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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 217 - giovedì 23 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno ai precari Protezione civile

L’Oscar del giorno lo assegniamo ai precari della Protezione Civile. Hanno avuto la forza di ribadire con forza la necessità che la Regione tuteli il loro operato all’interno della struttura. Al momento sono fuori da qualsiasi possibilità lavorativa per una manciata di soldi. Certamente, non sono i soli visto e considerato che dalla Formazione professionale fino al 118 un turbine sta cancellando posti di lavoro e servizi. I precari della Protezione civile hanno, però, ritenuto di chiedere senza remissione di peccato le dimissioni del consigliere delegato, Salvatore Ciocca.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca

Ieri le Biomasse Oggi lo Zuccherificio

Servizi alle pagine 3 e 13

Il Molise si ribella Servizi alle pagine 3 e 13

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Sta rispondendo colpo su colpo ai precari del settore della Protezione civile. Sta impiegando tempo utile da destinare a cercare di trovare soluzioni e, soprattutto, strategie per il settore per imbracciare la penna e tentare di dare giustificazioni al suo operato e al fatto che i precari dovranno restare a casa senza lavoro. Ma un’istituzione può cancellare, di colpo, posti di lavoro e speranze di vita pur comprendendo ragioni di bilancio? La gomma per cancellare è facile da usare. Ma la politica non dovrebbe dare soluzioni?


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23 ottobre 2014

Abile nel mettere in risalto gli aspetti positivi della sua gestione, del feeling con il rettorato, e nel non fare cenno alle difficoltà di dialogo con la giunta regionale

Candido Paglione: l’esperienza della politica per tornare nel giro Che l’Esu torni ad essere un Ente efficiente e di reale sostegno alla popolazione universitaria, è un auspicio che supera a piè pari gli “opportunismi” del presidente Paglione Già sindaco di Capracotta, consigliere provinciale a Isernia e consigliere regionale, Candido Paglione è il presidente dell’Ente per il Diritto allo Studio del Molise (Esu). Con quel cumulo di cariche e di esperienze alle spalle ha voluto dare subito un segnale di fattività approvando le graduatorie provvisorie per l’assegnazione delle borse di studio (provvidenze economiche e servizi per il diritto allo studio universitario), relative all’anno accademico 2014/15. Ne abbiamo dato notizia ieri su queste pagine. Torniamo brevemente sull’argomento per indicare che le soluzioni amministrative non prescindono mai dalla qualità degli amministratori. Le borse di studio, come si sa, vanno agli studenti più bisognosi e meritevoli dell’ateneo. Paglione ha voluto sottolineare come sia stato capace di definire le procedure celer-

“Eolico a Montecilfone, qui si bara” Emilio Izzo torna a denunciare la questione e oggi terrà una conferenza stampa

mente, in modo che siano disponibili già all’inizio della anno accademico. Non succedeva da tempo. E sull’abbrivo della propria soddisfazione ha dichiarato di voler rapidamente concludere gli ultimi adempimenti burocratici per il trasferimento della sede dell’Esu presso i locali di proprietà dell’università messi a disposizione dal rettore Palmieri, all’interno del III edificio polifunzionale in Via De Sanctis. Un sollievo finanziario per l’Ente e una razionalizzazione organizzativa quanto mai opportuna. Un Ente per il Diritto alla studio fuori dall’area universitaria è anacronistico. La “correzione”, come ha tenuto a sottolineare il presidente Paglione, la si deve al rettore Palmieri. Buone nuove intanto anche per gli studenti delle sedi di Isernia e Pesche: a breve l’Esu sarà nella condizione di garan-

CAMPOBASSO. “Come si ricorderà, nel giugno scorso, presso l’Assessorato alle Energie della regione Molise, alla presenza del presidente della commissione competente dott. Riccardo Tamburro, si tenne la conferenza di servizio, relativa all’impianto eolico da erigersi nel comune di Montecilfone, nella quale, a seguito di forti rilievi della direzione regionale ai beni culturali del Molise, il responsabile regionale dovette negare l’autorizzazione decidendo di inviare il tutto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le decisioni finali”. Lo torna a scrivere Emilio Izzo che ha già denunciato l’accaduto. “L’iter prevedeva e prevede tre mesi per l’inoltro, termine

tire pienamente il diritto al servizio mensa anche per loro. L’accortezza politica unita a quella amministrativa ha suggerito a Paglione di mettere in risalto gli aspetti positivi della sua gestione, di sottolineare il feeling con il rettorato, e di non fare cenno alla difficoltà finanziare, alle difficoltà di dialogo con la giunta regionale, che pure sono problemi evidenti e condizionanti. Magari verranno a galla, perché ci sono. E ancora una volta sarà l’esperienza politica a fare da ammortizzatore. Indipendentemente da questi aspetti, che l’Esu torni ad essere un Ente efficiente e di reale sostegno alla popolazione universitaria, è un auspicio che supera a piè pari gli “opportunismi” del presidente Paglione. Dardo

scaduto lo scorso 22 di settembre. Eppure, entro tale scadenza, nulla è pervenuto sui tavoli romani, anzi, ben altro ed inquietante aspetto è apparso all’orizzonte! Pensate, alla chetichella, senza far nulla trapelare, il nuovo dirigente regionale che nel frattempo ha sostituito l’uscente Tam-

burro, destinato alla sanità (perché?!), ha convocato, senza rispetto di alcuna regola cristallina, una nuova conferenza di servizio sullo stesso tema ed oggetto, lasciando tutti gli addetti alla difesa della cosa pubblica sconcertati ed allarmati! Ma stiamo scherzando?! Trattasi di un vero e proprio blitz! Oggi, alle ore 9.30, davanti all’assessorato in questione in contrada Colle delle Api a Campobasso,

terremo una conferenza stampa per chiarire i lati oscuri della vicenda e per ricordare che, aldilà di quanto già stabilito in maniera sacrosanta nella scorsa conferenza di servizio, grava sull’intera vicenda un’inchiesta della procura di Larino scaturita da un esposto denuncia già divulgato all’opinione pubblica e che farà scoppiare il bubbone eolico selvaggio in Basso Molise. Nel giugno scorso eravamo presenti al tavolo regionale per certificare la discussione, i passaggi e la conclusione; ugualmente faremo domani così come democrazia e rispetto dei ruoli impongono. Ancora una volta saremo paladini a difesa del paesaggio dall’attacco di centrali nefaste e da interessi sconsiderati”.

L’ INTERVENTO

Bifernina, se invece delle parole ci fossero stati i fatti di Vincenzo Cordisco

Ogni volta che succede un incidente sulla Bifernina, e purtroppo succede sempre più spesso, ecco che si spendono fiumi di parole e pubblicazioni a iosa di comunicati stampa di chi si indigna per l’accaduto, si addolora ma mai nessuno che, con carte alla mano e progetto in mente, ha una proposta per la sua messa in sicurezza. Parliamo di una strada oramai trafficatissima e percorsa da qualsiasi mezzo, certamente auto e pullman, camion di qualsiasi tipo e dimensione, ma anche da trattori e treruote. Un fritto misto che rende la corsia unica per senso di marcia assolutamente insufficiente. Ogni giorno percorro la Bifernina e mi sciroppo 150 km, tra andata e ritorno, per recarmi al lavoro e ringrazio il Signore per averla scampata, ogni giorno rivolgo mentalmente ai politicanti di questa Regione le stesse domande: perché non ci si è occupati e preoccupati, in questo ultimo decennio, dello sviluppo che questa via di collegamento potrebbe portare ma, soprattutto, della incolumità dei molisani. L’unica risposta che riesco a darmi è che questo tipo di soluzione ed intervento non porta voti, in quanto da anni oramai si ragiona solo in questi termini. È meglio lasciare i molisani al proprio destino, alle difficoltà giornaliere nel percor-

rerla, salvo poi impegnare tempo (a mio avviso sprecato!) per il progetto faraonico dell’autostrada del Molise con una ipotesi di spesa per miliardi di euro per fare cosa? 36 caselli, territorio devastato da gallerie, ponti e viadotti, dimenticando, o facendo finta di dimenticare, il dissesto idrogeologico che devasta la nostra Regione. Quanti anni ci vorrebbero, e quanti soldi, per la realizzazione? ed allora, è valsa la pena in questi anni di continuare a credere in un opera che non assicura e rassicura nessuno, mentre invece in tutto questo tempo perso si poteva lavorare alacremente e fattivamente sul miglioramento della Bifernina? Oggi saremmo in dirittura d’arrivo e con un po’ più di sicurezza stradale per gli utenti Come non rendersi conto che quanto proposto dal sen. Ruta, cioè impegnarsi in un collegamento migliore attraverso una riqualificazione ed un ammodernamento della Bifernina su un sistema di quattro corsie, sia la soluzione più rapida, meno costosa, meno invasiva per l’ambiente e per pensare, una volta tanto, al bene e alla sicurezza dei molisani? Come Presidente della federazione basso Molise del PD, mi farò parte diligente con un impegno fattivo, portando la discussione di tale problematica in tutte le sedi opportune in modo da sensibilizzare i vertici regionali ed istituzionali del partito affinché si affronti una volta per sempre la problematica, tralasciando lungaggini inutili e passando al progetto operativo. È anche di questo che i molisani hanno necessità per far si che tragedie come quella recentemente accaduta si potevano, e si possono, evitare.


