Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 222 giovedì 8 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa Molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’oscar del giorno a Mariolina Coppola
il presidente Frattura al Columbus Day “per promuovere l’economia e il turismo” Ma si è accorto che sta chiudendo tutto?
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mariolina Coppola. La vicepresidente della società Soroptist Italia, ieri a Campobasso all'Istituto Leopoldo Pilla di Campobasso per la presentazione della nuova App Shaw nata a sostegno della campagna contro la violenza sulle donne. La dottoressa proveniva da Napoli e per arrivare a Campobasso con il treno ha impiegato la bellezza di 4 ore. Anche se è stata fortunata perchè il treno non si è rotto per strada. Allora, noi le assegniamo l'Oscar per la pazienza e per le dovute scuse.
il Tapiro del giorno a pierpaolo nagni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. Il grande e inossidabile assessore regionale ai Trasporti, colleziona questa nuova perla che, poi, per i pendolari è cosa di tutti i giorni. Ma, poi, per chi può vantare l'auto blu e scorazzare in lungo e in largo cosa importa quanto accade ai poveri mortali? Dinanzi all'accaduto di ieri, però, almeno un piccolo pensierino andrebbe, pure, fatto. Un piccolo pensierino per cercare di avere un piccolissimo peso a Roma dove il Molise della Mobilità non conta assolutamente nulla.
servizio a pagina 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 8 ottobre 2015
Sospetti culturali o cultura del sospetto? Un interrogativo si aggira per gli ambienti culturali molisani: “Ma non è che la giunta regionale ed in particolare il suo dominus si sono dimenticati che il 31 agosto scorso scadeva improrogabilmente (?) il Grand’uff. Lup. Man. … di fantozziana memoria, mega direttore galattico della Fondazione Molise Cultura?”. Se fossimo in una regione normale, come si usava dire una volta, potremmo azzardare un forse sì, ma di normale, secondo i parametri del buonsenso ormai in disuso, qui non c’è rimasto niente. E allora, perché un semplice stormir di fronde, come può essere rubricato il comunicato stampa del governatore che si interessa di un festival per bambini tenutosi presso l’ex Gil e organizzato da Antonella (Presutti) e Brunella
(Santoli), arriva ad agitare i sonni non solo della “sestina” di papabili alla lauta poltrona di cui sopra (leg-
gasi Sandro Arco, Adelchi Battista, Vincenzo Lombardi, Giorgio Palmieri, Stefano Sabelli e Ilaria Tri-
visonno), ma anche delle relative tifoserie? Presto detto: il sommovimento tel-
lurico sarebbe originato dal sospetto di una pazza idea, accreditata in ambienti bene informati, da poco balenata nella mente fratturiana. Ipotesi: “ Non andiamoci a trovare altri guai, facciamo il fuoco con la legna che abbiamo e arrivederci”. Tradotto: “Chi me lo fa fare di nominare un nuovo (o vecchio) direttore se il tandem femminile in questione mi garantisce fedeltà alla linea e spese contenute?”. Sta di fatto che dal 31 agosto la Fondazione Molise Cultura è orfana della direzione generale in termini di ufficialità. Sullo sfondo, come accenniamo, si profilano entità femminili che nel calendario regionale sono preponderanti, molto apprezzate dalla presidenza regionale e dalla sua vocazione all’estetica.
Camera di Commercio, Piersimoni pronto Con 4 Decreti ministeriali, datati 6 agosto 2015, il Ministero dello sviluppo economico ha dato avvio al processo di costituzione di 4 nuove Camere di commercio mediante accorpamento delle seguenti nove: Vercelli – Biella, Livorno – Grosseto, Gorizia – Trieste e - Catanzaro - Crotone e Vibo Valenzia. A marzo nasce la Camera di commercio del Molise ,frutto dell’accorpamento di Campobasso e di Isernia. E’ in fase di svolgimento la corsa per l’accaparramento della poltrona presidenziale (unica) della Camera di Commercio del Molise. Il sistema camerale italiano, per corrispondere alle linee dì indirizzo della Pubblica amministrazione, si sta dando una nuova dimensione, riducendo il numero delle Camere di Commercio provinciali. Il Molise che ne ha due, deve passare ad una. Da questo assunto sta derivando un processo di adeguamento, in piena fase di attuazione. Tra qualche mese, comunque entro l’anno, il Molise avrà una sola Camera di Commercio a governare i settori produttivi che statutariamente e istituzionalmente le appartengono. E‘ stato calcolato che sarà un vantaggio per il Sistema (sul piano economico) e, date le dimensioni territoriali e il numero delle aziende iscritte nelle due pro-
vince di Campobasso e d’Isernia, anche un vantaggio per realizzare una politica camerale più aderente alla realtà, e più efficiente. Attualmente è in fase di attuazione il censimento delle categorie produttive più rappresentative (Industria, Agricoltura, Servizi, Commercio eccetera) per stabilire, proporzionalmente, il numero dei rappresentanti nel consiglio d’am-
ministrazione dove , successivamente, giocheranno un ruolo determinante per l’elezione del presidente. Ed è qui, su questo punto, per questo obiettivo, che la corsa accennata all’inizio avrebbe creato (ma era già in essere) un forte dualismo tra Paolo Spina, presidente della Camera di Commercio di Campobasso, e Pasqualino Piersimoni, presidente della Camera di Commercio d’Isernia. Una corsa a due, tra le più classiche, tipo Coppi e Bartali, dicono senza esclusione di colpi, come si conviene tra rivali. Il bello è che entrambi appartengono al cerchio degli amici di Paolo Frattura, ed entrambi devono al “Presidente 2013”, appellativo della consigliera regionale votata al fratturismo Nunzia Lattanzio, per destinarlo agli annali della storia, la loro elezione alla presidenza delle rispettive Camere di Commercio. Il dualismo che s’è acceso non sarebbe gradito né visto di buon occhio dal presidente per “antonomasia”, potendogli procurare il fastidio di doversi
schierare in favore dell’uno o dell’altro. Formalmente, infatti, se ne sta alla larga, ma non è da escludere che si serva di qualcuno all’interno del sistema camerale per orientare l’esito finale in favore dell’uno o dell’altro. Questo ricorrere ad altri per fare il lavoro sporco, non è del tutto estraneo al “Presidente 2013” quando c’è da dimostrare (sempre formalmente) la sua equidistanza dagli uomini e dalle questioni. Sarà, ma intanto stanno emergendo due sintomi indicativi: uno vorrebbe Paolo Spina nervoso, che segue con sospetto l’evolvere del processo di unificazione, e l’altro (il suo avversario, Piersimoni), al contrario viene dato per serafico e distaccato. Gli interpreti del mondo camerale molisano considerano la diversa reazione di Spina rispetto a quella di Piersimoni all’evolvere del procedimento relativo alla fusione, un segnale eloquente sul possibile esito finale della corsa in favore dell’isernino. Al quale il “Presidente 2013” riserva una particolare attenzione anche in prospettiva elettorale sia che si voglia ricandidare alla Regione (iattura! –ndr) sia che voglia candidarsi al Parlamento. Dardo
l’intervento di Emilio Izzo L’assessore Facciolla va dicendo in giro (approfittando della mia assenza e di quella dei tanti amici difensori dell’ambiente) che, da quando c’è lui all’assessorato alle energie, non si è più realizzato eolico! Degno del suo presidente! Basterebbe citare, una per tutte, la centrale che si dovrebbe realizzare a Montecilfone e che è stata bloccata dalle nostre lotte così come numerosi altri casi. Ma sull’impianto citato fra non molto
Ancora eolico (questa volta a Bagnoli del Trigno) ne vedremo delle belle; la procura di Larino sta facendo il suo corso! Inoltre non abbiamo reso noto (lo facciamo adesso) che, sempre per il medesimo caso, la presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha in mano il carteggio centrale non risolto in Regione, in seguito al tavolo romano avuto con i soggetti interessati (comune, impresa, regione, soprintendenza) e in modo più
pertinente con noi comitati avversi a tale sciagurato percorso da centrale, ha rispedito alla regione il carteggio chiedendo spiegazioni su alcuni passaggi molto oscuri, diciamo così, e per ben due volte l’ente non ha risposto! Questo lo sa l’assessore?! Ma veniamo ad oggi. L’assessore sa che in queste ore, nel comune di Bagnoli del Trigno località Serra la Croce, all’altezza del
crocevia di confine tra Bagnoli appunto, Pietracupa, Salcito e Fossalto, alla chetichella, l’ennesima impresa sta realizzando enormi buche per impiantare altro eolico selvaggio a seguito di una autorizzazione del suo assessorato e della sua giunta, in odore di marcio lontano un miglio! Sa che dalle sue stanze è partito un o.k. alle centrale eolica nonostante il parere negativo espresso
dai beni culturali locali e che tale parere è vincolante e prioritario?! Bene se lo saè cosa molto grave, se non lo sa forse sarà il caso che rimetta il suo mandato per manifesta incapacità. E comunque sia, nel caso dovesse dimenticarsi il da farsi, a giorni saremo sul posto per protestare e per proteggerne i luoghi dagli attacchi incoscienti ed interessati!
