TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 41 - giovedi 19 Febbraio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Enrico Perretta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. E' stato il consigliere a proporre la riduzione delle commissioni consiliari da 12 a 6. Guarda caso la sua proposta è stata bocciata fin dal suo nascere. Alla luce di quanto è stato pagato nel solo mese di gennaio per le commissioni, 30mila euro, era logico che la sua proposta andasse al macero. Ora riprovi a riformulare la proposta. La gente è con lui.
Il Tapiro del giorno a Gianluca Maroncelli
Il Tapiro del giorno lo diamo a Gianluca Maroncelli. Il consigliere comunale di Campobasso si è 'piccato' della questione dei gettoni di presenza per le commissioni consiliari. Eppure, proprio Maroncelli è tra quelli che nel solo mese di gennaio ha collezionato ben 26 riunioni per un totale netto di 1.183,53 euro. Non c’è che dire, complimenti.
Tra fischi e pernacchie Frattura lascia? Il Molise sarebbe salvo Servizio a pagina 2 7000 Persone giornalmente visitano il nosto sito. Grazie
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TAaglio lto
2 19 febbraio 2015
Scoperchiare il vaso delle bugie del governo regionale è un esercizio provvidenziale per i cittadini
Avanti a colpi di teatro, annunci fischi e pernacchie
I servizi all’utenza, il contenimento della spesa pubblica, la rimodulazione degli uffici e dei servizi, il programma regionale di sviluppo, la programmazione del settennio 2014/2020, il rilancio della filiera agroalimentare e del tessile, negate all’evidenza, all’urgenza, e alla responsabilità personale di chi governa a Palazzo Vitale Uno che uno degli obiettivi fissati dalla giunta Frattura nell’estate 2013, è stato centrato o rispettato. Un fallimento. Al quale nessuno grida scandalizzato essendo la memoria collettiva sottoposta ad un continuo bombardamento di notizie effimere e di gossip che distraggono il popolo, e il sistema dell’informazione per buona parte aderente al potere politico e amministrativo, per cui anch’esso tiene dietro alla quotidianità e non riporta mai a galla le promesse, i programmi, gli annunci fatti da Palazzo Vitale senza aver avuto seguito alcuno. Nel 2013 la giunta Frattura non lesinò risorse mediatiche per farsi bella, per dirsi innovatrice e … realizzatrice. Di cosa, però, ancora non si sa. Forse della sua natura raccogliticcia (politicamente parlando) e parolaia (amministrativamente parlando), con un’eccezione, però, realizzatrice di progetti “familiari” quale la Metropolitana leggera (ne ha trattato in prima pagina “il Fatto Quotidiano” del 17 febbraio). Sta di fatto che della razionalizzazione della spesa pubblica, con particolare riferimento alla riduzione dei costi in-
terni d’esercizio e alla dematerializzazione delle attività; della razionalizzazione dei percorsi procedurali e dei tempi di lavoro, in una logica di progressiva informatizzazione dei processi e di omologazione e interfacciabilità dei sistemi informativi; della valorizzazione delle competenze professionali del lavoro pubblico, attraverso la programmazione e la diretta realizzazione di iniziative per la formazione continua delle risorse umane amministrate, orientate all’aggiornamento delle conoscenze,
L’INTERVENTO di Giovanni Muccio* Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita è stato sempre favorevole all’autostrada del Molise che doveva collegare San Vittore a Termoli, una struttura di vitale importanza che permetteva al Molise di giocare quel ruolo di cerniera tra l’ Adriatico e il Tirreno. Un’opera che risultava decisiva per lo sviluppo dell’intera area territoriale della nostra piccola realtà regionale e che rilanciava le aree industriali di Termoli, Campobasso-Bojano e Isernia-Venafro, con un più veloce collegamento del traffico merci e uno sviluppo delle aree interne dal punto di vista anche turistico, un rilancio che avrebbe interessato anche tutte le piccole, medie e grandi imprese molisane nel campo dell’edilizia, che soffrono una crisi che li vede soccombere giorno dopo giorno. Chi gira l’Italia lo fa utilizzando l’autostrada, rispetto ad altri mezzi di locomozione e allora l’autostrada del Molise doveva rappresentare anche un’occasione per promuovere le bellezze del territorio, il patrimonio artistico, cul-
allo sviluppo di nuove competenze e alla ricerca di modelli di lavoro innovativi, fondati sul miglioramento delle relazioni interne e sulla valorizzazione della comunicazione, sulla condivisione dei metodi di lavoro e degli obiettivi di risultato, che erano i pilastri organizzativi su cui poggiava la credibilità dell’esecutivo, non si hanno riscontri nemmeno usando il lanternino di Diogene. Qualcuno, tra quelli che sono alla corte del potere regionale, e ne traggono vantaggi economici e riconoscimenti professionali, po-
trebbe obiettare che in fondo quelle erano enunciazioni di principio e per verificare se hanno prodotto qualcosa di concreto bisognerebbe andare a scartabellare tra gli atti amministrativi, nei bilanci consuntivi, nelle rendicontazioni dei vari settori della Regione. Delusione: scartabellando non è stato trovato nessun atto amministrativo in cui fosse dimostrato che gli obiettivi, cosiddetti di risultato, assegnati alle direzioni delle varie aree organizzative dell’ente siano trascritti e verificabili. A costoro bisognerebbe
Frattura, il progetto dell’Autostrada del Molise non andava cancellato
turale, ambientale e gastronomico del Molise, prevedendo lungo la rete autostradale nelle aree di servizio, cartelloni pubblicitari che segnalavano le bellezze del territorio e che proponeva una serie di escursioni studiate in funzione del tempo disponibile: mezza gior-
nata, uno o due giorni. A queste maxi-installazioni si sarebbero potute aggiungere affissioni, totem informativi e sistemi multimediali, a disposizione di chiunque era interessato a scoprire le offerte dal territorio molisano che circondava il casello auto-
dunque credergli sulla parola, che nel vice presidente Petraroia si esalta nel gioco caleidoscopico del vero, del falso, dell’immaginario e dell’immaginabile. Ricordiamo bene che l’unico ad esprimersi sui propositi programmatici sia stato lui, peraltro in termini ottimistici. Ma le cose concrete per dare organicità al lavoro delle strutture regionali, per rendere efficienti i servizi all’utenza, per contenere la spesa pubblica, per rimodulare le responsabilità dei dirigenti e degli uffici e dei servizi (fintanto la Regione non affronterà l’abrogazione e la revisione delle leggi 30 del 2005 e 33 del 2006 rimarrà in piedi la più odiosa delle disparità di trattamento tra il personale – ndr), nonché per realizzare il programma regionale di sviluppo (?), la programmazione del settennio 2014/2020, il rilancio della filiera agroalimentare e del tessile, sono state tutte lasciate inevase, negate all’evidenza, all’urgenza, e alla responsabilità personale di chi governa (?) a Palazzo Vitale. Si va avanti a colpi di teatro, di annunci, di fischi e pernacchie. Dardo
stradale più vicino. Un sogno che durava da decenni e con un iter burocratico ormai completato, finito in un giorno autunnale su un marciapiede della città di Campobasso, dove i due big della politica regionale il Sen. Ruta e il Presidente Frattura, con i loro dieci comandamenti e un tratto di penna hanno cancellato la più grande priorità infrastrutturale del Molise, senza cancellare il Cda di Autostrada Molise Spa e con la lusinga delle quattro corsie che non esiste da nessuna parte, tutto ciò nel più totale silenzio dei partiti della coalizione, compresi i Dipietristi veri fautori del progetto i quali si sono subito adeguati al volere del Senatore e del Presidente regionale. In conclusione il Movimento Regionale del Guerriero Sannita era convinto che questa importante opera autostradale avrebbe rilanciato il Molise in termini economici, aiutandola ad uscire per sempre dall’isolamento in cui attualmente il nostro piccolo territorio è rilegato, è convinzione del Guerriero Sannita che la soppressione è stato un grosso errore di valutazione politica e costituisce una vera frattura sociale insanabile. *Presidente Regionale del Guerriero