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23 ottobre 2014

Assedio alla Regione, in 1.000 marciano su Campobasso Manifestazione di protesta contro le biomasse nel Matese per chiedere l’annullamento delle autorizzazioni a costruire CAMPOBASSO. “Marciare per non marcire”. E’ uno degli striscioni che primeggiava tra i manifestanti che dal presidio matesino si sono spostati nel capoluogo molisano per dire no alle biomasse. Sono settimane ormai che i cittadini vigilano sul cantiere della centrale di Campochiaro nella cui zona devono sorgere due strutture di diverse dimensioni. Una storia che è approdata anche sulle pagine della cronaca nazionale per il coinvolgimento indiretto, nella centrale più piccola, del presidente della Giunta regionale Paolo di Laura Frattura e che vede il marito del capo di gabinetto del governatore essere progettista dell’opera nonché socio della società Civitas per lo 0,5% delle quote. Il restante 99,5% fa capo invece alla società C&T già soci di Frattura nell’altra ditta, la Biocom, già sotto inchiesta alla Procura di Campobasso e che vede iscritti nel registro degli indagati sia il governatore Frattura sia il liquidatore Del Cioppo. L’altra centrale invece dovrebbe sorgere sul territorio di San Polo Matese e fa capo agli abruzzesi Di Zio. Tre giorni fa il funzionario regionale ha sospeso in autotutela le autorizzazione a costruire

fino al 5 novembre 2014. Ma questo non basta, non è sufficiente per i manifestanti che vogliono, pretendono, l’annullamento dal governo regionale. Ci vuole però una delibera di Giunta che attesti il sopraggiunto interesse pubblico che possa giustificare l’annullamento delle autorizzazioni. Ma qui, qualche problema c’è. I componenti dell’esecutivo non sembrano dispo-

sti, tutti insieme, ad assumersi tale responsabilità che potrebbe comportare una rivalsa da parte delle società interessate alle biomasse a chiedere poi un risarcimento danni. Insomma, una bella gatta da pelare per il governo di centrosinistra. Intanto, a proposito della sospensione, il senatore Ulisse Di Giacomo avverte: “La sospensione delle autorizzazioni alla costruzione delle centrali a biomasse del Matese ha lo stesso valore della " carta igienica ". Frattura, invece di fare il furbo su consiglio dei suoi avvocati, deve invece procedere alla "revoca" del provvedimento, dopo deliberazione della giunta regionale, per " manifesto interesse pubblico ". In assenza di tutto ciò, il provvedimento non ha nessuna valenza legale e lui sta commettendo un abuso d'ufficio, oltre che preparare il terreno per i suoi amici per una eventuale rivalsa nei confronti della Regione Molise. Per cui la smettano, lui e Ruta, di prendere per il c....i molisani. Su questa brutta storia si andrà fino in fondo; le carte sono pronte”. A manifestare non c’era solo la popolazione matesina. E’ l’intero Molise che protesta con la partecipazione di cittadini delle zone più colpite come Larino. Cosa succederà adesso? La palla passa a Frattura anche se si vocifera che il centrosinistra stia prendendo tempo in attesa che si pronunci il Tar Molise.

L’ INTERVENTO

Caro Matese, attento ai padri distratti Caro Matese, in questo contesto di allarme ambientale in molti si chiedono per quale motivo proprio noi, che da trent’anni ormai siamo in prima linea per difenderti e valorizzarti con l’istituzione di un parco, non ci siamo fatti vivi al presidio contro le ormai famigerate centrali a biomasse. Tu già sapevi, e senz’altro non ti sei meravigliato, che da sempre siamo favorevoli alla realizzazione degli impianti alimentati con fonti energetiche RINNOVABILI (eolico, fotovoltaico o biomasse che siano). Lo siamo sempre stati e lo siamo ancora, convinti che solo con lo sviluppo di queste fonti di energia e la riduzione dell’uso dei combustibili fossili si può sperare di contrastare efficacemente il cambiamento climatico in atto. In particolare le biomasse sono da considerare una delle fonti energetiche più importanti per il raggiungimento in Italia degli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati dall’Unione Europea. Le biomasse inoltre rappresentano una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente, anche perchè concorrono all’integrazione del reddito agricolo, alla valorizzazione dei suoi sottoprodotti che altrimenti sarebbero trattati come rifiuti tout court. Non siamo però per la produzione di energia ad ogni costo e dovunque, come sappiamo che esistono differenze importanti sui rischi nell’impiego delle diverse fonti di energia (per esempio tra il cippato e la pollina). È per questo che non ci siamo schierati per il no senza se e senza ma ed è per questo chiediamo (da sempre) che la Regione metta mano alla propria normativa in materia e si doti di un piano energetico. Vedi, caro Matese, purtroppo, ti sei ritrovato in una famiglia dove per troppi anni un padre distratto ha trascurato i propri figli e non si è minimamente preoccupato di stabilire delle efficaci regole di comportamento che potessero renderli forti, mettendoli al riparo da attacchi esterni, anche da coloro che nel proprio camino bruciano qualsiasi cosa e usano anche pellet di dubbia provenienza, da chi sversa nel Biferno e non solo nel Biferno, con scarichi abusivi, da chi abbandona rifiuti ingombranti, da chi ha costruito selvaggiamente

e da chi ti ha violato e ferito scavandoti fino nel profondo per estrarre materiale da costruzione. Per troppi anni coloro che avrebbero dovuto ripararti da tutto questo non l’hanno mai fatto, ora un'intera popolazione scende in campo e si mobilita; questo è un buon segno, ma adesso è ora di passare dalla “protesta contro” alla protesta corale perchè la Regione vari finalmente norme efficaci di programmazione del territorio e in materia di produzione di energia, che definisca le possibilità di localizzazione, le tipologie di impianti e i livelli di produzione in ordine alla riduzione delle emissioni di gas serra secondo gli obiettivi europei. Per troppo tempo la Regione ha colpevolmente evitato questi passi, giustificando le preoccupazioni dei cittadini. Certo, caro Matese, fa specie notare tra quanti ora protestano, la presenza di chi in passato poteva operare e non ha operato, oppure, addirittura, si è dato da fare attivamente per la realizzazione di quegli impianti che ora dice di non volere. Sarà un caso ma spesso sono le stesse persone che hanno preferito speculare e fare affari su iniziative industriali inquinanti e fallimentari sul piano economico, ma vantaggiose per pochi, lasciando morire intere comunità, condannandole alla marginalità e allo spopolamento e che non hanno mai mosso un dito per la tua difesa, per promuovere le tue ricchezze e le tue bellezze. Per questo siamo convinti (da sempre) che solo una politica di sviluppo basata sulla tutela del territorio possa garantire un futuro alle nostre comunità, e per questo chiediamo (da sempre) l’istituzione di quel Parco del Matese, che pure tanti cittadini chiedono da anni e che segna il confine tra il disordine, l’oblio, la marginalità, lo spopolamento, la disoccupazione e la bellezza, la tutela, la valorizzazione, la conservazione, lo sviluppo sostenibile e l’orgoglio e l’emozione di condividere con il mondo intero i tuoi profumi, i tuoi sapori, la tua cultura. Legambiente Molise


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23 ottobre 2014

Turismo, calano del 14,9% gli arrivi in Molise Diminuiscono anche le presenze del 20,6%. Un settore che non riesce a crescere CAMPOBASSO. Nel 2012 il settore turistico molisano, dopo l’aumento registrato nel corso del 2011 (+13,9% gli arrivi e +21,7% le presenze), torna a mostrare una diminuzione del numero dei turisti: la diminuzione degli arrivi e delle presenze nel 2012 rispetto al 2011 è rispettivamente del -14,9% e del -20,6%. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, per l’anno 2012, nell’insieme delle strutture ricettive, alberghiere e complementari, gli arrivi sono stati circa 178 mila (contro i 209 mila del 2011), di cui circa 164 mila italiani (-14,7%) e circa 13 mila stranieri (-16,6%), mentre le presenze sono state 540 mila, 498 mila provenienti dalle regioni italiane (-20,3%) e circa 42 mila stranieri (-25%), per un tasso di permanenza media – espresso dal rapporto tra presenze e arrivi – rispettivamente pari a 3 e 3,2 giorni, dato che vede in lieve flessione la permanenza media dei turisti sia italiani che stranieri. La diminuzione maggiore degli arrivi in regione si registra negli esercizi alberghieri dove le diminuzioni sono state del 16,3%, mentre le presenze sono diminuite del 19,4% che in valore assoluto significa 28.347 arrivi in meno rispetto al 2011 e 80.871 presenze in meno.

In relazione alle componenti della domanda, come si evince dai dati, la performance peggiore è determinata proprio dalla componente straniera che passa dai 15.692 del 2011 ai 13.082 arrivi nel 2012 con una diminuzione del 16,6%. I turisti italiani sono diminuiti di 28.436 unità che in termini percentuali vale una flessione del 14,7%. E purtroppo le cose non sembrano andare meglio anche nel primo trimestre del 2013. Dagli ultimi dati pubblicati dall’Isnart (Istituto nazionale Ricerche Turistiche) risulta che tra le località italiane le mete preferite del primo semestre 2013 sono state quelle del Centro e del Nord Ovest d’Italia (rispettivamente con il 26,4% ed il 25,9% dei viaggi entro i confini nazionali), seguite dal Mezzogiorno (24,4%) e dal Nord Est (23,3%); rispetto al 2012 si registra un incremento delle vacanze delle regioni nord occidentali ed un calo di quelle nel Nord Est ed al Sud. Nel dettaglio, Lombardia e Lazio sono state le regioni preferite per la vacanza dei primi sei mesi del 2013, accogliendo entrambe circa l’11% delle vacanze in Italia,

“Chi ha paura della Leopolda?” L’onorevole Venittelli rilancia una nuova politica per il Pd CAMPOBASSO. “Chi ha paura della Leopolda? Forse coloro che non inseguono il vero rinnovamento e non comprendono come la politica debba mutare pelle”. L’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli è intervenuta così nell’ampio dibattito che sta caratterizzando la vigilia della kermesse fiorentina organizzata dal segretario e premier Matteo Renzi e dal suo entourage. “La critica aprioristica di una minoranza del Partito democratico non fa che indebolire l’approccio riformista di una maggioranza che sa bene di avere nelle mani il destino del Paese e che fuori dalle liturgie istituzionali e dalle litanie partitiche, cerca slancio e idee per guardare al futuro”. La parlamentare molisana sarà nel capoluogo toscano sabato per coordinare un tavolo tecnico sul Jobs Act. “Strumentalizzare l’iniziativa assunta dalla Fondazione Open vuol dire non accettare che il rinnovamento passi per confronto continuo e costante. Ci si lamenta sempre di non avere più spazi di formazione per far crescere la classe dirigente, ebbene la nuova Leopolda a questo assolverà, forte del consenso che solo pochi mesi fa ha visto più di un elettore su 4 scegliere la via modernizzatrice tracciata dal presidente del Consiglio dei ministri e nostro leader”. Essere renziani non vuol dire alimentare correnti e componenti nel Pd, ma sposare una causa: quella di proiettare il Paese in Europa, con una velocità 3.0.

registrando un aumento delle preferenze rispetto al 2012 quando la meta preferita di vacanza era la Toscana, che per il 2013 rappresenta invece la terza scelta di viaggio (10,7% delle vacanze, in calo rispetto al 2012). Seguono Emilia Romagna (8,5%) e Veneto (7,5%). Il Molise chiude la classifica con solo lo 0,5% delle vacanze in Italia, in calo rispetto al 2012 quando la percentuale era prossima all’1%.

