TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 135 - venerdì 12 giugno 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
giornale saTirico
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook
L’Oscar del giorno a Pasquale Di Lena
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Pasquale Di Lena. E’ uno dei pochi e veri conoscitori del territorio molisano, delle produzioni olearie nonchè di quelle vitivinicole. Ma è stato estromesso da qualsiasi iniziativa della Regione. Non ne comprendiamo, francamente, il perchè. Forse, perchè, al silenzio e all’abbozzo dinanzi a scelte propriamente non condivisibili ha ritenuto di dovere dire la sua? E’, forse, questo un reato? Noi, al contrario, riteniamo che Pasquale Di Lena rappresenti ancora un punto fermo nel panorama olivicolo e vitivinicolo molisano.
Il Tapiro del giorno al Consiglio Regionale
Sanità, l’interrogazione del senatore riapre la partita
Ruta minaccia il governo nazionale “Se non si tutela il Molise, me ne vado” SERVIZIO A PAGINA 3
Il Tapiro del giorno lo diamo al Consiglio regionale. Possibile che a nessun consigliere regionale sia balenata l’idea di dire qualcosa a seguito della battaglia politica portata avanti dal senatore Ruta in Senato? Eppure, finalmente, si è aperto uno spiraglio per una vicenda che, diversamente, sarebbe stata tragica per il sistema sanitario molisano. Possibile che abbiamo dovuto riscontrare un silenzio tanto assordante quanto imbarazzante? Sorge il sospetto, legittimo, che questo Consiglio regionale non sappia cosa dire e fare.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 12 giugno 2015
Alla Regione Molise
Avvisi pubblici per modo di dire
Che senso ha un avviso pubblico se la giunta regionale può individuare anche soggetti che non abbiano formalmente manifestato la propria disponibilità? Hanno avuto l’onestà intellettuale di ammetterlo: sbagliano. E pure spesso. Basta leggere le determinazioni che vengono pubblicate sul sito della Regione: un vasto campionario. Hanno ammesso che gli allegati approvati al punto 2 della delibera della giunta regionale 235 del 2015 presentano degli errori materiali e che, in considerazione della rilevanza della procedura di cui trattasi, necessitano di una tempestiva rettifica. Ad ammetterlo è la giunta regionale riunita il 5 giugno scorso. Gli errori da correggere riguardavano l’avviso pubblico per la designazione di tre componenti effettivi e di due supplenti del collegio sindacale della società Sviluppo Italia Molise spa in house providing. La versione riveduta e corretta dell’avviso pubblico è questa che trascriviamo, riservandoci un breve commento alla fine. “Si rende noto che: a) devono essere nominati tre membri effettivi e due supplenti, del Collegio sindacale della Società Sviluppo Italia Molise spa in house providing ; b) competente alla nomina è la Giunta regionale del Molise che
può individuare anche soggetti che non abbiano formalmente manifestato la propria disponibilità, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge regionale n.16/2002; c) gli interessati devono far pervenire, a mezzo raccomandata o posta elettronica certificata all’indirizzo regionemolise@cert.regione.molise.it , alla “Presidenza della Giunta Regionale del Molise – via Genova, n.11 – 86100 Campobasso” la loro
manifestazione di disponibilità, a pena di esclusione, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Burm; e) nella manifestazione di disponibilità l’interessato dovrà dichiarare, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445: di essere iscritto nel registro del revisori contabili con l’indicazione degli estremi dell’iscrizione stessa; che non sussi-
Petraroia, noi non mangiamo una volta l’anno CAMPOBASSO. Umore nero per coloro che speravano in una boccata d’ossigeno primaverile sugli ammortizzatori sociali, ma così non è stato e allora ecco divampare l’ennesimo fuoco polemico, da parte di uno dei centinaia di lavoratori che deve attendere l’erogazione dall’Inps per sapere cosa portare in tavola alla propria famiglia. “A fine aprile si annunciava lo sblocco dei fondi per le mobilità in deroga, indennità che sarebbero state pagate entro i primi giorni dello scorso mese di maggio. Siamo arrivati quasi a metà giugno e ancora nessuno ci sa rispondere sui tempi di pagamento delle nostre spettanze. Il signor Petraroia (l’assessore regionale al Welfare, ndr) non sa che noi aspettiamo ancora quelli del 2014, visto che stiamo nel 2015 ma abbiamo riscosso solo fino all’aprile 2014. Abbiamo tutti una famiglia, figli che mangiano tutti i giorni e non solo una volta l’anno. Speriamo che qualcuno sappia risponderci in merito a questi soldi”. L’auspicio è che come avvenuto in precedenza, dinanzi a queste testimonianza gli iter amministrativi colpevolmente lenti si accelerino per dare risposte concrete a chi soffre già per una condizione di inattività all’origine, oltre che per la chiara scarsità o mancanza di mezzi economici.
di Ulisse Di Giacomo
stono cause ostative alla candidatura a Consigliere comunale di cui all’articolo 58, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267; che non sussistono situazioni di cui agli articoli 7 e 10 del Decreto legislativo 31 dicembre 2012 numero; a pena di esclusione, il candidato dovrà allegare il proprio curriculum vitae formativo, professionale ed esperienze politico-amministrative (Sic! – ndr). I dati richiesti sono raccolti ai soli fini del procedimento di cui al presente avviso; il responsabile del trattamento dei dati e del procedimento è il direttore del Servizio Gabinetto del Presidente della Regione e degli Affari Istituzionali; i dati raccolti potranno essere oggetto di comunicazioni al personale regionale coinvolto nel procedimento, ai Consiglieri regionali, alla Giunta regionale; il trattamento dei dati avverrà mediante strumenti idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza, anche attraverso strumenti informatici dotati di apposita password di conoscenza solo del personale addetto al procedimento;
l’Ente Regione Molise – Giunta regionale è soggetto attivo della raccolta dei dati; i diritti spettanti all’interessato sono quelli contenuti nel codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al Decreto Legislativo n. 196/2003 al quale si rinvia”. Finita la lettura, domandiamo: che senso ha dar vita ad un avviso pubblico, oltretutto complicato, se la giunta regionale può individuare anche soggetti che non abbiano formalmente manifestato la propria disponibilità? Se c’era una cosa da correggere e modificare, oltre agli errori che sono stati corretti (senza peraltro dire in che cosa consistevano) è proprio questo attestato di discrezionalità che trasforma un avviso pubblico in una presa per i fondelli. Anzi peggio, in una comunicazione “universale” del potere di scelta e di nomina di Frattura & Company, e della raccolta dei dati “ad libidum” (nella piena disponibilità) del direttore del Servizio Gabinetto del presidente della Regione e degli Affari istituzionali, l’ingegnere Mariolga Mogavero. Dardo
Area di crisi complessa? No, area di incapaci e pericolosi
La Regione Molise nel mese di luglio 2014 ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta di riconoscimento di “Area di crisi Complessa”. L’ ha giustificata con il fallimento della Gam / Solagrital e della Ittierre, due aziende che hanno dovuto chiudere per gravissime colpe del governo regionale di centrosinistra. L’ orientamento iniziale fu per dare parere negativo, dal momento che le suddette crisi non incidevano sul comparto nazionale, cosi’ come prevede la normativa di legge attuale. Ad una successiva analisi, fu
dato parere positivo, con la seguente motivazione: “la perdita di posti di lavoro, calcolata su una popolazione di piccole dimensioni e con il peggiore indicatore nazionale, e’ talmente elevata da compromettere le condizioni sociali dell’ intera Regione”. In parole povere, i danni provocati da Frattura, Petraroia e compagni vari sono stati tali da produrre una perdita di oltre 10.000 posti di lavoro, una cifra enorme che incide fortemente sulla tenuta sociale del Molise e che richiede l’intervento del Governo per cercare di porre rimedio.
Si è’ così’ avviato un lungo processo che non è’ affatto scontato porti a qualche beneficio, viste le condizioni del Paese e le casse vuote, ma che, comunque vada, non avrà effetti miracolosi sull’ economia di questa Regione. Una cosa è certa: a livello nazionale e’ stata definitivamente è ufficialmente certificata ( ove ce ne fosse stato bisogno ) la condizione di coma in cui versa il Molise, con gli indicatori economici peggiori tra tutte le Regioni. Fossi in Frattura e compagni, terrei la notizia quanto più’ possibile nascosta. Almeno per salvare la faccia.....
