Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 69 - marTedì 24 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
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L’Oscar del giorno a Nicola D’Ascanio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola D'Ascanio. Punta, ora, a guidare il Comune di Montenero di Bisaccia vista la lenta agonia del paese che ha perso lo smalto dei tempi migliori. E' navigato amministratore, avendo colto brillanti risultati alla guida della Provincia di Campobasso. Ora è sceso nuovamente in campo presentando la sua candidatura a sindaco di Montenero di Bisaccia, il suo paese. Vista l'esperienza acquisita potrebbe essere un ottimo Sindaco per il centro basso molisano.
L’ex ministro Lupi si è dimesso per questo orologio
Il Tapiro del giorno a Nicola Travaglini
Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Travaglini. Il sindaco uscente di Montenero di Bisaccia non ha brillato per progetti e programmi in questi anni. Il Comune non è riuscito a raggiungere gli obiettivi che, pure, erano stati fissati cinque anni fa. Allora, a brindare alla vittoria di Travaglini era stato il centrodestra di Iorio. Questa volta sembra proprio che il treno sia cambiato e ad appoggiare il candidato sindaco possano essere gli attuali vertici della Regione Molise a partire dal presidente e finire agli ex Idv, Di Pietro e Nagni.
Per questa villa al mare, del valore di 1.500.000 di euro e pagata 308.000 euro, il nostro Presidente fa l’americano servizio a pagina 2
senza alcun finanziamento pubblico
Conflitto d’interessi, il nodo mai sciolto, il cappio mai allentato attorno al collo del sistema politico italiano. A livello centrale, così come nelle amministrazioni periferiche. E’ giusto, è etico che persone investite di responsabilità pubbliche siano coinvolte, come soggetto attivo, in relazioni economiche, imprenditoriali, commerciali? La domanda sembrerebbe retorica. Infatti in nessuna della democrazie occidentali tutto ciò è consentito. Né dal sistema morale che sottende alle regole di comportamento ammesse, né dall’etica complessiva che definisce le culture avanzate; che traccia, al loro interno, i confini tra ciò che degno e ciò che non lo è. Tranne che in Italia, ovviamente. Dove non esiste né un sistema di regole che impedisca (e punisca) tali comportamenti ma, tantomeno, un’etica, diffusa ed accettata, che li (de)qualifichi, concettualmente, come inaccettabili. Solo in questo contesto è plausibile, quindi, che il presidente della giunta regionale del Molise, tramite una sua società (eh già, come se Moro, Almirante, Berlinguer, Carlo Vitale, Paolo Nuvoli, Fernando Frattura, ai loro tempi, fossero anche intestatari di quote societarie di sorta), acquisisca un bene immobile di pregio, in società con un altro imprenditore
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Tutto quello che gli altri non dicono
24 marzo 2015
Il conflitto di interessi che non interessa nessuno Presidente di giunta ed imprenditore. Operazioni discutibili e nessuna reazione. Dalla politica o dalla societa civile (lui, però, solo imprenditore; senza cariche politiche di corredo), pagandolo circa un terzo del suo reale valore di mercato, senza che ciò disturbi i sonni di nessuno; tanto meno dei protagonisti. Senza che ciò comporti disagio ad alleati e/o oppositori. Senza che ciò diventi oggetto di un serrato dibattito, prima socio-culturale, che politico-istituzionale. Il bene in questione è quello in cui il presi-
dente ha trascorso le scorse vacanze estive, disturbate, per altro, dalle rimostranze del vecchio proprietario, il quale, a suo dire, aveva ancora una porzione dell’immobile nella sua disponibilità e, con essa, il diritto di accesso. Mentre il presidente reclamava la totale titolarità del bene ed il contestuale diritto a non essere seccato. E’ giusto che il presidente di una giunta regionale faccia affari
immobiliari con un altro imprenditore (il quale risulta proprietario al 50% con Frattura) per altro molto conosciuto e attivo in regione? Possiamo accettare serenamente questa commistione tra ciò che è legittimo interesse privato e personale attività pubblica ai più alti livelli? Anche questa sembrebbe una domanda retorica. Il ministro Lupi si è appena dimesso per una regalìa da poche migliaia
di euro. Sarà difficile che il presidente Frattura ne segua il virtuoso, e per nulla praticato, esempio. Ma ciò rileva poco; rileva il giusto. Ciò che davvero è significativo è che una situazione del genere (senza dover ricordare ancora la faccenda Biocom, altra società presidenziale, nel pasticcio biomasse; le quote societarie regalate al marito del suo capo di gabinetto) venga sostanzialmente tollerata; a tutti i livelli. Etica e morale stanno diventando appendici superflue del sistema organizzato del convivere civile. La soglia di tolleranza di ciò che è ammissibile, prima ancora che legale, si è insopportabilmente alzata. Si danno per lecite e praticabili strade che, in tutte le altre democrazie occidentali, porterebbero dritte alle dimissioni (prima ancora che in Tribunale). Ma non in Italia, non in Molise. Come se politica ed affari, in allegra combutta, non avessero già fatto abbastanza disastri. Il fatto che un politico faccia, contemporaneamente, l’uomo d’affari non disturba (quasi) nessuno, in realtà. O, quantomeno, la voce etica di coloro che non tollerano si perde, flebile, nel vociare chiassoso di chi fa affari e politica; politica ed affari; probabilmente a sua stessa insaputa. Ma se va bene così, buon conflitto di interessi a tutti.
Ridotti nel corso del 2014 , i vitalizi agli ex consiglieri regionali sono stati ripristinati nel 2015
La Regione Molise, prelevando la somma di 357.820,52 euro dal bilancio, quindi, per estensione, dalle tasche dei cittadini, si appresta a pagare agli ex consiglieri regionali il mese di marzo Tanto rumore per nulla sui vitalizi agli ex consiglieri regionali. Dalla legge finanziaria regionale 2014, al secondo comma dell’articolo 9, abbiamo letto che “Gli assegni vitalizi, diretti e di reversibilità corrisposti ai sensi della legge regionale 10 del 13 aprile 1988 e successive modificazioni ed integrazioni, sono temporaneamente ridotti, a decorrere dal 1° maggio 2014 e sino al 31 dicembre 2014, delle seguenti misure: 10 per cento per la parte dell’importo lordo mensile sino a 3.000, 00 euro; 20 per cento per la parte dell’importo lordo mensile eccedente i 3.000,00 euro. La notizia ha generato un brivido di soddisfazione in coloro, e sono tantissimi, che i vitalizi agli ex consiglieri regionali, li vedono come fumo negli occhi. Si era pensato che quel provvedimento, quantunque fosse stata specificata la durata di un anno, sarebbe rimasto in vita a segnare un passo verso una maggiore equità, verso un ripensamento sull’eccessiva larghezza con cui i vitalizi sono stati impiantati in origine (bisogna risalire agli anni Ottanta).
Insomma, almeno per un lungo periodo di tempo, l’opinione pubblica ha creduto davvero che i vitalizi erano stati ridotti nella misura sopra indicata. Ma, si sa, “Finita la festa gabbato lo santo”. Nel senso che arrivati al 31 dicembre 2014 quel provvedimento di riduzione del 10 e del 20 per cento è andato in gloria. Infatti, con il provvedimento diri-
genziale dell’Area Prima del 22 gennaio 2015 (numero 4) del Servizio Bilancio, Contabilità, Provveditorato, i vitalizi sono stati ripristinati a far data dal 1° gennaio 2015, nella misura prevista dalla legge regionale 8/2006. Notizie di questa fatta, così composte e articolate, non si prestano a commenti lineari essendo talmente contrastanti e contradditto-
rie nella loro implicazione economica e finanziaria ed anche sotto il profilo etico. Vale a dire, cosa può pesare di più nel giudizio popolare, la notizia della riduzione o quella del ripristino? La risposta è scontata, ma non per gli amministratori regionali che badano a non far del male a coloro che li hanno preceduti perché non si facciano male loro. Infatti, la
legge d’iniziativa popolare che chiede il dimezzamento degli emolumenti in atto alla Regione Molise in favore del presidente, del vice presidente, degli assessori, dei capigruppo e dei consiglieri se ne sta tranquillante nei recessi degli ordini del giorno delle assemblee di Palazzo Moffa. Con i vitalizi ci sono consiglieri che si pagano le sentenze dei tribunali in sede civile e penale e coprono le rate dei mutui. Aggiungere altro a quanto è stato detto e scritto sulla questione, è del tutto superfluo. Il paravento del cosiddetto “diritto acquisito” è particolarmente ampio, anche se in molte altre parti dello Stivale è stato rimosso. Questione di uomini e di volontà politica. Le parole purtroppo volano. Lo scritto rimante. Per questo preferiamo dare conto dell’importo che la Regione Molise, prelevando la somma dal bilancio, quindi, per estensione, dalle nostre tasche, si appresta a pagare agli consiglieri regionali nel mese di marzo la somma complessiva di 357.820,52 euro. Tondi tondi.
