Una piazza per il papa

Page 1

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 155 - domenica 5 luglio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L’Oscar del giorno a Bonomolo e D’Ilio

aaL'Oscar del giorno lo assegniamo a Fancesco Bonomolo e Fabio D'Ilio rispettivamente segretario della federazione del Psi di Campobasso e segretario cittadino dello stesso partito. Commissariati, perchè avrebbero espresso forti riserve sull'azione politica del governo Frattura. Nonostante il provvedimento adottato da sei componenti su 41 della segreteria regionale, hanno deciso di restare in sella ritenendo il provvedimento illegittimo e contro lo Statuto del Psi.

Il Tapiro del giorno a Antonio Battista

Una piazza per il Papa ma la politica dimentica le parole di Francesco sul lavoro

SERVIZIO A PAGINA 2

aIl Tapiro del giorno lo diamo a Antonio Battista. In memoria del 5 luglio 2014 lascia impressi l’anno, il mese e il giorno su una lastra di marmo collocata nell’area dell’ex campo sportivo Romagnoli, preannunciata futuro parco cittadino, incurante di ciò che potrà essere l’esito del concorso internazionale d’idee per la realizzazione della sede regionale e del progetto di sistemazione urbana ad esso collegato. Si rende conto che che amministra una città grigia e depressa?


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

2 5 luglio 2015

In ricordo della visita di Papa Francesco al Molise

Per il presidente Niro l’augurio di una società migliore, per il sindaco Battista la titolazione di un’area urbana, per Petraroia l’accoglienza di miglia di bambini e ragazzi provenienti da varie parti del mondo abbandonati a se stessi Al di là della retorica, il vuoto assoluto. I vertici istituzionali del Molise (non solo loro), si sono dati anima e corpo a celebrare un anno dalla visita di Papa Francesco al Molise. Prudenza avrebbe voluto che la circostanza fosse sì ricordata, ma per mettere in parallelo quanto della parola di Francesco, a distanza di un anno, abbia trovato riscontro nell’azione politica e amministrativa, quali gli interventi a salvaguardia della natura e, soprattutto, della dignità umana delle miglia di persone che vivono ai margini della società, delle miglia di persone in Cassa integrazione, delle decine di miglia di giovani disoccupati. Al di là della retorica, invece, la retorica: stucchevole, manierosa, appiccicosa. Il presidente del Consiglio regionale è stato tra i primi ad esternare la sua persistente emozione al ricordo della visita pastorale. Non s’è fatto scrupolo di riesumare le parole del Papa, pur sapendo che, a distanza di un anno, nel Molise, nonostante la persistenza dell’eco, sono scivolate via, assorbite dalla mediocrità del quotidiano, dalla modestia del pensiero e dell’azione degli amministratori, e rese, da essi, indebitamente e colpevolmente inefficaci. Che senso ha, da parte del vertice consiliare di Palazzo Moffa, ricordare l’invito del Papa ai giovani, affinché, pieni di entusiasmo, fossero “aperti alla speranza, desiderosi di dare significato al proprio futuro, alla vita intera”, sapendo che il Consiglio regionale non ha preso un provvedimento, una iniziativa, una proposta per dare a quelle parole un significato rilevabile e concreto?

Si è riunito, presso l’Hotel Rinascimento di Campobasso, il Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, composto dai dirigenti locali del partito, dai membri dei due coordinamenti Provinciali, dei membri del Coordinamento di Gioventù Nazionale, dai Grandi Elettori, da amministratori, amici e simpatizzanti.. L’occasione è stata un utile momento di confronto e dialogo tra le varie componenti territoriali del partito e per sintetizzare la linea politico- programmatica da tenere nei prossimi mesi. “Fratelli d’Italia – AN è una realtà in fermento, lo dimostra l’attivismo che continua ad animare la base del nostro partito e la

Per il presidente quelle parole non erano e non sono altro che “Un augurio valido, estendibile ad ogni molisano per creare una società migliore in cui valga la pena vivere”. Magari a cominciare da lui. Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, che amministra una città grigia e depressa, in assenza di una collettiva manifestazione di risveglio sociale e culturale, di una diversa presa di coscienza del futuro che possa farsi risalire all’impulso vitale della presenza del Santo Padre sul suolo comunale, in memoria del 5 luglio 2014 lascia impressi l’anno, il mese e il giorno su una lastra di marmo collocata nell’area dell’ex campo sportivo Romagnoli, preannunciata futuro parco cittadino, incurante di ciò che potrà essere

l’esito del concorso internazionale d’idee per la realizzazione della sede regionale e del progetto di sistemazione urbana ad esso collegato. La retorica in questo caso si configura nell’idea suggestiva di un parco inteso luogo della memoria, della pace e della riflessione e non già, come del resto deciso ed approvato, in luogo in cui è prevista la sede regionale, emblema di un progetto di crescita e di progresso della città. Probabilmente al Papa più caro e da lui stesso auspicato. Meno retorica la posizione del vice presidente della Giunta regionale Michele Petraroia, che ha preferito spostare sul sociale, sulla solidarietà, sull’accoglienza i valori del messaggio di Francesco pronunciato a Campobasso. Per l’ex comunista di Palazzo Vitale “Scegliere di visitare il Molise o optare per l’Albania in ambito europeo, è di per sé un messaggio che rovescia la gerarchia del potere mondiale pronto ad esaltare le ragioni dei forti calpestando la dignità degli ultimi. Non è semplice reggere l’urto delle politiche di austerità imposte dal Fondo Monetario Internazionale come sanno bene i Greci in queste ore terribili, e non è facile, in assenza di politiche espan-

sive orientate alla crescita, fronteggiare il dramma del lavoro (come sanno bene i molisani in queste stesse ore terribili – ndr). L’egoismo dominante dei territori più forti e delle regioni più ricche, prevale sui valori di uguaglianza, mutualità e universalità nell’accesso alle tutele sociali da parte di chi vive nelle periferie italiane ed europee. Se non si capovolge l’impianto culturale su cui poggia la redistribuzione della ricchezza planetaria tra finanza ed economia reale, il denaro si imporrà sui diritti umani e la vita delle persone si ridurrà a merce priva di valore sostanziale. Una delle emergenze del nostro tempo è quella delle migrazioni epocali di intere popolazioni stremate dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla fame. Per questo una rete di associazioni umanitarie ha ritenuto di condividere per l’anniversario della visita di Papa Francesco un incontro sul tema dell’accoglienza dei bambini e dei ragazzi provenienti da varie parti del mondo che si ritrovano abbandonati a se stessi. Migliaia di minori stranieri non accompagnati che il Molise potrebbe accogliere partecipando al bando Sprar che scade il 23 luglio prossimo. Le ingiustizie non si combattono solo sul piano culturale ma adoperandosi operativamente per costruire reti di solidarietà che affermano il primato della dignità di ogni essere umano ed in particolare dei bambini e dei ragazzi al di la del colore della loro pelle e della religione in cui credono”. Dardo

