Petraroia il grillo parlante

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 227 - giovedì 6 noveMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno al Comitato No Biomasse

L'Oscar del giorno lo assegniamo al Comitato No Biomasse. La lotta diuturna nell'area di Campochiaro e le manifestazioni di piazza a Campobasso hanno portato la Giunta regionale a revocare l'autorizzazione alle centrali a biomasse. Una lotta che ha svegliato coscienze politiche assopite e una vittoria che spetta pienamente ai componenti e ai manifestanti. Anche se si tratta un intruglio, peraltro mal combinato, che potrebbe regalare alla Civitas milioni di euro come indennizzo, la battaglia fatta è da Oscar.

Petraroia, il grillo parlante

Si astiene in Giunta e mette a nudo l’assenza programmatica di Frattura

Il Tapiro del giorno a Angela Fusco Perrella

SERVIZIO A PAGINA 3

Il Tapiro del giorno lo diamo a Angela Fusco Perrella. Il consigliere regionale di opposizione ha fatto balenare in aula consiliare una possibile proposta di governo di salute pubblica o istituzionale sul modello di quanto sta avendosi a Roma con il governo nazionale. Non vorremmo che con la possibile defenestrazione di Michele Petraroia si apra la corsa per la sua successione a partire, proprio, dall'ambiente femminile del Consiglio regionale motivato con astruse alchimie politiche. Sarebbe la ciliegina sulla torta del brutto momento politico regionale.


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6 novembre 2014

Una pletorica cabina di regia per l’attuazione della politica per il lavoro

Fuori dalla porta i partiti, i politici, e le clientele Il Piano regionale per l’occupazione riguarda i giovani molisani compresi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, e non frequentano alcun corso di formazione Un passo dietro l’altro, lentamente, troppo lentamente, la Regione Molise sta allestendo i meccanismi per dare attuazione al Piano esecutivo del Programma Operativo Nazionale (Pon Yei) per l’occupazione dei giovani, ovvero per il loro inserimento/reinserimento nell’Istruzione, nella Formazione o nel Mercato del lavoro. Il termine “occupazione” muove particolari attenzioni, speranze, progetti ed occasioni. Sbagliare le mosse, sarebbe deleterio. Le attenzioni, le speranze, le occasioni, i progetti andrebbero in frantumi. Le esperienze passate suggeriscono di avere timore. Non si contano, infatti, le delusioni, gli errori, gli approfittanti che hanno contrassegnato la Formazione professionale degli Ottanta e Novanta. Potrebbe accadere di nuovo. Per questo, crediamo, sia stato deciso di coinvolgere quanta più gente possibile. Che se da un lato è garanzia di trasparenza, dall’altro potrebbe rilevarsi un appesantimento burocratico e procedurale. Molto dipenderà dalla Cabina di regia che la Regione ha voluto perché condivida il Piano esecutivo regionale e le strategie d’intervento e le azioni strumentali del Piano stesso; condivida l’attivazione di partenariati e protocolli d’intesa per il lavoro, attraverso cui indi-

viduare le opportunità di formazione e occupazione; tenga sotto controllo le attività e proponga correzioni e rimodulazioni, in caso di criticità che dovessero emergere. Interessati al Piano regionale sono i giovani molisani compresi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, e non frequentano alcun corso di formazione (Neet) ai quali si vuole dare un’offerta qualitativamente valida di lavoro, la possibilità di proseguire negli studi, di fare apprendistato o tirocinio, o altra misura di formazione entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dalla scuola. Per l’attuazione del Piano alla Regione Molise sono state assegnate risorse finanziarie per 7milioni 637mila740 euro e, inoltre, a seguito della ripartizione delle risorse ai sensi dell’articolo 3 della legge 99/2013, sono stati aggiunti circa altri due milioni di euro, finalizzati alla realizzazione dei tirocini.

Tanti soldi. Che, utilizzati come si conviene, possono muovere le acque stagnati della disoccupazione giovanile. Il nodo è proprio il modo in cui le risorse verranno utilizzate, la reale possibilità per i giovani di fare apprendistato e/o tirocinio, la qualità delle proposte formative che verranno elaborate, la possibilità concreta di poter proseguire negli studi. Molto dipenderà anche dal contenuto e dalla qualità dei 5 protocolli d’intesa sottoscritti dalla Regione con le associazioni di categoria (Unioncamere Molise, Acem/Api, Confcommercio Molise, Coldiretti e Ura Claai). Il ventaglio del coinvolgimento è oggettivamente ampio, ed è tutto da sperimentare e misurare il grado di responsabilità dei singoli soggetti e delle singole sigle coinvolte, e la loro volontà a realizzare un monolite. Il pregresso purtroppo depone a sfavore, contrassegnato, com’è, da interessi politici e clientelari, da favoritismi parentelari,

da discriminazioni e faziosità. Fanno fede il fallimento della Formazione e le cause che lo hanno determinato: interessi politici, partitici, clientelari; favoritismi parentelari; inconsistenza e inattualità dei corsi di Formazione. I cinici dicono che la storia si ripete. Non appartenendo alla categoria, riteniamo che l’occasione di investire circa 9 milioni di euro per la lotta alla disoccupazione giovanile non debba in alcun modo andare persa. Una larga quota di responsabilità l’assume la Cabina di regia che la Regione Molise composta da tre funzionari o dirigenti regionali, da Gabriella Guacci (direttore dell’Agenzia regionale Molise Lavoro), da Matteo Iacovelli (dirigente responsabile dei Servizi per l’impiego della Provincia di Campobasso), da Marcello Vecchiarelli (funzionario responsabile del Centro per l’impiego di Termoli), da Claudio Amicone (funzionario del Centro per l’impiego di Isernia), da Guido Di Ninno (Cna), da Giovanni Cefalogli ( A.c.i.), da Enrico Staffieri (UIil), da Lucia Merlo (Cgil) e da Piero Brandimarte (Italia Lavoro Spa). Nota a margine: non c’è la Cisl! Dardo

I misteri del Molise. Sulle lettere minatorie a Frattura Di Giacomo sottolinea: “Correttamente indaga la Digos” Il senatore: “Perchè per Biocom l’inchiesta è stata affidata alla Squadra Mobile?” “Il Presidente Frattura riceve lettere anonime di minacce ( una con escrementi …) , atto sicuramente esecrabile, ma sono in molti a riceverne senza fare tutta questa pubblicità , e correttamente le indagini vengono affidate alla Digos , come da disposizioni interne alle Questure quando si tratta di “ personaggi pubblici molto in vista in Regione “. E Frattura, Presidente di Regione, è chiaramente un personaggio di primo piano in Molise. Ma mi viene spontanea una domanda: come mai quando lo stesso Frattura era indagato per il fattaccio della Bio-com, sempre Presidente di Regione, con Pozzo Questore, Giuliana Frattura capo di gabinetto e Annichiarico capo della

squadra mobile, le indagini non furono affidate alla Digos bensì alla Squadra Mobile, cambiando per ben due volte la delega dei magistrati? Strano, molto strano”. Sono queste le parole del senatore del Nuovo centrodestra Ulisse Di Giacomo che pone una domanda direttamente collegata alle indagini sulla società energetica di Paolo di Laura Frattura, i rapporti del governatore del Molise con la Questura di Campobasso e la “ricerca della verità” da parte della Polizia Giudiziaria. Si tratta dell’inchiesta Biocom che oggi vede indagati lo stesso presidente Frattura, all’epoca dei fatti amministratore unico della srl che voleva costruire una centrale a biogas su territorio termolese, e il commercialista Vittorio Del Cioppo, liquidatore della stessa società e oggi nominato dal governo Frattura nel collegio dei revisore dei conti al Consorzio di bonifica integrale larinese. I misteri a cui si riferisce il senatore della Repubblica riguardano quel cortocircuito giudiziario che a inizio anno ha portato un gran caos in Molise e che ha visto l’ex questore di Campobasso

iscritto sul registro degli indagati, ad opera del pm Fabio Papa, per “favoreggiamento” al presidente Frattura e per “abuso d’ufficio”. Secondo la tesi del pm, infatti, l’ex questore avrebbe affidato le indagini sulla Biocom, di proprio pugno (per legge la titolarità dell'attribuzione delle deleghe alle indagini spetta solo al pm), alla Squadra Mobile di Campobasso togliendole alla Digos, nonostante ad essere coinvolto fosse un personaggio di spicco come il presidente della Regione peraltro fratello del capo di gabinetto dello stesso Giancarlo Pozzo, questo il nome dell’ex questore di Campobasso, nonché vice questore vicario alla Questura di Campobasso.


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6 novembre 2014

Michele Petraroia non vota il provvedimento in Giunta e si aprono i giochi per il rimpasto: lattanzio, sabusco e Fusco Perrella sperano nel colpaccio

Biomasse no, tra incoerenza e paraculismi nel Molise dei conflitti

CAMPOBASSO. Bene la revoca delle centrali a biomasse nel Matese, si dice. Ma per quanto ancora i molisani dovranno sopportare l’incoerenza e i paraculismi di questo governo regionale? Il centrosinistra approva le biomasse, tra cui la centrale dei soci del governatore Frattura, il centrosinistra blocca le biomasse. Insomma, Frattura e soci, ex soci, chiedono di costruire la centrale con il silenzio dell’intero schieramento di governo. Oggi, gli stessi soggetti, cavalcano la bandiera dell’essere contro il “populismo” fatto dalle opposizioni e di voler difendere il territorio e la popolazione che ha presidiato l’area matesina per spingere la politica a fare un passo indietro. E visto il ricorso al Tar Molise da parte dei cittadini, Frattura in aula si fa il bello: "Noi non ci facciamo dettare la linea politica dal tribunale amministrativo". In Consiglio votano a favore della revoca 11 consiglieri. Dicono "no" i militanti del Movimento 5stelle anche perchè non sono convinti della procedura adottata dal governatore mentre sono assenti Cavaliere (non era in aula al momento della votazione nominale) e Scarabeo (assente giustificato). Vota a favore della revoca, in Consiglio, anche il vice presidente della Giunta Michele Petraroia che però in Giunta si è astenuto dalla votazione con un atteggiamento che apre ad una crisi politica. "Va chiarito questo aspetto all'interno della maggioranza" ha infatti rimarcato in aula Michele Iorio. Perchè bisogna conoscere le motivazioni che hanno indotto il vice di Frattura ad assumere questo atteggiamento. Secondo indiscrezioni che circolano in aula, il motivo dell'astensione sarebbe da ricercare nel risarcimento danni. "I consiglieri non sono tenuti a risarcire per il voto espresso il aula" è la voce che gira nel palazzo, gli assessori si, per il voto

espresso nella delibera di giunta. Quale risarcimento? In realtà, tecnicamente, si tratterebbe di indennizzo che già di per sè la revoca prevede e che il marito del capo di gabinetto di Frattura, già socio di Frattura (ops, della Proter che sempre di Frattura è) in questa attività imprenditoriale, quantifica in 8milioni e mezzo di euro. L’amministratore unico di Civitas, Luca Di Domenico, il 29 ottobre aveva sollecitato la Regione Molise a non procedere alla revoca, ha spiegato, sempre nella missiva in cui si fa riferimento al corposo risarcimento danni, le ragioni per le quali non sussisterebbero i presupposti per revocare un’autorizzazione concessa. Secondo l’ex socio del presidente Frattura, infatti, "la procedura è illegittima perché non dà contezza di una nuova rivalutazione dell’interesse pubblico ma si limita a prendere atto del valore turistico, ambientale e paesaggistico delle aree interes-