TAaglio lto
3 8 ottobre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il vicepresidente di Soroptimist Italia, invitata in Molise ad illustrare l’applicazione per smatphon utile in caso di aggressioni o violenza, decide che il mezzo migliore per raggiungere Campobasso, da Napoli, sia il treno. E va incontro all’inevitabile odissea...
Gentile dottoressa, però, anche lei...
Un circolo virtuoso spezzato da un’imperdonabile leggerezza. Questa è la storia. Una esimia professoressa, contestualmente anche vicepresidente della società Soroptimist Italia, contribuisce alla creazione di un’applicazione per smartphone che può rivelarsi un utile strumento per le donne in caso di aggressioni, maltrattamenti e tutto l’abominevole campionario da cui veniamo investiti nella morbosa cronaca quotidiana. La professoressa, quindi, fa un giro d’Italia per informare personalmente i possibili utenti sul corretto uso della stessa; a partire dalle classi studentesche, a partire dalla piccole donne. In questo virtuosissimo processo viene quindi invitata, anche in Molise, dalla consigliera di parità della Regione Molise, Giuditta Lembo. Fine delle cose buone e giuste ed entrata in scena dell’imperdonabile leggerezza. Probabilmente troppo presa dagli studi, dall’insegnamento e dalla promozione, la professoressa, incautamente, decide che per arrivare a Campobasso, da Napoli, la migliore delle soluzioni possibile sia il treno! Possibile? Nel 2015? Da una persona che studiato? Eppure è la verità. E immancabilmente ha avuto la giusta punizione per tanto incauto azzardo. Il suo viaggio è durato la bellezza di quattro ore, facendola arrivare con gra-
Agli inizi di agosto, l’ACEM aveva inoltrato all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) un esposto in cui contestava la pubblicazione di bandi di gara per l’affidamento di lavori pubblici, che subordinano i pagamenti spettanti alle imprese al previo eventuale ottenimento dello specifico finanziamento, ritenuti umilianti. In giornata di ieri 6 ottobre 2015, il Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone – accogliendo le ragioni dell’ACEM – ha diffuso un comunicato in cui ha dichiarato illegittimi tali bandi perché in contrasto con la Costituzione, con le norme Ue, con la legge ordinaria e persino con le regole della concorrenza. Secondo l’ANAC, conformemente a quanto sostenuto dall’ACEM nell’esposto di agosto, i provvedimenti comportanti una spesa vanno adottati soltanto in presenza di idonea copertura finanziaria e le stazioni appaltanti hanno l’onere
Alla luce degli impegni assunti con le ditte concessionarie del servizio di trasporto pubblico locale la scorsa settimana, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore ai trasporti, Pierpaolo Nagni, hanno incontrato in serata a Palazzo Vitale i rappresentanti delle banche in relazione alla terza rata del piano quadriennale di rientro dal debito maturato dalle imprese stesse per via dei pagamenti che la Regione non ha onorato nel periodo 2010/2011. Illustrate le principali e dirimenti motivazioni dell’oggettiva carenza di liquidità in cui è costretta oggi l’amministrazione regionale, il presidente Frattura ha chiesto ai presenti la di-
vissimo ritardo all’appuntamento con gli studenti, stremata e con un diavolo per capello. Se è vero come è vero che non ha potuto trattenersi dal citare l’episodio nel suo intervento, con dosi massicce di sarcasmo verso le condizioni del trasporto pubblico molisano e più velatamente sul Molise tout court. Però, santa donna, anche lei. Una linea che, normalmente, per coprire la di-
stanza tra Campobasso e Napoli le indica che impiegherà la bellezza di tre ore non le fa suonare nessun campanello d’allarme nella testa? Neanche per un attimo ha pensato: “Starò facendo la cosa giusta?”. Certo non poteva sapere che quelle tre ore sono gentilmente arrotondate per estremo difetto; non poteva certo sapere che il trenino da e per Napoli deve fermarsi ad ogni piè so-
spinto, per dare precedenze di qua, precedenze di là. Non poteva certo sapere, la professoressa, che già il fatto che il trenino sia giunto in stazione, per noi adusi alle vicende molisane, sia una piccola vittoria, da spuntare quotidianamente. Probabilmente la professoressa, circondata da tanta virtù (professionale, nei progetti aziendali, nella volontà di promuoverli volontariamente sul territorio…) pensava di aggiungerne ancora un po’ viaggiando “eco”con il treno (che poi è a gasolio), oppure non dovendo dipendere da autisti ed accompagnatori auto muniti; ma mal gliene incolse. Del ritorno a Napoli della professoressa non siamo informati, non sappiamo se, stoicamente, sia rimontata sul trenino di ritorno oppure, molto più prosaicamente, abbia preferito approfittare di un passaggio in macchina. Quello che sappiamo è che abbiamo rimediato, come Molise, un’altra bella figura. Ah, già, ma noi, come Molise (e sue massime rappresentanze istituzionali e culturali), a Checco Zalone, che nel suo ultimo film ci dipingeva come una terra persa nell’arretratezza del tempo passato, gli abbiamo steso tappeti rossi. Quindi in quest’ultima rappresentazione (drammatica) ci siamo comunque trovati a nostro grandissimo agio. Nessun problema.
Acem: “Sui bandi di gara avevamo ragione noi” di verificarlo a priori anche in considerazione dei limiti posti dal patto di stabilità e sono chiamate a garantire la copertura stessa anche in fase di esecuzione. “L’accoglimento delle nostre istanze da parte dell’ANAC costituisce il giusto riconoscimento del lavoro, delle competenze e della professionalità della nostra Organizzazione, spesso sottovalutate dalla classe dirigente locale – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – ed ora faremo valere l’assunto dell’Autorità in ogni sede appropriata per tutelare le nostre imprese”.
Trasporti, la Regione chiede aiuto alle Banche sponibilità a mettere in piede un’operazione tampone che eviti nuovi aggravi sulla affidabilità finanziaria dei concessionari. “Oggi siamo qui a chiedere di individuare una soluzione condivisa che ci consenta di superare l’attuale periodo complesso, dovuto al fabbisogno finanziario necessario a chiudere la programmazione europea 2007-2013”, la precisazione di Frattura. “Siamo molto grati anche alle banche per l’at-
teggiamento responsabile, costruttivo e collaborativo registrato stasera. Dopo aver onorato l’impegno per la liquidazione immediata dei corrispettivi di esercizio di agosto (luglio e agosto per il trasporto pubblico urbano) per un importo complessivo di 2.733.800 euro, compiamo un altro passo in avanti. Prendere atto adesso di una volontà comune tesa ad assicurare un servizio fondamentale per i nostri cittadini ci mette nelle condizioni di proseguire verso una riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico locale a beneficio anche di tutte le parti coinvolte e interessate”, hanno concluso il presidente Frattura e l’assessore Nagni
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TAaglio lto
4 8 ottobre 2015
Sviluppi alla Regione Molise
Il direttore generale Di Mirco pare stia per lasciare, caccia aperta al nuovo. Sandra Scarlatelli ancora per tre mesi commissario straordinario alla Protezione civile Il declassamento dell’Agenzia di Protezione civile a Servizio è un grave passo indietro sul fronte della sicurezza collettiva Pare che l’avventura molisana di Pasquale Mauro Di Mirco in funzione di direttore generale della Regione Molise stia per giungere al capolinea. Il 15 ottobre scade l’ennesima proroga con cui ha potuto continuare a svolgere la direzione dell’Ente per circa un anno in più rispetto ai tempi contrattuali, e niente lascia supporre, al momento, che gli venga ulteriormente prorogata. Si aprirebbe quindi la caccia al nuovo direttore generale. L’elenco degli idonei a ricoprire la carica, a seguito di avviso pubblico, è ancora aperto; compito del presidente Frattura pescare il nome giusto. Non azzardiamo ipotesi, sapendo come siano volubili gli umori e, con essi, le decisioni. Intanto dell’istituto della proroga, di cui abbiamo fatto oggetto di una trattazione specifica per dimostrare che a dispetto dell’eccezionalità con cui può essere maneggiato, alla Regione Molise è diventata prassi, ne diamo conferma con la deliberazione della giunta di Palazzo Vitale
di qualche giorno fa, con la quale, appunto, alla dottoressa Sandra Scarlatelli è stata allungato fino al 31 dicembre 2015 l’incarico di Commissario straordinario dell’Agenzia regionale di Protezione civile e il mantenimento del trattamento economico in godimento. Una bella
E’ incessante l’afflusso di migliaia di visitatori che si susseguono al padiglione di Coldiretti “No Farmers No Party” di EXPO, dove si rinnovano con entusiasmo e creatività le iniziative delle imprese agricole molisane, per proporre il meglio dell’agroalimentare, della cultura e del territorio regionale. Apprezzatissima è la proposta di colazioni a tema, taglieri con salumi e formaggio, insieme a vino, olio extravergine di oliva, pane, pasta, ed ogni altra prelibatezza, tutte tracciate molisane e presentate dagli stessi agricoltori che le hanno realizzate. Cambiano,poi, le proposte dei piatti tipici molisani cucinati a pranzo da chef molisani, ed anche le iniziative di approfondimento e folkloristiche. Particolare sorpresa ed interesse ha destato il profumo ed il sapore del primo extravergine di oliva nuovo dell’annata 2015, arrivato ad EXPO appena molito dalle olive ancora verdi di Colletorto, con il suo rito ancestrale dell’assaggio sulla bruschetta, il colore verde smeraldo, l’inconfondibile sapore intenso, ricco di polifenoli ed ottime sostanze organolettiche, osannato da salutisti e medici. Il gruppo folkloristico di Casacalenda “Bufù Kalena”, con i caratteristici strumenti musicali molisani, subentra al concerto delle campane del gruppo folkloristico “Agnone Cenacolo Colturale”. Nel Roof Garden di Coldiretti si
cifra, che ristora ampiamente la fatica e, se si vuole, la responsabilità che, nel caso di specie, sta nel cancellare l’Agenzia di Protezione, per far posto al più comodo, accomodato, e sottomesso Servizio di Protezione Civile. La dottoressa Scarlatelli è stata no-
minata commissario straordinario dell’Agenzia il 6 maggio 2015 e da quel momento ha posto in essere la “proposta di definizione dell’organizzazione e del funzionamento del Servizio di protezione Civile”; la “proposta di istituzione ed organizzazione del Servizio di Protezione Civile, con l’inserimento, all’interno del Servizio stesso, dei dipendenti di ruolo della Regione in forza all’Agenzia Regionale di protezione Civile”, nonché la determinazione commissariale del 3 luglio 2015, numero 40, che approva la proposta di “Regolamento di funzionamento, organizzazione e contabilità dell’Agenzia regionale per la ricostruzione post-sisma”. Stando alla lettera, avrebbe svolto ciò che le competeva, ma siccome la legge regionale che ha soppresso l’Agenzia per istituire il Servizio di Protezione civile prevede che ciò avvenga entro il 31 dicembre 2015, ha deciso che la Scarlatelli rimanga Commissario straordinario fino a quella data.
