”,  prevede  un ciclo di cinque concerti che prenderanno  il  via  il  24  Ottobre  per terminare il 10 Dicembre 2014. L’orchestra da camera molisana, di recente costituzione, si esibirà presso l’auditorium Ex-GIL e proporrà  alcune  tra  le  opere  più  significative composte per orchestre d’archi: alcuni celebri concerti di Vivaldi  per  violino,  violoncello, viola  ed  archi,  le  famosissime “Stagioni”, i concerti “Brandeburghesi” di Bach, le Serenate di Mozart  e  Ciajkovskij,  ed  altri capolavori  immortali  di  Telemann, Corelli ed Elgar.

Lo Stilnovo Ensemblè è formato per intero da musicisti molisani, dal ragguardevole curriculum che hanno il fermo e serio proposito di ottenere, sin dal debutto, l’obiettivo  di  sviluppare  con  costanza una realtà artisticamente solida e convincente e  Cinque  eventi  di  ottimo  livello tecnico  ed  artistico  all’insegna della grande musica che possono senz’altro  invogliare  la  cittadinanza a partecipare con trasporto ed entusiasmo. I concerti si terranno alle ore 20.30 presso l’auditorium dell’ex-GIL nelle seguenti date: - 24 Ottobre - 5 Novembre - 20 Novembre - 26 Novembre - 10 Dicembre

La violazione è contemplata dall’articolo 24 del D.P.R. 633/72 (“Registrazione dei corrispettivi”) e dall’articolo 6 del D.P.R. 695/96 (“Adempimenti in materia di IVA”) e prevede una sanzione variabile tra il 100% e il 200% dell’imposta evasa ai sensi D.Lgs. 471/97, ferme restando le determinazioni del competente Ufficio Finanziario in materia di accertamento.

FErmata una Coppia di puShEr Operazione dei Carabinieri di Campobasso che hanno recuperato 27 ovuli di stupefacenti CAMPOBASSO.  Nell’ambito  di attività di controllo del territorio ed in particolare quelle rivolte alla pre-

donna  in  Caserma  continuavano  a dare segni di nervosismo ancor più quando gli è stato comunicato che

venzione della violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti i Carabinieri  delle  Compagnia  di Campobasso  hanno  denunciato  in stato  di  libertà  un  uomo  ed  una donna,  F.S.  (classe  1977)  e  M.R. (classe 1983) per detenzione di sostanze stupefacenti perché trovati in possesso di 6 grammi di cocaina ed eroina. I due sono stati fermati da una pattuglia  dell’Aliquota  Radiomobile sulla  S.S.  87  strada  che  collega anche il Molise con la Campania. Essendo entrambi già noti ai Carabinieri  per  precedenti  specifici, avendo avuto i militari della Compagnia  del  capoluogo  positivi  riscontri  nel  recente  passato  con l’arresto di un altro campobassano trovato in possesso di 25 grammi di eroina acquistati nella regione limitrofa, i militari hanno deciso di approfondire  il  controllo. Negativo l’esito della perquisizione personale e veicolare ma l’uomo e la

sarebbero  stati  trasportati  presso l’ospedale Cardarelli per essere sottoposti ad analisi radiologiche al fine di  accertare  che  non  occultassero negli  sfinteri  la  sostanza  stupefa-

cente. Dopo  qualche  titubanza  entrambi hanno deciso di collaborare espellendo dal proprio corpo due involucri al cui interno erano custoditi ben 27  bussolotti  di  sostanza  stupefacente  (26  eroina,  1  cocaina).  21 grammi il peso lordo comprensivo dei  contenitori  al  cui  interno  dovrebbero esserci circa 5 grammi di eroina  ed  uno  di  cocaina  ma  sarà l’ARPA  Molise,  dopo  le  analisi quantità/qualitative, ad indicare esattamente peso e principio attivo dello stupefacente sequestrato. Positivo anche questa volta l’esito del  controllo  del  territorio  che  la Compagnia Carabinieri di Campobasso  svolge  quotidianamente  sia nel centro cittadino che sulle arterie di comunicazione che collegano il capoluogo ed i centri limitrofi con le confinanti regioni Puglia e Campania, luoghi di approvvigionamento di sostanza stupefacente e dalle quali spesso taluni raggiungono il Molise non sempre con intenzioni lecite.

Pilone: “Scuola Collodi, e la mensa?” Presentata un’interrogazione al Sindaco di Campobasso, Antonio Battista, in merito all’attivazione della mensa presso la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” del IV Circolo di Campobasso”. A dichiararlo è Il Capo Gruppo di Democrazia Popolare,  Francesco  Pilone.  “Considerato  che  la  Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” del IV Circolo di Campobasso, attualmente ubicata presso l’edificio scolastico di Via Leopardi, ha tra le tante offerte didattiche e curricolari previste dal suo Piano dell’Offerta Formativa (POF) anche il servizio mensa come opportunità di accoglienza per i discenti ospiti e quindi per le loro famiglie; preso atto che ad oggi il servizio in oggetto, a distanza di oltre 40 giorni dall’inizio delle attività didattiche, ancora non viene attivato creando disservizi e disagi alle famiglie, all’Istituto, nonché alle casse comunali per la mancanza di introiti dovuti proprio ai buoni mensa ancora non riscossi; tenuto conto che causa del ritardo dell’attivazione della mensa è la mancanza di un’aula “refettorio”, così come previsto dalle norme, destinata alla migliore gestione della pausa pranzo per i piccoli allievi; considerato, altresì, che nel

corso del periodo estivo la struttura ospitante la Scuola in oggetto ha subito dei lavori di adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza ed antincendio, che di fatto, però, non hanno garantito la predisposizione di un aula “ad hoc” per il servizio mensa;  preso atto, invece, che ad oggi, a distanza di quasi una settimana dell’approvazione dei bilancio, ancora non iniziano i lavori garantiti dall’esecutivo; ritenuto, oltretutto, fondamentale ribadire che la struttura in esame ha avuto un ritardo nell’apertura dell’anno scolastico dovuto proprio al prolungarsi dei lavori di adeguamento effettuati in estate, con conseguente  disagio  per  i  discenti  e  per  le  loro  famiglie; ho  interrogato  il  Sindaco  con  richiesta  di  risposta  scritta per sapere: – come mai alla data odierna, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore al ramo, i lavori per la predisposizione  dell’aula  mensa  ancora  non  iniziano; – la data di inizio e la data del termine dei lavori garantiti dall’esecutivo; – la data certa di entrata in vigore del servizio mensa;– come verranno gestiti i lavori in concomitanza con l’orario didattico della Collodi”.


