Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 61 - sabaTo 14 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Cinzia Fiorato
Ruta a Frattura
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Cinzia Fiorato. La collega giornalista del Tg1 ha voluto lanciare il grido di allarme sul tentativo di imbavagliare la stampa portando il caso di un giornalista chiamato a difendersi dall’accusa di ricettazione. Quale la colpa? Si sarebbe appropriato in modo illecito della relazione della Commissione d’accesso con le motivazioni dello scioglimento del consiglio comunale di Taurianova per condizionamenti mafiosi. Per Fiorato “una vera riforma della giustizia è la rivoluzione necessaria...questo paese rischia di sprofondare... o forse è già sprofondato”.
Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. L’assessore regionale ai Lavori pubblici non riesce a mettere in cantiere nemmeno un’opera nonostante alcune di queste siano finanziate da anni. Per tutte, il Lotto 0 della Isernia-Castel di Sangro che aveva visto, pure, l’approvazione da parte della precedente Giunta regionale fin dal gennaio 2013. Perchè, allora, continua a non essere appaltata? Eppure si tratta di completare una strada importante. Possibile che l’unica opera da dovere portare in cantiere sia la Metropolitana leggera? E’ solo un caso?
I molisani sono al caffè E prende le distanze Servizio a pagina 3 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie
Ultim’ora Un terremoto di magnitudo (Ml) 3.0 è avvenuto alle ore 17:27:07 di ieri ed è stato localizzato nella zona del Sannio, in Molise, con ipocentro alla profondità di 9 km nei pressi di Campobasso. I comuni più vicini all’epicentro sono stati BARANELLO), BUSSO, CAMPOBASSO, CASALCIPRANO, CASTROPIGNANO, COLLE D’ANCHISE, FERRAZZANO, MIRABELLO SANNITICO, ORATINO, SAN GIULIANO DEL SANNIO, VINCHIATURO.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
14 marzo 2015
Questa mancava
La Regione Molise attraverso la direzione generale per la Salute fa sapere del pignoramento a carico di Neuromed e Cattolica ma non il pignorante Non abbiamo i numeri del codice segreto per decrittare le determinazioni dirigenziali regionali in cui l’impegno dell’estensore pare essere quello di mettere al riparo i soggetti interessati dal provvedimento amministrativo e, spesso, anche il contenuto. Per cui siamo esposti quantomeno all’imprecisione, all’approssimazione. Rischio che corriamo commentando la determinazione del direttore generale della Salute, assunta e pubblicata sul sito della Regione Molise, la numero 32 dell’11 marzo, per chi avesse interesse e curiosità di leggerla e di condividere con noi l’ostica penetrazione dell’oggetto: “Bilancio regionale anno 2014. Impegno di spesa numero 472/2014 e impegno di spesa numero 755/2014. Disimpegno di spesa”. Impegno e disimpegno? Cominciamo bene. E per arrivare a capire che gli impegni hanno riguardato la Neuromed di Pozzilli e la Cattolica di Campobasso c’è voluta la mano di Dio. Soprattutto per mettere in fila gli atti amministrativi e contabili che nel corso dell’anno 2014 hanno riguardato i due presidi sanitari, la loro specificità scientifica, la loro operatività specialistica nel sistema sanitario regionale e i pagamenti erogati in loro favore. Che, come dice il direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo, sono statati
contenuti nei limiti dei tetti di spesa per le prestazioni di assistenza ospedaliera fissati con i decreti commissariali 28 (quindi da Frattura), dell’11 settembre 2013, e 33, dell’8 novembre 2013, complessivamente pari ad un importo di 22.691.847,46 euro per l’Istituto di Ricerca Neuromed di Pozzilli, e di 25.800.789 euro per la Fondazione di Ricerca e cura Giovanni Paolo II. Belle cifre, non c’è che dire, ma crediamo soprattutto meritate, data la valenza scientifica di cui sono dotati gli Istituti e il livello di assistenza all’utenza. Assodato che nel corso del 2014 alla Neuromed e alla Cattolica sono stati erogati finanzia-
menti strettamente contenuti nei limiti dei tetti di spesa per le prestazioni di assistenza ospedaliera fissati con i decreti commissariali, per quanto riguarda invece il disimpegno di spesa, la faccenda è diventata più complessa, soprattutto per arrivare a capire la motivazione. Ci siamo arrivati quando abbiamo potuto leggere che, su specifica richiesta del Servizio risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie della Direzione Generale per la Salute, dalle somme erogate alla Neuromed e alla Cattolica si dovevano disimpegnare 3.752.859,46 euro così ripartiti: 1.021.201,01 a valere sull’ impegno di spesa 472/2014 del
capitolo 34107 del bilancio regionale 2014, assunto con determinazione direttoriale 86 del 10 giugno 2014, per le prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera erogate dall’ IRCCS Neuromed di Pozzilli; e 2.731.658,45 a valere sull’ impegno di spesa 755/2014 del capitolo 34107 del bilancio regionale 2014, assunto con determinazione direttoriale 152 del 12 settembre.2014, per le prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera erogate dalla Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” anno 2014. Ciò per assicurare - si evince a fatica dalla determinazione della D’Innocenzo - la salvaguardia delle risorse necessarie
alla copertura delle somme relative all’atto di pignoramento di cui al decreto ingiuntivo 260/2012 notificato alla Regione Molise in qualità di terzo pignorato il 24 ottobre 2014. Per arrivare a questa conclusione abbiamo dovuto decrittare decine di “Visto”, “Considerato”, “Ritenuto” , “Richiamato”, “Dato atto”, “Preso atto” e via dicendo , renderli consequenziali, cercare di non sbagliare, tentare il senso compiuto di affermazioni tecniche come questa: ”Dato atto inoltre, della nota 96761/2014 del 24 ottobre 2014, con la quale l’ Amministrazione Regionale, ai sensi e per gli effetti del articolo 547 del codice di procedura civile, in qualità di terzo pignorato, ha dichiarato di avere stanziato, nei pertinenti capitoli del bilancio regionale, risorse sufficienti alla copertura delle somme relativo all’ atto di pignoramento di cui al decreto ingiuntivo 260/2012 ….”. Ebbene, dopo tanta fatica c’è da trarre una conclusione ed è questa: nella determina della D’Innocenzo abbiamo l’individuazione dei pignorati messa in evidenza e il pignorante (o i pignoranti) bellamente al coperto. Per la legge sulla privatezza e sulla trasparenza sarebbe dovuto essere casomai il contrario. O no! Dardo
di Paolo Santella*
La situazione critica, relativa alla Sanità Regionale, ci spinge a fare delle riflessioni che riteniamo opportune e necessarie in questo frangente. Innanzitutto riteniamo che l’impegno assunto dall’AMMINISTRAZIONERegionale, per una SANITA’ PUBBLICA , in campagna elettorale, venga mantenuto senza se e senza ma. Invitiamo, anche, il Segretario Regionale del Partito Democratico a modificare il suo atteggiamento di parte nei confronti della situazione Ospedaliera Molisana e ad assumere una posizione politica che salvaguardi nel suo complesso la Sanità Pubblica e i servizi da essa offerti ai cittadini di tutto il territorio Molisano. Fatta questa debita premessa, ci corre l’obbligo di ricordare che il territorio Basso Molisano, nel panorama regionale, sia per una superiore densità abitativa (110.000 abitanti che si raddoppiano quasi nel periodo estivo), sia per gli insediamenti produttivi e industriali di rilevanza nazionale, non può essere così scarsamente considerato. Francamente, non riusciamo a capire la logica di tale pervicace, san-
Il Pd basso molisano: “Sanità, Frattura mantieni le promesse Fanelli, modifica l’atteggiamento” zionatorio comportamento che il Commissario alla Sanità continua ad avere nei confronti dei presidi di Larino e Termoli in possesso di reparti di eccellenza che dovrebbero essere il fiore all’occhiello di un piano di riordino. Non riusciamo a capire, ancora, come la distribuzione dei posti letto, in ambito regionale, debba considerare su un piano prioritario la Sanità
Privata e secondario quella Pubblica, tanto che, a parere degli esperti, ad un territorio come il Basso Molise verrebbero a mancare i livelli essenziali di assistenza ( LEA) previsti dalla Costituzione, valga ad esempio la chiusura dei reparti di Pediatria (Termoli) e Oculistica (Larino). Occorre ancora considerare che in una situazione di tal genere, la Sanità Molisana non riuscirebbe ad argi-
nare la grande mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni, con un danno economico altissimo per le casse regionali. L’invito accorato al Commissario alla Sanità e all’intera Amministrazione Regionale è che si lavori per il bene di tutti i cittadini e questo significa che da secondario il Sistema Sanitario Pubblico deve ritornare ad essere prioritario e in questo ambito occorre valorizzare
quelle risorse eccellenti (presidi, reparti ecc) che hanno, da sempre, erogato servizi di qualità . Non si vuole chiudere gli occhi di fronte ad un necessario riordino, ma nemmeno possiamo rimanere inerti di fronte ad una palese, mastodontica ingiustizia che si sta perpetrando sulle spalle dei cittadini del basso Molise. Vogliamo sapere, una volta per tutte, quali sono le intenzioni del Commissario alla Sanità sui presidi di Larino, di Termoli e di tutto il territorio Molisano. * Segreteria del Partito Democratico di Larino
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3 14 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Gli uomini da marciapiede Lunedì prossimo conferenza stampa del senatore Ruta, sempre sul marciapiede. Tempo scaduto per il governatore? Avendo firmato il pittoresco “Patto del Marciapiede” con il presidente della giunta regionale Paolo Frattura, il senatore Roberto Ruta ha, in qualche modo, legato il suo destino (politico) a quello del governatore: tutor e garante allo stesso tempo; spalla ma anche un po’ capo comico. Una condizione, come si può immaginare, che non lascia vivere sonni tranquilli; sempre un po’ di apprensione addosso, come quella dei genitori che aspettano che i figli rincasino, possibilmente senza aver rigato la macchina. Nelle due uscite congiunte sul marciapiede che conduce in prefettura (ottobre 2014), il presidente ed il senatore, avevano messo in fila i passaggi che avrebbero dovuto caratterizzare l’azione di governo dell’amministrazione Frattura nei mesi successivi: risoluzione delle vertenze delle aziende in crisi entro la fine del 2014; questione sanità, con la previsione di ripristinare un equilibrio tra sistema pubblico non inferiore al 75% e privato non superiore al 25%; annullamento delle autorizzazioni per le centrali a biomasse all’istituzione del
Parco del Matese; realizzazione della superstrada Termoli-San Vittore e potenziamento dei collegamenti ferroviari; ricostruzione della filiera avicola e di quella bieticolo-saccarifera e salvatag-
gio della filiera del distretto tessile; approvazione degli asse-città e maggiore sostegno alle attività culturali e alla promozione turistica del territorio regionale; potenziamento del ruolo del-
l’Università e della ricerca in Molise. Tanta carne al fuoco. Ora lasciamo a voi, gentili lettori, il divertimento di spuntare con “Fatto” o con “Da fare” le voci della lista di cui sopra, dato un tempo
Ittierre, Petraroia si barcamena ma le responsabilità sono regionali
