TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 228 - Venerdì 7 noVeMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Micaela Fanelli
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Micaela Fanelli. La segretaria regionale del Pd ha assistito in silenzio alle piroette programmatiche di Ruta e Frattura, ha visto l'arrivo di Antonio Di Pietro come nuova balia di Frattura, la nascita della cabina di regia in Consiglio regionale con Totaro alla guida. E' rimasta in disparte. Poi ci ha pensato Petraroia a non votare un documento in Giunta esponendosi alla possibilità di essere defenestrato. Vuoi vedere che toccherà proprio alla Fanelli sedere al suo posto beffando, così, anche le anime femminili inquiete del centrodestra?
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Possibile che Ruta dice di avere trovato a Roma un rimedio per la Formazione professionale e lui si accoda dicendo che è cambiato il modo di governare. Lo stesso ha fatto rispetto ai dati di Unioncamere che presentano un aumento del numero delle imprese (commerciali) e lui a sottolineare la bontà dell'azione di governo. Possibile, però, che non si avvede della reale situazione economica del Molise? Possibile che ancora non presenta un solo argomento portato a soluzione?
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7 novembre 2014
Oggi, nella sala del Consiglio regionale del Molise in via IV Novembre
Il Molise che conta si passa in rassegna e si confronta (fuori dalla porta i cassaintegrati, i disoccupati, gli assistiti dalla Caritas, e quant’altri soffrono la povertà) Concerto a più voci, e tutte accordate sullo stesso timbro. Un coro armonico, quello che oggi, nella sala del Consiglio regionale del Molise in via IV Novembre, “canterà” delle faccende economiche e dei risultati raggiunti all’interno del Programma Operativo Regionale (Por) 2007/2013 e di ciò che potrà essere il Por 20014/2020. Magari ci sarà anche l’applauso finale. Lo spartito in cui ciascuno del coro potrà dire mirabilie di sé e delle sue competenze lo hanno accuratamente preparato i componenti del Comitato di Sorveglianza. La parte del leone se l’è riservata Michele Petraroia al quale è stato dato il compito di illustrare i risultati del Por Fse 2007/2013, tra cui l’esperienza realizzata con Job Expo Molise, la Fiera europea molisana dedicata al Lavoro, alla Formazione e all’Orientamento (28 e 29 maggio a Campobasso e a Termoli), e la nuova programmazione 2014/2020: sfide e opportunità per il territorio, dicono, di cui, però, noi molisani non abbiamo la benché minima percezione. Eppure oggi ne parleranno sicuramente in termini ottimistici e rassicurativi. La rappresentazione politica è sempre sostanzialmente diversa dalla realtà. La combinazione dei dati statistici con le analisi e le valutazioni, in genere, porta ad assolvere i protagonisti e i responsabili. Per darsi ragione, per dare all’incontro una dimensione significativa e ragguardevole, il presidente
Frattura, il vice presidente Petraroia, faranno perno sulla rappresentante della Commissione Europea, Angela Guarino, sui delegati dei ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Economia e delle finanze, della Pubblica istruzione, sui rappresentanti regionali delle Autorità di certificazione e di Audit del Por/Fse, su Alberta De Lisio, in qualità di Autorità di Gestione del Por Molise Fse 2007/2013, sui dirigenti e sui funzionari dell’amministrazione regionale coinvolti nelle attività finanziate con le risorse del Fondo Sociale Europeo (Fse). Inoltre potranno contare su una platea selezionata, forse
"Pagamenti Asrem a babbo morto" La denuncia è della federazione ortopedici che minaccia la sospensione forniture CAMPOBASSO. "Nel ricevere numerose lamentele da parte delle aziende ortopediche operanti nella Regione Molise, a seguito degli enormi ritardi nei pagamenti, la Federazione italiana fra Operatori nella Tecnica Ortopedica, un’incontro per definire la tempistica dei pagamenti pregressi e stabilire le modalità future degli stessi". Così nella lettera inviata al direttore generale dell'Asrem. "Si porta a conoscenza che tale situazione ha costretto le aziende ad una riduzione dell’orario di lavoro e in alcuni casi a dei licenziamenti forzati, che sicuramente sono destinati ad aumentare nel breve se tale situazione non dovesse cambiare . Pertanto qualora non avessimo
riscontro entro e non oltre il 08.11.2014. Si fa presente che tutte le aziende si troveranno co-
strette, per mancanza di fondi, a sospendere le forniture creando sicuri e notevoli disagi agli assistiti".Le imprese denunciano le ''inaccettabili lentezze'' con cui avvengono i pagamenti e il mancato versamento di spettanze accumulatesi nel tempo. Ritardi fino a 15 mesi dalla fornitura della prestazione e che ora sono considerati inaccettabili. Da qui la decisione di sospendere le forniture. Ci sono inadempienze che gravano pesantemente sulle imprese di ausili per disabili esponendole sul piano finanziario in termini ormai non più sopportabili. Niente protesi e dispositivi ortopedici su misura per i disabili molisani almeno sino a quando non saranno sanate le posizioni.
addomestica, indubbiamente interessata a sentirsi e ad essere partecipe non tanto delle cose già fatte (il Por 2007/2013), quanto delle cose da fare (il Por 2014/2020). Ci riferiamo al partenariato istituzionale e delle autonomie locali che sarà presente coi presidenti delle due Province, delle Camere di Commercio e dell’Anci Molise, nonché al partenariato economico- sociale e del terzo settore coi presidenti della Confcommercio di Campobasso e Isernia, dei delegati sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, delle associazioni di categoria, tra cui l’Associazione Industriali del Molise, Confcooperative, Cna e Coldiretti. Un bel po’ di gente, che renderà testimonianza sui punti di forza e di debolezza delle azioni messe in campo attraverso le risorse finanziarie europee. Le bocche di Massimo Pillarella, Autorità di Gestione del Por integrato Fesr/Fse 2014/2020, il quale illustrerà il percorso finora compiuto relativo alla Programmazione 2014/2020, e di Angelo Fratangelo, direttore dell’Area I della Regione Molise, il quale farà un passaggio sul Piano di rafforzamento amministrativo regionale seguito ad una prima analisi delle criticità del contesto organizzativo, legislativo e procedurale, saranno la voce conclusiva del padrone. Ai margini, anzi fuori dalla porta, i cassaintegrati, i disoccupati, gli assistiti dalla Caritas, e quant’altri soffrono la povertà. Dardo
Asrem, arriva un altro esterno Direttore amministrativo è stato nominato il torinese, Riccardi CAMPOBASSO. E’ il dottor Bruno Riccardi il nuovo direttore amministrativo dell’Asrem. Classe 1955 di Torino. La sua nomina è stata ufficializzata dal dal direttore generale, Mauro Pirazzoli. Il nuovo dirigente ha preso il posto della dottoressa Gianfranca Testa. Così si sta viaggiando verso la cancellazione dei posti apicali per i molisani. Come
se nella nostra regione non vi fossero professionisti seri e preparati da potere svolgere incarichi di particolare rilevanza a favore dei propri corregionali. Mentre i nostri giovani sono costretti a fare le valigie dopo avere trovato adeguata preparazione. Ma è mai possibile tutto questo? E nel silenzio di una classe dirigente e politica altamente imbelle?
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7 novembre 2014
Denunciando le malefatte, scoperchiano il vaso di Pandora, e creando le condizioni per una catarsi politica e amministrativa
Molto del presente e del futuro del Molise è nelle mani di Petraroia L’assessore regionale Petraroia s’è detto contro la decisione del governo Renzi di dare via libera alle imprese del settore energetico, con ciò che ne consegue: produzione, stoccaggio e distribuzione di energia senza riserva alcuna da parte delle autonomie locali. Il Molise potrebbe essere massacrato sotto il profilo ambientale più di quanto non lo sia già; sotto il profilo agroalimentare; sotto il profilo turistico. Petraroia è atterrito all’idea che il territorio regionale potrebbe essere invaso da 4 mila pale eoliche oltre agli impianti fotovoltaici e a biomasse (quest’ultime grazie al suo presidente, Frattura), stretto nella
morsa tra il veder devastato il territorio dalla concessione delle autorizzazioni amministrative, e la penalizzazione delle piccole imprese agricole e turistiche locali e l’obbligo di risarcire le aziende per penali risarcitorie di decine di milioni di euro. Il pacco lo hanno confezionato i consiglieri regionali del Molise nel corso degli anni, di cui dovrebbero vergognarsi “ab aeterno”. Anche lui, Petraroia, che amministra il Molise da circa due anni. Tempo più che sufficiente per arginare con provvedimenti legislativi adeguati, che non ci sono stati né paiono prossimi ad esserci, le forme distruttive d’invadenza. Esca
pertanto una volta per tutte dall’equivoco in cui si crogiola e dal malessere che pare comunicare con le sue ripetute esternazioni e con la recente astensione in giunta sulla revoca e non sull’annullamento delle autorizzazioni concesse in favore delle centrali a biomasse nell’area del Matese. Denunci le malefatte; restituisca a se stesso e ai molisani un pizzico di dignità scoperchiando il vaso di Pandora. Crei le condizioni per arrivare finalmente ad una catarsi politica e amministrativa. Gli toccherebbe una parte nella storia e la gratitudine della parte migliore del Molise e dei molisani.
Salvatore Micone, una spina nel fianco di Frattura, ma troppo morbida. Non punge.
Interroga a ripetizione il presidente della giunta regionale, lo sollecita CAMPOBASSO. In molti ci hanno voluto morti negli ultimi mesi. Sicuramente c'è ancora chi ci vorrebbe caduti oggi. Al contrario, il nostro giornale free press non solo continua a uscire ma oggi si arricchisce di un gradito ritorno: Sette Giorni Molise, il settimanale che fino a non pochi anni fa aveva innovato uno stantio sistema informativo. Da oggi, così, e ogni prossimo venerdì, sarà in edicola al prezzo di due euro. E' un modo per tastare il polso a tanti di nostri lettori che ci sono vicini, grazie alla forza del free press, e che oggi lo potranno essere ancora di più con un piccolo contributo capace di dare forza alle idee. E' questa una regione che sta conoscendo un graduale avvilupparsi intorno a se stessa. Che non ha più una politica fatta di idee e dal respiro profondo. Che ha la necessità di uscire da dualismi, piccinerie, chiacchiericcio. Deve trovare,
a intervenire, chiede di conoscere lo stato dei fatti, soprattutto sulla Gam di Boiano, sulla filiera avicola, recentemente anche sul Fondo nazionale disabili. Lo spettro degli interessi è ampio, ma non cava mai il ragno dal buco. Lui interroga, chiede, sollecita, ma il ricettore non riceve e se riceve, glissa. E lui di nuovo a interrogare, chiedere, sollecitare. Si direbbe una spina nel fianco del presidente. Forse lo è. Ma è una spina che non punge. Nelle interrogazioni, i verbi declinati al condizionale sono oggettivamente eccessivi. Micone, su, un po’ più di coraggio!
