Si ride a spese dei molisani

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 167 - domenica 19 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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Frattura in vetrina di Ulisse Di Giacomo*

Smantellata la Sanità pubblica, mentre il Tavolo Tecnico interministeriale continua a chiedere al Governo il suo commissariamento e con la tragica prospettiva di altri cinquecento operatori che perderanno il lavoro a fine luglio. Distrutta la formazione Professionale, con centinaia di famiglie senza più reddito. Azzerata la Protezione Civile, con il sospetto di non essere sufficientemente garantiti in caso di calamità naturale e con le imprese che ormai chiudono per gli intollerabili e ingiustificati ritardi nei pagamenti. Chiusa la storica filiera avicola, con la messa in liquidazione di qualche migliaio di lavoratori. Di fronte a questo quadro di disperazione sociale, Frattura se ne va all’Expò di Milano per una settimana, a farsi fotografare con i suoi sodali mentre brinda alla faccia dei Molisani, e a dar seguito a delibere di Giunta Regionale che, a quanto sembra, impegnerebbero per l’occasione la “modica” cifra di 1.000.000 euro. Soldi pubblici, naturalmente. In proposito, aspettiamo che Frattura renda pubblico l’elenco delle persone che, a vario titolo, saranno ospiti dell’evento a spese della Regione.

Si ride a spese dei molisani E il Molise piange perchè vede i figli senza prospettive SERVIZIO A PAGINA 3


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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

19 luglio 2015

La Regione Molise è questa. Soprattutto questa: una matassa aggrovigliata

La storia strana del “118 Molise”

Simbolo dell’urgenza trasformato in una stressante vicenda tecnico/amministrativa La giunta regionale nei giorni scorsi ha approvato il quadro economico di progetto, lo schema del bando di gara e del disciplinare d’appalto, il capitolato tecnico e lo schema di contratto di gestione e manutenzione full-risk del sistema “118 Molise”, redatti dall’Ufficio progetti e patrimonio del Servizio risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie della direzione generale per la Salute. Alle spalle di questa decisione c’è un lungo lasso di tempo in cui lo start-up e la gestione del sistema informatico dell’emergenza 118, per un valore complessivo di 2.419.200 euro (Iva compresa), di cui 1.334.985,40 euro per la sola gestione e manutenzione, è stato gestito da una Società affidataria (nella delibera della giunta stranamente, indebitamente, e colpevolmente non vien indicata), parte in regime contrattuale (tre anni scaduti il 31 luglio 2013) e parte in regime di proroga, fino al momento in cui al giunta, come diciamo, ha approvato tutto quel ben di Dio che consentirà alla direzione generale per la Salute di procedere ai successivi adempimenti, ivi compreso, l’emanazione dei provvedimenti attuativi. Che sia una faccenda nebulosa, intricata, complicata, al di là dell’omissione della Società che ha gestito il servizio 118, lo si desume dal documento

istruttorio ch’è parte integrante della delibera di giunta. Tutto prende avvio dalla deliberazione della giunta del 26 luglio 2013 (numero 370) con la quale sono state iniziate le procedure per l’espletamento della gara per la gestione e manutenzione full-risk dell’hardware e del software applicativo per il servizio “118 Molise”. Da quel momento in poi è accaduto che con due determinazioni direttoriali (la 195 del 30 luglio 2013 e la 3 del 29 gennaio 2014), il contratto scaduto il 31 luglio 2013 è stato prorogato al 30 giugno 2014. Mistero. Che si mate-

rializza di nuovo il 4 luglio 2014 da parte della giunta regionale che approva il disciplinare d’appalto, il capitolato d’oneri e lo schema di contratto della gara per la gestione e la manutenzione full-risk dell’hardware e del software applicativo per il servizio “118 Molise”. Anche questa volta, contestualmente, alla direzione generale per la Salute sono stati demandati “i successivi adempimenti”. Sembrava fatta. Infatti , il 27 agosto 2014 ecco la determinazione direttoriale con la quale vengono approvati il bando, il capitolato tecnico , il disciplinare di

appalto e lo schema di contratto, ed avviate le procedure di gara. Ma il diavolo ci mette sempre la coda. Per il 118 in particolare. I soloni della Regione Molise si accorgono che, ai sensi della direttiva 2002/22/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002 e dell’Accordo tra lo Stato e le Regioni sul nuovo Patto della Salute per gli anni 2014-2016, siglato il 10 luglio 2014, le Regioni si sono impegnate ad adeguare le tecnologie e le procedure delle centrali operative 118 secondo la suddetta direttiva comunitaria. Soloni per modo di dire, altrimenti non sa-

rebbero incappati in questa ulteriore vistosa carenza di conoscenze tecniche e amministrative. Sicché, per adeguare le prestazioni e le funzioni del servizio di manutenzione della centrale 118 alla direttiva comunitaria è stato necessario apportare modifiche al bando di gara approvato 4 luglio 2014, e costituire una commissione tecnica presieduta dal direttore generale per la Salute, dal direttore generale dell’Asrem, dal direttore del Servizio emergenza urgenza 118 Molise, dai direttori dei Servizi controllo di gestione e flussi informativi e risorse finanziarie e infrastrutture sanitarie, e dal responsabile dell’Ufficio progetti e patrimonio. Manco si trattasse di mandare una sonda nella spazio ad incontrare Plutone! Difatti, il 16 giugno 2015 il comitato s’è limitato a trasmettere alla giunta regionale, per la definitiva approvazione, il verbale contenente le modifiche apportate al capitolato tecnico e al disciplinare di gara per arrivare finalmente ad avere un 118 all’altezza della delicatissima funzione. La Regione Molise è questa. Soprattutto questa: una matassa aggrovigliata. Dardo

Le virtù dei politici: cosa hanno detto e cosa hanno fatto Giusto un anno fa, l’assessore e vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia commentando lo scrittore Antonio Pastorini ha chiosato: “Ha ragione quando sprona il Molise a scrollarsi di dosso il retaggio assistenzialistico di un’economia drogata dall’impiego pubblico e da imprenditori che si vestono da politici per camuffare meglio i lori interessi privati”. Molti, noi compreso, hanno ritenuto che dando ragione a Pastorini Petraroia avrebbe fatto di tutto per liberare l’economia molisana dalla droga dell’impiego pubblico e dagli imprenditori che si vestono da politici per camuffare meglio i loro interessi privati. Molti, noi compreso, si sono dati da fare per individuare nel Molise i casi di maggiore evidenza in cui, ad esempio, gli imprenditori si sono camuffati da politici per meglio realizzare i loro affari privati. Il dato più prossimo e immediato da

