Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 67 - sabaTo 21 marzo 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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Il Presidente della Repubblica, Mattarella guadagna 240.000 euro annui Obama, presidente degli Stai Uniti, 315.000 euro
L’Oscar del giorno a Mauro Natale
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mauro Natale. Il presidente di Assindustria Molise è uscito allo scoperto sottolineando la necessità di nuovi investimenti regionali indirizzati al rilancio delle imprese manifatturiere private. Del resto, è questo il ragionamento, restare fermi è deleterio per qualsiasi azione di ripresa dell'economia regionale. Continuare a perdere tempo senza obiettivi ed indicazioni precise di strategia politica è, oltremodo, dannoso per il sistema.
Il Tapiro del giorno a Giuseppe Sabusco
Una vergogna molisana
Giovani laureati a 1000 euro al mese vanno a casa dirigenti super pagati seduti in poltrona
Alla vergogna non c’è limite
Il Tapiro del giorno lo diamo a Giuseppe Sabusco. Il consigliere regionale dell'Udc, all'opposizione in Regione, si è preoccupato di andare a Roma, da Cesa, per parlare di sanità. Ma non è in Consiglio regionale che dovrebbe fare udire la sua voce e la sua proposta? Non è che è andato a Roma per vedere la possibilità di sostenere il traballante governo regionale che è alla ricerca di adepti? Del resto, l'Udc è già in maggioranza con il centrosinistra in molti enti locali.
Giovanna Fanelli 302.322,95 euro annui Antonio Muccino 292.132,57 euro annui Giovanni D’Uva 212.107,14 euro annui Fernando De Benedetto 179.144,50 euro annui Catello Saldamarco 149.947,73 euro annui
TOTALE 1.135.654,89 euro
Giudicate Voi servizio a pagina 3
Il Molise e la Grande Guerra in edicola e libreria
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 21 marzo 2015
“Fatta saltare la coesione sociale” Prima uscita ufficiale a Termoli di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom che ribadisce il suo progetto TERMOLI. Il leader della FiomCgil in campo non per scendere in politica ma per farla con il sindacato e le associazioni, non è solo fondando un partito che si possono fare proposte serie. Bollando come ‘stupidate’ le affermazioni sul suo cambio di ‘pelle’, Maurizio Landini rilancia da Termoli, dal palco del cinema Sant’Antonio la battaglia per un Paese più equo dove i termini redistribuzione e occupazione siano il leit-motiv di una riscossa che vede il ceto operaio, ma non solo quello, inseguire il sogno dell’uscita da una crisi lancinante, che mai lo stesso Landini aveva vissuto e visto. “Sono in Molise per parlare del problema che c’è in Italia, la mancanza di lavoro per parlare della lotta all’evasione e alla corruzione che deve essere affrontata per fare degli investimenti e poi per dire che i provvedimenti che il Governo sta prendendo che riducono i diritti di tutte le forme di lavoro non è la strada giusta e per noi quella battaglia è ancora aperta e per discutere e decidere come proseguirla, sia nei luoghi di lavoro, sia nei contratti sia nel paese – ha affermato Landini rispondendo alle domande della stampa locale – la Cgil ha preso una decisione precisa di proseguire la mobilitazione per questo abbiamo proclamato una manifestazione a Roma proprio il 28 marzo siamo qui per far riuscire al meglio quella manifestazione in Piazza del Popolo. La proposta è quella di costruire un nuovo statuto dei diritti dei laboratori perché tutte le forme di la-
voro oggi è svalorizzata non è tutelata e c’è una riduzione dei diritti e quindi unire tutte le forme di lavoro perché la competizione che c’è stata in questi anni sta riducendo i diritti a tutti. Un nuovo statuto di diritti dei lavoratori per fare una legge di iniziativa popolare è la scelta fatta dalla Cgil e noi stiamo lavorando in quella direzione. Questo Parlamento sta cancellando le leggi non credo che sia sufficiente portargliene una buona perché gliel’approvi e forse è necessario arrivare a raccogliere firme per abrogare leggi e arrivare a farne delle altre anche al referendum dove, siccome non votano solo i lavoratori dipendenti è necessario costruire tutte le alleanze necessarie per un’idea diversa di sviluppo, lavoro e società. Oggi diritto alla salute non garantito il diritto allo
studio, di fronte al fatto che la crisi sta peggiorando la situazione e le scelte del governo vanno in una direzione sbagliata. Poi c’è il terreno di azione contrattuale per avanzare rivendicazioni perché i diritti vanno garantiti a tutti mi auguro che il contratto a tutele progressive porti tanto contratto anche perché se un’azienda lo fa ha 24mila euro di sgravi in tre anni e immagino che sarà utilizzato ma questi lavoratori una volta assunti devono avere gli stessi diritti degli altri quindi che lo statuto dei lavoratori sia esteso attraverso la contrattazione. La Coalizione sociale è una proposta ancora tutta da costruire. La Fiom ha discusso votato e deciso in un ‘assemblea nazionale di oltre 500 delegati ed è una proposta molto precisa alle associazioni movimenti e singole persone di
mettersi assieme e decidere su alcuni punti di iniziative sindacale e non solo, come questioni che riguardano anche la difesa della Costituzione, di valutare se è possibile costruire delle azioni comuni e questa e una proposta che abbiamo avanzato. La discesa in politica è un modo per non affrontare il problema. In Italia tutti i sindacati hanno fatto politica da sempre. La politica la fanno tutti in ogni momento così come la fa Confindustria. Il problema è che tipo di politica e che tipo di azione si fa. Noi non abbiamo mai pensato di sostenere questa o quella formazione politica. il sindacato deve avere una propria autonomia, una propria indipendenza, perché costruisse le proposte assieme ai lavoratori allargando anche la base di rappresentanza. Devi fare politica facendo
azione sindacale per cambiare delle politiche. Non era mai successo che il Parlamento e il Governo cancellasse i diritti nel lavoro e che il Governo scegliesse l’impresa per ridisegnare il sistema del lavoro rifiutandosi di discutere con qualsiasi organizzazione sindacale. Una fase di questo genere rende evidente che i diritti e la rappresentanza di chi lavora oggi sono minoritari in quel Governo e in quel Parlamento. Ne vogliamo discutere e affrontare. La Cgil e la Uil sono arrivati allo sciopero ma non abbiamo portato a casa nulla dice che è pronto a fare una legge sulla rappresentanza che potrebbe estendere il modello Fiat facciamo finta che non stia succedendo una cosa che non è mai successa prima vogliamo fare i conti con questa situazione? Quelli che per vivere devono lavorare non sono d’accordo con quelle che sono le scelte che il Governo sta facendo e attualmente non sono rappresentati da nessuno. a me pare che questo sia il tema e lo sto ponendo perché la maggioranza degli italiani a votare non ci va più e c’è un problema di crisi della rappresentanza sindacale. La mia è una proposta sindacale. C’è bisogno di rinnovare anche il sindacato gli iscritti delegati devono contare molto di più nelle scelte e dobbiamo tornare ad essere un luogo che permette a tutte le forme di lavoro di essere rappresentate oggi non lo siamo e molte volte la forza del Governo Renzi nasce dalle nostre debolezze degli ultimi 15 anni”.