TAaglio lto
3 12 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Sanità, Ruta apre uno spiraglio Ora si può tornare a programmare Ai box resta il Decreto Balduzzi che avrebbe distrutto l’intero sistema sanitario regionale c AMPOBASSO. “Va dato atto che l’interrogazione presentata dal senatore Roberto Ruta riapre, di fatto, il caso del sistema sanitario molisano”. Lo ha riconosciuto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, al termine della risposta data allo stesso esponente politico molisano che, sull’argomento, aveva presentato apposita interrogazione alla luce della pubblicazione del regolamento di applicazione del Decreto Balduzzi. Come Gazzetta del Molise, in questi giorni, abbiamo sposato appieno le ragioni esposte dal senatore Ruta nella sua interrogazione. La pubblicazione del regolamento del decreto Balduzzi, infatti, rappresentava il viatico della chiusura della Regione attraverso l’abbattimento del sistema sanitario regionale. Lo abbiamo fatto con rigore, chiarezza e senza tentennamenti così come senza polemica alcuna. Da cittadini. Vedere l’ospedale Cardarelli ridotto a semplice struttura Dea di primo livello, praticamente svuotato delle specializzazioni principali, così
Il senatutor Roberto Ruta, con l’interrogazione presentata al Governo, cui è stata data risposta nella mattinata di ieri a Palazzo Madama, ha segnato il gol del pareggio nella partita sulla sanità regionale che, negli ultimi giorni, successivi alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto Balduzzi, sembrava essersi definitivamente compromessa. Ruta ha interrogato l’esecutivo chiedendo di sapere “…se il Governo potrà assicurare che ogni regione abbia almeno un presidio sanitario Dea di secondo livello, assicurando che anche i cittadini molisani abbiano garantito il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato.” Un modo per poter bypassare gli stringenti limiti fissati dal decreto, di cui abbiamo dato nota dettagliatamente nei giorni scorsi. La risposta del Governo, come vedremo, non chiude definitivamente la questione anche se, a quanto è dato di capire, una profondissima riorganizzazione dell’offerta sanitaria sarà comunque inevitabile; ma con la speranza di poter salvare il famigerato DEA di secondo livello al Cardarelli e le sue specifiche attribuzioni (neurochirurgia, cardiochirurgia, terapia intensiva neonatale, chirurgia toracica e chirurgia vascolare). La risposta del sottosegretario alla salute De Filippo, infatti, nello specifico suggerisce che: “…la Regione (Molise), nell’ambito della propria autonomia di governo, adotti con ogni tempestività le necessarie inizia-
come ridursi a ospedali di base quelli di Isernia e Termoli e la cancellazione di Agnone, Larino e Venafro ne abbiamo ricavato l’immagine di una regione non più in essere. Con cittadini privati dei più elementari servizi e con un territorio devastato dai colpi inferti dal Decreto. Abbiamo cercato di dare forza di idee all’interrogazione del senatore Ruta che ha avuto il merito di portare all’attenzione del governo la specificità della regione Molise, le ragioni costituzionali dei cittadini molisani a vedersi assicurato il diritto alla salute e, più semplicemente, garantiti i principi basilari di equità sociale al pari degli altri italiani. E’ vero, la regione Molise è stata assente ad agosto scorso quando in Conferenza delle Regioni era in discussione la bozza di proposta del decreto Balduzzi. E lo stesso sottosegretario non ha mancato di ricordarlo anche se ha dovuto cogliere, dall’interrogazione di Ruta, l’aspetto discriminatorio di quel documento rispetto al Molise e ai suoi abitanti. Anche
Arriva l’ora delle scelte, servirà coraggio Alla prossima conferenza Stato-Regioni bisognerà essere pronti
tive programmatorie, che devono essere atte a garantire la corretta riorganizzazione dell’offerta assistenziale, in linea con gli standard di riferimento nazionali, che valgono non solo a promuovere l’efficiente utilizzo delle risorse, ma soprattutto a
garantire l’efficacia e la sicurezza delle prestazioni erogate. In conclusione, e alla luce delle considerazioni svolte, assicura che il quesito posto dall’interrogante potrà essere valutato in occasione degli incontri tecnici che si svolgono pe-
perchè la Valle d’Aosta si salva, perchè a statuto speciale, e la Basilicata si è visto riconoscere il 10% di scarto sulla cifra di 600mila abitanti. E il Molise è rimasto esposto alla tempesta dei tagli previsti solo perchè nell’agosto dello scorso anno il presidente Frattura non si presentò al tavolo della Conferenza delle Regioni. Ora, per fortuna, l’interrogazione del senatore Ruta ha squarciato il velo che sembrava essere caduto sul Molise. Si è aperto uno spiraglio nel solco del quale bisognerà lavorare per arrivare alla deroga dei parametri imposti dal Decreto Balduzzi. Noi continueremo a mantenere salda la rotta impostata sull’argomento sanità senza tentennamenti di sorta, senza polemiche fuori misura perchè riteniamo che l’interesse primario in questo momento sia la conservazione dei diritti dei molisani alla salute. E riconosciamo al senatore Ruta di essere riuscito nella battaglia politica di apertura di un importante varco.
riodicamente tra il Ministero della salute, il MEF e la Regione Molise, per la definizione del Piano di intervento straordinario previsto dalla legge di stabilità per il 2015, che sarà sottoposto al un Accordo Stato-Regioni”. Toccherà ora alle strutture regionali impostare la programmazione prima della prossima conferenza Stato-Regioni. A spanne possiamo ipotizzare che, per non andare incontro ad altre sonore bocciature, il destino dei presidi di Termoli ed Isernia sarà comunque quello di venire declassati a presidi di base; quello degli ospedali di Larino ed Venafro irrimediabilmente segnato (qualche speranza in più per quello di Agnone che insiste in alto Molise), il tutto pur di conservare il DEA di secondo livello al Cardarelli. “Dichiaro la mia soddisfazione – afferma il senatore Ruta - perché quanto dichiarato dal Governo consente al Molise di tornare in partita, per conservare un dea di II livello: parto dalla considerazione, infatti, che il Governo, nonostante la pubblicazione del regolamento Balduzzi, concede l’appello alla Regione Molise per chiedere ed ottenere la presenza di un Dea di II livello per il Cardarelli di Campobasso a beneficio di tutti i molisani e degli altri presidi ospedalieri e fissa l’appuntamento al tavolo per la definizione del piano di riorganizzazione della rete.” Già, la riorganizzazione, la programmazione. Fare, da oggi, tutto quanto non si è fatto fino ad ora.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
4 12 giugno 2015
Nel Molise degli oligarchi e degli apprendisti stregoni
Chi tenta di cambiare la politica è destinato ad uscirne
