Per l'ex romagnoli dalla città nella città

Page 1

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 164 - giovedì 16 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L’Oscar del giorno a Corrado Di Niro

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Corrado Di Niro. Il presidente dell'Acem sta battendo forte sul tasto della necessità che in Regione ci si muova nella individuazione di progetti e programmi per l'edilizia. Un settore che sta conoscendo una crisi tanto profonda da rischiare il collasso. Ora, qualcosa si è mosso per i fondi della ricostruzione post sisma anche se la maggior parte di essi da destinare a lavori già effettuati. Il dramma, è per il domani.

Il Tapiro del giorno a Claudio Pian

Il Tapiro del giorno lo diamo a Claudio Pian. Sembra regnare non poca confusione nell'ambito di Molise Sviluppo per l'Expo. Scusate: ma della manifestazione se ne occupa Pian, poi c'è l'improvvisata struttura finanziata con i fondi europei in Regione, ancora la struttura dell'Assessorato e, per finire, la segreteria del Presidente della Giunta. A parte gli esterni. A questo punto un po' di chiarezza va fatta anche perchè parliamo di soldi pubblici.

Per l’ex Romagnoli, dalla Città nella Città spunta l’architetto che firmò il progetto con Frattura SERVIZIO A PAGINA 3


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 16 luglio 2015

257.338.926 euro per fronteggiare il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Piano sanitario di rientro

Carico di debiti amministrativamente in difficoltà politicamente irrilevante di fronte allo Stato e ai compiti statutari e istituzionali il Molise è una Regione sotto tutela L’accesso all’anticipazione di liquidità per 257.338.926 euro, ai sensi dell’ articolo 3 del Decreto legge 8 aprile 2013, numero 35, convertito con modificazioni dalla Legge 6 giugno 2013 numero 64, chiesto dalla Regione Molise, con due distinte note, il 28 febbraio e il 7 marzo 2014, s’è reso necessario per fronteggiare il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Piano sanitario di rientro, in relazione alla “realizzabilità degli equilibri finanziari nella dimensione e nei tempi programmati, in funzione degli interventi di risanamento, riequilibrio economico finanziario e di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, per non mettere in pericolo la tutela dell’unita’ economica e dei livelli essenziali delle prestazioni”. Eccoci, dunque, di fronte a un altro “successo” della giunta Frattura che per 30 anni terrà impegnato il bilancio regionale e i molisani a pagare le rate e gli interassi dell’anticipazione. Un altro “successo” dell’incapacità a programmare e a decidere cosa fare e come fare per ridurre il deficit sanitario e per assicurare contestualmente il minino dei livelli accettabili di cura ed assistenza. Il ricorso all’anticipazione è stato un passo obbligato, previsto proprio per i casi in cui le Regioni nella condizione disastrata del Molise, non sono in grado di provvedere a se stesse e, in campo sanitario, alla salute dei propri cittadini. L’articolo 3, comma

di Lucio Pastore Ho letto su FB che il TAR Molise ha dato ragione al ricorso del Comitato S.S.Rosario di Venafro e si deve ritornare alla situazione del 2011. Tutto questo è legato all’inconsistenza ed incompetenza di una classe politica ed amministrativa incapace di presentare un Piano Sanitario Regionale organico in grado di risistemare tutto il SSR. Per difendere particolari interessi di soggetti privati o di clienti amici, si creano storture e forzature che rendono i piani di riordino oggettivamente incoerenti, deboli ed esposti a ricorsi giudiziari. Ha iniziato Iorio su questa strada ed, in piena continuità, Frattura si muove sulla stessa linea. L’unico piano accettato dal Tavolo Tecnico, quello di Carmine Ruta, è stato subito annullato da Frattura perchè riequilibrava il rapporto pubblico-privato. Ma anche il Tavolo Tecnico ha grosse colpe nel fallimento di questo riordino. I vari subcommissari inviati non hanno fatto altro

1, del decreto legge 8 Aprile 2013, numero 35, e le successive modifiche e integrazioni, prevede espressamente che, “al fine di favorire l’accelerazione dei pagamenti dei debiti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, lo Stato è autorizzato ad effettuare anticipazioni di liquidità alle Regioni ed alle Province Autonome a valere sulle risorse per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale di cui all’articolo 1, comma 10, del medesimo decreto”. Al finanziamento peraltro sono legati non pochi obblighi e prescrizioni,

giusto per mettere le cose in chiaro e far capire agli amministratori regionali che non sono all’altezza del compito, che le briglie sono saldamente nelle mani di chi li foraggia. La Regione deve pertanto predisporre misure, anche legislative, idonee e congrue di copertura annuale del rimborso dell’anticipazione di liquidità, verificate dall’apposito Tavolo di Verifica degli adempimenti; la presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, cumulati alla data del 31 Dicembre 2012 … e dettagliatamente elencati, rispetto ai quali il Tavolo di Verifica degli adempimenti

La pessima gestione della sanità pubblica che aggravare il debito e defunzionalizzare il SSR. Per non parlare dei governi centrali che per motivazioni politiche non hanno mai sostituito i commissari ad acta. Ora come fatto marginale si continueranno ad utilizzare ancora i dirigenti medici del Pronto Soccorso di Isernia per tenere aperto il Pronto Soccorso di Venafro rendendo non funzionanti entrambe le strutture, a dimostrazione dell’alto valore dell’attuale dirigenza dell’ASREM. Ma la cosa più grave è che in questo stato di marasma il sistema pubblico funziona sempre peggio mentre il privato convenzionato è costantemente e continuamente protetto. Il sistema si sta oggettivamente privatizzando trasformando progressivamente il diritto alla salute in merce. Non

regionali verifica la coerenza con le somme assegnate alla singola Regione …; il piano dei pagamenti può comprendere debiti certi, sorti entro il 31 Dicembre 2012, intendendosi tali i debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine. Il tasso di interesse a carico della Regione è pari al rendimento di mercato dei Buoni poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione”. Non appena formalizzata l’anticipazione, ovvero all’atto dell’erogazione, la Regione deve provvedere all’immediata estinzione dei debiti elencati nel piano di pagamento e dell’avvenuto pagamento e dell’effettuazione delle relative registrazioni contabili deve formale certificazione al Tavolo di Verifica degli adempimenti, rilasciata dal responsabile della Gestione sanitaria accentrata, ovvero da altra persona formalmente indicata dalla Regione. Carico di debiti, amministrativamente in difficoltà, politicamente irrilevante di fronte allo Stato e ai compiti statutari e istituzionali, il Molise è una Regione sostanzialmente sotto tutela, appena appena tollerata di esistere e in molti casi finanche derisa. Accade perché di fianco alla classe dirigente regionale viaggia in parallelo una realtà sociale, sindacale e culturale (la realtà economica n’è la conseguenza) che ha vissuto e vuole continuare a vivere di sussistenza. Dardo

vorrei che tutto questa confusione non fosse casuale ma determinata con machiavellica chiarezza. Ora la Regione Molise, per questo sfascio prodotto dalla pessima gestione politico-amministrativa, deve accendere un mutuo di 257 milioni che verrà riversato sulle spalle dei molisani con il vecchio mutuo già acceso dalla gestione Iorio, oltre le accise, tickets, tasse. E tutto questo per un sistema che funziona sempre peggio. Non sarebbe il caso di chiedere un audit popolare, così come richiesto da De Lellis, per analizzare il debito prodotto, individuare le diverse responsabilità, addossare quelle parti del debito a chi le ha generate per incompetenza ed interesse e pagare noi la sola quota parte che serve realmente al sistema? Se questa classe politico-amministrativa non viene spazzata via la Regione Molise verrà completamente distrutta. Ma per fare questo dobbiamo passare da proteste virtuali a proteste reali. Ne saremo capaci?