L’INTERVENTO

Bisogna rispettare gli accordi sul Pubblico impiego di Tecla Boccardo* "I contratti collettivi di lavoro del pubblico impiego sono fermi al 2010. Ebbene, se lo Stato non rispetta gli accordi, anche noi ci sentiamo sciolti dal rispetto di quegli stessi accordi e, dunque, non terremo più conto dei limiti previsti per gli scioperi nel settore. La disdetta riguarda anche tutti i successivi accordi in materia, firmati sulla base di quel Protocollo, ed è stata comunicata formalmente con lettera inviata all'Aran annunciando la decisione del Sindacato di disdettare il Protocollo del 2001 in merito alle procedure di raffreddamento e conciliazione relative alle prestazioni indispensabili in caso di sciopero. La disdetta riguarda anche tutti i successivi accordi in materia, firmati sulla base di quel Protocollo, la UIL chiede ancora di cambiare la Legge di Stabilità e a CGIL e CISL chiederà di avviare anche su questo percorso lotte unitarie”. Queste le parole forti del nostro Segretario Generale aggiunto Carmelo Barbagallo e la posizione della UIL che in Molise condividiamo fino in fondo. Non è più tollerabile, infatti, la disdetta unilaterale del contratto, né è più accettabile assistere all’aumento sproporzionato del debito pubblico, ad ogni livello, nazionale e regionale nonostante i risparmi generati dal blocco dei contratti, dal blocco del turn-over del sistema pubblico, dai sacrifici imposti ai cittadini, con l'aggravante che a livello locale le risorse diminuiscono, sono tagliati i finanziamenti e di conseguenza si riducono i servizi essenziali indispensabili come le scuole, gli ospedali pubblici, il trasporto pubblico, l’innovazione e ricerca. In una parola: i diritti di cittadinanza! La contrattazione che chiediamo e che vogliamo non pesa sui bilanci e nemmeno sulle tasche dei contribuenti: anzi aiuta a spendere meno, perché aiuta a spendere meglio! Ne beneficia l’amministrazione, ci guadagnano le famiglie e le imprese, ne giovano i lavoratori pubblici. Con i blocchi e i tagli, invece, ci perdiamo tutti, ci perde il Paese e come al solito i più deboli. Dunque, la Uil è pronta ad affrontare questa nuova sfida della disdetta degli accordi, affinché il Governo Renzi intervenga anche nel settore pubblico, sostenendo quei milioni di lavoratori che nell'indifferenza dei più garantiscono il sostegno allo stato sociale e assistenziale, certamente da migliorare e da rivedere, ma di sicuro non martoriando ancor di più categorie già fragili. Ben vengano i tetti di spesa ai manager pubblici, degli Enti doppione e i tagli alle super consulenze, ma orientando quelle risorse a favore di quei lavoratori che dignitosamente ogni giorno con sacrifici e a volte senza neppure gli strumenti necessari garantiscono un servizio alla collettività. *Segretario regionale Uil Molise


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23 ottobre 2014

Ieri nell’aula “Luis Pasteur” del III Dipartimento Agricoltura, ambiente e alimenti dell’università in Via De Sanctis un interessante seminario di studi

Conoscere e diffondere l’Agricoltura sociale Relatore Roberto Finuola, esperto e consulente del Comitato Economico e Sociale Europeo Un seminario sull’Agricoltura sociale, il nuovo comparto del settore che “comprende diverse tipologie di attività: educative e formative: terapeutiche e riabilitative, nonché attività di assistenza alla persona e d’inserimento lavorativo”. Una innovazione soprattutto culturale, che aggiunge valori e interesse all’agricoltura produttiva e ambientale. Un passo avanti verso i soggetti deboli ma in condizione di dare un contributo fattivo e di qualità al lavoro agroalimentare. Tutto questo ha fatto parte del seminario di studi tenuto ieri nell’aula “Luis Pasteur” del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’università (Terzo edificio polifunzionale di De Sanctis). Il seminario ha affrontato gli aspetti normativi e le esperienze già maturate a livello europeo e nazionale nella gestione dell’Agricoltura sociale. Quindi ha valutato, assieme agli addetti ed alle istituzioni coinvolte, le potenzialità dell’Agricoltura sociale nel quadro definito dal nuovo ciclo di programmazione europeo. Rivolto agli studenti dell’Ateneo molisano, della relazione svolta da Roberto Finuola, esperto e consulente, ne hanno tratto conoscenza anche gli operatori professionali e coloro che si occupano di sviluppo. Un qualche interesse lo ha mosso anche l’intervento dell’assessore regionale alle Politiche agricole che s’è impegnato a dare un contributo pratico e a creare le condizioni necessarie per saldare positivamente il lavoro agricolo con i soggetti sociali. L’assessore Petraroia, assente per precedenti impegni istituzionali, ha fatto pervenire una nota in cui, tra l’altro,

era scritto: Il Molise ha scelto con il Por 2014-2020 di orientare il 70% dei fondi strutturali europei sull’agricoltura per offrire un’opportunità competitiva alle tante aziende del settore assillate da concorrenza sleale e da limiti di estensione e di innovazione di processo e di prodotto. Contestualmente come mira a sottolineare la riflessione del seminario, si tratta di delineare e sostenere scelte strategiche di sviluppo incardinate sulla multifunzionalità dell’azienda agricola valorizzandone i tratti riferiti alla manutenzione del territorio in termini ambientali e alla salvaguardia sociale di intere comunità

Lettera aperta COMUNITA’ MONTANE, CESSANO DEFINITIVAMENTE IL 31 DICEMBRE 2014 ? di Albino Iacovone*

Caro Presidente Paolo di Laura Frattura, mi permetto di ricordarTi che il 31/12/2014 scade l’ ennesima proroga della gestione commissariale delle già soppresse Comunità Montane del Molise. Manca poco tempo a tale scadenza e, quindi,è opportuno sollecitare i Commissari affinchè provvedano, senza indugi, alla liquidazione definitiva di questi enti locali. Per favore, fai cessare questa assurda situazione che suona come beffa e dispregio ai veri, seri problemi che il Molise soffre da anni . Questa Regione non può più permettersi di mantenere ancora in vita strutture pubbliche già soppresse e che, sicuramente, rientrano nel novero di tutti quei sprechi che lo stesso Capo del Governo Matteo Renzi , giustamente,vi dice di tagliare . *Ex Sindaco e Consigliere della C.M.”Alto Molise” di Agnone

locali, di storia, tradizioni, culture millenarie, saperi e sapori, mestieri, eventi e costumi che rappresentano l’essenza dell’identità del Molise. “Agricoltura Sociale” deve indurci ad andare oltre la dimensione produttiva e competitiva dell’impresa agricola e spingerci a riflettere insieme sui servizi di trasporto pubblico, sulle scuole, sulla tutela della salute e sulle opportunità di lavoro di quelle realtà. Ci sono tanti esempi esaltanti in Molise di integrazione di reddito tra agricoltura e turismo, commercio, artigianato e ambiente. Esempi di fattorie didattiche e di imprese agricole in cui si svolgono attività di carattere terapeutico o socio-sanitario, su un modello di sviluppo integrato di questa natura l’apporto prezioso offerto dall’università del Molise agevolerà sul piano delle competenze e in termini tecnico-scientifici le nostre comunità a coniugare le proprie prospettive di crescita con la salvaguardia delle vocazioni territoriali e la tutela delle peculiarità e delle potenzialità del Molise. Bravo come sempre sul piano dialettico, l’assessore, ma estremamente sparagnino su piano pratico. Purtroppo. Di prospettiva, ancorché interessante, pare inoltre sul tema la proposta di legge formulata dai consiglieri pentastellati Manzo e Federico circa l’istituzione della Banca della Terra del Molise. Attraverso la quale sarà possibile destinare terreni incolti di proprietà regionale alla coltivazione diretta e/o alla creazione di fattorie sociali. Dardo

Lettera aperta CARO PETRAROIA, NON PUOI FARE SOLO CHIACCHIERE di Lucio Troise All’assessore Petraroia, sai benissimo che chi ti scrive non lo fa né per motivi politici né per posizioni preconcette: ci conosciamo da circa 25 anni e abbiamo condiviso molte battaglie quando io ero rappresentante sindacale e tu segretario della CGIL. Per questo, mi è ancora più amaro il constatare e il non comprendere il tuo atteggiamento e le tue prese di posizione che penalizzano Operatori portatori di diritti e quelle buone pratiche che potrebbero rappresentare un rilancio per i giovani del Molise. Sono ormai 15 mesi che parliamo dei problemi che attanagliano il mondo del lavoro, la Formazione Professionale, l’Orientamento nel Molise, ma sembra che tutto ciò che si dice nelle varie riunioni e tavoli tecnici siano solo parole sparse al vento.Ti scrivo, perciò, sperando di farti prendere atto di quando dannoso possa essere irrigidirsi in alcune posizioni e ricordandoti che solo chi è intelligente è capace di tornare sui suoi passi. Questa nostra regione accusa ritardi di anni in merito alle buone pratiche relative all’orientamento, di anni, quindi non imputabili al tuo lavoro, ma il tuo non agire per rimediare a questi ritardi fa precipitare la situazione: quindi, se gli altri hanno creato i problemi tu li stai traducendo in disastri. Più volte ti ho sentito elencare ciò che si sta facendo e snocciolare dati senza mai entrare nel merito. Ma tutto questo muoversi senza un obiettivo e senza una integrazione delle varie azioni svalorizza le stesse svuotandole di efficacia. L’impressione che dai è quella di una trottola che gira in maniera vorticosa ma non si muove da un punto fisso, non segue un percorso, non crea progresso se non quando il suo moto rallenta e la trottola cade. Negli ultimi 10 anni sono stati fatti tanti tentativi, sperimentazioni e prove tecniche sull’orientamento, e sempre i politici di turno hanno impedito di progredire non traducendo le sperimentazioni in azioni di sistema. Per questo quando sei stato delegato alla formazione professionale, all’istruzione e al lavoro, ero fiducioso di poter fare quel salto di qualità che permettesse di costruire qualcosa di buono per questa regione. Ora la mia delusione è tanta: tu non solo non vuoi fare il salto, ma, intestardendoti in alcuni atteggiamenti, stai buttando alle ortiche 9 anni di sperimentazioni e di soldi spesi. L’Orientamento oggi è quello strumento che, applicandosi a tutti, life long guidance, permette di creare quella sinergia tra i vari sistemi che moltiplica i risultati raggiungibili singolarmente; ovviamente il coordinamento non può che essere pubblico, altrimenti si creerebbero molte barriere e si finirebbe per non raggiungere l’obiettivo dell’integrazione . Non è accettabile come scusa per non agire la mancanza di fondi, perché è come se un padre di famiglia, davanti all’impossibilità di chiamare un’impresa per la manutenzione della casa, la lasciasse andare in rovina privando la sua famiglia dell’alloggio. No! Un buon capofamiglia ricorrerebbe ai lavori in economia intervenendo in maniera frammentata ma comunque efficace se c’è un progetto che fissa una meta. Per concludere Michele ti invito a trasformare “le chiacchiere” in “azioni” perché se continui con questo metodo e con questo ritmo, te lo dico con una frase di un famoso film, “Sei stato misurato, sei stato pesato sei stato trovato mancante”.


