Sanita' a pezzi

Page 1

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 249 - gioVedi’ 4 diceMbre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Micone. All'interno di un'opposizione in Consiglio regionale praticamente ferma o pronta solo a sottolineare le azioni fatte in passato quando alcuni componenti sedevano in Giunta, il consigliere di San Massimo riesce a portare, di tanto in tanto, argomenti validi per la discussione. Non con la necessaria forza polemica ma, almeno, ci prova a tenere in piedi un'opposizione su argomenti e temi che interessano la stragrande maggioranza dei cittadini molisani. Di questi tempi, vista la mancanza di idee, non è poco.

Sanità a pezzi “M è p e ne rat va ica do me , l’o nte sp ch eda ius le o”

L’Oscar del giorno a Salvatore Micone

“Attendiamo di essere pagati per le forniture da 900 giorni”

Il Tapiro del giorno a Marinella D’Innocenzo

o m e r t s o l l a i r o t i n r o f , i l g a t u s i l g Ta i z i v r e s o n e m e malati con Servizio a pagina 3 Il Tapiro del giorno lo diamo a Marinella D'Innocenzo. La situazione della sanità molisana è a pezzi proprio mentre la nuova dirigente regionale, anch'essa proveniente da fuori regione, ha preso posto nella struttura assessorile. Fino a questo momento, però, pur dinanzi alle proteste dei fornitori sanitari, ai tagli continui nelle strutture, alle rimostranze dei cittadini non è stato possibile raccogliere un suo intervento. Ma non dovrebbe essere compito precipuo far sapere alla gente molisana quali gli intendimenti e le azioni da porre in essere?

Consiglio, ci sarà la riduzione? Il 9 dicembre approda in aula regionale la petizione popolare sui costi della politica CAMPOBASSO. Quella del 9 dicembre del consiglio regionale dovrebbe essere una seduta di assoluta portanza politica. Dovrebbe vedere i molisani, senza distinzione di colore politico, censo e cultura, guardare a Palazzo Moffa con particolare interesse e attenzione. All’ordine del giorno, spinta dalle diffide degli Indignati e astretta dal nuovo Statuto regionale (quello che Frat-

tura s’è tenuto indebitamente per mesi nel cassetto), c’è la proposta di legge di iniziativa popolare concernente la “Riduzione dei costi della politica e le misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della Regione”. Firmata dai seimila molisani. Sarà la volta buona? SERVIZIO A PAGINA 2


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 4 dicembre 2014

Il 9 dicembre all’ordine del giorno del Consiglio regionale la proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione degli emolumenti ai consiglieri

Il giorno della verità

Il rischio però è che l’assemblea, essendo maestra di mistificazione e d’infingimento decida di non decidere e che si nasconda dietro il paravento dell’ipotetica legge nazionale sulal riduzione dei costi della politica Quella del 9 dicembre del consiglio regionale dovrebbe essere una seduta di assoluta portanza politica. Dovrebbe vedere i molisani, senza distinzione di colore politico, censo e cultura, guardare a Palazzo Moffa con particolare interesse e attenzione. All’ordine del giorno, spinta dalle diffide degli Indignati e astretta dal nuovo Statuto regionale (quello che Frattura s’è tenuto indebitamente per mesi nel cassetto), c’è la proposta di legge di iniziativa popolare concernente la “Riduzione dei costi della politica e le misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della Regione”. Firmata dai seimila molisani che non hanno vendute la dignità e la coscienza sociale ai partiti politici, agli interessi di parte, alle convenienze personali, alle promesse di favori e di prebende di cui sono elargitori (faziosi e prevaricatori) gli esercenti il potere nell’aula di Palazzo Moffa e nelle stanze di palazzo Vitale. Seimila molisani che vogliono giustizia sociale ed equità, che di fronte alla crisi economica che ha messo sul lastrico miglia di famiglie, che costringe miglia di cittadini a vivere

sulla soglia della miseria, hanno chiesto e chiedono ai consiglieri regionali se sia giusto ed equo che essi guadagnino cifre sproporzionate, certamente insopportabili se valutate nella loro composizione (indennità di carica, di funzione e rimborso spese esentasse) e nella loro destinazione. Nessuna demagogia, solo buonsenso, moderazione, allineamento al comune sentire con cui si

va sviluppando a diversi livelli istituzionali il dibattito sul contenimento della spesa pubblica, sui costi della politica e sui correttivi da mettere in atto. La proposta di legge degli Indignati è tutto questo, in una sintesi che ha badato con accuratezza a espungere ogni tentazione populista. Giorno importante, quindi, il 9 dicembre, sperando che la proposta venga discussa. Che i

consiglieri regionali riescano a tirarsi fuori dal guscio istituzionale e dagli interessi personali, e si dispongano a ciò che li vuole la costituzione e a ciò che si aspettano coloro che li hanno eletti: legislatori onesti e pensosi curatori della realtà di cui sono espressione. Ridurre i costi della politica, adottare misure di razionalizzazione, di controllo e di trasparenza dell’organizzazione e dei

servizi della Regione sarebbe appunto essere legislatori onesti e pensosi curatori della realtà di cui sono espressione. Il 9 dicembre quindi la prova. Se decideranno di affrontare il problema che riguarda loro direttamente e la collettività molisana, soprattutto quella che tiene accesa la fiammella della giustizia sociale, dell’equità e della trasparenza. Ma anche l’altra, quella che si astiene, che spesso conviene, che mugugna, si lamenta, ma non prende posizione, costantemente a rimorchio. Il rischio però è che decidano di non decidere. Peggio. Che si nascondano dietro il paravento dell’ipotetica legge nazionale sui costi della politica e sul contenimento della spesa pubblica. Insomma, che sfuggano furbescamente e ignominiosamente alle loro responsabilità. Ancora una volta maestri di mistificazione e d’infingimento. Ignari, però, che il limite della sopportazione di chi vede in questo modo di essere della classe politica e dirigenziale molisana una provocazione, è stato ampiamente raggiunto. Dardo

Discarica, clamore in aula All’interrogazione dei grillini replica l’assessore Facciolla CAMPOBASSO. In Consiglio regionale i due rappresentanti del movimento cinque stelle chiedevano alla Giunta “se in base a tutte le normative citate nella interrogazione, la Comunità Montana ^Molise Centrale^, ente in liquidazione, possa stanziare 10 milioni di euro di risorse per un piano di opere pubbliche e 7,5 milioni di euro per il progetto di investimento previsto nella delibera e riguardante l’impianto sito nel comune di Montagano di proprietà della stessa Comunità Montana, quindi unico di proprietà pubblica nel territorio regionale, che consentirà l’aumento della quantità della frazione organica trattata sino a 50mila tonnellate per anno”.Lunghissimo l’intervento di risposta dell’assessore Facciolla che, tra l’altro, in conclusione, per

rispondere ad un interrogativo, ha fatto riferimento ad “una validazione puntuale del piano regionale dei rifiuti. Al quale – ha aggiunto – dobbiamo rimandare per decidere anche dove allocare le nuove discariche. Le nuove discariche, nel senso che se approviamo un nuovo piano regionale di rifiuti e sapendo che la discarica di Montagano al 2018, forse al 2020, avrà esaurito le sue capacità di implementazione, mi sembra evidente che dobbiamo determinare altri spazi per poter costruire una discarica e gestire quella post mortem….Immagino che voi non vogliate continuare a pensare che Montagano debba agire da discarica. Le discariche si esauriscono per ciclo naturale delle stesse e Montagano sta per andare ad esaurimento. Ma noi siamo l’unica regione che

non ha un impianto serio di valorizzazione della frazione umida. Chi ha fatto interventi per valorizzare la frazione umida sono due soggetti privati. I Comuni hanno l’obbligo di conferire nell’ambito territoriale ottimale assegnato, quindi non ci potrebbe essere una trasmigrazione di rifiuto. Non può neanche esserci all’interno della stessa Regione. Chi produce rifiuti a Campobasso deve andare obbligatoriamente a Montagano. Per la frazione organica lo stabilisce la legge….Quindi siccome…noi avevamo 3 discariche, Guglionesi, Montagano e Valerio a Isernia e una solamente di queste era

pubblica, quella della Comunità Montana, al fine di abbattere i costi del conferimento della frazione organica e fare in modo che ci fosse un minimo di concorrenzialità, si è pensato all’investimento da effettuare da parte della Comunità Montana o soggetto che dovesse subentrare nella titolarità della gestione della discarica…L’interesse principale che ha la Regione è consentire per tutti i comuni la raccolta differenziata”.


TAaglio lto

3 4 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“118, finiamola con i tagli” Per il consigliere regionale Salvatore Micone il presidente Frattura deve garantire la continuità di un servizio essenziale e smetterla con decisioni che vanno a limitare le attività CAMPOBASSO. Il Consigliere Micone interviene su un altro tema inerente la sanità regionale, uno dei più importanti per il territorio e per i cittadini, il servizio avente ad oggetto il trasporto per l’emergenza territoriale attraverso il quale spesso tante vite vengono salvate. “Istituito nel 1996, il cd. 118 è un servizio sviluppato su tutto il territorio regionale che in tutti questi anni si è retto anche sul grande lavoro svolto da tante Associazioni di Volontariato convenzionate con l’ASREM”, spiega Micone. “Il lavoro svolto con abnegazione e professionalità da tutti gli operatori del settore dell’emergenza costituisce un fiore all’occhiello della sanità molisana che va salvaguardato e non può diventare oggetto di tagli di uomini e mezzi impiegati sul territorio”. “Nel mese di Febbraio 2014, il Direttore Generale ASREM, sottolinea Micone, adottava apposita deliberazione con la quale veniva disposto il rinnovo delle convenzioni in favore delle Associazioni di Volontariato per il triennio 2014 – 2016”. Nono-

dall’ASREM in via prioritaria con l’utilizzo di mezzi e personale propri e ove questi siano parzialmente non disponibili o del tutto assenti, attraverso il ricorso ad affidamenti a soggetti esterni mediante procedura di evidenza pubblica. La prima domanda che ci si pone è relativa all’importo che il Governo Regionale intende impegnare per garantire il servizio pari ad € 2.731.000,00 a fronte della somma di € 2.100.000,00 attualmente spesa per il servizio medesimo, senza peraltro la garanzia della conferma della figura del soccorritore, attualmente impiegata dalle Associazioni che gestiscono il servizio. stante l’adozione del predetto atto deliberativo ed il lavoro quotidianamente svolto dalle Associazioni interessate, non si è provveduto alla sottoscrizione delle relative convenzioni”, aggiunge Micone.

ancora il pagamento di parte delle spettanze, nonché alla Delibera di Giunta Regionale n. 456 del 1° ottobre 2014, si comprende che il disegno del Governo Regionale veniva già premeditato.

