Pilone, il signor no

Page 1

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 247 - marTedi’ 2 dicembre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

S u l l a q u e s t i o n e l u m i n a r i e , C o l a g i ov a n n i r e p l i c a

L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nunzia Lattanzio. A seguito della polemica sulle luminarie innestata dal consigliere comunale di Campobasso, Francesco Pilone, il consigliere regionale Lattanzio è intervenuta per sostenere le ragioni che hanno spinto il Comune capoluogo a pensare e mettere in opera l'illuminazione natalizia. Una città spenta, così come lo è stato nel passato, non ha senso. Cercare, invece, di dare colore al Capoluogo e immaginando una possibile ripresa è compito specifico della politica. Così come ha fatto Colagiovanni.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

“Pilone, il Signor No” La firma dell’Apq è stata osannata ma si tratta di un arrangiamento

Post sisma, i ritardi della Giunta CAMPOBASSO. La firma dell’Accordo quadro di programma (Apq) per impegnare 162 milioni di euro della ricostruzione è stata portata da Frattura e Ciocca come un atto determinante. Soldi portati in cassa dalla gestione Iorio e fatti propri dalla gestione Frattura con almeno un anno di ritardo rispetto ai possibili tempi di utilizzazione. Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. E' stato il circolo socialista di Campobasso a richiamare l'attenzione dell'assessore regionale sul Piano Garanzia Giovani. Si rischia, a detta del movimento politico, di perdere una ghiotta occasione e anche i fondi stanziati dall'Ue. E, a proposito, che fine hanno fatto i bandi per i tirocini retribuiti? Erano attesi per il mese di Ottobre 2014. Dopo ormai due mesi ancora non ci sono notizie ufficiali in merito. Da qui il richiamo all'intera Giunta regionale che non ha dato, sull'argomento, segnali di vita.

La firma dell’Apq di cui hanno menato vanto in forma scoperta e spocchiosa, avallati dall’assordante silenzio dei tecnici e dei sindaci, è sostanzialmente una forzatura, un arrangiamento, un prendere in giro i cittadini. SERVIZIO A PAGINA 2


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 2 dicembre 2014

I presunti meriti di Ciocca e Frattura sul post terremoto, sono un’appropriazione indebita Non hanno avuto ritegno a celebrare la firma dell’Accordo quadro di programma (Apq) per impegnare 162 milioni di euro della ricostruzione: soldi portati in cassa dalla gestione Iorio e fatti propri dalla gestione Frattura con almeno un anno di ritardo rispetto ai possibili tempi di utilizzazione. La cronaca scritta e parlata ha detto e dice del post terremoto le vicende, le storture, le connessioni, le complicazioni, le compiacenze, le complicità senza le quali, a dire la verità, mai e poi mai Frattura e Ciocca e il coro ammaestrato dei sodali avrebbero potuto scrivere in un comunicato ufficiale ciò che invece non hanno avuto ritegno a scrivere, ossia di aver risolto brillantemente ed efficacemente un problema che altri (leggasi Iorio) aveva ingarbugliato, di aver finalmente avviato alla fine un ultradecennale iter tecnico e amministrativo in cui la politica (sbagliata degli altri) e quella saggia e trasparente loro, a parti invertite, aveva giocato un ruolo determinante. Nessun ritegno nell’attribuirsi meriti che non sono propri ma frutto (avvelenato?)

di cessioni e concessioni altrui. Certamente dei tecnici progettisti che, non si sa con quale garbo deontologico, hanno accettato di ridurre gli importi delle parcelle. Se a chiedere la riduzione fosse stato un committente privato, un povero cristo, possiamo star certi che i tecnici

l’ intervento

progettisti avrebbero detto che non era possibile, nonostante non sia più in vigore il minimo tariffario. Dinanzi al diktat di Ciocca e Frattura a ridursi le parcelle, i tecnici progettisti non hanno battuto ciglio, consentendo al duo delle meraviglie, di appuntarsi una medaglietta sul petto

e di elargire (rara avis) un pubblico ringraziamento per quanto generico e generalizzato certamente all’indirizzo di coloro che avendo piegato il capo e by-passato i dettati deontologici, lo avevano consentito. Cessioni, concessioni e indifferenza inoltre dei sindaci dei comuni interessati che, al pari dei tecnici progettisti, hanno accettato senza sollevare un’eccezione, che gli importi progettuali fossero tagliati o altrimenti cancellati. Anche in questa circostanza sono emersi i difetti di una genia politica e amministrativa di pasta frolla, priva di reattività, abituata a compromessi e adattamenti pur di ottenere qualcosa che, in questa circostanza giustificasse la loro funzione e, soprattutto, il loro silenzio. Indifferenti al fatto che così facendo e accettando di fare andavano a creare una disparità di trattamento tra i terremotati. Tra quelli che si sono visti riconoscere interamente il danno e quelli che, per ordine di Ciocca e Frattura, dovranno invece accontentarsi di una quota parte. Lo faranno in ossequio alla certezza atavica che ciò che viene

dalla mano pubblica va ritenuta una concessione, un regalo, e non un diritto. Per cui meglio di niente è meglio tacere dinanzi alla manifesta manipolazione di un diritto (la piena e completa ricostruzione della casa) piegato alle necessità gestionali di Ciocca e Frattura delle risorse finanziarie del post terremoto. La firma dell’Apq di cui hanno menato vanto in forma scoperta e spocchiosa, avallati dall’assordante silenzio dei tecnici e dei sindaci, è sostanzialmente una forzatura, un arrangiamento, un sotteso dare/avere, un compromesso di bassa qualità morale che se in una certa misura ristora le parcelle dei tecnici e assicura la visibilità dei sindaci all’occhio del gonzo e del profano, al cittadino toglie la pienezza del diritto a vedersi risarcito per intero il danno, come nella prima parte della ricostruzione, e restituita per intero la casa. Tempi, questi che viviamo nel Molise, costantemente all’insegna della mistificazione, della sottomissione e – per dirla con l’aforisma Fruttero e Lucentini - della prevalenza del cretino. Dardo

Caro Dardo, siamo al punto di non ritorno

di Sergio Genovese Ti apparirà sorprendente che mi rivolga a te in maniera quasi protocollare proprio mentre fino a ieri ci siamo punzecchiati goliardicamente perche condividiamo il piacere di presidiare la piazza mentre gli altri dormono. La mattina, di buon’ora, reclutiamo ossigeno dalle storie belle e brutte che scandiscono la vita comunitaria di Campobasso.. Molti potrebbero dire che ci accontentiamo di poco, ma tant’e. Sai con quanta considerazione ti seguo, anzi ti leggo, e mi fermo qui per evitare di entrare con mani e piedi nelle oleografiche recitazioni di chi non si vuol far male indugiando nelle premesse e negli elogi sparati a ripetizione. Nei tuoi articoli in cui parli di politica hai spesso, giustamente, posto l’accento sui privilegi della casta sentendoti, come tutta la gente, di aderire, tout court, ancora degli indignati. Proprio riconoscendoti il ruolo di persona capace di essere cuore e voce di piazza , per questa traduttore speciale di un linguaggio che dalla base a rivi nitido a chi gestisce dall’alto, vorrei chiederti un

parere sull’operato di chi ha deciso di indossare la maglietta n. 10 per sentirsi paladino di un movimento che vuole dire basta ai guadagni immorali, considerato il momento. Il regista alla Suarez (non posso dire Rivera per Ia tua cittadinanza nerazzurra) dell’effervescente movimento si da il caso, che sino a ieri , faceva parte del mondo dorato e onestamente, salvo mi fossi distratto, non appariva cosi dirompente come mostra oggi occupando il proscenio con insistenza. Ora, si potrebbe pensare che la mia posizione, al ragionamento dei tanti misirizzi che affollano e muovono le nostre giornate, sia frutto di idiosincrasie esistenti con il professore che, al contrario, considero un bravo professionista. Penso invece che se vogliamo tentare di arrestare il declino, una volta per tutte, dobbiamo sceglierci la mezzala e tutti i componenti della squadra che vengano dal settore giovanile. Fuori dalla metafora, senza scheletri negli armadi. Lo dico pensando pedagogicamente e mentre lo affermo voglio incitarti a condividere con me l’urgenza di smetterla di considerare sabbia sottile ( cioè retorica) tutto ciò che a che fare con i valori di coerenza (per esempio) o con l ‘orgoglio di affermare la

credibilità della propria esistenza,con le storie scritte e non raccontate. Gli stolti direbbero che e roba per vecchi maestri di vecchi bambini. Gli adulti che funzionano si affermano per paraculismi ! Tradotto: e meglio un furbo che un buono. Proprio questa ci ha portato a! degrado. Essere la sera come si e detto di essere la mattina. E’ questa il problema esistenziale. Dentro i due estremi del giorno tutte le trappole, gli opportunismi e le insidie che ci hanno condotto al punta in cui siamo. None possibile “bestemmiare” ai vitalizi essendone nel frattempo, beneficiario. E non e possibile coprirsi con l’affermazione di una proposta di legge presentata. In quella vecchia pedagogia di quei vecchi e insuperabili maestri, si sarebbero trovate mille opportunità per non trarre profitto da quella prebenda. Ma non ne siamo a conoscenza e se lo fossimo saremmo pronti a chiedere scusa con genuflessione aggiunta. Chi decide di fare il Masaniello deve essere senza macchie, la sera identico alla mattina, altrimenti a! punta non ci torniamo più, caro Dardo. L’improvvisato numero dieci forse si sarebbe dovuto scegliere un altro argomento per mettere a frutto il suo riconosciuto intellettualismo. A domani.