Strano che essendo state dal Commissario straordinario definite tutte le caratteristiche tecniche e amministrative del Servizio di Protezione civile, il governo regionale preferisca tenere in piedi il regime commissariale dell’Agenzia e non avvalersi da subito del Servizio che, per come è stato concepito, previsto e organizzato, non è altro che uno strumento di potere nella mani della presidenza della giunta regionale e non più un entità autonoma, con compiti definiti, responsabilità addebitate, destinata a realizzare una protezione a tutto campo. Come meriterebbe la realtà territoriale molisana geomorfologicamente, climaticamente, e ambientalmente molto complessa, complicata e articolata. Purtroppo, la politica con le sue assurde prerogative, le sue convenienze, e le sue dispotiche determinazione, comunque la vince. Dardo
Coldiretti, migliaia di visitatori al padiglione susseguono, con il contributo di esperti ed opinion leader regionali e nazionali, le tavole rotonde ed i convegni sulle problematiche agricole molisane, come il Piano di Sviluppo Rurale Regionale, le opportunità per la zootecnia e la pesca, le problematiche della gestione idrica delle acque, la tutela del territorio e la prevenzione dei rischi idrogeologici, anche con il supporto dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica. Giovedì, 8 ottobre, nell’ultimo giorno della kermes molisana al Padiglione Coldiretti di EXPO, un convegno è dedicato ai tratturi, antiche strade di erba che collegavano il centrosud d’Italia. Il convegno ha per titolo: “Non solo vie d’erba…..Tratturi e transumanza come risorsa agroalimentare, paesaggistica e turistica per il Molise”. “Sono orgoglioso – dichiara Antonio Rosa, presidente del Mercato di Campagna Amica del Molise – non solo per il riconoscimento che stiamo avendo dai visitatori per le nostre produzioni tipiche molisane, ma anche per la capacità di fare squadra tra le strutture di agricoltori che si riconoscono nel progetto di Coldiretti, per una filiera agroalimetare trasparente verso il consumatore e tracciata nella provenienza dei prodotti agricoli. Le molte-
plici iniziative che stiamo realizzando all’EXPO sono, infatti, supportate, insieme a Coldiretti che ne è l’artefice centrale, da tante strutture molisane di agricoltori, tra cui il Consorzio Carni del Tratturo, l’Associazione Regionale Allevatori, Il Consorzio di Tutela dei Vini DOP e IGP del Molise, l’Associazione Produttori Latte, l’OP San Basso dei pescatori di Termoli, il Consorzio Produttori Olivicoli Molisani. E va dato un riconoscimento particolare alle imprese agricole presenti qui, con grandissimo spirito di sacrificio, consapevoli di lavorare a beneficio di tutto l’agroalimen-
tare molisano e dell’immagine del Molise.” Nell’area Coldiretti, un vero e continuo assedio, in special modo da parte dei ragazzi ma anche dei grandi, è quello cui è sottoposta la fattoria didattica, ovvero “l’arte del creare”, insieme al “laboratorio di pasta fresca e manipolazione della creta”, a conferma che la società di oggi chiede all’agricoltura non solo cibo, ma anche la risposta all’esigenza di natura ed amore per l’arte di costruire con le proprie mani, con la multifunzionalità dell’azienda agricola che migliora la qualità della vita dell’uomo.
Tutto quello che 5 aglio gli altri non dicono TA lto 8 ottobre 2015 senza alcun finanziamento pubblico Istituito il tavolo tecnico regionale per la programmazione 2014/2020
La Regione ha dettato il suo credo: “Operare le scelte programmatiche che interessano l’intera collettività regionale e definire una strategia unitaria che garantisca in maniera certa la ripresa sociale ed economica e che aumenti i livelli occupazionali”
Si esce dunque dall’effimero, dalle fumosità dialettiche, dalle contrapposizioni strumentali per entrare in una dimensione politica amministrativa e strategica senza esagerazione esiziale per il futuro del Molise e dei molisani E’ stato il presidente della giunta Regione Paolo di Laura Frattura a riprendere il confronto sugli sviluppi in sede locale e ministeriale relativi al riconoscimento di area di crisi industriale complessa corrispondente al territorio molisano in cui operano i nuclei industriali di Campobasso/Boiano e Isernia/Venafro e in cui insistono le maggiori industrie agroalimentari e tessili contrassegnate da una grave stasi produttiva. E’ toccato a lui ricapitolare agli assessori gli eventi che si sono verificati e i provvedimenti che si rendono necessari per andare avanti, anche sulla scorta dell’incontro a Roma presso l’unità di crisi del ministero dello Sviluppo Economico sulle vertenze Ittierre e Gam. A dirla in breve, si sta stringendo il brodo. La qualcosa finalmente convoglia sulla “crisi economica” tutte le energie rappresentative possibili per creare le condizioni per cui la Regione Molise, con il concorso degli enti locali e del partenariato socioeconomico istituzionale, “possa esercitare in pieno le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento degli interventi di valorizzazione e sviluppo del territorio, e le azioni comuni per la programmazione delle politiche di sviluppo, allo scopo di massimizzare i risultati e di favorire le possibili sinergie”. E’ inutile nascondere l’importanza di questa progressione politica e amministrativa, ma va detto pure che se ne stanno andando due anni senza aver preso un provvedimento, senza aver fatta una scelta programmatica, senza aver allestito un progetto pur avendo disponibile, in quanto approvato, il Programma plurifondo Por Molise (Fesr Fse 2014/2020), di cui il consiglio regionale ha preso atto nella seduta del 4 agosto 2015, con una dotazione finanziaria pari di 153.607.454 euro, e la decisione esecutiva della Commissione europea del 2 luglio 2015, che ha approvato il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 della Regione Molise, con una dotazione finanziaria di 210.469.000 euro. Saldati i finanziamenti, non c’è altro da fare che mettersi all’opera, analizzare e decidere, programmare e investire, facendo in
modo da allontanare ogni sospettabile interesse elettorale, cioè evitando che gli effetti dei provvedimenti che verranno presi vadano a coincidere con il prossimo periodo elettorale. Il rischio che ciò accada è nei fatti, nella tempistica finora adottata, e nella tempistica che oggettivamente sarà necessaria per creare un programma d’interventi pienamente condiviso dalle forze sociali e dal partenariato economico. Spetta soprattutto a costoro di svolgere pertanto un ruolo propositivo e un’azione di pungolo. Di evitare cioè ripiegamenti opportunistici e categoriali, egoismi settoriali, furbizie politiche. Insomma stare costantemente sul pezzo, avendo come polena il reale sviluppo del territorio, la produttività degli investimenti, la capacità di creare opportunità di lavoro. Un compito delicato, di grande responsabilità cui spesso il segretario regionale dell’Uil, Tecla Boccardo, ha fatto riferimento e appello, e su cui spesso ha richiamato l’attenzione degli apparati regionali e dell’opinione pubblica. Fortuna vuole che la Boccardo sia nel novero dei componenti il tavolo tecnico permanente formato dai rappresentanti degli enti locali,
del sindacato e delle altre forze sociali (industria, agricoltura, artigianato, commercio) più rappresentative per numero di imprese e di occupati (utilizzando i dati forniti dalle Camere di Commercio). La Regione ha dettato il suo credo: “Operare le scelte programmatiche che interessano l’intera collettività regionale e definire una strategia unitaria che garantisca in maniera certa la ripresa sociale ed economica e che aumenti i livelli occupazionali”. In pratica, al tavolo tecnico permanente va il compito di procedere all’individuazione delle scelte programmatiche regionali relative alle risorse disponibili a valere sul Programmi operativi 2014/2020 e quelli derivanti dal riconoscimento dell’Area di crisi industriale in cui sono annoverate, tra le altre, l’azienda tessile Ittierre di Pettoranello e l’azienda agroalimentare Gam di Boiano. Questa straordinaria congiuntura favorevole mette duramente alla prova la classe dirigente molisana, la chiama a dimostrare di avere le idee chiare e la volontà ferra di metterle in pratica. Di ciò dovranno rispondere il presidente della giunta regionale, che il tavolo tecnico lo