TAaglio lto

3 16 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Stilata la graduatoria provvisoria per la selezione dell’idea progettuale per la realizzazione della sede del consiglio, della giunta regionali e dei servizi comuni nelle aree dell’ex hotel Roxy e dell’ex stadio Romagnoli

Abbiamo in casa, nel Molise, a Campobasso, con l’architetto Guglielmi, il meglio della ideazione architettonica e urbanistica, in grado di prevalere su studi professionali italiani e spagnoli l grumo umano e professionale che ha per vertice Frattura rappresenta inoppugnabilmente la sintesi di un cambiamento epocale in politica, nella dirigenza pubblica, in ambito consulenziale regionale e nella pubblica progettazione. Un vecchio detto: “Chi sta col sole si riscalda, chi con la paglia si brucia” La migliore idea progettuale per la realizzazione della sede del consiglio, della giunta regionali e dei servizi comuni nelle aree dell’ex hotel Roxy ed ex stadio Romagnoli è straordinariamente campobassana. A parere della commissione valutatrice domestica (Giocondo Vacca – presidente - Massimo Pillarella – Nicola Carovillano – Ivana Mustillo – Claudia Angiolini – componenti, e Angelo Pastò segretario) nominata dalla giunta regionale presieduta dall’architetto Paolo di Laura Frattura, abbiamo in casa, nel Molise, a Campobasso, il meglio della ideazione urbanistica, capace di prevalere su studi professionali italiani e spagnoli, messi debitamente in fila fino all’ottantatreesimo posto: quanti sono stati gli ammessi a partecipare. La graduatoria stilata è provvisoria, in attesa che vengano compiuti gli ultimi adempimenti per renderla definitiva. Non ci dovrebbero essere sorprese. La migliore idea selezionata appartiene all’architetto Nicola Guglilemi che a Campobasso, tra l’altro, ha firmato il progetto dell’intervento edilizio - “La città nella città” - condiviso professionalmente, tra l’altro, dal collega Paolo di Laura Frattura. Che, dicono, abbia fatto salti di gioia nell’apprendere il risultato. I sentimenti di amicizia, di colleganza, di con-

divisione professionale sono, al pari di tutti i veri sentimenti, incontenibili. Salti di gioia pare li abbia fatti anche Massimo Pillarella che di Guglielmi e di Frattura è molto amico, e felici dell’esito si sarebbero mostrati anche gli altri componenti la commissione (tranne Carovillano che s’è dimesso nel corso dei lavori) per aver fatto (involontariamente?) felice il presidente che aveva avuto la bontà di nominarli, e il collega di commissione Pillarella (vero “deus ex machina” del governo regio-

nale). Il grumo umano e professionale che ha per vertice Frattura (con Pillarella, Mogavero, Lalli, Guglielmi i più significativi), rappresenta decisamente e inoppugnabilmente la sintesi di un cambiamento epocale in politica (con Frattura che ha frantumato Iorio); nella dirigenza pubblica (con Pillarella nominato da Frattura direttore dell’Area seconda della Regione: Programmazione regionale, attività produttive, agricole, forestali e politiche dell’ambiente); in ambito consulenziale regionale (con l’avvocatessa Lalli depositaria dei problemi della Gam di Boiano); nella pubblica progettazione (con Guglielmi). Dicono che il progetto preveda la realizzazione di un grattacielo, idea che Gugliemi evidentemente coltiva nel profondo della sua visione architettonica ed urbanistica che avrebbe voluto manifestarla con la torre appena abbozzata all’interno della “Citta nella

Città” , ridotta ad un multiplo di una lattina di Coca Cola dai tremebondi Agusto Massa ed Emilio Natarelli (sindaco e assessore all’urbanistica del tempo). L’occasione pare gli sia tornata propizia con la sede regionale, con la presidenza Frattura e la commissione domestica che lo ha premiato come il migliore. Alla conclusione dei lavori di valutazione della Commissione seguirà certamente un dibattito, come del resto è previsto nel bando e, soprattutto, talune emittenti televisive locali si sono dichiarate disponibili ad ospitare i professionisti che hanno concorso per dare loro modo di illustrare e comparare il proprio lavoro con quello premiato. Ne vedremo e ne sentiremo delle belle! Intanto, la graduatoria dei primi 10: Nicola Guglielmi Campobasso; Ottavio Di Blasi & Partners - Ottavio Di Blasi Milano; Roberto De Cosmo Campobasso; Salvatore Abbate Vico Equense (Na); Abdr Architetti Associati Srl - Maria Laura Arlotti Roma; Concreatelab - Leonardo Venezia Roma; Tommaso Nasti Bari; Cooprogetti Scrl - Matteo Bordugo Pordenone; Pica Ciamarra Associati – Pca int Srl Massimo Pica Ciamarra Napoli; Ottaviani Associati - Alessandro Ottaviani Roma . Dardo

Gam, l’inconcludenza della politica

Poco è filtrato circa l’incontro, che si è svolto ieri, tra il presidente della giunta regionale, Paolo Frattura, ed una folta delegazione della GAM. Le certezze sono che tra due mesi scade il beneficio della cassa integrazione per i lavoratori e che l’azienda non è produttiva da ben due anni. Dall’incontro di ieri veniamo fuori, poi, con un’altra notizia, che si commenta da sé: lunedì 20 luglio prossimo, presso l’assessorato all’agricoltura e alla presenza dell’assessore al ramo, si svolgerà un nuovo incontro, espressamente dedicato alla redazione del bando relativo alla possibile cessione dell’impianto. Tutto il resto sono parole. Come la promessa della proroga degli ammortizzatori sociali (in verità una possibilità concreta visti gli stanziamenti governativi, quindi non certo un merito della giunta) e la dichiarata disponibilità, sempre a breve (futuro prossimo indefinito), delle risorse legate al PSR. Tocca fidarsi, quindi, sulla parola. Come parole erano quelle, sempre del presidente Frattura, datate dicembre 2013, che ci sembra opportuno riportare, per dare a voi lettori la dimensione temporale della vicenda; per confrontarla con quanto di

Tra due mesi scade la cassa integrazione, l’azienda è chiusa da due anni, il piano di rilancio non s’è mai visto...

concreto si sia effettivamente raggiunto in termini di risultati. 1 dicembre 2013, dunque: “La filiera agricola non chiuderà. Fino a poco tempo fa non c’era traccia dei numeri reali di questa nostra azienda, oggi, invece, sappiamo quali sono le perdite e dove sono. Prima del

prossimo Natale sarà presentato il piano di rilancio industriale dello stabilimento. La ristrutturazione aziendale è improcrastinabile per avviare un processo di riammodernamento degli impianti.” Ovviamente il Natale successivo è già passato; tra non molto arriverà anche il secondo, ma del piano di rilancio e ristrutturazione aziendale non v’è traccia leggibile. La filiera avicola nella realtà non esiste, ma noi dovremmo comunque aver fede e speranza che nell’incontro

di lunedì 20 luglio ogni cosa, magicamente, andrà a posto. Il tempo, come al solito, sarà galantuomo e metterà a nudo ritardi e vane promesse. Proprio come quelle del dicembre 2013. “Paghiamo una consulente fior di migliaia di euro, siamo a due mesi dalla fine della cassa integrazione, ad un passo dal fallimento della GAM, a due anni dalla chiusura di un’azienda e , udite, udite, l’assessore dà appuntamento a lunedì per vedere come mettere in piedi il bando?!?!” Beh, considerato lo storico della vicenda, i risultati generalmente messi in campo da questo governo regionale in merito alle altre vertenze aperte, le prove di pragmatica risolutezza e rigida programmazione profuse a piene mani, non ci vuole poi molto a provare una sincera empatia per il lo schietto commento espresso da una lavoratrice. Staremo a vedere, in conclusione, cosa partorirà il taumaturgico incontro con l’assessore Facciolla del prossimo 20 luglio. Saremo estatici testimoni di un miracolo?


TAaglio lto

4

Tutto quello che gli altri non dicono

16 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Dopo la minaccia di fermare i mezzi la GTM si vede, miracolosamente, riconosciute le spettanze

Spuntano i soldi, i termolesi non saranno appiedati Com’era prevedibile, e auspicabile, il fermo dei mezzi, annunciato per oggi dalla GTM (l’azienda di traporto pubblico urbano del comune di Termoli), non ci sarà. Termolesi e turisti potranno contare ancora su bus urbani e sulla sensazione che non tutto stia davvero e definitivamente andando a rotoli. In un incontro, svoltosi ieri, tra l’azienda, l’assessore ai trasporti Nagni ed il presidente della giunta Frattura, si è riusciti a trovare il modo di non dare di Termoli e del Molise tutto l’impressione di una realtà allo sbando. Trovata quindi l’intesa affinché la Regione si decidesse, bontà sua, a liquidare alla GTM le somme dovute. Somme che tardavano ad arrivare nonostante una sentenza del TAR che, nel giugno scorso, ha accolto le istanze della GTM ed intimato alla Regione di pa-

gare. Nonostante ciò i soldi continuavano a non arrivare, le esposizioni della GTM con le banche a crescere e la pazienza a finire. Minacciato il fermo dei mezzi, sono mi-

racolosamente spuntati anche i soldi. Verrebbe davvero da chiedersi se siamo al cospetto di un gioco psichedelico che ci sfugge, di una sorta di ilare delirio che coinvolge le nostre

istituzioni regionali, oppure se tutto ciò appartiene davvero alla nostra realtà. Cosa ha impedito alla Regione, all’assessorato ai trasporti, di pagare ciò che doveva con la regolarità che ci si aspetta da un Ente istituzionale? Cosa ha impedito alla Regione, all’assessorato ai trasporti, di ottemperare ad una sentenza del Tribunale amministrativo con la lealtà alle leggi che si aspetta da un Ente istituzionale? Mistero. Un mistero irritante. Perché se a questo punto le somme sono spuntate senza troppo patire, una volta minacciato il fermo dei mezzi, verrebbe facile credere che fossero già comunque disponibili. Di certo l’assessore Nagni o il presidente Frattura non avranno dovuto fare il giro delle sette chiese per procurarsele. Dovremmo credere, allora, che per un’inquietante motivo,

benché ci sfugga, alla GTM non si è voluto pagare volontariamente e nei tempi dovuti? Così come fu per l’ATM quest’inverno? Ricorderete tutti che l’ATM i mezzi li fermò davvero per un giorno (scatenando le ire degli utenti) e,come d’incanto, anche in quel caso saltarono fuori i soldi. Cosa dovremmo pensare? Le regole di questo gioco psichedelico davvero ci sfuggono. Accontentiamoci della risoluzione in zona Cesarini della questione e andiamo avanti. Resta ancora in sospeso, però, l’analoga vicenda che coinvolge la Farrace srl, azienda più piccola ma comunque concessionaria per il trasporto pubblico, sempre operante in basso Molise. Staremo a vedere se i miracoli accadono solo per chi ha santi in paradiso oppure seguono le loro, imperscrutabili, vie.