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3 24 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Giancarlo D’Ilio, CISL, alla stampa: “Dovete dire che il governo regionale del Molise non ci ascolta”
Piove, governo sordo Piove, governo (regionale) sordo. Una pioggerella insistente, venuta giù da nuvole fantozziane, ha finito per rendere ancora più difficile la giornata dei lavorati di GAM e Zuccherificio che, nella mattinata di ieri, si sono riuniti in presidio davanti la sede della giunta regionale, rispondendo all’appello di CGIL, CISL e UIL. In tempi difficili è quanto mai beffardamente scontato che al danno si aggiunga la beffa. Vertenze che sembrano non avere mai fine; lavoratori appesi ad un filo intrecciato di speranza e frustrazione; con loro le famiglie ed, insieme, tutti coloro che ancora vogliono immaginare un futuro prospero per i molisani. Ma sotto il cielo di questa regione non sembrano affacciarsi giornate di tempo sereno. Alla delegazione dei lavoratori, che è poi stata accolta nelle stanze che contano, infatti, è toccato anche in sorte di essere ricevuta dall’assessore all’agricoltura Facciolla; neanche dal titolare al la-
voro, Petraroia; probabilmente impegnato in faccende di maggiore importanza, anche se ci viene difficile immaginarle. Non che l’assessore all’agricoltura non avesse titolo a parlare, per carità; le due vertenze interessano la filiera agroalimentare (e Vittorino Fac-
ciolla è riconosciuto come una figura pesante nella squadra del governatore) ma, tecnicamente, i nodi da sciogliere nelle due questioni attengono più a problematiche amministrative legate alla gestione aziendale e del personale che a fattori più prettamente cen-
trati sulla produzione o sulla filiera in sé. Vogliamo credere che gli impedimenti del vice presidente Petraroia fossero davvero insormontabili. Sconsolate, facile prevederlo, le considerazioni dei rappresentanti sindacali, consuntivo di un’altra mattinata di passione: ”Non abbiamo molto da aggiungere. - ha dichiarato Giancarlo D’Ilio, rappresentante della CIsl - Dovete dire che il governo regionale del Molise non ci ascolta. Parlavano di una, dieci, mille proposte che potevano esserci in campo. Noi non abbiamo visto ancora niente se non l’inerzia di un governo che non vuole sbloccare nulla. Sono ormai
tre anni che viviamo nella stessa situazione. Siamo davvero stanchi di aspettare un qualcosa che stenta ad arrivare”. Gli fa eco Giulio Iademarco, CGIL: “Siamo qui e aspettiamo che il primo aprile venga aperta la busta che ci dica qualcosa di più sul nostro futuro. Però quello che è certo è che il blocco invernale e l’attesa di oggi hanno compromesso non poco la campagna bieticolo- saccarifera del 2015 semmai ci sarà. Se si troverà l’accordo sarà talmente poco il materiale su cui lavorare che gli oltre 200 stagionali che lavorano per lo Zuccherificio rischiano di restare fuori. Rischiamo che la campagna la porteremo avanti solo noi”. Insieme alle maestranze della GAM e dello Zuccherificio erano presenti anche i lavoratori della formazione professionale; altra tessera del depressivo puzzle che, ora come ora, ci tocca comporre per costruire il quadretto della situazione economico-produttiva regionale. In attesa di tempi migliori.
“Riconoscere la crisi del Molise? E’ un atto di onestà non di tradimento” L’onorevole Laura Venittelli ribadisce la bontà del documento firmato con Ruta e Leva TERMOLI. Ha inteso intervenire a margine del consiglio comunale monotematico anche l’onorevole bassomolisana Laura Venittelli che ha puntualizzato alcuni aspetti sul tema: “Io penso che sia andata molto bene. L’intero consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che ribadisce la necessità che Termoli resti un ospedale Dea (dipartimento di emergenza e assistenza) di primo livello; non avere questa qualità significa non avere la rianimazione che in una città grande come questa, con le potenzialità turistiche che ha, con un complesso industriale molto importante mette in crisi tutta quella che può essere la salute dei cittadini. La battaglia va fatta, deve essere forte, determinata e deve andare fino in fondo io sono pronta per questo”. La questione sanità
lettera aperta Gentile Direttore, mi fa piacere leggere che la metropolitana leggera sara’ un’opera che si fara’ per la modica cifra di 22 milioni di euro. E va bene, Pero’ sommariamente analizzando lo stato delle comunicazioni molisane verrebbe da chiedersi: ma questi signori ne hanno contezza? Credo di no. Perché la tratta importantissima per noi e’ la Campobasso-Roma...come definirla? una schifezza e’ poco, e le cronache sono piene dei disguidi e quel che e’ piu’ fastidioso e’ il menefreghismo delle ferrovie e della debolezza del nostro assessore competente. Non parliamo poi per Napoli. Ma la me-
ha creato non poche spaccature all’interno anche dell’intorno Partito democratico con da una parte l’asse Frattura-Fanelli e dall’altra Ruta-Leva e la stessa Venittelli ed è proprio su questo tema che ha inteso intervenite l’onorevole termolese. “In verità io ho firmato un documento congiunto con gli altri parlamentari dove abbiamo individuato le motivazioni per le quali c’è questa diversa presa di posizione sulla storia della sanità. Ho firmato questo documento ma della sanità ho fatto il mio cavallo di battaglia da un anno, da quando cioè sto parlando della necessità di riequilibrare il rapporto tra la sanità pubblica e quella privata troppo sbilanciata nel Molise verso la sanità privata. Nelle altre regioni abbiamo un rapporto 80 la sanità pubblica 20 quella privata, nel Molise c’è uno squilibrio fortissimo perché par-
liamo di oltre il 30% di spesa sanitaria destinata alla sanità privata. Di soldi della collettività destinati al sostegno della sanità privata che ci deve essere ma deve essere complementare rispetto alla sanità pubblica. Non possiamo pensare che la sanità pubblica venga smantellata e che nulla si fa nel rispetto del principio della spending review per la sanità privata. Una battaglia che sto facendo sostenendo la necessità che si tuteli quello che abbiamo sul territorio. Queste iniziative forti hanno trovato con il decreto Balduzzi che è in fase di approvazione definitiva e con la mancata difesa della regione Molise di quelli che sono gli ospedali di Termoli e di Isernia come Dea di primo livello, quindi ospedali che devono conservare la rianimazione e tutto quello che è consequenziale all’emergenza, questa mancata di-
Trasporti, ma i politici ne hanno contezza? tropolitana leggera....leggera va analizzata nei costi e nel percorso. Chi conosce bene il tratto sa che e’ pieno di valli e frane che per essere superate abbisognano di cemento....molto cemento cosi’ da alterare l’equilibrio della zona,Visitare per rendersene conto. Poi abbiamo gia’ una Matrice Campobasso costruita moto bene dai nostri antenati e che resiste alle intemperie furiose della zona... chi vi abita...sa, basta una” vettura” sana e non decrepita.. Ma veniamo ai costi. 22 milioni , che lieviteranno a 50 come tutti i lavori se non si fermeranno - terminal docet - in corso
d’opera perché l’euro e’ pari al dollaro e quindi meno 30percento, le conseguenze sono immaginabili, eppoi la regione che tarda nei pagamenti dove prendera’ i soldi? Forse perché lo spread e’ sceso e alimentera’ le casse regionali? un evento irrangiungibile.,. Pertanto, credo che questa metro “non s’ha da fare”, quello che si deve fare e’ dopo tanti lustri sistemare la rete ferroviaria e viaria liberandola da tante frane che si aprono per l’intempestivita’ degli interventi. AA
fesa diventa un punto dirimente rispetto a quelli che sono i punti di convergenza con la Regione Molise”. Alla domanda, invece, del come sta il Molise, Laura Venittelli è certa: “Riconoscere che è in grande sofferenza non è un atto di tradimento. È un atto di onestà”.