I partiti sono una parodia di se stessi, una rappresentazione di avanspettacolo, un palcoscenico di spregiudicati arrivisti e affaristi Mettere la testa fuori dal sacco delle convenienze personali e politiche è sembrato anche un atto di coraggio, un segnale di autonomia che poteva lasciare sperare attecchisse e si sviluppasse all’interno dei partiti di appartenenza per creare il fermento necessario verso il rinnovamento, lo svecchiamento degli uomini e delle idee. Quelle teste emerse dal sacco con la disinvoltura tipica di chi aveva una maledetta voglia di cambiare, probabilmente sono rientrate (nel sacco) o, peggio, sono state metaforicamente “tagliate”. Difatti, sono sparite. Noi le vogliamo ricordare una ad una perché quel loro gesto di indipendenza e autonomia non finisca nel nulla, non venga infossato e ricoperto dal peggiore materiale di risulta che i partiti diventatati potentati, producono a dismisura: servilismo, compiacenza, ossequio, sottomissione, lecchinismo. Le ricordiamo, infatti, con
l’implicita speranza che, se non le stesse, altre teste possano riemergere ed avere diversa fortuna. A chiedere che si facesse spazio ai giovani per realizzare il rinnovamento dei quadri politici e amministrativi sono stati Aldo Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo, Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina Cri-
stinzio e Mario Cifelli dell’Italia dei Valori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Cesario del Partito dei Comunisti italiani; Antonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e Alessandra Fiorella di Sinistra Ecologia e Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Francesca Di Cristofaro e Antonio
Tomassone del Partito Democratico. Giovani di ottima caratura intellettuale e professionale oltre che decisamente volitivi e impegnati in questa loro rincorsa al cambio generazionale in politica. Abbiano passato in rassegna i partiti di appartenenza sperando di trovarli collocati nei gangli vitali oppure investiti di responsabilità amministrative e/o di funzioni che alludano o preludano al rinnovamento. Insomma, visti e considerati una risorsa, un patrimonio ideale, un investimento. Tentativo, il nostro, che non ha dato risultato. Quei nomi che per un giorno hanno rappresentato una piacevole novità, una speranza, una promessa, non sono inseriti in nessun quadro politico, non hanno alcun incarico riconoscibile, né alcuna investitura di responsabilità. Niente di niente. Sono stati una cometa, e chi tra loro ha avuto un qualche effimero riconoscimento
La noia dell’edonismo ad oltranza di sergio genovese Comincio dal mio mondo così prevengo i misirizzi che non mancano mai. Nella fase finale dell’anno scolastico c’è una gara tra tutte le scuole per presentare una serie di eventi spesso utili solo per dare luccichio alla sete di protagonismo che affiora soprattutto quando i vari rappresentanti impattano con un microfono o una telecamera sempre a disposizione se accompagnati dal suono delle monete. Le allocuzioni sono talmente banali e ripetute a memoria, al punto di rendere incomprensibile persino la contestualizzazione. L’altro giorno ho sentito un docente ( forzatamente presentabile) che per il terzo anno ripeteva ( balbettando) le stesse parole degli anni precedenti, nella illusione di essere nella primogenitura delle cose che raccontava. Ma la voglia di mettersi spudoratamente in mostra non ha limiti su tutti i versanti. Le forze dell’ordine, i magistrati, i rappresentanti della Chiesa, i vari Presidenti di enti, associazioni, congreghe e via dicendo non
conoscono soste per convocare conferenze stampa a volte inutili proprio perché non annunciano niente di interessante se non l’appagamento del proprio ego. Ai capi e ai sottocapi dei vari corpi militari che chiamano a raccolta i giornalisti pure quando arrestano un topo d’auto, mi piacerebbe chiedere perché non fanno la stessa cosa per i tanti, tantissimi delitti che restano irrisolti.
Purtroppo quello dell’edonismo è un male endemico. Pensate a quell’infermiere affetto da Ebola che guarito, con tutto l’Ospedale schierato alle sue spalle, ha voluto mostrare il suo volto. Pensate come sia risultata stridente questa iconografia con le leggi che il garante della privacy ha imposto agli Stati che si definiscono civili e democratici. Anche lo sport fa la sua parte e il calcio come al solito primeggia. Ora la parola d’ordine per fare spettacolo è piangere! Piange chi vince e piange chi perde. Pensate una volta i Maestri ( veri) insegnavano ai ragazzi che occorreva dignità anche a reprimere le lacrime. Se proprio non si poteva arrestare quel cedimento, tutto doveva succedere lontano dagli occhi degli altri. Ora invece si va alla ricerca delle telecamere. Altri tempi pure per i giornalisti che raccontavano i fatti per il piacere di raccontarli agli altri. Oggi siamo invasi da editoriali innanzitutto autoreferenziali con denuncie non oggettive ma condizionate da interessi personali e da guerriglie che proliferano nei retroscena di retro pensieri opachi e decisamente noiosi.
(Tomassone?), ha dovuto immediatamente disilludersi. Portatori di idealità, ciascuno di essi ha dovuto rendersi conto del potere oligarchico e leaderistico che “dispone senza confrontarsi e che demolisce senza proporre”. Nel momento in cui hanno gettato la pietra nello stagno politico, avevamo creduto che quell’azione avrebbe generato una imprescindibile esigenza di partecipazione fondata sulla passione politica e non sul servilismo coatto. Niente di più sbagliato. I partiti sono governati e gestiti da vecchie cariatidi e da nuovi apprendisti stregoni. Sono una parodia di se stessi, una rappresentazione di avanspettacolo, un palcoscenico di spregiudicati arrivisti e affaristi. Quei giovani dell’Italia dei valori, del Partito dei comunisti italiani, di Sinistra ecologia e libertà e del Partito democratico: chi li ha visti? Dardo
Errata corrige Con riferimento all’articolo pubblicato nell’edizione di ieri 10 giugno a pagina 4 titolato “Riconoscimento per il Molise…mah!” si fa presente che per un mero errore tecnico è stata inserita a completamento dello scritto una fotografia che non ha alcuna attinenza con le considerazioni esternate nell’articolo. Pertanto, nel chiedere scusa per l’incidente di percorso si ribadisce che non c’è stata nessuna volontà lesiva da parte sia dell’editore che dei giornalisti nei confronti di chi, ribadiamo per errore tecnico d’impaginazione, è riportato nei fotogrammi stampati sul giornale. Fotografia che invece si riferisce a un’iniziativa, cui va il nostro plauso, svoltasi recentemente a Bologna che ha visto in seno allo SMAU 2015 la Regione Molise e in particolare l’area Terza al cui vertice è la dott.ssa Alberta De Lisio salire sul gradino più alto del podio per il progetto “REGIONE MOLISE Sa.l.Sa. – Salviamo la Salute con l’App Regione Molise”. Il tutto in considerazione che per la natura che caratterizza la ventesima regione d’Italia a sollecitare l’iniziativa del tutto meritoria, tant’è che si è dimostrata vincente, punto di aggancio e di conseguenza di azione sono gli inverni rigidi ed estati calde da considerarsi un pericolo per anziani, disabili e persone sottoposte a cure sanitarie costanti, soprattutto se risiedono in zone isolate e territori impervi. In questo contesto è nato “Sa.l.Sa”. un’applicazione mobile che permette la geolocalizzazione e il contatto immediato di tutti coloro che necessitano di cure cliniche a domicilio. Tramite l’app Sa.l.Sa., ogni amministrazione comunale, guardia medica o personale sanitario, potrà sapere esattamente chi, dove, quando e di cosa potrebbe aver bisogno un paziente in situazione di isolamento e in casi di calamità/emergenza.