A un anno data cogliere è sembrato Vincenzo Cotugno, imprenditore venafrano approdato in consiglio regionale con le stimmate di colui che alla politica avrebbe associato anche i valori e gli interessi non tanto dell’imprenditore, in quanto tale, ma dell’imprenditoria, categoria che nel Molise con la politica campa (d’appalti pubblici) e va a braccetto. Traslando il pensiero da Cotugno a Patriciello (altro grande imprenditore assurto ad alti titoli politici) molti, noi compreso, hanno ritenuto che la dichiarazione di Petraroia avrebbe creato imbarazzo al governatore Frattura (imprenditore in politica) e alla maggiorana di centrosinistra che con l’entrata in campo di Cotugno, e l’appoggio di Patriciello, ha potuto prevalere sul centrodestra di Michele

Iorio. Molti, noi compreso, ci siamo sbagliati. Il connubio politica/affari, con Petraroia in estatica contemplazione, alla Regione Molise esprime il meglio di sé e

si va affermando in termini palpabili (Metropolitana leggera, centrali a Biomasse, il comparto edilizio con le due mastodontiche torri a Vazzieri …). A rileggerla

ad un anno di distanza, quella dichiarazione approvativa del pensiero di Pastorini, ci consegna la Regione Molise in piena sofferenza anche per via di una politica attardata sulla programmazione e l’assessore e vice presidente della giunta pietrificato nella immagine dello gnorri. Un atteggiamento che gli viene naturale, quasi non facesse parte della maggioranza, non ne condividesse i sotterfugi e gli affari (istituzionali e meno istituzionali). Dare ragione allo scrittore che ha denunciato l’invadenza della pubblica amministrazione nell’economia e gli imprenditori che si camuffano da politici per fare meglio i loro affari, e starsene con le mani in mano, è una manifestazione poco gradevole di strumentalismo.


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3 19 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La partecipazione della Regione Molise alla Mostra mondiale di Milano è sommariamente definibile: “improvvisazione” Quale il programma con cui il Molise intende presentarsi al mondo? E’ l’interrogativo che ci siamo posti immediatamente dopo l’inaugurazione dello stand. Politici, dirigenti e funzionari tutti presenti. Confusione di ruoli tra Sviluppo Italia Molise spa e la Fondazione Molise Cultura. Che la giunta ritiene abbiano la necessaria capacità organizzativa e la necessaria esperienza per fronteggiare eventi mondiali. Sviluppo Italia Molise dispone di un finanziamento di 430mila euro. Fondazione Molise Cultura non dispone di finanziamenti ad hoc: deve provvedere di suo. Solo in questi giorni degli interventi è stato possibile conoscere i contenuti, gli obiettivi, gli strumenti. Si è giocato a mosca cieca. Sì, ma con denaro pubblico proveniente dai fondi europei della programmazione 2007/2013. Che la dice lunga come sia lenta, plantigrada, pigra, la macchina regionale nell’investire le risorse finanziarie. Ma è tutto l’impianto della partecipazione del Molise ad Expo 2015 che lascia perplessi per la superficialità con cui procede, e per il numero di soggetti che vi prendono parte (tra gli altri i componenti del Tavolo tecnico: i direttori dell’Area Prima, dell’Area Seconda e dell’Area Terza della Direzione generale della Giunta regionale, e dal direttore del Servizio Gabinetto del Presidente della Regione e degli AA. II, con il supporto operativo della Fondazione Molise Cultura e

troppo, già recitato. Poi, c’è l’università cui è stato affidata la rappresentazione del territorio, dei tratturi in particolare, dei prodotti della terra e via dicendo. E anche la Camera di Commercio. Ma siamo sempre in presenza di una coperta a più colori rammendati (patchwork). La Regione stessa per Expo 2015 ha mostrato di essere una sorta di patchwork amministrativo: deleghe e affidamenti, sperando che gli torni utile qualcosa. Non sappiamo con quanta ragione sia possibile sperare che la ripartizione di progetti, iniziative, e interventi non coordinati da un’unica regia possa dare risultati ap-

Dardo

Le bugie politiche hanno distrutto lo Zuccherificio

l’intervento Da parte della politica e della srl, dopo mesi di proclami folclore e bugie eccoci al dunque. Guardiamo la TV notiamo che si parla sempre di Zuccherificio e Gam (Romolo e Remo)con lo stesso destino. Per anni la politica essendo noi aziende partecipate ha usato il sistema per attingere voti non ultime le elezioni del 2013. Da allora in poi hanno sancito il declino del sistema Agroalimentare Molisano, mentre proclamavano in campagna elettorale che era l’era del Molise di TUTTI preparavano la frittata quasi a TUTTI. Per lo Zuccherificio è la prima volta

della Società Sviluppo Italia nonchè di un’organizzazione interna dovuta ai fondi europei) . La frammentazione non aiuta certo a sostanziare un profilo definito del Molise. Ciascuno dei responsabili delle varie tranche in cui è stata ripartita la presenza molisana a Milano alla fine dei conti dirà di aver fatto il possibile, di aver generato un successo e una affermazione per la nostra realtà economica, storica e culturale, di aver rappresentato come meglio non sarebbe potuto essere il Molise. E i commenti seguiranno a ruota, secondo convenienze e simpatie. Un copione già scritto e, pur-

prezzabili. Apprezzabili invece le motivazioni della partecipazione alla Mostra mondiale: un’occasione di rilancio, a livello internazionale, del ruolo, della storia e della tradizione italiana, un’opportunità imperdibile per mostrare al mondo intero le eccellenze, le capacità e le peculiarità tecnologiche e produttive dell’Italia e delle sue realtà regionali; una vetrina internazionale unica ed imperdibile per la Regione Molise, soprattutto per la visibilità e la valorizzazione dell’offerta economica, turistica e culturale che il nostro territorio può trarne partecipando alla Mostra sull’Italia delle Regioni, ai servizi per la rappresentanza istituzionale e per le relazioni internazionali, e alla spazio espositivo dedicato. Soldi non mancano avendo a disposizione un budget complessivo di oltre 20 milioni di euro. Nell’ambito di “Dall’expo ai territori”, affidato a Sviluppo Italia Molise, si sa solo il progetto dal titolo esotico “Earth and Truffles” che equivale a “Terra e Tartufi”; nell’ambito di “Art’expo in Molise” affidato alla Fondazione Molise Cultura, l’obiettivo è creare un connubio tra arte, cultura, spettacolo e peculiarità del territorio molisano. Molte iniziative si confondo e si accavallano. L’immagine della partecipazione è sommariamente definibile: “improvvisazione”.

che si ferma la filiera dopo 44 anni è semplicemente vergognoso. Invece di ricercare implementazioni alla produzione dello zucchero per continuare a produrre, qualche super mente ha preferito fermare tutto solo con la vaga speranza di conservare le quote zucchero. Il vero valore della nostra azienda sono i bieticoltori e i lavoratori che negli anni hanno perso soldi, rispetto e speranze per il futuro. Si da valore alle persone solo quando si deve andare a votare. Dopo mesi di chiacchiere di utopie e di bugie, oggi siamo arrivati ad un traguardo con un risultato pari a sotto zero ,conto pagato dai la-

