Post sisma frattura liquida 22 milioni alle imprese

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 191 - mercoledì 2 seTTembre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Salvatore Ciocca

L'Oscar del giorno lo assegniamo Salvatore Ciocca. Il consigliere regionale delegato per la ricostruzione è stato uno dei più attapirati sul nostro giornale. Questa volta, però, è riuscito a velocizzare il pagamento dei fondi post sisma alle imprese molisane in un momento economico assai difficile. Una boccata d'ossigeno che farà sicuramente bene e, per questo, abbiamo ritenuto assegnargli l'Oscar nella speranza che si possa sempre procedere con speditezza e senza inutili rancori.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Di Pardo

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Salvatore Di Pardo. L'avvocato campobassano era tra i proponenti il ricorso avverso l'elezione del presidente della Giunta regionale della Campania. Il Tribunale civile di Napoli ha rigettato il reclamo, presentato da un gruppo di ex consiglieri regionali della Campania, contro la decisione del Tribunale di sospendere gli effetti della Legge Severino (ovvero la sospensione dalla carica) nei confronti del presidente, Vincenzo De Luca. Questa volta, è andata buca al professionista campobassano.

Una salutare boccata d’ossigeno

Post-sisma, Frattura ‘liquida’ i 22 milioni di euro alle imprese SERVIZIO A PAGINA 3


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

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2 2 settembre 2015

Campodipietra guida la rivolta democratica contro l’Ente di governo d’ambito del Molise e la privatizzazione delle risorse idriche

Il sindaco Notartomaso: “Chi tace oggi sull’Egam, non si lamenti poi domani, quando sarà troppo tardi” L’aspetto economico dell’operazione “Acqua” è intollerabile, ma il sistema di comunicazione, le reti dell’informazione, il potere condizionante delle lobbie ne magnificano il fine, ne esaltano la (finta) funzione di elevazione sociale, ne sostengono la inderogabilità Il parlar chiaro è degli onesti. E il sindaco di Campodipietra, Peppe Notartomaso, sono mesi che parla chiaro sul rischio di privatizzazione dell’acqua ìnsito nella costituzione dell’Egam, l’ente di governo d’ambito del Molise che prevede l’adesione forzata dei comuni molisani alla scopo poi di decidere a chi affidare, e con quale sistema (società pubblica, società privata e società pubblico/privata), la gestione delle reti idriche di distribuzione, delle reti fognanti e del sistema di depurazione delle acque luride, con l’obbligo di recuperare i costi dei vari servizi, quindi con la certezza che ci sarà un aumento sostanzioso e sostanziale delle tariffe. Ciò perché, soprattutto le reti idriche di distribuzione sono dei colabrodo (le perdite vanno fino all’81 per cento a Venafro e includono il 65 per cento di Campobasso), i depuratori sono vecchi e decrepiti, e le fogne largamente insufficienti ogni qualvolta le piogge assumono dimensioni straordinarie. L’Egam discende a sua volta da un’altra volontà discutibile del governo nazionale di Matteo Renzi autore della Legge 164/2014 – “Misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico - Norme in materia di gestione di risorse idriche”. Un colpo di mano e un abile masche-

ramento della privatizzazione e commercializzazione dell’acqua universalmente considerata un bene essenziale alla vita, e inalienabile. I mistificatori sono all’opera per dirne, della legge, invece, mirabilie, della possibilità, finalmente, di razionalizzare l’uso dell’’acqua limitandone gli sprechi, del valore sociale degli investimenti per il miglioramento delle reti idriche di distribuzione. Nessun cenno, invece, all’aumento delle tariffe e al rischio, per chi non sarebbe in grado di sostenere questo ulteriore peso economico per vivere, di vedersi i rubinetti si-

gillati. Siano al più torbido dei Medioevi, al più volgare infingimento di una classe politica che ha un solo obiettivo: arricchire i ricchi e impoverire i poveri. L’aspetto economico dell’operazione “Acqua” è quanto di più intollerabile si possa immaginare, ma il sistema della comunicazione, le reti dell’informazione, il potere condizionante delle lobbie, le complicità dei pavidi e dei corrotti, ne magnificano il fine, ne esaltano la (finta) funzione di elevazione sociale, ne sostengono la inderogabilità. Il gioco politico è altrettanto sporco: la uniformità

della maggioranza di sinistra al governo della Nazione e nella quasi totalità delle Regioni, ha creato un servile appiattimento, un evidente asservimento. Si vuole sbloccare l’Italia, dicono, senza andare per il sottile. “Maiora premunt”: le lobbie politiche e il grande capitale. Il resto “è noia” (Califano). Nel Molise, dicevamo, una voce su tutte le altre cerca di farsi sentire, di svegliare le menti intorpidite, le coscienze acquietate. E’ la voce del sindaco di Campodipietra, Notartomaso: “Voglio fare un ultimo appello ai sindaci e all’intera comunità moli-

sana invitandoli alla mobilitazione e a vigilare sui propri interessi, in difesa dell’acqua pubblica come risorsa accessibile e non commerciale. Bisogna fare fronte comune per dimostrare con i fatti di volere e sapere difendere il territorio e le genti dal progettato assalto che stanno attuando all’ultima, e forse unica, risorsa rimasta al Molise: l’acqua. Non possiamo lasciar passare il principio che obbliga al recupero di tutti i costi legati al servizio, con conseguenti aumenti vertiginosi della tariffa. Chi tace oggi, non si lamenti poi domani, quando sarà troppo tardi. Chi non reagisce oggi contro l’Egam non sarà legittimato domani a lamentarsi se ci sarà la privatizzazione della gestione dell’acqua, come già accaduto in tantissime altre realtà, con tutte le anzidette conseguenze in termini di costi e disservizio, perché sarà troppo tardi e quella presa di distanza tardiva sarà una prova inconfutabile di debolezza e compiacenza nei confronti di chi ha deciso, nel nostro Bel Paese,di non difendere il bene pubblico, il bene comune e gli interessi dei cittadini”. “Vox clamantis in deserto”? Si; nel deserto della coscienza civile dei molisani. Dardo

Ricorso De Luca, Di Pardo esce battuto CAMPOBASSO. Il Tribunale civile di Napoli ha rigettato il reclamo, presentato da un gruppo di ex consiglieri regionali della Campania, contro la decisione del Tribunale di sospendere gli effetti della Legge Severino (ovvero la sospensione dalla carica) nei confronti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Lo si apprende da fonti legali. Parere favorevole all’accoglimento del reclamo era stato espresso dalla Procura, con il pm Emilia Galante Sorrentino, nell’udienza dello scorso 12 agosto. Il reclamo era stato presentato da alcuni ex consiglieri regionali del centrodestra, tra cui l’ex Presidente dell’assemblea regionale Pietro Foglia, in qualita’ di cittadini-elettori, assistiti dagli avvocati Giuseppe Olivieri, Salvatore Di Pardo, Giuliano

Di Pardo, Nicola Scapillati, Andrea Latessa e Francesco Percuoco. Nell’istanza si affermava, tra l’altro, che la magistratura ha applicato in tutta Italia con il necessario rigore la Legge Severino mentre “ha ritenuto di poter fare un’eccezione per Vincenzo De Luca al quale, nonostante la condanna ricevuta, consente di poter governare la Regione Campania”. De Luca, che era sospeso dalla carica in applicazione della Legge Severino per una condanna in primo grado per abuso di ufficio, aveva presentato ricorso di urgenza al Tribunale civile di Napoli che il mese scorso ha sospeso la “sospensiva” e ha trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale per valutare eventuali profili di incostituzionalita’ della Legge Severino. LA NOTA DEI LEGALI DEL PRE-

SIDENTE DE LUCA. Gli avvocati Antonio Brancaccio e Lorenzo Lentini, difensori del Presidente De Luca, esprimono soddisfazione e compiacimento per l’ordinanza del Tribunale di Napoli del 24.8.2015 che ha respinto i reclami avverso la pronuncia della I^ Sezione del 22.7.2015. Con tale pronuncia il giudice napoletano aveva rimesso gli atti alla Corte Costituzionale e sospeso, nelle more, il decreto del Presidente del Consiglio che aveva sospeso il dott. De Luca dalla carica di Presidente della Giunta Regionale della Campania. Hanno vinto, in definitiva, la Costituzione e la volontà popolare. Avv. Antonio Brancaccio Avv. Lorenzo Lentini


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3 2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Alle imprese la liquidazione diretta per 22 milioni di euro. I restanti 5 in attesa della documentazione dei Comuni

Post sisma, Frattura mantiene la parola

CAMPOBASSO. Il presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura, ha dato disposizione all’Agenzia della Protezione civile di pagare i 22 milioni di euro a favore delle imprese edili che hanno realizzato i lavori per la ricostruzione post-sisma. Un primo, diretto passaggio così come era stato sollecitato dall’ACEM in merito all’annuncio dell’accreditamento dei 27 milioni di euro attesi per il pagamento dei lavori post sisma. L’associazione, infatti, confidava nella immediata e diretta liquidazione alle imprese creditrici. “L’arrivo dei 27 milioni rappresenta il punto di partenza per la ripresa della ricostruzione a vele spiegate – dichiarava il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro. Quindi sarà necessaria una velocizzazione delle procedure per poter presto rendicontare la somma e chiedere le altre risorse,

in maniera da evitare i ripetuti blocchi e procedere con speditezza nell’attività, che di certo favorirà anche una ripresa dell’occupazione nel set-

tore con numerose assunzioni di maestranze per il rilancio dell’economia regionale di cui la nostra Associazione è tra gli attori principali”.