TAaglio lto
5 12 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Migranti in arrivo a Campomarino Lido, Petraroia si schiera con le amministrazioni locali che protestano
Contr’ordine compagni! Da sostenitore dell’accoglienza dei migranti “senza se e senza ma”, a cauto e circospetto amministratore che tende a ponderare la situazione e a valutare l’opportunità o meno di sistemare i migranti in arrivo in ogni luogo. Più o meno come la pensa Maroni Prosa decisamente curiale quella adottata dal vice presidente della Regione Molise Michele Petraroia chiamato in causa direttamente dal presidente della Provincia di Campobasso De Matteis e da alcuni amministratori locali preoccupati delle scelte e delle decisioni relative alle convenzioni stipulate e da stipulare con le strutture di accoglienza dei profughi e dei clandestini che sbarcando sulle coste siciliane e calabresi vengono distribuiti sul suolo nazionale. Il Molise, come nella sua migliore tradizione di popolo forte e gentile, ha aperto le porte all’accoglienza. Il cantore di tanta magnifica solidarietà espressa ad ogni assegnazione di migranti è stato soprattutto Petraroia cui, giustamente, il presidente De Matteis s’è rivolto per avere un giudizio e un parere su ciò che si va profilando, ovvero l’arrivo di altre miglia di africani da accogliere, assistere e sistemare al di fuori di ogni valutazione di opportunità. Quale è apparsa la scelta di
Campomarino lido nel pieno della stagione turistica. Messo di fronte alle proprie responsabilità di titolare delle politiche sociali, Petraroia, come abbiamo detto, è ricorso alla sua specialità dialettica e camaleontica: trovarsi sempre dalla parte dei più forti e sempre in piedi. Ma nella sostanza, in questa occasione, come nelle altre in cui ha usato la stesa tat-
I depuratori di Campobasso sono stati realizzati dalla ditta Dondi, impresa del Nord, circa 30 anni fa. D’allora non li ha più lasciati, incaricata di gestirli, quindi di manutenerli e, quindi ancora, di migliorarli tecnicamente. Un primato temporale ed anche la magicità delle formule amministrative applicate. Nonostante questa trentennale dedizione, i depuratori di Campobasso sono una spina nel fianco dell’amministrazione: non depurano come dovrebbero. Forse l’Arpa avrebbe qualcosa da dire in proposito, ma l’Arpa non parla, acconsente. In pieno terzo millennio la depurazione delle acque luride nel capoluogo regionale è di natura chimica e non biologica. Adeguamento mancato. Come pare non siano adeguatamente soddisfatte le pendenze economiche dei lavoratori che si occupano dei depuratori. Spesso, nei contratti dei servizi esternalizzati, la garanzia retributiva è un elemento determinante per tenere in vita o per recidere il rapporto. Probabilmente, nel contratto del Comune con la Dondi, questo elemento fa difetto se, come succede, gli operatori protestano, gli impianti non filtrano come dovrebbero, ma la ditta e l’amministrazione vicendevolmente fanno finta
tica, si contraddice apertamente. Cioè, da sostenitore dell’accoglienza dei migranti “senza se e senza ma” (basta rileggere i comunicati a sua firma), a cauto e circospetto amministratore che tende a ponderare la situazione e a valutare l’opportunità o meno di sistemare i migranti in arrivo, “in ogni luogo”. In questo caso, a Campomarino lido, in piena sta-
gione turistica. Eccolo, quindi, rivolgersi al prefetto di Campobasso, al ministero dell’Interno, al presidente della Provincia e agli amministratori locali che hanno sollevato eccezioni, in questi termini: “In riferimento ai problemi rappresentati dal presidente della Provincia di Campobasso e da altri amministratori locali, si sollecita ogni utile valutazione in considerazione delle condivisibili argomentazioni che evidenziano l’inopportunità di ospitare a Campomarino Lido gli immigrati in coincidenza con la stagione estiva. La Regione Molise ha accolto il maggior numero di profughi in rapporto alla propria popolazione ed è pronta a continuare a fare la propria parte con senso di responsabilità istituzionale, a differenza di altre regioni italiane, ma ciò non può tradursi in scelte non condivise con le comunità locali. Inoltre, permane la necessità di attivare con somma urgenza controlli ispettivi sulle strutture di accoglienza che hanno
sottoscritto le convenzioni con le prefetture di Campobasso e di Isernia, per accertare la stretta osservanza degli obblighi previsti e procedere, in caso di violazioni, a rescindere i contratti sottoscritti, così come resta di stretta attualità l’indicazione di individuare strutture di piccole dimensioni distribuite sul territorio onde attutire l’impatto sociale, ed evitare la concentrazione di nuclei eccessivamente numerosi di immigrati in complessi residenziali”. Prosa curiale, abbiamo detto, e ribadiamo. Ma la sostanza è chiara. La Regione Molise ha accolto il maggior numero di profughi in rapporto alla propria popolazione ed è pronta a continuare a fare la propria parte con senso di responsabilità istituzionale, a differenza di altre regioni italiane, ma ciò non può tradursi in scelte non condivise con le comunità locali. Più o meno come la pensa Maroni. Dardo
I depuratori e la depurazione, una spina nel fianco del Comune di niente. Deve essere un rapporto davvero speciale il loro, con molte sfumature, pochi punti fermi e, purtroppo, qualche inconveniente di gestione. Ce ne occupiamo perché la depurazione è importante sotto l’aspetto igienico e siccome, tra l’altro, è un costo considerevole per il cittadino utente, è giusto pretendere che avvenga secondo le regole. La riottosità dell’amministrazione di Palazzo san Giorgio a prendere di petto la faccenda apre la porta a più di un sospetto sulla capacità e possibilità di farsi valere. Non vorremmo che le carte, i progetti, le concessioni, le autorizzazioni mettano la Dondi su un piedistallo, al riparo da fastidi e condizionamenti. Sarà, ma il problema è aperto, le preoccupazioni amministrative sono evidenti e, peraltro, dichiarate. Al cittadino interessa che la depurazione sia efficiente, gli operatori salvaguardati nello stipendio e il rapporto contrattuale trasparente. Ciò per quanto attiene la depurazione delle acque luride e i depuratori. Ma è l’insieme dei servizi dati all’esterno (luce, gas, raccolta dei rifiuti, manutenzione del verde pubblico, parcheggi a pagamento,
servizio cimiteriale, il trasporto urbano) che avrebbe bisogno di una messa a punto, di una verifica, di un’analisi costi - benefici. Non risulta che l’amministrazione abbia instaurato un ufficio, un gruppo di lavoro, una task-force che si dedichi a controllare se i contratti di concessione vengono rispettati, e i diritti e la soddisfazione dell’utenza garantiti. Parlando di illuminazione, Campobasso nei mesi autunnali e invernali in particolare, ha
un aspetto cimiteriale. Una controllata alla intensità della luce, e relativa constatazione, non guasterebbe. Il gas è capitolo a sé: convenzione ampiamente scaduta, prorogata, e lontana, anche per l’accavallamento di norme e di disposizioni governative, dall’essere affrontata. Ma è un servizio cardine, sul quale sono lustri e lustri ch’è calato il silenzio. Tutto va bene signora la Marchesa? Non si può essere, oggettivamente, di questo avviso, anche perché la metanizzazione sul territorio ha diversi vuoti che andrebbero colmati e non avviene. Ciò che vale per luce e gas, vale per i trasporti e per i parcheggi (le colonnine non sono state cambiate tutte, le strisce blu non vengono regolarmente rinfrescate), per i servizi cimiteriali, per la raccolta dei rifiuti e per il verde pubblico. Che andrebbero tenuti costantemente sotto controllo e non già lasciati alla più totale e sconsiderata libertà. Controlli. Sì. Ma valgono per le amministrazioni che non concedono, e non si concedono, pacche sulle spalle. Dardo
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
6
Campobasso
12 giugno 2015
“E le tessere per gli invalidi?” Il segretario del Psi di Campobasso, D’Ilio, critica l’operato del Comune disabili costretti, per mancanza di biglietto e con tessera vidimata, a scendere dai bus. Ci chiediamo come possa un’amministrazione di centrosinistra, sia a livello regionale che cittadino, non essere sensibile ai problemi che investono le fascie deboli della società. Sono sempre loro a pagare le conseguenze di diatribe burocratiche inutili. Ora BASTA! chiediamo una volta per tutte al Sindaco, all’assessore delle politiche sociali del Comune
CAMPOBASSO. “E’ ancora irrisolto il problema delle tessere bianche ed azzurre rilasciate dalla Regione e dal Comune di Campobasso a cittadini invalidi al 100% ed anziani, per usufruire gratuitamente degli autobus cittadini”. Lo sostiene il segretario del Psi di Campobasso, Fabio D’Ilio. “La SEAC, municipalizzata del Comune di Campobasso, ha esposto l’ennesimo cartello con il quale ritiene carta straccia i documenti rilasciati dallo Stato. VERGOGNATEVI!!! Anziani e
e ai vertici della Regione Molise d’intervenire con estrema urgenza per la rapida risoluzione del problema. Dopo le mannaie su sanità e lavoro, ci si accanisce contro disabili e anziani in difficoltà. Ritengo che la collaborazione politica con questo centro sinistra sia da rimettere in discussione e attivero’ tutti i canali interni al partito per dichiarare lo stato d’agitazione nei confronti di un centro sinistra più che mai lontano dalle sue origini e dai suoi valori fondanti”.