TAaglio lto

3 2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Il lavoro, una priorità”

La Cisl del Molise scrive una lettera aperta ai parlamentari regionali per chiedere impegni certi CAMPOBASSO. Il grave momento di crisi e, soprattutto, l’assenza di idee programmatiche hanno spinto la Cisl regionale a scrivere una lettera aperta ai parlamentari molisani. La CISL del Molise non crede nella possibilità che siano “nuove leggi” che possano creare nuova occupazione, ma solo scelte condivise, coraggiose ed innovative. “E’ indispensabile, in una fase sociale estremamente complessa sostenere socialmente e fiscalmente le famiglie, i lavoratori ed i pensionati, e per questo occorre ridurre il peso fiscale complessivo che pagano lavoratori e pensionati ed evitare che gli enti territoriali, ai vari livelli, possano continuare ad avere mano libera ad innalzare la tassazione nei territori. Va rilanciata la vertenza dei pensionati italiani di cui il 50% sta sotto i 1.000 euro e, tra questi, 3 milioni e mezzo non arriva a 500 euro. Le pensioni sono bloccate da 15 anni e sempre più si fa avanti l’equazione pensionati/povertà. Quindi è auspicabile l’estensione del bonus di 80 euro riconosciuto ai lavoratori dipendenti anche per i pensionati, elementi fondamentali della nostra società, che, ancora una volta, vengono dimenticati”. Per la Cisl, poi, è necessario riprendere in mano una politica industriale

assente oramai da 25 anni, epoca in cui si decise di cestinare, forse frettolosamente, la stagione delle partecipazioni statali, e farlo attraverso il rilancio delle politiche di sviluppo industriale e del terziario ed il finanziamento degli investimenti in ricerca e innovazione, oltre alla valorizzazione delle politiche della scuola, della formazione e della riqualificazione professionale. “Riteniamo che la vera riforma del mercato del lavoro debba orientarsi non ad accrescere la burocrazia pubblica, ma a promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani e coloro i quali, meno giovani, hanno

perso l’occupazione e vivono la drammatica situazione di solitudine senza speranza, con se stessi, con le proprie famiglie, con il contesto sociale di riferimento. E facendo questo senza paure di smantellare l’esistente, vecchio, costoso ed obsoleto, e investire risorse e capitale umano nell’incrocio “vero” tra domanda e offerta di lavoro, e proporre percorsi veri per il lavoro e non più solo stage e corsi di formazione, spesso fasulli”. Secondo la CISL il Jobs Act e, in particolare, il contratto a tutele crescenti, è accettabile solo se sarà adottato in sostituzione dei suddetti

contratti precari e fonte di abusi e solo se verrà mantenuto il diritto alla reintegrazione in caso di licenziamenti discriminatori e disciplinari. Come CISL siamo a richiedere inoltre che quanto contenuto nel testo del Jobs Act relativamente agli “obiettivi di semplificazione e razionalizzazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro”, non si traduca nello stravolgimento delle disposizioni contenute nel Testo Unico della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, come purtroppo avvenuto in precedenti modifiche legislative. Come detto, la crisi economica continua peraltro ad imperversare con effetti drammatici sulla occupazione; e non è pensabile, in un momento come questo, compromettere lo strumento degli ammortizzatori sociali che vanno invece potenziati rendendoli realmente universalistici, ossia fruibili da tutti i lavoratori. Un errore pensare di cancellare la possibilità di autorizzare integrazioni salariali in caso di cessazione di attività aziendale o di rami d’azienda, senza che si tenga conto della possibilità di poter utilizzare strumenti di riqualificazione per il reimpiego dei lavoratori. Le politiche attive e di ricollocazione possono funzionare piena-

mente in un sistema in cui si crea nuovo lavoro, ma oggi siamo ben lontani da una situazione del genere, per cui lo stanziamento finanziario per il sostegno al reddito di chi perde l’occupazione non può essere ridimensionato, ma deve avere assegnate risorse adeguate. La CISL considera peraltro positivo il forte sgravio contributivo che verrà introdotto dalla legge di stabilità 2015 per incentivare nuove assunzioni a tempo indeterminato, in aggiunta alla deduzione dall’imponibile Irap della quota relativa al costo del lavoro; riteniamo invece deleterio e deflagrante quanto previsto dal disegno di legge di stabilità 2015 relativamente all’aumento della pressione fiscale sulla previdenza complementare e sul Tfr. “In un clima di conflittualità sociale crescente e a rischio di ulteriore esasperazione, non può che essere un atto di responsabilità riaprire una stagione costruttiva di dialogo e confronto sociale. Ed è per tutte queste ragioni che nelle Vostre funzioni istituzionali Vi chiediamo di condividere le proposte espresse dalla CISL e di farVi parte attiva della presentazione della presente lettera agli Organi di Governo”.

Asrem, Arcaro nuovo direttore sanitario Il dirigente sanitario viene da Vallo della Lucania. Polemiche per l’ennesima nomina esterna CAMPOBASSO. Ancora un esterno per la direzione sanitaria dell’Asrem. Il direttore generale Mauro Pirazzoli ha scelto la 61enne dottoressa Giuseppina Arcaro, di Vallo della Lucania in provincia di Salerno, come direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera molisana che ha avuto una nomina con contratto triennale con trattamento base dell’80% previsto per lo stesso manager. Forte la critica che si rin-

viene tra gli operatori, poiché i due ruoli chiave dell’Asrem sono affidati a persone non molisane e la cosa non sarà digerita facilmente, proprio dopo le rassicurazioni fornite alla vigilia della nomina. Ricordiamo, infatti, che a direttore amministrativo è stato scelto Bruno Riccardi, piemontese di Vercelli. Dunque, ancora un esterno nonostante la presenza sul territorio di non pochi dirigenti in materia sanitaria.

Il Piano europeo in Molise presenta un trend negativo di Fabio D’Ilio*

Garanzia Giovani, a rischio fondi per 9,5 milioni di euro

Sono pochissime in Molise le aziende che ad oggi hanno aderito al progetto “Garanzia Giovani”, ideato e finanziato dall’UE per contrastare la disoccupazione nella fascia di età che comprende i giovani tra i 15 e i 29 anni. I dati relativi alla presa in carico dei giovani parlano chiaro: solo 1400 giovani molisani, su una fascia generazionale complessiva di 15 mila giovani tra i 15 e i 29 anni, si sono iscritti

al portale, stanno effettuando o hanno ultimato i colloqui all’interno dei centri per l’impiego provinciali; sintomo di rassegnazione e sfiducia ma anche di una non adeguata comunicazione e pubblicizzazione del piano da parte della Regione Molise. A rendere ancor più evidente il trend negativo del progetto di occupabilità dei giovani in Molise, il dato se-

condo il quale UNA sola offerta di lavoro è stata effettuata a sei mesi dalla partenza del progetto. Per concludere, i tempi di predisposizione dei bandi per i tirocini retribuiti. Erano attesi per il mese di Ottobre 2014. Dopo ormai due mesi ancora non ci sono notizie ufficiali in merito. Il circolo del Partito Socialista di Campobasso condivide il sentimento di pre-

occupazione dei Giovani Democratici del Molise. In questo modo si corre il rischio di perdere gli oltre 9 milioni di euro che l’UE mette a disposizione per la nostra regione. Bisogna far presto perché è questa l’unica opportunità di impiego, seppure temporaneo, che si rivolge ai giovani cosiddetti NEET, cioè che non studiano e non lavorano. In Molise un esercito di 15 mila invisibili. La Regione Molise non può e non deve sprecare anche questa occasione. *Segretario Circolo PSI Campobasso


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

4 2 dicembre 2014

Verso gli Stati generali del Parco del Matese Legambiente incontra i sindaci, i cittadini e gli operatori turistici sul da farsi CAMPOBASSO. Economia, sostenibilità, futuro del Matese. Sono stati questi i principali argomenti dell’incontro dal titolo “Si al parco perché…”che si è tenuto stamane a San Polo Matese (CB), in occasione della campagna Verso gli stati Generali del Parco del Matese promossa da Legambiente Molise, Legambiente Campania, e Legambiente Nazionale per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese, accorpando il versante il molisano del Matese a quello campano, che attualmente è caratterizzato dalla presenza di un parco regionale. Quella di oggi è stata un occasione importante per delineare i punti di forza di un territorio poco conosciuto, e che presenta tutte le caratteristiche per seguire un modello di sviluppo economico fondato sulla green economy (economia sempre di più in crescita), nel rispetto della biodiversità e più in generale della bellezza dei paesaggi naturali. Un’opportunità che bisogna cogliere per superare il momento di crisi economica in cui versa il Molise. Ne è convinto Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente: « Non dobbiamo guardare ai soli vincoli esistenti come un problema, e penso all’area Sic, ma ai

CAMPOBASSO. Il personale della FP da ieri, sarà presente al presidio in Via Genova, davanti la Giunta regionale per continuare la lotta intrapresa da oltre un anno e mezzo. Il personale è convinto di dover continuare fino a quando non si tornerà sui posti di lavoro, convinti che il lavoro è dignità. Ritengono di essere stati beffati dai responsabili Regionali dopo gli interminabili ed inconcludenti tavoli. Ritengono più concreta l’apertura che il Ministero del Lavoro ha prospettato dopo l’incontro avuto il 29 ottobre con le parti sindacali, i rappresentanti politici e tecnici della Regione, nonchè con gli Onorevoli della Regione.” Le parole volano e fatti concreti non si vedono perché ai lavoratori sembra che la Regione non voglia raccogliere (di fatto ancora non lo fa) l’ancora di salvataggio gettata dal Ministero del Lavoro: questo vuol significare che la Regione

valori aggiunti in termini di qualità ed economia sostenibile. E’ importante superare il regionalismo, per garantire una tutela maggiore del territorio, riscoprendo le eccellenze dei prodotti e delle imprese che

credono nella qualità del Matese”. L’istituzione del parco ci invita a investire con maggiore consapevolezza soprattutto nel turismo di qualità, sperimentando le buone pratiche di gestione del territorio.

“Formazione, la Regione non la vuole più” Manifestazione di protesta degli operatori dinanzi la Giunta regionale A rischio oltre 90 posti di lavoro per la mancata attuazione dei provvedimenti vuole buttare tutto al mare infischiandosene del mancato servizio offerto ai molisani e dei 90 operatori, delle 90 famiglie che da settembre stanno senza lavoro e senza interventi sociali. Questi lavoratori sono convinti che difficilmente riusciranno a mettere in tasca gli euro della cassa integrazione (già altri lavoratori aspettano da 2-3 anni che i soldi arrivino effettivamente nelle loro tasche) che è servita solo a non far licenziare e a rimandare il problema a chi ci sarà dopo. Tra l’altro già si parla di una eventuale

proroga. Anche questi lavoratori vorrebbero le Istituzioni, in special modo quelle locali, a loro più vicine. Non riusciamo più a spiegare ai lavoratori “incazzati neri” che dobbiamo aspettare i comodi dei politici e dei Dirigenti; a malapena siamo riusciti a tenerli calmi venerdì spiegando che “la politica vuole i suoi tempi” e che certamente proseguirà il percorso romano del bonus occupabilità indipendentemente da come è andato il deludente tavolo romano di giovedì 27 novembre”.