A seguito proprio di un incontro tra lo stesso Frattura e i dirigenti dell’Acem, furono gettate le basi per il pagamento diretto proprio per evi-

tare pericolose strettoie burocratiche. Una boccata di ossigeno per cittadini, imprese e lavoratori impegnati nella ricostruzione post sisma. In attesa di potere sbloccare anche i restanti cinque milioni per i quali si attendono i documenti da parte dei Comuni interessati. Una nuova speranza anche per le circa 300 famiglie che ancora vivono nelle case prefabbricate e attendono di rientrare nelle abitazioni danneggiate dal sisma del 2002. Il presidente Frattura, si era dichiarato ottimista circa la possibilità di chiudere la ricostruzione prima del 2018" termine ultimo entro cui il Governo ha disposto la rendicontazione dei 300 milioni di euro impiegati per la ricostruzione, impegnandosi a far ritornare i terremotati nelle proprie abitazioni.

L’Anticorruzione contatta l’Acem sui bandi di dubbia copertura finanziaria CAMPOBASSO. Agli inizi di agosto, con una nota firma del Presidente Corrado Di Niro, l’ACEM si era rivolta al Presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone oltre che al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, segnalando la pubblicazione di bandi di gara per l’affidamento di lavori pubblici ritenuti umilianti per le imprese, per il fatto di subordinare i pagamenti al previo finanziamento dell’opera e di far salvo

È online SudLavoro.it, nuovo spazio informativo nato con l’obiettivo di dare visibilità alle migliori opportunità di impiego provenienti dal Sud Italia. Il sito, consultabile gratuitamente all’indirizzo www.sudlavoro.it, si fonda sull’idea di favorire l’incontro tra domanda ed offerta in un contesto economico globale sempre più complicato e in un’area specifica – il Mezzogiorno – dove la disoccupazione è ai massimi livelli (rapporto Svimez 2015). Il portale, prossimo alla registrazione come testata giornalistica, può già contare su una redazione incaricata della selezione, verifica e stesura delle notizie, offrendo all’interno degli articoli tutti i riferimenti necessari per rispondere agli annunci.

l’Ente appaltante per l’ipotesi in cui il finanziamento non dovesse giungere. Sulla problematica segnalata, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) nei giorni scorsi ha contattato l’ACEM la quale in data 31 agosto ha trasmesso gli atti inerenti i bandi contestati, augurandosi che sia fatta chiarezza sulla questione e che sia posto freno all’abuso di clausole simili, ritenute illegittime dall’Associazione ed assai penalizzanti per le imprese.

Nasce SudLavoro portale gratuito Dalle ricerche di personale presso grandi aziende e privati alle selezioni in corso curate dalle maggiori agenzie per il lavoro, fino ad una ricca panoramica su concorsi e pubblico impiego: il portale offre una copertura completa di tutte le regioni meridionali, Molise incluso.

Non solo occasioni di impiego. Sulle pagine del portale spazio anche agli approfondimenti “Guida Lavoro” per fornire consigli ed indicazioni per chi è alla ricerca di occupazione e “Storie&Imprese”, sezione che intende raccogliere le testimonianze virtuose delle aziende del Sud che continuano ad investire e a generare ricchezza. Il sito stesso nasce dall’incontro tra le idee di un ragazzo del Sud, Donatello Lorusso, e quelle di un giovane giornalista romano, Andrea Palazzo. A guidare il progetto la convinzione di riaffermare l’importanza delle proprie radici e la certezza che emigrare, abbandonare le città del Meridione, non sia l’unica soluzione possibile.


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2 settembre 2015

A margine del Bilancio comunale 2015

In attesa di vendere le Case Cer, il Comune capoluogo fa soldi coi relitti stradali Se l’amministrazione comunale oggi è in grado di conoscere lo stato patrimoniale e, dello stato patrimoniale, le condizioni tecniche, amministrative e giuridiche, lo deve a chi è stato in grado di realizzare le ricerche e di renderle bene comune Li ha raccattati tutti (o quasi) i relitti stradali, i terreni comunali abbandonati o indebitamente utilizzati, i locali comunali indebitamente occupati, e altri beni patrimoniali di cui a Palazzo san Giogio nel corso degli anni avevano perso le tracce, per restituirli al bene collettivo. L’Ufficio Patrimonio e per esso, per la parte tecnica, il geometra Michele De Lisio, se passati, come dovrebbero, all’analisi della meritocrazia e dell’utility, non avrebbero rivali. Il concorso fornito alle entrate del Bilancio si va attestando su cifre a sei zero: un primato di cui, da quando è cominciata la campagna di “normalizzazione” del settore, si sono avvalsi i sindaci, come fiore all’occhiollo. Quando sarà possibile tirare le somme, si avrà la misura esatta del lavoro fatto, del modo con cui è stato fatto, e dei vantaggi procurati. Le buone notizie di solito non fanno cassetta. Motivo per cui di questo Ufficio comunale si conosce

di Filippo Poleggi

poco e quel poco, tra l’altro, viene a volte fatto oggetto di valutazione critica su basi del tutto aleatorie. Se l’amministrazione comunale oggi è in grado di conoscere a mena dito lo stato patrimoniale e, dello stato patrimoniale, le condizioni tecniche, amministrative e giuridiche, lo deve

a chi è stato in grado di realizzare le ricerche e di renderle bene comune. Che, ripetiamo, tradotto in euro, ha fin qui superato i 6 milioni per le casse municipali. Le stesse che per lunghi anni hanno sofferto di penuria cronica, al punto da indurre il sindaco Di Bartolomeo a lamentare

l’impossibilità di comprare finanche un gelato. Altri soldi pertanto arriveranno anche al Bilancio 2015 dai beni immobili non strumentali suscettibili di alienazione o di valorizzazione elencati dall’Ufficio Patrimonio ai consiglieri comunali. Soprattutto relitti stradali, ovvero aree marginali che mai avrebbero avuto un valore se non fossero state rilevate, classificate e, come diciamo, elencate, per essere vendute, in quanto non funzionali all’attività amministrativa. Si potrà parlare d’immobili (abitazioni) quando il Comune deciderà di disfarsi del patrimonio edilizio costituito dalle Case Cer (oltre 300 appartamenti e circa 290 garage). Fino ad allora, saranno i relitti stradali, gli appezzamenti di terreno, e le aree pubbliche indebitamente utilizzate o occupate, taluni locali dismessi, a fornire euro in entrata. Quando, a breve, il Comune, approfittando di una congiuntura legislativa nazionale e

regionale particolrmente favorevole, deciderà di avviare l’alienazione delle Case Cer, si accorgerà della indispensabilità dell’Ufficio patrimonio e della sua capacità di lavoro. Ne potremo parlare e scrivere al momento opportuno. Per ora vanno in cronoca, oggetto di vendita, tre relitti stradali in Contrada s.Pietro in zona F residenziale esterna; un relitto stradale in Contrada Colle Serano in zona N agricola; un relitto stradale in Viale Manzoni Zona d’espansione interna ed esterna del Piano regolatore generale; quattro relitti stradali in Contrada Mascione di cui due in Zona F residenziale esterna e due in Zona N agricola; un relitto stradale in Via Benedetto Croce in Zona C di compeltamento, e un relitto stradale in Via 24 Maggio in Zona D d’espansione, verde e sport. Per un importo intorno agli ottantamila euro. Dardo

Ferrovie, Nagni e gli investimenti?

Certo che sappiamo che i treni per il trasporto locale saranno acquistati con un mutuo contratto da FS con la BCE grazie alla mediazione dello Stato italiano, in qualche modo ancora garante. E siano sempre al sostegno dello Stato, ma ci chiediamo quando quello che è un monopolio mascherato dello Stato, di cui però lo Stato ufficialmente non risponde, diventerà, come la legge di riforma prevede, una società privata che si regge sulle proprie gambe, senza trattamenti di favore, in libera concorrenza nella vera liberalizzazione per gli interessi dei cittadini di avere il miglior servizio possibile al miglior prezzo possibile. Ma Trenitalia nel suo comunicato cosa vuol dire ? Che compra i treni con i soldi suoi? E quali? Prendiamo gli ultimi dati organizzati a cura della ormai autorevole Cgia di Mestre. Nel 2012( ma la situazione oggi è più o meno la stessa, sarà pure un poco migliorata ma anche FS per i miracoli si starà attrezzando) il bilancio di FS è finanziato al 66% dallo Stato contro una media del 28% a livello europeo; nello stesso anno FS ha speso 8,22 miliardi di cui 2,847 incassi dall’esercizio del servizio e 5,372 coperti dallo Stato. Dal 1992 (anno della privatizzazione) al 2012 FS ha inghiottito 207,7 miliardi giustificabili nella fase di avvio ma non in via perdurante. Nel Molise anche peggio. Tutti abbiamo registrato che a fronte del finanziamento del servizio regionale (Stato- Regione- Trenitalia) abbiamo un servizio scadente, mancanza d’investimenti, chiusure di linee, di strutture (officina, DCO, impianti di scambi), mancanza di turn over; tutto finalizzato (a nostro avviso) a spendere il meno possibile, per drenare fondi per investirli altrove. Per questo riaffermiamo che quello che spende FS sempre soldi dello Stato sono! Per tutto questo riteniamo esecrabile che si neghino i nuovi treni ai viaggiatori molisani anche di fronte a una Regione

