TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 263 - Venerdi’ 19 diceMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il senatore molisano è riuscito, in piena notte, a fare passare in commissione il subemendamento per portare in Molise cinque milioni di euro da inserire nella voce relativa alla ricostruzione post sisma. Infatti, non era prevista per il 2015 nessun intervento nazionale in termini finanziari. Il lavoro notturno del senatore molisano ha portato al compimento dell'operazione per recuperare una somma che servirà a rimpinguare il capitolo della ricostruzione.
Il Tapiro del giorno alla Sea
Protezione Civile, si apre un nuovo capitolo
Iacovino scombina le carte Servizio a pagina 3
Il Tapiro del giorno lo diamo alla Sea. La società ecologica del Comune di Campobasso, da qualche giorno, non riesce a garantire un servizio adeguato di pulizia della città che si presenta sporca e invasa da un letto di volantini. Una maggiore attenzione, proprio in vista del Natale, non guasterebbe considerato anche che il Comune si è impegnato in un apposito cartellone. Ma se qualche visitatore dovesse, pure, arrivare a Campobasso si troverebbe dinanzi ad una città sporca, con i cassonetti stracolmi e un letto viaggiante di volantini.
A Natale regala un libro molisano
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 19 dicembre 2014
Eureka!
La proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione dei costi della politica dal 44esimo punto all’ordine del giorno è passata al 40esimo La proposta di legge d’iniziativa popolare (circa seimila le firme in calce) che si pone l’obiettivo di ridurre i costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza nell’organizzazione e nei servizi della Regione e con la quale, soprattutto, si chiede ai consiglieri di adeguare i loro emolumenti a principi di equità, riducendoli, bene, il lettore non crederà, ma ha fatto un passo avanti: dal quarantaquattresimo punto all’ordine del giorno dello scorso consiglio regionale, è passata al quarantesimo del consiglio regionale odierno. Ancora una volta sopravanzato da interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno con cui i consiglieri, gli assessori e il presidente della Regione si trastullano, coi quali si scambiano finti pareri, avanzano finte richieste, attendono invano finte risposte e si intrecciano in presunti confronti ed esprimono presunti punti di vista. Parole, fumo, inutilità. Che, per colmo d’ironia, al cittadino molisano costano una sacco di soldi. Abbiamo ritegno a quantificare il costo delle sedute consiliari per non sobillare la prote-
sta dei diseredati. I problemi che riguardano il lavoro, l’occupazione, la programmazione, gli investimenti, oltre al fatto che il presidente e gli assessori si guardano bene dal portali in aula, sapendo quanto essa (l’aula) sia colma di retorica, non riescono a radicarsi nella volontà po-
litica della maggioranza, lasciati a macerare tra le flebili proteste dei disoccupati, i rapsodici sussulti dei sindacati, la distrazione di massa. E, per sovrappiù, anche con l’acquiescenza dei media cui piace, per tradizione, non disturbare il manovratore (oggi Frattura, ieri
Iorio, domani chissà). Questa sorta di circo equestre tiene spettacolo sono ormai due anni. E che si compiaccia delle proprie acrobazie dialettiche, del profluvio di parole, tralasciando le questioni di peso, lo conferma la iscrizione al il trentesimo punto dell’ordine giorno della
mozione dei consiglieri Fusco Perrella, Lattanzio, Cavaliere, Iorio, Sabusco e Micone rivolta al presidente Frattura e al vice presidente Petraroia perché accelerino i tempi di realizzazione del progetto previsto dal Piano industriale della nuova Gam (la società della filiera avicola che boccheggia da anni), e riferiscano in aula sugli eventuali impedimenti sopraggiunti. Questione seria, improcrastinabile, da seguire passo passo, da sostenere nelle ricerca di soluzioni. Ma prima della Gam (e di centinaia di lavoratori in cassa integrazione e alcuni sul lastrico) vengono l’indicazione alla giunta di tre membri effettivi e di due supplenti del Collegio sindacale della FinMolise; l’elezione di cinque membri tra cui il presidente del Co.Re.Com; l’ordine del giorno del consigliere Ciocca per esprimere la totale contrarietà al percorso di riforme istituzionali portato avanti dal governo Renzi col disegno di legge Boschi; il Piano sgombro neve. Mai nessuno però che proponga il Piano sgombro Palazzo Moffa! Dardo
“Immigrazione, significativo passo in avanti” L’europarlamentare Aldo Patriciello interviene sulla questione CAMPOBASSO. “Una più ampia e significativa condivisione di responsabilità tra Stati membri sui temi che riguardano l’immigrazione è la strada giusta per affrontare con maggiore efficacia i problemi legati alla gestione dei flussi migratori. C’è bisogno della massima collaborazione da parte di tutti per evitare che tragedie come quella di Lampedusa possano accadere di nuovo. La risoluzione che abbiamo approvato oggi a Strasburgo va certamente nella direzione giusta e pone le basi per un coinvolgimento più diretto ed efficace dell’Unione Europea”. Lo ha detto Aldo Patriciello, membro del Gruppo del Partito Popolare Europeo, al termine della votazione con cui il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha chiesto ai Paesi membri un maggiore sforzo in materia di immigrazione per prevenire ulteriori perdite di vite umane.
I deputati hanno sottolineato l’esigenza di elaborare una strategia comune europea con l’obiettivo di affrontare al meglio l’immigrazione legale e irregolare e contrastare, in tal modo, i trafficanti di esseri umani. “Nei primi nove mesi di quest’anno – ha aggiunto Patriciello – sono oltre 3.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo. Numeri impressionanti che danno la misura della gravità e della complessità del problema. Non si può pensare che alcuni Paesi, Italia in primis, affrontino da soli situazioni di grave emergenza umanitaria, specie in un momento di profonda crisi economica quale quello che stiamo attraversando. La nostra posizione – ha spiegato l’eurodeputato molisano - è chiara da sempre: la frontiera dell’Italia è la frontiera dell’Europa, c’è bisogno di una regìa comunitaria per far fronte al problema dell’immigrazione. Con
il voto di questa sessione abbiamo chiesto con forza un più ampio coinvolgimento da parte dell’Unione Europea, sollecitando la commissione per le libertà civili a presentare entro la fine del 2015 una relazione di iniziativa strategica. Abbiamo inoltre ribadito l’importanza di sostenere e coadiuvare quei Paesi che accolgono il maggior numero di rifugiati e richiedenti asilo, contribuendo in misura sufficiente al bilancio e alle operazioni delle agenzie di frontiera dell’UE. Sono convinto – ha concluso Patriciello – che la risoluzione approvata in aula rappresenti il primo passo verso la rea-
lizzazione di una più ampia strategia europea che possa affrontare in maniera decisa i problemi legati all’immigrazione. Ancora una volta è insieme la via d’uscita dalle criticità e dalle difficoltà con cui l’Europa è costretta periodicamente a fare i conti”.
TAaglio lto
3 19 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Appalto Protezione Civile-Digis, troppe incongruenze Il Tribunale di Campobasso ha riconosciuto legittime le posizioni dei dipendenti difese dagli avvocati Iacovino e Passarelli CAMPOBASSO. Per il Tribunale di Campobasso l’appalto intercorso tra la Regione Molise e servizio di Protezione civile (oggi AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE CIVILE) non è genuino. Ad affermarlo è il Tribunale di Campobasso nella persona del Giudice del Lavoro dott.ssa Laura Scarlatelli. La fattispecie è inerente ai rapporti contrattuali intercorsi con la Digis Srl aggiudicatrice di una gara di appalto (nel settembre 2009) per la gestione
della sala operativa e del centralino presenti all’interno della Protezione Civile. Tutto il personale ivi addetto, alle formali dipendenze della società aggiudicatrice del predetto appalto, è invero stato sottoposto alla gestione e al potere direttivo e organizzativo di quello che oggi è un Ente Pubblico. Ed invero dalle risultanze documentali e quelle istruttorie è risultato che i dipendenti – tutti assistiti dagli Avv.ti Vincenzo Iacovino e Pierpaolo Passarelli – hanno uti-
lizzato ogni attrezzatura fornita dalla committente (o da altre società) e sono stati sottoposti a puntuali e precise indicazioni da parte dell’allora responsabile di protezione civile, Arch. Giarrusso. Una vera e propria intermediazione e interposizione di manodopera I lavoratori hanno già conferito mandato agli avv.ti Vincenzo Iacovino e Pierpaolo Passarelli sul presupposto della recente decisione emessa dalla Corte di Giustizia Europea che ha equiparato i di-
pendenti pubblici e quelli privati in tema di contrati di lavoro e dunque per farsi riconoscere un rapporto lavorativo subordinato con l’Ente Pubblico. Ancora una volta i lavoratori sono stati costretto a rivolgersi alla magistratura per ottenere giustizia rispetto a condotte
ingiustificate, omissive e – in virtù della sentenza – anche illecite cui la politica regionale non riesce a dare risposte. I dipendenti, infatti, si riservano ogni diritto innanzi alle Autorità penali e contabili per la gravissima condotta già accertata dal Tribunale civile.
“Via libera a 5 milioni per il post-sisma” Il senatore Ruta è riuscito a fare inserire nella notte il subemendamento per l’iscrizione in bilancio della relativa somma per il Molise CAMPOBASSO. “Nella seduta notturna della commissione Bilancio del Senato abbiamo approvato il subemendamento (3.4106/3) alla legge di Stabilità che stanzia cinque milioni di euro per l’anno 2015 per la ricostruzione e il ripristino dei danni causati dal terremoto del Molise avvenuto nell’ottobre e del novembre 2002”. Lo dichiara Ro-
berto Ruta, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama, primo e unico firmatario del subemendamento approvato. “E’ lo stesso importo spiega - che ho ottenuto nella precedente legge di Stabilità e si tratta solo di un primo stanziamento. Il Governo, infatti, si è impegnato a dare ulteriori finanziamenti nel corso dell’anno.
E’ un riconoscimento importante per il Molise nonché un risultato ottenuto anche grazie ai deputati del Pd LauraVennitelli e Danilo Leva che, insieme al presidente della giunta regionale del Molise, Paolo Frattura, hanno rappresentato al Governo la necessità di derogare al patto di Stabilità per proseguire la ricostruzione post terremoto”.