“Fratelli d’Italia pronta a nuove sfide” Il rilancio del partito al termine di un dibattito del coordinamento regionale tanta simpatia che riscontriamo tra amici e sostenitori”. A sostenerlo è il coordinatore regionale, Filoteo Di Sandro. “Per questi motivi abbiamo sentito la necessità, dopo le amministrative del maggio scorso e l’evoluzione della politica regionale e nazionale degli ultimi tempi, di convocare il coordinamento regionale del partito per discuterne assieme ed individuare la linea politica che animerà la nostra azione nei prossimi mesi. Tanti gli interventi di membri del direttivo, Sindaci ed Amministratori,

che hanno animato la giornata, restituendo alla politica quella bellezza della condivisione e dell’appartenenza ad una comunità di valori che, spesso, manca nelle nuove realtà aggregative. Le tematiche più importanti trattate hanno riguardato: l’analisi della situazione politica nazionale e la gestione delle varie emergenze; l’analisi della politica regionale; l’organizzazione del partito sul territorio e la ricostituzione del centrodestra molisano. Per i primi due punti il giudizio è stato unanime e se-

vero; bocciatura in toto tanto del renzismo e delle sue non strategie quanto dell’immobilismo di un governo regionale ormai avvitato solo ed esclusivamente su se stesso e sulle sue beghe interne. In particolare si è evidenziato lo stallo nel quale la nostra Regione versa dal febbraio 2013 a fronte di una popolazione sempre più in difficoltà economica a causa del vertiginoso aumento della disoccupazione e del drastico calo dei consumi. Sindaci ed Amministratori, in particolar modo quelli della provincia di

Isernia, hanno sottolineato la distanza forte nei confronti di un territorio ormai sempre più solo. P e r quanto concerne l’aspetto organizzativo, invece, il giudizio è stato di tutt’altra natura. Il lavoro svolto in questi mesi dai Coordinatori Provinciali Altopiedi e Della Porta sta portando ad un radicamento sempre maggiore del partito sul territorio. È un fenomeno importante questo per ricucire lo strappo tra partiti e società civile e per nobilitare l’attività politica come servizio per i cittadini fatta dai cittadini”.


TAaglio lto

3 5 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il segretario provinciale Bonomolo e quello cittadino D’Ilio, ritengono illegittimo il provvedimento

“Rigettiamo il commissariamento del Psi” “E’ inconcepibile che in un partito storicamente serio accadano queste cose. A prendere la decisione solo sei componenti su un direttivo composto da 41 membri. Noi restiamo alla guida della federazione” CAMPOBASSO. “Siamo ormai al ridicolo. Un piccolo gruppo d’iscritti, 6 in tutto su un direttivo composto da 41 membri ha ritenuto di adottare, mediante un comunicato stampa un provvedimento di commissariamento del segretario di federazione e di quello cittadino di Campobasso”. A sostenerlo sono il segretario provinciale del Psi di Campobasso, Bonomolo e quello cittadino, D’Ilio dopo la decisione del loro commissariamento per la presa di posizione contro l’operato della Giunta Frattura. “Un pronunciamento chiaramente illegittimo in quanto adottato in contrasto con le norme statutarie del partito socialista italiano. I sottoscritti pertanto restano nel pieno delle proprie funzioni politiche ed organizzative del partito in quanto non può essere consentito a nessuno di interferire in maniera illiberale ed antidemocratica sulla espressione del pensiero politico dei due rappresentanti e dirigenti di partito. Il Comunicato stampa per altro è evidentemente lesivo non solo della immagine del partito ma anche e soprattutto della onorabilità dei soggetti coinvolti. Per tale ra-

La vertenza degli Operatori della formazione professionale del Molise, dopo mesi di trattative, promesse ed impegni formali, sta giungendo lentamente all’epilogo. Non è però un lieto fine quello che si paventa, anzi: l’esito a cui si è giunti è largamente lontano dalle attese, ed è foriero di molte incertezze per il futuro. Non vogliamo tornare troppo indietro nel tempo, anche se sarebbe necessario verificare in concreto tutte le responsabilità da parte di quelli che, ora ma anche in passato, con una scellerata gestione del sistema, hanno portato all’esplosione delle criticità odierne. Volendo esaminare solo gli ultimi mesi, non possiamo che partire dagli impegni assunti dalla Regione Molise verbalizzati in seguito al tavolo tecnico tenutosi in data 23.12.2014 alla presenza del Presidente della Regione Frattura , dell’Assessore all’Istruzione ed alla Formazione Professionale Petraroia, dei vertici della struttura regionale e del Sen. Roberto Ruta. Sono rispettati fino ad ora quegli impegni? A nostro avviso no, se pensiamo che oggi, a distanza di più di 6 mesi da quell’incontro, i lavoratori si trovano senza lavoro, senza

gione si preannunciano tutte le azioni, in tutte le sedi competenti, atte a tutelare la loro onorabilità e la loro linearità politica. Non può essere consentito, che il segretario regionale del partito, che nella sua gestione ha visto drasticamente ridotto il numero dei consensi, azzerando di fatto le rappresentanze istituzionali a tutti i livelli (comune, provincia e regione) di

adottare provvedimenti illegittimi e radicali quali l’espulsione e il commissariamento di compagni impegnati da tempo in prima persona. Perché è in gioco la credibilità e l’immagine del partito che è stata pesantemente toccata e rischia di diventare inutilmente litigiosa ed inconsistente. Il partito vive di regole e il confronto dialettico e se l’espressione di

