TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 2 - doMenica 4 gennaio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Giuseppe Astore
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Astore. L'ex senatore, dopo un lungo periodo di silenzio, ha ritenuto di dovere rispolverare il suo cavallo di battaglia legato alla sanità. Lo ha fatto proprio mentre da Roma, per l'ennesima volta, il Tavolo tecnico ha sottolineato la necessità di commissariare il presidente Frattura. Del resto, nessun atto programmatico è stato impostato in questi due anni e il deficit è andato aumentando incidendo pesantemente sui cittadini molisani. E' ora che ci pensi qualcun altro a mettere in pratica provvedimenti seri.
Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo
Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. Sulla questione della Gam e dello Zuccherificio da destinare nelle mani della società Aria Food, non ha ancora espresso una sola parola. Ci si sarebbe atteso ben altra posizione, da parte di un esperto di materie di politiche industriali come l'assessore. Al contrario, il silenzio preoccupa quanti si sarebbero attesi un suo intervento per chiarire i termini delle vicende che non appaiono, al momento, ben delineati in virtù del fatto che non è certo il futuro lavorativo per i molisani.
Prodotti Molisani in vendita Servizio a pagina 3
Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 4 gennaio 2015
Intorno alla vessata questione dell’autonomia regionale la solita tiritera tra i favorevoli e i contrari
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire L’Ordine dei giornalisti del Molise e l’Associazione degli ex consiglieri regionali volevano riaprire il confronto sul tema, sull’abbrivio degli ultimi orientamenti del Governo che punta a ridurre Regioni a 12 o 5 La perdita dell’autonomia istituzionale sembra un argomento nuovo ed attuale, ma è vecchio e ampiamente trattato. Il tentativo di rimetterlo in circolo a pochi giorni dalla fine dell’anno 2014 è valso a rafforzare e a ispessire le problematicità che l’anno s’è portato appresso senza risolverne alcuna. Un copione da recitare, nient’altro che una recita. In cui si sarebbero cimentati vecchi e nuovi cultori degli ordinamenti istituzionali e costituzionali. Il Molise al centro del suo destino, in un contesto in cui il risorgente statalismo ha già procurato ferite profonde alla sua autonomia, ma ha anche aiutato a capire meglio, e approfonditamente, l’approssimazione culturale, la inconsistente responsabilità politico-istituzionale e il vuoto amministrativo espressi dalla classe dirigente, spingendo non pochi molisani a considerare salvifica la eventuale sparizione della ventesima regione italiana: cancellata o aggregata che sia. Una classe dirigente imbelle, non ha saputo impiantare un modello amministrativo capace di esaltare le risorse finanziarie che non sono mancate; non ha realizzato un sistema produttivo incentrato sulla valorizzazione delle vocazioni territoriali e su prodotti altamente selezionati e competitivi; non ha difeso i valori naturali, ambientali, storici e culturali che appartengono al Molise, e solo ad esso. Una classe politica imbelle, s’è adagiata sul terreno della generalizzazione, ha ingolfato il carrozzone del clientelismo, ha badato a se stessa e a come rendersi autonoma (essa) da ogni vincolo economico, morale e legale. Lo sfacelo
che n’è seguito non poteva che essere la naturale conseguenza. E con esso la giustificazione politica e amministrativa di poterne fare a meno. Anzi, di doverne fare a meno. Eppure ci sono stati amministratori regionali accorti e illuminati, che hanno dato con largo anticipo l’allarme sulla inevitabilità del declino regionale (politico e istituzionale), qualora non si fosse corsi, tutti, immediatamente, a modificare l’andazzo. Tra questi, in veste di Cassandra, il consigliere regionale di sinistra: Domenico di Lisa. Delle sue riflessioni politico/amministrative diamo alcuni stralci, i più significativi: “C’è, fuori dal Palazzo, la consapevolezza della drammaticità della situazione e la convinzione della
necessità di un profondo e vero cambiamento in assenza del quale il destino del Molise è segnato. Il rischio è che la crisi strutturale sfoci in un vero e proprio processo di deindustrializzazione, estremamente pericoloso. Sono molti gli elementi che lasciano intravedere questo pericolo. La situazione del settore sanitario è drammatica per la ingente mole di debiti che accumula ogni anno e questo Governo, questa maggioranza, questo Consiglio sono incapaci di fare scelte adeguate per porvi efficace rimedio. Maledettamente concreto è il rischio di bancarotta della Regione”. E ancora: “Abbiamo bisogno di un grande sforzo collettivo che faccia leva sull’orgoglio di essere e voler restare una regione dotata di propria
autonomia, sulla moli sanità, in grado di coinvolgere pienamente le istituzioni, le forze politiche, le forze sociali ed economiche, le associazioni, i cittadini, per tentare di ridisegnare e progettare una regione moderna ma fortemente ancorata ai propri valori, capace di darsi un assetto istituzionale efficiente, funzionale agli interessi collettivi e non a logiche di potere. Non è ulteriormente rinviabile un processo di semplificazione e sfoltimento istituzionale anche perché alla pesante e costosa bardatura istituzionale non fa riscontro efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Più di qualcuno ritiene di affrontare e risolvere il problema dell’autonomia immaginando una modifica degli attuali confini regionali che
dovrebbero ricomprendere comuni del beneventano e del foggiano (l’antico Sannio) e forse anche del chietino. L’operazione a mio parere rappresenterebbe una inutile scorciatoia poiché servirebbe semplicemente da alibi a chi si rifiuta di affrontare il problema di ridisegnare e progettare una regione moderna ma fortemente ancorata ai propri valori. Ma ammettiamo pure per un momento che questa operazione possa essere portata a termine: non si giustifica una regione di 300.000 abitanti ma neanche una di 400.000. Perciò bando a queste fantasie e mettiamoci a lavorare seriamente per trasformare la regione che c’è. La portata e la radicalità delle scelte da fare è tale che gli altri livelli istituzionali e tutti i soggetti sociali devono essere coprotagonisti del processo di definizione e costruzione della nuova impalcatura istituzionale. Dobbiamo superare il localismo e costruire una classe dirigente adeguata, consapevole, preparata ad affrontare le nuove sfide che la globalizzazione ci pone di fronte. Solo un salto di qualità della classe dirigente potrà assicurare anche una maggiore governabilità e scongiurare la perdita dell’autonomia della Regione”. A questo intervento molti avrebbero assentito e applaudito, convinti che fossero riflessioni immediate, ignorando che sono state rese nel corso di una seduta del consiglio regionale del 2003. Parole al vento, si dirà. Ma non andate disperse, dato che sono maledettamente di attualità. Dardo
Buon Anno di Sergio Genovese
Con la zavorra dei panettoni ingurgitati e le orecchie tormentate dai “vitelloni” che non possono rinunciare all’estasiante effetto di un tric / trac esploso sotto il mento, il lettore mi permetta di fare vaticinio di auguri, per certi versi inviati al contrario, anzi ai contrari. Allora comincio: BUON ANNO a tutti quei vigili urbani di Roma ammalatisi l’ultimo giorno dell’anno ma soprattutto a quei medici di famiglia compiacenti che hanno dichiarato il falso. BUON ANNO ai sindacati dei medici che tirati in ballo sono insorti per affermare che i propri iscritti sono rigorosamente professionali e mai nella loro vita hanno certificato una malat-
tia che non esisteva. BUON ANNO alla Cisl e alla Uil che hanno preso le difese dei vigili urbani per proteggere le tessere e quindi gli incassi nella conferma che il Sindacato spesso invoca i diritti ma dimentica i doveri dei lavoratori. BUON ANNO a tutti quei Sindacalisti che si “incazzeranno” per la precedente affermazione urlando a tutti che il sottoscritto è in regime di farneticazione. BUON ANNO a tutti quei lavoratori che in permesso per le Assemblee Sindacali delle proprie Amministrazioni vanno a passeggio per la città mentre lo Stato riconosce quel diritto ma soprattutto lo finanzia. BUON ANNO a tutti quei lavoratori ( per fortuna non tutti) titolari dei diritti della legge 104 che per tre giorni al mese possono assentarsi dal lavoro per assistere un proprio congiunto ammalato, anche di terzo grado, ma che in quei giorni si dedicano più allo shopping che alla amorevole cura dello stesso con-
giunto. BUON ANNO a tutti i cittadini che si sono lamentati dell’inefficienza del servizio di sgombero della neve ma che allo stesso tempo quando si tratta di tutelare il decoro della propria città, anche della semplice carta da non buttare a terra, tutto gli è consentito e non meritevole di scomunica. BUON ANNO a tutti quei giovani che insultano Via Ferrari in Campobasso, se il futuro e nelle loro mani, quelle stesse che si liberano di bicchieri e di bottiglie con l’intento di dimostrare che la legge della inciviltà è quella che vince, allora siamo senza futuro. BUON ANNO a quei ragazzi che imbrattano i muri soprattutto quelli ripuliti da poco, il loro disinteresse per i sacrifici che le famiglie sostengono per avere la propria casa in ordine, per nefandezza e stoltezza, è parallela a tutti quegli imbecilli ( impossibile non ritenerli tali) sostenitori che quel vandalismo è arte non compresa. BUON ANNO a tutti coloro che alla dire-
zione di una qualsiasi Amministrazione o Associazione, organizzano, per evidente patologia edonistica, una conferenza stampa al giorno .( dalle nostre parti ne sono parecchi) BUON ANNO a tutti quei giornalisti locali ( troppi? pochi ?) che in relazione a particolari “ aromi” cambiano opinioni sulle persone : prima valorizzati, vezzeggiati e persino idolatrati, poi abbandonati e disprezzati. BUON ANNO a tutti quei giornalisti locali ( troppi? pochi ?) che si “incazzeranno” per questa affermazione poichè infarcita di malignità e priva di fondamento. BUON ANNO a tutti i componenti del mondo Scuola ( troppi? pochi ?) che vivono le proprie giornate lavorative da impiegati e non da educatori con l’ ambizione di lasciare tracce di positività nei ragazzi. BUON ANNO al tutto il resto della truppa nella speranza che il duemilaquindici non sia peggiore del duemilaquattordici.