Biomasse, l'intruglio della revoca Per Area Matese bisognava procedere con l'annullamento CAMPOBASSO. "Siamo già al lavoro per fermare questo intruglio, peraltro mal combinato, che dovrebbe regalare alla Civitas milioni di euro". Lo sostiene l'avvocato Mainelli a nome dell'associazione Area Matese che sta seguendo l'evolversi della questione Biomasse. "La Giunta e il Consiglio hanno preferito la strada della revoca, motivata con presupposti che non hanno alcun pregio giuridico. Per fortuna la questione è stata già affrontata nella 4^ nota che Area Matese ha comunicato, a mezzo p.e.c. alla dott.ssa Aufiero. Vedremo se ci saranno chiarimenti al mancato accoglimento delle considerazioni che avevamo avanzato, e che puntualmente si sono avverate con la richiesta di risarcimento danni da parte della Civitas. Stavolta le responsabilità dovranno essere bene individuate". In effetti non si è compreso bene il significato di un voto pletorico in Consiglio regionale di un provvedimento assunto dalla Giunta regionale. Un tutti insieme appassionatamente dopo i danni fatti al territorio e di quelli che potrebbero venire alle tasche dei cittadini con i risarcimenti? Del resto, si parla di re-

voca amministrativa ovvero di un atto amministrativo di 2º grado (avente ad oggetto, cioè, un precedente atto amministrativo), con il quale viene ritirato, con efficacia non retroattiva (ex nunc, cioè "da ora, da questo momento"), un atto amministrativo "per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario". Questo passaggio dà diritto alle azioni di rivalsa da parte delle aziende interessate. Con l'annullamento, invece, si sarebbe fatto perdere efficacia al precedente atto amministrativo. Al di là, però, di questioni di diritto amministrativo, che risiedono in altri consessi, la verità è che la classe politica regionale ha dimostrato, ancora una volta, di avere come riferimento il solo punto dell'autoreferenzialità e della necessità di restare a galla in qualsiasi modo e maniera. Tanto, che dagli interventi in aula è stato fin troppo chiaro il messaggio di un abbracciamoci tutti, salvo lodevoli casi, per andare avanti. Tanto, l'eventuale risarcimento danni lo pagherà la Regione cioè tutti noi.

"Centrodestra omologo di Frattura" I grillini ribadiscono sulla questione biomasse il giochetto tra revoca e annullamento

sate". A Palazzo Moffa intanto ieri è iniziata a circolare la voce che Petraroia rischia la poltrona da assessore. A fare gli occhi dolci a Frattura, per sostituire l'uomo del Pd, ci sarebbero Nunzia Lattanzio (che è tornata a ribadire l'intelligenza del governatore), la Fusco Perrella (interessata a conoscere l'opinione di Roberto Ruta su un governo regionale istituzionale magari rimarcando le alleanze nazionali, e lei è iscritta al Nuovo centrodestra che governa con Renzi, e Frattura è renziano) e Pippo Sabusco (pronto a raccogliere i frutti dei passaggi dell'Udc col centrosinistra alle comunali di Termoli e Campobasso). Tutti intenti a coltivare il proprio orticello, hanno dimenticato l'argomento politico di principale importanza in un'aula istituzionale: il conflitto di interessi di Paolo di Laura Frattura. Sembra di trovarsi, con faccenda Civitas e biomasse a Campochiaro, di fronte al caso Biocom. Perché Frattura era socio della Civitas che dovrebbe avere l'indennizzo milionario, perchè l'amministratore Civitas era socio della Proter di Frattura in questa faccenda, perchè la moglie dell'amministratore di chi chiede l'indennizzo è capo di gabinetto di Frattura alla Regione Molise che deve indennizzare. In altre parole, qualcuno si è posto il problema politico di Frattura che fa e disfa le sue dirette o indirette attività imprenditoriali, non solo partecipando al voto ma mostrandosi persino proponente dei provvedimenti da approvare? La domanda sorge spontanea se si considera che, nei paesi, un sindaco per una semplice concessione edilizia per una legnaia, è tenuto ad astenersi dal voto se questa è di proprietà di un cugino di quarto grado. Come mai in Regione nessuno dice nulla? Livia Bonetti

Petraroia e quel voto di astensione L'assessore ha aperto un caso politico mettendo a nudo le pecche programmatiche della Giunta a guida Frattura CAMPOBASSO. "Non sono contrario alla revoca, sono contrario al metodo con cui si agisce, volta per volta, problema per problema. E’ necessario che a questa revoca segua subito una programmazione su tutto il territorio regionale, cosa che al momento manca”. Queste le dichiarazioni dell'assessore, Michele Petraroia, nel giustificare il suo voto di astensione in Giunta regionale sulla delibera di revoca dell'autorizzazione per la costruzione delle centrali a biomasse nel Matese. Un atto politico forte, quello dell'assessore Petraroia che ha sottolineato due aspetti del problema politico: il primo, che questa Giunta viaggia affrontando di volta in volta i problemi in agenda ma senza un programma; il secondo, che sulla questione energetica continua a mancare un piano. Petraroia avrebbe potuto lasciare la seduta di Giunta al momento del voto, come si fa in genere, senza ingenerare un caso politico. Ha voluto, invece, manifestare la propria astensione per aprire un caso politico

complessivo sull'operare del presidente e della maggioranza di centrosinistra. Pur sapendo, di certo, che la qual cosa gli potrebbe costare il posto in Giunta al quale anelano molti consiglieri anche di quel centrodestra che vorrebbe nascesse in Molise qualcosa di simile al modello di governo italiano. A nessuno, però, interessa che il Molise non ha un Piano energetico; non ha un Piano territoriale di sviluppo; non ha un Piano paesistico. E’ un territorio anarchico, alla mercé degli speculatori. L’assenza di strumenti di pianificazione ha portato alle centinaia di pale eoliche e, in questi giorni allo scoppio, per taluni versi drammatici, delle questioni delle centrali a biomasse di Campochiaro e San Polo Matese. La classe politica regionale ha deliberatamente eluso di darsi gli strumenti di pianificazione preferendo la libertà d’azione, il favoritismo, il clientelismo, l’affarismo. Ma alla classe politica regionale, escluso qualche eccezione, interessa pensare all'eventuale posto in Giunta,

CAMPOBASSO." Il MoVimento 5 Stelle per primo si è impegnato nella battaglia sulla qualità dell'aria e contro le centrali a biomassa nell'area del Matese, assumendo la responsabilità di votare in ogni occasione sia le mozioni presentate con il resto dell'opposizione sia quelle della maggioranza, ma l'inusuale pratica di chiedere il voto su una delibera di Giunta già approvata non può che significare un voto sull'operato del governo e quindi un voto di fiducia". E' il duro commento dei consiglieri grillini, Manzo e Federico. "Il nostro voto è stato un secco NO all'amministrazione Frattura ed alla gestione della questione biomasse, gli unici dell'assise, a differenza di un centro destra che a parole critica l'operato del governo ma anche in questa occasione nei fatti gli conferma l'appoggio. Tutta la questione sulle biomasse è stata gestita in maniera pessima dall’inizio: autorizzazioni rilasciate in barba al deliberato consiliare riguardante i piani di zo-

a correre per sedersi alla guida di un assessorato. Su queste colonne non siamo stati mai teneri nei confronti dell'assessore Petraroia, anche se dobbiamo oggi riconoscergli il merito politico di avere aperto un caso e, forse, di avere portato alla luce quel movimento carsico che si agitava in maniera sotterranea dai banchi anche dell'opposizione per arrivare al traguardo politico di un posto al sole.

nizzazione, gli intrecci societari e la oggettiva difficoltà dell’esecutivo regionale nel gestire questa situazione. Il risultato è stata l’esposizione della regione ad un duplice danno: ambientale, nel caso fossero state realizzate le centrali, specialmente quella della “Di Zio Costruzioni”, e di carattere patrimoniale costituito dall’indennizzo che la regione dovrà versare, con Civitas che ha già avanzato pretese per 8,5 milioni di euro (soldi pubblici). La nostra prima richiesta voleva l'annullamento in autotutela o in seconda istanza la revoca, che però per legge dà luogo all'indennizzo. Ieri, due giorni prima della sentenza del Tar sul ricorso presentato dai cittadini dell'area, Frattura ha di fatto sottratto la materia del contenzioso ai giudici di Campobasso , probabilmente garantendo l'indennizzo al marito del suo Segretario di Gabinetto, in qualità di amministratore della Civitas. Naturalmente speriamo di essere smentiti dai fatti".


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6 novembre 2014

LA DAnnAzionE Di ioFFREDi Una dannazione per Domenico Ioffredi, consigliere regionale delegato alla cultura, il dover occuparsi solo e sempre di attività musicali siano orchestre, quartetti o quintetti. Una dannazione per lui che la musica l’ha in odio, al punto di aver cancellato - ex abrupto - l’orchestra stabile del Molise all’interno della dotazione e delle attività culturali della Fondazione Molise Cultura. Un primato assoluto difficilmente eguagliabile, e meno che mai superabile. Chi mai altro, infatti, potrà avere la sua squisita sensibilità musicale e il carisma culturale tali da consentirgli un atto d’imperio di quella portata?