"Formazione professionale, l'ok da Roma" Ruta: "Il governo ha compreso le buone ragioni che in modo unitario abbiamo esposto " ROMA. "Dopo l'incontro tenutosi a Roma nei giorni scorsi presso il Ministero del Lavoro alla presenza del Sottosegretario Cassano, della delegazione parlamentare del Molise, dei vertici della regione e dei rappresentanti delle forze sociali e degli operatori della formazione, è giunto ieri il via libera da parte dello stesso sottosegretario Cassano che mi ha comunicato il si da parte del
Ministero a sostenere finanziariamente, anche attraverso gli incentivi alle assunzioni, il sistema della formazione professionale del Molise". Lo sostiene il senatore Roberto Ruta. "L'impegno congiunto e unitario ha fatto si che il Governo comprendesse le valide ragioni che gli abbiamo prospettato ed ha accolto l'invito a compartecipare nell'azione di rilancio del sistema formativo professiona-
lizzante della nostra regione. Ora la Regione deve fare la sua parte per garantire, oggi con maggiore agibilità, la piena funzionalità del sistema stesso".
Sette Giorni Molise, la forza delle idee Da oggi e ogni venerdì il nostro settimanale sarà in edicola a 2 euro
invece, chi riprende con mano la bandiera delle idee per potere
guardare avanti. Si sono chiusi capitoli e storie. Noi abbiamo deciso di guardare al futuro e di provare a innovare il racconto della giornata politica italiana, economica, sociale: lo faremo con uno spirito nuovo, capace di guardare ai fatti e agli uomini di questa nostra terra, di volta in volta, con gli occhi dell’economia e della società; all’occorrenza attraverso la lente della scienza esatta della politica e il suo carico di numeri che pesano nel tessuto civile di una regione e ne misurano la capacità (reale) di
cambiamento, fuori da populismi e infingimenti. Soprattutto lo faremo con le firme dei nostri giornalisti e dei nostri analisti e un certo modo rigoroso di fare informazione. Siamo certi che questo ci aiuterà a bandire i riti stanchi di una politica implosa e a recuperare sempre più un racconto fattuale dove politica, economia e società si intrecciano e l’esercizio della memoria può soccorrere. Per questo, abbiamo deciso di portare in edicola il nostro settimanale Sette Giorni alla modica cifra di 2 euro. Sarà il
Vostro un piccolo, significativo, tangibile segno di vicinanza alla nostra battaglia giornalistica che, ci auguriamo, possa svegliare sopite coscienze e una dormiente classe politica. Forte il nostro spirito identitario ma legato a un metodo moderno che valorizzano la storia e i contenuti del nostro modo di fare informazione. Siamo certi che anche con la “nuova politica” si sentirà la forza di quella storia e di quella identità, la forza silenziosa di un giornale. Il Vostro, il Nostro: Sette Giorni Molise.
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7 novembre 2014
Sanità, manca il coraggio di agire Alle stelle la contribuzione dei cittadini che pagano l'inconsistenza politica CAMPOBASSO. Quali le prospettive del Sistema sanitario regionale? Come andare a costruire un percorso nuovo alla luce della confusione di questi ultimi mesi? Qualcuno si è posto questi interrogativi prima di rendere effettivo il Piano di riordino della sanità? Sicuramente no. Eppure, chi si occupa di cambiamento dal punto di vista teorico, così come il manager chiamato concretamente a gestire il cambiamento, sa quanto possa essere importante trovarsi di fronte ad un momento di crisi significativa. Perché dalla consapevolezza dell’esistenza di una crisi, dei rischi connessi, delle possibili conseguenze e dell’urgenza di dover affrontare alcuni nodi decisionali ed operativi, emerge la predisposizione a cambiare. Niente di tutto questo. Bisognerebbe, invece, partire dalla presa visione del problema nella sua intierezza per poter ripartire a costruire un'ossatura nuova del sistema. Un’occasione per ridefinire una
visione di sistema, un’ambizione collettiva attorno a cui aggregare motivazione, senso di appartenenza, identità con il sistema. Per fare ciò occorrerebbe usare il Piano di rientro non solo come documento tecnico per identificare colpevoli, capri espiatori e spazi di razionalizzazione (e razionamento), ma soprattutto come stru-
Innovazione aziendale, stanziati i fondi La Regione ha posto sul piatto della bilancia oltre un milione di euro CAMPOBASSO. Si torna a parlare di innovazione tecnologica in Regione, l’assessore alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo rivela come siano stati impegnati un milione e trecentomila euro di fondi per tutte le imprese aventi diritto. “La Giunta Regionale ha approvato la delibera che stanzia un ulteriore importo di un milione e trecentomila Euro, per coprire il fabbisogno finanziario necessario a soddisfare le richieste di tutte le imprese molisane inserite nella graduatoria relativa al bando “Programmi di innovazione e opportunità di finanziamento per le Pmi operanti in Molise, iniziativa a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007/2013, nata per supportare il tessuto produttivo locale nella realizzazione di progetti innovativi finalizzati all’aumento della loro competitività. All’indomani dell’approvazione della graduatoria da parte della struttura dell’assessorato alle Attività produttive che ha visto già assegnare ai primi beneficiari dei progetti presentati dalle piccole e medie imprese i fondi stanziati dalla Regione, la Giunta, in primis il Governatore Frattura al quale va dato il merito di aver creduto nel progetto per iniziare a dare le giuste risposte al tessuto produttivo regionale, ha inteso finanziare tutti i progetti presentati dalle imprese molisane aventi diritto. L’obiettivo era quello di soddisfare le esigenze finanziarie di
alcune centinaia di imprese molisane, offrendo loro l’opportunità di utilizzare i fondi per innovazione e ricerca, favorendo l’incremento della produttività e della crescita dell’imprenditorialità nel Molise. Infatti, voglio evidenziare che nessuna delle imprese aventi diritto resta fuori dall’ottenimento dei benefici, proprio perché, la nostra convinzione è e resta quella che bisogna lavorare per cercare di dare le risposte ad un settore importante dell’economia regionale in un momento tanto difficile per tutti. Queste opportunità consentono alle tante piccole e medie Imprese molisane, di ottenere ricadute positive per il potenziamento del sistema produttivo locale affinché, presto, si abbiano i risultati sull’occupazione, arginando i gravi problemi economici e sociali che quotidianamente, con la crisi che non accenna a diminuire, si evidenziano sempre di più".
mento di valorizzazione delle potenzialità, di prefigurazione di scenari a cui tendere. Da noi, invece, la politica ha preferito il terreno dello scontro, delle ripicche, delle accuse e delle denunce. Dimenticando il suo ruolo di proposta e di programma. Girando il ragionamento all’inverso: occorreva cambiare non per risolvere tanti
problemi, pur veri, ma soprattutto per ambire a costruire un servizio regionale sanitario moderno, efficiente, innovativo. Può sembrare una questione di lana caprina, ma non lo è se consideriamo quanto sia importante nella motivazione delle persone la comprensione e la condivisione della ragione per cui vale la pena lavorare, impegnarsi al di là dei propri interessi individuali e di gruppo. Era poi anche l’occasione per delineare alcune grandi strategie direzionali di medio-lungo periodo quali scheletro della visione futura del Servizio regionale. Il canovaccio di fondo, invece, è rimasto quello dell’approccio razionale-burocratico al cambiamento, fatto da un pensiero normativo scollegato dalla diretta valutazione della azionabilità dei cambiamenti prefigurati, almeno stante le non mutate condizioni di scarsa coesione politica e capacità gestionale del sistema. Ed ecco la nascita dell'ennesimo pateracchio.