Sanità, il Tavolo ripropone il commissariamento Nessuna azione programmatica è stata posta in essere dal presidente Frattura e al Governo i tecnici ne chiedono l’esonero CAMPOBASSO. A Roma, ieri, il tavolo tecnico della sanità per fare nuovamente le pulci al Molise. Il rischio di commissariamento del commissario Frattura è elevata. Del resto, i tecnici hanno già più volte ripetuto al presidente Frattura che nessun atto è stato posto in essere in termini di programmazione e di rientro dal debito. Ed altrettanto da tempo i tecnici hanno palesato al governo che la situazione molisana è ben lungi dall'avere trovato soluzioni. E’ il quadro generale della sanità regionale a preoccupare e a confermarsi un terreno minato anche per i baldanzosi rinnovatori, razionalizzatori, equilibratori del centrosinistra. Finora, nessun atto significativo, nessuna decisione coerente e coraggiosa; solo chiacchiere e lamentele. Dal che ne viene che la sanità è un pozzo di san Patrizio: senza fondo. Tra debiti pregressi e nuovi, il deficit ammonta a 87,694 milioni di euro e il 2013 dovrebbe chiudersi con un disavanzo di altri 18 milioni. Pertanto, la percentuale di disavanzo si conferma pari all’8,9%
ben al di sopra della soglia del 5% considerata di riferimento per l’obbligatorietà della sottoscrizione di un piano di rientro, e tenuto conto anche dei disavanzi pregressi, la percentuale di disavanzo risulta pari al 17,9 per cento. Una enormità. Lavoro improbo per il taumaturgo, anche per ridurre gli 800/100 giorni che occorrono di media per il paga-
mento ai fornitori. Per i quali si era detto preoccupato e, quindi, deciso a intervenire. A chiacchiere. Dagli analisti del Tavolo tecnico apprendiamo inoltre che in relazione al Piano Sanitario Regionale 2013-2015 risultano ancora poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche e private, ciò a causa di una inadeguata metodolo-
gia di determinazione del fabbisogno (non doveva essere cambiata?). E ancora incompleta risulta la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza e di quella dei laboratori. Saremmo parziali e faziosi, però, se omettessimo quel qualcosa di buono che si va registrando nella gestione della sanità. Non è molto, ma indica che, volendo, impe-
gnandosi, lavorando, badando al sodo, tralasciano i condizionamenti politici e territoriali, qualche traguardo lo si raggiunge. Il traguardo dell’assistenza territoriale, ad esempio. Per il quale i valori positivi sono in linea con quelli attesi come valori adeguati ,e in costante aumento dal 2009. Apprezzabili risultano anche le attività dedicate alla prevenzione, con particolare riferimento agli screening oncologici (meno il servizio di assistenza ai malati). Un ulteriore sforzo è necessario per rendere adeguata la dotazione di posti letto presso le strutture residenziali e semi-residenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente. A leggere i resoconti luci poche; ombre tante. Soprattutto le ombre grevi che incombono sulle azioni di risanamento che avrebbero già dovuto essere approntate e non lo sono ancora. Ed è su queste considerazioni che poggiano la richiesta di commissariamento della sanità molisana i tecnici del Tavolo romano.
TAaglio lto
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
19 dicembre 2014
“Termoli-Lesina, siamo ad un passo” Soddisfazione di Nagni per il recepimento delle istanze molisane. Ma si poteva fare un’altra scelta CAMPOBASSO. Novità sul fronte del raddoppio Termoli – Lesina. A renderle note l’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni che questa mattina, insieme al Direttore dell’Area 4°, ing. Rodolfo Cocozza, ha partecipato alla seduta del Pre Cipe, presieduta dal sottosegretario Luca Lotti. Una riunione propedeutica all’iscrizione all’ordine del giorno della seduta ufficiale del CIPE che si svolgerà nei primi giorni dell’anno 2015. È stato, infatti, iscritto con parere favorevole il progetto preliminare relativo al raddoppio Termoli – Lesina contenente la prescrizione con il progetto della Regione Molise, approvata con delibera 591, che prevede la valutazione della modifica di tracciato nei pressi di Campomarino, l’eliminazione del viadotto e il trasferimento dei binari dalla costa all’interno, con una galleria naturale di 1,9 chilometri e una galleria artificiale di 900 metri. “Il passaggio al Pre Cipe - ha commentato l’assessore Nagni - rappresenta la penultima ma importantissima fase di una giusta rivendicazione che la Regione Molise, coadiuvata dalle am-
ministrazioni locali di Campomarino e Termoli, ha portato avanti con tenacia e testardaggine al tavolo del Governo. Soltanto un anno fa - ha fatto notare Nagni- tutto questo sembrava impossibile ed ora siamo ad un passo da un’azione che rilancerà la nostra costa e il ruolo del Molise.Si può realizzare l’Alta Velocità e poi dimenticarsi delle linee
convegni quale soluzione all’inquinamento provocato dal traffico, si vagheggia spesso nei programmi politici, ma poi, alla prova dei fatti, non interessa a nessuno; anzi, si ha la netta impressione che venga visto come un fattore contrario allo sviluppo. Così facendo dimentichiamo però che il nostro territorio è già infrastrutturato con ferrovie ma non
Attenzione alle truffe soprattutto a danno degli anziani
di Roberto Colella* A Campobasso sono in aumento le truffe agli anziani, non ultima quella avvenuta in zona Cep. Spesso non vengono denunciate. Come direttore del CrimIntel Lab ritengo sia opportuno informare maggiormente i cittadini anziani. Spesso la persona anziana viene avvicinata da persone estranee che affermano di avere fatto un prestito ad un parente (supponiamo un nipote) della vittima e che tale parente aveva garantito la restituzione dello stesso da parte della n o n n a / n o n n o . CLONAZIONE CARTE La clonazione della carta di credito, bancomat/postamat è una frode molto diffusa così come il furto della carta. Le truffe si basano su sistemi sempre più sofisticati e complessi e lo scopo è comunque sempre quello di carpire il numero della carta di credito o del bancomat/postamat, ed il codice segreto (Pin). Il rischio del raggiro nel fare prelievi allo sportello bancomat è elevato. Cosa fare: a) coprire la mano quando
locali che devono averne la stessa forza e la stessa valenza e non sono in contraddizione con il sistema primario ma anzi lo alimentano? Ci siamo fatti spesso questa domanda, e la riformuliamo oggi alla luce del discorso del raddoppio della termoli-Lesina, arrivando inesorabilmente alla conclusione che del trasporto su ferro si parla tanto nei
siamo capaci di far funzionare il sistema ferroviario pur esistente. Non si tratta di un giocattolo che possiamo abbandonare in soffitta, ma di un sistema che è costato un patrimonio ai nostri padri e che abbiamo il dovere di saper utilizzare al meglio perchè è una risorsa infrastrutturale strategica sia per il trasporto delle persone che delle merci, ed è quindi giusto che si abbia la possibilità di operare delle scelte diverse da quelle fatte sinora. Il Governo ha detto che si sbloccheranno opere ferroviarie per 10 miliardi in 12 mesi, lo ha annunciato il premier Matteo Renzi. Insomma sembra che i soldi per le ferrovie ci siano ed appare strano che un’opera infrastrutturale dal costo, tutto sommato, basso come l'elettrificazione della ferrovia Campobasso-Roccaravindola , ipotizzabile nella fascia di 100 milioni e di notevolissimo valore sociale, strategico, economico ed ecologico per il territorio, non possa essere presa in considerazione. E' questa la vera vergogna rispetto ad un territorio che non sta ricevendo nemmeno più le briciole.
digitate il codice, b) fare attenzione a chi si trova in coda allo sportello, c) controllare l’estratto conto ogni s e t t i m a n a I FALSI FUNZIONARI È forse la più classica delle truffe. Falsi funzionari di enti pubblici o privati si presentano presso l’abitazione di persone anziane con diversi pretesti. L’obiettivo, in questo caso, è prevalentemente il furto di denaro o beni preziosi. È, inoltre, frequente il caso in cui i truffatori siano in due e utilizzino tecniche alternative. Entrano entrambi nell’appartamento e, mentre uno distrae l’anziano, l’altro cerca di rubare soldi o valori. Cosa fare: a) Non aprire a sconosciuti, non esiste nessun obbligo di fare entrare in casa operatori di enti pubblici o privati senza aver verificato prima la loro identità. IL PRESTITO NON RESTITUITO Recentemente si sono verificati di-
versi casi in cui una persona anziana è stata avvicinata da persone estranee che affermavano di avere fatto un prestito ad un parente (supponiamo un nipote) della vittima e che tale parente aveva garantito la restituzione dello stesso da parte della nonna/nonno. Facendo leva sul legame familiare queste persone inducono la persona a pagare e l’accompagnano presso uno sportello bancario o postale, presso il quale preleva la somma dovuta. TRUFFA ALL’AMERICANA Falsa beneficenza o falsa eredità: il soggetto viene contattato da una persona che afferma di dover fare una donazione o provvedere a consegnare una eredità, chiedendo, perciò, dove si trova un notaio. Il malintenzionato dice, quindi, di non possedere al momento l’anticipo per il notaio e chiede alla potenziale vittima di anticipare la somma, con la
prospettiva di incassare una percentuale dell’importo che si andrà poi a depositare. La vittima viene, poi, accompagnata a ritirare l’anticipo (spesso cifre sostanziose, anche qualche migliaio di euro) e poi fatta salire sull’auto per andare presso lo studio del notaio. Durante il tragitto,
Anas, nuovi lavori in Molise Speriamo per qualche impresa locale
CAMPOBASSO. Da oggi, in Gazzetta Ufficiale 3 bandi di gara per lavori sulle strade statali 17 “Appulo Sannitica”, 16 “Adriatica” e 650 “Fondo Valle Trigno”, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro I tre bandi di gara, per lavori sulle strade statali 17 “Appulo Sannitica” , 16 “Adriatica” e 650 “Fondo Valle Trigno”, tra le provincie di Isernia e Campobasso. Il primo bando prevede i lavori di consolidamento dei trasversi, il risanamento corticale delle travi e dei pulvini, oltre alla sostituzione degli apparecchi di appoggio del viadotto “Callora”, al km 205,000 della strada statale 17 “Appulo Sannitica”. L’importo complessivo dell’appalto è di
quasi 3 milioni di euro. Il termine stabilito per l’esecuzione dei lavori è di 360 giorni dalla data del verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso il Compartimento della Viabilità per il Molise – Ufficio Gare e Contratti – via Luigi Falcione C.da Colle delle Api 86100 Campobasso, entro le ore 12,00 del 9 febbraio 2015. Il secondo bando riguarda i lavori per il ripristino corticale delle strutture dei ponti “Mergolo” e “Tecchio” e delle opere di deflusso delle acque, sulla strada statale 16
“Adriatica”. L’importo complessivo dell’appalto è di quasi 600 mila euro. Il termine stabilito per l’esecuzione dei lavori è di 150 giorni dalla data del verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 3 febbraio 2015. Gli investimenti per i 2 bandi sono resi possibili dal Decreto Sblocca Italia. Il terzo bando concerne i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione sulla strada statale 650 “Fondo Valle Trigno”, per un importo complessivo di quasi 900 mila euro. Il termine per l’esecuzione
però, i truffatori si ricordano che per l’atto sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono. *Direttore Crimintel Lab
dei lavori è di 90 giorni dalla data del verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 19 gennaio 2015 presso il Compartimento della Viabilità per il Molise. La speranza, ora, è per le imprese molisane che possano aggiudicarsi qualche gara visto econsiderato che nel recentissimo passato nemmeno un lavoro è andato ad appannaggio di imprese molisane. Ma se qeuste non possono trovare la vorto nella propria terra, visto che fuori hanno difficoltà a partecipare dove, allora, dovranno andare a lavorare? E, poi, non si venga a dire che il settore dell’edilizia in crisi e nessuno riesce a trovare anche un piccolo escamotage.