Costretto, per delega, a presenziare conferenze stampa e spettacoli musicali, pare sia sull’orlo di una crisi di nervi, né gli bastano i tappi alle orecchie per allentargli la tensione da rigetto. Tappi di cui s’è ben fornito in previsione di dover essere presente al concerto dell’ensemble “Terra d’Otranto” - “Tarantule, antidoti e follie” - sabato 8 Novembre presso l’ex-Gil, e del trio Marincola – Bagliano – Massa, il 7 dicembre, sempre alla ex Gil, per il concerto “Dal palazzo alla taverna, canzoni e sonate tra Sedicesimo e Diciassettesimo secolo”. Qualcuno, per favore, gli vada in soccorso!

"Dissesto idrogeologico, 10 milioni di euro" L’assessore Nagni e l’on. Leva: “Raggiunti obiettivi fondamentali per il territorio regionale” CAMPOBASSO. Portano a casa importanti risultati l’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni e l’on.Danilo Leva che hanno incontrato a Roma il direttore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, Mauro Grassi. “In merito ai fondi della delibera Cipe n. 8 – ha dichiarato con soddisfazione l’assessore - abbiamo ottenuto l’ok per l’utilizzazione dei 10 milioni di euro in quota FSC 2007 – 20013. Questo significa – ha spiegato - che dei 27 interventi rimanenti, 26 saranno, ora, cantierabili. Detto questo, resta ancora un piccolo dubbio sul Comune di Venafro, per via della mancata presentazione del progetto , da parte dell’ente che dovrà necessariamente affrettarsi a concludere l’iter entro il 31 dicembre 2014. Per quanto riguarda, poi, i 15 milioni di euro destinati alla

messa in sicurezza del fiume Biferno – ha continuato – fondi che erano stati revocati a causa di un rallentamento del percorso di assegnazione delle risorse da parte del Cosib, abbiamo spiegato i nostri propositi per raggiungere, con una nuova tempistica, tutti gli step necessari. Ebbene – ha concluso Nagni – la Struttura di Missione si è riservata di analizzare la nostra dettagliata relazione e di valutare la proposta. Questa disponibilità ci fa ben sperare e ci induce a pensare, seppur con la dovuta cautela, che la revoca dei fondi potrebbe essere scongiurata ”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’on. Danilo Leva per la positività dell’atteggiamento dimostrato dalla Struttura di Missione. “Un’apertura che ha permesso di raggiungere obiettivi fondamentali per tutto il nostro territorio - ha dichiarato Leva - che getta le basi anche per una proficua collaborazione futura”.

Lettera aperta

"Revocato il concorso Asrem: iniziamo male" I consiglieri nazionali dell'Ordine dei giornalisti contestano la decisione CAMPOBASSO. "Come consiglieri nazionali dell'Ordine, ci limitiamo a protestare vivacemente contro la decisione del neo commissario Asrem, il quale, inspiegabilmente ha inteso revocare un bando concorsuale che dava la possibilità a due giornalisti di lavorare. E così per l'ennesima volta siamo costretti a subire delle scelte incomprensibili, frutto di chissà quali strategie". Lo sostengono i consiglieri nazionali, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone. "Ma andiamo per ordine. Prima ci sono giornalisti che lavorano per anni in quel settore, in quella sede, per quella mansione. Precariato e insicurezza che vanno a braccetto, manager e assessori che si susseguono come i contratti di collaborazione che vengono rinnovati, ma poi ecco lo spiraglio...il concorso!!! Un raggio di sole, una speranza per tutti. Una procedura pubblica che vede una commissione al lavoro, con la presenza di un delegato dell'Ordine dei Giornalisti a garantire una valutazione “notarile” dei colleghi. Immagino massima diligenza, massima disponibilità, massima serietà per attribuire i punteggi dopo le aperture delle poche buste di candidati pervenute nella sede campobassana. Colleghi spinti non da una assunzione, ma dall'ennesima collaborazione. Ma poi passano i mesi, fino a qualche giorno fa quando, doccia gelata, viene pubblicata la determina in allegato. Sbigottimento, rabbia, rassegnazione, livore, meraviglia, aggiungete quello che vi pare, tanto oramai in questo Molise non ci meravigliamo più di nulla. Ci sono pure i maligni che fanno strani pensieri, ma sulle repentine autotutele delle pubbliche amministrazioni nulla quaestio. Non ce ne voglia il dr. Pirazzoli, ma i giornalisti “ringraziano” per questa che pare una presa in giro ed un'occasione persa per chi sperava in quel lavoro. Speriamo di avere notizie a riguardo".

Frattura, subito un tavolo sul Piano Energetico Di Emilio Izzo Egregio Presidente, come Lei certamente saprà, la piccola ma invidiabile regione Molise, Sua come nostra, sta subendo i più feroci attacchi sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico. Il numero elevatissimo di pali eolici già realizzati e le numerose altre richieste di nuove palificazioni, aggiunte a quelle delle centrali a biomasse e non solo, stanno ponendo il nostro amato territorio alla stregua di un percorso di guerra disseminato di mine vaganti. E, se del prodotto finale di una guerra si conoscono bene o male le risultanze nefaste, di questi nuovi mostri solo in parte sono noti i risvolti negativi. Apparentemente sono visibili gli scempi perpetrati all’ambiente ed al paesaggio, resi irriconoscibili da parte di chi del Molise aveva fatto una meta da conservare gelosamente, meno immediati ma certi sono i danni causati alla salute dei Suoi corregionali a causa di fumi, polveri e veleni di ogni genere, nascosti ma tristemente reali gli affamati in-

teressi di società null’affatto rispettose degli abitanti di questaterra e spesso, se non sempre, portatrici di riciclaggio e malaffare, degno solo di mafie e camorre come largamente dimostrato dai sequestri effettuati dalle procure del sud Italia a danno delle cosche. Ma Lei, presidente, conosce bene, quanto e più di noi, queste tristi vicende perché, come noto, la nostra regione è priva di un Piano Energetico Regionale, la mancanza delquale mette il futuro di questo lembo di terra alla mercè di qualsiasi avventuriero o malavitoso, agevolato da un’autostrada di autorizzazioni che non conosce ostacoli. A chi giova tutto ciò? Tutti siamo ormai convinti che non dotarsi del piano significa produrre interessi per una serie di soggetti, non ultimi politici, che nella concessione delle autorizzazioni intravedono (e vedono) diretti “benefici”, diciamo così! Noi siamo convintissimi che sia giunto il momento di sedersi intorno ad un tavolo per stilare un calendario di incontri funzionali allo studio ed alla stesura di un serio intervento legislativo per il

settore di cui trattrasi. Del resto, presidente, noi continueremo ad ostacolare questa mattanza e non permetteremo neppure che a seguito di autorizzazioni colpevoli, poi revocate, gli abitanti di questa terra siano costretti a pagare le esose richieste di risarcimenti ad orologeria che le società accamperanno per il futuro. Presidente, con la presente Le chiediamo (al Comitato Interregionale contro le Camorre aderiscono numerose associazioni, enti, comuni, comitati) ufficialmente una convocazione per aprire la discussione di cui sopra e siamo certi che la stessa potrà esserci nei prossimi giorni. In mancanza di tale presupposto ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad una lotta più decisa ed incisiva che vorremmo evitareper il bene del Molise. Ma siamo certi che Lei accoglierà questo nostro assist, anche in considerazione delle Sue ultime diciarazioni, che hanno ricordato il Suo proponimento di voler essere un presidente attento alle esigenze delle genti che lo hanno eletto a governare la propria terra.


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6 novembre 2014

edilizie, troppe le opere ferme Nonostante le aziende siano allo stremo, i cantieri non riaprono Il pericolo viene dall’assenza di nuovi investimenti e programmi CAMPOBASSO. Che fine ha fatto il lotto 0 della Isernia-Castel di Sangro? E' solo uno degli interrogativi che cadono nel pieno della crisi economica e finanziaria del settore delle costruzioni. Ma altre opere pubbliche restano ferme. Nella sola Campobasso si contano la Tangenziale nord e lo svincolo del Terminal mentre sembra proprio che, questa volta, potrà essere ultimata la fondovalle del Rivolo anche se insiste una frana, forse, sottovalutata e la necessità di realizzare gli svincoli di entrata e uscita a Selva Piana. E ancora, i tratti della Statale 87, della variante di Bonefro, della Castellelce, del collegamento dei centri interni del Fortore con la superstrada per Foggia. Senza parlare, ancora, dell'interporto di Termoli caduto nel dimenticatoio. Solo rimettendo in moto questi cantieri sarebbe possibile dare nuova linfa all'agonizzante settore edile e, in particolare, di quello delle opere infrastrutturali. Senza considerare, ancora, la necessità di rivedere gli impegni per il settore delle ferrovie. Manca una linea diretta in Molise da Termoli a Venafro proprio

mentre altri territori pensano al raddoppio delle proprie linee. Una ferrovia strategica passante per il Biferno capace di restituire vitalità a un territorio rimasto al palo in termini di collegamenti veloci. Proprio le difficoltà del

"i patronati non si toccano" Il consigliere Cavaliere ha presentato un ordine del giorno sui tagli previsti dal governo

CAMPOBASSO. Il Consigliere regionale Nicola Cavaliere ha presentato un Ordine del giorno a Palazzo Moffa che impegna il Presidente della Giunta regionale “a sensibilizzare e sollecitare il Governo nazionale - si legge nel testo - nelle sedi opportune, al fine di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di Stabilità 2015, per evitare che milioni di cittadini rinuncino alla possibilità di usufruire dei servizi gratuiti

dei Patronati”. Cittadini che di conseguenza rischierebbero di dover fare a meno delle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto. Un danno sociale di gravi proporzioni causato dai tagli alle risorse dei Patronati previsti nella legge di Stabilità presentata lo scorso 15 ottobre, un attacco diretto ai cittadini ma anche agli operatori del settore, visto che il 70% degli organici complessivi - se i tagli venissero confermati - perderebbe il lavoro. Migliaia di lavoratori professionalmente qualificati vittime di “una scelta scellerata che rischia di mettere in ginocchio la rete di solidarietà dei Patronati, che rimangono l’unico welfare gratuito a favore dei disoccupati, dei pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero”. Nell’Odg si ricorda poi che il taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo non costituiscono affatto un risparmio: “Lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei Patronati”. E la Pubblica amministrazione, per sostituire il servizio attuale, sarebbe costretta ad aprire e gestire 6mila nuovi uffici con un costo complessivo pari a 657 milioni.