Sembrerebbe una svista o una dimenticanza, ma poi, davanti alle numerose sollecitazioni da parte delle Associazioni, che peraltro aspettano

Con tale atto, infatti, la Giunta Regionale ha inteso disporre che il servizio di trasporto per l’emergenza territoriale debba essere assicurato

CAMPOBASSO. La situazione che vivono tantissime famiglie molisane è diventata, oltre che preoccupante, decisamente insostenibile” – è questo il commento del Vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Monaco riguardo i mancati pagamenti da parte dell’Azienda sanitaria regionale ai fornitori convenzionati, arrecando gravi disagi, soprattutto economici, a coloro che quotidianamente si prendono cura del proprio familiare allettato o con seri problemi di sal u t e . “Apprendo poi dagli organi di stampa che alcuni familiari, esasperati dalle spese che devono sostenere personalmente, starebbero valutando di rivolgersi alla magistratura per risolvere la questione. Bisogna davvero arrivare a tanto? Il diritto alla salute, annoverato tra i diritti inviolabili dell’uomo, e disciplinato dall’art. 32 della nostra Costituzione, impone che lo Stato debba in ogni modo tutelare la salute del singolo e della collettività, impe-

Dopo il blocco dell’erogazione dei prodotti interviene il consigliere Filippo Monaco

“I familiari dei malati sono all’esasperazione”

Le aziende creditrici Asrem bussano a soldi alla Regione I rappresentanti delle associazioni di categoria chiedono all’ente di intervenire CAMPOBASSO. Si è svolto, prima dell’inizio dei lavori consiliari, presso l’ufficio di presidenza, promosso dal Presidente Vincenzo Niro, un incontro tra l’ufficio di presidenza stesso e una delegazione di titolari di aziende fornitrici dell’azienda sanitaria regionale (Asrem). E’ stato rappresentato da parte dei titolari delle aziende fornitrici il disagio derivante dal mancato pagamento delle fatture per forniture da parte dell’Asrem che provoca non poche difficoltà di ordine eco-

Ma la Regione Molise è indietro anche su tale punto in quanto è una delle poche regioni che ancora non disciplina tale fondamentale figura professionale. “Se venisse data attuazione alla Delibera di Giunta Regionale n. 456 del 1° ottobre 2014, incalza il Consigliere Micone, a fronte di un forte aumento dei costi di gestione del servizio di trasporto per l’emergenza territoriale non sa-

nomico. Gli stessi hanno chiesto anche il rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia di patto di stabilità interno al fine di consentire al creditore la cessione pro-soluto a Banche o Intermediari Finanziari riconosciuti, come per legge. Il Presidente Niro e i componenti dell’ufficio di presidenza ( presenti Monaco, Sabusco e Di Nunzio) hanno chiesto un breve periodo di tempo per attingere tutte le notizie utili. Un nuovo incontro sarà fissato quanto prima.

rebbe garantita la presenza del soccorritore con grave risvolto pratico per i cittadini”. “Se poi si pensa, aggiunge Micone, che in base al CCNL il costo omnicomprensivo di 92 autisti soccorritori ammonta ad € 2.330.000,00 non potendo il medesimo essere posto al ribasso nella relativa procedura di evidenza pubblica in quanto inerente le retribuzioni ed i relativi oneri contributivi, i conti non tornano così come si riscontrano forti dubbi e contrasti con le idee che il Governo Regionale intende attuare nell’ambito del servizio 118”. “Per tale motivo e soprattutto per favorire l’instaurazione di un costruttivo dibattito istituzionale sulla programmazione delle azioni in un servizio imprescindibile del settore sanità quale quello dell’emergenza territoriale, ho presentato apposita interrogazione consiliare volta a dare delucidazioni ai cittadini molisani sulle intenzioni del Governo Regionale”, conclude Micone.

gnandosi a realizzare politiche sociali adeguate a garantire cure gratuite ai bisognosi. La nostra carta costituzionale dunque non ha valenza in Molise?” “Chiedo quindi espressamente, in qualità del ruolo istituzionale che ricopro, un incontro con il Dott. Pirazzoli, direttore generale dell’Asrem, per capire esattamente in che tempi verranno saldati i conti ai fornitori cosi che questi possano ripristinare il servizio di convenzione sanitaria con famiglie molisane”. “Si profila un reato grave come quello di interruzione di pubblico servizio: prima che intervenga la magistratura, è il caso che noi, come Ente Regione, ci impegniamo a tutelare un diritto inviolabile come quello della salute dei cittadini molisani”. Del resto, la situazione rischia di farsi drammatica e per quanti hanno particolari patologie al danno della malattia va ad aggiungersi il peso e il costo dei prodotti che necessitano. La Regione, a questo punto, non può restare a guardare.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

4 4 dicembre 2014

“Scuole sicure, l’inganno di Renzi” Oggi la protesta a Roma perchè i soldi non sono arrivati agli enti interessati. Presente anche De Matteis Il silenzio dell’assessore regionale all’Istruzione, Michele Petraroia CAMPOBASSO. “I soldi non arrivano e la tesoreria di Stato sta per chiudere. Basta con le promesse mancate. Dobbiamo mobilitarci: il 4 dicembre saremo a Palazzo Chigi e Renzi dovrà ascoltarci”. E’ l’incipit della lettera che Nazzarena Agostini, sindaco di Appignano del Tronto, piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno, ha inviato alle 662 amministrazioni pubbliche che hanno ottenuto i finanziamenti per l’edilizia scolastica. Il plesso scolastico del piccolo comune Piceno, come tanti altri sparsi per l’Italia, è, infatti, rimasto ancorato agli intricati meccanismi del trasferimento dei fondi dell’operazione Scuole Sicure, partita con il Decreto del Fare del Governo Letta e rilanciata poi da Renzi. Una pioggia di finanziamenti che, però, da mesi, ha scatenato il caos tra ministero dell’Istruzione e comuni. Alla manifestazione parteciperà anche il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis che ritiene condivisibile la preoccupazione espressa dal sindaco di Appignano. C’era già stato un primo allarme nell’agosto scorso, quando, con una lettera all’indirizzo di Renzi e al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, denunciava la decurtazione di alcune voci, come le spese tecniche e l’Iva, dal finanziamento previsto. Da qui, l’ira del primo cittadino che, a livello nazionale, aveva innescato una coinvolgente catena di S.Antonio tra i sindaci di svariati comuni

CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi negli uffici della Regione Molise si è tenuto un incontro tra la delegazione del Consiglio Direttivo dell’AMIES, guidata dalla Presidente Mariagrazia D’Adante, e il Presidente della Finmolise Carlo Veneziale con la partecipazione del capo di gabinetto della Presidenza Regionale Mariolga Mogavero. L’incontro è stato occasione di confronto sulle gravi difficoltà economiche in cui si muovono le imprese molisane che provano a superare la crisi anche attraverso esperienze associative e di rete come quella costituita dall’AMIES. In particolare si sono affrontati alcuni temi specifici relativi alle norme che regolano i finanziamenti e gli incentivi alle imprese gestiti a livello regionale attraverso l’azione della finanziaria regionale Finmolise. La Presidente D’adante ha proposto a nome dell’AMIES due punti ritenuti utili alla semplificazione e al miglioramento del sostegno da parte della Regione alle aziende che ne hanno bisogno. L’uno relativo ad un innalzamento della soglia di garan-

mente assicurato che l’erogazione sarebbe avvenuta prima della chiusura della tesoreria di Stato, prevista per il 5 dicembre. Il tempo è tiranno, ma non sono riuscita a parlare né con la dottoressa Iandolo né con la dirigente Montesarchio, perennemente in riunione”.

dello Stivale che si trovavano nelle stesse condizioni, costringendo il Miur a rassicurazioni (parziali) non solo sull’entità del finanziamento, ma anche sui tempi della relativa erogazione. Ma, ad oggi, ancora niente. E a pochi giorni dalla chiusura della tesoreria di Stato, ecco il secondo siluro del sindaco del Comune piceno sganciato contro Palazzo Chigi. “Come ricorderete – scrive Agostini rivolgendosi ai sindaci dei comuni d’Italia – vi ho inviato, il 30 luglio scorso, una lettera di denuncia per

segnalare la volontà, da parte del Miur, di finanziare esclusivamente l’importo contrattuale (iva esclusa) riferito ai soli lavori. A seguito della nostra azione di protesta, sono stata contattata personalmente sia dall’allora sottosegretario Reggi, che dalla dirigente del Miur Montesarchio, rassicurandomi parzialmente sull’entità del finanziamento e sui relativi tempi di erogazione, che sarebbero stati brevi. Abbiamo atteso fino ad oggi – prosegue – perché la dottoressa Iandolo ci aveva telefonica-

Infine, l’invito alla mobilitazione nazionale:, nello stesso giorno in cui è indetta la manifestazione delle maggiori sigle sindacali della scuola: “Adiamo a Roma: ritroviamoci giovedì 4 dicembre alle 11:30 davanti Palazzo Chigi per chiedere udienza al Presidente del Consiglio, al fine di ottenere impegni concreti su quanto ci è dovuto. Consiglio di indossare la fascia tricolore e di avvertire tutti i Parlamentari del vostro territorio affinché possano unirsi a noi. Il denaro da me amministrato è il denaro di tutti. Oggi il governo vuole costringermi a non rispettare il patto di stabilità per le anticipazioni che ho già erogato e, soprattutto, vuole costringermi a bloccare i pagamenti a tutte le ditte che stanno lavorando per il Comune. Mentre il Governo adotta misure per la riduzione del debito delle pubbliche amministrazioni verso le imprese – conclude – per responsabilità dello stesso Governo, 662 Enti locali italiani si troverebbero a fronteggiare contenziosi per milioni di Euro. Tutto questo è assurdo. Mobilitiamoci”.Strano, invece, il silenzio dell’assessore regionale, Petraroia.