Con gli spot di Renzi non si risolvono i problemi di Michele Petraroia* 9 milioni di italiani non lavorano e non intravedono spiragli per rientrare nel mercato del lavoro. Il Mezzogiorno è a rischio di desertificazione industriale e sociale come certifica lo SVIMEZ , il principale centro studi meridionale. Da Bruxelles i burosauri rinviano il giudizio sulla legge di stabilità italiana a marzo ritenendo poco credibile la manovra in termini di contenimento del deficit e del debito pubblico. In realtà il provvedimento non contiene scelte espansive in chiave macroeconomica e si muove nel solco delle politiche di austerità imposte dalla Commissione Europea prevedendo tagli per 10 miliardi a danno

«Il Molise deve acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità. Ci sono paesaggi unici, bellezze incredibile: risorse inestimabilispiega Sebastiano Venneri, responsabile del turismo ambientale di Legambiente- Ma a questo bisogna aggiungere la capacità di saper attrarre i turisti. Oggi siamo passati infatti dal turismo di massa alla massa dei turismi ( trekking, cavallo, bicicletta, enogastronomia, religioso) che trovano nelle aree protette i luoghi più appropriati per essere praticati. Questo ci impone di investire sulla formazione, guardando alle nuove frontiere del marketing territoriale, con il supporto delle nuove tecnologie». Dal dibattito a più voci sono emersi i vari punti di vista degli operatori turistici e degli amministratori locali, che hanno sottolineato le varie criticità. E saranno proprio i Comuni matesini, insieme alle associazioni ambientaliste, a contribuire al successo e quindi alla realizzazione del Parco Nazionale. Intanto si attende con entusiasmo l’appuntamento del 6 dicembre a Santa Maria del Molise (Is), quando Legambiente Molise darà vita agli Stati Generali del Parco del Matese, per redigere il documento programmatico con il contributo di tutti.

dei comuni, delle province e delle regioni. Nella legge di stabilità non sono previste misure specifiche di rilancio per il Mezzogiorno e tanto meno per il lavoro, per la tutela del reddito e per il contrasto alla povertà. Il Piano di 300 miliardi per la crescita e l’occupazione, preannunciato dal Presidente della Commissione Junker si è ridotto ad una prima ipotesi di 21 miliardi che al momento sono del tutto teorici nel mentre la disoccupazione morde nella carne viva di 9 milioni di italiani e delle loro famiglie. Il tour meridionale del Presidente Renzi non apre nuove prospettive o mutamenti di scenari stante l’assenza di politiche di investimenti tese ad accorciare il divario infrastrutturale col Centro-Nord. Al

contrario come ha efficacemente ricordato il Presidente della Commissione Bilancio del Parlamento Francesco Boccia il Mezzogiorno si è visto sottrarre 3,5 miliardi di fondi strutturali che sono serviti per pagare gli ammortizzatori sociali per aziende localizzate per il 90% nel Nord anziché essere orientati a migliorare la competitività territoriale del Sud con azioni di sistema sulle ferrovie, sulla logistica, sulle Università e sulla banda larga. Con gli spot di Renzi non si risolvono i problemi atavici del meridione che non chiede assistenza ma di poter disporre delle medesime infrastrutture materiali e immateriali del Centro-Nord per non penalizzare le proprie imprese nelle sfide compe-

titive imposte da una globalizzazione che non fa sconti a nessuno. Tagliando di 10 miliardi i trasferimenti a comuni, province e regioni si accentuerà ulteriormente la sofferenza dei territori più svantaggiati che hanno un’economia aggrappata ai bilanci degli enti locali. Meno soldi equivale ad altri licenziamenti in tutte quelle attività che ruotano intorno alla Pubblica Amministrazione in termini di servizi esternalizzati ed opere pubbliche. I comuni dovranno aumentare le tasse locali per provare a chiudere i bilanci e le persone in sofferenza si vedranno negare anche gli ammortizzatori sociali in deroga grazie a norme più restrittive varate per sanare i conti dello Stato. In un contesto simile il Molise rischia di rimanere stritolato tra l’indifferenza delle regioni più forti e la strumentalizzazione mediatica nazionale che confonde artatamente la soppressione

della regione con la cancellazione dei diritti a danno di 310 mila cittadini molisani. Il Governo sollecitato ad aprire un confronto sulle criticità più acute del nostro territorio si nasconde dietro i cavilli degli azzeccagarbugli confidando nella secolare divisione locale alimentata ad arte da chi specula sulla sofferenza delle persone per favorire il ritorno alle pregresse stagioni politiche. In un simile scenario bisogna avere il coraggio di denunciare la miopia delle politiche di austerità europee e chiedere con determinazione un cambio di passo al Governo in favore del lavoro a partire dalle aree di crisi del Mezzogiorno su cui occorre decidere di investire per rendere attrattivi gli insediamenti produttivi. *Assessore regionale alle Politiche sociali


TAaglio lto

5 2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

In attesa di un coordinatore, la nuova amministrazione comunale di Campobasso è equiparabile a un motore in folle: gira a vuoto

Sarà ancora Antonio Iacobucci al timone dell’organizzazione interna incaricato di riordinare i reparti e i servizi, di creare e dare fiducia al personale, di gestire le risorse Dall’insediamento ad oggi, la nuova amministrazione comunale di Campobasso è equiparabile a un motore in folle. Gira a vuoto. In attesa di innestare la marcia. Per avviarsi a governare con il conforto di un progetto e di una struttura adeguata per realizzarlo. Senza i quali non c’è possibilità di creare e dare un’immagine riconoscibile alla maggioranza politica che ha sbaragliato i resti di Forza Italia e del centrodestra che si erano coagulati intorno alla figura di Gino Di Bartolomeo. Mesi preziosi questi sciupati a motore in folle. La città, per come è stata ridotta, per il carico di problemi tecnici e amministrativi che si trascina (carenza e insufficienza di figure dirigenziali), per il costante e progressivo deterioramento dei servizi socio/sanitari/assistenziali, per la permanenza di un sistema di speculazione soprattutto in materia edilizia, che non concede pause, non può prendersi il lusso di rimanere inerte, senza una guida e senza un obiettivo programmatico definito. Un motore in folle è uno spreco evidente di energia. Nonché una fonte d’inquinamento. Nel caso specifico, dell’ulteriore inquinamento dei rapporti del Palazzo con la collettività. Che infatti mugugna, borbotta, an-

ch’essa in attesa di un segnale di cambiamento e di rinnovamento. D’altronde l’elezione di Battista è stata accompagnata da un battage elettorale particolarmente prodigo di promesse in tal senso. L’assessore all’urbanista, Bibiana Chierchia, s’è spinta fino alla soglia dell’iperbole

prefigurando una Campobasso di portata europea. Poi ha tirato i remi in barca e, come i suoi colleghi di giunta e il primo cittadino, s’è adagiata nella rilassata posizione di riposo. Frattanto, però, gli speculatori di volumi edilizi, i colatori di cemento a profusione, i divoratori di

territorio continuano a menarla a piacimento, avendo tra le mani il Piano casa, lo strumento edilizio che gli amministratori regionali hanno formulato nella peggiore capacità distruttiva dell’edilizia esistente e nella peggiore capacità evolutiva della nuova edilizia (!). Mesi, questi, che hanno aumentato il tasso di anarchia negli ambiti amministrativi e in quelli politici, evidenziati e manifestati dal consigliere di maggioranza Michele Ambrosio con la richiesta di una verifica politica e la denuncia di una prossima abnorme colata di cemento da fronteggiare. All’osservatore esterno è questo il quadro che gli viene da commentare. Probabilmente, all’interno del Palazzo municipale e nelle segreterie politiche di maggior peso e caratura (Pd e Idv: Ruta e Di Pietro senior) si lavora a un’altra realtà. Se, come viene da pensare, questi mesi a motore in folle, sono serviti e stanno servendo a mettere a fuoco un piano programmatico e una nuova ipotesi di organizzazione interna dei reparti e dei servizi comunali. Cioè, ad innestare la marcia. Dovrebbe accadere a giorni, stando alle informazioni in nostro possesso. Manca un centro di coordinamento, è fin troppo evidente. Una figura di

riferimento, come lo è stato a suo tempo (gestioni Massa e Di Fabio) il direttore generale Antonio Iacobucci. Bene, con novantanove virgola novantanove probabilità su cento, sarà di nuovo lui a mettersi al timone della barca comunale, con l’incarico di riordinare i reparti e i servizi, di creare e dare fiducia al personale, di gestire le risorse sulla scorta di un piano programmatico che non può prescindere dall’Accordo di programma quadro con la Regione Molise. Sperando che non faccia la fine miserabile che fatto l’Apq di Michele Iorio con Di Fabio, prima, e con Gino Di Bartolomeo successivamente: 25 milioni stanziati e pronti per essere utilizzati, finiti nel nulla tra l’indifferenza e il silenzio generali. Con l’arrivo di Iacobucci, dovrebbe concludersi anche l’avviso pubblico per un posto di dirigente amministrativo e dovrebbero trovare assestamento l’accorpamento dei settori Urbanistica e Lavori pubblici, l’unità organizzativa autonoma del Corpo dei vigili urbani e, soprattutto, la ragioneria. Ovvero, l’apparato strutturale a sostegno del sindaco e del progetto amministrativo che ancora l’accompagna. Dardo

La discussione

Nessuno si accorge della drammaticità sociale del momento di Giovanni MUCCIO* Aumentano le famiglie molisane che non hanno da mangiare, non hanno luce e gas per vivere una vita dignitosa. L’emergenza alimentare c’è ma non si vede in tutta la sua drammaticità, ma nel Molise reale miete le sue vittime, a partire dal vicino di casa, la platea è sempre più trasversale: molisani “insospettabili” , drammi familiari e nuova disoccupazione. Proprio sabato si è svolto nel Molise la “colletta alimentare”, una solidarietà nei confronti di fratelli più bisognosi, certamente ciò a parere del Guerriero Sannita non risolve il problema della povertà, al massimo butta un po d’acqua, una tachipirina per lenire un po la febbre, tuttavia utile per calmare gli animi e permette a tante persone di non finire in carcere perché costrette, per necessità, a rubare al supermercato. Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, in considerazione del momento storico di grande drammaticità sociale, lancia una proposta alle forze politiche, religiose e im-

prenditoriali, di creare nel Molise una serie di “Emporio della Solidarietà”, che in altre realtà regionali stanno prendendo piede, dando risultati positivi. Si tratta di un vero e proprio supermercato di media grandezza, rivolto a nuclei familiari, persone e stranieri residenti sul territorio molisano, in

condizioni di reale difficoltà economica, lavorativa e sociale, i destinatari sono coloro che si trovano in temporanea difficoltà, non riuscendo a sopperire a tutte le loro necessità, per un periodo di tempo stabilito. Nell’ambito dell’attività di ascolto dei cittadini, gli operatori di carità e sociale da individuare, verificato il disagio di una persona o nucleo familiare potranno rilasciare un’autorizzazione per l’attribuzione di un credito di spesa, le stesse, saranno dotate di una Card che consentirà loro di accedere “all’Emporio della Solidarietà”. La Card, una sorta di carta di credito a punti sarà ricaricata tenendo conto della composizione del nucleo familiare e delle entrate del nucleo stesso, con la Card si avrà la possibilità di pagare i prodotti, contrassegnati con dei punti. La solidarietà è contagiosa e praticarla con convinzione e cristiana allegria, fa stare bene proprio tutti, quelli che la danno e coloro che la ricevono. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita

Autogrill molisani, mobilità per 17 lavoratori E la Regione? di Pasquale Guarracino* Ecco l'ennesima tegola sulle teste dei lavoratori molisani: nei giorni scorsi la società NUOVA SIDAP s.r.l., che gestisce gli impianti AUTOGRILL di Termoli, del tutto inaspettatamente, senza neppure prendere in considerazione in maniera preventiva la possibilità di usufruire dei già pochi ammortizzatori sociali rimasti, ha aperto una procedura di mobilità per arrivare al licenziamento di ben 17 lavoratori. Non si dimentichi che, anche a causa della viabilità molisana, quelli di Termoli sono gli unici punti di ristoro autostradale presenti in Molise: nei locali sono impiegati, sin dall'apertura, 27 tra uomini e donne, la maggior parte con famiglia a carico, che vedono in bilico il loro posto di lavoro. Il 09 gennaio 2015, infatti, è prevista la chiusura totale del punto vendita denominato “Rio Vivo Ovest” e la chiusura dell'impianto di distribuzione carburante del locale denominato “Rio Vivo Est”: nel corso di una prima, animata, riunione con l'azienda, la UILTuCS Molise non ha avuto modo di conoscere se e quando subentrerà una nuova società, che prenderà in gestione gli impianti indicati. La Società inoltre, non ha mostrato alcuna apertura circa eventuali misure alternative e conservative rispetto alle ipotesi di licenziamento. Per evitare l'ennesima “strage degli innocenti” è indispensabile agire in maniera tempestiva ed incisiva, con l'ausilio delle Istituzioni regionali che, già nella mattinata di ieri, sono state aggiornate sugli sviluppi della situazione: in particolare, la UILTuCS Molise ha chiesto all'Assessorato al Lavoro della Regione Molise di instaurare un dialogo con la società Autostrade s.p.a. Per capire quale sarà l'eventuale soggetto che gestirà i locali chiusi dalla Nuova Sidap e, qualora fosse già individuato, per far valere il diritto dei lavoratori messi in mobilità alla ricollocazione nell'impianto che verrà riaperto. La UILTuCS Molise auspica davvero che, per questa situazione, non si debba parlare di vertenza non risolta, ma che l'intervento della Regione Molise, unitamente alla forte azione sindacale che si vuole mettere in campo, sia risolutivo per una definizione positiva della vicenda. * Segretario Generale UILTuCS Molise


6

Tutto quello che gli altri non dicono

Campobasso

2 dicembre 2014

senza alcun finanziamento pubblico

Polizia provinciale, indagato un agente Il 50enne avrebbe timbrato il cartellino mentre svolgeva interessi privati i faceva shopping Per lo Stato timbrava il cartellino e svolgeva regolarmente il suo ruolo di pubblico ufficiale, in realtà nell’orario di lavoro svolgeva interessi privati, andava a trovare gli amici, magari si recava a fare shopping. Sarebbero solo alcune delle contestazioni che si trovano nel fascicolo del sostituto procuratore Rossana Venditti nei confronti di un agente di Po-

lizia provinciale di Campobasso, R.D.B. di 50 anni, attualmente indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Campobasso fra gennaio e marzo del 2014 hanno fatto leva su mirati appostamenti e sulle rilevazioni del segnale gps della sua auto aziendale, in dotazione dell’uomo ap-

Autonomia regionale, il Comune dice sì Il Consiglio di Campobasso ha approvato all’unanimità il documento di Tramontano CAMPOBASSO. Il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato all’unanimità, in data odierna, un Ordina del Giorno presentato dal Consigliere Tramontano sul tema dell’autonomia della Regione Molise. Il Consigliere Tramontano ha introdotto il documento in approvazione con un excursus sulle fasi storico-politiche che hanno portato al riconoscimento dello status di regione al territorio molisano; inoltre ha sottolineato l’importanza di attivare un processo di educazione-informazione che coinvolga il mondo della scuola e dell’Universitá per far riscoprire gli elementi culturali, storici, ambientali e identitari che caratterizzano la Regione Molise. “Difendere l’autonomia del Mo-

lise - afferma Tramontano - significa tutelare i diritti dei molisani, significa garantire ai molisani gli stessi servizi previsti a favore dei cittadini delle altre regioni, difendere l’autonomia non significa preservare delle poltrone, è una battaglia che rende giustizia delle lotte, delle azioni e dei movimenti che nel corso di decenni hanno gettato le basi per la istituzione della nostra Regione.” Storia, tradizioni, valenze ambientali, servizi amministrativi e della giustizia sono aspetti identitari del Molise, la cui dignità va difesa in ogni sede e soprattutto con il coinvolgimento della comunità molisana:partire dal basso per orientare le scelte dei decisori politici nazionali

Artigianato in fiera, 10 aziende molisane ci sono A Milano la diciannovesima manifestazione fieristica per promuovere le eccellenze italiane CAMPOBASSO. Il nuovo quartiere fieristico di Milano Rho-Pero ospita, in questi giorni, la diciannovesima edizione de “L’Artigiano in Fiera”, manifestazione fieristica a carattere internazionale riservata alle produzioni artigianali d’eccellenza. Il primo dato dell’edizione in corso è l’evidente aumento dei visitatori registrato nei primi tre giorni di manifestazione, i quali hanno avuto la possibilità di visitare oltre 3.000 stand espositivi, con più di 150.000 prodotti provenienti da circa 110 Paesi, distribuiti su 150.000 metri quadrati di superficie espositiva. Grandi numeri, dunque, per un grande evento che vede, tra i protagonisti, anche le aziende molisane. Quest’anno sono in dieci a rappresentare la nostra regione all’interno di uno stand collettivo-istituzionale ubicato nel padiglione 3. La loro partecipazione si è resa possibile grazie alla consolidata collaborazione interistituzionale fra l’asses-

sorato regionale alle Attività Produttive, che ha contribuito in modo significativo e decisivo anche sotto l’aspetto economico, e l’Unioncamere Molise che ha organizzato e coordinato operativamente la partecipazione delle 10 aziende. L’aria e l’atmosfera delle botteghe artigiane molisane, dunque, si può respirare in questi giorni anche a Milano dove i tantissimi visitatori potranno apprezzare i manufatti in ceramica, in vetro, pelle, oro, pietre preziose e pietre dure, realizzati dalle mani esperte degli artigiani molisani e molto apprezzati da un pubblico esigente ed attento alla qualità. L’Artigiano in Fiera chiuderà i battenti il prossimo 8 dicembre e fino ad allora le 10 aziende molisane continueranno a far conoscere al mondo le eccellenze artigiane della nostra regione, con riflessi positivi per l’immagine complessiva del territorio.

punto per mansioni sul territorio al solo scopo lavorativo, attraverso i quali gli inquirenti avrebbero constatato come in più momenti nell’arco dell’orario di lavoro e in diversi giorni, nel periodo d’inchiesta considerato, l’agente abbia fatto tutt’altro e abbia usufruito dell’auto aziendale per scopi privati. Al 50enne in queste ore è stato notificato un av-

viso di garanzia a conclusione delle indagine svolte a suo carico. Sembra che proprio l’Amministrazione provinciale abbia fatto diverse segnalazioni per presunti dipendenti inadempienti al proprio ruolo.

Parte il progetto di educazione stradale La Provincia di Campobasso presenterà domani l’elaborato riservato alle scuole CAMPOBASSO. Domani mattina, alle ore 10,30, nella sala della Costituzione in via Milano a Campobasso sarà presentato il Progetto di Educazione Stradale 2014-2015 riservato agli alunni di V elementare delle scuole del territorio della provincia di Campobasso e Isernia. Il progetto, promosso dalla Provincia di Campobasso, “Ufficio Trasporti”, coordinato da Isidoro La Farciola, è stato condiviso dall’Ufficio Regionale Scolastico, dai Lions Club della Provincia di Campobasso e dall’Aci di Campobasso. Il personale docente appartiene alle Amministrazioni di competenza tra gli operatori in servizio presso gli Uffici dei Comandi provinciali dei Carabinieri, della Po-

lizia Stradale, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale. I corsi teorici si svolgeranno nel periodo compreso tra l’17.01.2015 e il 28.03.2015. Ciascun corso si articolerà in otto lezioni teoriche, la nona sarà a carattere valutativa, svolte dal personale docente, in collaborazione con gli insegnanti referenti designati dai dirigenti degli Istituti. Al termine del corso sarà rilasciato ai partecipanti il patentino di “superciclista”. Hanno aderito al progetto 23 Istituti Comprensivi del territorio regionale, per un totale di 103 classi, 50 comuni e circa 1700 alunni. Nel corso della presentazione verranno assegnati riconoscimenti alle scuole (n.4) e agli alunni (n.3) che nella

scorsa edizione si sono particolarmente distinti nella prova di disegno in materia di segnaletica stradale che aveva come tema: “ la bellezza della regola”. I lavori sono stati selezionati dal pittore maestro Domenico Fratianni che procederà anche ad effettuare un intervento in merito e parteciperà alla premiazione dei ragazzi. Anche in questa edizione si spera poter organizzare, nei mesi di aprile e maggio 2015, a cura della Provincia, utilizzando il percorso mobile in dotazione, giornate conclusive sul territorio a carattere pratico, volte a sperimentare concretamente le conoscenze acquisite durante le lezioni in aula.

… c’era una volta E’ calato il sipario sulla 41^ Su e Giù. Nella sala consiliare della Provincia di Campobasso, alla presenza di tanti bambini , di una nutrita rappresentanza di appassionati del clic e dei delegati di quei gruppi che, in modo massiccio, hanno animato la quarantunesima edizione della Su e Giù, sono stati consegnati riconoscimenti particolari. Lello Muzio, per la terza volta consecutiva, offre il migliore ‘scatto’ e ottiene il premio più ambito. A Romina Mastrangelo e a Nicola Brasiliano le onorificenze per la seconda e terza foto classificate. Belle, comunque, tutte le altre immagini presentate al concorso. Alla scuola media Igino Petrone di Campobasso, invece, è toccato il trofeo della Regalsport per aver portato ai nastri di partenza il maggior numero di concorrenti. I simpatici operatori dell’Unitalsi si sono, invece, aggiudicati la coppa per il secondo posto, mentre al fibrillante gruppo dello Shizentai di S. Bartolomeo in Galdo è stato assegnato il terzo premio. Menzione a parte meritano gli alunni della scuola elementare “Nina Guerrizio” che, con la partecipazione compatta delle classi 2^A e 5^C, hanno conseguito la quarta posizione. Una bella serata, insomma, a coronamento di una edi-

zione della Su e Giù da incorniciare. Una ricorrenza di sport, cultura, tradizione e aggregazione che, come le feste comandate, si rinnova di anno in anno per animare e dare luce a una domenica di novembre. Una manifestazione che dà lustro alla Città di Campobasso ed al Molise intero; un evento che coinvolge in maniera crescente bambini ed anziani, sportivi e sedentari; una occasione che accomuna, come dita di un mano, senza preclusioni. La Su e Giù è ormai parte integrante del retaggio sociale e tradizionale del Molise. Va salvaguardata e tutelata come merita un patrimonio. E, chissà, forse un giorno riuscirà a coinvolgere davvero tutti. Solo allora, quando non avrà

più motivo di essere, vorrà dire che si è realizzato il sogno di Nicola. E diventerà una favola da raccontare.