TAaglio lto
3 19 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
La politica protegge il reddito. Il suo, però La proposta di legge di iniziativa popolare, per il dimezzamento delle indennità, giace ai margini dell’ordine del giorno del Consiglio regionale. Da un anno Volendo descrivere il clima consociativo che regna nel Consiglio regionale del Molise non c’è migliore strada che prendere ad esempio la proposta di legge di iniziativa popolare che avrebbe (condizionale d’obbligo) come oggetto il dimezzamento di tutte le indennità attualmente riconosciute agli eletti. Scaturita a seguito della raccolta di settemila firme da parte degli “Indignati”, la proposta di legge è iscritta all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio al numero 38; da un anno. Passano settimane, mesi, ma la discussione di questa legge non guadagna mai posizioni sulla scala di interesse dei nostri governanti; per carità, qualche volta è arrivata anche al numero 37, per poi, tristemente, riguadagnare la sua casella preferita, la 38. Ricordiamo tutti le fanfare suonare durante la campagna elettorale: “taglieremo, le spese; ridurremo il numero dei
la lettera di Gianni Notaro* Sono tante le vertenze ancora aperte in Molise, alcune a un certo punto sembrano che abbiano la soluzione a portata di mano, di altre si dice che sono da considerarsi risolte, ma nei fatti non ne abbiamo chiusa una. Coloro i quali pagano il prezzo di indecisioni o mancate decisioni sono sempre e solo i lavoratori e loro famiglie ormai allo svilimento. Se a Termoli si apre uno spiraglio sul futuro dello Zuccherificio, ed è chiaro che ciò è motivo di soddisfazione, nel resto della regione si naviga ancora in alto mare, ma in taluni casi sembra che Il timoniere stenti a decidere quale sia la rotta da
consiglieri; dimezzeremo i costi della politica…”; Da quel momento in poi, il corpo unico della Casta che ci governa
(un’unica soluzione congrua di giacche e cravatte, sedute su poltrone spesso lontanissime, ma saldate le une alle altre da
amicizie, parentele, trascorsi e legami professionali e/o di appartenenza a centri di interesse), ha brillantemente preferito investire il suo tempo, per un anno, in sedute molto spesso simili a quella che abbiamo avuto il piacere di descrivere sul numero di ieri. Per carità, i nodi che affliggono questa nostra terra sono tanti, ci piacerebbe pensare che i Nostri siano stati impegnati nel durissimo compito di scioglierne almeno qualcuno, ma purtroppo la cocente quotidianità ci smentisce. La cosa più triste (e caratterizzante) circa lo spessore di questi nostri governanti, oltre al disinteresse esplicito mostrato verso settemila sottoscrittori e le loro stesse dichiarazioni in campagna elettorale, è l’infingardaggine. Una classe politica virtuosa, illuminata, avrebbe raccolto l’istanza popolare, fatto seguito alle sue stesse volontà così spudorata-
Sul rilancio della filiera avicola Frattura dia risposte ai lavoratori se guire. Sulla GAM ad esempio piovono le proposte che puntualmente agli atti concreti si volatilizzano facendo ripiombare il destino della filiera avicola nell’oblio. Il rilancio della filiera è diventato una questione tra tifosi che di volta in volta si schierano con l’una o, l’altra parte, in una partita infinita dove si evince solo che al momento del calcio di rigore decisivo, qualcuno disturba il portiere o il calciatore e dove l’arbitro anziché intimare di calciare di nuovo, decide di far ri-
“Il fondo per i rischi d’impresa” E’ stata approvata la delibera per garantire nuovi investimenti CAMPOBASSO. Giunta Regionale ha approvato la delibera che da il via libera al Fondo denominato “Tranched Cover”(Copertura per rischio) che ha come finalità quella di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese molisane al fine di contrastare la crisi economica e finanziaria in atto. La Giunta ha ritenuto di adottare interventi di incentivazione per favorire l’accesso al credito, soprattutto delle Piccole e Medie Imprese, cercando di massimizzare l’efficienza e l’efficacia dell’intervento pubblico, ossia perseguendo l’obiet-
tivo di favorire l’accesso al credito del maggior numero di imprese a parità di risorse economiche messe a disposizione, anche ricorrendo a percorsi innovativi che possano ipotizzare risultati interessanti.La Giunta Regionale, quindi, ha approvato il Fondo di garanzia, denominato “Tranched Cover”. Quest’ultimo sarà destinato alla concessione di garanzie “di portafoglio” da attivarsi in collaborazione con i Confidi e le Banche operanti nella regione Molise, attraverso la fornitura di investimenti facilmente liquidabili a copertura
p e tere la partita. Eppure in tutto ciò il sindacato confederale, ma di sicuro posso affermare che da parte della CISL, c’è stato un atteggiamento di responsabilità basato su concretezza e lealtà, con forse troppa comprensione delle difficoltà del momento nel trovare soluzioni praticabili. Adesso è arrivato il momento di dire basta, nel rispetto dei lavoratori che forse con troppa dignità stanno sopportando giochini e tatticismi che si stanno riversando negativamente sul territorio. Adesso non solo è necessario ma
delle perdite che si dovessero generare nelle esposizioni creditizie delle imprese e intende perseguire l’obiettivo di favorire l’accesso al credito attraverso la riduzione delle difficoltà che le PMI incontrano a causa della mancanza di garanzie sufficienti verso il sistema creditizio, oltre ai benefici sul costo dei finanziamenti concessi alle stesse imprese. L’istituzione del Fondo “Tranched Cover”, prevede uno stanziamento di 5 milioni di Euro mediante la rimodulazione delle risorse già assegnate al Fondo di Garanzia anche se il totale dei finanziamenti coperti potrà essere pari a 10 volte il valore del Fondo
mente sbandierate in campagna elettorale, discusso la legge, per poi approvarla. Indennità dimezzate e applauso della folla. Una classe politica malandrina, ma con le palle, avrebbe raccolto l’istanza popolare, fatto seguito alle sue stesse volontà così spudoratamente sbandierate in campagna elettorale, discusso la legge, per poi bocciarla. E tanti saluti. La nostra invece, di classe politica che fa? Vigliaccamente mena il can per l’aia, traccheggia, non si espone, finge di non averle mai dette quelle parole in campagna elettorale, si sostiene a vicenda, maggioranza con opposizione (si fa per dire, opposizione), aspettando fine mese e farsi una gran risata; alla faccia nostra. Su consiglieri, uno scatto d’orgoglio: discutetela questa proposta di legge, magari per bocciarla; sarebbe un insperato moto di maschia molisanità. Sarebbe già qualcosa.
pretendiamo che il Governatore, nella riunione di lunedì 23, ci comunichi in maniera chiara la decisione della Giunta: su chi è l’imprenditore, e su come e quando ripartirà la filiera. Alla CISL e ai lavoratori interessa solo questo, senza essere tifosi ma concreti e obiettivi, nella consapevolezza che il rilancio della Filiera Avicola è il futuro di centinaia di famiglie e di quello di un pezzo della regione. Al coraggio dell’imprenditore si aggiunga e non si sottragga quello della politica con la P maiuscola. La CISL con i lavoratori pur non essendo tifosi, ma solo in difesa del lavoro e del loro futuro, inevitabilmente invaderanno il campo. *Cisl Regione Abruzzo-Molise
stesso, quindi con un importo di agevolazioni attivabili pari a 50 milioni di Euro. L’impegno è e resta quello di favorire la ripresa attraverso aiuti finanziari al tessuto produttivo locale che devono rappresentare la spinta necessaria per il rilancio dell’economia regionale e conseguentemente dell’occupazione. La delibera adottata prevede l’approvazione di un Avviso pubblico per la selezione, con procedura a sportello, di Istituti di Credito e Confidi abilitati allo svolgimento dell’attività creditizia per la realizzazione di portafogli di finanziamenti da erogare a piccole e medie imprese operanti nella Regione Molise, le cui domande dovranno pervenire alla Finmolise S.p.a”.