Asrem, lA cAmpAgnA AntinfluenzAle

L'offerta gratuita del vaccino a tutti i soggetti di età superiore a 65 anni CAMPOBASSO. Da giovedì 6 novembre prenderà il via su tutto il territorio A.S.Re.M. la campagna vaccinale antinfluenzale stagionale ed antipneumococcica con l'offerta gratuita del vaccino a quelle categorie di soggetti indicati nella Circolare ministeriale. Per la prima fase della Campagna, sono state acquisite 16.500 dosi di vaccino split/sub-unità, 26.300 dosi di vaccino adiuvato con MF59 e 11.000 dosi di vaccino intradermico. Il vaccino sarà praticato dai medici di igiene pubblica (presso gli ambulatori vaccinali dei Distretti Sanitari e Ambulatori Comunali), dai medici di medicina generale (medici di famiglia). I medici sono a disposizione dell'utenza per fornire indicazioni sulle categorie di soggetti a quali è offerta gratuita mente la vaccinazione (soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, bambini e adulti affetti dà particolari malattie croniche, persone che svolgono particolari attività lavorative a rischio, ecc.) e ogni utile in-

formazione di carattere sanitario. ln associazione alla vaccinazione antinfluenzale, sarà offerta gratuitamente anche la vaccinazione antipneumococcica agli ultrasessantacinquenni e alle persone con particolari patologie ritenute a rischio di infezione grave da pneumococco. L'influenza è una malattia infettiva altamente contagiosa che si trasmette, attraverso piccolissime goccioline di saliva, con la tosse, gli starnuti o per contatto con mani ed oggetti contaminati. Ògni anno essa si presenta in ltalia sotto forma di epidemia stagionale (con inizio negli ultimi giorni dell'anno, oppure nei primi giorni dell'anno successivo) e colpisce dal 5 al 10% della popola2ione; è responsabile, direttamente oppure indirettamente, della morte di circa 8.000 persone (in'Europa, circa 40.000), soprattutto anziani, ed è la terza causa di morte per patologia infettiva, dopo lìRIOS e la tubercolosi. La persona infettata è contagiosa da 1a 4 giorni prima,

fino a 5-7 giorni dopo la comparsa della malattia. Una buona metà di persone infettate non presenta i sintomi della malattia, ma è egualmente contagiosa. Il vaccino contro l'influenza è sicuro, previene la malattia (con un'effìcacia del 7090%) e soprattutto aiuta a prevenire le complicanze dell'influenza, pericolosissime nei soggetti deboli- (anziani, malati cronici, ecc.); le uniche controindicazioni sono una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre (controindicazione temporanea), una grave allergia all'uovo e precedenti reazioni anafilattiche alla vaccinazione.

momento dovrebbero portare tutte le forze politiche ad impegnarsi in tal senso, a pensare a un Molise diverso e possibile, naturalmente, con l'oculatezza della spesa ma facendo fruttare al meglio le risorse disponibili. Del resto, continuiamo a parlare di opere progettate e poste in cantiere da tempo tanto che la maggior parte di queste hanno necessità di ulteriori fondi per essere adeguate alle nuove normative in materia di sicurezza. Di nuove, purtroppo, nemmeno l'ombra. Nessun ente più ha pensato a progettare, a pensare ad un sistema di rete capace di migliorare le comunicazioni interne ed esterne. Partendo, anche, dal sistema ferroviario caduto nel completo dimenticatoio proprio nel momento in cui l'Unione europea guarda con favorevole attenzione allo sviluppo di nuove linee. Proprio la drammaticità del momento dovrebbe spingere, invece, a riflettere e pensare su cosa e come farla, su quali investimenti porre in essere e dove reperire i necessari fondi. Solo così sarà possibile disegnare una prospettiva di sviluppo.

l’interVentO

innOVAziOne peccato che sia un’ utOpiA di Massimo Dalla Torre Abbiamo voluto titolare questo nuovo intervento con una parola che è divenuta un vero e proprio fil-rouge di questa classe politica, anche se innovare significa stravolgere totalmente il modus operandi; il che cozza con le vere intenzioni di chi non manca occasione per utilizzare l’innovazione quale medicina ai mali della sonnacchiosa ventesima regione d’Italia. Innovazione che compare sempre di più nei discorsi, nelle iniziative e nei buoni proponimenti di chi si è prefissato di farci uscire, ma solo a chiacchiere, dalla cosiddetta “zona grigia” che attanaglia come una nebbia e non permette di guardare oltre. Senza voler apparire dissacratori la parola “innovazione” ha solleticato in noi una serie di riflessioni che si coniugano con quelli che sono i principi ispiratori dell’innovazione stessa che, caso mai dovesse essere applicata, ci permetterebbe di mandare definitivamente in soffitta i vecchi e stereotipati localismi. Sfortunatamente l’innovazione per il sistema Molise è alla stregua “dell’araba fenice”. Un sistema anomali che è talmente radicato che ci fa guardare l’innovazione con estrema meraviglia, proprio come se stessimo guardando nella sfera di cristallo che agitata mette in movimento una nuvola che si deposita su di un paesaggio da fiaba. Proprio così, innovare nel Molise significa questo. Sicuramente gli assertori di questa parola, nel leggere queste esternazioni, ci giudicheranno farneticatori, persone che fuori dall’attuale, persone che remano contro. Senza sapere che non siamo noi a remare contro; anzi, proprio perché cerchiamo di andare contro corrente ci rendiamo conto che nel Molise non innovare, perché non si innova assolutamente nulla significa mescolare vecchio su vecchio senza che nulla cambi. Mescolare ingredienti che ci hanno portato a non essere competitivi. Ingredienti “scaduti” che hanno causato guasti irreparabili. Ingredienti che, nella loro letalità, hanno fatto si che il Molise veda, ora più che mai, allontanarsi i traguardi del rilancio economico, finanziario e sociale. Ingredienti di comodo che purtroppo continuano a essere vetrinati senza alcun ritegno. Ecco perché l’innovazione nel Molise serve solamente ad imbonire chi crede che siamo un oasi felice; anzi lo eravamo visto i risultati alquanto scadenti.


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Campobasso

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Il 7 e 8 novembre a Campodipietra il quinto Congresso Sicoa Abruzzo/Molise al Centro M2 – Sala Lowfield

La Medicina e i Medici che valgono

Nomi eccellenti in un confronto che rende il Molise protagonista (inedito) su presupposti di professionalità, serietà, organizzazione, partecipazione, altrimenti difficili da reperire, soprattutto nell’ambito della sanità regionale La sanità sfrondata della politica e dei politici e resa nella sua essenza di scienza. Sarà possibile viverla e parteciparla il 7 e l’8 novembre al Centro Congressi M2 – Sala Lowfield di Campodipietra, in occasione del quinto Congresso Sicoa Abruzzo/Molise. Appuntamento di alto livello medico redatto dai dottori Domenico Gattozzi (direttore scientifico), Ricci e Testa (presidenti del Congresso) e Perrella (segreteria scientifica), al quale prenderanno parte relatori provenienti da Roma, Milano, Bari, Napoli, Pescara, Brescia, Pozzilli, Campobasso, Boiano, Larino, Telese, Isernia, impegnati

intorno al tema generale del congresso: “Innovazione per migliorare la pratica clinica”. Quinto appuntamento, dicevamo, sulla scia di un programma che di anno in anno ha reso al mondo della medicina una riflessione di ampio respiro, di grande interesse e utilità, strettamente legato e connesso alle problematiche sanitarie quali, ad esempio, quelle che saranno trattate il 7 e 8 novembre a Campodipietra nelle sessioni in cui è stato suddiviso il Congresso: La patologia cardiometabolica; Lo stroke prevention; Il decadimento cognitivo; l’Heart team; Lo scompenso cardiaco;

L’imaging in cardiologia. E come ogni anno, in conclusione, la tavola rotonda su tematiche socio/sanitarie. Quest’anno su “Il disagio sociale e il suo impatto sullo stato di salute”. Nomi eccellenti della medicina in un confronto che rende il Molise protagonista (inedito) su presupposti di professionalità, serietà, organizzazione, partecipazione, altrimenti difficili da reperire, soprattutto nell’ambito della sanità regionale. Due giorni densi, intensi, professionali, preclusi a tutte le forme d’ingerenza estranee alla medicina, soprattutto l’ingerenza politica. Anima di questa iniziativa è

Mimmo Gattozzi, la cui valenza professionale gareggia con il suo profilo umano e lo rende noto e apprezzato ben oltre i confini regionali, e gli permette di raccogliere adesioni particolarmente significative. I congressi Sicoa si avvalgono di personalità mediche da ogni parte d’Italia e di sponsor importanti (Bristol-Myers Squibb, Guidotti, Lusofarmaco, Msd, Pfizer), e consentono l’accreditamento E.c.m. . L’edizione 2014 vale per 100 medici specializzati in cardiologia, medicina interna, chirurgia generale, medicina generale, malattie respiratorie, neurologia, cardiochirurgia,

radiodiagnostica, farmacologia, medicina nucleare, nefrologia, psicoterapia, psicologia e tecnico rx. A tutti i partecipanti al congresso verrà rilasciato un attestato di frequenza utilizzabile come titolo da includere nel curriculum formativo e professionale. Sarebbe stato il caso di elencare uno ad uno i cinquantasette relatori e moderatori, per rendere in dettaglio la levatura medico/scientifica del Congresso, ma lo spazio è tiranno. Motivo ulteriore per soddisfare il desiderio di conoscenza scientifica e d’interesse culturale prendendovi parte. Dardo

Frosolone e Oratino si sfidano in Rai Domenica alla trasmissione Kilimangiaro sulla Terza rete nazionale CAMPOBASSO. Domenica 9 novembre alle ore 15 in diretta dal programma televisivo “Kilimangiaro” su Rai 3 condotta da Camila Raznovich e Dario Vergassola si terrà una sfida tutta molisana. Nell’ambito della competizione nazionale per aggiudicarsi il titolo di “Borgo dei Borghi”, tra i comuni molsani si sfideranno Froso-