Campobasso

7 2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Pilone e il dire sempre No” L’assessore Colagiovanni replica alle dichiarazioni del consigliere di opposizione CAMPOBASSO. L’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni, non ci sta e, basito dalle dichiarazioni del consigliere comunale Francesco Pilone nei suoi confronti, risponde alle dure accuse mossegli, ” alcune delle quali offese gratuite e, decisamente, fuori tema, rispetto agli ultimi avvenimenti della vita politica cittadina” . “Pilone è come un attore in astinenza di applausi – afferma l’assessore Salvatore Colagiovanni – e, dunque, cerca di aprir bocca su qualsiasi cosa, pur di vedersi pubblicata una sua fotografia sugli organi di informazione. Ora mi spiego il mo-

tivo per il quale i cittadini di Campobasso lo abbiano eletto sempre tra le fila della minoranza. E mi spiego anche perché alle elezioni amministrative del 2009 è rimasto a casa, nonostante i seggi della maggioranza di Palazzo San Giorgio, con la quale si candidò, furono tanti. La politica, a mio avviso, è tutta un’altra cosa”. “Caro Pilone – prosegue l’assessore Colagiovanni rivolgendosi direttamente al consigliere del Polo Civico – non capisco il motivo del tuo rammarico. Abbiamo voluto dare alla città di Campobasso un’atmosfera natalizia come avviene ovunque. A beneficiarne saranno i cittadini e i

commercianti del centro del capoluogo, dove contiamo che ci sia movimento per tutte le festività. Io non ho nulla da nascondere – ribadisce Colagiovanni – e sono pronto a dare spiegazioni nei luoghi preposti alle discussioni, nell’aula consiliare e nelle competenti commissioni. È pur vero che è importante per un politico farsi notare, ma aprire la bocca senza una valida motivazione, con offese che vanno sul personale è qualcosa di grave per chi è stato chiamato ad amministrare la città. E non a criticare tutti e tutto, senza un nesso logico. Sono sterili attacchi da chi vorrebbe ergersi a leader del Polo Civico”.

“Prima di giudicare gli altri – prosegue Colagiovanni -, Pilone dovrebbe guardarsi allo specchio. Il sottoscritto non prende lezioni di politica da chi, nella vita, ama fare sempre la paternale, facendo propria una figura che, in realtà, non è”. L’assessore Salvatore Colagiovanni, comunque, non chiude le porte a nessuno, il muro contro muro non è nel suo stile: “Lo scontro politico costruttivo – conclude – mi vede disposto a migliorare il mio operato, perché nella vita, in ogni campo, non si finisce mai di imparare e si può sempre migliorare. Il parlare con astio, offese e rancore, però, mi fa comprendere che, di

fronte a me, ci sono persone che non meritano tutta questa attenzione”. Un ultimo passaggio sull’assessorato alla ‘ricreazione’, che Pilone ha affidato, con poco gusto, a Colagiovanni: “Proporrò la nomina del consigliere Pilone a capoclasse, così potremo vedere se lui è capace di fare la ricreazione, considerando che da anni è alla ricerca di un ruolo importante nella compagine amministrativa cittadina”. Colagiovanni, infine, si riserva di adire le vie legali nei confronti di Francesco Pilone, per le gravi offese contenute nel comunicato stampa del consigliere comunale di Democrazia Popolare.

“Non si possono sprecare 110mila euro” Per il consigliere Ambrosio una follia spendere soldi per le luminarie in un periodo di forte crisi sociale. “Si pensi a opere di beneficenza” CAMPOBASSO. Gli ultimi provvedimenti della Giunta comunale di Campobasso, relativi al cartellone del Natale, non sono piaciuti a Michele Ambrosio. Il capogruppo dell’Udc a palazzo San Giorgio, sempre più‘battitore libero’ della maggioranza, critica in una nota le scelte dell’amministrazione Battista. “Nascosti – scrive Ambrosio ma neanche troppo, nelle pieghe dell’assesta-

mento di bilancio, approvato ieri l’altro all’unanimità dalla giunta comunale, circa 110mila euro che stante quanto appreso nell’ultima riunione di maggioranza saranno destinati alle iniziative e manifestazioni del cartellone natalizio. Una cifra imponente che da sola potrebbe consentire una programmazione in tutti i mesi dell’anno e che invece sarà dilapidata nel lasso di qualche setti-

mana sacrificata sull’altare dello sperpero e della irresponsabilità amministrativa da assessori e consiglieri che ne condivideranno lo spreco. Incuranti degli aumenti di tasse e tributi da poco deliberati (vedi Tari e Tasi) e delle bollette che per esosità più che del consumo dell’acqua sembrano derivanti dall’uso dello champagne, la compagnia delle feste si appresta ad approvare delibere e determine in barba

Controlli sul territorio per un Natale sicuro I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno effettuato diverse operazioni CAMPOBASSO. Con l’approssimarsi del periodo natalizio i Carabinieri del Comando Compagnia di Campobasso hanno, già nel fine settimana appena trascorso, incrementato nel capoluogo, nei comuni limitrofi e nelle aree rurali la presenza sul territorio con servizi appiedati ed automontati in modo da poter svolgere una più efficace e penetrante azione di controllo del territorio. Finalità, oltre che la prevenzione dei reati predatori, il contrasto all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso di quelle alcoliche e alle violazioni al codice della strada per evitare il ve-

rificarsi di episodi ricollegabili al fenomeno delle “stragi del sabato sera” ed in modo da rendere più sicura la viabilità nel centro cittadino e sulle principali arterie che lo circondano. Anche a ridosso della centrale via Ferrari sono stati svolti controlli per scongiurare il verificarsi di eventi che, di tanto in tanto, turbano la quiete di quell’area urbana. Nel “mirino” i soggetti ed i veicoli in ingresso ed in uscita dal territorio oltre alla verifica del rispetto delle prescrizioni da parte dei sottoposti a misure restrittive o di prevenzione. Si riportano di seguito l’esito del la-

voro svolto 180 i soggetti identificati; 78 veicoli controllati; 4 perquisizioni personali eseguite; 6 contravvenzioni al codice della strada elevate; Individuati nel corso dei controlli due soggetti, provenienti dalla limitrofa regione Campania, gravati da precedenti penali e che non avevano alcun valido motivo per giustificazione la loro presenza nel capoluogo motivo per il quale è stata avanzata nei loro confronti la proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio.

L’ intervento

Un po’ di luce, farà bene a tutti “Un po’ di luce farà bene a tutti”: è quanto afferma il consigliere regionale Nunzia Lattanzio, in merito alle polemiche sollevate sull’installazione delle luminarie natalizie nel capoluogo di Regione. “Il Natale va, comunque, vissuto come una occasione di gioia (continua Nunzia Lattanzio). Dopo anni di comprensibile ed obbligato risparmio pubblico, in un periodo storico nel quale la crisi ha preso il sopravvento, la possibilità che Campobasso torni ad essere illuminata anche in forma eccentrica, non deve suscitare contrarietà. Abbiamo attraversato anni di evidente depressione collettiva, legata anche alla lentezza della politica. La disperazione diffusa è cresciuta con il disavanzo pubblico, e le atmosfere buie hanno costretto il pensiero di molti. L’opportunità di consentire ai Cittadini molisani e non, di poter rivedere il centro che un tempo fu, nella sua

fitta rete interna, sede vivace di scambi commerciali e del settore dell’artigianato, nonché prestigiosa località giardino tra le più belle d’Italia, equivale a dare impulso al vecchio dinamico sentire. Le forme di povertà sono in forte aumento, e una città decorata di luci, è una lieta opportunità che si apre a tutti, indistintamente. A tanti, non si presenterà l’occasione di orientare le ristrette disponibilità economiche verso qualcosa che si ritiene essere di corredo al benessere primario, pertanto, il soccorso in forma pubblica che l’Amministrazione di Campobasso intende offrire, è cosa giusta ed opportuna.Le paure espresse dal consigliere comunale Francesco Pilone, credo possano essere superate da egli padre. L’idea di poter vedere nelle piazze e nel centro cittadino tanti bambini sorpresi e meravigliati da un tappeto stellato e da luci diffuse, rafforzerà la fantasia

alla crisi che attanaglia tutte le famiglie” Ambrosio chiede alla Giunta di tornare sui suoi passi: “Mi auguro che in questi giorni si possa registrare un rinsavimento generale e soprattutto che il primo cittadino, cui spetta l’ultima parola, ed al quale rivolgo un pubblico appello a che impedisca il saccheggio dei soldi dei cittadini e che ritorni tali risorse al sociale ed alle opere di beneficenza”.