Scarabeo, revocati gli arresti

ISERNIA. Il tribunale del Riesame ha deciso per la revoca dell’arresto nei confronti dell’ex assessore regionale alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo. Il tribunale del Riesame ha revocato la misura dei domiciliari, stesso provvedimento per il fratello del politico dem, Gabriele. Il collegio ha disposto, però, il divieto di dimora in Molise. Frode fiscale e truffa ai danni della Regione Molise sono i reati ai quali dovranno rispondere i due fratelli venafrani, accusati dal pm Scioli di aver evaso Iva, Irap e Ires e di aver usufruito di un contributo di 122mila euro da parte dell’ente regionale per l’acquisto, secondo l’accusa mai effettuato, di mac-

Posto il divieto di dimora in Molise chinari nuovi, attraverso i fondi Por Fesr. Una procedura quest’ultima iniziata nella scorsa legislatura e liquidata quando a capo della Regione Molise era già stato eletto il Governatore Frattura e nominato l’ex assessore Scarabeo. I legali difensori, ovviamente, respingono ogni tipo di accusa, richiedendo anche l’incompetenza territoriale del Tribunale di Isernia.

La denuncia è della Cisl che sprona i Sindaci interessati a muoversi CAMPOBASSO. E’ la Cisl Poste a portare a conoscenza della politica e delle istituzioni le scelte operate dall’azienda per i piccoli uffici. Sono 20 gli sportelli che seguiranno turni a singhiozzo. “Portiamo alla Vostra conoscenza il piano industriale di prossima realizzazione da parte di Poste Italiane, pertanto riteniamo opportuno contrastare insieme detto piano, che rischia di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali In particolare, ci riferiamo al progetto aziendale che porta a un’ulteriore razionalizzazione della presenza degli uffici postali sul territorio concentrandola nelle zone ritenute più redditizie. I tagli avverranno dopo le elezioni amministrative, approfittando del periodo vacanziero. Infatti, dal prossimo 7 settembre, avremo Uffici postali razionalizzati con aperture a giorni alterni, cioè tre

Poste, 20 uffici aperti a giorni alterni

aperture settimanali su sei, che interesseranno i comuni di Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Roccasicura, l’ufficio della città di Isernia localizzato a Castelromano e quello di San Pietro Avellana ricadenti nella provincia di Isernia. Nella provincia di Campobasso, i comuni interessati sono quelli di Campochiaro, Campomarino Lido, Casalciprano, Cercepiccola, Larino succ.1, Macchia Valfortore, Monacilioni, Montelongo, Morrone del Sannio, San Giovanni in Galdo. Scenderebbero, infine, da quattro a tre le aperture settimanali degli uffici di Acquaviva di Isernia e Cas t e l p e t r o s o . Ad aprire per soli due giorni a settimana, invece, saranno quelli di: Sant’Angelo Limosano e Trivento,

mentre è chiuso definitivamente l’ufficio postale di Monteverde di Bojano. Come Sindacato CISL Poste continuiamo a esprimere forte dissenso per il piano di razionalizzazione di piccoli Uffici postali nel territorio molisano che rappresentano un importante presidio sociale. Non daremo mai il nostro avallo poiché riteniamo che i piccoli uffici postali svolgano un ruolo importante ad assicurare, in ogni luogo, un contatto con il mondo e affinché l’accessibilità ai servizi postali continui a soddisfare le esigenze dei cittadini Italiani. Pertanto ci farebbe piacere poter affrontare le problematiche evidenziate e le possibili azioni d’intervento in uno specifico incontro con le SS. VV”.


TAaglio lto

5 16 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Finanziata la programmazione 2014/2020

153 milioni di euro dalla Commissione europea. Finisce, così, il tempo degli alibi e dello scaricabarile Da oggi in poi le chiacchiere staranno a zero. I proclami roboanti, coniugati immancabilmente al condizionale; le repliche affannate, quando non soffiate fuori dai denti con arroganza, di fronte ad una realtà indifendibile; il precipitoso e salvifico scaricabarile su chi c’era prima. Con l’adozione dei programmi operativi della Regione Molise per il periodo 20142020 da parte della Commissione Europea, avvenuta il 14 luglio scorso, la giunta Frattura avrà 153 milioni di opportunità per farci vedere di che pasta è fatta. 153 milioni di occasioni per dimostrare che l’operazione politica a freddo, che ha portato l’ex forzista a guidare un governo regionale con l’etichetta di centrosinistra sul colletto ma la maglia intessuta di ogni genere di filo, aveva la sua ragione d’essere; otre che perpetuare la battaglia senza fine per l’occupazione di posizioni di po-

L’architetto Giovanna Iannelli (dalla Provincia) da oggi è la responsabile dei settori Lavori pubblici e Urbanistica del Comune capoluogo. Va a coprire il tassello vuoto più importante del mosaico dirigenziale al quale ha lavorato per alcuni mesi il coordinatore delle attività amministrative di Palazzo san Giorgio Antonio Iacobucci. La scelta della Iannelli è stata preceduta da un evidente gradimento della segreteria e dei quadri dirigenziali del Pd, cui il sindaco Battista non ha opposto alcuna eccezione fidandosi ciecamente delle referenze che sulla Iannelli gli sono state fornite. Il compito che aspetta il nuovo

CAMPOBASSO. “Nella mozione consiliare ho fedelmente riportato in virgolettato dettati normativi e atti, senza di proposito aggiungere commenti o considerazioni. Sollevare la revoca del Tutore dei Minori in carica dispiace, la maggioranza tutta aveva confidato nel lavoro e nell’impegno serio dell’incaricata di pubblico e delicato servizio”. Così il consigliere regionale, Nunzia Lattanzio che ha presentato la mozione di revoca in Consiglio regionale. “Nella mia dichiarazione di voto, in Aula, entrerò nel merito della questione, avendo in passato rivestito con grande sacrificio e dedizione il ruolo di garanzia a

tere. Andiamo al dettaglio: milioni 32 per la competitività del sistema produttivo; milioni 23 per la creazione di nuovi posti lavoro; milioni 23 per ricerca ed innovazione tecnologica; milioni 20 per efficienza energetica e fonti rinnova-

bili (ma manca ancora il benedetto piano per l’energia che metta finalmente al riparo il territorio da aggressioni e facili speculazioni); milioni 13 per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale; milioni 12 per la lotta alla po-

vertà e a favore dell’inclusione sociale; milioni 11 per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni; milioni 9 per la formazione professionale. Questa l’ossatura su cui poggerà l’intera programmazione per il prossimo futuro del Molise. Cifre consistenti, non iperboliche né miracolosamente taumaturgiche, è evidente, ma in grado di separare la ciccia dall’osso, i fatti dal vaniloquio. Ovvia, e naturale, la soddisfazione di Frattura e Petraroia per questo decisivo passaggio istituzionale, per quest’assegno che l’Europa stacca e su cui si giocano la faccia. Talmente contenti da non riuscire a non smaniare anche per l’auspicato riconoscimento dell’area di crisi complessa, come se ciò non fosse ceralacca a stampo su una sconfitta generale. Ma vabbè, dettagli. Da oggi il governo regionale non potrà accampare scuse, lamenti, irritazioni. Il fucile

è carico, ora tocca mettere qualche colpo a segno. Il tintinnio di questi 153 milioni non è restato inascoltato, com’era prevedibile. I sindacati hanno battagliato a lungo con questo governo, troppe le vertenze aperte, le situazioni scappate di mano, i molisani senza più lavoro, appesi agli ammortizzatori sociali, alle riorganizzazioni, ai tagli di spesa. E così: “La CGIL del Molise auspica e ricercherà la ripresa di una discussione su come saranno utilizzate le risorse (i 153 milioni in oggetto n.d.r.), sulla trasparenza e gestione dei bandi, sulla programmazione regionale legata allo sviluppo, pronta anche alla mobilitazione, se necessario, al fine di tutelare le aspettative dei tanti disoccupati e lavoratori di aziende in crisi che da tempo cercano risposte e che dall’utilizzo corretto dei fondi comunitari oltre che propri, possono ottenere certezze.” 153 milioni fanno rumore.