TAaglio lto
3 4 gennaio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Gam, ‘Aria Food’ o fritta?
La svendita dei marchi pollo Arena rischia di aprire una polemica sul piano industriale presentato CAMPOBASSO. In mano alla Regione Molise, con parere favorevole dell’ad di Gam, Nicola Baranello, c’è il piano proposto da Diego Volpe Pasini per l’acquisto dell’azienda avicola matesina. Ma sarà la proposta adatta per l’azienda avicola? E l’altra situazione in essere allo Zuccherificio del molise dove sempre la stessa società ha mostrato interesse avrà le necessarie garanzie economiche per il rilancio dell’attività? Sono questi gli interrogativi manifestati in queste ore anche alla luce delle modalità di vendita dei marchi Pollo Arena che secondo il piano concordatario dovevano vale 3,6 mln di euro sono stati ceduti a 170 mila euro. Qualcuno sperava che comprassero l’azienda invece come già detto da mesi hanno comprato il marchio e lasciato il carrozzone vuoto agli azionisti. I marchi sono stati acquistati da Aria food e l’ufficializzazione è stata effettuata dallo stesso Volpe Pasini il 19 dicembre. L’acquisto dei marchi non è avvenuto tramite asta, chissà perchè? E per lo Zuccherificio del Molise le cose non appaiono migliori anche perchè la stessa azienda avrebbe
proceduto alla vendita dello zucchero dietro la certezza del pagamento dell’energia elettrica che dovrà aversi entro il prossimo 15 gennaio. Eppure il piano presentato si proponeva il ripristino dell’intera filiera avicola molisana entro 3 anni, produzione a regime di 550mila polli a settimana con un fatturato annuo di 108 milioni di euro, impegno all’assunzione di un numero di dipendenti all’incirca pari agli attuali.
La proposta prevede una prima fase di avviamento ed una fase di regime. “La fase intermedia - ha spiegato Baranello nella sua relazione alla giunta regionale - sarà impegnata da Aria Food nell’avvio della cosiddetta filiera ridotta, per mettere a frutto i 24/36 mesi che separano dalla messa in funzione dei nuovi siti produttivi”. In questa prima fase la società subentrante prevede di fare investimenti per quasi due milioni di euro: gestirà per tre anni lo stabili-
mento incubatoio e si impegna ad effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria “indifferibili ed estremamente urgenti”; previsti anche i riavvii dell’allevamento di pollastre ed ovaiole e dell’ attività di macellazione con la messa in funzione di un macello provvisorio a circa 80 chilometri da Bojano (qui per 24 mesi saranno impiegate fino a 35 persone che sono attualmente in cassa integrazione). Dopo la prima fase Aria Food passerà a realizzare il nuovo assetto.
Spesa sanitaria, Molise ultimo CAMPOBASSO. “Regione che vai, spesa sanitaria che trovi”, verrebbe da dire questo quando, a leggere i dati diffusi dal sito soldipubblici.gov.it, elaborati dall’Adnkronos, trapela il quadro dell’intera Nazione. Così, capita che esistono regioni in cui si spende il triplo ed altre in cui la spesa è quasi definibile “irrisoria”. “Mantenere” le ex Asl e gli ospedali diventa così quantomeno vario di regione in regione al punto che poste al confronto, Lazio e Campania nei primi 11 mesi dell’anno si sono visti investire, in trasferimenti pro capite, 2.044,99 euro contro i 659,2 euro: semplicemente il 210,2% in più per un totale di trasferimenti correnti alle aziende sanitarie che sarebbero arrivati a 67,3 miliardi di euro, per un costo pro capite medio di 1.123,9 euro. Per quanto concerne le aziende ospedaliere, invece, si è arrivati a 12 miliardi, per una spesa pro capite di 200,49 euro. Ma come si colloca il Molise?
Per le aziende ospedaliere, la nostra regione è all’ultimo posto con 462,6 milioni, preceduto dalla Basilicata che, a dire il vero, propone quasi il doppio con 857 mln e dall’Umbria con 1.154,6 mln. Nella lista dei trasferimenti ospedalieri, inoltre, la nostra regione è ancora all’ultimo posto con 20,8 mln, preceduta ancora una volta dalla Basilicata con 137,9 mln e dalla Liguria con 204,5 mln. Sempre dall’Adnkronos, passando alla spesa pro capite ospedaliera più elevata, si rivela che quella dell’Umbria, con 505,09 euro, è la più elevata, seguita dal Piemonte (349,72 euro) e dall’Emilia Romagna (348,87 euro). Ultima regione è ancora il Molise con 66,52 euro che dimezza i 130,64 euro della Liguria.
Province, i dipendenti temono per il futuro Non sono chiare le norme per il loro spostamento a Regione e Comuni CAMPOBASSO. Preoccupazione è stata espressa dai dipendenti delle Provine di Campobasso e Isernia per il futuro. Arriva dopo due anni la mobilità per i dipendenti delle Province che non si riusciranno a ricollocare in altre amministrazione. Lo prevede il testo del maxiemendamento alla legge di Stabilità secondo cui per due anni i dipendenti manterranno il loro posto di lavoro con la ricollocazione presso altre amministrazioni, e dal 2017 per chi non avrà trovato una nuova collocazione scatterà la mobilità. "Al 31 dicembre 2016, nel caso in cui il personale interessato ai processi di mobilità non sia
completamente ricollocato, presso ogni ente di area vasta, ivi comprese le città metropolitane, si procede, previo esame congiunto con le organizzazioni sindacali che deve comunque concludersi entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, a definire criteri e tempi di utilizzo di forme contrattuali a tempo parziale del personale non dirigenziale con maggiore anzianità contribuiva. Esclusivamente in caso di mancato completo assorbimento dei soprannumeri e a conclusione del processo di mobilità" interna, scatterà la mobilità con l'80% dello stipendio, si legge nella norma".
