TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 122 - giovedì 28 maggio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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Sanità, SERVIZIO A PAGINA 3
L’Oscar del giorno a Corrado Di Niro
prossimo futuro? L’Oscar del giorno lo assegniamo a Corrado Di Niro. Il presidente dell’Acem Molise è tornato nuovamente sulla questione appalti al Comune di Campobasso. Possibile che l’amministrazione non riesca a tutelare le piccole imprese locali? Che, anche, per piccoli lavori ricorra a gare d’appalto che finiscono con l’essere preda di chi viene fuori regione con ribassi al massimo e, forse, senza garanzie? Possibile, che amministratori accorti non si rendano conto che la mancata tutela di imprese e lavoratori locali finisce con il distruggere il sistema economico cittadino? E’ così difficile pensare?
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L’ennesima azienda che chiude sul territorio molisano fa segnare, ancora una volta, una brutta tappa per la politica molisana. Mentre l’assessore va avanti solo a proclami, l’economia molisana langue e muore. Possibile che non si avvede di quanto sta accadendo intorno? Possibile che continui sulla sua strada senza pensare a un Piano straordinario per l’occupazione? A una programmazione capace di assicurare nuove strategie al mondo produttivo? Troppi interrogativi senza una risposta in attesa, forse, dell’ennesimo tavolo di concertazione. Inutile.
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Tutto quello che gli altri non dicono
28 maggio 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Commissioni regionali congiunte per piegare la testa alle scelte della giunta
Ulteriore perdita di tempo, nuova semina di false speranze
Di Palazzo Moffa i consiglieri regionali sono la tappezzeria A leggerli, i milioni di euro che la Regione ha intenzione di mettere in rete, viene il capogiro. Risorse per lenire la disoccupazione, bonus per assunzioni, voucher formativi per l’alta Formazione, borse lavoro, per ammortizzatori sociali in deroga, per la cooperazione, per la scuola, per l’innovazione dei laboratori tecnici, per l’accelerazione della spesa dei fondi comunitari 2014-2020. Una girandola di euro. Forse è lo stesso assessore regionale alle Politiche sociali che ne dà notizia a non credere alle virtù taumaturgiche e risolutive di questo pacchetto milionario che le commissioni consiliari competenti di Palazzo Moffa esamineranno su specifico mandato dell’assemblea del 10 marzo. Basterebbero le difficoltà che distinguono dappertutto il Piano Garanzia Giovani a disillu-
derlo. Milioni e milioni di euro che alimentano finanziariamente agenzie, università, e altri soggetti che fanno da intermediazione. Le commissioni regionali, per esperienza
consolidata in questa legislatura contrassegnata dalla totale prevalenza della giunta e della presidenza (entrambe hanno ridotto i consiglieri di maggioranza a puri esecutori della
loro volontà), non solleveranno obiezioni alle destinazioni indicate e alla dotazione finanziaria assegnata (l’abbiamo sommata, sarebbe poco più di 37 milioni di euro). Probabilmente si limiteranno a prendere atto e formalmente ad esprimere qualche parere di scarsissima incidenza. Probabilmente si esprimeranno con compiacimento per quanto il governo regionale va facendo per alimentare l’avanzamento dell’istruttoria per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa del Distretto produttivo Campobasso – Boiano - Isernia- Venafro, e auspicheranno l’accelerazione della spesa dei fondi comunitari Fse – Fesr 2014-2020, sperando che possano contribuire alla ripresa economica e alla creazione di nuove opportunità di impiego. A stringere,
siamo di fronte a un’ulteriore perdita di tempo, a una nuova semina di false speranze. I consiglieri regionali di maggioranza, lo si sappia, sono letteralmente annichiliti alla presenza di Frattura e degli assessori. Non hanno alcuna autonomia, né possibilità d’ iniziativa. La realtà è sotto gli occhi di tutti: l’Ittierre, la Gam, lo Zuccherificio, i dipendenti di Esattorie, i licenziati del Korai, i cassaintegrati, i disoccupati costituiscono un Molise a parte, di cui il consiglio regionale conosce solo la facciata, in quanto incapace di entrare nel merito dei problemi, di discuterli e di risolverli. Letteralmente piegato agli ordini della presidenza regionale, degli assessori e dei dirigenti. Di Palazzo Moffa, i consiglieri regionali sono la tappezzeria. Dardo
“Editoria, perchè esclusi i Free Press?”
CAMPOBASSO. In merito alle notizie di stampa circolate di recente, i consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti eletti in Molise, pur comprendendo le preoccupazioni di alcune testate giornalistiche regionali, confermano di condividere le risoluzioni, oltre che di aver dato pieno e ampio contributo nella stesura delle linee guida, all’interno del direttivo regionale dell’Ordine, loro allargato in data 20 settembre 2014, allorquando numerose tra le tesi e le osservazioni proposte (soprattutto in termini di premialità a dimensione aziendale; contrattualizzazione dei dipendenti ed equo compenso), erano inserite nel contesto del documento conclusivo proposto al governatore, Di Laura Frattura. Stigmatizzano di non aver avuto a disposizione il testo di legge sull’editoria; né di essere mai stati convocati in audizione dal presidente della Regione, nelle fasi che hanno precorso la sua definizione; tantomeno di essere a conoscenza degli emendamenti ad essa apportati. Cimino, Eremita e Santimone, tra l’altro, si domandano il perché – nell’ambito del provvedimento di legge - non pare siano state inserite le aziende della Radiodiffusione che pure esistono in regione o quelle della stampa “Free Press”, che occupano numerose persone e che svolgono un lavoro di informazione ulteriormente utile e facilmente fruibile. Peraltro, il vice presidente della Commissione Giu-
Sulla recente legge regionale intervengono i consiglieri nazionali dell’Ordine giornalisti
Piccole e medie imprese, si provano nuovi strumenti finanziari e di finanziamento ridica in seno al Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino, ha già avviato le procedure per sottoporre il provvedimento di legge regionale sull’Editoria alla stessa Commissione. I consiglieri nazionali, infine, ribadiscono l’esigenza di dare vita a dibattiti pubblici e televisivi, al fine di far conoscere anche all’utenza la realtà delle problematiche in essere, evitando di farle apparire come qualcosa di avulso dal contesto sociale, esclusivamente privatistico o appannaggio di un ristrettissimo gruppo di persone. <<L’informazione e il diritto ad essa – concludono, Cimino, Eremita e Santimone - è una realtà che riguarda la vita di ogni cittadino che deve avere coscienza e contezza di ciò che si muove nel mondo e nei meccanismi dell’informazione>>.
Un approfondimento sugli strumenti finanziari ed opportunità di finanziamento per le Piccole e Medie imprese locali. Questo l’oggetto del nuovo incontro di approfondimento che lo Sportello Europa della Regione Molise, dopo una prima riunione del 26 gennaio 2015, ha avuto nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Giunta di Palazzo Vitale, con Iccrea Holding BCC, la Banca Corporate del Credito Cooperativo. Un appuntamento organizzato dal Consigliere Regionale con delega alla Programmazione, Vincenzo Cotugno, e a cui hanno preso parte i Direttori d’Area della Regione Molise, il Dirigente Responsabile dello Sportello Europa, Nicola Pavone, e il Consulente Affari Istituzionali e Responsabile dei Programmi europei di Iccrea Holding, Andrea Benassi. All’incontro hanno inoltre preso parte anche i rappresentati di FinMolise e Sviluppo Italia Molise. Nello specifico il Gruppo Iccrea, dopo aver presentato una fotografia dettagliata sul settore del credito italiano con riferimenti specifici al Molise, ha esposto le diverse opzioni europee disponibili in merito agli strumenti di finanziamento, nonché i meccanismi tecnici più avanzati di erogazione dei prestiti e di garanzia (Project financing, leasing pubblico, fondi di garanzia) fornendo, i particolari di un eventuale progetto pilota.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Severamente vietato ammalarsi Mentre si discute di burocrazia e riorganizzazione la vita degli utenti molisani della sanità è diventata un incubo “Quando c’è l’amore, c’è tutto!”. “No, chell’ è a salute!” Questo fulminante passaggio del film di Massimo Troisi “Ricomincio da tre” è la migliore delle sintesi possibili per rendere l’idea di cosi rappresenti la salute nella vita di ogni individuo. E di cosa rappresenti, di conseguenza il diritto alla salute, ad una sanità umana ed efficiente, per ogni cittadino. Forse la cosa più importate di tutte. Più dell’amore, del denaro, del successo ed altre seducenti vanità. Per noi molisani tutto ciò si è progressivamente trasformato in un incubo. Ammalarsi può davvero significare entrare in un abisso di disservizi, lentezze e decadenza che solo la malattia supera in angosciosa gravità. Mentre dal Ministero si richiede al Governo di commissariare il commissario Frattura; mentre tra delegazione parlamentare molisana e
governatore si straparla di decreto Balduzzi; mentre sui giornali si sventola lo sdoppiamento (raddoppio?) dell’azienda sanitaria regionale come la trovata del secolo (la solita bufala tra bad company e good company,
dare un’occhiata ad Alitalia per referenze); mentre si disquisisce tra ospedali di primo livello, secondo livello e altri bizantinismi amministrativi all’ospedale Cardarelli di Campobasso i chirurghi, nei giorni di
sabato e domenica, non operano che le urgenze per cecare di recuperare qualche turno di riposo che il sottodimensionamento dell’organico rende progressivamente più difficili. Sempre al Cardarelli le liste d’attesa per gli interventi ordinari stanno assumendo proporzioni inaccettabili. All’ospedale di Isernia gli anestesisti sono in sciopero e gli interventi di routine sono virtualmente sospesi; si garantiscono, anche lì, soltanto le urgenze. I pronto soccorso sono ormai trincee dove si combattono le ultime battaglie per salvare decoro e dignità della sanità pubblica garantita. Ciclicamente in quelle sale devono intervenire le forze dell’ordine per cercare di ricondurre alla ragione chi la ragione è stato ad un passo dal perderla per attese infinite e inevitabili disservizi causati da carenze d’organico; nonostante gli sforzi dei me-
dici. Le gare al ribasso stanno portando i servizi mensa e delle pulizie su standard faticosamente digeribili per una realtà del mondo occidentale. Ancora si attendono, poi, le motivazioni da parte del Governo centrale della bocciatura della legge regionale che avrebbe garantito, per un altro anno e mezzo, il mantenimento in servizio degli oltre 500 lavoratori precari tra infermieri, operatori sanitari ed altri profili. Persi anche quelli il disastro sarebbe davvero compiuto. Un disastro che ha padri infinti, inutile accanirsi nel cercare il colpevole designato, con ancora in mano la pistola fumante. La sanita in Molise è il paradigma di cosa sia stata l’amministrazione della cosa pubblica, praticamente dall’istituzione della Regione fino ad oggi. Un inno all’ingorda mediocrità; un rosario di occasioni perse. Un disastro.