Dirigenti in migrazione dalla Provincia al Comune dirigente non è facile, come diverso - sicuramente più complesso - è l’ambiente politico e di lavoro di Palazzo san Giorgio rispetto a quello di Palazzo Magno. Finora, in assenza di un vertice responsabile, sia i Lavori pubblici che l’Urbanistica sono stati lasciati in standby. Da ora in avanti non ci saranno giustificazioni all’eventuale mantenimento di una condizione di stasi che

però è servita a creare non pochi favori ai clientes, e non pochi momenti di tensione politica all’interno della maggioranza (con l’Intergruppo: Ambrosio, Colarusso e Mandonna) e con l’opposizione. Da Palazzo Magno sono peraltro in arrivo altre 4 unità dal settore Ragioneria e Finanza destinate a rivitalizzare lo stesso settore a Palazzo san Giorgio

Lattanzio: “La Gatti deve lasciare l’Ufficio del Tutore dei Minori” tutela delle giovani vite del Molise. ‘Entro il 15 settembre di ogni anno il Tutore dei minori sottopone all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale il programma di attività per l’anno successivo con l’indicazione del relativo fabbisogno finanziario’ della reiterata omissione di atti del proprio ufficio ed inefficienza del Tutore dei minori. PRESO ATTO - che il sito web istituzionale del-

l’Ufficio del Tutore dei Minori, strumento utile di collegamento diretto ed immediato con la pubblica opinione e con gli stessi minori di età, non contiene traccia alcuna dell’attività innovativa e propulsiva svolta nel periodo 2013-2015 dall’organismo consiliare, con palese disattenzione a quanto disposto dall’art. 2, comma 1, lett. f) l.r. 32/2006. C O N S I D E R A T O - che è in fase di definizione l’iter di

approvazione della proposta di legge nr. 67 rubricata “Istituzione del Garante regionale dei diritti della persona” al cui art. 18 è prevista la caducazione, per effetto di applicazione della misura de quo, dell’Ufficio di tutela minorile, IL CONSIGLIO REGIONALE R E V O C A ai sensi e per effetto dell’art. 3, comma 5 della L.R. 32/2006 il Tutore dei Minori in carica”.


6

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Campobasso

16 luglio 2015

“Ambulanti, regole chiare” L’assessore Colagiovanni ha impartito severe disposizioni per le attività non in regola CAMPOBASSO. L’attività degli agenti della Polizia Municipale prosegue senza sosta, punendo chi non rispetta le regole indispensabili per evitare il caos sul territorio cittadino. Gli ispettori Romano e Marasco, infatti, dando seguito all’ordinanza sindacale dello scorso autunno, fortemente voluta dall’assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni, volta a regolamentare a Campobasso l’attività degli ambulanti, hanno proceduto nelle ultime ore all’ennesimo sequestro della merce di un esercente beccato all’inosservanza delle norme in vigore nel capoluogo molisano.

Questo è solo l’ultimo sequestro in ordine temporale degli agenti della Polizia Municipale, che come ha sottolineato l’assessore al ramo, Salvatore Colagiovanni: “L’attività della Polizia Locale è di estrema importanza per la sicurezza e l’ordine pubblico di Campobasso. Un’opera, quella dei nostri agenti, quasi sempre silenziosa e che passa sottotraccia. Gli agenti della Polizia Municipale, nell’immaginario collettivo, sono coloro chiamati a irrogare le multe agli

automobilisti indisciplinati. Non è così. È arrivato il momento di spiegare ai cittadini l’importanza e le tantissime attività dei nostri agenti di Polizia Locale. A tal proposito, anticipo che, a breve, sarà indetta una conferenza stampa, allo scopo di relazionare sull’operato dei Vigili Urbani in ogni settore della vita cittadina”. “Prima di allora – conclude l’assessore Salvatore Colagiovanni – mi preme plaudere e complimentarmi per l’ottimo lavoro svolto dagli agenti in servizio al Comando della Polizia Municipale di Campobasso. Nessuno si è mai sottratto alle proprie responsabilità e mansioni, assicurando alla città e ai suoi abitanti quell’ordine e quella sicurezza necessari per migliorare la qualità della vita”.

Attenzione al Cryptolocker La Polizia di Stato mette in allerta gli utenti della Rete Le numerose segnalazioni che giungono dagli internauti su questo nuovo virus che imperversa ormai da un po’ di tempo sul web, ha indotto la Polizia di Stato ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete. In tale contesto, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha concluso, proprio in queste ultime ore, un’operazione che ha permesso di sgominare un’organizzazione criminale per associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo informatico, estorsione on line e riciclaggio degli illeciti proventi realizzati mediante la diffusione del virus “Cryptolocker”, di cui sono rimaste vittima privati cittadini ma anche aziende, private e pubbliche. Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce indicazioni su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link relativo ad un acquisto effettuato on line a anche da altri servizi.

Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente un documento pdf), viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete. A questo punto si realizza il ricatto dei criminali informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin* a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione. E’ importante non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati! Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli più importanti da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.

Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche al Commissariato di P.S. On-line, per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url: www.commissariatodips.it. Il portale è stato appena integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di

assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità. * (Il Bitcoin è una moneta virtuale, esprimibile con un numero a 8 cifre decimali. Non esiste un’autorità centrale che la distribuisce e che ne traccia le transazioni in quanto le operazioni sono gestite collettivamente dal network attraverso dei siti c.d. exchanger che rilasciano monete virtuali incamerando mo-

neta proveniente da carte di credito o altri strumenti elettronici di pagamento, ossia codici che a loro volta possono essere convertiti in denaro contante). Il valore di un BTC è stabilito dal mercato, come per ogni altro bene (attualmente 1 BTC corrisponde a circa 217 euro, ma tale valore è destinato ad aumentare, considerando che il numero massimo di BTC producibili attraverso il cd. processo di “mining” cui possono partecipare tutti i nodi della rete, è fissato a 21 milioni).

Oasi WWF - Riserva regionale Guardiaregia-Campochiaro“Estate all’Oasi 2015” L’Oasi WWF e Riserva regionale Guardiaregia-Campochiaro, è visitata in ogni stagione da migliaia di appassionati di natura ed anche da famiglie che vogliono passare qualche ora nel verde dell’area protetta matesina. Nel periodo estivo l’OasiWWF proponeun ricco calendario di appuntamenti, eventi ed escursioniguidate di varia difficoltà eadatte a tutti, sia ai semplici turisti che agli escursionisti più esperti. Lunghe traversate montane, ma anche semplici passeggiate, escursioni notturne come il wolfhowling e la notte delle stelle ed infine interessanti appunta-

menti dedicati all’orienteering e alle visite all’area faunistica del cervo. “Estate all’Oasi 2015”, iniziata nel mese di giugno, prosegue venerdi 17 luglio con un fuori calendario dedicato ai più piccoli con una “Caccia al tesoro naturalistica” all’area faunistica del cervo di Campochiaro. Il programma di “Estate all’Oasi 2015” andrà avanti per tutta la stagione estiva fino ai primi giorni di settembre per accontentare tutti i curiosi di natura che vogliono conoscere ed apprezzare questo lembo di natura molisana.


Campobasso

7

Tutto quello che gli altri non dicono

16 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

La concezione autarchica del potere da parte dei vertici comunali sembra non conoscere limiti

Un deposito di materiale esplodente a Contrada Camposarcone

L’intergruppo (Ambrosio, Colarusso e Madonna) sulla questione preannuncia che “adotterà tutte le iniziative consentite da leggi e regolamenti per contrastarla non avendo peraltro alcun interesse pubblico”. Installazioni simili sono previste e consentite unicamente nelle zone destinate ad insediamenti produttivi e nei nuclei industriali. Se non si fosse costituito (Udc/Ppi/Cd), si sarebbe dovuto inventarlo un intergruppo all’interno della maggioranza di centrosinistra al Comune di Campobasso per avere un minimo tasso di vivacità politica, di coerenza programmatica, di onestà intellettuale, di capacità di controllo sugli atti amministrativi del sindaco e della giunta. Fortunatamente e saggiamente lo hanno costituito i capigruppo Michele Ambrosio (Udc), Lino Colarusso (Ppi) e Elio Madonna (Dc) e si deve a costoro l’indicazione di delibere di giunta ed ordinanze che fanno a cazzotti con la logica, con la trasparenza, con le norme e le regole vigenti, e l’indignazione per il modo spocchioso ed arrogante con cui taluni assessori e lo stesso primo cittadino amministrano in maniera clientelare l’ordinaria amministrazione: un campo vastissimo di occasioni per favorire questo o quello modificando o violando le regole. Lo si deve all’intergruppo, visto che l’ opposizione è totalmente incapace (politicamente parlando), restandosene quieta a fare da tappezzeria. Chi segue la cronaca de La Gazzetta del Molise ha già inanellato una