Eppure, il precedente governo aveva pensato di rivedere il modello, ma non di smantellarne la struttura col rischio di spalmare competenze e dipendenti su Regioni e Comuni, facendo lievitare i costi. Invece di provare a rendere le province più leggere ed efficienti, ha prevalso l’idea di svuotarle del tutto e farle diventare inutili. E pure assai poco democratiche. Perché i nuovi vertici non li ha votati nessuno. Non per astensione, malavoglia al voto, ma perché era vietato nelle cosiddette “elezioni di secondo livello”, cioè sindaci che eleggono uno di loro in Provincia o nelle Città metropolitane.
Le vecchie strutture dell’azienda saranno abbandonate e sarà realizzato un nuovo sito produttivo: il Comune di Bojano ha offerto la possibilità di un insediamento in una nuova area industriale attrezzata adiacente alla attuale struttura del macello. I tempi previsti per la messa in funzione sono fissati entro la fine del 2017 per un costo complessivo superiore ai 31 milioni di euro. I lavoratori assunti a regime saranno 289 a tempo indeterminato e 64 avventizi. Nella sua proposta Aria Food chiede alla Regione Molise “di programmare l’allocazione di risorse, all’interno nel Psr per il periodo 2015-2017, che prevedano contributi a fondo perduto pari ad almeno il 50% della somma degli investimenti, per un importo almeno pari a 16 milioni di euro; di agevolare il raggiungimento attraverso accordi sindacali, dell’obiettivo condizionante di riduzione dei costi del lavoro del 20% nonché dei benefici per sgravi contributivi derivati da assunzione da liste di mobilità o strumenti equivalenti”. Dal Piano alla realtà, però, sembra passare molta acqua sotto i ponti.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 4 gennaio 2015
Dispersione scolastica, Molise non male I dati pubblicati dalla rivista Tuttoscuola pongono la nostra regione tra le migliori CAMPOBASSO. La rivista Tuttoscuola ha recentemente prodotto un voluminoso dossier sulla dispersione scolastica in Italia. Da esso emerge che negli ultimi 15 anni quasi 3 milioni di ragazzi italiani iscritti alle scuole superiori statali non hanno completato il corso di studi. Rappresentano il 31,9% dei circa 9 milioni di studenti che hanno iniziato in questi tre lustri le superiori nella scuola statale. In sostanza uno studente su tre si è “disperso”. La dispersione scolastica fa rima con disoccupazione. Infatti coloro che non finiscono il percorso scolastico si ritrovano, quasi tutti, tra i Neet: i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non fanno formazione o apprendistato. L’Istat li valuta in 2,2 milioni, pari al 23,9% di quelle classi di età. Tra le regioni, l’Umbria con un tasso di dispersione del 18,2% ha la situazione migliore, seguita da Marche e dal Molise con il 21,1%, tradizionalmente poco dispersiva. Sono 715 gli alunni molisani che, nel quinquennio, hanno smesso di frequentare le scuole superiori. Per questi ragazzi è stata una svolta ne-
gativa nella propria vita (anche nel caso in cui ricominci un nuovo percorso formativo); per la società rappresenta un cattivo ritorno dell’investimento sostenuto in capitale umano per lo sviluppo. Le pro-
poste per cercare di migliorare tale situazione, non mancano. Si dovrebbe: a) intraprendere una decisa azione di contrasto contro le bocciature nei primi due anni di scuola secondaria
I molisani nel mondo pronti a sostenere il Molise di Michele Petraroia Le comunità molisane sparse in Italia e nel Mondo, seguono attentamente ciò che accade sul territorio regionale grazie ai moderni sistemi di comunicazione, e possono contribuire con efficacia ad individuare soluzioni utili a superare una crisi che è sistemica perché coinvolge l’assetto istituzionale, la cancellazione dei diritti di cittadinanza universali e l’approntamento di un nuovo modello di sviluppo incardinato più sulla produzione di ricchezza che su logiche assistenziali. In questi primi giorni del 2015 c’è stata la possibilità di sentire le voci
dei nostri rappresentanti dell’Australia, dell’Argentina, dell’Inghilterra, del Canada e degli Stati Uniti, oltre che di Milano, Bologna, Padova e Roma, per scambiarsi gli auguri e riflettere insieme a chi osserva le nostre vicende da lontano ed è imparziale nelle valutazioni sul futuro della regione. In primo luogo sono state avanzate proposte di cooperazione concreta ad esempio dal Presidente della Federazione dei Molisani del Quebec, Tony Zara che ha coinvolto le 27 associazioni molisane di Montreal in un progetto che mira a promuovere a giugno e settembre due viaggi mirati per 14 giorni in Italia a partire dal
2015 di cui almeno 7 in Molise. L’iniziativa è totalmente a carico dei partecipanti e si rivolge alle seconde e terze generazioni che potrebbero conoscere il patrimonio storico, ambientale ed archeologico insieme alle tradizioni enogastronomiche e alle più suggestive manifestazioni popolari della regione. L’idea poggia su una potenziale platea di decine di migliaia di cittadini di origini molisane facilmente raggiungibili da Tony Zara anche per il tramite della sua rivista PANORAM ITALIA che vende 250 mila copie tra Toronto e Montreal. Da Mar del Plata in Argentina, Armando Manzo, ha già attivato per il
“Protezione civile, le solite logiche” CAMPOBASSO. Anno nuovo e solite, vecchie polemiche: è iniziato così anche il 2015, almeno a leggere i resoconti di stampa circa il contratto – scaduto e non rinnovabile a causa della eccessiva onerosità – stipulato nel dicembre del 2011 con la Digis srl”. A dichiararlo è il consigliere regionale Salvatore Ciocca. “Mi corre l’obbligo, quindi, di rafforzare quanto già dichiarato dal presidente della Giunta regionale, al fine di contribuire a fare un po’ di chiarezza attraverso una serie di dati utili a comprendere la vicenda.
Erano i giorni del Natale 2011 e la Regione Molise, subito dopo le elezioni regionali e qualche mese prima dell’istituzione dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, affidò il servizio di gestione della sala operativa alla società “Digis srl” per circa 700mila euro l’anno. Come è evidente, si tratta di una cifra importante, rispetto alla quale, nel frattempo, si sono evidenziate anche altre “peculiarità”: non è un caso che, a seguito di una mia informativa, anche il contratto stipulato con la “Digis srl” il 22 dicembre 2011 sia finito (assieme ad altri documenti
contabili per circa 2 milioni di euro) all’attenzione della Corte dei Conti a causa di 14 fatture da circa 60mila euro l’una che risultavano inevase per un credito totale di circa 881mila euro. Fatture datate, che risultavano (insieme a tante altre) non liquidabili perché, a fronte del contratto stipulato con la Regione Molise ai tempi dell’allegra gestione delle emergenze del commissario straordinario Michele Iorio, non erano previste in alcuno stanziamento finanziario presente in Bilancio. Lungi da noi l’idea – del tutto errata – che traspare dai resoconti circa la
superiore, b) rendere più efficace l’orientamento nella scuola secondaria di primo grado prevedendo azioni di monitoraggio, consulenza alle famiglie e accompagnamento degli
alunni in difficoltà fin dal primo anno, c) agevolare il passaggio ad altro indirizzo di studio nel corso dei primi mesi di frequenza del primo anno di scuola secondaria superiore consentendolo almeno fino al 31 gennaio, d) rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro, incrementando ulteriormente le occasioni di incontro degli alunni di terza media con realtà formative diverse da quelle scolastiche e con ambienti di lavoro. Una legge regionale sull’istruzione (purtroppo assente dall’agenda politica) che abbia al suo interno anche regole e processi che riguardino l’orientamento in entrata ed in uscita, con protagoniste le istituzioni scolastiche, sarebbe un buon viatico per ridurre i numeri della dispersione in un Molise che si sta sempre più impoverendo di alunni, ridotti –lo ricordiamo- di altri 307 rispetto allo scorso anno scolastico.