Stipulata una convenzione tra la Regione Molise e il Corpo forestale dello Stato
Salvaguardia degli alberi monumentali
La Regione Molise e il Corpo forestale dello Stato hanno riconosciuto “un interesse comune nel perseguire con correttezza ed efficacia la realizzazione del censimento degli alberi monumentali, nonché la compilazione e la gestione degli elenchi regionali e nazionale, in modo che si possa garantire agli esemplari censiti l’adeguata tutela prevista dalle normative e ogni altro adempimento connesso e volto alla tutela e valorizzazione degli esemplari monumentali stabilito per legge”. Non si tratta di un interesse spontaneo come s’intuisce. Glielo impone l’articolo 7 della Legge 14 gennaio 2013, numero 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Una delle radi leggi italiane in cui non sono prevalenti gli interessi economici, le speculazioni, le autorizzazioni ad aggredire il territorio, gli sconvolgimenti ambientali. Il contrario. Una delle poche leggi che consente di dire che in fondo ci rimane qualcosa di civile e di culturalmente vivo in questo nostro Paese. Come, appunto, la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale. La giunta regionale il 18 maggio scorso ha approvato lo schema di convenzione tra il Corpo forestale dello Stato e la Regione Molise per l’attuazione dell’articolo 7 e del relativo decreto attuativo del 23 ottobre 2014. Parliamo di leggi
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a sostegno dello svolgimento delle attività di relativa competenza, ha assegnato alla Regione Molise 38.000 euro
e decreti, non di scelte autonome. E siccome le leggi che non portano in sé valori economici, interessi categoriali, deroghe e vantaggi in generale, di solito vengono disattese, disconosciute, ignorate e fatte passare in cavalleria, riteniamo importante far sapere all’opinione pubblica molisana che ci sono valori come quelli sopra descritti che danno di un territorio un’immagine diversa, molto migliore di quella
che di solito il territorio esprime quando si offre in favore del Dio profitto. Per realizzare il censimento degli alberi monumentali, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a sostegno dello svolgimento delle attività di relativa competenza, ha assegnato alla Regione Molise 38.000 euro. Il sollievo economico dovrebbe favorire il pieno adempimento di ciò che alla Regione Molise com-
pete svolgere. Il Corpo forestale dello Stato sa bene cosa fare. Se la legge è stata varata lo si deve proprio alle sollecitazioni di quel Corpo che immaginiamo abbia assistito, e assista, con particolare risentimento alle distruzioni floristiche cui si dedicano le pubbliche amministrazioni e i privati, non appena ne hanno l’occasione. La massiccia nevicata di questa primavera ha procurato danni ingenti agli alberi monumentali della settecentesca Villa De Capoa a Campobasso, alle alberature dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale anche fuori da quell’ambito. Ma ciò che poi n’è seguito, ha dell’incredibile. Tutti a tagliare, ad abbattere, a mutilare. Favorito anche dall’assenza, come diciamo, di un censimento arboreo. Motivo per cui c’è da sperare che con la convenzione sottoscritta dalla Regione e dal Corpo forestale dello Stato venga finalmente introdotto un sistema di rilevamento e di controllo efficace per la tutela e la valorizzazione del patrimonio arboreo. Dardo
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I progetti finanziati con fondi europei vagano da un’area all’altra della Regione Molise
L’Europa che dissipa Centinaia di miglia di euro senza approdare a qualcosa di concreto e di verificabile Fondi europei: a parte il fatto che si vanno spendendo quelli del settennio 2007/2013, la gran parte è indecifrabile. Vale a dire, è assolutamente impossibile capire a cosa sono serviti (quelli spesi) e a cosa servono. Se e quando, chi e come li ha mai analizzati e accertato che abbiano centrato l’obiettivo. Qualche giorno fa alla Fondazione Molise cultura c’è stato un convegno che riguardava la strategia europea per incentivare i rapporti economici, sociali e culturali della macroregione “Adriatico Ionio”, con la partecipazione di rappresentanti della sponda italiana (Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) e di quella opposta dell’Adriatico (Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia). Ne abbiano parlato bene, perché è stata rappresenta un’Europa caratterizzata da un forte impegno a integrare, sviluppare, interagire al fine di creare e coordinare le sinergie progettuali, economiche, sociali e culturali dei territori coinvolti. Se ne occupa tra l’altro un molisano, Francesco Cocco, responsabile del progetto AdriGov e segretario generale dell’Euroregione Adriatico Ionio. Un’eccezione; un caso particolare,
di Massimo Dalla Torre Questa mattina in seno al Forum della PA edizione 2015 la Regione Molise, in coerenza con la strategia Europa 2020, che da alcuni anni promuove azioni finalizzate al potenziamento e alla qualificazione del sistema di istruzione attraverso lo sviluppo delle tecnologie informatiche nei processi di insegnamento e apprendimento, utilizzando i vantaggi che una società digitale può comportare per il territorio e la società, presenterà un iniziativa imperniata sui percorsi didattici. Il tutto in considerazione che in questi ultimi tre anni sono stati avviati alcuni importanti progetti insieme ai bambini della Scuola Elementare del II circolo di Campobasso che hanno previsto percorsi di E learning ed E lab con il coinvolgimento attivo e fat-
anche per la qualità degli intervenuti. Citiamo per tutti la partecipazione del rappresentante della London School of Economics and Political Science. Tornando a noi, alla dimensione regionale, e ai progetti finanziati con fondi europei che vagano da un’area all’altra della Regione Molise, capita, per un motivo e per l’altro, di incrociare l’Ipa Adraitic Cross- Borderc Coopertaion Programme – progetto strategico “Europe Adriatic Sea Wai”. Ed ogni volta viene spontaneo chiedere che cosa sia, cosa riguardi, a cosa serva,
a che fine l’hanno finanziato, cosa lascerà sul terreno una volta concluso. L’’impenetrabilità inizia dal il titolo e dall’abbondanza di terminologia anglosassone. L’italiano ormai è lingua di retroguardia. Diciamo subito che “Europe Adriatic Sea Wai” è parte integrante del Programma Operativo (PO) di Cooperazione Transfrontaliera approvato dalla Commissione Europea il 25 marzo 2008. Sì, avete letto bene: 2008. Quindi naviga per gli uffici regionali da oltre sette anni. L’ultimo incrocio, il 19 maggio scorso, leggendo la de-