debitrice negli anni e che oggi sta facendo uno sforzo per pagarli, secondo quel che dichiara l’assessore regionale al settore trasporti. In merito alla situazione biglietterie noi abbiamo segnalato il caso di una persona che aveva bisogno di qualcosa di più di un biglietto. Noi siamo fermi sostenitori del sistema smart, per l’innovazione, l’ammodernamento ma non possiamo ignorare che quasi il 50% dei cittadini, nel Molise di più, per diversi motivi non possiede il computer o comunque non accede al web. Del resto da non molto abbiamo segnalato un giorno di caos con biglietteria chiusa, erogatori uno“sospeso temporaneamente “ e l’altro “sospeso per mancanza di collegamento”; chi vuole lasciare il tradizionale per il nuovo si doti di reti adeguate ed efficienti. Questi accadimenti non sono eccezionali. Per le biglietterie chiuse Trenitalia subisce sanzioni dalla Regione. Lo apprendiamo con soddisfazione dopo tanti anni di distrazione della Regione. Ci resta però un dubbio: tempo fa apprendemmo che le biglietterie funzionavano a singhiozzo per mancanza di personale. Ci attivammo e trovammo la disponibilità di tre dipendenti di FS, addetti alle biglietterie in altri luoghi, disponibili a trasferirsi nel Molise e che avrebbero permesso il pieno funzionamento delle biglietterie, la proposta, avanzata attraverso l’assessore Nagni non fu presa in considerazione. Che cosa dobbiamo pensare? Trenitalia preferisce le multe anziché il pieno funzionamento delle biglietterie? Perché? Sono economicamente convenienti? Attendiamo l’attivazione dell’Osservatorio del trasporto della Regione Molise per vedere i documenti e finalmente i bilanci di FS regionali. E’ nostro ruolo istituzionale. Sappia FS che il ruolo del cittadino responsabile e protagonista, consolidato in Europa, si va affermando anche in Italia, lentamente, sempre con ritardo, ma già oggi le associazioni degli

utenti consumatori sono indicate come prime e tra pochissimi stakeholder nella verifica e monitoraggio dei regolamenti attuativi della legge nazionale per la trasparenza e il contrasto della corruzione, per le “amministrazioni trasparenti”. Da poco tempo abbiamo chiesto conto a Trenitalia, con accortezza, della prevista riduzione del servizio di pulizia su alcuni treni Campobasso – Roma, Roma – Campobasso e Campobasso Napoli. La risposta voleva essere tosta e manageriale nelle intenzioni, risultando inutilmente arrogante. Ci stiamo chiedendo come definire il pensiero che lo ispira, pensiero presuntuoso, pensiero debole perché non si pone il problema che dietro una carenza segnalata c’è un disagio, persone, cittadini costretti a subire. Leggendo la risposta ci siamo immaginati un piccolo burocrate che ha preso lo “scartafaccio” ed ha confezionato la risposta non per dialogare, per cercare una soluzione, una mediazione; emerge la costante inconsapevolezza di Trenitalia di gestire un servizio pubblico e quindi sociale. La perla è la dichiarazione che il servizio si è ridotto nel Molise per aumentarlo su tratta tirrenica. Brava la “genialata” manageriale, come è possibile che un servizio per il Molise, finanziato con i soldi del Molise venga “spostato” in altro luogo, da chi sono stati autorizzati per questa trovata. Vede Assessore Nagni, ancora una volta, ci vuole il Bilancio del servizio ferroviario del Molise. Chi dire dell’affermazione “i treni viaggiano con standard di decoro e pulizia adeguati anche se nel deposito di Campobasso le attività di base sono ridotte”. Siamo alla mancanza del rispetto per le persone. Vogliamo tentare di far capire il problema a questi illuminati “manager” con un ragionamento più elementare, forse a parlare di diritti non ci ritroviamo tanto; è come dire ad una brava massaia “ siccome i tuoi figli stanno in vacanza ed in casa siete solo in due

puoi fare a meno di spazzare tutti i giorni”. Crediamo che la brava massaia di Roccapipirozzi, non infingarda, alzerebbe lo scopettone, strumento ad hoc anche fuor di metafora. “Il servizio di pulizia viene, infatti, effettuato in sinergia con i cantieri di Benevento e Roma”. Verrebbe voglia di sbellicarsi dalle risate ma francamente la riserva di humor si è ridotta e ci viene fuori una risata amara. A Benevento i convogli vanno per manutenzione e riparazioni e quindi non si tratta d’intervento giornaliero. Vedete carissimi, si dà il caso che il Forum è composto da viaggiatori, pendolari e utenti che usano il treno di frequente. Avete mai messo piede sui treni molisani? Per carità di patria, anche per stanchezza a causa della sordità del gestore , non protestiamo sempre quando i treni spesso ripartono da Roma, con i bagni intasati, inagibili, senz’ acqua, destinati ai pazienti viaggiatori molisani: ora sarà così anche per quelli che partono da Campobasso. Gira voce che a confezionare questi bollettini di guerra siano stati due solerti “dirigenti” di nuova nomina. Speriamo che sia così e che prenda le redini il Direttore. Veda Direttore, uno dei mali che affligge l’umanità sono i solerti sergenti di prima nomina, dovunque e in qualunque struttura, li gestisca come vuole, ma li renda innocui. Il Nostro ruolo non è quello di nemici di FI, se si dovesse ridurre a questo ci sentiremmo sminuiti. Il nostro ruolo è quello di vigilare e di concorrere, dalla parte del cittadino utente consumatore, al miglioramento dei servizi, a riformare, all’innovazione, alla modernizzazione come stiamo cercando di fare con le istituzioni, con il Governo nazionale perché consulenti in materia attraverso il CNCU, con la Regione Molise con la quale da tempo dialoghiamo. Non vorremmo trovarci di fronte Ferrovie Italiane come un sergente ingrugnato con le mani nei fianchi.


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5 2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Papa Francesco: “Procurare la perdita del lavoro è un grave danno sociale”

Il no alla Termoli/san Vittore e lo scioglimento del Korai dicono della cecità e del cinismo amministrativo del governo regionale Non di meno il disinteresse verso le piccole e medie industrie, ancora in grado di alzare il livello di efficienza e di qualità della produzione Il Molise manca di infrastrutture degne di tal nome. Strade, ferrovia e servizi di base sono abbondantemente al di sotto degli indici nazionali e del Mezzogiorno. Una infrastruttura poteva realizzarla: l’autostrada Termoli/san Vittore, ossia il collegamento Tirreno/Adriatico, ma il governo regionale in carica gli ha voltato le spalle: ci ha rinuncato. Sperando che lo stanziamento Cipe possa esere distribuito su altri obiettivi, quali il miglioramento della viabilità interna. Commentare una decisione del genere senza il rischio di prendere una querela, è una probabilità troppo alta per essere corsa. Preferiamo astenerci. Provvedera il tempo a dimostre quale sciocchezza è stata compiuta nel momento in cui il governo nazionale ha deciso d’investire massicciamente nel Sud, guarda caso, per opere strategiche. La Termoli/san Vittore era stata classificata e finanziata per essere tale: un’opera strategica, che avrebbe sicuramente influito positivamente sul progetto di rilancio del distretto industriale che comprende i nuclei industriali di Boiano, Venafro e Pozzilli, da poco riconosciuto area di crisi complessa da parte del governo nazionale. Forse abusiamo nel ribadire che questo governo regionale da due anni e mezzo non fa altro che creare condizioni e situazioni poco rassicuranti per il futuro del Molise che, ironia della sorte, è la regione italiana maggiormente gravata dalla tassazione regionale, introdotta nel luglio 2013 in concomitanza del-

l’atto amministrativo con cui il presidente, gli assessori e i consiglieri di Palazzo Moffa si sono aumentati gli emolumenti. Recentemente il Papa ha dichiarato che procurare la perdita di lavoro è un grave danno sociale. Ebbene, il governo regionale presieduto da Frattura ha deliberatamente tolto il lavoro ai dipendenti della socità in house “Korai”, procedendo, deliberatamente, e senza fondato motivo, allo scioglimento della Spa, fregandosene del destino di chi avrebbe perso il lavoro. Condanna più seria ed autorevole di questa ultima del Papa, contro coloro che procurano la perdita di lavoro, crediamo non sia possibile formularla. Ma il cinismo

degli amministrarori di Palazzo Vitale è incommensurabile, per cui rideranno anche delle riflessioni del Papa, come hanno riso del dramma dei 12 dipedenti del Korai privati del lavoro, come ridono dei lavoratori della Gam, dello Zuccherificio, dell’Ittierre. Come cinicamente non danno alcun rilievo ai rapporti dell’Osservatorio economico statistico regionale che, a leggerlo con attenzione, contiene indicazioni per tentare di alzare il livello di efficienza e di qualità della produzione, sebbene il trend “natalità – mortalità” delle imprese sì concluda costantemente in negativo. Il dato statistico secondo cui l’affermazione nel mercato globale delle aziende di

medie dimensioni è in leggero incremento, avrebbe dovuto indurre il governo regionale a svolgere una forte azione a sostegno, premiando, appunto, le iniziative che favoriscono l’aggregazione di piccole e medie imprese. Di questo avviso peraltro era il presidente di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura, quando affermava che, proprio guardando a tale forma dimensionale, il Molise avrebbe dovuto programmare e investire risorse. Andato lui al governo del Molise non ha mosso un dito in tale direzione, confermandosi abile annunciatore e pessimo realizzatore. Eppure basterebbe impostare una strategia di sviluppo di lungo periodo che con-

senta di convertire risorse e energie, e dare nuova linfa vitale alle potenzialità economiche e produttive che sono ancora in campo, per imboccare una delle poche strade percorribile per uscire dalla crisi. Puntare, ad esempio, all’internazionalizzazione - altro pallino del presidente dalla giunta regionale al tempo in cui ha retto le sorti delle Camere di Commercio molisane – sarebbe un nuovo modello di fare impresa, con vedute più ampie, con maggiore coraggio e con maggiore determinazione. Soprattutto aiutando le piccole e medie imprese ad organizzarsi e ad aggregarsi, facendo rete. Ma sono due anni e mezzo che a Palazzo Vitale se ne stanno con le mani in mano. No, anzi, a dare incarichi e a prorogarli all’infinito. Fondamentale sarebbe esaltare il “made in Molise”, in aggiunta al “made in Italy”, quale garanzia di qualità: obiettivo che non può prescindere da una impostazione programmatica di largo respiro che metta in continua sintonia l’apparato pubblico con l’apparato privato, scinda le responsabilità, mobiliti le sinergie e acceda in pianta stabile all’innovazione, aprendo con nuova linfa intellettuale e politica la porta che mette in comunicazione il mondo universitario e quello imprenditoriale. Ci vorrebbe una Regione capace di uscire dall’indeterminismo in cui è impantanata, e chi la guida di esserne capace. Ma dove sono? Dardo