22 marzo 2015 l’edizione di CAMMINA MOLISE rivolto a tutti i molisani dell’Argentina, riprendendo la manifestazione promossa dal suo concittadino di Duronia, Giovanni Germano, e giunta nel 2014 alla ventesima edizione. Il Console Joseph D’Andrea di Pittsburgh con la vivacità e l’entusiasmo dei suoi 86 anni ha sollecitato l’invio di altre copie del libro sulla strage mineraria di Monongah da consegnare a biblioteche e scuole americane, ad opinionisti e a storici dell’emigrazione. Il Prof. Luigi Reale, docente universitario a Londra, ha spronato il Molise a riappropriarsi con decisione dei valori più autentici di laboriosità, solidarietà e spirito di sacrificio, impegnandosi sul piano personale a promuovere ogni contatto utile con le altre associazioni molisane della Svizzera, del Belgio e della Germania per cooperare ad iniziative di
partenariato e di scambi di studi e di esperienze in particolare per i nostri giovani. Da Zurigo, l’ex-Vice – Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati e dirigente europeo delle ACLI, Franco Narducci, sostiene anche direttamente iniziative in favore delle piccole e medie imprese del Molise, sia per favorire il loro accesso ai ricchi mercati del Nord Europa che per partecipare con successo all’EXPO’ MILANO 2015. L’insieme dei messaggi giunti dal Brasile, dall’Australia, dal Venezuela, dalla Germania e dalle associazioni dei molisani in Italia, sprona il nostro territorio a rimanere unito ed operare in positivo concentrando gli sforzi sull’emergenza lavoro e sostenendo con politiche mirate i settori portanti della nostra economia che sono l’edilizia, l’agricoltura, l’artigianato, il commercio, il turismo e la piccola e media impresa.
vertenza che riguarda i lavoratori che prestavano la propria professionalità attraverso la “Digis srl” e ai quali è scaduto il contratto. La precarizzazione è stata la “parola d’ordine” di chi ci ha preceduto: utilizzata a mani basse e in tutti i settori, è diventata strumento di potere ed oggi evidenzia quella logica miope, tesa solo alla creazione di clientele e supporters. La stabilizzazione delle unità professionali necessarie è invece l’obiettivo di questa maggioranza di Governo che si trova, ancora una volta, a tappare i buchi della “personale “ gestione delle emergenze che ha cadenzato l’ultimo decennio della nostra storia.
Riportare un servizio così essenziale all’interno della gestione diretta risulta indispensabile, visti i costi francamente esagerati sino ad ora corrisposti. Nell’ottica di una necessaria revisione della spesa, di una indispensabile efficienza del servizio, di un risparmio che dobbiamo e vogliamo perseguire, nelle prossime settimane intendiamo discutere della proposta di legge – già redatta – che distinguerà la ricostruzione post sisma dai servizi di Protezione Civile che ritorneranno – come del resto in tutte le regioni d’Italia – in capo al Presidente della Giunta.
TAaglio lto
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Tutto quello che gli altri non dicono
4 gennaio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Una scommessa (quasi) impossibile per la Regione Molise
Progetti per 171.368.306,56 euro da appaltare entro il 31 dicembre 2015 Intanto per inadempienze e incapacità a spendere i soldi del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2014 l’Unione Europea li riduce del 15 per cento A ridosso del Natale, la giunta regionale ha deliberato l’elenco dei progetti cantierabili, per i quali le relative obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv ) dovranno essere assunte entro il 31 dicembre 2015. Progetti finanziati con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2007-2013 riassegnate nell’ambito della programmazione 2014-2020, decurtate del 15 per cento. Progetti per l’importo di 171.368.306,56 euro, da concordare, entro 90 giorni, con la Presidenza del Consiglio dei ministri: una sorta di Forche Caudine cui Frattura e i suoi assessori, la maggioranza del consiglio regionale, dovranno sottoporsi sperando di vederseli approvati. Diremo in seguito dei progetti che vengono ritenuti cantierabili nel 2015, qui vale la pena mettere subito in risalto che siccome l’intervento strategico “Primo lotto funzionale asse autostradale Termoli - San Vittore” non è stato avviato prima dell’entrata in vigore del decreto “Sblocca Italia”, è confluito nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020. Un passo indietro, e per giunta dall’esito di nuovo incerto. Cui dovranno dare una spiegazione i responsabili di Palazzo Vitale. Stessa sorte della Termoli - San Vittore, e per le stesse ragioni, è toccata
agli interventi per i “danni alluvionali” (ordinanza del presidente del consiglio dei ministri 3268/03 1.173.783,41 euro); al finanziamento per gli “eventi atmosferici 2008” (ordinanza del presidente del consiglio dei ministri 3734/09 7.822,01 euro) e al finanziamento per il “sisma 2002” (428.167 euro). Un grande successo di Frattura e del suo governo, non c’è che dire!!! Questa che abbiamo riassunta è la sintesi breve di una vicenda invece lunga e complessa, in cui è trascritta la inadeguatezza della Regione Mo-
lise a impiegare le risorse finanziarie che le vengono assegnate. Ciò vale per la giunta Iorio e, in modo più evidente, per la giunta Frattura che avrebbe dovuto impegnare e spendere i finanziamenti residui del Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2007-2013 entro la fine dell’anno appena passato, e non è stata in grado di farlo. Il risultato dell’inedia governativa regionale è la decurtazione del 15 per cento delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, a valere sulla programmazione 2014-2020 che, per colmo d’ironia, appare già essa stessa in ri-
tardo fin dall’avvio. Infatti è ancora in “mente dei”, discussa a spizzichi e bocconi con le categorie datoriali e sindacali, mandata in anteprima anche a Bruxelles, ma tutta ancora da determinare nella stesura definitiva. Tornando a Bomba, cioè ai progetti che la giunta Frattura ritiene possano essere cantierabili nel 2015, per i quali è necessario avere l’avallo preventivo della Presidenza del Consiglio dei ministri – particolare, questo, che non va dimenticato! - sono: le opere, le attrezzature e le infrastrutture funzionali alla realizzazione della sede regionale del
Saldi, un buon inizio Da ieri è possibile approffittare delle occasioni negli esercizi commerciali CAMPOBASSO. . “La quiete dopo la tempesta”: a osservare la città viene in mente questo, soprattutto perché in questo primo sabato dell’anno ci siamo risvegliati immersi nel sole e con temperature che in un paio di giorni sono passate da 0 a 14 gradi. Giorno dei saldi e della fiera, questo 3 gennaio, ma soprattutto giorno di una reale voglia di passeggiare e fare shopping. Nessuna calca, a dire il vero, lungo le strade cittadine, ma neanche spese folli perché dopo Natale e Capodanno i soldi di regali e cenoni vari sono stati già “investiti” eppure, non si rinuncia a qualche sfizio e acquisto, soprattutto oggi che i saldi sono al via in tutta la regione. Budget più o meno elevati, sono per la maggiore i negozi di intimo a fare il pienone in corso Nazionale per un vortice di cartelli che segna ribassi dal 30 al 60 %. Gli affari, a questo punto, sono dietro l’angolo in città e a spendere sono un po’ tutti. Tra chi ha acquistato “due pantaloni” e conferma che “i prezzi sono abbastanza buoni” e chi ha “preso delle maglie” e decanta costi “molto buoni in Basso Molise”, c’è chi fa incetta di nuovi capi nei negozi d’intimo, i soli realmente presi d’assalto: “Ho preso un po’ di pigiami, un po’ di intimo e un po’ di biancheria, quella che serve tutti i giorni per capirci. I saldi sono sempre qualcosa di positivo che incentivano di più l’acquisto i prezzi sono convenienti il primo giorno il 50% è positivo c’è molta gente il primo giorno di saldi e quindi abbiamo messo tempo a fare la fila”. Spiragli positivi, nonostante tutto, anche dai commercianti che vogliono davvero scrollarsi di dosso la negatività di un perseguire a lamentarsi e, seppur delusi dal
corso chiuso durante le feste, hanno accordato un ottimo spirito in vista delle prossime settimane anche se cambia l’idea del “saldo”. Per alcuni commercianti del Corso è importante anzitutto far riferimento alle penalizzazioni subite per via dei lavori, soprattutto perché “non è venuta la gente dei comuni limitrofi in quanto credeva che il Corso sarebbe stato del tutto e, invece, i lavori sono stati velocissimi, hanno lasciato i marciapiedi per il passeggio e con i saldi ci aspettiamo una bella vendita”. “I saldi con il sole sono un toccasana – afferma un negoziante – e c’è tanta gente che sta uscendo. Si sta avviando bene la partita e, la stessa, è da giocare fino a stasera. Non ci aspettiamo un aumento di incassi, indubbiamente ci sarà un notevole pubblico che si rivolgerà per gli acquisti dei saldi, ma non solamente per essi perché la corsa al saldo è finita da tanto tempo: è un qualcosa di vecchio, oggi si cerca molto di più il rapporto qualità-prezzo quindi, non più il saldo a tutti i costi, ma il saldo oculato e che serve”. Idee analoghe per un’altra negoziante che specifica: “Stanno andando abbastanza bene; come inizio abbiamo ribassato del 30% e sulle collezioni precedenti abbiamo portato il prezzo al 50%. Personalmente è andata abbastanza bene anche a Natale e, ovviamente, sono convinta ci sarà un incremento perché la gente aspettava i saldi”. L’inverno è lungo, e per certi versi ne siamo appena all’inizio, ma l’imperativo sta nel non perdersi d’animo con la piena consapevolezza che seppur la crisi c’è, è comunque meno pesante se affrontata con il sorriso e l’ottimismo.