Presidio per il Lavoro Mobilitazione sindacale, si annuncia una primavera calda. A partire da lunedì “CGIL, CISL e UIL del Molise, per lunedì 23 marzo alle ore 10,00, organizzeranno un presidio nei pressi della Giunta Regionale, sita in Via Genova a Campobasso, con la presenza dei lavoratori coinvolti nelle vertenze aperte sul territorio a partire da quelle dell’agroalimentare quali lo Zuccherificio e la GAM. CGIL, CISL e UIL del Molise, altresì, attendono risposte concrete
che da tempo non arrivano e per questo articoleranno ulteriori iniziative nei giorni successivi.” Questa la notizia che avevamo il dovere di dare. Ci prendiamo, contestualmente, la libertà di sostenere, da queste colonne, tutte le attività pacifiche di partecipazione popolare, le iniziative di espressione (e di pressione nei confronti della istituzioni) del pensiero popolare, in
questo frangente così delicato per la nostra realtà locale. Al di là di ogni posizionamento ideologico, simpatia istintiva, convenienza congiunturale, senza partecipazione con c’è reale libertà. Il tema del lavoro, poi, è davvero alla base di ogni ulteriore ragionamento. E’ il motore del progresso sociale, individuale e collettivo. Va difeso, con paretecipazione.
La solita Udc nè carne, nè pesce Di Pietro e Sabusco a Roma da Cesa. In opposizione alla Regione e maggioranza in altri enti CAMPOBASSO. Si è parlato della situazione politica in Molise e della sanità nel corso dell’incontro che hanno avuto a Roma con Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, Giuseppe Sabusco, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale del Molise e il segretario regionale dell’Udc Teresio Di Pietro. Un confronto cordiale ma serrato per un aggiornamento richiesto da Cesa per meglio focalizzare le tematiche aperte in Molise. «La nostra regione non è poi così distante dal centro della politica nazionale – ha commentato Teresio Di Pietro – ed abbiamo ap-
prezzato come ancora una volta Cesa voglia essere tenuto costantemente informato su quanto accade in Molise. Ma ancor più ci ha fatto piacere che è molto attento ai problemi della sanità molisana e per quello che potrebbe accadere con l’attuazione dei decreti Balducci» ha detto Cesa. Sabusco ha annunciato che il segretario nazionale dell’Udc si incontrerà a breve con il ministro della salute Lorenzin per parlare del Molise e delle possibilità di una deroga, con la presenza delle delegazione molisana dell’Udc, prima del prossimo tavolo tecnico. «Nonostante il voto
degli elettori ci abbia relegato in una posizione marginale, siamo sempre attenti alle questioni aperte nella nostra regione e ancor più in difesa della sanità anche facendo fronte comune». Di Pietro a tal proposito ha aggiunto: «A prescindere dal voto degli elettori nei nostri confronti il nostro interesse è quello di fare fronte comune nei confronti del Molise, ma la nostra storia non si cancella e in particolare la nostra capacità e il nostro impegno rispetto alle questioni più care a tutti i molisani come la salute, il lavoro e l’impegno sociale».
TAaglio lto
3 21 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il Direttore generale di Molise Dati, Giovanna Fanelli, guadagna (molto) di più del presidente della Repubblica
Molise (mal) Dati E possibile che il direttore generale della società partecipata della Regione Molise che si occupa di servizi informatici, Molise Dati, guadagni molto di più del presidente della Repubblica Mattarella? Possibile che il direttore generale della Molise Dati guadagni poco meno del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama? Dovrebbe essere impossibile, inaccettabile. Eppure è una triste verità. Indipendentemente dal valore assoluto della cifre (la Fanelli guadagna 302.000 euro lordi l’anno; Obama l’equivalente di 315.000), è incredibile il dato relativo: quanto, cioè, i due soggetti in questione guadagnino relativamente alle loro responsabilità, allo sforzo, alle pressioni ed alle implicazioni connesse allo svolgimento del loro lavoro. Cosa dovremmo aspettarci, in termini di risultati, da una società totalmente finanziata da soldi nostri, il cui direttore generale guadagna quasi come Obama? Dovremmo pretendere che Molise Dati fosse, quantomeno, una società all’avanguardia; che sviluppasse software avanzatissimi per l’e-
government; che ogni servizio ai cittadini, connesso all’attività amministrativa della Regione, fosse altamente digitalizzato. La Regione Molise dovrebbe essere, grazie alla Molise Dati ed i suoi dirigenti così profumatamente pagati (Muccino, vice direttore, 292.000; Giovanni D’Uva, responsa-
bile progetti speciali 212.000), competitor delle più avanzate realtà private, nazionali ed internazionali. Ed invece? Invece fino a qualche settimana fa vedevamo i dipendenti della società, quelli da mille e poco più al mese, dover presidiare i portoni della politica per cercare di capire se sareb-
bero stati licenziati a breve oppure no. Ecco cosa producono questi dirigenti, pagati con soldi pubblici. Questo il vero scandalo. Lo andiamo ripetendo da tempo: il problema non sono gli stipendi (così come le indennità di carica dei politici) nel loro valore assoluto, ma quanto questi ci restituiscono in termini di risultati, efficienza, progresso complessivo del tessuto sociale. La beffa è che non possiamo neanche licenziarli su due piedi, questo fior fior di dirigenti; come avverrebbe in una qualsiasi altra società, non drogata dalla sovvenzione pubblica, a fronte di tanto scadenti risultati. Siamo prigionieri di questi personaggi . Pensateci la prossima volta che un chirurgo vi opererà: la signora
Fanelli guadagna quattro volte tanto; la prossima volta che un vigile del fuoco vi verrà in soccorso, magari nel pieno della notte, pensateci: la signora Fanelli guadagna dieci volte tanto. Questo è il grado di giustizia che il nostro sistema pubblico è riuscito a partorire. Paghiamo come Obama il dirigente regionale di una società informatica, che non è capace neanche di garantire lo stipendio ai suoi dipendenti, e diamo dieci volte in meno ad un altro dipendente pubblico che, probabilmente, ci ha appena salvato la vita. Per chiudere una nota di carattere generale: su trentotto dipendenti della Molise Dati, undici sono dirigenti ed impiegati di primo livello; di questi ultimi l’ultimo in graduatoria, Enea Spinosa, guadagna quasi cinquantotto mila euro, il primo, Pierluigi Fanelli, più di settantadue mila. Undici profili elevatissimi come lor signori costano alle casse regionali trecento mila euro in più dei restanti ventisette dipendenti. Ma, del resto, i nostri vecchi non ci hanno sempre detto che il pesce puzza dalla testa?