Via Franco Romano: troppo traffico Dalla chiusura del viadotto Callora, la strada è diventata pericolosa BOJANO. Da quando macchine e mezzi pesanti diretti in direzione Isernia sono stati dirottati verso via Generale Franco Romano a Bojano, i cittadini sono sul piede di guerra a causa dell’aumento di traffico nella

loro zona e per la loro sicurezza. Prima era una strada frequentata da bambini, persone in bicicletta e un punto dove anche gli animali domestici circolavano tranquilli. Adesso non c’è più pace per nessuno tanto che i residenti lamentano di non riuscire neanche più a dormire la notte

a causa dei mezzi pesanti che sfrecciano ad alta velocità. Come se non bastasse la strada in quel punto è abbastanza stretta e il manto stradale non è dei migliori aumentando i disagi e i pericoli per residenti e pe-

doni. Ora questi ultimi hanno dato il via ad una petizione da inviare agli organi competenti per portarli a conoscenza della pericolosità della loro scelta e il disagio a cui ogni giorno sono sottoposti coloro che abitano nella zona, un tempo residenziale

lone e Oratino i due dei quattro paesi della Regione ad avere il prestigioso riconoscimento di Borghi più belli d’Italia. Un’importante vetrina per il Molise e per i due paesi che metteranno in mostra le loro tradizioni, la loro storia e le proprie bellezze paesagistiche. Presenti in studio una delegazione di entrambe le cittadine che dovranno convincere gli spettatori da casa a televotare il proprio borgo. Il vincitore di questa sfida parteciperà alla finale che si terrà nel periodo di Pasqua

Al via la “Musica di Corte” Si partirà sabato 8 novembre alla ex Gil con l’ensemble Terra d’Otranto CAMPOBASSO. Al via la rassegna di musica antica dal titolo “Musica di Corte”. L’evento che g i u n g e quest’anno alla XIX edizione, si caratterizzerà in due esibizioni di elevato spessore artistico. Il primo concerto dal tit o l o “ Ta r a n t u l e , antidoti e follie” si terrà Sabato 8 Nov e m b r e presso l’auditorium ex-GIL di Campobasso e vedrà la performance dell’ensemble “Terra d’Otranto”, trio di musicisti (chitarra spagnola, tiorba, tamburi a cornice) che ha saputo allietare il pubblico di gran parte di Italia e di Europa suonando le note della musica tardo-rinascimentale e barocca. Il secondo concerto intitolato “Dal palazzo alla taverna, canzoni e sonate tra XVI e XVII secolo”, si terrà Domenica 7 Dicembre sempre presso l’auditorium ex-GIL di Campobasso e sarà proposto dalla for-

mazione composta da Federico Marincola (voce, chitarra spagnola, tiorba), Stefano Bagliano (flauti) e Leonardo Massa (violoncello), che eseguirà un vasto repertorio di musica rinascimentale.L’organizzazione della rassegna, che rientra nel cartellone di eventi promossi dall’assessorato alla cultura della regione Molise, è curata dall’associazione “Musique Ancienne”.Fondata nel 1993 da Mariagrazia Liberato Scioli e Roberta Ranieri, l’associazione ha saputo

trasmettere negli anni la conoscenza del vasto e affascinante repertorio, strumentale e vocale, della musica rinascimentale e barocca ideando “Musica di Corte” una manifestazione che, ancora oggi, rimane unica nel suo genere in Molise. Anche quest anno quindi “Musica di corte” si caratterizzerà come un evento da non perdere, sia per i fruitori appassionati, sia per coloro i quali vorranno cimentarsi per la prima volta con la storica bellezza delle note della musica antica.


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Campobasso

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MonforTe, un CasTello DiMenTiCaTo Troppe le antenne sul maniero. Da anni si parla inutilmente dello smantellamento CAMPOBASSO. Un Castello Monforte, ormai, destinato a base per le antenne di ogni specie. E’ quello che salta evidente all’occhio di chi si porta nella parte alta della città alla ricerca di uno spazio che non sia quello frenetico della vita in basso. E cosa si trova? Antenne, fili, tiranti e la stazione metereologica dell’Aereonautica. E’ possibile che un monumento nazionale, un maniero che identifica la stessa città capoluogo di Regione possa essere considerato la piattaforma di tutto questo? Noi crediamo proprio di no e, per questo, da tempo che andiamo sottolineando la necessità che quella foresta di antenne che caratterizza da tempo il castello venga immediatamente spazzata via. Tra l’altro, va detto, che anche il dipartimento dell’Aereonautica ha espresso il proprio parere favorevole allo spostamento della stazione in altra sede. Certo,

evidentemente, avrà chiesto al Comune uno sforzo finanziario per ac-

celerare il trasferimento. Ed è questa l’occasione per chiudere una partita

che si trascina da anni e che permetterebbe il recupero della parte più

alta della torretta di guardia. Lo stesso dicasi per gli altri ripetitori ed antenne che non si sa nemmeno se i proprietari degli impianti paghino un fitto, almeno, adeguato considerato che trattasi di un monumento nazionale. L’amministrazione comunale non può fare finta di ignorare il problema o di rinviarlo alle calende greche. Il castello Monforte deve tornare ad essere quello che era un tempo. Anzi, va valorizzato ulteriormente con piccoli interventi, come la realizzazione del ponte levatoio e la stradina che lo costeggia che hanno un costo irrisorio ma che ne andrebbero a valorizzare le sue caratteristiche. Al pari della possibilità di usufruire dei torrioni ai quattro lati. Ma se un Comune non riesce a risolvere una questione come questa è nelle condizioni di affrontare temi ben più scottanti e difficoltosi?

Vigilanza estiva, prima valutazione Il prefetto di Campobasso, Di Menna, ha fatto il punto sui servizi per la sicurezza CAMPOBASSO. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Francescopaolo Di Menna, ha esaminato i risultati ottenuti con l’attuazione delle misure predisposte per il rafforzamento della vigilanza durante il periodo estivo, anzitutto

nelle località costiere e più frequentate. Hanno partecipato all’incontro, oltre ai Responsabili provinciali delle Forze di Polizia, i Sindaci di Campomarino e Montenero di Bisaccia, il Vicesindaco di Termoli, il rappresentante della Provincia di Campo-

Controlli stradali per evitare incidenti La Polizia ha effettuato un’attività straordinaria sull’uso dell’alcol alla guida CAMPOBASSO. Nel decorso fine settimana, la Polizia di Stato ha attuato, sulla base di precise disposizioni impartite sul punto dal Questore Pagano, nell’ambito di questa Provincia, un’attività straordinaria di controllo del territorio finalizzata a prevenire gli incidenti stradali lungo le principali arterie viarie spesso conseguenza dell’uso di sostanze stupefacenti e dell’assunzione smodata di bevande alcooliche che caratterizzano il triste fenomeno delle c.d. “Stragi del Sabato Sera”. Tali servizi, espletati in particolare nelle ore serali e notturne del fine settimana sia nel Capoluogo che nella Provincia, hanno visto il coinvolgimento oltre che di equipaggi dell’U.P.G.S.P. anche di pattuglie della Polizia Stradale. Nel corso di tale attività sono stati attuati posti di controllo che hanno portato all’identificazione di 525 persone, molte delle quali sono state sottoposte ad accertamento etilometrico tramite apposita strumentazione in dotazione alla Polizia Stradale e al controllo di 341 veicoli. Sono state accertate diverse violazioni al Codice della Strada, talune di rilevanza penale ed altre procedibili in via amministrativa e deferiti in stato di libertà alla competente A.G. tre individui perchè responsabili di guida in stato di ebbrezza alcoolica. Quattro le patenti di guida ritirate, cui sono conseguiti i connessi provvedimenti amministrativi di sospensione e decurtazione di punti.

basso, il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli. Sulla base degli analitici dati illustrati dai Responsabili delle Forze di Polizia e delle indicazioni fornite dagli amministratori locali, si è espressa una valutazione pienamente positiva dell’attività svolta, rilevan-

dosi, tra l’altro, la significativa diminuzione dei reati commessi, con riferimento a tutte le condotte criminose di maggiore allarme sociale e, specialmente, dei furti, delle rapine, delle truffe. In particolare, soddisfazione e apprezzamento sono stati manifestati

dagli esponenti dei Comuni per l’impulso dato ai servizi di prevenzione e controllo del territorio, che hanno garantito interventi tempestivi ed efficaci per qualsiasi necessità e trasmesso alla cittadinanza confortanti segnali di attenzione, vicinanza, sicurezza.

Vivi la tua Città parte seconda

La maggioranza comunale ha dato l’ok alla proposta dell’assessore Colagiovanni CAMPOBASSO. La manifestazione ‘Vivi la tua Città’ nel Centro Storico di Campobasso sarà presentata sabato 8 novembre 2014 alle ore 11, presso la Sala consiliare di Palazzo San Giorgio. La macchina organizzativa di ‘Vivi la tua Città’ nel Centro Storico di Campobasso, in programma sabato 15 novembre 2014 dalle 18 a mezzanotte - si legge in una nota stampa -, sta lavorando freneticamente per regalare alla cittadinanza e a coloro che raggiungeranno il capoluogo molisano un’altra serata all’insegna della cultura, del divertimento e dell’enogastronomia, così come è già successo lo scorso 27 settembre. “Ho già anticipato che la scelta di interessare il borgo antico di Campobasso – le affermazioni dell’Assessore alle Attività Produttive,Salvatore Colagiovanni – risiede nel fatto di dare il via a una serie di operazioni che mirano a ripopolare e rivalorizzare il centro storico del capoluogo molisano, sia per dare impulso al turismo cittadino sia per conferire linfa vitale al commercio del centro di Campobasso. La maggioranza, nella riunione di ieri pomeriggio, martedì 4 novembre, si è mostrata favorevole a eventi di questo

genere, che come è stato dimostrato lo scorso 27 settembre sono apprezzati anche dai cittadini. Ricordo le migliaia di persone che hanno popolato Campobasso, tutte con un obiettivo: per ‘vivere la città’. Approfitto per ringraziare i miei colleghi della maggioranza comunale, insieme ai quali collaboreremo per la buona riuscita della serata. Sottolineo inoltre che, per la seconda volta a distanza di cinquanta giorni, ci troveremo di fronte a una manifestazione di medio-alta qualità a costo zero per le casse comunali”. Il direttore artistico di ‘Vivi la tua Città’ nel Centro Storico di Campobasso è Max Manocchio, coadiuvato dal direttore tecnico Maurizio Discenza: una coppia già collaudata, avendo lavorato insieme anche in occasione dell’evento di settembre. “Sveleremo il programma – le parole di Max Manocchio – in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Posso solo anticipare che, sulla falsariga dell’appuntamento di settembre, nei luoghi più caratteristici del borgo antico ci saranno concerti live, momenti culturali, laboratori in strada, mercatini, esposizioni e degustazioni enogastronomiche e tanto altro ancora”.