Tra Abruzzo e Molise dalla Cisl. Nella nostra regione 4mila le sottoscrizioni CAMPOBASSO. Si chiude la campagna sulla proposta di legge di iniziativa popolare per una riforma del sistema fiscale del nostro paese della CISL. Oggi, 2 settembre, il Segretario Generale Annamaria Furlan, con una delegazione dell’Organizzazione sindacale depositerà presso la Camera dei Deputati a Piazza Montecitorio centinaia di migliaia di firme raccolte in questi mesi dalla Cisl in tutte le città italiane a sostegno della proposta di legge “Per un fisco più equo e giusto”. Una proposta che è stata costruita intorno a 5 obiettivi per sostenere i redditi e cambiare il sistema fiscale nel segno dell’equità: Bonus fiscale di 1000 euro per i pensionati, i lavoratori dipendenti ed autonomi, i giovani collaboratori, un nuovo assegno familiare per il sostegno alle famiglie, abolizione delle tasse sulla prima casa, una fiscalità locale al servizio del cittadino, contrasto d’interesse per combattere l’evasione ed una imposta progressiva sulla

20mila firme per “Un fisco più equo” grande ricchezza. La Cisl, inoltre, sollecita anche un nuovo patto tra le generazioni per una previdenza più equa e sostenibile, misure di flessibilità in uscita per favorire il lavoro dei giovani, attraverso una profonda modifica della riforma Fornero. “Si tratta di misure ed interventi che la Cisl vuole decisamente portare all’attenzione del governo e delle altre parti sociali. Per questo ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini, raccogliendo centinaia di migliaia di adesioni e facendosi forte del loro concreto sostegno, - spiega Maurizio Spina, Segretario Generale della CISL”. “Una sfida che la CISL Abruzzo Molise ha pienamente superato con il seguente risultato 20.405 firme raccolte trai cittadini, così ripartiti: a Chieti sono state 4.552, nella

provincia Aquilana 2.826, in quella di Pescara 2.455 firme certificate, nel territorio Teramano 5.881, invece nella regione Molise le firme raggiungono il numero di4.691. È stato un grande lavoro organizzativo che ha visto impegnati i pensionati, i lavoratori, gli operatori, i dirigenti, tutte le donne e gli uomini che hanno speso il loro tempo ed il loro impegno per avvicinare le persone, parlare con loro, spiegare le motivazioni della nostra proposta, raccogliere la loro adesione. Sono state organizzati punti di raccolta nelle piazze di oltre 35 località abruzzesi e molisane. Ma in questi mesi siamo stati presenti nelle feste e nelle iniziative organizzate dalle Federazioni di categoria. Abbiamo aperto i nostri tavoli nei mercati rionali e comunali, avvicinando migliaia di cittadini abruzzesi e molisani. Chi

ha operato direttamente nella campagna #fimalacrescita ha dovuto superare innumerevoli difficoltà, sia organizzative che burocratiche, sorte in molti comuni e tali da rendere ancora più difficile un percorso già regolato da procedure incomprensibilmente complesse”. “Abbiamo intrapreso una nuova strada, un modo diverso ed appassionante di fare sindacato, seguendo un percorso che ci spinge a guardare oltre i nostri impegni quotidiani ed a cercare il contatto, il dialogo con chi non ha un lavoro o ha un lavoro precario o autonomo. E’ un’esperienza, quella che abbiamo maturato insieme in questi 6 mesi, che non andrà dispersa e ci accompagnerà, rafforzando la nostra azione, nei nuovi impegni che dovremo affrontare nel prossimo futuro, conclude Maurizio Spina”.


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Campobasso

2 settembre 2015

Raccolta differenziata a Gambatesa: giù la TARI dell’8% nel 2015 Nonostante il nuovo sistema di raccolta porta a porta sia partito solo a Maggio, scendono le bollette Era tra i punti più importanti del programma elettorale della lista “Gambatesa Partecipa” alle elezioni del 2014 e dopo un solo anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Carmelina Genovese, la raccolta differenziata “porta a porta” a Gambatesa è diventata realtà, rivoluzionando il sistema di conferimento dei rifiuti nel paese ed eliminando gli antiestetici e maleodoranti bidoni dell’immondizia dalle strade. Dopo circa quattro mesi dall’avvio

del servizio, in concomitanza della riscossione della TARI, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, è tempo di effettuare i primi bilanci sulla funzionalità e sostenibilità del nuovo servizio. Il primo dato, nonché quello più importante, consiste nella riduzione delle tariffe della tassa mediamente dell’8%, una riduzione derivante dal contenimento dei costi dovuto al minor conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati associato ad un costo del servizio di raccolta rimasto

immutato. La TARI viene calcolata infatti spalmando il costo dell’intero servizio (raccolta rifiuti più conferimento in discarica) tra i cittadini ripartendo il totale in base ai metri quadrati dell’abitazione ed al numero degli abitanti della stessa. Se per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nel 2014 il comune ha sostenuto un costo pari a 177.379 €, la previsione di spesa nel 2015 ammonta a 167.373 € per un risparmio a favore dei cittadini di circa 10.000 €. Ponendo come esempio un’abita-

zione di 100 mq in cui vi risiedono tre persone, a fronte di una tariffa del 2014 pari a 254.09, la tariffa del 2015 si ferma a 230.24 € per un risparmio complessivo di 23.48 € pari al 9.38% in meno. Dal lato ambientale, in attesa dei dati di Luglio e Agosto, la percentuale di rifiuti differenziati nel mese di Giugno, primo mese completo di espletamento del nuovo servizio, è stata del 53%, dato che rappresenta un ottimo risultato ed evidenzia una buona propensione per la cittadinanza a dif-

ferenziare. Si riduce drasticamente anche il peso complessivo dei rifiuti prodotti (32 tonnellate di Giugno contro le 45 di Aprile). l risparmio sulla TARI è una vera novità a Gambatesa dopo decenni di continui aumenti, ma rappresenta un dato ancor più importante se si considera che la gran parte dei comuni che hanno avviato un sistema di raccolta differenziata porta a porta, passando dall’indifferenziato puro, hanno avuto consistenti aumenti delle tariffe.

“Un risarcimento avventato” Il gruppo di minoranza di Roccavivara interviene sulla costruzione del marciapiede a Canneto RoCCaVIVaRa. Un altro bel “regalone” ai cittadini.. Così, con evidente sarcasmo, il gruppo di minoranza “Roccavivara Oltre” definisce la costruzione di un marciapiede, appena ultimato nei pressi del Santuario di Madonna del Canneto, precisamente lungo il viale che conduce all’ingresso principale dell’area religiosa del santuario stesso. Il gruppo “Roccavivara Oltre” rappresentato dai suoi consiglieri comunali Francesco D’Angelo, Nicola Di Lisa e Vincenzo Ninni disapprovano in particolar modo la scelta urbanistica effettuata, in quanto la conformità dei materiali utilizzati e la modalità di inserimento dell’opera nel contesto architettonico contrastano nettamente rispetto alla pavimentazione ed alla strutturazione del marciapiede presente lungo il lato opposto del viale (vedi foto); l’impatto visivo che ne deriva non è certo degno di un luogo sacro e meritevole di puntuale cura e manutenzione qual è

l’area del Santuario. Il “marciapiede incriminato” è frutto di una misura di compensazione e mitigazione che la società Ingenium Engineering, dopo la rea-

lizzazione del parco eolico di San Giovanni Lipioni (CH), ha dovuto versare al comune di Roccavivara (nel cui territorio vi è il Santuario), in quanto la presenza delle pale eoliche nel vicino territorio di San Giovanni Lipioni costituiva e costituisce tutt’ora impatto visivo ed ambientale che lede la sacralità del Santuario. Oltre a chiedersi perché ad un risarcimento per impatto visivo si rimedi realizzando un’opera con impatto visivo negativo analogo o addirittura maggiore, i consiglieri del gruppo “Oltre” accusano l’amministrazione attuale (per gran parte dei suoi componenti in continuità con le precedenti) di aver approvato il progetto presentato dalla suddetta società in maniera del tutto superficiale, senza aver provveduto a controllare il tipo, la qualità e la coerenza stilistica dei mate-

riali impiegati; criticano inoltre tutte quelle autorità che hanno dato parere positivo alla realizzazione dell’opera, quelle stesse autorità che in passato e per molto meno hanno sollevato criticità e imposto veti sempre nel nome del rispetto di questo luogo sacro. Proprio in questi giorni, il capogruppo di minoranza D’Angelo ha inoltrato richiesta di accesso agli atti, per visionare l’intero progetto, l’importo esatto, le specifiche sui materiali, le certificazioni di conformità, i pareri richiesti e le autorizzazioni eventualmente pervenute da parte dei Beni Ambientali. L’intento è quello di approfondire, capire e, come è nello spirito del gruppo “Roccavivara Oltre”, informare i cittadini e renderli consapevoli delle scelte, purtroppo non sempre ponderate, effettuate dagli amministratori del gruppo di maggioranza. Scelte che vengono sempre prese senza la consultazione di pareri autorevoli e senza il coinvolgimento del cittadino, come potrebbe essere una presentazione pubblica di un progetto che riguarda un luogo tanto amato da tutta la cittadinanza. Di questo e di molti altri argomenti della politica locale, si discuterà in un assemblea pubblica che il gruppo “Roccavivara Oltre” ha organizzato per il prossimo 6 settembre alle ore 18:00 presso la sala consiliare comunale.