CAMPOBASSO. In ordine alla nota apparsa sul sito dell’assessore Petraroia e relativa alla vertenza ITTIERRE, è ipotizzato “…………..il fallimento gestionale della amministrazione straordinaria della terna commissariale”, nonché l’inciso “……..12 milioni di fideiussione scaricata come debito della Regione Molise”, ed il tutto per evidenziare che non esiste responsabilità sul presidente Frattura ed ovviamente sulla sua Giunta. Quanto affermato dall’Assessore ci induce valutare quanto dichiarato per i motivi appresso indicati. Il primo riguarda il presunto fallimento delle terna Commissariale. Si ricorda che la Albisetti ha regolarmente partecipato ad una gara ad evidenza pubblica, per la quale è risultata aggiudicatrice con la migliore proposta, e pertanto obbligo della terna commissariale era quello di garantire, ai creditori della vecchia Ittierre -gestione Perna-, la migliore soddisfazione secondo le regole del programma di recupero. Il programma di recupero, beneviso dal Ministero, prevedeva il risanamento della ITTIERRE attraverso la vendita della azienda con obbligo, da parte dell’acquirente, del mantenimento dell’attività e dei livelli occupazionali almeno per due anni (articolo 63, comma II, Legge Prodi-bis). Cosa che è avvenuta regolarmente e che l’allora Governo Iorio non avrebbe potuto modificare. Nel disciplinare di cessione della Ittierre si legge: ……..All’Offerta Vincolante dovrà altresì essere allegata una garanzia fideiussoria a prima richiesta “ogni eccezione rimossa”, rilasciata da primario istituto bancario comunitario di ragionevole gradimento dei Commissari Straordinari, secondo lo standard che verrà reso disponibile in Data Room, a garanzia degli impegni assunti nell’Offerta Vincolante, ed in particolare: (i) del pagamento del prezzo offerto; (ii) della veridicità delle relative dichiarazioni e garanzie; (iii) degli altri impegni propedeutici o relativi al perfezionamento del Contratto di Cessione e dell’Atto di Vendita. Cosa che è avvenuta regolarmente. Detto quanto sopra, e considerato che la Albisetti ha mantenuto gli impegni assunti con il contratto di acquisto della Ittierre, alcuna eccezione, in questo caso, può essere mossa nei confronti dei Commissari Straordinari, in quanto le suc-
cessive vicende aziendali della acquirente non possono essere oggetto di verifica né tantomeno di revoca dell’aggiudicazione (Legge Prodi-bis). Ma allora chi doveva controllare? Semplice: evidentemente chi ha garantito la terna commissariale con una fidejussione di 12 milioni di Euro. E questo è il secondo punto. Vero è che forse la fidejussione non andava rilasciata sulla scorta che la Regione non deve fare impresa, ma altrettanto vero è che con quella fidejussione il Governo Iorio ha potuto garantire la continuità aziendale e soprattutto il mantenimento del livello occupazionale. Tra l’altro, la fidejussione rilasciata dalla Finmolise, garantiva la Regione Molise con pegno sulla totalità delle azioni detenute dalla Albisetti nella ITTIERRE, con l’obbligo di avere un membro nel C. di A. ed uno nel collegio sindacale, e pertanto con la possibilità di vigilare su tutte le scelte gestionali. Ma allora cosa è successo? Anche stavolta è semplice la risposta. Il Governo Frattura, all’atto del mancato pagamento della prima rata dovuta dalla Albisetti alla procedura commissariale (Ottobre 2013), avrebbe dovuto escutere il pegno sulle azioni in presenza di una causa di default e pertanto governare il destino della società stessa e soprattutto degli oltre 700 dipendenti ancora in essere a quella data. Invece, come sempre, ha solo chiacchierato, facendo scadere i termini previsti per la escussione e soggiacendo, così, alla volontà del socio Albisetti di depositare un piano concordatario che prevedeva solo il mantenimento di circa 60 dipendenti. Ora, l’Assessore, si lamenta del fatto che la Regione abbia un debito di 12 milioni nei confronti della Ittierre in A.S., e che soprattutto questo non è stato causato dal Governo Frattura: ma allora, perché non ha posto in essere tutte le possibilità offerte dalla escussione del pegno? Perché non si è resa attore principale così da evitare il concordato e traghettare la Ittierre verso nuovi soci? Perché ora si lamenta senza aver fatto nulla, aspettando solo gli eventi? Facile ora parlare, ma perché prima non si è presa una decisione? Ricordiamoci che nell’otto-
bre 2013, all’atto del mancato pagamento della prima rata da parte della Ittierre, la società era attiva e fatturava oltre 100 milioni di euro, aveva diverse licenze in portafoglio e, soprattutto, godeva di interesse da parte di diversi gruppi di moda; se la politica avesse fatto il proprio lavoro, oggi, sicuramente, avremmo potuto avere una situazione diversa. Anche solo per il fatto che il destino della stessa società la avrebbero potuto gestire quelli che oggi recriminano. Ma ritornando alla fidejussione, è bene ricordare all’Assessore che, al cronologico 01320 dell’elenco creditori così come allegato alla Relazione ex articolo 172 L.F. dal Commissario Ferreri, risulta iscritta la ITTIERRE SPA in AS per l’importo di Euro 16.125.616,29 e che l’importo presuntivamente spettante da concordato è di Euro 2.459.156,48. Cosa significa? Significa che la Regione Molise, attraverso la Finmolise, pagherà alla ITTIERRE SPA in AS, la somma di euro 12.000.000,00 (come da fidejussione) e riceverà, forse, dalla procedura, Euro 1.830.000,00, cioè circa il 15,25% . Soldi dei contribuenti molisani. Domandina: ma perché, visto che era comunque dovuto il paga-
di lavoro di cinque mesi. Sarà, forse, per presentare il suo personale bilancio che il senatore Ruta ha convocato, per lunedì 16 marzo prossimo, una conferenza stampa (sempre outdoor). Stavolta da solo, però. E questo è l’unico dato certo. Il presidente Frattura non ci sarà. L’argomento dell’incontro con la stampa non è stato reso noto, in modo da lasciare un po’ di suspense; per solleticare la fantasia del trepidante cronista. Come dicevamo in apertura, qualunque sarà l’argomento della conferenza stampa di lunedì, però, i destini (politici) del sanatore e del presidente restano comunque avvinti come l’edera. I successi (per il momento ancora eventuali) del governatore saranno un po’ anche del senatore e, ovviamente, i fallimenti del governatore saranno messi alla voce “uscite” nella partita doppia del senatore. Il quale, c’è da giurarci, sopravvivrà senza sforzo all’era Frattura, saprà certamente trovare la maniera di minimizzare queste perdite (politiche). Del resto non si può sempre vincere; specie se si punta sul cavallo sbagliato.
mento a mezzo fidejussione, il Governo Frattura non si è preoccupato già dall’Ottobre 2013 a trovare una soluzione ed oggi, invece, per il tramite dell’Assessore Petraroia si barcamena cercando un colpevole? La risposta è più semplice di quello che sembra. Si dirà, dopo l’escussione della garanzia che: “……….dobbiamo pagare perché il Governo Iorio ha rilasciato la fidejussione”. Ma sulla fidejussione dobbiamo aprire anche un ulteriore capitolo. Perché la Regione Molise, Governo Frattura, non ha chiesto, all’atto dell’apertura della procedura concordataria, l’ammissione al voto al posto della ITTIERRE SPA in A.S., così da poter vagliare il proprio status di creditore falcidiato all’84,75%? La riforma del concordato preventivo ha ammesso, come da giurisprudenza costante, il diritto al voto del fideiussore non escusso sulla proposta presentata dal debitore: allora perché, quando la Ittierre –targata Bianchi- ha presentato ricorso per l’ammissione alla procedura concordataria, non ha fatto presente al Commissario Giudiziale di voler esercitare il proprio diritto al voto in base alle norme richiamate dall’articolo 169 L.F., così da incidere anche sulle maggioranza e quindi avere effetti anche sulla votazione? Su tutte vedasi – Tribunale di Bergamo 20/02/2014 G.D. Giraldi -. E perché ora, quale creditore condizionale, ex art. 55 L.F. (Cass. 26/09/1990 n. 9736) , non chiede la risoluzione del concordato preventivo per inadempimento? Infatti, se le prospettive di realizzazione del concordato peggiorano, una volta che questo è stato approvato, in modo tale da portare ad un grave inadempimento, viene lasciata la possibilità anche ad uno solo dei creditori di chiederne la risoluzione. Il ricorso è però soggetto, Assessore Petraroia, ad un limite temporale, dal momento che dev’essere proposto entro un anno dalla scadenza del termine fissato per l’ultimo adempimento previsto dal concordato stesso. Allora, Assessore Petraroia, anziché continuare solamente a parlare, fare note al Ministero e cercare un possibile colpevole, non metta in essere, unitamente al Governo Frattura, quanto la Legge le riserva? Non fosse altro per dare una risposta ai tanti lavoratori dipendenti e non già solo chiacchiere.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 14 marzo 2015
“Autoimpiego, no ai tagli” L’eurodeputato, Aldo Patriciello, interviene sul rischio dei tagli agli incentivi finanziari per il Centro Sud CAMPOBASSO. “Il centro-sud ha bisogno di tutto fuorché di ulteriori tagli. Pensare di eliminare i già pochi strumenti di sostegno all’imprenditorialità giovanile significa predisporre un pericoloso percorso ad ostacoli che mortifica le possibilità e le capacità di chi ha ancora voglia di investire e di fare impresa”. Interviene così Aldo Patriciello, parlamentare europeo di Forza Italia, sull’ipotesi di soppressione, da parte del Governo Renzi, degli incentivi del cosiddetto decreto “Autoimpiego” destinati al finanziamento di attività imprenditoriali giovanili nel settore del commercio, dell’artigianato, del turismo, etc. Un passo indietro, quello ipotizzato dall’esecutivo, che eliminerebbe gli incentivi economici per i giovani disoccupati delle regioni del centro e sud Italia previsti nel D. Lgl 185/2000, attuando una cancellazione del tutto identica a quella già operata nel 2013 nei confronti delle aree del centro-nord. “Le agevolazioni finanziarie presenti nel decreto
‘autoimpiego’ – spiega Patriciello – sono spesso l’unico mezzo a disposizione di quei giovani che sognano di avviare una propria attività ma non hanno la possibilità di accesso al credito. Non è pensabile di eliminare questo tipo di incentivi in un
periodo di drammatica crisi economica ed occupazionale e soprattutto in un territorio, come quello del centro-sud, già fortemente a rischio di desertificazione industriale e umana. In assenza di un serio piano industriale per il Mezzogiorno - ag-
giunge l’eurodeputato azzurro - , di un’adeguata e moderna rete infrastrutturale e di una strategia a lungo termine per lo sviluppo economico territoriale è difficile comprendere la ragione per cui il Governo possa fare una scelta simile: così facendo si rischia seriamente di aggravare una situazione già al limite della sostenibilità sociale. Se a questo aggiungiamo il fatto che nel nostro Paese giacciono inutilizzati, dal 2007, circa 20 miliardi di euro di fondi europei destinati all’occupazione giovanile, allora la situazione assume un aspetto decisamente paradossale. Si toglie di più a chi ha di meno: un non sense economico contro ogni logica. Ho scritto una lettera ai colleghi del Parlamento italiano a Roma– conclude Patriciello – pregandoli di intervenire al più presto ed impedire, in tal modo, che il Governo vari un provvedimento che sarebbe pesantemente penalizzante e discriminatorio nei confronti della popolazione del centro e del sud Italia”.