Dal 6 al 12 novembre, limitazioni al traffico su Bifernina, Bojano e Trignina CAMPOBASSO. L’Anas comunica che dal 6 al 12 novembre 2014, saranno attivate limitazioni al traffico sulle strade statali 17 “Dell’Appenino Abruzzese e Appulo Sannitico”, 647 “Fondovalle del Biferno” e 650 “Fondo Valle Trigno”, tra le province di Campobasso e Chieti. In particolare, dalle ore 8,00 alle ore 17,00 di giovedì 6 e venerdì 7 novembre 2014, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 647 “Fondo Valle del Biferno”, tra il km 28,000 e il km 28,200, nel Comune di Montagano, in provincia di Campobasso. Il provvedimento si rende necessario per

eseguire verifiche tecniche sulle strutture del viadotto “Biferno I”. Dalle ore 8,00 alle ore 17,00 di venerdì 7 e sabato 8 novembre 2014, sarà attivato un senso unico alternato sulla strada statale 17 “Dell’Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico”, nel tratto compreso tra il km 208,150 e il km 208,350, nel Comune di Bojano, in provincia di Campobasso. Il provvedimento si rende necessario per eseguire verifiche tecniche sulle strutture del viadotto “Biferno”. Infine, dalle ore 8,00 di giovedì 6 novembre alle ore 17,00 di

mercoledì 12 novembre 2014, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 650 “Fondo Valle Trigno”, dal km 30,250 al km 30,650, tra i Comuni di Salcito (CB) e Schiavi D’Abruzzo (CH). Il provvedimento si rende necessario per consentire la sostituzione dei giunti di dilatazione del viadotto “Trigno 2”. Durante le limitazioni, il traffico sarà regolato da impianti semaforici.



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Isernia

6 novembre 2014

Evasi al fisco 4 milioni di euro Nei guai 4 persone di un ingrosso carni molisano di Venafro VENAFRO. I finanzieri della Tenenza di Venafro hanno portato a termine una complessa attività investigativa nei confronti di una società operante nel comparto della commercializzazione di carni, che ha consentito di scoprire un articolato sistema di frode fiscale, incentrato sulle transazioni commerciali realizzate negli ultimi anni che hanno determinato una evasione d’imposta di circa 4 milioni di euro. Inoltre, la predetta società ha annotato nelle proprie scritture contabili anche fatture false, relative ad operazioni inesistenti,

per più di 3 milioni di euro. Il sistema fraudolento posto in essere dall’azienda venafrana è stato quello noto come “frode carosello”, attuato, cioè, mediante vari passaggi di beni (in questo caso, carni) provenienti ufficialmente da un Paese dell’Ue, al termine del quale l’impresa italiana acquirente detrae l’Iva nonostante che il venditore compiacente non l’abbia versata. Viene, cioè, interposto un altro soggetto italiano (prestanome) nell’acquisto di beni tra un soggetto comunitario (reale venditore) ed un altro italiano

(reale acquirente). Quest’ultimo, però, risulta aver acquistato dal prestanome, che emette le fatture con Iva, ma non la versa, mentre l’acquirente (compiacente) la detrae indebitamente. Nel caso della società venafrana, l’entità dell’evasione ha consentito di inquadrare specifiche violazioni di natura penale-tributaria, debitamente segnalate all’Autorità Giudiziaria di Isernia.Quattro persone, responsabili aziendali a vario titolo, risponderanno dei reati di cui all’art. 5 e 8 del D.Lgs 74/2000

Blitz antidroga, spacciatore arrestato dai Carabinieri A Isernia, sotto sequestro oltre cento dosi di “hashish” I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, già da tempo tenevano sotto controllo alcuni istituti scolastici della città e luoghi di ritrovo per gli studenti come la villa comunale, con il fine di contrastare il fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti. E proprio presso la locale villa comunale i militari hanno beccato un 18enne del luogo, già iscritto presso un istituto scolastico cittadino che da tempo non frequenta più, il quale è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish pronte per essere cedute ad altri studenti. Scattato il sequestro dello stu-

pefacente, i Carabinieri si sono successivamente portati presso l’abitazione del giovane, dove occultati all’interno della cassa acustica di uno stereo sono stati rinvenuti ulteriori cinquanta grammi di “hashish”, per un totale di circa cento dosi. Inoltre nell’abitazione veniva rinvenuto un bilancino di precisione per la pesatura e decine di bustine in cellophan per la confezionatura della droga. Tutto il materiale è finito sotto sequestro mentre il giovane è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e trasferito presso le camere di sicurezza dell’Arma. Le inda-

gini continuano, per accertare i canali di rifornimento dello stupefacente che il giovane “pusher” piazzava sul mercato locale, a cifre che si aggiravano tra i venti e i trenta euro a dose. Dall’inizio di quest’anno salgono a nove le persone arrestate e sessantacinque quelle denunciate nell’ambito di operazioni antidroga portate a termine dai Reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, mentre è di oltre un chilogrammo e mezzo il peso complessivo delle dosi sottoposte a sequestro tra marijuana, hashish, cocaina ed eroina.

“A Capracotta le sezioni Primavera” Per il sindaco Monaco un servizio “per i bimbi dai due ai tre anni” CAPRACOTTA. “Anche nella nostra comunità in dirittura d’arrivo la “Sezione Primavera” che accoglie bimbi dai due ai tre anni”, è quanto sostiene il sindaco di Capracotta, Vincenzo Monaco. Un servizio a disposizione delle famiglie capracottesi che alla pari di altri centri possono usufruire di un qualificato servizio che prepara i piccoli ad entrare in un nuovo mondo dove iniziano un importante percorso di socializzazione. “La sezione è stata attivata grazie ad un finanziamento regionale e una compartecipaz i o n e finanziaria del Comune di Capracotta. Un ottimo risultato al quale ha lavorato l’amministrazione

“Oggi mai più guerre” A Cerro al Volturno sabato la manifestazione per il centenario della Grande Guerra CERRO AL VOLTURNO. Mai più guerre. Questo è lo slogan che gli organizzatori della manifestazione per celebrare il centenario del primo conflitto mondiale e commemorare i caduti di tutti le guerre hanno scelto per l’edizione 2014, che si terrà sabato 8 novembre a Cerro al Volturno. Uno slogan fortemente rimarcato e sostenuto da Papa Francesco in recenti uscite pastorali e omelie, uno slogan profondamente sentito da chi ha vissuto gli orrori degli eventi bellici del Novecento e trasversalmente condiviso dalle nuove generazioni. Sarà una celebrazione molto particolare e suggestiva. Se il motto mai più guerre è stato scelto come slogan per identificare la manifestazione, per spiegare e rendere meglio l’idea di come si stia organizzando brillantemente quest’evento, di risonanza regionale, bisognerebbe dire “quando l’unione fa la forza”. E già, perché grazie innanzi tutto all’Amministrazione Comunale targata Di Ianni, unita alla grande forza di volontà dimostrata dall’Associazione Combattenti e Reduci, dagli Alpini e da privati cittadini che hanno tolto tempo ai propri affetti ed ai propri impegni pur di garantire una perfetta riuscita della cerimonia, è stato allestito un programma di tutto rispetto. Si partirà la mattina di sabato 8 novembre con

il raduno della scolaresca presso il Piazzale “Prof. Vincenzo Rossi”, e lì si attenderà l’arrivo della fanfara dei bersaglieri. A metà mattina, intorno alle 10, è previsto l’arrivo delle autorità civili, religiose e militari sempre dinanzi la casa comunale, dalla quale poi, uniti in corteo e sfilando per le vie del paese addobbato con festoni e bandiere tricolori, insieme alle Associazioni presenti sul territorio, alla cittadinanza, agli alunni ed ai gonfaloni dei Comuni limitrofi, si partirà verso la chiesa SS apostoli Pietro e Paolo dove Sua Ecc.za Mons. Cibotti celebrerà la Santa Messa. Al termine, ai piedi del monumento dei caduti di tutte le guerre si procederà all’alzabandiera, seguito dalla deposizione della corona d’allora e dall’appello dei caduti. Quindi, dopo aver provveduto a consegnare targhe ricordo a ex combattenti, toccherà alle autorità fare alcune importanti riflessioni sulla valenza storico e sociale di questa manifestazione, sulla necessità di non perdere la memoria storica dei fatti accaduti in quegli anni tragici e sull’esigenza di rinnovare il ricordo alla generazioni future affinché abbiano coscienza dei sacrifici e del sangue versato dai proprio antenati per la libertà e per l’identità nazionale.

comunale nella persona dell’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Maria D’Andrea che ha curato tutto l’iter burocratico - amministrativo ed ha voluto fortemente che questa iniziativa si potesse realizzare anche a Capracotta. I bimbi saranno accolti in un confortevole locale presso l’edificio scolastico comunale appositamente attrezzato per renderlo accogliente e idoneo ai fini educativi adatti all’età dei bimbi. Con questa iniziativa si è voluto dare un ulteriore segnale di massima attenzione al mondo della scuola e della formazione dei bambini e ragazzi, rafforzando un sistema di istruzione da troppo tempo insidiato da quotidiane difficoltà”.

Cane salvato dal Soccorso Alpino A Civitanova del Sannio l’animale era rimasto bloccato in un dirupo CIVITANOVA. Dalle prime ore di ieri mattina i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sono stati impegnati, affiancati anche dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato della stazione di Frosolone, in un singolare intervento di soccorso in agro Civitanova del Sannio. A rendere particolare l’intervento è stato il fatto che il soccorso era desinato al recupero di un cane da caccia finito in un dirupo. Il cane, uno spinone di nome “Linda”, durante una battuta di caccia, presumibilmente nel seguire la traccia di una preda, è scivolato nel dirupo rimanendo bloccato su una piccola cengia della parete rocciosa. L’impossibilità dei cacciatori di raggiungere il cane, ed il luogo particolarmente impervio ed esposto, ha reso necessario il coinvol-

gimento dei tecnici del CNSAS. Giunti sul posto insieme agli uomini della Forestale, i tecnici del Soccorso Alpino hanno quindi allestito un ancoraggio ed un sistema di calata su corda mediante tecniche alpinistiche. Questo ha consentito ad un operatore del CNSAS di raggiungere il cane spaventato e di imbragarlo. Solo a questo punto è stato possibile il recupero della cordata e, quindi, l’evacuazione e la messa in sicurezza del cane che è stato affidato alle cure di un medico veterinario del CNSAS presente sul posto. In breve tempo, anche se con non poche difficoltà dovute all’ambiente, il cane è stato riconsegnato, spaventato ma in buone condizioni, ai proprietari in ansia. Si è conclusa, quindi, a lieto fine questa singolare operazione di soccorso.