Formazione professionale, l’hanno voluta chiudere stipendio, senza aver percepito alcun sostegno al reddito e soprattutto senza solide prospettive per il futuro. Qualche risultato è stato ottenuto con il finanziamento al cd “esodo incentivato”, sul cui utilizzo però sono state evidenziate alcune criticità, da chiarire al più presto. Per coloro che restano nel sistema (o meglio, che vorrebbero farlo…) invece, unica alternativa prevista è quella di partecipare ad un bando di concorso gestito dal FORMEZ PA per essere utilizzati per 12 mesi (se si risulterà tra i “vincitori…”), come orientatori specializzati nei Centri per l’Impiego, per mezzo un non meglio identificato “incarico di collaborazione”. Una prospettiva svilente, che vede i lavoratori di fronte ad un bivio che sembra un ricatto: prendere o lasciare! Come FLC CGIL, al riguardo, abbiamo presentato un organico documento all’Assessore, con le nostre osservazioni di merito e di me-

todo sul progetto ponte in questione. Sul metodo, abbiamo rilevato che il progetto Formez PA, nella sua strutturazione ed articolazione, non è stato né discusso né condiviso con le OO.SS rappresentative del comparto. Il “modello” di sistema di orientamento ideato, inoltre, risulta evidentemente scollegato da quanto sino ad ora prodotto grazie anche al proficuo lavoro degli Operatori della formazione professionale. Avremmo ritenuto più opportuno (e sicuramente meno dispendioso) procedere direttamente alla sperimentazione del “SISTEMA INTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO PERMANENTE”, tra l’altro deliberato dalla Giunta Regionale del Molise con delibera n.107 del 18 marzo 2014 e DDG n.123 del 28 marzo 2014. Nel merito, si tratta di un progetto a nostro avviso non condivisibile, per i riferimenti teorici presenti (si pensi al DDL sulla Buona Scuola ed al Jobs Act), per la sovrapposizione di com-

qualche componente non coincide con volontà esclusivamente personali e certamente minoritarie ciò non può comportare né giustificare atteggiamenti di prevaricazione quali quelli posti in essere dal manipolo di compagni che ha dato alla stampa il comunicato di asserito commissariamento. I sottoscritti ritengono che vada immediatamente azzerata l’attuale dirigenza così da ristabilire una situazione complessiva di rilancio di quello che nel Molise e in Italia è stato un glorioso e forte partito. Se il segretario regionale riterrà di manifestare tale sensibilità torneranno ad esserci le condizioni per un confronto sereno sui temi che più travagliano il Molise, partendo da quelli del lavoro. Diversamente ci si vedrà costretti a sollecitare i militanti gli iscritti e i simpatizzanti ad attivarsi per un concreto e visibile rinnovamento del partito e dei suoi organi nel rispetto delle leggi dello Stato, dello Statuto e soprattutto del buonsenso e della politica. Non vogliamo credere che nel Molise il Psi non c’è più”.

petenze non previste, estremamente generico per le attività, che non assume l’orientamento in entrata ed in uscita – dal sistema d’istruzione e dal mondo del lavoro – come elemento determinante per progettare le tipologie d’intervento. Inoltre, come FLC CGIL abbiamo evidenziato evidenti criticità circa i costi eccessivi di organizzazione ed i tempi di realizzazione, sulle modalità di reclutamento degli operatori stessi e sulla tipologia contrattuale prevista (incarico di collaborazione), assolutamente inaccettabile alla luce dell’inquadramento attuale dei lavoratori e dello stesso quadro legislativo in vigore, che prevede il progressivo superamento delle forme contrattuali a progetto. In conclusione, la soluzione trovata ci sembra inadeguata, mancante di una prospettiva futura, eccessivamente onerosa rispetto ad altre alternative praticabili, e con incerti benefici per il sistema formativo regionale. La FLC CGIL Molise, in ogni caso, resterà al fianco dei lavoratori e insieme a loro valuterà tutte le iniziative vertenziali da percorrere, non ultime quella giudiziarie. Flc- Cgil Molise


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

TAaglio lto

4 5 luglio 2015

La Chiesa di Trivento insiste nel chiedere il coinvolgimento del presidente dell’Abruzzo Signori Presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, l’invito che ormai oltre un mese fa ho rivolto a Voi, in quanto massimi esponenti delle Istituzioni territoriali, di attuare l’impegno assunto il 6 dicembre dello scorso anno di celebrare una seduta congiunta dei due Consigli regionali per affrontare l’emergenza sociale, economica, culturale delle aree interne, non ha avuto ancora alcun riscontro. Il mio richiamo faceva seguito alla lettera pubblica del 14 aprile che il Vescovo di Trivento Monsignor Scotti, ed i 46 sacerdoti della Sua diocesi avevano indirizzato a voi e alle massime autorità locali, regionali e nazionali, per ricordare le urgenze delle zone più disagiate delle nostre due regioni e proporre un programma minimo per affrontarle con spirito ed intelligenza nuovi - confidava in rapide decisioni che finalmente fossero accertate da tutti i cittadini come il primo, ma risolu-

PROMESSE DI MARINAIO tivo passo per riconciliare la gente alla politica ed alla sua capacità di offrire serenità, occasioni di lavoro comune, impegno concreto per sollevare tutti coloro che, per età, condizione economica e sociale, luogo di vita, stanno pagando il prezzo più alto alla devastazione della crisi, vittime anche delle tante contraddizioni con cui tutti, ma chi ha responsabilità di governo più degli altri, ci troviamo costretti a confrontarci. L’appello del Vescovo e la mia più modesta lettera di sollecitazione invocavano fatti concreti ed un atto che non c’è stato. Non meritano, dunque, l’uno e l’altra, una risposta? Ma più ancora, non meritano una risposta gli “ultimi” per conto dei quali la Chiesa di Trivento ha levato la Sua voce? Oggi, con la speranza che questa attesa non venga ulteriormente delusa, torno a rivolgervi la richiesta di adempiere a quanto Voi

stessi avete proposto in occasione della presentazione del libro “Rompere gli schemi per creare il nostro futuro. Non è più possibile cercare una risposta alla crisi delle aree interne, allo spopolamento ed all’impoverimento di ogni presidio che assicuri

alle comunità che vi risiedono le tutele minime – del lavoro, dell’istruzione, della salute all’interno di provvedimenti più generali i cui effetti, positivi quando ci sono, solo residualmente giungano a toccarle. C’è necessità di politiche più specifiche, di una “strategia d’urto” misurata sui loro bisogni, che vanno guardati con rispetto ed affrontati con amore civile. Torno, dunque, a chiedervi di tener fede alle vostre parole, indicendo la seduta congiunta dei Consigli regionali da voi guidati nella città di Trivento ed attivando le leve istituzionali per fare in modo

che ciò accada con urgenza, dal momento che l’emergenza, da tutti riconosciuta, non tollera più rinvii. Alberto Conti sacerdote direttore Caritas Trivento Post scriptum - La Chiesa di Trivento insiste nel chiedere il coinvolgimento del presidente dell’Abruzzo su una questione strettamente legata alla realtà dell’area triventina, territorio del Molise. Essa pone in gioco anche aspetti istituzionali e prospettive politiche e amministrative che alludono ad un asservimento del Molise all’Abbruzzo. La faccenda riguarda il governo regionale e ad esso va riproposta, benché consci della sua conclamata inefficienza. Che giustifica una sua dimissione e non già il riconoscimento di una dipendenza dal potere altrui.