Sabato 20 giugno una notte in BlioMediaTeca con “Letti di Notte” Sabato 20 giugno 2015 ritorna in tutta Italia “Letti di notte”, la notte bianca del libro e dei lettori e non è una notte qualunque. È una notte magica dove tutto può accadere intorno ai libri, una festa della lettura diffusa e simultanea lungo tutto lo stivale. Anche quest’anno migliaia di persone accenderanno la notte di inizio estate nelle librerie e nelle biblioteche, nelle piazze e nei parchi della loro città. A Campobasso, in BiblioMediaTeca comunale, la struttura re-
sterà aperta fino alle 23.00. Ogni lettore è invitato a raccontare ad altri lettori il libro che ha amato, che non dimenticherà, quello che gli ha lasciato dentro emozioni e riflessioni. Si avrà a disposizione tutto il tempo necessario per farlo, perché sarà una notte senza fretta, da far scorrere al ritmo delle parole e della lettura condivisa, in modo altamente informale, come è d’obbligo in BiblioMediaTeca. “Letti di notte” è realizzato con il sostegno di: Assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso e A.I.B. Associaciazione
CONFRONTO SULLA SALUTE MENTALE
Salute mentale, che fare? La Rete del sistema di salute mentale ha organizzato a Le Cupolette un confronto CAMPOBASSO. La rete della Salute Mentale, composta dalle Associazioni di Familiari, Utenti, Cooperative, cittadini e operatori psichiatrici di tutto il Molise, ha organizzato un confronto sul tema questa mattina alle ore 10 presso la sala convegni dell’Hotel Le Cupolette. In considerazione delle diverse questioni che coinvolgono la Salute Mentale e della riorganizza-
zione che si prospetta per l’intero Sistema Sanitario Regionale, la Rete vuole promuovere un confronto/dibattito sulle maggiori criticità e sui punti di forza, sulle “luci” e sulle “ombre”, al quale sono chiamati a dare il proprio punto di vista e a proporre soluzioni concrete tutti i politici e tutti gli amministratori molisani. Si dibatterà del potenziamento dei Centri di Salute Mentale e dell’as-
sistenza territoriale, del relativo capitolo di finanziamento dedicato, delle modalità per rispettare i parametri imposti dal Comitato LEA, dei progetti di inserimento lavorativo per gli utenti psichiatrici fermi al palo da oltre 6 mesi, del completamento dell’attuazione dei Centri Diurni, del Comitato della Salute Mentale, delle strutture residenziali, e di tanto altro ancora.
Italiana Biblioteche - Sezione Molise Per tutte le info e per prenotare il tuo spazio di racconto durante la serata, si può passare in BibliomediaTeca comunale, in via Alfieri, ogni giorno dal lunedì al sabato durante i consueti orari di apertura: mattina 8.30/13.30; pomeriggio 15.30/19.30, oppure si può telefonare al numero 0874/405610. La serata del 20 giugno sarà anche il momento giusto per festeggiare, con un brindisi e un piccolo aperitivo con tutti gli utenti, il nuovo corso e il nuovo orario più esteso della BiblioMediaTeca, partito già dal 1 giugno.
RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI
Campobasso
7 12 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
La contesa è tra i favorevoli alla chiusura e i contrari
Piazza Prefettura come la Secchia rapita Il consigliere Ambrosio postula una scelta di carattere urbanistico e funzionale che rispetti la destinazione commerciale dell’area in un uno con quella residenziale Piazza Prefettura aperta o chiusa? La diatriba è finita al Tar e il Tribunale amministrativo ha deciso di decidere il 9 luglio prossimo sul ricorso presentato dai commercianti del posto che chiedono la riapertura di quel tratto di strada particolarmente importante anche ai fini della mobilità cittadina, collegando il centro murattiano al centro medievale. Battaglia amministrativa che l’avvocatura comunale (Matteo Iacovelli), dicono abbia qualche problema di logica nel sostenere la
decisione dell’amministrazione Battista di chiudere la Piazza alle macchine e alla sosta. Battaglia seguita con particolare interesse dal consigliere Michele Ambrosio che all’apertura della Piazza (meglio, del tratto di strada che attraversa la Piazza), ha dedicato mozioni e interpellanze, giudicando inopportuna e non motivata la scelta di vietare il transito, così e semplicemente: ossia in assenza di un provvedimento tecnico che in relazione alla chiusura di quello spazio ur-
bano avesse preso in considerazione anche una diversa organizzazione e destinazione dell’area. Ambrosio infatti è oltre la posizione dei commercianti del luogo che reclamano la riapertura come un diritto a vedersi assicurato l’accesso degli utenti alle loro rispettive attività commerciali. Il consigliere postula una scelta di carattere urbanistico e funzionale che rispetti la destinazione commerciale dell’area in un uno con quella residenziale. Chiudere ciò che prima era
stato aperto (sindaco Di Bartolomeo) assume l’aspetto di una ripicca politica. Un atteggiamento, questo, che Ambrosio non condivide, avendo sempre argomentato, illustrato e chiesto che la sua posizione sul caso venisse considerata, discussa e votata. A questa sua ri-
chiesta si sono frapposti (servizievoli) la segreteria generale e il dirigente di riferimento, che il 9 luglio (per come si sono messe le cose al Tar) potrebbero vedersi sconfessati nella loro determinazione a sostegno della chiusura di Piazza Prefettura.
l’apertura mostrata dall’Amministrazione comunale che auspicano la definitiva e concordata soluzione della problematicaentro la data
della prossima camera di consiglio al TAR fissata, dopo la richiesta di rinvio formulata dal Comune, per il 09 luglio 2015.
...E i commercianti pensano alla riapertura Il Comune avrebbe manifestato la disponibilità a rivedere l’ordinanza di chiusura al traffico di Piazza Pepe Ieri erano posti in discussione presso il TAR Molise i ricorsi proposti dalla Farmacia di Toro e da un nutrito gruppo di commercianti avvero l’Ordinanza emessa dal Comune di Campobasso di completa chiusura al traffico di Piazza Pepe. Il Comune di Campobasso anche a seguito delle numerose censure sol-
levate dai ricorrenti assistiti dagli Avv.ti Vincenzo Iacovino, Pierpaolo Passarelli e Vincenzo Fiorini ha dichiarato per mezzo del legale dell’Ente di essere pronto a rivedere l’Ordinanza impugnata prospettando una nuova regolamentazione, in concerto con le parti interessate, che tenga conto
sia dei legittimi interessi dell’attività sanitaria della Farmacia sia degli operatori commerciali della zona sia di tantissimi cittadini che avevano sottoscritto un’apposita petizione per la riapertura della Piazza. Viva soddisfazione viene espressa dal Comitato deicommercianti e dai cittadini interessati per
Nuovo calendario scolastico 2015 – 2016 Il Molise apre i cancelli il 9 settembre di Massimo Dalla Torre Sarà la nostra regione il nove settembre ad aprire i cancelli delle scuole per dare l’avvio al nuovo anno scolastico targato 2015-2016 ultimo invece, il serenissimo Veneto che inizierà il 16, seguito dalla terra dei Latini il Lazio e dalla sicula Trinacria il 15 settembre. Le altre regioni apriranno il 14. Per quanto riguarda lo stop alle lezioni previste in base alle decisioni regionali quasi tutte chiuderanno l’8 giugno del 2016, anche se, sempre noi, unitamente alla terra che ha dato i natali a Giacomo Leopardi, portato sui grandi schermi dal pluripremiato attore molisano Elio Germano le Marche andremo in vacanza il 4 giugno 2016 ossia con quattro giorni di anticipo. Il 9 sarà la volta dei cugini abruzzesi, accomunati alla regione il cui simbolo e’ la mole Antoneliana cioè il Piemonte e la terra di Pirandello, mentre la regina delle Alpi il Trentino Alto Adige concluderà l’anno scolastico il 7. L’ultima regione
in ordine di classifica l’Icnusa nome arcaico della Sardegna, il 14 giugno. Novità anche per le vacanze previste nel corso dell’anno. Quelle natalizie partiranno come sempre il 23 dicembre, tranne che per la Basilicata, le Rossiniane Marche e il lagunare Veneto, dove le scuole chiuderanno il 24, e per la regione governata da Ignazio Crocetta la Sicilia, che invece anticiperà al 22 che durerà per tutti fino al 5 gennaio. Le vacanze pasquali invece avranno inizio dal 24 al 29 marzo, ad eccezione della ieratica/rossa Umbria, dove la pausa sarà prolungata fino al 30. Scuole chiuse pure per il carnevale, dall’8 al 9 febbraio, tranne che per il Gianduioso Piemonte, dove non ci saranno lezioni già dal 6, nel Palladiano Veneto fino al 10, e nella terrea contraddistinta dai quattro mori la Sardegna il cui motto è “deo so sardu” il 9 data giorno in cui cade il martedì grasso che vede in tutta l’isola nata dall’impronta del
piede di Dio, così vuole la leggenda, lo svolgimento di innumerevoli manifestazioni culturali prima fra tutte la Sartiglia oristanese e la danza dei Mamuthones guardati a vista dagli Isshoadores di Mamoiada dalle cui vigne si produce un nettare nero e forte per la gradazione alcolica come le mastrucche di pelli di capra indossate dai processionari con il volto coperto da maschere di legno e una coppola bene calzata in testa, anch’essa scura, che avanzano tra la folla al suono di campanacci cuciti saldamente sulle caratteristiche giubbe. Maschere che sono state ospiti varie volte in Molise per il carnevale di Tufara. Insomma ancora una volta un variegato calendario che sicuramente non farà mancare i mugugni degli insegnanti alle prese con i caldi problemi della scuola ma soprattutto i plausi degli studenti veri e propri destinatari delle decisioni ministerial/regionali.