serie di iniziative, di mozioni, di interpellanze dell’intergruppo, che hanno avuto il merito di bloccare lo sconfinamento dell’amministrazione comunale sul terreno dell’autarchia. La stessa che il sindaco e l’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia (in debito verso la collettività dell’’idea con cui ha spaziato nel corso della campagna elettorale cianciando di Campobasso “Città europea”) ritengono di poter utilizzare per consentire su un terreno agricolo a Contrada Camposarcone la realizzazione di un deposito di materiale esplodente (categoria V gruppi D e E). Che per legge – hanno fatto notare Ambrosio, Colarusso e Madonna – deve essere localizzato “nelle zone destinate ad insediamenti produttivi e nei nuclei industriali.” Per aggirare l’ostacolo, la proposta dell’assessore all’urbanistica avallata dal sindaco prevede che il consiglio comunale adotti un’apposita variante, cambiando la destinazione del terreno da agricolo a produttivo. Una delibera cosiddetta “ad hoc”, cioè a misura delle necessità del richiedente al quale, oltre al deposito di materiale esplodente, pare sia stata

concessa la realizzazione di un fabbricato (la casetta del custode?) che tutto parrebbe, tranne una casetta. E’ lecito supporre che la seduta del consiglio in cui si dovrà deliberare la proposta, sarà oggettivamente esplosiva. La concezione autarchica del potere da parte dei vertici comunali sembra non conoscere limiti s’è vero che altre delibere “ad hoc” sono in agenda, potendo e volendo, l’amministrazione, approfittare dell’egemonia politica e gestionale di cui gode per la debolezza dell’opposizione, e della tolleranza degli organi di controllo (interni ed esterni). A gustare la festa si pone l’intergruppo che sulla questione preannuncia che “adotterà tutte le iniziative consentite da leggi e regolamenti per contrastarla non avendo peraltro alcun interesse pubblico”. L’azione politica posta in essere è talmente trasparente da impedire ogni forma di speculazione che volesse confinarla nella categoria degli opportunismi che in genere preludono a ricompense, cariche ed incarichi. Sulla stessa falsariga va posta ed aggiunta anche l’interpellanza del capogruppo dell’ Udc Ambrosio, re-

lativa ai ritardi nell’adozione del piano di prevenzione della corruzione e dell’affidamento ai dirigenti dei vari uffici comunali del compito di istituire appositi albi di operatori economici, tra cui anche i prestatori d’opera intellettuale (avvocati, ingegneri, architetti etc.), ivi compreso il regolamento interno per gli affidamenti dei lavori, forniture e servizi in economia, e quello per l’affidamento di incarichi esterni. Una carenza strumentale e strutturale che, come abbiano fatto cenno, lascia aperta la porta del clientelismo e dei favoritismi, con riflessi estremamente negativi sul piano delle legittimità e della trasparenza. Se non si fosse costituito (Udc/Ppi/Cd), si sarebbe dovuto inventarlo un intergruppo all’interno della maggioranza di centrosinistra al Comune di Campobasso per avere un minimo tasso di vivacità politica, di coerenza programmatica, di onestà intellettuale, di capacità di controllo sugli atti amministrativi del sindaco e della giunta. Dardo

Aperto l’Alzheimer Cafè

A Campobasso è stato inaugurato in contrada Colle dell’Orso CamPObassO. Anche a Campobasso è stato inaugurato l’Alzheimer Cafè in Contrada Colle dell’Orso, 69 ( ex ristorante il Calesse). Casa d’Enrichetta è il primo Caffe’ Alzheimer del Molise. L’idea è stata fortemente voluta da Antonio D’Ambrosio, Presidente AMMA (Associazione Molisana Malati di Alzheimer) e Finanziato da UNICREDIT FOUNDATION per un Progetto AMMA e Cooperativa Sociale Ricerca & Progetto. E’ un vero e proprio locale pubblico, un luogo dove le persone con demenza, le loro famiglie e le figure professionali si incontrano una volta al mese. L’incontro si svolge in una data e ad un’ora stabilite, e si basa su un formato standard. Non c’è bisogno di prenotare, si può andare e venire come meglio si crede, cibo e bevande sono a disposizione, è possibile ascoltare musica, parlare delle proprie espe-

rienza e difficoltà, e trovare un orecchio che ascolta. In Italia, il modello Miesen è servito come spunto, ma ogni realtà lo ha poi adattato alle diverse esigenze. In generale, gli Alzheimer Caffè sono in una situazione di confine: collaborano con le Unità di valutazione Alzheimer delle Asl, ma non hanno un ruolo “istituzionale. Non si può pensare di guarire, ma qualche effetto positivo c’è e l’abbiamo anche misurato. Per il paziente, un miglioramento dei disturbi comportamentali; per i familiari, la diminuzione del peso psicologico del fornire assistenza. Tra gli operatori, molti ritengono ora necessario un coordinamento delle diverse iniziative. In questo modo si creerebbe il massimo dell’omogeneità e ci si presenterebbe, da una parte ai pazienti e alle famiglie, dall’altra alle autorità che gestiscono i servizi, acquisendo maggior peso.

50° giubileo sacerdotale di don Giuseppe Nuzzi Vicario generale della curia di Campobasso –Bojano e parroco di Gambatesa Gambatesa. “Il sacerdote è l’uomo dell’Eucarestia” così recitava Giovanni Paolo II per sottolineare che il sacerdozio è dono, mistero e punto nevralgico della vita della Chiesa. L’eucarestia è cardine e cuore di ogni vita sacerdotale. Nella gioia e nella gratitudine al Signore la Chiesa di Campobasso - Bojano annuncia il giubileo d’oro del vicario generale della Curia don Giuseppe Nuzzi, già parroco di Gambatesa, in provincia di Campobasso. Sabato 18 luglio 2015, alle ore 11,00 presso la parrocchia di san Bartolomeo Apostolo a Gambatesa, don Giuseppe Nuzzi, ricorderà il suo 50° anniversario di sacerdozio con la Celebra-

zione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo Metropolita di Campobasso – Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini insieme ai parenti, a tutta la comunità, i collaboratori della Curia diocesana, le autorità civili e militari, i fratelli presbiteri giunti dalle regioni confinanti. Evocando i ricordi della sua vocazione sacerdotale, emergono “sostanza e forma” all’insegna della semplicità, profondità e sguardo verso l’ unità frutto di un percorso sacerdotale dove umanesimo cristiano ed umanesimo laico si sono ben mescolati. “Ancora oggi provo difficoltà quando devo pronunciare un’omelia - ha detto don Nuzzi con tono di commozione –. Cinque minuti potrebbero essere troppi…”. Di qui la sua discrezione ed attenzione come parroco educatore efficace e fecondo verso il suo prossimo, nella missione di evangelizzatore. Don Giuseppe Nuzzi, nato a Sant’Elia a Pianisi il 22 giugno 1939, viene ordinato Presbitero il 18 luglio 1965 dal vescovo di Benevento Raffaele Calabria. Dopo l’ordinazione come vicario parrocchiale, ad Altavilla Irpinia (AV) vi sosta per due

anni. Si trasferisce a Pontelandolfo (BN) per un anno e, dal 1968, a Gambatesa dove tuttora è parroco. Dal 1983 con la nuova divisione della diocesi è presbitero della diocesi di Campobasso. Dopo due mandati come direttore della Caritas diocesana con i vescovi di Campobasso -Bojano Di Filippo e Dini, viene nominato Presidente per il Sostentamento del Clero. Dal 2008 con l’insediamento dell’arcivescovo Bregantini gli viene affidata la nomina di Vicario Generale della Curia diocesana. I giovani, sono al centro della missione e del cammino formativo di “don Peppino” come affettuosamente lo chiamano tutti, con un vivo ricordo da parte dei suoi confratelli coetanei per aver sempre aggregato gruppi giovanili, incoraggiandoli e richiamando loro l’attenzione educativa attraverso lo sport e la disciplina del calcio. «Misericordias Domini in aeternum cantabo» è la testimonianza di amore e di ringraziamento che don Nuzzi rivolge a tutto il popolo di Dio e a tutti i fratelli e sorelle che lo hanno accompagnato durante il suo cammino sacerdotale.



* !

) ! '

% " ! ( ' % "% ! "%

('" "

&' !)

%"! #" &&" ' !$( % % ! & ''"% " %

* "! + #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%

!' " !) % (!