Anche in Molise iniziativa regionale e diocesana sul Creato e Turismo 2015 Campobasso. “ Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode.” È una delle affermazioni, di papa Francesco nella sua ultima Lettera Enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune. Con toni di gioia e di drammaticità, a sottolineare la bontà del creato e la grave superficialità dell’essere umano che abita la casa comune, il Santo padre, offre un compendio delle osservazioni scientifiche di questo periodo insieme ad un attento esame delle posizioni pastorali dei pontefici e dei padri della Chiesa richiamando co-

stantemente il tema della responsabilità fattuale di ogni essere umano che non ascolta il grido della natura ferita: “ferite prodotte dal nostro comportamento irresponsabile.” E’ paradigmatico il richiamo al Santo di Assisi, patrono dell’ Europa ma soprattutto amico e amante della natura di cui ha cantato le lodi. La sua : “ecologia integrale richiede apertura verso categorie che trascendono il linguaggio delle scienze esatte o della biologia e ci collegano con l’essenza dell’umano.” Anche la diocesi di Campobasso – Bojano guidata dall’arcivescovo S.E. mons. GianCarlo Bregantini

pone l’attenzione sulla giornata Mondiale del Creato indetta di recente da papa Francesco. Una consuetudine e un momento celebrativo che la diocesi ha consolidato grazie all’intento del Presule di Campobasso , come ogni anno, di inserire nel calendario delle attività pastorali la Celebrazione unitaria delle due giornate mondiali ,imprescindibili, sancite dai calendari CEI e Pontificio : la Giornata mondiale del Creato (1 settembre) e la Giornata mondiale del Turismo (27 settembre). A livello diocesano e regionale dunque, l’iniziativa - diventata iti-

nerante - si terrà il 12 settembre 2015 dalle ore 15,00 nella sala convegni Padre Alessandro dell’Istituto Scolastico di Sant’Elia a Pianisi (CB). La giornata dal tema “Laudato sì: rinnovare l’umano per custodire il creato” prevede interventi tematici a partire dalla relazione di mons. Bregantini su “Il Molise legge con gioia il messaggio dell’Enciclica sul creato e si impegna a viverlo” a interventi sui Cammini -idee e progetti – per valorizzare le aree interne del Molise, a interventi sull’olio come tipicità della zona ed infine interventi su Arte e Fede con riferimenti ad af-

freschi ed opere artistiche di cui Sant’Elia vanta ricchezza. Nel programma della giornata è prevista anche una visita guidata. Sant’Elia è meta di itinerari turistico religiosi e di Cammini poiché il Convento dei Cappuccini santeliese ospitò per lungo tempo padre Pio da Pietrelcina. La giornata celebrativa del Creato e del Turismo è promossa ed organizzata dall’arcidiocesi di Campobasso –Bojano in collaborazione con gli Uffici diocesani per la Pastorale Sociale del Lavoro e del Turismo in collaborazione con il Comune di sant’Elia a Pianisi (CB).


Campobasso

7 2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il Campobasso nel Girone F marchigiano-abruzzese La stagione scatta domenica 6 settembre 2015 alle ore 15.00 con la 1^ giornata e si chiude domenica 8 maggio 2016 alle ore 16.00. L’organico arrivato a quota 170 squadre ha spinto il Dipartimento Interregionale a formulare quattro gironi da 20 sodalizi (A, B, C e D), quindi con 38 giornate, mantenendo gli altri cinque alla tradizionale quota di 18 società organizzate in 34 turni. Come da tradizione la Serie D avrà un andamento lineare interrotto da tre soste, il 27 dicembre per le festività Natalizie, il 24 gennaio per l’impegno della Rap-

presentativa al Torneo di Viareggio e il 27 marzo per la Pasqua. Calcio d’ inizio alle ore 15.00 fino al 25 ottobre quando le partite prenderanno il via alle 14.30. Dal 27 marzo si torna a giocare alle 15.00. Dal 15 maggio fino alla fine della stagione le gare scatteranno alle 16.00. Il giro di boa dei nove gironi è fissato per il 20 dicembre con l’ultima giornata d’andata, l’8 maggio calerà il sipario sulla stagione regolare. Sei turni infrasettimanali riguarderanno i gironi a venti squadre, due coinvolgeranno tutti. La 3^ giornata è in programma in

blocco mercoledì 16 settembre e la 1^ di ritorno il 6 gennaio. I gironi A, B, C e D scenderanno in campo anche mercoledì 14 ottobre (8^ giornata), 11 novembre (13^), 24 febbraio (27^) e giovedì 24 marzo (32^). Un calendario fitto ma lineare lineare che ricalca la tradizionale solidità della Serie D soprannominata il “Campionato d’Italia” perché coinvolge tutte le regioni del paese e spazia dalle metropoli fino ai piccoli centri. Una presenza a tappeto su tutto il territorio, un campionato punteggiato da decine di derby e sfide tra realtà dia-

metralmente opposte. E’ proprio questo mix di esperienze a rendere così particolare un campionato che non ha eguali in Italia. Girone F: Amiternina, Avezzano, Chieti, Giulianova, S. Nicolò Teramo, Alma Juventus Fano, Castelfidardo, Fermana, Folgore Veregra, Jesina, Matelica, Monticelli, Recanatese, Sambenedettese, Vis Pesaro, Olympia Agnonese, Città di Campobasso, Isernia.

Il Comitato ha visitato il sito di raccolta dei rifiuti per controllare le lavorazioni “Discarica di Montagano, basta allargamenti” MONTAGANO. Un gruppo di componenti il COMITATO INTERCOMUNALE PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE ha visitato, dietro richiesta scritta, la discarica di Colle Santo Ianni a Montagano accompagnati dal Gestore. Il gruppo ha ripercorso tutte le fasi operative svolte nell’impianto, dalla pesa in ingresso passando per le varie lavorazioni di separazione e compostaggio fino allo sversamento in discarica dei restanti rifiuti. Giornalmente nell’impianto arrivano i rifiuti da circa 70 comuni compreso il comune capoluogo Campobasso che rappresenta più della metà dei rifiuti in entrata - per un totale di circa 130 t/g. Purtroppo solo il 20% dei rifiuti conferiti derivano dalla raccolta differenziata e pertanto, nonostante la separazione dei materiali effettuata nell’impianto, la stragrande maggioranza di questi viene direttamente depositata in discarica. Tale circostanza ha provocato il continuo ampliamento della discarica tanto che nei 20 anni di esercizio nel sito sono stati già interrati circa 1.000.000 di tonnellate di rifiuti E’ chiaro che tale situazione

sto ampliamento dell’impianto di compostaggio che, come più volte ribadito, è assolutamente INUTILE in quanto nelle tre discariche attive nel Molise sono già presenti impianti capaci di trattare i rifiuti organici di tutta la Regione. Ricordiamo che Venticinque milioni di euro erano stati messi in campo dalla Giunta regionale molisana per permettere ai Comuni del Molise di avviare o potenziare la raccolta differenziata, a detta dell’ assessore regionale alle Politiche ambientali,Vittorino Facciolla, nel suo intervento ad un workshop sul tema de “La raccolta differenziata: nuovo paradigma di sviluppo locale” nel 2014, bene che fine hanno fatto quei fondi? Perchè non viene messa in atto una vera raccolta differenziata?

non può continuare all’infinito e che non è più possibile tollerare il continuo ampliamento dell’impianto che già oggi copre una superficie di circa 15 ettari. Nel corso della visita si è verificato che l’attuale bacino di sversamento ha una durata residua di soli tre anni e pertanto è necessario DA SU-

BITO avviare in tutti i comuni interessati - COMPRESO CAMPOBASSO - una seria raccolta differenziata in modo da ridurre al minimo la quantità di rifiuti depositati in discarica. La situazione rilevata ha posto in evidenza che tutta l’area di Colle Santo Ianni è notevolmente com-

promessa dalla presenza della discarica e che non è più tollerabile un ulteriore ampliamento della stessa. Stante a tale evidenza il COMITATO, come già più volte ha espresso, si opporrà alla creazione di ulteriori bacini di sversamento nonché alla realizzazione del previ-

Il COMITATO INTERCOMUNALE PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE ha aderito alla campagna Nazionale Rifiuti Zero ed attuerà tutte le azioni necessarie per perseguire il fine del NON ampliamento della discarica fino ad arrivare alla chiusura, ricordando la collaborazione con i vari COMITATI in difesa dell’ambiente e della Salute e del Codacons Molise., e che soluzioni alternative esistono.