Dal 25 agosto all’EXPO di Milano la settima edizione della Summer School con la partecipazione dell’università del Molise

Il nesso utile e virtuoso tra il paesaggio e la gastronomia

Le lezioni, svolte da docenti di diverse università italiane, saranno articolate in quattro sessioni: Culture del cibo; Territori del cibo; Filiere del cibo; Politiche del cibo, e saranno tutte incentrate sui rapporti tra agricoltura, paesaggio e alimentazione Professori, studenti e dottorandi, come pure amministratori, pianificatori, tecnici, funzionari del territorio e delle pubbliche amministrazioni. Potrebbe interessare a molti la partecipazione alla Summer School “Emilio Sereni” sulla storia del paesaggio agrario (una delle più significative esperienze italiane che ogni anno richiama presso l’Istituto Alcide Cervi studiosi afferenti a diverse discipline e operatori impegnati nei diversi campi della scuola e della formazione, dell’amministrazione pubblica, dei musei e dei parchi). Cosa possibile in quanto le iscrizioni sono aperte (www.fratellicervi.it). L’edizione di quest’anno dal titolo “I paesaggi del cibo”, sarà inaugurata il 25 agosto all’EXPO di Milano e proseguirà

fino al 29 agosto nella sede dell’Istituto Cervi di Gattatico – Reggio Emilia. Le lezioni, svolte da docenti di diverse università italiane, saranno articolate in quattro

sessioni: Culture del cibo; Territori del cibo; Filiere del cibo; Politiche del cibo, e saranno tutte incentrate sui rapporti tra agricoltura, paesaggio e alimentazione, esaminando il

legame cibo-paesaggio così come si è venuto configurando nella storia e nell’attualità. La Scuola sarà completata da visite di studio, laboratori e altre iniziative collaterali (mostre, presentazioni di libri, eccetera). La responsabilità scientifica di questa settima edizione è affidata a Massimo Montanari, uno dei più importanti storici dell’alimentazione, mentre l’intera Summer School è diretta dallo storico Rossano Pazzagli, docente presso il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’università del Molise. Si conferma, così, l’impegno di Unimol per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del paesaggio agrario, una missione che la Scuola affronta con un’offerta formativa di alto livello. Tra i relatori, oltre a Pazzagli, anche Davide Marino,

docente Unimol di economia agraria e ambientale, e la sociologa molisana Antonella Golino in veste di tutor di uno dei laboratori della scuola. Insomma, la presenza scientifica espressa dai docenti universitari molisani è notevole e significativa. Non è affatto un caso. L’università del Molise è convenzionata con l’Istituto Alcide Cervi, ed è partner scientifico della Summer School con docenti, dottorandi e laureati: “Una opportunità in più – ha sottolineato Pazzagli – per sviluppare la conoscenza del paesaggio e i suoi legami con la gastronomia, un legame che rappresenta una risorsa essenziale per l’Italia in genere e, in particolare, per il Molise che ha un grande potenziale da sviluppare in questo settore.”


TAaglio lto

5 5 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il passo indietro sul piano della funzionalità è straordinario: un regresso di 40 anni

La Protezione civile da Agenzia autonoma è passata alle dirette dipendenze del presidente della giunta regionale A rischio la capacità di fronteggiare l’emergenze. Gli interventi condizionati dall’Ok di Frattura Più potere ha nelle proprie mani, meno riesce a realizzare. Il desiderio di essere al centro dell’universo non lo trattiene; lo spinge. Fino al punto di ridurre la Protezione civile (che dappertutto è una struttura tecnica, di alta efficienza, dotata di autonomia decisionale e funzionale ed economica indispensabile per la gestione delle emergenze), a servizio alle sue dirette dipendenze. Stiamo parlando del presidente della giunta regionale del Molise che di disastro in disastro (all’apice di tutti i disastri quello della Sanità), sta portando il Molise allo sfacelo, e gli amici del cerchio magico (Micaela Fanelli) a godere di emolumenti stratosferici. Smantellata quindi l’Agenzia di Protezione civile istituita, con legge regionale 12 del 2012, da Michele Iorio, che al proprio interno conteneva il servizio temporaneo per la ricostruzione post terremoto (la temporaneità era stata fissata in due anni, dopodiché, finita la fase emergenziale, la ricostruzione ordinaria sarebbe passata correttamente all’assessorato ai Lavori pubblici), per farne una dipendenza del presidente, un nucleo di sottomessi depotenziati e impossibi-

litati a intervenire, in caso di emergenza. Per l’ordinaria amministrazione, la Protezione civile è di per sé inconsistente; essa incide solo nel fronteggiare le calamità e l’emergenze. Ma l’atto amministrativo (delibera della giunta regionale numero 298 del 15 giugno 2015) con cui è stata decisa la sua riduzione ad un’appendice del presidente della giunta regionale, è la quintessenza della illogicità, reso ancora più grave dal passaggio del servizio temporaneo per la ricostruzione del post terremoto, questo sì, incredibile, ad Agenzia, di modo che la materia più interessante per il politico - il Dio

denaro - sia finalmente a disposizione del consigliere delegato allo scopo, Salvatore Ciocca. Gli effetti di questi due atti politico/amministrativi sono la stagnazione della ricostruzione e la resa impalpabile della Protezione civile, sperando che non succeda mai niente di grave e di calamitoso. Perché in quel caso sarebbero guai seri. Prima di intervenire, la Protezione civile, infatti, dovrebbe avere l’ok di Frattura secondo le normali procedure, e uno stanziamento finanziario ad hoc. Campa cavallo! Il passo indietro sul piano della funzionalità è straordinario - un re-

gresso di 40 anni - e pone il Molise alla berlina di tutte le altre strutture di Protezione civile d’Italia. Distinguersi. Nel bene e nel male. Per Frattura, è un desiderio incontenibile che, quando può, non se lo lascia scappare. Che l’assista un pizzico di fortuna e al Molise non capiti niente di eccezionale! Il declassamento dell’Agenzia della Protezione civile a struttura autonoma alle dipendenze del presidente della giunta regionale, deve ancora completarsi con l’individuazione delle funzioni istituzionali, il conferimento dell’incarico di direzione, e la dotazione organica e l’organigramma degli uffici. Solo a completamento di queste incombenze rafforzative del suo potere personale, il presidente stabilirà la decorrenza dell’effettivo funzionamento del servizio di Protezione civile. Abbiamo letto quali potrebbero essere le competenze. Sono una sfilza infinta e tutte volte a dare potere a colui che ne può disporre. Vanno dall’attuazione delle normative comunitarie, statali e regionali in materia di protezione civile alla gestione della sala operativa regionale con coordinamento degli inter-