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4 24 marzo 2015
Appena la giunta regionale s’è accorta che gli euro stanziati non potevano andare alle cooperative che hanno svolto servizi alla Biblioteca Albino ha cambiato registro
Il contributo alla Provincia per le attività culturali: da soldi certi (40mila euro) a incerti Qualcuno spieghi come sia stato possibile a Frattura e soci assegnare un contributo di 300mila euro alla biblioteca comunale di Venafro e non ci sarebbero soldi in bilancio per reperire 400mila euro all’anno per tenere in vita la Biblioteca Albino a Campobasso All’apparenza sembra una sottigliezza linguistica. All’apparenza. Nella sostanza la differenza c’è, eccome. Per la Provincia di Campobasso le cose, in questo triste periodo di riforme che la riguardano, sembrano andare di male in peggio. Al sodo. La Regione Molise il 30 gennaio 2015 ha esaminato e preso atto della richiesta di contributo formulata dal presidente della Provincia di Campobasso per tenere in piedi quella istituzione fintanto non sarà stabilito in maniera definitiva il suo destino, dando incarico al direttore del Servizio bilancio della Regione di adottare ogni provvedimento perché fosse stanziata in favore della Provincia una somma di 40mila euro per le finalità indicate dal presidente De Matteis. Un contributo, solo un contributo, non una soluzione come sarebbe stato giusto, utile e coretto adottare. Quarantamila euro a quanto pare per rifinanziare le cooperative di lavoro che da anni, fino al 31 dicembre 2014, hanno realizzato specifici servizi all’utenza della Biblioteca. Rimetterle in gioco per due tre mesi. A questo sarebbe servito il contributo di 40mila euro. Poi il colpo di scena. Il 9 marzo scorso la giunta regionale
ha cambiato parere. Non più lo stanziamento in favore della Provincia ma un generico e labile impegno “a concedere alla Provincia di Campobasso la somma di 40.000 euro per il prosieguo delle attività culturali così come richiesto dal Presidente della Provincia di Campobasso. Sembrerebbe una sottigliezza linguista, e invece cambia radicalmente la sostanza. Non più la certezza dello stanziamento di 40mila euro bensì la promessa di impegnarsi a darli, evidentemente in rapporto a come evol-
veranno i fatti e le circostanza a Palazzo Magno e se ci può essere o meno la possibilità di finanziare, seppure per due tre mesi le cooperative. Stando ai pareri legali la cosa non sarebbe possibile in quanto le cooperative hanno smesso di fornire il servizio in corrispondenza della scadenza del contratto che li legava alla Provincia e alla Biblioteca. Rimetterle in piedi senza passare per un uovo bando, sarebbe una illegalità. Questo dicono gli esperti. Da qui anche il diverso atteggiamento
Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
della Regione nel passare dalla delibera con cui il 30 gennaio 2015 aveva dato incarico al direttore del Servizio bilancio della Regione di adottare ogni provvedimento perché fosse stanziata in favore della Provincia una somma di 40mila euro, a quella del 9 marzo scorso con cui la Regione s’è disposta ad impegnarsi a concedere alla Provincia di Campobasso la somma 40.000 Euro. Il passo è determinante. Da una certezza s’è passati ad un’ipotesi. Che, come accenniamo, è quella di potere prolungare “sic e simpliciter” il contratto di servizio delle cooperative che, stando ai pareri tecnici, rimane improbabile. Pur di non chiudere la porta in faccia ai lavoratori in cooperativa, la giunta regionale pertanto è ricorsa al giochetto sopra descritto. Sperando che si possa aprire un qualche spiraglio tra le tante pieghe delle illiceità. Perché, ribadiscono le cronache, tra i lavoratori in cooperativa ci sarebbe
gente ammanigliata politicamente che sta a cuore al presidente Frattura molto, ma molto di più, di quanto gli possa stare a cuore la sorte della Biblioteca. Che infatti continua a restare in bilico sul filo dell’indecisione. Tra chi la vorrebbe dare in uso all’esterno e chi, saggiamente, insiste per incardinarla al sistema pubblico, possibilmente innervata nell’assessorato regionale alla cultura o anche nella Fondazione Molise Cultura. Un pizzico di buonsenso e di responsabilità istituzionali e il gioco sarebbe fatto. Infine, qualcuno spieghi come sia stato possibile per Frattura e soci assegnare un contributo di 300mila euro alla biblioteca comunale di Venafro e non ci sarebbero soldi in bilancio per reperire 400mila euro all’anno per tenere in vita la Biblioteca Albino a Campobasso così come s’è strutturata e considerata: la più antica istituzione culturale del Molise, fonte di documenti di grandissimo interesse per la storia locale ed importante punto di riferimento per vari enti, locali e non, grazie all’attività ed al supporto fornito dal Polo provinciale SbnWeb Dardo
“Guardie giurate, un dramma” La Uiltucs ha portato in piazza le ragioni dei dipendenti de La Vigilanza diTermoli Non riscuotono lo stipendio da metà gennaio. Per questo le guardie giurate dell’istituto termolese ‘La Vigilanza’ hanno deciso di scioperare prima di chiedere un altro appuntamento al prefetto. “I lavoratori sono stanchi di questa situazione che si protrae ormai da troppo tempo – spiega il segretario della UilTucs Molise Pasquale Guarraccino – È arrivato il momento di avere spiegazioni”. La scelta, giudicata sofferta da tutti i dipendenti de ‘La Vigilanza sas’, trova le sue motivazioni nei ritardi nei pagamenti degli stipendi. Dei circa mille euro previsti dal contratto lavorativo, è stata corrisposta solo la metà, che ammonta a 500 euro, nel mese di gennaio 2015. Da allora il nulla: “Lavoriamo gratis da gennaio ormai – continuano le Guardie – Non possiamo andare avanti così, abbiamo le famiglie da mantenere ed molti di noi hanno mutui ed affitti da pagare. Invece di venirci incontro l’Istituto ci ha fatto una proposta: lavorare percependo la metà dello stipendio per 6 mesi o non essere pagati per 3 mesi. Come si può solo pensare di accettare una cosa del genere?”. I pagamenti, stando alle dichiarazioni di Guarraccino, sono sempre stati corrisposti in ritardo: “Hanno sempre pagato con giorni di ritardo e con assegno, consegnato ai dipendenti il venerdì sera così da dover attendere il lunedì per l’incasso”. Il problema della liquidità non è l’unica causa ad aver fatto scendere in campo i dipendenti. Ci sarebbero problemi più gravi legati alla sicurezza personale: “Spesso accade che le Guardie Giurate debbano utilizzare mezzi propri per recarsi nei cantieri del nucleo industriale, senza che venga loro riconosciuta un’assicurazione in caso di incidente. Non solo: in molti casi le radio non funzionano e l’azienda non sembra preoccuparsene”.
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5 24 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Collaborazioni coordinate e continuative a supporto dell’Amministrazione regionale
53 incarichi di collaborazione: oltre 2000 aspiranti!
Obiettivamente, non vorremmo essere nei panni del presidente della commissione selezionatrice Gaspare Tocci immaginando le richieste, le sollecitazioni, i suggerimenti, le indicazioni di cui sarà fatto oggetto Obiettivamente, non vorremmo essere nei panni di Gaspare Tocci, dirigente regionale del Servizio Competitività dei sistemi produttivi, al quale è stata data la presidenza della commissione che dovrà esaminare le oltre 2000 domande pervenute alla Regione, e la predisposizione dell’elenco dei candidati idonei, in possesso dei requisiti previsti dagli avvisi pubblici, per l’attività di collaborazione coordinata e continuativa, in materia di implementazione, gestione e attuazione della fase finale del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regionale (Por Fesr Molise 2007-2013) e del Por Fesr Molise 2014 - 2020, nonché dei Programmi in corso di attuazione finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) 20072013 e delle attività di competenza tecnico-economica e giuridica connesse alle funzioni dell’Autorità di Audit nell’attuazione del Por Fesr 2007-2013. Ci scusiamo per non aver potuto evitare di riprodurre sigle e programmi specifici, ma senza indicarli non avremmo potuto dare senso compiuto all’intrinseca solidarietà per Tocci che pare essersi specializzato ad avere e a risolvere
CAMPOBASSO. Grazie al lavoro congiunto dell’Anci e delle Regioni è stato sospeso il processo di riorganizzazione degli uffici postali, che avrebbe previsto la chiusura nelle realtà più piccole. Quindi la chiusura dei piccoli uffici delle Poste non avverrà a partire dal prossimo 13 aprile. A darne notizia Pompilio Sciulli, presidente dell’Anci Molise. «Il
le faccende regionali più complicate e complesse. Dicevamo delle oltre 2000 domande pervenute, il che dà la dimensione del lavoro da svolgere e delle pressioni che si svilupperanno intorno alla individuazione dei 53 fortunati che affiancheranno le attività regionali sopramenzionate. Con Tocci fanno parte della commissione selezionatrice Umbertina Gualano - dirigente regionale del Servizio Rendicontazione - controllo e vigilanza -, Renato D’Alessandro - responsabile dell’amministrazione, dello sviluppo e dell’ internazionalizzazione di Sviluppo Italia Molise - , Carmine Di Ielsi – dipendente re-
gionale , in qualità di segretario e Concetta Epifante – dipendente regionale, anch’’essa in qualità di segretario. Il doppi segretario, ch’è una particolarità organizzativa, è stato suggerito proprio dal numero dei concorrenti e dalla “necessità di garantire l’operatività e la funzionalità della commissione esaminatrice”, cui spetta, tra l’altro, di accertare che le candidature prodotte siano pervenute secondo le modalità richieste; di selezionare i professionisti sulla base del possesso dei requisiti richiesti; di convocare i candidati ammessi ai colloqui; di formulare, secondo quanto previsto
dagli avvisi, le graduatorie di merito ottenute sommando il punteggio dei titoli e quello del colloquio, individuando i candidati che, sulla base dei requisiti, risultano idonei a ricoprire le posizioni oggetto della selezione; di provvedere infine a trasmettere al Servizio risorse umane e organizzazione del lavoro i verbali delle riunione al fine di porre in essere i necessari atti conclusivi delle procedure selettive. Da oltre 2000 a 53: la scrematura è quanto mai dura da fare e, per i molti aspetti legati alla trasparenza, anche delicata. Agli occhi puntati dei partecipanti alla selezione si aggiungeranno gli occhi della critica e della pubblica opinione che in questa occasione di lavoro intravede una inattesa possibilità per i giovani professionisti. Oltretutto, le forme di collaborazione da fornire non sono generiche. Per essere effettivamente produttive, fanno perno su professionalità e capacità definite. Infatti, gli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per l’implementazione, la gestione, e l’ attuazione della fase finale del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regionale (Por Fesr Molise 2007-2013) e
del Por Fesr Molise 2014- 2020, sono parcellizzati per ruolo e per necessità: 7 per la per la figura di collaboratore junior, 15 per la figura di collaboratore senior di cui 2 unità con funzioni di coordinatore; per l’Assistenza tecnica alle attività dei Programmi in corso di attuazione, finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) 20072013, 10 incarichi riguardano la figura di collaboratore junior, 19 la figura di collaboratore senior di cui 3 unità con funzioni di coordinatore; infine per l’attività di supporto all’Autorità di Audit del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di Sviluppo regionale Molise 2007-2013, gli incarichi da assegnare riguardano 2 collaborazioni con profilo di collaboratore senior. Obiettivamente non vorremmo essere nei panni di Gaspare Tocci, immaginando le richieste, le sollecitazioni, i suggerimenti, le indicazioni di cui sarà fatto oggetto. Siamo nel Paese delle raccomandazioni, delle segnalazioni e della trasparenza appannata. Doveroso l’in bocca al lupo al solerte dirigente Tocci. Dardo