L’INTERVENTO
Patrimonio archeologico-culturale svendesi Il Molise è, probabilmente come altre regioni italiane, sotto attacco di due nemici tra loro intrinsecamente collegati: l’ignoranza dei più e la colpevole mala gestione di pochi che invece di tutelare e valorizzare correttamente il bene comune, agiscono in maniera opaca, ambigua, prepotente per interessi di ristretti gruppi. Abbiamo già in altre occasioni manifestato dubbi, richieste di chiarimento, proteste sulla politica di gestione della Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici del Molise, non ottenendo mai un sincero e aperto confronto. Ora una nuova inquietante scelta di politica culturale della suddetta Direzione regionale desta il nostro allarmato interesse. In data 15 ottobre 2014, senza alcun comunicato stampa e quindi nel disinteresse totale degli organi di stampa, è stato pubblicato sul sito della Direzione il “Bando per la concessione di spazi entro siti, istituti e luoghi della cultura”. Tale bando, che si invita caldamente a leggere con molta attenzione (download), destinato alla concessione di spazi all’interno di siti e musei, favorisce di fatto una gestione monopolistica dei maggiori siti di interesse culturale della regione, nello specifico del: •Comprensorio di Isernia •Comprensorio di Venafro •Comprensorio di Sepino •Comprensorio di Campobasso •Comprensorio di Larino Il male non è tanto che un ufficio territoriale del MiBACT preposto alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali abdichi alla propria precipua funzione e che sia incapace di svolgere il suo lavoro tanto da ritenere di dover affidare a privati (fondazioni, società o associazioni) tutte le azioni necessarie a porre in essere la propria missione. La collaborazione tra pubblico e privato è infatti auspicabile, anche se sempre sotto un rigoroso controllo del rispetto della competenza dell’operato e della qualità del servizi realizzati dal privato. A tal proposito nel bando non è previsto né un monitoraggio dell’operato del vincitore né tantomeno norme di re-
voca o addirittura penali in caso di inadempienze o scarsi risultati. Il male vero è che esiste una precisa volontà della Direzione dei BB.CC. di affidare in blocco la gestione dell’intero patrimonio culturale molisano ad un solo soggetto. Una strada percorsa già in passato utilizzando di fatto un unico canale operativo avvalendosi di un’unica impresa, uno spin-off universitario, G.A.I.A. s.r.l., soppiantata da poco da una associazione di promozione sociale Me.Mo. Cantieri Culturali con sede operativa in via Chiarizia 14 (stessa sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise). La preoccupazione che nutriamo resta quindi la tutela del principio della democrazia, della meritocrazia e della trasparenza della gestione dei beni pubblici, ma è anche una preoccupazione con risvolti pratici, perché l’eventuale affidamento esclusivo di tutte le possibili istanze di ricerca e valorizzazione ad una sola associazione (invece che a diverse associazioni che, attraverso un corretto procedimento di valutazione, si dimostrino meritevoli), potrebbe di fatto portare all’annullamento delle altre iniziative già attive sul territorio. Come se non bastasse tutto ciò, il valore della concessione è di 3.400 euro annui. In pratica la Soprintendenza spiega nel bando che durante l’anno tutti i beni culturali sopra menzionati fruttano allo casse statali poco più di 17 mila euro, pertanto ne viene data la concessione per un costo pari al 20% quindi 3.400 euro, per farvi capire la proporzione, due stanze del Castello Pandone costeranno, all’aggiudicatario del bando, meno di un alloggio popolare. Sorge naturale la domanda del perché scegliere una gestione monopolistica dell’intero patrimonio culturale regionale, invece di favorire la creazione di una rete di una pluralità di soggetti (già esistenti sul territorio) che operino secondo criteri democratici ed in base ad una trasparente valutazione di merito. Movimento Cinque Stelle, gdl Cultura
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7 novembre 2014
Presentato al Neuromed di Pozzilli il progetto “e-inclusion” realizzato dall’Apra Spa con i fondi europei destinati al Molise
Occhio alla cartella clinica dinamica. Chi ne trarrà vantaggio? Rimane da capire cosa nel vuole fare la Regione Molise, come utilizzarla, da chi farla gestire garantendo pienamente la riservatezza dei dati e l’interesse per la collettività L’Informatizzazione in medicina: sicurezza, accessibilità, distribuzione dei dati clinici e sanitari per pazienti e operatori. Tutto questo è racchiuso nella cartella clinica dinamica. Di tutto questo s’è parlato a Pozzilli, presso il Neuromed, nei giorni scorsi, sulla scia della presentazione del progetto “e-inclusion”, realizzato dalla Apra spa di Jesi, nella sede di Termoli, finanziato dalla Regione Molise nell’ambito del Programma Operativo Regionale (Por) - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Por / Fesr) - 2007-2013. Il presidente dell’Apra spa, Grilli, ha tenuto a sottolineare che si tratta di un’importante occasione per dimostrare la rilevanza degli investimenti pubblici nella ricerca e nella innovazione per la realizzazione di prodotti, quale la cartella e-inclusion, appunto, di indubbio interesse per la collettività. Magari, se quel progetto fosse stato affidato alla Molise Dati, saremmo sicuramente più soddisfatti dell’esito dell’investimento di soldi pubblici destinati ai molisani. Come sarebbe sicuramente piaciuto che la presentazione fosse stata fatta in un ambito sanitario pubblico (il Cardarelli ad esempio), senza nulla togliere alla caratura scientifica della Neuromed. Questione di stile, oltre che una esasperata difesa del sistema sanitario pubblico penalizzato e marginalizzato dalla Regione in favore del sistema sanitario privato. Questione politica, non di poco conto e
rilievo. La cartella clinica dinamica sarà certamente, come ritiene il presidente dell’Apra spa, di indubbio interesse per la collettività in quanto accessibile al malato e al suo medico di medicina generale, ma abbiamo la percezione che lo sia di più, e soprattutto, per il sistema sanitario che lo gestirà. Sarà il sistema pubblico o quello privato? La questione è fondamentale. Trattandosi di un progetto finanziato coi fondi europei, dovrebbe essere gestito da un soggetto pubblico. Ma nel Molise non sempre la lo-
gica fa compagnia alle decisioni politiche e amministrative. In ballo ci sono migliaia e migliaia di dati sensibili da poter utilizzare e un precedente poco rassicurante ha dimostrato che non sempre i dati sensibili sono coperti dalla necessaria riservatezza. La circostanza che ha visto la Neuromed elevata a luogo d’incontro e di approfondimento della cartella clinica dinamica, d’intesa con la Regione Molise, potrebbe essere il primo passo verso la piena acquisizione di questo nuovo sistema informatico da parte del presidio sanitario e scientifico di Pozzilli. Che era e rimane un’assoluta eccellenza sanitaria. Ma nel caso della gestione della cartella clinica dinamica questo dato è irrilevante. Più che la dotazione scientifica, infatti, potrebbe valere il dato economico dell’operazione. Della cartella clinica sappiamo essere decisiva nel determinare la qualità della vita dei malati, giacché ne descrive il divenire; rimane da capire invece cosa nel vuole fare la Regione Molise, come utilizzarla, da chi farla gestire garantendo pienamente la riservatezza dei dati e l’interesse per la collettività. La situazione è da chiarire, anche sul modo con cui il progetto “e-inclusion” è finito alla Apra spa di Jesi, e sul ruolo eventuale che le rimane da svolgere. Dardo
Uno spiraglio di luce per i 13 lavoratori della Molise Dati L’INRETVENTO
Molise Dati, non ci sono più scuse di Pasquale Guarracino*
Nuova convenzione tra la Regione e la Molise Dati, peraltro società a intero capitale pubblico. Per il sindacalista della Uil, Guarracino, non ci sono più scuse da accampare nei confronti dei 13 dipendenti che avevano perso il lavoro. Vanno riassunti e fatti lavorare. Non resterebbe altro da fare, oltre la presa d’atto da pare del Consiglio d’amministrazione della Società che ripristinare al più presto i contratti con i lavoratori. A sostegno della sua battaglia sindacale, Guarracino ha aggiunto che il lavoro,
altamente qualificato, svolto dal personale in questione risulta essere fondamentale per le attività cui la Società è chiamata ad operare in base alla convenzione. Pertanto, ancora una volta, si vede costretto a una pressante sollecitazione nei confronti del presidente della giunta regionale, Frattura, perché la vertenza si concluda tempestivamente, prendendo coscienza che i lavoratori non hanno mai potuto usufruire di forme di sostegno al reddito, o di ammortizzatori sociali.
Apprendiamo che la convenzione tra Regione Molise e Molise Dati è stata sottoscritta tra le parti, ponendo le basi amministrative ed economiche per il rinnovo dei contratti ai lavoratori che sono senza stipendio dallo scorso giugno, causa mancato rinnovo dei contratti. Dunque, così come anticipato in tutti i tavoli istituzionali a cui abbiamo partecipato e durante i quali il Direttore d’Area Angelo Fratangelo ha puntualmente riferito, su nostra richiesta, ossia che le somme necessarie al proseguo dei contratti erano presenti nel budget della convenzione, dopo la firma della stessa non dovrebbero sussistere ulteriori vincoli al rinnovo dei contratti dei collaboratori della Molise Dati. Dunque, come si sul dire, il cerchio è chiuso e nessun ostacolo burocratico, amministrativo o economico ancora insiste sulle teste dei lavoratori rimasti a casa. Attendiamo, quindi, che il CDA della Molise Dati, prendendo atto di que-
sti nuovi accadimenti ripristini al più presto i contratti con i lavoratori, non potendo fuggire ancora a questo impegno. Ricordiamo, ancora una volta, che il lavoro di questo personale, altamente qualificato, come in più occasioni riconosciuto dal Governatore Paolo Frattura e dal Presidente della Molise Dati Mauro Belviso, risulti essere fondamentale per il proseguo delle attività a cui la Società è chiamata ad operare attraverso i termini sanciti della convenzione. Lavoro talmente fondamentale che la Molise Dati non ha mai smesso di contattare i collaboratori, anche dopo la scadenza del contratto di lavoro, per svolgere prestazioni operative tecniche negli uffici regionali. Al socio unico di questa azienda, ossia il Presidente Paolo Frattura, chiedo di esercitare il suo ruolo e di vigilare affinché la soluzione del problema, che è nel ripristino dei contratti, avvenga nelle prossime ore, tenendo conto che il personale in questione non ha mai potuto usufruire neppure di forme di sostegno al reddito o di ammortizzatori sociali. *Segretario Uiltuc Molise
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Campobasso
7 novembre 2014
Truffa da 40mila euro all’Asrem La Guardia di finanza ha denunciato un cittadino di Campobasso CAMPOBASSO. Denunciato un cittadino del Capoluogo: per circa due anni aveva beneficiato di rimborsi ottenuti mediante false attestazioni – Al preposto ufficio consegnate fotocopie in luogo della documentazione originale – Indagini effettuate dal Nucleo PT di Campobasso sotto la direzione della locale A.G. Soggiorni fuori Regione per cure e prestazioni mediche documentati con false attestazioni: pratiche di rimborso avviate con fotocopie, sulla scorta di format conformi a quelli veritieri.
Risponderà di truffa (art. 640, 2^ comma nr.1 del C.P.) un cittadino del Capoluogo che, per almeno due anni, aveva consegnato all’Azienda Sanitaria Regionale false attestazioni relative a spese di viaggio e soggiorno connesse a prestazioni ambulatoriali fuori Regione, percependo rimborsi illegittimi per un ammontare complessivo pari a circa 40.000 Euro. Le specifiche provvidenze sono previste e regolamentate dalle leggi Regionali nr. 17/2007 e nr. 23/2008 e riguardano, in linea generale, i benefici a favore di pazienti colpiti da gravi
patologie. L’Autorità Giudiziaria del Capoluogo ha affidato al Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso la ricostruzione investigativa dell’intera vicenda. Le relative attività di indagine, supportate da controlli e riscontri incrociati, hanno accertato la non veridicità della documentazione esibita, smascherando una truffa da “40mila” Euro perpetrata nell’ultimo biennio ai danni dell’Azienda Sanitaria Regionale.
Arrestato per spaccio e omicidio L’uomo è di Campolieto. Era noto per la morte della figlioletta Campobasso - Un uomo di 46 anni di Campolieto, D.M.A. le sue iniziali, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Campobasso, perchè condannato per spaccio di stupefacenti e omicidio colposo. Per lui i militari hanno notificato l’ordinanza emessa dal Tri-
bunale di Bologna, che lo condanna a 4 anni e 5 mesi di carcere, e 23mila Euro di multa per i reati legati al mondo della droga. Una volta con le manette ai polsi, l’uomo è stato condotto presso il Carcere di Campobasso in Via Cavour.
Il 46enne era diventato noto alle cronache locali, in quanto nelle notte del capodanno 2007, sua figlia di appena 3 anni morì in seguito all’ingerimento di un flacone di metadone di cui l’uomo e la compagna entrambi tossicodipendenti facevano uso. L’arresto è stato eseguito
in osservanza di reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti commessi dall’uomo in Emilia Romagna, e la pena si va a cumulare con la precedente condanna per omicidio colposo.