presiede; gli assessori regionali competenti rispetto ai temi in esame; il segretario regionale della Cgil, Sandro Del Fattore; il segretario generale aggiunto della Cisl, Giovanni Notaro; il segretario regionale della Uil, Tecla Boccardo; il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli; il presidente di Confindustria, Mauro Natale; il presidente di Cna Molise, Nicola Caruso;il presidente della Coldiretti Molise, Tommaso Giagnacovo; il Presidente della Confcommercio Molise, Paolo Spina, o un loro delegato. Da Palazzo Vitale viene precisato che nella sua composizione il tavolo tecnico permanente può essere integrato di volta in volta, a seconda delle tematiche che saranno affrontate, da ulteriori rappresentanti istituzionali e sociali. Si esce dunque dall’effimero, dalle fumosità dialettiche, dalle contrapposizioni strumentali, per entrare in una dimensione politica, amministrativa e strategica, senza esagerazione, esiziale per il futuro del Molise e dei molisani. Dardo
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Campobasso
8 ottobre 2015
Blitz della Mobile in Regione Sotto osservazione l’attività di una società onlus di un funzionario nell’ambito del servizio civile sono stati riscontrati dagli investigatori, che hanno ricevuto le denunce dei giovani. A incassare la somma, sarebbe stato il dipendente della Regione in servizio in via Colitto e presidente de Il Buon Samaritano, Onlus che si faceva accreditare per portare a termine le pratiche del servizio civile, che consente ai giovani selezionati sulla base di determinati requisiti di lavorare un anno con mansioni di “pubblica utilità” . La Onlus Il Buon Samaritano, con sede a Campobasso, è sospettata di aver alterato le pratiche. Il funzionario è stato denunciato per abuso di ufficio e estorsione tentata e consumata.
CAMPOBASSO. Il blitz della squadra Mobile negli uffici della Regione Molise riguarderebbero la posizione di un funzionario in qualità di presidente di una Onlus accreditata per gestire i bandi del servizio civile. Sulla base del lavoro di accertamento preliminare svolto finora e di segnalazioni arrivate in Questura, sembra infatti che dietro i bandi per partecipare al servizio civile a Campobasso, indetti dalla Regione Molise, ci fossero somme di denaro pagate dai ragazzi per ottenere favoritismi e baipassare le graduatorie. Almeno 4 i casi di estorsione consumata, mentre altri quattro epiosodi di tentata estorsione
Conservatorio, vertenza aperta I sindacati hanno abbandonato il tavolo delle trattative per l’indisponibilità della parte pubblica CAMPOBASSO. Si è conclusa, presso il Conservatorio “L.Perosi” di Campobasso, la Contrattazione Integrativa d’Istituto. FLC CGIL, GILDA UNAMS e SNALS Confsal hanno attuato una forma radicale di protesta perché, le tante aspettative dei lavoratori, emerse in un’apposita assemblea sindacale e riportate in sede di Contrattazione Integrativa dai rappresentanti sindacali di categoria, non sono state sufficientemente recepite, nonostante l’incremento delle risorse disponibili, caso più unico che raro, visti i tempi. I rappresentanti delle sigle firmatarie di questo documento, insieme ad una parte della RSU hanno contestato sia nel merito che nel metodo la proposizione quasi unilaterale della Parte Pubblica, e dopo aver apposto una firma tecnica solo per senso di responsabilità, onde consentire il pagamento delle spettanze ai lavoratori che, nella maggior parte dei casi, hanno già svolto le attività, hanno abbandonato la seduta, ritenendo inutile continuare ad ascoltare le ragioni di chi ha interpretato il tavolo negoziale in senso unilaterale, con poca attenzione al confronto e alle ragioni dei lavoratori rappresentate al tavolo. Si è voluto proporre un modello di condurre le relazioni sindacali non condiviso, proprio di chi interpreta la contrat-
tazione in senso unilaterale, seguendo la logica dell’uomo solo al comando. Altrettanto “anomala” è stata la soddisfazione espressa a mezzo stampa già dal mese di luglio da parte di qualche organizzazione sindacale, riguardante un presunto accordo già allora raggiunto: il contratto, in realtà, con i limiti sopra evidenziati, risulta sottoscritto solo in data 5 ottobre, e c’è ben poco da rallegrarsi, perché risulta un accordo monco in più parti, che ha tenuto in minima considerazione le proposte pervenute dall’assemblea dei lavoratori. FLC CGIL, SNALS e UNAMS fanno rilevare, inoltre, che il clima di tensione registrato all’interno del Conservatorio, determinato dalla pratica spropositata di provvedimenti disciplinari, non ha certo aiutato a rendere più disteso l’intero percorso delle relazioni sindacali. Le scriventi sigle, in attesa del parere dei revisori dei conti relativo all’intero impianto contrattuale auspicano, per il futuro, che la con-
trattazione sindacale torni ad essere il luogo dove poter trattare normalmente questioni che vadano nell’interesse supremo dei lavoratori, degli utenti e dell’intera istituzione accademica.
“Nessuna sanzione discilpinare” Il direttore del Conservatorio replica alle accuse dei sindacati
CAMPOBASSO. “Esprimo soddisfazione per la chiusura del Contratto d’Istituto 2014/15 e si ringraziano le RSU e le OO.SS. che
all’unanimità ieri lo hanno sottoscritto. Il ringraziamento si estende a tutti i lavoratori del Conservatorio Perosi che, grazie anche a questo
prezioso strumento, con il loro impegno e le loro capacità hanno consentito all’Istituzione di raggiungere brillanti risultati. Nell’ambito dei Conservatori italiani, infatti, il Conservatorio di Campobasso si colloca al 10° posto per numero di manifestazioni pubbliche realizzate. Questo dato, proiettato su base regionale, pone il Molise, unica regione italiana insieme alla Valle d’Aosta ad avere una sola istituzione AFAM sul suo territorio, davanti alla Valle d’Aosta, al Trentino Alto Adige, Liguria, Umbria, Marche, Basilicata e Calabria che hanno almeno due istituzioni. Tutto ciò ha avuto ovvi ed importanti riflessi anche sulla didattica“. Così, Lelio Di Tullio direttore del Conservatorio “Perosi” di Campobasso. “Negli ultimi due anni, l’organico di fatto del Conservatorio di Campobasso è cresciuto da 105
docenti più un docente a contratto fino agli attuali 109 docenti più tre docenti a contratto. Di pari passo si è ampliata l’offerta formativa che, nello stesso periodo, ha visto l’avvio di tre nuovi corsi accademici e due preaccademici. Per il prossimo a.a. è previsto, inoltre, l’ulteriore avvio di altri due corsi accademici. Le iscrizioni ai corsi accademici sono in continuo aumento e per il prossimo anno sono cresciute del 50% in riferimento ai corsi di I livello. Tutto questo contrasta con la nota congiunta CGIL, SNALS e GILDA UNAMS inviata in mattinata alla stampa. Certamente sarebbe stato auspicabile giungere alla sottoscrizione del contratto in un clima più sereno. Occorre precisare, però, che non c’è confronto se c’è rifiuto del dialogo, rifiuto che si è tradotto nell’abbandono del tavolo contrattuale
da parte delle suddette OO.SS. Ciò è avvenutonon solo ieri, da ma anche in altre riunioni quali quelle avvenute il 12 maggio 2015 (solo CGIL) e 11 settembre 2014 (solo GILDA UNAMS). Questo comportamento non trova giustificazioni poiché dalla parte pubblica sono state recepite tutte le richieste sindacali tranne quelle non condivise dal Consiglio Accademico o non permesse dalle norme in vigore. In merito alla “pratica spropositata di provvedimenti disciplinari” (Cfr. Comunicato CGIL, SNALS e GILDA UNAMS), si precisa che nei due anni di Direzione è stata comminata una sola sanzione disciplinare, per l’altro la più lieve, ed in ogni caso si è trattato di un atto dovuto secondo le norme in vigore. Definire ciò “spropositato” sembra francamente eccessivo“.