* ! % " ! ( ' % "%
) ! ' ! "%
('" " * "!
&'
!)
%"! !$( % % !
#" &&" ' & ''"% " %
+ #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%
!' " !) % (!
11
Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
12 giugno 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Brasiello e Frattura, avete distrutto Isernia” I consiglieri comunali di opposizione invadono la città di manifesti ISERNIA. “ANDATEVENE!! DIMETTETEVI!! diamo subito a Isernia una nuova opportunità di rinascita” ... Non poteva essere più esplicita la richiesta di dimissioni che arriva dai consiglieri di opposizione al Comune di Isernia contro il Sindaco della città Luigi Brasiello e il Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura. Nel manifesto che campeggia sulle mura isernine, Frattura e Brasiello diventano caricature di “Pinocchio” per aver mentito ai cittadini in relazione a
temi di interesse generale, che hanno portato allo smantellamento della sanità, ai licenziamenti di massa, alla chiusura della sede dell’università, all’eliminazione del progetto dell’autostrada, alla razionalizzazione di enti pubblici, imposte alle stelle, borgate dimenticate, assenza di finanziamenti regionali. Il fallimento evidente dell’amministrazione regionale e comunale, consumatosi in soli due anni, è racchiuso in queste poche parole emblematiche: “VERGOGNA!!! Frattura e Brasiello hanno distruttto la nostra città!!!”
Furti ed altri reati contro il patrimonio, un arresto Operazione dei Carabinieri con due persone denunciate. Recuperata refurtiva ISERNIA. Ancora un’operazione condotta dai Carabinieri in alcune zone sensibili del territorio della provincia di Isernia, al fine di contrastare fenomeni di criminalità predatoria. Ad Isernia, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso nei confronti di un pregiudicato, Francesco Ferro, 32enne, originario di Bucarest, il quale alcuni mesi fa, dopo un periodo di latitanza verosimilmente trascorsa in Romania, fu catturato a Venafro dai Carabinieri che lo ricercavano da circa un anno, per un furto che il pregiudicato aveva tentato di perpetrare all’interno della villa della contessa Branca, componente della famiglia produttrice del famoso liquore Fernet Branca, in San Casciano Val Pesa, in provincia di Firenze. Successive indagini hanno consentito di accertare altri reati di furto commessi nel
passato dal 32enne, e precisamente il furto di assegni bancari per un importo di circa diecimila euro asportati nella canonica di una chiesa in provincia di Udine e il furto di una somma di denaro contante pari a circa seimila
euro asportata all’interno di un’abitazione privata in provincia di Isernia. Per tali motivi nei suoi confronti veniva emesso un ulteriore provvedimento di custodia in carcere che i Carabinieri hanno notificato al Francesco Ferro, questa mattina presso la Casa Circondariale del capoluogo “pentro”. A Montaquila, i militari della locale Stazione, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, due pregiudicati, un
40enne ed un 30enne, entrambi di Mondragone, in provincia di Caserta, i quali sono stati sorpresi mentre asportavano dall’interno di alcuni cassonetti adibiti alla raccolta di indumenti usati destinati ai centri della Caritas per i bambini e famiglie bisognose, capi di abbigliamento di varia tipologia. La refurtiva è stata immediatamente recuperata e nei confronti dei due è scattato anche il sequestro di un furgone utilizzato per il trasporto della refurtiva e numerosi attrezzi atti allo scasso, quali grimaldelli, chiavi alterate e altri arnesi per forzare le serrature dei cassonetti. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se i due siano coinvolti in altri furti commessi nel passato tra la provincia di Isernia e Comuni insistenti nella limitrofa provincia di Caserta, quali Capriati a Volturno, Ciorlano, Gallo Matese, Letino, San Pietro Infine e Presenzano.
“Autovelox, condannata la Prefettura” Per una multa dovuta all’impianto di Macchia d’Isernia la decisione del giudice di Pace ISERNIA. Nella giornata di oggi ci è giunta la notifica della sentenza del Giudice di pace di Isernia, Avvocato Sorrentino, in relazione ad un ricorso presentato dal nostro Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise per tutelare un automobilista di Vasto. Il signor Di Martino Nicola, riceve dal Comune di Macchia D’Isernia un verbale n.1609/14/AV, per una contravvenzione emesso dal famigerato autovelox sulla strada statale SS85, dove è posizionato un autovelox fisso, la vettura era un Alfa Romeo targata DW 213 EY. La sanzione prevista nel verbale è relativo alla violazione di cui all’art.142 comma 9 del Codice della Strada, che comporta una sanzione pecuniaria di euro 540 , la decurtazione di 6 punti
e la sospensione da 1 a 3 mesi della medesima patente. L’ufficio di presidenza ha redatto il ricorso al Prefetto di Isernia, che contrariamente a quanto previsto ha non ammesso lo stesso ricorso raddoppiando la sanzione pecuniaria nei confronti del sig. Di Martino pari alla somma di euro 1.071,66. A questo punto sia ricorsi al Giudice di Pace di Isernia che non solo ha ammesso il ricorso e quindi depenalizzato tutto il verbale, ma con nostra grande soddisfazione ha condannato la Prefettura di Isernia a pagare € 200,00 come spese al nostro assistito. Siamo molto soddisfatti di questa sentenza, e cogliamo l’occasione per ringraziare il CSA-Fiadel con Feliciantonio Di Schiavi che stà collaborando a questi ricorsi.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
12
Termoli
12 giugno 2015
Via Egadi, la nuova rotatoria A sponsorizzarla la società Larivera Immobiliare così come da bando di gara TERMOLI. L’avevamo annunciata alla fine del novembre scorso, dopo l’approvazione del progetto in giunta, ora sono partiti da qualche giorno i lavori per la realizzazione della nuova rotatoria a Termoli, non compresa tra le 21 del vecchio piano portato avanti prima dall’amministrazione Greco e quindi Di Brino, dopo l’abbozzo della giunta Di Giandomenico. Con nota protocollo n. 35992 del 25.09.2014 la società Larivera Immobiliare SpA con sede in Campobasso aveva fatto formale richiesta di autorizzazione alla realizzazione, a cura e spese proprie, di una rotatoria all’incrocio tra Via Egadi e Viale Padre Pio in quanto proprietaria di diverse attività commerciali presenti in zona. L’azienda trasmise il progetto realizzato dall’architetto Umberto Gam-
mieri. Secondo i proponenti, che detengono la proprietà delle mura del polo commerciale che ospita attualmente sia Trony che Happycasa, la siste-
mazione rotatoria della stessa intersezione comporterà l’eliminazione dei punti di conflitto, facilitazione delle svolte e riduzione dei tempi di attesa, possibilità di inversione di
marcia con conseguente miglioramento generale del livello di sicurezza; l’efficace connessione tra territorio urbano ed extraurbano (vedi Quartiere Santa Maria degli
Angeli e Zona Commerciale e Artigianale); il numero elevato di attività commerciali della zona; la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e il miglioramento dell’aspetto dei luoghi in conseguenza alla sistemazione a verde; La ditta realizzerà le opere complementari ed accessorie quali la fornitura ed installazione dei corpi illuminanti, sistemazione del verde, realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. La giunta Sbrocca ha accolto questo progetto e ha stabilito che la società Larivera Immobiliare SpA provvederà alla manutenzione della rotatoria per il periodo di anni 10 (dieci), con possibilità di posizionamento di cartellonistica pubblicitaria così come previsto nel bando di gara “adotta una rotatoria.