termina del direttore d’area Rodolfo Cocozza, con la quale è stata liquidata la somma di 786,36 euro in favore del collaboratore Camillo Marracino per la missione svolta il 23 e 24 aprile, ospite dell’hotel “Importanne Resort” di Dubrovnik, in Croazia, in occasione dell’allestimento dell’info point all’interno dell’evento “Adriatic Sea Forum Cruise, Ferry, Sail&Yact”. Perché in missione, e perché in Croazia? Perché nell’ambito del Progetto, tra le competenze della Regione Molise, rientra l’organizzazione di “inizia-
tive di comunicazione e di disseminazione orientate alla promozione del progetto”. Capito? Dopo sette anni e a pochi mesi dalla scadenza definitiva dell’impiego delle risorse del Fondo (179.507,64 euro di cui l’85% proveniente da fondi IPA e il 15% da fondi nazionali) siamo ancora ai Work Packages, le cui voci di spesa, incluse quelle per ripagare di 786,36 Camillo Marracino, sono (rigorosamente in lingua anglosassone in quanto l’italiano è ormai una lingua di retroguardia): Staff, Travel and Accomodation, External Expertise, Meetings and Events, Promotion Costs, Equipments, Investements, Financial charges e guarantees. L’Europa dei soldi vorticosi, dei progetti ostici e dei risultatati improbabili e impenetrabili è fatta molto di questo. Alla Regione Molise di determinazioni dirigenziali con centinaia di migliaia di euro che ballano a piacimento, senza approdare a qualcosa di concreto e di verificabile, ne circolano a decine. Missioni di collaboratori comprese. Soldi vorticosi senza un fine, e migliaia di giovani di disoccupati a grattarsi la pancia. Dardo
Regione Molise e Regione Emilia Romagna protagoniste al Forum della PA tivo della Regione Emilia Romagna che ha fortemente voluto abbracciare il percorso proposto dalla ventesima regione dello stivale. Percorso caratterizzato tra l’altro da progetti sulla Costituzione Italiana “Di sana e robusta Costituzione” e sulla prevenzione del rischio sismico “La terra trema. Il Molise e l’Emilia Romagna no” e “L’IVRE – ebbri di lettura”. Percorsi coordinati dall’Avv. Alberta De Lisio, Direttore dell’Assessorato al Lavoro, Welfare, Istruzione, Formazione Università e Ricerca della Regione Molise, che ha implementato una sperimentazione anche in altre scuole e classi 2.0 con grande partecipazione ed en-
Un sistema comune per potenziare il sistema di istruzione telematica tusiasmo. Obiettivi prefissati: il superamento della divergenza esistente tra l’attuale linguaggio didattico e quello della società digitale, di cui i ragazzi sono protagonisti nella convinzione dell’importanza non solo didattica, ma soprattutto umana, rendendo maggiormente interattivo il rapporto tra insegnanti, genitori e bambini, che sviluppino e consolidino le competenze digitali già conseguite incrementando la ricaduta
nelle diverse aree disciplinari. Sulla base di tutto ciò è stata favorita non solo l’interazione on line al di fuori delle ore di presenza a scuola tramite la piattaforma di e-learning (Moodle), ma soprattutto quella in aula tramite l’utilizzo di tablet, lim, video camera, il Digital storytelling come strumenti di gemellaggio e di lavoro intergenerazionale. A dare forza alle iniziative le modalità di valutazione di tipo qualitativo tramite un diario on line con la partecipazione attiva delle insegnanti e degli allievi che prevede la raccolta, selezione e analisi dei prodotti realizzati (e-portfolio). A tal riguardo stata apportata una ulteriore modi-
fica dell’ambiente di lavoro non solo utilizzando la piattaforma tramite strumenti informatici dell’ultima generazione in dotazione a ciascun alunno, ma anche l’uso trasversale delle competenze digitali per incrementare e supportare altre competenze come quelle: testuali, linguistiche e relazionali. Inoltre l’incontro odierno da considerare un workshop servirà a confrontare le esperienze e a illustrare le best practices regionali a dimostrazione che la vera scuola si fa soprattutto se si fa globalmente senza prevaricazioni e esclusioni che spesso minano le basi su cui la scuola si basa o dovrebbe basarsi.
TAaglio lto Tutti in mobilità i dipendenti della 3G Active, società attiva nel campo delle telecomunicazioni e del telemarketing. Decisione della proprietà venuta dopo la mancata conferma della commessa della ACEA alla stessa società di San Giuliano del Sannio. Si parla di più di settanta lavoratori che inizieranno il triste e consueto calvario, per i giovani lavoratori di questa regione, tra ammortizzatori sociali, incertezza come duro pane quotidiano e un futuro sempre più sfumato sullo sfondo. Nel caso specifico pare che ci sia anche un grave vizio nel mancato rinnovo dell’appalto alla 3G da parte dell’ACEA. Il TAR del Lazio, come sottolineano i sindacati di categoria FISTEL CISL UILCOM UIL UGL Telecomunicazioni, per voce dei loro referenti regionali Salvatore Pizzuto Lorenzo Pinto e Stefano Sardella, con sentenza 6027/2015, aveva infatti annullato la gara d’appalto vinta dalla società concorrente dell’azienda molisana che, incredibilmente, si è vista comunque aggiudicare
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Mobilità per i dipendenti della 3G Una discutibile procedura d’appalto mette in ginocchio l’azienda molisana l’appalto. Dimostrazione pratica, ma ugualmente inaccettabile, della debolezza delle nostre aziende sul mercato nazionale. Il sempre rincorso (ma mai raggiunto) sviluppo complessivo del Molise, organico, fondato su basi solide e progressivo nel tempo rende, infatti, le nostre aziende sempre più deboli sul ring spietato del mercato e se a questo aggiungiamo anche passaggi davvero poco trasparenti, come appaiono essere questi che interessano la 3G, da un punto di vista burocratico e di rispetto della legge, è evidente che aziende espressioni di un territorio debole finiscano inevitabilmente col soccombere. La disabitudine a competere incancrenisce progressivamente, rende incapaci di saper portare anche quei colpi sotto la cintura che, a volte, possono significare arrivare in piedi alla
fine del match. “E’ dunque indispensabile l’immediata reazione di ogni figura istituzionale del nostro territorio –
insistono i sindacati - al fine di dare un segnale forte a chi cerca di cancellare la nostra regione dal settore economico
delle telecomunicazioni. Si fa dunque appello alla Regione Molise di convocare urgentemente un tavolo di confronto con i sindacati al fine di difendere le istanze dei lavoratori della 3g Active con il supporto di ogni istituzione molisana.” Ecco, sentivamo davvero la mancanza dell’apertura di un’ennesima vertenza, della convocazione di un ennesimo tavolo. La natura esclusivamente privata della società in questione rende, poi, assolutamente pleonastico l’invocato intervento, a babbo morto, delle istituzioni; le quali hanno, però, gravissime responsabilità per le occasioni mancate negli anni, nei decenni passati e sono comunque responsabili di quanto faranno, o meglio non saranno capaci di fare, per un futuro meno amaro. Questo senza ombra di dubbio.