Il Governo ha imposto l’approvazione del DDL sulla scuola con norme di dubbia costituzionalità, sulle quali occorrerebbe riflettere prima della promulgazione della legge, incurante della forte protesta che si è levata in tutto il Paese. Non si sono affrontati i problemi veri della scuola e non si è voluto aprire nessun tipo di confronto con i docenti, gli ATA, i d.s., gli studenti, le famiglie, i sindacati e le associazioni che hanno presentato, con tantissime mobilitazioni, importanti e dettagliate

voratori. Dove sono finite le grandi promesse fatte il 14 Maggio 2015 al Ministero dell’Agricoltura davanti a 6 illustri funzionari??? Dove stanno

le mastodontiche promesse fatte in assemblea allo Zuccherificio il 27 maggio 2015 davanti a 100 padri di famiglia???? Ops forse non si è

Scuola, grazie a Renzi meno posti in organico proposte. Con questa legge si riduce drasticamente il ruolo inclusivo della scuola pubblica, si favorisce la scuola privata, si attribuiscono poteri impropri ai dirigenti scolastici, si dà un colpo mortale all’autonomia scolastica. Una legge che prefigura una scuola autoritaria asservita ad un capo e che mette al bando la collegialità, la con-

divisione e l’inclusione sociale. Si è detto che con questa legge ci saranno tante immissioni in ruolo. I dati forniti dal MIUR, nella tabella sottostante, documentano che, a legislazione vigente, ad esempio in Molise vi potrebbero già essere 247 nomine in ruolo di docenti. Se, invece, si facessero le nomine sui posti di-

avuto tempo per leggere la sentenza del Giudice datata 21 Maggio???? I proclami e le garanzie di micro campagna fatta con persone e fabbrica l’abbiamo sentita attraverso le tv fino alla settimana scorsa nonostante la sentenza di un tribunale. Ora regna il silenzio, purtroppo ci sono delle grosse responsabilità in capo alla srl e alla Politica che ha fallito nel suo insieme. Noi non ci fermeremo a breve torneremo davanti al Ministero per chiedere il rispetto degli accordi, ricordiamo che siamo padri di famiglia e non politici senza scrupoli. RSU Flai Cgil-Fai Cisl e Uila Uil.

sponibili in organico di fatto, si supererebbero le 600 immissioni in ruolo. La ventilata costituzione di albi territoriali e di altri meccanismi farraginosi ed ingestibili, previsti dal DDL approvato, determinerà solo confusione e contenzioso. La nostra azione proseguirà, anche nella realtà molisana, per dare alla scuola pubblica il ruolo che merita contro l’autoritarismo imperante e l’approssimazione. FLC CGIL Molise


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4 19 luglio 2015

Le attività libere di formazione professionale bloccate perchè in Regione non si riesce a redigere un documento

Fe.n.a.i.l.p.: “Quindici mesi di prese per il...naso!” Chissà se con i nove milioni di euro destinati alla formazione professionale, compresi nei 153 appena licenziati dalla Commissione europea nell’abito dei programmi operativi della Regione Molise per il periodo 2014/2020, ci sarà modo sostenere il ripristino delle cosiddette attività libere. Chissà se, alla buon’ora, vedremo qualche fatto concreto affacciarsi all’orizzonte o saremo costretti ad essere sommersi da un fiume in piena di promesse. Già, perché a voler sentire quanto hanno da dire dalla Fe.n.a.i.l.p. Molise (Federazione nazionale autonoma imprenditori e liberi professionisti), sono quindici mesi che l’assessore al ramo, Michele Petraroia, e la sua struttura, non fanno altro che menare il can per l’aia; con quella insostenibile pesantezza, inoltre, che solo il burocratese sa aggiungere a situazioni già di per sé indigeribili. Veniamo ai fatti: il 19 gennaio 2015 il dott. Claudio Iocca, direttore del servizio, in chiusura di una comunicazione scrive: “…sono in fase di conclusione le operazioni di esamina dei progetti formativi presentati

(attività libere di f.p.) e che, quanto prima, sarà predisposto apposito provvedimento da sottoporre all’esame della giunta regionale.” Bene, dunque, in apparenza. Passa poco meno di un mese ed è Petraroia in persona a scrivere che: “…l’istruttoria è in fase di completamento presso la struttura… .”

Beh, dai, con i loro tempi, ma stanno per concludere, verrebbe da pensare. Purtroppo si arriva al 9 aprile quando, sempre l’assessore Petraroia, si appella al direttore dell’Area Terza, Alberta De Lisio, e al già citato dott. Iocca “…per sollecitare il completamento del documento istruttorio rife-

rito alle attività di corsi liberi al fine di approntare il relativo provvedimento amministrativo.” Niente da fare, proprio non ce la fanno, evidentemente. Il 21 maggio 2015 la Fe.n.a.i.l.p. fa uscire un comunicato stampa cercando di capirci qualcosa, di sapere dove e perché una procedura oggettivamente

nient’affatto complicata si sia inceppata. La risposta ottenuta contiene le solite rassicurazioni del tipo: “stiamo lavorando per voi…” ma non chiarisce. Non spiega perché tanti mesi non siano bastati a redigere uno straccio di documento d’istruttoria sui progetti presentati. Tanto meno afferma la sopravvenuta volontà di non volerlo più fare, il benedetto documento, per una mutata volontà. Semplicemente si tergiversa, si spargono parole al vento, si continua allegramente a prendere le persone, i cittadini, gli enti accreditati per il naso. Citiamo testualmente dal comunicato Fe.n.a.i.l.p. pervenutoci, perché migliore conclusione a quest’articolo proprio non c’è: “A causa di questa impasse, creata a regola d’arte dall’assessore e da chi nel suo assessorato ha permesso tutto questo, molte famiglie sono rimaste senza reddito mentre l’assessore, dalle pagine del suo sito, si preoccupa della cittadinanza onoraria rilasciata dal Comune di Termoli 91 anni fa a Benito Mussolini o della lezione di Soflocle citata da Tsipas nell’intervento all’Europarlamento.”