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Campobasso

23 ottobre 2014

evasore ToTale denunciaTo alla maGisTraTura Operazione della Finanza per omissione di redditi per 800mila euro Un’impresa del Capoluogo ha omesso di dichiarare redditi per circa 800mila Euro. E’ stato denunciato all’Autorità giudiziaria il legale rappresentante: aveva occultato libri e registri obbligatori per Legge. Verbalizzate infrazioni in materia di IVA ed Imposte Dirette. Risponderà del reato di cui all’articolo 10 del D.Lgs. 74/2000 (occultamento di scritture contabili), il rappresentante legale di

un’azienda del Capoluogo operante nel settore della commercializzazione di animali. L’impresa è stata appena ispezionata dai Finanzieri della Compagnia di Campobasso e le operazioni di verifica si sono infatti rivelate particolarmente complesse, proprio in ragione dell’assenza di libri e documenti la cui conservazione è prevista per

Legge (giornale, inventari, scritture ausiliarie, beni ammortizzabili). Sotto la lente dei militari, la puntuale ricostruzione delle transazioni economiche e dei connessi obblighi in materia di dichiarazioni e versamenti. All’esito del controllo, che ha interessato gli esercizi finanziari a decorrere dall’anno 2012, sono stati minuziosamente accertati ricavi non

Green World la Provincia e la Turchia Incontro del presidente De Matteis con una delegazione partner del progetto che interesserà i più giovani CAMPOBASSO. Incontro con una delegazione di dirigenti scolastici turchi e rappresentanti del Comune di Karan Maras. Si è svolto, presso la Sala consiliare della Provincia di Campobasso, alla presenza del presidente Rosario De Matteis e dell’assessore all’Ambiente e promozione turistica Alberto Tramontano, un incontro istituzionale con una delegazione di dirigenti scolastici turchi e rappresentanti del Comune di Karan Maras. L’evento rientra nel progetto curato da Palazzo Magno e denominato “Green World” – Comenius Regio, dove appunto la città turca è partner ufficiale. Il progetto, giunto alla fase finale, ha permesso di migliorare la coscienza ambientale attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori coinvolte. Gli studenti nel percorso didattico hanno svolto le attività tramite club ambientali costituiti nelle scuole nelle regioni partecipanti. L’iniziativa ha com-

preso le seguenti attività: organizzazione di seminari e conferenze, realizzazione di campagne di raccolta

dichiarati per un ammontare complessivo pari a circa 800.000 Euro. Ulteriori violazioni, che peraltro qualificano l’operatore economico come “evasore totale”, riguardano la mancata presentazione delle dichiarazioni I.V.A., Imposte sui Redditi e sostituto d’imposta, omessi versamenti I.V.A., nonché indebite detrazioni in sede di liquidazioni

periodiche. Un quadro investigativo contraddistinto da particolare e potenziale pericolosità fiscale, che ha indotto i militari operanti a richiedere ai competenti Uffici Finanziari l’adozione di possibili misure finalizzate a garantire il credito erariale a mezzo “congelamento” di beni, così come previsto dall’art. 22 del D.Lgs. 472/1997.

COndAnnAtO Per uSurA ArreStAtO I Carabinieri di Campobasso hanno dato esecuzione ad un provvedimento di pena

dei rifiuti e riciclaggio dei materiali, organizzazione di campagne per piantare alberi, passeggiate ambientali, concorsi di scrittura, disegno, poesia, fotografia legati all’ambiente che prevedono vari premi per i vincitori. Sono stati realizzati partenariati regionali e piattaforme ambientali. Attraverso tali strumenti è stata promossa una nuova politica e coscienza ambientale.

CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso, nella giornata di ieri hanno rintracciato e tratto in arresto un 48enne ritenuto responsabile di usura ed estorsione e per questo condannato ad una pena di 3 anni e mesi uno di reclusione. I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di espiazione pena emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello

di Salerno che ha determinato la stessa per il quarantottenne il quale, negli anni compresi tra il 2009 e il 2011, si è reso responsabile dei predetti reati. Il provvedimento gli è stato notificato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri del capoluogo i quali, dopo averlo individuato, lo hanno tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Campobasso

il coordinamenTo inseGnanTi orGanizza Per sabaTo la manifesTazione “una ciTTà senza barriere, si Può” CAMPOBASSO. L’Associazione C.N.I.S. (Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati –sez. Campobasso), attraverso il Centro Documentazione Handicap, in occasione della giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche , in continuità con quanto realizzato lo scorso anno, presenta un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza

campobassana attraverso la creazione di un percorso da svilupparsi lungo le principali strade urbane del centro cittadino con l’ausilio di una sedia a rotelle e coinvolgendo i rappresentanti politici e i cittadini che vorranno immedesimarsi nelle difficoltà quotidiane vissute da una persona con disabilità. La Manifestazione - Una città senza barriere è (im)possibile? II

Edizione – si terrà il 25 Ottobre 2014 alle ore 16.00 – p.zza Vittorio Emanuele II – Campobasso. L’edizione 2014 coinvolgerà, inoltre, gli alunni della Scuola Primaria Paritaria “Maria Immacolata” del capoluogo che per un giorno si trasformeranno in “vigili morali” e insieme agli altri protagonisti individueranno le difficoltà che una persona con disabilità vive ogni giorno


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Campobasso

23 ottobre 2014

CommerCio ambulante, non piu’ al Centro Cittadino La proposta dell’assessore Colagiovanni è stata dettata da motivi “sanitari e di sicurezza” caMpobaSSo. Svolta nel commercio cittadino: il sindaco Antonio Battista, su proposta dell’assessore Salvatore Colagiovanni, ha firmato oggi, mercoledì 21 ottobre 2014, l’ordinanza numero 23, con la quale ha revocato la precedente, la numero 79 del 1° ottobre 2013, che consentiva l’esercizio al commercio ambulante in forma itinerante in alcune aree centrali della città. Sarà vietato il commercio ambulante, per motivi di sicurezza della viabilità, veicolare e pedonale, di sicurezza igienico-sanitaria e alimentare, nelle strade centrali e dove la presenza degli automezzi dei commercianti e dei coltivatori diretta crea disagi, ostacoli e pericoli alla regolarità del traffico veicolare. L’ordinanza ha anche individuato le aree, periferiche, dove sarà ancora possibile esercitare il commercio ambulante, al fine di assicurare l’interesse pubblico a un equilibrato rapporto delle diverse forme di distribuzione commerciale; inoltre, la stessa ordinanza precisa che sarà autorizzato il commercio in forma itinerante dei soli prodotti ortofrutticoli freschi, inclusi quelli commercializzati dai coltivatori diretti, con automezzo idoneo al trasporto e debitamente registrato ai fini igienico-sanitari, vietando al di fuori di aree pubbliche attrezzate la vendita, in forma ambulante, di qualsiasi altro prodotto del settore alimentare e non. “È da quando mi è stata assegnata la delega al commercio – afferma l’assessore Salvatore Colagiovanni – che ho lavorato a un riordino della materia del commercio ambulante.

Il settore richiedeva da tempo una riorganizzazione, visto il fallimento della sperimentazione che durava da poco più di un anno, con la possibilità da parte dei commercianti ambulanti di potersi sistemare in apposite aree contraddistinte da segnaletica verticale e orizzontale. Una disciplina della materia era pure necessaria per dare respiro ai commercianti del centro di Campobasso, un atto di responsabilità che andava preso per la città. La nostra comunità sembra in autogestione, perché si trovano ambulanti un po’ ovunque e, tra le altre cose, anche posizionati dove ci sono i divieti di sosta e fermata, oppure nei pressi dei marciapiedi. Al contempo, però, non si può dare la colpa di tutto ciò ai Vigili Urbani: per controllare l’intera città, infatti, occorrerebbe un numero elevatissimo di agenti. Non meno importante: per rispetto dei commercianti del posto, non si può permettere un mercato selv a g g i o , considerando che le regole vanno rispettate. Non di rado ci sono stati esempi di ambulanti che si sono posizionati davanti a esercenti concorrenti. Non è il massimo della correttezza”. L’assessore al Commercio, Salvatore Colagiovanni, comunque, non chiude definitivamente agli ambulanti che vogliono vendere la propria merce al centro di Campobasso. “Abbiamo il mercato coperto che reclama un posto importante nel commercio del capoluogo – prosegue sulla questione Colagiovanni –. Quella struttura va rilanciata e ci sono posti liberi, che possono essere occupati da chiun-

“Scuola Collodi e la mensa?”