Da “Metropolitana leggera” a “Sistema di trasporto ferroviario urbano ed extraurbano”
Operazione travestimento
Dalla Proger spa alla Rete ferroviaria italiana spa: ciò che non s’è fatto in 10 anni lo si dovrà fare in pochi mesi, entro e non oltre il 31 dicembre 2015 Operazione travestimento: la Metropolitana leggera per collegare Matrice a Boiano ha cambiato titolazione; ora è un Sistema di trasporto ferroviario urbano ed extraurbano sulla tratta Matrice – Campobasso – Bojano della linea ferroviaria Termoli-Venafro. Da progetto affidato ad una società di Pescara (Proger S.p.A. – Architecna Engineering – Architecna A. P. , particolarmente nota al presidente della giunta Frattura), alla quale, dalla Regione amministrata da Iorio, sono stati pagati oltre 800mila euro per gli elaborati preliminari, è diventato il titolo dell’accordo di programma tra la Regione Molise e Rete ferroviaria italiana ( Rfi), accordo approvato dall’esecutivo di Palazzo Vitale il 18 maggio scorso (delibera numero 218), con cui le parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a dare corso alle attività finalizzate alla progettazione esecutiva ed alla realizzazione dell’intervento. Il documento istruttorio dell’accordo porta la firma del direttore dell’Area Quarta, Rodolfo Cocozza, che il “pezzo di lavoro” l’ha compiuto a pochi giorni dall’andata in pensione con una prodigalità tecnica ragguardevole
per impegno favoristico. Un regalo professionale di livello alla giunta e al suo (di Cocozza) assessore di riferimento, Pierpaolo Nagni. Operazione travestimento perfettamente riuscita e nessun ripensamento, come qualcuno auspicava. Lo stanziamento di 23milioni e 500mila euro rimane vincolato al Sistema di trasporto ferroviario urbano ed extraurbano Matrice –Campobasso - Boiano. Con la
prospettiva di arrivare a Isernia. Dicono, per accorciare i tempi per Roma. Quindi, stando all’accordo con Rfi, si va dritti alla progettazione definitiva, che vale qualche milione di euro. La realizzazione del sistema di trasporto prevede di mettere in cantiere le opere ferroviarie, nonché quelle riguardanti i fabbricati di stazione, i piazzali, i parcheggi e gli impianti a rete occorrenti per instaurare un
esercizio di Servizio Ferroviario Regionale Molisano (Sfrm), della linea Campobasso – Bojano – Isernia che, nella prima fase, riguarderà in particolare la tratta parziale Matrice – Campobasso – Bojano e, in un secondo step, riguarderà la tratta Bojano - Isernia con l’obiettivo principale di velocizzare ed intensificare la linea verso Roma, come abbiamo accennato. Il fine del progetto è duplice, dicono dalla giunta regionale a sostegno della decisione presa: da una parte, quello di sviluppare un sistema di intermodalità rispetto all’area del Matese, aumentando la frequenza del servizio e calmierando il trasporto pubblico su gomma sperando d’incidere fortemente su una regressione del trasporto privato. Dall’altra, il miglioramento e la velocizzazione verso Roma. Obiettivo certamente accattivante. Non c’è chi non voglia un accorciamento dei tempi di percorrenza con la capitale, venendo dagli attuali disastri. Da analizzare a fondo, invece, sono le motivazioni e la consistenza poste a sostegno dell’investimento. Nel documento istruttorio di Cocozza viene detto che sul piano della fattibilità non ci sono tentennamenti. Re-
gione e Ferrovie si sono incontrate più volte e ogni volta hanno verbalizzato i contenuti delle rispettive valutazioni a favore di quanto si andava profilando. Insomma, s’è proceduto congiuntamente all’esame in itinere della progettazione definitiva di matrice Proger, adeguandola alle nuove normative Rfi, al fine di confermare il cadenzamento delle corse sul tratto Matrice - Boiano ogni 30 minuti. Rete ferroviaria italiana, inoltre, nel condividere lo scenario illustrato dalla Regione a sostegno della mobilità su ferro, ha confermato la disponibilità a concludere la condivisione del progetto definitivo del tratto Matrice – Campobasso – Bojano e di avviare contestualmente un tavolo tecnico per la progettazione degli ulteriori interventi per arrivare al progetto esecutivo e all’indizione del bando pubblico. Il bello è che ciò che non s’è fatto in 10 anni lo si dovrà fare in pochi mesi, entro e non oltre il 31 dicembre 2015. Per non perdere il finanziamento. Quando di mezzo ci sono risorse finanziarie da spendere si vedono fare miracoli. Dardo
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Campobasso
28 maggio 2015
Arresti domiciliari per stalking Operazione dei Carabinieri per atti persecutori di un 46enne CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale del Capoluogo, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari ad un 46enne campobassano ritenuto responsabile di atti persecutori ai danni della ex convivente. La vigilia di Natale dello scorso una
pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Campobasso è intervenuta presso l’abitazione di una quarantacinquenne che aveva richiesto l’intervento perché stanca dei continui atti vessatori dell’ex compagno che non si rassegnava al termine della loro relazione sentimentale. Continue le discussioni sotto il do-
micilio della vittima e l’invio di sms e chiamate sul cellulare della donna che il 24 dicembre ha deciso di denunciare ai Carabinieri della Stazione Capoluogo le continue vessazioni iniziate nel precedente mese di ottobre, in concomitanza della crisi del rapporto tra i due. I riscontri raccolti dai Carabinieri hanno indotto l’autorità giudiziaria
ad emettere un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti dell’uomo. Alcun effetto ha sortito la notifica di quella misura in quanto sono continuati i comportamenti vessatori ai danni della vittima che li ha nuovamente denunciati ai Carabinieri i quali, ancora una volta,hanno ri-
scontrato gli avvenimenti riportandoli all’autorità giudiziaria; è stato pertanto ritenuto di dover disporre un aggravamento alla precedente misura con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari eseguita nella serata di ieri dai Carabinieri della Stazione di Campobasso.
L’intervento
Nessuna sfiducia a nessuno di Michele Ambrosio* In riferimento alla nota del gruppo consiliare 5 stelle sul conto consuntivo, sulla previsione della commissione speciale e sulla elucubrata strumentale ipotesi di indiretta sfiducia all’assessore udc Sabusco o agli uffici comunali, lo scrivente capogruppo ricorda ai consiglieri del movimento, cosa peraltro già ribadito dal dott. Sardella - responsabile del
servizio finanziario del Comune - che per legge al responsabile del servizio finanziario è inibita ogni possibilità di rilevazione contabile difforme dagli atti sottoscritti dai responsabili dei servizi, e dunque tale inibizione riguarda anche all’assessore al ramo. Anzi, per quanti hanno letto e non al massimo
sfogliato il rendiconto e tutti gli allegati, il tema atavico dei residui (dunque non riconducibile al 2014) è stato evidenziato dallo stesso assessore Sabusco, dal dirigente del servizio finanziario e dal collegio dei revisori dei conti, e trattandosi di poste, a credito e a debito dell’amministrazione comunale, tra i quali i 20milioni di euro derivanti dalla ver-
tenza tutt’ora aperta con l’ex agente della riscossione, la previsione di un “focus” per una azione conoscitiva tra consiglieri, funzionari comunali ed esperti esterni, era un atto dovuto e responsabile da parte del Consiglio comunale, trattandosi di soldi pubblici. *Capogruppo UDC
“No alla stazione base radio” A Duronia la protesta contro il pericolo rappresentato dall’elettrosmog DURONIA. l gruppo “Giovani Duroniesi”, con il sostegno e la collaborazione di: Co.Di.S.A.M (Comitato Difesa Salute e Ambiente Molise), ISDE (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente); associazioni di promozione e tutela del territorio come l’AC “La Terra”, organizzatrice di “Cammina, Molise”, l’AC “Casale Infinito”, la Pro Loco Duronia, gruppo di minoranza “Uniti per Duronia”, Italia Nostra, nonché numerosi liberi cittadini, tra cui l’attore originario di Duronia Elio Germano, non si arrendono e continuano la loro battaglia per evitare l’installazione della stazione radio base alta 26 metri sulla pineta comunale del paese, in località Montagnola. Dopo numerose proteste, tentativi di dialogo con l’amministrazione, partecipazione al consiglio comunale in cui il gruppo di minoranza ha tentato di spiegare cos’è il principio di precauzione, valido a livello internazionale ma che nessuno rispetta, dopo un convegno tenuto da Vincenzo Pietrantonio, medico ISDE, presidente scientifico Comitato di Difesa
vocati, nonché le associazioni sopra menzionate, per ribadire che la volontà della comunità non può essere messa in secondo piano in nome del
progresso tecnologico e delle logiche di mercato portate avanti dalle multinazionali della telefonia mobile.
Arrestata regina delle truffe La donna era esperta nelle truffe on line. Fermata dalla Squadra mobile
della Salute & Ambiente Molise – CoReA, anestesista rianimatore, professore a contratto all’Università di Padova, il quale ha spiegato i rischi che si celano dietro l’elettrosmog e l’uso smodato dei telefoni cellulari, dopo aver consegnato una petizione popolare in cui 545 persone, di cui 182 residenti su circa 300 abitanti (escludendo ovviamente i residenti all’estero) hanno espresso il loro dissenso all’installazione, dopo aver annunciato che si ricorrerà al ricorso al
Tar, il sindaco non intende ancora fare un passo indietro. Finora, nonostante la fiducia che i giovani hanno riposto in chi li amministra, nulla è stato fatto per evitare di stuprare il paesaggio e mettere in pericolo la salute dei cittadini. Per questo motivo sabato 30 maggio 2015 alle ore 15:00 i “Giovani Duroniesi” hanno organizzato un corteo di protesta e dibattito divulgativo sull’elettrosmog, al quale parteciperanno anche medici e av-
CAMPOBASSO. Personale della Polizia di Stato della Questura di Campobasso in servizio alla Squadra Mobile ha arrestato una quarantasettenne di questo Capoluogo, su ordine di esecuzione di espiazione della pena detentiva agli arresti domiciliari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. La donna dovrà espiare la pena di 1 anno e 4 mesi, oltre al pagamento di una sanzione pecuniaria di 450 euro, per aver posto in essere - in concorso con altri -
reati continuati di truffa, falsità e sostituzione di persona. Espertissima in truffe on line, la quarantasettenne carpiva, inizialmente, la fiducia di ignari navigatori della rete, residenti in diverse parti d’Italia, incoraggiando simpatie, instaurando relazioni virtuali ed arrivando anche a millantare scopi assistenziali e benefici costruiti ad hoc. Riusciva così a farsi accreditare – in più circostanze - varie somme di denaro mediante l’uso di mezzi di pagamento elettronico.