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TAaglio lto
4 19 febbraio 2015
Decreti governativi e direttive comunitarie disattese. Il Molise delle acque è oggettivamente messo male
Con 630mila euro ci penserà l’Arpa a mettere a posto le cose
Manchiamo del piano regionale di tutela delle acque, dei nitrati provenienti da fonti agricole, dell’adeguamento delle attività di monitoraggio e studio dei corpi idrici sotterranei, superficiali interni e marino/costieri Molte cose sono chiare nella delibera della giunta regionale del 10 febbraio relativa alla redazione del Piano regionale di tutela delle acque, dei nitrati provenienti da fonti agricole, dell’adeguamento delle attività di monitoraggio e studio dei corpi idrici sotterranei, superficiali interni e marino/costieri del Molise. Molte cose dicono di inadempienze, di carenze, di insufficienze accumulate negli anni nonostante la lunga serie di decreti governativi e di direttive comunitarie in materia ambientale e, più strettamente, a garanzia della qualità delle acque. Una regione, il Molise, che di acqua ne vanta tanta, al punto da regalarla agli altri e sottrarla a sé. Questa è una delle tante anomalie tecniche e amministrative che fanno della Regione un Ente da rivedere da capo a fondo, da ricostruire moralmente e amministrativamente. La delibera del 10 febbraio fornisce uno spaccato delle insufficienze gestionali sulle risorse idriche, e la necessità di correre ai ripari mettendo in atto gli adempimenti finalizzati all’adeguamento, alla revisione e all’aggiornamento del Piano di tutela delle acque e del Piano dei nitrati, che sono propedeutici alla revisione del Piano di gestione delle acque che deve essere redatto in ambito dell’Autorità di Distretto. Sembra di avere a che fare col gioco delle scatole cinesi: una dentro l’altra, un Piano dentro l’altro. Una delibera, questa che commentiamo,
infarcita di citazioni e riferimenti normativi, tecnici, analitici che la rendono poco accessibile all’’inclita della materia, ma quanto mai illustrativa dei ritardi accumulati nel mettere in esecuzione i decreti governativi e le direttive comunitarie. La rappresentazione dello stato di fatto si può tranquillamente definire allarmante. Per dire, la revisione e l’aggiornamento del Piano nitrati provenienti da fonti agricole (il nitrato è un inquinante formidabile – ndr) doveva essere effettuato entro il 2012 e la revisione e l’aggiornamento del Piano di tutela delle acque entro il 2014 anche per consentire, come abbiamo accennato, l’espletamento delle attività tecniche, nonché la partecipazione degli stakeholders (portatori d’interesse) al processo di
pianificazione e aggiornamento del Piano di gestione delle acque del Distretto idrografico dell’Appennino meridionale e centrale. Adempimenti purtroppo non realizzati e non più rinviabili alla luce, tra l’altro, della direttiva comunitaria che impone il raggiungimento di taluni obiettivi di qualità ambientale entro quest’anno. In fatto di direttive non prese in considerazione e non rispettate, la Regione Molise forse gareggia per il primato. Mancano all’appello la direttiva quadro sulle acque; quella sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento; quella concernente le norme in materia di ambiente; quella dei criteri tecnici per la caratterizzazione dei copri nitrici; quella dei criteri tecnici per il moni-
toraggio dei corpi idrici; quella dei criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali; l’attuazione della direttiva relativa alla protezione delle acque sotterrane dall’inquinamento e dal deterioramento. Inoltre allo stato delle cose, il Piano di tutela delle acque non prevede la definizione del minimo deflusso vitale dei fiumi conforme alle disposizioni del ministero del’Ambiente, né recepisce le disposizioni comunitarie del 2006 e del 2008, figurarsi se sia stata recepita e posta in essere la direttiva europea che impone di conseguire un “Buon stato ecologico” dell’ambiente marino entro il 2020. E’ più che evidente che il Molise - “territorio e risorse”- è messo male, nella mani di strutture tecniche e gestio-
Diritto allo studio, il riparto per i libri di testo
nell’ambito del Programma Settoriale di Apprendimento Permanente “LEONARDO DA VINCI” che consentirà ad ulteriori 12 ragazzi (in aggiunta ai 90 che già hanno attivato la mobilità) di recarsi a Malta per svolgere un tirocinio formativo della durata di 13 settimane. Sempre nella giornata di ieri, a conclusione delle procedure previste dalla Delibera di Giunta Regionale n. 50/2015, sono stati assegnati con Determine del Direttore Generale i 3 milioni di euro stanziati per l’Assistenza Tutelare di Base suddivisi tra i 7 Ambiti Territoriali di Zona (Agnone 148 mila, Bojano – Riccia 420 mila, Campobasso 792 mila, Isernia 428 mila, Larino 290 mila, Termoli 655 mila, Venafro 264 mila). Con questa misura l’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali ha inteso sostenere gli anziani che hanno patologie
Finalmente sbloccati dalla Giunta regionale i fondi per i meno abbienti CAMPOBASSO. Nella seduta del 17 febbraio 2015, la Giunta Regionale ha approvato il piano di riparto dei contributi per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2014/2015 agli alunni meno abbienti che adempiono l’obbligo scolastico e agli alunni della scuola superiore. Il provvedimento è stato adottato con una tempistica che anticipa di quattro mesi quella normalmente necessaria per terminare l’iter di approvazione e consentirà a 4.507 alunni e alle loro famiglie di ricevere un contributo per l’acquisto dei libri di testo pari al 95,78% del rimborso richiesto per la scuola dell’obbligo e il 70,13% per la scuola secondaria superiore. La somma stanziata è pari a euro 879.912,00. Sempre sul tema dell’istruzione è stata
adottato il piano di riparto dei contributi per il trasporto scolastico urbano ed extraurbano previsti dal Decreto Interministeriale MIUR-MEF n.184/2014 a favore di studenti che frequentano le scuole di primo e secondo grado che hanno sostenuto spese per il servizio di trasporto e per i ragazzi con disabilità per l’assistenza specialistica e per mezzi di trasporto attrezzati. L’importo di euro 80.665,25 è stato ripartito riconoscendo agli 11 studenti con disabilità che ne hanno fatto richiesta il 100% del rimborso e agli altri 1.350 studenti il 26,30% dello stesso . Nella seduta di ieri, la Giunta Regionale ha, inoltre, approvato la proroga delle attività progettuali del Piano Integrato Giovani Molise in Europa, Progetto PIGMEU, cofinanziato dalla Commissione Europea
nali che non hanno saputo svolgere quanto gli competeva per assicurare alla collettività una risorse idrica scevra da inquinamento e di qualità. Correre ai ripari. Si cercherà di farlo affidando all’ Arpa Molise la redazione del Piano regionale di tutela delle Acque, del Piano dei nitrati e dei conseguenti Piani di gestione delle acque, nonché le attività istruttorie propedeutiche alle adozioni ed alle approvazioni del caso, e tutti quegli adempimenti che dovessero rendersi necessari per ulteriori integrazioni o adeguamenti normativi relativi al ciclo di validità dei Piani. L’Arpa Molise è stata ritenuta all’altezza del compito in considerazione delle competenze ed attribuzioni che le sono proprie, dell’apporto fornito a suo tempo alla Società che ha redatto i precedenti Piani ed alla sua specifica funzione di organo strumentale della Regione. Per questo incarico riceverà un compenso di 630.604,51 euro che però ritiene sia insufficiente a far fronte ai costi che dovrà sostenere per lo svolgimento delle attività che le sono state date. Tuttavia, in un afflato di solidarietà e di spirito di collaborazione tra pubbliche amministrazioni (in questo caso Regione e Agenzia), e nel reciproco interesse per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente molisano, ha deciso di accontentarsi. Salvo ripensamenti e … integrazioni. Dardo
gravi e/o difficoltà di carattere sanitario certificate dalle Unità di Valutazione Multidisciplinare, potenziando un servizio socio – assistenziale che andrà ad integrarsi con le prestazioni sanitarie di competenza dell’ASREM. In particolare, gli anziani ultrasessantacinquenni che si trovano in una condizione di fragilità con particolare attenzione per i malati affetti da patologie neurodegenerative e dell’Alzheimer potranno avere assistenza attraverso interventi volti alla cura e all’igiene personale della casa, tutela sociale, contrasto alla solitudine con l’obiettivo di far permanere il paziente anziano nel proprio domicilio con un evidente beneficio per l’utente stesso e per i familiari. L’integrazione socio – sanitaria in favore degli anziani potrà consolidare le migliori pratiche avviate sul territorio e dare un aiuto concreto alle famiglie e ai soggetti più deboli delle nostre comunità.
TAaglio lto
5 19 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
I lavoratori della Gam incontreranno Frattura al limite della loro sopportazione
23 febbraio: il giorno della verità?