Imprese e finanziamenti che mancano L’argomento è stato oggetto di un confronto a Finmolise zia nei confronti del sistema bancario da parte della Finmolise per evitare eccessive e onerose richieste da parte delle banche al momento dell’erogazione delle somme finanziate. L’altro punto importante proposto è nella possibilità che la stessa Finmolise diventi soggetto erogatore del finanziamento dopo aver istruito e valutato tutta la documentazione relativa alla singola azienda che richiede il finanziamento con contributo regionale. A queste proposte sono poi seguite altre interessanti spunti utili ad un miglioramento dei rapporti tra Imprese, Regione e Finmolise meritevoli di ulteriori e approfondite valutazioni e che potranno essere sviluppati in futuri incontri.

“Uno degli obiettivi della nostra Associazione – afferma la Presidente AMIES D’Adante – è anche quello di rappresentare in modo diretto e pragmatico le nostre realtà aziendali e soprattutto aiutare il mondo delle imprese a liberarsi dal soffocante peso degli adempimenti burocratici e fiscali. Noi tutti piccoli e medi imprenditori rischiamo per questo di affogare in un mare di buone intenzioni che non si realizzano mai. Voglio ringraziare a nome di tutte le imprese il dott. Veneziale, la dott.ssa Mogavero e il Presidente Frattura per l’attenzione che hanno voluto mostrare rispetto ai problemi esposti e alle soluzioni proposte e attendiamo fiduciosi i risultati promessi.” conclude la Presidente AMIES.

L’Intervento di Antonio Potalivo Il Ministero delle Finanze sta per approvare un decreto inaudito. Applicare l’Imu per i terreni agricoli. Una cosa che, se avverrà, potrebbe portare al tracollo l’intero sistema primario in Italia e in Molise e costringere molti proprietari terrieri a vendere i loro possedimenti e rimanere senza sostentamento. La situazione preoccupa . Esprimo il mio più netto dissenso riguardo a questa

Inaudito l’Imu sui terreni agricoli Il Governo ci ripensi situazione – ha sottolineato il politico di Petacciato- è terribile lasciare esenti solo quelli situati ad un’altitudine superiore ai 600 metri sul livello del mare. L’agricoltura bassomolisana potrebbe rimanere completamente in ginocchio. Ma

non è tutto. I rischi aumentano insieme al lievitare ogni giorno del prezzo del grano da seme. Le due cose insieme potrebbero mettere in ginocchio l’agricoltore che non è imprenditore a tempo pieno. Il pensionato che ha un terreno oppure chi

è proprietario di terreni provenienti da donazioni, nella condizione di terminare la sua attività e di rimanere senza una occupazione di sostentamento. Noi del partito socialista a questo diciamo no e ribadiamo la nostra vicinanza all’agri-

coltura ma soprattutto all’agricoltore. Che è l’ingranaggio debole che rischia di rimanere schiacciato da queste politiche del Ministero delle Finanze. La sollecitazione è rivolta ai parlamentari molisani e a tutti quelli eletti nelle zone di pianura affinché si facciano promotori dei diritti dei loro elettori di continuare a coltivare i terreni e risollevare le sorti del settore primario. *Vicesegretario Psi


TAaglio lto

5 4 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Continua il tiramolla con Trenitalia

Nagni e Cocozza: “Se costretti o necessario potremmo passare dai treni ai pullman” Ieri l’altro nuovo incontro presso l’assessorato ai Trasporti per esaminare, di concerto, una bozza di proposta Trasporti su rotaia: problema del giorno, in progress. Ne avremo per parecchio, ma intanto si cercano le soluzioni opportune per collegare al meglio il Molise con Roma e Napoli. Ieri l’altro nuovo incontro presso l’assessorato ai Trasporti con i rappresentanti di Trenitalia che si sono presentanti con una loro proposta di contratto per coprire lo spazio dalla scadenza della convenzione in atto e la conclusione della gara pubblica che la Regione Molise ha deciso di indire. In pratica Trenitalia vorrebbe continuare il rapporto agli stessi patti e condizioni. Diversa la posizione di Nagni (assessore) e di Cocozza (direttore dell’Area quarta della Regione). Loro sono per una sostanziale integrazione del contratto a tempo, ovvero fino all’esito della gara pubblica, valorizzando gli aspetti sanzionatori (a carico dei difetti di gestione di Trenitalia che si

sono manifestati nel corso della convenzione sollevando le proteste dei viaggiatori), la qualità del materiale rotabile, i costi e la gestione delle biglietterie di Campobasso, Isernia e

Settore apistico, la Giunta approva i primi provvedimenti

CAMPOBASSO. La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla, il Programma di miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura ed il relativo Avviso Pubblico per l’assegnazione di contributi per l’annualità 2014/2015. “Il Programma – ha detto l’Assessore Facciolla – recepisce le linee guida contenute nel Regola-

L’INTERVENTO

Termoli. Fin qui è stato un botta e risposta, in attesa degli sviluppi che, non appaiono agevoli né facilitati dalla convinzione di Trenitalia di avere il coltello dalla parte del ma-

nico, per cui può permettersi il lusso di proporre la prosecuzione della convenzione in essere (24 milioni di euro all’anno) agli stessi patti e condizioni. Da parte di Nagni e Cocozza tutt’altra idea. Fino a quella estrema di passare dalle rotaie alla gomma, se necessario: dal treno al pullman: estrema ratio, però. Infatti, i colloqui con Trenitalia e con Ferrovie (padrone dei binari) sono stati programmati e andranno avanti. Cert’è che il sistema dei trasporti è una matassa intricata che solo la costanza dei responsabili dell’assessorato di Viale Elena può aiutare a sbrogliare. Quando parliamo di sistema, ci riferiamo ai trasporti su gomma e su rotaia: una combinazione non proprio ideale allo stato delle cose. Tutt’altro. Con le ditte automobilistiche il confronto sta diventando sempre più ruvido. Ha rasentato che finisse anche in Procura. S’era detto di una

mento Comunitario e mira a promuovere lo sviluppo e la diffusione dell’allevamento delle api sull’intero territorio molisano, incrementando sensibilmente i proventi derivanti da tale attività, attraverso azioni specifiche. Per conseguire tale obiettivo, infatti, – ha sottolineato l’Assessore – è indispensabile ricorrere ad interventi volti da un lato a potenziare la professionalità dei produttori e ad introdurre nuove e più avanzate tecnologie,

nare lo Stato, anche La CISL è totalmente d’accordo. Un obiettivo giusto, in linea con le esigenze dei lavoratori e dei pensionati e con la necessità del Paese di avere un ruolo importante sulla scena economica e politica europea e mondiale. Sono temi che coincidono con l’esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani, con la tutela dei red-

diti dei lavoratori e dei pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto costruttivo e di confronto con il Governo e gli altri interlocutori, chiedendo opportuni cambiamenti al Jobs act e alla Legge di Stabilità: Per utilizzare uno strumento tanto caro a Renzi oserei sintetizzare in dieci TWITTER il piano :

Dardo

dall’altro, a migliorare la qualità del miele e degli altri prodotti dell’alveare, nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente naturale e della salute dei consumatori. Il nostro intento – ha concluso l’Assessore – è qualificare un settore strategico che fa registrare in regione una crescita significativa e che svolge un’importante funzione sul piano ambientale, contribuendo alla conservazione dell’ecosistema e alla tutela della biodiversità”.

Jobs Act tra ideologia e dietrologia

di Alfredo Magnifico

Si discute molto di Jobs Act ,tanta ideologia e dietrologia su art.18 e statuto dei lavoratori, si parla poco dei cambiamenti strutturali che possono far ripartire la crescita e l’occupazione. Per il Segretario generale della Cisl bisogna puntare su innovazione, ricerca, istruzione, trasporti, tutela ambientale, risparmio energetico. Bisogna fare di tutto per usare i fondi che l’Europa ci mette a disposizione, ne abbiamo ancora da spendere 18 miliardi di euro, 13 dei quali dedicati al Sud. Da Napoli in giù non c’è l’alta velocità ,la banda larga e l’energia costa ovunque il 30 per cento in più del resto d’Europa. La Furlan nonostante anche la CISL sia su un piano critico nei confronti del Jobs act ha preferito non scendere in piazza con la Cgil, “ma ha preferito organizzare una tre giorni di manifestazioni pubbliche su tre macro aree Nord Milano Sud Napoli e centro Firenze per spiegare, confrontare e sensibilizzare il popolo Cislino “. Quando sentiamo parlare di riformare e rimoder-

revisione del Piano regionale; s’era detto anche di una nuova gara per un gestore unico. Lasciato in sospeso, l’argomento si va appesantendo di polemiche e di contrastanti punti di vista. In concomitanza, come stiamo dicendo, s’è aperto anche il capitolo Trenitalia. Resta in buona misura rassicurante la volontà della Regione di apportare al sistema i correttivi necessari per essere funzionale, la chiarezza dei patti e delle condizioni, la volontà di dare al cittadino un servizio all’altezza delle crescenti esigenze di mobilità in sicurezza e in tempi rapidi. Chi dovesse aspettarsi miracoli, metta l’anima in pace. L’obiettivo del miglioramento sostanziale del sistema gomma/rotaia è stato individuato, ma è lontano dall’essere raggiunto.

Il Paese riparte: · Se si Abroga la Fornero e si lancia un forte piano di occupazione Giovanile · Se: il bonus di 80 euro viene esteso a chi ne ha veramente bisogno; · Se viene strutturato un sistema di ammortizzatori sociali universalistico; · Se si crea un contratto a tutele crescenti per i neo assunti che cancelli tutti i contratti precari; · Se si procede a una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati, anche per sostenere i consumi; · Se si mettono in campo più investimenti per creare occupazione; · Se si realizzano una nuova politica industriale e un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; · Se i dipendenti pubblici vengono motivati anche attraverso lo sblocco dei loro c o n t r a t t i . · Se i lavoratori che operano in regime di appalto nella pubblica amministrazione. · Se vengono fatti i dovuti investimenti su innovazione e ricerca” · vengono rivisti i tagli ai fondi dei Patronati e le misure sul TFR in busta paga.