Truffe agli anziani, intensificate le azioni A seguito di alcuni episodi di truffe agli anziani verificatisi nei giorni scorsi in questo Capoluogo, la Polizia di Stato di Campobasso aveva intensificato, da diversi giorni, l’attività di prevenzione e controllo in ambito cittadino, predisponendo mirati servizi finalizzati a contrastare tale fenomeno. Ed è in tale contesto che l’impegno e la determinazione degli operatori della Squadra Volanti è stata premiata, cogliendo in flagranza un quarantunenne campobassano che è stato denunciato a piede libero per un tentativo di truffa in danno di una donna anziana. Particolari le modalità operative che hanno consentito di fermare l’uomo nel bel mentre poneva in essere i suoi intenti criminosi. Il predetto, infatti, non era passato inosservato ad un operatore delle Volanti che, libero dal servizio, si trovava nel parcheggio del centro commerciale “Monforte”. L’agente aveva

notato il soggetto che a bordo di un’auto si aggirava con fare sospetto nel parcheggio. Avvisati immediatamente i colleghi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, l’operatore si metteva a seguirlo nei suoi spostamenti fino a giungere al parcheggio di un altro supermercato in pieno centro cittadino. Qui, l’uomo – sempre “controllato” dall’agente di polizia – avvicinava una signora anziana e, con fare gentile, tentava di farle credere che, nel parcheggiare, gli era stato procurato un danno all’auto; all’atto della donna di chiamare qualcuno al telefono per farsi consigliare, il truffatore cercava di allontanarsi, ma veniva immediatamente bloccato dall’operatore della Volante che, avendo assistito a tutta la scena, poteva accertare di essere in presenza di un palese tentativo di truffa. L’uomo veniva quindi accompagnato in Questura per i consueti adempimenti di rito.

L’episodio, ancora una volta, testimonia la facilità con la quale le persone anziane possano essere obiettivi di tali fenomenologie di reati. L’invito che la Polizia di Stato rivolge agli anziani è di prestare la massima attenzione in quelle situazioni in cui sono particolarmente vulnerabili ed esposti agli atti criminali di persone senza scrupoli. Per evitare spiacevole sorprese bastano a volte piccole accortezze come , ad esempio, non dare confidenza agli sconosciuti per strada anche se si tratta di persone affabili e di aspetto distinto, non aprire la porta di casa a persone estranee, e soprattutto evitare in ogni caso di consegnare denaro o altri beni preziosi senza essere stati prima raggiunti da una persona di famiglia. E in primo luogo ricordare sempre che al minimo sospetto le forze dell’ordine sono sempre pronte ad intervenire per dare il massimo sostegno.



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Isernia

2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Isernia: Furti, droga, inquinamento ambientale ed altri reati, sei persone denunciate dai Carabinieri. Eseguiti anche numerosi sequestri e recuperata refurtiva Sei persone sono state denunciate dai Carabinieri nel corso di un’attività di controllo del territorio eseguita nelle ultime ore in varie zone della provincia di Isernia. Eseguiti anche sequestri di varia natura e recuperata refurtiva. Ad agire i militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro ed Agnone, affiancate da unità del Nucleo Investigativo. Nel capoluogo Pentro, i Carabinieri hanno denunciato un 40enne del posto, con a carico vari precedenti di reato. L’uomo si è reso responsabile del furto di un’autovettura lasciata parcheggiata dal proprietario nei pressi di un locale pubblico del centro cittadino. Alcuni posti di blocco istituiti nella zona hanno costretto il malvivente ad abbandonare l’autovettura e a dileguarsi. I militari però, in poco tempo sono riusciti ad identificarlo grazie al sistema di videosorveglianza ubicato nei pressi del locale e ad alcune testimonianze raccolte sul posto. L’auto, una BMW 320 D, è stata restituita al legittimo proprietario. E sempre nel centro cittadino, nei pressi della Stazione Ferroviaria, i militari hanno sorpreso un 20enne del posto, studente universitario, in possesso di un involucro contenente alcune dosi di hashish. La droga è fi-

nita sotto sequestro mentre il giovane dovrà rispondere di detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nei pressi di un cavalcavia della strada statale 85, i Carabinieri hanno scoperto e sottoposto a sequestro un’area di circa cinquanta metri quadri, adibita a discarica abusiva. Sul posto sono stati rinvenuti rifiuti speciali di varia tipologia, tra i quali anche alcune lastre di eternit. Ora le indagini sono tese ad identificare i responsabili dello smaltimento illecito. A Roccamandolfi, uno studente, 18enne del posto, è stato denunciato per mal-

trattamenti in famiglia. Secondo quanto accertato dai militari, il giovane in più circostanze, per futili motivi, avrebbe assunto atteggiamenti violenti nei confronti della madre, distruggendo tra l’altro suppellettili e complementi di arredo dell’abitazione. A Venafro, i Carabinieri hanno denunciato un 35enne del posto, in quanto sorpreso alla guida di un’autovettura nonostante fosse sprovvisto della prescritta patente di guida poiché revocata a seguito di gravi reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti, cui

lo stesso si è reso responsabile nel passato. Il veicolo è finito sotto sequestro. Ad Agnone, i Carabinieri hanno denunciato un 30enne della provincia di Foggia, in quanto resosi responsabile del furto di una tessera banco posta, asportata dall’interno di un’autovettura di proprietà di un pensionato del luogo. I militari sono arrivati alla sua identificazione anche grazie al fatto che il giovane, già con alcuni precedenti di reato a suo carico, eseguiva alcuni prelievi per una somma complessiva di circa duemilacento euro, presso uno sportello posta-mat, somma di denaro, che comunque veniva recuperata e restituita al legittimo proprietario. Infine nel corso di un controllo alla circolazione stradale, i militari controllavano un veicolo con caratteristiche tecniche difformi da quelle indicate sulla carta di circolazione. Si accertava altresì che la revisione del veicolo era stata comunque effettuata nonostante la presenza delle alterazioni accertate, e pertanto il titolare dell’officina meccanica autorizzata dalla motorizzazione civile, che aveva falsamente certificato la regolare revisione del veicolo, è stato denunciato per falsità ideologica. Il veicolo veniva sottoposto a sequestro.

Branco di lupi fa strage di pecore Il fatto registrato in Colle Vavuso nell’immediata periferia di Isernia ISERNIA. Notte killer per un branco di lupi che sempre più di frequente scendono dai monti per compiere razzie in pianura e nelle immediate vicinanze della città pentra. Dopo la visita ad un gregge nella frazione Colle Vavuso, al nord della città, registrata qualche giorno fa, ieri notte è stata una vera strage di pecore in contrada Tiegno, questa volta a sud

di Isernia. A farne le spese un allevatore che ha visto stamane al suo risveglio una vera mattanza, l’intero gregge di 26 pecore uccise dai lupi che nottetempo si sono introdotti nell’ovile da un lato della recinsione più debole e hanno dato sfogo al loro istinto. Sul luogo sono intervenuti in mattinata i veterinari della Asrem.

Il massimo esperto di fauna montana, il Veterinario Antonio Liberatore ha detto che si è trattato di un fenomeno di “surplus killing” i lupi hanno ammazzato per il gusto di farlo, per soddisfare il solo fabbisogno alimentare, potevano uccidere solo poche pecore. Per quanto concerne il branco di lupi, si parla di un numero di massimo sette esemplari adulti.

Il comune di Roccamandolfi recupera 176.000 euro dal parco eolico ROCCAMANDOLFI. L’amministrazione comunale di Roccamandolfi con delibera di giunta n.71 del 20/08/2015, ha approvato l’accordo transattivo con l’Enel Green Power S.P.A., società proprietaria della centrale eolica sita nel comune di Roccamandolfi in località “Serra Chiappuni”. La società – afferma il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – corrisponderà al comune entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo per le annualità di imposta 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 l’importo di euro 176.325 a titolo di maggiore ICI/IMU dovuto, il tutto comprensivo anche degli interessi legali maturati. La questione – continua il sindaco

lombardi – nasce da lontano, poiché la mia amministrazione già nel 2012 e nel 2013 aveva richiesto in numerose missive l’accatastamento del parco eolico per determinare l’IMU dovuto al comune, ma considerato che ai buoni propositi sempre mostrati dalla società, in più di due anni non seguì alcun fatto conseguenziale, decidemmo con delibera di giunta n. 48 del 23/06/2014 nell’esclusivo interesse dell’ente, di affidare un incarico legale agli avvocati F. Pettograsso e A. Carlo Magno per la vertenza di recupero crediti nei confronti di Enel Green Power S.P.A. Nell’aprile 2015 finalmente, in seguito al lavoro egregio dei nostri legali, il parco eolico è stato accatastato determinando così la sua rendita ca-

tastale necessaria ai fini del calcolo degli importi dovuti. Siamo riusciti – continua ancora lombardi – non solo a recuperare una cifra importante e utile per la nostra comunità, ma anche a garantire all’ente il canone dovuto (per il 2015 ad esempio è di altri 48.000 euro) per gli anni futuri e questa di sicuro rappresenta la notizia migliore. Consapevoli di non aver risolto tutti i problemi finanziari che attanagliano il nostro comune – conclude il sindaco – siamo sicuri di aver portato a compimento una buona pratica politico – amministrativa, che oltre a qualificare l’attività dell’amministrazione comunale porta degli indubbi benefici all’intera collettività.

A questo punto non è da escludere che alcune riprese diffuse sul web registrate nel centro storico di Isernia, nelle quali si vedevano alcuni lupi girovagare indisturbati qualche settimana fa, non possano riferirsi allo stesso branco che si è insediato in cerca di cibo nell’area limitrofa alla città e sta eseguendo stragi di ovini.