Se non la ripresa immediata del lavoro, almeno la Cassa integrazione Sono arrivati al punto di piatire la Cassa integrazione. E’ toccato ai lavoratori della Gam ridursi a tanto, nei confronti del presidente del consiglio regionale Niro e dell’assessore alle politiche del lavoro Petraroia, a conclusione dell’ennesima seduta consiliare dedicata al nulla. A dire il vero hanno chiesto di lavorare, per cui la Regione ch’è socio di maggioranza della società dovrebbe provvedere con l’urgenza e la drammaticità del caso. Ai lavoratori è stato promesso che il 23 febbraio il presidente Frattura si farà vedere, probabilmente l’incontrerà, per aggiornali sullo sviluppo dell’esame delle due proposte che potrebbero riaprire il capitolo produzione della Gam, ovvero la sedicente “Aria Food” e “AviMolise”. Dalla comparazione delle due proposte dovrebbe uscire il soggetto cui farsi carico di rianimare la filiera avicola, rimettere in carreggiata la produzione seppure in via temporanea, per capire qual è la sostanza dei problemi e quali le prospettive una volta la Gam sul mercato. La presenza di nuovo di “Aria Food” nella faccenda senza che sia stato mai chiarito fino in
fondo perché abbia abbandonato la trattativa per poi tornare in gioco, meriterebbe un approfondimento, preteso dalla circostanza che vede la stessa società interessata alla Zuccherificio. La crisi industriale del Molise occasione per affari a prezzi d’affezione? Per giochi in Borsa? Per altre cosucce del genere? Boh! Frattanto, dicevamo, ai lavoratori della Gam tocca “pitoccare” almeno
L’INTERVENTO di Massimo Dalla Torre Con preoccupazione stiamo seguendo le vicende che vedono il lento declino del Molise. Avvenimenti in cui traspare l’incongruenza delle azioni che quotidianamente fanno da pendant con le idee di non rilancio e rinnovamento. Vicende che evidenziano come le speranze dei molisani, almeno che non facciano parte del clan dei “soliti noti”, non amiamo ripeterlo ma alcune volte necessita, sono andate letteralmente in fumo. Le quali, nonostante si stia cercando di dare una spiegazione razionale a quanto accade, anzi a quanto non accade, lasciano spazio unicamente alla delusione per le scelte fatte. Speranze che confermano, qualora ve ne fosse bisogno, che il detto “chi di speranza vive, disperato muove” è quanto mai attuale. Speranze che, attraverso la stigmatizzazione lanciata finanche dagli organi d’informazione nazionale, vede gioco forza compromessa la dignità di cittadini, elettori di Molisani. Vicende che mostrano come “l’idra a sette teste” è viva e vegeta
la Cassa integrazione, materia di stretta pertinenza dell’assessore Petraroia che degli ammortizzatori sociali (soprattutto in deroga) pare essersi specializzato, non potendo far altro all’interno del governo regionale che sulle questioni aperte dalla crisi globale si è arenato boccheggiante. Ai lavoratori della Gam l’assessore ha promesso che avrebbe fatto di tutto per accelerare i tempi
“Lasciate ogni speranza...” ed è pronta a divorare chiunque cerchi di contrastarla. Credeteci, vivere e operare in ambiti simili, è alquanto arduo. Un qualcosa che colpisce il modo di essere parte integrante di una realtà che è stata gabbata da chi oggi siede nei palazzi del potere. Una realtà, in cui domina unicamente l’esteriorità e non permette di poter esprimere appieno le idee. Le quali potrebbero essere sfruttare per la crescita di una regione che scivola sempre più in basso. Non criticate questo nostro disfattismo, ma assistere a vicende di uno squallore inaudito, lascia attoniti, basiti, esterrefatti. Tutte cose che difficilmente potranno essere colmate vista l’assenza assoluta d’interlocutori con cui confrontarsi. I quali, rammentano le fissità di alcune statue Etrusche che, con l’espressione enigmatica proiettata verso “il nulla”, lascia disarmati e sconcertati chiunque le guardi. Statue che, nella loro staticità armonica, danno adito a tantissimi interrogativi cui difficilmente sa-
presso la Direzione generale per gli ammortizzatori sociali dove con la richiesta della Gam ristagnano anche le richieste d’intervento per Esattorie spa e delle Costruzioni Luigi Falcione Srl. Pannicelli caldi, rattoppi, rimedi temporanei, mentre occorrerebbe un’azione globale, programmatica, costruita su risorse finanziarie accertate e accertabili e, di fianco, una granitica volontà poli-
ranno date risposte giacché c’è qualcuno che imperterrito sta portando avanti il disegno di annientarci ma soprattutto perché i punti interrogativi hanno trovato fissa dimora nel Molise. Una regione in cui pochi, pochissimi sono gli eletti, per giunta inadatti a occupare posti di rilievo; i continui schiaffi che ci sono “rifilati” leggasi le bocciature Europee e non solo sono la prova provata del fallimento a trecentosessanta gradi. Una regione paragonabile alla scaletta del pollaio, tanto, per citare la frase del prete che guardava fisso il muro nel film “io, speriamo che me la cavo” è “stretta e piena di liquami ma soprattutto ciarpame”. Paragone che è la constatazione che cercare una ragione a quanto accade è utopico. Constatazione dettata dall’inesistenza di opportunità per quelli che vogliono riscattare un’identità purtroppo smarrita. Un’identità che, se le cose non cambieranno in fretta, avvalorerà i versi del padre della lingua italiana con cui abbiamo titolato quest’intervento “perdete ogni speranza o voi che…” a voi la scelta del finale; sempre che esista la speranza!!!!!
tica al posto dei tentennamenti, dei cincischiamenti, dei balbettamenti del presidente della giunta e degli assessori in fila indiana. Ieri a Roma l’assessore Petraroia ha riempito la giornata, e gli capita ormai da mesi con un carico di delusioni, al Ministero del Lavoro, con il sottosegretario Franca Biondinelli per i problemi dei non autosuffcienti, quindi con il capo dipartimento della presidenza del Consiglio dei ministri Calogero Maucer, responsabile per le politiche giovanili ed il servizio civile e, a seguire, nel pomeriggio, presso la sede della Conferenza Stato – Regioni in Via Parigi, con gli Assessori al Lavoro insieme a Tecnostruttura su una serie di emergenze e di problematicità in materia di istruzione e di lavoro, per concludere la giornata presso la Camera dei Deputati con gli assessori alle Politiche sociali a confronto con il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e con il Sottosegretario Vito De Filippo sul nuovo “Patto per la Salute”. Chiacchiere vuole la sposa e s’addormenta. Dardo
“Abolire l’Imu agricola E il Pd si chiama fuori” Risoluzione dei grillini presentata in Regione CAMPOBASSO. “L’Imu sui terreni agricoli è un provvedimento che dà il colpo di grazia all’intero comparto dell’agricoltura, vessando ancor di più cittadini e aziende agricole locali”. I Consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Molise, di concerto con quelli delle altre regioni, hanno appena depositato una risoluzione sull’applicazione dell’Imu prevista sui terreni agricoli (link): una tassa iniqua, che mortifica gli agricoltori, svilisce il loro lavoro e, in tanti casi, attenta all’unico baluardo rimasto a molti cittadini per difendere la storia della propria famiglia. “Insomma, non è accettabile andare a colpire un settore già in crisi con un’imposta che serve soltanto a fare cassa”. Antonio Federico e Patrizia Manzo sono convinti che l’intero Consiglio sarà compatto nel supportare gli agricoltori, impegnandosi in tutti i modi a contrastare il provvedimento. La risoluzione depositata in Consiglio regionale servirà a studiare soluzioni, per tutelare i diritti di tutti i cittadini che traggono sostentamento dal lavoro della propria terra. Gli unici a chiamarsi fuori da questa battaglia sono stati i membri del Pd con i quali, tuttavia, auspichiamo piena condivisione in aula, già a partire dalla prossima seduta consiliare”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
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Campobasso
19 febbraio 2015
“Le commissioni scendano a sei”
Il consigliere comunale Enrico Perretta sostiene che dodici ne siano troppe Anche alla luce dei 30mila euro pagati per i gettoni di presenza a gennaio CAMPOBASSO. “E’ anacronistico lasciare dodici commissioni consiliari al Comune di Campobasso. Visto e considerato che sei sono gli assessori ho proposto e ribadirò in Consiglio comunale che altrettante siano le commissioni”. Non ha dubbi di sorta il consigliere Enrico Perretta che aveva già da luglio scorso espresso la sua tesi in sede di conferenza dei capigruppo. Oggi, alla luce delle 30mila euro per i soli gettoni di presenza nelle commissioni a gen-
naio, diventa un tema ancora di più di stretta attualità. Si tratta di un risparmio di soldi, dovuto al venir meno dei gettoni di presenza, ma anche di una razionalizzazione dei lavori con materie uniformi rispetto a quelle delegate ai sei assessori. “Indipendentemente dal ruolo di maggioranza o di opposizione che ciascuno di noi consiglieri è chiamato a svolgere, dobbiamo dare risposte ai cittadini e, per farlo, dobbiamo essere celeri nei lavori e nell’elaborazione delle
proposte. Per questo, ritengo che le commissioni debbano essere ridotte dalle attuali dodici a sei per stabilizzarle al numero e alle deleghe degli assessori. Ritengo che in questa maniera si possa velocizzare il confronto a tutto vantaggio della soluzione dei problemi dei cittadini. Per questo mi sono candidato e, nonostante sia un consigliere di opposizione, ritengo di dovere seguire sull’indirizzo che mi sono posto di crescita della nostra città”.