Accorpare non sempre fa rima con funzionare La riforma dei Consorzi Industriali del Molise approvata dalla Prima Commissione Credono alla Befana, e non da ora, gli amministratori regionali che affermano: “Accorpando in un unico organismo tecnico e amministrativo i tre Consorzi industriali del Molise (Termoli, Boiano e Venafro) si realizza un cospicuo risparmio in termini di costi di gestione e di logistica”. Può darsi che una decina di gettoni di presenza in meno rimetta in sesto le casse deficitarie della Regione (salvaguardando anche i diecimila euro che i consiglieri prendono al mese), ma poi si dovrà dimostrare come sarà possibile con-

ciliare in modo chiaro e lineare gli interessi territoriali compressi un unico organismo. Cioè, come sarà possibile, con quale logica, con quale predisposizione politica e intellettuale degli amministratori del Consorzio unico, allineare su un piano di parità le politiche industriali in luoghi, spazi e ambienti diversi tra loro. Tra gli sprovveduti consiglieri regionali abbondano dichiarazioni in libertà senza rendersi conto del fine e del contenuto di ciò che dicono. Diversamente, ad esempio, il consigliere Di Pietro avrebbe evitato di affer-

mare, riferendosi ai Consorzi industriali che si vogliono accorpare, che “anche questa attività messa in campo dalla maggioranza regionale procede nella direzione delle altre già programmate e concretizzate per gli altri Enti sub-regionali, che hanno visto un forte ridimensionamento in termini di costi di gestione, senza nessuna riduzione in termini di servizi offerti”. Mai bugia fu più grande. Gli Enti sub-regionali di cui allude (Iacp ad esempio) sono inefficienti e, nel caso degli Enti provinciali per turismo, addirittura inesistenti.

venti di emergenza e soccorso in ambito regionale, nazionale ed internazionali (Sic! –ndr); alla gestione del servizio aereo regionale costituito da velivoli ad ala fissa ed ala rotante e dalla relativa elisuperficie di protezione civile e dal campo di volo; al potenziamento della piattaforma modellistica idraulica e meteorologica ai fini di protezione civile; all’attivazione dei presidi territoriali idraulici per la gestione del rischio idraulico ed idrogeologico; alla gestione e agli adempimenti connessi all’Albo regionale di volontariato della Protezione Civile (fonte estrema di clientelismo - ndr); all’attività di formazione, anche interna, informazione ed aggiornamento professionale in materia di protezione civile; all’attività di comunicazione nei confronti della popolazione sui temi della protezione civile. Tutto questo ben di Dio, ed altro ancora, sarà trasferito nelle mani di un solo uomo, per di più contraddistinto da due anni di esercizio legislativo e amministrativo all’insegna della inanità. Che Dio la mandi buona al Molise e ai molisani. Dardo

“Non autosufficienti, la Regione ancora assente” Cgil, Cisl e Uil denunciano come l’ente abbia scartato anche la petizione popolare Il 24 settembre 2014 le rappresentanze sindacali dei pensionati SPI CGIL – FNP CISL – UILP UIL MOLISE consegnavano alla Segreteria Generale del Consiglio Regionale il testo della proposta di legge di iniziativa popolare denominata “Un piano per interventi integrati sulla non autosufficienza finanziato da un fondo regionale” e 2.929 firme sottoscritte da cittadini residenti in regione. Ad oggi, a distanza di mesi, le stesse non hanno avuto alcuna comunicazione in merito all’iter legislativo della suddetta proposta, pertanto, oggi, alle ore 11 presso la sede della UIL in Campobasso i promotori della suddetta legge terranno una conferenza stampa al fine di porre all’attenzione delle istituzioni l’urgenza della sua approvazione per far fronte ai bisogni sempre più crescenti dei cittadini più deboli.


* ! % " ! ( ' % "%

) ! ' ! "%

('" " * "!

&'

!)

%"! !$( % % !

#" &&" ' & ''"% " %

+ #"&& "!' '' % ' "! ! &'% * "! ") %' ! ' "%

!' " !) % (!


Campobasso

7 5 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Un sistema che fa acqua”

Il consigliere comunale di Campobasso, Michele Ambrosio, denuncia la situazione dell’acquedotto CAMPOBASSO. “Il “sistema acquedotto” del comune di Campobasso fotografa una realtà urbana costituita da 600 Km di tubazioni,1.910 pozzetti principali, 13 serbatoi (di cui 9 comunali e 4 di Molise acque) 15 reti indipendenti a servizio di un territorio di 56 km2 con 50.000 abitanti residenti, con il 97% dell’acqua distribuita che proviene dall’acquedotto molisano destro di Molise acque (sorgenti del Biferno) e

29.231 punti di consegna all’utenza”. A sostenerlo è il consigliere comunale di Campobasso, Michele Ambrosio. “A fronte di un sistema complesso e articolato, la realtà registra anche un consumo idrico annuale, rilevato sulla scorta delle letture dei contatori, di circa 4milioni di metri cubi a fronte però di una fatturazione a Molise Acque per circa 10milioni di metri cubi per l’approvvigionamento della rete idrica cittadina, per un esborso di

circa 2milioni di euro a carico delle casse comunali. Una differenza di circa 6milioni di metri cubi d’acqua ogni anno tra quella pagata all’azienda speciale regionale e quella registrata agli utenti tutta da spiegare, non solo per la sua perpetuazione negli anni, (rilevata anche dai vari rapporti ecosistema urbano di Legambiente) e che stante i dati, ipotizzerebbe una seconda Campobasso, una città fantasma che si approvvigiona di acqua a spese di

quella reale. Ma la riflessione, oltre che di natura economica, è anche sul “valore” dell’acqua, bene comune e prezioso che deve essere preservato anche in rapporto alle sempre maggiori necessità, non solo in ambito locale, ma mondiale, tenuto conto che tra poco meno di un decennio, in rapporto all’andamento demografico un terzo della popolazione non avrà accesso all’acqua potabile. Il tema verrà portato all’attenzione

del Consiglio comunale con una specifica interpellanza che ho inteso presentare a riguardo e volta ad avere riscontri e risposte su tutti gli aspetti connessi, dalla dispersione ai controlli effettuati negli ultimi dieci anni, dai costi (in definitiva a carico dei cittadini) alla sistemazione ed efficientamento della rete idrica per i quali sarebbero sufficienti poco più di 3milioni di euro, l’equivalente di soli tre anni di risparmio tra approvvigionato e rilevato”.