“I pagamenti dell’Asrem ai farmacisti li farà il Prefetto in qualità di commissario” A stabilirlo è la sentenza del Tar Molise visto che l’azienda non paga CAMPOBASSO. Farà scalpore la sentenza del TAR MOLISE con la quale si nomina il PREFETTO DI CAMPOBASSO (o suo funzionario delegato) affinché si insedi materialmente presso la ASREM MOLISE per “costringerla” a pagare gli emolumenti dovuti ai farmacisti, che la stessa ASREM si è ripetutamente astenuta dal corrispondere. Gli Avvocati Fabio ALBINO (Campobasso), Giuseppe LATTANZIO (Campobasso) e Marica ROMANDINO (Isernia) vincono finalmente la prima, lunga “batta-
L’intervento Come smontare le promesse del governatore in otto mosse. “Il programma elettorale, che ha ricevuto il mandato popolare, sarà portato a termine con coerenza” Questo è uno dei passaggi chiave della lettera di sostegno al Presidente della Regione Frattura, sottoscritto in Consiglio regionale da una maggioranza che sembra pensare più al mantenimento di certi equilibri politici che alle necessità dei molisani. Il MoVimento 5 Stelle ha confrontato alcuni obiettivi contenuti nel Programma Elettorale del “Molise di Tutti” di Paolo Frattura, con quanto effettivamente fatto nel corso di questi due anni: 1. Per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica per ora si può registrare la sola triste esperienza dell’articolo 7 che ha avuto bisogno di ben tre leggi per essere abrogato, mentre su indennità e rimborsi vari non si è registrato alcun cambiamento; 2. Per il reddito minimo garantito non c’è stato alcun intervento, nè è stata trovata un’adeguata copertura, al contrario di quanto
glia” giudiziale nei confronti della ASREM Molise in relazione al primo “Ricorso per Ottemperanza” del primo “Farmacista” (altri ricorsi di altri Farmacisti delle province di Campobasso e di Isernia sono prossimi alla decisione). In sintesi, la ASREM ha per anni omesso di pagare le distinte dei farmacisti relative alla vendita al pubblico dei medicinali, ponendo a ragione del mancato pagamento ora lo stato di disavanzo, ora il piano di rientro in corso, ora il fatto che le somme a sua di-
sposizione erano vincolate, e via dicendo, come detto per anni. Gli avvocati, dopo vari tentativi di esecuzione, rimasti tutti purtroppo infruttuosi per le “ragioni” (o “scuse”?) sopra dette, non hanno potuto far altro che ricorrere al TAR per veder COSTRINGERE la ASREM a pagare quanto dovuto. Il TAR ha accolto il ricorso, condannato la ASREM A PAGARE NON solo quanto dovuto, ma anche gli interessi legali, gli interessi moratori, le spese della procedura
Frattura e il programma elettorale dimenticato annunciato; 3. Si è ben lontani dal raggiungimento di una “sostenibilità finanziaria della sanità molisana“, tra bocciature dei Tavoli Tecnici, minacce di commissariamenti e aumento del debito; 4. Si contestava la politica dei tagli dei posti letto, mentre adesso ci troviamo di fronte alla paventata chiusura di numerose specialità necessarie al mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza; 5. Entro il primo anno di legislatura erano annunciati un Piano della Prevenzione Straordinario e un Registro dei Tumori di cui non c’è ancora traccia; 6. Un nuovo Piano Energetico regionale che rinnovi quello del 2006, al momento, è solo in fase di preparazione, mentre alla finestra si affacciano avventurieri delle energie rinnovabili tra biomasse, inceneritori e impianti eolici; 7. Non si può dimenticare il balletto sulla Termoli-San Vittore, con continui passi
indietro e in avanti. Intanto resta ancora in piedi la società Autostrade del Molise S.p.A.; 8. La Fondazione Molise Cultura stenta ancora ad essere riempita di contenuti, di una rete dei teatri non c’è ancora traccia e la necessità di professionalità auspicata per i ruoli apicali nel settore fa a pugni con una procedura pubblica di selezione per il nuovo direttore della Fondazione che non prevede la laurea per il ruolo da ricoprire. Ma è l’ultimo passaggio quello sul quale focalizziamo l’attenzione ed è legato alla partecipazione: “I Consiglieri eletti, infine, si impegnano a incontrare i cittadini con cadenza programmata, al fine di informare, condividere documenti e strategie, nonché di recepire proposte”. C’è per caso qualcuno che ha notizie in merito a questi incontri? E ora vediamo quello che il MoVimento 5 Stelle Molise ha fatto in questi due anni, su
TAR, ed addirittura 50,00 euro di penale per ogni eventuale giorno di ulteriore ritardo (il tutto, con ulteriori esborsi, altro che “piano di rientro”!!, nominando IL PREFETTO o un suo funzionario proprio allo scopo di prelevare forzosamente dalla ASREM le somme necessarie , anche addirittura A MEZZO DI VARIAZIONI DEI CAPITOLI DEL BILANCIO!!!!
questi stessi punti: 1.Costi della politica: 17 emendamenti alla legge respinti, rinuncia a 5000 euro al mese per il microcredito e abbiamo posto la questione art.7 per primi, finanche al Ministero. 2.Reddito minimo: noi gli unici ad aver fatto azioni propositive per individuare risorse 3/4.Sanità: gli unici ad essersi battuti per la Sanità pubblica e per la riorganizzazione rete ospedaliera oltre che per garantire i LEA 5.Registro Tumori: due anni di atti in Consiglio per ottenerlo 6.Piano Energetico: abbiamo realizzato una legge che vincola la Regione alla sua stesura 7.Autostrada: noi gli unici coerentemente sempre contrari alla Termoli-San Vittore e gli unici a chiedere la chiusura della società 8.Fondazione Molise Cultura: interrogazioni e altri atti per la trasparenza. Partecipazione: noi gli unici a fare incontri continui sul territorio guardando davvero negli occhi i cittadini. Movimento Cinque Stelle Molise
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TAaglio lto
4 21 marzo 2015
Molise, un elenco di frane La Provincia di Campobasso ha già dovuto chiudere al traffico numerose strade e mancano i soldi per il ripristino funzionale delle arterie CAMPOBASSO. Macchina del fango a pieno regime. Ma la vera macchina del fango, quella che porta a valle tonnellate di incuria e cattiva gestione del territorio, non quella virtuale. Che pure tanto danno è capace di portare nella vita delle persone, colpite, una alla volta (ad personam, come si dice…), dalla mistificazione, dalle chiacchiere velenose, dalla delegittimazione studiata a tavolino. La vera macchina del fango, invece, porta scompiglio in intere comunità, rendendo complicati i giorni, le settimane, i mesi se non gli anni interi. Frane e smottamenti stanno devastando le strade provinciali, in lungo ed in largo, per tutto il Molise. In ordine sparso: Fossalto, Petacciato, San Giovanni in Galdo, Campolieto, Castelmauro. Fenomeni meteorologici intensi, fragilità intrinseca del territorio, superficialità nella realizzazione degli stessi tracciati ma, soprattutto, la lenta agonia dell’Ente Provincia, deputata alla manutenzione, alla base di tanto venir giù. Tutto facilmente pronosticabile (e pronosticato, cfr. gazzetta mese di febbraio…) e, probabilmente, senza facile rimedio. A guardarlo da Roma, dalla scrivania di Renzi, il destino delle Province appare segnato e, con esso, il suo portato di competenze; sacrificato alla revisione della spesa, vero totem dei nostri giorni. Il presidente del consiglio provinciale di Campobasso, Gianluca Cefaratti, lancia, a
nefro); (Rotello – S. Croce); sp 40 (Colletorto – S. Elia); sp 116 (S. Giuliano di Puglia – agro foggiano di Castelnuovo); sp 56 (Campolieto – Monacilioni); sp 133 (Campolieto – San Giovanni in Galdo); sp 132 (Matrice – San Giovanni in Galdo); sp 72 (Monacilioni – Toro); sp 109 (Tufara – agro beneventano di Castelvetere); sp73 (Trivento – S. Angelo Limonano strada Madonna delle Stelle); sp 73 (San Biase – contrada Casone); sp 152 (Pietracupa – San Biase – strada Cavaliere); p 47 (Fossalto – Fondovalle Fossaltina); (Fossalto – Madonna delle Stelle – S. Angelo Limonano) sp 43 (Casalciprano – Castropignano). sp 40
questo proposito, quello che sembra un curioso messaggio, a metà tra la brillante genialata ed il colpo di reni della disperazione: chiedere alla Regione Molise di destinare i ventidue milioni che si vogliono investire nella metropolitana leggera al rifacimento delle strade provinciali molisane. Lo chiederà, anzi proporrà che lo chieda formalmente il consiglio provinciale alla Regione, alla convocazione della prossima assemblea a palazzo Magno. Non ci compete certo discettare sulla praticabilità della cosa dal punto di vista tecnicoamministrativo, ma di certo colpisce
il clima perennemente emergenziale con cui siamo costretti a vivere, da cittadini di questa regione. Un costante, sempiterno rincorrersi di grosse falle e toppe rabberciate. La lista delle priorità è lunga tanto quanto quella delle inconcludenze. E, come la convulsa cronaca politica di questi ultimissimi giorni conferma brillantemente, la colpa è sempre di qualcun altro, di chi c’era prima. Vi daremo certamente conto di questo curioso iter amministrativo che si prospetta. Lo mettiamo subitaneamente in lista. Ma in quella delle priorità o delle (prossime) in-
concludenze? Intanto, il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis rende noto l’elenco delle strade provinciali chiuse al traffico, tutte per dissesto idrogeologico. L’elenco dimostra la drammatica situazione in cui versa la viabilità lungo le arterie di competenza dell’ente. sp 51 (Petacciato – Termoli); sp 110 (Petacciato – San Giacomo); sp 79 (Montefalcone – Civitacampomarano); sp 77 (Trivento – Castelguidone agro del chietino); sp 78 (Larino – Montorio); sp 63 (Rotello – Bo-
Bilancio regionale, il confronto col Governo Sono una ragazza di 34anni molto semplice, ciò che più desidero è incontrare un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle, per metter su famiglia. Fisicamente sono di altezza media, magra, riccia e occhi azzurri, vesto in maniera femminile ma senza esagerare perché non amo mettermi in mostra, sono una ragazza discreta e riservata.