Colletta alimentare, 44 tonnellate di prodotti

Oltre mille volontari sono stati impegnati in oltre 100 punti vendita regionali CAMPOBASSO. Nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, in Molise sono state donate 44 tonnelate di alimenti, raccolti da oltre mille volontari in oltre 100 punti vendita di tutta la regione. Nel 2013, le tonnellate raccolte sono state 42 e, pertanto, quest’anno si è registrato un incremento del 5 per cento. Nel dettaglio, sono state donate 38 tonnellate in provincia di Campobasso, 6 in provincia di Isernia. Sin dai prossimi giorni inizierà la distribuzione dei prodotti ai 6.000 poveri del Molise assistiti dal Banco Alimentare mediante 39 enti convenzionati. “Le parole di papa Francesco -

di quei piccoli ed alimenterà nei grandi maggiore fiducia verso le Istituzioni, l’economia del Paese e regionale. Campobasso è una tra le città d’Italia nella quale la pressione fiscale è ai massimi livelli. Perché, quindi, rigettare una manovra che potrebbe consentire a molti di raccogliere il versato attraverso un flusso economico che passa per il ripopolamento? Esempio eloquente è Salerno che da anni ha scelto questa strada. Investe e fa cassa collettiva. Uno strumento ardito, attraverso il quale l’ipotesi di successo non può essere esclusa aprioristicamente. Allora, coraggio! Il consigliere regionale Nunzia Lattanzio sottolinea anche un dato non di poco conto: “Illuminare Campobasso – le sue dichiarazioni – concorre a dare giusto respiro ai temerari commercianti della città, che con difficoltà, hanno retto nel tempo alla compressione es-

dice Luigi Nigliato, presidente Banco Alimentare di Abruzzo e Molise - che ha invitato ognuno a prendere a cuore l’emergenza alimentare, sono state accolte da tutti nel corso della Colletta. E l’incremento di cibo donato, in un periodo di crisi come quello attuale, parla di questo. Con gioia esprimiamo e testimoniamo la bellezza di quello che è accaduto nella giornata di ieri. Grazie di cuore a tutte le persone che hanno donato, all’esercito di volontari, a tutti i media molisani e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita di questa giornata, sempre più una festa di tutto il popolo”.

ercitata dalla grande distribuzione”. Ultima annotazione sul condizionamento collettivo che le amministrazioni locali possono generare nei nuclei familiari e nelle singole persone: “La mente mi riporta alle cronache nazionali, in particolare ad altra morte violenta e tragica, quella del piccolo Loris Stival, il bambino di 8 anni della provincia di Ragusa, sulla cui scomparsa la Procura indaga per omicidio volontario. Di fronte a tanta crudeltà, voglio ringraziare chi, nell’esercizio delle pubbliche funzioni, riesce a far sorridere anche un solo bambino, riconoscendogli pieni diritti tutti i giorni e non solo a Natale. Le semplici e sparse ghirlande di luci possono avere la forza di infrangere il dolore degli animi sensibili, lasciati spesso soli”. Segreteria ‘Gruppo Misto’



Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN

HP OFFICEJET 6600

EPSON WF-5620WF

+

TONER FINO A 2500 PG

Scheda di rete - Duplex

€ 149,00

TANICA FINO A 4000 PG.

+ Fronte/Retro Autom.

€ 339,00

€ 139,90

APPLE MacBooK Air MD760T

NB ACER EXTENSA

ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016

13,3’’

€ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR

€ 299,00

ZenFone 4

€ 619,00

KRAUN Wireless Headphone Beanie € 29,90

€ 139,00

Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it

Prezzi unitari iva inclusa – salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni



11

Isernia

2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Un ricercatore Neuromed sulla rivista americana Time Il famoso magazine americano ha chiesto ad Augusto Di Castelnuovo, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione, consigli sui benefici per la salute del cioccolato fondente Due semplici domande: mangiare cioccolato fondente sì o no? E perché? La rivista americana Time ha chiesto a cinque esperti a livello internazionale di rispondere, e tra questi c’è Augusto Di Castelnuovo, ricercatore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). Apparso sul sito internet del giornale statunitense, l’intervento di Di Castelnuovo è inserito nella serie “Dovrei mangiare…?”, in cui vengono esaminati di volta in volta cibi diversi dal punto di vista degli effetti sulla salute. E il ricercatore del Neuromed è stato scelto a far parte di questo “comitato sul cioc-

colato fondente” proprio per gli studi che ha condotto sul popolare alimento. Di Castelnuovo, infatti, seguendo la linea di ricerca del suo Dipartimento, lavora per approfondire tutti gli aspetti della relazione tra stili di vita, soprattutto alimentari, e salute. A disposizione del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione c’è una vera e propria miniera di dati in cui scavare: il Progetto Moli-sani. Partito nel marzo 2005, questo progetto ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio, oggi basato nel-

l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico. “La risposta alla domanda che mi hanno posto – dice Di Castelnuovo – è facile: il cioccolato fondente, secondo le nostre ricerche, contribuisce a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e ha una buona attività antinfiammatoria. Ma bisogna stare attenti: prima di tutto parliamo solo di quello “dark”, il fondente, appunto. E poi, non dimentichiamo che il cioccolato contiene molte calorie, quindi, per ottenere i massimi vantaggi di salute, stiamo parlando di alcuni quadretti

a settimana, non di intere tavolette”. “Il fatto che un giornale internazionale rivolto al grande pubblico scelga uno dei nostri ricercatori come esperto – commenta Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed – sottolinea come lo studio Moli-sani e le relative ricerche condotte qui al Neuromed non solo siano scienza solida, ma siano considerate influenti anche al di fuori dei confini nazionali”.

Il ciclone Medea flagella la valle Copiosa l’acqua caduta che in alcuni punti ha raggiunto il mezzo metro FORNELLI/COLLI – Il ciclone Medea continua a flagellare la Valle del Volturno. Nelle ultime ore la situazione per la viabilità è diventata critica in molte zone. In particolare grosse difficoltà si segnalano sulla Provinciale Isernia/Atina, nel tratto tra i comuni di Fornelli e Colli al Volturno. In alcuni punti, specie in corrispondenza delle stradine secondarie che scendono dalle montagne (trasformatesi in torrenti) l’acqua ha invaso la carreggiata, raggiungendo il mezzo metro. Eloquenti le immagini inviateci da un automobilista in transito. Pare che il tratto di strada finito sott’acqua sia stato recentemente oggetto di lavori di rifacimento che avrebbero suscitato le perplessità dei residenti.

“La Villa comunale non si tocca” A Isernia i cittadini si mobilitano contro l’idea dell’abbattimento degli alberi per un campetto ISERNIA. Dopo essere entrati in consiglio comunale, dopo sit-in e riunioni, gli alberi della villa comunale di Isernia mobilitano mezza città. Ieri mattina infatti decine di cittadini tra cui genitori con i passeggini, anziani e bambini, si sono ritrovati nel cuore della villa per cercare di bloccare il taglio ed il trasferimento di alcuni esemplari nella zona che affaccia verso il parco della memoria, per

fare spazio anche ad un campetto polivalente. I cittadini propongono: Un piano di valorizzazione degli spazi verdi della Vila Comunale, anche considerando un’interessante e recente proposta di “orto botanico” da parte di uno studente molisano dell’Università di agraria; e più in generale un piano comunale di sviluppo del verde in città, con la partecipazione popolare anche articolata per quar-

tiere. La esclusione, in ogni caso, di ulteriore consumo del suolo verde; conseguentemente il potenziamento dello spazio di attività con i giochi del “mini sport” potrà avvenire nella zona già destinata all’attività ludica, senza ulteriore consumo di verde o, ancora, meglio nel futuro parco verde che potrebbe attrezzarsi nella riqualificazione della “zona stazione” . Un piano generale per la cura degli

Capracotta, salva la stagione turistica Finalmente stanziati i soldi per consentire le operazioni di collaudo degli impianti CAPRACOTTA. Appena le temperature caleranno, i due maggiori impianti sciistici molisani, Campitello Matese e Capracotta saranno pronti ad ospitare turisti, sciatori ed appassionati degli sport sulla neve. Si perchè sono stati messi a disposizione 200 mila euro da parte della Regione Molise per la gestione, la manutenzione e le operazioni di collaudo dei due impianti. Anche il sindaco capracottese Antonio Monaco ha parlato con il nuovo amministratore di Funivie Molise Nicola Ianiro, il quale ha dichiarato che quest’anno non ci saranno problemi come successo negli anni scorsi.

alberi della città, a partire da una potatura fatta con competenza e qualità in modo da impedire insecchimenti e morti precoci delle piante. Attuare l’obbligo comunale di cui alla legge n. 10 del 14 gennaio 2013 di piantare, entro sei mesi, un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune stesso.


12

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Termoli

2 dicembre 2014

Rapina alla tabaccheria, due arresti I Carabinieri sono riusciti a risalire agli autori del furto avvenuta a luglio a Santa Croce di Magliano Sono state concluse, con l’emissione e la successiva esecuzione della misura cautelare della sottoposizione agli arresti domiciliari, le indagini condotte sulla rapina a mano armata perpetrata il 10 luglio scorso in una tabaccheria di Santa Croce di Magliano. Gli autori sono due italiani, di origine foggiana (M.P., 20enne, e C.D., 26enne). L’episodio delittuoso si è verificato nella serata dello scorso 10 luglio, verso le 20.00, quando due giovani, fisicamente prestanti, hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale armati di pistola e travisati con calze da donna sul capo. Alla presenza del preposto, un anziano signore, e di

due clienti si sono fatti consegnare diverse centinaia di euro e numerose schede per la ricarica telefonica delle varie società di telefonia. L’azione è durata pochissimi minuti ed al termine i due si sono allontanati a piedi facendo perdere le loro tracce. Le indagini subito avviate, che inizialmente hanno permesso di avere una descrizione sufficientemente accurata delle caratteristiche antropometriche degli autori, hanno ottenuto una svolta determinante dopo una decina di giorni quando, in flagranza, due giovani sono stati arrestati dai militari della Compagnia di Larino e della Stazione di Santa Croce di Magliano dopo aver perpe-

trato un’altra rapina a mano armata, sempre con pistola, in un supermercato dello stesso centro basso-molisano. Le ricostruzioni fisiche e le modalità esecutive hanno subito costituito un indizio importante per gli investigatori che, a quel punto, hanno focalizzato le indagini del primo fatto sugli autori del secondo. Attraverso approfondimenti di natura tecnica (tabulati telefonici e richieste ai gestori delle società di telefonia per le ricariche), è stato possibile giungere a riscontri determinanti: il telefono cellulare di uno dei giovani si trovava nell’area di Santa Croce proprio nell’orario della rapina e, soprattutto, parte delle ri-

cariche telefoniche erano avvenute sulle loro simcards oltre che su quelle intestate a nominativi di altre persone con il loro stesso cognome, tanto da far ipotizzare una parentela con i presunti autori. A seguito di una serie di perquisizioni effettuate nel foggiano su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente (il Signor Procuratore della Repubblica, Dott. Ludovico Vaccaro), si è teso ad accertare ogni posizione di coloro che avevano ottenuto le ricariche in parola. Proprio al termine di tale ulteriore ed estesa attività (che ha compreso anche intercettazioni ambientali), si è definitivamente accertato che anche la rapina alla ta-

baccheria era stata opera degli stessi due soggetti autori di quella al supermercato. Il quadro probatorio così venutosi a delineare è stato tale che, in sede d’interrogatorio davanti al Magistrato procedente, gli autori hanno reso piena confessione ricostruendo dettagliatamente e con concordanza l’evento criminoso. Nel fine settimana trascorso è avvenuta l’esecuzione della misura restrittiva nei loro confronti ad opera del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino e della Stazione di Santa Croce di Magliano, ovvero i comandi dell’Arma che hanno congiuntamente effettuato le indagini.