Campobasso e l’esecutivo Mistico di Michele Coralbo* Ormai è chiaro, siamo difronte a fenomeni paranormali - mistici. Così il consigliere Coralbo, capogruppo di Polo Civico al comune di Campobasso, definisce l’operato della giunta Battista ed in modo particolare dell’assessore Chierchia, riaprendo nuovamente la questione urbanistica di via Vico. Mi hanno accusato di mistificare la realtà e invitato caldamente a denunciare tutto alla procura della repubblica. La mia denuncia, ribadisce il consigliere di opposizione, è politica prima di tutto, oltre ad essere profondamente convinto che ci sono operazioni illegittime che con il voto del consiglio comunale si è cercato di sanare. Le date non coincidono, ma soprattutto i fatti accaduti dimostrano che si potrebbe essere tentati a pensare che ci fosse un accordo ben preciso tra la ditta e l’esecutivo, altrimenti sarebbe stato impossibile completare le opere già avviate in sole 48 ore. Delle due l’una, continua l’ingegnere, o la ditta era certa di poter organizzare il lavoro, in quanto sicura di incassare il si della maggioranza

Battista, o l’assessore Chierchia ha dei carismi miracolosi, perché opere così veloci e ben organizzate, addirittura con la disponibilità degli addetti del franchising Acqua e Sapone, non si programmano con poche ore di preavviso. Tuttavia, continua determinato il consigliere di Polo Civico, sono convinto dei doni divini dell’assessorato, in quanto siamo già in presenza del secondo miracolo. Il primo infatti è stato quello di trasformare il parcheggio dell’ex stadio Romagnoli in un Parco. Dal Prossimo 5 luglio infatti, il parcheggio, ovvero parco auto Romagnoli, sarà, non intitolato alla straordinaria figura di Papa Francesco, ma bensì alla visita in Città del Santo Padre. Per il “divino” allestimento urbano, ricco di prati alberi e fiori di ogni specie, che richiamano decine di specie faunistiche, non smetterò mai di ringraziare l’assessore dal pollice verde, che sin dalla campagna elettorale aveva dichiarato “città giardino a cemento zero”. E dopo tutto questo verde, e un pò di cemento a via Vico, non

posso far altro, conclude il consigliere Coralbo, che pregare, insieme a tutta la coalizione civica, affinché nelle prossime 48 ore l’assessore e il sindaco Battista stendano la loro mano sulla città per risolvere tutti i problemi ereditati dai vecchi uomini di sinistra (Battista incluso): Sovrappasso Terminal - Via Mazzini; Completamento tangenziale; Terminal; Scuola di Via Kennedy; Scuola Notte via S. Antonio Abate; Contratto di quartiere Via Marche, Via Lombardia e Via Romagna; Art. 71 Caserma Polizia Municipale Via Marche; Casa Pistilli Via Garibaldi e via delle Frasche; Piscina Comunale Colle dell’Orso; Auditorium Comunale città nella città. Chiedo scusa per le altre opere non elencate!!! *Capogruppo Polo Civico

Presentato ufficialmente il Comitato Trivisonno Una serie di iniziative per ricordare la figura dell’artista campobassano CAMPOBASSO. Calore e tanta partecipazione popolare per la presentazione del Comitato Trivisonno 2015 tenutasi ieri, 3 luglio, presso il Circolo Sannitico di Campobasso. Sono intervenuti alla serata anche: il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, l’Assessore alla cultura del Comune di Campobasso Emma De Capoa, l’Assessore del Comune di San Giovanni in Galdo Marco Santone e il Sindaco di Baranello Marco Maio. Ad aprire la serata sono state le parole dei figli di Amedeo Trivisonno che hanno voluto far pervenire un loro saluto e una loro lettera di ringraziamento a tutti i soggetti che si sono fatti promotori di questa iniziativa. Ad illustrare la natura e le finalità del Comitato Trivisonno 2015, gruppo informale costituito da diverse associazioni del Molise e dai figli dell’artista molisano, ha provveduto il portavoce del comitato Antonio Vinciguerra. Nel 2015 ricorrono vent’anni dalla morte di Amedeo Trivisonno e il Comitato Trivisonno 2015 intende realizzare una serie di eventi per valorizzare la figura dell’artista e favorire la conoscenza delle sue opere presenti nella Regione Molise. La finalità principale del Comitato è quella di raccogliere fondi per la ristrutturazione di un affresco di Trivisonno presente

nella Chiesa di Santa Maria della Croce a Campobasso. La presentazione del Comitato è stata impreziosita da un intervento di Andrea Damiano che ha presentato la figura dell’artista Amedeo Trivisonno con “Amedeo racconta Trivisonno Riflessioni sulla vita del pittore campobassano”. Il primo appuntamento fissato dal Comitato Trivisonno è a San Giovanni in Galdo, 11 e 12 luglio, mentre il primo evento a

Campobasso, inserito nel calendario estivo progettato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Campobasso, è quello del 14 luglio, ore 21, a Piazza D’Ovidio ‘Con Trivisonno al chiaro di luna’, visita guidata ai luoghi dell’artista tra il borgo murattiano e le mura medioevali. L’iniziativa, sostenuta anche dalla BiblioMediaTeca comunale di Campobasso con il progetto “La Bibliomediateca fuori di sé”, consentirà di effettuare una piacevole passeggiata nel centro cittadino nel corso della quale verranno raccontati episodi della vita dell’artista campobassano collegati a diversi luoghi della città. Il percorso terminerà con una visita guidata nella Chiesa di Sant’Antonio Abate. Il calendario delle altre iniziative del Comitato per questo mese di luglio, prevede anche una visita guidata a Baranello per il giorno 24 e una seconda passeggiata notturna a Campobasso il 29. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sono disponibili sulla pagina ufficiale del Comitato su Facebook: www.facebook.com/comitatotrivisonno.