Ciao, sono un ragazzo di 36 anni molto sportivo, mi piace leggere, soprattutto i thriller, il cinema e il mare. Sono riservato, ci metto un po’ prima di aprirmi agli altri, ma appena abbasso le mie barriere, divento simpatico e scherzoso! Fisicamente mi considerano carino, ma ciò che le persone apprezzano maggiormente in me è la mia personalità dolce e determinata nello stesso tempo.
Sono rientrata dal nord-Italia per problemi familiari, sono molto legata alla mia famiglia, ho dei valori solidi e spero di conoscere presto un bravo ragazzo con cui costruire una storia bella con dei figli. Ho 41 anni, fisicamente sono bionda con gli occhi chiari, mi piace vestire alla moda ma sempre in modo sobrio. Sono dolce e sensibile e quando mi innamoro mi dedico totalmente alla persona che ho accanto.
Sono un ragazzo abbastanza carino, alto, magro, mi piace vestire in modo curato. Mi sono iscritto a quest’ agenzia per essere aiutato a conoscere persone nuove, mi guardo intorno e vedo i miei amici fidanzati o sposati, uscire con coppie non è stimolante. Ho 40 anni, lavoro come commerciale per un’azienda molisana, ho una vita serena, ma mi manca una compagna.
Le persone mi definiscono dolce e romantica, amo la vita in tutte le sue sfaccettature, accetto le cose belle ma anche quelle brutte! Non mi arrendo mai, sono combattiva e sincera. Ho 45 anni, fisicamente sono magra, di altezza media, capelli lunghi, pelle scura, mi piace curarmi ma senza esagerare. Ho 2 figli abbastanza grandi e autonomi e di conseguenza tanto tempo libero da dedicare a un compagno amorevole e intelligente. Sono una ragazza nubile di 50 anni, mi piace definirmi scherzosamente “con pochi pregi e molti difetti”! Ho tanta voglia di tornare ad amare e, dopo le varie delusioni, non è facile per me. Sono carina e particolare, anche il mio look non è ordinario, amo ballare, gli animali e la vita. Ho 57 anni, sono separata da molto, ho 3 figli grandi e amo stare a contatto con la natura. Mi piace cucinare e preparare dolci, pane e pasta fatti in casa, adoro prendermi cura delle persone che amo. Fisicamente sono bionda, capelli lunghi, curata, ancora una bella “ragazza”! Sono vedova da molto, ho 63 anni e due figli grandi con le loro famiglie, vivo sola e mi sento “sola”! Mi manca la presenza di un uomo nella mia vita, sentirmi amata, ricevere dei gesti di affetto e di stima! Sono disposta anche a trasferirmi o ad accoglierti a casa mia.
Nella mia vita ho avuto soltanto due relazioni importanti, per il resto mi sono dedicato solo al mio lavoro di tecnico specializzato presso una grande azienda. Ho 46 anni, sono alto, occhi chiari, caratterialmente sono buono e disponibile, in casa mi occupo di tutto, sono autonomo, ma mi manca una compagna dinamica, attenta e vivace, che riempia la mia casa di allegria e vita. Non mi sono mai sposato, ho avuto relazioni di poco conto e adesso, a 51 anni, vorrei tanto conoscere una donna, anche con precedente matrimonio e figli, con cui condividere tutto! Ho una buona disponibilità economica, una casa di proprietà e tanto tanto amore da offrire alla donna che vorrà conoscermi. Credevo di non volere più una relazione, per diverso tempo sono rimasto solo, ma oggi ho capito che non è la vita che vorrei! Sono un uomo ancora giovane sia per l’età, ho 54 anni, ma soprattutto per lo spirito. Mi piacciono le cose semplici, il mare, le gite fuori porta e mi ritengo una persona sincera e solare. Sono vedovo, lavoro in un ente pubblico e ho un figlio grande e indipendente. Ho 61 anni, sono vedovo e pensionato. Mi sono ritrovato solo nella fase della vita in cui, forse, si può tornare a rilassarsi e a prendersi cura di sè e della propria donna. Mi sento ancora giovane, ho una solida posizione economica, vorrei una compagna con cui dividere le giornate, anche senza convivenza, purché diventiamo l’una il sostegno dell’altro
Il 24 marzo si tenterà di evitare il pagamento immediato di 60 milioni di euro CAMPOBASSO. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alla Conferenza Stato – Regioni e alla Conferenza Unificata, Gianclaudio Bressa, rispettando gli impegni assunti su indicazione del Ministro dell’Interno Angelino Alfano il 26 febbraio scorso in occasione delle eccezioni messe a verbale dal Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia sulla richiesta di revoca dell’impugnativa del Governo all’art. 6 della legge n. 25/2014 sull’assestamento di bilancio 2014, ha convocato una riunione istruttoria con il Ministero dell’Economia e con la Regione Molise per il 24 marzo alle ore 11.00. Nella circostanza sarà illustrata nuovamente l’impossibilità matematica di procedere all’azzeramento in un’unica soluzione del debito di 60 milioni di euro riferiti ai residui accertati dai Servizi Ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato al 31.12.2012. La spesa corrente della Regione Molise detratti i trasferimenti del Fondo Sanitario Nazionale è inferiore ai 180 milioni annui e in nessun caso si può ipotizzare di caricare su un solo esercizio finanziario l’abbattimento di 60 milioni di euro. Al contrario bisogna seguire le procedure già attivate con la Regione Piemonte per una rateizzazione decennale così come riportato dall’art. 6 della legge n. 25 del 22.12.2014 di Assestamento di Bilancio 2014, o in alternativa individuare soluzioni contabili tecnicamente sostenibili per il Molise. Dopo la mobilitazione dell’ultimo bimestre nei confronti del Ministero della Salute che ha portato a cogliere la revoca della diffida del 27 gennaio 2015 ad abrogare la nostra legge regionale sui soggetti sottoposti a trapianto di organi o affetti da patologie rare, è indispensabile adoperarsi con la massima efficacia a tutela della certezza contabile del Bilancio Regionale superando le criticità dell’ultimo quinquennio in cui si sono registrate diverse abrogazioni della Corte Costituzionale in materia di leggi finanziarie e di bilancio, su impugnativa del Governo.