Oltre i 50 c’è di più Costituita un’Associazione che raccoglie soci dai cinquant’anni in su Oltre i 50 ce n’è di problemi, di occasioni, e di scelte da fare e … da vivere. Possibilmente in salute e con forme sempre più adeguate di assistenza e solidarietà. Sono i cardini su cui si fonda la nascita dell’Associazione di volontariato della terza età posta in piedi da Luigi Zappone che la testa la usa molto volentieri per arrivare dove altri fanno fatica ad arrivare. Dai cinquant’anni in su, quindi, con l’obiettivo di sostenere gli ex lavoratori e i pensionati sotto tutti i punti vista – dice l’ideatore di questa Associazione che intanto sta crescendo di numero e di qualità. Oltre i 50 anni è anche l’età in cui taluni problemi esistenzialismi s’aggravano, diventano più pesanti e più difficile da superare. Bene, l’Associazione intende farsi carico di aiutarli a risolverli (i problemi). Nello statuto è scritto che lo scopo sociale è anche quello di sostenere gli iscritti negli adempimenti burocratici e nell’assistenza socio/sanitaria. Questo gradino da salire per moltissimi oltre i 50 anni è particolarmente faticoso. Creare un sistema basato sul volontariato che sia in grado di dare una mano, di sopperire alle carenze personali, sembra davvero un’opera meritevole, tanto più che l’As-
L’INTERVENTO di Angela Fusco e Nunzia Lattanzio Bisognerebbe semplicemente superare le barriere ideologiche per portare avanti una battaglia in favore del tessuto sociale molisano. “Vogliamo ricordare ai colleghi del Movimento 5 Stelle che una proposta di legge sull’istituzione del reddito minimo garantito già esiste, è stata presentata il 29 settembre del 2014, sottoscritta da me e dai consiglieri Lattanzio, Sabusco e Iorio e trasmessa alla IV Commissione dove è tuttora in giacenza. Un’iniziativa nata con la volontà di contrastare e prevenire il fenomeno della povertà dando sostegno a coloro che hanno ogget-
sociazione non ha alcun scopo di lucro. E’, e vuole essere, un volano della solidarietà umana, di cui si vanno ogni giorno perdendo le tracce. Contrastare l’egoismo imperante, fare in modo che si abbia sempre qualcuno pronto a intervenire in soccorso pone questa Associazione tra le realtà che fanno piacere e a cui guardare con interesse. Anche perché, s’è vero che oltre i 50 il cumulo dei problemi è sempre più ingombrante, è altrettanto vero che negli anni appena dopo i 50 e oltre, ci sono ancora energie da spendere, interessi da sviluppare, speranze da perseguire. L’Associazione ne ha tenuto conto e sempre ai fini statutari, nell’attività sociali ha inserito manifestazioni e altre attività socio/culturali finalizzate a creare circuiti di svago e di partecipazione. A tal fine l’Associazione ha previsto di poter partecipare, aderire, e affiliarsi ad altri Circoli e/o Associazioni e Federazioni che perseguono gli stessi obiettivi. Nel proprio ambito sociale fanno parte inoltre le attività di promozione e d’incoraggiamento a facilitare lo scambio d’informazioni e notizie su ciò che concerne la terza età e i problemi ad essa legati; l’organizzazione di corsi di forma-
zione di ogni genere; la pubblicazione di periodi i cui argomenti trattati siano d’interesse generale per gli associati; tavole rotonde, convegni, conferenze, congressi, dibattiti, mostre scientifiche, seminari, proiezioni di film e documentari; incontri dei soci in occasioni di festività e ricorrenze; mostre estemporanee o permanenti legate al mondo del lavoro; forme di intrattenimento musicale, danzante e di ricreazione per famiglie, bambini, anziani, pranzi sociali. All’Associazione si possono affiliare o cittadini italiani o stranieri “di sentimenti e comportamenti democratici”. La novità, crediamo, non risieda tanto nel novero e nel numero delle attività, quanto nell’aver chiamato in causa una fascia sociale verso la quale si vanno stemperando progressivamente le attenzioni dei sistemi pubblici di assistenza, esposta ad una pericolosa fragilità sociale e ad una altrettanto pericolosa esclusione culturale. Che l’Associazione “Oltre i 50” riesca in una qualche misura a ridurre questo handicap è un soppesato augurio per il suo futuro. Dardo
UniStem Day, c’è anche l’università molisana Saranno coinvolti gli studenti delle Superiori CAMPOBASSO. Torna UniStem Day la giornata divulgativa sulle cellule staminali. 46 gli Atenei e centri di ricerca coinvolti in Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito, insieme a 20.000 studenti delle scuole superiori oltreché ai ricercatori, comunicatori della scienza, sociologi, clinici e molti altri che tutti insieme continuano perseguire la pacifica conquista nel nome della passione per la ricerca. Giunta alla sua 7° edizione la giornata vuole essere un’occasione per l’apprendimento, la scoperta, ed il confronto sul tema della ricerca legata alle cellule staminali, ma anche momento di riflessione sul valore educativo ed emancipativo dell’esperienza scientifica nel mondo delle cellule staminali.Un connubio che UniMol ha inteso immediatamente continuare a cogliere. L’esperienza scientifica è un’essenziale opportunità di crescita individuale per le sfide continue e future, in particolare per chi le condivide quotidianamente e per chi vi si dedica. In tale prerogativa l’Ateneo ha inteso coinvolgere gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori del territorio regionale; ragazzi e insegnanti infatti sono stati partecipi in attività progettuali collegate alla ricerca e alle sue aspettative culturali, al lavoro quotidiano dello scienziato ed ai meccanismi della scoperta scientifica, evidenziando anche il ruolo che l’istruzione scientifica riveste ed ha quale contenuto indispensabile dell’educazione civica.
Reddito minimo garantito, la proposta di legge è già ferma in Commissione tive difficoltà ad inserirsi nel mondo lavorativo, non solamente una semplice protezione o misura assistenziale ma un’opportunità, un investimento sul futuro, uno strumento di garanzia di libertà per i cittadini con lo scopo di ridurre il condizionamento della scelta del lavoro, favorendo in maniera tale la qualità dello stesso. I beneficiari dell’intervento sono disoccupati, inoccupati, lavoratori autonomi, lavoratori a tempo parziale, lavoratori precariamente occupati e privi di retribuzione, soggiornanti nella Regione Molise
da almeno 24 mesi, in età non pensionabile e con un reddito annuo inferiore agli 8 mila euro. Il beneficio ha durata di un anno e può essere rinnovato nel caso in cui permangano le condizioni di accessibilità. Uno strumento, un punto di partenza su cui discutere, programmare e pianificare che quindi già esiste, e invitiamo i colleghi Federico e Manzo a superare ogni tipo di barriera ideologica in virtù della rilevanza e dell’importanza di una iniziativa da portare avanti negli interessi di un tessuto sociale sempre più in difficoltà su tutto il territorio
regionale. Una battaglia da affrontare insieme, con condivisione e unità di intenti, per trovare l’adeguata copertura finanziaria e per far calendarizzare e discutere al più presto la proposta di legge in commissione e in aula consiliare. Solo così potremo dare risposte concrete ai cittadini che a più riprese hanno chiesto di non perdere tempo sull’introduzione del reddito minimo garantito e raggiungere due obiettivi prioritari della nostra società: l’inclusione sociale e il diritto al lavoro e alla formazione.