L’Anci: “Sportelli postali, al momento salvi” processo di riorganizzazione non è stato condiviso dai territori, a fronte di ciò dobbiamo quindi continuare a presidiare questo tema perché vanno rimosse le motivazioni di Poste Italiane, elaborate a volte con parametri discutibili. – spiega Sciulli, sindaco di Pescopennataro – Il piano
L’INTERVENTO di Ferdinando Veneziale “ E, in un’epoca come la nostra, di facili qualunquismi, di compiaciute dissacrazioni di ogni istituzione e di ogni ideale,…, serve a ricordare a tutti quale alto servizio sia la politica, quali doti siano per essa necessarie, quale dannoso stravolgimento di valori possa significare una concezione della politica intesa come semplice occupazione ed esercizio di potere, come sfogo alle sfrenate ambizioni più riposte, come mezzo per un più facile arricchimento.” Queste parole furono pronunciate ben 32 anni fa dall’allora Presidente della Giunta Regionale, Giustino D’Uva, ma rispecchiano in maniera drammatica e realistica quella che sarebbe diventata la politica molisana attuale. Le parole di D’Uva suonavano da monito per le generazioni future, monito non raccolto dal momento che la nostra politica regionale ed i suoi rappresentati, nonché i nostri parlamentari nazionali, hanno rag-
deve aderire alle necessità dei territori in un contesto di garanzia dell’erogazione dei servizi. A partire da questo presupposto da parte di Anci c’è piena disponibilità a lavorare con Poste Italiane e auspichiamo che vengano superati tutti i problemi non ancora superati, ma è importante continuare a
insistere sul fatto che gli uffici postali sono un presidio ancora fondamentale per garantire pari opportunità a chi vive nei piccoli Comuni. Tra l’altro la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato di fatto ragione ai Comuni ha intimato di mantenere inalterato per il momento il presidio»
I 4 dell’Oca selvaggia giunto l’apice del degrado in cui hanno gettato le nostre istituzioni. Oggi nella polita locale si è aperta una guerra, anzi una faida che vede contrapposti i parlamentari nazionali al presidente regionale ed alla segretaria regionale del Pd, una faida che nasce sulla gestione della sanità molisana. Ma mi domando, negli ultimi due anni dove erano? I problemi della sanità non sono esplosi oggi, erano ben noti e da sempre conosciuti. Sono stati oggetto della campagna elettorale dell’attuale presidente. Frattura affermava “La medicina vicina al cittadino: avvicineremo la sanità ai cittadini tra interventi tempestivi e centri di prima emergenza, accorgeremo i tempi d’attesa. Offriremo cure e prestazioni di qualità con strutture di alta specializzazione così da creare poli della salute attrattivi anche per i malati di fuori regione. Trasformeremo l’ospedale Cardarelli in policlinico regionale attraverso l’integrazione con l’Università e la facoltà di Medicina. Istituiremo corsi di specializzazione accade-
mica legati al fabbisogno risultante dall’istituzione di un osservatorio epidemiologico regionale. “, queste erano le sue parole in campagna elettorale, e quando le pronunciava era ben cosciente della situazione e delle difficoltà a cui andava incontro, ma è stato votato anche per queste parole. E allora attribuire, a propria discolpa, la responsabilità dell’attuale situazione della sanità alle passate, è una scusa futile. Ogni amministrazione eredita i problemi di quella precedente e spesso fonda la propria campagna elettorale sulla risoluzione di tali problemi. Quindi guardare al passato per giustificare il fallimento nel presente è un comportamento irresponsabile e non propositivo. Ma ancora più irresponsabili sono quelli che oggi hanno consentito tutto questo. Adesso che la situazione è diventata veramente drammatica e che si rendono conto che con il loro operato e con le loro scelte hanno contribuito al decadimento a cui stiamo assistendo, tentano maldestramente di alzare il dito e dire “io sono con-
tro”, ma lo fanno solo ed esclusivamente per salvaguardare le loro rendite da posizione e le loro posizioni politiche “dominanti”. La realtà dei fatti è che sulla Sanità molisana si sta combattendo una battaglia – che si chiama “Italicum” - che con la Sanità non ha nulla a che fare. E’ il nuovo sistema elettorale nazionale, che con la scomparsa del Senato elettivo e la reintroduzione delle preferenze, sta portando i nostri politici ad una lotta intestina per il loro futuro posizionamento sia esso ai vertici regionali che alla Camera dei Deputati. E’ l’ennesima riprova che, almeno a livello locale, i partiti politici non sono altro che dei centri di gestione del potere dove gli interessi amministrativi sono solo un comodo schermo per perseguire i loro obiettivi e consolidare le rendite da posizioni dei singoli potentati del momento. E questa battaglia sulla sanità, che in realtà cela una logica personalistica, si gioca tutta sulla pelle di noi cittadini, e non è un eufemismo!
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso
24 marzo 2015
“Fondovalle Trigno, un disastro” E’ il consigliere Salvatore Ciocca a rilanciare la questione delle frane CAMPOBASSO. “Altro che Moldaunia! Un ampio fronte franoso divide il Fortore molisano dalla Capitanata, le condizioni di sicurezza dell’arteria che collega Molise e Puglia sono ormai compromesse e l’Anas fa spallucce fin dal novembre 2013″. A dichiararlo è il consigliere regionale Salvatore Ciocca. “Ho provveduto ad inoltrare questa mattina al presidente dell’Anas e al Capo compartimento del Molise una formale diffida ad ese-
guire con estrema urgenza i lavori di ripristino della sicurezza a fronte della situazione che interessa la Ss. 645, più conosciuta come la Fondovalle del Tappino. Ferma restando l’eccezionalità degli eventi atmosferici che hanno riguardato l’intero territorio regionale nella prima decade di questo mese, con conseguenze altamente impattanti sul territorio già gravemente compromesso da una forte incidenza dei fenomeni di dissesto idrogeologico, ho ritenuto di
dover sollecitare nuovamente l’Anas affinché vengano riprese le attività dei cantieri in agro di Toro e siano effettuati interventi risolutivi nella zona di Pietracatella dove ormai l’arteria di collegamento tra le due regioni risulta gravemente compromessa. Una prima sollecitazione era già stata inviata all’attenzione del Capo compartimento Anas del Molise nel novembre 2013; comunicazione alla quale è seguita una laconica risposta che di fatto rin-
viava “sine die” la risoluzione di quella che già si paventava come una emergenza. Oggi il transito veicolare risulta pericoloso e compromesso; le gabbionate a monte – che avrebbero dovuto svolgere un ruolo di prevenzione – sono diventate parte integrante del movimento franoso in atto; non si stanno eseguendo interventi concreti di tutela e di risanamento ma solo banali palliativi sul manto stradale, con il ricorso ad ennesimi, costosi ed
inutili ricarichi di materiale senza intervenire minimamente per l’eliminazione delle cause movimento franoso oppure per la individuazione di un percorso alternativo. Quali iniziative serie si intendono finalmente porre in essere? Quali risposte, in tema di sicurezza, si intendono fornire ai cittadini che percorrono quotidianamente questa arteria, già segnata da lutti e tragedie? Lo chiedo all’Anas, ancora una volta, auspicando risposte serie, concrete e responsabili”.
Fare Verde per il Parco dei Pini L’iniziativa dell’associazione per la valorizzazione dell’area verde campobassana CAMPOBASSO. Continua l’impegno di Fare Verde a favore dell’area verde di Parco dei Pini. Questa mattina decine di volontari si sono ritrovati nel parco per una mattinata all’insegna della tutela del verde, ma anche della integrazione etnica e culturale. Tra i volontari, infatti, anche tanti ragazzi migranti ospiti del Centro Temporaneo di Accoglienza della città, che hanno preso attivamente parte a tutte le attività svolte, per una bella pagina di integrazione e condivisione del bene comune al di là do ogni differenza etnica, religiosa o culturale. Fare Verde ha volentieri accolto la loro disponibilità a partecipare ad
iniziative di volontariato, anche raccogliendo l’invito giunto dall’assessorato alle politiche sociali
del Comune di Campobasso. La sinergia tra i tanti volontari ha così permesso di ripulire l’intera area dai
rifiuti, di sistemare tutte le piante danneggiate dagli ultimi eventi meteorologici e mettere a dimora circa quaranta nuovi arbusti a formare una siepe che da oggi delimita la rotonda esistente nell’area. Nelle prossime settimane si cercherà di dare seguito a questa felice collaborazione, coinvolgendo la comunità dei migranti in altre attività “green”, che consentiranno loro di mettersi a disposizione volontariamente per attività di utilità sociale che certamente potranno contribuire a favorire il non sempre facile processo di integrazione. La manifestazione odierna, come ormai consuetudine, ha voluto anche richiamare l’attenzione sulla
proprietà dell’area che, dopo circa un quarto di secolo dal termine della lottizzazione, resta ancora di pertinenza del privato costruttore, circostanza che determina l’impossibilità da parte del Comune ad effettuare qualsiasi forma di manutenzione. Al riguardo, l’auspicio è ancora una volta che l’amministrazione comunale possa in tempi rapidi pretendere la riconsegna di dette aree, affinché si possa pianificare un progetto di gestione e manutenzione ordinaria, ad oggi affidata esclusivamente, ed in forma “abusiva”, alla buona volontà dei volontari e dei cittadini del quartiere.
La Festa del Grano sotto il Patrocinio del Padiglione Italia dell’Expo 2015 di Milano Pochi giorni fa è arrivata la comunicazione direttamente dalla direzione dell’Expo 2015, la 210° edizione della Festa del Grano in onore di Sant’Anna avrà il patrocinio del Padiglione Italia dell’Expo 2015. Grazie all’interessamento e alla volontà dell’Assessore comunale Michele Mazzocco e del nuovo “Comitato Festa del Grano”, con questo riconoscimento si dimostra il valore assoluto che la festa bicentenaria ha costruito nel corso di questi anni. La Festa del Grano di Jelsi è la prima manifestazione in tutto il Molise che potrà esibire il patrocinio del Padiglione Italia con il quale potrà sempre più caratterizzarsi come manifestazione di carattere nazionale e internazionale. E’ un bell’attestato di stima per tutta la Comunità Jelsese che ogni anno con tanta passione, tanto lavoro, tanta devozione realizza un “capolavoro” che ha pochissimi eguali a livello nazionale e che esprime la sua bellezza anche con le manifestazioni svolte dalle Comunità jelsesi all’estero: Canada, USA, … . La direzione del Padiglione Italia ha ritenuto idonea la candidatura presentata qualche settimana fa, ritendendo la festa jelsese meritevole dell’importante riconoscimento, con il quale Expo 2015 esprime la sua adesione a particolari iniziative. In particolare Expo 2015 S.p.A. concede, sempre nell’ambito della propria discrezionalità, il
“patrocinio non oneroso” ad iniziative di alto profilo culturale, scientifico e/o umanitario, in attinenza con i valori fondanti del BIE (pace, tolleranza, dialogo, ecc.) e i temi e le finalità di Expo Milano 2015 così specificate: sostenibilità nella filiera della produzione di cibo sul pianeta; best practices e innovazioni nel settore dell’alimentazione, salute, benessere, sostenibilità e tecnologia; coinvolgimento dei paesi con le istituzioni, le delegazioni ufficiali e i Capi di Stato; sistemi di trasporto intelligente e a basse emissioni inquinanti; sistemi e materiali di costruzione sostenibile e innovative; rapporto tra energia e ambiente – implementazione di soluzioni sostenibili e innovative; turismo e cultura; qualità della vita e sport.