Careccia in scena con “La Caparra” Sabato nell’auditorium Pertini il monologo di Adelchi Battista CAMPOBASSO. Sabato 8 Novembre nell’Auditorium del Pertini (via Scardocchia) l’attore molisano Giorgio Careccia recita il monologo“La Caparra” di Adelchi Battista . Con questo monologo, il nostro Istituto da avvio ad un’attività che si
propone di aprire una finestra sul mondo della letteratura, della musica, dello spettacolo, della scienza, dello sport, attraverso incontri con esponenti della società civile Un Sabato al mese, gli studenti incontreranno protagonisti di
L’intervento
SALE L’ATTESA PER LA SU E GIÙ Oramai ci siamo quasi! Poche ore ci separano dal colpo di pistola che darà il via alla 41esima edizione della Su e Giù. La manifestazione sportiva più importante della Regione torna infatti domenica 9 Novembre, con partenza da piazza della Vittoria alle ore 10:00. Migliaia sono le presenze attese, che coloreranno i vicoli del Centro storico e riempiranno l’aria con le voci serene di chi si sente parte di una vera e propria festa. Anche quest’anno il Gruppo Sportivo Virtus, che ha organizzato la manifestazione con il patrocinio del Comune di Campobasso, della Provincia di Campobasso e dell’Assessorato allo Sport della Regione Molise, ha curato l’evento nei minimi dettagli, in modo da non deludere le aspettative dei partecipanti che, podisti e non, si affidano alle mani esperte della squadra gialloblu. Il percorso, rimasto immutato rispetto alla scorsa edizione, vedrà il serpentone umano svolgersi lungo il Corso Vittorio Emanuele II, prima di sfiorare la Stazione, via Mazzini e tuffarsi finalmente nell’accogliente Via Ziccardi. Il passaggio nel Campo di Atletica “Nicola Palladino”, per salutare la mente da cui partorì l’intuizione della gara non competitiva per eccellenza, e poi la Foce, Fossato Cupo e gli scalini spettacolari di un centro storico animato da miriadi di bandierine e dalle band musicali che daranno nuova energia ai muscoli messi a dura prova. L’arrivo in Piazza del Municipio sarà il felice epilogo di una giornata da vivere nel segno della serenità e della condivisione, principi su cui si basano le solide
fondamenta di un Gruppo Sportivo che festeggia i suoi 55 anni di vita e che anche quest’anno ha fatto incetta di titoli italiani e piazzamenti di rilievo nelle principali rassegne nazionali, confermandosi il fiore all’oc-
varie esperienze culturali, sociali, scientifiche e avranno la possibilità di confrontarsi con loro all’interno del loro vissuto, arricchendo, così, l’iter ’didattico tradizionale con un tempo scuola declinato in modo diverso.
Anche Fratianni a Vivi la tua città Il maestro esporrà alcune sue opere in Piazzetta Palombo. Domani la presentazione CAMPOBASSO. L’organizzazione di ‘Vivi la tua Città nel Centro Storico’, manifestazione in programma il 15 novembre 2014 dalle 18 a mezzanotte e che sarà presentata sabato 8 alle 11 nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio, ha trovato una preziosa intesa: tra gli eventi in programma, infatti, ci sarà anche una mostra dell’artista Domenico Fratianni, il quale esporrà alcune delle sue opere nella caratteristica Piazzetta Palombo. L’accordo è stato raggiunto questa mattina, giovedì 6 novembre, a Palazzo San Giorgio tra l’Assessore alle Attività Produttive, Salvatore Colagiovanni e il maestro d’arte Domenico Fratianni. “Il maestro d’arte Domenico Fratianni – ha affermato l’assessore Salvatore Colagiovanni – sarà la nostra punta di diamante. Sarà colui che eleverà la qualità della manifestazione. Abbiamo pensato a chi, in città, rappresenta l’arte, avendo festeggiato proprio quest’anno i suoi 50 anni di carriera e ricerca artistica, pittorica e incisoria. A gennaio sarà protagonista con la ‘Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea’, evento di prestigio per il capoluogo e per tutto il Molise, così abbiamo omaggiato una delle personalità della nostra Campobasso. Fratianni esporrà alcune delle sue preziose opere in Piazzetta Palombo, uno scenario incantato, come sono le opere dell’artista molisano. Ringrazio il maestro d’arte perché contribuirà, anche lui gratuitamente, a esaltare, dal punto di vista culturale, la nostra iniziativa”.
chiello dell’atletica molisana. Ad ogni partecipante verrà consegnata, all’arrivo, l’ormai immancabile medaglia disegnata dal Maestro Domenico Fratianni ed un pacco gara, pieno di prodotti tipici forniti dalle aziende che hanno voluto far sentire il proprio appoggio agli organizzatori. In parallelo alla gara, avrà inoltre luogo il 4° Concorso Fotografico dal tema “Su e Giù: Le radici delle favole” destinato a chiunque voglia catturare i momenti più significativi della gara. Il regolamento del concorso è consultabile, assieme ad altre utili informazioni, sul sito www.gsvirtus.it. Nel sito sono elencati inoltre gli esercizi commerciali ed i siti internet presso cui è possibile effettuare l’iscrizione. Il conto alla rovescia è partito, la Su e Giù sta arrivando!
“Ho accettato con entusiasmo la proposta dell’assessore Salvatore Colagiovanni – le parole dell’artista Domenico Fratianni –, perché mi sono sentito in dovere di aderire a un evento che mira a ripopolare e rivalorizzare il borgo antico di Campobasso. Quando una proposta è costruttiva per la città, è un dovere civico per tutti noi partecipare e rendere un servizio alla cittadinanza, che merita un capoluogo vivo dal punto di vista culturale, turistico e commerciale. Offro la mia arte e la mia professionalità e, del resto, non potevo dire di no a una manifestazione che tornerà a far riaccendere i riflettori sul centro storico, laddove è iniziata la mia carriera artistica. Io sono nato e cresciuto nel borgo antico di Campobasso, dove tra le altre cose ho conosciuto la mia amata Giuliana, che abitava nella casa dove è nato e ha lavorato lo scultore e artista, Paolo Saverio Di Zinno. Nella famosa casa del ‘padre dei Misteri’, era ubicato anche il mio studio, dove sono nate le mie prime opere: quasi un segno del destino. Per questo motivo, appena mi hanno proposto di esporre nel borgo antico di Campobasso non ho esitato ad accettare la proposta. L’appuntamento, dunque, è per sabato 15 novembre 2014: attenderò tutti i campobassani in Piazzetta Palombo”.
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Campobasso
7 novembre 2014
Commercio, politiche poco incisive Da anni il settore reclama azioni e interventi per il rilancio CAMPOBASSO. La profonda crisi che il commercio molisano sta attraversando non è soltanto il frutto di politiche nazionali recessive, ma è anche la conseguenza di politiche locali sbagliate, che poco si sono preoccupate di venire incontro alle reali esigenze dei commercianti. Sul banco degli imputati vanno messe anche le politiche locali, sbagliate, quando esistenti, se non addirittura assenti. Se la crisi è un dato incontrovertibile a livello nazionale, a livello locale è invece imputabile anche al disinteresse dell’amministrazione comunale. Anche Campobasso conosce ormai da tempo la vergogna e il peso di una narrazione politico-amministrativa totalmente al di fuori della realtà, laddove la vocazione com-
merciale del capoluogo non solo è stata trascurata ed ignorata, ma addirittura spesso vissuta come un fastidio. Basta vedere, su tutto, ma non è certo l’unico esempio la tristissima parabola discendente del centro murattiano e, in particolare, del centro cittadino, diventato l’emblema di anni di politiche fallimentari e clientelari. In questo contesto è da condividere il timore dei commercianti e delle imprese artigiane che chiedono giustamente alla politica un impegno concreto, anche se sgravi fiscali, diminuzione del costo del lavoro, accesso più agevole al credito e snellimento reale degli adempimenti burocratici devono essere azioni preminenti del Governo nazionale. Dall’altra, bisogna incalzare sulle proprie responsa-
bilità chi ha amministrato e dovrà amministrare. E’ evidente che il settore del commercio di vicinato è pesantemente colpito dall’attuale andamento congiunturale che si ripercuote sui consumi ed è costretto a confrontarsi con le opportunità e con i rischi derivanti dalla disciplina sulle liberalizzazioni commerciali approvate nel decreto ‘salva Italia. Ma è altrettanto vero che negli ultimi anni la politica ha evitato di affrontare la questione ed oggi è solo la grande distribuzione a leccarsi i baffi. Quando, però, a venir meno è il piccolo commercio, che nel Molise ha da sempre trainato il settore, a rischiare il collasso è il sistema. Ed è su questo che dovrebbe appuntarsi una seria politica economica.
“Assurdo quel limite di velocità a Vinchiaturo” A sostenerlo è il Comitato Pro Trignina che torna sull’autovelox VINCHIATURO. Dopo il sopraluogo avvenuto nella giornata del 30 u.s., si è resa sempre più inderogabile ed improcrastinabile una variazione del limite di velocità sulla strada statale 87 in agro del Comune di Vinchiaturo in provincia di Campobasso sulla direttiva stradale Campobasso- Bojano, specificatamente nel tratto rientrante alla kilometrica 120+450, dove è stato posto e posizionato, in modo nascosto( spesso con stratagemmi e sistemi illegali, ci hanno testimoniato decine e decine di automobilisti) l’autovelox mobile dalla polizia
municipale locale. “Come dicevamo, in quel tratto stradale vige il limite di velocita di 50 km che sembra chiaramente non consono alla tipologia di strada ed alle condizioni sue oggettive. Siamo in presenza di una Strada Statale che non attraversa veri e propri centri abitati oppure in quel tratto è presente una scuola o altro, anzi in molte parti di quella medesima tratta abbiamo un tasso di antropizzazione quasi pari a zero. Poi dalla parte di provenienza di Bojano verso Campobasso poco prima esiste una corsia aggiuntiva di sor-
passo e quindi una riduzione così drastica porta molti automobilisti a non rispettare il limite suddetto. Infatti mi preme rilevare che è oltretutto indispensabile elevare il limite almeno a 70 km orari, anche alla luce che la stragrande maggioranza degli automobilisti multati, i quali subiscono sanzioni tutte o quasi ai sensi del art.142 comma 8, 9 ed in alcuni casi anche 9/bis che significa € 821 di multa , sospensione fino ad un anno e 10 punti di penalizzazione dalla patente. E’ una situazione insostenibile per noi automobilisti, siamo tartassati oltre ogni lo-
Riccia accoglie Bregantini
Da oggi a domenica il vescovo sosterà in paese per un incontro con la popolazione
gica e sopportazione. Il Comitato lamenta una mala gestio della sicurezza in quella postazione finalizzata unicamente ed esclusivamente a fare cassa. Questa situazione è un vero e proprio atto di macelleria sociale, contestualmente anche ad un periodo socioeconomico di elevata difficoltà ed anzi in alcuni casi di gravissima crisi economica che attanaglia le famiglie. Invitiamo le autorità preposte a prendere i necessari provvedimenti in modo che venga elevato il limite di velocità più consono allo stato dei luoghi”.