6

Tutto quello che gli altri non dicono

Campobasso

4 dicembre 2014

senza alcun finanziamento pubblico

Consorzio agrario, un’agenzia a Campobasso La Coldiretti Molise sottolinea l’importanza dell’apertura di uno sportello in città CAMPOBASSO. Coldiretti Molise, attraverso una nota stampa, ha espresso soddisfazione per la riapertura, nella nuova sede a Campobasso, della Agenzia, in via Alcide De Gasperi 94, del Consorzio Agrario e che integra la rete consortile già presente in regione. Coldiretti Molise sottolinea che il progetto di sviluppo dell’agricoltura che la Coldiretti sta sviluppando, in Italia ed in Molise, e che è una risposta vera alle esigenze delle imprese agricole, vede nei Consorzi Agrari, che hanno una storia di 114 anni, un alleato di riferimento per creare massa critica, rispettando la centralità dell’impresa agricola, quale garanzia di qualità del prodotto, sicurezza alimentare e tutela del territorio. Il Consorzio Agrario molisano, ricorda Coldiretti Molise, ha una storia gloriosa che ini-

zia nel 1900, con una naturale caratterizzazione cooperativistica. Nel 1931 fu organizzato il primo “ammasso volontario del grano”, operazione finalizzata a valorizzare le produzioni cerealicole regionali, a tutelare dei coltivatori dalle insidie del mercato. Seguirono gli ammassi della lana, dei cruscami, del granturco, dell’olio. Negli anni si è consolidato sempre più come punto di riferimento di tutta l’economia agricola molisana, svolgendo un ruolo di leader nella fornitura di fertilizzanti, fitofarmaci, macchine agricole, carburanti e lubrificanti agricoli, ed offrendo una vasta gamma di servizi ed assistenza tecnica per la migliore collocazione sul mercato dei prodotti agricoli. Investito dalla crisi del 1991, scaturita dal commissariamento dei Consorzi Agrari, alla fine del 1996 il Ministero delle Politiche

Agricole e Forestali ne decretò la liquidazione coatta amministrativa, autorizzandone l’esercizio provvisorio. Da novembre 2010 è ritornato ad essere amministrato dagli agricoltori e gli amministratori eletti, in sinergia con i funzionari della struttura e gli agricoltori molisani, hanno rimesso in pista la rete molisana del Consorzio Agrario, dopo averla rilevata in una situazione di estrema precarietà, fortemente condizionata dal lungo periodo di commissariamento dal 1996 fino alla fine del 2010. Nel 2013 nasce il CAdAM, Consorzio Agrario d’Abruzzo e Molise, dall’unificazione dei Consorzi delle due regione. Una realtà frutto di un progetto per poter competere in un mercato sempre più globale e potersi meglio confrontare con i colossi del mercato agroalimentare italiano ed europeo, in una logica di filiera e di otti-

mizzazione delle risorse e delle opportunità, per continuare nel solco dei servizi ad una agricoltura sempre più evoluta e competitiva, che necessita di risposte efficienti e di strumenti all’avanguardia per affrontare le nuove sfide del mercato. “Attraverso la rete organizzativa Coldiretti – dichiara Giovanni Monaco, vicepresidente del CAdAM, Consorzio Agrario d’Abruzzo e Molise – già dal 2013 abbiamo corrisposto il grano, che gli agricoltori molisani hanno depositato per lo stoccaggio presso i nostri silos, ad importanti aziende italiane che hanno aderito al progetto di una pasta fatta con 100% di grano italiano, contribuendo alla realizzazione di filiere agricole completamente made in Italy”. All’inaugurazione saranno presenti anche gli stand di Campagna Amica Coldiretti Molise.

Comune condannato al risarcimento A un ex dipendente dell’amministrazione di Campobasso riconosciute diverse mansioni CAMPOBASSO. Un ex dipendente del Comune di Campobasso, ha svolto per conto di questo diverse mansioni da operaio addetto alla distribuzione di acqua potabile, alla sorveglianza delle

pompe elettriche, alla sorveglianza, alla manutenzione della sorgente foce e al controllo dei serbatoi senza le adeguate protezioni per ridurre i rischi di infortuni sul lavoro nonostante le sue

patologie riconosciutegli dall’Inail. Per questo ha presentato un ricorso e il giudice del lavoro, dopo aver ascoltato i testimoni, ha accolto con sentenza la domanda quantificando il danno in

circa 207 mila euro condannando il Comune al risarcimento e al pagamento delle spese con l’accusa di danno biologico, morale ed esistenziale.

La cucina mediterranea, vince il team molisano La squadra guidata da Vizzarri si è aggiudicata la medaglia d’oro al concorso nazionale CAMPOBASSO. Il Vizzarri Team è salito sul gradino più alto del podio,aggiudicandosi l’oro al concorso nazionale a squadre ‘La cucina mediterranea’. Un evento organizzato dall’associazione provinciale Cuochi Etnei e dalla Federazione Italiana Cuochi, nel contesto dell’Expo Food & Wine tenutosi a Catania dal 30 Novembre al 1 Dicembre. Tanta emozione, unita all’orgoglio per i giovani talenti molisani: Oscar Scarano

Chef del Ristorante Gold, il caposquadra Vittorio Bosone Chef del Plaza di Vasto, Giovanni D’Amore Chef del Plaza e Daniela Carissimo della pasticcera Dolci Tentazioni di Trivento. Un pizzico di commozione anche per lo Chef pluripremiato Nicola Vizzarri, fondatore di questo team affiatato che ha ben rappresentato il piccolo Molise nel panorama nazionale.

Colletta alimentare, buoni i risultati Il responsabile del Banco di Bojano sottolinea l’entità della raccolta BOJANO. Il responsabile del Banco Alimentare Cittadino Pasquale De Luca, ha detto di ritenersi soddisfatto per la riuscita della “Colletta Alimentare” che si è svolta sabato scorso nei maggiori punti vendita della città. Sono stati raccolti dai volontari presenti nei supermercati circa dodici quintali di cibo riscontrando una generosità inaspettata dai cittadini in questo momento di crisi. Tutto il cibo raccolto è stato poi catalogato, pesato e sistemato dentro alcune scatole per poi essere esposto insieme ad una specifica con l’elenco di tutte le do-

nazioni. Poi il tutto sarà spedito a Campobasso che a sua volta comunicherà i dati a Pescara per un bilancio su scala nazionale e infine impacchettato e consegnato a circa cinquanta famiglie in


Campobasso

7 4 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“La sede di Sviluppo Italia va trasferita” La struttura dovrà essere inglobata in quella dell’assessorato alle Attività produttive per risparmiare il fitto CAMPOBASSO. La paventata notizia che il trasferimento della sede di Sviluppo Italia Molise presso la struttura dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Molise non possa avvenire, così come deciso, non trova conferma e questo va ribadito in maniera categorica in quanto, la disponibilità degli uffici è già stata decisa da tempo e comunicata a chi di dovere

– lo scrive in una nota stampa l’assessore Massimiliano Scarabeo –. Anzi, tale decisione, perché assunta per contenere i costi di gestione delle Società in house della Regione, si giustifica ancor di più, considerato il particolare momento di congiuntura economica che stiamo attraversando. La disponibilità dei locali da parte dell’Assessorato alle Attività Produttive è stata an-

cora una volta ribadita ai vertici della stessa Sviluppo Italia Molise e questo significa che da parte della Regione c’è la massima collaborazione a che le attività di questa Società possono continuare ad essere espletate, anche attraverso soluzioni che garantiscono sia il mantenimento dei servizi necessari al cittadino che le necessarie riduzioni di spesa, le quali con la

crisi economica latente non sono poca cosa. Una decisione, questa, che personalmente voglio rispettare e chiedo che anche Sviluppo Italia Molise faccia altrettanto e sulla quale non intendo tornarci, dato che abbiamo il dovere di amministrare la cosa pubblica attraverso una gestione sempre più attenta, come l’organizzazione degli uffici regionali o, come quello di specie riferito alle

Società in house della Regione, come, per l’appunto, Sviluppo Italia Molise. Per questo, invito l’Amministratore di Sviluppo Italia Molise, il Dott. Claudio Pian, ad attivarsi per trasferire, nei tempi concordati, la sede della Società da lui rappresentata affinché si possano, da subito, risparmiare ben centocinquantamila Euro l’anno di soldi pubblici”.

“Non tutti capiscono l’importanza di un lavoro” Il presidente della Provincia, De Matteis, interviene sul caso della denuncia di un dipendente CAMPOBASSO. Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, in merito alla notizia diffusa dagli organi di informazione a partire da ieri mattina, circa la fine delle indagini preliminari e relativa notifica al legale del dipendente della Provincia di Campobasso, comunica che l’ente attende comunicazioni da parte della Magistratura. A tut-

t’oggi nessuna notizia ufficiale è pervenuta negli uffici di via Roma, pertanto nessuna procedura può essere adottata nei confronti dell’agente denunciato. Una volta acquisite le accuse e notato se sussistano prove concrete di colpevolezza, la Provincia attuerà quanto disposto dalla legge vigente circa i pubblici dipendenti, indipendentemente dall’iter

processuale che comunque segue un suo binario del tutto autonomo. Il presidente De Matteis, fortemente dispiaciuto per il fatto in sé, come già verificatosi per un’analoga situazione incresciosa, attende il corso della Giustizia e porrà in essere tutte le misure necessarie atte a salvaguardare anche l’immagine dell’ente. “Evidentemente – afferma De

Matteis - nonostante il forte periodo di crisi economica e di disoccupazione, non tutti hanno rispetto per il ruolo che ricoprono e per il loro posto di lavoro stabile. Cosa pensa ora, nel sentire simili denunce, un disoccupato? Che esempio diamo a coloro che farebbero di tutto pur di lavorare nel pubblico?”.