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Campobasso

22 ottobre 2014

Centro Sociale Anziani: per ora solo …. “Annuncite”

Il Sindaco BATTISTA e Assessore SALVATORE: sparano colpi a …. “salve” E’ lodevole l’impegno del Comune di voler mettere mano alla riorganizzazione dei Centri Sociali Anziani presenti in città, finora affidati alla soggettiva interpretazione di qualche esuberante funzionario comunale. L’iniziativa, illustrata dal Sindaco BATTISTA e dall’assessore SALVATORE sabato 20 settembre 2014 e riportata da queste colonne il giorno 28 settembre 2014, fa sperare in una soluzione che, affidata a persone capaci e competenti, obbedisca a criteri oggettivi e democratici che preveda sistemi di decisione e controllo autonomi, chiari, trasparenti e partecipati, senza l’ingerenza del Comune cui deve essere attribuito il ruolo terziario di garante super-partes, adibito alla verifica del rispetto dei regolamenti, delle leggi e della Costituzione. Oggi, dopo oltre un mese, siamo ancora alla manifestazione di propositi e di buone intenzioni, nonostante che per uno di essi, il Centro Sociale Anziani “N. Scarano” di via Gramsci 11/a – siano state segnalate e denunciate precise e circostanziate operazioni gestionali ed organizzative illegali e illegittime a carico dei dirigenti e che gravano pesantemente sui principi minimali di democrazia e che cozzano con ogni diritto costituzionale. Le Istituzioni hanno il diritto/dovere di fornire le più ampie tutele ai cittadini, come il Signor

Sindaco e l’Assessore ben sanno, avendo fatto della Costituzione il faro della loro vita professionale, il primo come Sindaco il secondo come rappresentante della legge. Il ruolo delle Istituzioni è quello di intervenire affinché ognuno possa sentirsi tutelato dei propri diritti, a loro spetta il compito di ricercare e verificare la verità, rimuovendo immediatamente le condizioni anomale e destituire i responsabili. Signor Sindaco e Sig.ra l’Assessore, da cittadini, cosa pensate di un dirigente che non adotta norme e leggi chiaramente definite e vincolanti mentre esegue provvedimenti inadeguati, con decisioni bizzarre e fantasiose? Sarebbe veramente spiacevole e fuori luogo scoprire che questa inerzia, questo rinvio sine die propenda all’utilizzo del Centro come Bancomat del Comune. Infatti, sarebbe utile conoscere il reale l’utilizzo delle risorse scaturite dall’aumento della quota tessera annuale (circa 1.800,00 Euro l’anno), aumento imposto dal Presidente come unica condizione per “ripulire” i locali del Centro (costo complessivo: 114,40 euro). Sarebbe utile conoscere il contenuto analitico della spesa: “Pagamento esattoria” Euro 5.231,39 e “Utenze locali Comune” Euro 4.301,63 (riportati in bilancio senza fornire spiegazioni e senza il coinvolgimento dell’Orga-

Santo Stefano da anni senza bollette del gas e senza consumi certi L’ADOC Molise interviene a difesa dei cittadini Campobasso. Nella frazione di Santo Stefano alle porte di Campobasso, circa un anno fa sono state recapitate dall’ENI fatture che non venivano inviate da anni e, cioè, da quando era stato installato il GPL. I cittadini, dunque, dopo numerose richieste di lettura effettuate nel corso nel corso di cinque anni e più, ricevevano fatture per cifre che andavano da circa 2.000,00 euro a circa 7.000,00. A seguito dell’intervento dell’associazione ADOC Molise, sollecitata da un

nismo deputato alla stesura del bilancio, negando, inoltre, il controllo ai soci che ne hanno fatto richiesta scritta il 3 dicembre 2011). Inoltre, sarebbe opportuno conoscere la reale situazione in merito ad un paventato debito, nei confronti del Comune, di oltre 8.000,00 Euro, annunciato nell’assemblea del giorno 12 marzo 2013, di cui si non si hanno più notizie, e infine quale utilità può avere un bilancio attivo di 8.916,35 euro, al 31.12.2013, se non quello di spalmare sui soci, vittime ignari, i debiti di una manifesta l’inidoneità gestionale della dirigenza. Come sarebbe altrettanto riprovevole scoprire che il silenzio sia finalizzato a blindare, a fare muro ad una dirigenza inadeguata, scaturita

da una consultazione elettorale anomala, piena di conflitti d’interessi, da parte di un Presidente che si è autoproclamato responsabile e gestore unico del Centro per essere libero di trasgredire e raggirare le norme che gli impedivano la ricandidatura, con il beneplacito del membro consultivo, rappresentante del Comune e controllore unico, il quale ha giudicato destabilizzante, ogni richiesta di spiegazione, presentata dai soci, sull’argomento. E’ umiliante e deplorevole che una “Associazione non riconosciuta” libera e autonoma, debba sottostare all’ingerenza di un funzionario comunale, forse, con sete di protagonismo, come si evince dalla lettera del febbraio 2012 - prot. 917, dove attesta che, senza nessun mandato dell’assemblea, il controllo degli atti debba essere riservato, in modo esclusivo, alla persona nominata dall’Amministrazione a ricoprire di diritto il ruolo di “consigliere” del C.d.G., (come dire il controllato che controlla il controllore) e dove si evidenzia, inoltre, anche una velata minaccia atta a creare turbamento, ad intimorire ed incidere sulla libertà psichica dei Soci che per la loro naturale condizione di anziani sono facilmente condizionabili. Queste azioni, facilmente individuabili e verificabili, raffigurano solo una parte della repressione consumata, ai danni dei

Soci del Centro Sociale Anziani “N. Scarano” via Gramsci 11/a; che non può essere più tollerata poiché incide negativamente sul corretto funzionamento del Centro e rappresenta l’esatto opposto della democrazia, per cui il Sig. Sindaco Antonio BATTISTA e la Sig.ra Assessore Alessandra SALVATORE ne traggano le dovute conseguenze, senza continuare a far finta di nulla, con un intervento immediato, concreto e risolutivo, al quale non possono più sottrarsi, perché lo status quo non consente di aspettare la riorganizzazione dei centri, che non ci “azzecca” niente con quanto esposto. In “Politica” il metodo è sostanza per cui si fornisca prova di un vero cambio di passo per dimostrare solidarietà e vicinanza a questa platea di cittadini senza voce, sottomessa, sfiduciata e raggirata, che viene ricordata solo in occasione delle consultazioni elettorali, per restituire loro un minimo di considerazione, di dignità e di fiducia al convincimento, ormai generalizzato, che il ricorso alla magistratura rimane l’unico baluardo per rivendicare i propri diritti, con i tempi e le spese che questo comporta. L’Amministrazione uscente di centrodestra ha preferito “non vedere”, dimostri l’Amministrazione di centrosinistra, oggi al governo, di proiettare un film diverso da ieri.

seac, corse sosPese Per il funerale di Nicola Daniele autobus cittadini fermi oggi dalle 15 alle 16,30 CAMPOBASSO. Per permettere a tutti gli autisti della S.E.A.C. di partecipare al funerale del collega NICOLA

DANIELE e della sua bambina LAYLA tragicamente deceduti in un terribile incidente, la direzione aziendale

ha deciso di sospendere il servizio dalle ore 15.00 alle ore 16.30 di oggi pomeriggio, mercoledì 22 ottobre.