Furto sventato su un camion Pronto intervento dei Carabinieri di Campomarino su di un’area attrezzata sulla Statale 16 CAMPOMARINO. I Carabinieri della Stazione di Campomarino stanno attuando negli ultimi giorni un dispositivo di servizio che cerca di coprire nel migliore dei modi l’esteso territorio tra Campomarino la frazione lido e Portocannone. I servizi,che unitamente al Nucleo Operativo e Radiomobile di Termoli coprono l’arco delle 24 ore, servono a cercare di fornire un’adeguata risposta alle necessità dei cittadini, con le numerosissime richieste che pervengono tramite linea 112, la
linea di emergenza dell’Arma dei Carabinieri, oltre a cercare di creare un possibile deterrente a malintenzionati che si aggirano sul territorio. Proprio durante uno dei servizi perlustrativi notturni i militari sono riusciti a sventare un tentativo di furto su un camion, proveniente dal nord Italia, in sosta su un’area attrezzata sulla SS. 16 I militari riuscivano infatti a individuare 4 persone intente a
manomettere il rimorchio di un autoarticolato. I malfattori resisi conto dell’arrivo della pattuglia si sono dati a precipitosa fuga tra la fitta vegetazione ed i canneti che costeggiano l’asse ferroviario. Gli stessi si sono dileguati ma il tentativo di furto è stato sventato. Le ricerche sono proseguite nell’arco di tutta la notte con l’impiego di ulteriori equipaggi.
Il valore della cristianità con i giovani polacchi Una trentina di ragazzi di Chorzow a Termoli per raccontare la bellezza della fede TERMOLI. Giungono da Chorzow, piccola città della Polonia gemellata con il comune di Termoli, e in questi giorni sono in giro per la città a raccontare la bellezza dell’essere cristiani attraverso i canti e i balli tradizionali della loro realtà. Una trentina in tutto, questi ragazzi e ragazze che alloggiano presso le strutture della chiesa di San Pietro Apostolo, hanno voluto cogliere l’occasione per allietare i tanti a passeggio per la strada principale cittadina, con canti e balli nella speranza che, soprattutto i giovani, possano cogliere l’invito alla conversione e soprattutto alla partecipazione alla futura Giornata Mondiale della Gioventù che avrà a svolgersi l’estate prossima a Cracovia e vedrà i giovani di tutto il mondo incontrare papa Francesco sul tema “Beati i misericordiosi perchè troveranno miserciordia” (Matteo 5,7) Alla fine dello scorso anno, già il consiglio comunale di Termoli deliberò il gemellaggio tra la città costiera e Chorzow e a breve partiranno tutte le iniziative di avvicinamento all’evento non solo con percorsi di formazione (a cura della pastorale giovani diocesana) m a anche con l’accoglienza e lo scambio culturale proprio con i giovani della Polonia che faranno tappa a Termoli nelle prossime settimane.
13
Termoli
12 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Il voto alla Fiat, cartina di tornasole” Il commento è dellA segreteria dei metalmeccanici della Cgil dopo la consultazione elettorale TERMOLI. Un voto che sarebbe la cartina al tornasole del “malumore e malcontento” che si cela all’interno dello stabilimento Fca di Termoli e di quanto “abbiamo intenzione di lavorare per migliorare le situazioni problematiche”. Cinquecentotrentasette i voti che la Fiom ha ottenuto nel corso delle ultime elezioni delle Rls dello stabilimento e che sono state commentate nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Cgil di Campobasso. Un risultato che il segretario regionale Giuseppe Tarantino ha definito straordinario soprattutto alla luce del fatto che dal 2010, anno in cui gli iscritti della Fiom erano 300, il numero è sceso a 19 iscritti come conseguenza della mancata sottoscrizione del contratto nazionale con l’azienda. Iscritti che adesso sono risaliti a una trentina per un’elezione che rappresenta un risultato “non solo sindacale ma anche politico sia per quello che riguarda le politiche che si stanno mettendo in atto a livello regionale sia per quelle che sta attuando
il Governo nazionale sulla base delle linee dettate da Marchionne”. E sul tasto investimenti Tarantino ha chiesto ancora una volta un tavolo sindacale teso a
gettare luce su quello che sarà il futuro non solo dei dipendenti Fiat ma anche dell’indotto, in particolare per un’azienda di Pozzilli che produce collettori e che al momento va avanti
con il contratto di solidarietà, considerando che a Termoli, a breve, si dovrebbe avviare anche la produzione di due nuovi motori da 2000 e 3000 di cilindrata a benzina. “Abbiamo chiesto sia ai vertici della Fiat che allo stesso Frattura per avere delucidazioni rispetto agli investimenti – ha affermato ancora Tarantino – ovviamente siamo felici delle produzioni che vorranno essere portate in Molise ma vorremmo averne conoscenza tramite un tavolo sindacale”. Innovazione che dovrà riguardare necessariamente le linee produttive che sono ferme dal 1972. Per Stefania Fantauzzi, prima degli eletti come Rls, “il datore di lavoro non può decidere in maniera unilaterale come farci lavorare. D’altronde non ha senso farci lavorare il sabato e la domenica e poi porci in cassa integrazione. Significa essere più ricchi un giorno e decisamente più poveri nei giorni successivi. C’è bisogno di una gestione degli investimenti affinché questi portino effettivamente dei posti di lavoro”.