TAaglio lto
5 14 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Annullata in autotutela dalla Regione la gara d’appalto indetta per la ricognizione immobiliare e censuaria dei beni appartenenti al demanio e al patrimonio dell’ente
Sarà l’Agenzia del Demanio a dirci i beni demaniali e patrimoniali della Regione
In via di definizione il partenariato “istituzionale” per il perseguimento di un interesse pubblico comune La Regione Molise, dopo decenni di disinteresse di ciò che possiede, aveva pensato necessario un accordo quadro per la ricognizione immobiliare e censuaria dei beni appartenenti al demanio e al patrimonio dell’ente. Finalmente avrebbe avuto coscienza e conoscenza della consistenza del patrimonio immobiliare suo e degli enti vigilati e controllati che fanno capo e, in ultima analisi, della possibilità di una loro valorizzazione ai fini economici e finanziari mai così in difetto in questi tempi di tagli governativi e di crisi di ogni fatta. C’era riuscita ad arrivare ad un accordo del genere assumendo una apposita delibera di giunta per l’indizione di una gara d’appalto (siamo nel 2011) vinta (nel 2013) della ditta R.t.i. Exitone spa, mandataria – Kpgm Advisory spa – Prelios Property & Projet Managment spa. Sembrava fatta. Finalmente i libri contabili sarebbero stati ingigantiti dal numero e dal valore dei beni demaniali e patrimoniali suoi, della Regione, e degli enti vigilati e controllati. Finalmente una ricognizione ad ampio raggio, affidata all’esterno, ad una società in grado di esperire l’incarico con la necessaria tempestività e professionalità. C’erano voluti decenni, ma alla fine il risultato sembrava a portata di mano in pochi altri anni, il tempo necessario alla ditta aggiudicataria della gara di svolgere la rico-
gnizione in ogni angolo del territorio, alla ricerca dei beni regionali. Poi le cose non sono andate per il verso desiderato. Un’altra concorrente la Società Efm S.r.l. ha fatto ricorso e avviato un contenzioso che tutt’ora, alle soglie del 2015, tra sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che non arrivano a conclusione, sembra difficile da dipanare e di risolvere. Per cui è stato giudicato opportuno ricorrere all’esercizio del potere di autotutela finalizzato alla revoca della gara. Capitolo chiuso, quindi. Ma con una riserva particolarmente interessante. Questa. Nel
Strada a scorrimento veloce Isernia-Castel di Sangro, una variante della S.S. 17 strategica per collegare piccoli paesi della Provincia di Isernia, tra di loro e al mondo esterno. Un iter lunghissimo, partito addirittura negli anni ottanta, per la realizzazione dei primi due lotti: il numero 2, lungo circa otto chilometri, interessa i comuni di Rionero Sannitico e Forlì del Sannio, in provincia di Isernia, e di Castel di Sangro, in provincia di L’Aquila ed il n 1, che comprende il tratto dal bivio per Miranda allo svincolo con la strada provinciale 11. Ora
Lettera Aperta di Silvio Arcolesse* Caro Gigino, caro Nicola, è senz’altro apprezzabile l’intenzione di aprire uno spazio di riflessione e di proposta entro il quale mettere a valore esperienze e competenze che si richiamano alla sinistra. Senonché, in una fase drammatica come l’attuale per il Paese e per il Molise, è fondamentale stabilire qual è la prospettiva politica entro la quale tale proposta si colloca. Se si sbaglia, infatti, nell’individuazione, da sinistra, della giusta prospettiva politica, i laboratori tematici, diventano, nella migliore delle ipotesi, un mero esercizio intellettualistico, nella peggiore, il paravento di spregiudicate operazioni opportunistiche.
mentre va spedita verso l’annullamento della gara (la questione dovrebbe risolversi da qui a un mese), la Regione s’è accorta dell’esistenza dell’Agenzia del Demanio e della possibilità di coinvolgerla nella ricognizione patrimoniale trattandosi di ente pubblico economico che, per Statuto, include tra i suoi compiti istituzionali anche i servizi previsti dalla gara d’appalto , per di più a condizioni economiche vantaggiose. Le parti si sono incontrate e il progetto di una collaborazione pare del tutto praticabile. Anzi, augurabilmente praticabile, in quanto oltre a
vedersi soddisfatta l’esigenza del riordino, della gestione e della valorizzazione del patrimonio immobiliare, la Regione centrerebbe appieno anche l’efficientamento della spesa. Il punto di forza di questo nuovo orientamento da parte degli amministratori regionali è il netto orientamento in favore del partenariato “istituzionale” per il perseguimento di un interesse pubblico comune, obiettivo rafforzato dal recentissimo < Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2015-2017> emanato dal ministro dell’Economia e delle Finanze il 29 dicembre 2014, che prevede espressamente, per l’Agenzia del Demanio, il compito di sostenere gli enti pubblici, inclusi quelli territoriali – anche al fine di contribuire alla riduzione del debito pubblico e al pieno conseguimento degli obiettivi di federalismo demaniale – nella valorizzazione e nella razionalizzazione degli utilizzi dei patrimoni immobiliari di proprietà. Le leggi recenti da un lato, una sana resipiscenza della Regione, dall’altro, aiuteranno gli amministratori di Palazzo Vitale e, di riflesso, i molisani a conoscere nel dettaglio il numero e il valore dei beni di cui possono disporre per una diversa politica economica e di valorizzazione. Dardo
“Informazione, noi solidali” Così il centrodestra CAMPOBASSO. “Esprimiamo totale solidarietà agli organi di informazione duramente attaccati dal presidente della Regione nell’ultima seduta del Consiglio regionale”. Così i consiglieri regionali del centrodestra dopo le dichiarazioni del presidente Freattura. “ La libera circolazione delle idee è la garanzia principale di una corretta democrazia e può essere garantita solo da un’informazione libera e non condizionata. Riteniamo, inoltre, che la sospensione di fatto della comunicazione istituzionale da parte della Regione Molise, prevista dalla legge come obbligatoria, possa mettere in difficoltà l’intero sistema dell’informazione, già duramente provato da una crisi senza precedenti, provocando un danno notevole ai cittadini che hanno il diritto di conoscere le opportunità che offre la Pubblica Amministrazione e di giudicare i provvedimenti che si assumono in tutte le sedi istituzionali”.
130 milioni bloccati senza un perchè Is-Castel di Sangro, la Regione non avvia le procedure per il bando. Da due anni dal 2013 ci sarebbero già 130 milioni di euro per il completamento del lotto Zero: 5 complicatissimi chilometri dal km 181,500 della statale 17 (bivio di Pesche), fino al bivio per il centro abitato di Miranda, sulla strada provinciale 79. Complicatissimi perché comprendono la realizzazione di due gallerie e ben quattro viadotti. Sono due anni, quindi, che i 130 milioni, stanziati dall’Anas, non possono essere sbloccati perché
la Regione, nella fattispecie la struttura alle dipendenze dell’assessore Pierpaolo Nagni, non avvia le procedure perché possa essere pubblicato il bando di gara. E allora dai, avviamo il ritornello: inefficienza e lentezza elefantiaca della burocrazia regionale, opere strategiche che restano incompiute, risorse finanziarie che non vengono spese mentre l’intero sistema dell’edilizia e delle costruzioni in Molise è al collasso. Ma è possibile
che sotto il nostro cielo non debba mai esserci un giorno nuovo? Un giorno senza ritardi inspiegabili ed inammissibili, senza lungaggini fantozziane. Una preghiera quindi all’assessore Nagni: a quanto ci risulta basterebbe solo un gesto di burocratica buona volontà per liberare queste risorse e finalmente battere un colpo di buona amministrazione; che ne dice assessore, proviamo a vedere l’effetto che fa?
Governo regionale senza una strategia La vera sinistra deve passare all’opposizione Ora a me pare che dal vostro appello e dalla vostra conferenza stampa emerga la volontà di collocarvi, oggi e per il futuro, nel quadro del “centrosinistra”. E’ senz’altro legittimo dare valutazioni differenti dell’esperienza delle coalizioni e dei governi di “centrosinistra” (personalmente, non posso non ricordarne, in senso negativo, la furia privatizzatrice, l’azione di destrutturazione del mercato del lavoro, lo zelo bellicista filoatlantico e filoamericano), ciò che non è possibile è ignorare che essa appartiene irrimediabilmente al passato. A chiuderla definitivamente ci ha pensato il maggior partito della coalizione, il Pd. Esso, infatti, da un lato si
muove entro lo schema, dichiarato o praticato di fatto, delle “larghe intese”, dall’altro , con la proposta di nuova legge elettorale (“italicum”), rilancia ed esaspera la “vocazione maggioritaria” di veltroniana memoria, aspirando al ruolo di partito pigliatutto. Nel nostro Molise, una giunta di “centrosinistra”, già in origine frutto dell’accordo trasversale tra lobbies politico-affaristiche, sta svolgendo, in piena continuità con le passate giunte di “centrodestra”, la funzione di curatore fallimentare della regione per conto del governo centrale. Non un sussulto in difesa del sistema sanitario regionale, pesantemente colpito dai tagli e dal “decreto Balduzzi” nella propria
capacità di fornire livelli di assistenza dignitosi, anzi, in questo drammatico contesto, solo un affaccendarsi per salvaguardare gli interessi delle lobbies della sanità privata! Nessuna iniziativa tesa a lanciare un piano di risanamento e di salvaguardia del nostro martoriato territorio, contro le logiche aggressive, privatizzatrici e cementificatrici insite nello “sblocca Italia”, anzi l’accettazione supina -o forse interessata- del business che ne può derivare! Mi permetto di suggerire, Gigino e Nicola, che un atto di sicuro buonsenso politico sarebbe che i vostri partiti indichino ai consiglieri eletti nelle vostre liste di passare all’opposizione.
Veramente crediamo che questo “centrosinistra” possa costituire lo spazio politico entro il quale sia possibile esercitare una funzione di sinistra? Mi permetto, umilmente e fraternamente, di indicarvi un’altra via, sicuramente difficile e faticosa, ma, a mio parere, ineludibile: quella di costruire in Molise una coalizione sociale e politica che aspiri a governarlo sulla base di un progetto alternativo alle politiche neoliberiste di austerità e non si limiti a cogestire piccoli spazi graziosamente concessi dall’avversario. Con Amicizia *Segretario regionale PRC
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Campobasso
14 marzo 2015
“Troppe le società partecipate” Nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario della Corte dei Conti bacchettate inferte alla politica CAMPOBASSO. E’ stato inaugurato ieri l’Anno Giudiziario della Corte dei Conti della regione Molise. Nel 2014 la Corte ha tenuto complessivamente n. 29 udienze, mentre sono stati pubblicati nel 2014 n. 106 provvedimenti, di cui n.73 sentenze. Nel 2014 la Corte dei Conti del Molise ha emesso condanne per 15 milioni e 600 mila euro, “denaro – afferma il presidente della Corte, Micheal Sciascia – ingiustamente sottratto alla comunità, che potrà essere utilizzato per soddisfare esigenze dei cittadini molisani”. Riportiamo alcuni aspetti salienti della relazione fatta dal Presidente Michael Sciascia Veridicità del bilancio regionale. Troppo spesso, il legislatore della Regione Molise non pondera adeguatamente il vincolo finanziario, limitandosi ad una dichiarazione di assenza di oneri, con il rinvio ai mezzi finanziari a disposizione (clausola di neutralità), ovvero senza quantificare quelli pur dichiarati; nonché rinviando direttamente o implicitamente alla Giunta e agli apparati amministrativi la determinazione degli oneri e della loro eventuale copertura (deliberazione n.37/RQ del 4 marzo 2014 della Sezione regionale di controllo per il Molise). Sanità L’obiettivo dell’equilibrio economico nel settore sanitario è ancora molto lontano, mentre la Regione Molise presenta una prevedibile perdita d’esercizio per il 2014 di euro 43,384
milioni. Risparmi potranno essere realizzati con il nuovo Atto aziendale approvato con delibera n.136 in data 3.12.2014 del Direttore Generale deII’ASREM, con il quale viene rideterminato il numero globale delle Unità Operative Complesse ridotte dalle 117 esistenti a 78, con una diminuzione di 39 U.O.C.; e con la riorganizzazione dei servizi centrali di amministrazione e controllo, da accorpare tutti presso la sede centrale nonché la riconversione dei Presidi Ospedalieri periferici. Costi della politica – L’auspicio è che si dia intanto il buon esempio con una significativa riduzione dei c.d. costi della politica, spostando i mezzi finanziari così recuperati per spese di investimento ed il rilancio dell’occupazione, specie giovanile.