Provincia, la Back to school L’ente supporta l’organizzazione dell’iniziativa dell’Unione europea

comitato di cittadini residenti, l’ENI riconosceva apertamente i propri errori all’associazione stessa e, nello specifico, riconosceva la possibilità per i cittadini di usufruire, anche per il pregresso, del cosiddetto sconto “carbon tax” e di rateizzare gli importi. Ciononostante, ad oggi, dopo un anno dall’intervento in “conciliazione” e il palese riconoscimento degli errori, l’ENI non ha ricalcolato i consumi pregressi, non ha rateizzato gli esosi importi inviati e continua a non inviare le fatture periodiche ai cittadini di S. Stefano! “E’ una situazione assolutamente paradossale” sostiene Nicola Criscuoli, Presidente regionale dell’ADOC “Sino ad ora, del tutto inutile è stato ogni tentativo di conciliazione diretto a sollecitare la società a provvedere a ricalcolare gli esatti importi, nonostante l’aperto riconoscimento degli errori”. “Oltre a ciò” continua Criscuoli “ le fatture continuano a non essere emesse e gli utenti si troveranno a pagare conti sempre più alti”. Se non ci saranno risposte in tempi brevissimi, l’ADOC è pronta ad adire tutti gli organi giudiziari per la tutela degli interessi dei cittadini interessati.

CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore ai Centri per l’Impiego Alessandro Di Labbio rendono noto che il Centro di informazione Europe Direct dell’ente supporta l’organizzazione dell’iniziativa della Commissione europea “Back to school”, che si svolge per la prima volta in Italia dal 13 al 24 ottobre 2014. A tal riguardo, il dott. Flavio Conti, Programme Manager della DG Agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea presenzierà all’incontro con gli studenti delle classi IV e V liceo che avrà luogo presso il Convitto Nazionale “Mario Pagano”, il prossimo venerdì 24 ottobre, dalle ore 09:00 alle 11:30. “L’UE torna a scuola” dà la possibilità a circa 250 funzionari delle istituzioni europee di tornare tra i banchi delle scuole d’origine in tutta l’Ita-

lia per incontrare studenti e insegnanti e parlare d’Europa. “L’iniziativa, ideata e organizzata nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea – afferma De Matteis - darà ai giovani delle scuole italiane la possibilità di conoscere da vicino le istituzioni europee, i loro compiti e le loro attività, incontrando i funzionari europei, che, per un giorno, diventeranno il “volto” dell’Europa e, nello stesso tempo, anche quello della loro rispettiva scuola di provenienza. I funzionari italiani delle istituzioni europee dialogheranno con gli studenti, illustreranno le attività dell’UE attraverso documenti audiovisivi, risponderanno a domande e curiosità, proporranno giochi e quiz, coinvolgeranno gli studenti ed i loro docenti, illustreranno il percorso che li ha portati a lavorare nelle istituzioni europee”. “Tra i temi centrali degli incontri – ha aggiunto l’assessore Di Labbio - il funzionamento delle istituzioni UE, le principali politiche europee, le opportunità per i giovani e, in particolare, possibilità di studio e di lavoro all’estero”. Le scuole che già hanno preso parte, in passato, all’iniziativa hanno apprezzato il tipo di approccio, concreto e personale, scelto per sensibilizzare gli studenti sui temi legati all’Europa e per realizzare un’attività di educazione alla cittadinanza europea”.





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Isernia

22 ottobre 2014

“autovelox di Macchia, troppi dubbi” Sono riprese le udienze dinanzi il giudice di pace di Isernia sull’impianto lungo la Venafrana ISERNIA. “Oggi 21.10.2014 sono riprese le udienze innanzi al Giudice di Pace di Isernia riguardanti il famoso autovelox installato illegittimamente dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. n. 85 venafrana ed avallato dalla Prefettura di Isernia”. Lo scrive Feliciantonio Di Schiavi. “Si sono tenute sei cause e la Prefettura ha avuto torto per tutte e sei ed addirittura, per cinque di esse è stata anche condannata a ri-

sarcire i ricorrenti di Euro 100,00 ognuno. La Prefettura, come sempre, nonostante i Giudici hanno ormai, con centinaia e centinaia di sentenze, acclarato che quell’Autovelox è illegittimo, insiste ogni volta per far condannare i ricorrenti che hanno osato opporsi alle sue ingiuste Ordinanze Ingiunzioni. Molte persone commentavano negativamente il comportamento della Prefettura in quanto avrebbero

Sinistra e Libertà, eletto il nuovo coordinamento

voluto vedere detto Organo dello Stato vicino ai cittadini e non contro. Tuttavia aspettiamo il rilascio delle sentenze di condanna per far risarcire i poveri malcapitati ricorrenti e per poi notiziare la magistratura contabile oltre che il Ministero dell’Interno. Intanto l’Autovelox sta ancora lì e continua a far incassare soldi al Comune di Macchia d’Isernia”.

Protostoria a Venafro Dopo i ritrovamenti fatto il primo punto della situazione

A reggere le sorti del partito in provincia di Isernia, sarà Fernanda Carugno ISERNIA. Sinistra Ecologia Libertà si riorganizza in Provincia di Isernia. L’Assemblea Provinciale ha eletto Sara Ferri nuova Coordinatrice Provinciale, Fernanda Carugno Tesoriera e Nicola Lalli Responsabile del tesseramento. Subito dopo la sua elezione, Sara Ferri - che nel Partito già ricopre il ruolo di Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia – ha dichiarato: “ho accettato anche questo nuovo incarico a livello locale per rilanciare una nuova forte presenza della Sinistra nella Provincia di Isernia e nel Molise. Anche in questa provincia avevamo affidato alla coalizione di centro-sinistra, i progetti, i sogni e le speranze di un cambiamento che finora, purtroppo, non c’è stato. La parità di genere e di opportunità, il rispetto della costituzione e delle leggi, la condivisione delle scelte, il programma alternativo a quello delle destre, in Molise hanno perso valore e sostanza. Il Molise è l’unica regione con una giunta tutta al maschile. E’ l’unica