Le dimissioni di Giuliana Ferrara pongono una riflessione di Vincenzo Cordisco* Da tempo,con Giuliana Ferrara, si parlava delle sue dimissioni da segretaria della Federazione del Basso Molise del PD; solo per una questione legata alle elezioni comunali e agli impegni personali è stata rimandata la sua ufficialità. Ho provato,invano, a convincerla a ripensarci ed a continuare insieme quel progetto che ci ha visti vittoriosi al Congresso di Federazione, vinto su una base molto semplice quella di stare tra la gente ed in mezzo ad essa, senza pensare a rendite di posizione, con lealtà, passione e coerenza politica, sentimenti che ci accomunano ancora oggi. Questo percorso, però, ad un certo punto è diventato tortuoso e difficilee lei, da persona coerente con le sue idee e la sua persona, mi ha fatto capire che il PD non è più casa
sua. Non entro nel merito delle motivazioni che l’hanno portata a prendere questa decisione non facile, ma una considerazione la vorrei fare, sia quale Presidente di Federazione che militante del PD: troppi sono stati gli egoismi, le ambizioni personali a rivestire ruoli di responsabilità all’interno del partito (che, di fatto, sono medaglie di carta e qualcuno fa finta di non accorgersene) e poche sono state le azioni rivolte “a metterci la faccia” ed a lottare per un ideale, per una voglia di cambiare le cose. In qualità di Presidente della Federazione del Basso Molise faccio i miei migliori auguri a Giuliana, per un suo nuovo impegno politico, qualunque esso sarà. Per noi le sue di-
missioni e il suo allontanamento dal Partito Democratico sono una perdita, persona culturalmente e politicamente a posto, a differenza di chi ha tradito il progetto comune e dimenticato la sua provenienza per una nomina. Al più presto convocherò l’Assemblea per eleggere chi succederà a Giuliana, augurandomi che in quella occasione si possa riportare l’asticella al punto di partenza, mettendo tra i primi punti dell’agenda oltre che la dovuta unità e confronto, anche – e soprattutto - la voglia di mettersi in gioco per la tutela del basso Molise su temi importanti e scottanti dato che, di fatto, è parte trainante di tutta la nostra Regione. * Presidente federazione Pd Basso Molise
Linea Adsl, a Difesa Grande a singhiozzo Mentre si discute in tutta Italia delle grandi reti a Termoli si viaggia con la lumaca TERMOLI. Una testimonianza personale, stavolta, alla base di un articolo che vuole denunciare ritardi, mistero e degrado del digitale nel nostro Paese. Un caso di specie che configura nel quartiere di Difesa Grande, dove quasi tutte le compagnie telefoniche si appoggiano alla cabina di Pantano Basso della Telecom e dove una utenza della Vodafone versa in un deteriora-
mento assurdo da almeno due anni. Con onestà intellettuale, almeno questo va riconosciuto, la Vodafone stessa ha abbassato il canone dell’utenza domestica, riconoscendo i propri limiti di connettività, ma il punto è proprio questo: come si fa nel 2015 a sostenere una posizione passiva simile? Si discute di 4g per le reti mobili e spesso e volentieri le telefonate degli operatori più di-
sparati vanno in crash e i segnali di ricezione stazionano da 1 a 3 tacche, sognando le 5 ormai un miraggio irraggiungibile. Parimenti si fa un gran parlare della fibra ottica, ma non si riesce a garantire un misero adsl. Non vorremmo che puntando tutto sulle reti di nuova generazione si rottamassero e lasciassero al loro destino le connessioni tradizionali, un paradosso vero e proprio che
denota i limiti di un Paese dove le infrastrutture, materiali e immateriali, segnano il passo. Chiamiamola maledizione dell’ultimo miglio, sì perché l’utente in questione, che ora sta valutando di tornare all’ovile Telecom, se ne era andato altrove per gli stessi disservizi. Un circolo vizioso, come il Gioco dell’oca…
15
Opinioni di Vincenzo Cordisco Forte in questi giorni il tema dell’immigrazione ed il continuo arrivo sulle coste italiane di immigrati. Davanti alle dichiarazioni fatte dai Governatori di Lombardia, Veneto e Liguria sulla mancata disponibilità da parte di queste regioni ad accogliere questi “clandestini”, non possiamo, visti i dati resi pubblici dal Ministero dell’Interno, non intervenire. Come capogruppo del Partito Democratico – Cambia Campomarino, ho intrapreso, in merito alla vicenda, un percorso inteso a tutelare il territorio socio-economico del nostro comune, per prevenire e meglio organizzare la sicurezza, l’incolumità delle persone e delle cose, chiaramente nel rispetto dei temi dell’accoglienza e non del rifiuto a prescindere. Questo mi ha portato a confrontarmi con i cittadini del paese, in un incontro pubblico presso la sala consiliare – prima - e con S.E. il Prefetto - poi - al quale avevamo chiesto un incontro per meglio capire la problematica. Oggi, con la pubblicazione dei dati riferiti agli arrivi e al numero dei rifugiati accolti in tutte le strutture regionali, si conferma quanto da me già esplicitato nei due incontri. La circolare del Ministero, menzionata nel bando di gara pubblicato dalla Prefettura, metteva a suo tempo in luce l’alto
12 giugno 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Migranti sì, ma tuteliamo anche il nostro territorio
numero di rifugiati presenti nella nostra regione, rispetto ad altre, tant’è che vi era già una differenza in sovrannumero di 389 unità. Ora il dato è ancora più incisivo e, raffrontando il numero di rifugiati e la popolazione, il Moliseè la prima regione in termini numericiper l’accoglienza data.
Ovviamente sarebbe necessaria ed opportuna una maggiore ed equa distribuzione di immigrati tra tutte le Regioni, tenendo presente il numero di abitanti e la ricchezza della Regione. Diversamente, si continua a “colpire” sempre le regioni del sud ed il Molise in particolare. Nel prossimo futuro non ci sono dati certi sugli arrivi e sulla loro distribuzione, ma proprio per questo bisogna affrontare il problema in un modo più approfondito, anche al fine di evitare tutto quel marciume che stiamo scoprendo ogni giorno, consentendo a pochi di arricchirsi sulle spalle di questa povera gente in fuga verso paesi liberi per una vita migliore. Ecco perché è necessario rivedere l’architrave degli arrivi e, soprattutto, della gestione degli immigrati. Il tema dell’accoglienza è si un tema
emergenziale, ma deve rispettare anche chi accoglie. Per il progetto SPRAR, solo 18 sono stati i comuni della provincia di Campobasso che hanno dato disponibilità all’accoglienza; peggiore è il dato per i comuni che dovevano accogliere gli immigrati nella seconda emergenza ed ancora peggio il dato legato al bando pubblicato qualche mese fa dalla Prefettura di Campobasso: hanno risposto solo 11 attività private, di cui 2 a Campomarino. Ed allora, rivolgendomi al Presidente Frattura, sarebbe il caso di coinvolgere tutti i comuni molisani, con la gestione degli immigrati ad associazioni no profit, nazionali. In questo modo il peso da”sopportare” per i cittadini e per gli immigranti stessi sarebbe ridotto e l’integrazione avrebbe una marcia in più ed in questo modo si potrebbe fare di più. Provocatoriamente, visto che siamo già in testa alla classifica delle regioni più ospitanti, si potrebbe chiedere al Governo Renziun azzeramento del debito sanitario, proprio in cambio di tanta pacifica e serena ospitalità!
Il progetto molisano è stato redatto da Roberto Colella e Davide Vitiello Secondo importante riconoscimento di rilievo nazionale per il progetto culturale “Borghi della Lettura”, ideato da Roberto Colella e Davide Vitiello. Dopo il settimanale “Il Venerdì di Repubblica”, anche “L’Espresso”, storica rivista di politica, cultura e economia, dedica oggi un breve articolo dal titolo “Molise, Benvenuti scrittori”, per celebrare l’iniziativa della vendita delle case a 1€ agli scrittori nel piccolo Comune di Pizzone, in provincia di Isernia. L’idea innovativa, finora unicum in Italia, è nata proprio nell’ambito del progetto Borghi della Lettura, il network che in pochi mesi ha già unito sette comuni molisani e non: si tratta di Scontrone, Baranello, Casacalenda, Guardialfiera, Cerro al Volturno, Pizzone.Si chiama ‘Borghi della Lettura’ il nuovo progetto ideato dal Centro Studi Storici ‘Fusco’, diretto dai giovani giornalisti Roberto Colella e Davide Vitiello, che si avvale del prezioso contributo di Francesca Carnevale, presidente dell’Aib Molise (Associazione Italiana Bibliotecari), e del professor Rocco Cirino, presidente regionale Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.
Successo per i Borghi della Lettura
Il progetto, che a livello regionale ha già riscontrato l’adesione del Comune di Casacalenda del sindaco Michele Giambarba, punta a creare un marchio di qualità con l’obiettivo di costruire un’offerta di turismo tematico mettendo in evidenza le peculiarità locali in cui ambiente e cultura presentano
caratteri di estremo interesse, a cominciare proprio dalle biblioteche storiche dei Comuni di Casacalenda, Larino, Campobasso, Isernia, Venafro e Agnone. Ma il respiro del progetto Borghi della Lettura è più ampio e mira a coinvolgere realtà extraregionali. Infatti l’idea progettuale sarà presentata ufficialmente il prossimo 7 feb-
braio a Scontrone, un piccolo Comune in provincia dell’Aquila, in seguito all’interesse manifestato dal Sindaco del borgo abruzzese Ileana Schipani e dal consigliere con delega alla cultura Erika Iacobucci. All’evento inaugurale parteciperà tra gli altri Enzo Antonio Cicchino, programmista regista della ‘Grande Storia’ in onda su Rai3. “Pianificare uno sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale – sostiene a riguardo Roberto Colella – significa combattere il degrado sociale innescando un indotto economico virtuoso, con l’obiettivo di creare un ritorno d’immagine positivo”. Quattro le finalità del progetto: la tutela del patrimonio finalizzato alla sua conoscenza, il soddisfacimento diretto dei bisogni della popolazione locale con primario interesse alla crescita culturale, la creazione di flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione del patrimonio e l’attivazione, in risposta, di processi produttivi nel territorio.
Hotel “Le Cupolette�
Riparte la stagione estiva Sabato 13 giugno 2015 riapre la piscina
C.da Santa Maria delle Macchie, sn - 86019 Vinchiaturo (CB) Italy Info: +39 0874 340043 Fax +39 0874 340038 www.lecupolette.com - lecupolette@gmail.com