TAaglio lto
5 19 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Volantinaggio selvaggio a Campobasso: non c’è parabrezza di autovettura che non trovi un messaggio infilato sotto i tergicristalli
Un’invasione di cavallette darebbe meno fastidio Fenomeno debellabile solo aggiornando il regolamento di Polizia urbana La miriade di volantini pubblicitari che svolazza nelle giornate di vento, e che in quelle di calma copre le strade, i marciapiede e le piazze, dà alla città un’immagine di sciatteria, di scarsissimo senso civico. Come lo danno gli inguacchi sulle cantonate dei palazzi, i marciapiedi scassati, i pali dei segnali stradali piegati, le buche e gli avvallamenti sulle carreggiate stradali, le aiuole spartitraffico con i bordi divelti o spaccati, le rotatorie allestite con materiale mobile in plexiglas, i cassonetti dell’immondizia sparpagliati alla rinfusa senza alcuna logica. E’ molto chiedere agli amministratori comunali di ridare un minimo di dignità ai luoghi e alle persone che li frequentano? Nel regolamento della Polizia urbana era previsto il divieto di fare volantinaggio pubblicitario, poi qualche assessore al commercio largo di manica ha pensato bene di allentare la corda concedendo, dietro pagamento, di fare volantinaggio che, pare, sia la forma di pubblicità
più frequentata, oltretutto a basso costo (per chi la fa) e scarso vantaggio per l’Amministrazione comunale. Il fenomeno sta dilagando. Non c’è parabrezza o lunotto posteriore di autovetture parcheggiate che non abbiano uno o più messaggi pubblicitari infilati sotto i tergicristalli. Un’invasione di cavallette sarebbe
meno fastidiosa e irritante. Ma il peggio viene quando l’automobilista, dopo aver dato (quando lo dà) uno sguardo al messaggio pubblicitario, lo butta a terra. Sicché, in men che non si dica, nel corso della giornata, al centro e in periferia, dovunque sia passato l’esercito del volantinaggio, si forma uno strato di
carte che la gente calpesta con assoluta indifferenza. Uno spettacolo incivile in un contesto urbano in cui non mancano altre forme di degrado urbano: scritte e scarabocchi sui muri, cassonetti ricolmi e puzzolenti nei pressi di bar, pizzerie e ristoranti (Sea dove sei?), cartelli pubblicitari infissi sui marciapiede e agli incroci
stradali diventano un’insidia per i pedoni e per gli automobilisti, escrementi sui marciapiedi impossibili da evitare, oltre che scassati. Campobasso, al risveglio, è una pattumiera: bottiglie di birra disseminate e avanzi di cibo dappertutto. D’altronde, nessuno controlla; nessuno interviene, nessuno contesta; nessuno sanziona. Anarchia galoppante. Che la città subisce inerme; peggio, indifferente. L’assuefazione è il peggior male da curare. Il degrado legato alla pubblicità mediante volantinaggio (ma anche quella con tabelle, tabelloni, insegne, macchine pubblicitarie ferme agli incroci, eccetera, meriterebbe un giro di vite) sarebbe facilmente “debellato” se si tornasse ad un regolamento comunale in cui sia previsto e sanzionato il volantinaggio e i vigili urbani fossero più presenti nelle aree il fenomeno è ormai radicato. Richiamare in vita il senso civico, e farlo rispettare. Dardo
Comunità montane, un marasma da definire Intanto dal 1 gennaio solo due sedi resteranno aperti CAMPOBASSO. Nessuno immaginava fosse cosi complicato e difficile liquidare le soppresse 10 Comunità montane. Se ne stanno accorgendo gli amministratori regionali ai quali probabilmente potrà venire a galla il rimorso di aver tagliato in modo brusco e poco razionale una realtà amministrativa e organizzativa per la gestione dei territori montani. La politica per la Montagna, nel Molise non trova ancora un punto di riferimento, un ordinamento, una istituzione che la attui e la valorizzi. Assenza grave, in territorio dalle caratteristiche prevalentemente montane. Ma tant’è. Sono anni ormai che dopo averle soppresse le Comunità montane, si sta tentando di liquidarle con l’esercizio (remunerato) dei commissari liquidatori. In avvio dieci, quindi ridotti a due: uno per provincia: D’Alete (già consigliere regionale) a Campobasso, e Cotugno, già sindaco di Venafro, a Isernia. Sono soprattutto i beni patrimoniali a non trovare mercato né compratori: decine di milioni di euro rischiano di rimanere sul groppone. La Regione intanto è costretta ad accollarsi le spese ordinarie (manutenzione degli stabili, luce, riscaldamento, pulizia eccetera) e del personale: decine e decine di dipendenti ai quali, tra l’altro, in forza
Il giornalista Cimino eletto in commissione nazionale
della legge regionale del 26 gennaio 2012, numero 2, la Regione deve garantire una ricollocazione lavorativa. Il provvedimento riguarda le unità in servizio alla data del 31 dicembre 2011, con contratto a tempo indeterminato. Problema, intanto, si aggiunge a problema; i liquidatori faticano a realizzare il mandato; la Regione, come abbiamo detto, è tenuta alle spese ordinarie e a quelle del personale che da anni non ha niente da fare, né viene ricollocato nella sua totalità, ma a spizzichi e bocconi, a piacimento di questo o di quell’assessore, di questo o di quel consigliere regionale. Il quadro che ne viene fuori è il solito quadro naif di un’amministrazione regionale che si muove a strappi, mai con coerenza e determinazione. Ciò vale anche per il modo e i tempi con cui è stato proceduto allo smantellamento delle Comunità montane, senza aver creato un sistema ad esse alternativo (nonostante la legge regionale che ha soppresso le Comunità preveda le Unioni di comuni, in questo caso montani). Permanendo pertanto le difficoltà a toglierle definitivamente di mezzo, va a finire che riemerge magari l’idea di rimetterle in piedi, non più nel numero di 10, ma quanto basta per creare di nuovo sul territorio
CAMPOBASSO. L’Ordine dei giornalisti del Molise esprime grossa soddisfazione per l’elezione di Enzo Cimino nella Commissione giuridica nazionale: una conferma, dopo che nel precedente mandato il nostro rappresentante ha svolto le funzioni di Vicepresidente. Nei prossimi giorni, presumibilmente dopo le festività natalizie, la Commissione si riunirà per eleggere al pro-
un organismo dotato di deleghe operative per assistere e creare economia e occupazione nei luoghi di montagna. Allo stato delle cose imperano il degrado e l’abbandono. Bella conquista, non c’è che dire! A 4 anni dalla soppressione, le Comunità montane rimangono un nodo politico e amministrativo irrisolto. Come la loro liquidazione. Irrisolto anche il carico delle spese sull’erario regionale. La necessità di abbassarle, ha spinto la giunta regionale a stabilire che a partire dal 1° gennaio 2015 sia operata una drastica riduzione delle sedi, per consentire di produrre economie sulla gestione ordinaria, senza peraltro comportare alcun disservizio alle attività svolte dalle strutture commissariali. Per raggiungere lo scopo, è stata ipotizzata la presenza di due sedi operative per provincia. Per la provincia di Campobasso la Regione ritiene che dovranno essere operative la sede della Comunità montana Molise Centrale e quella che sarà individuata dal commissario D’Alete;
prio interno il Presidente e gli altri organi. “Per Cimino questa è la quarta volta che entra a far parte di organismi nazionali di riferimento, un motivo di legittimo orgoglio personale; per l’Ordine del Molise, però, la sua elezione è anche un nuovo segno tangibile dell’attenzione che i vertici nazionali della categoria mostrano nei nostri confronti. Solo la stima guadagnata
per l’area della Provincia di Isernia, il commissario Cotugno definirà a sua volta le altre due sedi. Naturalmente, anche il personale sarà fatto oggetto di razionalizzazione, in attesa che trovi una ricollocazione lavorativa. Dicevamo. Un ripensamento su quanto è avvenuto a seguito della soppressione delle Comunità montane e della loro difficile, se non impossibile, liquidazione, non è da escludere. Non più dieci Comunità, non più decine e decine di dipendenti, ma un organismo specifico che si occupi di gestire e di valorizzare il territorio montano, in linea con la politica nazionale per la Montagna. Un organismo con deleghe specifiche, mirate, produttive. La Campania è a un tiro di schioppo e in quella regione le Comunità montane funzionano a meraviglia.
ogni giorno sul campo, infatti, può consentire a un Ordine come il nostro, così piccolo nei numeri, di saper trovare spazi e riconoscimenti generalmente condivisi. A Cimino l’augurio di continuare il buon lavoro sin qui svolto, sempre in sinergia con l’Ordine regionale”.
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Campobasso
19 dicembre 2014
L’asticella alta delle mostre d’arte della Fondazione Molise Cultura
Dopo Gino Marotta, Giorgio De Chirico Oggi 19 dicembre 2014, ore 11, l’ anteprima per la stampa e l’inaugurazione alla 19 Due Fondazioni culturali (la Fondazione Molise Cultura e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico) e un curatore importante, Lorenzo Canova, professore di storia dell’arte contemporanea dell’università del Molise e componente del board della Fondazione de Chirico, per una Mostra di pittura particolarmente interessante: Giorgio De Chirico Gioco e Gioia della Neometafisica. Che si terrà nello spazio espositivo della Ex Gil in Via Milano a Campobasso, a partire da sabato 20 dicembre. Questa Mostra di opere di uno
dei maggiori artisti del Novecento segue quella del compianto Gino Marotta, protagonista dell’avanguardia italiana, che di fatto ha dato avvio al filone delle grandi esposizioni, dei grandi Maestri, delle grandi manifestazioni di cui la Fondazione Molise Cultura, nonostante i tagli alle risorse finanziarie, la cancellazione dell’Orchestra stabile e il chiaro assoggettamento al potere politico del governo regionale (nel consiglio d’amministrazione staziona la longa mano del presidente Frattura, Mariolga Mogavero), intende
fare una costante nel tempo. Con l’obiettivo di elevare il livello culturale regionale e attivare contatti stabili con i circuiti artistici nazionali, in particolare. Probabilmente questo ultimo aspetto, dopo la mancata novellazione dell’incarico di sovrintendente a Lorenzo Canova, troverà qualche difficoltà in più, non avendo la direzione della Fondazione e lo stesso consiglio d’amministrazione le chiavi personali giuste per aprire un dialogo di portata nazionale. Magari se ne farà carico il consigliere regionale delegato alla cultura,
Ioffredi, cui, tra l’altro, va ascritta la cancellazione (ex abrupto) dell’Orchestra stabile, e il fallimento sostanziale del primo Forum regionale per la Cultura (rassemblement di soggetti pubblici e privati che si occupano e producono eventi culturali – ottobre 2013). Tornando alla Mostra di De Chirico, oggi 19 dicembre 2014, ore 11.00, l’ anteprima per la stampa, l’inaugurazione alle 19.
Rubava benzina nel deposito Anas L’uomo è stato sorpreso dalla Polizia mentre con un tubo prelevava benzina in un mezzo CAMPOBASSO. Nella decorsa notte, alle ore 3.30 circa, personale della Polizia di Stato, a seguito di specifici e mirati servizi di controllo del territorio, interveniva sulla S.S. 645, presso il deposito ANAS, ove si stava consumando un furto di carburante dai serbatoi di alcuni
mezzi di proprietà del suddetto Ente. Infatti – sul posto – gli operatori della Squadra Volante rinvenivano alcuni contenitori di plastica vuoti, uno riempito di gasolio ed un altro che presentava un tubo di gomma inserito nel serbatoio di un mezzo Fiat Iveco.
In loco veniva bloccato tale D.B. J. A., classe 1974, residente in un comune di questa provincia, che, interpellato sulla sua presenza in quel luogo, forniva spiegazioni poco convincenti, tanto che, durante le operazioni di rito ed il successivo accompagnamento negli uffici
della Questura, ammetteva spontaneamente di essere stato anche l’autore di due precedenti furti di carburante perpetrati sempre ai danni dell’ANAS. Il predetto è stato denunciato a p.l. per furto aggravato.
Il cartellone di Natale sotto le stelle L’amministrazione comunale di Campobasso ha varato il calendario degli appuntamenti CAMPOBASSO. ‘Il Natale sotto le Stelle’ può avere inizio: il cartellone degli eventi, che animeranno Campobasso da oggi, giovedì 18 dicembre 2014, fino alprossimo 6 gennaio 2015, è stato presentato dagli assessori Salvatore Colagiovanni, Emma de Capoa, Alessandra Salvatore e dal consigliere comunale, delegato al turismo, Michele Durante. Il vernissage si è tenuto in un’affollata Sala consiliare di Palazzo San Giorgio. “Il Natale sotto le Stelle – è stato affermato durante la conferenza stampa – sarà pubblicizzato al massimo delle nostre forze, perché l’obiettivo è quello che Campobasso possa diventare punto di approdo per chi viene da fuori città. La novità è rappresentata anche da una pagina facebook, Campobasso Turismo, in costante aggiornamento su tutto quello che contraddistinguerà la città. In queste settimane c’è stata qualche polemica e questo è anche normale, perché c’è chi lavora e chi, invece, nel ruolo di opposizione è tenuto a criticare. E la critica noi la accettiamo, purché sia costruttiva, ma respingiamo al mittente tutti i pregiudizi. Iniziano gli eventi, ma già da dieci giorni abbiamo potuto notare una città diversa: merito di una illuminazione natalizia di spessore, del mercatino di Natale di Piazza Municipio e della pista di pattinaggio di Piazza Pepe. Fattori che hanno dato al capoluogo una certa peculiarità, permettendo ai cittadini di respirare l’aria natalizia. Senza dimenticare l’albero di Natale, che sta impreziosendo il Palazzo di Città, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico ‘Manzù’, sotto l’egida dell’Associazione ‘Campobasso Insieme’ e del suo presidente Claudia Mistichelli, oltre che di Legambiente”. “Il cartellone – è stato detto in conferenza stampa – è stato pensato affinché non fosse soltanto spettacolo, ma coinvolgendo i singoli settori, in modo da coinvolgere quante più persone e
associazioni possibili. L’obiettivo è quello di pensare a una Campobasso meno isolata, che possa mostrarsi con orgoglio al di fuori dei suoi confini e di quelli regionali. Questo è un periodo di festa e ci sono persone che rientrano in città: loro si aspettano tanto e noi non deluderemo nessuno”. Il consigliere comunale Michele Durante ha invitato, nel corso della conferenza stampa, a partecipare all’evento della Vigilia di Natale, quando tra le strade del centro cittadino ci sarà la ‘Campobasso Jazz Christmas’, con il pianista Simone Sala e la Sussinfunky Sreet Band con il concerto finale in Piazzetta Palombo. L’obiettivo è quello di far diventare l’appuntamento della Vigilia di Natale, da trascorrere nel centro della città, un punto
fermo delle festività natalizie. Dalla brochure di presentazione de ‘Il Natale sotto le Stelle’ – “Sarà un Natale all’insegna della cultura, del teatro, del divertimento, della tradizione, della solidarietà, dello sport, della musica: così l’amministrazione comunale di Campobasso ha pensato e immaginato le festività natalizie per i propri cittadini. Un cartellone ricco di appuntamenti, che coinvolgerà tutti, dai più piccini alle persone più mature, che rappresentano anche la mente storica della nostra città. E, dopo anni silenti, il Natale 2014 passerà alla storia come quello della rinascita del capoluogo molisano, che vuole tornare a impossessarsi della propria dignità con il suo ruolo di guida re-
gionale. Il Natale è stato già reso magico dall’accensione delle luminarie, dal mercatino di Piazza Municipio e dalla pista di pattinaggio di Piazza Pepe, che hanno conferito quella peculiarità che solo Campobasso sa offrire. Toccherà, invece, agli eventi organizzati dall’amministrazione comunale dar vita sia al centro cittadino sia alle zone periferiche. Il cartellone di Natale, infatti, valorizzerà tutta la città e, oltre agli eventi di scena nel centro e nel borgo antico, ci saranno manifestazioni anche al Parco San Giovanni, al Dopolavoro Ferroviario, tra le corsie dell’Ospedale ‘Cardarelli’, al Quartiere Cep, alla zona Industriale, al Palazzetto dello Sport di Vazzieri. L’intera città sarà al centro dell’attenzione di un Natale spumeggiante, sicuramente diverso dagli ultimi anni.
Campobasso
7 19 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Polo Civico? E’ troppo autoreferenziale”
Il consigliere comunale Enrico Perretta prende le distanze dal raggruppamento Scasserra assente mentre Pilone segue un’opposizione senza costrutto CAMPOBASSO. “Prendo le distanze dalla mozione presentata dai colleghi Pilone, Coralbo e Cancellario”. A parlare è il consigliere comunale di “Campobasso Nuova”, Enrico Perretta riferendosi all’atto presentato dai consiglieri di opposizione del “Polo Civico” relativo al decreto sindacale datato 10 dicembre firmato dal sindaco Antonio Battista in cui sono previste le nomine degli avvocati Stefano Maggiani ed Emanuela Prencipe nel Nucleo Indipendente di Valutazione al Comune di Campobasso. “Nomine che aprono scenari poco confortanti per la comunità campobassana e dettate da logiche che, come spesso accade in questo centrosinistra autoctono, sono totalmente contrarie alle promesse elettorali del sindaco Battista, ai suoi atteggiamenti di quando ricopriva la carica di consigliere di opposizione. Anche se, in apparenza, sembrano seguire logiche già collaudate dal centrosinistra della Regione Molise. La presa di distanza, dunque, non riguarda le motivazioni assunte nella mozione presentata dai miei colleghi – spiega Perretta – ma il metodo utilizzato ormai da tempo proprio da France-
sco Pilone e Marialaura Cancellario, seguiti da Coralbo, troppo inclini a concordare solo tra loro le iniziative da mettere in campo senza coinvolgere il resto dei colleghi. Persino quelli eletti, come me, nell’ambito della stessa coalizione. Bene, io non ci sto. Sono abituato nella vita a ragionare con la mia testa non ad uniformarmi ai pensieri altrui. Sarebbe stato certamente più corretto, da parte loro, concordare la mozione, questa come le altre, con tutti piuttosto che presentarla con la firma Coralbo, Pilone, Cancellario ed altri… mettendo a conoscenza solo in seguito gli altri colleghi solo per racimolare voti all’interno del Consiglio in fase di discussione. Mi rendo conto che queste mie parole possano urtare la sensibilità all’interno dell’opposizione che, per ben funzionare, dovrebbe invece essere coesa nel discutere, valutare e condizionare, magari con qualche cambiamento, i provvedimenti dell’amministrazione Battista.Invece devo prendere atto, con rammarico, che proprio all’interno dello schieramento del Polo Civico facente capo a Michele Scassera, peraltro troppo spesso assente, passivo e si-
lente quasi incurante di quanto accade a Palazzo San Giorgio, proprio in quello schieramento vi è una corsa ad accaparrarsi qualche spazio in più sui giornali senza peraltro mettere in campo provvedimenti che vadano ad influire concretamente sull’operato della maggioranza, magari a favore dei cittadini che già vivono in ristrettezze economiche. La politica per me è cosa seria, così come cosa seria è l’istituzione comunale nonostante la fi-
ducia dei cittadini nei confronti degli enti territoriali, i com u n i appunto, è crollata al 31%. Intanto tra le fila di opposizione si gioca ad anticipare l’avversario che non sembra essere il centrosinistra, ma qualunque collega che possa accorgersi di cosa non va o che possa programmare un’iniziativa istituzionale. Si indugia in un forsennato protagonismo polemico, con un atteggiamento di apparente critica chiusa che rischia, se non lo ha già fatto, di diventare semplicemente uno strumento autoreferenziale. Stando così le cose, io preferisco prendere le distanze da tutte le iniziative che verranno prese in maniera autonoma rispetto agli altri colleghi e continuerò a fare opposi-
zione valutando, di volta in volta, i provvedimenti decidendo di esprimere il mio voto solo in rapporto all’interesse concreto che tali atti avranno sulla popolazione. Infine vorrei esprimere la mia opinione sulla polemica dei telefonini. Non so se l’allora assessore Di Giorgio e l’attuale assessore dipietrista, all’epoca consigliere del Pdl, Salvatore Colagiovanni, abbiano speso l’esorbitante cifra di 24mila euro in due anni. Di certo non condivido le spese e tantomeno sono d’accordo sui rimborsi agli eletti. Ritengo che ogni consigliere possa provvedere alle spese telefoniche mettendo mano alle proprie tasche, a partire dal sindaco Battista fino all’ultimo eletto in Consiglio. Chiedo pertanto al centrosinistra di dare prova di un cambiamento rispetto alla passata amministrazione. Mi rendo conto che si tratta di una prova difficile, considerando il fatto che, gran parte degli esponenti dell’attuale centrosinistra, provengono dalla passata legislatura di centrodestra. Ma considerando il periodo di crisi ed i sacrifici che si chiedono ai cittadini, con tasse esorbitanti e carenza di servizi, forse il minimo che si possa fare e ridurre qualche privilegio a noi classe politica”.
Lettere al giornale
Caldaie, una manutenzione strana Gent.ma redazione, vorrei segnalarvi una “ingiustizia” che in questi giorni dobbiamo subire in seguito alla manutenzione obbligatoria delle caldaie del metano. In realtà essa si configura come una vera e propria tassa. Passi per le vecchie caldaie, per le quali il tecnico operava una
breve misurazione dei fumi e una sommaria pulizia, ma nelle nuove, a condensazione, non fa neppure quello ( non si possono aprire). La caldaia non viene neppure guardata; in cinque minuti si compila un modulo e si viene “alleggeriti” di ben 80 € (anche sulla somma ci sa-
rebbe molto da ridire, perché non c’è nessuna concorrenza). Comprendo che il vs giornale tratta di argomenti più importanti, ma non sarebbe male che si occupasse anche di questa piccola/grande vessazione che, insieme a molte altre dob-
biamo subire e che ci fanno arrabbiare, proprio perché palesemente sono solo un espediente per metterci sul groppone un’ altra imposta. Con stima. Distinti saluti. Giuseppe Santella
Il Consiglio comunale dei bambini A Campobasso i giovani consiglieri terranno una seduta nel pomeriggio di oggi CAMPOBASSO. Il Sindaco del Comune di Campobasso, Antonio Battista e il Presidente del Consiglio comunale, Sabino Iafigliola, presenteranno alla cittadinanza il
Consiglio comunale dei Bambini e delle Bambine anno 2014/2015, realizzato con la collaborazione dell’UNICEF Molise e di tutte le scuole della città che hanno aderito
con prontezza a questa iniziativa. Insieme ai volontari UNICEF, i giovani Consiglieri seguiranno un percorso formativo da trasferire ai propri compagni; attraverso il gioco
lavoreranno sul potenziamento delle capacità di ascolto dell’altro, di dialogo, di confronto e sul saper proporre e soprattutto decidere. L’Assise si terrà oggi pomeriggio,
alle ore 16,30, nella Sala del Consiglio comunale sita al primo piano del Palazzo di Città.
Le Maitunate spopolano a Gambatesa Si ripeteranno le serate legate agli antichi stornelli per le strade del paese GAMBATESA. I “maitunat’”, ossia antico stornello augurale tradizionale, mutevole nella forma e nel contenuto, ma identico nello spirito con il quale viene proposto, che accompagna il passaggio dal vecchio al nuovo anno dei gambatesani da diversi secoli. L’Associazione Culturale “I Maitunat” nasce dalla spontanea iniziativa di alcuni appassionati cultori delle tradizioni locali molisane e gambatesane. Tra queste tradizioni spiccano in modo particolare le “maitunat” di Gambatesa che da secoli segnano la stessa identità del gambatesano, ed anche quest’anno ne ripropone la tradizione. Programma 28.12.2014 – ore 18.00 Concerto al Castello di Gambatesa del gruppo “Jesce Sole”
Canzone Classica Napoletana con Mandolino e Chitarra 30.12.2014 – ore 17.30 Benvenuto ai Camperisti per il VI Raduno per I Maitunat d Gambatesa – ore 18.00 Castello De Capua Sala delle Scuderie presentazione del libro “Cantanto et Facendo Musiche, raccolta di canzoni e poesia di Gambatesa” -ore 19.30 Continua il benvenuto in piazza Riccardo tra i camper con i camperisti 31.12.2014 notte de I Maitunat -ore 17.30 Messa di ringraziamento e benedizione delle Squadre de I Maitunat -ore 21.30 Partenza delle squadre tutte insieme
– libera esibizione delle squadre per le case e le vie del paese 01.01.2015 -ore 00.30 Brindisi in piazza -ore 01.00 Spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Emanuele Maxi quadriglia in piazza . . . e ancora tutta la notte per le strade e le case del paese -ore 09.30 Buongiorno Gambatesa: le squadre ancora insieme tutte in piazza -ore 15.00 Piazza Vittorio Emanuele: Gara per il miglior Cantoro e la migliore Squadra de I maitunat -ore 20.00 Premiazione Miglior Cantoro e Migliore Squadra categoria ragazzi e categoria adulti Spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Emanuele
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Isernia
19 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Scienze Politiche non si sposterà dal centro” Il sindaco di Isernia, Brasiello, si dice fiducioso di un ripensamento da parte del Rettore ISERNIA. Il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, in merito al deliberato del Senato Accade mico dell’Unimol riguardante la sede universitaria isernina, ribadi sce la ferma volontà di far restare l’ateneo nei locali della Curia vescovile in via Mazzini. «A tal fine – ha assicurato il sindaco – mi
attiverò subito, e comunque nei pros simi giorni, per ottenere una serie di intensi e costruttivi confronti col Rettore Palmieri. Com’è noto – ha continuato Brasiello –, fin dal momento del suo inse diamento, l’amministrazione comunale ha costantemente operato per giungere ad un positivo
esito della questione, fornendo argomenti reali per favorire, su affida bili e sicure basi, la creazione di un polo d’eccellenza in ambito formativo e di ri cerca universitaria. Pertanto – ha concluso il sindaco –, sono fiducioso nel rapido raggiungi mento
d’una virtuosa e proficua intesa col Rettore e col Senato Accade mico, una intesa che chiuda la vicenda, correggendo eventuali dive genze e bandendo le possibili incomprensioni, col conforto di tangibili risorse e immodificabili elementi di accordo»
Appalti truccati, si allarga l’inchiesta Nuove perquisizioni in altri Comuni della provincia di Isernia ISERNIA. Dopo quella di poche settimane fa nel comune di Acquaviva, continuano le perquisizioni da parte della Guardia di Fi-
nanza sugli appalti e lavori pubblici anche nei comuni di Forli, Cerro e Roccasicura. Anche la lista degli iscritti nella lista degli in-
dagati si allarga; dalle 42 persone iniziali adesso si è aggiunta un’altra decina tra amministratori, tecnici comunali e imprenditori.
L’intervento
Autovelox di Macchia, vinta la battaglia di Feliciantonio Di Schiavi
Si può dire ormai conclusa la vicenda dell’Autovelox sito lungo la SS. 85 lato destro direzione Venafro installato illegittimamente dal Comune di Macchia d’Isernia e garantito dalla Prefettura di Isernia. Infatti: a. detto apparecchio pare risulti ormai spento sin dal mese di settembre 2014; b. i Giudici di Pace di Isernia hanno accolto e continuano ad accogliere i ricorsi avverso i verbali elevati attraverso quell’apparecchiatura; c. i ricorsi avverso le Ordinanze Ingiunzioni adottate dalla Prefettura di Isernia sono stati e vengono puntualmente accolti e le Ordinanze vengono puntualmente annullate e spesso
con condanna alle spese per la Prefettura; d. i Giudici hanno sentenziato che il Vice Prefetto Aggiunto non era legittimato ad adottare quelle Ordinanze con le quali costui aveva respinto i ricorsi e raddoppiato le sanzioni a carico dei ricorrenti; e. gli ultimi ricorsi che sono ancora pendenti presso la Prefettura stanno andando ormai verso la prescrizione. Tutto ciò, se da un lato ci riempie di gioia perché dimostra che abbiamo avuto ragione su tutta la linea, dall’altra pare che denoti poca trasparenza e questo ci amareggia, perché ci saremmo aspettati quanto segue: 1. lo smantellamento dell’apparecchiatura una volta accertato che essa era effettivamente illegittima e cioè come abbiamo
sempre detto noi; 2. la restituzione dei soldi da parte del Comune di Macchia d’Isernia a quei cittadini che pensando che l’autovelox fosse legittimo hanno oblato i verbali; 3. le scuse ai cittadini da parte del Comune di Macchia d’Isernia, della Prefettura, dell’ANAS, del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise e di tutti quegli altri organi che all’epoca si sono schierati compatti sostenendo la legittimità dell’autovelox che come dimostrato legittimo non lo è mai stato. Chiusa la vicenda Macchia d’Isernia ora puntiamo allo smantellamento dell’Autovelox di Sesto Campano, anch’esso illegittimo, però ancora funzionante.
Lino Gentile, nel Consiglio dell’Associazione “Città del Bio” Ambito riconoscimento per il sindaco di Castel Del Giudice per il ventennale lavoro CASTEL DE GIUDICE. Un altro mondo è indispensabile. Modelli economici fondati sulla speculazione e sulla dissipazione delle risorse perseguiti nel secolo trascorso, ci hanno portati sulla sogli di un baratro. Bisogna rimettere al centro l’agricoltura basata sull’azienda biologica e contadina, multifunzionale, capace di garantire la produzione di cibo di qualità, il governo e la coservazione del territorio e l’integrità dell’ambiente in cui viviamo. Per favorire l’affermazione di questa cultura innovativa e originaria nello stesso tempo, è nata “Città del
Bio”, l’associazione intenazionale dei comuni e degli enti locali e regionali che promuove la cultura biologica, mettendo in realazione i territori urbani (consumatori) con quelli rurali (produttori). “Città del Bio” intende suscitare con più decisione di quanto già non faccia, il contronto fra progetti che, messi in rete, potranno rappresentare la fisionomia di un nuovo modello di crescita economica sostenibile. L’Associazione ha sede in Piemonte e si avvale dell’adesione di quella Regione e del Comune di Torino; con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, il sodalizio intende rilan-
ciare la sua iniziativa a livello nazionale e internazionale. Presidente è stato eletto Antonio Ferrentino, già sindaco e attualmente Consigliere di Sant’Antonio di Susa (To) e Consigliere regionale del Piemonte, il quale ha dichiarato di voler lavorare nella prospettiva del “III° Forum mondiale sullo sviluppo economico locale”, che avrà luogo a Torino dal 13 al 16 ottobre 2015. Nel Consiglio Direttivo di “Città del Bio”, insieme ad amministratori di realtà rilevanti italiane ed estere, è stato eletto il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, a riconoscimento del lavoro ormai ventennale
che ha saputo svolgere, per mettere in opera, sul suo territorio, iniziative di crescita economica e sostenibie, apprezzate in ambiti sempre più vasti. Il Comune di Castel del Giudice ha saputo guidare e motivare le forze imprenditoriali locali e la piccola, minuscola sua comunità, nella realizzazione di alcune, significative intraprese, basate sulla partecipazione attiva e consapevole dei cittadini. Perciò l’esperienza di Castel del Giudice è stata assunta a caso di scuola e d’eccellenza dalla “Società dei Territorialisti” sorta
presso l’Università di Firenze; per questo si è aggiudicata il prestigioso “Premio Angelo Vassallo” per il 2014 e di recente le è stato assegnato un ambito riconoscimento internazionale dall’UNESCO. In questo graduale ma solido percorso promozionale del “modello Castel del Giudice”, s’inquadra anche la designazione del suo sindaco, Lino Gentile, nel Consiglio Direttivo dell’Associazione “Città del Bio”; sarà uno stimolo ulteriore, per la piccola comunità altomolisana, a proseguire nella prospettiva segnata da tempo.
“Dieta mediterranea ed Expo 2015” Qualificazione dei ristoranti della provincia di Isernia nell’ambito del progetto ISERNIA. Ai nastri partenza la selezione dei ristoranti per la partecipazione all’Expo 2015 di Milano. La Camera di Commercio di Isernia, in vista dell’Expo 2015, intende promuovere la ristorazione di qualità della provincia, valorizzando il modello alimentare della Dieta Mediterranea, riconosciuta dal 2010 patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Per tale motivo, all’interno del progetto denominato “ La dieta Mediterranea”, ha predisposto un Disciplinare per mettere in risalto la ristorazione locale che propone piatti e/o
menu corrispondenti ai valori nutrizionali della Dieta mediterranea e impiegando, nella misura più larga possibile, le materie prime e gli ingredienti riconducibili al territorio locale. Il Disciplinare vuole valorizzare i ristoranti che si impegnano in azioni di diffusione e promozione della conoscenza della Dieta mediterranea, sia attraverso la realizzazione di menù/piatti in linea al modello alimentare, sia attraverso la realizzazione di prodotti informativi e divulgativi sul tema. A tal riguardo saranno selezionati 12 ristoranti della pro-
vincia, tra le imprese iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Isernia aventi quale attività la ristorazione con somministrazione e regolarmente attive alla data di presentazione della domanda di adesione. Tutte le domande pervenute saranno sottoposte ad una valutazione da parte di una commissione di esperti. I ristoranti interessati ad aderire al progetto, in possesso delle certificazioni relative al marchio di “Ospitalità Italiana”, dovranno far pervenire la propria adesione entro e non oltre il 27.12.2014.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
19 dicembre 2014
Fiat a Termoli, quale futuro? Il rappresentante sindacale, Riccardo Mascolo manifesta una gradata speranza per il futuro TErMoLi. Un incontro-intervista con il sindacalista Fim-Cisl Riccardo Mascolo che afferma: “per Fiat, prospettive nell’immediato non ce ne sono più di tanto, solo voci sinora. Chiuso il cerchio con Cassino con gli investimenti, infatti, e riferendoci all’accordo di programma enunciato da Marchionne, a maggio dovrebbero arrivare questi nuovi prodotti negli stabilimenti di Termoli e noi, in linea di massima, saremo una di quelle realtà indicate per fare nuovi prodotti. Si tratterebbe delle linee di carrozzeria della nuova Giulia e Ter-
moli sarà interessata anche con questi nuovi motori che saranno motori di medio-alta cilindrata che affacceranno anche Termoli a mercati esteri come la Turchia e gli Usa, grazie all’accordo con la Chrysler ci ha aperto anche a questi nuovi mercati”. E in merito allo sciopero generale dello scorso 12 dicembre afferma: “La Cisl, con il segretario generale Annamaria Furlan, è certa che non era il momento di fare scioperi generali perché siamo in crisi e in deflazione e ciò è sotto gli occhi di tutti. Oggi, dichiarare uno sciopero nazio-
nale è una cosa molto importante: una volta gli scioperi generali facevano cadere i Governi e in un momento di crisi come questo, in cui lo Stato politico e istituzionale e il mondo del lavoro stanno arrancando, fare uno sciopero generale è fuori luogo”. Sugli impegni futuri, invece, Mascolo è certo: “Stiamo attenzionandoci al mondo del lavoro, chiedendo allo Stato e al Governo di improntare nuove iniziative e far venire nuovi investitori nel nostro paese, . Quello con le altre associazioni sindacali (siglato, ricordiamo, lo scorso 10 gennaio) non è un accordo svan-
ito nel nulla, tanto è vero che tutto il rinnovo delle nuove Rsu saranno fatte con il nuovo testo unico. A Renzi diciamo che le grosse manifestazioni che la Cisl ha fatto sul territorio nazionale (Milano, Firenze e Napoli) hanno l’obiettivo di aprire a nuove discussioni atte ad accorciare le filiere della burocrazia e cercare di dare uno sguardo più attento ai giovani, attirando così nuovi investitori in Italia”. Prima di congedarci, la nostra domanda è chiara: che Natale sarà per i lavoratori Fiat? “Non sarà un Natale brutto perché prendiamo la nostra tredicesima e il
nostro stipendio finora è arrivato puntualmente. Poteva essere un Natale più brutto perché si parlava di tanta cassa integrazione, ma ne stiamo facendo di meno limitando i danni ma questo non ci deve fare abbassare la guardia. Dall’anno nuovo, visto anche i movimenti che ci sono all’interno dello stabilimento con trasformazione di aree di lavorazione vorremmo delle risposte più chiare dall’azienda e che venisse allo scoperto dicendoci nell’immediato futuro cosa aspetterà Termoli”.
Dalla Bosnia 250 bambini per Natale Saranno accolti dalle famiglie con le quali trascorreranno un mese TErMoLi. Oggi il Comune di Termoli Assessorato alle Politiche Sociali e La Regione Molise Assessorato all’Agricoltura, accoglieranno gli oltre 250 bambini provenienti dalla Bosnia. I bambini che arriveranno a Termoli intorno alle 12,30 saranno accolti nella sala convegni del Nucleo Industriale dove incontreranno le famiglie con le quali trascorre-
ranno circa un mese di tempo. Sarà poi offerto un pranzo nella sala ristorante Rivolta del Re. Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare l’accoglienza dei bambini: Consorzio Industriale Valle del Biferno, famiglia Sprocatti ristorante Rivolta del Re, azienda agricola Adamo Spagnoletti, azienda agricola Giorgio
Manes, Domenico Di Iorio Molisia spa, azienda De Rosa, Ara Molise e soprattutto l’ Associazione nazionale onlus Luciano Lama che ormai da anni si occupa del progetto che consente ai bambini ospitati in orfanotrofi bosniaci di raggiungere le loro famiglie adottive in Molise.
Vent’anni di successi
Buon compleanno Città dell’Olio Alle ore 17.00 la festa del compleanno nella sala conferenze del Palazzo Ducale monio di biodiversità olivicola, che danno all’Italia un primato mondiale, ancora tutto da sfruttare se si vuole vincere la competizione sempre più agguerrita sul mercato globale. Un’assemblea entusiasta che applaude Angela Di Niro, per la sua dotta relazione sull’olio nell’antichità, e il grande disegnatore umorista, Ro Marcenaro, quando scopre l’olivina da sempre immagine delle città dell’olio, e, soprattutto, Carlo Antonini, allora sindaco di Trevi, eletto 1° Presidente all’unanimità. Un giorno dal freddo intenso, “gelido” come suole ripetere il Presidente Enrico Lupi, che prende il posto di Antonini e sotto la sua guida,
Larino, 17 Dicembre 1994 ore 10, sala conferenze Palazzo Ducale, prendeva inizio l’incontro dei 33 amministratori, sindaci, presidenti di Province e Camere di Commercio, alla presenza del Sindaco della Città, Alberto Malorni, e dopo il saluto dell’Onorevole Federico Orlando, per la Costituzione dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, pensata e preparata all’Enoteca Italiana di Siena da Pasquale Di Lena con la piena condivisione del Presidente Sen. Riccardo Margheriti. Per quelli di Imperia (Liguria), Seneghe (Sardegna), Trevi (Umbria), Trequanda (Toscana), Cartoceto (Marche), Massa Lubrense (Campania), Poggio sannita (Molise), un viaggio lungo per raggiungere Larino, l’antica capitale dei romani e patria di tre varietà di olivi autoctoni, dei 18 coltivati in Molise e dei 500 che compongono il ricco patri-
da oltre 15 anni, l’Associazione cresce di numero di soci (oltre 350 allo stato attuale), di presenza (nelle 18 regioni olivicole italiane), d’iniziative da “Andar per Olio nei frantoi” a “Bimboil” e, da qualche anno, “Girolio”, d’importanza a livello internazionale con la federazione delle municipalità dell’olio del Mediterraneo, di prestigio con le tante sue proposte che aiutano a far crescere la cultura dell’olio, il peso dell’ambiente e del paesaggio olivicolo, il valore e il significato del territorio che ha nell’olio un suo importante testimone. Venti anni fa e, nello stesso luogo di vent’anni fa, oggi alle ore 17.00 la festa del compleanno più importante, promossa dal Comune di Larino e dalle Città dell’Olio, con la collaborazione della Regione Molise e, per il 1° Concorso di cortometraggi sull’olio “Olio in corto” con Molise Cinema.
Presepi nel Borgo, cartellone ricco L’associazione guidata da Costanza Carriero ha predisposto un concerto e uno spettacolo per bambini CaMPoMarino. Anche quest’anno come da tradizione, all’interno degli eventi che completano la mostra de “i Presepi del Borgo”, l’Associazione “Borgo Antico” ha il piacere di presentare il Concerto di Natale 2014 del Coro Polifonico di Campomarino, diretto dal maestro Ottavio D’Eugenio. 40 elementi, oltre a 3 musicisti, che ci allieteranno con musiche nata-
lizie per una serata in serenità, spiritualità ed allegria. Il Concerto si svolgerà presso la Chiesa del Santo Spirito il 20 dicembre alle ore 21.00, ingresso libero. La mostra de “i Presepi del Borgo” , invece, sarà aperta il 21 dicembre, sempre dalle ore 17.00 alle 20.00. “Un Baule delle meraviglie che ha
viaggiato e attraversato i Continenti emersi e quelli immersi, ospitato alla Corte del Gran Khan come nel Palazzo del Marchese di Carabàs …. 20.000 Leghe sotto i mari… le notti degli indigeni dell’”Isola che non c’è”. Un baule da dove si materializzano, per incanto, maghi, soubrette, giocolieri, insieme a clown, fachiri, feroci animali di carta, dame e toreri di
stoffa, ma soprattutto sogni e visioni. Come il sogno del Circo, spettacolo moderno dal cuore antico.” Ecco, questa è la “cartolina” di presentazione dello spettacolo teatrale che l’amico e regista/attore Stefano Sabelli domenica 21 dicembre - presso l’Auditorium della Chiesa del Santo Spirito, alle ore 21.00, ingresso libero –metterà
in scena in collaborazione con l’Associazione “Borgo Antico” di Campomarino. Uno spettacolo delizioso, delicato e adatto a grandi e piccini, con Soraya Esteban, Luca La Gatta e Paolo Santoro. Un’ altro appuntamento, all’interno della manifestazione de “i Presepi del Borgo”, per allietare le festività natalizie.
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Termoli
19 dicembre 2014
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Tuteliamo gli utenti e gli operatori professionali” Fondazione Padre Pio, il consigliere Monaco presenta un’interrogazione TERMOLI. “Quello che si profila per i quattro centri ambulatoriali di riabilitazione molisani facenti capo alla Fondazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo è a dir poco sconcertante: cessione del ramo aziendale senza il coinvolgimento della Regione; 26 unità di personale rassicurate, per il momento, solo a parole; prestazioni sanitarie specialistiche che rischiano di essere tagliate e di arrecare ulteriori aggravi di spesa per gli utenti” sono solo al-
cune delle motivazioni che hanno indotto il vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Monaco a presentare una interrogazione urgente sia al Presidente delle Regione – il quale, nel suo mandato, ha in carico la delega alla Sanità – che all’assessore alle Politiche sociali per chiarire meglio la vicenda della cessione ad altra società dei quattro centri di riabilitazione di Termoli, Larino, Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia.
“Sollecitato dal personale dell’Istituto Padre Pio, ma soprattutto dall’utenza, mi sono interessato della vicenda e, dai documenti alla mano, il quadro mi è apparso ancora più intricato: verbali di riunioni riguardanti la cessione aziendale cui la Regione Molise – che, nel 2012, tramite DCA n.64 ha accreditato e convenzionato gli ambulatori Padre Pio nel nostro territorio per una cifra che si aggira attorno al milione di euro –
non ha mai partecipato; nuove società che si costituiscono e che acquisiscono rami aziendali di altre società senza che la parte pubblica venga interpellata; convenzioni ancora in piedi che non si sa che fine faranno; personale e utenti che non sanno se verrà mantenuta la loro professionalità e la cura delle loro patologie. Per queste ragioni ho inteso chiedere chiarimenti sia al Presidente della Regione-Commissario ad acta che
ha ereditato,dal precedente governo regionale, l’accreditamento degli ambulatori, sia all’Assessore alle politiche sociali, il quale ha già incontrato sia i sindacati che alcuni lavoratori, affinchè questa intricata vicenda venga chiarita ma, ancor più, che a pagarne le spese non siano ancora una volta coloro che prestano la propria professionalità e gli utenti che, delle cure riabilitative, necessitano per poter vivere”.
Termoli-Pescara con il nuovo Jazz Trenitalua ha messo in linea i mezzi rinnovati per migliorare la qualità dei servizi TERMOLI. Arriva in Abruzzo Jazz, il nuovo treno di Trenitalia per il trasporto regionale. A consegnare a Pescara il primo dei 4 Jazz previsti per i pendolari abruzzesi è stato oggi l’AD di Trenitalia Vincenzo Soprano; presenti alla cerimonia il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e, per Trenitalia, il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale Orazio Iacono e il Direttore Regionale Abruzzo Cesare Spedicato. Presente anche il Presidente e AD di Alstom – la casa costruttrice del nuovo convoglio – Pierre-Louis Bertina. Quello presentato oggi è uno dei 70 Jazz in consegna alle Regioni italiane che ne hanno richiesto l’acquisto a Trenitalia con il Contratto di Servizio 2009-2014.
La commessa, del valore di circa 450 milioni di euro, si inquadra in un programma di rinnovamento della flotta nazionale che include anche l’acquisto di 100 treni Vivalto e 40 treni diesel, oltre alla completa ristrutturazione di 1.250 carrozze. Il programma di ammodernamento della flotta, che potrà proseguire in coerenza con quanto sottoscritto nei prossimi Contratti di Servizio con le Regioni, prevede anche l’estensione a tutti i treni regionali, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, di una nuova livrea esterna, con un look caratterizzato da un forte contrasto tra lo sfondo antracite opaco e alcune marcate pennellate di colore. Il nuovo treno Jazz inizierà a viaggiare sulle linee d’Abruzzo dalla stazione di Pescara Centrale, da dove partirà come Regionale 12077 alle ore 6.34 con arrivo a Termoli alle 7.52.
Jazz effettuerà altri 5 collegamenti: R 12082 da Termoli (8.13) a Pescara (9.27); R 3192 da Pescara (10.38) a Teramo (11.54); R 3193 da Teramo (12.05) a Scafa (13.54); R 3202 da Scafa (14.13) a Teramo (16.01); R 12087 da Teramo (16.11) a Termoli (18.46). Venerdì 19 dicembre il nuovo treno Jazz svolgerà altri 6 collegamenti, raggiungendo anche Giulianova e Sulmona. R 3186 da Termoli (6.28) a Teramo (9.02); R 3189 da Teramo (9.53) a Giulianova (10.20); R 3190 da Giulianova (11.07) a Teramo (11.30); R 3191 da Teramo (11.38) a Sulmona (14.03); R 3214 da Sulmona (18.11) a Teramo (20.29); R 3215 da Teramo (20.39) a Pescara (21.47).
Termoli diventa il Borgo di Santa Claus Prenderà il via domani la manifestazione legata al programma natalizio TERMOLI, Prenderà il via sabato 20 dicembre la manifestazione, denominata “Il Borgo di Santa Claus”, organizzata dall’Associazione turistica Pro Loco, in collaborazione con le Associazioni culturali “Cavalieri di Termoli”, Termoli Medievale e Cavalieri Ordo Termule ed inserita all’interno del programma predisposto dall’Amministrazione comunale in occasione delle festività natalizie; un’iniziativa pensata non solo per intrattenere i più piccoli, ma anche gli adulti. L’evento si svolgerà su più date: il 20 e il 21 dicembre in Via Duomo dalle ore 18.00 alle 20,00 con il seguente programma organizzativo: dalle ore18.00 sarà allestita una casetta gonfiabile, dentro la quale un Babbo Natale accompa-
gnato dal suo pony, distribuirà leccornie ai bambini presenti donerà caramelle e cioccolatini ai bambini e, per i più coraggiosi, sarà possibile effettuare un giro sul mansueto animale, ci sarà inoltre un gazebo dipinto di rosso, dove i piccoli potranno intrattenersi. Un secondo Babbo Natale, distribuirà zucchero filato e crepes ad un prezzo modico. Nella serata del 21 dicembre a partire dalle ore 18.00, è previsto l’arrivo della Banda di Babbo Natale e con i Crociati dell’ associazione “Cavalieri Ordo Termule”, i quali come in una favola, presidieranno l’ingresso al Borgo. Il 26 dicembre, si terrà in Piazza Vittorio Veneto, dalle 10:00 alle 12.00, l’evento “Riciclo il mio regalo”, a cura dell’Associazione
Turistica ProLoco di Termoli. La mattinata si svolgerà all’insegna dello scambio e dell’offerta di doni natalizi a favore dei bambini che non hanno avuto la possibilità di ricevere un regalo per il Santo Natale. Una idea che vuole far diventare il superfluo che alcuni bimbi hanno avuto in giocattoli e doni, trasformandoli in occasioni di solidarietà e beneficenza per i piccoli più sfortunati, come sono ad esempio coloro che si trovano negli orfanotrofi. Per l’occasioni si raccoglieranno anche prodotti alimentari.
Euro e giudice di pace, grillini soddisfatti Il consigliere Di Michele sottolinea la scelta di partecipazione dei cittadini alle iniziative poste in essere TERMOLI. Dall’annuncio alle piazze: è soddisfatto Nick Di Michele per l’andamento dell’iniziativa “Fuori dall’euro”, al punto da non nasconderla alla nostra testata: “il 13 di dicembre ci siamo riuniti tutti gli attivisti e abbiamo iniziato a raccogliere le firme. In poche ore raccolte 220 firme a livello nazionale dagli ultimi dati abbiamo raccolto quasi 48mila. L’obiettivo è quello che prevede la Costituzione con il raggiungimento di 50mila firme, ma pensiamo che nei prossimi 6 mesi che ci dividono dalla presentazione presso la Corte Costituzionale, potremmo raggiungere tra i 2milioni, due milioni e mezzo di firme per dare una valenza diversa e più forte alla proposta di iniziativa di legge popolare. I cittadini hanno risposto molto bene, noi siamo davvero contenti perché probabilmente la nostra idea non è suggestiva e non è una boutade ma è condivisa da tutti i cittadini e da tutte le persone che hanno capito che uscire dall’euro è una sper-
una comunicazione che obbliga i dipendenti a ricevere le chiavi della struttura. La situazione è drammatica e già ieri mattina non ci saranno le udienze penali anche perché il cancelliere non c’è e mi rendo conto che questa situazione è stata presa davvero alla leggera. Prendo anche atto che l’amministrazione di Termoli non ha fatto null’altro che prendere in giro i cittadini, gli avvocati e i dipendenti. Non so cosa vogliono fare in amministrazione, certo è che così non possiamo andare avanti. anza diversa di vita e per il futuro”. Ma non è solo l’uscita dalla moneta unica a tener banco; Di Michele, infatti, parla della questione dei Giudice di pace e annuncia: “Sul giudice di pace sono venuto a conoscenza di
Noi adesso tenteremo di andare a parlare con il presidente del tribunale che prima ha chiesto la soppressione del giudice di pace e dopo ha chiesto di tenerlo in vita con le speranze che aveva dato il sindaco Sbrocca ma adesso ci rendiamo conto che quell’ufficio è chiuso e non ha più modo di esistere”.
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Opinioni
19 dicembre 2014
Quanto stupore e quanta indignazione deve aver suscitato in tutto il Paese l’ennesimo scandalo scoppiato a Roma e denominato “mafia capitale”! Non in noi Molisani, noi siamo vaccinati. Anni di governo Iorio ci hanno abituati all’occupazione di incarichi di vertice da parte di tutta la sua parentela; all’affitto di immobili per sedi distaccate del Consiglio Regionale e compensi da decine di migliaia di Euro per tutti i componenti dello stesso; all’acquisto di sedi di rappresentanza a Roma e Bruxelles neanche fossimo gli Stati Uniti d’America; all’acquisto di auto blu delle più elevate cilindrate e di un catamarano addirittura; ad incarichi per consulenze con esborsi milionari; a finanziamenti a pioggia per progetti risibili ed inutili per non parlare dell’utilizzo (“mariuolescamente” bipartisan) fatto, durante i suoi governi, dei fondi destinati ai Gruppi consiliari. E chi più ne ha, più ne metta. Bisognava assolutamente fare un “repulisti” ed i Molisani hanno creduto di potersi affidare all’”autospurgo” Frattura, nuovo volto del centro-sinistra di provenienza centrodestra (una vera furbata dei vertici del Partito Democratico nostrano). Alla vigilia delle elezioni regionali, però, Frattura stringe una strana alleanza con il nuovo movimento “Rialzati Molise”. Un PD troppo bramoso di conquistare il potere e la stragrande maggioranza dei Molisani, ingenuamente affascinati da quel giovane in pullover arancione (falso) dispensatore di speranza per un vero cambiamento, hanno consentito il passaggio di un vero e proprio “Cavallo di Troia”. Ci è voluto poco a capire l’inganno: come un antifurto da museo, ha cominciato a materializzarsi la rete di fitti intrecci che Frattura aveva ben architettato preparandosi alla conquista del Molise. Un avvocato molto “quotato” negli ambienti giudiziari ed in particolare in materia amministrativa, un “angelo custode” al posto giusto, un potente socio d’affari ed alleato di governo, sempre pronto a tirare l’invisibile guinzaglio, un organismo - il Partito Democratico - ben disposto a lasciarsi parassitare pur di tornare al potere (sul quale, tra l’altro, Frattura ha lanciato una solo parzialmente riuscita OPA) ed il gioco è fatto. Un gioco nel quale Frattura vince tutte le manches: vince tutti i ricorsi che gli vengono mossi; le indagini sul suo
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
somma, per dirla con Nietzsche, mai rimedio fu peggiore del male. E vogliamo, perciò, scandalizzarci per quello che succede a Roma? Lì almeno hanno Pignatone che non guarda in faccia nessuno mentre da noi, di tutto quello che fuoriesce da uno scoperchiato vaso di Pandora, si perseguono 30 assenteisti (ben inteso, giustamente) ed il TAR sentenzia “si tratta di una razionalizzazione della rete che motivatamente Sui piani riconverte la sanitari solo struttura ospedaliera di La- provvedimenti rino”. Già, mirati Larino! Città e disarticolati nella quale lo per il pubblico “sport” preferito è assestarsi calci nelle gengive (tanto per usare un elegante eufemismo). Con questo quadro della situazione, i bersagli preferiti sono gli unici due soggetti che tentano di impedire la chiusura del “Vietri”, l’Associazione “Comitato Civico Frentano” e l’Amministrazione comunale, quest’ultima accusata di usare, sprecandoli per i ricorsi contro i provvedimenti di soppressione dell’ospedale, i soldi dei cittadini da “quelli che...” gli stessi soldi hanno usato per ripianare debiti propri. Ci sono, poi, “quelli che...” contavano di ricevere qualche incarico ed in mancanza scagliano invettive. Dulcis in fundo troviamo “quelli che...” promuovono ricorsi nel tentativo di sfruttare ancora quella “mangiatoia” che sono stati fino ad oggi gli incompiuti impianti sportivi: della serie continuiamo a farci del male! E allargando l’orizzonte all’intero Basso-Molise, bisogna tristemente constatare una quasi totale latitanza dei Sindaci, buoni solo per le parate, se non impegnati, come quello di Termoli a studiare dove posizionare qualche altra rotonda mentre Frattura gli sta chiudendo il “San Timoteo, quello che avrebbe dovuto essere anche il nostro ospedale! E per non farci mancare proprio nulla, sta iniziando anche da noi l’operazione “accoglienza extracomunitari”: chi sarà il “Buzzi” molisano? Questo è il nuovo volto del Molise targato centro-sinistra, che dire buone feste a tutti.
Mafia Capitale? A noi molisani fa un baffo conto subiscono “diligenti deviazioni”; chi indaga sul suo operato viene trasferito altrove; in Regione si è circondato di uno staff di fedelissimi; gli organi di informazione che lo attaccano finiscono sotto inchiesta; all’Unimol è nata una “nuova stella”, ma il tavolo al quale “sbanca” è la Sanità. Una posta da 560.000,00 milioni di Euro! Dopo aver dichiarato di puntare sul potenziamento delle strutture pubbliche accompagnandosi, ingannevolmente, con l’unico possibile artefice di una vera riorganizzazione del nostro sistema sanitario, il dott. Carmine Ruta, ha improvvisamente rovesciato il tavolo rivelando il suo grande bluff. Disposto persino al ricorso alla forza pubblica per allontanare l’allora neo-manager della ASREM (soggetto attuatore), reo di aver predisposto Programmi Operativi in base ai quali l’IRCCS Neuromed passava da 104 a 15 posti/letto
per acuti e da 56 a 12 posti/letto per Lungodegenza e Riabilitazione. Tutto chiaro? Basti guardare quanti sono i posti riassegnati alla struttura di Pozzilli dai Programmi Operativi rielaborati da Frattura, sempre bocciati a Roma ma ostinatamente applicati con lo scopo di soppiantare del tutto la Sanità pubblica con quella privata. Va in questa direzione anche il DCA n. 37 del 3 novembre scorso, avente ad oggetto “Approvazione del Piano Regionale della Riabilitazione 20142016”: 220 posti/letto post acuzie spalmati in misura minoritaria sulle strutture pubbliche ed in massima parte su quelle private tra le quali spicca, con una parte da leone, la new entry “Centro Pavone Neuromed” con la bellezza di 60 posti/letto. Tanto per sottolineare che il Molise non può permettersi più 6 ospedali pubblici per far posto a 4 cliniche e ben 30 strutture riabilitative private. In-
Associazione “Comitato Civico Frentano”
Civiltà e Pietà Grideremo forte sabato 20 novembre c.a., dalle ore 11.00, davanti a quello che a torto venne denominato “Villaggio Provvisorio” di San Giuliano di Puglia. E così come provvisorio non è stato nel suo utilizzo iniziale, ugualmente accadrà per i cinquecento diseredati che approderanno, in fuga dalle loro terre, in quello che definire un nuovo ghetto è poco. L’incontro chiesto alprefetto di Campobasso dal Comitano No HUB e tenutosi la scorsa settimana, al quale chi scrive hapreso parte, unitamente al responsabile Molise-Abruzzo dell’Associazione Caponnetto, Romano De Luca, oltre a registrare una parziale disponibilità all’ascolto, altro non ha prodotto se
non un “si va avanti”. Infatti, dopo gli interventi dei presenti ai quali ha fatto seguito una replica del prefetto, i manifestanti hanno voluto formulare una richiesta che mirava ad ottenere, tramite il coordinamento del dott. Di Menna, un tavolo composto dai rappresentanti del Comitato, dei comuni, delle province, delle regioni e del ministero competente, al fine di ridiscutere i termini della questione che, al momento, vede una massa di uomini e donne destinati all’ammasso ed all’esclusione da qualsiasi vita dignitosa. Perentoria e negativa è stata la risposta da parte del prefetto,che giustificava il suo diniego con l’avvenuta sottoscrizione da parte sua di un protocollo definitivo
e quindi non più negoziabile. Ovviamente noi non crediamo sia possibile calpestare lademocrazia ed i processi di coinvolgimento delle comunità molisane tutte, né tantomeno far piombare tanta povera gente nel baratro del ghetto che non vedrà una via di ritorno.Crediamo invece che il dialogo sia sempre possibile e che la non violenza debba avere rispetto, per questi ed altri importanti motivi, saremo nello spazio antistante il villaggio di San Giuliano per una conferenza stampa sit-inad accogliere uomini e donne pieni di buona voltà, di civiltà, di senso reale dell’accoglienza, di pietà, di altruismo, di carità, ancor meglio se cristiana (a tal proposito vorremmo sentire
anche la voce autorevole di mons. Bregantini, al momento non pervenuta), per gridare tutto il nostro sdegno ed impedire questa nuova ed
idegna operazione che al momento hasolo il colore dei soldi e la puzza della malavita organizzata e proprio nulla dell’accoglienza!