TAaglio lto
5 21 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Decreto della direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici: “Dichiarazione di notevole interesse pubblico per l’intero territorio di Cercemaggiore, Cercepiccola e San Giuliano del Sannio”
Una lezione pratica e morale agli astenici amministratori della Regione Molise Da ora sarà molto improbabile che possano essere infissi a piacimento pali eolici o creati altri tipi di manomissione del paesaggio, dei luoghi, dell’ambiente naturale Dichiarazione di notevole interesse pubblico per l’intero territorio dei comuni di Cercemaggiore, Cercepiccola, San Giuliano del Sanno, in provincia di Campobasso. La notizia, carica di significati ambientali, non ha trovato libere le vie dell’informazione regionale, eppure avrebbe dovuto sorpassarne di notizie fasulle che invece hanno campeggiato a tutto tondo. La dichiarazione di cui sopra porta la firma della direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Molise. Il decreto che assegna ai territori di Cercemaggiore, Cercepiccola, San Giuliano del Sanno “notevole interresse pubblico” è del 10 dicembre 2014, emesso ai sensi dell’articolo 138 (e seguenti) del decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004. Fatti, non parole: sembra essere il dettato professionale e culturale del direttore Famiglietti, al quale i molisani onesti, che hanno a cuore la salvaguardia dei valori ambientali, storici, culturali che conserva il territorio, non possono che ringraziarlo per l’impegno che pone nell’esercizio delle sue delicate funzioni che includono il coordina-
CAMPOBASSO. Si è svolto n, presso la sala del Parlamentino regionale, l’incontro tra lo Sportello Europa, l’Eurodesk Italy e una rappresentanza di Comuni del Molise promosso dal Consigliere regionale con delega alla Programmazione, Vincenzo Cotugno, e dal direttore dell’Ufficio Europa, Nicola Pavone. Durante il meeting il presidente di Eurodesk Italy, Ramon Magi, ha illustrato ai sindaci e delegati comu-
mento delle Soprintendenze di settore ed essere un punto di riferimento istituzionale per i rapporti fra il ministero dei Beni culturali e paesaggistici e gli enti pubblici territoriali. Un punto di riferimento che Famiglietti tata di mettere sistematicamente in evidenza, di indicare ai distratti amministratori locali che preferiscono interlocutori interlocuzioni meno impegnative e condizio-
nanti. Di Famiglietti non vanno dimenticati gli interventi contro l’espansione anarchica e autarchica delle pale eoliche, specie nei luoghi di pregio e, da ultimo, il tentativo di convincere la Regione Molise a risolvere insieme il grave e delicato problema della Biblioteca provinciale “Albino”. Che potrebbe rientrare nel Polo culturale regionale sotto l’ala rassicurante e qualificata
del ministero, della direzione regionale e, come detto, della Regione Molise e lasciata in balia degli umori della presidenza regionale e scelte opportunistiche che ha in animo di fare in favore, si dice, di un progetto di esternalizzazione. La lettera ufficiale di Famiglietti al presidente della Regione Frattura ai primi di novembre 2014 ipotizzava una soluzione di alto profilo per l’Albino e la concomitante sistemazione del personale. Ma comm’è noto, quella lettera non ha avuto riscontro, avvilendo di fatto la disponibilità a collaborare e lo spirito informatore della direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici. Il rifiuto, anzi l’indifferenza, in questo frangente costituiscono un modo istituzionalmente scorretto di agire da parte del vertice regionale e delle sue strutture collaterali. Il dislivello culturale, d’attenzione, d’amore per la conservazione delle peculiarità ambientali e territoriali del Molise tra la Regione e la direzione regionale è incolmabile. La Regione non si cura di dotarsi di un piano paesistico, non legifera in maniera esaustiva sull’uso delle fonti energetiche alterna-
tive, non ha un piano di valorizzazione dei reperti storici,, artistici e architettonici; la direzione regionale, al contrario, si muove e, soprattutto, decreta. Decreta il riconoscimento di notevole interesse pubblico per i territori comunali sopra detti avendo rispetto e cura delle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche proprie di quelle aree stabilendo, di converso, il significato e il valore identitario di quei territori e la percezione in tal senso che ne hanno le popolazioni del luogo. Sui quei territori sarà molto improbabile che possano essere infissi a piacimento le pale eoliche o creati altri tipi di manomissione del paesaggio, dei luoghi, dell’ambiente naturale. Ogni altro commento è superfluo, tanto ed evidenti appaiono i meriti di Famiglietti nel mettere al riparo il territorio molisano dagli speculatori e i limiti strutturali e decisionali della Regione Molise. Che il territorio, in assenza (voluta) di strumenti di salvaguardia, lo ha posto a servizio degli interessi speculativi ed affaristici. Dardo
Cotugno: “Eurodesk, opportunità per i giovani” nali presenti l’opportunità per gli stessi di aderire all’Accordo di Partenariato per il 2015 con Eurodesk Italy, nell’ottica di fornire un supporto alle Amministrazioni municipali per poter usufruire dei finanziamenti dell’Unione Europea con particolare riferimento a tutte le iniziative messe in campo a favore dei giovani. Un primo incontro conoscitivo per creare “una rete” e “fare rete” sul
territorio molisano, permettendo così anche ai nostri ragazzi di fare delle esperienze all’estero, arricchendo il proprio bagaglio culturale e di riflesso anche il loro territorio di provenienza. D’altra parte la mission di Eurodesk Italy è quella di promuovere la cooperazione tra Enti e favorire l’accesso ai giovani alle opportunità offerte dall’Unione Europea. Uno degli obiettivi condiviso anche dallo Sportello Europa.
“Un primo passo fondamentale quello compiuto oggi per permettere a tutti i Comuni di avere un approccio più pratico con i meccanismi che regolano i finanziamenti europei, con l’augurio che le Amministrazioni locali, comprendendo l’importanza di tale evento aderiscano così alla rete di Eurodesk Italy” ha detto il Consigliere regionale delegato alla Programmazione Vincenzo Cotugno.
“Rilanciare l’industria manifatturiera privata” CAMPOBASSO. Sono stati riconfermati, al vertice dell’Associazione Industriali, i vicepresidenti di Mauro Natale: Mariantonietta Ricciardi (Accademia Britannica), Rossella Ferro (La Molisana), Gianni Spinosa (Spinosa Costruzioni) ed è stato nominato, come quarto vice, Rosario Morelli(Armafer). Nel corso dell’Assemblea generale delle imprese associate, il Presidente degli industriali molisani Natale ha svolto la sua consueta relazione, che è stata poi messa ai voi dei presenti per l’approvazione. Mauro Natale, che è stato così riconfermato alla guida dell’Associazione Industriali per il prossimo biennio, ha inteso ribadire i temi che hanno caratterizzano fino ad ora la sua presidenza. In modo particolare, ha posto l’attenzione sulle iniziative contro l’industria che si stanno registrando in regione, perché minano le opportunità di sviluppo del Molise.