Il Calendario dell’Arma un punto storico E’ stato presentato ieri a Campobasso presso il Comando provinciale dei Carabinieri CAMPOBASSO. Presentato ieri a Campobasso, presso il Comando provinciale dei Carabinieri, i Calendario Storico e l’Agenda dell’Arma edizione 2015 che hanno quest’anno come tema “Il Carabiniere e la famiglia”. Gli stati d’animo, le ansie, lo sconforto ed i disagi, ma anche la fierezza, i consigli, le rassicurazioni e l’amore che i Carabinieri trasmettono ai propri familiari anche in circostanze drammatiche e che “permettono di leggere in modo diverso alcuni episodi della storia dell’Arma e in generale della storia d’Italia”, come ha saggiamente detto questa mattina, 3 dicembre, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, Colonnello Andrea Bertozzi Della Zona, nel corso della presentazione del Calendario, avvenuta in contemporanea nazionale in tutti i Comandi Provinciali. Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma è cresciuto anno dopo anno, vista anche la cospicua tiratura di 1.250.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), ed è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode l’Arma sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 82^ edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Il filo conduttore che lega i mesi dell’anno 2015, illustrati dalle tavole del Maestro Paolo Di Paolo, è costituito dal tema “Il Carabiniere e la famiglia”. Il calendario, attraverso una raccolta di lettere

scritte dai Carabinieri ai familiari e di immagini di vita al di fuori del servizio, è dedicato a coloro che condividono in silenzio sacrifici e soddisfazioni dei militari dell’Arma. In copertina è raffigurata la caserma “Bergia” di Torino, primo Comando Generale dell’Arma e ideale “casa del Carabiniere” da dove inizia il cammino professionale di ciascun militare e si tramandano tradizioni e valori tipici dell’essere Carabiniere. Nella prefazione, il Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli ha presentato il tema centrale che ispira l’opera, sottolineando come negli affetti più stretti sia “radicata la disponibilità a provvedere che il Carabiniere coltiva nella sua missione quotidiana”, sia essa di vigilare sulla sicurezza di un borgo o di costruire la pace fuori dai confini nazionali, “animato solo da inviolabile fedeltà ai principi di legalità, libertà e giustizia”. La tavola che apre il Calendario, in contropagina alla citata prefazione, riporta un particolare del-

l’opera vincitrice del 1° Premio per la categoria “Pittura” del Concorso Artistico Nazionale indetto in occasione del Bicentenario di fondazione dell’Arma a simboleggiare il tramandarsi delle tradizioni tra le generazioni. Le tavole del Calendario, tramite “l’aspetto più umano di alcuni Carabinieri”, ripercorrono alcuni momenti salienti della storia dell’Istituzione. Dalla descrizione della battaglia di Pastrengo e della dura “vita di campagna” fatta in una lettera indirizzata alla moglie dal Capitano Bernardino Morelli di Popolo, Comandante di uno dei tre Squadroni Carabinieri che diedero vita alla Carica di Pastrengo, a quella indirizzata dal Capitano Alfredo Amenduni sempre alla propria consorte, con la quale descrive le fasi salienti della battaglia di Adua, evidenziando il rammarico per aver visto cadere numerosi amici. Dalla lettera rinvenuta addosso al Carabiniere Orazio Greco – deceduto il 18 luglio 1915, nell’imminenza della battaglia del Podgora, mentre si trovava sotto le linee nemiche per danneggiare i reticoli austriaci – e diretta alla madre per invitarla a non piangere e mandare sul fronte anche gli altri fratelli, alle umili parole rivolte, nel 1937 ad Adelfia (BA), al Comandante Generale dell’Arma Generale Riccardo Moizo, dalla madre del Carabiniere Medaglia d’Oro al Valore Mili-

tare Vittoriano Cimarrusti, durante lo scoprimento di una lapide in onore del figlio, immolatosi il 24 aprile 1936 a Gunu Gadu (Etiopia). Non mancano riferimenti sia ai pluridecorati Colonnello Lussorio Cau e Capitano Chiaffredo Bergia, i quali seppero trarre dagli affetti familiari rinnovate energie per conseguire i ben noti ed esaltanti successi contro il brigantaggio, sia al Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, Comandante dei tre Squadroni di Carabinieri Reali assegnati alla scorta del Re Carlo Alberto durante la Prima Guerra d’Indipendenza, e al Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto Medaglia d’Oro al Valore Militare – dai destini diversi, ma uniti nella determinazione a mantenere fede al giuramento prestato – che, malgrado pressati dagli eventi, trovarono il tempo per rivolgere un pensiero alla propria madre. Dense di significato e cariche di sentimenti – sebbene l’una si chiuda con rassicurazioni sul buon esito della situazione e l’altra sia stata scritta sotto forma di testamento – le missive che il Tenente Romeo Rodrigues-Pereira e il Maresciallo Francesco Pepicelli, Martiri delle Fosse Ardeatine, hanno indirizzato alle rispettive mogli. Le ultime tavole del calendario sono dedicate alla Signora Santuccia Beni, che, tra figli, nipoti, pronipoti e cugini, ha avuto 12 familiari nell’Arma. Uno dei figli della donna, l’Appuntato Giuseppe Beni, in missione di scorta ad un convoglio nel Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale, scrisse un diario annotandovi, tra l’altro, pensieri diretti alla madre e agli altri fratelli in armi. Il 18 maggio 1977, a Porto San Giorgio (FM), anche la famiglia Beni ha pagato il suo tributo di sangue alla Patria, quando l’Appuntato Alfredo Beni cadde in un conflitto a fuoco con dei malviventi.

Il progetto “2 ruote sicure” Presentati dall’Aci i corsi di educazione stradale rivolti agli alunni CAMPOBASSO. In occasione della presentazione dei Corsi di Educazione Stradale rivolti agli alunni delle quinte elementari delle province di Campobasso e Isernia, organizzati dalla Provincia, dai Lion’s e dall’ACI in collaborazione con le forze dell’Ordine, il Direttore degli Automobile Club Campobasso e Isernia Giovanni CATURANO si è intrattenuto con gli oltre 250 alunni presenti per parlare di Sicurezza Stradale in Bicicletta. Con una intervento dal titolo “2 RUOTE SICURE” il direttore Caturano ha parlato dell’uso corretto e sicuro delle biciclette e di come ridurre i rischi derivanti dalla circolazione stradale

per una categoria di utenti della strada particolarmente vulnerabile. Gli incidenti stradali in Molise – ha continuato Caturano – sono in aumento e sono sempre troppi. 26 morti in un anno, di cui 2 pedoni e 1 motociclista, 870 feriti di cui 55 pedoni, 12 ciclisti, 88 motociclisti. In un anno il numero dei morti è aumentato del 36 % e questo 2014 si preannuncia ancora più catastrofico. Ciascuno di noi è chiamato a fare sempre di più per invertire questa tendenza e contribuire a ridurre il numero degli incidenti, dei morti e dei feriti sulle strade.



Promo valide fino ad esaurimento scorte STAMP. LASER B/N AL-M200DN

HP OFFICEJET 6600

EPSON WF-5620WF

+

TONER FINO A 2500 PG

Scheda di rete - Duplex

€ 149,00

TANICA FINO A 4000 PG.

+ Fronte/Retro Autom.

€ 339,00

€ 139,90

APPLE MacBooK Air MD760T

NB ACER EXTENSA

ACER SWITCH 10 NT.L4TET.016

13,3’’

€ 1033,00 iPad Air 2 WIFI + CELLULAR

€ 299,00

ZenFone 4

€ 619,00

KRAUN Wireless Headphone Beanie € 29,90

€ 139,00

Computer Discount Campobasso Via Garibaldi, 44 Tel. 0874 484426 cdcampobasso@computerdiscount.it

Prezzi unitari iva inclusa – salvo esaurimento scorte - salvo errori e omissioni



11

Isernia

4 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Villa comunale, una riflessione va fatta” L’assessore Sposato interviene sul progetto di realizzazione di un impianto sportivo nell’area verde ISERNIA. L’assessore comunale Luciano Sposato è tornato oggi sulla questione legata alla struttura ludico-sportiva che dovrebbe trovar posto all’interno della villa comunale. «Torno sull’argomento per dare seguito alle continue sollecitazioni che, su tale questione, mi sono pervenute in questi giorni. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – ha ricordato Sposato – ho ESPRESSO chiaramente la mia personale opinione e non posso che ribadirla. La villa, per cultura sociale, non si presta ad accogliere uno spazio sportivo come quello che si intende realizzare. La villa è da sempre un luogo aperto e fruibile da chiunque in modo libero, e tale destinazione va conservata. Senza contare che il campetto ridurrebbe ulteriormente un’area verde che è già abbastanza limitata. Mi sembra, quindi, che

un impianto come quello che si intende costruire sarebbe davvero mal collocato nel

contesto culturale e ambientale della villa. Qualsiasi decisione finale – ha conti-

nuato l’assessore – va presa ponderatamente, in modo democratico. Pertanto, come qualcuno rammenterà, durante la seduta consiliare ho pregato il sindaco di ‘fermare le bocce’ e riflettere bene sul progetto. Ho anche dichiarato che occorre saper sempre ascoltare i segnali che giungono dai cittadini. Il popolo, si sa, è sovrano. Quindi, se ci sono fasce di dissenso popolare abbiamo il dovere di valutare ogni scelta con attenzione e serenità, non escludendo ripensamenti rispetto alla situazione attuale. Questo è il mio pensiero. Di contro, – ha concluso Sposato – devo altresì aggiungere che, in nome della democrazia, se i miei colleghi di giunta e la maggioranza dei consiglieri saranno di parere diverso, non potrò che accettare la loro decisione».