La denuncia è della Cisl che sprona i Sindaci interessati a muoversi CAMPOBASSO. E’ la Cisl Poste a portare a conoscenza della politica e delle istituzioni le scelte operate dall’azienda per i piccoli uffici. Sono 20 gli sportelli che seguiranno turni a singhiozzo. “Portiamo alla Vostra conoscenza il piano industriale di prossima realizzazione da parte di Poste Italiane, pertanto riteniamo opportuno contrastare insieme detto piano, che rischia di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali In particolare, ci riferiamo al progetto aziendale che porta a un’ulteriore razionalizzazione della presenza degli uffici postali sul territorio concentrandola nelle zone ritenute più redditizie. I tagli avverranno dopo le elezioni amministrative, approfittando del periodo vacanziero. Infatti, dal prossimo 7 settembre, avremo Uffici postali razionalizzati con aperture a giorni alterni, cioè tre aperture settimanali su sei, che interesseranno i comuni di Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Roccasicura, l’ufficio della città di Isernia localizzato a Castelromano e quello di San Pietro Avellana ricadenti nella provincia di Isernia. Nella provincia di Campobasso, i comuni interessati sono quelli di Campochiaro, Campomarino Lido, Casalciprano, Cercepiccola, Larino succ.1, Macchia Valfortore, Mona-

Poste, 20 uffici aperti a giorni alterni

cilioni, Montelongo, Morrone del Sannio, San Giovanni in Galdo. Scenderebbero, infine, da quattro a tre le aperture settimanali degli uffici di Acquaviva di Isernia e Castelpetroso. Ad aprire per soli due giorni a settimana, invece, saranno quelli di: Sant’Angelo Limosano e Trivento, mentre è chiuso definitivamente l’ufficio postale di Monteverde di Bojano. Come Sindacato CISL Poste continuiamo a esprimere forte dissenso per il piano di razionalizzazione di piccoli Uffici postali nel territorio molisano che rappresentano un importante presidio sociale. Non daremo mai il nostro avallo poiché riteniamo che i piccoli uffici postali svolgano un ruolo importante ad assicurare, in ogni luogo, un contatto con il mondo e affinché l’accessibilità ai servizi postali continui a soddisfare le esigenze dei cittadini Italiani. Pertanto ci farebbe piacere poter affrontare le problematiche evidenziate e le possibili azioni d’intervento in uno specifico incontro con le SS. VV”. Intanto, Antonio D’Alessandro Segretario interregionale della CISL Poste ha inviato una missiva ai vertici Aziendali con la quale dichiara: ”La crisi

dovrebbe obbligarci a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme d’impegno, puntando sulle esperienze positive e rigettando le negative. La crisi deve essere occasione di riflessione diretta a un nuovo metodo di concertazione e di condivisione di responsabilità, per mantenere intatte le potenzialità

della nostra base produttiva, creando le condizioni per gestire la ripresa”. La CISL Poste – continua Antonio D’Alessandro -, nell’interesse della clientela e dei postali molisani, per la crescita del Molise, per una crescita aziendale e per il bene di tutti propone. • Un segnale aziendale di-

retto alla conversione dei contratti di lavoro da Part-time a full-time, a tal proposito chiede all’Azienda di quantificare il costo dello straordinario e delle tabelle di missione nello stesso tempo di verificare il risparmio che ci può essere attivando la clausola elastica. • L’apertura di nuove sale consulenza presso gli Uffici Postali di Monteroduni, Pozzilli, Colli a Volturno, Riccia, Sant’Elia a Pianisi, San Martino in Pensilis, Campodipietra, e Carovilli. Inoltre, in tutti quegli Uffici dove sono radicati un numero rilevante di conti correnti di aprire altre sale consulenze, in affiancamento a quelle esistenti. • L’apertura del doppio turno presso gli Uffici Postali di Agnone, Frosolone, Larino, con assegnazione del personale in numero adeguato alla turnazione. La CISL Poste – termina Antonio D’Alessandro -, come sempre è portatore d’interessi, quelli dei lavoratori, per questo fa la sua parte con responsabilità unicamente per difendere l’occupazione e dare maggiori servizi ai cittadini molisani, l’Azienda Poste Italiane e la sua unicità.


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5 19 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Nel tentativo di portare a buon fine il Programma operativo regionale 2007/2013

Di proroga in proroga il direttore generale Di Mirco ha guadagnato un anno e i collaboratori esterni diversi mesi in più di contratto La Regione Molise era un Ente elefantiaco e bradipo prima che arrivasse il direttore generale, oggi è meno elefantiaco, per via delle ondate di pensionamento, ma rimane tremendamente bradipo Il primo figlio dell’istituto regionale della proroga è proprio lui, il direttore generale Mauro Pasquale Di Mirco, che di proroga in proroga, ha guadagnato un anno. L’incarico gli scadrebbe il 15 agosto, ma è molto probabile che gli venga ancora una volta rinnovato. Quindi, a seguire, tanti altri figli della stessa madre, tra cui ben 62 dell’elenco dei collaboratori (categorie A e B) per l’assistenza tecnica alle attività regionali sui programmi del settennio 2007/2013. Ai quali, appunto, è stata concessa la possibilità di continuare a collaborare fino al 15 ottobre prossimo. Sulla questione la giunta regionale il 13 gennaio scorso aveva autorizzato l’avvio delle procedure di valutazione comparativa finalizzata al conferimento di 53 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, a supporto delle attività della Regione Molise in materia di implementazione, gestione, e attuazione del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo giunto ormai alla fase finale e, dello stesso programma, il settennio 2014/2020. Per cui avrebbero dovuto cedere il passo. Ma, alla Regione Molise i programmi, le scelte, le decisioni hanno tempi biblici di maturazione e da questa lentezza trovano giustificazione gli allungamenti dei contratti. Le procedure di valutazione

A quanto pare il bando per l’avviso pubblico “Vado e torno” (Tirocini per i processi di internazionalizzazione. Risorse FSC 200-2006, FESR 2007-2013, FSE 2007-2013 e regionali) è solo andato, senza più tornare. La procedura è scaduta ad inizio ottobre dello scorso anno, la prova selettiva si è svolta il 27 febbraio del 2015, nel marzo successivo è stata pubblicata la graduatoria, poi: più nulla. La fase operativa di questi tirocini sarebbe dovuta partire a giugno ma sulla sua sorte è scesa una cappa di sinistro mistero. Pare proprio che ci sia un bando scomparso, insieme alle sue risorse. Per ogni tirocinante ammesso ai benefici era previsto un contributo forfettario, per lo svolgimento di tutte le attività previste all’estero, di 13.550 euro. Un’ottima opportunità, quindi, per i nostri ragazzi, così come, a dare una veloce oc-

comparativa avviate pare si siano inceppate per il gran numero di domande presentate (sono ancora in corso di valutazione). Da qui la scelta di prorogare i contratti di collaborazione per assicurare la continuità delle attività di supporto alle strutture regionali che curano la gestione e l’attuazione dei progetti comunitari e nazionali del Por 2007/2013 che, com’è noto, devono essere tassativamente completati entro la fine dell’anno. Diversamente – ha valutato il direttore generale Di Mirco nel concedere la proroga – si sarebbero dovute interrompere le azioni e i

progetti in atto e quelli futuri connessi al settennio 2014/2020. Considerazioni che sono valse e valgono anche a giustificare il prolungamento del suo incarico direttoriale. Che, stando, alla ragioni per cui è stato scelto, avrebbe dovuto realizzare una profonda azione rinnovatrice dei metodi di lavoro e una profonda diversa organizzazione dell’Ente Regione per renderlo efficiente. Invece, ha proceduto e sta procedendo a colpi di aggiustamenti, di adattamenti, di pezze a colore per assecondare le politiche clientelari degli amministratori regionali. La Regione Molise era un