regione governata dal centro-sinistra - senza una rappresentanza della sinistra. Non c’è dialogo tra l’istituzione regionale e le forze politiche della coalizione che hanno avuto il consenso politico ed elettorale per governare la Regione Molise. A distanza di oltre un anno e mezzo dalle elezioni regionali, siamo ancora in attesa di una attuazione concreta, anche parziale, del programma approvato dai cittadini molisani con il loro voto, ma finora dimenticato. Alcuni giorni fa, abbiamo appreso che il Presidente Frattura ha finalmente deciso di incontrate i Partiti che lo hanno candidato e sostenuto alle elezioni regionali. SEL ci sarà, diremo la nostra su diritti, lavoro, sviluppo, ambiente, salute e cultura. Su questi temi, saremo al fianco delle donne e degli uomini molisani che – nonostante tutto - non si arrendono, che pensano alla politica come il luogo in cui dare il proprio contributo per costruire un futuro migliore.”

Correre contro la fame Anche le società podistiche molisane hanno risposto al’appello del Polo alimentare ISERNIA. Domenica 19 ottobre u.s. anche il Molise ha risposto all’appello lanciato dalle agenzie del Polo Alimentare delle Nazioni Unite. A “correre contro la fame”-questo lo slogan della nona edizione della Hunger Run cinque molisani in rappresentanza del CUS Molise, dell’Atletica Venafro, della Nuova Atletica Isernia e dell’Atletica Agnone. Circa 1500 gli atleti che hanno sfidato il caldo e l’altimetria non proprio semplice di questa competitiva si strada sulla distanza di 10km. In 1271 sono giunti al traguardo nei pressi dello stadio Nando Martellini di Roma. Capitale in festa, dunque, tra colori e fiume umano che, accorso da ogni parte dello stivale, rinunciando ad un caffè e a un pic-nic fuori porta, ha dato il suo piccolo/grande contributo per intimare l’alt alla fame nei Paesi del Terzo

VENAFRO – Nell’angusta (assolutamente inadeguata alle circostanze) sala convegni dell’anfiteatro romano (Verlascio), è stato tracciato il punto della situazione circa il casuale ritrovamento, in località “Camiciola”, dei resti dell’Homo Venafranus. Gli esperti della Soprintendenza regionale hanno chiarito in primis che è il

caso di parlare di “protostoria” e non di preistoria, in quanto tutto lascia intendere che l’insediamento risalga a 6mila anni fa. In altri termini, l’Homo Venafranus popolava la piana del Volturno nella stessa epoca in cui sulle sponde del Nilo fioriva la civiltà egizia e sorgevano le piramidi. I reperti più importanti, compresi i resti ossei, sono stati inviati al Cnr per le necessarie analisi, mentre alcuni manufatti sono stati esposti, ben protetti, all’interno di una saletta espositiva ricavata proprio all’interno dell’antico anfiteatro. Ampiamente confermato, quindi, quanto preannunciato a seguito di una prima analisi del sito: trattasi di

un villaggio Neolitico popolato dal “Sapiens Sapiens” Nel corso della conferenza si è parlato anche del ritrovamento, sempre in conseguenza degli scavi in corso per la posa in opera di un metanodotto, dei resti di due ville romane.

GIORNATA DELLA PREISTORIA La prima manifestazione si avrà a Isernia il 25 ottobre. Evento aperto a tutti ISERNIA. Il Centro Europeo di Ricerche Preistoriche di Isernia organizza per il prossimo 25 ottobre la prima “Giornata della preistoria”, un evento aperto alle scuole, ai docenti, alle famiglie e a tutti gli appassionati che sono interessati a conoscere la realtà del Museo del paleolitico di Isernia La Pineta e le attività di didattica e divulgazione che vengono offerte per avvicinare il grande pubblico alla scoperta del nostro passato e delle nostre origini più antiche. La Giornata della preistoria si caratterizza come un’occasione per promuovere la ricerca e sensibilizzare gli utenti alla conoscenza delle mille sfaccettature che contraddistinguono il mondo della preistoria, di cui il territorio molisano vanta l’esempio più antico e importante d’Italia. L’evento si articolerà in una mattinata dedicata alle scuole che potranno prendere visione e partecipare direttamente alle dimostrazioni di archeologia sperimentale in forma di laboratori gratuiti, in cui verranno presentati argomenti di diversa natura dalla paleontologia, alla geologia, all’antropologia evoluzionistica alla paletnologia; sarà possibile avvicinarsi alle tematiche scoprendo le metodologie di riconoscimento delle rocce e dei fossili, ripercorrendo la storia biologica e culturale dell’uomo attraverso la visione di crani fossili umani riprodotti e sperimentando la produzione dei manufatti in pietra più caratteristici della cultura materiale dell’uomo. La partecipazione alle attività sarà integrata dalla visita ai padiglioni espositivi del Museo Paleo.is. Nel pomeriggio le stesse attività saranno aperte ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, alle famiglie e ai singoli visitatori. Gli orari previsti per i laboratori didattici sono dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Le dimostrazioni pratiche verranno realizzate da esperti del settore, che operano da anni nel campo della ricerca e della didattica, nell’ambito dello spin-off accademico dell’Università degli Studi del Molise, G.A.I.A. Business System e con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise.

Mondo. Dieci euro, questa la quota da corrispondere per ottenere l’iscrizione alla gara in cambio di una speranza in più donata a chi lotta quotidianamente per sopravvivere. Come ha ricordato Luca Pancalli, Assessore allo sport del Comune di Roma, i fondi raccolti grazie all’affluenza di chi ama l’atletica si trasformeranno in pasti da distribuire nelle scuole dei villaggi delle nazioni in via di sviluppo.Dalle Terme di Caracalla, passando per piazza Venezia e per i Fori Imperiali, chilometro dopo chilometro ciascuno dei podisti in gara tra sudore e sacrificio, con costanza e

ritmo è riuscito a pestare il tappeto all’arrivo. Ed ora veniamo ai risultati. Antonello Colucci, CUS Molise,primo tra i nostri corregionali, al traguardo dopo 40 min e 41secondi, seguito da Ilaria Novelli, stesso team, prima per la sua categoria e quarta assoluta con il crono di 41.21. Non meno bravi Giuseppe Maria Di Niro,

Atletica Venafro, Giuliano Policella, Atletica Agnone e Nicola Giovanni Di Vico, NAI. Va tributato loro un duplice plauso, dunque, in primo luogo per il loro impegno e per la sensibilità alle problematiche dei più bisognosi e di poi per le loro prestazioni. Cordialità


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Termoli

22 ottobre 2014

una Città senza Cultura A Termoli va davvero a rilento il settore privo di idonei spazi per crescere TERMOLI. “Mancanza di spazi per la cultura in città”: se ne parla spesso e (quasi) da sempre. Con cinema singhiozzanti, teatri inesistenti, auditorium spettro, gallerie d’arte pressoché inesistenti e i noti problemi della biblioteca, la cultura a Termoli va davvero a rilento e non restituisce di certo il giusto fregio a una città che potrebbe avere come volano, in attesa ovviamente di un reale rilancio turistico, proprio il mondo della cultura.