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Termoli

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“Argini fiume Biferno, nessuno interviene” è il consigliere comunale, Michele Marone, a sollecitare le opere di messa in sicurezza Termoli. Facendo seguito alla precedente nota stampa del 15 ottobre scorso, e prendendo atto del perdurante silenzio e dell’inerzia in merito sia del Cosib che della regione Molise ma anche in considerazione delle abbondanti precipitazioni che in questi giorni continuano ad interessare il territorio, il consigliere comunale al comune di Termoli Michele Marone torna sull’annosa questione della messa in sicurezza degli argini del fiume Biferno. Questione che sembra essersi arenata all’interno

della burocrazia regionale ed a discapito dei cittadini. “Nonostante – ha spiegato Michele Marone – siano stati attivati studi geognostici ed idraulici relativamente alla valutazione del rischio idraulico effettivo per la messa in sicurezza degli argini del fiume Biferno, promosso dal Consorzio Industriale della Valle del Biferno come soggetto attuatore nominato dalla regione, si torna a chiedere come mai ad oggi non è stato cantierato alcun intervento di messa in sicurezza. Pertanto in qualità

di consigliere comunale al comune di Termoli invito formalmente il Cosib nella persona del suo presidente quale soggetto attuatore nominato con delibera di giunta regionale n°447 del 21/04/09, nonche la regione Molise in persona del presidente a voler procedere con urgenza del caso a far realizzare le opere previste auspicando che questo ennesimo appello trovi finalmente riscontro per la sicurezza e l’incolumità della popolazione del basso Molise”.

Prospettive importanti per la Riveco di Larino Nella riunione presso l’assessorato al Lavoro individuata una soluzione LARINO. Il 4 novembre si è tenuta una riunione presso l’Assessorato al Lavoro per trattare le problematiche e le prospettive di una delle più importanti aziende metalmeccaniche regionali, la RIVECO GENERALSIDER di Larino. Attiva da 34 anni è giunta a superare nei periodi migliori anche i 160 addetti, oggi ne conta poco meno di 60 diretti a cui và sommato l’indotto positivo che genera la

presenza di un’impresa di quelle dimensioni sull’area del Basso Molise. Presieduta dall’Assessore Michele Petraroia e coordinata dal Dr. Vincenzo Rossi quale dirigente regionale del Servizio per le Politiche per l’Occupazione, alla riunione hanno preso parte il Sindaco di Larino Avv. Vincenzo Notarangelo, la delegazione delle RSU, le segreterie regionali di FIOM – CGIL e FIM – CISL, e

per la RIVECO GENERALSIDER il Direttore Generale, Dr. Eliseo Paolicchi insieme al Responsabile del Personale della sede di Larino, Dr. Antonio Paparella. Dall’incontro è emersa la comune volontà delle istituzioni, dei sindacati e dell’azienda ad attivarsi per cogliere importanti opportunità di sviluppo che potrebbero determinarsi anche sul territorio, definendo un percorso condiviso per

Al Lido spuntano le telecamere Il Comune di Campomarino ricorre ai mezzi visivi contro chi abbandona i rifiuti Campomarino Lido. Stop agli abusivi che abbandonano i rifiuti sul territorio del centro bassomolisano: l’amministrazione comunale corre ai ripari con il sistema di videosorveglianza. Un’iniziativa necessaria per «i continui e reiterati comportamenti caratteriz-

zati dall’inciviltà di molti soggetti, che, a danno della comunità intera, si ostinano a gettare i propri rifiuti abusivamente sul territorio di Campomarino». Con le telecamere il Comune punta ad arginare e porre fine a questo mal costume. Con il si-

stema di videosorveglianza sarà possibile individuare i trasgressori che saranno severamente puniti con multe che vanno da un minimo di 300 a un massimo di 3mila euro oltre ad essere denunciati penalmente se ci saranno i presupposti di legge.

mettere insieme le forze e sullo sviluppo dell’impresa. Nelle prossime settimane si terrà una riunione istruttoria con il Presidente della Giunta, Paolo Frattura, e con la Giunta per esaminare le diverse opportunità presenti e valutare le modalità di un’azione istituzionale tesa a sostenere e difendere un’importante realtà produttiva della città di Larino.

“Immigrati, opposizione ridicola” Il sindaco di Santa Croce di Magliano replica ai consiglieri sui terreni comunali SANTA CROCE DI MAGLIANO. Il sindaco di Santa Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio, ha voluto replicare ai con-

zione sostenibile siano ben consapevoli degli scandalosi debiti pregressi che questa Amministrazione si trova a dover fronteggiare». Una

siglieri comunali di opposizione che avevano ipotizzato come la sua amministrazione fosse intenzionata a vendere i terreni comunali oggi in affitto per fare cassa e ripianare i debiti pregressi. «Rileviamo una certa difficoltà della minoranza, ancora non del tutto rassegnata a questa condizione, a leggere e capire gli atti amministrativi nei quali la parola cassa non è neppure accennata. Prendiamo atto, e mi fa piacere – attacca D’Ambrosio -, come i neo paladini dell’integra-

stoccata anche sulla questione dell’accoglienza agli immigrati. «Una minoranza battagliera e pronta alla più strenua opposizione è rispettabile quando sa almeno a cosa si oppone. E invece il nostro “social no-hub”, nel dubbio, cerca consensi “di pancia” a personali punti di vista, rinnegando, con un poderoso (o ponderoso?) salto mortale, il documento ufficiale approvato, all’unanimità, durante il consiglio del 26 settembre, monotematico, sulla questione profughi»


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Termoli

6 novembre 2014

“Trivellazioni, il doppio ruolo di Venittelli” I grillini attaccano la parlamentare del Pd per il voto dato allo Sblocca Italia TERMOLI. “Le sterili accuse con cui ci attacca l’Onorevole del PD ci strappano un sorriso, del resto ormai siamo avvezzi alle solite litanie, e non possiamo prendere per buoni i moniti di un esponente di un partito che in questi vent’anni si è reso complice dello sfacelo politico e sociale che, pressappoco, viviamo oggi”. Così replicano i grillini all’onorevole del Pd, Venittelli sulla questione delle trivellazioni in Adriatico. “Il fatto, non inteso dall’avvocato Venittelli, è che il M5S è totalmente contrario alle perforazioni in mare, per l’inutile e dannosa ricerca delle fonti fossili, e non al luogo delle perforazioni. Spostare anche di qualche miglio marino il luogo

da trivellare non ne scongiura i probabili danni al territorio costiero e alla fauna ittica che rimane uno dei settori dell’economia termolese, come l’avvocato dovrebbe sapere. Il “nostro” onorevole concittadino dovrebbe puntare a rivalutare la nostra città dal punto di vista turistico, culturale, artigianale e non condannarla alle speculazioni delle multinazionali dell’oro nero. Alla signora On.Venitelli di rosso sono rimasti solo i capelli, e anche in questo caso si tratta di un rosso finto. La rivendicazione dell’orgoglio con cui ha dato il voto all’emendato, ma non migliorato, “Sblocca Italia” ci aiuta ad individuare la nuova posizione destrorsa

dell’esponente renziano. Ma su una cosa la Venitteli non sbaglia e ci trova concordi. Con il M5S al governo sarebbero davvero guai per tutti coloro che intendono reiterare la vecchia politica affaristica, incoerente, immorale, abile solo ad accentuare la disuguaglianza sociale. E vogliamo chiudere qui la questione invitando tutti i termolesi ad affidarsi alla saggezza popolare espressa nel titolo e di diffidare delle solite rassicurazioni, e al cremisi avvocato Venittelli di non dimenticare, con la consapevolezza e la sapienza di un proverbio indiano, che “la terra non è eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”.

Il primo chiosco un bar edicola Fa parte del bando pubblico per la realizzazione di strutture da destinare ai giovani Termoli. La struttura del nuovo chiosco, il primo in costruzione dei dieci che si sono aggiudicati il bando promosso dall’ex amministrazione di Antonio Di Brino, si trova in via delle Orchidee,proprio vicino al parchetto dove giocano i bimbi o passeggiano gli anziani del quartiere.

I lavori procedono, e l’intervento dovrebbe essere terminato entro la fine dell’anno, quando i gestori avvieranno la nuova attività. Il chiosco sarà un bar ed edicola per il popoloso quartiere dove sorgono palazzi e villette, nel nucleo abitato che si trova oltre l’ospedale San Ti-

moteo. Si tratta del primo intervento legato al bando che venne pubblicato nel 2013 nel corso del mandato del predecessore di Angelo Sbrocca, un’iniziativa per rilanciare l’economica, rivolta soprattutto ai giovani. Dieci le domande che furono accolte,

mentre altri cinque chioschi, le cui ubicazioni sono dislocate in diversi punti della città, sono rimasti nella disponibilità dell’amministrazione. Per diverse concessioni sono in corso le procedure e soprattutto per quelle che interessano il demanio i tempi sono più lunghi per portare a

termine tutto l’iter burocratico e ottenere il permesso a costruire. La concessione, come previsto dal bando pubblico, ha una durata di dieci anni. I chioschi, a seconda della tipologia e ai servizi erogati, avranno dimensioni diverse: da 16 a 40 metri.

Dirigenti, Sbrocca ne nomina tre Si tratta di Vecchiarelli, Cravero e Caruso. Da coprire la Sicurezza ambientale TERMOLI. Nel corso di una riunione in Comune a Termoli, il sindaco Angelo Sbrocca ha riunito la Maggioranza e ha comunicato i nomi individuati per i dirigenti che andranno a gestire altrettanti settori:

Settore V Finanze – Fiscalità Locale Dott.ssa Carmela Cravero;

Settore VII Assistenza alla persona – Cultura – Sport Dott. Marcello Vecchiarelli;

Per il Settore II Sicurezza ambientale – Mobilità si procederà con un supplemento di verifiche

Settore IV Lavori Pubblici e Manutenzione Ing. Matteo Caruso;

“Caduti, nè l’inno di Mameli nè gli studenti” A lamentarsi della manifestazione a Termoli del 4 novembre l’80enne Cannarsa TERMOLI. A margine della cerimonia della deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre in piazza Monumento, per ricordare l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale, si è celebrata la Giornata dell’unità Nazionale e delle Forze Armate. Ne abbiamo parlato con un “giovane” 80enne, Rocco Cannarsa, che gli amici chiamano “Germania”, membro effettivo dell’associazione ANMI (Associazone Nazionale Marinai d’Italia) e gli abbiamo chiesto di raccontarci, anche se lui la Guerra direttamente l’ha solo sfiorata, i sentimenti e le emozioni che una giornata come questa suscitano in lui e nei suoi ricordi. “È normale che io prova un sentimento e un affetto per quei tanti ragazzi mandati in guerra e che non sono più tornati a casa; anche Termoli ha pagato un tributo di sangue non indif-

ferente, davanti a queste cerimonie io riesco anche a commuovermi. Io la guerra l’ho solo sfiorata, son partito per il militare nel 1945 ma nonostante la guerra fosse finita, l’Italia era ancora confusa e traumatizzata dal conflitto bellico e il momento non era certo felice, nonostante la fine del conflitto. Tu mi hai chiesto cosa mi lascia nei

pensieri una giornata come questa? Oggi sicuramente un moto di disappunto perché in un evento come questo, che vuole ricordare il sacrificio di tanti italiani morti per difendere questa patria, quantomeno si poteva vivere una cerimonia dove ci fosse stata una banda a suonare l’inno di Mameli, anche un cd andava bene, uno stereo e un amplificatore. Invece no, nulla di nulla, a nessuno è venuto in mente di poter avere in piazza anche una folta rappresentanza di studenti, visto che la scuola era a due passi, poteva essere per loro anche un motivo didattico presenziare ad una manifestazione che riguarda la storia e la memoria di tutti noi. Sinceramente, è stata una cerimonia molto sentita ma resto dell’avviso che oggi si è persa una grande occasione di rendere questo evento più bello e istruttivo per tutti, non solo i giovani ma anche per noi anziani”.