Campobasso
7 8 ottobre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Lettera aperta a Tonino Minadeo
Preghiera a un vecchio cuore rossoblù di Gennaro Ventresca Tonino Minadeo, che sei nei cieli, ma soprattutto sei nei piccoli e poco confortevoli locali situati sotto il settore della tribuna laterale del Romagnoli. Cuore rossoblù, in campo e fuori, amico del calcio essenziale e del patron del nostro club. Santo protettore di Roberto Cappellacci che non so neppure se l’hai scelto tu. Apostolo della deviazione della strada banale, dello scontato, del già sentito: via tutti quelli del quarto posto e dentro tutti quelli che, come sembra, ti sono stati sussurrati negli orecchi da Roberto da Tortoreto. Arrangiatore che non si sarebbe voluto arrangiare, ma che ora è costretto a farlo. Per salvare una stagione calcistica. Che è tanta roba, alla faccia di quelli che si ostinano a dire: “Tanto è un gioco”. A te elevo la preghiera del tifoso in-
difeso, lacero, contuso, che ha ancora le ossa ammaccate per i risultati ultimi e per il gioco che non convince. Per motivi che vanno oltre quelli dei calci d’angolo la notte dormo poco. Nel dormiveglia un po’ resto sdraiato, il resto del tempo vado nel mio studio a scrivere, leggere e, soprattutto, a pensare. Sapessi quante volte ti penso Tonino caro, quante volte mi domando perché ti sei fatto prendere la mano da Roberto da Tortoreto. A cui hai concesso campo libero su tutti i fronti, anche quello che doveva essere di tuo sostanziale appannaggio. So che i mister vorrebbero avere briglia sciolte quando si tratta di costruire le squadre. Dipendesse da loro rivolterebbero gli organici come pedalini. Ma raramente riescono a spuntarla, i dirigenti non glielo permettono. Eccetto qualche caso, come Mourihno, Mancini e Guar-
diola. Altri hanno provato a emularli, ma hanno sbagliato tutto, come è il caso di Mihalovich. So che non avevi esperienza e per questo hai pensato a farti consigliare dal mister. Anche perché direttamente o di fama la maggior parte dei giocatori che sono arrivati li conoscevi anche tu. I giovani, però, non ho capito chi ti ha proposti. Sulla scorta delle partite
sin qui disputate mi sono parsi inadeguati. E forse proprio qui risiedono le ragioni della nostra mortificante classifica. Se ogni volta che gli avversari attaccano fanno gol non ci sono nè Dimas nè Bucchi che tengano. Le partite cambiano colore e da un errore nascono altri cento sbagli. Tu c’eri quando i nostri under si chiamavano Mezzacapo, Piccioni e Camorani. I quali non erano mica dei ninnoli messi lì per il rispetto delle regole. Erano forti come e più dei senior. Come sono stati all’altezza delle attese quelli che giunsero
dalla Salernitana, nell’anno della promozione. Capisco benissimo che indietro non si può tornare. I millemila errori che sono stati sin qui evidenziati potevano e dovevano essere almeno dimezzati. Inoltre, comprendo che non è possibile tornare sul mercato per trovare ragazzi in gamba. Ma se come è nei voti di tutti riuscissimo da subito a risalire la corrente voglio sperare che alla riapertura delle liste, per dar mano a qualche partenza e arrivo, farai di testa tua. Perché non è detto che siano sempre vincenti le idee dei “senatori”. Tu, da giovane dirigente, se vorrai importi dovrai muoverti con le tue gambe. Non so se mi sono spiegato, né se mi sono capito, né se nel magico mondo dei calci d’angolo a X il diesse della mia squadra del cuore può e deve fare meglio. Con amicizia. Amen.
Il Capo della Polizia a Campobasso I sindacati rilanciano la questione del mantenimento della Scuola di Polizia CAMPOBASSO. Le organizzazioni sindacali di Polizia SIULP, SAP, SIAP, SILP CGIL, UGL Polizia e UIL Polizia augurano il benvenuto nella Polizia di Stato agli Allievi Agenti del 193° Corso di formazione che giovedì, 8 ottobre 2015, presteranno il loro Giuramento Solenne presso la Scuola “Giulio Rivera” di Campobasso. Le stesse OO.SS. esprimono compiacimento e soddisfazione per l’annunciata presenza alla manifestazione del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto PANSA. “La sua venuta a Campobasso, cittadina spesso ai margini della vita socio-politica nazionale, oltre ad essere indubbiamente un evento straordinario per l’intera provincia e
per l’intera regione, rappresenta, in un momento storico quale quello attuale, la chiara ed evidente attenzione che i vertici della Polizia di Stato rivolgono anche al capoluogo molisano ed il giusto riconoscimento all’operato della Polizia di questa Provincia. Il nostro auspicio è che la presenza del Capo della Polizia e del Direttore Centrale degli Istituti di Istruzione in occasione del Giuramento degli Allievi Agenti del 193° corso, avvenimento che ricade nel 25° anniversario di autonomia funzionale della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, possa essere un segnale positivo in prospettiva di una riorganizzazione logistica a livello nazionale degli Istituti di Istruzione della Polizia di Stato che potrebbe interessare anche la nostra Scuola.”
Esplorando Monte Vairano Torna la giornata del camminare promossa dalla Federtrek alla quale aderisce Fare Verde CAMPOBASSO. Domenica 11 ottobre torna LA GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE, promossa dalla Federtrek con il patrocinio del Ministero per l’Ambiente ed il Territorio. FARE VERDE Campobasso, che ha aderito all’iniziativa, ha organizzato un percorso naturalistico ed archeologico per apprezzare e valorizzare l’immenso patrimonio sia natutalistico che storico di Monte Vairano, un SIC (sito di importanza comunitaria) per la complessità e le caratteristiche fisiche e biologiche. Il percorso partirà da Bosco Faiete, in territorio di Campobasso, nei pressi dell’area attrezzata che ospita il CONGEAV (nei pressi centro ospedaliero Università Cattolica) e rag-
giungerà, non prima di diversi focus sul paesaggio vegetale, il “Casino Altobello” nel comune di Busso, dove ci sarà un approfondimento sulla figura dello storico naturalista a cura del Presidente della Società Italiana per la storia della fauna “Altobello” Corradino Guacci. Per l’occasione ci sarà la possibilità di visitare il piccolo ma significativo museo archeologico ospitato dalla struttura, con la guida del Prof. Gianfranco De Benedittis. A seguire si raggiungerà, in territorio di Baranello, l’area degli scavi archeologici, con una visita guidata ai resti dell’ abitato sannitico, probabilmente l’antica Aquilonia, con particolare attenzione ai rinveni-
menti delle ultime campagne di scavi. Sarà l’occasione per molti per conoscere un sito ancora poco conosciuto e spesso dimenticato dalle istituzioni, che certamente meriterebbe maggiori attenzioni ed investimenti finalizzati a quella necessaria valorizzazione, capace di creare un indotto turistico ed occupazionale, oggi fermo a numeri pressoché insignificanti, a fronte delle enormi potenzialità. Il percorso sarà di circa 3,5, km, accessibile a tutti, con partenza alle 9.30 e rientro previsto alle ore 13.00 circa. La partecipazione è libera e gratuita, consigliate calzature ed abbigliamento da trekking.
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Isernia
8 ottobre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Fanelli, la riforma non basta” Il Guerriero Sannita respinge la proposta elettorale del segretario Pd per Isernia iSeRnia. In riferimento alle dichiarazioni del Segretario regionale del P.D. Micaela Fanelli riguardante la riforma della legge elettorale regionale, di abolire il listino regionale perchè ciò assicuri una maggiore rappresentanza al territorio della provincia d’Isernia, a parere del Guerriero Sannita la sola soppressione del listino non la risolve mini-
mamente , l’abolizione risolve solo l’abbassamento del quorum elettorale per essere eletti in seno al Consiglio regionale. “Per un maggiore equilibrio di rappresentanza, bisogna trovare anche un sistema con la quale la provincia di Isernia, in base alla sua popolazione sia rappresentata da almeno 1/3 di Consiglieri regionali in seno
al Consiglio e quindi minimo 7 eletti sugli attuali 20, più il Presidente, di questo non si è fatto cenno nelle dichiarazioni del Segretario del P.D.. Sarebbe utile, considerato l’esiguità della popolazione molisana creare una sola circoscrizione a livello regionale, in modo tale che ogni singolo candidato possa essere votato su base regionale, evitando inutili
campanilismi e rendendo ogni singolo candidato il rappresentante dell’intera regione e non di una sola provincia o del singolo comune. Se questo idea non piace alla maggioranza delle forze politiche e si vuole veramente dare la giusta rappresentanza territoriale alla provincia di Isernia, i Consiglieri da ripartire nelle due circoscrizioni elet-
torali Campobasso – Isernia devono essere rispettivamente 13 e 7. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita si augura, inoltre, che resti invariato lo “sbarramento” al tre per cento per eleggere almeno un Consigliere, a meno che non siano collegate con un candidato Presidente, ciò per dare rappresentatività anche alle minoranze politiche“.