Educazione stradale, gli esami Il corso promosso dall’Ufficio trasporti della Provincia ha avuto grossi riscontri CAMPOBASSO. Continuano gli esami teorici del 25° Corso di Educazione stradale promosso dall’Ufficio Trasporti dell’ente. Negli ultimi giorni si sono tenute prove esami a Cercemaggiore con un corso a cura del M.llo Rapano della stazione dell’arma dei Carabinieri, il quale ne ha ben coordinato l’espletamento finale nelle 3 classi di V° elementare, provvedendo anche alla consegna del patentino di superciclista 2015. Gli alunni si sono esibiti anche nella prova di
disegno su un tema promosso dal pittore Domenico Fratianni. Stesso entusiasmo anche a Campobasso, all’Istituto C o m p r e n s i v o D’Ovidio, dove la docenza nelle 3 classi è stata della Polizia Stradale nella persona dell’Agente Giuseppe Adamo. Per la Provincia ha seguito i lavori Isidoro La Farciola, coordinatore del Progetto. Complessivamente, quest’anno hanno partecipato circa 1700 alunni di tutto il territorio regionale.
Campobasso
7 24 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Ecco perchè mi riduco l’indennità” Il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Iafigliola, si riduce il mensile Campobasso. Ha tenuto tutti all’oscuro della sua decisione fino a ieri mattina. Sindaco compreso. Sabino Iafigliola, presidente del Consiglio comunale di Campobasso, ha deciso di dimezzarsi l’indennità per la carica rivestita a Palazzo San Giorgio. «Dopo attenta e serena riflessione - ha dichiarato nella conferenza stampa tenuta questa mattina, lunedì 23, nel suo ufficio - maturata nel corso di questi mesi che mi hanno visto al vertice della Presidenza del Consiglio comunale, ho deciso di dare con i fatti, tagliandomi del 50 per cento l’indennità di carica prevista, il mio personale contributo alla spending review». Iafigliola, in quanto dipendente della Pubblica amministrazione, percepiva 1420 euro lordi che scenderanno a 710. Il netto sarà all’incirca tra i 400 ed i
500 euro. «Tengo a sottolineare che il mio gesto non è dettato dal desiderio di assecondare quella ondata populistica di indignazione che da tempo si sta sviluppando intorno al tema ma da una presa di coscienza del particolare momento che la società sta attraversando. Non considero le indennità percepite dagli amministratori di una città come Campobasso adeguate rispetto al compito che si è chiamati ad assolvere, ma nell’attuale contesto di diffusa difficoltà economica degli enti locali ho maturato questa decisione. Faccio questo anche in coerenza con lo slogan della mia campagna elettorale: “Al servizio del bene comune”». La quota alla quale Iafigliola rinuncerà resterà dunque nelle casse comunali.
Campobasso, detenuto muore per infarto Sappe: “Agenti polizia penitenziaria intervenuti prontamente” Campobasso. A seguito della morte di un detenuto italiano di 36 anni venerdì nel carcere di Campobasso, a seguito di un probabile infarto, vi è stato chi ha parlato di ‘omissione di soccorso’ da parte del Personale di Polizia Penitenziaria. Tesi, questa, contestata da Luigi Frangione, coordinatore regionale del Molise del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il poliziotto penitenziario di servizio è prontamente intervenuto, una volta resosi conto del malore del detenuto, ed ha immediatamente sollecitato l’intervento dei sanitari e del 118,
che nonostante i tentativi di rianimazione non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane. Parlare di omissione di soccorso, dunque, mi sembra ingeneroso, ancorchè rispondente non vero”. Aggiunge, da Roma, Donato Capece, segretario generale del SAPPE,: “La Polizia penitenziaria, a Campobasso come in ogni altro carcere italiano, non ha nulla da nascondere. L’impegno del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, è sempre stato ed è quello di rendere il carcere una “casa di vetro”, cioè un luogo trasparente dove la società ci-
vile può e deve vederci “chiaro”, perché nulla abbiamo da nascondere ed anzi questo permetterà di far apprezzare il prezioso e fondamentale – ma ancora sconosciuto - lavoro svolto quotidianamente dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria”. E mette in evidenza “la professionalità, la competenza e l’umanità che ogni giorno contraddistingue l’operato delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria con tutti i detenuti per garantire una carcerazione umana ed attenta pur in presenza ormai da anni di oggettive difficoltà operative, le gravi carenze di organico di
poliziotti, le strutture spesso inadeguate. Attenti e sensibili, noi poliziotti penitenziari, alle difficoltà di tutti i detenuti, indipendentemente dalle condizioni sociali o dalla gravità del reato commesso”. “Nel carcere di Campobasso”, conclude il SAPPE, “nei dodici mesi del 2014 ci sono stati 4 tentati suicidi di detenuti sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 10 episodi di autolesionismo, 4 ferimenti e 5 colluttazioni”.
CON MICHELIN NELLE SCUOLE DI CAMPOBASSO SI STUDIA LA MOBILITÀ: ARRIVA NELLE CLASSI “IL FUTURO SI FA STRADA” Il viaggio fa da filo conduttore a un progetto educativo che stimola i più giovani a vivere la mobilità in modo intelligente e responsabile. Campobasso. Arriva nelle scuole diCampobassoIl Futuro si fa Strada, il progetto ludico-didattico di educazione alla mobilità che Michelin offre a insegnanti, studenti e famiglie delle scuole elementari e medie italiane. Viviamo nell’era della tecnologia e della comunicazione e mai come oggi il viaggio è diventato una consuetudine e quello della mobilità un concetto di primaria importanza su cui riflettere. Grazie alla rete di strade e alla disponibilità di mezzi di trasporto pubblici e privati, crescono le possibilità di movimento ma contemporaneamente cresce anche il bisogno di sicurezza, per le persone e per l’ambiente.
Con Il Futuro si fa Strada Michelin offre alle scuole un sistema completo di risorse didattiche per supportare gli insegnanti nella formazione di cittadini sempre più attenti a vivere la mobilità in modo intelligente, responsabile e proiettato al futuro. 1.800 classi riceveranno gratuitamente altrettanti kit didattici con una guida per il docente, ricca di spunti multidisciplinari, un magazine interattivo dedicato a studenti e famiglie e materiali per tutta la classetra cui le carte Michelin dell’Italia e dei Paesi Europei. Il tema del viaggio guida i ragazzi, gli insegnanti e le famiglie attraverso un percorso ludico-educativo che esplora la mobilità secondo diversi ambiti di interesse didattico:
la tecnologia, la geografia, l’economia, la scienza, la cittadinanza, opportunamente declinati secondo la fascia d’età a cui si rivolgono. Nel loro percorso i giovani studenti sono accompagnati da viaggiatori speciali, personaggi famosi, realmente vissuti o immaginati dalla fantasia di scrittori. Ippocrate, Darwin, Marco Polo, Cristoforo Colombo, Carlo Linneo e molti altri aiuteranno le classi a esplorare il tema della mobilità approfondendone di volta in volta un aspetto differente: dalle nuove tecnologie al turismo responsabile, dalla sostenibilità agli scambi commerciali, senza mai dimenticare la sicurezza stradale.
Per tutti, il traguardo del divertente concorso educativoIl mio viaggio è una bella storia, che invita i ragazzi a raccontare un’esperienza di viaggio da un punto di vista diverso dal solito: mescolando realtà e fantasia, tecnologia e manualità, le classi sono chiamate a narrare il loro viaggio straordinario in compagnia di uno dei viaggiatori speciali. Si possono presentare elaborati sotto qualsiasi forma – dal plastico al fumetto, dal disegno al powerpoint – per aggiudicarsi il primo premio del concorso:una biblioteca di testi sul tema del viaggio del valore di 1.000 euro e un contributo ai viaggi di istruzione o uscite didattiche del valore di 800 euro.