– Il Consiglio regionale deve saper procedere con decisione ad un saggio taglio a benefit attribuiti ai singoli consiglieri o ai gruppi consiliari, di ingiustificate ed ingiustificabili prebende, collegate alle funzioni amministrative regionali, e di spese per nulla produttive né utili (come spesso avviene con aziende regionali e le società partecipate, nonché con consulenze ed assunzioni di comodo), avvertite dalla cittadinanza come forme di parassitismo a suo danno, nonché ad una oculata gestione dei fondi rimessi ai gruppi consiliari regionali per l’esercizio delle loro funzioni istituzionali. Sono in svolgimento numerosi giudizi contro consiglieri regionale per illecita gestione dei fondi attribuiti ai Gruppi consiliari. Vigilanza costante sulla corruzione
Occorre individuare e sradicare il fenomeno diffuso a livello nazionale della corruzione (stimata in Italia nell’iperbolica somma di 60 miliardi di euro). Utilizzazione illecita di fondi pubblici Di particolare rilievo é stata la condanna per danno erariale, patito dall’Azienda Speciale FAI. della Camera di commercio di Campobasso derivato dall’illegittima erogazione, da parte del Direttore generale, in favore del personale dell’Azienda, di un rilevante non consentito numero buoni pasto (sentenza n. 60/2014). Appropriazioni di finanziamenti e contributi. Permane il fenomeno di appropriazione di finanziamenti e contributi, compresi quelli provenienti dall’Unione Europea, destinati ad inizia-
tive imprenditoriali e sociali sia alla formazione professionale, che invece continuano purtroppo a risultare spesso assorbiti da iniziative fittizie ed ottenuti attraverso falsificazioni documentali in un sistema di scarsi controlli e di corruttela, come nel campo dei finanziamenti all’agricoltura. Numerose sono state al riguardo le pronunce della Sezione, che hanno accertato un desolante e scoraggiante sistema in cui inefficienza e connivenza si mescolano in maniera inestricabile, giungendo ad azioni revocatorie e a sequestri conservativi a tutela delle ragioni erariali. Necessità di ridurre le società partecipate. Frequente è finora la mancata attivazione delle procedure per la dismissione delle società partecipate, per la cessazione delle gestioni anomale dei servizi pubblici locali e per la messa in liquidazione delle società strumentali o di servizi caratterizzate da gestioni antieconomiche. La spesa per le n.155 partecipazioni funzionanti in Molise (di cui n.59 Consorzi, n.3 fondazioni e n.83 società) è di euro 9 miliardi. La mancata previsione di vincoli al debito delle società partecipate può, inoltre, aver favorito forme di abuso dello strumento societario per ricorrere a finanziamenti non consentiti alle amministrazioni di riferimento; su tali eventuali degenerazioni la vigilanza della Corte sarà massima.
“Sono indifferibili e improcrastinabili i lavori sulla Trignina” A sostenerlo è il Comitato sorto proprio a tutela degli automobilisti TRIVENTO. “Ancora oggi abbiamo ricevuto sia alla posta elettronica del Comitato che dal socio Masciulli Nicola di Mafalda e Berardi Angiolino di Trivento una grande ondata di proteste per lo stato comatoso nel quale versa la strada statale 650 , cosidetta Fondo Valle Trigno. Sono circa due anni che aspettiamo i lavori di sistemazione del manto stradale. Abbiamo sollecitato e reiteratamente invitato l’ Anas a muoversi, poiché i danni
che stanno subendole autovetture e gli autocarri sono indicibili, cerchioni piegati, gomme bucate, braccetti eccetera. Nella giornata di ieri mattina ho visto persino autovetture che si muovono a zig-zag per evitare le buche”. Lo sostiene Antonio Turdò presidente del Comitato Pro Trignina. “Abbiamo avuto riscontro che l’appalto di fine gennaio è stato vinto dalla ditta Camardo Costruzioni di Campobasso. In questi giorni si stà comple-
tando all’ufficio contratti dell’Aquila la procedura amministrativa, antimafia e polizze fideiussorie. Ricordiamo che il lotto di lavori è pari a 1milione 700 mila euro di cui 650 destinati alla Trignina. Ci hanno assicurato che i lavori inizieranno dalla Trignina, appena dopo pasqua circa venti giorni dopo, e confermato che appena finiti i lavori saranno rettificati e sistemati i limiti di velocità in modo uniforme a 90 km orari e si eliminerà quello
scandalo del limite di velocità a 70 km orari sul territorio di Tufillo. Ci siamo fatti sentire con ardimento come è nostro solito , però avvisiamo l’Anas che se entro il prossimo mese non ci sarà l’inizio lavori organizzeremo un sit-in con gli automobilisti, con i Sindaci e con le ditte che operano sulla Trignina.e occuperemo la strada . Come si suol dire “ uomo avvisato mezzo salvato”.
Fossalto messo in ginocchio dalle frane Il paese resta ancora isolato e le scuole sono state riaperte solo ieri FOSSALTO. Un paese messo in ginocchio da centinaia di frane e di fatto isolato. E’ piena emergenza a Fossalto dove il maltempo degli ultimi giorni ha fatto precipitare una situazione gia’ da tempo difficile. Ieri in riunione il Consiglio comunale monotematico dedicato proprio all’emergenza frane. L’amministrazione comunale ha calcolato che il 60-70 per cento delle strade interpolerai e’ stato inghiottito dagli smottamenti, uno di questi riguarda la principale via di accesso al centro abitato. “La situazione e’ catastrofica – spiega il sindaco Nicola Manocchio – perche’ siamo praticamente isolati. In questo momento stiamo cercando di ridare ai residenti almeno i servizi minimi essenziali e cioe’ di consentirgli
di raggiungere le loro case”. Il primo cittadino fornisce quindi alcuni numeri dell’emergenza: “Sul territorio comunale abbiamo cento chilometri di strade interpoderali e sono quasi tutte danneggiate. Ci sono in atto cinquanta frane che interessano in-
frastrutture pubbliche e private e altre centinaia sui terreni”. Una casa e’ stata dichiarata inagibile mentre le scuole del paese sono rimaste chiuse fino a ieri e ripristinate ma solo grazie a percorsi provvisori che stiamo predisponendo”.
Campobasso
7 14 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Nulla osta della direzione generale della Salute
A Campobasso un Centro privato di procreazione medicalmente assistita Donazione, approvvigionamento, controllo, lavorazione, conservazione, stoccaggio e distribuzione di tessuti umani e cellule umane La verifica della sussistenza dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi inerenti l’attività sanitaria in materia di procreazione medicalmente assistita (pma) di I° livello, svolto dal Dipartimento di Prevenzione dell’unità operativa complessa (uoc) Igiene e Sanità Pubblica dell’Asrem, ha consentito alla direzione generale della Salute di concedere allo Studio Eco Center in Campobasso, dei dottori Angelo Marcheggiani e Nicola Ivan Leccia, il nulla osta ad esercitare. La notizia riguarda soprattutto le donne e le famiglie che hanno
problemi di procreazione e colma un vuoto in un ambito socio/sanitario molto particolare, molto complesso e delicato. Per arrivare alla concessione del nulla osta ci sono voluti non pochi passaggi tecnici e burocratici e ciò conferma che siamo in presenza di un’attività con particolari risvolti etici/morali di cui peraltro era avvertita la mancanza. Il responsabile del Centro è il Dott. Angelo Marcheggiani laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “Federico II di Napoli”il 31.07.1989, specialista in Ginecologia ed
Ostetricia dal 24.06.1994 e iscritto presso l’Ordine dei Medici Chirurghi della Provincia di Campobasso al n. 2374 dal 10 gennaio 1990. La direzione generale della Salute nella determinazione assunta ha tenuto a precisare che ciò non costituisce un nuovo accreditamento e che le prestazioni erogate non rientrano tra quelle acquistabili dal Servizio Sanitario Regionale. La materia appena introdotta nella realtà sanitaria privata è regolata dalla legge 40 del 19 febbraio 2004 recante “ Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” e, in
particolare, dall’art. 10, comma 2, ai sensi del quale le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano stabiliscono i requisiti delle strutture sanitarie pubbliche e private autorizzate ad eseguire interventi di procreazione medicalmente assistita (PMA). Inoltre, la definizione di norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti umani e cellule umane è governata dalla direttiva europea del 31 marzo 2004.
Arrestato il vandalo che distruggeva le auto in sosta Il 52enne è stato fermato dagli uomini della Squadra Mobile giati. L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico aveva potenziato i servizi di controllo del territorio, per impedire che potessero essere reiterati episodi simili a quelli dei giorni precedenti.Nella decorsa nottata, non appena era pervenuta la segnalazione di una cittadina alla linea di emergenza 113 che era stato perpetrato l’ennesimo danneggiamento di veicolo in via Firenze, le volanti della Polizia convergevano tutte nella zona alla ricerca dell’uomo, pregiudicato con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, assuntore di sostanze stupefacenti ed alcoliche, nulla facente.L’inter-
CAMPOBASSO. La Polizia di Stato della Questura di Campobasso, ha tratto in arresto in flagranza di reato G.P., di anni 52, cittadino campobassano, responsabile di danneggiamento aggravato di 10 veicoli parcheggiati nella precedente serata nel centro storico del Capoluogo molisano. La Squadra Mobile, all’esito di mirate indagini, aveva identificato il predetto soggetto e lo aveva denunciato a piede libero l’11 marzo scorso per il danneg-
vento coordinato e congiunto di personale della Squadra Mobile e della Squadra Volante, consentiva l’individuazione dell’energumeno nei pressi del Vecchio Stadio Romagnoli, con ancora addosso i guanti e un ombrello utilizzato per infrangere i vetri dei veicoli.La testimonianza di una cittadina, oltre agli elementi investigativi raccolti nella notte, aggiunti alle evidenze tratte dalla pregressa attività info investigativa, hanno consentito di trarre in arresto il soggetto in argomento che, su disposizione del P.M. dott. N. D’Angelo, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’A.G.
giamento aggravato di 25 veicoli, avvenuto la notta tra il 10 e l’11 c.m., poiché individuato fuori flagranza di reato.La locale Procura della Repubblica, in persona del Sost. Proc. dott. Nicola D’Angelo che ha coordinato le indagini, nell’immediatezza dei primi eventi criminosi, aveva emesso decreto di perquisizione personale e domiciliare a carico del G.P., eseguito dalla Polizia con rinvenimento di oggetti vari provento di furti a bordo dei veicoli danneg-
Si accascia al suolo e muore La donna era in attesa del suo turno al Poliambulatorio di via Gramsci a Campobasso CAMPOBASSO. Una donna di 57 anni residente a Campobasso è deceduta ieri mattina intorno alle 9:30 al Poliambulatorio di Via Gramsci, mentre attendeva il suo turno per effettuare degli esami medici. Un epi-
sodio davvero impressionante, che ha messo in subbuglio la struttura e gli altri pazienti che in quel momento stavano aspettando come la donna di essere visitati. Sono stati proprio loro i primi a cercare di
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soccorrere la donna oltre al personale in servizio presso la struttura medica, ma la situazione si è capito subito era molto seria tanto da richiedere l’arrivo immediato dei sanitari del 118, ai quali non è rimasto altro
da fare che constatare il decesso della donna dovuto con ogni probabilità ad un infarto. Sul Posto si sono recati anche gli uomini della Polizia di Stato per gli accertamenti di rito.