Controlli a tappeto, una persona arrestata e tre denunciate I Carabinieri recuperano refurtiva e sequestrano banconote false ISERNIA. E’ di un arresto in flagranza di reato, tre denunce alla competente Autorità Giudiziaria, il recupero di refurtiva e il sequestro di banconote false, il bilancio di un’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri nelle ultime ore tra Isernia e Venafro. Ad Isernia, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno arrestato una 26enne del posto, di etnia rom, immediatamente dopo che la stessa aveva perpetrato un furto all’interno di un esercizio commerciale nel centro cittadino. La donna, aveva asportato capi di abbigliamento presso un negozio, occul-

tandoli all’interno di un borsone. Su segnalazione di un cittadino i militari sono intervenuti ed hanno bloccato la donna mentre tentava la fuga, recuperando l’intero bottino. La 26enne dopo le formalità di rito è stata trasferita presso le camere di sicurezza dell’Arma con l’accusa di furto aggravato, mentre la refurtiva per un valore di circa 1000 euro, è stata restituita al legittimo proprietario. Le indagini continuano per accertare se la donna sia coinvolta in altri furti commessi ai danni di attività commerciali ed abitazioni private della zona. A Venafro, un 50enne ed una 40enne, entrambi di

origine rumena, residenti a Napoli, sono stati denunciati dai militari della locale Stazione per sfruttamento di minori nell’attività di accattonaggio e vendita di oggetti vari. I due costringevano i propri nipoti di sei e dieci anni, invece di frequentare regolarmente la scuola come qualsiasi altro bambino della loro età, a svolgere l’attività illecita aggirandosi tra le auto in circolazione per le strade cittadine, correndo anche un grave pericolo per la loro incolumità. Infine, a Pozzilli, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Venafrana, hanno denunciato un 28enne

di origine albanese, il quale tentava di spendere banconote false da venti euro all’interno di un esercizio pubblico. I Carabinieri sono in-

tervenuti su segnalazione del proprietario, bloccando immediatamente il malfattore e sequestrando le banconote.

Illuminazione pubblica tra luci e ombre A Venafro non poche le critiche per la scarsa illuminazione di non poche strade VENAFRO – Illuminazione delle strade cittadine tra luci ed ombre, urgono provvedimenti. A sostenerlo, in questo suo contributo che volentieri pubblichiamo, è il collega Tonino Atella: Mettiamo assieme nel presente servizio tutta una serie di defaillance cittadine segnalate da residenti e lettori, perché vengano risolte in modo da apportare migliorie all’aspetto, all’arredo e alla sicurezza della città. Partiamo con l’incongruenza più evidente e sotto gli occhi di tutti. Nell’abitato urbano ci sono strade illuminate a giorno, rischiarate cioè da

20/30 punti luce (!) lungo i cento/duecento metri di estensione dell’arteria, ed altre -in qualche caso addirittura parallele o prosecuzioni di quelle più “fortunate”- incredibilmente nel buio, nell’oscurità più assoluta ! L’esempio più eclatante : via Latina, che parte da “Le Quattro Cannelle”, lunga meno di 200 metri è dotata di circa 30 punti/luce che praticamente la rischiarano a giorno, conferendo bellezza e suggestione a case e quartieri, di contro la sua prosecuzione -via Falca, dalla lunghezza identica- è dotata appena di 2 luci (!), il che si traduce in buio

pesto ed oscurità a josa dinanzi alle abitazioni e nell’intero rione. Chiarito che va benissimo l’illuminazione su via Latina, perché non adeguarla come si conviene anche sulla sua prosecuzione, leggi via Falca ? Se tanto non si fa, vuol dire che alla Falca abita gente di serie B ? Assolutamente no ! E’ solo il frutto di una imperdonabile defaillance del servizio elettrico comunale. Servizio che, restando su via Latina, tiene al buio inspiegabilmente le storiche “Quattro Cannelle”, la tradizionale fonte pubblica cittadina, ricca sì di artistici lampioni, ma spenti ! Prose-

guiamo : caso analogo a quello di Via Latina e via Falca, si presenta pari pari su altre due strade urbane vicinissime tra loro, in questo caso parallele : Via Appiano e via Caio Silio Italico. Quest’ultima è illuminata a giorno con artistici lampioni e decine di punti/luce, l’altra -via Appiano- è tutto “un rosario” di buio ed oscurità con le sue due/tre misere lampade ! Detto poi della ricorrente oscurità serale e notturna lungo via Licinio, evidentemente conseguenza del malfunzionamento della rete della pubblica illuminazione, chiudiamo tornando a segnalare un peri-

colo consistente per l’incolumità delle persone : l’oscurità che avvolge via Campania, statale all’ingresso sud dell’abitato, a causa non già di lampioni inesistenti o spenti, bensì dei tigli non potati da anni e che avvolgono la maggior parte dei lampioni, lasciando statale, negozi, case e persone nell’oscurità. Visto che purtroppo gravissimi investimenti di pedoni già si sono verificati in zona, è il caso d’intervenire potando i tigli e riportando piena luminosità sulla trafficatissima statale d’ingresso a Venafro.

Expò, Neuromed c’è L’Istituto scientifico di Pozzilli sarà presente oggi a Milano per alimentazione e salute POZZILLI. Una giornata dedicata interamente all’alimentazione sana. Uno dei primi appuntamenti scientifici di Expo 2015. Domani, 4 dicembre, nel Palazzo Reale di Milano, esperti e ricercatori italiani si riuniranno per fare il punto su uno dei temi portanti della grande manifestazione internazionale che aprirà i battenti a maggio: il rapporto tra alimentazione e salute. Il Neuromed

parteciperà con il professor Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione. Con il titolo “Sapore di salute: l’alimentazione sana dell’individuo nel percorso di vita”, il meeting sarà diviso in due sessioni scientifiche. La prima, al mattino, dedicata a come cambiano le necessità alimentari nel corso della vita, dall’allattamento

materno alla vecchiaia. La seconda parte, “La cura nel piatto”, dedicata alla prevenzione delle patologie attraverso la corretta alimentazione, sarà quella in cui interverrà de Gaetano. Dai disordini alimentari in senso stretto, come l’obesità, ai problemi derivanti da una alimentazione non corretta, accompagnata da un pesante bagaglio di malattie croniche e

degenerative, la strada della giusta nutrizione verrà esaminata da de Gaetano e da altri esperti italiani nella prospettiva di stabilire le fondamenta delle discussioni che accompagneranno Expo 2015 quando entrerà nel vivo. “Una adeguata nutrizione – dice de Gaetano – rappresenta forse l’arma più potente che abbiamo a disposizione per migliorare la salute della popolazione.

Questo vale in tutto il mondo, ma è soprattutto una questione che il nostro Paese deve tenere ben presente. Qui da noi la Dieta mediterranea, il caposaldo riconosciuto di un corretto stile di vita, inventata dai nostri contadini, viene abbandonata sempre più dai nostri connazionali. Expo 2015 è l’occasione giusta per tentare di rimettere la vita degli Italiani sui giusti binari”.


12

Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

4 dicembre 2014

senza alcun finanziamento pubblico

“A San Giuliano niente dissesto” La Camera ha approvato una norma per il Comune per il post sisma SAN GIULIANO PUGLIA. “L’amministrazione comunale di San Giuliano di Puglia non correrà più il rischio di dissesto finanziario a causa degli effetti della provvisionale da 12 milioni di euro per la condanna maturata sul crollo della Jovine come conseguenza del sisma del 31.10.2002. Alla Camera dei deputati è stata approvata una norma all’interno della legge di stabilità che prevede come i saldi obiettivo dei singoli enti possano essere rideterminati entro il 31 gennaio 2015, al fine di tenere conto sia delle maggiori funzioni assegnate alle città metropolitane, dei maggiori oneri connessi agli eventi calamitosi, degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché degli interventi di messa in sicurezza del territorio, dei maggiori oneri connessi all’esercizio della funzione di ente capofila, di quelli relativi a sentenze passate

in giudicato a seguito di procedure di esproprio o di contenziosi con-

nessi a cedimenti strutturali”. Ad annunciarlo è l’onorevole moli-

sana del Pd Laura Venittelli, che evidenzia come il caso di San Giuliano

di Puglia si riferisca proprio a contenzioni connessi a cedimenti strutturali. “Si coglie l’occasione di ringraziare pubblicamente l’operato del sottosegretario all’Economia e alle Finanze on. Pierpaolo Baretta, che si è impegnato in prima persona per la vicenda di San Giuliano di Puglia, incontrando in diverse circostanze, assieme alla sottoscritta, il sindaco Luigi Barbieri”. “In attesa che la seconda lettura in Senato dia il crisma della ufficialità a questa norma inserita nella legge di stabilità 2015 i residenti di San Giuliano di Puglia e l’intera amministrazione possono tirare un sospiro di sollievo”, conclude la parlamentare molisana del Partito democratico, che aveva presentato un emendamento specifico, ora ricompreso in una norma a carattere generale.

Parte la gestione associata tra i Comuni Castato, polizia locale e servizi scolastici tra i più importanti TERMOLI. E’ stata la sala riunioni del Consorzio industriale Valle del Biferno a ospitare l’ultima seduta istituzionale dell’assise dell’Unione dei Comuni, che guarda caso si chiama proprio Basso Biferno. Insomma, quasi la sede naturale. Convocata dal presidente del consiglio Antonio Saburro sulla base delle indicazioni recate dal neo presidente della giunta Rino Bucci, gli amministratori degli undici co-

muni che compongono questo consorzio di enti locali che raggruppa buona parte del Basso Molise hanno approvato una serie di provvedimenti che cambieranno il volto e l’organizzazione dei servici pubblici territoriali che prima venivano gestiti in forma singola da ogni amministrazione comunale e domani lo saranno in forma associata, con l’obiettivo di elevarne l’efficienza e abbassandone i costi.

Oltretutto, è la leva legislativa che impone ai comuni al di sotto dei 5mila residenti di associarsi e così, senza attendere gli input diretti della Prefettura, la presenza dei sei comuni nell’Unione Basso Biferno con queste caratteristiche demografiche (Montecilfone, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis ed Ururi) hanno una popolazione inferiore ai 5mila abitanti ha così

‘teleguidato’ la proposta di convenzione, proponendo ai comuni aderenti all’Unione la gestione associata delle seguenti funzioni fondamentali: edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici”; polizia municipale e polizia amministrativa locale; catasto. Preliminarmente, tutti i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti hanno approvato nei rispettivi organi consiliari lo

schema di convenzione. Il voto favorevole maturato nell’assise ora ha conferito il giusto mandato al Presidente dell’Unione per la sottoscrizione della Convenzione. Nella seduta era in programma anche l’assestamento di bilancio, che grazie a maggiori trasferimenti ministeriali per poco più di 177mila euro, il mantenimento degli equilibri finanziari.