Parte La squadra del cuore La Squadra del Cuore ha spento quest’estate le sue prime dieci candeline. Dieci anni di attività intensa e benemerita con oltre 50 adozioni a distanza. In occasione del compleanno del sodalizio il Comune di Cerro al Volturno gli ha messo a disposizione una nuova sede accogliente e spaziosa. “IL MOLISE CHE VA”, puntata numero 227, in onda oggi alle 15,30 ed in replica dopo tutti i notiziari della sera trasmesso da TLT MOLISE, canale 14 in regione , 110 in Abruzzo e 614 a Foggia e provincia, ha realizzato un documentario sull’evento, ripercorrendo anche alcune tappe significative dell’associazione. In particolare il quadrangolare di calcio dell’estate scorsa organizzata dall’Aiga, Associazione Italiana Gio-

vani Avvocati, “L’Avvocato nel Pallone”, che vide protagonista anche “La Squadra del Cuore”. Nell’occasione Michele D’Alessio avvicinò il capitano della Nazionale Italiana Magistrati, il giudice Piero Calabrò, ed il Procuratore Generale della Cassazione – Sezione Penale , il molisano Mario Fraticelli. Ma tanti sono i protagonisti della puntata odierna de “IL MOLISE CHE VA”, dai vertici del sodalizio di Cerro al Volturo al vescovo di Isernia-Venafro, monsignor Camillo Cibotti, oltre naturalmente allo staff della squadra. Il programma farà scoprire anche quante sono, e sono tante, le persone che hanno risposto e continuano a rispondere all’invito alla solidarietà che parte da Cerro al Volturno.


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Termoli

2 settembre 2015

Se la centralina diventa discarica La piccola struttura che rileva i dati ambientali circondata dai cartoni TERMOLI. Un pezzo di denuncia su una situazione di degrado urbano tutto sommato contenuta nell’ampiezza, pochi cartoni, non sarebbe giustificata come apertura del portale, ma attenzione, il fatto che l’immondizia sia stata scaricata nel perimetro della centrale di rilevamento della qualità dell’aria dell’Arpa Molise è tutto dire. Da qui la necessità di una scudisciata e di non poco conto, poiché Comune di Termoli, con l’assessorato all’Ambiente e il nucleo ecologico della Polizia municipale, i tecnici del-

l’Arpa Molise di stanza in città e la stessa Teramo Ambiente hanno permesso che un’oasi urbana riservata a farci sapere quanto inquinamento ci sia o meno sul territorio divenga quasi discarica abusiva sotto mentite spoglie. Ma possibile che non si riesce a instradare sui giusti binari coloro che pensano di potersi disfare di tutto a ogni ora e in qualunque luogo? Attendiamo una risposta ufficiale, perché l’immagina conferita alla città di Termoli questa estate 2015 sotto il profilo ambientale non ci è affatto piaciuta.

Incendio lambisce il Lido Attimi di paura a Campomarino per le fiamme vicine alle abitazioni CAMPOMARINO. Un piano per la gestione e la manutenzione delle aree verdi potrebbe essere un deterrente per scongiurare il rischio di incendi in prossimità delle abitazioni al Lido di Campomarino. Momenti di apprensione nel tardo pomeriggio di ieri in una delle traverse di via Kennedy, una delle

strade più importanti del borgo turistico più a Sud del Molise. Le fiamme hanno però interessato vegetazione spontanea e selvaggia che si trova a poca distanza dagli insediamenti turistici e residenziali, da qui l’allerta scattata e l’intervento repentino dei Vigili del fuoco di Termoli e dei volontari del Cvp di

Campomarino. L’emergenza è rientrata piuttosto velocemente, impedendo così al fuoco di ampliare il proprio fronte e avvicinare le abitazioni. In realtà il pericolo è derivato anche dal fatto che si sono bruciati alcuni lampioni e c’era una bombola di gas surriscaladatasi altrettamento pericolosamente

Cassa in deroga, sospiro di sollievo Sono state pagate le indennità di cassa integrazione a 300 lavoratori dell’area termolese TERMOLI. Un’estate con un sospiro di sollievo di carattere finanziario quello dei quasi 300 lavoratori che hanno usufruito dell’accesso alla mobilità in deroga nel bacino di Termoli. Per loro sono state pagate almeno 10 delle mensilità relative all’annualità 2014, una boccata d’ossigeno dopo mesi di aspettative e incertezze legate alla copertura e all’applica-

zione della normativa. L’auspicio è che per il 2015 non si dovrà attendere il prossimo anno. Merito alla celerità delle procedure disposte presso l’agenzia Inps, a quanto ci hanno riferito alcuni beneficiari, che dal momento in cui la Regione ha dato il via libera ha fatto il possibile per erogare i fondi nella maniera più spedita possibile

Fiat, nuove assunzioni A determinarle, il maggior volume produttivo per il nuovo cambio TERMOLI. Ancora notizie positive sul fronte occupazionale allo stabilimento Fca di Rivolta del Re, a Termoli. Al rientro dalle ferie ci sarà una ulteriore iniezione di nuovi posti di lavoro. A determinarla la richiesta di un maggior numero di volumi produttivi per il cambio 510, nelle Ute 204 e 205. Nel corso della riunione odierna col capo del personale, il segretari di Fim-Cisl Riccardo Mascolo e Uilm Antonio Di Pardo, hanno espresso una richiesta – condivisa anche dal segretario Fismic Gianni Mercogliano – di richiamare in servizio almeno 15 dei lavoratori interinali di bacino che avevano perso il posto a causa della crisi e della successiva cassa integrazione che ha interessato il Termoli Plant. L’Azienda che in un primo momento aveva ipotizzato un trasferimento interno dalle linee dei motori a quella delle trasmissioni, anche coinvolgendo i neo assunti attual-

mente impegnati nella formazione professionale, ha accolto il suggerimento prezioso delle parti sociali partecipative e già dalle prossime ore farà rientrare questi ragazzi, for-

nendo loro nuove prospettive. Soddisfazione da parte delle organizzazioni sindacali metalmeccaniche per l’apertura concessa dalla dirigenza di fabbrica termolese.


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Termoli

2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Gli rubano il borsello ma se lo riprende

L’uomo riesce a strapparlo al ladro sferrandogli un pugno al volto TERMOLI. Mai poggiare borsello o portafoglio all’esterno della propria auto in una strada affollata. C’è sempre qualche manolesta pronta ad agire. Ad accorgersene un uomo che stava provvedendo nei pressi del mercato settimanale del martedì, poco prima di mezzogiorno, a cambiare uno pneumatico alla sua vettura.

Ha depositato il borsello sul cofano e qualcuno l’ha adocchiato in via Polonia. Due ceffi, uno al volante e l’altro a rimanere in macchina pronto a fuggire. Così, in modo lesto, ma non lestissimo, il ladro preleva il borsello e fugge via, ma il derubato con la coda dell’occhio si avvede del furto e inizia a rincorrere il ladruncolo, lo raggiunge mentre

sta salendo in auto per dileguarsi, gli riesce a sottrarre, riappropriandosene, il borsello con soldi, documenti e quant’altro. Ma non solo, ha anche assestato un bel cazzotto in faccia a chi ha tentato di depredarlo. Incassato il pugno, non c’è stata reazione e l’aspirante e gabbato furfante è fuggito via col suo complice al volante.

Parte l’attività del Gruppo costiero Termoli e Montenero di Bisaccia in prima fila ma anche Campomarino TERMOLI. Termoli e Montenero di Bisaccia in prima fila ma con esso anche Campomarino e l’istituto zooprofilattico. Prende il via così l’attività del Gruppo d’azione costiera molisano. A rappresentare il Comune di Termoli è l’assessore Vincenzo Ferrazzano che afferma: “oggi c’è una riunione del comitato promotore per la costituzione del Gruppo di azione Costiera Molise. Questo, più semplicemente chiamato Gac, è composto da una parte pubblica e una privata. La realtà, per la parte pubblica, è composta dai Comuni di Termoli, Montenero che sono stati promotori di questa ini-

ziativa ma anche Campomarino e l’Istituto Zooprofilattico. Oggi prenderemo in considerazione la bozza di statuto che poi dovrà essere approvata dai vari consigli comunali e dalla direzione dell’istituto Zooprofilattico; successivamente, una volta che lo statuto sarà approvato, procederemo per quello che riguarda i partner privati che rappresenteranno il 60% dell’organismo”. Il Gac, frutto della condivisione d’intenti con i comuni e le realtà del Basso Molise, rappresenterà uno strumento concreto per poter utilizzare i fondi europei, soprattutto nel settore della pesca, ma sarà anche una realtà importante per promuovere l’intero territorio.

Disinfestazione, i nuovi orari Il Comune di Termoli ha predisposto i servizi per la sanificazione del territorio TERMOLI. Si prosegue con l’attività di disinfestazione adulticida delle diverse aree della città; il nuovo trattamento sarà effettuato nella notte compresa tra martedì 1 e mercoledì 2 settembre, a partire dalla mezzanotte con inizio dalle

frazioni – zone periferiche per poi trattare il centro cittadino del comune di Termoli. Ai cittadini si raccomanda di seguire le seguenti precauzioni: 1. Non sostare in ambienti aperti durante e dopo il trattamento; 2. Tenere le fi-

nestre chiuse; 3. Tenere gli animali domestici riparati; 4. Evitare di stendere la biancheria; 5. Evitare di lasciare derrate alimentare sui balconi; 6. Evitare parcheggi di autovetture o altri mezzi che possano ostacolare le operazioni di disinfestazione.