Molise, nell’ambito dell’area dell’ex stadio Romagnoli in Campobasso (60.000.000 di euro); gli interventi di elettrificazione relativi alla linea ferroviaria Roccaravindola - Campobasso I° lotto (17.000.000 euro); il miglioramento della viabilità lungo il collegamento viario Autostrada A1-Termoli (34.000.000 euro); le azioni integrate di sviluppo e sostegno alla competitività dei sistemi locali, anche in risposta alla crisi, attraverso interventi a supporto delle imprese e dei lavoratori per processi di innovazione e di aggregazione in distretti, a sostegno di nuovi investimenti, finalizzati anche al completamento delle strategie di uscita dalle partecipazioni regionali nelle principali filiere agro-alimentari, e l’attivazione di un Polo di ricerca tecnologica ( 60.368.306,56 euro). Gli interventi ricompresi nell’elenco, così come disposto nella delibera del Cipe numero 21 del 2014, prefigurano Obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) assunte entro il 31 dicembre 2015. Totale 171.368.306,56 euro. Nel caso ciò non dovesse accadere: byby! Dardo
L’INTERVENTO
Rifiuti, troppe discariche Dalle analisi della banca dati Mud della Camera di Commercio di Campobasso si evince che nel 2008 in regione Molise sono stati prodotti circa 624 mila tonnellate di rifiuti di cui 487 mila riconducibili alla produzione di rifiuti legati alle attività produttive e 137 mila alla produzione di rifiuti urbani e speciali assimilabili agli urbani. Dalle informazioni divulgate dal Ministero dello Sviluppo Economico si evidenzia che in Molise lo smaltimento in discarica rappresenta la forma principale di gestione dei rifiuti. I dati relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani della regione Molise, in termini di raccolta differenziata, non particolarmente performanti nonostante la bassa produzione pro capite, collocano la regione (6,5% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti) all’ultimo posto nella graduatoria delle regioni per percentuale di raccolta differenziata. A livello nazionale e stata raggiunta quota 30,6%, tuttavia la situazione appare diversificata nelle regioni delle diverse aree geografiche: le regioni del Nord d’Italia sono tendenzialmente quelle più virtuose con percentuali di raccolta differenziata che vanno dal 38,6% della Valle d’Aosta al 56,8% del Trentino Alto Adige, al contrario, le regioni del Sud evidenziano ancora una scarsa attenzione alla gestione differenziata dei rifiuti. L’ultimo rapporto dell’Arpa Molise sulla gestione dei rifiuti urbani del 2008 cosi recita: “La Regione Molise, calcolando i dati a disposizione per il 2008, e drammaticamente lontana da quell’obiettivo e lo è ovunque, in ogni Comune ed in ogni territorio sovracomunale, senza alcuna eccezione virtuosa o realtà degna di distinguo. Si deve rilevare, infatti, che la discarica è ancora l’unico strumento di gestione dei rifiuti esistente in Molise e che la produzione di Cdr, di Compost, i rispettivi “di qualità”, il recupero per la differenziazione e per il riciclaggio di metalli, di carta e di plastica non sono stati assolutamente implementati, a dispetto di quanto pianificato, e che quindi i numeri e le statistiche riscontrabili sono ben lontani dagli obiettivi programmatici stabiliti.
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Tutto quello che gli altri non dicono
4 gennaio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Piano antineve, Battista trae le conclusioni Per il sindaco tutto è andato bene, Le disfunzioni del 31 dicembre? “Colpa della bufera” CAMPOBASSO. Un incontro, alle 11 di ieri mattina, sabato 3 gennaio 2015, tra il sindaco Antonio Battista, gli assessori Pietro Maio e Salvatore Colagiovanni, i vertici della Sea, della Polizia Municipale e un paio di dirigenti comunali: all’ordine del giorno l’analisi della gestione dell’emergenza neve. Occorre verificare quello che è andato bene e quanto è da correggere, al fine di migliorare l’azione in vista delle prossime nevicate e, nel caso più specifico, all’allerta METEO dei giorni a ridosso dell’Epifania. Gli
esperti, infatti, hanno previsto una nuova grande nevicata. “Bene che qualche consigliere (il riferimento è ad Alessandro Pascale che ha presentato una interrogazione sulla gestione dell’emergenza neve, ndr) – ha affermato il sindaco Antonio Battista – sproni il dibattito in Consiglio comunale. Sarà un argomento che sarò ben lieto di portare a Palazzo San Giorgio. Approfitto per ribadire la mia fiducia all’assessore Pietro Maio. A parte il dibattito consiliare, però, io preferisco rispondere ai cittadini, qualora
quest’ultimi vogliono spiegazioni su qualcosa che non va. Noi siamo stati chiamati ad amministrare la città e a dare risposte e soluzioni ai campobassani e questo per me è prioritario. Io penso, comunque, che spesso le polemiche siano strumentali: su facebook, ad esempio, un cittadino mi diceva che a Campodipietra la situazione fosse tranquilla, così come sulla strada Provinciale verso Foggia, mentre i due chilometri di via di competenza comunale era stata abbandonata a se stessa. Ho fatto subito controllare e a noi è risultato il
contrario. Posso ben affermare – ha proseguito il primo cittadino – che il piano neve ha funzionato. Le uniche difficoltà si sono riscontrate per tre ore la mattina del 31 dicembre, quando i mezzi non ce l’hanno fatta a sgomberare le strade dalla neve, ma solo perché era in corso una violenta bufera. Già dalle 14 del giorno di San Silvestro i mezzi e gli uomini in azione hanno contribuito a liberare le strade dalla neve, caduta copiosa. Preciso che non parliamo di eccezionalità, perché a Campobasso siamo abituati a nevicate di queste
dimensioni, ma occorre anche considerare che quando è in corso una bufera, come è successo la mattina del 31 dicembre, è difficile lavorare”. Il sindaco Battista è tornato anche sulle polemiche: “Queste sono strumentali, ma spero anche circostanziate. Non risponderemo alle polemiche con altre polemiche, ma stiamo lavorando e lavoreremo per migliorare. Io dico che ce la siamo cavata molto bene e grandissimi disagi non ce ne sono stati, ma ripeto stiamo lavorando per migliorare”.