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Isernia
24 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“ Pro-Veneziale” speranza a tutta la cittadinanza” A sottolineare la bontà della manifestazione a difesa dell’ospedale, il consigliere Stefano Testa ISERNIA. “Giovedì sera Isernia si è ribellata alla incapacità, all’ignavia dei nostri rappresentanti politici a tutti i livelli: una manifestazione di popolo a cui onestamente non siamo abituati e le cui dimensioni ricordano le foto che documentano i tempi in cui l’intera cittadinanza combatteva per il riconoscimento di Isernia capoluogo di provincia”. A sottolinearlo è il consigliere comunale, Stefano Testa. “Ebbene, anche Giovedì sera si è verificato il miracolo, al di là delle posizioni politiche , partitiche, e delle questioni personali, tutti gli isernini si sono sentiti impegnati per la difesa del nostro presidio sanitario rappresentato dallo storico “Ospedale F. Vene-
ziale”. L’Ospedale Veneziale ha avuto un ruolo straordinario nella storia di Isernia e del suo ruolo di città guida dell’intero territorio provinciale: ha avuto illustri personaggi che con la loro opera hanno illustrato la medicina ed hanno fatto si che questa struttura divenisse il riferimento di una ampio territorio che travalicava anche i confini del Molise. Oggi, non per volontà specifica, ma per incapacità di chi è preposto alla difesa del diritto alla salute previsto anche dalla nostra costituzione, Isernia dovrebbe perdere questo patrimonio di esperienze, questa struttura che tanto lustro ha dato alla nostra città e, questo, solo perché vi è un di-
segno scellerato che fa sì che il Molise privilegi la sanità privata e non quella pubblica. E’ chiaro che c’è qualcosa che non funziona, pertanto mi chiedo: è solo incapacità amministrativa o vi è qualcosa di indicibile che ha molto a che vedere con le problematiche etico-morali a cui assistiamo da troppi anni? La manifestazione pro-Veneziale ridà una speranza, una nuova voglia di impegno a tutta la cittadinanza, perché concretamente si può e si deve superare la logica del potere concentrata nelle mani di chi una volta eletto ritiene di essere il deus ex machina. Si è toccato con mano che i partiti
non hanno più ne la rappresentanza politica ne la capacità politica pertanto bisogna superali, bisogna che in primis tutti quelli che hanno capacità, idee, possibilità di tempo e di risorse intellettuali si impegnino per realizzare quella rivoluzione copernicana della buona amministrazione senza la quale il Molise, ancor più di altre regioni più forti, soccomberà su tutti i fronti perché nessuno dei nostri rappresentanti è riuscito a far capire allo stato centrale che le risorse non possono essere ripartite con il criterio del numero degli abitanti. Un elogio sincero all’onorevole Leva e al senatore Ruta per il co-
raggio dimostrato nell’analizzare l’attività posta in essere dal Presidente Frattura: è un chiaro sintomo di una visione della politica che non può essere legata ai semplici interessi di bottega, e che solo volando alto si potranno raggiungere risultati significativi. Purtroppo, in quello che dice Frattura, e che dice Brasiello, non si trova una sola proposizione programmatica che faccia intravvedere la loro idea di Molise: qualcuno potrebbe pensare: “.. non parlano molto, ma quando parleranno vi faranno vedere ….!”, ebbene non vorrei che invece non esprimano pensieri semplicemente perché non hanno nulla da dire!! “
Il Tratturo sbanca l’Auditorium In occasione del concerto a Isernia gli spettatori paganti hanno superato 860 presenze ISERNIA. Quarto soldout consecutivo per il Tratturo, l’ethnorockband che ha di nuovo sbancato all’auditorium Unità d’Italia, in occasione del concerto a Isernia. I dati numerici sanciscono il successo dell’iniziativa voluta dalla onlus ‘Una Voce al Bisogno’. A fronte d’una capienza massima di 700 posti, gli spettatori paganti sono stati 867. Molti, infatti, hanno assistito allo spettacolo in piedi o su sedie fornite all’ultimo momento dagli organizzatori. Vanno aggiunte altre 43 persone presenti in sala per
ragioni operative legate al concerto. In totale 910 persone presenti. È il nuovo record per l’auditorium di Isernia. Il precedente era di 741 paganti e risaliva al concerto tenuto dallo stesso Tratturo il 28 febbraio 2014. Una serata che ha ribadito le riconosciute qualità dei sei musicisti pentri (Nicola Iorio, Piero Ricci, Enzo Di Luozzo, Alfonso Guglielmi, Mauro Gioielli) e della loro musica che sa infondere nel pubblico emozioni intense, sulla base d’un sound
che coniuga tradizione e innovazione; fra zampogne e chitarre elettriche, fra dialetto e lingua italiana, fra melodie dolcissime e ritmi indiavolati. Due ore di musica serrata e splendidamente eseguita, interrotta solo da tre interventi di Mauro Gioielli, autentico mattatore della serata. Dapprima ha raccontato, da consumato affabulatore, un’antica leggenda isernina. Poi ha improvvisato un monologo di satira locale che ha strappato numerosi applausi a scena aperta. Infine, ha dissertato magistralmente
sul romanzo ‘Le terre del Sacramento’ di Francesco Jovine, fonte ispiratrice d’una delle canzoni più famose della band. A ciascuno di coloro che hanno assistito allo spettacolo, gli organizzatori hanno regalato l’ultimo cd del gruppo, dal titolo ‘Auditorium’, un live che racchiude il meglio del repertorio del Tratturo. Il ricavato della serata andrà in beneficenza, così come è già stato per alcune altre lodevoli iniziative di ‘Una Voce al Bisogno’.
Gmg Diocesana: Pellegrinaggio dei giovani a piedi “Beati i puri di cuore perché essi vedranno Dio” ISERNIA. La giornata mondiale della Gioventù Diocesana 2015, che rientra nel cammino triennale in preparazione alla Giornata Mondiale 2016 a Cracovia sul tema delle Beatitudini affidatoci dal Santo Padre papa Francesco, sarà celebrata il 28 marzo 2015 con un pellegrinaggio di tutti i giovani della diocesi di Campobasso –Bojano. Il pellegrinaggio, promosso dalla Pastorale Giovanile diocesana guidata da don Nicola Maio, si terrà a piedi da Sant’Angelo in Grotte (IS) sabato 28 marzo 2015 con ritrovo alle ore 16,30 verso la Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso (IS) dove, il 22 marzo 1888, apparve la Vergine Addolorata a due conta-
dine Bibana e Serafina. A fare da catalizzatore al pellegrinaggio sono le mirabili frasi che Papa Francesco ha rivolto ai trentamila giovani il 5 Luglio 2014 , in Molise. “Da quella bellissima giornata di sole e di festa – ricorda don Nicola - in cui il Papa ha acceso i nostri cuori esortandoci a “Camminare la Vita! Non a girarla” abbiamo ereditato la speranza con l’entusiasmo che hanno i nostri giovani, oggi e con la necessità di guardare la propria esistenza su scelte chiare, nitide e pure”. Durante il Pellegrinaggio ci saranno momenti di festa e di riflessione sulla “purezza” una virtù umana prima che cristiana che
rende luminosa e felice la nostra vita perché ci rende trasparenti nel rapporto con Dio e con gli altri. Giunti in Basilica, dopo la cena a sacco, seguiranno una serie di spettacoli musicali e di testimonianze nell’Auditorium Giovanni Paolo II adiacente alla Basilica. Il Rientro a Campobasso è previsto alle ore 22,30. Iscrizioni entro il 24 Marzo. Dunque “Beati i puri di cuore perché essi vedranno Dio”: una frase all’apparenza semplice ma altamente innovativa e provocatoria per una società in cui il vedere è legato solo alla vista e il cuore, molto spesso, si collega esclusivamente a manife-
stazioni esteriori. L’invito è all’approfondimento, all’impegno, alla testimonianza, senza sfiduciarsi, in un cammino verso la felicità che non inciampi nelle trappole del male. Manca un anno all’appuntamento con Cracovia e Papa Francesco affida i giovani alla protezione del Santo Polacco, patrono delle GMG da lui volute con forza e seguite con amorevolezza. In quella città stupenda, in cui la Polonia e l’Italia si incontrano nelle piazze rinascimentali, i giovani potranno vivere la spiritualità di Giovanni Paolo II, nell’impegno di “non aver paura del domani” e nelle esortazioni che hanno caratterizzato il suo pontificato, di “aprire le porte a Cristo”.
Auditorium, il Concerto di Primavera L’appuntamento è per domenica 29 marzo alle ore 19 con ingresso gratuito ISERNIA. Dopo qualche mese di assenza, l’Opera e il Canto Lirico ritornano sulla Scena isernina grazie ad un’ interessante iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Isernia: Il CONCERTO DI PRIMAVERA . Le musiche dei più importanti compositori del Melodramma Italiano e Internazionale, daranno il benvenuto alla nuova stagione in un Programma del massimo interesse artistico e di grande godibilità musicale che vedrà famose Arie e Duetti
d’Opera e Romanze del grande repertorio Italiano e Internazionale eseguiti da interpreti di prestigio del panorama Operistico . Protagonisti della serata saranno affermati artisti lirici internazionali e giovani promesse, alcuni già noti al pubblico della Città pentra : il soprano Michela Antenucci, cantante isernina che ha già all’attivo importanti presenze nei Teatri d’Opera della penisola e su palcoscenici europei, e l’esordiente mezzosoprano Angela Fa-
gnano, promettente leva delle voci della nostra regione, rappresenteranno il versante artistico femminile. Tre tenori saranno invece gli uomini della serata : lo spagnolo David Ferri Durà specialista di livello internazionale del repertorio Rossiniano e belcantista , Riccardo Gatto giovane tenore italiano di vocalità squisitamente lirica, apprezzato interprete e vincitore di numerosi concorsi internazionali, Paolo Bartolucci artista lirico isernino che si distingue nei
Teatri italiani ed europei per le sue interpretazioni del repertorio tardo-romantico e verista . Tutti accompagnati al pianoforte dal M° Fausto Di Benedetto , tra i migliori pianisti accompagnatori della sua generazione. Introdurrà gli artisti la presentatrice Barbara Avicolli. Appuntamento dunque domenica 29 marzo 2015 alle ore 19. Ingresso gratuito per il pubblico che interverrà all’Auditorium Unità d’Italia di Isernia.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
24 marzo 2015
D’Ascanio si candida a Sindaco Ampia partecipazione di cittadini a Montenero di Bisaccia per la “Bella politica” MONTENERO DI BISACCIA. Un’ampia partecipazione cittadina ed una serata contraddistinta dalla bella Politica hanno caratterizzato la presentazione ufficiale di Nicola D’Ascanio a Sindaco di Montenero di Bisaccia. Il maggiore comune interessato dalla tornata elettorale amministrativa del prossimo 31 Maggio si appresta a diventare riferimento politico-elettorale per tutta la regione Molise. Questa la sua dichiarazione di sintesi rilasciata a conclusione del suo appassionato intervento: “ L’individualismo imperante se non è governato in direzione dell’emancipazione e della giustizia sociale, declina verso la conservazione e la decadenza morale, così come il superato voto ideologico cede il posto al voto di scambio e alle attività af-
faristiche. La prossima scadenza elettorale dovrà essere perciò vista come un’occasione per tentare di ristabilire una sintonia in cui i governanti ritrovino nei governati la loro autentica dimensione e la politica riconosca il primato della società civile mettendosi al suo completo servizio. E non viceversa! In questo snodo passa l’opportunità per la mia comunità e per i giovani in particolare, attraverso l’uso sostenibile delle sue immense risorse, di uscire fuori dal tunnel in cui è stata portata dalla fallimentare Amministrazione Travaglini e di guadagnarsi una ripresa possibile. Io insieme alla mia Lista Civica, con la Costituzione della Repubblica Italiana in tasca, siamo qui per raggiungere, insieme ai cittadini, questi traguardi.”