Gtm, vogliamo gli stipendi” La Cgil torna alla carica a sostegno dei lavoratori dell’azienda di trasporto TERMOLI. Torna alla ribalta la vertenza Gtm. Dopo la lettera inviata dal delegato Cristino Lepore, di nuovo sugli scudi ieri mattina la Filt-Cgil, stavolta per firma del segretario generale Giorgio Simonetti. Quest’ultimo ha scritto al sindaco Angelo Sbrocca, al governatore Paolo di Laura Frattura, all’assessore regionale Pierpaolo Nagni e anche alla stessa Gtm, oltre che al prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna. “Con lettera del 26 agosto scorso abbiamo sollecitato il pagamento da parte della Gtm degli emolumenti arretrati, riferibili alla mensilità di luglio e, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza, agosto 2015. In risposta alla nostra nota è seguita una missiva della Gtm inviata, solo per conoscenza, alle organizzazioni sindacali, con cui la Società, nel ricostruire il deliberato regionale e le conseguenti dinamiche che hanno generato la posizione creditoria della Gtm (almeno a suo dire), richiedeva il saldo delle proprie spettanze. Ora è evidente che qualunque sia la motivazione che ha generato tale patologica situazione obbligatoria, sta di fatto che i crediti retributivi non possono essere ulteriormente procrastinati, ciò sia in ragione della natura dei

suddetti crediti ma anche dell’allarme sociale generato dalla situazione di difficoltà in cui versano i dipendenti. Pertanto

chiediamo un incontro urgente al fine porre rimedio a tale criticità”.



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Opinioni di emilio Izzo Sembra fantasia ma sembrerebbe vero! Un tratturo, bene archeologico, bene dello stato, tutelato con decreti specifici, oggi come ieri, sarebbe sotto l’attacco di amministrazioni pubbliche! Nonostante l’introduzione, con D.LGS n. 42 del 2004, del Codice dei Beni Culturali che all’art.10, comma 1, reciti “Sono Beni Culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”, nonostante all’art.20 comma 1 reciti ”I Beni Culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”, nonostante all’art.142, lettera m, dichiari tra le aree tutelate per legge “ le zone di interesse archeologico alla data di entrata in vigore del presente codice”, nonostante all’art. 146, comma 1 reciti “I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, a termini dell’art.142 o in base alla legge, a termine degli articoli 136, 143, comma 1, lettera d), e 157, non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione”, nonostante l’articolo 4 della L.R. n.9 del ’97 ricorda che “Le amministrazioni interessate a titolo gratuito di suoli tratturali, su cui insistono opere pubbliche o di pubblico interesse, ivi compresi anche aree residuali non altrimenti utilizzabili, all’interno del centro abitato, costruite anteriormente all’entrata in vigore della legge regionale n.9/97, possono acquisire le aree di stretta pertinenza per l’utilizzo dell’opera, salvaguardando comunque la continuità del percorso tratturale o recuperandola con possibili varianti”, nonostante la L.R. 19/2005 abbia tra gli obiettivi riportati all’art.1 il “favorire le azioni di valorizzazione, promozione e tutela del patrimonio tratturale regionale e della civiltà della transumanza”, nonostante i tratturi siano candidati come patrimonio UNESCO, nonostante esistano progetti europei di salvaguardia dei tratturi con l’Italia e il Molise in bella mostra, nonostante i tratturi siano stati portati all’Expo di Milano in rappresentanza della cultura molisana, sembrerebbe che in un comune della provincia di Isernia (che a breve sarà reso noto) il sindaco e la sua amministrazione avrebbero deciso che, nonostante sul tratturo Celano-Foggia insista già un campo di bocce (!) (che sarebbe il caso di rimuovere), parimenti a tante altre schifezze sorte nel tempo sul tracciato tratturale, vorrebbero addirittura realizzare un porticato e una copertura a difesa dello stesso! Una piscina, no?! Ovviamente osceno ma non meno del resto della retroscena che ci si accinge a raccontare. Intanto è il caso ricordare che tale citata straordinaria opera godrebbe di un finanziamento

2 settembre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Un attacco pericoloso ai Tratturi

regionale pari ad euro 64.000 che, oltre a servire ad oltraggiare eventualmente un tratturo, risulta essere poco rispettoso dei tanti lavoratori messi per strada senza godimento alcuno! Ebbene, il comune, una volta accertato il finanziamento, si sarebbe adoperato da subito per la richiesta di rinnovo di concessione del tratto tratturale ad esso assegnato ai sensi della legge regionale n.9 del ’97 e dell’istituzione del Parco dei Tratturi, il quale, all’art.5 del suo regolamento dell’8 gennaio del 2003, n.1 riporti “in caso di interruzione del tracciato tratturale a seguito di individuazione di aree irrimediabilmente compromesse, i comuni, al fine di salvaguardare la continuità del percorso, segnalano alla regione terreni pubblici o privati per l’eventuale acquisizione al Demanio regionale – ramo tratturi a prezzi unitari e non superiori a quelli quantificati ai sensi del presente articolo. Le determinazioni per l’acquisizione dei suoli segnalati saranno attivate dalla regione Molise che sosterrà anche i relativi costi complessivi”, come peraltro già riportato nel Regolamento Regionale dell’11 febbraio del 2000, n.1. Tale rilascio di concessione, parrebbe (condizionale d’obbligo nella giungla della burocrazia) di competenza della Soprintendenza Archeologica e, parrebbe (ma

forse qui il condizionale è esagerato) che, la medesima abbia dato parere favorevole al rinnovo. Ovviamente parliamo di concessione del suolo (giammai di approvazione del progetto di copertura che, invece, è di competenza della Soprintendenza per i Beni Paesaggistici), secondo quanto stabilito dalle leggi su citate. In questa fase ci sarebbero, se accertate, situazioni che dire di imbarazzo (molto più appropriato sarebbe parlare di penale) sarebbe molto riduttivo! Infatti, l’istruttoria della pratica della richiesta di concessione pare sia stata istruita da un funzionario della Soprintendenza Archeologica del Molise il quale, guarda caso, pare coincida con un componente della maggioranza del comune interessato!!!!!!!!! Se venisse confermata questo fatto preoccupante, anche un bambino capirebbe che il funzionario in questione, oltre che essere in palese conflitto di interesse, sarebbe anche in situazione di dolo, avendo saputo sin dall’inizio, in quanto amministratore comunale, dell’esistenza di un progetto edificatorio sul suolo tratturale medesimo! Una volta acquisito l’insperato (!) parere, l’amministrazione in questione avrebbe ricevuto, inopinatamente, anche il parere favorevole della regione! Ma va?! E certo, la medesima probabile concessionaria del finanziamento, come avrebbe potuto togliere con la mano sinistra ciò che probabilmente aveva elargito con la destra! Ma, ci piace ricordare, che la regione ha emanato la legge n.9 del 97, così come si vuole sottolineare quanto si prescrive in essa! C’è aderenza tra soggetto politico e tecnico? Il politico sa di stare a dare finanziamenti per opere che non possono essere eseguite secondo una legge da essa stessa emanata?! L’apparato tecnico sa di questa legge? Se sì, come avrebbe potuto dare parere favorevole?! Interrogativi, nient’altro che stupidi inquietanti interrogativi!

Ma non finisce qui! Registrati con soddisfazione i primi pareri favorevoli, l’amministrazione comunale avrebbe inoltrato alla Soprintendenza per i Beni Paesaggistici il progetto vero e proprio, per intenderci quello delle pensiline e delle coperture. Come si vuole e si pretende dalle stanze del rispetto delle leggi, il progetto pare sia stato bocciato in quanto in totale contrasto con le norme e gli articoli di cui sopra. Lineare, giusto, atteso dai più. Dai più, appunto, non dal comune interessato! Sembra infatti che il sindaco e la sua cordata avrebbero, tra i fumi della rabbia e dell’arroganza, chiesto lumi al soprintendente. Inutile soffermarsi sulla ipotizzata risposta del dirigente a tale scomposta reazione: negativa, scontata e dovuta. Ma niente, il sindaco ed i suoi sodali, non soddisfatti, evidentemente, avrebbero preso carta e penna e, unitamente ad altri molto amichevoli sindaci, avrebbero inoltrato la loro protesta alla Soprintendenza in questione ed al superiore ministero! Ma, pensate l’ardire del potere dove arriverebbe! La nota piuttosto che interessarsi del diniego, pare che chiedesse alle strutture interessate di rimodulare le aree territoriali di competenza dei funzionari preposti all’istruttoria dei pareri paesaggistici!!!!! Questo passaggio sarebbe di una gravità assoluta, chiarissimo anche per i meno avvezzi! Ma mica finisce qui! Sembra che non si sia voluto tirare indietro da questo “prezioso contributo istituzionale” neanche il presidente della provincia di Isernia, il quale sembra che abbia sottoscritto l’edificante nota rimasta giustamente inascoltata dalla Soprintendenza e dal Ministero! E pensare che alcuni di questi “paladini”, sindaco del comune interessato compreso, pare aderiscano con le loro amministrazioni all’ASSOMAB, Associazione che tra i suoi obiettivi, tra le altre cose, ha la tutela delle valenze paesaggistiche e storiche dei luoghi! Di quali?! Mi piacerebbe essere smentito da chiunque degli attori di questa presunta schifezza, specialmente dagli irriducibili. Infatti, dopo i primi incauti approcci all’iniziativa del comune interessato direttamente, sembrerebbe che un buon 2/3 dei firmatari della presunta violenta nota, abbia fatto ritorno sui propri passi, forse capendo, dopo aver azionato il cervello, la gravità di ciò che avevano con ogni probabilità sottoscritto. Meglio tardi che mai, magari una nuova nota di chiarimento e scuse sarebbe opportuna. Rimarrebbero isolate nel loro testardo ed inaudito comportamento, il comune capofila ed altre due o tre amministrazioni comunali, forse non ancora lucide per comprendere fino in fondo cosa avrebbero messo tragicamente in atto! Adesso però, forse sarebbe il caso che, chi di dovere, accerti tutte le eventuali responsabilità e ristabilisca la giustizia e la legge a difesa del bene pubblico e collettivo. Si resta in attesa di chiarimenti o eventuali smentite.

*Segretario Regionale UILBACT Molise


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