9

Isernia

5 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Polizia passa al setaccio il territorio Identificate più di 150 persone e una serie di denunce per evitare atti di vandalismo ISERNIA. Nel corso di tale attività, mediante l’attuazione di mirati posti di controllo nelle zone del centro, solo negli ultimi due giorni, soprattutto nelle ore serali e notturne, sono state identificate più di 150 persone, alcune delle quali con pregiudizi di polizia, sono state controllate oltre 80 veicoli e sono state contestate 15 infrazioni al codice della strada. Particolare attenzione è stata rivolta, inoltre, alla prevenzione di incidenti stradali dovuti a condotte di guida pericolose per abuso di sostanze alcoliche ed assunzione di stupefacenti; infatti gli equipaggi della Squadra Volante, in collaborazione con la locale Sezione di Polizia Stradale, hanno effettuato, altresì, oltre 20 controlli mediante test etilometrici e con pre-

cursore. La locale Sezione Polizia Postale, infine, ha deferito alla locale Autorità Giudizia-

ria un cittadino italiano, A.F., di anni 50, resosi responsabile di truffa aggravata. Lo

stesso, recentemente, aveva inserito un annuncio on-line, su un noto sito web, relativo alla vendita di un carrello elevatore, ma, dopo aver ricevuto dalla vittima, gran parte della somma pattuita, come acconto tramite bonifico su conto corrente, riferiva falsamente di aver consegnato il veicolo ad una ditta di trasporti e, successivamente, si rendeva irreperibile. Sempre la citata Sezione della Polizia Postale ha denunciato, per il medesimo reato di truffa , cittadino italiano, A.A. di anni 32, che con simile modus operandi e utilizzando lo stesso sito web, proponeva in vendita un orologio d’oro marca “Cartier”, ma, dopo aver ricevuto un cospicuo acconto tramite ricarica sulla sua postepay, si rendeva irreperibile.

Hera ambiente e Colacem Saranno autorizzate a proseguire l’attività ma con prescrizioni ispirate al principio di precauzione VENAFRO. Si è tenuta la conferenza di servizi decisoria per le A.I.A. degli impianti di Hera Ambiente e Colacem, i quali, secondo le conclusioni cui è giunta, potranno proseguire l’attività finora svolta con significative prescrizioni. Esprimiamo la nostra soddisfazione per il lavoro svolto dall’ARPA Molise che ha colto un’esigenza di imparzialità proveniente dal territorio e non ha chiuso gli occhi di fronte ai problemi che esso vive. Nel fare ciò, come essa ha più volte ribadito, si è limitata ad applicare la legge e a utilizzare gli strumenti messi a disposizione. Ugualmente ha fatto un buon lavoro la Conferenza di Servizi che ha recepito in toto l’operato dell’ARPA. Infatti diamo atto che la procedura

di valutazione è stata svolta coniugando le esigenze produttive con la tutela dell’ambiente, e che le prescrizioni per il rilascio dell’autorizzazione sono state ispirate al principio di precauzione a fronte di una criticità conclamata della piana di Venafro. Va dato atto altresì che entrambe le aziende (almeno così è sembrato) hanno accettato le prescrizioni, proposte dall’Arpa e fatte proprie dalla Conferenza di servizi, tra le quali segnaliamo: limiti più restrittivi per le emissioni, la trasmissione dei dati grezzi del monitoraggio in continuo e non solo di quelli validati dalle aziende medesime, il miglioramento del sistema di controllo della combustione e dei rifiuti in ingresso, la realizzazione di un piano di monitoraggio sulle condi-

zioni meteo-climatiche, sulla caratterizzazione del PM2,5 e le ricadute al suolo degli emessi, E’ un primo passo, ma importante (e nemmeno scontato), perché ciascun impianto è stato guardato ed esaminato nel contesto geografico e

ambientale in cui è collocato, e al contempo ponendosi l’obiettivo di garantire il miglioramento della qualità dell’aria e renderla soddisfacente per la salute umana, così come prevede la legge. Ciò ha implicato una seconda e importante

affermazione: ossia che il rispetto dei limiti di legge non garantisce l’assenza di impatti significativi sull’ambiente né è sufficiente ad escludere l’obbligo di eseguire indagini appropriate in tal senso. Ci auguriamo che nella stesura dell’autorizzazione la Regione recepisca integralmente le prescrizioni approvate dalla Conferenza di servizi e soprattutto vedremo quali saranno i risultati delle indagini prescritte.

Droga, arrestato un 34enne Operazione dei Carabinieri di Isernia per garantire sicurezza ai cittadini ISERNIA. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno rintracciato ed arrestato un 34enne di Isernia per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina), oltre che per il furto di un’autovettura e di uno smartphone, reati per cui dovrà scontare un anno e mezzo di carcere. A Cantalupo del Sannio, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 18enne del posto che

ha minacciato per futili motivi con un coltello un compaesano 30enne. L’arma è finita sotto sequestro, mentre il giovane dovrà rispondere delle accuse di minaccia aggravata e porto illegale di arma da taglio. Tra Venafro e Agnone, i militari delle Stazioni e del Nucleo Operativo e Radiomobile delle locali Compagnie, hanno denunciato cinque persone per attività di commercio ambulante abusivo. Si tratta di un 27enne, un 30enne, una

29enne, una 26enne ed un 45enne, tutti provenienti dall’hinterland napoletano sorpresi mentre erano intenti nella vendita di capi di abbigliamento ed altra merce privi di qualsiasi autorizzazione amministrativa e occupando abusivamente il suolo pubblico. Tutta la merce, del valore di alcune migliaia di euro e sulla cui provenienza sono in corso ulteriori accertamenti, è stata sottoposta a sequestro.



11

Termoli

5 luglio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Estate termolese, la fine di una tradizione” I giovani del Nuovo Centrodestra TERMOLI. Il cartellone estivo stilato e annunciato nei giorni scorsi dall’amministrazione Sbrocca non piace ai giovani: è quanto affermano i referenti del Nuovo centro destra che, convocati la stampa ed evidenziato il proprio esprimere le idee della città, hanno detto la loro su quanto deciso in Municipio. A serrare le file della “protesta” è Christian Zaami, coordinatore cittadino del Nuovo centro destra, che avvia la propria disanima ispirato dal capolavoro del cinema “Non è un paese per vecchi” ed afferma: “Non è un’estate per giovani”. La scelta dei nomi, il puntare su Incognito, Cammariere, Concato e Casale, per lui è stato un grande errore, uno sbaglio che allontanerà i giovani dalla città di Termoli per

questa estate anche perché, con quanto speso (si parla di circa 200mila euro) si poteva mettere insieme nomi migliori e più idonei a un trend giovanile. E qui le idee sono tante e tra concerti a pagamento e gratuiti, si è fatta memoria delle esperienze dettate dall’amministrazione Di Brino con

l’arrivo in città di Emma, Mario Biondi, Gigi D’Alessio, ma anche Mango, Irene Fornaciari e quant’anltri, conditi da spettacoli teatrali e iniziative a portata di giovani. Zaami rivela che “quest’anno non ci sono stati trasferimenti di fondi dalla Regione e dalla Provincia”, in antitesi con quanto si verificava negli