Il presidente di Assindustria, Mauro Natale, sottolinea la necessità di investire “La situazione economica molisana è pesante, la politica non stia a guardare” “Oggi – ha affermato Natale - l’industria manifatturiera privata è ferma al palo, perché per i molisani l’industria é un capitolo chiuso. Per i molisani le industrie, così come le manze, puzzano, inquinano, danno fastidio, pregiudicano il futuro economico di una regione vocata da sempre ad una crescita economica lenta e silenziosa, una crescita basata sulla natura, l’aria pulita, i parchi naturalistici, la neve e le sagre di paese. L’ho detto pubblicamente più volte: in tutte le regioni d’Italia con economie più avan-
zate della nostra (come l’Umbria, le Marche, l’Emilia Romagna e così via) l’industria, attenta e rispettosa delle leggi e in regola con le autorizzazioni, coesiste con il mare, gli spazi verdi, le comunità locali, la storia dei territori, il turismo, l’agricoltura e tutto quanto caratterizza le aree in cui si è insediata. Qui in Molise, invece, vorremmo vivere tutti di pubblica amministrazione, tutti con il posto fisso sotto casa, salvo poi indignarsi con la classe dirigente perché incapace di sviluppare il territorio. La situazione nella
quale ci troviamo, come regione, è pesante e occorre che tutti, noi in primis, ne prendiamo atto. Se vogliamo avere una chance di agganciare la ripresa, dobbiamo auspicare che oggi, chi ci governa, prema sull’acceleratore per ridurre gli sprechi e operare le riforme necessarie, tagli e riforme – si badi bene – che noi come Confindustria da anni chiediamo alla classe dirigente di attuare: dismissione delle partecipate, recupero del deficit sanitario, snellimento della pubblica amministrazione, riduzione del carico fiscale e investimenti. E’ un percorso lungo, difficile e impopolare da condividere, ma è ciò che noi industriali abbiamo sempre chiesto, ossia il presupposto per poter tornare ad avere un territorio attrattivo e competitivo, in Italia e in Europa”.
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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Campobasso
21 marzo 2015
Tra qualche mese l’immagine del borgo medioevale, delle chiese romaniche di San Giorgio e San Bartolomeo, e del castello Monforte scomparirà, sovrastata da tre strutture commerciali
Finché in tempo, chi può, fotografi e conservi il più bel panorama di Campobasso
I lottizzatori del “Parco dei Pini” l’hanno vinta sul comune grazie all’inverecondo Piano Casa regionale che dal 2009 ha generato nel Molise danni urbanistici incalcolabili, utile unicamente ai costruttori, ai professionisti e agli speculatori I campobassani che possono munirsi di macchina fotografica, di telecamera, di ogni aggeggio di riproduzione d’immagine, se cultori della storia locale, delle bellezze panoramiche e paesaggistiche della città, non frappongano tempo a recarsi nella parte alta di Via 4 novembre per riprendere l’immagine del borgo medioevale, delle chiese romaniche di San Giorgio e San Bartolomeo e del castello Monforte. L’immagine che racchiude diversi secoli di storia locale. Tra qualche mese quella immagine non sarà più alla vista e scomparirà dalla loro memoria storica collettiva. Stesso invito, in questo caso reiterato, all’assessore all’urbanistica, Bibiana Chierchia, alla quale il 7 gennaio scorso abbiamo dedicato un intero articolo per segnarle l’urgenza di dotare l’amministrazione comunale di una “urbanoteca”, ovvero di una sorta d’archivio che le amministrazioni comunali degne di tal nome si sono dotate per storicizzare l’evoluzione urbana e territoriale e da cui è possibile attingere immagini, progetti, e documenti per esercitare il raffronto tra il presente e il passato, approfondire l’evoluzione edilizia, riflettere sulle cose belle e sulle cose brutte e
sbagliate. “Che accada anche a Campobasso”, abbiamo sollecitato la professoressa Chierchia. A cominciare da adesso, dalla necessità impellente di documentare l’ultimo panorama storico della città (il castello Monforte, le chiese romaniche di san Giorgio e di san Bartolomeo, la parte alta del borgo medievale), e il progetto urbanistico ed edilizio che lo avrà cancellato. Ovvero tre manufatti destinati ad attività commerciali (Penny Market) che il comune di Campobasso ha invano tentato di evitare negando l’ampliamento della lottizzazione “Parco dei Pini”. I commenti a quei tentativi sono stati ritenuti sempre aleatori,
comunque non sono serviti a niente, visto e considerato che i lottizzatori che dispongono di professionisti che ne sanno una più del diavolo in materia edilizia, hanno aggirato l’ostacolo andando a cogliere i vantaggi volumetrici che concede il nefasto “Piano Casa” regionale che dal 2009 ha generato nel Molise danni urbanistici incalcolabili, utile unicamente ai costruttori, ai professionisti e agli speculatori. Da strumento eccezionale e temporaneo immaginato da Berlusconi, il “Piano Casa” nel Molise è diventato il grimaldello per scardinare i regolamenti comunali e le residue resistenze alle colate di cemento. E’ il caso di Campo-
basso la cui amministrazione comunale, ignorando i suggerimenti dell’allora assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo, ha rinunciato a gestire il territorio, delegandolo al nefasto “Piano Casa” che nei prossimi giorni approderà in consiglio regionale per un ulteriore nefasto aggiornamento. Beffato il comune, col sotterraneo consenso ad esserlo, i lottizzatori si apprestano a beffare quanti hanno dimostrato di aver a cuore la città, di volerne preservare l’immagine storica, di sottrarla al cemento nei siti che si portano dietro il valore immateriale della bellezza e della panoramicità. Sforzo vano. Campobasso ormai è una città senza
identità (quella che aveva si va perdendo), senza dignità (quella che aveva l’ha messa all’asta), senza futuro (quello che poteva avere glielo va negando la Regione con il suo nulla di fatto). Una città nella mani dei poteri forti che fanno strame di qualsiasi volontà politica che voglia loro opporsi, che abbattono tutti gli ostacoli che si dovessero frapporsi ai loro obiettivi, che condizionano pesantemente (comprando o minacciando) i pochi sistemi liberi dell’informazione. Le insegne del Penny Market, pertanto, è giusto che siano il nuovo stemma della città. Un lumicino di speranza l’ha acceso di recente il Consiglio di Stato con la sentenza 362 del 2015 con cui ha stabilito il diritto al “risarcimento da lesione di veduta” a favore di un privato per la sopraelevazione di una palazzina antistante la propria abitazione, e ha addebitato al comune, in concorso, la responsabilità civilistica da lesione del diritto al panorama. Un lumicino. Ma i poteri forti, a Campobasso, riusciranno, siamone certi, a spegnere anche quel lumicino. Dardo
Palaunimol, la giornata della disabilità Tantissimi i giovani con problemi fisici che hanno dato vita alla manifestazione CAMPOBASSO. Far comprendere ai numerosi studenti di Termoli e Campobasso giunti al PalaUnimol quale siano le difficoltà di un non vedente e quale sia la funzione altamente sociale e formativa dello sport per una persona disabile. Con questo preciso scopo il Cip Molise, ed in particolar modo la squadra di torball di serie A de I Guerrieri della Luce, ha aderito di buon grado alla Gior-
nata regionale della disabilità indetta dalla Regione Molise. A tal scopo questa mattina gli atleti paralimpici hanno effettuato una dimostrazione sul parquet dell’impianto universitario campobassano proprio per avere un rapporto più diretto con gli studenti molisani. Una manifestazione ben riuscita che ha appassionato molto i ragazzi e le ragazze intervenuti che hanno vo-
luto provare in prima persona a giocare una partita di torball. E’ stato talmente grande l’interesse che I Guerrieri della Luce hanno suscitato nel numeroso pubblico di giovani che due di loro, Adriano Iacobucci e Antonio Del Balso, hanno espresso la volontà di entrare a far parte in pianta stabile della squadra del capoluogo di Regione che, lo ricordiamo, il prossimo anno gareggerà in serie
A. Il momento più bello e divertente, comunque, è coinciso con la discesa in campo del presidente del Cip Molise, professoressa Donatella Perrella, che capitanava una squadra e la Dirigente della Regione Molise, l’avvocato Alberta De Lisio, che guidava la seconda formazione. Alla fine ha vinto la squadra del presidente del Cip Molise che, tra le altre cose, ha segnato ben tre
goal. Una mattinata, dunque, trascorsa all’insegna dello sport e dell’integrazione sociale che è servita a tutti i presenti per meglio comprendere il variegato mondo dello sport paralimpico e i continui sacrifici che ogni singolo atleta compie per poter gareggiare ai massimi livelli nazionali ed internazionali come gli alfieri de I Guerrieri della Luce Campobasso.