11

Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

16 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Cambiano i calendari di conferimento della differenziata Il servizio di raccolta “porta a porta” conoscerà una nuova tempistica ISERNIA. Si è svolta presso il Comune di Isernia, la conferenza stampa di presentazione dei nuovi calendari di raccolta differenziata dei rifiuti. Interessati al cambiamento tutte le utenze rientranti nella gestione con sistema “porta a porta”. Il cambiamento promosso dall’Amministrazione Comunale e dalla Smaltimenti Sud, ha l’obiettivo di migliorare il servizio e superare alcune difficoltà riscontrate in questi primi sette mesi di inizio della raccolta differenziata porta a porta. Difficoltà che comunque non hanno impedito di raggiungere una significativa percentuale di raccolta che oggi è di circa il 55%. Le novità del servizio per le utenze domestiche saranno: passaggio da uno a due giorni di conferimento della frazione multimateriale (carta, cartone, tetra pak, plastica e metalli), ora prevista il lunedì e giovedì sera; variazioni dei giorni di conferimento per le frazioni indifferenziata ed

umido (indifferenziata il mercoledì sera, l’umido la domenica, il martedì e il venerdì sera); variazione del giorno di conferimento del vetro, ora previsto martedì

sera. Anche il calendario delle utenze commerciali subirà delle variazioni e seguirà le giornate di conferimento delle utenze domestiche ad ecce-

zione del vetro che potrà essere conferito tutti i venerdì sera. Le utenze riceveranno in questi giorni il materiale informativo e potranno prenderne copia, con possibilità di ricevere ulteriori delucidazioni, presso lo Sportello Raccolta differenziata sito al primo piano dell’Ufficio Ambiente – V Settore (dal lunedì al venerdì ore 9:00-13:00 – sabato ore 9:00/12:00 – martedì e giovedì ore 15:00/18:00) e presso l’Isola Ecologica in loc. Le Piane (dal lunedì al sabato ore 9:00/12:30 – dal lunedì al venerdì ore 14:30/17:00). Dal prossimo 20 luglio 2015 dunque, occorrerà adeguarsi ai nuovi calendari di raccolta differenziata. “Siamo convinti - spiega il Sindaco del Comune di Isernia Luigi Brasiello – che l’impegno assunto dalla nostra Amministrazione consentirà di raggiungere importanti obiettivi sia in termini ambientali che di riduzione dei rifiuti e tali cambiamenti dimostrano quanto si voglia offrire

ai cittadini un servizio ancora più efficiente e vicino alle loro esigenze”. “I cittadini hanno già dimostrato di poter fare, e bene, la raccolta differenziata – afferma l’Assessore all’Ambiente Marco Amendola – infatti l’ultimo dato registrato attesta che abbiamo raggiunto il 55% di raccolta differenziata. Con il nuovo calendario di raccolta differenziata e con maggiore impegno e collaborazione da parte di tutti, sono certo, raggiungeremo prestissimo il 65% di raccolta differenziata imposto dalle normative in materia rifiuti.” Da parte del Responsabile del Servizio della Smaltimenti Sud – Antonio Pirolli – l’invito a rispettare le giornate di conferimento, ad utilizzare sempre i contenitori ricevuti (non vanno lasciati sacchi di umido, vetro e indifferenziato senza i rispettivi contenitori), e ad utilizzare esclusivamente i contenitori assegnati alla propria utenza o al proprio condominio.

“Che fine ha fatto Scienze Infermieristiche?” Interrogazione al sindaco Brasiello è stata presentata dai consiglieri di opposizione ISERNIA. I Consiglieri di minoranza Eugenio Kniahynicki (Fratelli d’Italia) e Giovanni Fantozzi (Grande Sud), Premesso che all’indomani dell’abbandono della sede di Isernia da parte dell’Università degli Studi del Molise, il Sindaco di Isernia Brasiello, il Presidente della Regione Molise Frattura

ed il Magnifico Rettore dell’UNIMOL Palmieri promettevano di mobilitarsi nell’immediatezza affinché il Corso di Scienze Infermieristiche (convenzionato con l’Università La Sapienza di Roma, con cui la stessa UNIMOL aveva raggiunto un’intesa) si insediasse presso la sede di via Mazzini ad Isernia;

Nella speranza che quanto annunciato qualche mese fa non sia solo l’ennesima promessa non mantenuta, Chiedono Di conoscere quali progressi si siano raggiunti ad oggi in considerazione del fatto che, a breve, avrà inizio il nuovo Anno Accademico.

Le serenate sbarcano a Macchiagodena L’associazione isernina ha illustrato finalità e obiettivi del nuovo direttivo Al via la seconda edizione della rassegna di serenate tipiche Molisane. Dopo il successo dell’anno passato, le serenate da Sepino sbarcano a Macchiagodena, paese vincitore della passata edizione. Una rassegna unica nel suo genere che coinvolge gruppi folkloristici e non dell’intera regione all’insegna di una sana “ Serenata alla Amata” che raccoglie il frutto affacciata ad un balcone. Quest’anno il balcone sarà ancora più bello ed ambito. Infatti la manifestazione si terrà in Piazza Castello in quel di Macchiagodena , luogo suggestivo che vide suggellarsi l’amore con la serenata dei signori “ Centomani “ , ultimi inquilini dello splendido maniero. Un tuffo nella storia per un presente proiettato al futuro a salvaguardia di una tradizione

che vede nel Molise un baluardo invalicabile.

La Rassegna si terrà venerdì 17 luglio a partire dalle ore 17,00. Tanti i gruppi che si esibiranno : La Polifonica Monforte e Fontanavecchia da Campobasso; Macchiagodena, paese ospitante con il suo gruppo vincitore della passata stagione dal nome intrigante : Ru Ntrecc; Da Rionero Sannitico il gruppo : Le Terre Rioneresi; da Sant’Elia a Pianisi il gruppo delle emergenti : giovanissime di Sant’Elia; da Chiauci con a capo il Sindaco del paese , “ CAP e DANNIARe “; da Forlì del Sannio “ la Vandresa “; da Spinete il gruppo : San Giovanni “; da Frosolone il Gruppo della Proloco; da Baranello “ Le Bangale “; da Letino con il costume più bello d’Italia “ Ri Tinazzoli”.


12

Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

16 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Revocata la cittadinanza a Mussolini Il Consiglio comunale di Termoli ha preso la decisione a maggioranza. Chi lo comunicherà all’interessato? TERMOLI. La storia dell’Italia si scontra con l’attualità a Termoli nel secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Al centro del dibattito la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Un fregio assegnato al Duce nel tempo in cui l’Italia era da lui stesso governata: una cittadinanza onoraria che da oltre un anno è parte dell’azione politica del consigliere di minoranza Paolo Marinucci che, a gran voce, ha chiesto la revoca della disposizione dell’ormai lontano 1924. L’onorificenza alla così discussa figura politica nazionale genera dibattito, alza i toni, ed ha il sapore di una velata e mai evidente critica alla storia nazionale con la certezza, in alcuni, che un’azione del genere (con riferimento alla revoca) non restituirebbe nulla alla cittadinanza. Il primo firmatario Paolo Marinucci tiene a spiegare che “questa proposta di delibera nasce dal presupposto che questo non è un tribunale ma un organo politico amministrativo e non stiamo mettendo sotto giudizio qualcuno bensì, con questa mozione, non si chiede

un revisionismo della storia e non c’è nessuna volontà di dare giudizi. Quello che chiediamo e che rimettiamo al consiglio comunale, organo politico che può decidere, è la revoca della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini”. Gli interventi dimostrano la certezza che “la storia non può essere cambiata da una mozione” perché è stata già scritta e così si alternano gli interventi tra crudezza e riflessione con Francesco Roberti che ricorda: “nel 1924 non si deliberava, c’era il regime e se si vuole fare davvero qualcosa, vanno cancellati i segni”, ma questa è una cosa impossibile perché si dovrebbe, ad esempio, compiere azioni “esagerate” ed “estreme” come quelle proposte in modo provocatorio da Francesco Rinaldi che ha affermato: “distruggiamo la Principe di Piemonte perché l’ha eretta lui. E non mi venite a dire che è un atto dovuto su un defunto. Che stiamo facendo? Riflettiamo su questo”. Per Michele Marone: “oggi nel 2015 dovremmo andare a interessarci di una questione o di determinate motivazioni che hanno spinto l’ammi-

nistrazione dell’epoca (siamo negli anni ‘20) ad adottare un deliberato che di fatto giuridicamente non esiste. Io voto in maniera contraria alla mozione per queste ragioni e perché sono cose che attengono a 90 anni fa che sicuramente oggi hanno un rilievo completamente diverso”. Disamina diversa per Daniele Paradisi che apre l’intervento facendo una considerazione: “spero che non pensi davvero di affidare la difesa

delle verità storiche a qualcuno. La storia non va processata perché può essere una direttrice da seguire o un monito a non ripetere determinati errori quindi,lasciare in piedi i segni della storia è un vantaggio per tutti e un messaggio educativo per le future generazioni”. Per il Movimento 5 stelle interviene Nicolino Di Michele che afferma: “Vi faccio solo una domanda: ci siamo resi conto che non è una questione di negazione di quello che è stato perché se parliamo con un ragazzo di 10 anni a cui non è stato consentito di studiare la storia Mussolini lo conosce a malapena ma se andiamo a parlare con le poche persone anziane che ancora vivono in questa nazione, e che hanno ancora la forza di raccontare qual è la vera storia del fascismo, ci rendiamo conto che sulla nostra pelle quegli strazi quel male non lo possiamo sentire? E allora, non vogliamo cancellare ma neanche mettere la testa sotto la sabbia: abbiamo il dovere di fermarci a riflettere e capire perché è finita così la storia dell’Italia”. “Voteremo a favore della mozione – ha concluso – perché intelligente-

Estate, fermi i lavori edili Alla base dell’ordinanza del Sindaco la necessità di non bloccare la città TERMOLI. Con l’arrivo della stagione estiva arriva l’ordinanza per la sospensione di tutti i lavori edili in corso. Si tratta dell’ordinanza n° 170 del 14-07-2015 che prevede la sospensione dei lavori edili e lo sgombero dei mezzi e dei materiali insistenti sulla pubblica via e piazze, a partire dal 24/07/2015 fino al 31/08/2015, nelle seguenti zone della città: – Borgo Vecchio; – Tutto il centro cittadino dal mare all’autostrada; – Litorale Nord tra il mare e la ferrovia; – Litorale Sud tra il mare e la ferrovia. Alla base dell’ordinanza ci sono motivazioni legate all’incremento del flusso turistico sul territorio comunale ed in particolare nel Borgo Vecchio, nel centro cittadino, lungo il litorale nord e sud della città, e alla volontà di liberare strade e piazze da mezzi e materiale di cantiere, per evitare disagi ed inconvenienti ai turisti e quindi consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni previste.