Il consigliere Pilone presenta un’interrogazione al sindaco Battista

que ne farà richiesta. Non vedo, però, altre soluzioni diversa da questa del mercato di via Monforte”. Il divieto di esercizio del commercio in forma itinerante scatterà il 10 novembre 2014 ed è lo stesso Salvatore Colagiovanni a chiarire le tappe fino all’entrata in vigore del divieto: “Fino al 9 novembre ci sarà un servizio di prevenzione e informazione. Sarà nostra cura, anche attraverso la Polizia Municipale, notificare l’ordinanza e informarne i contenuti. Da lunedì 10 novembre 2014, però, scatteranno le sanzioni per i trasgressori e ho già dato l’in-

dirizzo politico all’Ispettore Romano, che provvederà a mettere al setaccio la città, punendo chi eventualmente non si adeguerà all’ordinanza sindacale”. Sarà possibile esercitare il commercio ambulante SOLO nelle seguenti contrade: Calvario, Cerreto, Colle Calcare, Colle Leone, Colli, Feudo, Fossato Cupo, Lupara, Polese, Santa Maria de Foras, Vallone Taverna, Camposarcone, Colle Longo, Conocchiola, Lama Bianca, Macchie, Ruviato, San Nicola Le Fratte, Casale, Colle Arso, Colle Serano, Coste di Oratino, Limiti, Mascione,

Santa Lucia, Valle Vona. L’ordinanza dispone, inoltre, che la durata massima consentita di ogni sosta è pari a un’ora e, successivamente, il commerciante sarà tenuto a spostarsi di 500 metri, senza possibilità di posizionare la merce sul terreno, mentre le soste di durata superiore dovranno essere autorizzate, previo pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. Tra i divieti, anche quello di utilizzare gli impianti di amplificazione sonora, per pubblicizzare la presenza sul territorio e per offrire la propria merce.

Molinari al Verde pubblico Mini delega assegnata da Battista al consigliere Pd Mentre a De Bernardo affidato il Centro storico caMpobaSSo. Riqualificazione e rivalorizzazione del centro storico al consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Francesco De Bernardo; gestione e manutenzione del verde pubblico all’esponente del Partito Democratico, Antonio Molinari. Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ha presentato alla stampa i progetti dei due nuovi consiglieri delegati. “Facilitiamo il percorso politico – ha esordito il primo cittadino – con l’assegnazione delle mini-deleghe, perché allarghiamo e velocizziamo la fase decisoria. Assegneremo altre deleghe in quest’ottica di dedicarci ognuno a un settore particolare, in modo da poter lavorare tutti meglio e con maggiore concentrazione. Il centro storico va rilanciato, mentre col verde pubblico vogliamo migliorare la qualità della vita dei campobassani”. “Innanzitutto ringrazio il sindaco per l’incarico che mi ha assegnato – le affermazioni di Antonio Molinari –. Preciso che per verde pubblico non si intendono soltanto i parchi e i giardini, ma anche il verde di pertinenza stradale e delle scuole. L’obiettivo è la tutela di tutto il verde cittadino, in modo che i residenti possono fruire di tutti gli spazi adibiti al verde pubblico. Collaboreremo con i comitati di quartiere, ma anche con le associazioni, le cooperative e gli enti pubblici, perché dovremo offrire pulizia e controllo. Il Comune di Campobasso, inoltre, aderisce alla normativa nazionale di piantare un albero per ogni bambino nato. Stiamo effettuando una ricognizione per piantare i fusti per ogni nato nel 2013 nel capoluogo molisano. Stiamo lavorando anche a una modifica del regolamento del verde pubblico e privato, in modo che il Comune potrà intervenire quando si verificano situazioni di degrado, senza dover ricorrere allo strumento dell’ordinanza sindacale. Stiamo anche provvedendo a effettuare un cen-

caMpobaSSo. Presentata un’interrogazione al Sindaco di Campobasso, Antonio Battista, in merito all’attivazione della mensa presso la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” del IV Circolo di Campobasso”. A dichiararlo è Il Capo Gruppo di Democrazia Popolare, Francesco Pilone. “Considerato che la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” del IV Circolo di Campobasso, attualmente ubicata presso l’edificio scolastico di Via Leopardi, ha tra le tante offerte didattiche e curricolari previste dal suo Piano dell’Offerta Formativa (POF) anche il servizio mensa come opportunità di accoglienza per i discenti ospiti e quindi per le loro famiglie; preso atto che ad oggi il servizio in oggetto, a distanza di oltre 40 giorni dall’inizio delle attività didattiche, ancora non viene attivato creando disservizi e disagi alle famiglie, all’Istituto, nonché alle casse comunali per la mancanza di introiti dovuti proprio ai buoni mensa ancora non riscossi; tenuto conto che causa del ritardo dell’attivazione della mensa è la mancanza di un’aula “refettorio”, così come previsto dalle norme, destinata alla migliore gestione della pausa pranzo per i piccoli allievi; considerato, altresì, che nel corso del periodo estivo la struttura ospitante la Scuola in oggetto ha subito dei lavori di adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza ed antincendio, che di fatto, però, non hanno garantito la predisposizione di un aula “ad hoc” per il servizio mensa; tenuto conto che l’Assessore DE CAPOA, interpellata sulla questione dal sottoscritto in seno alla seduta della Commissione Pubblica Istruzione, ha garantito l’inizio dei lavori appena dopo l’approvazione del Bilancio previsionale 2014, per permettere l’attivazione del servizio mensa nei primissimi giorni di Novembre; preso atto, invece, che ad oggi, a distanza di quasi una settimana dell’approvazione dei bilancio, an-

simento degli alberi monumentali, perché a Campobasso ce ne sono tanti. Dopo questa ricognizione potremo applicare le sanzioni, laddove la legge 10 le prescrive, che arrivano fino a centomila euro”. Un ultimo passaggio Molinari lo fa sull’area dell’ex stadio ‘Romagnoli’: “Il Consiglio comunale all’unanimità ha votato un ordine del giorno che boccia il concorso di idee della Regione Molise. L’ente di via Genova ha preso atto di questo e si atterrà alle nostre prescrizioni quando l’area, che comprende anche l’ex Roxy, sarà oggetto dei lavori di riqualificazione”. “Vivo nel cuore del centro storico, in via Ziccardi – le dichiarazioni di Francesco De Bernardo – e questo incarico mi responsabilizza, perché conosco le problematiche dell’area. Aver avuto l’opportunità di dedicarmi al centro storico e all’area murattiana è stato importante per me, perché potrò farmi portavoce delle problematiche dei residenti. Sono già in tanti che si sono rivolti a me, appena dopo l’ufficializzazione dell’assegnazione dell’incarico. In primis, andremo a operare sulla pulizia delle strade e delle scalinate, sulla regolamentazione del traffico, sia all’interno del centro storico, che nelle aree immediatamente adiacenti, come Piazza Prefettura e via de’ Ferrari. Rafforzeremo, laddove sarà possibile, l’illuminazione, perché dobbiamo restituire la vivibilità al centro storico per coloro che ancora oggi riescono a resisterci. È un paese che ha problemi e usi differenti rispetto alla città. Al contempo, l’obiettivo sarà quello di dare l’opportunità turistica a coloro che vogliono visitare questo borgo bellissimo, come hanno constatato tutti coloro che hanno preso parte alle varie iniziative delle associazioni, che oltre a far visitare il centro storico di Campobasso, raccontano anche la storia della città, in una zona dove è nato il nostro capoluogo”.

cora non iniziano i lavori garantiti dall’esecutivo; ritenuto, oltretutto, fondamentale ribadire che la struttura in esame ha avuto un ritardo nell’apertura dell’anno scolastico dovuto proprio al prolungarsi dei lavori di adeguamento effettuati in estate, con conseguente disagio per i discenti e per le loro famiglie; tutto ciò premesso, ha interrogato il Sindaco con richiesta di risposta scritta per sapere: – come mai alla data odierna, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore al ramo, i lavori per la predisposizione dell’aula mensa ancora non iniziano; – la data di inizio e la data del termine dei lavori garantiti dall’esecutivo; la data certa di entrata in vigore del servizio mensa; – come verranno gestiti i lavori in concomitanza con l’orario didattico della Collodi”.



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Isernia

23 ottobre 2014

SequeStro di perSona, nigeriano arreStato La Digos supportata dai Carabinieri di Macchiagodena ferma l’extracomunitario iSernia. La Digos di Isernia, supportata dai Carabinieri di Macchiagodena, ha tratto in arresto un nigeriano di trent’anni che, al culmine di una lunga escalation di episodi violenti, ha chiuso all’interno di un ufficio due dipendenti della struttura

di Macchiagodena che ospita la comunità di migranti di cui fa parte il trentenne. Non pago, all’arrivo delle Forze dell’Ordine, il nigeriano ha opposto resistenza brandendo nei confronti degli agenti un grosso pezzo di vetro. E’ stato

SequeStrati richiami acuStici per la Selvaggina Numerosi controlli della Forestale antibracconaggio in Alto Molise iSernia. Ancora numerosi controlli antibracconaggio ed ancora sgradite scoperte nell’Alto Molise dove gli uomini del Corpo forestale dello Stato dei comandi stazioni di San Pietro Avellana, Capracotta e Pescopennataro, hanno rinvenuto e rimosso richiami acustici illegalmente utilizzati per caccia di uccelli. La scoperta è stata possibile grazie ai controlli che stanno interessando tutto il territorio provinciale al fine di preservare la fauna selvatica ed assicurare le migliori condizioni per il regolare svolgimento della stagione venatoria. I richiami acustici sono stati scoperti in località “Colle Iapoce” nel comune di Pescopennataro, all’interno di un bosco, ben occultati dal frascame, disposti a poca distanza fra loro lungo passaggi abitualmente utilizzati da quaglie. L’uso di questi dispositivi di cattura è vietato dalla legge

perché, essendo estremamente efficaci nell’attirare gli animali, avvantaggiano eccessivamente i cacciatori. Gli agenti della Forestale hanno presentato apposita notizia di reato contro ignoti alla Procura della Repubblica di Isernia dopo aver rimosso e sequestrato i richiami acustici. Quest’ultimo episodio contribuisce ad innalzare ancor più l’attenzione sul bracconaggio, praticato in modi diversi in molte zone del territorio provinciale, nel pieno della stagione venatoria, in un momento estremamente delicato e talvolta conflittuale del rapporto uomo-fauna selvatica. Al fine di assicurare la tutela di tutta la fauna selvatica e scongiurare il ripetersi di episodi in danno a questa importante risorsa ambientale, dal Comando Provinciale del CFS si raccomanda la massima attenzione nello svolgimento dell’attività venatoria, confidando nella correttezza che connota l’attività della stragrande maggioranza degli appassionati locali, dai quali oltre al rispetto delle leggi ci si aspetta anche una giusta collaborazione per isolare i pochi delinquenti che in maniera scellerata e disonesta, talvolta anche a fini di lucro, mettono a repentaglio non solo il prezioso patrimonio faunistico ma anche l’onorabilità di un’intera categoria.