Ente elefantiaco e bradipo prima che arrivasse Di Mirco; oggi è meno elefantiaco, per via delle ondate di pensionamento, ma rimane tremendamente bradipo. Incapace di sfruttare e utilizzare fino all’ultimo euro, i finanziamenti europei. Beneficiari della proroga fino al 15 ottobre sono: Lucietta Amorosa, Raffaella Baldi, Paola Belmonte, Maresa Bifernino, Cristiana Carriero, Olga Cassetta, Teresa D’Agostino, Mariassunta D’Ancona, Antonella De Iuliis, Anna De Sanctis, Ines Di Giorgio, Sergio Di Giorgio, Andrea Di Giorgio, Andrea Girolamo, Angelo Di Lauro, Lucia Di Nucci, Ti-

ziana Di Paolo, Tommaso Di Pasquale, Patrizia Di Stasi, Claudia Di Tota,Giuseppina Doganieri, Katia Evangelista, Alessandra Fanelli, Carmen Fanelli, Marilena Fantetti, Alessandra Fenderico, Sara Fiammelli, Alessia Finori, Loredana Gazerro, Rossana Gianfelice, Domenico Giarrusso, Nicolina Giglio, Luisa Iannelli, Stefano Lombardi, Eleonora Luciano, Daniela Ludovico, Ambra Mancini, Daniele Marangio, Antonella Martino, Angelo Miniello, Alessio Mollichelli, Mariagrazia Muccigrosso, Lucia Napolitano, Virginia Nardacchione, Nunziatina Nucci, Ivo Oriente, Francesco Ortuso, Antonino Palomba, Sergio Paolantonio, Roberta Pasquale, Alessandro Peri, Antonio Petrone, Mariagiovanna Reale, Maria Saveria Reale, Caterina Barbara Romano, Danilo Benedetto Romano, Marco Sardella, Maria Antonietta Simiele, Lucia Taccone, Valentina Tagliaferri, Carmine Tedeschi, Dosolina Tirabasso, Rosamaria Tomasino, Gianluca Tramontano, Luciana Turro, Luigi Zarlenga, Clea Zurlo. I 53 che avrebbero dovuto subentrare, ancora sotto esame, devono pertanto allungare il collo. Ma non disperassero, anche per loro, sussistendo la regola della proroga, non mancherà di essere applicata. Dardo

Bando per tirocini all’estero sparito nel nulla. Mistero Procedura scaduta, prova selettiva svolta, graduatoria pubblicata ma del bando “Vado e torno” non si hanno più notizie da più di un mese a questa parte...

chiata, sembrava essere proprio interessante il bando stesso. Strutturato in quattro fasi, prevedeva, dopo una prima fase di

orientamento, sei mesi di tirocinio all’estero, da realizzarsi presso le Associazioni o federazioni di italiani e molisani all’estero, in alter-

nativa presso gli enti economici operanti fuori dal territorio nazionale, presso le Ambasciate italiane che si dichiareranno disponibili o in singole realtà imprenditoriali. Terminata questa fase, l’amministrazione regionale avrebbe dovuto attivare altri due moduli successivi: finanziare la nascita si venti nuove imprese costituite dai tirocinanti stessi (20.000 euro di contributo massimo per ogni nuovo progetto) e finanziare 20 bonus occupazionali, sotto forma di 6.000 euro di contributo, per ogni assunzione fatta dalle imprese finanziate. Probabilmente tutto troppo bello per essere vero. Il movente che si cela dietro questa sparizione sarà l’eccessiva avvenenza della vittima?

Un vero noir estivo, non c’è che dire. Ferma restando la sospettabilità d’ufficio del maggiordomo, sarà proprio il caso svolgere qualche indagine, fare qualche domanda in giro; con la speranza di dare risposte ai familiari delle vittime. Prima di sparire, il bando indossava una felpa bianca con la scritta “POR – FERS 2007/2013 Azioni istituzionali per l’internazionalizzazione delle imprese” e se non dovesse essere ritrovato (rendicontato) entro il 31/12/2015 potrà essere considerato come andato per sempre. Insieme con un altro pezzetto di fiducia nel futuro per i ragazzi di questa Regione. Gli unici ad essere ragionevolmente esclusi dalla lista dei sospettati.


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Campobasso

7 19 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Altro che Città Europea, Campobasso è città di piccolo cabotaggio politico, amministrativo e intel-

La riclassificazione di un’area urbana è diventata la “questione urbanistica” Della sede regionale e del Piano Casa, che hanno spessore urbanistico, incidenza funzionale e valore economico, non se ne parla Il consiglio comunale ultimo sull’urbanistica a Palazzo san Giorgio: è stato l’ennesimo tentativo di sciogliere un nodo intricato, senza danneggiare ulteriormente il territorio urbano ed extraurbano. Un busillis intorno al quale si sono spesi taluni cervelli ragguardevoli (l’urbanista Benguinot, che piaceva alla destra e alla sinistra) con modestissimi risultati pratici (il Prg redatto da lui è affondato nella melma politica e amministrativa delle amministrazioni Massa, Di Fabio, Di Bartolomeo e s’appresta ad aggiungersi Battista), e molti cervelli modesti, di quelli la cui caratura è tarata sul grado economico degli interessi che direttamente, o per interposta persona, sono titolari. Frattanto, nel corso degli anni si sono accumulati decine di problemi e di questioni per i quali né la struttura tecnica comunale né l’amministrazione hanno sa-

puto o voluto dare una riposta. Riclassificazioni d’aree urbane e nuovi volumi edilizi: piatto forte, finora, degli ordini del giorno dell’assemblea consiliare. Un succulento pacchetto clientelare da smaltire anche come retaggio di promesse e di favori elettorali. Il marchingegno lo conosce a menadito il sistema della speculazione e delle imprese, che sul finire di ogni quinquennio amministrativo accentua la pressione e raccoglie a piene mani. Il dato critico e criticabile è la disponibilità dei sindaci al sistematico e progressivo appesantimento cementizio della città, preoccupati di non perdere il consenso di uno dei poteri forti: l’imprenditoria edile e fondiaria. Ad ogni fine sindacatura risuonano beffarde le affermazioni fatte in campagna elettorale sulla loro volontà di mettere ordine all’uso del territorio, di bloccare la corruzione, di fermare la