Dal premio Termoli all’internazionale Kimera film festival, fino alle tante opere “buttate” negli scantinati della Schweitzer: ce ne sarebbe di cultura da raccontare in città e chiacchierando con il sindaco Sbrocca ci rivela che: “Noi, come amministrazione, ci stiamo attrezzando realmente. I nostri sono programmi a medio termine perché le strutture devono essere create ex novo”. Un’attenzione chiara e prioritaria, quindi, che tira in ballo anche la

Troppi rifiuti vicini al cimitero

nota questione dell’auditorium di via Cina. “La quasi ultimata struttura di via

di quanto precedentemente ipotizzato dall’ex sindaco Di Brino. Obiettivo, per cui, sarà “utilizzare

A Guglionesi l’opposizione torna a denunciare l’anomalo scempio ambientale GUGLIONESI. Il gruppo Unità democratica, che rappresenta l’opposizione al comune di Guglionesi, torna alla carica sullo scempio dell’accumulo rifiuti nei pressi del cimitero. “Ci vediamo costretti ancora una volta a denunciare l’assenza assoluta di un’azione amministrativa diretta alla tutela dell’ambiente. In particolare sulla gestione dei rifiuti. Ecco come appare l’area adiacente il cimitero. E’ più di un anno che la minoranza denuncia lo stato di degrado i cui versa l’area. Cosa aspetta l’amministrazione comunale ad attuare un piano di bonifica e ad intensificare i controlli? Cosa aspettano gli organi

di controllo e tutela a predisporre interventi sostitutivi dell’autorità sanitaria locale, la quale di fronte alle reiterate segnalazioni e denunce da parte della minoranza e di alcuni cittadini si mostra assente ed impreparata. La totale assenza ed un ostentato disinteresse hanno prodotto un solo risultato: rifiuti abbandonati, isola ecologica ancora chiusa nella parte nord. Misteri della politica locale che riesce cosi a realizzare una curiosa correlazione: aumento delle tasseabbassamento della qualità dei servizi. Per questa vicenda tempo addietro il Noe effettuò un blitz a Guglionesi.

Campomarino via la disCariCa abusiva

Cina – afferma il Sindaco – restituirà presto una bella sorpresa ai tanti termolesi perché la utilizzeremo in maniera congrua per gli spazi che ha e sarà un luogo che vedrà protagonista l’arte”. Meno associazioni ma più selezionate, in linea e attinenti quasi esclusivamente all’arte, a dispetto

Il sindaco ha firmato l’ordinanza per la bonifica dell’area in contrada Ramitelli

che, alla luce delle grandi vetrate e del non essere ottimale, potrebbe trovare un utilizzo alternativo”. … eppure alla Schweitzer giacciono negli scantinati a rovinarsi opere da elevatissimo: “Che nessun termolese si preoccupi, stiamo già affrontando la questione e abbiamo un reale progetto di recupero di queste espressioni artistiche che, in un valore numerico superiore alle 400 unità, potrebbero trovare locazione espositiva quanto prima”

CAMPOMARINO. Il sindaco di Campomarino Gianfranco Cammilleri ha firmato l’ordinanza urgente con la quale si dispone la bonifica della strada

in contrada Ramitelli dove, un anno fa, un bilico agganciato ai clan malavitosi campani - secondo le indagini delle Procure - ha scaricato montagne di spazzatura destinate alle discariche e invece smaltite, illegalmente, nei campi del BassoMolise. La rimozione della spazzatura è in corso da questa mattina, dopo il dissequestro dell’area interessata che è finalmente arrivato, anche grazie alle recenti segnalazioni dei media. «La pulizia dell’area - si legge nella nota informativa - è stata possibile grazie all’intervento del Sindaco Cammilleri che con ordinanza contingibile ed urgente n. 14 del 15 ottobre 2014 ha ordinato ad una ditta specializzata la rimozione dei rifiuti che da analisi effettuate di recente sono classificati come “non pericolosi”». Le balle di immondizia alte tre metri erano state accatastate nel bel mezzo di una strada interpoderale in contrada Ramitelli. Arrivano dalla Campania e fanno parte del business delle ecomafie: sono l’ultimo anello di una raccapricciante catena di sversamento illegale di rifiuti scoperto dall’Antimafia di Bari con l’operazione Black land.

l’auditorium 365 giorni l’anno con laboratori interattivi”. Futuro certo per via Cina ma restano comunque le tante domande sullo spazio esposito di centro città, quello per intenderci alle spalle della Finanza, e anche lì Sbrocca ha idee chiare: “qualora dovesse trasferirsi la Finanza, che come noto si sta espandendo grazie a un incremento di personale, potremmo ipotizzare di utilizzare questi spazi e trasferire le opere attualmente nel palazzo adiacente

il mobility week europeo anChe a termoli Con CittadinanzAttiva si è parlato di diritti nel campo del servizio di trasporto pubblico TERMOLI. Parlare di diritti nel campo del servizio di trasporto pubblico locale può apparire irriverente visti i tagli al servizio, ma per CittadinanzAttiva ciò non toglie che le prerogative dei cittadini-utenti vadano salvaguardate. Per questa ragione, domenica mattina in piazza Monumento, Francesca Tripoli e le altre aderenti hanno

promosso la giornata di mobilità col mezzo pubblico, divulgando opuscoli con queste nuove opportunità. Per questo motivo la Commissione Europea ha pubblicato un manuale dal titolo “European Mobility Week Handbook”. Il manuale intende fornire informazioni e consigli utili alle autorità locali che hanno intenzione di

partecipare alle iniziative della Settimana europea della mobilità e alla Car-Free Day. All’interno del manuale è contenuta una ricca raccolta di idee e informazioni utili per organizzare nel migliore dei modi l’iniziativa e per costruire azioni che possano restare in vigore in modo permanente anche a conclusione dell’evento


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Termoli

22 ottobre 2014

Porto, lA nUovA viAbilità Il progetto era rimasto bloccato da una decina d’anni. Ampliate anche le strade TERMOLI. L’Amministrazione Sbrocca, a distanza di poche settimane dal proprio insediamento, ha dato avvio alla fase finale di un progetto che era rimasto bloccato per circa una decina di anni: i lavori di ampliamento della viabilità di collegamento del porto di Termoli.