Partono i lavori per un collettore fognario A Larino ad essere interessata è la zona artigianale di Monte Arcano LARINO. Sono iniziati i lavori per la realizzazione di un collettore fognario nella zona artigianale di Monte Arcano e per la ristrutturazione e messa in sicurezza delle stazioni di sollevamento Cappuccini Superiore e Cappuccini Inferiore, utilizzando un finanziamento pari ad euro 152.000,00 ottenuto con l’interessamento dell’ex assessore Pontico e con l’impegno e la capacità dall’attuale Amministrazione che finalmente ha risolto i problemi

ereditati e dare il via ai lavori; il tutto è stato possibile grazie anche alla disponibilità del proprietario dei terreni che ha determinato il risultato ottenuto. A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici Michele Palmieri: ”Con la realizzazione di un collettore fognario è stato raggiunto un altro importantissimo obiettivo per il nostro territorio fornendo un servizio di primaria importanza in una zona nevralgica del nostro paese; tale opera incentiverà le iniziative im-

prenditoriali e private che volessero insediarvisi con i conseguenti benefici sotto il profilo economico, inoltre, la messa in sicurezza delle stazioni di sollevamento garantirà più efficienza e risparmio per la fornitura energetica e la relativa manutenzione. L’impegno profuso inizia a dare segnali importanti per l’assessorato da me diretto, una soddisfazione che incoraggia il sottoscritto a fare sempre meglio grazie anche all’importante contributo puntual-

mente messo in campo dai componenti l’ufficio lavori pubblici”. La destinazione del finanziamento ottenuto è rivolta per una metà alla realizzazione del collettore fognario che collegherà la rete della zona artigianale a quella fognante principale comunale collegata all’impianto di depurazione del Vallone della Terra; l’altra metà riguarda gli interventi sulle stazioni di sollevamento che, nello specifico, consistono nel rifacimento del manto stradale di ac-

cesso alle stesse, nella sostituzione della copertura delle vasche con realizzazione di idonea recinzione, l’allaccio alla rete idrica comunale per le operazioni di lavaggio, la manutenzione straordinaria della macchina per il tiraggio delle acque e inoltre nella realizzazione del sistema di telecontrollo il quale permetterà di ridurre notevolmente i costi operativi di gestione nonchè il numero e la durata dei disservizi attraverso interventi programmati e tempestivi anche su emergenza.

Riparte il Progetto Atlantide A Termoli il Rotary ha riavviato l’interessante iniziativa dopo i risultati conseguiti TERMOLI. Ha preso il via con il benvenuto ai partecipanti da parte del Presidente del Rotary di Termoli, associazione che ha sponsorizzato il progetto Atlantide, l’avvocato Michele Di Tomasso, l’incontro del Progetto Atlantide svolto a Termoli ieri mattina presso l’Istituto Alberghiero Federico di Svevia. A lui, ha seguito la mentore di questo progetto (fin dalla sua progenia) la professoressa Lia Ruggero che ha illustrato ai ragazzi, soprattutto quelli nuovi, le foto e i video girati

nelle acque antistanti il faro di San Domino a Tremiti alcuni mesi fa, a seguito degli interventi della polizia subacquea e di tutto il team di sommozzatori che, in quei due di permanenza a Termoli, hanno partecipato alle immersioni sia alle isole Tremiti che alla zona dell’Aspro. Attività svolte anche con strumenti tecnologici di avanguardia, come il nuovo robot a loro disposizione che ha consentito di poter esplorare i fondi marini fino a 300 mt senza

l’intervento dell’uomo e, quindi, con meno rischi e tempi più lunghi di permanenza nelle profondità marine. La professoressa ha poi tenuto a dire ai ragazzi che la loro scuola e loro stessi in Italia sono l’unico Istituto a custodire due reperti archeologici come i due ceppi di Ancora romana trovati nei fondali di Termoli o della cosiddetta Città di Buca che dovrebbe trovarsi (ma nulla ancora attesta questo in modo certo) in zona Aspro, in pratica davanti al “Grattacielo” a circa due mi-

glia marine al largo.Dopo la professoressa Ruggiero, ha preso la parola il professor Antonio Mucciaccio, ex preside del liceo Classico e Artistico che ha ricordato di aver dato la sua adesione a questo progetto soltanto se la professoressa Ruggiero avesse acconsentito di includere la ricerca di Buca, di cui la professoressa non ne era a conoscenza, la quale comunque acconsentì ed ecco che il progetto ha preso il via e, bisogna riconoscere, con evidenti successi.


13

Termoli

4 dicembre 2014

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Risparmio sui dirigenti, i soldi ai bisognosi” Il sindaco di Termoli Sbrocca ritiene che il recupero delle somme servirà di aiuto ad alcune famiglie TERMOLI. “L’incontro tra il Comune la Regione Molise e la ditta appaltatrice è stato fruttuoso e collaborativo al punto che è stata trovata una quadra di quello che era il problema e adesso è tutto in mano ai tecnici per verificare la fattibilità amministrativa della soluzione che è stata individuata”. Sorride in sindaco Angelo Sbrocca all’indomani del “lieto fine” sulla questione Gtm, il primo cittadino, non nasconde l’ottimismo soprattutto quando afferma: “Siamo

molto fiduciosi, assolutamente ottimisti anche per salvaguardare il patrimonio dei lavoratori Gtm oltre che per il servizio pubblico urbano della nostra città. Quella raggiunta è una soluzione che viene ad essere trovata tra la Regione e la ditta appaltatrice in quanto il taglio dei costi chilometrici è ancora sub judice e quindi farà il suo corso; si valuterà quando ci sarà una valutazione di tipo giudiziale alla quale sia noi che la Regione Molise faremo

delle osservanze”. E si acuisce la “soddisfazione” proprio quando cambiando argomento andiamo a trattare la questione “taglio dei costi” e qui, Sbrocca evidenzia che “sta andando bene, abbiamo nominato due dirigenti che sono a costo zero e voglio ringraziare entrambi per la disponibilità e per la loro accettazione dell’incarico. Questi soldi che dovevano essere spesi per i dirigenti, li dirotteremo e in un fondo sociale per far sì che

si possano avere delle disponibilità economiche per l’emergenza abitativa che è un problema in questo momento molto sentito e che quindi vorremmo, se non risolvere perché è impossibile, ma quantomeno affrontare con qualche strumento in più e per dare un forte contributo e segnale del Comune di Termoli per i concittadini meno fortunati”. Ed aggiunge: “Il risparmio della spesa e l’immissione in circolo di questo denaro, è uno dei modi per

avvicinarsi ai meno fortunati; ciò lo faremo facendo aumentare il fondo sociale e trovando le abitazioni adatte a questo scopo, ma soprattutto tenendo a mente che il Comune non ha un patrimonio immobiliare da destinare all’emergenza abitativa e deve trovare alternative tecniche possibili”. “Questa del risparmio della spesa e della destinazione per l’emergenza abitativa – ha concluso – è una delle soluzioni possibili e credo anche efficaci”.

Pronto il bilancio di previsione La Giunta ha approvato il documento contabile che ora andrà in Consiglio comunale TERMOLI. Il presidente del consiglio comunale di Termoli Manuela Vigilante tornerà nelle prossime ore a convocare la seduta del consiglio comunale. In aula si andrà giovedì 11 ed eventualmente venerdì 12.

Le variazioni del bilancio di previsione si sono rese necessarie per mettere in bilancio maggiori entrate pari a 1.128.162 euro con entrate tributarie e trasferimenti in incremento.

Ma anche il decremento di talune poste di bilancio assimilabili sempre ai capitoli tributari. Ci saranno invero anche 140 mila euro in più per spese per servizi per conto di terzi e una differenza in aumento delle maggiori e

minori uscite pari a poco più di 600 mila euro. Il bilancio complessivo ora ammonta a 75.884.271,40 euro. La variazione di bilancio è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta Sbrocca.

Progetto scuola sulla donazione E’ stata la sezione Avis di Termoli ad organizzarlo al cinema Sant’Antonio donazione e alla solidarietà, è un aspetto molto importante e abbiamo raggiunto ottimi risultati in questo campo. Speriamo di incrementarli prossimamente in tutti i settori”. Quale scuola verrà premiata oggi per aver raggiunto un record di donazioni? “La scuola premiata è il Geometra che ha raggiunto un ottimo risultato con ben quaranta donazioni. I giovani, per quanto riguarda l’Avis di Termoli, sono il 27 % dei donatori totali; speriamo d’incentivare il numero dei giovani donatori perché loro sono il presente e il futuro”. Prossimi appuntamenti dell’Avis? “Sabato 13 dicembre sul femminicidio per continuare il nostro ideale di solidarietà che abbiamo iniziato questa estate con la notte rossa e quindi grazie a degli interventi di ospiti di fuori regione proveremo a sensibilizzare su questa tematica”

TERMOLI. Si è tenuto ieri mattina nella sala del cinema sant’Antonio di Termoli la quarta Conferenza “Progetto scuola” organizzata dal direttivo Avis di Termoli. Diverse delegazioni di studenti dei vari istituti termolesi presenti in sala mentre sul palco, a portare il loro saluto, c’erano il sindaco Angelo Sbrocca, il vice sindaco Maria Chimisso, il direttore sanitario Filippo Vitale, il Pasquale Spagnuolo direttore U.O.C. Medicina Trasfusionale, Federica Ianieri, vice presidente Avis, il referente per il progetto scuola Vittorio Durante e il parroco don Mario Colavita. Abbiamo avvicinato la presidentessa del gruppo Avis giovani Federica Ianieri e le abbiamo chiesto di parlarci di questo progetto: “è un progetto che è iniziato da tanti anni e adesso lo stiamo portando avanti con diversi collaboratori. Serve per avvicinare i giovani alla