Furti, droga e violenza sessuale, arrestato
La Polizia ha fermato un 28enne di Campobasso recidivo nei reati CAMPOBASSO. La Polizia di Stato della Questura di Campobasso ha tratto in arresto C.C., ventottenne di Campobasso, in esecuzione di un Provvedimento di espiazione della pena detentiva degli arresti domiciliari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale. Il predetto, rintracciato nel centro cittadino dal Capoluogo da personale della Squadra MOBILE che ha operato l’arresto, dovrà scontare la pena di mesi sei di reclusione per i reati di furto aggravato e continuato, commessi – nell’anno 2009 – con recidiva reiterata, specifica e nell’arco di cinque anni. Dopo tale anno, in-
fatti, tra il 2010 ed il 2013, il soggetto – che risulta avere trascorsi per stupefacenti – è stato nuovamente arrestato per furto di ciclomotore, di cassette postali, di benzina e gasolio, annoverando precedenti per danneggiamento aggravato, circonvenzione di incapace, estorsione, violenza sessuale e falsità in documenti. Sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale del Questore, rispettivamente nel 2010 e nel 2013, è stato proposto per la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e condannato, nel corrente anno, per adescamento di minori a scopo sessuale.
Eventi Giro, il Comune cerca sponsor L’amministrazione di San Massimo ha lanciato un avviso pubblico SAN MASSIMO. Il 16 Maggio per il Molise sarà una giornata storica perchè farà tappa il Giro D’Italia. Una occasione fondamentale per mettere in vetrina le bellezze della nostra regione. L’Ottava tappa del 98 ° Giro D’Italia,ricordiamo, che sarà quella che da Fiuggi terminerà a Campitello Matese. Da constatare il grandissimo impegno del Comitato Tappa e dei delegati che giornalmente stanno lavorando per la massima riuscita dell’evento. Un lavoro sinergico quello che il Presidente del Comitato Tappa, nonché Sindaco di San Massimo,Fulvio Manfredi Selvaggi sta effettuando insieme al consigliere regionale allo Sport Carmelo Parpiglia, al Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, al Presidente del Coni, Guido Cavaliere e al coordinatore del comitato Paolo Di Donato. Tanti altri sono ,poi,i delegati ed “attori” di questa organizzazione. Nei giorni pre e post gara variegato è il calendario degli eventi che il comune di San Massimo ha inteso organizzare per dare la possibilità ad appassionati e turisti di trascorrere giornate all’insegna del sociale, della gastronomia e non solo. In questi giorni l’amministrazione comunale di San Massimo ha emanato un avviso pubblico per la ricerca di sponsor. In questo modo si vuole offrire una opportunità a soggetti privati, fondazioni, associazioni e società commerciali di conseguire il ritorno di immagine tramite una sponsorizzazione attraverso le Manifestazioni “Il Giro sta arrivando” e “Ringraziando il Giro”. Il comune di San Massimo darà così modo di garantire un piano di visibilità per questa 8° edizione che sarà arricchita
da eventi che andranno dal 18 aprile al 15 maggio e dal 17 maggio al 31 maggio. Un grande evento turistico potrà essere quello del Giro D’Italia con il comune matesino che offrirà una ottima possibilità agli imprenditori della nostra regione e che potrà valorizzare e far conoscere ancor più il centro e la sua
montagna. Le proposte di collaborazione dovranno pervenire al Comune di San Massimo mediante consegna di domanda di partecipazione, con qualsiasi mezzo, anche elettronico, direttamente o a mezzo posta, entro e non oltre le 13.00 del giorno 15 marzo.
Campobasso
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Dare ai dipendenti uno “scopo”, un “obiettivo” da raggiungere, sarà uno dei comandamenti che il nuovo coordinatore di Palazzo san Giorgio cercherà di condividere con il sindaco, la giunta e il consiglio
Il vangelo comunale secondo Iacobucci Prevedibile che alla direzione dei settori Urbanistica e Lavori pubblici possa essere incaricato l’avvocato Carmine Pace, già segretario comunale, dirigente alla Provincia di Campobasso e consulente di alcuni ministri dei Lavori pubblici Un motore a folle l’amministrazione comunale, abbiamo scritto, non avendo una dirigenza definita nelle persone e nei compiti, né alcuno che la metta nella condizione di muoversi su certezze amministrative e organizzative. Con l’avvento di Antonio Iacobucci al coordinamento, al controllo e all’organizzazione delle attività dell’Ente, il sindaco Battista ha ottenuto la quadratura del cerchio che sarà rafforzata non appena, come è prevedibile, alla direzione dei settori Urbanistica e Lavori pubblici sarà incaricato l’avvocato Carmine Pace, già segretario comunale, quindi dirigente alla Provincia di Campobasso e consulente di alcuni ministri dei Lavori pubblici, personaggio di una linearità esemplare che certamente potrà dare un sostanziale contributo alla rivitalizzazione dei settori che gli verranno affidati. Ma di rivitalizzazione bisogna parlare riferendosi all’intera organizzazione di Palazzo san Giorgio
sull’abbrivo di un recentissimo report del Cnel sullo stato di salute della Pubblica amministrazione e sui correttivi necessari per renderla efficiente ed efficace. Colleghiamo le cose in quanto, in un recentissimo incontro con Iacobucci, la sua maggiore attenzione è parsa rivolta alla messa a punto di un sistema organizzativo capace di produrre uno scatto in avanti degli apparati comunali. La valutazione sarebbe in perfetto allineamento con quelle, come abbiamo accennato, contenute nel rapporto degli esperti del Cnel. Per Iacobucci sono le persone la risorsa fondamentale per organizzare e dare servizi pubblici all’altezza delle attese degli cittadini. La qualità dei risultati dipende in larga misura dalle qualità professionali e personali degli operatori. Selezionare, formare, incentivare: sono gli elementi cardine di quella che vuole essere una nuova stagione politico-amministrativa dalle parti del Municipio.
Se ne avverte la necessità e la curiosità e l’attesa fanno aggio alla nomina di Iacobucci e a quella probabile di Pace. Dare ai dipendenti uno “scopo”, un “obiettivo” da raggiungere, e di cui compiacersi, sarà uno dei comandamenti che il nuovo coordinatore cercherà di condividere con il sindaco, la giunta e il consiglio seguendo un percorso logico che veda il sindaco, la giunta e il consiglio impegnati ad elaborare una programmazione su basi certe e su livelli alti di qualità. Certezza del lavoro e qualità: il modo migliore di operare perché tutti si sentano spinti a dare il meglio e il massimo di sé nel lavoro di squadra. Che da sempre s’è rivelato un forte propellente a sviluppare maggiore senso di appartenenza e una particolare motivazione a lavorare. Va da sé che di pari passo va creata una condizione di lavoro favorevole (“Un clima di amicizia, di stima, e di collaborazione” secondo Iacobucci) che aiuti a svi-
Dai Borghi lo sviluppo sostenibile Domani a Campobasso i progetti in discussione per guardare al domani CAMPOBASSO. “Facilitare, selezionare, accumulare le innovazioni per lo sviluppo sostenibile per il Molise che cambia”: questo è il titolo della Tavola Rotonda in programma per venerdì 20 febbraio a Campobasso. L’incontro, organizzato dal Gal Molise Verso il 2000 e Gal Innova Plus con la collaborazione di Borghi Autentici d’Italia, si svolgerà a partire dalle ore 16.00 presso la sede del Gal Molise Verso il 2000, in via Monsignor Bologna 15. L’incontro è l’evento di capitalizzazione del progetto Territori che Fanno la Cosa Giusta che ha posto
l’attenzione sul tema della sostenibilità e dell’innovazione a servizio delle imprese e delle amministrazioni per rendere concrete le opportunità fornite dalle tecnologie cosiddette green. Il programma prevede, tra gli altri, anche l’intervento autorevole del prof. Carmine Nardone di Futuridea, centro di ricerca e diffusione dell’innovazione utile e sostenibile, e della dott.ssa Elena Angela Peta di Rete Rurale. La tavola rotonda sarà l’occasione per discutere dei principali risultati del progetto e aprire un dibattito su come l’innovazione possa decli-
narsi nelle nostre aree sia urbane che rurali anche attraverso i prossimi programmi di sviluppo 20142020 (POR-FESR e PSR). Il tema della smart specialization e del partenariato europeo dell’innovazione saranno al centro del dibattito al quale sono stati invitati a partecipare, dando un contributo attivo, i principali stakeholders locali quali l’Universita degli Studi del Molise, l’Unioncamere, le associazioni di categoria del mondo agricolo,gli amministratori del territori. Si allega la locandina con il programma completo dell’incontro.