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Opinioni

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di Filippo Monaco Le condizioni in cui versa il Paese e la nostra regione, in maniera particolare, sono evidenti anche ad occhi profani e non sono sfuggite, ovviamente, allo screening dei dati statistici. E’ vero che non esistono ricette prefabbricate per risolvere a tavolino questioni così delicate quali: crisi economica e produttiva, disoccupazione, decrescita, spopolamento, fuga di cervelli, ma sembra evidente che la situazione vada affrontata con chiarezza e coraggio nelle scelte, qualsiasi mezza misura sarebbe una sorta di agonia, buona solo a ritardare la morte, ma senza la capacità di ridare vita. Uno degli effetti della crisi in atto (ma anche una delle sue cause) è il divario sempre crescente fra un sottile strato della popolazione che detiene la maggior parte della ricchezza e l’ampia fetta di popolazione che vede, giorno dopo giorno, assottigliarsi le sue risorse e, purtroppo, anche le speranze. E’ un’ingiustizia sociale che va affrontata senza timore di pestare i piedi ai “potentati”, fissando limiti certi alle retribuzioni e pensioni di chi più ha e con maggiore equità nel prelievo fiscale che attualmente si abbatte soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati”. Nel prendere in considerazione la situazione specifica del Molise il vicepresidente del Consiglio parte dalla constatazione dello spopolamento dei paesi interni, soprattutto quelli di montagna, e della difficoltà di affermare i prodotti tipici di queste zone su un mercato nazionale o internazionale. “Si tratta di due fenomeni strettamente legati fra di loro. Se non c’è futuro i giovani vanno via e se la popolazione invecchia non ci sarà futuro. E’ doveroso interrompere questa spirale di morte delle nostre piccole comunità, operando scelte che scaturiscono da una lettura del territorio,

Casa imprese a Bruxelles? Idea brillante

Crisi e spopolamento dramma molisano delle sue potenzialità piuttosto che da un libro di economia o dai diktat di banche e multinazionali”. “Non sono un economista ma vivo il territorio e incontro tanta gente, così da avere una visione poco ortodossa, ma molto partecipata. Concordo in pieno con i contenuti dello studio condotto dalla Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico ‘Paolo Borsellino’dal titolo: Rompere gli schemi per creare il nostro futuro. In particolare vorrei sottolineare l’importanza del coraggio di scommettere sui prodotti tipici e quindi sul territorio di produzione per garantire produzione, occupazione e quindi futuro.

Un’operazione che non può essere condotta dai singoli produttori, troppo piccoli e impreparati a tali sfide. Questo è il ruolo della politica, altrimenti si finisce per svolgere il compito di un amministratore di condominio. Ci sono servizi che devono essere offerti alla cittadinanza per non lederne alcuni diritti fondamentali e mi riferisco alla sanità, alla scuola, alla sicurezza, all’abitazione. Con i continui tagli apportati dal Governo nazionale e da quello regionale, invece, accade il contrario. Si cerca di risparmiare sui diritti dei cittadini. Ci sono poi servizi importanti per lo sviluppo del territorio quali la

viabilità, gli uffici postali, il collegamento internet, segnale audiovisivo. Un paese senza scuole, senza ufficio postale, senza Carabinieri, senza collegamento internet, senza segnale televisivo, senza cinema, con strade impercorribili e ospedali a chilometri di distanza quanto può sopravvivere? Come può creare nuove opportunità? L’impegno della politica deve essere proprio quello di garantire a ciascun cittadino la certezza del rispetto dei propri diritti e la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni in campo lavorativo, sociale, culturale e politico altrimenti ha fallito il suo compito, è schiava del potere.

“In un momento di forte contrazione della spesa pubblica italiana e di grande difficoltà nel reperire risorse da destinare allo sviluppo competitivo delle nostre aziende, ritengo sia fondamentale dotarsi di tutti gli strumenti necessari per cogliere al meglio le opportunità di sviluppo per le PMI messe a disposizione dall’Unione Europea con la nuova programmazione. È a Bruxelles che occorre guardare se si vuole davvero dare nuovo impulso e slancio competitivo alla nostra economia: un presenza costante e permanente, in sede comunitaria, della piccola e media impresa molisana rappresenterebbe indubbiamente un fattore positivo, il giusto trait d’union tra istituzioni europee, imprese e territorio”. Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia, la proposta lanciata dal Presidente dell’API Molise, Matilde Iosue, di istituire una casa delle imprese molisane nel cuore dell’Europa, con lo scopo di affiancare le PMI della Regione nell’accesso ai finanziamenti europei. “La capacità di fare impresa – spiega l’eurodeputato molisano - passa anche e soprattutto dalla volontà di saper creare un legame forte e duraturo tra i principali soggetti coinvolti. L’idea lanciata dall’API Molise ritengo vada in questa direzione: un atteggiamento propositivo e lungimirante cui sento di dare tutto il mio appoggio e il mio sostegno affinché si possano creare insieme le condizioni per formalizzare una presenza a Bruxelles.

Dal 15 novembre obbligo di pneumatici da neve in Molise L’Anas comunica che dal 15 novembre 2014 al 15 aprile 2015, ordina a tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, di essere muniti di pneumatici invernali, ovvero di avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio conformi alla vigente normativa. Nel periodo di vigenza dell’obbligo i ciclomotori a due ruote e i motocicli, possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto. I tratti interessati sono: strada statale 6 dir “Casilina” dal km 0,000 al km 11,830, tra San Pietro Infine e Venafro, tra le province di Caserta e Isernia; strada statale 16 “Adriatica” dal km 524,600 al km 536,215 e dal km 546,950 al km 559,877, (CB); Strada statale 17 “Dell`Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitica” dal km 151,035 al km 176,400 e dal km 179,035 al km 214,725, (IS); strada statale 17 Var.A “Isernia - Castel di Sangro” dal km 0,000 al km 18,700, tra Miranda e Rionero Sannitico (IS); strada statale 85 “Venafrana” dal km 8,000 al km 44,220 tra Sesto Campano e Isernia; strada statale 85 Var “Variante di Venafro” dal km 0,200 al km 8,550 (IS); strada statale

87 “Sannitica” dal km 105,850 al km 132,700 e dal km 145,375 al km 221,188 (CB); strada statale 158 “Della Valle del Volturno” dal km 7,228 al km 40,550, tra Pizzone e Montaquila (IS); strada statale 212 “Della Valle del Fortore” dal km 49,670 al km 66,800 e dal km 80,100 al km 104,000 (CB); strada statale 645 “Della Valle del Tappino” dal km 1,070 al km 29,808 tra Campobasso e Gambatesa; strada statale 647 “Della Valle del Biferno” dal km 0,000 al km 75,250, tra Bojano e Guglionesi (CB); strada statale 647 dir. A “Della Valle del Biferno” dal km 0,000 al km 3,900, tra Vinchiaturo e Colle D`Anchise (CB); strada statale 647 dir. B “Della Valle del Biferno” dal km 4,150 al km 12,300, tra Ripalimosani e Montagano (CB); strada statale 650 “Fondo Valle Trigno” dal km 0,000 al km 43,350, tra Isernia e Trivento (CB); strada statale 652 “Fondo Valle del Sangro” dal km 0,000 al km 13,300, tra Colli a Volturno (IS) e Castel di Sangro (AQ); strada statale 709 “Tangenziale di Termoli” dal km 0,000 al km 12,450, in località Termoli (CB); strada statale 710 “Tangenziale Est di Campobasso” dal km 0,000 al km 2,450, (CB); strada statale 711 “Tangen-

ziale Ovest di Campobasso” dal km 0,000 al km 2,440, (CB); NSA 278 “Variante di Riccia” dal km 60,000 al km 68,300, dal km 249,980 al km 254,700, in località Riccia, (CB); NSA 358 “Ex SS 17 (vecchia sede)” dal km 63,200 al km 65,500, tra le località din Riccia e Gambatesa (CB); NSA 360 “Ex SS 85 (vecchia sede)”, dal km 16,000 al km 17,500, in località Venafro (IS); NSA 362 “Ex SS 85 (var. presso Monteroduni)” dal km 30,500 al km 32,100, in località Monteroduni (IS); NSA 363 “Ex SS 85 (var. presso Macchia d`Isernia)” dal km 34,000 al km 36,100, in località Macchia d`Isernia (CB); NSA 363 bis “Ex SS 258” (var. presso Macchia d’Isernia), dal km 35,320 al km 35,200, in località Macchia d`Isernia (CB);

NSA 364 “Ex SS 158 (var. presso Rocchetta Nuova)” dal km 22,800 al km 24,800, in località Rocchetta al Volturno (IS); NSA 365 “Ex SS 212 (var. presso torrente Tappino)” dal km 65,300 al km 66,400, in località Gambatesa (CB); NSA 366 “Ex SS 645 (var. presso Campodipietra)” dal km 9,000 al km 10,200, in località Campodipietra (CB). L’obbligo della circolazione con catene da neve o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati, in caso di neve o di formazione di ghiaccio, sarà segnalata su strada tramite apposita segnaletica verticale ed ha validità anche al di fuori dei periodi indicati, in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio o fenomeni di pioggia ghiacciata (freezing rain).


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