Cerca tartufo bianco nel cuore della notte: sanzionato dalla Forestale RioneRo Sannitico – Prosegue l’intensa attività di controllo da parte degli uomini del Corpo forestale dello Stato, destinata ad assicurare la tutela di una pregiata risorsa come il tartufo, con particolare riferimento a quello bianco, di cui è iniziata la raccolta ormai da diversi giorni. Per questo motivo sono stati intensificati i servizi dei comandi stazione, soprattutto per colpire i raccoglitori di frodo, ovvero quelle persone che operano senza autorizzazione, di notte e spesso con vanghelli fuori misura. La scorsa notte infatti, attorno alle ore 02:00, una pattuglia della Stazione forestale di Forlì del Sannio, impegnata in un servizio di controllo del territorio nel comune di Rionero Sannitico in località Vigne, una zona isolata e in montuosa, ha notato in lontananza due persone, presunti cercatori di tartufo, muniti di torce elettriche che si muovevano furtivamente.
Le due persone sono state avvicinate dopo un lungo cammino, ma alla vista dei forestali si sono date immediatamente alla fuga. Gli agenti, dopo una lunga rincorsa e con la collaborazione di un’altra pattuglia proveniente dalla Stazione di San Pietro Avellana allertata dagli stessi, sono riusciti a fermarne un solo uomo. Dotato di due cani e del tipico vanghello che i tartufai utilizzano per la ricerca, l’uomo è stato trovato anche in possesso di 200 grammi di pregiatissimo tartufo bianco. Poiché la normativa in materia proibisce categoricamente la ricerca del tartufo nelle ore notturne, l’uomo è stato sanzionato per una somma di poco superiore a 1600 euro e gli sono stati sequestrati i tartufi che aveva raccolto che, come da protocollo, saranno consegnati all’Amministrazione competente ossia la Provincia di Isernia.
L’Università delle Generazioni appoggia a proposta dell’assessore Daniele Saia Un istituto agrario specializzato anche per vegetariani e vegani in collaborazione con l’Alberghiero di Domenico Lanciano L’Università delle Generazioni di Agnone è da sempre impegnata a specializzare il territorio dell’Alto Molise in settori che, sulle basi delle caratteristiche demografiche e produttive già presenti, possano farlo diventare “capitale” di qualcosa di attraente per turisti e clienti italiani e stranieri. Tra le tante proposte progettuali finora avanzate, Domenico Lanciano, responsabile di tale associazione culturale, ci ha dichiarato di essere favorevole all’antica idea, rilanciata recentemente dall’assessore Daniele Saia, di realizzare utilmente un Istituto Agrario in queste montagne. Non solo, ma una simile struttura, in collaborazione con il locale Istituto alberghiero, potrebbe addirittura fare di Agnone (e dintorni, Domus Area di Bagnoli del Trigno compresa) la “capitale dei vegetariani e dei vegani” che già in Italia sono oltre 5 milioni, in Europa quasi cento milioni e nel mondo oltre un miliardo di persone. Una tendenza, questa, destinata a occupare una grande fetta di mercato anche per motivi di salute oltre che per vocazione etica. Interessata potrebbe essere l’intera rete ospedaliera non soltanto nazionale e, sperimentalmente, si può già provare con l’Ospedale di Agnone o altri ospedali molisani. Nel progetto di Domenico Lanciano, quindi,
l’Istituto Agrario e l’Istituto Alberghiero dovrebbero essere il motore del nuovo progresso nutrizionale (specialmente vegetariano e vegano), pure in collaborazione delle macellerie e dei ristoranti i quali, accanto alla carne animale, potrebbero offrire alla ricca clientela anche la carne vegetale e tutti gli altri prodotti salutistici. Come si ricorderà i giornali molisani, a metà dello scorso mese di aprile 2015 hanno riportato la disponibilità del dottore Armando Sammartino di abbinare nella sua macelleria, sita sul corso di Agnone, la carne vegetale a quella animale e di iniziare, così, un concreto discorso di accoglienza di turisti e
utenti vegetariani e vegani (in Molise ne sono già alcune migliaia, in aumento vertiginoso), utilizzando la vasta gamma di prodotti di quel “Muscolo di Grano” (www.muscolodigrano.com) che, proprio in aprile, era in procinto di andare all’Expo di Milano. Adesso, il “Muscolo di Grano” della famiglia Marascio di Isca Marina (Catanzaro), che l’ha inventato, ha trionfato all’Expo 2015 ottenendo addirittura l’Oscar WeGreen ovvero il primo premio per la migliore innovazione in agricoltura. L’Università delle Generazioni aveva visto bene, già in aprile, segnalando pure da questo nostro giornale le
potenzialità della specializzazione di un territorio sulle nuove tendenze nutrizionali. Infatti il “Muscolo di Grano” (già in vendita via internet e in alcuni supermercati) per le sue caratteristiche innovative e per le ottime prospettive economiche, è corteggiato dal governo cinese, dall’Expo 2020 di Dubai (che lo vorrebbe mettere al centro della propria strategia comunicativa e propositiva) e da varie multinazionali del cibo. In Italia, la Coldiretti, la Regione Calabria e altri organismi hanno sposato a pieno il “Muscolo di Grano” destinato ormai a diventare protagonista delle tavole non soltanto dei vegetariani e dei vegani ma di tutti coloro che, pure per problemi di salute, devono abbattere il colesterolo e altre malattie metaboliche. “Dunque - afferma Domenico Lanciano - sì ad un Istituto Agrario che intenda puntare veramente sul futuro, ma specializzandosi nelle nuove esigenze, sempre in tandem con l’Istituto Alberghiero e sempre basandosi sull’utilizzo di prodotti locali ma anche provenienti da altre parti del mondo ormai sempre più globalizzato, possibilmente in stretta collaborazione con la Coldiretti e altri eminenti presenze istituzionali (come la Regione Molise), scientifiche (come l’Università del Molise, ecc.) e di marketing territoriale e internazionale.
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Termoli
8 ottobre 2015
“No alle trivelle in mare” Manifestazione ad ancona di tutti gli attivisti dei comitati delle regioni adriatiche TERMOLI. Ha avuto lo scopo di stilare un programma d’azione per “salvare l’ambiente, la salute e i diritti sociali, perché siano i cittadini a decidere sul futuro del loro territorio”, l’assemblea nazionale svoltasi ad Ancona domenica 4 ottobre, in occasione della nascente campagna nazionale contro la “Devastazione e saccheggio del territorio”. A prendere parte all’evento circa 300 cittadini (tra cui anche diversi termolesi e molisani del Coordinamento Trivelle Zero Molise), facenti parte di decine di comitati e movimenti dalla maggior parte delle regioni. Nel corso dell’evento è stato sottolineato “come lo Sblocca Italia non sia solo una legge negativa, ma un vero e proprio sistema di ricomposizione dei poteri forti contro le resistenze sociali e territoriali. Resistenze che possono ampliarsi e costruire nuove iniziative in grado di rispondere in modo adeguato alla violenza ed alla velocizzazione del processo di devastazione. Per questo – riportano gli attivisti – affermiamo che il nostro agire ha senso nel comune impegno di solidarietà e di coordinamento tra le
lotte con decisioni prese collettivamente su cosa costruire a livello nazionale”. Per vincere le tante battaglie provenienti dai territori sarà necessario “Costruire assieme la campagna nazionale specifica “Devastazione e saccheggio del territorio; difendere i diritti ambientali e sociali”, che sia inclusiva delle lotte che si stanno svolgendo nel paese senza costruire l’ennesima nuova rete”; a ciò seguirà la realizzazione di un blog, una
pagina facebook e un profilo twitter che saranno “animati” attraverso “una redazione aperta al contributo dei singoli gruppi attraverso un impegno costante”. Prima iniziativa comune da realizzare sarà quella di avviare “esperienze territoriali decise autonomamente dai singoli comitati/movimenti contro la devastazione e il saccheggio” entro il prossimo 8 dicembre. Successivamente avrà luogo una iniziativa co-
ordinata a livello nazionale, il “Festival diffuso delle arti contro le devastazioni ambientali e il saccheggio del territorio”, da organizzare in una settimana tra gennaio e febbraio. “Chiederemo ad artisti nazionali e locali – affermano gli attivisti – di contribuire alla campagna offrendo un concerto, una mostra, una performance ecc. ai comitati. Un unico cartellone nazionale con eventi diffusi in ogni regione, organizzati dalle singole realtà”. Terzo step, invece, sarà “carovana dell’autoformazione” da svolgere in una settimana del prossimo anno “con un programma nazionale di seminari e incontri tecnico-scientifici sugli aspetti tecnici dei progetti, dalle bonifiche alla deriva petrolifera, passando per aree poco trattate come le questioni finanziarie, la lotta alla corruzione e ai conflitti d’interesse che contraddistinguono i progetti che contrastiamo e la trasparenza della pubblica amministrazione. Iniziative diffuse organizzate dal basso in un singolo programma con un unico filo conduttore quella della lotta alla devastazione e al saccheggio del
territorio”. “Per quanto riguarda nello specifico il Molise”, contattato da TermoliOnLine Francesco De Lellis del Coordinamento Trivelle Zero Molise, dichiara che “nella nostra regione la lotta alle trivellazioni petrolifere è soltanto agli inizi, i petrolieri puntano al mare e alla terra del nostro Molise. Bisogna che le popolazioni crescano nella consapevolezza dei rischi per il nostro ambiente, la nostra vita e la nostra economia”. E aggiunge: “I referendum non sono la soluzione se non c’è presa di coscienza e mobilitazione dal basso. La Regione Molise e il PD molisano, che sostengono il governo, non si credano assolti soltanto perché adesso hanno appoggiato i referendum NoTriv. Dov’erano all’epoca dell’approvazione dello sblocca-Italia/sporca-Italia? Semplicemente non pervenuti: non ci fu nessuna opposizione da parte loro. Sembra molto strano e opportunista questo loro cambio di direzione. Non ci faremo prendere in giro, e terremo alta la guardia”. [Fonte blog stopombrina]
Immigrati per servizi di pubblica utilità I sindaci dei comuni di Campomarino e Montecilfone hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con la Prefettura CAMPOMARINO. Si amplia ancora la rete dei Comuni che collabora con la Prefettura per garantire percorsi di inclusione sociale in favore dei richiedenti protezione internazionale. Oggi, i sindaci di Campomarino e Montecilfone hanno sottoscritto con il Prefetto di Campobasso il protocollo d’intesa che consentirà ai migranti, ospitati in quei territori, di svolgere attività di pubblica utilità a favore della comunità. L’iniziativa, già avviata nei comuni di Campobasso, Termoli, Jelsi, Casacalenda e Pe-
tacciato, mira a favorire la realizzazione di concreti percorsi di integrazione anche attraverso la conoscenza del territorio e del contesto sociale nel quale i migranti vivono. I percorsi di inclusione sociale, delineati dai Comuni d’intesa con la Prefettura, sono rivolti ai cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale che abbiano liberamente aderito alle associazioni individuate per l’attuazione dei singoli progetti e che abbiano sottoscritto un patto di volontariato con il quale si impegnano a svolgere gratuitamente le previste attività.