Campobasso
7 28 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
ACEM: inammissibile che il comune di Campobasso continui a mandare in appalto gare di piccoli importi “Indifferenza totale alle sorti delle imprese locali” CAMPOBASSO. L’ACEM – che già dallo scorso mese di settembre è intervenuta più volte sulla questione - manifesta stupore ed sdegno sull’atteggiamento del Comune di Campobasso che si ostina nel mandare in appalto con procedure aperte lavori di importi
bassi, quali l’ultimo pubblicato in questi giorni di appena 84mila euro, riguardante la realizzazione di tratti di rete fognaria in contrada Cacciapesci. L’Associazione manifesta stupore in quanto non sono stati ascoltati i ripetuti appelli a dotarsi di un re-
golamento per l’affidamento dei lavori in economia ed a far ricorso alle procedure negoziate previste dalle normative vigenti, sdegno perché in questo modo si continua ad esporre piccoli appalti al rischio di essere aggiudicati ad imprese di fuori, con le piccole
aziende del posto senza lavoro. “Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico - dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro - eppure il Comune di Campobasso dimostra di essere totalmente insensibile alle sorti dell’imprenditoria locale. In que-
sto modo non si può chiedere il coinvolgimento in iniziative di sponsorizzazione, senza assumersi le giuste responsabilità per aiutare l’economia locale travagliata dalla crisi, salvaguardandola nel rispetto delle leggi vigenti dalla morsa esasperata della concorrenza di fuori”.
“Sostieni la ricerca della fondazione “Giovanni Paolo II” E’ l’appello della struttura di cura di Campobasso per il 5 per mille Circa 100 mila ricoveri, circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali, 1000 pubblicazioni scientifiche e 100 progetti di ricerca, questi i numeri della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso in soli 12 anni di attività. Il Centro fa parte della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è diventato in pochi anni un polo d’eccellenza di rilievo nazionale e internazionale come testimoniano i
sempre più frequenti riconoscimenti. Con la tua dichiarazione dei redditi, quest’anno, puoi destinare una quota del 5 per mille dell’IRPEF alla Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”. Un contributo prezioso e di fondamentale importanza, che non implica nessun costo da parte tua, ma grazie al quale potrai sostenere la ricerca scientifica nella tua Regione.
Anche grazie al tuo contributo sarà possibile continuare a curare tutte le persone che vorranno rivolgersi a noi preferendo le nostre prestazioni e la ricerca d’ eccellenza che da sempre distingue questa Istituzione. Esprimere il tuo sostegno è facile - Apponi la tua firma nel riquadro della dichiarazione dei redditi alla voce sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle Associa-
Il premio “La scuola si fa impresa” Domani a Campobasso, la Provincia procederà alla premiazione CAMPOBASSO. Venerdì 29 maggio 2015 alle ore 9.30 presso la Sala Consiliare della Provincia di Campobasso avrà luogo l’evento conclusivo e la premiazione dei progetti vincitori del concorso: la scuola si fa impresa. Per crescere e mantenere alta la competitività dei propri territori, il futuro del nostro paese deve incrementare creatività, innovazioni tecnologiche e tutela dell’ambiente, al fine di sviluppare nei giovani le competenze indicate dall’Unione Europea, tra le quali lo spirito d’iniziativa e imprenditorialità. In tale prospettiva, si inserisce il Progetto “La scuola si fa impresa”, finalizzato alla realizzazione di prodotti creativi che valorizzino le molteplici risorse naturali, culturali e umane del territorio attraverso attività di classe. Il Centro di Formazione Europe Direct della Provincia di Campobasso, l’Ufficio Scolastico Regio-
nale per il Molise, l’ AICA - Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico e Il Movimento Cristiano Lavoratori di Campobasso (M.C.L.) hanno ideato un concorso a premi, giunto alla seconda edizione, per sostenere progetti in grado di favorire un confronto costruttivo tra il mondo della scuola e il sistema produttivo locale. L’iniziativa si propone di incoraggiare i giovani a sfruttare le tante opportunità di attrazione che offre la Regione tramite progetti inediti potenzialmente realizzabili e a proiettarsi nel mondo del lavoro facendo leva su creatività, capacità d’analisi, spirito d’iniziativa e lavoro di equipe. Le idee progettuali devono proporsi come prodotti nuovi, con elementi di innovazione significativa rispetto all’esistente, in ottica di valorizzazione del territorio. Hanno aderito al progetto diversi Istituti Scolastici della Pro-
vincia di Campobasso. Dopodomani quindi alle ore 9.30 presso la Sala Consiliare della Provincia di Campobasso, ci sarà l’evento conclusivo (come da programma allegato) e la PREMIAZIONE DELLE SCUOLE VINCITRICI del Concorso. L’incontro si aprirà con i saluti del Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, introdurrà i lavori Anna Paola Sabatini, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale. Interverranno Salvatore Garro, Presidente di AICA, Carmela Basile, dell’Europe Direct, le professoresse Oronza Perniola e Carla Tammaro, dell’Ufficio Scolastico Regionale, ed il giornalista Antonio Chiatto, Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori di Campobasso. I premi alle scuole sono stati donati da AICA Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico.
zioni e Fondazioni. - Trascrivi il codice fiscale Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso: 92062190704 Ti ricordiamo che il 5 per mille non è in alcun modo alternativo all’8 per mille destinato alla Chiesa Cattolica, per cui puoi benissimo optare sia per l’una che per l’altra soluzione.
Over the net Italia azienda di vendita automobili sita in via Tiberio n 108 a Campobasso, tel. 087462444, CERCA PERSONALE da inquadrare nel settore commerciale. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattarci telefonicamente o inviare una e-mail a amministrazione@overthenet.org .
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Isernia
28 maggio 2015
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“Bloccato il reparto di chirurgia”
E’ quanto accade per la protesta degli anestesisti. “Gli ultimi residui di sanità vanno a pezzi” ISERNIA. Il reparto di chirurgia Da cosa dipende questa considerazione negativa? Può capirlo perfettamente chiunque in questo momento si trovi ricoverato all’ospedale “Veneziale” di Isernia ed abbia la necessità di essere operato. Il reparto di chirurgia è completamente bloccato dalla protesta messa in atto dagli anestesisti che si protrae ormai da una decina di giorni nella totale indifferenza di tutta la dirigenza regionale. Queste persone, cui affidiamo la nostra vita, devono essere messe in grado di svolgere la loro funzione in modo da garantire la massima efficienza e la migliore operatività invece sono costrette a lavorare in condizioni di
precarietà e di stress. Di chi la colpa?Dobbiamo prendercela con questi specialisti fondamentali per la nostra sopravvivenza o piuttosto con i responsabili, burocrati e politici, che non vogliono neanche ascoltare le ragioni del loro malessere? Nasce spontanea una domanda: a chi serve la sanità molisana? Ai malati che vorrebbero risolvere rapidamente ed al meglio i loro problemi di salute e i cui diritti sono al primo posto nella Carta Costituzionale o a tutti coloro che vi lavorano in prestigiosi “uffici” e “subuffici” (che nascono come funghi) ed in molti casi “lucrano” sontuosi stipendi senza neanche sentire la coscienza del
ruolo che sono chiamati a svolgere?Noi crediamo che tutto il personale sanitario degli ospedali e di ogni altra struttura debba “produrre” salute, mentre l’organizzazione burocratica e politica è costituita da persone che se non sono capaci di creare le condizioni di miglior funzionamento di tutto il sistema non sono altro che “parassiti” inutili o addirittura dannosi. Naturalmente gli anestesisti del “Veneziale” dovrebbero capire il limite della loro azioneperchéhanno un ruolo vincolante che impedisce a tanti colleghi, in particolare ai chirurghi, di occuparsi dei problemi dei ricoverati.Ma la colpa più grave è
della dirigenza, sorda ad ogni richiamo proveniente dagli operatori, e dei nostri amministratori che si preoccupano di tutte le loro beghe carrieristiche e trascurano le esigenze dei cittadini. Cosa fanno i responsabili della sanità Regionale? E il Prefetto di Isernia? Forse è distratto dallo sciopero degli insegnanti, che non mettono persone in fin di vita, mentre non pone la stessa attenzione ai casi di malati che vedono aggravarsi la loro salute proprio per la ridotta operatività del reparto di chirurgia? Dovremo fare appello al Presidente della Repubblica per chiedere un suo intervento affinché i cittadini moli-
sani possano godere degli stessi diritti sanitari di tutti gli altri italiani, diritti che da molto tempo non sono più assicurati in questa “maltrattata” regione? Se la sanità molisana è destinata soltanto ad elargire stipendi (come un qualsiasi ente assistenziale) ce lo dicano sinceramente:andremo a curarci fuori regione oppure in quelle strutture private che ancora conservano o addirittura hanno migliorato la loro efficienza. I cittadini sono stanchi di una sanità pubblica abbandonata a se stessa, stravolta da lotte di potere interne e dominata esclusivamente da valutazioni economiche irrazionali.