luppare la professionalità degli operatori a ogni livello, adeguandole ai cambiamenti all’esterno e all’interno dell’ente. Diciamolo: sono elementi fondamentali per aumentare l’efficacia dell’organizzazione e la produttività del lavoro che negli enti pubblici molisani, senza distinzione di classe e di rango, è merce rara. Anzi, rarissima. Iacobucci ha un vantaggio che pochi altri dirigenti hanno: la conoscenza delle persone, e i margini di valorizzazione che ciascuna di esse possiede. Il che si traduce nel rapporto con il personale non solo negli automatismi burocratici ma, come abbiamo detto, nella capacità della valorizzazione delle capacità individuali. Che spesso si realizza nel sapere ascoltare e coinvolgere i dipendenti. Non di meno è importante e condizionante la qualità della vita lavorativa. Possibilmente in un ambiente stimolante, capace di rispondere alle esigenze dei la-
voratori, di riconoscere il lavoro svolto, di offrire spazi d’autonomia. Rompere la monotonia, la passività, l’apatia, creare stimoli, sollecitare lo spirito di collaborazione diventano fattori determinanti per dare una motivazione al lavoro e per creare un concreto senso d’appartenenza. A Palazzo san Giorgio siamo all’anno zero. L’opera da fare è particolarmente complessa; vanno rimosse incrostazioni di anni e anni di lassismo e di pressappochismo, e la concezione familistica, in alcuni casi, in altri clientelare, in altri ancora addirittura parentale che inquina o condiziona ogni tentativo di modificare le cose. Di una certezza dovrebbero essere consapevoli i dirigenti e gli amministratori. La soddisfazione dei cittadini e quella dei dipendenti sono le facce di una stessa medaglia. Dardo
Lutto Si è spento Michele Marinelli storico tifoso del Campobasso soprannominato Il Messicano perchè indossava, prima del fischio d’inizio della partita, il classico poncio mentre il suo cane lupo aveva in bocca la bandierina rossoblu. Per lungo tempo era stato gestore dell’impianto carburanti in via Tiberio poi lasciato ai figli. Le condoglianze dalla nostra redazione alla famiglia tutta.
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Isernia
19 febbraio 2015
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“Inquinamento, non restiamo a guardare” Una lettera tecnica sulle possibili soluzioni è stata inviata agli organismi competenti VenaFrO. E’ stato Vittorio Nola nei giorni scorsi ad indirizzare una lettera ad Istituzioni , Enti e alle Associazioni della Comunità molisana, con una concreta proposta operativa finalizzata a individuare e risolvere, con il contributo di tutti ,uno dei
problemi più gravi esistenti nella Piana di Venafro , l’inquinamento, a cui finora non si sono date risposte certe e soprattutto nessun provvedimento risulterebbe essere stato preso. “La proposta desidera essere uno stimolo per approfondimenti necessari e non
più rinviabili. Restiamo ovviamente a disposizione per ogni confronto utile in tutte le sedi e credo che ,mai come in questa occasione, i media, le Istituzioni, gli esperti , i responsabili degli Enti di controllo preposti ai controlli – ognuno per la parte di pro-
pria competenza – possa contribuire a far sì che la grave emergenza non sia più da considerarsi un rischio innanzitutto per la salute delle persone che abitano nel nostro comprensorio”.
“L’Alto Molise vuole continuare a vivere” I cittadini di Agnone hanno ribadito a Frattura la necessità del mantenimento dell’ospedale aGnOne. Sulla questione dell’ospedale Caracciolo, non si placano le polemiche. Franco Di Nucci, del comitato Art 32, che ha sottolineato come l’”ospedale di area disagiata” – questo è quanto si prevede per il Caracciolo – ancora non è stato messo in opera, le strutture in Italia sono in fase di organizzazione e spesso ci sono problemi per le emergenze”. “Prima bisogna assicurare un’organizzazione alternativa e poi si può fare riordino” – ha precisato Di Nucci -. Noi stiamo lottando per ospedale di area disagiata, relativo ad aree di montagna”. Armando Sammartino ha fatto un excursus delle azioni giudiziarie intraprese a difesa dell’ospedale a partire dal 2011, ricordando che lo scorso anno è stato avviato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica firmato dal sindaco Michele Carosella, amministratori e comitati. E poi le tante diffide ai vertici sanitari: l’ultima risale a gennaio di quest’anno. Senza dimenticare il ricorso al Tar, la cui udienza di merito è fissata a maggio
2015. “Siamo per una protesta civile ma dove le orecchie non arrivano bisogna alzare la voce”, ha concluso Sammartino, puntualizzando che ancora una volta è in atto uno smantellamento progressivo dell’ospe-
dale. Enrica Sciullo, presidente de Il Cittadino c’è, ha ripercorso le ultime vicende che vedono la sospensione delle attività degli anestesisti, rivelando tutta la precarietà del sistema di emergenza-urgenza. “L’anestesista
serve anche per i pazienti ricoverati in medicina – ha precisato – fino a qualche giorno fa il trasporto pazienti critici era assicurato dall’ ambulanza con l’ anestesista a bordo. Poi è arrivato un provvedimento che indica tale ruolo al 118, ma il giorno successivo è giunta un’altra comunicazione che dice che invece ad occuparsene deve essere la struttura, a in che modo? Come per il pediatra ospedaliero l’ anestesista è fondamentale”. Don Francesco Martino ha ricordato che con pochi medici – 3 in medicina, 4 in chirurgia, 2 in radiologia, uno più 2 biologi al laboratorio analisi – si è riusciti a garantire il funzionamento dell’ospedale. “Molti errori derivano da scelte del passato quando non è stato potenziato il pronto soccorso -ha detto – ma si è puntato sull’attività aggiuntiva pagata a pochi medici dell’ospedale. E’ stato così molto facile smontare questo sistema. A ciò si aggiunge che alcuni medici di base sono stati messi a lavorare al 118 senza la specializzazione necessaria”.
I ladri tornano dopo 50 giorni Oltre duemila gli euro rubati al bar Diamante di Venafro già interessato dai malviventi VenaFrO. Il Bar Diamante di via Campania, a Venafro, di nuovo nel mirino dei “soliti ignoti”. A meno di 50 giorni dalla data dell’ultimo colpo,
infatti, i malviventi hanno nuovamente “assaltato” il noto esercizio commerciale. Anche questa volta, i ladri, dopo aver forzato una porta la-
terale, si sono diretti verso le SLOT MACHINE e la “cambiamonete”. Qualcuno del palazzo, però, insospettito dai rumori provenienti dal locale,
ha chiamato i Carabinieri. Accortisi di essere stati scoperti, i malviventi si sono dati a precipitosa fuga. Una sola sola SLOT è stata “ripulita”, per un
bottino di 2mila euro (la volta scorsa erano stati 6mila e 500 euro). Ai Militari dell’Arma il non facile compito di portare a buon fine le indagini.
Enel, nuovo punto vendita Nel pomeriggio a Isernia la nuova struttura aperta a tutti i cittadini IsernIa. Si estende la rete di punti di contatto Enel per i clienti a Isernia: per rafforzare i servizi ai cittadini e estendere la proposta delle nuove soluzioni per il risparmio energetico, l’azienda mette a disposizione un nuovo Punto Enel Negozio Partner in Corso Risorgimento (angolo Villa Comunale), in partnership con Biosis Srl, che affiancherà il Punto Enel diretto di via Molise. Il nuovo punto di contatto, che verrà inaugurato oggi alle 16.30, sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19:30, il sabato dalle 9 alle 13. Presso il Punto Enel Negozio Partner i clienti potranno svolgere tutte le
operazioni sulle proprie forniture e scegliere le offerte e i vantaggi che Enel Energia offre ai Clienti del mercato libero, elettrico e gas e ricevere consigli per poter cogliere le migliori offerte in base alle abitudini di consumo. Tra i tanti servizi offerti, si potrà ad esempio attivare o modificare il contratto, comunicare la lettura del contatore, verificare la situazione dei consumi e dei pagamenti, domiciliare il pagamento delle bollette, richiedere forniture di cantiere e straordinarie. Non solo: il Punto Enel Partner sarà un punto di riferimento anche per le innovative soluzioni per l’efficienza energetica,
capaci di garantire al cliente importanti risparmi sui consumi energetici, grazie a tecnologie “green”, da impianti fotovoltaici a lampadine a led, caldaie a condensazione, climatizzatori ad alta efficienza e altro ancora. Con il nuovo negozio, sono due i punti di contatto Enel presenti a Isernia, al servizio di oltre 60.000 clienti. L’inaugurazione conferma la volontà di Enel di mettere al centro della propria attenzione il Cliente e le sue esigenze, attraverso molteplici canali che gli consentano di orientarsi e di ricevere assistenza, efficienza e possibilità di risparmio economico.