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Isernia
14 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“La Regione ci sta portando alla morte” Preoccupazioni sono state espresse dal segretario della Fiom Giuseppe Tarantino ISERNIA. Area di crisi, ma più che altro aria di crisi. Il segretario regionale della Fiom Cgil, Giuseppe Tarantino, dalla sede venafrana del sindacato interviene sul tema del lavoro lanciando fendenti contro la Regione. Senza peli sulla lingua. “Non c’è un’idea di sviluppo, non c’è programmazione, si fanno solo chiacchiere. Nel frattempo prosegue
l’emorragia di posti di lavoro”. Dalla Fiom e non solo sono molto amareggiati dal comportamento e dalle azioni (mancate) della Regione. Tarantino, che conferma il dato impressionante di 1.700 posti di lavoro persi nell’area del Venafrano rincara la dose e accusa i rappresentanti regionali di “inesperienza ed incompetenza dal punto di vista politico in
merito al tema del lavoro”. Secondo il segretario della Fiom Cgil, dunque, governatore, assessori e consiglieri con cui il sindacato si trova a confronto non hanno “esperienza rispetto a determinate situazioni”. Inoltre, e ancora giù fendenti, “non si vede la volontà di risolvere i problemi della gente. Non sembrano all’altezza”. La seduta monotema-
tica del Consiglio regionale ha insomma lasciato più strascichi che segnali positivi. Tarantino spinge sull’acceleratore e vorrebbe interventi concreti e risolutivi perché – dice – “la crisi c’è ed è pesante ma un ‘minimo sindacale’ di idee per lavoratori e sindacati stessi dovrebbe esserci, invece niente…”. Quindi, il segretario molisano dei metalmec-
canici Fiom avverte: “Al di là del riconoscimento dell’area di crisi (su cui ormai tutti sembrano puntare come ultima spiaggia, ndr), il governo regionale deve mettere in campo una programmazione industriale seria”. Poi, con una battuta ha riassunto la (grave) situazione: “Nella crisi speriamo di non morire di area di crisi…”.
Pregiudicato del Clan dei Casalesi finisce in carcere Operazione dei Carabinieri di Isernia per contrastare fenomeni di criminalità I Carabinieri, nell’ambito di una serie di servizi predisposti per contrastare fenomeni di criminalità in tutta la provincia di Isernia, nella tarda serata di ieri hanno eseguito l’arresto di Paolo Lama, 55enne, di Aversa, appartenente al Clan dei Casalesi, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Venafro nelle ultime settimane avevano documentato una serie di violazioni alle prescrizioni della misura cautelare dei “domiciliari” a cui il pregiudicato era sottoposto per associazione per delinquere di stampo camorristico, comunicando le risultanze investigative attraverso una informativa inviata alla competente Autorità Giudiziaria. Tra l’altro il mese scorso, il Lama era stato anche arrestato per evasione dai domiciliari, e dopo il processo per direttissima era stato risottoposto alla medesima misura. Ieri il provvedimento che lo ha ricondotto definitivamente in carcere, infatti dopo le formalità di rito i militari hanno trasferito il 55enne dal
suo domicilio di Venafro alla Casa Circondariale di Isernia. Presso il medesimo carcere, alcuni giorni fa a seguito di arresti eseguiti dai Carabinieri Isernini, erano finiti altri due appartenenti al Clan dei Casalesi, Omar Oreste Basco, 45enne e Giovanni Zagaria,
31enne, entrambi di San Cipriano d’Aversa nel Casertano. Con questi ultimi arresti, salgono a ventiquattro le persone finite in manette dall’inizio del 2015, durante operazioni condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia per reati che vanno dal-
l’associazione per delinquere alle estorsioni, dalla rapina ai furti, dal traffico e spaccio di sostanze stupefacenti alla detenzione illegale di armi, dalla violenza sessuale ad altri reati contro la persona ed il patrimonio.
Progettazione del paesaggio culturale sul treno Domenica il Master a bordo delle carrozze d’epoca della Transiberiana ISERNIA. Dopo il rinvio forzato della scorsa settimana, domenica 15 marzo 2015 il gruppo di lavoro del Master di II livello in “Progettazione e Promozione del Paesaggio Culturale”, organizzato dall’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con la Regione Molise e la Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise, parteciperà al viaggio a bordo della Transiberiana d’Italia “Isernia-Sulmona A/R”. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Le Rotaie, con la collaborazione della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane e il
sostegno di Co.Mo.Do. – Confederazione Mobilità Dolce, si inserisce all’interno della serie di iniziative dell’VIII Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Invariato il programma della giornata: si parte da Isernia alle 10, sono previste brevi fermate nelle stazioni intermedie della linea, tra cui Carpinone, Carovilli e Rivisondoli-Pescocostanzo, a quota 1268 metri s.l.m. la stazione più alta gestita dalla Rete Ferroviaria Italiana dopo quella del Brennero sulle Alpi, una sosta prolungata presso la stazione di Palena, a quota 1258 metri e arrivo a Sulmona
alle 15. I corsisti del Master, che faranno il viaggio a bordo delle carrozze d’epoca “Centoporte” e “Terrazzini” risalenti agli anni ’30, appartengono a quattro diversi profili professionali, archeologi, architetti, esperti in didattica museale ed esperti in comunicazione, capaci di interagire nell’ottica della formazione di una figura specifica: l’Esperto in progettazione e promozione del paesaggio culturale, in grado di conoscere, tutelare e valorizzare i beni paesaggistici di un territorio, anche attraverso proposte di trasforma-
zione d’insieme. Dall’affinità dei rispettivi progetti di conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali del territorio, nasce anche la collaborazione tra l’Associazione Culturale “Le Rotaie” e il Master dell’Università del Molise che si concretizzerà nell’attiva di partecipazione al viaggio del 15 marzo, quando, lungo il percorso del treno storico, gli studenti del Master saranno a disposizione dei viaggiatori a cui esporranno le proprie attività attraverso iniziative divulgative e didattiche.
La Giornata Mondiale del Sonno Lunedì 16 marzo all’I.R.C.C.S. Neuromed visite gratuite per i disturbi legati al sonno Con un buon sonno più salute e felicità. Questo lo slogan che quest’anno accompagna la Giornata Mondiale del Sonno, venerdì 13 marzo 2015. Per l’occasione l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed insieme ad AIMS (Associazione Italiana di Medicina del Sonno) promuove, lunedì 16 marzo 2015 dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00, visite gratuite con gli specialisti del Centro per la Diagnosi e la Cura dei Disturbi del Sonno di Pozzilli. Insonnia, sindrome delle gambe senza riposo, apnee notturne, narcolessia, sonnambulismo,
disturbi del movimento, relazioni sonno-epilessia, disturbi di comportamento del sonno rem, russamento con apnee. Questi i disturbi più comuni che spesso vengono trascurati, con la conseguenza che chi ne soffre conduce una quotidianità fatta di malesseri e limiti cognitivi. Senza contare che a lungo andare tali disturbi rappresentano un rischio serio per la nostra salute. Dormiamo per almeno un terzo della nostra vita. Non solo per ricaricarci di energie ed essere efficienti il giorno successivo, ma anche per mantenere in esercizio i nostri circuiti cerebrali e rinforzare la memoria. Una corretta diagnosi ed una cura perso-
nalizzata dei disturbi in questo campo, quindi, possono migliorare la nostra vita e prevenire patologie anche serie. In questo campo l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli è fortemente impegnato grazie al suo Centro per la Diagnosi e la Cura dei disturbi del Sonno, una struttura dedicata a diagnosticare e trattare le principali patologie legate all’argomento. Il Centro è dotato di strumentazioni avanzate come esami dinamico-ambulatoriali con strumenti portatili (Actigrafia, Polisonnografia dinamica ambulatoriale, Monitoraggi ambulatoriali con parametri cardio-
respiratori) e può servirsi di ambienti dedicati per l’esecuzione di esami polisonnografici diurni e notturni con video-monitoraggio. Inoltre l’approccio multidisciplinare al paziente nel suo percorso assistenziale è garantito anche da un servizio di day hospital che permette un facile accesso a consulenze di tipo otorinolaringoiatrico, cardiologico e psichiatrico. Lunedì 16 marzo il Centro sarà a disposizione di tutti i cittadini che potranno incontrare gli specialisti, parlare dei loro problemi relativi al sonno e ricevere consigli.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Termoli
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Droga, arrestati due marocchini Operazione della Guardia di Finanza in agro di Campomarino CaMPOMaRInO. Baschi Verdi in azione lungo la dorsale adriatica della Regione: manette a due corrieri marocchini – Sotto sequestro oltre 300 grammi di hashish, un’autovettura e circa 4.000 Euro in contanti . Due cittadini marocchini sono stati tratti in arresto dai Baschi Verdi della Compagnia Guardia di Finanza di Campobasso nel corso di un’operazione antidroga condotta dai Finanzieri lungo la SS 16, in agro di Campomarino. Alla vista della pattuglia, i due corrieri avevano anche tentato di invertire rapidamente il senso di marcia della vettura.
Il servizio, condotto nelle ultime ore, è stato supportato dalle unità cinofile del Corpo ed ha consentito il sequestro di circa 350 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in alcune decine di “bussolotti”, abilmente occultati nel vano motore dell’automezzo controllato. I due responsabili, già associati alla Casa Circondariale di Larino, risponderanno del reato previsto e punito dall’art. 73 del D.P.R. 309/90 (traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti). Sotto sequestro anche l’automezzo e circa 4.000 Euro di denaro contante, rinvenuto al seguito dei due corrieri.