Spettometria di massa, presente e futuro Oggi alla Fondazione Giovanni Paolo II le nuove applicazioni
Riccia è pronta ad accogliere il vescovo Giancarlo Maria Bregantini. Sarà in visita pastorale a Riccia a partire da oggi fino a domenica 9 novembre 2014. La popolazione è pronta a riceverlo con un’accoglienza festosa, oggi alle ore 18 in Piazza Municipio. Si terrà una processione verso la Chiesa Madre con sosta al Monumento dei caduti. Qui il vescovo benedirà la corona di alloro posta dinanzi al Monumento in piazza Giacomo Sedati. Subito dopo verrà celebrata la Santa Messa di inizio della Visita pastorale. Alle ore 20.30, incontro nel salone dell’Istituto del Carmine con il CCP, il CPAE, i Catechisti, la Caritas e le suore. Sabato 8 novembre si comincia alle ore 7.30 con la visita e la Santa Messa al cimitero, partendo dal Santuario del Carmine. Alle 9.15 visita alle scuole Superiori: nello specifico al liceo Scientifico (ore 9.15-10) e all’Istituto Agrario (ore 10.15-11), e visita ai luoghi di lavoro. Si prosegue nel pomeriggio, alle ore 15 con la visita
a luoghi di lavoro e agli ammalati. Successivamente, alle 16.30 il vescovo incontrerà nella Chiesa Madre le classi del Catechismo, con i genitori e i Catechisti. Alle ore 18 la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa dell’Annunziata con la partecipazione della Congrega. Di seguito, alle 19 incontro con i giovani di Riccia nella Chiesa Madre. In serata, alle 20, il vescovo Bregantini sempre nella Chiesa Madre incontrerà i Gruppi e le Aggregazioni religiose e culturali: LL.GG.MM, Congrega, TOF,Cori, Commissioni delle Feste, Cavalieri di S. Agostino, Pro Loco, Gruppo Folcloristico, ecc. La giornata di visita pastorale si chiuderà alle 21.30 con la cena comunitaria. Domenica 9 novembre si comincia alle ore 7.15 con le Lodi nel Santuario del Carmine. Si prosegue con la visita degli ammalati alle 8.30, mentre alle 10 è in programma la visita al laboratorio Museale Arti e Tradizioni. La visita pastorale del vescovo Bregantini si chiuderà alle ore 11 con la Santa Messa presso la Chiesa Madre.
CAMPOBASSO. Oggi, dalle ore 8.15 alle ore 14.00 si svolgerà presso l’Aula Crucitti della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” il Corso di Aggiornamento “Applicazioni cliniche della Spettrometria di massa: presente e futuro”. Dopo i Saluti del Direttore Generale, Ing. Enrico Zampedri, del Direttore Sanitario, dott. Carlo Di Falco, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso, dott. Gennaro Barone, introdurranno i lavori il Prof. Bruno Zappacosta, Direttore Scientifico dell’evento, e la Prof.ssa Silvia Persichilli, coordinatrice del Corso. La spettrometria di massa, in particolare accoppianta alla cromatografia liquida ad alte prestazioni ha guadagnato popolarità negli ultimi 10 anni non solo per scopi di ricerca ma anche per una vasta gamma di applicazioni in ambito chimico clinico. La peculiarità della spettrometria di massa rispetto ad altre tecniche è l’elevata specificità, un ampio range di applicabilità dalle piccole alle grandi molecole, la possibilità di effettuare un’analisi di più parametri contemporaneamente e la possibilità di sviluppare metodi robusti e versatili in un tempo relativamente breve. Attualmente la spettrometria di massa trova principali applicazioni nella valutazione dello screening neonatale, in campo farmacologico per l’analisi di immunosoppressori e in campo forense nella determinazione delle droghe d’abuso, ma numerosi studi evidenziano le potenzialità per uno sviluppo esponenziale nel campo chimico-clinico. Nel corso verranno presentate le applicazioni di più consolidate in campo diagnostico, in particolare nel campo degli errori congeniti del metabolismo e dello screening neonatale per passare alla tossicologia, ai vantaggi analitici nel dosaggio degli steroidi e in campo microbiologco saranno presentate le applicazioni nell’identificazione rapida di microorganismi.
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Isernia
7 novembre 2014
“La Prefettura di Isernia non va cancellata” Un apposito ordine del giorno è stato presentato e votato in Consiglio regionale ISERNIA. Durante la seduta del Consiglio regionale, il Consigliere regionale Vincenzo Cotugno ha posto all’ordine del giorno la discussione sulla paventata chiusura della Prefettura di Isernia. Lo scorso 29 ottobre a Roma il sindaco della città Pentra, Luigi Brasiello, ha incontrato a Roma, insieme ad altri sindaci e Presidenti di Provincia, il premier, per discutere dei tagli nei confronti degli enti locali. Renzi ha annunciato la volontà di chiudere 30 prefetture. Nell’elenco dei palazzi di governo ci sarebbe anche Isernia. Tra
qualche mese Comuni e Provincie potrebbero ritrovarsi nella condizione di non ricevere più finanziamenti da parte dello Stato con ripercussioni drammatiche per i cittadini. Se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, il palazzo di governo della città Pentra potrebbe essere accorpato a quello di Campobasso.Per Isernia significherebbe rimettere indietro l’orologio di oltre 44 anni, quando c’era una sola Prefettura in Molise, quella di Campobasso. “Al di là delle comprensive ragioni di spending review non si può pensare di cancellare
quella che rappresenta la presenza istituzionale del Governo sul nostro territorio. L’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale ha così impegnato il Presidente della Giunta regionale, insieme alla delegazione parlamentare molisana, a rappresentare con forza al Governo nazionale le istanze dei cittadini e delle istituzioni della Provincia di Isernia affinché non si pregiudichi la presenza sul nostro territorio – oltre che dell’ufficio di governo – anche e soprattutto dei comandi provinciali dell’Arma dei
carabinieri, della Guardia di Finanza del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco nonché la stessa Questura. La Prefettura di Isernia, insieme a tutte le forze dell’ordine, costituisce un baluardo essenziale che per decenni ha evitato infiltrazioni malavitose nella provincia di Isernia garantendo prosperità e sicurezza ai nostri cittadini. Per questo noi di Rialzati Molise ci batteremo affinché il Governo Renzi non sopprima nessuno degli enti periferici presenti nella nostra Provincia”.
Ittierre, mobilità aperta per 542 L’accesso alla mobilità sarà concesso alla non opposizione al licenziamento ISERNIA. Sulla questione Ittierre si sono riunite le parti per discutere della procedura di mobilità aperta per 542 dipendenti Ittierre, attualmente in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Le parti dopo lunga e approfondita discussione hanno raggiunto l’accordo,
confermando il numero di 542 dipendenti. L’accesso alla mobilità sarà concesso in subordine alla non opposizione al licenziamento ed alla rinuncia al periodo di preavviso di licenziamento. Per accedere alla mobilità tutti i dipendenti interessati, dovranno recarsi per-
sonalmente in azienda, con un modulo già distribuito in assemblea e la fotocopia del documento d’identità. La raccolta dei moduli in azienda sarà fatta, già da domani, dalle ore 09,00 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30.
Droga e banconote false, pregiudicato denunciato Altre cinque persone finiscono nella rete dell’Arma per vari reati ISERNIA. A conclusione di una serie di attività condotte dai Carabinieri su tutto il territorio della Provincia di Isernia nelle ultime ore, sei persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, possesso di banconote false, atti osceni in luogo pubblico e violazioni in materia di sicurezza stradale, operati anche vari sequestri. Nel dettaglio, a poche ore dall’arresto di uno spacciatore, eseguito ad Isernia, con il sequestro di oltre cento dosi di hashish, a Rionero Sannitico, i Militari della locale Stazione hanno denunciato un pregiudicato, 30enne di Napoli, per
detenzione illegale di sostanze stupefacenti e possesso di banconote false. Il giovane alla guida di un’autovettura, per altro priva di copertura assicurativa, veniva sorpreso con alcune dosi di hashish e banconote false da cinquanta euro, occultate all’interno del veicolo. La droga, le banconote e l’autovettura venivano sottoposti a sequestro, mentre continuano le indagini per accertare a chi fossero destinati sia lo stupefacente che il denaro contante. Ad Agnone, i carabinieri del posto, hanno denunciato un 20enne trovato in possesso di alcuni dosi di marijuana, sottoposte a sequestro. A Sesto Campano,
un 25enne del luogo, è stato invece denunciato dai militari della locale Stazione, per atti osceni in luogo pubblico. Il giovane nei pressi di un bar, alla presenza della cassiera, si
abbassava i pantaloni commettendo così atti osceni. A Venafro, un 50enne del luogo, è stato denunciato dai militari della locale Stazione per inosservanza ad un provvedimento emesso nei suoi
confronti dalla competente Autorità Giudiziaria, mentre ad Isernia un 54enne di Gallo Matese, in provincia di Caserta, è stato denunciato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile poiché utilizzava un’autovettura già sottoposta a sequestro e affidatagli in custodia giudiziaria. Infine sempre ad Isernia, un 35enne del posto, titolare di una sala scommesse e slot-machine, è stato denunciato per aver utilizzato un impianto di video sorveglianza abusivo in luogo aperto al pubblico, in quanto allestito in assenza delle prescritte autorizzazioni della direzione territoriale del lavoro.