Continua la protesta dei lavoratori dell’istituto “la Vigilanza” 8 e 9 ottobre proclamate altre due giornate di sciopero da Uiltucs e Filcams La UILTuCS Molise, nella persona di Pasquale Guarracino, la FILCAMS CGIL Molise, nella persona di Daniele Capuano ed i lavoratori dell’Istituto “La Vigilanza s.a.s.di Astore Pasquale” di Termoli comunicano di aver proclamato altre due giornate di sciopero per le date dell’8 e del 9 ottobre 2015 . Le precedenti mobilitazioni dei lavoratori , che avrebbero dovuto scuotere le coscienze ed il portafoglio del datore di lavoro, purtroppo non hanno portato ai risultati auspicati e , dunque, i dipendenti e le Organizzazioni Sindacali hanno deciso di portare avanti la protesta, per difendere i
propri diritti e la propria dignità di persone e di onesti lavoratori Per tali motivi, domani, 08 ottobre 2015, dalle ore 10.00, nei pressi dell’Istituto “La Vigilanza s.a.s. Di Astore Pasquale”, a Termoli, in via Corsica, la UILTuCS Molise e la FILCAMS CGIL, nelle persone di Pasquale Guarracino e Daniele Capuano, terranno una conferenza stampa per esprimere le ragioni della protesta e spiegare tante altre questioni, sempre più convinti che solo un lavoro REGOLARMENTE RETRIBUITO consenta alle persone di conservare la propria dignità di uomini, mariti, padri, figli e lavoratori.
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Termoli
8 ottobre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Caso Gtm, la Regione ci risponda” La Cgil torna a chiedere un confronto per evitare lo sciopero del 13 ottobre TERMOLI. La Cgil, non avendo ricevuto convocazioni da parte di Regione e Comune, in ordine alle ragioni ed alle motivazioni che hanno indotto. a proclamare ed attuare uno sciopero di quattro ore dei dipendenti dell’Azienda GTM, che per l’alta per-
centuale di adesione, ha bloccato il Trasporto Pubblico Urbano della città di Termoli il giorno30 settembre scorso, torna a chiedere un incontro urgente per scongiurare la nuova azione di protesta. “In considerazione di una rinnovata proclamazione di
uno sciopero, di otto ore, da effettuarsi in data 13 ottobre p.v.; volendo evitare ulteriori disagi alla incolpevole utenza della rete di Trasporto Urbano di Termoli, nella evidenza dei danni che si arrecano ad altri lavoratori, studenti, pensionati
e tutti coloro che usufruiscono del suddetto Servizio; nella necessità di trovare urgenti soluzioni al mancato pagamento di quattro mensilità da parte della GTM, che ci fanno temere indotti e diffusi episodi di insofferenza per le oggettive difficoltà
di far fronte alle necessità di sostentamento delle famiglie dei dipendenti, chiede un incontro per cercare una soluzione condivisa ed immediata alla criticità oggetto della succitata proclamazione di azione rivendicativa.
Strisce notturne, ma di notte A Termoli l’impresa incaricata del servizio effettua i lavori senza intralciare il traffico TERMOLI. Da qualche settimana i termolesi e coloro che di mattina arrivano in città per motivi di lavoro, studio e perché no svago, stanno trovando sistematicamente sempre più segnaletica orizzontale rifatta, con strisce pedonali e stalli in-
dividuati per i parcheggi a vario titolo, sia per invalidi che quelli gratuiti. Ma, stranamente, rispetto alle pregresse abitudini, non ci sono disagi e intralci alla circolazione, perché?
In maniera intelligente e oculata la ditta privata incaricata dal Comune di Termoli sta adempiendo al contratto sottoscritto in via Sannitica utilizzando le ore notturne, senza incidere negativamente sul traffico giornaliero.
Scoperti Braccianti irregolari La Finanza li ha trovati nei campi tra San Martino in Pensilis e Ururi SAN MARTINO IN PENSILIS. Tre lavoratori in nero sono stati scoperti nei campi tra San Martino in Pensilis ed Ururi dai militari della Guardia di Finanza di Termoli nel corso di controlli del territorio. Dopo il blitz in un’impresa di confezioni a Montenero di Bisaccia dove sono stati sorpresi 20 operai irregolari
lo scorso 2 ottobre, ora è la volta di stranieri impegnati nella raccolta di prodotti di stagione in aziende agricole del Basso Molise. Nel corso delle verifiche sembra è stato scoperto anche un ‘caporale’ che avrebbe organizzato l’attività degli operai provenienti per lo più dall’Est Europa.
Fiera d’ottobre, tutto è pronto Quella di quest’anno è l’edizione 273 dell’importante manifestazione fieristica di Larino e sulle innovazioni in agricoltura. Ecco le nostre iniziative: “Sapori da Favola”. Scopri i prodotti agroalimentari di eccellenza dell’area Leader “Medio Molise e Fortore” visitando gli stand di “Sapori da Favola” presenti nel padiglione “E”.
LARINO. Tutto pronto a Larino per l’edizione numero 273 della Fiera di Ottobre, importante avvenimento per il settore agroalimentare molisano. Anche quest’anno il Gal Innova Plus sarà presente con un intero padiglione, quattordici aziende del territorio che esporranno i loro prodotti, e una serie di seminari e degustazioni, e due convegni sul territorio
“Laboratori del gusto”. Degustazioni speciali, guidate da esperti del settore enogastronomico dell’ARSARP, consentiranno ai partecipanti di conoscere e degustare i prodotti dell’enogastronomia locale di eccellenza. Si svolgeranno nel padiglione “E” nei giorni dall’8 all’11 ottobre e riguarderanno l’olio extra-vergine di oliva, i vini, i formaggi e il miele. “Merenda con gusto”. Laboratori didattici poli-sensoriali di educazione e pratica alimentare rivolti ai ragazzi delle primarie e i loro insegnanti, con lo scopo di promuovere una scelta alimentare sana e equilibrata e far conoscere i prodotti tipici del territorio e le tradizioni culinarie. Si svolgeranno nel padiglione “E” nei giorni dall’8 all’11 ottobre. “Chi semina….raccoglie”. Attività ludico-didattica e di intrattenimento a libera utenza, rivolte a bambini, famiglie e a tutti i visitatori curiosi di avvicinarsi e approcciarsi al mondo del verde e alla cultura del mangiar sano. Le attività si svolgeranno la mattina dell’11 ottobre presso il padiglione “E”. “Intorno ai temi dell’innovazione, della sostenibilità e della rete territoriale”.