“Imu agricola, un disastro” Il sindaco di Montenero di Bisaccia rilancia con forza la necessità di rivedere l’imposta MOnTEnERO DI BISaCCIa. Il sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini e l’assessore Giuseppe Murazzo hanno preso parte all’incontro con il Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, alla presenza dei sindaci dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno e di una nutrita rappresentanza degli agricoltori del basso Molise. “Ci siamo fatti portavoce nei confronti del Prefetto – ha dichiarato Travaglini – delle pressanti istanze che provengono ogni
giorno dal territorio del basso Molise, in tema di Imu sui terreni agricoli. Ritengo sia arrivato il momento di manifestare una volontà politica unitaria da parte di tutti i sindaci nel chiedere una profonda REVISIONE di questa imposta, che ha raggiunto contemporaneamente due scopi inverosimili: mettere in difficoltà le casse comunali, dato che l’importo presunto dell’Imu sui terreni è stato già trattenuto dallo Stato, e quello di gravare sulle già esigue risorse degli agricoltori che, tra
l’altro, continuano a subire i danni derivanti dagli eventi atmosferici e dalla crisi economica. Il nostro Comune è stato tra i primi a sollevare il problema in Consiglio comunale e a proporre ricorso dinanzi al Tar Lazio. In attesa della pronuncia ufficiale del Tribunale Amministrativo, però, continuerò a fare tutto il possibile per promuovere AZIONI congiunte come quella di ieri per far capire al Governo che
i nostri concittadini e l’intera popolazione del basso Molise sono allo stremo delle forze. Non possiamo più girare intorno ad un problema evidente – conclude Travaglini – che ha raggiunto un perimetro troppo ampio per non essere preso in seria considerazione: l’Imu sui terreni agricoli ha contribuito a trasformare i comuni in freddi esattori delle tasse governative, colpendo per giunta il principale strumento di lavoro degli agricoltori”.
Fornaio aggredito e derubato Due uomini incappucciati hanno colpito l’uomo nel suo locale di San Martino in Pensilis San MaRTInO In PEnSILIS. Si era da poco messo al lavoro nel suo forno quando è stato aggredito alle spalle da due uomini incappucciati. «Dacci i SOLDI» gli hanno detto con una spranga di ferro in pugno. Il panettiere, 65 anni, non ha fatto in tempo a rendersi conto dell’accaduto quando è stato colpito alla testa ed è caduto a terra. I due rapinatori hanno portato via il registratore di cassa e sono fuggiti. Fuori forse c’era un complice ad aspettarli. E’ successo ieri sera – 12 marzo – nell’attività di San Martino in Pensilis che si trova in centro, nei pressi di via Marina. Il fornaio spesso lasciava socchiusa la porta dell’attività e i due malviventi hanno approfittato
per entrare e aggredirlo con violenza. L’uomo è stato trasportato all’ospedale San Timoteo di Termoli dove ha ricevuto le prime cure dai medici del Pronto Soccorso. E’ stato sottoposto anche a una tac che non ha rilevato conseguenze per il trauma riportato. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di San Martino in Pensilis che hanno effettuato i rilievi e avviato gli accertamenti. I due aggressori avevano il volto coperto e subito hanno colpito il 65enne con la spranga, tanto che l’uomo non è riuscito a notare altri dettagli. Le indagini sono in corso e non si escludono sviluppi per un episodio che ha lasciato sgomento in paese.
Rio Vivo, la spiaggia con materiale organico Il vento ha portato sul bagnasciuga fogliame ed erbacce ora in putrefazione TERMOLI. Sulla spiaggia di Rio Vivo vi è una larga distesa di materiale organico in putrefazione che conferisce al paesaggio un inquietante aspetto spettrale. È così che si presenta la spiaggia di Rio Vivo da circa dieci giorni, da quando l’ultimo temporale si è abbattuto sulla costa provocando violente mareggiate. Il maestrale, gelido vento del nord, ha investito il litorale termolese per più giorni, e le mareggiate hanno depositato sulla costa tonnellate di detriti. Materiale giunto a mare dai fiumi e che le correnti hanno spinto sugli arenili. Fogliame e rami spezzati misti a erbacce secche è quanto giace sulla spiaggia da giorni «sotto gli occhi di tutti, ma nessuno si muove» il commento dei balneatori che lanciano l’appello all’amministrazione
affinché prenda provvedimenti. I detriti, che donano al paesaggio tonalità di uno sgradevole marrone scuro, hanno iniziato il processo di putrefazione con il conseguenziale cattivo odore di marcio. «La spiaggia è diventata impraticabile per chi volesse fare quattro passi a ridosso del bagnasciuga» sottolineano i balneatori i quali lanciano l’appello all’amministrazione affinché provveda ad avviare al più presto, un accurato lavoro di rimozione del materiale maleodorante. Dichiarano che se dopo la comunicazione ufficiale, che intendono inoltrare nei prossimi giorni, non dovesse giungere alcun segnale da parte di chi di dovere, sono pronti ad andare avanti e sporgere querela all’Ente.
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Termoli
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Multe, monta ancora la protesta Nell’area centrale è diventato impossibile parcheggiare. Troppe le sanzioni dei Vigili TERMOLI. Il problema delle multe ai parcheggi diventa sempre più cosa seria. Lo è perché sembra distratta l’amministrazione locale alle richieste dei commercianti che, seppur privati e imprenditori, dovrebbero essere messi in condizioni di svolgere il proprio operato in modo tranquillo e capace
di restituire quel minimo di appeal all’area centrale di Corso Nazionale. Insomma, se è vero che la Municipale di Termoli ha un nuovo comandante, lo è anche che in un modo o nell’altro la tolleranza 0 va pur bene, ma se pesata e ben bilanciata. Oggi, parcheggiare in centro è pressoché impossibile e lo è peggio il
tentare di affidarsi alla buona sorte del trovare un posto auto gratuito al punto che, invitati a multare tutto e tutti, in appena due giorni sono state verbalizzate oltre 1500 contravvenzioni: numeri da capogiro che seppur fanno “cassa” di certo sfiorano l’idea de’ il “troppo storpia”.
affini che nel migliore dei casi pagano per una giornata di lavoro (quattro ore al mattino e quattro al pomeriggio) circa tre euro di parcheggio che moltiplicati per 26 giorni di lavoro, raggiungono i circa 80 euro al mese … solo per il parcheggio, appunto.
Dipendenti, commercianti, baristi e
Beh, senza voler prendere posizioni,
pare comunque una cifra eccessiva anche perché c’è da chiedersi con quale spirito un cittadino esce tutti i giorni per una semplice passeggiata se gli partono SOLDI a non finire? Legittima, quindi, è la posizione dei commercianti ai quali si augura il raggiungimento della migliore soluzione; questo perché se è vero che il
Treno verde, le peculiarità del territorio A Termoli la due giorni molisana del convoglio promosso da Legambiente in vista dell’Expo TERMOLI. Dai vini storici del territorio, all’olio prodotto da olivi secolari, carni e spezie di prima scelta, tartufi e grano di alta qualità, ma anche frutta coltivata su terreni recuperati dall’abbandono o prodotti ittici pescati nel rispetto dell’ecosistema marino. Tutto realizzato da aziende che hanno scelto di innovare il loro processo di produzione e trasformazione rispettando la biodiversità dei luoghi, l’ambiente e la qualità delle materie prime. Sono alcune delle eccellenze alimentari di qualità della regione Molise consegnate al Treno Verde dagli Ambasciatori del Territorio che questa mattina hanno inaugurato la tappa di Termoli del convoglio ambientalista (in sosta al binario 1 della stazione centrale fino a domani, venerdì 13 marzo). Prodotti ed esperienze che accompagneranno il viaggio2015 della storica campagna nazionale di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato dedicato all’agricoltura e all’alimentazione in vista di Expo Milano, l’esposizione universale su alimentazione e nutrizione in programma dal primo maggio nel capoluogo lombardo. Gli Ambasciatori del Territorio, iniziativa promossa da Legambiente e Alce Nero, ha
avuto per protagonisti i primi agricoltori e realtà agricole che producono nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. Insieme a loro Legambiente ha presentato il suo Manifesto della Nuova Agricoltura, sottoscritto a bordo del Treno anche dal sindaco di Termoli Angelo Sbrocca. Legambiente ha, inoltre, lanciato il “Progetto Conversione”, una sfida che si pone come obiettivo quello di aumentare le produzioni biologiche in Italia nei prossimi 6 anni, estendendole dal 10% al 20% della superficie agricola entro il 2020. “Gli ambasciatori del Territorio saliti oggi a
bordo del Treno Verde testimoniano che esiste un’economia pulita, sana, che rispetta le persone e l’ambiente e che offre lavoro – dichiara Manuela Cardarelli, vicepresidente di Legambiente Molise – Abbiamo voluto inaugurare insieme a loro la tappa di Termoli perché crediamo che questa terra sia ricca di esperienze virtuose che possono e che devono giocare un ruolo chiave nella lotta al consumo di suolo, nella mitigazione degli effetti ai cambiamenti climatici. La recente approvazione da parte della Giunta regionale molisana del regolamento della “Banca della Terra del Molise”, può rappresentare un im-
portante tassello in questo senso, oltre a offrire una concreta opportunità per l’inserimento dei giovani nel mondo agricolo. Chiediamo quindi all’assessore regionale di dare al più presto il via concreto a questa iniziativa”. “L’agricoltura oggi può essere il più importante alleato per le attuali sfide ambientali e per lo sviluppo dell’economia verde – sottolinea Simone Nuglio, responsabile del Treno Verde -. Una nuova agricoltura, che delineiamo nel nostro Manifesto, già all’opera, praticata da molti agricoltori italiani ed europei, attenti ai processi naturali e alla complessità e specificità locale degli ecosistemi e capaci di innovare, sia sperimentando nuove tecnologie che attingendo agli antichi saperi della cultura rurale. Un’agricoltura che può destare impegno professionale e passione nei giovani, riportandoli a questo antico mestiere, che richiede professionalità e cultura adeguata all’altezza delle sfide e che può garantisce cibo BUONO e salute, tutela delle risorse naturali e della varietà genetica, tutela dei saperi e dei sapori che rendono unico e irripetibile ogni territorio italiano, ospitalità, bellezza del paesaggio”.