Studenti liceali franceSi a capracotta La visita per conoscere da vicino il mondo della pastorizia molisana capracotta. Un gruppo di studenti provenienti dalla Francia centrale, “Saint Cervais, del Lyceo delle Cambraulles”, è stato ospite nel Comune di Capracotta nella giornata del 21 ottobre 2014. I giovani studenti accompagnati da Mario Massucci, di origine molisana ma da anni trapiantato in Francia, dopo essere stati ricevuti nella casa comunale e aver visitato il museo dell’arte contadina e delle tradizioni capracottesi, hanno fatto visita ad aziende zootecniche locali, in particolare quelle dedite all’allevamento di ovini. I studenti, prossimi all’esame di maturità e i due insegnanti loro accompagnatori, hanno messo in evidenza le motivazioni della loro presenza sia nel nostro Comune e sia in Abruzzo, dove nei giorni passati hanno visitato alcune località

sui monti della Majella. La loro attenzione si è soffermata sul comportamento dei cani, pastori abruzzesi, al seguito delle nostre greggi.

Hanno affermato che il supporto dei cani negli allevamenti di bestiame delle località di loro provenienza è di gran lunga inferiore a quello che hanno osservato al se-

Hanno, infatti, seguito un gregge di pecore che dopo l’uscita dagli ovili si è diretto sui pascoli delle nostre montagne per constatare il valore, in termini di aiuto, che i cani possono dare all’uomo, in questo caso al pastore o all’allevatore in genere, nelle sue attività di allevamento del bestiame.

guito delle nostre greggi. Per i giovani studenti francesi le nozioni e le conoscenze acquisite durante la loro visita per lo studio del comportamento dei cani, sarà oggetto di approfondimento e di argomentazioni da trattare la prossima estate nell’affrontare gli esami di stato nel loro Liceo.

ammanettato dopo una violenta colluttazione e trasferito nel carcere isernino di Ponte San Leonardo.

“Cinghiali i danni vanno pagati” il delegato alla caccia, di Pietro, ha incontrato il prefetto e il sindaco iSernia. Ieri mattina il consigliere regionale delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro, ha tenuto il già annunciato incontro con il Prefetto di Isernia Filippo Piritore, il sindaco della città pentra Luigi Brasiello e il consigliere provinciale Mike Matticoli in merito ai danni causati alle imprese agricole locali dai cinghiali. La riunione, che si è tenuta alla presenza dei rappresentanti della Coldiretti e della C.I.A., è stata occasione per analizzare a fondo la situazione anche sul territorio di Isernia ed individuare strategie idonee e coordinate per la soluzione della problematica: “Dopo l’incontro della settimana scorsa con il Prefetto di Campobasso – ha dichiarato Cristiano Di Pietro a margine dell’appuntamento - abbiamo oggi compiuto un secondo step nel percorso di consultazione istituzionale per risolvere l’emergenza; ogni anno vengono,infatti, registrati oltre 500.000 euro di danni all’agricoltura. “ Vogliamo tutelare la produzione agricola e i piccoli imprenditori, ma ci preme anche assicurare l’incolumità pubblica. L’idea - ha concluso- è quella di arrivare, dopo questo “giro” istituzionale che terminerà venerdì 24 con un appuntamento dedicato ai sindaci dei Comuni molisani, all’elaborazione di un Piano articolato e pluriennale efficace e condiviso”.

Volturno nuoVa centrale idroelettrica Sul fiume è stata autorizzata la realizzazione dell’impianto campoBaSSo. Sul fiume Volturno potrebbe sorgere una nuova centrale idroelettrica da 205,59 kw. Lo si evince dalla determinazione dirigenziale n. 670 del 6 ottobre 2014, a firma dell’istruttore responsabile d’ufficio Vincenzo Pallotta, della Direzione Generale della Giunta – Area Prima, della Regione Molise.Trattasi della domanda n. 6002/13 del 01/03/2013 con la quale il dottor Valeriano Vascellari, in qualità di legale rappresentante della società Sviluppi Industriali arl, con sede legale in via Alemagna 9 di Ospitale di Cadore (BL), ha presentato istanza in concorrenza ordinaria alla domanda dell’impresa Costruzioni Generali Srl pubblicata sul Burm n 4 del 02/01/2013, per ottenere la concessione a derivare una portata massima di 4.500 litri al secondo e media di 3.510 litri al secondo di acqua pubblica ad uso idroelettrico del fiume Volturno con opera di presa, sfruttamento e restituzione in località “Ponte Reale” del Comune di Venafro, per realizzare un impianto della potenza nominale media di 205,59 kw. Dalla stessa determina dirigenziale si apprende che la domanda ha ottenuto il parere favorevole dell’Autorità di bacino dei fiumi

Liri-Garigliano e Volturno, unitamente al nulla osta del Servizio difesa del suolo, Opere idrauliche e marittime. Non ricorrerebbero, inoltre, interferenze con concessioni già assentite, mentre risulta in concorrenza ordinaria con l’istanza n. 26536/12 del 28/09/2102, presentata dalla Impresa Costruzioni Generali Ici Srl di Roma. Per tali motivazioni, quindi, valutata la validità tecnica ed amministrativa della domanda, nonché la ricorrenza di tutte le condizioni oggettive per il prosieguo dell’attività istruttoria finalizzata alla ricognizione ed all’acquisizione al procedimento di tutti gli interessi pubblici, privati e diffusi coinvolti ed interferenti con il riferito progetto di sfruttamento della risorsa idrica, è stata disposta l’affissione della determinazione dirigenziale all’albo pretorio del Comune di Venafro. Il 27 ottobre (tra 5 giorni) scade il termine per la presentazione di eventuali osservazioni ed opposizioni al rilascio della concessione. La visita di sopralluogo, alla quale potrà partecipare chiunque vi abbia interesse, è in programma per le ore 10 e 30 del 5 novembre, con ritrovo davanti al Municipio di Venafro.


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Termoli

23 ottobre 2014

BimBo diSaBile, revocata l’iScrizione I tentativi di accesso con insegnante di sostegno non riguardano la scuola comunale TERMOLI. Non arretra di un millimetro l’amministrazione comunale di Termoli rispetto alla vicenda del bimbo non ammesso alla scuola d’infanzia Madonna delle Grazie di via Montecarlo dopo che è stata rivelata dai genitori la situazione di disagio dovuta a una patologia oculistica, che l’ha costretto a numerosi interventi. I tentativi di accesso con richiesta di insegnante di sostegno vennero respinti con la famiglia a rivolgersi a

un legale e alle forze dell’ordine, ma ora il dirigente agli Affari sociali ha sancito la revoca dell’iscrizione del bimbo. “con determina n.1458 del 29.08.2014 è stata approvata la graduatoria per l’ammissione alla Scuola dell’Infanzia Comunale “Madonna delle Grazie”, per l’anno scolastico 2014/15; in tale graduatoria è stato collocato anche il minore (omettiamo le iniziali, ndr) con il criterio relativo alla frequenza di un fratello nella struttura di Via Monte-

AssEnTEIsMO, sOspEnsIOnI dAL LAvORO Il Gip ha accolto la richiesta di fermo per due mesi per una dottoressa MOnTEnERO dI BIsACCIA. Il gip ha accolto la richiesta di sospensione di due mesi dal lavoro di un medico specialista. Si tratta di una dottoressa che svolgeva delle sostituzioni al Poliambulatorio di Montenero di Bisaccia. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, la professionista, difesa dall’avvocato, Joe Mileti, aveva riposto alle domande del giudice spiegando la sua versione dei fatti. Il magistrato ha però deciso di accogliere la richiesta della Procura

frentana disponendo lo stop cautelativo di due mesi. Confermati gli arresti domiciliari al dirigente medico ed ex sindaco del paese, Giuseppe D’Ascenzo; rimesso in libertà ma con una sospensione di due mesi dal lavoro il tecnico con funzioni di autista, Antonio Irace; sospesa per due mesi anche la dottoressa accusata anche lei di essersi assentata dal posto di lavoro in modo irregolare. Per tutti e tre i legali difensori hanno intenzione di impugnare i provvedimenti.

carlo. Solo successivamente alla domanda d’iscrizione, peraltro non confermata con il versamento relativo alla tassa d’iscrizione, il padre del bambino, con nota del 3 settembre 2014 acquisita al protocollo dell’ente il 4 successivo al n. 32885, ha comunicato la necessità di un’insegnante di sostegno per il bambino, allegando documentazione circa le sue condizioni di salute che non consentono una presenza scolastica ordinaria senza rischio per la sua stessa

incolumità. Considerato che da parte della scuola dell’Infanzia Comunale è stata effettuata la richiesta, presso l’ufficio scolastico regionale, di un insegnante di sostegno, ma tale istanza non è stata accolta in quanto la suddetta Scuola non rientra tra quelle possibili destinatarie dell’intervento; visto che il minore non è residente nel comune di Termoli e che ciò non consente d’incrementare la spesa scolastica per l’assunzione

di personale a sostegno del bambino; tale eventualità risulta invece possibile presso ogni altra scuola dell’Infanzia Statale cui la famiglia potrà rivolgersi; si determina di revocare ad ogni effetto di legge l’iscrizione del minore presso la Scuola dell’Infanzia Madonna delle Grazie” e di rilasciare nulla osta per la sua iscrizione presso qualsiasi Scuola dell’Infanzia Statale