Educazione alla legalità economica a scuola Gli studenti dell’Istituto “Magliano” di Larino hanno avuto un incontro la Guardia di Finanza LARINO. Lo scorso 19 marzo, presso l’Istituto Comprensivo “A. Magliano” di Larino si è tenuto un incontro delle Fiamme Gialle con gli studenti per parlare di cultura della legalità economica nell’ambito della terza edizione del Progetto. L’appuntamento, si aggiunge agli analoghi eventi già condotti dal Corpo nei giorni scorsi rispettivamente presso gli Istituti Scolastici “Pilla” di Campobasso e “Federico di Svevia” di Termoli. E’ un’iniziativa che trae origine da un Protocollo d’Intesa tra il Comando Generale della Guardia di Finanza ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca finalizzata a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti della scuola primaria e secondaria. L’intento è di far maturare la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze
stupefacenti. Di concerto con il predetto Dicastero, è stato così sviluppato il progetto denominato “Educazione alla legalità economica” che, anche per l’anno scolastico 2014/2015, prevede l’organizzazione, a livello nazionale, di incontri presso le scuole orientati a: - creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”; - affermare il messaggio della “convenienza” della legalità economico-finanziaria; - stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche. All’iniziativa è abbinato un concorso denominato “Insieme per la legalità” che ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, tramite il coinvolgimento delle scuole, sul valore civile ed educativo della legalità economica, nonché in merito alle attività svolte dal Corpo in tali settori, favorendo la loro espressione libera, creativa e spontanea sulla tematica.
“Edilizia, troppi incidenti per mancanza di garanzie” La caduta da oltre 3 metri di un operaio di Montenero di Bisaccia porta la denuncia della Cgil MONTENERO. La caduta da oltre 3 metri di un 58enne di Montenero di Bisaccia, volato da ponteggio di un’abitazione privata di proprietà di un familiare, in contrada Fosso Melanico nella periferia del centro basso molisano, fa riaprire una discussione non nuova. La necessità di sicurezza quando si lavora è sempre sotto la lente. L’uomo per le sue gravi condizioni è stato trasferito al reparto rianimazione del Cardarelli di Campobasso. Sulla questione interviene il segretario generale della Fillea Cgil Molise, Pasquale Sisto. “Questi tipi di lavori di muratori che vanno a sistemare i tetti dei parenti e amici il sabato e la domenica sono fenomeni molto diffusi.
Negli ultimi anni di estrema crisi del settore dell’edilizia - ha detto il segretario generale della Fillea Cgil molisana, Pasquale Sisto non solo il sabato e la domenica ma tutti i giorni per arrangiare e cercare di portare avanti in qualche modo la famiglia, si effettuano ogni tipo di lavori e manutenzioni in abitazioni private (e non solo) logicamente in nero. Questi tipi di manutenzioni e in particolare i rifacimenti dei tetti e della facciate della case sono lavori pericolosissimi per l’incolumità fisica delle persone che lo eseguono in quanto si lavora senza nessuna protezione e le impalcature sono montate alla buona perché non si possiede i mezzi e gli strumenti per effettuare manutenzione sui
tetti, sui balconi,sulla facciate delle abitazioni”. Come logico il più delle volte le impalcature non si possiedono neanche e per riparare i balconi si sale sulle scale di legno per la raccolta delle olive non idonei per la manutenzione edile. Noi tutti ci ricordiamo di questi diffusi fenomeni di lavoro nero senza nessuna protezione solo al momento che succedono gravi incidenti come quello di oggi di Montenero di Bisaccia perché solo in questi casi si viene a conoscenza della situazione in essere anche perché i piccoli infortuni che non c’è bisogno dell’ autoambulanza logicamente non si dichiarano e al medico si dice di essersi infortunato a casa propria.
Gli infortuni in edilizia - continua Sisto - accadono frequentemente anche nelle Imprese attrezzate e anche qui non si denunciano e si fanno passare come infortuni non sul lavoro per cui malattia, figuriamoci nell’arte dell’arrangiarsi cose succede e può ancora ripetersi per il fenomeno della grave crisi del settore dell’edilizia e per cui tutti cercano di sbarcare il lunario alla meglio che si può. Si chiede così come facciamo da anni più controllo dagli organi preposti e anche più attenzione da parte dei lavoratori che in questi periodi di estrema crisi e per estrema necessità si gettano ad ogni tipo di situazione anche pericolosa purché si riporta qualcosa a casa”.
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Tutto quello che gli altri non dicono
24 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Porto, pronto il collegamento
Tra meno di due mesi aprirà al traffico la nuova strada TERMOLI. Tra meno di due mesi aprirà al traffico la nuova viabilità di collegamento tra viale Marinai d’Italia e il piazzale del porto. I lavori stanno procedendo più o meno spediti, in vari step e adesso pare abbiano imboccato la dirittura d’arrivo. Il progetto ora è seguito come direttore dall’ingegner Gianfranco Bove, lo stesso che ha curato anche la messa in sicurezza dello stadio Cannarsa, ottenendone l’agibilità. Un impegno del settore Lavori pubblici che una volta a termine avrà portato a compimento un progetto partito nel 2009, dall’altra giunta di centrosinistra, che prevedeva la demolizione del vecchio fabbricato utilizzato come ufficio dagli operatori del cantiere Cran, il montaggio dei
capannoni prefabbricati di proprietà comunale nelle zone indicate in progetto, l’esecuzione di opere all’esterno del cantiere quali il completamento di collegamento con l’esistente strada di accesso al porto, la realizzazione di impianti elettrico, fognario e idrico-sanitario Sarà importante per evitare un doppio senso di marcia che in questi ultimi anni, complice la realizzazione della nuova sede della Guardia costiera, era regolato da un semaforo e che comunque comportava ingorghi, specie d’estate, in una zona cruciale per la viabilità turistica e commerciale. I tempi per l’apertura di questo anello sono un paio di mesi, entro metà maggio dovrebbe essere aperto al traffico.
Spazzatura in spiaggia, ma c’è chi la rimuove Una quindicina i volontari dell’Asd Trabucco Surf di Termoli per pulire l’arenile TERMOLI. Una quindicina di volontari messi insieme dal presidente dell’Asd Trabucco Surf Dario Porzio hanno onorato al meglio le ‘iniziative oceaniche’. Lo hanno fatto incuranti della pioggia che ha disturbato la mattinata domenicale, con il rinforzo a ’5 Stelle’ di Nicolino Di Michele, portavoce dei grillini in consiglio comunale. Il campo di battaglia, perché così si è rivelato l’angolo di spiaggia tra la Cala Sveva e i trabucchi, ha visto colmati decine e decine di sacchi, riempiti con i rifiuti che si sono accatastati anche sotto agli scogli, non solo sulla battigia. Colpa delle mareggiate, certo, ma non solo. Anzi, incuria e abbandono, unite ai comportamenti incivili fanno la somma del degrado. Perché non è ammissibile rinvenire sedie, faretti che dalla passeggiata sono stati divelti e gettati via, con cento altre tipologie di spazzatura non ‘marine’. Soddisfatti, ovviamente gli organizzatori, per la risposta avuta, la sensibilizzazione di chi passeggiava a piè di Castello e quanto sot-
tratto da una spiaggia che solo tra due setti-
mane ospiterà i primi turisti dell’anno, meteo
permettendo.
“Scuola via Cina, subito la sosta invalidi” Sono i consiglieri comunali Marinucci e Paradisi a chiedere al Sindaco l’intervento TERMOLI. I consiglieri comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi in una mozione che viene protocollata al Comune chiedono al sindaco di impegnarsi alla
realizzazione nei pressi del plesso scolastico di via Cina di uno stallo per la sosta dell’auto a servizio dei portatori di handicap anche mediante la modifica regolamentare se necessaria.
Presso il plesso scolastico di via Cina attualmente ci sono due situazioni di disagio per raggiungere la scuola e che la situazione peggiora in caso di pioggia e freddo. Una situazione co-
nosciuta a tal punto che alcuni cittadini (oltre 150) hanno raccolto delle firme per supportare la ricerca di una soluzione che potrebbe essere quella di realizzare uno stallo di sosta per
portatori di handicap. Prendendo spunto da questi esempi avrebbe senso estendere una valutazione anche ad altri plessi cittadini per vedere se ci sono esigenze simili.