Zuccherificio, il giudice dà via libera a Pasini Il magistrato ha ratificato le indicazioni di Aria Food circa il preliminare di fitto d’azienda TERMOLI. ì Lo scorso 10 marzo il giudice delegato per la procedura concorsuale dello Zuccherificio del Molise (il concordato PREVENTIVO) Rinaldo D’Alonzo ha ratificato la volontà di Aria Food, espressa in una nota del 4 marzo scorso indirizzata proprio al magistrato frentano, di voler sposare le postille con cui era stato impugnato il preliminare di fitto d’azienda dello
stabilimento di contrada Pantano Basso. Garanzie e fidejussione che ora dovranno essere formalizzate, ma per l’imprenditore friulano Diego Volpe Pasini (in società con Roberto Amicone) ci sarà più tempo, almeno un mese, per poter completare l’iter, entro metà maggio, immaginiamo parallelamente alla stagione dei preparativi per l’accensione dei forni. A quanto risulta
anche la struttura commissariale avrebbe dato il proprio parere, limitato alla conservazione dell’asset strategico per eccellenza, la quota zucchero. “La posizione del Tribunale di Larino è frutto di un lavoro ben fatto da parte dei commissari e del giudice stesso. Quando dicevamo che condividevamo le tesi del giudice era vero e lo abbiamo dimostrato”. Com-
menta così l’imprenditore Pasini in una battuta all’Ansa il via libera del Tribunale di Larino al contratto definitivo di fitto di ramo d’azienda dello Zuccherificio del Molise. “Andiamo avanti nonostante le difficoltà – ha proseguito Pasini – Avanti tutta con grande determinazione e speriamo di arrivare, in piena collaborazione con tutti quelli che stanno remando con noi”. Per quanto ri-
guarda la cassa integrazione, i bonifici da parte dell’Inps arriveranno ai lavoratori dello Zuccherificio entro qualche settimana. “Il DIRETTOREdell’Inps ha messo in pratica quello che aveva detto”, ha proseguito l’imprenditore friulano che conferma l’avvio della campagna zucchero 2015. “Le semine vanno avanti anche se in questi giorni il tempo non consente”.
Trecento velisti in erba a Termoli La manifestazione si avrà oggi e domani e aperta a tutti i circoli italiani TERMOLI. La passione e la competizione agonistica sbocciano nelle more della primavera al circolo della Vela ‘Mario Cariello’ a Termoli, dove con una settimana di ritardo rispetto al programma originario, a causa del maltempo che ha provocato uno slittamento inevitabile, saranno in gara i velisti in erba dai 9 ai 15 anni, che concorreranno per ag-
giudicarsi il Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport, un circuito che si sviluppa da marzo a ottobre in 5 tappe. L’evento che porterà 300 appassionati agonisti sulla spiaggia di Rio Vivo a Termoli, è stato presentato ieri mattina al circolo della Vela, alla presenza del PRESIDENTE Maurizio Dicenso, del suo predecessore Benia-
mino Coronese, di Silvano e Domenico Guidotti. Si tratta di una competizione che metterà a confronto giovani atleti italiani, ma anche provenienti da Slovenia, Croazia e Austria. Oggi e domani, il calendario propone anche l’assemblea ordinaria dell’Associazione italiana classe Optimist, con la cerimonia di pre-
miazione dell’edizione 2014. Una manifestazione riservata a tutti i tesserati della classe anagrafica indicata dei circoli italiani. Ma non solo, la regata sarà valida anche come prima tappa del Trofeo OptiSud, che quest’anno vedrà il mini circuito a tre tappe svolgersi a Termoli, Formia e Napoli.
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Opinioni
14 marzo 2015
di monsignor Giancarlo Bregantini “La Chiesa vuole e deve tornare alla povertà della kenosis di Cristo. I gravi , intesi come pesanti, problemi che opprimono l’uomo non sono imputabili ad una crisi economica, quanto ad una frattura antropologica tra l’uomo e il suo creatore. La ricchezza, la vanità, l’incoerenza, la corruzione, rappresentano forme di esasperazione a cui solo la povertà della Chiesa può rispondere. Nella storia della Chiesa non era mai accaduto che un Papa decidesse di prendere su di sé il fardello e l’eredità lasciata dal poverello di Assisi. Nel suo testamento la cura per il Creato, per i piccoli della Terra, per ogni espressione di diversità, sia essa religiosa, etica o fisiologica e, soprattutto, un vangelo “sine glossa”, senza compromessi”. Con questa breve sintesi che caratterizza il giovane pontificato di papa Francesco, mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso – Bojano, ha voluto tracciare stamani, durante la sua visita pastorale ad Oratino (CB) il volto testimoniale del Vicario di Cristo. “Senza dubbio –ha proseguito- , lo Spirito ha ispirato in lui, fin dalla sua presentazione al conclave, il senso di un terzo millennio ubriaco di ogni forma di ricchezza che troverà risposta solo nella capacità dell’uomo di essere testimone di un ritorno ai valori evangelici, senza alcun compromesso. Francesco d’Assisi ebbe il coraggio di dare testimonianza di un indirizzo radicale, seppur aperto ad ogni possibilità di dialogo nel mondo. Lo spirito che cinquanta anni fa soffiava impetuoso sui padri conciliari, ha confermato la sua presenza: perché la sposa di Cristo non sarà mai abbandonata alle brame del tentatore. Resta la commozione e lo stupore di quel 13 marzo 2013, un momento di gioia ma
Ambiente e Cultura Mediterranea e l’Ordine dei Geologi della Regione Molise comunicano che è stata organizzata la presentazione del libro “ I marmi colorati del Mediterraneo Antico “ chesi svolgerà a Isernia il 28marzo 2015 alle ore 10.30 presso la sala conferenze della Provincia di Isernia. L’evento ha l’obiettivo dellapiù ampia diffusione della cultura mediterranea nelle sue diverse accezioni in termini storico-artistici e di ricerca e documentazione sui più conosciuti marmi antichi utilizzati nella statuaria e nella ritrattistica nella tarda repubblica e in età imperiale. Marmi, ben noti nella letteratura scientifica di settore, ma altrettanto poco conosciuti dal grande pubblico se non per gli aspetti di admiratio, stupore, meraviglia ed estasi generate dalla bellezza delle sculture in esposizione nelle diverse sedi museali, sia per le forme dolci e sensuali delle veneri, sia per le nudità eroiche di alcuni personaggi, sia per la lucentezza del marmo e la sapiente e dotta maestria degli artisti “romani” o greci. Il libro, redatto da Italo Abate, presidente di Ambiente e Cultura Mediterranea, sviluppa anche un “percorso narrativo” dalla tarda repubblica fino alla decadenza dell’Impero illustrando l’assorbimento della cultura ellenistica da parte
A due anni dal pontificato di papa Francesco
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Giustizia. L’inequità, l’esclusione sociale, la marginalità a tutti i livelli, sollecita moltissimo, noi pastori. Ci sentiamo sostenuti specialmente per chi come noi vive in zone semplici. In questa spinta data dal Papa ad uscire e aprirsi i cristiani si sentono edificati perché la Chiesa è ora più vicina alla gente. Nella divisione l’unione, nella guerra la pace: papa Francesco incarna ed assume, oggi le ansie, ma anche le preghiere di un popolo di Dio che cerca la luce in un periodo di oscurità. In Lui una Chiesa che ha una guida certa per rispondere alle provocazioni di una società che ha dimenticato che la radice dell’esistenza è nella semplicità. Auguri Santo Padre e buon Cammino !”.
anche di importanti decisioni con una speciale attenzione alle Periferie esistenziali ed alle Periferie, piccoli centri urbani come il Molise che il Papa ha visitato, inaspettatamente, il 5 luglio 2014. Il nostro Grazie ed anche il Suo Grazie ha gratificato la nostra terra, semplice ed accogliente. Il dono più grande poi, di questi due anni di pontificato di papa Francesco, che anche noi come diocesi del centro sud d’Italia constatiamo, è la crescita della vicinanza della Chiesa alla gente. Il suo messaggio a volte ruvido e scomodo per la sua adesione radicale al Vangelo, è divenuto la cifra di un pontificato che ha ribaltato il rapporto tra Chiesa e fedeli, attestandolo più sulla frontiera della Misericordia che su quella della
A Isernia i marmi del Mediterraneo della società romana, il definitivo abbandono dei mores maiorume il modus vivendi ispirato alla famigerata tryphé greca. Ricchezza, potere, dominio sono espressi dal possesso dei marmi colorati provenienti dalle lontane province orientali: marmi con nomi esotici; il rosso antico, il pavonazzetto, il giallo antico, il porfido
rosso, l’occhio di pavone, la lumachella, il fior di pesco, il lichnytes sono solo alcuni dei nomi da favola con cui i romani indicavano i marmi estratte dalle isole dell’Egeo, dalle province interne dell’Asia Minore,dal deserto orientale egiziano o dalle cave diSimitthus in Numidia. Pietre estratte dai damnati ad metalla sotto un sole infuocato di 40°/50°
nelle cave di OuâdîHammâmât, di Gebel Fatireh o di Mons Claudianustrasportate poi con battelli fluviali lungo il Nilus, il Meander, il Sangarius o il Bagradas per essere poi caricate sullenaves lapidarie che solcavano per migliaia di chilometri le tempestose acque del Mediterraneo per raggiungere l’Urbe; il tutto, per soddisfare la vanità e il senso di
potere dell’aristocrazia romana di adornare il foro, le basiliche, i teatri, i ninfei, i templi, i Porticus o le loro domus con marmi colorati; tutto ciò per imitare la cultura ellenistica e creare l’immagine di essere “i nuovi greci”. Storia e volto dei marmi antichiche costituiscono un interessante spazio culturale dell’identità mediterranea, inscindibile,da ampliare e consolidare; sono, infatti, le sculture, gli arredi delle domus, i colonnati o i ritratti della nobilitas romana in marmi coloratiche recano i messaggi del potere alla società di una metropoli, Roma, rimasta nei secoli simbolo di potenza e dissolutezza, di antiche e severe virtù morali e dilagante corruzione, grande crogiuolo di popoli e affascinante palcoscenico di immensa ricchezza e disperata miseria. Sui marmi colorati del Mediterraneo Antico, che avevano attivato nel II secolo a. C. un’impareggiabile corsa delle grandi famiglie aristocratiche da cui prese forma il mito imperiale, caddero le tenebre nel 568 d. C.; infatti,con l’ultima ondata barbarica dei Longobardi, e l’eliminazione fisica della residua classe senatoria, scomparve quella “committenza antica” che aveva alimentato, per secoli, la ricerca, l’estrazione e l’uso dei marmi colorati che hanno disegnato il volto di Roma e dell’Impero.