Sopralluogo nelle menSe Una visita alla scuola materna di via Volturno dove insiste la cucina più grande TERMOLI. “Il benessere si vede anche a tavola”, un luogo comune ben noto quello con cui apriamo questo nuovo impegno dei rappresentanti dell’Unione per il Molise che, ieri mattina, guidati dal consigliere comunale Michele Barile, hanno dato luogo a una visita presso il centro in cui nascono i piatti per gli scolari termolesi. Barile ha visitato così la scuola materna di Via Volturno dove risiede, appunto, la cucina più grande e il deposito della Cooperativa italiana di ristorazione (Cir) che si occupa del servizio mensa nelle scuole di Termoli. Un sopralluogo minuzioso svolto sia nella cucina che nei locali destinati a deposito che ha permesso di appu-

rare lo stato (almeno visivo) di gestione dell’impianto ma ha anche visto lo stesso consigliere colloquiare con il capo area della CIR che ha illustrato l’organizzazione del lavoro, la gestione del menù, sia standard che speciali (quelli per intenderci destinati ai bambini con intolleranze alimentari) e la premura che l’azienda ha nella scelta dei prodotti. “Sono soddisfatto per quel che ho visto e lo dico non solo da consigliere, ma anche da neo papà. Come rappresentante dell’amministrazione cittadina credo sia necessario essere vicino a tutti, soprattutto ai più piccini cui necessariamente dobbiamo porre attenzione perché rappresentano il nostro futuro”.

la Finanza ricoStituiSce il roan La nuova squadriglia: per il presidio dei confini e la lotta agli stupefacenti TERMOLI. La Guardia di Finanza, per tradizione chiamata al presidio dei confini ed al contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, ha nel tempo adeguato le proprie connotazioni in funzione del cambiamento degli scenari operativi, avvalendosi delle nuove tecnologie disponibili. In tale quadro, il Comando Generale ha ritenuto indispensabile il rafforzamento del ruolo del Corpo a tutela della sicurezza economica e finanziaria nonché dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, dalla costa sino alle acque internazionali. Il nuovo modello organizzativo della Componente Aeronavale ha consentito, a similitudine di quanto era già avvenuto nel resto del Paese, l’istituzione del Reparto Operativo Aeronavale con sede a Termoli, avente una circoscrizione di servizio corrispondente all’area marittima che si estende dalla costa molisana verso l’alto mare. Il Reparto, avvalendosi altresì dei velivoli schierati presso la Sezione Aerea di Pescara per la copertura aerea dell’intero territorio molisano, marittimo e terrestre, svolge essenzialmente compiti di : contrasto ai traffici illeciti, con particolare riferimento al contrabbando, agli stupefacenti e all’immigrazione clandestina; controllo sul mare per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica;

vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni a tutela dell’ambiente e del demanio; tutela del patrimonio storico ed archeologico; contrasto alle frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario;

contrasto agli illeciti legati alla circ o l a z i o n e transfrontaliera di capitali;

polizia economica e finanziaria relativi ai natanti e alla pesca. All’istituzione del nuovo reparto è corrisposta la soppressione della preesistente Sezione Operativa Navale di Termoli e del Nucleo di Manovra alla stessa sede, determinando un’evoluzione di funzioni ed un potenziamento in tema di risorse umane, di mezzi navali e terrestri. Il ROAN attualmente ha sede presso le due caserme ove erano già ubicati i reparti soppressi, ma sono in corso di definizione le procedure tecnico-logistiche e amministrative finalizzate all’acquisizione di un’unica e più confacente struttura, in un ottica di maggiore funzionalità e di contenimento della spesa. Il citato reparto, posto alle dipendenze del Comando Regionale Molise, svolge le proprie attribuzioni in sinergia con i Comandi Provinciali presenti nella Regione, condividendone il patrimonio informativo, strumento indispensabile per l’orientamento del servizio a tutela del cittadino molisano.


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Termoli

23 ottobre 2014

Zuccherificio, oggi LA ProteStA Avventizi senza stipendio. Timori per la prossima campagna bieticola terMoli. Oggi manifesteranno dinanzi lo Zuccherificio gli avventizi cche reclamano il pagamento dello stipendio che, invece, sarebbe stato assicurato ai lavoratori stabili. Intanto i sindacalisti restano in attesa degli eventi allo Zuccherificio del Molise, come il delegato Uila-Uil Luca Ferrero. “Sono troppi anni,

ormai, che non riusciamo a vivere delle annate lavorative serene, come accadeva in precedenza”, puntualizza Ferrero. Intanto con l’accordo in rampa di lancio per il confezionamento dello zucchero e il ritorno del marchio autoctono sul mercato per l’esponente sindacale uillino si va a colmare un gap importante, poiché

era anomalo trovare in circolazione prodotti scadenti, come lo zucchero del Marocco, e non quello dello stabilimento di Termoli. Intanto, è maturato un nuovo passaggio, quello della richiesta della scorsa settimana rivolta a tutti i capigruppo in Regione, che come attori di una componente istituzionale

MalteMpo, pescherecci in porto Un forte vento ha bloccato le attività di pesca. Nel weekend tornerà il sole terMoli. Era stato annunciato con largo anticipo e stamane s’è affacciato sulla costa il maltempo portando con sé pioggia e vento. I bollettini meteo (purtroppo) non hanno sbagliato e da questa mattina si stanno facendo sentire le forti raffiche di vento e le precipitazioni al punto che intorno alle 10, di colpo in città si è riversato un vento fortissimo da nord che ha cambiato in un battibaleno le condizioni estive che fino a ieri gravavano su Termoli e il centro sud. Dal canto suo, il mare è passato da piatto ad agitato ed ha messo non poco in difficoltà la flottiglia di moto pescherecci che è dovuta rientrare in porto tra mille difficoltà di manovra. Intanto, dal portale 3bmeteo.com è stato da poco pubblicato l’ultimo bollettino sulla situazione meteorologica in Italia che riporta: “Arriva il fronte freddo, tempo in peggioramento – Mercoledì rovesci e temporali sparsi in marcia verso il Centrosud, specie su

adriatiche e Sud peninsulare; bel tempo al Nord salvo nevicate sulle Alpi di confine fin verso i 1000-1300m, migliora in Toscana ed entro fine giornata sul Lazio. Giovedì maltempo su medio-basso versante adriatico e basso versante tirrenico con piogge e temporali anche forti. Sole prevalente al Nord e centrali tirreniche. Le temperature subiranno un sensibile calo, anche di oltre 10°C rispetto ai valori di giorni scorsi, tanto che tornerà a nevicare non solo sulle Alpi di confine, ma anche sull’Appennino centro-meridionale fin verso i 1200-1500m. Il peggioramento sarà inoltre accompagnato da un sensibile rinforzo dei venti, con burrasca sulla Sardegna e raffiche di oltre 100km/h in montagna. Venerdì residue precipitazioni interesseranno ancora adriatiche e Sud, ma nel weekend tornerà a prevalere il bel tempo ovunque grazie ad una nuova espansione dell’alta pressione. Temperature in aumento”.

PArrocchiA SAnt’Antonio, ArrivA don Limongi Un termolese sarà il nuovo parroco della centralissima chiesa di Termoli

terMoli. Sarà don Timoteo Limongi il nuovo parroco della centralissima Sant’Antonio da Padova. A confermarlo per ora ci sono solo rumor ma dopo i tanti trambusti delle scorse settimane, con il nostro annuncio in anteprima di “addio” di don Claudio D’Ascenzo, pare che monsignor Gianfranco De Luca abbia trovato il nome giusto anche a far sintesi e unità per il clero della forania cittadina. Don Timoteo giunge quindi a colmare il vuoto che don Claudio lascerà dopo un suo quasi certo ritorno

a Montenero e lo farà nelle prossime settimane; si attende infatti solo l’ufficialità da parte degli organismi curiali ma il grosso pare fatto. Dopo un trentennio con don Silvio Piccoli, oggi al Sacro Cuore, e un biennio circa mai decollato con don Claudio D’Ascenzo, a guidare la parrocchia di Sant’Antonio sarà un termolese doc, cugino dell’attuale perpetua e amico di sempre di mille battaglie ideologiche ma anche politiche e sociali al fianco proprio di don Silvio. Classe ’46, don Timoteo è stato di-

rettore dell’Ufficio per il servizio ecumenico diocesano e purtroppo non provvederà a “svecchiare” il clero cittadino, come qualcuno aveva sperato nella chiesa cittadina; il suoi arrivo, a questo punto, sbarra le porte “promozione” per don Bruno che si vede tramontare l’ipotesi di diventare il nuovo parroco. Resta così vuota la parrocchia in San Giacomo degli Schiavoni che ben presto vedrà annunciarsi il nome del successore del benvisto Timoteo. Intanto, alle poche vocazioni e al primo anno senza nuovi diaconi o presbiteri, monsignor De Luca risponde presentando alla città i primi religiosi indiani che già da un po’ vivono Termoli e che saranno assegnati ad alcune parrocchie. Prima tra tutte San Pietro che già da un paio di settimane si è arricchita di nuovi religiosi.

ancora socia unica al 100% è giusto che sappiano cosa accade in azienda. Infine, il capitolo dell’amministratore unico. A Fusco, dimissionario e in prorogatio, va comunque la riconoscenza per quello che sta portando avanti nella quasi vacatio. “Puntiamo a garantire la continuità produttiva, anche se la prossima

campagna sarà basata su meno ettari seminati a barbabietola, in regresso rispetto alle ultime stagioni. Noi purtroppo siamo legati al prezzo dello zucchero. L’auspicio è che possa salire oltre i 400 euro la tonnellata, perché con il livello attuale non ci sono margini

Fiat, nuova cassa integrazione Per i sindacati, però, si “intravede la luce in fondo al tunnel per lo stabilimento” terMoli. La direzione dello stabilimento Fiat di Termoli ha comunicato ieri alle rappresentanze sindacali aziendali come nella seconda metà di novembre (la prima già parecchio ridimensionata per i motori 8 e 16 valvole)

il lavoro sarà parecchio a singhiozzo. Un ricorso più sistematico della cassa integrazione, che riguarderà tutte le linee produttive, con minore impatto solo sull’M40, che subisce positivamente le commesse derivanti dalla Sevel, dove il nuovo Ducato sta trainando il mercato dei veicoli commerciali. In particolare, il 17 e il 24 novembre sarà chiuso l’intero stabilimento, il 18 e il 25 fermi i due motori e il cambio C510. Il 19 e dal 26 al 29, invece, cinque giorni di stop alla produzione dell’otto valvole e del sedici valvole. Insomma, una situazione difficile, che cozza contro gli annunci dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, che dopo il varo della Fca, con la fusione tra Fiat e Chrysler, ha promosso un nuovo piano quinquennale per l’espansione globale del marchio. Abbiamo chiesto lumi al segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo. “Stranamente il mese di settembre Fca ha chiuso le vendite a un più 6%. La cassa integrazione dichiarata anche ai cambi può essere dovuta al momento congiunturale di fine anno. Con un cenno di ottimismo potremmo dire che si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel per il nostro stabilimento”.