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Termoli
19 febbraio 2015
“Sia fatta chiarezza una volta per tutte” Sulla questione dei nuovi tagli al San Timoteo, interviene il consigliere Marone TERMOLI.“Secondo le ultime notizie apprese dagli organi di stampa gli impegni presi dal sindaco di Termoli e dal presidente della regione nel consiglio comunale di Termoli del 21 luglio 2014 evidentemente non sono stati stati formalizzati in atti e provvedimenti da parte del presidente della regione Paolo di Laura Frattura in qualità di sub commissario alla sanità e comunque dal consiglio regionale. Infatti stando alle ultime notizie di stampa si starebbe nuovamente paventando, sul punto, l’inerzia degli organi regionali tant’è che il decreto Balduzzi parla chiaro e smentisce al
momento qualsiasi rivisitazione di quanto già annunciato più volte dal presidente della regione”. Così il consigliere comunale di Azione Civica di Termoli, Michele Marone. “Una situazione che penalizzerà più che mai i residenti del basso Molise che oltre alla soppressione del Vietri dovranno assistere anche alla riduzione dei reparti dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Ricordiamo la visita del presidente della regione a poche ore dal voto per Termoli, una visita voluta per costatare lo stato dell’arte che, pero’, da quel giorno non sarebbe mutato di una virgola. Già in quei giorni
annunciai tramite manifesti pubblici cio’ che era contenuto all’interno del piano sanitario predisposto dai tavoli romani con tanto di numeri a supporto e che praticamente generava lo smembramento del nosocomio termolese. Situazione che oggi ci troviamo nuovamente ad afforntare se è vero che tra sei mesi ed in modo gradualepotrebbero essere soppressi reparti come Ginecologia, Pediatria, Otorino e Urologia. Certo è vero che bisogna provvedere ad una razionalizzazione dell’offerta sanitaria in Molise, ma è anche vero che per procedere alla stessa bisogna
considerare le situazioni locali in concreto. Ovvero si ribadisce che il centro ospedaliero termolese in virtù della sua posizione strategica sul territorio non dovrebbe subire nessun taglio. Anzi, l’attività ospedaliera del San Timoteo dovrebbe essere implementata e potenziata sotto il profilo delle emergenze proprio perché si trova ubicato in una zona cosiddetta di frontiera ed al centro delle principali arterie infrastrutturali e raggiungendo numeri elevati di utenza durante i mesi estivi per la frequentazione turistica. Si ribadisce quindi, non per un profilo di natura campanilistica,
bensì per ragioni decisamente obiettive l’importanza della considerazione dei servizi sanitari che sul territorio devono essere garantiti a tutti i cittadini nella loro interezza e questo in ossequio al puntuale disposto normativo contenuto nella Costituzione all’articolo 32: Il diritto alla salute. Pertanto torno a sollecitare gli organi regionali competenti ed in particolar modo il consiglio regionale tutto a voler affrontare di petto ed una volta per tutte tale situazione per evitare di far decidere la gestione e l’offerta sanitaria molisana da tavoli governativi”.
Alla riscoperta di Gerione Ripartono le escursioni della Carovana popolare dell’Ecomuseo Itinerari Frentani LaRInO. Riprende il viaggio della Carovana popolare dell’Ecomuseo Itenerari Frentani. Domenica 22 febbraio, infatti, ci sarà l’escursione da Larino a Gerione. L’ appuntamento inizierà alle 9 con ritrovo in piazza del Popolo a Larino e partenza con le proprie auto fino all’area di ristoro ai piedi del sentiero che porta a destinazione. In circa 40-50 minuti a piedi si raggiungerà il sito e inizierà la visita.
Il sito archeologico di Gerione è situato sopra un’altura nel territorio di Casacalenda. I resti sono visibili grazie ad un’ attività di scavi condotta sotto la direzione del professor Lorenzo Quilici del “Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna”, ma che ha visto coinvolte anche archeologhe molisane: la dottoressa Maria Teresa Occhionero di Montorio nei Frentani e la dottoressa Antonia Vallillo di
Larino. Gli scavi hanno portato alla luce i resti di un borgo medioevale. Tuttavia, sono emersi anche reperti più antichi: mura sannite e, soprattutto, come materiale di riutilizzo, una stele che presenta raffigurata in rilievo i simboli di unadivinità cartaginese, la dea Tanit. La visita del sito sarà a cura della dottoressa Maria Teresa Occhionero. Una delle difficoltà è data dalla cattiva manu-
tenzione del sito archeologico. Visitare il sito offre la possibilità di una piacevole escursione a piedi e a cavallo nella splendida Valle del Cigno, con un “viaggio” tra natura e storia. Terminata la visita al sito, e arrivati a valle, ci sarà il trasferimento a Larino per la consumazione del pranzo paesaggistico con vini, formaggi, legumi, verdure, olio extravergine. Tutti prodotti del Molise Frentano.
Termoli calcio, che succede? Il presidente torna in Romania mentre a rischio è la partita con la Sambenedettese TERMOLI. Stadio vuoto allenatore e presidente assenti, allenamenti per la ripresa della preparazione in vista della Sambenedettese saltati con i giocatori che senza guida se ne sono andati. Situazione in seno al sodalizio giallorosso sempre più caotica. Dopo Giulianova il caos regna sovrano, domenica prossima stante questa situazione si giocherà contro la Sambenedettese? L’interrogativo è d’obbligo ma le premesse non sono incoraggianti. Ieri pomeriggio sul campo c’erano solo gli ultras e tanta depressione, lo scoramento per questa situazione assurda è palpabile. Il presidente Calarco si dice sia ripartito per la Romania e questo non è un sintomo che induce all’ottimismo. I tifosi nonostante stanno studiando qualcosa che possa salvare almeno in parte la situazione è anche il prestigio e la faccia della gloriosa società adriatica. Mai a memoria il Termoli calcio ha
vissuto una situazione cosi catastrofica e di difficilissima soluzione
e il campo e le tribune saranno vuoti anche domenica?
Sempre ieri pomeriggio si è fatto vedere il Ds dimissionario Pinuccio
De Filippis, attorniato dai supporter della squadra giallorossa.
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Termoli
19 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Software al Comune, il ricorso al Tar Grane legali per il cambio dei sistemi gestionali per la nuova piattaforma digitale TERMOLI. Grane legali per il cambio di software gestionale al Comune di Termoli, che abbandonando il sistema per anni utilizzato in via Sannitica n. 5, quello della Halley Sud Est, ha optato per il protocollo informatico della PA digitale. Non tutto è ancora a regime, per cui qualche disfunzione persiste e ci sono state già proteste sia politiche che da parte di cittadini che attendono determinati
pagamenti ed erogazioni, ma questa decisione di saltare da un sistema all’altro ha scatenato anche una battaglia giudiziaria amministrativa. Il vecchio gestore, infatti, affidandosi all’avvocato Pino Ruta, ha impugnato gli atti prodotti in municipio, chiedendo con un apposito ricorso al Tar Molise “l’annullamento previa sospensione della determinazione n.2149
del 30/12/2014 sulla ‘riorganizzazione uffici e servizi comunali – nuova piattaforma digitale per la gestione del sistema informativo e direzionale dell’ente”, con cui è stato affidato alla P.A. Digitale Adriativa s.r.l. ‘il rapporto contrattuale di abbonamento Asp relativo all’uso del software Urbi Pa smart, sistema integrato per la pubblica amministrazione per 36 mesi decorrenti dal primo gennaio
scorso come da offerta acquisita tramite Mepa”. Impugnata anche la delibera di giunta 347 del 29 dicembre scorso e tutti gli atti correlati. Tra i vizi rilevati dal ricorrente ed ex gestore, la violazione dei principi concorrenziali, di parità di trattamento, non discriminazione, imparzialità, trasparenza, proporzionalità e buon andamento della pubblica amministrazione,
eccesso di potere per illogicità manifesta e sviamento dell’interesse pubblico, per non derogare la procedura Mepa alle procedure di gara di cui al codice dei contratti, né al confronto concorrenziale delle offerte”. La giunta Sbrocca si è costituita in giudizio, affidando la difesa dell’ente all’avvocato del foro di Bari Lorenzo De Robertis
“Porto, prima i servizi essenziali” Interrogazione dei consiglieri Marinucci e Paradisi sulla questione videosorveglianza TERMOLI. “Al porto di Termoli fra qualche tempo avremo – forse – un nuovo strumento innovativo: il sistema di videosorveglianza informatica e di telematica per la logistica. Però mancano gli elementi essenziali che un porto – prima di tutto rifugio sicuro di chi va per mare – dovrebbe avere”. Così l’interrogazione presentata dai consiglieri Marinucci e Paradisi. “Sono anni che lamentiamo dando voce a chi vive il porto tutti i giorni dell’annoso ma soprattutto pericoloso problema del rientro delle imbarcazioni dovuto al problema dei fondali. Da qualche tempo si è aggiunto anche la questione dell’illuminazione pubblica che tolto uno/due lampioni è completamente spenta. Lasciando ovviamente il porto nel buio più completo. Però avremo la videosorveglianza. Cosa
buona se implementerà ed aiuterà chi opera nel porto. Però forse dovremmo prima garantire i servizi minimi essenziali affinché un ambito portuale si dica ottimale e sicuro. Per questo come Consiglieri Comunali abbiamo protocollato una mozione al Sindaco chiedendo di: - interfacciarsi con gli enti competenti per il ripristino immediato dell’illuminazione pubblica e di operare, di concerto con le categorie che ci lavorano quotidianamente e con la Capitaneria di Porto, tutti quegli interventi minimi affinché sia un ambito portuale ottimale e sicuro; - riferire in Consiglio Comunale in merito ai tempi e ai progetti degli stati di avanzamento del piano regolatore portuale e delle opere di messa in sicurezza (dragaggio) dell’imboccatura portuale”.