Allevatori, le indicazioni della Pac L’Associazione molisana pronta a discutere le linee di indirizzo CAMPOBASSO. L’ARA Molise, si attiva affinché le indicazioni contenute nella nuova PAC possano consentire anche agli allevatori molisani di usufruire delle agevolazioni economiche. Come è noto, proprio di recente la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il decreto ministeriale di attuazione della nuova Politica Agricola Comune, introducendo tra l’altro, alcune novità importanti per quanto riguarda i premi accoppiati per il latte, che verranno erogati solo ai capi appartenenti ad alleva-
menti iscritti ai Libri Genealogici o ai Registri Anagrafici sottoposti ai controlli funzionali. Il presidente Paride Di Memmo ed il Direttore Francesco D’Orsi , ricordano che insieme all’Associazione Italiana Allevatori è allo studio un percorso di adesione che consentirà a tutti i produttori di latte non iscritti di aderire ad un piano di controlli semplificato, che non preveda particolari aggravi di costi. “Siamo certi che, passata questa fase di approfondimento tecnico,
le nuove stalle iscritte non potranno che apprezzare la qualità dei servizi di assistenza tecnica offerti dal Sistema allevatori .Lavoriamo infatti per un obbiettivo comune, che è quello di rendere sempre più efficienti, moderne e competitive le nostre stalle in questa difficile congiuntura di mercato, mettendo a disposizione i frutti di un continuo aggiornamento sui fronti della ricerca e della sperimentazione che già ha dato risultati di grande rilievo nel nostro settore”.
Campobasso
7 21 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
A Palazzo san Giorgio, con l’arrivo dell’architetto Iannelli dalla Provincia a dirigere i Lavori pubblici e l’Urbanistica
City manager e dirigenti al completo: niente più scuse, non resta che darsi da fare Stop all’avviso pubblico, precedenza agli esodi creati dalla riforma Delrio nelle Province La Provincia si svuota, il Comune di Campobasso si riempie. Si svuota del personale dirigente, e di questo esodo volontario e/o coatto per effetto della riforma Delrio (una boiata pazzesca, per dirla con Paolo Villaggio), se ne sta avvantaggiando l’amministrazione comunale che ha rimpiazzato l’andata in pensione di Calise con Iacovelli, all’Ufficio legale, e s’appresta a coprire i settori Lavori pubblici e urbanistica con l’architetto Giovanna Iannelli in procinto di lasciare Palazzo Magno. L’architetto è una sannita beneventana che da anni si trasporta giornalmente da quella città a Campobasso per svolgere con molta cura la gestione dei Lavori pubblici dell’Ente provinciale, settore che non ha mai prestato il fianco a critiche o a manchevolezze. Esperta conoscitrice di uomini e cose della nostra realtà politico/amministrativa e del territorio, l’architetto Iannelli
ha voluto (e potuto) cogliere le circostanze che si sono create con la riforma delle Province per chiedere l’esodo verso palazzo san Giorgio, e la coincidente vacanza della dirigenza ai Lavori pubblici e all’urbanistica. Per coprire il vuoto, l’Amministrazione comunale ha fatto ricorso ad un avviso pubblico cui ha presentato domanda la stessa Iannelli, ma di fatto, ora, quell’avviso è congelato. Le condizioni e le circostanze cui abbiamo fatto cenno consentono al sindaco Battista di accogliere il nuovo dirigente senza più passare per il vaglio degli altri partecipanti al bando. Ciò perché pare sia di gradimento anche ad alcuni personaggi autorevoli della sinistra molisana che hanno avuto modo – dicono – di apprezzarne le qualità professionali e umane. Per il trasferimento siamo agli ultimi dettagli e si cercherà di accelerarli al massimo vista la precarietà gestionale di settori delicati,
complessi, appetiti e appetibili da più soggetti imprenditoriali e interessi economici quali sono i Lavori pubblici e l’Urbanistica di Palazzo san Giorgio. Opere pubbliche da progettare e da appaltare; il Piano Casa da applicare, gli interventi urbanistici da razionalizzare ed eventualmente da contenere, le nuove leggi nazionali ed europee sul contenimento energetico e del suolo da rispettare: sono solo alcuni elementi che faranno parte della responsabilità del nuovo dirigente. Per il quale crediamo non sarà semplice passare dalla trattazione delle materie tecniche di competenza della Provincia (viabilità ed edilizia scolastica) a quelle del Comune: da un mondo ordinato e circoscritto, ad un mondo poco ordinato e fortemente variegato. Occorrono esperienza e personalità. Caratteristiche che ad un dirigente dalla lunga carriera, qual è quella
della Iannelli, non fanno difetto. Tutto da verificare l’impatto sul piano dei rapporti professionali, personali e interpersonali in un ambiente in cui esistono i compartimenti stagno, e con molta disinvoltura si praticano il disimpegno, la dilazione, il tirare a campare. Difetti che l’architetto Giarrusso, che ha preceduto la Iannelli venendo dalla Regione, aveva iniziato proficuamente a disinnescare. C’è un dato di cronaca che va intanto rilevato e commentato. Con il ritorno di Antonio Iacobucci in veste di “city manager” (coordinatore della dirigenza e di controllore della attività comunali) e con la copertura dei posti dirigenziali vacanti, l’amministrazione è nella piena condizione di operare. Come aveva sempre sperato di fare. dardo
Al Pertini le Olimpiadi delle Scienze naturali Il 24 marzo la manifestazione presso l’Istituto biotecnologico di Campobasso CampoBaSSo. Per l’anno scolastico 2014/15 l’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali, organizza, presso l’I.T.A.S. “S Pertini“ di Campobasso, la tredicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. La gara, che si terrà il giorno 24 marzo alle ore 10:00, è rivolta a tutti gli indirizzi della scuola secondaria su-
periore della regione ed è patrocinata dal MPI, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, con la finalità ella valorizzazione delle eccellenze degli studenti italiani. I primi due classificati parteciperanno alla gara nazionale per la selezione sia per le Olimpiadi Internazionali di Biologia che per le Olimpiadi Internazionali di
Scienze della Terra. L’Istituto Biotecnologico “S.Pertini” ospita, ormai, da dodici anni la manifestazione, perché ne riconosce il valore formativo, offrendo agli studenti l’opportunità di verificare le proprie inclinazioni, le attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi naturali. Quest’anno, una
nuova importante iniziativa riguardante, in particolare, gli studenti del triennio, che hanno intenzione di iscriversi alla facoltà di Medicina: Humanitas University sarà partner ufficiale delle Olimpiadi Italiane delle Scienze Naturali 2015 e offrirà una borsa di studio valida per il pagamento di un parte della retta del corso di Medicina.