Mistero sull’aggressione di una 15enne Il fatto si sarebbe avuto ieri mattina a Termoli in via Tevere nel quartiere San Paolo TERMOLI. Una ragazza di 15 anni sarebbe stata aggredita ieri, poco dopo le 12.15, in via Tevere, nel quartiere di San Pietro. Frammentarie le informazioni ad ora disponibili ma tutte attribuirebbero l’aggressione a una donna 50enne di origine rom e madre di una amica di C. M., vittima della presunta aggressione. Secondo quanto rac-

contano alcuni residenti, pare che alla base dell’iniziale discussione vi fosse l’attribuzione alla vittima del presunto non rientro a casa della figlia della 50enne. Tutto da verificare mentre al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli sono in corso gli esami clinici per confermare la quasi data per certa frattura allo zigomo della

15enne. Fuggita per chiedere aiuto dopo la presunta aggressione, la ragazza che non conferma e non parla dell’episodio, ha trovato rifugio e i primi soccorsi a casa di persone fidate in via Arno le quali, a loro volta, avrebbero contattato il 118. Interessati della faccenda anche i militari dell’Arma dei Carabinieri.

mente, come esseri umani, possiamo anche decidere di capire come stanno le cose e dire davvero cosa pensiamo al di là della tendenza politica che una persona ha fatto”. Insomma … è bagarre. Per la maggioranza è dapprima Giovanni Di Tella a intervenire che evidenzia l’esigenza di “non condannare la storia ma guardare al futuro e passare il testimone a chi verrà con la libertà con la quale c’è stata data”. Il segretario del PD Antonio Sciandra fa poi la propria dichiarazione di voto ed annuncia il “sì” da parte dell’intero gruppo da lui guidato. Francesco Di Giovine (Popolari per l’Italia) comunica l’astensione al vota da parte sua e del suo gruppo. Si passa ai voti con maggioranza e minoranza spaccate e alla fine si decide di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, uno comunque difficile da raggiungere e impossibile da informare per un atto che ha sì valore politico, ma storicamente, culturalmente e, praticamente, non cambia nulla. Dieci voti favorevoli, cinque astenuti, otto contrari e Paradisi non partecipa al voto.


13

Termoli

Tutto quello che gli altri non dicono

16 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Anche la Notte Blu divide la città I balneatori sempre più sul piede di guerra contro l’amministrazione comunale TERMOLI. Sole, mare, spiaggia e protesta: sono questi gli ingredienti di un’estate termolese tutt’altro che tranquilla. Le lamentele sono sempre le stesse con al centro i balneatori che contestano un’azione amministrativa disattenta alle loro esigenze. Lo hanno fatto per la Tasi e per il restyling del Lungomare con tanto di mancata partecipazione alla cerimonia della consegna delle bandiere blu. Adesso però, è il momento d’incanalare un’altra lamentela. “È stata organizzata la Notte Blu – ha affermato Nico Venditti del Sib – in centro e noi balneatori non abbiamo detto nulla. Volevamo organizzare qualcosa anche sui Lungomari

nord e sud per ampliare la fascia di divertimento e avevamo chiesto una collaborazione all’amministrazione che, in un primo tempo ci è stata concessa, mentre in un secondo tempo ci è stata negata per la stessa serata in quanto andrebbe creato “conflitto” con i locali del centro, cosa che mi sembra un po’ un’assurdità. Ad ogni modo, noi sicuramente resteremo aperti e faremo la nostra serata come preventivato, con o senza il patrocinio del comune”. Altro punto all’ordine è quello delle multe che “vanno fatte – aggiunge Venditti – ma bisogna vedere i casi. Oggi si sta ripresentando lo stesso problema dell’anno scorso, anche più

amplificato se vogliamo e considerando che vengono fatte multe in zone sterrate e in assenza di segnaletica verticale e orizzontale. Le multe vanno fatte sicuramente dove è pericoloso, oppure va fatta prevenzione con la presenza di vigili che non fanno sostare in zone pericolose”. Terzo punto della protesta è relativo alla paventata sospensione della navetta; chiara in tal senso la posizione del Sib: “siamo venuti a sapere che forse verrà sospesa la navetta che noi abbiamo organizzato e che paghiamo al 50% in collaborazione con il Comune. Questo servizio non c’entra niente con il contratto che il Comune ha con la società per il trasporto ur-

bano: è un contratto successivo a noi non interessa tutto quello che c’è tra amministrazione, Regione e Gtm”. Alla luce di quanto è tuttora nel calderone, unica è la richiesta dei balneatori: “Al Comune chiediamo che non venga sospeso il servizio della navetta perché è fondamentale per noi e per i turisti, che ci sia un po’ di clemenza riguardo le multe, che vengano fatte ove necessario e che ci sia prevenzione delle multe con criterio e non solo per fare cassa e resteremo aperti per la Notte Blu dopo vedremo i risultati”.

Zuccherificio appetito dai tedeschi? L’impianto saccarifero sembra rientrare nei piani della società proveniente dalla Germania TERMOLI. Lo Zuccherificio del Molise pare piacere ai tedeschi. La conferma arriverebbe nel post visita all’azienda da parte della delegazione di una società proveniente dalla Germania che ha visionato stabilimento e macchinari e verificato anche lo stato dell’arte per quello che ri-

guarda il personale. A soprintendere alla visita sono stati la curatrice fallimentare della Spa, Mirella Mileti e l’advisor della New.Co. Mario Di Blasio. Sotto la lente, non tanto il numero dei lavoratori assunti, quanto le rispettive competenze.

È presto per dire se la visita sia stata o meno propedeutica ad una eventuale manifestazione di interesse per il bando di vendita che in scadenza il prossimo 5 agosto, rappresenta un vero e proprio crocevia per la realtà molisana. Di certo pare essere stato positivo l’approccio dei tedeschi alla realtà industriale.

Ad ora, intanto, si attende che l’amministratore unico della New.Co, Enrico Cianciosi, convochi l’assemblea dei soci della Srl per definire il futuro dell’azienda e soprattutto la possibilità, o meno, di svolgere la campagna.

Morte Guardascione, venerdì i funerali Intanto ad essere iscritto nel Registro degli indagati il presidente dell’associazione sportiva TERMOLI. Domani l’autopsia e dopodomani, venerdì 17 luglio, i funerali del 48enne Michele Guardascione. A quasi una settimana dalla tragedia che ha scosso la comunità termolese, dunque, ci sarà il saluto all’ex cestista. Intanto, il presidente dell’asd Vogatori Termoli è ufficialmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, in relazione alla tragica morte del 48enne, deceduto sabato mattina a Termoli, mentre si allenava con un ‘remo’ con cui avrebbe partecipato alla regata di San Basso nello specchio d’acqua di Rio Vivo. Un malore improvviso, impronosticabile, che ha stroncato la vita dell’ex cestista, ora receptionist in una delle re-

sidenze diffuse del Borgo antico. Per chiarire le circostanze della sua morte il Pm della procura di Larino Luca Venturi ha disposto l’autposia. L’incarico formale sarà assegnato solo domattina, alle 11.30, alla dottoressa Irene Riezzo, dell’istituto di medicina legale dell’Università di Foggia, ormai fucina di anatomo-patologi chiamati dalla magistratura frentana. Mentre l’esame si svolgerà tra l’ora di pranzo e il pomeriggio. In serata o al più tardi al venerdì mattina la restituzione del feretro ai familiari, che nello stesso giorno potranno far celebrare i funerali in Cattedrale.