Truffe e ricettazione, arrestato un 50enne Operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Isernia venienza. In virtù del provvedimento a cui hanno dato esecuzione i Carabinieri, l’uomo dovrà scontare una condanna alla pena di un anno e mezzo di reclusione agli arresti domiciliari. A Venafro, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia e del locale Comando dell’Arma, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, sei persone operanti nel settore edile, un 50enne ed un 30enne del luogo, e quattro persone della provincia di Caserta, un 45enne di Ciorlano, un 55enne di Prata Sannita, un 51enne ed un 48enne entrambi di Pratella, tutti responsabili di violazione alle norme per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in quanto omettevano l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nel corso delle attività di manodopera con gravissimo pericolo per l’incolumità degli stessi lavoratori.
ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, alle prime luci dell’alba hanno eseguito l’arresto di un 50enne di Cerro al Volturno, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica. A seguito di attività investigative a carico dell’uomo erano stati accertati una serie di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle truffe, poiché alcuni anni or sono, fingendosi insieme ad altri complici, funzionario di apposita commissione della Comunità Europea di Bruxelles, si faceva consegnare somme di denaro fino a centomila euro da imprenditori del settore agricolo nel Casertano, in cambio di inesistenti finanziamenti da destinare allo sviluppo commerciale, alla ricettazione di assegni bancari contraffatti e di illecita pro-
A Expo la lenticchia di Capracotta Insieme ad altre leguminose molisane in mostra nel Palazzo Italia, nell’area riservata alla “Mostra delle Regioni CAPRACOTTA. La Direzione artistica della Mostra delle Regioni ha individuato i soggetti che rappresentano l’anima del racconto del Molise ricadenti nelle quattro “Potenze” che raccontano l’Italia attraverso le 21 regioni e province autonome. La “Potenza del Saper Fare”, La “Potenza della Bellezza”, la “Potenza del Futuro” e la “Potenza del Limite”, racconteranno l’Italia fino al 31 ottobre 2015. Per “la Potenza del Limite” ci sono
21 storie di impresa agricola, agroalimentare, artigianale che raccontano la più specifica delle grandezze italiane, la capacità di esprimere il meglio nelle circostanze più proibitive, di coltivare prodotti di eccellenza su cucuzzoli aridi e non meccanizzabili, la potenza più vicina alla virtù del limite. Per la Regione Molise è stata selezionata la banca del germoplasma, la ricerca condotta dalla dottoressa Dalila Trupiano dell’Università
degli Studi del Molise su recupero, caratterizzazione e conservazione di ecotipi autoctoni di interesse agroalimentare, come alcune varietà di leguminose molisane. Tra queste le lenticchie di Capracotta, in mostra al Palazzo Italia, alla Mostra delle Regioni. Una parte dei semi raccolti viene conservata a basse temperature nei frigoriferi della Banca del Gemoplasma dell’Univerità degli Studi del Molise al fine di preservarne e custodirne la diversità genetica.
Un’altra parte viene utilizzata per la semina in campi sperimentali allestiti, in condizioni ambientali controllate, nei diversi ambienti del territorio molisano. Quello del Giardino della Flora Appenninica di Capracotta ne è un valido esempio. Un gratificante riconoscimento ad un legume, la lenticchia di Capracotta, conosciuta per le sue eccezionali qualità nutritive e per il suo gustoso sapore. E non da poco è anche la citazione del Giardino
della Flora Appenninica di Capracotta individuato come valido esempio di sito per la coltivazione di semi autoctoni da preservare. E’ il giusto riconoscimento alle attività portate avanti dalla Regione Molise, dall’Università degli Studi del Molise, dal Consorzio del Giardino della Flora Appenninica e dall’Amministrazione Comunale di Capracotta. Coltivazione della Lenticchia di Capracotta Lenticchia di Capracotta
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Termoli
28 maggio 2015
Gtm, i servizi da sabato si fermeranno Il taglio regionale dei fondi per il servizio di trasporto la causa del problema TERMOLI. Il presidio di protesta dei dipendenti iscritti alla Filt-Cgil è solo un antipasto rispetto all’ennesima deriva negativa per il trasporto pubblico locale di Termoli. La società concessionaria del servizio, la Gtm srl, ha comunicato al sindaco che da sabato i mezzi, le circolari, rimarranno ferme. “Egregio signor Sindaco, come ormai noto la delibera di Giunta Regione n.387 del 2014 trasferisce al Comune di Termoli il 50% delle risorse occorrenti per lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico urbano già a partire da agosto 2014. Negli ultimi 10 mesi si è coperto il fabbisogno finanziario utilizzando il credito Irap che la società Gtm Srl vantava nei confronti del Comune di Termoli, regolarmente trasferito dalla Regione Molise quale riconoscimento di onere aggiuntivo di esercizio così come previsto dal con-
tratto in essere con lo stesso Ente. Tali risorse hanno consentito a questa società di compensare la mancanza di risorse non trasferite per l’esercizio e di continuare a svolgere regolarmente il servizio di trasporto pubblico. Dal mese di aprile questa società di-
spone di un contributo per l’esercizio di 127.032 euro mensili pari a circa il 50% del fabbisogno finanziario necessario per sostenere il regolare svolgimento del trasporto pubblico nel Comune. Questa azienda non potendo ricorrere a nessun’altro strumento di ap-
provvigionamento finanziario per sopperire a tale mancanza di risorse, compreso quello del credito bancario per crediti concessi alla Regione Molise e non ancora restituiti alle banche, si trova nella condizione di non poter far più fronte agli obblighi di servizio pubblico, non disponendo di somme per il pagamento degli stipendi al personale e, per il mese di maggio, per il pagamento delle assicurazioni degli oltre 30 autobus che svolgono il servizio. Con la presente si chiede che il Comune intervenga con un importo di circa 200 mila euro da destinare alla nostra società entro il 30 di maggio per far fronte ai mancati trasferimenti occorrenti per il funzionamento del servizio di trasporto atteso che dal prossimo mese di giugno entrerà in vigore il nuovo costo determinato per l’esercizio come da Delibera del Comune di Termoli n.
97 del 12/05/2015. Questa azienda si impegna alla restituzione integrale di tale somma in numero 10 rate mensili che lo stesso Comune vorrà trattenere già a partire dal prossimo contributo di esercizio del mese di luglio destinato alla nostra società. Confidando in una immediata soluzione del problema, si rimane disponibili per ogni qualsivoglia soluzione questo Comune voglia adottare, fermo restando che dal prossimo 30 di maggio gli autobus di questa società non saranno coperti da polizza assicurativa per lo svolgimento regolare del servizio nel Comune di Termoli e di conseguenza non saranno utilizzabili per il servizio di trasporto pubblico. In attesa di conoscere le determinazioni che questo spettabile comune voglia adottare si porgono i più cordiali saluti”.
“Momentive, troppe incertezze” L’azienda interviene in merito al progetto di ampliamento dello stabilimento di Termoli carburante ed emettere minore diossido di carbonio. “Momentive è particolarmente orgogliosa del proprio stabilimento di Termoli, dove sono in funzione tecnologie che hanno ricevuto in passato riconoscimenti per la loro innovatività. Il sito opera nel più rigoroso rispetto degli standard di protezione dell’ambiente, della salute e della sicurezza, nonchè di tutte le normative ambientali ad esso applicabili. Grazie all’alto livello tecnologico degli impianti e alla forte preparazione e competenza del personale impiegato, Termoli continuerà a costituire un anello importante del ciclo di produzione del silano, mantenendo un ruolo strategico per business globale di Momentive”.