Trivellazioni, ritorna il rischio La ricerca sulle coste croate metterebbe in pericolo l’ecosistema marino adriatico italiano TERMOLI. Torna d’attualità il paventato rischio trivellazioni in Adriatico. Da quanto trapela dagli ultimi aggiornamenti, infatti, “le trivellazioni petrolifere nel mare della Croazia rischierebbero di mettere in pericolo anche l’ecosistema marino italiano e di compromettere irrimediabilmente le attività turistiche su cui si sostengono decine di migliaia di famiglie italiane”. Le succitate parole sono specchio di quanto hanno denunciato i senatori del Movimento 5 Stelle, Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, che in un’interrogazione urgente ai ministri per gli Affari esteri e dello Sviluppo economico hanno chiesto “al Governo italiano di aprire un contenzioso con la Repubblica Croata per fermare lo scempio del mare Adriatico”. Per gli attivisti “ci sono ormai evidenze scientifiche che le piattaforme
Eppure la situazione non pare così semplice da sviscerare e il rischio trivellazioni è più che mai incombete per il territorio che potrebbe far diventare irrisolutive le proposte della “Costa dei trabocchi” o “dei Delfini” in quanto ad attuare le trivellazioni potrebbero essere i dirimpettai croati. “Chiediamo al Governo – proseguono i 5 stelle – di verificare la compatibilità delle attività in corso e di attivare una stretta interlocuzione con il governo croato, che ha suddiviso il 90% del proprio specchio acqueo in 29 aree di estrazione petrolifera; chiediamo se si intenda avvalersi nei confronti della Repubblica di Croazia di quanto previsto dalla Legge 3 novembre 1994, n. 640 esigendo dalla Repubblica di a mare rilasciano fluidi di perfora- acque marine. Basterebbe questo per Croazia il diritto alla consultazione; se zione e scarti metallici, che includono bloccare la follia delle perforazioni si intenda rispettare l’impegno preso sostanze tossiche, fra cui cromo, mer- nell’Adriatico”, dicono i due espo- con l’approvazione in Senato della mozione in data 2 aprile 2014”. curio e benzene, direttamente nelle nenti del M5S.
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Opinioni
19 febbraio 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
ROMA – Ci sono la piemontese Sibilia Aleramo, i toscani Anna Banti e Romano Bilenchi, il campano Alfonso Gatto, il romagnolo Elio Pagliarani e tanti altri. Sono i rappresentanti della letteratura italiana del Novecento che costituiscono il nuovo spazio espositivo della Biblioteca Nazionale di Roma denominato “Spazi 900”. Una vasta area per valorizzare le rilevanti raccolte librarie e archivistiche dei principali esponenti della letteratura italiana del XX secolo, da d’Annunzio a Pirandello, da Pasolini a Moravia fino ad Elsa Morante, a cui è dedicata “La stanza di Elsa”, con gli arredi originari che componevano il suo studio. Un lungo elenco che, però, non comprende alcun molisano. Particolarmente grave, ad esempio, la dimenticanza di Francesco Jovine, ma anche di Giose Rimanelli. Mancanza di memoria storica che è stata stigmatizzata dall’associazione “Forche Caudine” di Roma direttamente con i curatori dello spazio espositivo, che è permanente dallo scorso 10 somai con il coinvolgimento delle febbraio, cioè non si tratta di una istituzioni molisane preposte alla mostra temporanea ma di un allecultura”. Il nuovo spazio dedicato stimento ormai insito nell’offerta al Novecento in Biblioteca Naziodella Biblioteca Nazionale, posto nale è stato inaugurato nei giorni proprio all’entrata, nell’ala destra. Le istituzioni molisane preposte alla cultura che faranno? scorsi dal ministro dei Beni e delle “Abbiamo fatto presente di per- La “dimenticanza” segnalata dall’associazione Forche Caudine Attività Culturali e del Turismo sona ai responsabili della dimentiDario Franceschini, con il direttore e abbiamo riscontrato un certo imbarazzo. canza che svilisce un’intera regione, lisane preposte alla cultura che faranno? l’unica non rappresentata – spiegano dal- La “dimenticanza” segnalata dall’associa- Speriamo che si possa rimediare con qual- della Biblioteca Nazionale Andrea De Pal’associazione dei moliLe istituzioni mo- zione Forche Caudine molisani a Roma – che evento dedicato ad autori molisani, ca- squale.
Alla Biblioteca nazionale spazio al Novecento: cento autori italiani, ma manca Jovine
Ciò che fa rabbia e mortifica i benpensanti (sempre in numero decrescente, purtroppo), è la constatazione che nonostante si facciano e si organizzino a ripetizione incontri, assemblee, convegni, tavole rotonde e seminari sulle peculiarità ambientali, paesaggistiche, storiche, architettoniche, archeologiche e turistiche, il Molise non fa un passo avanti e, a ben vedere, nemmeno un passo indietro. Sembra pietrificato. La rappresentazione che se ne può fare vale oggi, come sarebbe stata valevole ieri, e come potrebbe essere valevole domani. Andiamo al sodo e domandiamoci: da quando tempo abbiamo coscienza e scienza della realtà storico-culturale legata alla presenza sul territorio di borghi, castelli, chiese rurali, abbazie, paesini medievali, parchi naturali che in ogni altro angolo d’Italia formano la trama del ricco tessuto culturale locale e da noi, invece, si disperdono nel nulla? Da quando ne parliamo in termini di valorizzazione? Da quando, questa realtà, costituisce la trama del tessuto culturale locale? Da decenni a dir poco, e da decenni si dicono e si proiettano le stesse idee e le stesse prospettive. Però nessun dato statistico, nessuna analisi economica dicono che sia in atto un’evoluzione o che ci sia stata. Ripetiamo: il Molise, nella sua dotazione storico/culturale è pietrificato. Eppure sono proprie la
Gli incontri, le assemblee, i convegni, le tavole rotonde e i seminari sono il prologo e mai il punto d’arrivo di un programma, di una strategia, di una politica da applicare e da praticare
Il Molise pietrificato Ci mancano il vivere le nostre bellezze e il gusto di scoprire o riscoprire i musei, i monumenti, i siti archeologici per una riflessione sulle origini della nostra storia onde volgerla al progresso economico e culturale storia e la cultura, se riassunte in un serio programma di sviluppo, le dotazioni per fare del Molise un motivo di studio e un territorio da valorizzare. Purtroppo, gli incontri, le assemblee, i convegni, le tavole rotonde e i seminari sono il prologo e mai il punto d’arrivo di un programma, di una strategia, di una politica da applicare e da praticare. Non a caso, inoltre, i protagonisti dei dibattiti e delle iniziative divulgative del patrimonio storicoculturale sono sempre soggetti estranei alla nostra realtà. Gente che, venendone a contatto, ha colto, spesso con stupore, la bellezza, l’unicità, la peculiarità. Altri - si badi - non noi molisani. Perché a noi manca la cultura del vivere queste particolarità e il gusto di scoprire o riscoprire i musei, i monumenti, i siti archeologici per una riflessione sulle origini della nostra storia. Né, salvando l’opera e la
figura della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggisti, si può dire particolarmente incisiva l’azione della Soprintendenza per i beni archeologici, della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico, artistico ed etnografico, e della Soprintendenza archivistica e degli Archivi di Stato di Campobasso e Isernia nel creare e nel realizzare una forma costante di valorizzazione di ciò che distingue il nostro territorio perché sia considerato un patrimonio importante e interessante. Volendo riassumere, facciamo solo fumo, e anche quando ci sono stati programmi ad hoc per valorizzare qualche elemento distintivo del Molise non s’è venuto a capo di niente. Come col programma informatico “Sbn Unix client server” che avrebbe reso fruibili i servizi bibliotecari, soprattutto quelli della Biblioteca provinciale “Albino” e delle biblioteche che avrebbero intenso adottarlo (Biblioteca dell’Archivio di Stato di Campobasso; Bibliomediateca del Comune di Campobasso; Biblioteche comunali di Guglionesi, Portocannone e Petacciato). La biblioteca Albino è stata destrutturata e delle altre non se ne sente parlare. E’ il silenzio il più inquietante dei comuni denominatori della nostra sostanziale scarsezza culturale. Dardo