Molise Dati, fuoco nel garage Forse il surriscaldamento dei server sarebbe la causa dell’incendio CAMPOBASSO. Un grosso incendio è divampato all’interno della sede di Molise Dati in via Insorti d’Ungheria a Campobasso. Sul posto due autobotti dei Vigili del Fuoco in-
sieme a Polizia di Stato e Carabinieri. L’incendio è partito dai garage della Molise Dati dove si trovano i server. Gia vi erano state in passato delle segnalazioni su un eccessivo ri-
scaldamento dei dispositivi, dovuto forse anche allo sbalzo climatico di questi giorni. La causa che ha portato allo scatenarsi del rogo sembrerebbe essere questa ma la Polizia, sul
posto con la Squadra Mobile, la Squadra Volante ed i colleghi della scientifica, non escludono altre ipotesi. Rilievi in corso per stabilire con certezza le dinamiche dell’accaduto.
Campitello, aperto il posto di Polizia Per fornire maggiore sicurezza ai turisti la presenza di agenti appositamente preparati CAMPOBASSO. Al fine di fornire una risposta alla domanda di sicurezza delle migliaia di turisti ed appassionati di sport invernali che, come ogni anno, affluiranno presso la stazione sciistica di Campitello Matese, la Polizia di Stato di Campobasso ha attivato i consueti servizi di sicurezza e soccorso in montagna che saranno posti in essere da personale specializzato ed appositamente formato presso il Centro di addestramento alpino di Moena. Il servizio, ispirato al più ampio concetto di “Polizia di prossimità”, rimarrà attivo fino al termine della stagione sciistica e sarà rivolto non solo al soccorso in caso di incidenti, ma anche e soprattutto alla prevenzione ed alla repressione di tutti quei reati e di quelle violazioni che potenzialmente potranno verificarsi nelle aree sciabili.
In tale contesto, a cura della Polizia di Stato e dell’Arma Carabinieri, è stato allestito un punto per la ricezione di eventuali denunce, attivo prevalentemente nella fascia oraria 8.00/14.00. Inoltre, in concomitanza delle giornate prefestive e festive, durante le quali si registra la maggiore presenza di pubblico, sono stati programmati idonei servizi di ordine e sicurezza pubblica che, dalle 7.00 alle 19.00, garantiranno la presenza in loco di personale appartenente a tutte le Forze di Polizia della Provincia. Particolare attenzione sarà posta, infine, ai servizi di vigilanza e controllo della viabilità. Infatti, al fine di evitare il parcheggio indiscriminato di autovetture e pullman, spesso causa di pericolosi ingorghi e di in-
tralcio alla regolare circolazione anche dei mezzi di soccorso e di pronto intervento delle Forze di Polizia, nei giorni prefestivi e festivi saranno predisposte – nei pressi del bivio di intersezione delle SP 38 e 106 ed all’altezza della prima area attrezzata per il parcheggio dei pullman sulla SP 106 – due zone di filtraggio presidiate in via continuativa da personale della Polizia Municipale di S. Massimo e della Polizia Provinciale che, in costante contatto tra loro, permetteranno il parcheggio di veicoli nelle aree attrezzate sino al raggiungimento del numero massimo consentito. Importante, in tal senso, sarà il contributo degli operatori della Polizia Stradale che garantiranno i servizi di specifica competenza lungo l’intero percorso di circa 15 km che da S. Massimo conduce a Campitello Matese.
Natale sotto le stelle, il rush finale Soddisfazione dell’amministrazione comunale di Campobasso per le manifestazioni poste in essere CAMPOBASSO. Inizia il rush finale del cartellone natalizio organizzato dall’amministrazione comunale di Campobasso, tutto dedicato ai bambini, anche in vista dell’arrivo della Befana. E proprio ai più giovani sono dedicate le attività della Sala Alphaville con due spettacoli alle 16,30 e alle 18,45, ‘Rassegna cinema d’animazione’ con ‘Kirikù e gli animali selvaggi’ in programma oggi, sabato 3 gennaio 2015, ‘Leafie – La storia di un amore’, che sarà proiettato lunedì 5 e ‘Si alza il vento’ martedì 6. Rinviata al 18 gennaio, per il maltempo, la caccia al tesoro nel borgo antico, mezzo utile anche per far conoscere ai più piccoli luoghi, arte, storia e leggende della città, domani (domenica 4 gennaio 2015) ci sarà spazio ancora per il ‘Giro delle 12 Chiese’, a cura dell’Associazione Centro Storico. La sala consiliare di Palazzo San Giorgio ospiterà, invece, dalle 11 alle 13 la ‘Lettura di fiabe per bambini’ ad opera dell’associazione ACP, composta da gruppi di lettori volontari del progetto ‘Nati per leggere Molise’; mentre, dalle 18, presso l’Auditorium della Fondazione Molise Cultura, Palazzo ex Gil, uno spettacolo musicale dedicato al dialetto e alla canzone popolare campobassana, a cura dell’Associazione Culturale e Musicale ‘New Harlem’. Sempre domani,
dalle 17,30 in Piazza Pepe, nei pressi della Pista di Pattinaggio è in programma il volontariato giovanile Fraternità La Riva ‘Rigiocattolo e Com’è bella la città’, mercatino di giocattoli e decorazioni in azione. È stato rinviato anche il concorso fotografico ‘Un amore a quattro zampe: scene di quotidianità con gli amici di una vita’, che era in calendario lunedì 5 gennaio e per il quale, dunque, sarà ancora possibile inviare le fotografie; martedì 6 gennaio 2014 sarà il giorno più atteso per i più piccini con l’arrivo nei punti di aggregazione dei quartieri del capoluogo della Befana, che distribuirà dolci e tutti i bambini. L’arrivo della donna anziana che, secondo la leggenda, vola su una scopa, sarà coordinato delle associazioni ‘Quartiere Vazzieri’ e ‘Vivi il tuo quartiere Colle dell’Orso’, in collaborazione con i Vigili del Fuoco. La giornata dell’Epifania sarà particolarmente ricca di eventi. Alle 10 a Villa dei Cannoni è in programma, a cura dell’Associazione ‘Malatesta’, l’evento ‘Pianta il riciclo creativo’, iniziativa che mira a rafforzare la cultura della sostenibilità ambientale attraverso il concetto del riciclaggio. Alle 18, a contrada Mascione, ci sarà una manifestazione rievocativa delle città, organizzata dall’Associazione Culturale ‘La Fontana’; mentre, alle 19,30 alla Chiesa di Sant’Antonio di Pa-
dova si terrà il ‘Concerto di Natale’ del Coro Polifonico Femminile ‘Samnium Concertus’, diretto dal maestro Guido Messore e a cura dell’Associazione Polifonica Molisana. “Abbiamo quasi completato il cartellone delle attività – ha dichiarato il consigliere comunale, delegato al turismo, Michele Durante – e credo che sia stato un programma di eventi di qualità. Il concerto di Capodanno di musica gospel dell’Associazione ‘Cuore non mente’ ha riscosso un grande successo, impreziosito anche dalla straordinaria partecipazione di Cheryl Porter, cantante statunitense di fama internazionale. Inizia, ora, la fase dedicata principalmente ai bambini, che condurrà quest’ultimi all’arrivo della Befana. Speriamo che i più piccoli possano arrivare al giorno dell’Epifania nel segno della felicità e del divertimento. L’avvicinamento al mondo dei bambini avverrà anche con momenti di condivisione, come ad esempio la lettura di fiabe, che già ha riscosso un grande successo domenica scorsa. La giornata del 6 gennaio, infine, sarà piena di manifestazioni con il clou per i bambini rappresentato dal momento durante il quale potranno interagire con la Befana. Un’ultima appendice del cartellone di eventi ci sarà nei giorni successivi, quando saranno recuperate le attività che non si sono potute svolgere per il maltempo degli ultimi giorni”.