La Pro Loco di Carovilli gemellata con Amandola Brillante collaborazione con artigianato e folclore di Agnone Le Pro Loco di Carovilli, paese dell’Alto Molise in provincia di Isernia, e di Amandola, splendida cittadina marchigiana della Provincia di Fermo, situata alle pendici dei monti Sibillini, che hanno in comune la produzione di tartufo di ottima qualità, sono ufficialmente gemellate. Il documento che ha sancito la forte amicizia tra le due associazioni è stato letto e sottoscritto con un pizzico di commozione dalle due presidenti, Fiorella Lancioni e Marina Paglione, a conclusione di una bella cerimonia che si è svolta, alla presenza del Sindaco di Amandola, nella sala consiliare del Comune, di fronte ad una platea di cittadini locali ed un nutrito gruppo di molisani. È mancato soltanto il Sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca, tenuto forzatamente a letto da una violenta febbre di stagione, ma che ha fatto sentire la sua presenza attraverso il telefono, predisposto in viva voce, e con un bellissimo regalo, opera dell’artista del vetro Sergio Scarpitti, inviato al Comune di Amandola. La cerimonia di gemellaggio si è svolta nell’ambito della manifestazione dedicata al tartufo bianco, intitolata “DIAMANTI A TAVOLA”, organizzata dall’Associazione
dei tartufai amandolesi che per due giorni ha visto la presenza di migliaia di visitatori che hanno percorso le ripide salite del centro storico del paese marchigiano. “Sono stati due giorni entusiasmanti – ha dichiarato la Presidente della Pro Loco di Carovilli, Marina Paglione – perchè abbiamo avuto un’affettuosa accoglienza e ci è stata dimostrata sincera amicizia che ora dovremo ricambiare e continuare a coltivare. Abbiamo preso l’impegno di assumere insieme alla Pro Loco di Amandola iniziative atte a far crescere i nostri paesi, guardando al futuro economico e occupazionale, sfruttando eventuali occasioni che si presenteranno in Italia e in Europa. Certo, l’obiettivo è di quelli difficili da perseguire, ma se non si guarda in alto non si può pretendere di raggiungere alcun risultato. Tanto per cominciare possiamo sfruttare la risorsa che ci caratterizza: il tartufo – ha aggiunto Marina Paglione – è un dono che in particolare all’Alto Molise e alla zona di Amandola madre natura ha elargito in abbondanza. Occorre creare una mentalità imprenditoriale in questo settore contrastando l’esagerato individualismo delle persone ed il campanilismo che ancora resiste nei nostri piccoli e piccolissimi paesi, altrimenti le ge-
nerazioni future saranno condannate ad una perenne situazione di crisi e le nostre zone allo spopolamento. I giovani hanno bisogno di esempi, non di parole – ha concluso la Presidente della Pro Loco carovillese – noi sentiamo forte il dovere di indicare loro le vie migliori per ottenere un riscatto, il resto tocca alla loro volontà e capacità”. La presenza dei carovillesi si è manifestata sia attraverso un gruppo di volenterosi “cuochi”, Bruno Falasca, Franco Conti, Stefano Falasca e Giovannino Conti, che ha preparato il piatto usuale del 1° novembre, cioè “sagn e jerv”, sagnette di acqua e farina accompagnate da una ben condita verza che abbia subito la prima gelatura dell’anno e che hanno fatto assaggiare gratuitamente a tutti coloro che ne facevano richiesta. Inoltre hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa ed hanno esposto i loro prodotti il caseificio carovillese “Il Pastore Serafino”, che ha messo in mostra ed offerto i migliori “caciocavalli”, le stracciate, le scamorze e gli altri suoi prodotti speciali, e l’azienda di tartufo e prodotti tartufati, “Profumi di bosco”. Sono stati presenti inoltre ed hanno esposto le loro bellissime opere artisti e artigiani che per pura passione lavorano il legno, Ercole
Ricchiuti e Giovanni Santini, la pietra, Antonio Falasca, il ferro, Stefano Ricchiuti, il rame, l’agnonese Filippo Catolino. “In questa occasione si è verificato un altro bellissimo e positivo evento – ha dichiarato Marina paglione – la sinergia e la spontanea intesa creatasi con i rappresentati di Agnone ai quali mi sono rivolta. Il Gruppo Folklorico, “Agnone”, guidato dall’inesauribile Giuseppe Di Martino, per due giorni ha dato spettacolo lungo le vie e nelle piazze di Amandola con la sua allegria e bravura artistica senza sosta e senza risparmio. I suoi componenti, uomini e donne, ragazzi e ragazze, ballerini e musicisti hanno allietato la manifestazione ed hanno riempito la cittadina marchigiana di canti e dell’angelico suono delle campane. Anche lo storico artigiano del rame, Filippo Catolino, ha attirato l’attenzione di tutti con le sue scintillanti creazioni. Mi auguro che questa stretta e positiva collaborazione tra i cittadini di due tra i più importanti comuni dell’Alto Molise, cui ora abbiamo dato inizio, abbia un seguito continuo perché ritengo fondamentale tenere unite le forze per uscire dalla difficile situazione che stiamo vivendo”.
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Termoli
7 novembre 2014
Tribunale di Larino, personale ridotto I lavoratori hanno chiesto la riduzione del lavoro e servizi da rivedere LARINO. L’anno 2014, il giorno 4 del mese di novembre, a seguito di autorizzazione del Presidente del Tribunale si è riunito in assemblea il personale del Tribunale di Larino. Dopo vari interventi e repliche si sono concordati i seguenti punti da portare all’attenzione del Capo dell’Ufficio: chiedere la revoca della disposta proroga delle applicazioni del personale di questo ufficio all’ufficio del giudice di pace di Termoli, prediligendo personale di altro ufficio del giudice di pace; si evidenzia la paradossale situazione per la quale il personale inviato in applicazione al fine di formare il personale assegnato dal Comune di Termoli di fatto regge l’ufficio perché la maggior parte del personale assegnato dal Comune è assente ; chiedere conto della mancata applicazione del protocollo siglato con la Provincia di Campobasso al fine di avviare personale con contratti a temine presso il Tribunale di Larino (personale di cui si sono avvalsi quasi tutti i Tribunale di Italia ); chiedere al Ministero che per i posti vacanti che non sono stati oggetto di interpello, e per quei posti che resteranno vacanti per assenza di domande di trasferimento, vengano indicati come posti da coprire con mobilità dall’esterno , considerato che questo ufficio ha avuto richieste in questo senso da personale messo in mobilità da enti quali comunità montane e croce rossa ;
Situazione del personale rispetto alla pianta organica per qualifica: Qualifica
Pianta Organica
Personale in servizio
Direttori amministrativi
4
3
Funzionari
8
2
Cancellieri
4
1
Assistenti
11
6
Operatori
2
3
Autisti
2
2
Commessi
5
5
36
22
TOTALE
I dipendenti del Tribunale chiedono l’applicazione di personale da altri uffici, anche in assenza del consenso del personale stesso, seguendo le procedure indicate dai CCNL ; riduzione delle udienze per settimana e riduzione dei fascicoli portati al-
l’udienza ; Rispetto dell’orario di servizio del personale nella fissazione delle udienze; Stante il pieno organico dei magistrati togati, non assegnare ai GOT ruoli propri e udienze proprie ; Fintanto che la situazione di estrema crisi non sia stata migliorata , formulare un ordine di servizio dove sia indicata la priorità delle attività cui deve dedicarsi ciascun dipendente, nonché congelamento dei ruoli civili e penali ; Si chiede la modifica del protocollo di intesa sul processo civile telematico dove prevede adempimenti ulteriori da quelli previsti per legge, che costituiscono un aggravio di attività per la cancelleria che di fatto vanificano l’utilità del sistema (es : per ogni atto telematico in arriva si dovrebbe annotare sul fascicolo la data , il depositante e il tipo di atto …). Si evidenzia che nel corso del 2015 altre 4 unità andranno in pensione . Parte dell’assemblea chiede che , rebus sic stantibus , venga richiesta la chiusura anticipata del Tribunale di Larino , perché di fatto il personale non è in grado di assicurarne il funzionamento. L’assemblea dispone la diffusione a mezzo stampa delle problematiche rappresentante. Si rinvia l’assemblea al 28/11/2014 , dichiarando lo stato di agitazione e riservandosi la promulgazione di forme di lotta.
“L’altra Europa”: no a Jobs act e trivellazioni Il movimento della Sinistra antagonista nasce anche a Termoli TERMOLI. Campobasso, Isernia e Termoli: sono questi i poli dove sta muovendosi l’azione politica del neonato gruppo di L’altra Europa con Tsipras. Con l’obiettivo di consolidare le idee e trasformarle in azione sul territorio, L’altra Europa si è data appuntamento nella sede dello Spa a Termoli per “contarsi” e dare seguito al lusinghiero risultato ottenuto alle elezioni europee. A intervenire è Marco Cataldo che afferma:
“stiamo dando gambe e corpo al progetto dell’Altra Europa anche in Molise dopo il buon risultato delle elezioni europee stiamo cercando di costruire anche una realtà italiana e molisana. Per il basso Molise stiamo cercando di costruire una soggettività che si metta a disposizione dei cittadini cercando di contrastare quelle politiche che stanno devastando e deturpando il territorio”. Idee chiare che si affiancano, per determinate
lotte, a quelle di Movimento 5 stelle eppure: “più che partecipare alla manifestazione dei 5 Stelle contro le trivellazioni del prossimo 9 novembre, stiamo cercando di operare a livello europeo contro le stesse ma soprattutto contro i motivi dietro quelle politiche energetiche che favoriscono le trivelle facili a discapito del territorio”. E sul tema “lavoro” è chiara anche la posizione di cataldo: “al Governo Renzi diciamo che non sono più le politiche dell’austerità
quelle che funzionano, non sono atti come il job acts che possono rilanciare il lavoro in Italia. Non ne facciamo una battaglia ideologica ma una battaglia pratica, i problemi dell’Italia sono altri i problemi del lavoro sono altri e in questo momento ci vorrebbero tutte altre politiche e non quelle che propone il Governo”. Prossimo appuntamento per gli aderenti alla lista Tsipras è previsto per il 14 novembre in occasione dell’assemblea regionale.