TERMOLI. A seguito di attente valutazioni, Momentive Performance Materials ha preso la decisione di non procedere all’espansione delle attività presso il proprio stabilimento di Termoli, così come inizialmente previsto. Il programma originale (Progetto NXT*) era stato pensato per rispondere all’aumento della domanda di silano NXT e avrebbe portato alla creazione di 30 nuovi posti di lavoro presso il sito. Tuttavia, la generale incertezza circa i tempi di implementazione del progetto ha comportato la decisione di spostare altrove le nuove produzioni, così da poter soddisfare le richieste della clientela. Il silano NXT è utilizzato per abbattere l’attrito dei pneumatici, consumare meno
“Minacce di morte agli animalisti, non ci stiamo” L’associazione dei Giovanotti di Portocannone interviene sulla questione Carresi PORTOCANNONE. L’associazione Carro dei Giovanotti di Portocannone si dissocia in maniera totale dalle minacce ricevute dai rappresentati dell’ ENPA, che si occupano del controllo del territorio molisano ed hanno effettuato le denunce che hanno causato il blocco della Corsa dei Carri. Il presidente, il consiglio direttivo, i soci, in rappresentanza di più di duecento famiglie della comunità di Porto-
cannone, condannano qualsiasi atto teso a minare il rapporto di collaborazione instauratosi in questi giorni con le autorità giudiziarie ed i rappresentati dell’ Ente Nazionale Protezione Animali, per far si che la Tradizionale Corsa dei Carri trainati da buoi possa entro breve riprendere il proprio percorso di rinnovamento con nuove regole tali da chiudere le problematiche in essere. Invitiamo i suddetti
rappresentanti presso la nostra stalla e la nostra sede associativa in qualsiasi momento essi lo ritengano opportuno per dimostrare con i fatti quanto amore e cura viene ogni giorno dedicata agli animali , quanto è importante per noi portare avanti nel tempo una tradizione ultracentenaria, e le qualità morali che contraddistinguono il nostro modo di operare
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Termoli
28 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Zuccherificio, beni pignorati
Apposti i sigilli dai tecnici del tribunale dopo la procedura fallimentare TERMOLI. Hanno preso il via ieri mattina le operazioni atte a realizzare l’inventario dei beni sui quali, successivamente, saranno apposti i sigilli e inseriti nel ‘pacchetto’ dell’eventuale vendita fallimentare. Siamo allo Zuccherificio del Molise dove i tecnici incaricati dal tribunale hanno iniziato a elencare, uno dietro l’altro i beni di proprietà dello stabilimento di contrada Pantano
Basso. Una prassi dell’iter di procedura fallimentare che non è passata certo inosservata ai tanti dipendenti che non comprendono più quale sarà il futuro dell’azienda. “Le quote – aggiunge Facciolla – devono essere salvaguardate e l’esigenza di poter produrre e di salvaguardare i posti di lavoro
deve essere tenuta nella debita considerazione. Io spero che Novamont, o altri, possano mostrare interesse nel bando del 9 giugno o nei successivi. Novamont, rispetto a quelle che si sono fatte avanti, mi sembra una società molto robusta economicamente e può fare anche attività di produzione assolutamente compatibili con quelle che sono le esigenze del territorio che vogliono sal-
vaguardare l’ambiente. Parliamo di bio chimica e spero che si faccia avanti, ma se non dovesse essere Novamont non è che ci fasciamo la testa. L’interesse è che lo Zuccherificio diventi appetibile per società che hanno davvero voglia di fare interessi veri su questo territorio e non operazioni di facciata che non hanno nessuna strutturazione”.
In trecento sulla Gradinata Concerto di fine anno degli alunni della scuola Brigida-Bernacchia a Termoli TERMOLI. Sotto il patrocinio del Comune di Termoli le scuole in rete Primo, Secondo e Terzo Circolo di Termoli e in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado “Brigida-Bernacchia”, anch’essa Scuola in Rete, nell’ambito del progetto sperimentale di Pratica Musi-
cale nella scuola primaria (DM8/2011) organizzano il “Concerto di fine anno” venerdì 29 maggio alle 18,30 presso la scalinata del municipio. Saranno coinvolti circa 300 alunni dei tre Circoli, che si esibiranno in canti e brani strumentali sotto la direzione dei maestri
Nicolatiziano Albanese, Basso Cannarsa, Gianluca De Lena, Alessandro Savino Di Palma e Loredana Vaccaro. Il progetto curriculare rientra nel piano di sperimentazione previsto dal DM 8/2011, avente per oggetto iniziative di diffusione della cultura,
della pratica e della qualificazione dell’insegnamento musicale nella scuola primaria. Il progetto è stato avviato nell’anno scolastico che sta volgendo al termine, sperimentando e valorizzando, attraverso l’intervento di esperti, attività di pratica strumentale e corale attra-
verso un percorso di propedeutica ritmica, vocale, fonologica e strumentale. L’esperienza è finalizzata anche a fornire le competenze utili alla prosecuzione dello studio di uno strumento musicale nel successivo ordine di scuola, in un’ottica di verticalità e di continuità.
“Atlantide 2014-2015” di Rosalia Laura Ruggiero* Si avviano alla conclusione i lavori dei due progetti rotariani di archeologia subacquea denominati il primo “Atlantide 2014-2015: archeologia, mito, storia da Buca a Tremiti ed Egnazia”, che ha coinvolto gli studenti dei Licei Classico e Scientifico di Termoli e il secondo “Atlantide 2014-2015: archeologia, storia e vino”, al quale hanno partecipato gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Termoli. Come lo scorso anno sono attesi per domani, mercoledì 27 maggio 2015, dai circa 80 studenti impegnati nei lavori dei due progetti la Squadra Sommozzatori della Questura di Bari e i Sommozzatori del Centro Nautico della Polizia di Stato di La Spezia, coordinati dal Comandante Nicola Limone, che saranno impegnati a studiare il mare di Termoli in zona “Aspro” nelle mattinate di giovedì 28 e venerdì 29 maggio, con l’aiuto del ROV di ultima generazione. Ad accoglierli ci saranno l’avv. Michele Di Tomasso (Presidente Rotary Club di Termoli), la prof.ssa Rosalia Laura Ruggiero (Presidente della Commissione Rotariana “Atlantide” e ideatrice dei due progetti), la prof.ssa Maria Chimisso, (Dirigente Scolastico dell’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Federico di Svevia” di Termoli), la prof.ssa Concetta Rita Niro, (Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore”Alfano da Termoli” – Liceo Scientifico Statale “Alfano da Termoli”e Liceo Classico Statale “G. Perrotta” di Termoli) e il Preside prof. Antonio Mucciaccio (Vice Presidente Commissione Rotariana “Atlantide” e coordinatore dei lavori dei due progetti). Gli studenti della classe 4/C del Liceo Scientifico (docente responsabile prof.ssa Lucia Lucianetti), della classe 1/B del Liceo Classico (docente responsabile prof.ssa Maria Irene Di Fonzo) e delle classi II e IV/C dell’Istituto Alberghiero (docenti referenti i proff. Fiorilli, Cafiero, D’Alessandro, Chiappetta e Mascellaro), dopo aver partecipato dapprima alle lezioni teoriche, svoltesi nel corso dell’anno scolastico presso le sedi degli istituti, tenute dal Preside prof. Antonio Mucciaccio, dalla prof.ssa Rosalia Laura Ruggiero, dalla dott.ssa Lucia Checchia, dalla dott.ssa Lidia Di Giandomenico, dal dott. Emilio Prezioso, dal Capitano CC Michele Miulli e dal prof. Dario Mascellaro, poi alle lezioni pratiche svoltesi ad Egnazia, (ritenuta l’Atlantide della Puglia, ove gli studenti hanno visitato il Museo, la necropoli e il parco archeologico ed hanno assistito ad una lezione autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia e tenuta dalla dott.ssa Miranda Carrieri sul tema “Egnazia e il mare”), alle Isole Tremiti, (ove
gli studenti nel corso della mattina hanno assistito presso la sala polivalente dell’Isola di San Domino ad una lezione tenuta da Adelmo Sorci, titolare del Laboratorio del Mare MARLINTREMITI, sul tema “Il parco archeologico sommerso delle Isole Tremiti”, con proiezioni di foto e filmati inediti, mentre nel pomeriggio si sono recati con la guida del Preside Mucciaccio a visitare le bellezze artistiche dell’Isola di San Nicola), assisteranno per ultimo alla lezione di archeologia subacquea sul campo nel mare di Termoli in zona “Aspro”, autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica del Molise con la collaborazione della dott.ssa Angela Di Niro. La sede ufficiale del progetto rotariano “Atlantide” è l’IPSEOA “Federico di Svevia” di Termoli, Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Chimisso, che da tre anni ha inserito nel suo istituto tale progetto favorendo con incredibile tenacia e grande amore per la città di Termoli lo sviluppo e la protezione dei Beni Culturali, nello specifico i due ceppi di ancore romane in piombo, recuperati nel corso dei lavori delle varie edizioni del progetto “Atlantide” dagli esperti del Nucleo Carabinieri Subacquei di Bari, Comandante Maresciallo Ugo Adorante ed attualmente esposti nella sala convegni dell’Istituto con il permesso della Soprintendenza per i Beni Ar-