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Isernia
4 gennaio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Incidenti sul lavoro, diminuiti in provincia A fare il punto della situazione è stato il presidente dell’Anmil di Isernia, Giuseppe Gnarra ISERNIA - “Rallenta in Italia nel 2014 il calo degli infortuni e delle morti sul lavoro registrato nel 2013 e per le donne lavoratrici l’aggravamento è doppio rispetto agli uomini e se il 2,5% del calo infortunistico è imputabile alla crisi economica e alla riduzione del monte ore lavorate è al Centro-Sud più che al Nord che l’andamento peggiora”. È questa l’amara constatazione del Presidente TERRITORIALE ANMIL di Isernia, Giuseppe GNARRA, su un tema che non manca ogni giorno di farci riflettere e offre occasione per com-
prendere in cosa dobbiamo cambiare valutando quanto emerge dall’Open Data dell’INAIL, che mostra come nel periodo 1° gennaio – 31 ottobre 2014 si siano verificati ben 549.000 infortuni con un calo solo di 27.000 unità rispetto ai 576.000 dello stesso periodo dell’anno precedente. “Certamente – afferma GNARRA – dobbiamo offrire più formazione qualificata ai lavoratori italiani, per far crescere dal basso una cultura della prevenzione che è contraddetta quotidianamente dalla diffusa mancanza di lavoro con contratto regolare”. I
maschi lavoratori hanno fatto registrare una riduzione di infortuni del 5,6%, pari esattamente al doppio di quella femminile che è stata del 2,8%. A livello territoriale il calo è risultato più accentuato nel Nord Est (-5,5%) e Nord Ovest (-4,7%), mentre nel Centro, Sud e Isole i valori sono inferiori alla media nazionale. “Eppure la crisi economica avrebbe dovuto migliorare l’andamento infortunistico – commenta il Presidente GNARRA i – visto che si è ridotto in misura significativa il monte ore lavorate e di conseguenza l’esposizione al rischio di
infortunio”. Infatti i settori che hanno patito di più la crisi sono quelli in cui gli infortuni sono diminuiti di più: le Costruzioni (-19%), i Trasporti (-8,0%), la Metallurgia (-7,3%), la Metalmeccanica (-9,9%) e l’Industria manifatturiera in genere (-7,7). E sebbene si tratti di dati non consolidati nei primi dieci mesi del 2014 i morti sul lavoro sono stati 833 rispetto agli 893 casi del 2013 (consolidati). Va segnalato che il calo dei decessi risulta più accentuato tra gli infortuni “in itinere” (12,4%) rispetto a quelli “in
occasione di lavoro” (-4,7%) e il calo ha interessato in misura molto maggiore la componente femminile (-16,7%) rispetto a quella maschile (-5,7%). “La nostra situazione locale merita la massima attenzione delle istituzioni e di quanti sono preposti a salvaguardare la salute dei lavoratori ma tutti insieme dobbiamo essere consapevoli che, dalla lettura dei dati relativi alla nostra regione, c’è ancora molto da fare”, commenta il Presidente della Sezione territoriale ANMIL DI ISERNIA il quadro statistico del territorio.
Sequestrati 25 chili di botti illegali Operazione dei Carabinieri nell’ambito dei controlli sul territorio ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Operativo Radio Mobile del Comando Provinciale di Isernia, nel corso di specifico servizio finalizzato al contrasto del commercio e alla
detenzione illecita di artifizi pirotecnici, hanno sequestrato venticinque chili di botti illegali e decine di manufatti esplodenti illecitamente detenuti. Il materiale pirotecnico è
stato rinvenuto all’interno di una vettura. Il soggetto, 30enne, disoccupato del luogo, è stato segnalato alla competente A.G. Il materiale pirotecnico, di genere vietato dalla nor-
mativa vigente, sarebbe stato messo in commercio con grave pericolo per l’incolumità pubblica
Neve, ancora interventi dei Vigili del fuoco Le operazioni sono state concentrate in quelle aree maggiormente colpite ISERNIA. I Vigili del Fuoco di Isernia e di Agnone anche ieri hanno continuato l’opera di soccorso per mitigare i disagi provocati dalla neve, interventi nei vari paesi dell’Alto Molise (Agnone, Castel del Giudice, Capracotta, Vastogirardi, Sant’angelo del Pesco) per la rimozione della neve pericolante. Operative entrambe le autoscale del Comando e le squadre SAF “neve e ghiaccio”. Effettuati anche oggi, nonostante il miglioramento delle condizioni meteo, alcuni traini di auto rimaste bloccate. Effettuati vari rifornimenti di foraggio
ad alcune aziende agricole site a Pescopennataro con l’ausilio del
Gatto delle Nevi in dotazione al Distaccamento di Agnone.
Fornelli, un’americana rivede il paese dei genitori Un pomeriggio speciale per una giovane figlia di emigranti fornellesi FORNELLI. Un pomeriggio speciale che Annette Michelle Rossi ricorderà per tanti anni. Iniziativa a scopo di promozione turistica quella che si è svolta venerdì 2 gennaio all’interno del comune di Fornelli alla presenza del primo cittadino Giovanni Tedeschi e di numerosi amministratori. Grazie all’intermediario italo-americano Peter Farina, titolare dell’agenzia “Italy Mondo”, è stata riportata in paese una donna emigrata in America negli anni passati, che vanta origine fornellesi. Si tratta per l’appunto di Annette Michelle Rossi, diplomatica presso il consolato di Hong Kong , che può definirsi una molisana ormai acquisita. I suoi bisnonni, tra questi vi era Cosimo Rossi, nel 1906 lasciarono Fornelli per spostarsi e trasferirsi definitivamente negli States. Ora lei è tornata in paese ed è stata omaggiata dalla presenza di al-
cuni suoi parenti ed omaggiata dal sindaco con una targa ricordo, per un pomeriggio speciale. L’amministrazione comunale di Fornelli attiverà a breve tutte le pratiche per conferire la cittadinanza ad Annette che si fregerà di questo titolo e potrà pensare anche ad un trasferimento in Molise, magari proprio a Fornelli. <Si tratta di una iniziativa che ha un doppio scopo. Oltre ad aver riportato una figlia di Fornelli in paese – ha spiegato il sindaco Giovanni Tedeschi – ci stiamo adoperando per fare in modo che avvenimenti del genere accadano sempre più spesso. Per noi si tratta di promozione turistica vera e propria. Aprire le porte di Fornelli – ha concluso il primo cittadino – ai fornellesi sparsi nel mondo ci riempie di gioia e ci gratifica e soprattutto aiuta a far conoscere il nostro accogliente e amorevole paese>.
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Termoli
4 gennaio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Gtm, aumenta il costo del biglietto
I tagli regionali hanno portato la società che gestisce il trasporto urbano a far lievitare il tutto TERMOLI. Con l’avvio del 2015, tra i tanti rincari che ci piovono addosso, sia a livello nazionale che locale, ecco che ci troviamo la sorpresa annunciata dell’aumento dei prezzi dei biglietti e abbonamenti per le corse dei bus urbani della società Gtm. La società, che in queste ultime settimane è tornata agi onori della cronaca per le vicende sindacali che riguardano i dipendenti della
stessa, ha raddoppiato le quote per il viaggio il prezzo della corsa semplice è passato da 67 centesimi a 1 euro e quello del biglietto orario da 77 centesimi a 1 euro e 50 cent. “Per avere un riscontro più veritiero bisogna aspettare la riapertura delle scuole e il ritorno alla normalità del dopo feste; comunque, quelle poche persone che abbiamo accompagnato questo
pomeriggio – affermano alcuni conducenti – non è che abbiano accolto la novità facendo salti di gioia e, a dire il vero, ci sono state timide proteste ma prevediamo dissensi maggiori fra qualche giorno”. Abbiamo chiesto a una signora cosa pensasse di questo aumento e lei ha affermato: “Che vuoi che ne pensi, sicuramente non mi fa piacere. Qui, ormai, non sappiamo
più dove pararci con i politici che ci dicono che ci saranno ribassi e poi invece vediamo che ci dicono e continuano a dire bugie. Autostrade, benzina e quant’altro sono sempre in aumento. Faremo come sempre buon viso a cattivo gioco”. Analogo parere per un pensionato che aggiunge: “è una vergogna senza fine”. Interviene anche una donna, habi-
tué dell’uso dei bus che ha affermato: “Che dobbiamo fare? Io ho bisogno di prendere la circolare per muovermi, non ho la patente e non ho chi mi può scarrozzare con la macchina. Devo starci per forza, non è che ci siano persone con le quali protestare”. Un uomo va più a fondo: “Non vorremmo essere noi utenti a pagare la crisi dell’azienda visto che non ottiene nulla dai politici”.