Venerdì pomeriggio – 9 ottobre 2015 – Presso la sala convegni dell’area fieristica “Innovazione: chiave della strategia di sviluppo nella futura programmazione”. Verranno presentati i risultati di due progetti pilota relativi ai temi dell’agricoltura di precisione e del monitoraggio ambientale. Domenica mattina – 11 ottobre 2015 – presso la sala convegni dell’area fieristica “Sostenibilità per il futuro distretto rurale” Si discuterà di agricoltura biologica e di pratiche agricole a basso impatto ambientale, in relazione alla normativa, alla sostenibilità economica finanziaria e agli aspetti tecnico-agronomici.
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Opinioni di Claudio de Luca TERMOLI. Rispetto al 2013, l’indebitamento della Regione Sicilia è lievitato di 1,3 miliardi di euro. Cosicché oggi gli isolani hanno un passivo di 6 miliardi e 398 milioni di euro. Per di più il Consiglio sta deliberando, come ha fatto il Molise per una cifra di gran lunga inferiore, un mutuo da 1 miliardo e 776 milioni al fine di ripianare i debiti delle Asl isolane. Il Palazzo di Campobasso non attinge a certi abissi, ma non è che stia meglio. Dalle casse del Piemonte fuoriescono quotidianamente 1,23 milioni per pagare gli interessi (450 milioni l’anno) e la Corte dei Conti ha negato a Chiamparino la certificazione di parte del bilancio. Messe così le cose, si potrebbe organizzare un gemellaggio tra certe Regioni del Nord, del Centro e del Sud, fondato – più che altro – sul deficit. La Grecia si ritrova ad un passo (e non solo geograficamente) al punto che qualcuno potrebbe giustamente fissare sul pennone di certi Palazzi italici locali proprio la bandiera dell’Ellade. La “ventesima”, come la Sicilia ed altre consorelle, ha un “default” strisciante da far paura. Tra il 2003 ed il 2013 la spesa degli enti sovraordinati locali è cresciuta del 21%; ed il “trend” continua a salire soprattutto a causa dei costi della politica che poi gravitano sulle spalle dei contribuenti per un miliardo di euro l’anno (il costo complessivo dei Consigli regionali). I compensi lordi dei consiglieri ammontano a circa 230 milioni; circa 170 finiscono in “pensioni” ed in vitalizi. I contributi ai Gruppi raggiungono i 100 milioni e gli emolumenti lordi ai 1.117 consiglieri arrivano a poco più di 200.000 euro annui. Le Regioni portano a bilancio, ogni anno, 190 miliardi di spesa corrente che, tra il 2013 e il 2014, è cresciuta di 909 milioni provocando la lievita-
di Claudio de Luca LARINO. C’è un gruppo di mamme che si dedica alla salute ed all’ambiente e che opera a Venafro. Qui, in passato, alcune Aziende risultarono essere state utilizzate per affari poco leciti sinché furono rinvenute le colleganze tra l’aumento di talune patologie tumorali e l’inquinamento ambientale. Forse non era una novità, dal momento che – tra i grandi problemi del Molise – si annoveravano di già la scarsa manutenzione del territorio, una mancata difesa idrogeologica, un ecosistema urbano poco amichevole. Tempo addietro, il Governo si rese conto di questi disagi ed assegnò alla Regione 60 milioni di euro. Tra Campobasso ed Isernia 7 centri su 10 sono a rischio idrogeologico; ed il fenomeno interessa l’87% delle comunità. I dati emersero da un dossier illustrato da “Legambiente”. Per colpa del graduale abbandono delle terre (e della carenza delle tradizionali attività di manutenzione) le comunità minacciate da frane e da alluvioni costituiscono una percentuale incredibile e ne sono state censite 108 solo in Molise. Questi dati sottolineano la fragilità di un territorio reso particolarmente esposto all’abusivismo, al disboscamento dei versanti ed all’urbanizzazione irrazionale. Lo confermarono chiaramente le attività di vigilanza della Direzione regionale del lavoro che riferirono come, su 60 cantieri controllati, più di 50 non
8 settembre 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il Molise come la Grecia per l’Italia?
zione delle pretese fiscali destinate ai contribuenti. Nel 2014 l’addizionale regionale ha fruttato 11 miliardi di euro. Un aumento del 400% in poco più di tre lustri. La punta di questo “iceberg” è la Sicilia, e – nel suo piccolo – il Molise. Tecnicamente tutto questo si chiama “default”, tant’è vero che la Corte dei conti ritiene che sia necessario sottoporre i bilanci regionali ad un piano triennale di rientro concordato con il Governo centrale per ripristinare gli equilibri. La situazione è grave, e peggiora al punto di
esigere un piano di rientro per realizzare un credibile risanamento. Ma Crocetta e Frattura nascondono la testa sotto la sabbia. La Regione Sicilia ha un dirigente ogni 8,6 dipendenti e quasi 20mila impiegati. In Molise, sulla scorta dei bilanci 2014, la spesa per il personale varia da un massimo di 177mila euro per 1.000 abitanti contro i 19.800 euro della Lombardia dove si spende appena 1/10 di Campobasso. Ora è pur vero che ogni Regione deve essere dotata di sedi e di personale proprio per le attività istituzionali del Consiglio e della
Giunta, ma differenze di tale portata sono veramente difficili da mandare giù, giustificate solo dagli sprechi e dalle inefficienze. La Liguria spende per il personale 37.500 euro per 1.000 abitanti; la Calabria 63.700; l’Abruzzo 94.400 euro. Quanto alle Regioni a Statuto speciale, queste sono risultate essere meno parche di quelle a Statuto ordinario. Le Regioni hanno Sedi in ogni provincia, s’ignora per fare cosa. Poi ne abbiamo di transfrontaliere, pure inutili, come quella di Tirana aperta dalla Regione Puglia; quelle di Bruxelles, le rappresentanze all’estero delle Camere di commercio con il canone di affitto versato dalle Regioni. Crocetta tenta di difendersi; Frattura manco ci pensa. Entrambi dicono di avere ereditato una Regione già deficitaria ma non ci credono più manco i “supporters” di partito più accaniti. Nella gara a chi raggiunge prima un effettivo “default” corre anche il Presidente del Piemonte Chiamparino. Ma, come gli altri, anche questi tenta di consolarsi rendendo noto il passivo ereditato dal suo predecessore Cota. Nove miliardi che, in termini assoluti, sono peggio di quelli della Sicilia ove si consideri il rapporto col Pil che, nell’Isola, è di gran lunga inferiore.
Salute e ambiente, temi caldi
erano in regola, al punto che i Servizi ispettivi dovettero intensificare la propria attività, scoprendo 7 discariche abusive estese per 10mila mq. I rifiuti giacevano abbandonati, lungo la costa, tra Petacciato, Termoli e Campomarino. Si trattava di scarti edilizi, pneumatici, materiali ferrosi, pali di cemento armato precompresso ed arredi domestici vari. Nella graduatoria nazionale per rischio di dissesti idrogeologici, in particolare per le frane, il Molise è al 3° posto Ve ne sono 8.800 attive, con ben 88 comuni a rischio per l’instabilità dei versanti ca-
ratterizzati da una quasi totale natura argillosa con circa 3.560 km su un totale di 4.618. Secondo una classifica comparsa su “La Stampa” la regione si posiziona al 1° posto con una media di rischio per la popolazione residente pari al 19,4% per frane e smottamenti. Il rischio coinvolge anche i beni culturali del territorio, al punto che il Ministero ha stilato una “Carta” ed ha evidenziato che il Molise detiene anche il primato per opere che rischiano di crollare a causa di fenomeni franosi (144 beni solo per la provincia di Campobasso).
Furono posti sotto esame pure il consumo e lo spreco idrico, la capacità di depurazione, i livelli di polveri tossiche (nel capoluogo molisano siamo al livello PM10 considerato da allarme). Addirittura l’area pentra si ritrovava (e si ritrova) al penultimo gradino di questa classifica. Per la qualità dell’aria andrebbero esaminate le concentrazioni di polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Ma in Molise nulla si muove. Si tende a minimizzare, ad evitare gli odiosi allarmismi. Se ne dichiarò convinto il giudice Ferdinando Imposimato, che, già alla fine degli anni ’80, aveva denunciato le infiltrazioni malavitose. Poi, grazie alle Mamme di Venafro, vennero portati alla luce i risultati di diverse analisi condotte su di una foglia di fico, prelevata nei pressi della “Colacem” di Sesto Campano. Nella polvere di cemento dell’Azienda venne riscontrata la presenza di particelle di ferro, con titanio e manganese e poi presenze di uranio e torio. Nel 2010 e nel 2011 furono due i casi di diossina nella carne bovina. Le “mamme” denunciarono anche la presenza di diossina nel latte materno dopo i riscontri dei tecnici dei laboratori del Consorzio interuniversitario di Chimica di Marghera.