speculazione edilizia, di contenere l’invadenza di taluni signori del cemento, degli appalti comunali e dei subappalti unidirezionali. Intenzioni che alla prova dei fatti non hanno trovato mai riscontro. E’ accaduto e continua ad accadere, purtroppo, che i sindaci, le giunte e il consiglio comunale, ciascuno per ciò che sarebbe stato di competenza, non decidano mai di decidere. C’è stato un assessore all’urbanistica della giunta Di Bartolomeo, Nicola Gesualdo, che ha tentato di “obbligare” il sindaco, la giunta e il consiglio, ciascuno per ciò che competeva, di uscire finalmente dall’indeterminatezza e di decidere, quantomeno sul cumulo delle riclassificazioni, dei piani particolareggiati, sull’edilizia contrattata e sulle proposte a costruire da più parti avanzate da singoli cittadini, da imprese e società. Niente da fare: rinvii, dilazioni, ten-

tennamenti, polemiche. Con Gesualdo fuori gioco e l’urbanistica e l’edilizia in anarchia. Sul piano pratico probabilmente qualcosa sarebbe potuto andare di traverso al sistema delle deroghe, dei permessi, delle interpretazioni di comodo se, come sarebbe stato augurabile, la maggioranza dei consiglieri avesse scelto di decidere. Non è stato così, nonostante alcune riclassificazioni fossero funzionali ad un uso più consono del territorio e non all’aumento di volumi edilizi. Una riclassificazione però è andata a buon fine, seppure con qualche sbavatura procedurale, ed è diventata la “questione urbanistica” di Campobasso. Il che conferma il piccolo cabotaggio della dimensione politica, amministrativa e intellettuale degli amministratori (e a dire che l’assessore all’urbanistica Chierchia ha parlato e continua a parlare di

Campobasso “Città Europea”). Amministratori di un territorio che, frattanto loro continuano a beccarsi come galli nel pollaio, hanno visto arrivare come una valanga incontenibile la legge regionale sul Piano Casa e, se non accadranno accidenti, vedranno arrivare la proposta progettuale della nuova sede su parte del terreno dell’ex campo sportivo Romagnoli e il piano di sistemazione urbana di contorno. Dell’una cosa e dell’altra, che oggettivamente hanno spessore urbanistico, incidenza funzionale e valore economico, non ne hanno ancora parlato e non ne parleranno. Per manifesta inferiorità politica, tecnica e amministrativa. In attesa che la professoressa Chierchia illustri al colto e all’inclita la sua Campobasso “Città Europea”. Dardo

“In troppi stazionano davanti i supermercati” L’assessore del Comune di Campobasso, Colagiovanni, pronto a intervenire CAMPOBASSO. “I cittadini iniziano a sentire il peso delle troppe persone che stazionano davanti ai supermercati a chiedere l’elemosina e dei troppi ragazzi, forse minorenni, che da qualche tempo si vedono per le strade di Campobasso che vendono accendini o altri piccoli oggetti”: ad affermarlo l’assessore alle Attività Produttive e alla Polizia Municipale, Salvatore Colagiovanni. “Un problema che va risolto – prosegue Colagiovanni – e per la cui soluzione mi sto attivando. Oggi, venerdì 17 luglio 2015, ho

incontrato la Confesercenti, la settimana prossima sentirò la Confcommercio e tutte le altre associazioni di categoria. E tutti insieme proveremo a trovare una soluzione all’annosa questione”. “Respingo ogni possibile accusa di razzismo – ha spiegato l’assessore Salvatore Colagiovanni – ma occorre trovare una soluzione perché ce lo chiedono i cittadini. Troppo spesso questi ragazzi, che purtroppo vivono una situazione difficile, importunano le persone che incontrano, chiedendo con insistenza i soldi o provando

a vendere i loro oggetti. Non si deve tralasciare che, con molta probabilità, tra queste persone potrebbero esserci situazioni di irregolarità con il permesso di soggiorno e, purtroppo, tra di loro c’è la possibilità vi siano anche minorenni e, soprattutto, che dietro possa esserci qualche organizzazione criminale, che sfrutta i malcapitati arricchendosi ai loro danni. Con le associazioni di categoria – incalza Salvatore Colagiovanni – chiederemo un tavolo tecnico e maggiori controlli, alla Polizia Municipale e a tutte le altre forze dell’ordine. E chie-

deremo agli organi competenti di verificare le eventuali situazioni di irregolarità, con il permesso di soggiorno e con l’età anagrafica. Chiederemo, in quella sede, il motivo per il quale nessuno, tra coloro che ne hanno la competenza, non si è posto questi problemi. Questa operazione la porterò avanti nell’ottica di quella maggiore sicurezza che, oggigiorno, chiedono i cittadini, che hanno il diritto a non essere importunati da chi chiede l’elemosina o da chi vende, irregolarmente, qualsiasi tipo di merce tra le vie della città”.

Cent’anni di Dante. In viaggio fra i luoghi reali e letterari dell’autore italiano più conosciuto al mondo insieme alla BiblioMediaTeca comunale In occasione dell’anniversario dei 750 anni dalla nascita di Dante, avvenuta nel 1265, la BiblioMediaTeca intende omaggiare il poeta fiorentino proponendo un itinerario spazio-temporale che ripercorra i momenti essenziali della vita di Dante attraverso uno sguardo ai luoghi danteschi per eccellenza, sia reali che letterari. On line su Medium, piattaforma di web publishing sulla quale la BiblioMediaTeca è presente da giugno con un proprio profilo, i bibliotecari della struttura comunale proporranno, da luglio e fino a settembre, un viaggio nel mondo di Dante strutturato in tre tappe: “La Firenze di Dante”, “Le città dell’esilio dantesco” e “I luoghi letterari della Divina Comme-

dia”. Ogni passaggio cercherà di evidenziare e correlare biografia, produzioni e geografie dantesche nella convinzione che far conoscere gli itinerari percorsi da Dante sia fondamentale per comprendere l’importanza di questo autore e del suo anniversario. Il tutto è prodotto utilizzando i nuovi linguaggi comunicativi ma senza correre dietro a mode di stagione, puntando, invece, in modo convinto sulla natura partecipativa che il web può sviluppare per rendere la biblioteca e le sue azioni informative parte di un flusso relazionale con i cittadini. La presenza mirata e ragionata della BiblioMediaTeca negli ambienti social del web ha questo intento e si pone questo ge-

nere di obietivi, per raggiungere i quali una produzione come “Cent’anni di Dante” ( disponibile al link: https://medium.com/cent-anni-di-dante), tutta fruibile online a puntate liberamente, è un primo passaggio in vista di un ebook finale, sempre prodotto dalla BiblioMediaTeca e dai suoi bibliotecari, che racchiuderà tutte le tre tappe che verranno proposte. Intanto, da ieri è già fruibile la prima puntata dedicata a “La Firenze di Dante” (al seguente link: https://medium.com/centanni-di-dante/la-firenze-di-dante-bcfb89d7e38c), mentre per la seconda puntata,”Le città dell’esilio dantesco”, l’appuntamento è per metà agosto.