“Consiglio non convocato? Ragioni tecniche” Il presidente Manuela Vigilante si difende dagli attacchi dell’opposizione TERMOLI. “La scelta di non convocare il consiglio comunale che era stato richiesto dai componenti della minoranza nasce da una ragione di carattere tecnico e formale”: sono le parole del presidente del consiglio comunale Manuela Vigilante che, intervenuta, specifica: “dopo aver sentito anche il segretario generale ho ritenuto che la proposta di delibera allegata alla richiesta di convocazione è da considerare inammissibile ai sensi dell’articolo 27 comma 4 del regolamento del consiglio comunale, perché ritengo che la stessa non abbia le caratteristiche sul piano sostanziale di un atto deliberativo”. “Dalla sua lettura – specifica la Vigilante – si evince come non c’è alcun atto sul quale il consiglio comunale è chiamato a deliberare in quanto i consiglieri di minoranza chiedono di deliberare e fare propri provvedimenti, atti e deliberazioni che sono già stati adottati e che allo stato sono ancora validi ed efficaci perché non sono intervenuti altri provvedimenti o atti che li hanno revocati. Quindi, la decisione è di carattere tecnico sotto il profilo tecnico giuridico e questo non significa
che io abbia sottovalutato l’importanza del tema perché io non sono entrata proprio nel merito quindi la mia scelta di non convocare il consiglio comunale non ha nulla a che vedere con il tema che si chiedeva di trattare e non metto in discussione l’importanza del tema”. “Finora – precisa Manuela Vigilante – ho svolto le funzioni di presidente con la necessaria e dovuta imparzialità, ma anche nel pieno rispetto di quello che è previsto dalla legge, dal regolamento. Non c’è stata nessuna scelta politica legata a questo diniego, in quanto il tema è sentito da tutti e la maggioranza era anche pronta ad affrontarlo anche con l’assessore Nagni al fine di dare ai cittadini i chiarimenti che richiedevano. La scelta – ha concluso – è di carattere tecnico, nel merito della questione non sono entrata. Se venisse riformulata la proposta di delibera e c’è un deliberato sul quale il consiglio comunale è chiamato a decidere non avrei motivi per non convocare il consiglio comunale. Se la minoranza ritiene di dover presentare la proposta la acquisirò e la val-
uterò”. Intanto, il Comune di Termoli ha inviato una nota stampa in serata proprio sul tema. “Il Presidente del Consiglio Manuela Vigilante in merito alla mancata convocazione del Consiglio Comunale monotematico e aperto sulla questione del raddoppio ferroviario ed alle dichiarazioni rilasciate dalla minoranza nel corso della conferenza stampa tenutasi in mattinata, respinge al mittente le accuse alla stessa rivolte, precisando che la scelta di non convocare il Consiglio comunale non è stata affatto dettata né da ragioni di carattere politico né da una asserita volontà della maggioranza di sottrarsi al dibattito su un tema delicato ed importante per l’intera città di Termoli. La proposta di deliberazione, allegata alla richiesta di convocazione del Consiglio, è stata ritenuta dal Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Capigruppo, regolarmente convocata ed insediata,inammissibile ai sensi dell’art. 27, comma 4 del Regolamento Comunale, non avendo tale proposta il carattere
di un atto deliberativo sul piano sostanziale. Infatti con la predetta delibera si chiede al Consiglio Comunale di deliberare di “fare propri” atti e provvedimenti già adottati ed ancora pienamente validi ed efficaci. Questa è l’unica ragione, di carattere tecnico e formale, per cui non si è proceduto ad iscrivere all’ordine del giorno la proposta stessa ed alla conseguente convocazione del Consiglio Comunale. L’Amministrazione non ha alcuna remora, né difficoltà a sostenere un dibattito o un confronto sul tema del raddoppio ferroviario, così come su ogni altra tematica che possa riguardare l’interesse della città di Termoli e dei cittadini. In merito alle critiche di ostruzionismo istituzionale e di atteggiamento poco democratico il Presidente tiene a precisare di svolgere il ruolo che le è stato assegnato con la dovuta imparzialità e nel pieno rispetto delle regole e di aver sempre avuto un atteggiamento di massima disponibilità e collaborazione verso tutti i Consiglieri.
La discarica pesa sul Comune L’area in località Pantano Basso seppure dismessa da anni costa ancora alla collettività TERMOLI. Tra gli impegni di bilancio di cui poco si parla, ma che annualmente incidono nel settore dell’Ambiente, c’è la gestione dell’ex discarica di rifiuti solidi urbani localizzata a margine del nucleo industriale, in località Pantano Basso. Un impianto ormai inattivo quasi da oltre un decennio, ma che continua a costare fiori di euro alla collettività termolese. L’amministrazione Sbrocca, col nel dirigente Enzo Mancini, hanno predisposto la procedura per affidare il servizio di gestione in fase post-operativa, sorveglianza e con-
trollo. Una discarica che si è riempita con i rifiuti accumulati e smal-
titi dal 1996 al 2003, della capienza di 4,47 ettari, suddivisa in
quattro distinte vasche, di cui tre con copertura definitiva e una provvisoria. Nulla la produzione di biogas, per la cui eventuale captazione è stata realizzata una batteria di pozzi, mentre sfogatoi ulteriori conducono e convogliano il percolato con elettropompe sommerse verso una vasca di raccolta interrata ed esterna alla discarica vera e propria, quasi al confine dell’impianto. La giunta Sbrocca ha così messo a bando l’attività di prelievo, raccolta, trasporto e conferimento del percolato in impianti
“Subito fuori dall’euro” I grillini sono tornati in piazza a Termoli per la raccolta delle firme TERMOLI. Tornano a riunirsi gli attivisti di Movimento 5 stelle che stamane hanno allestito un nuovo banchetto di raccolta firme in piazza Giovanni Paolo II in occasione dell’affollata fiera mensile. Scopo della raccolta firme è il proseguire la campagna “Fuori dall’euro”. Con l’obiettivo raggiunto, per firme superiori alle 50mila in tutta Italia nei solo due giorni d’avvio campagna, i Grillini perseguono nel loro intento e prendono contatto con i cittadini per esporre le proprie iniziative. Ad animare il banchetto di Termoli è stato il consigliere comunale Nicola Di Michele che ha evidenziato la propria soddisfazione per l’esito delle adesioni e ha lanciato la sfida per i prossimi mesi, volta proprio all’indizione del referendum per uscire dalla moneta unica europea. “Anche oggi i cittadini hanno dimostrato che sui temi caldi che interessano da vicino il loro futuro non disdegnano la partecipazione. Raccolte oggi cinquanta firme per un totale generale di 360 in 3 incontri in piazza.
idonei di trattamento, le manutenzioni ordinarie e straordinarie e il monitoraggio delle matrici ambientali che interessano l’impianto stesso, comprese le analisi di laboratorio sul percolato. Un costo di base di 195mila euro iva esclusa per due anni. L’impegno dell’esecutivo, tuttavia, non si esaurirà con questa procedura, ma in itinere vi è anche un’indagine preliminare ambientale, con sondaggi e attrezzamento di nuovi piezometri, non solo ma anche tac elettriche e rilievi idrogeologici che saranno appaltati a parte.