In arrivo 500 immigrati a San Giuliano E’ stato firmato in Prefettura a Campobasso l’accordo per l’accoglienza dei cittadini stranieri SAN GIULIANO DI PUGLIA. Ieri, 1° dicembre 2014, presso il Palazzo del Governo, il Prefetto Di Menna ed il Sindaco Barbieri hanno siglato l’Accordo tra la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Campobasso ed il Comune di San Giuliano di Puglia per disciplinare le attività di accoglienza e di assistenza in favore di cittadini stranieri nel Villaggio Temporaneo sito in Località Piana Quadrata. L’Accordo è frutto di un percorso da tempo avviato per portare al più ampio livello possibile di condivi-

sione delle realtà locali (Amministrazioni Comunali prossime al villaggio,

Organizzazioni Sindacali, Caritas, Volontariato e Associazionismo Coope-

rativo) le favorevoli valutazioni espresse dal Dipartimento delle Libertà Civili e l’Immigrazione circa l’utilizzo del Villaggio temporaneo, realizzato interamente con fondi pubblici e vocato all’accoglienza. Il Villaggio ospiterà 500 cittadini stranieri richiedenti asilo, presenza massima individuata per tutelare la dignità di tutte le persone che condividono questa esperienza e per preservare, numericamente, una dimensione umana nel rapporto migranti/popolazione locale. Il Molise diventa così territorio-labo-

ratorio delle buone pratiche per scelte condivise con le istituzioni centrali e territoriali e diviene modello per la realizzazione di altri centri regionali, da istituire in base alle linee guida che la Conferenza Stato-Regione ha tracciato al fine di uniformare il sistema di accoglienza italiano su tutto il territorio nazionale con la istituzione in ogni regione di un centro di prima accoglienza (hub). Anche nell’attuazione dell’Accordo continueranno ad essere coinvolte le Istituzioni interessate e, in particolare, i Comuni limitrofi.

Via Dante collegata con la stazione E’ l’idea progettuale del Comune per snellire il traffico in centro. Lo studio è già in atto per la nuova arteria TERMOLI. Quanto è stato approvato nell’ultima seduta di giunta, se sarà portato a termine, cambierà definitivamente le sorti della circolazione in centro. Sì, perché l’esecutivo sta valutando l’ipotesi di realizzare un collegamento tra la viabilità di accesso alla città e le aree limitrofe alla stazione ferroviaria. Per conseguire questo obiettivo, la stessa amministrazione ha incaricato i tecnici comunali, gli ingegneri Gianfranco Bove e Saverio Longo, alla redazione di uno stu-

dio preliminare di progettazione dell’intervento in questione, che dovrà prevedere questa nuova arteria tra via Dante e piazza Garibaldi, a sfociare davanti alla stazione. In pratica, senza più dover attraversare via Cesare Battisti, via Fratelli Brigida e corso Umberto le auto potrebbero canalizzarsi svoltando da via Abruzzi, non intasando più il centro storico. Una idea che potremmo definire avveniristica e che si potrebbe realizzare a latere di piazza Bega.

Concluso il laboratorio teatrale con Giampiero Pizzol Al Teatro Fulvio di Guglionesi venti i partecipanti guidati nell’affascinante mondo dello spettacolo Si è concluso il laboratorio teatrale tenuto da Giampiero Pizzol al Teatro Fulvio di Guglionesi e organizzato dalle associazioni Antigone e L’Altro Cantiere. Due giorni intensi, che hanno tenuto impegnati i venti partecipanti sabato 29 e domenica 30 novembre. Come organizzatori, possiamo ritenerci molto soddisfatti della riuscita dell’evento, che ha richiamato un pubblico nutrito e variegato, accorso anche da fuori regione. Guidati da Pizzol con leggerezza e profon-

dità, i partecipanti hanno percorso le mille strade che rendono possibile il teatro: la voce, il gesto, la relazione, lo sguardo; azioni all’apparenza semplici, riscoperte attraverso giochi ed esercizi ed esplorate nelle loro sorprendenti potenzialità. Per Pizzol, quello dell’attore è un lavoro artigianale, e moltissimi sono gli strumenti di cui il corpo dispone: è necessario scoprirli tutti se si vuole andare oltre lo stereotipo e costruire storie e personaggi originali e credibili. La fantasia esiste nella

realtà, e dalla realtà deve trarre nutrimento. Un viaggio, quello guidato da Pizzol, che come il dipanarsi di una fiaba, ha condotto i partecipanti attraverso una narrazione fitta di tappe, soste, svolte improvvise, che ha reso possibile la riscoperta delle potenzialità espressive dell’essere umano. Circa venti i partecipanti a questo viaggio, alcuni semplicemente mossi dalla curiosità o dalla passione per il teatro, altri invece che nel settore operano a vari livelli. Una risposta dunque più che positiva, che con-

ferma l’intuizione che ha spinto le nostre associazioni, Antigone e L’Altro Cantiere, a mettere in piedi questo seminario, e che ci motiva nel proseguire con nuovi laboratori a partire dal 2015. L’idea che nel nostro territorio, apparentemente assopito, sia invece intensa la voglia di cultura e di stimoli, e che investire le energie per rispondere a questa domanda sempre più urgente sia non solo necessario, ma anche gratificante.


13

Termoli

2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Nessuna correlazione con il vaccino” La Procura di Larino ha deciso per l’autopsia per chiarire le cause della morte della donna a San Felice del Molise LARINO. Dalla Procura di Larino un chiaro monito per contenere l’allarme sociale derivante dalla morte sospetta della 79enne di San Felice del Molise Rosa Zara, deceduta lo scorso 18 novembre dopo 4 giorni di ricovero all’ospedale San Timoteo di Termoli con la diagnosi di meningite batterica, ma segnalata tra i casi per decessi ricondotti all’assunzione del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis. Il procuratore Ludovico Vaccaro ha riunito al comando compagnia frentano assieme al maggiore Alessandro Dominici i titolari dell’inchiesta che mira a far luce su cosa abbia causato la morte della 79enne, i capitani Paolo Ni-

chilo e Antonio Forciniti, comandante regionale del Nas.

Vaccaro ha precisato che non c’è ancora nessuna correlazione certa

tra la somministrazione del farmaco e l’avvenuto decesso e per questo ha garantito che verranno effettuati tutti gli esami e i riscontri possibili, compresa l’autopsia, programmata per mercoledì mattina. Allo stato non si sta indagando anche sulle altre segnalazioni né in coordinamento con le Procure dove sono accadute altre morti sospette. Per consentire un accertamento clinico quanto più utile ed efficace, Vaccaro e il Pm Susi hanno disposto la nomina di due periti, il direttore dell’istituto di medicina legale di Foggia e di una infettivologa. La salma della 79enne verrà riesumata nella stessa mattina di mercoledì e condotta all’obitorio del San

Timoteo di Termoli. Non ci sono medici indagati per omicidio colposo, almeno sino a questo stato dell’inchiesta. Un’attività di indagine che sembra assumere i connotati di una matrijoska, poiché con le analisi di laboratorio occorrerà riscontrare eventuali contaminazioni del vaccino e nel caso non vi fossero verificare le possibili cause relative ad agenti patogeni insorti per la normale inoculazione, ma ancora se per le reazioni soggettive i pazienti abbiano avuto una morte naturale o non potevano sostenere l’assunzione del vaccino. Insomma, un quadro alquanto intricato.

Cimitero, prorogata la gestione Fino al 31 marzo 2015 toccherà alla società “I Cipressi”, poi la nuova gara d’appalto TERMOLI. Dovrebbe arrivare nella prossima primavera il nuovo gestore in project financing del cimitero di Termoli. Il bando, tentato già due volte dalle precedenti amministrazioni comunali Greco e Di Brino, è previsto stavolta che vada a buon fine entro il prossimo 31 marzo 2015. Così si è espressa la giunta Sbrocca, che ha prorogato l’attuale gestione alla ditta ‘I Cipressi’ sino massimo a quella data. “E’ prossima la scadenza della proroga del servizio cimiteriale e si sta provvedendo ad indire una nuova gara d’appalto me-

diante procedura aperta per l’affidamento esterno del servizio di gestione, custodia e manutenzione del cimitero comunale di Termoli, e che sono altresì, in corso le procedure per il project financing del nuovo cimitero che per il quale è stato pubblicato avviso pubblico in scadenza il 19 dicembre prossimo – riporta il documento dell’esecutivo – il Comune non è in grado di provvedere con il proprio personale a garantire una corretta gestione del cimitero con l’espletamento continuativo di tutte le operazioni richieste, tra le quali quelle di ‘tanatoprassi’ che

richiedono capacità attitudinali ed esperienza e sono indifferibili per ragioni di carattere igienico-sanitario e di pubblico decoro. Per queste motivazioni risulta opportuno, al fine di garantire la necessaria continuità dei servizi cimiteriali, compresa la manutenzione delle strutture e degli impianti, procedere alla proroga dell’affidamento esterno dei servizi cimiteriali fino alla definizione dell’aggiudicazione definitiva relativa alla gara di appalto”. L’impegno di spesa è fissato in poco meno di 36mila euro.

“Corso Nazionale, lavori in regola?” Il consigliere Antonio Di Brino ha presentato un’interrogazione al sindaco per conoscere la validità del progetto TERMOLI. Il consigliere Antonio Basso Di Brino presenta una interrogazione al sindaco Sbrocca, sul progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione urbana Termoli Nord per l’importo complessivo di € 3.411.422,00 di cui € 2.730.750,79 per lavori a base d’asta, compresi gli oneri per la sicurezza pari ad € 35.000,00; - con determinazione dirigenziale n. 45 del 23 gennaio 2013 si stabiliva di procedere all’appalto dei lavori mediante procedura aperta, da esperirsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.; - all’esito delle verifiche delle offerte pervenute, con determinazione dirigenziale n. 1312

dell’11/07/2013 l’appalto dei lavori veniva definitivamente aggiudicato in favore della ditta De Francesco Costruzioni s.a.s. di Castelpetroso per l’importo contrattuale complessivo di € 2.373.024,66 ottenuto detraendo dall’importo assoggettato a ribasso, pari a € 2.695.750,79 il ribasso del 13,27 % pari ad € 357.726,13 aggiungendo l’importo di € 35.000,00, a titolo di oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso; tra i criteri previsti per l’analisi in sede di gara dell’offerta economicamente più vantaggiosa vi era anche quello relativo alla tipologia di materiali utilizzati per la pavimentazione di Corso Nazionale ed il relativo spessore la cui valutazione ha concorso all’attribuzione del

punteggio finale in favore della ditta risultata aggiudicataria; APPURATO CHE la Giunta Comunale di Termoli, con deliberazione n. 285 del 31/10/2014 ha espresso atto di indirizzo al RUP circa l’utilità di apportare elementi correttivi alle originarie previsioni del progetto di riqualificazione urbana Termoli Nord – 2° lotto: Piazza Monumento e Corso Nazionale, con particolare riferimento alla necessità di migliorare il contesto urbano con l’impiego di materiali qualitativamente diversi e con una rivisitazione della sistemazione della piazza e dei relativi arredi, mediante l’utilizzo della variante in corso d’opera, senza aumento di costo e stravolgimento progettuale, di cui all’art. 132, comma

1, lettera b) del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE, - con quali atti amministrativi è stata approvata la modifica sostanziale dei lavori di pavimentazione di corso nazionale; - se detti lavori hanno copertura finanziaria e se vi è stato il preventivo impegno di spesa; - se rientrano nel cd. quinto dell’importo dell’appalto per il quale il RUP avrebbe dovuto sottoscrivere, prima dell’inizio dei lavori, un atto di sottomissione, o se viceversa sono superiori e quindi necessitavano di un atto aggiuntivo al contratto principale da sottoscriversi sempre prima dell’inizio dei lavori.