Si tratta di una strada di notevole importanza per Termoli poiché ripristina le arterie principali della zona sud della città risolvendo l’annoso problema del passaggio di auto e pedoni nell’angusta strada retrostante la Capitaneria. In questo modo si faciliterà anche

zucchERIfIcIO sIndacaTI aLL’ERTa Per la Uil “bisogna puntare a garantire la continuità produttiva dell’impianto” TERMOLI. Sindacalisti in attesa degli eventi allo Zuccherificio del Molise, come il delegato Uila-Uil Luca Ferrero. “Sono troppi anni, ormai, che non riusciamo a vivere delle annate lavorative serene, come accadeva in precedenza”, puntualizza Ferrero. Intanto con l’accordo in rampa di lancio per il confezionamento dello zucchero e il ritorno del marchio autoctono sul mercato per l’esponente sindacale uillino si va a colmare un gap importante, poiché era anomalo trovare in circolazione prodotti scadenti, come lo zucchero del Marocco, e non quello dello stabilimento di Termoli. Intanto, è maturato un nuovo passaggio, quello della richiesta della scorsa settimana rivolta a tutti i capigruppo in Regione, che come attori di una componente istituzionale ancora socia unica al 100% è giusto che sappiano cosa accade in azienda. Infine, il capitolo dell’amministratore unico. A Fusco, dimissionario e in prorogatio, va comunque la riconoscenza per quello che sta portando avanti nella quasi vacatio. “Puntiamo a garantire la continuità produttiva, anche se la prossima campagna sarà basata su meno ettari seminati a barbabietola, in regresso rispetto alle ultime stagioni. Noi purtroppo siamo legati al prezzo dello zucchero. L’auspicio è che possa salire oltre i 400 euro la tonnellata, perché con il livello attuale non ci sono margini”

PEr D’AscEnzo confErmA DEi DomiciliAri Per le note vicende dell’assenteismo all’Asrem, le decisioni del Gip di Larino LaRInO. S’è preso i giorni necessari e, poi, ha reso note le proprie decisioni il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino, Rinaldo D’Alonzo, sul filone d’inchiesta legato all’assenteismo al poliambulatorio di Montenero di Bisaccia dell’Asrem. Entrando in merito agli interrogatori tenuti lo scorso giovedì, il giudice ha confermato i domiciliari per il dirigente medico ed ex sindaco del paese, Giuseppe D’Ascenzo, mentre per il dipendente difeso dall’avvocato Luigi Greco, sono state revocate le misure cautelari dopo

l’analisi della versione dei fatti fornita dall’indagato nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Libertà, invece, per l’autista Antonio Irace per il quale, però, è stata disposta la sospensione della durata di due mesi dal servizio. Intanto, l’avvocato Concetta Berardi rende nota l’intenzione di “fare ricorso in appello contro la sospensione dal servizio”. L’avvocato di D’Ascenzo, invece, si rivolgerà entro i prossimi dieci giorni al Tribunale del Riesame al fine di fare richiesta di libertà per il suo assistito

Evade dai domiciliari per andare a bere Ubriaco aggredisce i poliziotti TERMOLI. Nella serata di ieri, lunedì 20 ottobre, personale del Commissariato di Polizia di Stato di Termoli ha tratto in arresto C.A., residente nella città adriatica, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Larino. L’uomo, incurante della misura restrittiva a proprio carico, camminava barcollante in stato di ebbrezza alcoolica in via Del Mare a Termoli. Particolare che non è sfuggito agli uomini del Commissariato, i quali, peraltro, hanno subito riconosciuto C.A. , già noto alle forze dell’ordine poiché gravato da numerosi precedenti di polizia. Nella circostanza, in uno stato di visibile alterazione psico-fisica, l’uomo si è reso protagonista di comportamenti ostili ed oltraggiosi nei confronti degli operatori, proferendo minacce ed epiteti offensivi contro di loro. A tal punto, gli uomini del commissariato, con non poche difficoltà, hanno tratto in arresto C.A. nella flagranza dei reati di evasione, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.

l’accesso alla zona del porto turistico e si salvaguarderà la sicurezza degli operatori dei box per la vendita del pesce. Con deliberazione della Giunta Comunale dell’11.09.2014 è stato approvato il progetto definitivo, redatto internamente alla Struttura

comunale dall’Ing. Saverio Pio LONGO e dall’Arch. Andrea LO CONTE, che prevede la demolizione dei manufatti attualmente in concessione ai Cantieri CRAN di Umberto Ciarabellini e la conseguente apertura ed allargamento della strada di collegamento con il

porto; sono previsti inoltre nuovi percorsi pedonali, ulteriori stalli di sosta, segnaletica stradale atta a garantire, oltre l’accesso agli autoveicoli, mezzi pesanti e di soccorso, la sicurezza dei pedoni transitanti lungo la scalinata di collegamento con Via Carlo Del Croix.

TRIvELLazIOnI I PERIcOLI IncOMbOnO A preoccupare è il decreto Renzi che ha lanciato lo Sblocca Italia TERMOLI. Sta creando non poche discussioni il nuovo decreto Renzi indicato con il nome di Sblocca Italia”. Un motivo dovrà pure esserci, infatti, se a schierarsi contro la manovra tesa al rilancio nazionale sono stati addirittura i Vescovi di Abruzzo e Molise attraverso un comunicato diramato appena una manciata di giorni fa. Con il desiderio di capirci di più, abbiamo incontrato Marcella Stumpo, attivista bassomolisana e presidente della fondazione Milani, da sempre impegnata nella difesa del territorio. “Nonostante il pronunciamento del consiglio comunale monotematico circa il no alle trivellazioni, il decreto Sblocca Italia vanifica integralmente le nostre scelte e questo è un rischio enorme che espropria i cittadini e i

diretti rappresentanti di comune, provincia e regione, del diritto di decidere da sé il futuro del proprio territorio. La Costituzione sancisce che il territorio è di proprietà dei cittadini e il decreto Sblocca Italia smentisce così un diritto costituzionale della cittadinanza”. Motivazioni radicate che spingono la Stumpo a chiedere fermamente a Laura Venittelli e Roberto Ruta di “attivarsi radicalmente per la difesa del nostro territorio”. Stumpo chiede così agli stessi rappresentanti politici di votare contro lo Sblocca Italia perché “la loro prima responsabilità è difendere i propri elettori”. “Il decreto Sblocca Italia – conclude – è la fine della democrazia”.