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Isernia

19 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Stalking, fermato un uomo La Squadra mobile di Isernia ha provveduto con la misura cautelare ISERNIA. La Squadra Mobile della Questura di Isernia, nei giorni scorsi, ha eseguito a carico di un uomo, residente in un centro della provincia isernina e indagato per il reato di “atti persecutori” (stalking), la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento all’abitazione della persona offesa, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno cento metri dalla medesima ovunque si trovi, con l’aggiunta del divieto assoluto di comunicazione attraverso qualsiasi mezzo. La vicenda vissuta dalla povera donna, ex-moglie dell’indagato, parla di un lungo periodo di vessazioni, offese, continui pedinamenti ed appostamenti sotto la propria abitazione ad opera dell’uomo. Questi, in sostanza, non ha mai accettato l’interruzione della loro relazione sentimentale, iniziando così a tormentarla fino a farle temere conseguenze peggiori. Infatti, di frequente, si trovava l’ex marito seduto davanti la propria abitazione e, ogniqualvolta

usciva, si vedeva pedinata dall’uomo. La donna, stanca della pesante situazione che era costretta a vivere, si decideva a sporgere denuncia alla Polizia di Stato contro l’ex marito,

ammettendo che da tempo era costretta a subire, da costui, continue ingiurie, offese e minacce di ogni genere. Aggiungeva che, vivendo da sola in una zona disabitata, versava

nel concreto terrore che da un momento all’altro le potesse accadere qualcosa. La Squadra Mobile della Questura di Isernia, a seguito di accurate indagini ed appostamenti, è riuscita a verificare ed accertare che quanto denunciato dalla signora corrispondeva a verità. L’ex marito trascorreva le proprie giornate seduto su un gradino davanti all’abitazione dell’ex-moglie apostrofandola con aggettivi dispregiativi ed offese di varia natura, impedendole una vita normale. Informata puntualmente, la locale Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal G.I.P. presso il Tribunale di Isernia un’ordinanza applicativa di misura cautelare, imponendo all’uomo la misura dell’obbligo del divieto di avvicinamento all’abitazione della donna, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno cento metri dalla medesima ovunque si trovi, con l’aggiunta del divieto assoluto di comunicazione attraverso qualsiasi mezzo.

Differenziata, a Isernia si cambia Il servizio di raccolta “porta a porta” conoscerà una nuova tempistica ISERNIA. Nuovi calendari di raccolta differenziata dei rifiuti. Interessati al cambiamento tutte le utenze rientranti nella gestione con sistema “porta a porta”. Il cambiamento promosso dall’Amministrazione Comunale e dalla Smaltimenti Sud, ha l’obiettivo di migliorare il servizio e superare alcune difficoltà riscontrate in questi primi sette mesi di inizio della raccolta differenziata porta a porta. Difficoltà che comunque non hanno impedito di raggiungere una significativa percentuale di raccolta che oggi è di circa il 55%. Le novità del servizio per le utenze domestiche saranno: passaggio da uno a due giorni di conferimento della frazione multimateriale (carta, cartone, tetra pak, plastica e metalli), ora prevista il lunedì e giovedì sera; variazioni dei giorni di conferimento per le frazioni indifferenziata

ed umido (indifferenziata il mercoledì sera, l’umido la domenica, il martedì e il venerdì sera); variazione del giorno di conferimento del vetro, ora previsto martedì sera. Anche il calendario delle utenze commerciali subirà delle variazioni e seguirà le giornate di conferimento delle utenze domestiche ad eccezione del vetro che potrà essere conferito tutti i venerdì sera. Le utenze riceveranno in questi giorni il materiale informativo e potranno prenderne copia, con possibilità di ricevere ulteriori delucidazioni, presso lo Sportello Raccolta differenziata sito al primo piano dell’Ufficio Ambiente – V Settore (dal lunedì al venerdì ore 9:00-13:00 – sabato ore 9:00/12:00 – martedì e giovedì ore 15:00/18:00) e presso l’Isola Ecologica in loc. Le Piane (dal lunedì al sabato ore 9:00/12:30 – dal lu-

nedì al venerdì ore 14:30/17:00). Dal prossimo 20 luglio 2015 dunque, occorrerà adeguarsi ai nuovi calendari di raccolta differenziata. “Siamo convinti - spiega il Sindaco del Comune di Isernia Luigi Brasiello – che l’impegno assunto dalla nostra Amministrazione consentirà di raggiungere importanti obiettivi sia in termini ambientali che di riduzione dei rifiuti e tali cambiamenti dimostrano quanto si voglia offrire ai cittadini un servizio ancora più efficiente e vicino alle loro esigenze”. “I cittadini hanno già dimostrato di poter fare, e bene, la raccolta differenziata – afferma l’Assessore all’Ambiente Marco Amendola – infatti l’ultimo dato registrato attesta che abbiamo raggiunto il 55% di raccolta differenziata. Con il nuovo calendario di raccolta differenziata e con maggiore impegno e collaborazione da parte di tutti, sono certo,

raggiungeremo prestissimo il 65% di raccolta differenziata imposto dalle normative in materia rifiuti.” Da parte del Responsabile del Servizio della Smaltimenti Sud – Antonio Pirolli – l’invito a rispettare le giornate di conferimento, ad utiliz-

zare sempre i contenitori ricevuti (non vanno lasciati sacchi di umido, vetro e indifferenziato senza i rispettivi contenitori), e ad utilizzare esclusivamente i contenitori assegnati alla propria utenza o al proprio condominio.

Scapoli, attribuite le deleghe Il sindaco Sparacino ha dato mandato ad assessori e consiglieri SCAPOLI. Con proprio Decreto pubblicato qualche giorno fa, il Sindaco Renato Sparacino ha assegnato le deleghe agli Assessori ed ai Consiglieri del Comune di Scapoli. Molte le deleghe assegnate con l’obiettivo di rendere più forte ed incisiva l’azione amministrativa per l’attuazione degli obiettivi programmatici di mandato. Al Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Rufo sono state assegnate le deleghe ai Rapporti con le Consulte Comunali, Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Musei, Cultura e Protezione Civile; al Vicesindaco Graziano

D’Agostino: Attività Produttive, Commercio, Azioni per lo Sviluppo Locale e Agricoltura; all’Assessore Angelo Rufo: Innovazione Tecnologica, Servizi ai Cittadini, Trasporti, Ambiente, Politiche Sanitarie e Comunicazione; al Consigliere Edoardo Cortimiglia: Turismo, Sport, Rapporti con le Associazioni ed Enti, Eventi e Manifestazioni, Promozione del Comune; al Consigliere Cosmo Di Fiore: Lavori Pubblici, Personale, Rapporti con la Comunità Scapolese all’Estero, Frazioni; al Consigliere Enzo Martino: Urbanistica, Viabilità, Edilizia Pubblica e

Privata, Politiche Comunitarie, Politiche Energetiche, Assetto del Territorio; al Consigliere Emilio Ricci: Bilancio, Finanze, Patrimonio, Programmazione e Attuazione del Programma Amministrativo. “Come sostengo da sempre, il Sindaco è un ‘primus inter pares’ ed è giusto che deleghi e che coinvolga il più possibile i propri collaboratori, conservando ovviamente l’attività di controllo e coordinamento, - commenta il Sindaco Sparacino - perché così si dà la possibilità a tutti di partecipare attivamente alla vita amministrativa e sicuramente con il gioco

di squadra si risolvono più velocemente e meglio i problemi e si raggiungono obiettivi importanti insieme. Ogni Consigliere ha quindi la possibilità di occuparsi di una materia specifica, di seguire un determinato problema proponendo idee e soluzioni per lo sviluppo e la valorizzazione del paese.” Il Sindaco annuncia che nel prossimo futuro si riserva di nominare anche altre figure di sua stretta fiducia su determinate materie o per affrontare temi importanti per lo sviluppo del Comune, ovviamente a titolo gratuito.