“Integrarsi .. si può”: parola di sindaco di Campodipietra Manifestazione dimostrativa sabato (ore 17) presso il Centro san Martino Campodipietra è un paese vivo culturalmente, dinamico socialmente, attento ai processi evolutivi e ai problemi economici. E urbanisticamente in crescita. Lo amministra Giuseppe Notartomaso, origini di destra, già consigliere provinciale e personaggio mai domo, cui non dispiace il confronto e nemmeno la polemica. Piace soprattutto amministrare bene e creare le condizioni per una convivenza pacifica da quando è venuto a contatto con la realtà determinata dalla pre-
senza in paese di extracomunitari. Altri sindaci magari si allarmano, si preoccupano che accadano episodi d’intolleranza, avvertono il disagio di gente dalla cultura e dalle tradizioni lontanissime dalle proprie e delle rispettive comunità amministrate. Il sindaco Notartomaso ha usato un altro registro, meno arzigogolato, più concreto e rispondente alle circostanze. Ha lentamente, ma costantemente, creato le condizioni perché la comunità locale e gli ospiti vicendevolmente
annullassero le differenze, avvertissero il bisogno di conoscersi e la possibilità di stare insieme in un contesto sociale in cui il rispetto e la dignità umana sono patrimonio atavico. Di questa sua “fatica” il sindaco vuole dare, e darà, testimonianza sabato, nel corso del tardo pomeriggio (ore 17) presso il Centro san Martino, con una manifestazione intitolata “Integrarsi … si può”, nel corso della quale saranno sviluppate riflessioni e verranno date testimonianze su come
sia possibile, soprattutto nei piccoli centri urbani, realizzare una concreta integrazione di gente diversa, di cultura diversa, di tradizioni diverse, aperta ad accogliere la diversità come una ricchezza. L’iniziativa merita la segnalazione da queste colonne ed è sperabile venga colta ed accolta con interesse e apertura mentale soprattutto ora, in concomitanza di fatti gravi di cronaca e dichiarazioni politiche che inducono a pensarla diversamente.
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Isernia
21 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Alto Molise, ricucire gli strappi E’ il progetto che viene rilanciato con forza e abbraccia i versanti molisani e abruzzesi AGNONE. Ricucire le aree interne del Molise e dell’Abruzzo, favorire le relazioni e gli scambi tra la zona industriale di Bojano e la zona industriale del Sangro, avvicinare l’Alto Molise a Campobasso e alle aree produttive della confinante Regione abruzzese sono alcuni degli obiettivi prioritari e delle prospettive a cui guarda l’associazione ‘Tradizioni e Sviluppo di Agnone’. Questo gruppo, formato da imprenditori e professionisti del territorio alto-molisano, ne è presidente Giacomo Crolla, nella foto, e i vicepresidenti sono Vincenzo Scarano e Lorenzo Di Pasquo, è fortemente interessato a lavorare, attraverso la collaborazione con enti pubblici e privati, ad una nuova viabilità che possa accorciare le distanze per gli abitanti delle aree interne del Molise e dell’Abruzzo, ponendo un freno definitivo alla desertificazione del territorio. Il 17 marzo 2015, una folta delegazione dell’associazione ‘Tradizioni e Sviluppo di Agnone’, accompagnata dal Vicario delegato dal Vescovo di Trivento mons. Domenico Angelo Scotti, che personalmente incoraggia e segue, con interesse e con passione, tutte le iniziative che rilanciano e rivitalizzano il territorio, ha incontrato nella sede di via
Berta della Provincia di Isernia il Vice Presidente Dott. Cristofaro Carrino, i Consiglieri Mike Matticoli (Delegato alla Viabilità, Infrastrutture e Trasporti), Giuseppe Di Pilla, Francesco Lombardi, Lorenzo Coia e Sergio Sardelli, e il Direttore Generale Dott. Ing. Lino Mastronardi. Un appuntamento che fa seguito all’incontro, tenuto a metà gennaio, con l’assessore ai lavori pubblici della Regione Molise Pierpaolo Nagni a Campobasso e con i vertici Anas del Molise per conoscere, valutare e discutere del piano regionale sulla viabilità. L’intento dell’associazione, formata da imprenditori e professionisti i quali vogliono dare supporto a progetti condivisi per lo sviluppo socio-economico del territorio a cavallo tra le due Regioni e che coincide proprio con quello della Diocesi di Trivento, è stato quello di verificare se esistesse già una programmazione sulla viabilità, orientata in tal senso e per chiedere la restituzione e/o l’affidamento all’ANAS sia del tratto viario da Pescolanciano (IS) a Castiglione Messer Marino (CH) che della Fondovalle Verrino. Dal confronto con amministratori e tecnici è emerso che vi è stato interessamento per l’affidamento dei suddetti assi viari all’ANAS e che,
nell’estate del 2013, la Provincia di Isernia ha stilato la bozza di un protocollo di intesa con l’ANAS Compartimento Abruzzo, la Provincia di Chieti, la Camera di Commercio di Chieti, la Confindustria di Chieti ed il Patto Territoriale Sangro Aventino per disciplinare lo studio territoriale di area vasta riguardante gli assetti stradali tra l’Alto Molise e il Chietino. Le linee di indirizzo, che vanno perfezionate ed arricchite, partono da uno studio economico e sociale delle zone interne dell’Alto Molise (territorio che ruota intorno ai Comuni di Agnone, Frosolone e Trivento) e dell’Alto Vastese (Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo, Montazzoli, Roccaspinalveti, Fraine, Atessa), che riconosce la necessità di migliorare i collegamenti tra queste aree e tra le principali direttrici del Molise e dell’Abruzzo, per permettere spostamenti agevoli ai cittadini sia per motivi occupazionali, commerciali, culturali che per porre le basi di un’integrazione di servizi ed opportunità. Nella bozza emerge chiara ed impellente la necessità di rendere efficace il servizio stradale a supporto delle aree a vocazione e a rilevanza produttiva, industriale, agricola e turistica, di creare un moderno assetto socio-economico-
ambientale delle popolazioni montane, di dare priorità ai collegamenti e ai trasporti tra l’area chietina del Sangro e l’area non solo quella alto-molisana ma molisana in generale, evitando una diversa allocazione della popolazione, e di studiare un programma infrastrutturale adeguato a tal fine. “L’obiettivo – spiega Vincenzo Scarano (portavoce dell’associazione Tradizioni e Sviluppo) – è quello di realizzare una trasversale condivisa che colleghi la fondovalle Biferno, la fondovalle Trigno, la fondovalle Sangro, di congiungere l’Alto – Medio Molise e l’Abruzzo attraverso la prosecuzione della fondovalle Verrino verso Capracotta e Castel del Giudice, agevolando il collegamento dei Comuni molisani ed abruzzesi alle direttrici principali. Pensare ad una viabilità più funzionale alle esigenze del territorio significa anche: avvicinare l’Alto Molise a Campobasso, collegare l’area industriale di Bojano con quella del Sangro e di Sulmona, dare la possibilità alle aree interne limitrofe di Molise ed Abruzzo di interagire per collaborare alla realizzazione di progetti che coinvolgano i servizi primari della sanità, della viabilità e dell’istruzione”. Sulla base di questi presupposti e in virtù
della necessità di concertare una programmazione con tutti i soggetti interessati e preposti, l’associazione ‘Tradizioni e Sviluppo di Agnone’ ha proposto all’ente provinciale di perfezionare l’idea già messa nero su bianco nella bozza di protocollo d’intesa dell’agosto 2013, facendosi promotrice di una conferenza di servizi, con la quale dare inizio in tempi stretti ad una progettazione. I responsabili dell’ente provinciale sembrano voler prendere in seria considerazione tale proposta e si sono impegnati ad attivarsi in tal senso. In questo momento storico, in cui sta aumentando la consapevolezza di una collaborazione concreta tra le due Regioni al fine di migliorare servizi e attività – pensando anche al rilancio delle aree interne -, si sono aperte discussioni in prospettiva di nuovi assetti regionali e la Regione Molise sta riprogrammando le attività in merito alla viabilità (dopo le recenti decisioni sull’autostrada), emerge come non mai la necessità di dare input ad una nuova prospettiva in termini di relazioni viarie, che possa segnare il passo per l’immediato futuro e ridare speranza ai residenti delle zone interessate.
Forestale: accertati ancora illeciti sull’anagrafe canina ISERNIA – