Registro tumori dieci anni di ritardi

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 223 - venerdì 31 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. E’ stato tanto vituperato il suo cosiddetto sistema di gestione della fare della ricostruzione post sisma. Almeno, ha funzionato nonostante i tanti problemi e le tante promesse di finanziamento mancate. Da quando non è più presidente della Giunta regionale, nessun passo in avanti è stato registrato nella fase della ricostruzione. Così come della ripresa economica di un’area che aveva già problemi di sviluppo. Non è stato possibile nemmeno completare la Statale 87 con la correzione di alcune curve

Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca

Patologia in aumento, Regione distratta

Registro tumori, dieci anni di ritardi Servizio a pagina 4

.Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. E’ un anno e mezzo che ha assunto la delega per il post sisma e la protezione civile. E’ da altrettanto tempo che sono stati riscontrati solo problemi e nessun passo in avanti è stato fatto. Chi teme per il posto di lavoro, chi lo ha già perso come i precari della Protezione chi ancora non riesce ad entrare nella propria abitazione. Certo, ritardi si saranno registrati anche negli anni passati ma questa volta si vanno a contare solo i danni dovuti all’inerzia politica.

Sisma San Giuliano, oggi il giorno del Ricordo CAMPOBASSO. Sisma in Molise, dopo 12 anni il ricordo non scompare. Oggi ricorre l’anniversario del terremoto che ha sconvolto la popolazione locale e San Giuliano di Puglia. Durante la scossa il solaio di copertura di parte dell'edificio scolastico "Francesco Iovine" che comprendeva scuola materna, elementare e media crollò sulla parte sottostante: sotto le macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. Ieri, intanto, è stato possibile firmare il decreto di risarcimento per le vittime di quel terremoto. Questa mattina il triste evento sarà oggetto di ricordo in Consiglio regionale che ogni anno è in seduta proprio a testimonianza di quei luttuosi accadimenti.

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31 ottobre 2014

"Regione, gestione disastRosa" Per il coordinatore di Fratelli d'Italia, Di Sandro, negativa la politica del centrosinistra CAMPOBASSO. Il consueto rapporto annuale dello Svimez, che sottolinea lo stato generale del Mezzogiorno italiano, denuncia una situazione a dir poco disastrosa nella nostra Regione: il Pil è calato del 3,2% rispetto al 2012 e le esportazioni sono crollate del 10%. Se guardiamo, poi, al mondo del lavoro va sottolineato come ci siano appena 99.500 occupati (persi in un solo anno 7.200 posti di lavoro) mentre la disoccupazione giovanile sfiora il 50%, con un tasso generale del 27,5%. La situazione delle famiglie non è meno grave; il 14% dei nuclei familiari guadagnano meno di 12mila euro l’anno e il 3,2% vivono con meno di 500 euro al mese. Metà delle famiglie, inoltre, è monoreddito e l’8,7% ha 3 o più familiari a carico. La povertà relativa coinvolge una famiglia su 5. A fronte di questi dati devastanti, si aggiunge anche il cosiddetto rischio desertificazione, il livello demografico è sceso a 314.700 residenti e sono già 4.593 i residenti che lavorano nel Centro-Nord o all’estero di cui 32% laureati. "Il rapporto annuale Svimez non fa che confermare quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: a fronte di una delle crisi economiche più dure dal dopoguerra, la nostra Regione si dimostra incapace ad offrire risposte adeguate ai propri cittadini aprendo il fianco a conseguenze ancora più negative che nel resto del Paese". Lo sostiene il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Filoteo Di Sandro. "Certo, il tema del Mezzogiorno è scomparso dall’agenda politica di governo, da Monti a Letta fino a Renzi, mentre tutti gli indici macroeconomici ci segnalano che il divario tra il nord e il sud sta vertiginosamente aumentando, ma, a fronte di questo, cosa sta facendo la maggioranza di governo orami da quasi due anni al timone della

"PagaMenti asReM a babbo MoRto" La denuncia è della federazione ortopedici che minaccia la sospensione forniture

nostra Regione? Le vertenze più scottanti sono tutte sul tavolo del Presidente mentre intorno cresce disoccupazione, delusione, sconforto. I principali indotti produttivi sono fermi, la cassa integrazione sta fornendo un palliativo momentaneo per la sussistenza del territorio, ma fino a quando potrà durare? A fronte di tutta questa inerzia appare chiaro il disegno di accompagnare la nostra Regione alla scomparsa, ma a tutto questo bisogna opporsi. Rivolgiamo un appello a tutte quelle forze politiche e sociali che non condividono questa gestione politica affinché si ci ritrovi insieme con lo scopo di produrre proposte concrete ed importanti per scongiurare la definitiva “chiusura della nostra Regione”. Chiediamo di utilizzare meglio e in maniera efficace i fondi europei, cerchiamo di attrarre nuove risorse per i cofinanziamenti, lo start-up di imprese, troviamo il modo di stimolare la ripresa produttiva sostenendo l’occupazione, favorendo gli investimenti (anche in opere pubbliche) e superando le assurde resistenze di Bruxelles rispetto all’introduzione di una fiscalità differenziata all’interno di uno Stato membro. È necessario un cambio di rotta che non può certo venire da chi, in linea con l’orientamento centrale, è troppo occupato a generare annunci per dare risposte concrete".

CAMPOBASSO. "Nel ricevere numerose lamentele da parte delle aziende ortopediche operanti nella Regione Molise, a seguito degli enormi ritardi nei pagamenti, la Federazione italiana fra Operatori nella Tecnica Ortopedica, un’incontro per definire la tempistica dei pagamenti pregressi e stabilire le modalità future degli stessi". Così nella lettera inviata al direttore generale dell'Asrem. "Si porta a conoscenza che tale situazione ha costretto le aziende ad una riduzione dell’orario di lavoro e in alcuni casi a dei licenziamenti forzati, che sicuramente sono destinati ad aumentare nel breve se tale situazione non dovesse cambiare . Pertanto qualora non avessimo riscontro entro e non oltre il 08.11.2014. Si fa presente che tutte le aziende si troveranno costrette, per mancanza di fondi, a sospendere le forniture creando sicuri e notevoli disagi agli assistiti".

L’acem: "Costituiamo Molise strade" Un gruppo di imprenditori pronti a scommettere sull’iniziativa CAMPOBASSO. Una società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali molisane, mediante apposita legge regionale, aperta alle Province ed ai privati interessati operanti sul territorio. E’ questa l’istanza avanzata dall’ACEM al Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo Frattura ed all’Assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, con la quale è stato richiesto che quantomeno venga aperta una discussione sulla fattibilità dell’iniziativa, prendendo spunto da quanto realizzato in altre Regioni da oltre un decennio, sulla base anche delle sollecitazioni manifestate all’Associazione da parte di un gruppo di imprenditori molisani interessati a

farne parte. “Si tratta di un’opportunità da valutare con attenzione – spiega il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – e gli uffici della nostra Associazione si sono già procurati tutta la documentazione occorrente e ne stanno studiando gli aspetti legali ed amministrativi, pronti a trasmetterla alla Regione per accelerare l’iter procedurale da percorrere, perché siamo convinti che una società simile sarebbe un’occasione più unica che rara per far lavorare le aziende locali ed occupare le maestranze, i tecnici e tante persone prive di occupazione”.

E per tale società, l’ACEM ha già in mente anche il nome: “Molise Strade spa” e nei prossimi giorni terrà un’assemblea.


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SiSma in moliSe, dopo 12 anni il riCordo non SCompare Ricorre l’anniversario del terremoto che ha sconvolto la popolazione locale e San Giuliano di Puglia CAMPOBASSO. “In occasione del sisma crollò l'intero edificio che ospitava la scuola elementare di San Giuliano di Puglia, in via Giovanni XXIII. In quel momento nell'Istituto c'erano quattro insegnanti, due bidelli e 58 bambini. Per tutto il giorno continuarono a scavare Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile, persone del posto: anche a mano, a causa della difficoltà, ovvia, di adoperare mezzi meccanici. Ancora la sera furono estratte persone vive dalle macerie. La mattina seguente i Vigili del Fuoco comunicarono di non sentire più voci provenire da sotto le macerie. Sotto la scuola "Francesco Jovine" si registrò il tributo di vite umane più pesante: 27 bambini ed un'insegnante morti. Diverse vittime si erano riparate sotto i banchi al momento del sisma, ma incontrarono ugualmente una morte atroce schiacciati dal tetto crollato. Un giovane alunno si salvò avendo puntato d'istinto una finestra e uscendone pochi secondi prima del crollo. La scuola elementare fu l'unico edificio a crollare del tutto a San Giuliano di Puglia. Altre due donne rimasero vittime della caduta di detriti e calcinacci”. Si legge questo sulle pagine della storia molisana quando si arriva al 2002. Era un normale giovedì, un giorno come tanti. Chi a lavoro, chi a scuola, chi a casa. Quando alle 11 e 32 la terrà tremò per 60 lunghissimi secondi. In ogni parte del Molise, soprattutto nella provincia di Campobasso, la popolazione si riversò in strada tirando un sospiro di sollievo che quel sisma, pur avendo prodotto danni, non aveva causato vittime. Poi i tg nazionali diedero la notizia: a San Giuliano di Puglia, vicino all’epicentro, una scuola era crollata. Durante la

scossa il solaio di copertura di parte dell'edificio scolastico "Francesco Iovine" che comprendeva scuola materna, elementare e media crollò sulla parte sottostante: sotto le macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. I soccorsi furono inizialmente prestati da volontari del posto, e quindi dai vigili del fuoco, giunti da tutta la regione e dalle regioni limitrofe. Ad essi si aggiunsero i volontari delle Misericordie, della Croce Rossa Italiana, i militari e scout dell'Agesci e dell'Assoraider, per portare assistenza alle popolazioni vittime del sisma. Giunsero anche fondi e mezzi meccanici per agevolare le ricerche dei sopravvissuti tra le macerie, ma le operazioni di soccorso furono ostacolate dal ripetersi di altre scosse. una seconda scossa meno intensa (magnitudo 4,1). Le nuove scosse provocarono il crollo di altri edifici, già danneggiati dal sisma del giorno precedente,

tra i quali un campanile a Castellino del Biferno. Il viadotto della Trignina riportò seri danni. Furono evacuati diversi edifici pubblici ed ospedali, tra i quali il palazzetto dello sport di San Giuliano, dove era stata allestita la camera ardente per le vittime, e la prefettura di Campobasso, dalla quale venivano coordinate le operazioni di soccorso. Una terza scossa (magnitudo 4,2 della scala Richter, VI grado della scala Mercalli) si verificò alle 18.21, provocando danni alle abitazioni in particolare in alcuni comuni abruzzesi. Per tutto il giorno continuarono a scavare Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile, persone del posto: anche a mano, a causa della difficoltà, ovvia, di adoperare mezzi meccanici. Ancora la sera furono estratte persone vive dalle macerie. La mattina seguente i Vigili del Fuoco comunicarono di non sentire più voci provenire da sotto le macerie. Sotto la scuola "Francesco Jovine" si registrò il tributo di vite umane più pesante: 27 bambini ed un'insegnante morti. Diverse vittime si erano riparate sotto i banchi al momento del sisma, ma incontrarono ugualmente una morte atroce schiacciati dal tetto crollato. Un giovane alunno si salvò avendo puntato d'istinto una finestra e uscendone pochi secondi prima del crollo. La scuola elementare fu l'unico edificio a crollare del tutto a San Giuliano di Puglia. Altre due donne rimasero vittime della caduta di detriti e calcinacci. Da allora il Molise ricorda quelle vittime, quegli angeli che rappresentano una generazione scomparsa a San Giuliano di Puglia. Dopo 12 anni non esistono parole di conforto da poter pronunciare ai genitori. Ma dopo 12 anni è un dovere civile e morale fermarsi un minuto per non dimenticare quel momento.

Crollo Scuola Jovine, firmato il risarcimento vittime La sottoscrizione dell'Accordo quadro di programma ha permesso l'atto CAMPOBASSO. È stato firmato ieri mattina l’accordo di programma quadro dell’anticipazione al Comune di San Giuliano di Puglia per il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali riconosciuti alle parti civili, a seguito del crollo della Scuola Jovine, del valore di 12.005.000 milioni di euro a carico delle risorse assegnate al Molise dalla delibera Cipe.

“La firma dell’apq ci consente di completare il trasferimento dell’anticipazione al Comune di San Giuliano di 12 milioni di euro con cui provvedere come stabilito nel 2010 con sentenza dalla Suprema Corte di Cassazione al risarcimento vittime del crollo della Scuola Jovine. Una firma importante, questa, per un atto che certo non sarà mai consolatorio ma che comunque sancisce la presenza e la vicinanza dello Stato e delle sue Istituzioni, a cominciare dalla Giustizia, nei confronti dei cittadini. Una firma per la quale come Regione abbiamo lavorato con un impegno particolare: arriva adesso alla vigilia del giorno più doloroso per il Molise il cui pensiero non ci consente che definire l’apq di 12 milioni di euro un atto dovuto alla memoria dei nostri 27 bambini e della loro maestra Carmela”, dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.

"La legge non è uguale per tutti!" Lo sostiene il consigliere Michele Iorio dopo la sentenza del Tar su De Magistris CAMPOBASSO. La prima sezione del Tar della Campania era stata sollecitata ad esprimersi sul ricorso presentato da Luigi de Magistris contro il provvedimento del prefetto di Napoli che lo scorso primo ottobre lo aveva sospeso dalla carica di sindaco del capoluogo partenopeo in base alla Legge Severino. Il Tar Campania, così, ha accolto il ricorso del ricorrente e inviato gli atti alla Consulta: De Magistris è così tornato a ricoprire la carica di sindaco. "Il Tar Molise era stato sollecitato dal sottoscritto ad esprimersi sulla stessa vicenda: il ricorso non è stato accolto e lo scorso anno, come ricordate, sono stato sospeso dalla carica di consigliere regionale nonostante i tanti e irrisolti dubbi di legittimità costituzionale del Decreto Severino, come confermato dal Tar Campania sulla questione ‘De Magistris’. Quando si dice che la giustizia è uguale per tutti". E' questo il commento del consigliere regionale di Michele Iorio.


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31 ottobre 2014

"Registro tumori, l'imbarazzo di Frattura" I consiglieri dei grillini sottolineano l'assenza dell'importante strumento di conoscenza delle patologie CAMPOBASSO. “Tra 20 anni moriranno tutti di tumore” queste le dichiarazioni rese dal pentito Carmine Schiavone il 7 ottobre 1997… Con queste parole è iniziato l’intervento in aula della nostra portavoce Patrizia Manzo in merito all’interrogazione sul Registro Tumori, depositata dal gruppo MoVimento 5 Stelle nel maggio 2014 (sono passati 6 mesi prima che la giunta si decidesse a discuterne).Queste macabre deposizioni, che il collaboratore di giustizia Schiavone rese alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel 1997, furono secretate condannando di fatto a morte migliaia di partenopei, e probabilmente non solo, dato che anche il Molise è annoverato tra le terre in cui la camorra ha potuto agire indisturbata deturpando il no-

stro sottosuolo ed esponendo tutti noi a dei rischi incalcolabili". Così scrivono i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stella. "In Molise sono numerose le inchieste giudiziarie negli ultimi anni che hanno fatto venir fuori la realtà, ovvero, una Regione sempre più martoriata, pensiamo alla operazioni “Mosca” nel 2004 poi la “Open gates” nel 2010 che hanno portato a condanne per fatti accertati di sversamenti e interramenti di sostanze altamente tossiche. Tra i condannati il campano Moscardino, gestiva trasportava e riceveva ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi, smaltiti poi illecitamente mediante interramento; questo accadeva a ridosso del litorale molisano ma anche a Vinchiaturo e con tutta probabilità anche nella Masseria Lucenteforte di Venafro e

tanti altri siti. Descritto questo macabro quadro di partenza, in Consiglio abbiamo ribadito che, ad oggi in Molise non esiste ancora un registro operativo e conoscitivo sui dati delle patologie ed i cittadini sono ormai stufi di sentirsi dire: “il registro tumori è quasi in attivazione”. Il Registro permetterebbe di mettere in relazione l’impennata di patologie in determinate zone con l’esposizione ai c.d. fattori di rischio, ad esempio la presenza di discariche illecite o lo smaltimento illegale di rifiuti tossici, passaggio fondamentale per definire politiche di prevenzione e bonifica. Il registro tumori è inoltre l’unico strumento ufficiale riconosciuto dai tribunali per mettere in relazione questi due fattori, ovvero, impennata dei casi e presenza di rifiuti tossici. Ad oggi sono state

Nagni vice presidente di Federmobilità

L’INTERVENTO di Vincenzo Musacchio

Numeri in crescita e preoccupanti Abbiamo ricevuto dall’Istituto Nazionale Tumori ove lavorano alcuni amici di lunga data alcuni recenti studi effettuati in questi anni che hanno fatto emergere una forte correlazione fra esposizione in ambiente inquinato e cancro ai polmoni con particolari sintomi respiratori (allergie, infezioni, sintomatologie varie). Oggi si può affermare che esistono malattie associate con certezza alla permanenza in ambienti confinati e con eziologia ben definita. Queste ultime sono : febbre di Pontiac (forma simil influenzale), malattia dei legionari (infezione polmonare), alveoliti, riniti e sinusiti e febbre degli umidificatori (sindrome da polveri organiche tossiche). In Molise grazie ad uno studio recentissimo abbiamo finalmente dati statistici aggiornati riguardanti il tasso di mortalità al 2013 (Fonte: www.tumori.net; Rossi S, Capocaccia R, De Angelis R, Gatta G (Eds). Cancer burden in Italian regions. Tumori 99 (3), 2014). Riportiamo lo schema che riguarda la nostra regione.

Tumore al Polmone

Anno 1970

Donne+Uomini

47 decessi

Tumore al Polmone

Anno 2013

Donne+Uomini

129 decessi

Da questa breve analisi si deduce oggettivamente che nel Molise dal 1970 al 2013 i tumori al polmone sono triplicati.

Tumore al Colon

Anno 1970

Donne+Uomini

48 decessi

Tumore al Colon

Anno 2013

Donne+Uomini

118 decessi

Anche questa tabella evidenzia oggettivamente che nel Molise dal 1970 al 2013 i tumori al colon sono triplicati.

Melanomi

Anno 1970

Donne+Uomini

0 decessi

Melanomi

Anno 2013

Donne+Uomini

8 decessi

Anche questa rilevazione evidenzia oggettivamente che nel Molise dal 1970 al 2013 i melanomi pressoché inesistenti sono comparsi anche nel nostro territorio. In particolare, va sottolineata la presenza di aumento del carcinoma polmonare, la patologia tumorale per la quale la letteratura riporta una associazione con inquinanti atmosferici a cui si può essere esposti per via inalatoria nell’ambiente. L’inquinamento industriale (e non solo) anche in Molise ha fatto, purtroppo, la sua parte. I metalli, sono anche associati a diversi altri tipi di patologie oncologiche: cromo e nichel, per esempio, sono legati all’insorgere di tumori a polmoni, naso e faringe; l’arsenico è correlato alla diagnosi di tumori a polmone, vescica, pelle. Gli studi condotti sulle popolazioni residenti nei pressi di siti responsabili dell’emissione in atmosfera di polveri sottili, benzopirene, benzene, metalli pesanti, diossine e isotopi radioattivi, hanno dimostrato un aumento dell’incidenza di tumori di laringe, polmoni e vescica. Sono inoltre segnalati aumenti dell’incidenza di melanoma e di cancro del colon. E non va meglio nel caso degli inceneritori, causa di emissioni di particolato, metalli pesanti, diossine, composti organici volatili, ossidi di azoto e zolfo, ozono: particolarmente importanti risultano gli eccessi nel complesso dei tumori, neoplasie polmonari, linfomi non Hodgkin, sarcomi dei tessuti molli e neoplasie infantili. Per non parlare dei PCB, i policlorobifenili usati in Italia nell’industria chimica fino agli anni ’80, ma ancora persistenti nell’ambiente, associati all’insorgenza del cancro al fegato e alle vie biliari. In tutti questi anni in Molise c’è stato il tempo di approfondire, ma nessuno, né a livello regionale, né statale, ha fatto niente e ancora oggi non ci sono studi specifici, ad esempio, sulla correlazione tra smaltimento illegale dei rifiuti e insorgenza del cancro. Ancora una volta chiediamo formalmente di costituire un Comitato zonale permanente di consultazione e di controllo, composto dai Comuni e dalle associazioni interessate, che tenga d’occhio le numerose criticità ambientali della zona (aria, acqua, elettrosmog, discariche, inceneritori, biomasse) e ne riferisca periodicamente alla comunità. Noi di Co.Re.A. assieme a tutte le associazioni che vorranno aderire raccoglieremo i fondi per cominciare il cammino che ci porterà assieme a tutti i cittadini molisani ad un controllo più efficace ed efficiente del territorio. Ci siamo già dotati grazie all’aiuto dei cittadini di un contatore Geiger e di un misuratore di onde elettromagnetiche ma non ci fermeremo qui. Chiediamo di conoscere che fine abbia fatto il registro tumori. Un registro tumori che se non sarà delle istituzioni molisane allora dovrà essere dei cittadini di questo territorio. Noi di Co.Re.A non vogliamo che il Molise si trasformi nel tempo nella pattumiera d’Italia senza che si possano individuare e far pagare i responsabili di questo stato di cose! * Presidente Co.Re.A. Molise

fatte due nomine e impiegati 18 dipendenti, ma a che punto è la diffusione dei primi dati? E soprattutto come mai i 10 anni di osservazione sulla mortalità del distretto di Termoli e Larino non vengono elaborati e diffusi? La risposta del Presidente Frattura è stata: “non sono in condizioni di dare riscontro immediato”, in altre parole, non ne so nulla. Ora ci chiediamo come può pensare un Presidente di non avere idea su un tema così importante, soprattutto dopo che ingenti e sproporzionate risorse sono state investite. Questa è l’ennesima dimostrazione che questa classe dirigente è assolutamente inadeguata e che le promesse fatte in campagna elettorale sono rimaste ben riposte nei cassetti per lasciare spazio ad altri tipi di attività".

Nomina nazionale per l'assessore regionale ai Trasporti del Molise CAMPOBASSO. Nomina nazionale per l’assessore Nagni, che assume il ruolo di Vice Presidente di Federmobilità, il Forum per il governo regionale, locale e urbano della mobilità sostenibile. L’associazione si propone di riunire le autorità esponenti degli enti responsabili della mobilità a livello Regionale, Provinciale e Comunale al fine di creare un momento di riflessione comune e di dibattito sui temi cruciali del settore, anche in relazione ai processi di privatizzazione e liberalizzazione del TPL, e, in generale, dei servizi pubblici essenziali. “Onorato per questa nomina – ha dichiarato l’assessore Nagni entro in una struttura sana dal punto di vista finanziario e contabile. Ora, l’idea è quella di fare in modo che Federmobilità rimanga nel quadro delle strutture

associative di settore in quanto essa rappresenta un contraltare all’associazionismo privato nell’ambito dei trasporti. Proveremo per il futuro, insieme al comitato esecutivo, ad ampliare il raggio d’azione della struttura rafforzandola sotto l’aspetto della formazione e della ricerca afferenti il settore della mobilità e dei trasporti nella loro prospettiva locale, nazionale ed europea - ha concluso Nagni - andando così oltre il ruolo di assistenza riservata agli associati”.


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31 ottobre 2014

"Se le strade sono abusive, Frattura le chiuda" Denuncia aperta dell'imprenditore Capussi. "Chiuso il viadotto Callora il traffico dirottato su arterie che la Regione non intende pagare. Perchè, allora, ne usufruisce?" CAMPOBASSO. "Sapete cosa è successo a Bojano? E’ stato chiuso il ponte Callora e il traffico statale è stato deviato sulle strade realizzate da Capussi. C’è qualcosa che non va: non si vuole dichiarare l’utilità sociale di tale strade, vengono definite abusive per non pagarle, ma non vengono chiuse! Oggi allo stato attuale dei fatti siamo noi a chiedere che le strade in questione vengano chiuse, poi il Presidente Frattura e il Prefetto Di Menna dovranno risolvere il problema della viabilità, come? Ce lo dicano loro! Abbiano il coraggio di far rispettare la legge, abbiamo bisogno che lo Stato sia presente in questa regione". Ancora una volta l’ imprenditore matesino, 94enne, Antonio Capussi ribadisce l’ingiustizia che ormai sta vivendo da oltre vent’anni. “La Regione Molise nonostante due decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Campobasso, non riconosce 80 km di strade, anzi le ritiene abusive e non le vuole pagare, ma non le

chiude, ed invece di inibirvi la circolazione vi dirotta addirittura il traffico statale che, si badi bene è obbligato a percorrerle in virtù di una ordinanza dell’Anas sottoscritta da Regione e Prefetto”. Capussi insieme alla figlia, la giornalista Mina e all’avvocato Alfonso Mainelli chiede l’aiuto della stampa regionale. ” Io ho tutte le carte in regola, da quando sono iniziati i lavori, quello nei miei confronti è un abuso, non vogliono pagare. Si è detto che mi hanno dato dei soldi per i lavori di 80 km di strade, ma non è vero. Ad oggi siamo arrivati a 11 milioni di euro più le

sanzioni, circa 15, milioni di euro”, l’imprenditore, che è arrivato ad incatenarsi davanti la sede di Consiglio regionale non demorde, e continua a chiedere giustizia. I fatti vengono esposti nel dettaglio dall’ avvocato Mainelli: "Abbiamo convocato questa conferenza stampa, per chiedere il vostro aiuto, vista la vostra disponibilità in questi anni. I cittadini molisani devono sapere quali sono le condizioni di questo imprenditore, Antonio Capussi, onesto lavoratore che ha costruito la sua vita nel rispetto della legge. Ciò che il mio cliente chiede è il pagamento dei lavori effettuati

L’INTERVENTO

Caccia, il problema dei cinghiali Saranno prolungate le giornate venatorie per ridurre il numero degli ungulati CAMPOBASSO. Continua il giro di consultazione avviato dal consigliere regionale delegato alla caccia Cristiano Di Pietro in merito all’emergenza cinghiali. Dopo il confronto con il Prefetto di Campobasso con il Prefetto di Isernia e con le due Province, e a seguire l’incontro del 20 ottobre u.s. con i sindaci dei Comuni molisani tenutosi presso l’ex Gil di Campobasso il Consigliere Di Pietro ha incontrato i componenti della Consulta Regionale della Caccia. Il confronto ha portato all’elaborazione di un documento ufficiale che segnala ai Prefetti di Campobasso ed Isernia, ai presidenti delle due Province e al governatore della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, lo stato di emergenza per i danni causati all'agricoltura, alla sicurezza stradale e all’igiene pubblica per l’alta presenza di cinghiali ("sus scrofa") nella regione Molise. in particolare, essendo nella fase di approvazione dei PIANI FAUNISTICI VENATORI PROVINCIALI e REGIONALE e non avendo possibilitá di fare ricorso agli strumenti previsti dalla legislazione vigente, in via del tutto eccezionale e solo per la presente stagione venatoria 2014/2015, è stato segnalata ai signori Prefetti la necessitá di convocare un incontro congiunto tra le due Prefetture di Campobasso e Isernia, le due Province e la Regione Molise al fine di adottare a breve termine un piano per ridurre la presenza

massiccia di cinghiali sul territorio. Alla Regione Molise, è stata invece sottoposta , di comune accordo, l’ipotesi di ingresso dei cacciatori extraregionali e di prolungamento della caccia al cinghiale al 31 gennaio 2015. "Il problema dell'aumento dei danni provocati dall'elevato numero di cinghiali non riguarda solo il settore primario – ha dichiarato Cristiano Di Pietro - ma è causa anche di numerosi incidenti stradali con conseguenti riflessi sull'incolumità fisica dei cittadini. Occorre ricordare inoltre, che i suidi in questione, non sono più di specie autoctona e le mutate caratteristiche biologiche, hanno determinato un aumento del numero di gravidanze (due l'anno anziché una) e di prole (circa 8-10 cuccioli rispetto ai 3-4), causando negli ultimi anni un aumento esponenziale della loro presenza sul territorio. Insieme alla consulta della caccia, abbiamo elaborato un documento ufficiale contenente alcune linee guida. Per ora affrontiamo l’emergenza – ha sottolineato il consigliere Di Pietro – soltanto dopo potremo pensare alla prospettiva. Immaginiamo, per il futuro, strumenti più efficaci- ha concluso Di Pietro - quali ad esempio l'osservatorio faunistico regionale,utili per andare ad intervenire in maniera mirata nei punti più delicati ma anche lo studio di una legge regionale per la commercializzazione della carne di cinghiale".

di 80 km di strade su cui transita il traffico regionale e sulle quali sono state rilasciate autorizzazioni e concessioni amministrative per alberghi, ristoranti, attività commerciali, licenze edilizie per edificazioni private ed altro. La Regione ci dice che secondo l’ Avvocatura dello Stato quelle strade sono abusive, perchè mancano progetti e pareri, pertanto non è legittimata a pagare. Ma noi vogliamo far presente questo: il presidente della Giunta regionale e il Prefetto di Campobasso sono pubblici ufficiali, nel momento in cui si afferma che le strade sono abusive, ora c’è l’articolo 331 del codice di procedura penale che prevede una denuncia scritta alla comunità preposta, quindi se si assume in un giudizio che Capussi ha costruito 80 km di strade in modo abusivo la Regione, il Prefetto e i Vigili dei Comuni interessati devono immediatamente pretenderne la chiusura, specialmente a Bojano".

QUI SI BARA 2! (ancora sull’eolico di Montecilfone) di Emilio Izzo Come si ricorderà, lo scorso 22 ottobre si è tenuta una strana conferenza di servizio sulla questione eolico di Montecilfone, anzi, come si ricorderà, non si è tenuta! Strana la convocazione, visto che più di tre mesi prima tutto era stato deciso con una bocciatura per la centrale eolica ed il rinvio alla presidenza del Consiglio dei Ministri per la decisione finale. Ancora più strana la decisione di rinviare la conferenza a causa dell’assenza del direttore dei beni culturali Famiglietti. Ma se della prima stranezza una motivazione seppur debole è stata data dal dirigente in carica presso l’assessorato all’energia (dirigente che, come si diceva, ha sostituito il traghettato Tamburrro) e cioè la nescessità di ripercorrere con gli interessati i passaggi fondamentali del verbale della precedente conferenza, della seconda (stranezza) restiamo esterrefatti. Infatti, si è rimandato il tutto semplicemente perché il direttore Famiglietti non era presente ed ha imposto il rinvio! Più che lecito si penserà, una conferenza senza una pedina fondamentale non avrebbe senso. Lo sarebbe se il direttore Famiglietti avesse avuto in animo di modificare la sua posizione (parere negativo ndr), invece, purtroppo, il Famiglietti ha ribadito integralmente il suo parere! A chi giova tutto ciò?! Un dirigente capriccioso che preferisce far spendere soldi pubblici e tempo prezioso ad un sacco di persone pur di dare sfogo alla sua vanità e prepotenza. E così, senza motivo serio, ci si ritrova di nuovo domani 30 ottobre alle ore 10.30 presso l’assessorato all’energia della regione Molise a Colle delle Api a Campobasso, per cercare di capire questa pantomima dove ci vuole portare. Ovviamente noi ci saremo per tenere informata l’opinione pubblica e la stampa. E mentre scriviamo, un nuovo elemento da procura della repubblica sbuca all’orizzonte! I più fortunati domani sapranno! Ma la premessa è che siamo messi proprio male. A breve partirà da parte del Comitato scrivente e degli aderenti una richiesta formale al presidente Frattura per ottenere una convocazione utile a stabilire un’agenda che possa portarci alla formulazione di un Piano Energetico regionale resosi ormai imprescindibile, visti i disastri che si stanno perpetrando in mancanza di esso. Vero presidente?!


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Campobasso

31 ottobre 2014

esplode un ordigno in viA de Attellis

L’attività di parrucchiere era stata inaugurata da poche settimane a Campobasso CAMPOBASSO. Un’esplosione ha svegliato e spaventato i residenti di via De Attellis, una delle traverse di via Roma, a pochi metri da Corso Vittorio Emanuele, a Campobasso, poco dopo l’una della notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre 2014: presa di mira la vetrina di un parrucchiere per uomo e

per donna del centro cittadino, di fronte alla scuola elementare ‘D’Ovidio’. Un’attività inaugurata da poche settimane. La saracinesca dell’attività è stata sventrata e, per fortuna, vista l’ora notturna nessuno si è fatto male, in una zona particolarmente trafficata durante le ore diurne.

Sull’accaduto indagano i Carabinieri di Campobasso, chiamati a far luce sulla vicenda, accaduta appena tre giorni dopo la rapina alla Bnl di via XXIV Maggio. Come sibillato dagli esperti presenti sull’accaduto “è stata un’esplosione abbastanza violenta”, anche visti i danni riportati dalla vetrina: saracinesca

AttentAto o brAvAtA: Quién sAbe? Di Massimo Dalla Torre L’episodio che ha scosso la notte dei Campobassani in Via De Attellis è la conferma, per chi avesse ancora qualche dubbio, che il capoluogo di regione della ventesima regione dello stivale non è più l’isola felice degli anni addietro. Una realtà che molti rimpiangono non perché era al riparo da ogni distonia ma perché è duro dover costatare che la tranquillità da noi è divenuto un optional, anzi un ricordo legato al passato. Un luogo che, nonostante gli attentatori, che hanno fatto saltare la serranda di un’attività appena inaugurata, hanno poi ripulito come novelli Arsenio Lupin, non è più al riparo da scorribande e forse addirittura, questo è al vaglio degli inquirenti, sotto lo scacco della cosiddetta malavita che non si ferma davanti a nulla e nessuno. Un segno che invece deve preoccupare l’intera comunità cittadina che da questo momento non potrà più dormire sogni tranquilli causa la

dabbenaggine di balordi che credono di poter spadroneggiare tranquillamente finanche nel centro cittadino. Un segno che, purtroppo, riconduce a fatti che accadono in altre realtà poco distanti dove episodi simili sono quasi all’ordine del giorno. Episodi che creano, ansia, apprensione perché significa che Campobasso non è assolutamente immune nonostante le modalità di esecuzione alquanto anomale, ecco perché bisogna tenere alta la guardia e aspettarci forse altre cose che potrebbero portare altro scompiglio nella comunità cittadina. Episodi che fanno pendant con la rapina alla filiale della BNL di Via XXIV maggio che ha visto finanche un ferito causa un involontario conflitto a fuoco per arrestare l’episodio malavitoso. Episodi che devono essere letti nel verso giusto e non con la solita alzata di spalle come per dire “sono cose che possono accadere”.

No assolutamente no, perché quello che forse è stato scambiato, ci riferiamo all’episodio deflagratorio, per una bravata, è invece il tratto di una volontà ben precisa, creare disorientamento in chi fino a poco tempo fa poteva percorrere le strade cittadine anche nelle ore inoltrate della notte, che da questo momento dovrà necessariamente rincasare presto o non frequentare luoghi o strade che potrebbero essere bersaglio di balordi. Considerazioni amare che ci sentiamo di fare con la consapevolezza che la favoletta dell’isola felice non è più raccontabile a chi indica Campobasso come luogo tranquillo. Parola che purtroppo non ci connota più anche perché, se dovessero ripetersi atti fuori regola significa che siamo divenuti maggiorenni. Una maggiore età non da osannare ma da condannare sotto tutti i punti di vista.

unA nuovA curA per i tumori Se ne è discusso in un convegno della Fondazione Giovanni Paolo II alla Cattedrale CAMPOBASSO. Nella suggestiva cornice della Chiesa Cattedrale di Campobasso si è svolto il convegno “Prevenzione e nuove possibilità di cura per i tumori”. Il Parroco, don Michele TARTAGLIA, ha accolto le numerose persone presenti in sala, evidenziando che la nutrita partecipazione all’evento è segno di una comunità sensibile ai temi affrontati; ha poi ringraziato la Fondazione per aver promosso l’evento, rimarcando l’importanza di favorire occasioni di incontro e formazione sul territorio. E’ intervenuto anche il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso, dottor Gennaro BARONE, che, citando il Codice Deontologico, ha ricordato come la promozione di iniziative di prevenzione e di tutela della salute rientri nei doveri della professione medica. Ha introdotto i lavori l’Ing. Enrico ZAMPEDRI, Direttore Generale della Fondazione “Giovanni Paolo II”, che dopo aver ringraziato il Parroco e l’intera Comunità per l’accoglienza, ha comunicato che questo incontro sarà il primo di una serie di appuntamenti organizzati nelle Parrocchie delle Diocesi Molisane con l’obiettivo di “promuovere una cultura della salute ispirata ai valori cristiani”. Il Professor Alessio MORGANTI, Direttore dell’Unità di Radioterapia, ha affrontato gli aspetti propriamente scientifici dell’incontro. Dopo aver illustrato, con dati e riferimenti alle esperienze cliniche, i progressi della scienza medica in campo oncologico, ha rimarcato il valore insostituibile del

“sollievo” inteso non come negazione definitiva del dolore fisico, ma piuttosto come sostegno sollecito ed amorevole, psicologico e spirituale al malato. Lo scopo principale della “terapia del sollievo” è quello di limitare la sofferenza e migliorare la qualità di vita. E’ importante il contributo di figure professionali e discipline diverse ma tra loro interconnesse: medicina

del dolore e palliativa, assistenza infermieristica, assistenza psicologica, supporto spirituale. L’approccio multidisciplinare è una condizione imprescindibile proprio per la complessità della domanda di cura di questi pazienti e l’integrazione tra le varie figure professionali diventa il perno centrale dell’assistenza.

sventrata e vetri in frantumi. Per il momento non si esclude nessuna pista: dalla bravata all’atto intimidatorio nei confronti dei titolari dell’attività commerciale. Sono stati alcuni residenti ad avvertire le Forze dell’Ordine che, passate in zona, non hanno notato nulla di strano, sembrerebbe a causa

dell’indicazione errata della via, ma anche perché il marciapiede è stato pulito dagli attentatori. Dunque, davanti alla vetrina nessuna traccia di vetri o residui dell’esplosione. Ad avvisare i Carabinieri è stato il titolare dell’attività, che ha fatto l’amara scoperta, mentre si accingeva ad aprire il locale.

trasportavano 100 gr di stupefacente Sono stati denunciati dai Carabinieri della stazione di Trivento TRIVENTO. I Carabinieri della Stazione di Trivento denunciavano in stato di libertà due 19enni di San Salvo per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nello specifico, i militari dell’Arma, in un ampio piano di servizi mirati al contrasto degli stupefacenti predisposto dal Comando Compagnia di Bojano, novato nel centro abitato di Trivento una autovettura sospetta in quanto non riconducibile a persone del posto, pertanto procedevano al controllo del mezzo e dei passeggeri. Una volta appurata la provenienza dei due giovani, i Carabinieri della Stazione di Trivento procedevano a perquisizione personale e veico-

lare che dava esito positivo. Infatti, ben nascosta sotto i vestiti di uno dei due ragazzi, veniva rinvenuta una busta di cellophane con all’interno 103 grammi di hashish; inoltre all’interno del veicolo veniva rinvenuto un altro involucro con circa 5 grammi di marijuana. Lo stupefacente veniva posto sotto sequestro e i due denunciati per detenzione ai fini di spaccio.

secondo AppuntAmento con tris d’Arti in bibliomediAtecA: il 3 novembre si rAccontA berArdino musengA Lunedì 3 novembre, alle ore 18.30, in BiblioMediaTeca comunale, in via Alfieri a Campobasso, Andrea Damiano continuerà a raccontare, in modo informale e fuori dai soliti schemi, parte delle vicende e della storia cittadina del capoluogo regionale, in una serata dedicata alla vita e alle opere di Berardino Musenga. “Aperitivo con Berardino Musenga”, questo il titolo dell’incontro di lunedì 3 novembre, rientra nel cartellone di appuntamenti denominato “Tris d’Arti”, una breve rassegna di racconti di storia campobassana, ideati da Andrea Damiano con la collaborazione, oltre che della BiblioMediaTeca comunale di Campobasso, dell’Associazione Centro Storico Campobasso, del Museo dei Misteri e Tradizioni, e dell’Associazione Guide Turistiche Molisane. La rassegna, che ha fatto già riscontrare una grande partecipazione di

pubblico in occasione del primo appuntamento tenutosi nel mese di ottobre e dedicato ad Amedeo Trivisonno, prevede tre incontri, il tre di ogni mese, incentrati su tre figure di artisti ed architetti che hanno ridisegnato letteralmente la città di Campobasso, attraverso le loro opere e le loro intuizioni. Tre secoli, tre personaggi, una città, questo vuol essere il racconto che propone Tris d’arti, un racconto vivace, fuori dalla retorica e dentro la passione della storia locale che, dopo la serata dedicata a Musenga, si concluderà il 3 dicembre con l’incontro su Paolo Saverio Di Zinno Ad ogni singolo appuntamento sarà legato un aperitivo finale, anche questo strettamente locale, offerto dalla BiblioMediaTeca e dagli organizzatori dell’evento. Per ogni ulteriore informazione si può telefonare in BiblioMediaTeca comunale al numero 0874/438536.


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Campobasso

31 ottobre 2014

Un’altra occasione mancata:

il binomio Pubblico-Privato non ha trovato ragion d’essere Il recupero e la ristrutturazione del mercato coperto avrebbe dato una sterzata alla vita sociale, economica e culturale del centro urbano Tutto era pronto per la ristrutturazione del mercato coperto di via Monforte. Il progetto di Mario Di Biase, l’imprenditore “in” dì Campobasso che aveva ideato l’intervento sul vecchio mercato coperto per farne una struttura polivalente, puntava decisamente a dare una sterzata alla vita sociale, economica e culturale del centro murattiano, ovvero la parte del territorio che ha pagato con un progressivo arretramento l’espansione dei nuovi quartieri e l’ingresso nella realtà commerciale dei super e degli ipermercati. Per rimettere in moto i mec-

san massimo, sindaco e maggioranza comPrano un mezzo rinunciando all’indennità SAN MASSIMO. Dopo i casi di Mirabello Sannitico dove il primo cittadino Nicola Lembo utilizzò il proprio stipendio per finanziare le vacanze estive agli anziani del paese, o quando altri amministratori rinunciarono all’indennità donandola ad attività sociali a favore di disabili, o come a Colle d’Anchise dove il sindaco Carletto Di Paola finanziò l’attività del doposcuola comunale, anche a San Massimo il sindaco Fulvio Manfredi Selvaggi dal giugno scorso ha deciso di rinunciare alla propria indennità. A distanza

di quasi un anno e mezzo la somma accantonata è di circa 20 mila euro, che sindaco e consiglieri hanno deciso di sfruttare per qualcosa che possa tornare utile ai cittadini come un mezzo polivalente municipale. Il sindaco infatti ha dichiarato che il Comune è privo di mezzi che possono servire come escavatore o a servizi di manutenzione delle strade o lo sgombero della neve e grazie a questa cifra messa da parte si potrà risparmiare, non chiamando ditte esterne per effettuare questo tipo di lavori.

Prevenzione e contrasto sul consumo di droghe e bullismo in ambito scolastico Il prefetto di Campobasso, Di Menna, ha convocato il Comitato per la sicurezza CAMPOBASSO. Il Prefetto Francescopaolo Di Menna ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nella quale è stata esaminata la situazione della provincia con riferimento ai fenomeni del bullismo e dello spaccio e consumo di stupefacenti in ambito scolastico, al fine di ulteriormente rafforzare la prevenzione e il contrasto, secondo gli specifici indirizzi in proposito formulati dal Ministro dell’Interno. Hanno partecipato all’incontro, oltre ai Responsabili provinciali delle Forze di Polizia, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Campobasso, il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Regionale e il Direttore del Servizio per le tossicodipendenze della stessa Azienda, il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, amministratori e

funzionari comunali. Il Prefetto ha reso nota l’avvenuta attivazione, presso la Questura, di una utenza telefonica – il cui numero è il 43002 – al quale i cittadini avranno la possibilità di inviare, senza alcun costo e con assoluta garanzia di riservatezza,sms per segnalare alle Forze di Polizia episodi di spaccio e bullismo all’interno o in prossimità degli istituti scolastici. L’Ufficio Scolastico Regionale è stato invitato a promuovere la capillare divulgazione nelle scuole e tra tutte le loro componenti di tale innovativo strumento di comunicazione con gli organi di polizia, che potrà consentire di accrescere e migliorare gli interventi a favore dei giovani il cui disagio risulta meno visibile. L’analisi compiuta ha posto in evidenza la diffusione delle problemati-

canismi socio-economici e culturali inceppati, dopo aver rivitalizzato Via Gazzani con una costruzione per abitazioni e locali commerciali, dopo aver creato un polo edilizio La Città nella Città - che riassume un concetto di urbanizzazione polidirezionale mai sperimentato prima, Mario Di Biase aveva pensato di ristrutturare il vecchio mercato coperto di Via Monforte innovandolo nella funzione, più che nella struttura, con parcheggi coperti, box commerciali, multisala cinematografica, bar-ristorante panoramico con affaccio sul borgo medioevale. Allegato alla ristrutturazione, anche un percorso di riqualificazione territoriale che avrebbe interessato il mercato all’aperto di Corso Bucci, parte del centro storico (Via Marconi) e lo stesso Corso Vittorio Emanuele: un progetto di dimensione europea, rispettoso della tradizione storica campobassana in una prospettiva di modernità. Un progetto da porre a base dello slogan dell’Anci <l’Italia riparte dalle Città>. Fare di Campobasso un centro direzionale al di là delle fin qui deluse, ataviche, aspirazioni, e delle comprovare inefficienze di chi l’ha amministrata. Quella idea geniale e la straordinaria volontà a realizzare di Mario Di Biase sono racchiuse in cataste di mappe, sezioni, prospetti, relazioni, stime e computi metrici e in un modellino in scala. L’amministrazione comunale s’è dichiarata incapace di sostenerne l’onore (e anche gli onori) del project-financing; l’erede Di Biase, sebbene mosso da identica passione, non ha trovato sostegni pratici e morali per continuare in sintonia con l’idea pa-

terna. Altra occasione di sviluppo urbano mancata. Con al centro il vecchio mercato coperto: simbolo architettonico degli anni Sessanta; centro commerciale primario degli anni Settanta-Ottanta; oggi simbolo decadente della profonda mutazione delle abitudini commerciali e del costume sociale campobassani. Sarebbe dovuta essere una soluzione per immaginare la rivitalizzazione e la ripresa in termini di vivibilita e qualità della vita delle due Campobasso: la medioevale e la murattiana. Progetto lungimirante per la capacità di ritessere attività (sociali, economiche e culturali) che erano nella tradizione e nella qualità urbana del centro murattiano, su cui già si annunciavano innesti progettuali da parte di Confcommercio ed altri obiettivi urbanistici (il masterplan) in grado di alzare il livello direzionale del capoluogo, onde sganciarlo dal pernicioso minimalismo politico-culturale dell’ultimo decennio. Il fenomeno del depauperamento commerciale del Centro urbano, il declassamento urbanistico dell’area compresa tra via Roma e viale Elena, la rarefazione di centri sociali e di aggregazione, la sclerotizzazione di intere fasce sociali generata dall’inedia culturale, è sotto gli occhi di tutti. L’Amministrazione civica e il Costruttore avrebbero voluto cambiare il senso e il destino del capoluogo. Ciò non è accaduto, e non potrà accadere, perché il binomio pubblico-privato non ha trovato ragion d’essere. L’idee camminano sulle gambe degli uomini. E gli uomini, nella fattispecie, non sono più gli stessi. Dardo

che considerate, caratterizzate anche da una consistente realtà sommersa, che solo occasionalmente viene alla luce, nonché dal pericolo di una degenerazione in più gravi forme di devianza. Passate in rassegna le attività svolte dalle singole istituzioni interessate, in relazione alle proprie competenze particolari, si è riconosciuta l’esigenza di

sviluppare, insieme all’azione di polizia, che sarà adeguatamente potenziata e intensificata, progetti coordinati di formazione, sensibilizzazione e sostegno da rivolgere agli studenti, alle famiglie, al personale scolastico. Le iniziative a questo scopo adottate verranno attentamente monitorate e i risultati ottenuti saranno congiuntamente valutati.



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Isernia

31 ottobre 2014

“indennità al perSonale, troppe omiSSioni” Il sindacato Csa scrive una lettera aperta al presidente della Provincia, Brasiello iSernia. “Il Sindacato Autonomo CSA, con la presente si rivolge al nuovo Presidente della Provincia Dott. Luigi Brasiello affinchè sblocchi il pagamento degli arretrati per i dipendenti della Provincia”. Così il responsabile sindacale, Feliciantonio Di Schiavi. “Corre l’obbligo precisare che questo CSA, in passato si è più volte rivolto all’ex Presidente della Provincia Sig. Luigi Mazzuto ma costui e questo duole dirlo, non si è mai degnato non solo di pagare le indennità ai suoi dipendenti ma neanche di rispondere a questo Sindacato e ciò in violazione non soltanto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ma della trasparenza amministrativa e delle corrette rela-

zioni sindacali. L’ex Presidente ha sempre ignorato il Sindacato, almeno questo CSA e non è dato sapere né per quale motivo lo ha fatto, né da quali impegni era preso visto che ha lasciato l’Ente in pessime condizioni. Corre l’obbligo ricordare infine che l’ex Presidente della Provincia nel 2009 venne eletto con oltre il 70 % dei consensi elettorali e di contro, questo è stato il risultato rispetto al suddetto consenso bulgaro. Ciò premesso si chiede ora all’attuale Presidente Brasiello, intanto di pagare le spettanze ai dipendenti e poi di ripristinare con il Sindacato le corrette relazioni sindacali, nell’interesse dei lavoratori e della collettività”.

Lettera aperta poSte, mancata convocazione del tavolo iStituzionale di Antonio D’Alessandro* Egr. Sig. Prefetto, la scrivente Organizzazione Sindacale, intende manifestarle tutto il disagio e rincrescimento, per la mancata convocazione al tavolo istituzionale meglio specificato in oggetto. Si apprende che la SV. Ill.ma,

dal Decreto Legislativo 21/1/2004 n. 29 e successive modifiche, forse però, dimenticando che la Conferenza Permanente, nella trattazione delle problematiche relative alle diverse aree di materie, mira a coinvolgere il maggior numero

abbia indetto per la giornata del 29/10/2014, la conferenza provinciale, escludendo nei fatti, questa rappresentanza Sindacale che, salvo diverso convincimento, è rappresentativa con pari dignità, come le altre sigle Sindacali da Lei giustamente invitate, “UIL – CGIL”. È inconfutabile che, la SV. sia il titolare di un ruolo, quale quello di coordinatore istituzionale a livello periferico, e pertanto in tale ambito, ha trovato coerente l’applicazione del comma 2 dell’art. 11 d.lgs. 300/1999, come modificato

possibile di soggetti che agiscono sul territorio, operando nella direzione di una mediazione dei conflitti sociali a livello locale. Non appartiene al costume alla cultura di questa Organizzazione Sindacale SLP-CISL, obiettare su quanto dalla SV. istruito, ma ciò non toglie, che rimane l’amarezza per non aver dato voce così come istituito all’art 11 d.lgs. 300/1999, a tutti quei soggetti istituzionali la cui partecipazione è ritenuta utile, in relazione agli impegni che si dovranno prendere. *Segretario Regionale Cisl Poste

Riciclaggio di assegni Rubati Arrestato un pregiudicato fermato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, hanno tratto in arresto un 50enne di Pozzilli, con numerosi precedenti di reato che vanno dalla associazione per delinquere alla truffa, dal furto alla rapina, dalla ricettazione ai reati in materia di stupefacenti e porto illegale di armi, tutti reati commessi gli scorsi anni tra la provincia di Isernia, Caserta, Frosinone, Foggia, Ancona, Bologna e Napoli. I militari lo hanno rintracciato presso la sua abitazione dove hanno dato esecuzione ad un ordine di cattura per il reato di riciclaggio di assegni rubati. Secondo le risultanze investigative, negli ultimi anni almeno in una quarantina di diverse occasioni, si era recato presso vari uffici postali oltre che della provincia di Isernia, anche in alcuni della provincia di Caserta, come quello di Capriati al Volturno e Prata Sannita, e dopo aver sostituito il nome del beneficiario, incassava gli importi per svariate migliaia di euro, relativi ad assegni bancari e circolari, destinati a persone alle quali erano stati precedentemente trafugati durante le spedizioni. Il 50enne è stato accompagnato in caserma per le formalità di rito e trasferito presso la Casa Circondariale di

Isernia dove in virtù del provvedimento emesso dalla competente Autorità Giudiziaria dovrà scontare una pena pari a quattro anni e mezzo di reclusione.

SottopaSSo ferroviario, la videoSorveglianza Dopo anni di attesa a Isernia saranno istallate apposite telecamere per la sicurezza iseRnia. Dopo anni di attesa e di pressioni da parte dei cittadini anche nel sottopassaggio ferroviario della stazione di Isernia è arrivata la videosorveglianza. Il tratto che passa sotto i binari e che collega corso Garibaldi con corso Risorgimento è stato per

anni al centro di polemiche perchè poco frequentato, è stato per anni preso di mira da vandali e la paura di essere aggrediti in quel punto ha sempre attraversato la mente dei cittadini che lo attraversavano, soprattutto nelle ore notturne.

Adesso il comune ha avviato l’installazione delle telecamere per la sorveglianza sia per migliorare il livello di sicurezza della zona, sia per individuare e diminuire gli atti di vandalismo che per anni hanno devastato quel sottopassaggio.


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Termoli

31 ottobre 2014

cImITero, e I servIzI? L’area è carente di pulizia e di possibilità di usufruire di pubblici servizi TERMOLI. Abbiamo trattato ieri la questione cui versa il cimitero, attraverso le dichiarazioni e il racconto della lotta del signor Filippo Masciarelli ed oggi, torniamo nuovamente sul tema rendendo nota non solo la vasta eco dei nostri utenti alla questione, ma anche riportando un

commento di un cittadino che sul tema ha detto la sua. A ridosso del giorno in cui la Chiesa celebra i defunti, e considerando lo stato cui versa il cimitero, l’utente scrive: “Condivido appieno la protesta. Il cimitero di Termoli è nel degrado più assoluto, soprattutto

nell’ala nuova dove imperversano erbacce, sporcizia e incuria ovunque. Le strade di accesso quando piove sono ridotte a pantani impraticabili e manca il benché minimo servizio. Per trovare una fontanella per l’acqua, ad esempio, bisogna fare molta strada. Cappelle lasciate

“ITAG come volevAsI dImosTrAre” Larinascita torna sull’affidamento dei lavori del polo scolastico di Larino LARINO, “E’ di qualche giorno fa la pubblicazione n. 200/2014 del 23.10.2014 attraverso la quale la Provincia di Campobasso ha emanato l’ “Avviso di procedura aperta indetta per l’affidamento dei lavori di “costruzione nuovo Polo Scolastico di Larino in c.da Cappuccini – 1° Lotto”. L’Assessore Petraroia nel mentre va sostenendo: “F. D’Ovidio serve una soluzione”, sollecitando una necessaria concertazione tra i soggetti coinvolti, finanche col Prefetto di Campobasso, per “individuare un possibile percorso risolutivo a tutela degli alunni, del personale docente e tecnico-amministrativo” dei licei classico e scientifico di Larino, onde restituire loro una sede adeguata. L’Assessore forse ignora del tutto che dopo la conclusione dell’iter di esproprio dei terreni, la Provincia di Campobasso ha ufficialmente dato il via alla costruzione del “nuovo polo scolastico” in C.da Cappuccini. Mentre gli studenti manifestano, rischiando di esporsi solo ad una facile strumentalizzazione politica, la soluzione per la collocazione di tutti gli istituti superiori con sede a Larino dovrebbe essere definita con la nuova struttura che andrebbe ad ospitare l’ITAG San Pardo, già destinatario dei fondi stanziati, e il Liceo classico-scientifico D’Ovidio che verrebbe ubicato nell’attuale sede dell’agrario. Peraltro, è noto che tutte le scuole superiori larinesi vengono dirette da un unico dirigente”. Per il Movimento LARINascita, nonostante il progetto finanziato attendesse soltanto di essere messo in cantiere, l’amministrazione Notarangelo, il PD, il presidesegretario Santella e il prof. Romano, insieme a tutti i nostalgici (compresi coloro che si erano addirittura già “inebriati dal profumo dei tigli”), del ritorno della scuola nella sua sede storica, una villa liberty di interesse storico-artistico, patrimonio dell’intera collettività, hanno continuato soltanto a far perdere tempo e, noncuranti dello stato di forte disagio degli istituti superiori della città, sono apparsi più pervasi dallo stimolo di ricavarsi l’occasione per uno slancio di notorietà magari da sfruttare anche ai fini propagandistici anziché adoperarsi per una più razionale e logica soluzione per tutti gli istituti scolastici larinesi che arriva ormai a distanza di 12 anni dal sisma del 2002. Il Sindaco Notarangelo, già presidente dell’associazione EX allievi dell’agrario, coinvolto in primis nella battaglia per la ricostruzione dell’agrario in villa Pet-

teruti, uno degli argomenti al centro della campagna elettorale, avrebbe voluto far ripartire tutto da capo con la progettazione del nuovo plesso scolastico su un’area a forte rischio geologico e a ridosso di uno degli angoli più suggestivi della città frentana, adesso non proferisce parola. Dopo l’ennesimo naufragio di uno di quei propositi che più animavano il progetto della Fabbrica delle idee, che ha messo in evidenza tutta l’incapacità e la mancanza di peso politico che potesse determinare un cambiamento sostanziale del progetto, non riconoscono l’ulteriore fallimento dell’attività amministrativa che continuano a portare avanti? Neanche l’assessore ai lavori pubblici Palmieri, leader di maggioranza e del PD, si è sentito di commentare la notizia, concentrato com’è sui lavori per il campetto! Lo stesso PD, che con il Preside-segretario Santella annunciava le rassicurazioni di Frattura sul sicuro finanziamento supplementare che la Regione avrebbe erogato per la costruzione del nuovo ITAG all’interno della villa Petteruti, nel “mentre il Sindaco e i larinesi mangiavano porchetta e bevevano vino alla festa di San Pardo”, come da egli stesso dichiarato, oggi che fine fa e quale credibilità politica ha dimostrato di a v e r e ? Il movimento LARINascita ha sempre sostenuto la costruzione di un polo scolastico in C.da Cappuccini, che raccogliesse tutti gli istituti di formazione secondaria in un’unica area, e nell’esprimere soddisfazione per l’avvio delle procedure per l’affidamento dei lavori, vuole lanciare un messaggio indirizzato innanzitutto agli studenti del Liceo D’Ovidio che negli ultimi giorni hanno manifestato lungo le strade della città e a Campobasso presso la Regione: “sappiate che se a distanza di 12 anni dal terremoto i licei sono ancora collocati in una struttura sanitaria, tra l’Hospice e il Servizio Veterinario, in aule anguste, è soltanto perchè tutte le persone coinvolte, amministrazione comunale, dirigenza scolastica, docenti e altri, non hanno affatto considerato l’urgenza di avere una sede adeguata per l’istituto secondario più frequentato in città, hanno preferito piuttosto agevolare gli interessi dell’agrario, che una sede dignitosa l’ha sempre avuta, e perseguire ottusamente l’idea che quell’istituto dovesse tornare in villa Petteruti, ipotesi che solo ora è stata definitivamente bocciata dai fatti.”

incomplete e ridotte a cantieri a cielo aperto, lotti inutilizzati e degrado ovunque; questo è quello che appare agli occhi del visitatore che spesso deve provvedere da sé per assicurare un minimo di decoro ai propri con-

giunti. La situazione è alquanto drammatica soprattutto per le persone anziane che devono subire quotidianamente questa umiliazione. I cittadini sono buoni solo per pagare le tasse, ma i servizi dove stanno?”

“LIBRIAMOCI”, un LIBRO peR AMICO Per il sindaco di Montenero di Bisaccia un’iniziativa lodevole per i giovani MONTENERO DI BISACCIA. Il sindaco Nicola Travaglini ha presenziato all’incontro con gli studenti delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado, tenutosi presso la Sala Consiliare, nell’ambito del progetto denominato “Libera-Mente”, organizzato dalle insegnanti di materie letterarie dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia ed inserito nell’iniziativa “Libriamoci”, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da quello dei Beni e delle Attività Culturali insieme al Centro per il libro e la lettura. Il primo cittadino montenerese, intervenuto su invito della Dirigente Scolastica Annarosa Costantini, oltre a rivolgere il classico saluto istituzionale, ha voluto partecipare attivamente all’incontro leggendo un brano tratto dal libro “L’Alchimista” di Paolo Coelho, al fine di stimolare la curiosità degli studenti presenti nei confronti della lettura. “Trovo questa iniziativa davvero lodevole - ha dichiarato nel corso

del suo intervento Travaglini non solo per i giovani a cui oggi dedichiamo questo momento, ma per tutti coloro che hanno a cuore la propria crescita personale. Ritengo, infatti, che la lettura di un libro possa farci vivere esperienze esaltanti, farci riflettere e, cosa ben più importante, farci crescere sviluppando una coscienza critica. Un libro, insomma, può guidarci nella mondo della conoscenza, ma può anche tracciare in maniera più o meno marcata la strada della nostra vita, abituandoci ad affrontare le avversità che ci si pongono dinanzi. Vivere oggi non è facile, certo, ma sono convinto che ognuno di noi debba sempre tentare di realizzare quella che Coelho definisce “la propria leggenda personale”, cioè la propria storia, il proprio viaggio: in poche parole, la propria vita. Per questo esorto i giovani studenti a non abbandonare mai la lettura e a portare sempre con sé un libro, come se fosse il migliore amico a cui poter chiedere sempre un consiglio”.

AlberGhIero, quArTo GIorno dI proTesTA La manifestazione andrà avanti ad oltranza se mancherà la risposta della Provincia TERMOLI. Siamo al quarto giorno di presidio permanente davanti ai cancelli dell’Istituto Alberghiero di Termoli “Federico di Svevia”. La protesta è stata messa in atto dagli studenti che, a turno, quotidianamente si armano di banchi e sedie e, davanti a quello che una volta era il cancello principale dell’ingresso alunni, attuano questa forma di protesta silenziosa ma dagli effetti più rumorosi di un corteo in piazza. Una protesta che, fanno sapere i portavoce degli alunni, “andrà avanti a

oltranza finché non otterremo soddisfazioni e fatti concreti su quelle che sono le nostre richieste che, ormai, sono note a tutti”. “Siamo pronti ad attuare questa forma di dissenso senza paura – aggiungono – anche fino alla fine dell’anno scolastico” e chiedono al presidente della provincia di Campobasso Rosario De Matteis di visitare il plesso scolastico per rendersi conto pienamente di quel che avviene”.


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Termoli

31 ottobre 2014

Zuccherificio, paura per iL futuro

A lanciare l’ennesimo appello è il segretario del circolo Pd di Montecilfone e Rsu aziendale TERMOLI. Il segretario Pd del circolo di Montecilfone Antonio Di Lisio, dipendente ed Rsu dello Zuccherificio del Molise (oltre che componente della segreteria regionale di settore della Flai-Cgil) lancia un appello accorato, per contrastare chi vorrebbe dismettere il settore bieticolo. “Ho deciso di mettere nero su

bianco tutto il mio disincanto e il mio malessere dopo che sono venuto a conoscenza solo ora dell’emendamento presentato a metà ottobre a firma del parlamentare europeo del Partito democratico Paolo De Castro EX ministro dell’Agricoltura nel governo Prodi) sulla già martoriata vertenza zucchero. Si evince chiaramente la volontà riso-

lutiva di rimettere in atto il fondo di ristrutturazione di filiera che nel 2005 ha portato alla chiusura di ben 83 stabilimenti di cui 15 in Italia con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Sollecitato dalla Rsu nonché da tutte le maestranze invito la segretaria Pd Molise, il presidente Frattura, gli assessori regionali del Pd, i

comune, quattro nuovi dirigenti Alle battute finali l’iter per le nuove nomine dei settori TERMOLI. Alle battute finali l’iter per decretare le nomine per i nuovi 4 dirigenti che andranno a coprire aree d’intervento decisive come Ufficio tecnico (Lavori pubblici e urbanistica), Ambiente e Trasporti, Affari sociali e Fiscalità locale e bilancio. Attualmente buona parte delle deleghe sono detenute dal segretario generale Vito Tenore, entrato in carica l’11 settembre, e di ruolo c’è solo Alfredo dalla Torre. Da qui la necessità di provvedere a riorganizzare la struttura. Un bando del 2 ottobre scorso quello con cui l’amministrazione comunale di centrosinistra ha aperto i termini per la presentazione dei curricula da parte degli interessati, sia esterni che interni, con precisi parametri definiti da una precedente delibera d’indirizzo della giunta. Curiosità nelle decine e decine di richieste giunte in mu-

nicipio, ma ora si è già passati a selezionare le troijke, terne in cui poi scegliere chi nominare. Volti noti quelli che ieri pomeriggio sono stati chiamati in municipio al cospetto del sindaco Sbrocca e dello stesso Tenore. Tra costoro l’ingegner Matteo Caruso, tra i fedelissimi della squadra del Notaio Greco, l’ex assessore Antonio Russo, l’ex dirigente Enzo Vergalito, ma anche Norma Peruzzini, Lucio De Luca e Gianfranco Bove. Insomma, un’equa contesa tra chi opera già all’interno dell’ente e chi ha avuto incarichi o posizioni nel passato, tecniche e politiche. Ora vedremo su quali basi saranno operate le ulteriori sgrossature, c’è da registrare comunque che l’invito fatto su queste colonne a valorizzare anche le professionalità interne è stato accolto.

Le disLessie e i probLemi dei giovani Un tema importante che abbraccia i disturbi dell’apprendimento CAMPOMARINO. Un tema importante come quello dei disturbi dell’apprendimento meritano uno spazio e una presentazione adeguati. E’ quanto voluto dall’assessore alle Politiche sociali del comune di Campomarino, che in stretta correlazione con tutta l’amministrazione Cammilleri, al progetto: “Dislessica…Mente”. Un evento per fornire tempestivamente risposte alle diverse richieste di aiuto giunte da molti cittadini, i quali si sono trovati in difficoltà sul come gestire questa disagio che ogni giorno i loro bambini si trovano ad affrontare. “Spetta ai genitori a casa e agli insegnanti a scuola cogliere in tempo i segnali d’allarme. Per questo ci si è messi a lavoro per studiare un progetto capace di aiutare le famiglie, gli insegnanti ma soprattutto i bambini ed è nato: “Dislessica….Mente”. Sarà diviso in quattro fondamen-

consiglieri regionali tutti presidenti delle Province, i parlamentari Ruta, Venittelli e Leva, il prefetto di Campobasso, i sindaco di Termoli e Campobasso, i vescovi delle diocesi molisane e i governatori e assessori regionali delle regioni che conferiscono bietole allo Zuccherificio del Molise di Termoli (Puglia, Basilicata, Abruzzo, Lazio e Mar-

che) ad attivarsi affinché si faccia chiarezza sulla vertenza e sul futuro di questo ultimo Zuccherificio del Centro-Sud dell’Italia. Nel contempo si chiede un tavolo di filiera da attivarsi in sede regionale con tutti i soggetti interessati per capire e trovare soluzioni condivise da tutti.

“riscaLdamento, accendere gLi impianti”

I consiglieri comunali Marinucci e Paradisi chiedono l’accensione anticipata TERMOLI. I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco per sapere se si valuterà l’accensione anticipata degli impianti di riscaldamento. “Il D.P.R. n. 412/93 art. 9, essendo Termoli in zona C limita l’esercizio degli impianti termici al 15 novembre al 31 marzo per ore 10 giornaliere. Considerato però che sono in atto avverse condizioni meteorologiche che hanno creato nel nostro territorio un anomalo e repentino abbassamento delle temperature e visto che sono numerose le richieste avanzate dai cittadini nel sollecitare l’intervento sindacale a che si anticipi il periodo di accensione degli impianti termici chiediamo al Sindaco di sapere se verrà emessa e quando l’ordinanza e/o delibera di giunta per l’accensione anticipata, rispetto al 15 novembre, dell’impianto di riscaldamento per gli edifici pubblici e privati. Inoltre considerato che presso il plesso scolastico di Rio Vivo sono ancora in fase avanzata i lavori per la sostituzione dei corpi riscaldanti chiediamo inoltre di sapere quando sarà funzionante, ovviamente compreso di collaudo, tale impianto di riscaldamento”.

inps, chiusi gLi sporteLLi tali step. Il primo iniziato con il convegno di ieri. Il secondo step prevedrà la creazione di un doposcuola che aiuti i bambini nell’eseguire i compiti a casa con l’utilizzo degli strumenti compensativi a loro più indicati con persone qualificate. Il terzo step vedrà l’apertura di uno sportello informativo dove ci si può rivolgere gratuitamente per in-

formazioni sui problemi concernenti la Dislessia o gli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il quarto, infine, riguarderà il confronto:tante famiglie hanno la necessità di condividere la loro esperienza ed informarsi su cosa possono fare,e allora si organizzeranno appuntamenti fissi dove ci si può incontrare e confrontare,il tutto per una crescita personale”.

A seguito dell’assemblea dei lavoratori oggi tutto fermo CAMPOBASSO. L’Inps rende noto che, tenuto conto dell’assemblea indetta dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, le sedi Inps di Campobasso, Termoli e Larino saranno chiuse per l’intera giornata di oggi venerdì 31 ottobre. “Si informa che sarà possibile chie-

dere informazioni di carattere generale o sullo stato delle pratiche telefonando al numero verde gratuito 803164 o al numero 08744801. Si comunica, infine, che saranno comunque garantiti gli accessi già programmati per le visite mediche e gli accertamenti sanitari”.



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Opinioni Anche quest’anno a CAMPOBASSO e ISERNIA, nel quadro di una sinergica collaborazione istituzionale tra Autorità Militari e Autorità Civili, avranno luogo le cerimonie per la “Commemorazione dei Caduti in Guerra e nelle Missioni a Sostegno della Pace” e per il “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”. Saranno altresì adottate iniziative in occasione del Centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale. Per la circostanza, il Comandante Militare Regionale Esercito “MOLISE”, Colonnello Giuseppe Maria Giovanni TRICARICO, è stato designato dallo Stato Maggiore della Difesa quale “Responsabile” di tutte le iniziative a carattere militare adottate nella città di CAMPOBASSO, nel mentre, nella veste di Comandante del Presidio Militare sovrintende ad analoghe celebrazioni previste nella città di ISERNIA e in altre località della Regione. Con particolare riferimento alla città di CAMPOBASSO il folto calendario delle attività prevede: - sabato 1 novembre 2014, alle ore 17.00, la cerimonia di inaugurazione della mostra storica “Eroi, valori, gesta dei bersaglieri nella 1^ Guerra Mondiale”, presso l’ex GIL. L’evento, è stato organizzato dal Museo Storico dei Bersaglieri e dal Comune di CAMPOBASSO con la collaborazione del Comando Militare Esercito “MOLISE” e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, in occasione del 100° anniversario dell’inizio della “Grande Guerra”. - domenica 2 novembre 2014, alle ore 09.00, un momento di preghiera e deposizione di un

30 ottobre 2014

Le Forze Armate e la Vittoria omaggio floreale sulla tomba del C.le Magg. Sc. Alessandro DI LISIO, caduto a FARAH ( A F GHANISTAN) il 14 luglio 2009. - lunedì 3 novembre 2014, alle ore 10.00, la celebrazione della S. Messa in ricordo d e i Caduti in Guerra e nelle Operazioni di Sostegno alla Pace, presso il Sacrario di Castel Monforte. Il rito sarà presieduto dall’Arcivescovo Metropolita di CAMPOBASSO – B O JANO, Mons. Giancarlo Maria BREGANTINI e concelebrato dal Cappellano Militare Capo, Don Claudio RECCHIUTI, alla presenza delle massime A u t o rità Militari e Civili della Regione.

Analoga cerimonia, alle ore 15.00, avrà luogo anche presso il Cimitero Militare Francese di VENAFRO. - martedì 4 novembre 2014, alle ore 10.30, con partenza da piazza G. PEPE e arrivo i n piazza della Vittoria, la cerimonia militare, presso il Monumento ai Caduti, i n occasione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”. Il programma p r e vede, tra l’altro, l’Alzabandiera solenne, le onoranze ai Caduti con la deposizione di corone d’alloro, la lettura dei messaggi celebrativi inviati dalle Superiori Autorità e brevi indirizzi da parte delle Autorità civili localie di

un Presidente di Associazione Combattentistica e d’Arma. Analoga cerimonia, avrà concomitante svolgimento anche presso il Monumento ai Caduti della città di ISERNIA. Le celebrazioni del “4 Novembre” sono inoltre arricchite dall’apertura al pubblico della C a serma: - “Gen. Gabriele PEPE” di CAMPOBASSO, sede del Comando Militare Esercito “MOLISE”, dalle ore 11.00 alle ore 16.00; - “A. ZARA” di CAMPOBASSO, sede del Comando Regionale Guardia di Finanza, dalle ore 08.30 alle ore 12.30;- sede del Comando Provinciale Carabinieri di ISERNIA , dalle ore 10.00 alle ore 13.00; - sede

della Capitaneria di Porto di TERMOLI, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. L’iniziativa ha lo scopo di far “vedere da vicino” e di far conoscere meglio ae le attività svolte dalle Forze Armate e dalla Guardia di Finanza, attraverso l’esposizione sia di fotografie storiche e “a tema” sia di mezzi e materiali. Sempre a CAMPOBASSO, al termine della cerimonia presso il Monumento ai Caduti, è l’apertura degli stands informativo/promozionali di Forza Armata e della Guardia di Finanza in piazza Vittorio Emanuele II. In tale circostanza, personale qualificato di ciascun Comando p o r terà, a conoscenza dei visitatori, soprattutto dei giovani, la storia, i compiti e le varie opportunità professionali e gli sviluppi di carriera offerti dalle Forze Armate e dalla Guardia di Finanza. Particolarmente proficua e interessante si è rivelata, infine, l’attività storico- informativa svolta, presso alcuni Istituti Superiori della Regione. Infatti, a seguito di accordi stabiliti con la Direzione Scolastica Regionale per il MOLISE e in collaborazione con i rispettivi Dirigenti Scolastici, nei giorni scorsi, Ufficiali e Sottufficiali delle Forze Armate e della Guardia di Finanza hanno condotto una serie di conferenze sulla storia, sui compiti e sulle principali attività svolte dalle Forze Armate e dalla Guardia di Finanza, presso l’I.S.I.S.S. “A. GIORDANO” di VENAFRO, l’I.T.C. “G. BOCCARDI” di TERMOLI, l’I.T.E.G. “E. FERMI” di ISERNIA, l’I.P.I.A. “MONTINI” di CAMPOBASSO e l’I.T.N.S. “U. TIBERIO” di TERMOLI.

identificata in Italia una rara condizione genetica per il morbo di Parkinson

Automobili, il singolare caso del Molise

Una forma rarissima di predisposizione genetica alla malattia di Parkinson è stata individuata, per la prima volta in una famiglia italiana, da un gruppo di ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed, di Pozzilli (IS), che hanno presentato i risultati del loro studio con una comunicazione orale al 28° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina di laboratorio, a Rimini. Le cause dello sviluppo della malattia di Parkinson non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che la patologia sia il risultato di una interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. In alcuni rari casi di Parkinson familiare, però, i fattori genetici diventano particolarmente importanti. Uno di questi casi è stato al centro della ricerca condotta dal Centro di Genetica Molecolare dell’I.R.C.C.S. Neuromed e presentata al congresso da Veronica Albano e Rosa Campopiano, due delle autrici dello studio. I ricercatori molisani hanno puntato l’attenzione sul gene responsabile della produzione della alpha-sinucleina, una proteina che, in forma alterata, è fortemente implicata nel Parkinson. Osservando due pazienti,

CAMPOBASSO. Al 1° ottobre 2014, sono ben 8950 le imprese italiane che hanno stipulato un contratto di rete, per un totale di 1772 contratti registrati. Il vantaggio principale delle reti d’impresa è che, da un lato, non creano necessariamente un nuovo soggetto giuridico e ogni azienda che vi partecipa mantiene la propria identità e autonomia, dall’altro esaltano il valore della collaborazione, assicurano minori costi e maggiori occasioni per crescere e permettono di sviluppare competenze e di esplorare nuovi mercati. Anche per questa annualità, l’Unioncamere Molise sostiene lo sviluppo di aggregazioni in rete sul proprio territorio, mettendo a disposizione delle aziende regionali un supporto consulenziale per la verifica della prefattibilità del progetto aggregativo e per la stesura del contratto di rete. A tal fine, raggruppamenti di imprese interessati a costituirsi con lo strumento del Contratto di Rete sono invitati a contattare l’Unioncamere Molise telefonicamente (al numero 0874.471294) oppure via e-mail (unioncamere.molise@cb.camcom.it) lasciando i propri recapiti (telefono e e-mail). Inoltre, grazie alla piattaforma di progettowww.piattaformasiri.com, le aziende molisane, previa registrazione, avranno la possibilità di selezionare e contattare aziende affini al loro progetto aggregativo, per dare vita a network stabili e profittevoli. La piattaforma offre, inoltre, la possibilità di acquisire informazioni sulle reti di impresa, approfondire la tematica, partecipare a corsi formativi in e-learning, chiedere il supporto di un esperto, scambiare idee e confrontarsi con altre aziende e tanto altro ancora.

fratello e sorella, entrambi colpiti da una forma di Parkinson precoce, con inizio attorno ai 30 anni di età, i ricercatori hanno scoperto nel loro DNA una triplicazione del gene della alpha-sinucleina (SNCA). “Si tratta – dice Stefano Gambardella, Responsabile del Centro di Genetica Molecolare – della prima famiglia italiana individuata in cui è presente una triplicazione del gene SNCA, mentre a livello mondiale se ne conoscono meno di dieci. Le persone con questo assetto genetico tendono purtroppo a sviluppare il Parkinson molto precocemente, a differenza di quelle in cui il gene è solo duplicato. In altri termini, os-

serviamo un effetto legato proprio al numero di copie del gene SNCA”. “Questo studio – dice Edoardo Romoli, Direttore sanitario dell’I.R.C.C.S. Neuromed – rappresenta l’essenza stessa della ricerca traslazionale, un concetto che è alla base dello spirito Neuromed. Non solo una ricerca che possa arrivare il prima possibile a portare benefici ai pazienti, ma anche una clinica, nella corsia dell’ospedale o negli ambulatori, che sia capace di osservare e porre quesiti ai ricercatori, per indirizzarli verso nuove strade ed arrivare ad una maggiore comprensione dei meccanismi più profondi delle patologie”

In regione maggiori chilometri l’anno



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