Bando per la Fiera, troppe incongruenze” L’Osservatorio delle professioni tecniche interviene sul Centro di Larino LARINO. “Questo Osservatorio delle Professioni Tecniche della Regione Molise, in relazione alla nota del capogruppo de “La fabbrica delle idee X una LARINO MIGLIORE” Stefano Vitulli del 30 ottobre u.s., nonché a quella del gruppo di minoranza del Comune di Larino, pubblicate da alcuni organi d’informazione sia telematici che di carta stampata, in merito alla vicenda inerente il Bando di gara per l’affidamento di servizi di architettura ed ingegneria per la realizzazione di un centro polifunzionale per manifestazioni fieristiche, intende chiarire e puntualizzare alcuni concetti che si ritengono fondamentali. Nello specifico a seguito di una disamina della procedura aperta bandita dall’Amministrazione di Larino in data 6 ottobre u.s., sono emerse a parere dello stesso Osservatorio, più di una incongruenza rispetto a quella che è la normativa di settore specifico vale a dire il Codice dei Contratti Pubblici n.163/06 e ss.mm.ii. ed il Regolamento sui Lavori Pubblici n.207/10. A valle di questa disamina è stata concordata dall’Osservatorio l’invio di una comunicazione all’Amministrazione Comunale di Larino in cui si chiedeva la sospensione del Bando con una sua rimodulazione e si offriva la massima disponibilità ad un incontro in cui si potessero di-
scutere bilateralmente ed in contraddittorio le stesse problematiche evidenziate, così come peraltro successivamente attuato anche se con un po’ di ritardo e certamente non per volontà di questo Osservatorio. Sulla considerazione riportata in una delle note che la procedura aperta “ …….coniuga criteri di trasparenza e garanzia delle capacità tecniche e professionali dei concorrenti ……. “ l’Osservatorio non ha mai né lontanamente pensato, né mai comunicato affermazione contraria … anzi; così come questo Osservatorio è stato ben lieto della scelta dell’Amministrazione di voler garantire la qualità del servizio e di voler valorizzare al massimo le risorse giovanili in un contesto socio-economico come quello che stiamo vivendo particolarmente complicato e soprattutto per i giovani professionisti tecnici. E’ evidente però che tutto ciò lo si doveva andare a coniugare in un Bando che fosse rispettoso in toto di quanto sancito dalle norme, circostanza che, almeno secondo il parere di questo Osservatorio, nel caso in specie non si è verificata. I motivi per i quali tale condizione non si è realizzata, naturalmente sempre a parere dell’Osservatorio, sono stati puntualmente evidenziati e formalizzati al Responsabile del Servizio LL.PP. dell’Amministra-
zione Comunale di Larino, al supporto del RUP ed anche a due collaboratori dello stesso Responsabile del Servizio LL.PP. in occasione dell’incontro cui si faceva riferimento in precedenza, oltre che formalizzati successivamente al Responsabile del Servizio LL.PP.; tali motivi non si esauriscono di certo nella sola non corretta stima dei compensi professionali, da determinarsi obbligatoriamente nel rispetto di specifiche disposizioni di legge né tanto meno soltanto in riferimento “ …. a qualche dicitura impropria tipo e/o ….. “ come vorrebbe farsi credere, bensì a contingenze ben diverse ed anche ben più sostanziali, naturalmente sempre a parere dell’Osservatorio e che eventualmente saranno fatte valere e giudicare nelle sedi opportune. Non è poi assolutamente condivisibile l’affermazione della garanzia di conformità e di regolarità del Bando per il solo fatto che lo stesso sia stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale; così come non è certezza di conformità la circostanza di aver inviato, peraltro soltanto cinque giorni prima della scadenza di presentazione delle offerte, lo stesso Bando al vaglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione senza d’altra parte, proprio in funzione di tale invio, congelare in autotutela lo stesso Bando sospendendone i termini in
attesa del sopra richiesto parere. Né è assolutamente accettabile per questo Osservatorio l’illazione totalmente gratuita e fuori luogo che la messa a rischio del finanziamento dell’opera e della sua realizzazione, possa essere addebitabile all’azione istituzionale di Ordini e Collegi professionali aderenti all’Osservatorio che, peraltro, in quanto organismo
regionale, nulla ha a che vedere con le logiche strumentali localistiche che sembra si vogliano far passare; il paventato eventuale rischio della perdita del finanziamento potrebbe invece essere chiaramente ascrivibile a precise responsabilità di provenienza e natura esterna all’Osservatorio”.
Giudici di pace, tutto fermo L’agitazione durerà fino a lunedì. A Termoli problemi anche per il personale TERMOLI. Settimana difficile per la giustizia di prossimità. Da martedì scorso e fino a lunedì ad astenersi dalle prestazioni sono i giudici di pace e non è la prima volta. A stabilirlo era stata l’Assemblea nazionale Unagipa, tenutasi il 9 ottobre 2014, che ha deliberato la messa in atto di alcune iniziative per protestare contro l’annunciata riforma della magistratura di pace ed onoraria da parte del Ministro Orlando. Il periodo di sciopero va dal 4 al
10 novembre, quindi siamo al terzo giorno di rinvio delle udienze programmate. Le astensioni dei Giudici di pace “continueranno a cadenza mensile, come deliberato già il 4 settembre dal Direttivo Nazionale, fin quando non arriveranno serie e concrete aperture da parte del Ministro Orlando o direttamente da parte del Governo”. A questo quadro nazionale, per l’ufficio di Termoli si aggiunge anche la problematica afferente il personale
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Termoli
7 novembre 2014
“Biomasse, ci siamo attivati tempestivamente” Il Cosib sottolinea gli interventi fatti per il rogo alla centrale TERMOLI. Esce allo scoperto anche il Cosib sul rogo al capannone della centrale a biomasse di due giorni fa. In merito a quanto successo il 4 novembre scorso alla C&T di Termoli, il Consorzio Industriale precisa quanto segue: “il Cosib si è reso conto subito di quello che stava succedendo grazie agli operatori del Consorzio stesso, che ogni giorno e più volte al giorno sono sul
territorio per interventi vari – dicono dal settore ambiente del Cosib – ci siamo attivati immediatamente per avere informazioni dall’azienda che si trovava in quella situazione. Per far capire ai cittadini la tempestività del nostro intervento, almeno da un punto di vista delle informazioni, era ancora in corso lo spegnimento dell’incendio, e quindi era anche difficile trovare un operatore al telefono. Incendio dovuto,
lo ricordiamo, ad alcune scintille nel corso di lavori di manutenzione di una torre, i Vigili del Fuoco, e gli addetti interni dell’azienda sono intervenuti immediatamente. Nonostante non è compito del Cosib che, ricordiamo anche questo, fornisce servizi alle aziende del nucleo, ci siamo attivati per avere tutte le informazioni del caso e rispondere immediatamente sia al Comune di Termoli, che ad altri
soggetti che chiedevano informazioni. Va ricordato in ogni caso, che ogni azienda ha un proprio piano di sicurezza interna, e comunque non era una di quelle aziende in cui il rischio esterno per probabili incidenti è tale da mettere in pericolo la salute dei lavoratori e dei cittadini. Ragione per cui, anche all’interno del Cosib, l’incidente è stato trattato con la massima attenzione e la massima informazione possibile.
Va detto, a onore di completezza, che la C&T non è un’azienda a rischio grave, per cui gli incidenti non sempre sono di “rilevanza esterna” rispetto ad altre aziende con un rischio maggiore. Ci rendiamo conto che il Cosib, in ogni caso, rappresenta il punto di riferimento delle Istituzioni e per questo abbiamo agito mettendo in campo tutto ciò che procedure prevedono”.
“Incidente alla Fiat, no a strumentalizzazioni” Il consigliere comunale Oscar Scurti ha portato il progetto all’attenzione comunale TERMOLI. unio subito da un lavoratore allo stabilimento Fiat di Termoli nella giornata di martedì scorso. Dopo le prese di posizione assai critiche della Fiom-Cgil e del Sì Cobas, coi primi a proclamare per ieri finanche un’ora di sciopero, sono i sindacati metalmeccanici partecipativi, Fim-Fismic-Uil e Ugl a dire la loro. “Lavoratori, lavoratrici il giorno 4 novembre 2014 si è verificato un incidente sul lavoro nell’area della logistica a Ter-
moli 3. Il lavoratore coinvolto ha riportato una contusione al piede con una prognosi di guarigione valutata in 10 giorni. Le scriventi organizzazioni sindacali esprimono la loro solidarietà al lavoratore augurandogli una pronta guarigione. Auspichiamo che incidenti sul lavoro non si verifichino più, attraverso l’impegno di tutti nel vigilare affinché le norme sulla sicurezza vengano applicate sempre. Non vogliamo entrare nel merito della di-
namica dell’incidente, che è in fase di valutazione, ma facciamo delle riflessioni sugli aspetti generali della sicurezza sul lavoro in Fiat. Siamo concordi nel dire che nell’ambito della sicurezza sono stati compiuti molti passi avanti, con ingenti investimenti per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e mettendo in atto corsi di formazione sulla sicurezza per circa 2400 dipendenti. Teniamo a precisare che l’obiettivo di tutti deve essere sem-
NASCE LA PRIMA SCUOLA DELLA LEGALITA’ IN MOLISE: SARA’ INTITOLATA ALLA MEMORIA DI DON PEPPE DIANA di Vincenzo Musacchio* Lo scopo della Scuola è di creare momenti di incontro, confronto e condivisione con tutti i soggetti e gli operatori che si occupano a vario titolo di legalità. Il progetto si focalizzerà sulle scuole, ma lo estenderemo poi a tutti i cittadini e le persone dai quattordici anni in su. L’iscrizione e la frequenza delle lezioni saranno totalmente gratuite. La sede operativa sarà la Chiesa del Carmelo in Termoli dove il parroco Don Ulisse Marinucci è stato entusiasta dell’idea e del progetto offrendoci massima disponibilità. La Scuola sarà anche itinerante. Andremo in tutti i Comuni e le Scuole che appoggeranno la nostra idea ed il nostro progetto. Il programma 2014/2015 sarà suddiviso in due parti. La prima affronterà il concetto di legalità nei vari contesti. La seconda, tratterà degli uomini e delle donne che hanno lottato, combattuto e perso la vita per il trionfo della legalità. Sono fermamente convinto che la nostra società vive una profonda crisi culturale e di valori, a fronte di questa difficile situazione una delle risposte può essere proprio l’idea di una Scuola della Legalità. Queste lezioni serviranno a so-
cializzare, a condividere e sviluppare riflessioni progettando e realizzando azioni concrete per innalzare di nuovo il vessillo della legalità. Siamo coscienti che la ricostruzione e la diffusione della cultura della legalità devono tornare ad essere una priorità. Offriremo ai nostri corsisti gli strumenti culturali per capire le radici della crisi dei valori e per delineare le ragioni e le modalità di un possibile e realistico cambiamento che rivaluti il valore della legalità anche come “modus vivendi”. Si partirà l’8 novembre al Cinema Oddo dove alle 10.30 ci sarà l’inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza di Emilio Diana fratello di don Peppe Diana trucidato dalla camorra a Casal di Principe. Vogliamo provare anche a svolgere una funzione morale e politica fondamentale: trasformare l’informazione in responsabilità. Condurre la persona ad “essere responsabile” davanti alla società che lo circonda. L’impresa è ardua ma sono certo che la speranza sia un rischio da correre. * Presidente Co.Re.A. Molise
pre quello di migliorare, ma non accettiamo posizioni estremiste che non rendono giustizia alla realtà. Da un articolo di giornale letto su dei quotidiani locali, sembra che lo Stabilimento di Termoli sia un luogo del “Terzo Mondo”. Il tentativo di strumentalizzare un incidente sul lavoro, per far apparire che l’Azienda Fca di Termoli sia un posto dove la sicurezza è un optional e i ritmi di lavoro insostenibili (ricordiamo che stiamo
facendo 8 giorni di lavoro al mese ai motori!), da’ un’immagine sbagliata e non veritiera, che rischia di creare solo danni, alla luce anche delle importanti novità di sviluppo industriale che interesseranno il nostro Stabilimento nei prossimi mesi. Stigmatizziamo il modo di agire di questi personaggi con l’utilizzo di scioperi e barricate, in quanto dimostrano solo di non avere a cuore il futuro dello Stabilimento termolese
Il Termoli calcio nelle mani di Calarco Il nuovo patron è un rinominato professionista riabilitativo. “Pronti per la salvezza” TERMOLI. Si chiama Francesco Maria Calarco e, seppur manchi solo la firma, è lui il neo patron del Termoli calcio. Personaggio legato a doppio filo con il mondo dello sport, non solo calcistico, Calarco vanta una importante collaborazione con la squadra di calcio Steaua Bucarest ed altre collaborazioni quali quella con l’allenatore Olimpico della federazione Romena di judo Emil Morar, ma anche con la Nazionale di Atletica della Romania. La trattativa ha trovato la spinta giusta dopo le due vittorie consecutive che i giallorossi hanno conquistato contro l’Olympia Agnonese e la Recanatese; il nuovo pioniere della squadra guiderà una cordata di imprenditori che punterà sui propri uomini di fiducia; già in settimana, al mas-
simo la prossima, potrebbe essere reso noto lil nome di colui che sostituirà il traghettatore Salvatore Cardamone. Obiettivo dichiarato di Calarco sarebbe la salvezza … e allora si parte subito con Celano, Amiternina e Fermana: il nuovo Termoli ha un riferimento. Calarco è uno dei più apprezzati e stimati professionisti riabilitativi d’Europa che dopo la formazione del Metodo Koreano di Kinesio tape e centinaia di corsi da istruttore, ha ideato il KCM Kinesio Calarco Method, un protocollo riabilitativo che sta riscontrando pareri favorevoli dal mondo scientifico. Il KCM è argomento del Dottorato di Ricerca presso la prestigiosa Università pubblica di Bucarest.