Il 5 la liturgia per il patrono San Basso Il Vescovo di Termoli ha invitato tutti i fedeli a ritrovarsi in Cattedrale per la festività liturgica TERMOLI. Festività liturgica di san Basso, patrono della città di Termoli e della diocesi. Il 5 dicembre la Chiesa diocesana celebra la festività liturgica di San Basso. Il vescovo, monsignor Gianfranco De Luca, nell’ intento di riunire l’intera comunità civile e religiosa nella memoria del Santo Patrono, invita tutti in Cattedrale alla solenne Celebrazione eucaristica delle ore 7 e al “Concerto per la città” che si terrà sempre in Cattedrale alle ore 20,00. Programma del Concerto del 5 dicembre 2014 Chiesa Cattedrale – Termoli ore 20,00

Ensemble “La Lucimina” N.Matteis Preludio A. Vivaldi “Lungi dal vago volto” RV 680 Cantata per soprano violino e Basso continuo M. Uccellini Sonata secunda a violino solo detta la Luciminia contenta M. Marais Suite in La minore dal V libro dei Pieces de viole A. Vivaldi

Sonata in Re minore op.2 n.3 -Preludio – Corrente -Adagio –Giga G.F. Handel “Un alma innamorata” Cantata persoprano violino e Basso continuo Minni Diodati – Soprano Federico Valerio – Violino Barocco Gianni La Marca – Viola da Gamba Debora Capitanio – Clavicemb



15

Opinioni

2 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

di Claudio De Luca

Necessariamente il Molise costituisce un territorio da declinare al plurale. Il suo connotato più saliente è lo iato che intercorre tra l’inconciliabilità di due mondi: quello della costa e quello dell’interno. Qui ogni vicenda si è svolta, nei secoli, all’insegna di una insanabile dicotomia; e si può dire che pure i problemi di oggi rappresentino – in buona parte – il portato di quella ristretta “no man’s land” che ancora divide la Piana di Larino (fino a Termoli) dai rilievi collinosi dell’interno. La costa continua ad essere un mondo eminentemente marino animato da varie contaminazioni che, per certi versi, non presuppongono una drammatica ridefinizione del carattere indigeno, mostrando piuttosto il paradosso di almeno due distinte (più connotate) realtà, di cui una rimane incommensurabilmente più aperta e dinamica (traffico, commercio, viavai di forestieri …) ma curiosamente conservativa in virtù della propria identità originaria che è troppo rilevata.Invece l’altra, che pure registra – per il tramite di una evidente sequenza storica – la drammatica sostituzione dell’elemento originario, alla fine resta pur sempre preda della sua marginalità. Insomma quella molisana appare una landa difficilmente precisabile a causa di una mentalità che non riesce a recuperare una precisa autono-

Il “posto al sole” della politica politicante mia culturale e per un mondo (con le sue particolari virtù) tale da poter essere assimilato, nel Venafrano e nell’Agnonese, alla dominante campana ed abruzzese; e, nel Termolese, a quella pugliese. Si tratta di percorsi storici molto differenti, malamente unificati dalla ascendenza comune pertinente ad un unico grande Regno, ridistintisi quando i Baroni dell’interno, titolari di un potere troppo indipendente da quello del Sovrano, finiscono per essere ri-

chiamati a Napoli. Sarà allora che, disertando le proprie terre, prenderanno a gestirle di lontano come delle colonie lontane. Purtroppo dovettero affidarle alla rapina dei rapaci intendenti locali che tirarono il morso così tanto da livellare vocazioni e risorse sino ad offrire a ciascun cafone un’unica prospettiva: quella di andarsene in “esilio” (sia pure soltanto molto più tardi) nelle lontane Americhe, viste quali teatro di una rinascita umana che costituirà

pure la sua prima nascita civica. Nell’Italia molisana non si trovano piccole capitali. Manco Campobasso potrebbe essere considerata tale. Dov’è mai stata la vera sontuosità? Faremmo fatica a considerare la presenza di centri d’irradiazione culturale degni di tal nome oppure di luoghi di elaborazione di linguaggi artistici ben lontani da minuzie che potrebbero soltanto immillare nel quarzo cose buone e care ma di poco gusto. I Cuoco, i d’Ovidio, i Iovine

sarebbero soltanto l’eccezione che conferma la regola. Perciò cos’è che potrebbe tenere insieme queste due realtà tanto diverse venute a concretare il Molise? Qual è il tenue collante che permette di designare “molisano” il termolese, il venafrano, il campobassano, il larinese ed il bojanese? Ecco perché non vi è da stupirsi se – nel 1963 – vi fu chi immaginò uno spacchettamento periferico della 20.a regione così che porzioni del territorio potessero essere annesse alle consorelle limitrofe. Poi ci si mette anche la gestione politica locale. L’economia molisana risulta essere tra le più indebitate d’Italia: dalla produzione dei “jeans”all’allevamento dei polli sino alla lavorazione della barbabietola da zucchero. In questa minimale espressione demografica, l’Ente Regione ha partorito una costellazione di partecipazioni (sicuramente discutibili dal punto di vista produttivo) al solo scopo di realizzare un sistema di potere ruotante intorno al capo-popolo di turno. In tale ottica gli Esecutivi intervengono nel capitale di aziende che poi falliscono, ma non prima di avere assorbito decine di milioni di euro di fondi nel tentativo di tirare avanti con intraprese che hanno poco da fare con i fini istituzionali regionali. Insomma, il criterio di nomina dei vertici societari ha natura politica ed il territorio, assieme ai cittadini, è considerata solo una mucca da mungere. “Consummatum est”.

Edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi molto ancora da fare Campobasso è al 56esimo posto su 84 capoluoghi con 42% di punti. Isernia non ha inviato, invece, i relativi dati. Il Molise, con il solo dato di Campobasso, dichiara di non aver previsto investimenti in manutenzione straordinaria. Stupisce tuttavia che sempre in Molise non siano stati almeno previsti investimenti per la manutenzione ordinaria. Se comunque sul fronte della manutenzione straordinaria il numero delle regioni che hanno aumentato gli investimenti sono pari a quelle che li hanno diminuiti, rispetto all’ordinaria dobbiamo rilevare un generale calo degli investimenti che ha riguardato la maggioranza delle regioni italiane. Interessanti i dati dell’Abruzzo e delle Marche che presentano una media d’investimento in manutenzione ordinaria significativamente più alta rispetto a quella straordinaria, segno di un’attenzione a intervenire sollecitamente nel caso di interventi di ordinaria necessità. Ripartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza come emerge dalla quindicesima edizione di “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale di Legambiente sulle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Anche quest’anno la fotografia scattata da Legambiente è poco rassicurante: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a ri-

schio vulcanico. Calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%). Dati positivi arrivano, invece, dalle pratiche sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di

molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province. Legambiente chiede che lo stesso percorso previsto per i comuni vada esteso anche alle province, che devono avere la possibilità di sbloccare le risorse disponibili uscendo dal patto di stabilità. Accanto alle emergenze, ci sono le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone (2º) e Forlì (3º). Unica eccezione è la citta di Prato in quarta posizione, seguita da

altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Campobasso al 56esimo posto mentre Isernia non è stata presa in considerazione per i dati non inviati. Tra le novità di quest’anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.

Palazzo ducale, sala museale al Medioevo Dopo l’articolo apparso sulla stampa, riguardante la famosa iscrizione medievale del 1340 ubicata sulla parete della ex grande torre del Palazzo Ducale di Larino in corrispondenza del loggiato meridionale, in parte visibile mentre l’altra metà è nascosta nel muro, decodificata dal Dr.Napoleone Stelluti in un apposito saggio di venti anni fa, torniamo sull’argomento proprio per la valorizzazione di un documento o reperto così importante per la storia della città di Larino. Come si ricorderà nella lapide scritta in latino medioevale nel 1340 era mensionato il feudatario di Larino Ugone di Soliaco detto il Rosso e sua madre Filippa Gentile di Montesorbo che in tempo di carestia sfamarono la popolazione, per chi voglia interessarsi all’articolo redatto dallo Stelluti può andare ricercarlo sul periodico locale Il Ponte – UGONE DI SOLIACO DETTO IL ROSSO-Dominus Civitatis Alareni Scoperta definitivamente la lapide del 1340 della “Grande Torre” del palazzo Ducale o Ba-

ronale di Larino -Larino marzo-giugno1994-nn.32-33 pp.1720,dove l’autore fa vedere anche la lapide riportata alla luce sia sul loggiato che attraverso un’apposita finestrella con vetro nella saletta adiacente alla lapide. Ora questa finestrella con vetro, dopo i recenti restauri del Palazzo ducale, è stata erroneamente richiusa, per cui sarebbe il caso di ripristinarla e installarvi affianco anche i pannelli illustrativi curati del Dr.Stelluti e fatti incorniciare dall’Amministrazione Comunale . Ovviamente nella sala oltre ai pannelli verranno messi in evidenza anche altri reperti, manufatti e ricostruzione delle varie fasi dello sviluppo architettonico del Palazzo Ducale con particolare riferimento all’epoca medievale . Questo per dare modo ai turisti e visitatori che accedono alla sala della Mostra permanente di fotografie dell’Archivio Pilone di capire e apprezzare anche un aspetto inedito della sede municipale poco conosciuto ma importantissimo.


Ac e la n to r d i i c os a n n qu tr u i d eg zi al li a on la n n e st Pr i i cr o r ma u c i ic a gu a li e p e r in o li r a m Mo ti c o nd li s e a ial e

A breve in libreria e in edicola

La tua strenna natalizia


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.