Treno bianco, i pasti dall’Alberghiero I ragazzi dell’Istituto garantiranno la preparazione del cibo a bordo del treno per Lourdes TERMOLI. Alle 13,30 di ieri, dalla stazione di Termoli, è partito il treno bianco dell’Unitalsi destinazione Lourdes. Quest’anno, a differenza dello scorso, il treno di pellegrini, infermi e volontari Unitalsi è partito un mese in anticipo e tutti i facenti parte della struttura si aggregheranno con quelli appartenenti alla sezione Marchigiana. Come sempre, il viaggio durerà una settimana e con loro in testa ci sarà la direttrice Unitalsi Termoli la signora Rosa Meloscia; fin dalle prime ore del mattino c’era fermento in stazione per l’arrivo delle derrate alimentari da caricare sul treno che è arrivato in stazione vuoto dalla Calabria. Quest’anno sono stati circa 600 i marchigiani viaggiatori e, ulteriore novità, al treno ci sarà in aggiunta un vagone che fungerà da cucina dove lavoreranno per assicurare pasti cotti e caldi a tutti una delegazione dell’Istituto alberghiero Federico di Svevia

di Termoli composta dai docenti Maurizio Santilli e Francesco Granchelli e gli alunni Maria Antonietta De Luca, Alessia Florio, Rachele Berardini, Michela Maria Troiano, Marco Greco, Raffaella Di Tullio, Antonio Croce e Giovanni Picanza.

In stazione ieri mattina, viaggiatori arrivati da ogni parte del Molise: Campobasso e Isernia inclusi mentre il treno, lungo almeno una ventina di carrozze, ha avviato il suo viaggio. Il ritorno previsto per il giorno 21 luglio a tarda serata.



15

Opinioni di Claudio de Luca TERMOLI. Rispetto al 2013, l’indebitamento della Regione Sicilia è lievitato di 1,3 miliardi di euro. Cosicché oggi gli isolani hanno un passivo di 6 miliardi e 398 milioni di euro. Per di più il Consiglio sta deliberando, come ha fatto il Molise per una cifra di gran lunga inferiore, un mutuo da 1 miliardo e 776 milioni al fine di ripianare i debiti delle Asl isolane. Il Palazzo di Campobasso non attinge a certi abissi, ma non è che stia meglio. Dalle casse del Piemonte fuoriescono quotidianamente 1,23 milioni per pagare gli interessi (450 milioni l’anno) e la Corte dei Conti ha negato a Chiamparino la certificazione di parte del bilancio. Messe così le cose, si potrebbe organizzare un gemellaggio tra certe Regioni del Nord, del Centro e del Sud, fondato – più che altro – sul deficit. La Grecia si ritrova ad un passo (e non solo geograficamente) al punto che qualcuno potrebbe giustamente fissare sul pennone di certi Palazzi italici locali proprio la bandiera dell’Ellade. La “ventesima”, come la Sicilia ed altre consorelle, ha un “default” strisciante da far paura. Tra il 2003 ed il 2013 la spesa degli enti sovraordinati locali è cresciuta del 21%; ed il “trend” continua a salire soprattutto a causa dei costi della politica che poi gravitano sulle spalle dei contribuenti per un miliardo di euro l’anno (il costo complessivo dei Consigli regionali). I compensi lordi dei consiglieri ammontano a circa 230 milioni; circa 170 finiscono in “pensioni” ed in vitalizi. I contributi ai Gruppi raggiungono i 100 milioni e gli emolumenti lordi ai 1.117 consiglieri arrivano a poco più di 200.000 euro annui. Le Regioni portano a bilancio, ogni anno, 190 miliardi di spesa corrente che, tra il 2013 e il 2014, è cresciuta di 909 milioni provocando la lievita-

di Claudio de Luca LARINO. C’è un gruppo di mamme che si dedica alla salute ed all’ambiente e che opera a Venafro. Qui, in passato, alcune Aziende risultarono essere state utilizzate per affari poco leciti sinché furono rinvenute le colleganze tra l’aumento di talune patologie tumorali e l’inquinamento ambientale. Forse non era una novità, dal momento che – tra i grandi problemi del Molise – si annoveravano di già la scarsa manutenzione del territorio, una mancata difesa idrogeologica, un ecosistema urbano poco amichevole. Tempo addietro, il Governo si rese conto di questi disagi ed assegnò alla Regione 60 milioni di euro. Tra Campobasso ed Isernia 7 centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità. I dati emersero da un dossier illustrato da “Legambiente”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile e ne sono state censite 108 solo in Molise. Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizzazione irrazionale. Lo confermarono chiaramente le attività di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferirono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non

16 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il Molise come la Grecia per l’Italia?

zione delle pretese fiscali destinate ai contribuenti. Nel 2014 l’addizionale regionale ha fruttato 11 miliardi di euro. Un aumento del 400% in poco più di tre lustri. La punta di questo “iceberg” è la Sicilia, e – nel suo piccolo – il Molise. Tecnicamente tutto questo si chiama “default”, tant’è vero che la Corte dei conti ritiene che sia necessario sottoporre i bilanci regionali ad un piano triennale di rientro concordato con il Governo centrale per ripristinare gli equilibri. La situazione è grave, e peggiora al punto di

esigere un piano di rientro per realizzare un credibile risanamento. Ma Crocetta e Frattura nascondono la testa sotto la sabbia. La Regione Sicilia ha un dirigente ogni 8,6 dipendenti e quasi 20mila impiegati. In Molise, sulla scorta dei bilanci 2014, la spesa per il personale varia da un massimo di 177mila euro per 1.000 abitanti contro i 19.800 euro della Lombardia dove si spende appena 1/10 di Campobasso. Ora è pur vero che ogni Regione deve essere dotata di sedi e di personale proprio per le attività istituzionali del Consiglio e della

Giunta, ma differenze di tale portata sono veramente difficili da mandare giù, giustificate solo dagli sprechi e dalle inefficienze. La Liguria spende per il personale 37.500 euro per 1.000 abitanti; la Calabria 63.700; l’Abruzzo 94.400 euro. Quanto alle Regioni a Statuto speciale, queste sono risultate essere meno parche di quelle a Statuto ordinario. Le Regioni hanno Sedi in ogni provincia, s’ignora per fare cosa. Poi ne abbiamo di transfrontaliere, pure inutili, come quella di Tirana aperta dalla Regione Puglia; quelle di Bruxelles, le rappresentanze all’estero delle Camere di commercio con il canone di affitto versato dalle Regioni. Crocetta tenta di difendersi; Frattura manco ci pensa. Entrambi dicono di avere ereditato una Regione già deficitaria ma non ci credono più manco i “supporters” di partito più accaniti. Nella gara a chi raggiunge prima un effettivo “default” corre anche il Presidente del Piemonte Chiamparino. Ma, come gli altri, anche questi tenta di consolarsi rendendo noto il passivo ereditato dal suo predecessore Cota. Nove miliardi che, in termini assoluti, sono peggio di quelli della Sicilia ove si consideri il rapporto col Pil che, nell’Isola, è di gran lunga inferiore.

Salute e ambiente, temi caldi

erano in regola, al punto che i Servizi ispettivi dovettero intensificare la propria attività, scoprendo 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Campomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Nella graduatoria nazionale per rischio di dissesti idrogeologici, in particolare per le frane, il Molise è al 3° posto Ve ne sono 8.800 attive, con ben 88 comuni a rischio per l’instabilità dei versanti ca-

ratterizzati da una quasi totale natura argillosa con circa 3.560 km su un totale di 4.618. Secondo una classifica comparsa su “La Stampa” la regione si posiziona al 1° posto con una media di rischio per la popolazione residente pari al 19,4% per frane e smottamenti. Il rischio coinvolge anche i beni culturali del territorio, al punto che il Ministero ha stilato una “Carta” ed ha evidenziato che il Molise detiene anche il primato per opere che rischiano di crollare a causa di fenomeni franosi (144 beni solo per la provincia di Campobasso).

Furono posti sotto esame pure il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di polveri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme). Addirittura l’area pentra si ritrovava (e si ritrova) al penultimo gradino di questa classifica. Per la qualità dell’aria andrebbero esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Ma in Molise nulla si muove. Si tende a minimizzare, ad evitare gli odiosi allarmismi. Se ne dichiarò convinto il giudice Ferdinando Imposimato, che, già alla fine degli anni ’80, aveva denunciato le infiltrazioni malavitose. Poi, grazie alle Mamme di Venafro, vennero portati alla luce i risultati di diverse analisi condotte su di una foglia di fico, prelevata nei pressi della “Colacem” di Sesto Campano. Nella polvere di cemento dell’Azienda venne riscontrata la presenza di particelle di ferro, con titanio e manganese e poi presenze di uranio e torio. Nel 2010 e nel 2011 furono due i casi di diossina nella carne bovina. Le “mamme” denunciarono anche la presenza di diossina nel latte materno dopo i riscontri dei tecnici dei laboratori del Consorzio interuniversitario di Chimica di Marghera.


"# )))

"'

%

($# ''

#!

* ($# ''

&"

" !

#!

'(%#

' +


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.