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Termoli

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19 luglio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Nuovi parcheggi e linee urbane L’assessore del comune di Termoli, Ferrazzano, ha annunciato i recenti provvedimenti TERMOLI. Comunicazione da parte dell’Assessore Vincenzo Ferrazzano ai ristoratori e albergatori del Borgo in vista dei nuovi stalli che stanno per essere approntati nell’area della zona portuale. “Il Comune che inizialmente aveva deciso di fare solo stalli a pagamento cioè blu – dice Ferrazzano – è venuta incontro agli operatori del borgo e ai loro clienti lasciando una trentina di parcheggi liberi a disposizione e gli altri 60 a pagamento quindi da domani saranno attivi, cosa importante anche questi parcheggi blu del porto potranno beneficiare dei pacchetti abbonamento, se residenti, sia mensili di 15 euro, che annuali di 130 euro cosi come vale per il resto della città. Poi volevo aggiungere che da sta-

mattina sono iniziati i lavori di installazione di due tabelloni luminosi per quanto riguarda il raggiungimento da parte degli ospiti del parcheggio multipiano di via Campania il primo viene istallato nei pressi della rotonda della stazione di servizio di Mimmo Cannone e l’altro nei pressi della rotonda dove sorge la caserma dei Carabinieri, in modo che chi arriva a Termoli sia da Nord che da Sud possa avere la giusta indicazione per raggiungere il parcheggio che ricordiamo nel periodo estivo rimarrà aperto fino alla una e per le feste patronali e a Ferragosto chiuderà alle due”. Ferrazzano è un fiume in piena di novità. “E Non finisce qui da lunedì le navette che da piazza Garibaldi raggiungono il porto negli orari delle

partenze dei traghetti per le isole Tremiti passeranno a prendere eventuali passeggeri che lasciata l’auto al

multipiano devono anche loro raggiungere le Diomedee, questo servizio è a pagamento salvo

ripensamenti. La settimana prossima in più porteremo in giunta una delibera dove alla linea urbana 14 faremo fare una deviazione, modificando il percorso per farlo passare davanti al parcheggio di via Campania. E cosi come sempre da domani il sabato e la domenica il servizio navetta che parte dal parcheggio del cimitero, sarà raddoppiato e verrà dotato di una pensilina. Insomma queste sono dei provvedimenti che abbiamo preso per rendere un servizio in più ai turisti e agli operatori del borgo cercando di far fronte a questa carenza di parcheggi del centro”. Infine, si sta cercando tra le proposte degli operatori come ovviare ai permessi temporanei per i turisti clienti di ristoranti e alberghi del borgo.

Il caldo alimenta gli incendi Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco nel basso Molise per diversi focolai TERMOLI. Un incendio in via del Mare ha concluso una giornata difficile ieri a Termoli e in Basso Molise. Il centralino dei Vigili del fuoco ieri è stato tartassato da richieste d’aiuto e di soccorso senza soluzione di continuità. Una decina e oltre gli incendi e i roghi che non hanno risparmiato nemmeno uno dei Comuni del Basso Molise. Squadre dei distaccamenti di Termoli e Santa Croce di Magliano, con le unità boschive, ma anche il Corpo forestale dello Stato e finalmente le unità di Protezione civile in convenzione sparse sul territorio, tra cui il Cvp di Campomarino, non sono state un attimo ferme, poiché numerosi erano i focolai divampati da mettere in sicurezza, domando le fiamme. A Termoli sensibili le fiamme dalle parti del-

l’Ultravolo e nei pressi della Tangenziale Nord, tanto che l’Anas per permettere le operazioni di spegnimento ha interdetto la corsia verso Sud. In realtà gli stessi volontari del Cvp presieduto da Peppino Pesce ha anche provveduto a portare ristoro e acqua fresca ai passeggeri dei treni fermati per il guasto sulla linea Termoli-San Severo, allertati dalla sala operativa dell’agenzia regionale di Protezione civile. E’ iniziativa ieri, dunque, la campagna effettiva antincendio sul territorio estesa anche alle associazioni che rientrano nel perimetro dell’Arpc, anche se le convenzioni rispetto al passato sono state tutte rinnovate al ribasso, ma lo spirito solidale dei volontari ha permesso comunque l’attivazione delle stesse.

Esplosione in un bar: Gesto intimidatorio? Il fatto nella notte passata a Campomarino lido. Indagano i Carabinieri CAMPOMARINO LIDO. Una notte apparentemente tranquilla diventa incandescente, a Campomarino Lido. Sono circa le 4 quando nella centralissima via De Gasperi un forte boato squarcia il silenzio che era calato nella località turistica. Un’esplosione in un bar-pizzeria, devastato nelle strut-

ture esterne, ma anche con riverbero interno, ha fatto serpeggiare spavento e paura tra residenti e bagnanti di stanza al Lido. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione e anche la Scientifica, oltre naturalmente ai Vigili del fuoco. Si indaga sul gesto intimidatorio.

Ferrovia in tilt, rubati i cavi Ennesimo furto dei tubi in rame sulla tratta tra Termoli e San Severo TERMOLI. Disagi ieri sulla tratta ferroviaria TermoliSan Severo. A causare uno stop obbligatorio ai convogli ferroviari l’ennesimo tentativo di furto di cavi di rame, avvenuto nel primo pomeriggio tra Rignano Garganico e Apricena. Ad annunciarlo sono state le Ferrovie dello Stato, che attraverso una nota stampa precisa “i treni in transito

sulla linea marciano con ritardi che in alcuni casi hanno raggiunto anche le due ore”. Le squadre di emergenza di Rete Ferroviaria Italiana sono state al lavoro per il ripristino del corretto funzionamento degli impianti, avvenuto intorno alle 17.30. Sempre più nel mirino dei ladri in Puglia il cosiddetto oro rosso, alias il rame, metallo tra i più ricercati.


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