“Trivellazioni, finalmente la Regione si è mossa” L’associazione “Molise possibile” ha sottolineato il documento votato in Consiglio regionale TERMOLI. L’associazione “Molise Possibile” esprime grande soddisfazione per l’ordine del giorno sulle trivellazioni accolto in Consiglio Regionale il 25 novembre scorso. L’ordine del giorno fa riferimento ai fondati dubbi di costituzionalità del Decreto 133 del 12 settembre 2014, detto “Sblocca Italia”, sollevati anche dalle regioni Abruzzo e Puglia, decreto che, di fatto, pare allentare i parametri della valutazione ambientale. L’alternativa proposta nella mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale guarda invece allo sviluppo legato alla produzione di beni agroalimentari, alla tutela del territorio e alla difesa dell’equilibrio naturale. La mozione impegna: 1) il Presidente della Giunta Regionale del Molise a promuovere ogni atto di impugnativa a tutela del Mare Adriatico e che

scongiuri dannose indagini sui fondali; 2) di concordare una strategia unitaria con le altre Regioni per determinare una posizione congiunta a favore della tutela della costa adriatica. Il Molise è una regione che in questi anni ha saputo conquistare importanti traguardi nel mercato agroalimentare e nel settore turistico-gastronomico proprio perché capace di ricercare, innovare e investire nei prodotti della terra. Il Molise, nonostante il suo breve tratto di costa, è un territorio strategico per consolidare i numeri della macro-regione Adriatica dall’enorme potenziale storico-culturale ed economico. Michele Di Giglio, responsabile molisano dell’associazione e coordinatore del gruppo Molise per Civati, individua proprio nell’utilizzo razionale del territorio l’elemento che in questi anni

di crisi ha permesso alla comunità molisana di attenuare il colpo della recessione. “È stata la nostra economia di resistenza e le scelte oculate dell’agroalimentare, figlie di quel mondo contadino che si è saputo evolvere, che ci stanno permettendo di superare un difficile momento storico. Abbiamo subito terremoti e alluvioni, viviamo in una terra dura ma che sa essere anche generosa se ne sappiamo riconoscerne il valore. Dobbiamo ripartire da qui, il nostro manifesto progettuale riparte dalla bellezza della terra e dalla sua storia”. Per l’associazione “Molise Possibile” la mozione sulle trivellazioni segna un importante passaggio verso una forma di sinergia credibile tra Molise e regioni limitrofe, in particolare Abruzzo e Puglia, per riaffermare con maggior forza la presenza del Sud nelle istituzioni.



15

Opinioni

4 dicembre 2014

di Vincenzo Cimino* Sembra di rivedere un vecchio film in cui, in tempi non sospetti, un giovane Totò trattava la vendita della Fontana di Trevi ad un turista straniero. Signori miei adesso è tutto vero: in Molise, piccola ed ignorata XX regione d’Italia, la Direzione Regionale ai Beni Culturali (emanazione dello Stato) sta brigando per dare in gestione, per la modica somma di € 3400,00 annui, tutto il patrimonio culturale (musei, pinacoteche, aree archeologiche – anche inaccessibili e non visitabilicastelli …..) ad un unico affidatario per la durata di 6 anni iterabili, cosa che sarà interminabile se prendiamo ad esempio altre simili realtà italiane in cui si va avanti all’infinito di proroga in proroga. È cosa nota che in tutta la penisola alcuni settori del patrimonio culturale siano stati parzialmente esternalizzati mediante i cd servizi aggiuntivi, d’altra parte il Ministero non ha più le capacità numeriche (speriamo solo queste), relativamente al personale, per gestire l’immane patrimonio esistente. Tali servizi generalmente riguardano una minima parte delle attività specifiche delle Soprintendenze e dei luoghi di proprietà. Ma in Molise si va ben oltre! I rappresentanti del Ministero hanno pensato di fare cosa buona per la regione, offrendo dei servizi aggiuntivi che investono la quasi totalità dei settori di competenza e che, direttamente o indirettamente, interferiscono in vario modo in un

L’assurda svendita del patrimonio culturale molisano ampio settore lavorativo che gravita intorno ai beni culturali. Infatti oltre ai servizi base di accoglienza e di biglietteria, se ne aggiungono altri al fine, almeno teoricamente, di permettere una migliore fruizione da parte dell’utenza. Parliamo ad esempio del book-shop che ormai è essenziale in ogni sito che si rispetti. Ma in questo Molise fermo alla preistoria, per cul-

tura e turismo, la Soprintendenza ha effettuato solo per brevi periodi vendite dirette o consegna gratuita di materiale divulgativo, per poi interrompere tale sana abitudine con grande dispiacere dei poveri turisti. Questa idea di servizi aggiuntivi è sicuramente cosa buona e giusta……. Ma poiché in Molise le cose o si fanno in grande stile o no, la Direzione Regionale –sempre

lei-, ha pensato bene di offrire anche servizi di visite guidate, laboratori didattici, studio ed editoria, servizi di accoglienza e di intrattenimento per l’infanzia (…asili nido, scuole per l’infanzia, ludoteche…..?????? di grazia potremmo capire cosa avete intenzione di fare?). A questi vanno associati altri servizi aggiuntivi con la possibilità di intervento economico del-

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

l’Amministrazione BACT: aggiornamento del catalogo, catalogazione delle opere, prospezioni geofisiche, indagini archeologiche, studi specifici, organizzazione di mostre manifestazioni e iniziative promozionali. Per fare tutto ciò il bando si rivolge a “…… istituzioni, fondazioni e associazioni che siano state costituite, senza scopo di lucro, entro il 30 settembre 2014 ….”. I titoli richiesti ai concorrenti sono chiari e sembrano denotare volontà di dare un tono culturalmente e professionalmente elevato alla futura gestione del patrimonio, per questo vanno obbligatoriamente e sinteticamente elencati: “sede operativa nel territorio della regione; 90% da associati o partecipanti di età inferiore ai 40 anni; almeno il 60% degli associati o partecipanti dotati di titoli di formazione postuniversitaria in materie afferenti al bando (dottorato di ricerca, diploma di specializzazione e titoli equipollenti); una esperienza almeno triennale degli associati nello svolgimento di attività di valorizzazione e di educazione al patrimonio culturale per il MIBACT o per Enti pubblici territoriali; una esperienza almeno triennale degli associati nello svolgimento di attività aventi ad oggetto la promozione della cultura materiale del territorio; possesso, da parte di almeno il 30% degli associati o partecipanti, di una esperienza almeno triennale nello svolgimento di attività di sorveglianza archeologica e di verifiche preventive dell’interesse

archeologico (attestate dal MIBACT); una esperienza almeno triennale, da parte di almeno il 30% degli associati o partecipanti, in progetti di studio del territorio da parte di almeno il 30% degli associati; una esperienza almeno triennale nello svolgimento di attività di catalogazione e digitalizzazione di schede di materiale archeologico, storico-artistico, architettonico ed etnoantropologico, secondo le normative ICCD. Bisogna dire in verità, che non si era mai visto un tentativo di salvaguardia e tutela così vasto e ben organizzato, tendente a custodire, preservare e promuovere il territorio ed il patrimonio dello stato. Ma…. Ci sono diversi ma che è d’obbligo esporre, per chiarire bene le idee a quanti non fossero bene addentro al farraginoso sistema cultura, che è e resterà sempre elitaria e nelle mani di pochi e non sempre i migliori. Le Soprintendenze in Molise non sono state eccessivamente latitanti, come sembrerebbe dalla lettura del bando, infatti le attività summenzionate sono state sempre svolte anche con solerzia e competenza, seppure in maniera discontinua a seconda delle gestioni. Come mai adesso si sente la necessità di demandarle ad altri? Ma poi di quali altri stiamo parlando? Non c’è il rischio di creare una struttura parallela che si affianchi, o nel peggiore dei casi si contrapponga all’ente preposto, che in genere è ben attento che ciò non avvenga? *Consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti

Le Città dell’olio e il futuro L’Associazione ha tenuto a Siena l’assemblea nazionale. E’ nata anni fa a Larino Le Città dell’Olio, la cui associazione nacque a Larino con sindaco, Malorni, ha visto la partecipazione del nostro Pasquale Di Lena a Siena in occasione dell’assemblea nazionale. Un riconoscimento istituzionale alle Città dell’Olio per il valore rivestito dai progetti portati avanti, e una modifica statutaria che ne estenda l’apertura anche a GAL e Parchi. Queste le due priorità su cui si è sviluppata l’Assemblea dei soci delle Città dell’Olio tenutasi a Siena in occasione delle celebrazioni del Ventennale e della tappa toscana del Girolio d’Italia. Una Associazione che si evolve dunque, con nuove prospettive di sviluppo: “Città dell’Olio cambia pelle e diventa una realtà ancora più strutturata per dare contenuti, servizi ai soci e progettualità – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi – e ciò che è emerso con maggior forza da questa assemblea è la necessità di avere un riconoscimento istituzionale per

dare, in un momento di difficoltà come quello attuale per le realtà olivicole, il giusto riconoscimento a quegli amministratori che con impegno lavorano sui territori per accrescere il valore del prodotto e delle imprese che vi lavorano e investono, così come è fondamentale tenere accesi i riflettori sull’importanza del paesaggio e degli olivicoltori che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono a mantenere il territorio, la cultura e le tradizioni”. Significativa a tal proposito, la firma all’unanimità della modifica statutaria che di fatto apre le porte anche ai GAL e ai Parchi, i quali potranno quindi entrare a far part degli enti territoriali soci di Città del-

l’Olio, che ad oggi sono già oltre 350 tra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane. Attualmente, le regioni coinvolte dalle attività dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio sono 18 e, appunto 350 gli enti territoriali aderenti in tutta Italia. Per Girolio d’Italia si tratta della quarta edizione, durante le quali ha percorso 59 tappe e coinvolto oltre 1.500 tra espositori e produttori e oltre 5.000 bambini delle scuole dei territori ospitanti le tappe. L’Assemblea di sabato ha rappresentato uno dei momenti istituzionali più importanti del fine settimana toscano del Girolio d’Italia 2014, che nel frattempo ha animato il centro storico di Siena con tanti eventi e una importante collaborazione tra produttori ed esercizi commerciali food e no food del centro che ha portato l’oro giallo a essere protagonista incontrastato di assaggi, degustazioni, corsi divulgativi, show cooking e momenti culturali.


Ac e la n to r d i i c os a n n qu tr u i d eg zi al li a on la n n e st Pr i i cr o r ma u c i ic a gu a li e p e r in o li r a m Mo ti c o nd li s e a ial e

A breve in libreria e in edicola

La tua strenna natalizia


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.