PREOccuPaTI PER IL TERMOLI caLcIO L’associazione Gente di Mare ringrazia Nicola Cesare e attende speranzosa TERMOLI. L’Associazione Gente di Mare esprime seria preoccupazione sulla situazione di incertezza che continua a regnare intorno al Termoli Calcio, situazione palesata dalle dichiarazioni del dimissionario Nicola Cesare durante le interviste rilasciate nel post-gara contro il Fano. Dalla nostra costituzione abbiamo sempre affermato, come riportato dallo statuto dell’associazione, che siamo a tutela sia dell’immagine del Termoli Calcio che della città che rappresenta, e ad oggi entrambe stanno purtroppo subendo umiliazioni, per ora solo sportive, con l’ultima posizione in classifica per motivi oggettivamente inspiegabili. Teniamo a precisare che il ruolo dell’associazione in questi mesi è stato esclusivamente quello di spronare la città e le forze imprenditoriali locali, senza mai entrare a far parte del Consiglio direttivo della A.S.D. Termoli Calcio e quanto meno in decisioni tecnico-amministrative della stessa. Allo stesso tempo Presidente, Consiglio direttivo e dirigenti vari della A.S.D. Termoli Calcio non hanno mai avuto coinvolgimenti e non hanno mai influenzato e/o condizionato le decisioni ed i modi di operare dell’Associazione che ha sempre agito in piena autonomia e soprattutto, qualora ci si possa rimproverare qualcosa, in buona fede. Ci è stato richiesto dalla Società di prendere in carico la gestione di alcuni aspetti societari ma, conoscendo i nostri limiti organizzativi, abbiamo preferito rinunciare. Abbiamo invece accettato di buon grado la gestione della campagna abbonamenti ritenendo di poterla svolgere con professionalità e, in base al tipo di campionato prospettato dalla Società ed alla crisi economica che

ha colpito duramente anche il nostro territorio, riteniamo di aver assolto egregiamente alla richiesta ottenendo un ottimo risultato.

ore decisive per il futuro del Termoli Calcio, speriamo quindi che il Presidente possa trovare l’accordo migliore per il futuro del Termoli

Ringraziamo Nicola Cesare per le tre o quattro volte che ci ha voluto coinvolgere in riunioni informative sullo stato dei fatti, mentre avremmo volentieri fatto a meno di essere informati sulle beghe tra i componenti del Consiglio Direttivo e se stesso, ritenendo di non essere noi gli interlocutori giusti per tali problematiche interne alla Società. Informazioni, le suddette, per le quali siamo stati probabilmente usati anche e soprattutto come mezzo di diffusone tra le varie componenti del tifo termolese e le istituzioni. Esortiamo pertanto Nicola Cesare a non coinvolgerci più in riunioni e/o incontri, così come d’altronde espresso dal momento della nostra costituzione e presentazione alla Società. Sappiamo inoltre che queste sono

Calcio con le nuove forze imprenditoriali che, ancora una volta, pare siano di fuori regione, a conferma quindi dell’immobilismo dell’imprenditoria cittadina, dalla grande industria all’artigiano ed al piccolo commerciante. Esclusi alcuni cittadini (tra i quali disoccupati e pensionati) ed imprenditori che hanno sostenuto l’Associazione Gente di Mare, pochissimi sembrano essere interessati a spendere soldi nel calcio cittadino. Qualora non vadano in porto le trattative di queste ore, chiediamo all’Amministrazione Comunale di cercare di trovare la migliore soluzione affinché la maggiore società sportiva della città non sia causa di umiliazione oltre che sportiva anche in termini di immagine per la città di Termoli.



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O pinioni

22 ottobre 2014

Oggi seminario nell’aula “Pasteur” del III Dipartimento Agricoltura dell’Unimol

Conoscere e diffondere l’agricoltura sociale Relatore Roberto Finuola, esperto e consulente del Comitato Economico e Sociale Europeo Un seminario sull’Agricoltura sociale, il nuovo comparto del settore che “comprende diverse tipologie di attività: educative e formative: terapeutiche e riabilitative, nonché attività di assistenza alla persona e d’inserimento lavorativo”. Una innovazione soprattutto culturale, che si aggiunge all’agricoltura produttiva e ambientale. Un passo avanti verso le categorie formate da soggetti deboli ma nella condizione di dare un contributo fattivo e di qualità. Il seminario si tiene oggi, a cominciare dalle 10,30, nell’aula “Luis Pasteur” del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’università (Terzo edificio polifunzionale di De Sanctis). In primo luogo il seminario si pone di far conoscere la situazione normativa e le esperienze che caratterizzano il comparto dell’Agricoltura sociale a livello europeo e nazionale. In secondo luogo intende valutare, assieme agli addetti ed alle istituzioni coinvolte, le potenzialità dell’agricoltura sociale nel caso molisano nel quadro definito dal nuovo ciclo di programmazione europeo. E’ rivolto agli studenti dell’Ateneo molisano, ma anche a tutti gli operatori professionali ed agli agenti di sviluppo presenti sul territorio. Relatore Roberto Finuola, esperto e consulente del Comitato Economico e Sociale Europeo, cui seguiranno gli interventi programmati degli Assessori alle Politiche agricole e alle Politiche sociali della Giunta regionale del Molise.

Lavoro, va cambiato il modo di pensarlo L’intervento di Dante Cicchini* Quando si vivono drammatici momenti di passaggio da una fase ad un’altra della storia collettiva, come può essere considerata l’attuale crisi, ci si domanda con frequenza e affanno quali debbano essere gli atteggiamenti, le proposte e le azioni concrete da mettere in atto. In verità in primo luogo tutti noi guardiamo ai decisori pubblici, o almeno a quanti avrebbero tale compito, cioè ai politici, agli imprenditori, agli uomini della grande finanza, nella speranza che sappiano trovare quelle soluzioni coraggiose in grado di farci uscire dagli affanni. Ma tutto questo è sufficiente? Possiamo oggi affidare a queste persone, spesso responsabili di aver condotto il nostro mondo nell’attuale situazione drammatica e capaci solo di garantire i propri finanziatori, le sorti del nostro futuro? Mai come in questi momenti ci si è accorti dell’insufficienza dell’attuale sistema democratico che ha subito profonde erosioni nei decenni ed è oggi spesso ridotto ad un’oligarchia fatta di media e finanza, di lobbies, di cinico interesse personale. La crisi della politica, tante volte denunciata, è in realtà crisi di un modello statuale che non ha saputo rigenerarsi e ha quindi finito per ripiegare verso forme sempre meno partecipative e democratiche. Non si tratta però solo di cambiare un gruppo dirigente incapace e talvolta corrotto ma di rivoluzionare la modalità stessa di costruire lo spazio pubblico, a partire da nuovi protagonismi. In primo luogo è necessario che vi sia un profondo desiderio di cambiamento nel cuore delle persone, affinché si sentano direttamente chiamate in causa come protagoniste. Inoltre bisogna che il cambiamento sia concreto e visibile, in modo da dare la percezione chiara a tutti della tra-