anni scorsi e, inoltre, “coloro che si esibiranno siano cantautori di spessore, gli stessi non corrispondono ai gusti dei termolesi”. Consci di quanto anticipato, Zaami ha presentato una sorta di proposta alternativa che, ad ogni modo, suggerisce nuove iniziative da intraprendere quali gli eventi con Radio 105, il Coca Cola Tour Village, il festival canoro artistico e una tappa del torneo di beach volley nazionale da svolgersi sul lungomare di Rio Vivo. Nel “suo” carnet dell’estate, ci finisce anche il festival del folklore, la notte rosa e quella blu dello sport, poi gli spettacoli comici al Teatro Verde e il desiderio di vedere aperti gli stabilimenti balneari H24. Tra le proposte, anche la “ripresa” del Premio Rino Gaetano e di un concertone di San Basso

tarato su target giovanili, un po’ come attuato dall’amministrazione di Campomarino alla quale, con Max Gazzè, Rocco Hunt e Bandabardò, vanno le maggiori e positive citazioni (costo intero dell’estate 50mila euro. Va detto che Max Gazzè e Rocco Hunt saranno a pagamento, rispettivamente 15 e 10 €: “Una pizza”, come affermato dallo stesso Zaami). Queste, infine, le dichiarazioni di Zaami nel post conferenza: “La proposta alternativa all’attuale cartellone estivo deriva da quelle che sono le esigenze dei giovani termolesi che, grazie alle loro testimonianze, ci hanno permesso di formulare una idea diversa rispetto a quello che è l’attuale cartellone estivo proposto dall’amministrazione comunale

Trasporto urbano, faccia a faccia tra le parti Il Tar ha dato torto alla Regione sui tagli dei chilometri. E su questa decisione che si deve ripartire TERMOLI. Dopo quasi un anno di bagarre, contenziosi e polemiche, si torna a dialogare sul destino del trasporto pubblico urbano della città adriatica e questa è già una svolta importante. Per l’Azienda, tra gli altri, c’erano Giuseppe Larivera e l’avvocato Antonio Sabato; il sindaco Angelo Sbrocca, il consulente Donato Petrosino e l’assessore Enzo Ferrazzano per l’amministrazione di via

Sannitica, parte della struttura e l’assessore Pierpaolo Nagni per la Regione e Nino Lepore con Giorgio Simonetti per la Filt-Cgil. Un primo conciliabolo di oltre mezz’ora tra i due enti prima di affrontare l’arena, ospitati da una sala consiliare finalmente climatizzata a dovere, dove per almeno altre due ore si è discusso di come portare avanti il Tpl targato Gtm in loco, con la disponibilità a cercare ri-

sorse e non conflittualità per la prima volta da mesi. Non c’è stato alcun accordo e la base di discussione è la sentenza del Tar Molise che ha dato torto alla giunta Frattura sulla decurtazione dei contributi, ma non c’è da vendere la pelle dell’orso prima di averla portata a casa, questo il clima possibilista ma non decisionista di ieri.

Se ne riparlerà tra pochi giorni, con l’obiettivo delle parti sociali di addivenire a una intesa che salvaguardi sia il servizio che il personale, obiettivo dichiarato da tutti. Larivera ha ammesso candidamente che se non si sbloccherà la situazione il trasporto urbano potrebbe fermarsi, anche in estate, poiché l’azienda da sola col contributo dimezzato non ce la fa.

“Economia del mare, un nuovo organismo” Una cabina di regia quella proposta dall’onorevole Venittelli per sincronizzare proposte e suggerimenti TERMOLI. Un coordinamento delle politiche della pesca che funga da cabina di regia per le problematiche del territorio, di ogni marineria, concertando e sincronizzando gli sforzi e l’impegno verso una politica sostenibile che tuteli l’ecosistema marino e l’economia ittica. Su queste premesse-obiettivo è stato costituito ufficialmente nella giornata di mercoledì 2 luglio, a Roma, nella sede del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte il forum nazionale delle politiche sulla pesca del Partito democratico. Un nuovo consesso tematico voluto fortemente dal responsabile nazionale, l’onorevole Laura Ve-

nittelli, che ha coinvolto tutti i riferimenti regionali partitici delle realtà che affacciano sul mare. All’incontro, presieduto proprio dalla parlamentare molisana e che si è sviluppato per l’intero pomeriggio hanno preso parte la responsabile nazionale del Pd per il settore agro-alimentare Sabrina Capozzolo e i referenti regionali indicati dalle segreterie: Vittoria D’Incecco (Abruzzo); Ettore Iani (Calabria); Raffaele Dobellini (Campania); Sergio Caselli, Giuseppe Prioli e Tiziano Arlotti (Emilia Romagna); Uriano Meconi (Marche); Marco Fontana (Sardegna); Franco Ribaudo e Gino Rotella (Sicilia); infine Diego

Crivellari per il Veneto. “E’ emersa la necessità da parte di tutti i presenti di creare un organismo in grado di incidere in maniere convinta unitaria e condivisa sull’economia del mare, da troppo tempo abbandonata a se stessa – ha commentato a margine dell’assemblea l’onorevole Venittelli – come abbiamo saputo dimostrare negli ultimi mesi, con numerose iniziative intraprese a livello parlamentare e territoriale, una fra tutti il fermo pesca, ma anche la ricostituzione del fondo di solidarietà nazionale e l’apertura agli ammortizzatori sociali”. Per l’onorevole Venittelli il Forum dovrà contribuire a realizzare una

filiera della pesca in senso istituzionale, dove posizioni e provvedimenti entrino in un meccanismo di integrazione e non di conflitto; anche sfruttando la presenza del Pd nei vertici del maggior numero di Regioni interessate. “Cardine delle politiche ittiche è l’Unione europea e per questo dobbiamo coinvolgere da subito anche la delegazione europarlamentare, con Gianni PIttella e Renata Briano su tutti, per le loro specifiche come presidente del gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo e membro commissione pesca e vicepresidente della Commissione pesca del

Parlamento europeo. Solo così riusciremo a tessere una strategia vincente che riaffermi anche in Europa la necessità di tutelare la pesca nel Mediterraneo. Abbiamo anche preso atto delle assenze, dovute a motivi diversi, ma reiteriamo a loro l’invito a rendersi parti attive in questo processo virtuoso, coadiuvando il dipartimento nazionale che mi onoro di rappresentare e guidare a organizzare eventi tematici locali come avvenuto già a Termoli, Pescara e Corigliano Calabro nel recente passato, non si nasconde l’ambizione legittima di interagire con tutte le marinerie del Paese”, conclude l’onorevole Laura Venittelli.


Hotel “Le Cupolette�

Riparte la stagione estiva Sabato 13 giugno 2015 riapre la piscina

C.da Santa Maria delle Macchie, sn - 86019 Vinchiaturo (CB) Italy Info: +39 0874 340043 Fax +39 0874 340038 www.lecupolette.com - lecupolette@gmail.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.