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O pinioni
7 novembre 2014
di Claudio De Luca La notizia è sin troppo nota. Riferisce che, tra i grandi problemi del Molise, si annovera: 1) la manutenzione del territorio; 2) la difesa idrogeologica; 3) l’ecosistema urbano. Dei disagi territoriali si è già resa conto la compagine governativa che, di recente, ha inteso di potere attribuire alla Regione 60 milioni di euro da suddividere in tre “tranches” annuali da 20 ciascuna. E’ senz’altro poco, ove si pensi al dissesto del suolo; ma può essere già qualcosa.Sette centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità nella 20.a regione. I dati emersero anni addietro da un dossier (“La sfida dei piccoli comuni tra qualità e innovazione“) illustrato da “Legambiente” in coincidenza con l’iniziativa “Voler bene all’Italia”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile nello Stivale (100% in Calabria, Valle d’Aosta ed Umbria; a rischio il 98% delle piccole comunità laziali: 254 su 259; il 97% di quelle marchigiane: 173 su 179; il 95% delle toscane: 134 su 141; il 94% delle campane: 318 su 338; il 93% delle lucane: 90 su 97; il 92% dell’Emilia-Romagna: 152 su 165; 108 su 124 nel Molise; l’83% del Piemonte: 896 su 1.077; il 75% della Liguria: 138 su 183; il 69% della Si-
Dissesto idrogeologico, gli imperativi del Molise cilia: 138 su 199; il 63% del Friuli Venezia Giulia: 102 su 162; il 60% della Lombardia: 687 su 1.152; il 48% dell’Abruzzo: 122 su 253; il 37% della Puglia: 32 su 87; il 30% del Trentino-Alto Adige: 95 su 312; il 26% del Veneto: 87 su 329 ed il 7% della Sardegna: 21 su 316). Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizza-
zione irrazionale.Lo confermano chiaro e tondo le operazione di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferiscono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non siano in regola, al punto che i Servizi ispettivi hanno dovuto intensificare la propria attività. Ultimamente sono state scoperte 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Cam-
pomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Infine, per quanto concerne l’ecosistema (secondo “Legambiente”, l’Istituto “Ricerche ambiente Italia” ed “Il Sole-24 Ore”),Campobasso si colloca alla 35.a posizione. Gli indici sotto esame sono stati: il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di pol-
veri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme) ed il trasporto pubblico che non brilla. Addirittura Isernia si ritrova al penultimo posto di questa classifica. Eppure in alcune realtà europee i fondi disponibili vengono concentrati su piccoli interventi quando qui l’impressione è che i Comuni molisani amino procedere a velocità ridotta, atteggiandosi da plantigradi lenti a statici. Pochi i segnali di cambiamento (forse solo il successo della raccolta differenziata a S. Martino in P.), ragion per cui ciò che pare essere venuta meno è la capacità di immaginare un traguardo, un punto d’arrivo verso cui tendere, sia nel breve che nel lungo o lunghissimo periodo. In assenza di obiettivi chiari, il Molise è destinato a non andare da alcuna parte, schiacciato come appare da logiche parziali e settoriali proprio quando la pessima qualità della mobilità urbana (e peri-urbana) inviterebbe ad inaugurare un piano regionale moderno che assegni un posto di primo piano nell’agenda politica, al fine di superare la frammentazione dei singoli provvedimenti ed individuare un modo nuovo di usare – e di vivere – le piccole comunità e le cittadine maggiori. Per la qualità dell’aria vanno esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Tre indici anche per la gestione delle acque: consumi, dispersione della rete e depurazione. Due, invece, i parametri sui rifiuti: produzione e raccolta differenziata.
Occupazione femminile, non servono le quote rosa ma un nuovo welfare di Concetta Gizzone* L’ultimo rapporto Svimez pubblicato pochi giorni fa mette ancora una volta in evidenza la grave crisi sociale del mezzogiorno d’Italia in particolare per quanto riguarda la situazione occupazionale e formativa di giovani e donne. I numeri restituiscono un quadro devastante, solo una donna su cinque lavora, spesso svolgendo attività lavorative umili e pagate molto meno degli uomini e le altre quattro, hanno comunque carriere sacrificate, costrette magari a rinunce quando arriva il primo figlio, mentre cala notevolmente il numero di donne laureate. La stessa agenzia Eurostat dice che in Italia il divario salariale uomo-donna (gender pay gap) è mediamente del 6.7% (riferito solo alle donne laureate), mentre uno studio svedese presentato in Commissione Europea il mese scorso, sostiene che se ci fosse la piena parità di sessi sul lavoro il pil italiano potrebbe crescere del 32%. La politica tutta, da quella nazionale a quella locale, affronta questi temi solo attraverso le dichiarazioni e gli annunci, mai con i fatti. Eppure non serve che ce lo ricordi lo studio svedese la cosa era chiara ai nostri padri costituenti che all’articolo 37 della Costituzione ricordano come: “ “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione” – un diritto costituzionale ignorato dalla politica. Alle donne non servono le quote rosa, servirebbe l’applicazione della nostra Costituzione e un nuovo welfare attento alle loro esigenze e quelle della famiglia, come ad esempio nuove scuole e asili sicuri, moderni e efficienti. Nella nostra Regione ci sono ancora troppe strutture carenti e datate. Mi domando che fine ha fatto il “Piano Renzi su scuole e asili nella nostra Regione”? Quante e in che condizioni sono le strutture di assistenza per gli anziani? E poi, visti i soldi del bilancio regionale investiti in sanità, sarebbe auspicabile un sistema sanitario più efficiente e capillare che sappia dare risposte di prevenzione e assistenza anche nei piccoli centri delle aree interne spesso penalizzati. Per queste ragioni, in questa fase di
crisi, la politica deve fare un salto qualitativo, chi amministra deve mettere in campo idee e volontà e capacità progettuali per intercettare risorse economiche attraverso i fondi strutturali europei, troppi i soldi rimandati indietro o non utilizzati dalla nostra Regione. Ciò darebbe lavoro e prospettive di sviluppo. Anche le grandi aziende presenti nel nostro territorio molisano possono, visto anche il loro ruolo sociale dare un contributo importante al welfare sociale. L’apertura ad esempio, di asili all’interno degli stabilimenti come avviene nel nord del Paese e in Europa, sarebbe un bel se-
Fotografare il Paesaggio Seminario sull’arte e sulla fotografia dal titolo “Fotografare il paesaggio”, presieduto dallo storico e critico della fotografia Roberta Valtorta, e dal responsabile delle collezioni di fotografia del Maxxi architettura del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, Francesca Fabiani. L’appuntamento si inserisce nel ciclo di seminari previsti nel percorso formativo a numero chiuso del master universitario di II livello in “Progettazione e promozione del paesaggio culturale”, istituito dall’Università degli studi del Molise, in collaborazione con la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Molise; nonché incluso nelle attività che fanno riferimento al progetto gestito dalla Regione Molise “Molise fra storia e paesaggio”, che ha visto e vedrà la presenza nella nostra regione di docenti qualificati provenienti dall’Italia e dall’estero.
gnale, favorire il part-time per padri e madri, senza comprometterne la professionalità, promuovere la cultura d’impresa nel territorio aprendo canali con scuole e l’università. Come sindacato possiamo certamente lavorare e dare un contributo sul piano delle idee e della progettazione, fare leva sugli strumenti della contrattazione aziendale e territoriale, prendendo spunto anche da altre realtà del nostro Paese dove questo è stato fatto e ha dato importanti risultati, ma serve che la politica si svegli e metta nell’agenda questi temi. Bisogna indirizzare parte delle risorse economiche e infrastrutturali al riequilibrio della disparità tra uomini e donne, un investimento, oltre che un diritto costituzionale, che nei fatti stimolerebbe la crescita e la qualità di vita del nostro territorio. La ripresa economica e il benessere del Paese e della nostra Regione passa anche attraverso una maggiore valorizzazione delle donne e delle loro capacità lavorative, organizzative e di cura della famiglia e dei figli. Non può essere un gap salariale a decretare l’inadeguatezza delle donne nel mondo del lavoro né possiamo rassegnarci come molisani a restare una regione di periferia. Il Molise ha tante risorse una di queste sono le sue donne e vanno valorizzate. *Coordinatrice Donne SST Cisl Campobasso - Coordinatrice Donne FIM CISL Abruzzo Molise
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