cheologici del Molise e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, fino a quando non verrà aperto a Termoli il Museo del Mare. Il progetto “Atlantide 2014-2015” mira ad attuare azioni e interventi necessari al raggiungimento delle seguenti finalità: localizzazione del porto frentano di Buca, citato da antiche fonti e documenti; valorizzazione e studio dei due ceppi in piombo di ancore romane; prosecuzione ed estensione delle ricerche subacquee e dello studio dei fondali in zona Aspro nel mare di Termoli; valorizzazione del patrimonio archeologico del Molise frentano. In particolare il progetto di archeologia subacquea “Atlantide” si inserisce nelle attività di sviluppo del territorio e ben risponde alle finalità del Rotary, che da sempre è vicino ai giovani con iniziative tese alla loro formazione culturale, utile un domani non lontano al loro inserimento nel mondo del lavoro. Sponsor del progetto oltre il Rotary Club di Termoli, sono Marinucci Yachting Club s.r.l. Termoli, Marina di San Pietro - Termoli, la FEDERCOOPESCA - Termoli, Spinozzi 1937 Termoli, Guidotti Ship s.r.l. -Termoli, Cantine D’Uva. *Presidente Commissione “Atlanttide” Rotary Club - Termoli
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Opinioni Lettera aperta Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi Lo Zuccherificio del Molise nasce nel 1968, sotto forma di Società per Azioni. La crescita per step e quindi la mancanza di una pianificazione di medio/lungo termine coerente con le esigenze di riorganizzazione strategico/produttiva dell’azienda, ha provocato una progressiva obsolescenza degli impianti produttivi che, unitamente alla progressiva riduzione del prezzo dello zucchero, ha condotto all’attuale situazione di inefficienza produttiva. Poiché l’approvvigionamento di materia prima avviene da diverse Regioni, l’attività dello Zuccherificio è a carattere interregionale. Infatti le regioni interessate sono:Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Puglia, Basilicata con circa 800 aziende per la produzione di barbabietole e 200 per il trasporto delle stesse. Dopo la riforma dell’O.C.M. zucchero 2006 con la chiusura di ben 15 zuccherifici in Italia, lo stabilimento di Termoli è uno dei quattro opifici rimasti in produzione ed ha pagato la tassa di ristrutturazione per essere rimasto in produzione con un importo di 35 milioni di euro e l’unico del centro sud. Nel corso degli anni si è avuto un progressivo aumentato della quota di zucchero prodotto fino ad arrivare alle attuali 84.326 tonnellate , così come stabilito dall’OCM Zucchero dell’Anno 2006. Tuttavia, negli ultimi anni , i non più competitivi costi di produzione e le conseguenti vicende societarie, non hanno permesso di raggiungere la produzione delle tonnellate stabilite; si è fatto pertanto ricorso all’affitto di una
28 maggio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Zuccherificio, la Regione dorme Renzi, fatti sentire almeno tu parte delle quote da partner esteri. Una distribuzione ponderata delle quote prodotte e delle quote fittate ha permesso negli ultimi anni un parziale recupero dei margini aziendali. Questa possibilità di fitto delle quote terminerà nel 2017 con la completa liberalizzazione del mercato, impedendo di fatto allo stato attuale la sopravvivenza dell’ Azienda. Le risorse umane attualmente impiegate sono: 79 a tempo indeterminato 60 avventizi per il periodo di inter campagna e 200 stagionali per la campagna La campagna 2014/2015 è stata in dubbio fino alla fine ed è iniziata con notevole ritardo. Questo dovuto soprattutto alla situazione, di depressione esagerata del prezzo dello zucchero in Europa ma soprattutto in Italia dovuta probabilmente a fenomeni di concorrenza sleale e tentativo dei colossi europei di dare il colpo di grazia agli ultimi zuccherifici esistenti in Italia. Oggi si parla di prezzo inferiore a 400 euro/Tons. L’ intervento sulla riduzione del prezzo delle barbabietole fatto dall’ Azienda prima della Campagna e portato avanti con l’ aiuto dei tecnici del Ministero e gli assessori delle Regioni interessate per intervenire
ROMA. Il ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la società petrolifera Po Valley Operations ad ampliare un titolo già esistente – riperimetrando la superficie precedentemente concessa – estendendo così le attività di ricerca di gas e petrolio in mare entro le 12 miglia dalla costa, nonostante una legge del 2010 vieti La riperimetrazione dell’area già concessa alla Po Valley Operations svela un’interpretazione abnorme dell’articolo 35 del decreto Sviluppo del 2012, promosso dall’allora Ministro allo Sviluppo Economico del Governo Monti Corrado Passera. Quella norma prevedeva una deroga al limite delle 12 miglia, e faceva salvi i proce-
con aiuti economici specifici, ha permesso l’ avvio della campagna a fine Luglio con circa 3 settimane di ritardo rispetto al previsto ed agli anni passati. Le ultime indicazioni dell’ Azienda ci dicevano che gli ettari seminati erano stati circa 5.000, con una lavorazione circa 250.000 tonnellate di barbabietole e una produzione circa 33.000 tonnellate di zucchero. Ma il futuro è nero, anche se fino al 2017 le quote disponibile dovrebbero permettere la continuità. Ab-
biamo chiesto all’ Azienda, alla Regione ed adesso chiediamo a Voi di verificare la realtà per cercare di salvare il salvabile. Chiediamo al Presidente del Consiglio di studiare interventi per permettere investimenti che possano salvaguardare gli attuali livelli occupazionali dello Zuccherificio di Termoli e dell’ indotto ad esso collegato. La Micro campagna 2015 rimane una utopia con 60 ettari di barbabietola, il Giudice ha decretato fallita la spa e quindi il concordato ha perso efficacia e con se anche l’affitto della srl
che mantiene in forza i suddetti lavoratori. E’ una azione di responsabilità che dovete affrontare per la filiera e per i lavoratori che da 8 mesi sono in cassaintegrazione e da gennaio non percepiscono alcun euro. Gli avventizi che sono stati lasciati al lastrico abbandonati a se stessi. Vi chiediamo interventi affinché questa nostra realtà possa ripartire nel rispetto della Vita e della dignità di ognuno di noi. La RSU di FLAI Cgil-Fai Cisl- e Uila Uil-
Trivellazioni in mare, parte il ricorso dimenti autorizzatori e concessori in corso alla data del 29 giugno 2010. Come ha già chiarito però il Consiglio di Stato, questa espressione (“conseguenti e connessi”) fa riferimento solo a titoli che costituiscono “attuazione” di provvedimenti già adottati, mentre «devono ritenersi esorbitanti [...] quelle iniziative che si risolvono nell’esistenza di un nuovo titolo abilitativo o, comunque, in una modifica del titolo già esistente». Insomma: ampliare un’area già concessa non rientra in questa fattispecie e
non ha a che vedere con la pur discutile ratio del decreto Passera; costituisce, invece, una violazione chiara della legge.Si tratta di un precedente che, se utilizzato per ogni permesso già rilasciato, finirebbe per vanificare il divieto delle 12 miglia introdotto nel 2010. Se passa indenne questa interpretazione del Ministero, si potrà trivellare praticamente ovunque nei nostri mari. «Siamo di fronte all’ennesima forzatura del Governo: non bastasse lo Sblocca Italia, una legge che sulle trivelle a mare per
gli ambientalisti ha numerosi profili di contrasto con la normativa europea, ora si gioca a fare gli apprendisti stregoni con norme già oggetto di sentenza da parte del Consiglio di Stato, peraltro chiarissime. Non consentiremo questa deriva che viene portata avanti in spregio alla bellezza e alla biodiversità del nostro mare, in danno ad altri settori strategici come il turismo e la pesca e a detrimento delle comunità costiere e di tutto il Paese», concludono gli ambientalisti.
Ci avviciniamo alla data del 24 maggio. Cento anni dall’intervento dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Il volume curato dal nostro collega Giuseppe Saluppo: “Il Molise e la Grande Guerra”, offre uno spaccato della nostra regione al cospetto degli eventi bellici e sociali. Immaginiamo una delle tante vallate del nostro Molise. Sembra vedere scendere da una di quelle strade, oggi asfaltate (seppure ridotte a mal partito), cento anni fa bianche e soffocanti di polvere, giovani con in tasca la cartolina precetto per la Grande Guerra. Hanno salutato i loro cari, prima di partire, qualcuno per l’ultima volta, tra silenzi cupi e parole sulla necessità della partenza. Un vocìo a passo a passo tra le fratte di bacche rosse che costeggiano quelle strade e frotte di uccelli che attraversano in alto l′aria. I ponti sul Biferno come sul Fortore o sul Volturno con l’acqua del fiume che pare immobile e metallica. Voci e gesti e in tutti gli animi il terrore superstizioso, le fantasie incolte, commenti, scongiurazioni lamentevoli, preghiere, in un rumorio cupo. “Ieri salutammo i partenti per le arene della Libia con uno slancio di entusiasmo frenetico, domani baceremo in fronte, senza una lacrima, i nostri soldati anelanti di ricongiungere i fratelli delle terre irredente alla Grande Patria Italiana”, si leggeva su La Provincia di Campobasso il 3 aprile 1915. Nulla sarebbe stato come prima. E’ possibile acquistare il libro di Giuseppe Saluppo, “Il Molise e la Grande Guerra”, a Campobasso nelle edicole di Via Mazzini, Piazza della Repubblica, Piazza Vittorio Emanuele e Terminal; a Isernia, presso libreria Della Corte ed edicola Stazione. Oppure presso la redazione de La Gazzetta del Molise, via Normanno 14 a Campobasso o chiedendolo via email: redazione@lagazzettadelmolise.it. Un Molise presente nella storia d’Italia.