sformazione in atto. Infine, è necessario porre in rete le risposte individuali o dei differenti soggetti sociali affinché dal loro insieme scaturisca un nuovo progetto sociale di autentica crescita. Faccio degli esempi. Lo scontrino non richiesto, il lavoretto fatto in nero, la raccomandazione per il figlio da sistemare, il favore fatto all’amico: per rinunciare a tutto questo, che è costume abituale della nostra vita sociale, si devono avere convinzioni profonde e anche una messa in comune esplicita delle scelte, in modo da poterla condividere o, quanto meno, da sentirsi interpellati nella propria coscienza. E non può limitarsi a rettitudine personale: questa ne è il presupposto, ma non basta. Bisogna che organizzazioni sociali la sostengano e la condividano, senza riserve. Ecco perché è così importante che nascano associazioni antiusura e antiracket, che associazioni di categoria caccino i soci evasori, che movimenti e partiti non indugino nel prendere le distanze da corrotti e corruttori. Il nostro Paese può uscire dalla crisi soltanto se riacquista consapevolezza di essere comunità, prima ancora che sistema di regole ed istituzioni. Quanti di noi oggi, però, investono sulla vita collettiva come elemento di crescita personale e comunitaria? Quanti credono davvero che nel “noi” vi è la pienezza dell’”io”? La crisi nasce dalla potente ideologia individualistica che è cresciuta negli ultimi decenni del XX Secolo e può essere superata solo quando questa sarà sconfitta. Convincerci di questo, però, è difficile e solo i corpi sociali possono aiutarci a riscoprire la bellezza delle relazioni buone e improntate alla crescita di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Impegnativo percorso culturale, coraggiosa scelta personale, condivisione comunitaria di questa progettualità ed infine riproposizione della stessa in chiave politica: da qui parte quella ricostruzione dal basso di cui sentiamo tutti l’urgenza. E da qui riprende fiato la nostra democrazia. *Presidente Reg.le ACLI

L’acqua del mare è il nostro vero petrolio In Italia le perforazioni “offshore” avvengono a profondità (150200 metri) di gran lunga inferiori rispetto ai 1500 metri della Louisiana. Ciò nonostante si ritiene che i rischi legati all’attività estrattiva non debbano essere sottovalutati; soprattutto le conseguenze di un incidente che avesse a verificarsi nell’Adriatico riuscirebbero catastrofiche. A parlare in questi termini, fu l’allora sen. Giuseppe Astore nel rivolgere un’interpellanza al Ministro dello Sviluppo economico ed a quello dell’Ambiente. Secondo gli esperti, effetti di eventi del genere impatterebbero negativamente 50 anni a venire. Perciò, quanto gi si è verificato altrove, deve costituire un monito per le istituzioni e per le autorità competenti a valutare attentamente i rischi di incidenti analoghi nell’Adriatico. Purtroppo il Decreto “Sblocca Italia” è andato nella direzione di far passare trivelle e rimborsi al punto che si è pensato di accontentare alcune Regioni somministrando una “social card” e sgravi fiscali da estendere ad ogni ente il cui territorio fosse interessato. Addirittura la Basilicata non ha mancato di ringraziare il Governo centrale per fare uscire dal patto di stabilità interno le maggiori “royalties” erogate dalle Società petrolifere. Naturalmente queste eventualità hanno creato turbamento nella pubblica opinione; e, di questo, si sono fatte carico le Regioni e tanti Comuni, tra cui quello di Termoli e quello di Tremiti. E giustamente perché, delle oltre 100 piattaforme estrattive “offshore” italiane (di proprietà dell’’Eni e dell’Edison), le principali si trovano ubicate proprio in Adriatico. A queste vanno aggiunte quelle mobili, già operanti per la ricerca di nuovi giacimenti, ed un’altra ventina appartenente, per la maggior parte, a Compagnie straniere come la “Northern Petroleum”, la “Petroceltic” e la “Puma”, recentemente autorizzate ad iniziare i sondaggi in Puglia, in Emilia-Romagna, nelle Marche, in Sicilia, in Sardegna, in Abruzzo ed in Molise. Chi si allarma ritiene che le ricerche sottomarine (quelle in corso e quelle di prossimo avvio nei fondali dell’Adriatico) facciano intravvedere ulteriori e pericolose ricadute in un’area già fortemente compromessa in termini di inquinamento. Ecco perché si vorrebbe sapere dal Governo se le previste procedure di valutazione dei rischi legati all’attività estrattiva siano state condotte con il massimo rigore scientifico e fondate su di ogni corretto principio di precauzione ambientale. In più si auspica che siano stati attentamente verificati i sistemi di sicurezza posti a corredo degli impianti ed apprestati i più adeguati piani di emergenza. Naturalmente la questione centrale che si pone è se, a fronte del beneficio rappresentato dai non esaltanti introiti petroliferi, il Governo abbia correttamente valutato il rischio di una catastrofe i cui costi si rivelerebbero difficilmente sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. A tale proposito non manca chi, realisticamente, grida, a gran voce, che “l’acqua stessa del nostro mare, e quella limpida e cristallina delle Tremiti, rappresenta il ‘nostro’ petrolio, il lavoro e la fonte di reddito per migliaia di cittadini“. Ecco perché, nel corso di altre manifestazioni, all’allora collega isolano Calabrese telefonò l’exSindaco Di Brino per esprimergli solidarietà (“E’ una battaglia da condurre tutti insieme“). Lo stesso sta facendo oggi il primo Magistrato della comunità termolese avv. Sbrocca. In Molise, haimé, ritengono di potere nutrire un’altra paura: gli esperti dicono che il petrolio del basso Adriatico sia di cattiva qualità; che sia bituminoso e che abbia un alto grado di idrocarburi pesanti. Per di più sarebbe ricco di zolfo. Inoltre che le attività di perforazione e di produzione dal fondo marino contribuirebbero, già oggi (per il 2%) all’inquinamento. A completare il quadro ci sarebbero i fluidi ed i fanghi perforanti usati per portare in superficie i detriti, tossici e difficili da smaltire, con tracce di cadmio, di cromo, di bario, di arsenico, di mercurio, di piombo, di zinco e di rame. Tutti minerali pericolosi anche da smaltire.


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