Auguri Si è brillantemente laureato, con il massimo dei voti e la lode, in medicina e chirurgia presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona, discutendo una tesi in gastroenterologia dal titolo: “Prevalenza delle neoplasie del colon nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato” Relatore il Chiar.mo Prof. Antonio Benedetti, Maurizio Antonarelli. Al neo dottore, al papà Enzo, responsabile dell’Azienda di Soggiorno, e alla mamma Antonietta, Segretaria del 3° Circolo Didattico di Termoli, gli auguri da parte della redazione.



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O pinioni

23 ottobre 2014

Inclusi nella Guida all’extravergine del mondo, Flos Olei 2015 di Oreggia e Marinelli

Sono cinque gli oli bandiera del Molise Tra le tante ombre di una raccolta delle olive 2014 disastrata da un’annata favorevole alla moltiplicazione della mosca dell’olivo, causa le condizioni meteorologiche, c’è da registrare anche qualche spiraglio di luce portato dai cinque oli premiati dalla più nota Guida all’extravergine del mondo, Flos Olei 2015, di Marco Oreggia e Laura Marinelli, che uscirà a novembre prossimo. Una guida che, dal quadro dei risultati fornito in anteprima, riporta 478 oli che hanno ottenuto un punteggio minimo di 80 punti e massimo di 98, di cui ben 218 quelli provenienti da ben 19 Paesi del mondo, con la Spagna che vede ben 74 oli premiati (più della Toscana che si attesta al 1° posto tra le regioni italiane), seguita dalla Croazia (58), Portogallo (17), Cile (15), Francia (10), Uruguay e Giappone (9), Grecia (7) e, a seguire, i rimanenti 11 Paesi. Dei 250 oli italiani ho già detto: è la Toscana, con 65 suoi oli, quella più premiata, se-

guita dal Lazio (37), Umbria (25), Sicilia (23), la Puglia ( 21) e poi tutte le altre regioni ad eccezione del Piemonte, Valle D’Aosta e Emilia e Romagna. Il Molise, con i cinque oli selezionati da 87 punti in su, è, insieme con la Liguria, davanti alla Lombardia, il Trentino Alto

Adige, il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata. Ed ecco i cinque oli bandiera del Molise: L’olio dell’azienda Marina Colonna di San Martino in Pensilis, che, con 96 punti su cento, per poco non è arrivato a conquistare i 98 punti, il massimo punteggio raggiunto que-

Partiti? No sodalizi da cui si va e si viene L’intervento di Claudio De Luca A volere riflettere sulla fenomenologia dei partiti operanti sullo scenario molisano, dovremmo concludere che essi sono precipitati in un mondo in cui la politica non è più qualcosa di serio. Ecco perché riuscirebbe più suadente l’affresco di vita locale di qualche decennio addietro in cui emergono quadri, e personaggi, che penetrano profondamente nell’intimo pure se ci si riferisse a figure ideologicamente lontano dalle nostre vedute. Parliamo soprattutto dei “riti” d’altri tempi (come la consegna della tessera con il simbolo della falce e del martello) in voga nelle sezioni del Pci, quando non era facile diventare iscritti. Quel “battesimo” delineava un modo di pensare fondato su di un verace senso di appartenenza. Da allora ad oggi le cose sono cambiate; ed uno schieramento, un tempo “diverso”, può solo “presumere” di essere ancora tale. Presentemente, l’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un sodalizio nelle cui file tutti siano benvenuti a richiesta; persino coloro che abbiano mostrato – a piene mani – di essere sforniti di una convinzione ideologica, quale che sia. Se l’assunto non fosse vero, come sarebbe possibile giustificare quanti, dopo di avere perso le primarie in provincia di Campobasso, han fatto fagotto per aderire ad altri “raggruppamenti”, optando per “valori” di fondo, rappresentativi di opzioni che li avrebbero portati verso strade più agevoli da percorrere per chi voglia semplicemente scalare il potere e non certamente servire il popolo? In sostanza, è la cognizione quotidiana dell’andazzo delle cose regionali a consentire loro di bipassare (senza rimpianti) le esigenze degli elettori, posponendo queste ultime ad obiettivi personali considerati “valori” ben più remunerativi, peraltro conseguibili più facilmente indossando un’altra gabbana. Oggi gli adepti del Pd sembrerebbero venire “arruolati”

in un modo molto simile a quello che si attribuiva begli Anni ‘70 alla Dc. I vari capi-cordata vanno alla ricerca della “carne da cannone” (coloro che debbono aiutarli a conquistare lo scranno più alto in cambio di un piattino di lenticchie). Ma stavolta il risultato finale è diverso. Un tempo, quelli che si nascondevano dietro lo scudo con la croce, ove avessero accumulato 100 tessere (comprese quelle intestate a qualche defunto), erano capaci alle elezioni di triplicare quel numero in voti sonanti. Oggi, invece, i personaggi su cui stiamo meditando camminano come il gambero; e, se siano riusciti a raccogliere 100 adesioni, alle elezioni saprebbero cumulare a mala pena 50 suffragi. La verità è che fare tessere in questo modo vuole dire soltanto continuare a mantenere in vita un sistema che ha portato tantissimi compagni alla disaffezione; e, bene spesso, chi si iscrive lo fa esclusivamente per conseguire valori materiali immediati che fatalmente – ove non avessero a tradursi nella realtà - porterebbero ad ulteriori diàspore che hanno pochi precedenti nella storia di un partito che, sino ad ieri, si era contraddistinto rispetto agli altri perché la “diversità” c’era, e come! Un tempo nel Pci non si registravano transfughi. A Larino si ricorda un solo abbandono (anni ’70). Ma si trattò di una vicenda dirompente solo a parole per il calibro delle personalità che optarono per il gran rifiuto. La base, tetragona, non ne risentì affatto. Invece, quando, negli anni scorsi, ad andarsene furono le mezze figure della politica molisana, ne parlarono i “gossip” locali; e, dall’interno, avanti che si concludessero le primarie locali del Pd, qualcuno aveva già avuto modo di scrivere: ma scusate, perché mai stiamo facendo tutta questa manfrìna se poi i punti di riferimento umani rimangono sempre gli stessi? Per conseguenza, cosa mai potrà cambiare quando, alla fine, abbia prevalso Tizio o Caio se veramente non vengano fuori una mentalità nuova e comportamenti diversi (e proficui) in maniera tale da differenziarci veramente dagli altri?

st’anno, si attesta tra i primi 20 oli italiani selezionati; quello dell’oleificio Di Vito di Campomarino, con 90 punti (tra i primi 90 oli italiani); l’ oleificio di Bruno Mottillo di Larino con 88 punti (tra i primi 120) e le Aziende agricole “Pietropaolo Antonietta” di Casacalenda e “La

Casa del Vento” di Larino, con il suo “L’Olio di Flora”, con 87 punti per entrambi, cioè tra i primi 130 oli italiani che la nota Guida ha selezionato. Un bel successo con un quadro di eccellenza, quello degli oli molisani, che onora l’olivicoltura della nostra “piccola grande regione”, come a me piace definire il Molise, e, in particolare, la sua varietà più diffusa che, insieme all’”Aurina” di Venafro, è la più nota da sempre, la “Gentile di Larino”. Questa varietà – mi piace ricordarlo – con le altre due varietà autoctone “Salegna o Saligna” e “San Pardo”, sempre con il nome della culla delle “Città dell’Olio attaccato”, fanno di Larino una realtà unica al mondo in quanto a varietà di olivo autoctone. Ben tre delle 500 considerate in Italia, un patrimonio olivicolo di biodiversità che danno al nostro Paese un primato prestigioso e quanto mai prezioso, che è ancora tutto da utilizzare e valorizzare. Pasquale Di Lena

La salvaguardia del territorio quale modello per il futuro della nostra terra Per valorizzare il territorio è necessario conoscerlo ed apprezzarlo, e per farlo, sia la nostra storia che le bellezze paesaggistiche del Molise rappresentano un momento imprescindibile dell’azione di salvaguardia e promozione che deve essere fatta per il nostro presente e verso il futuro dei nostri figli. I Seminari “Molise tra Storia e Paesaggio” organizzato dall’Università del Molise in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e la Regione, segnano un percorso formativo e un momento di confronto per la nostra cultura, attraverso l’impegno verso l’ambiente, il potenziamento del turismo e la conseguente crescita economica del Molise. Alcuni tra gli obiettivi che si vogliono raggiungere e verso i quali la Regione Molise vuole andare, ampliando i progetti di promozione e valorizzazione delle proprie ricchezze storiche, archeologiche, paesaggistiche, al fine di giungere a questi obiettivi. La sete di conoscenza non ha confini e per questo non è mai troppo tardi, né superfluo, scoprire sempre meglio le nostre origini e tutto il percorso che ci ha portati ai giorni nostri, non a caso, sono recentissimi alcuni nuovi ritrovamenti in campo archeologico nella zona di Venafro a testimoniare che il Molise nasconde un patrimonio archeologico da valorizzare. Resto convinto che sottolineare l’importanza di ciò che ci circonda, la storia, le tradizioni, come è stato fatto attraverso questi seminari, serve a farci capire che dobbiamo apprezzare e rispettare il nostro territorio quale parte integrante di noi stessi, perciò, nessuna iniziativa è mai troppa perché si raggiunga questo risultato, consapevoli che la sua salvaguardia, la sua promozione, la sua valorizzazione deve rappresentare un dovere preciso di noi tutti, affinché diventi un modello per il futuro di questa nostra terra. Massimiliano Scarabeo, assessore



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