Termoli e la Seconda Guerra in un cortometraggio Riproposta la pellicola che racconta lo sbarco in città delle truppe inglesi il 4 ottobre 1943 TERMOLI. Dopo averlo proposto lo scorso ottobre, in occasione del 71° anniversario dello sbarco delle truppe inglesi a Termoli 4 Ottobre 1943, nella sala del cinema sant’Antonio l’associazione culturale “Progetto Cultura” ha riproposto al pubblico il Documentario “Le Voci della Memoria ” e il cortometraggio “Millenovecento43 “; due ottime e raffinate opere cinematografiche prodotte dalla suddetta associazione e patrocinato dal Comune di Termoli. Le opere, dirette da Maurizio Perrotta, la sceneggiatura di Liberato Russo che del-
l’Associazione ne è anche il presidente, la colonna sonora molto ben appropriata è del bravissimo e anche affermato musicista termolese Sandro Perrotta e i costumi della sartoria Sorelle Benaduce. Molto toccanti sono state le testimonianze che alcuni termolesi che quell’evento lo hanno vissuto da adolescenti, hanno raccontato davanti alla macchina da presa; come quella di Antonio Barone, Antonio Casolino il master del nuoto, Incoronata Di Campli, l’ingegner De Felice o come anche quella di Rocco Verzella non più tra di noi solo da pochi mesi e proprio per questo
l’associazione ha voluto dedicare proprio a lui la serata. Testimonianze che hanno toccato le corde emotive che speriamo possano servire d’insegnamento ai giovani di oggi, gli uomini di domani che, appunto, le guerre non portano mai nulla di buono e gli stessi testimoni mentre raccontavano particolari e aneddoti di quel periodo raccontando gli occhi luccicavano di commozione. Gli applausi del pubblico presente sono stati la testimonianza viva del bel progetto portato avanti da questa associazione che, come ci ha detto il suo presidente Liberato
Russo sulle ali del successo di questa prima opera, stanno già lavorando per quelle future. Alla fine della proiezione tutti i testimoni presenti nel documentario sono stati omaggiati con il Dvd da poco creato per l’occasione che contiene il cortometraggio e il documentario e che si è potuto fare grazie all’apporto del Rotary CLub di Termoli e il suo presidente Michele Di Tomasso. Premiati tutti i componenti dell’associazione e attori del Cortometraggio tra i quali Errico Russo Lucia Checchia, Chiara Martino, Daniela Perrotta.
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Opinioni Nella giornata inaugurale di Vinitaly 2015 giunta alla 49esima edizione, si è aggiudicata l’onorificenza di “Benemerito della Viticoltura Italiana 2015” con la Medaglia di Cangrande, Emilio Venditti Presidente della Cantina Valtappino di Campobasso. Il Premio Cangrande consegnato durante l’inaugurazione del Salone internazionale dei vini e distillati su segnalazione degli Assessorati all’Agricoltura di ogni Regione. Dal 1973 i grandi interpreti del mondo enologico italiano ricevono durante la manifestazione del Vinitaly il Premio Cangrande “Benemeriti della Vitivinicoltura”. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura, che segnalano quanti con la propria attività professionale o imprenditoriale abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. L’albo d’oro dei “Benemeriti della Vitivinicoltura” si arricchisce di nuovi nomi. Per il Molise Emilio Venditti, Presidente della Cantina Valtappino di Campobasso. Un altro riconoscimento importante, dunque, per l’enologia molisana. Un’azienda sempre in salute che, pur contro maldicenze e luoghi comuni che accompagnano le realtà cooperativistiche, ha sempre avuto un
di Claudio De Luca Al fine di semplificare l’attività della P.a. l’ordinamento nazionale si arricchì di decine di decreti legislativi. Si trattò di atti (con valore di legge) emanati dal Governo, previa delega conferitagli dal Parlamento. Sarebbero dovuti servire ad “attenuare”; ma, per provare ad arginare la mole delle norme vigenti, si dové imporre dapprima uno sfoltimento generale delle fonti (con Calderoli) e poi innestare provvedimenti nuovi. Questo paradosso rese la vita difficile persino alle riforme Bassanini e Bersani, unici tentativi di lotta alla burocrazia. Punte di diamante della cura furono le realizzazioni dello sportello unico e della dichiarazione di inizio attività con l’abbattimento di un esorbitante numero di certificati e di autorizzazioni. Oggi permane lo scoglio maggiore rappresentato dalla quantità dei Comuni (8.103); e, soprattutto, dalla presenza del 95% di enti rimasti, demograficamente, sotto la soglia dei 20mila abitanti mentre il 73% (pari a 5.903) ne conta meno di 5.000. Si pensi pure che, nei 7.848 Comuni fino ai 20mila, vivono quasi 27 milioni di persone rappresentative del 47% dell’intera popolazione, mentre nei restanti vive la maggioranza degli Italiani ed opera la gran parte delle imprese. Pensare che i nuovi strumenti dell’antiburocrazia possano attecchire in simili realtà sarebbe davvero chiedere troppo; tant’è vero che i succitati istituti navigano in forti difficoltà applicative. Ragguagliando certi dati alla realtà molisana, si ottiene un quadro sconfortante (fatto di Comuni-polvere) ed una sola certezza: se l’andamento demografico ed economico dovesse mantenersi costante, potremmo avere – quanto prima – una decina di
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Vinitaly, il Cangrande alla Valtappino rafforzare il legame con il territorio, dando la possibilità ai giovani di investire nelle qualità di un’areale da sempre vocato alla vitivinicoltura, che aveva in Gambatesa il centro nevralgico, attraverso la valorizzazione dei vitigni delle aree interne, come la Tintilia, su cui l’azienda ha scommesso da sempre, quando si pensò di vinificare e imbottigliare, anche se
forte legame con il territorio e con i produttori, cui offriva un servizio continuo di formazione e informazione”. L’areale che circondava il capoluogo regionale, dove è situata la cantina, presentava un’elevata estensione di vigneti, particolarmente concentrati tra i comuni di Toro, San Giovani in Galdo e Campodipietra, mentre dai comuni di Ferrazzano e Mirabello arrivavano le uve di Tintilia. “L’abbandono della viticoltura delle aree interne -
complici le scelte istituzionali, e non, di puntare alla vitivinicoltura di quantità, decretando, di fatto, l’abbandono delle vigne nelle zone marginali, ha rappresentato una svolta per la stessa azienda. La filosofia aziendale, dopo questo sconquasso, non è cambiata, anzi tende a
solo a uso personale, vista l’assenza di una denominazione territoriale in quel momento storico”. Con Decreto Ministeriale del 18 maggio 1998,
Il Molise ‘polvere’ delle piccole Patrie
comunità in meno per sopravvenuta estinzione. Infatti, nell’arco degli ultimi anni, è stato registrato un calo demografico pari allo 0,6%, peraltro insorto a causa di un’inedita ondata migratoria giovanile che sta superando le migliaia di unità. Se accoppiamo questo dato a quello legato alla denatalizzazione, diventa impossibile vedere spiragli di luce per il futuro. Perciò, quando in campagna elettorale, le parti politiche (formiche rosse, bianche o nere che siano) verranno ad illustrare “le magnifiche sorti, e progressive”, della 20.a regione, occorrerebbe interromperne certi enfatici eloqui per rappresentare al caporione di turno che la
buona sorte incontrerà magari soltanto il suo portafogli; e bisognerà rammentargli che, quando il Contado era amministrato dai Borboni,
contava 331mila ab., mentre nel 2020 (quando a fronte di ogni bambino si conteranno 8 anziani) potrà vantarne di gran lunga meno di
nasce la seconda DOC regionale, “Molise” o “del Molise”, dopo la “Biferno”, nata invece nel 1983, che, per via del toponimo utilizzato, tendeva a favorire parte degli areali produttivi, e in particolar modo quelli del basso Molise che facevano riferimento a un’altra importante realtà cooperativistica. La nuova denominazione, finalmente, riconosceva, nel suo disciplinare, la possibilità di vinificare e imbottigliare vino da uve di Tintilia, dando la possibilità di non vedere vanificati gli sforzi di tanti piccoli produttori delle zone interne che con caparbietà conservavano vecchie vigne, su cui la Cantina Valtappino aveva scommesso. Te s t i m o nianza di tale lungimiranza è stata la prima bottiglia di Tintiglia apparsa sul mercato, proprio nel 1998, per merito della stessa azienda, l’unica che può vantare questo primato.
300mila, con una popolazione in età lavorativa calata di migliaia di unità rispetto a quella di un decennio fa. Oggi si assiste alla diminuzione del numero degli occupati; ed alla diminuzione di questi fa riscontro l’aumento del numero di soggetti in cerca di occupazione. Tutti questi dati, seppure formati da fonti autorevoli, non hanno fatto molta impressione alla classe politica locale cui, forse, bisognerebbe augurare l’immortalità. Probabilmente soltanto in tal modo maturerebbe aspettative di più alto profilo (per dismissione di quelle praticate presentemente), rispetto a quelle oggi improntate alla perseguita filosofia oraziana del “carpe diem”. Ciò premesso, come si sono organizzati i nostri Comuni a fronte di questo sfacelo sociale ed economico? Manco con i mezzi suggeriti dal legislatore. Hanno partorito finzioni di Unioni che si rivelano più o meno cartacee, nate solo nella speranza di potere gestire al meglio (fruendo di più cospicui fondi di finanza derivata) quell’una, o due, legislature che toccano oggi in sorte al nostro politico“mordi e fuggi”. Eppure la scelta “unionista” è obbligata, come l’apprestamento di servizi sovra-comunali; ma nessuno ha il coraggio di cancellare, riducendoli a semplici “municipi”, manco quei Comuni da 250-300 anime dove, visivamente, non si sa come tirare avanti, dal momento che occorre comunque elargire ai propri amministrati gli stessi servizi offerti all’utenza da enti maggiori. Nel frattempo la cassa piange, piena com’è di ragnatele.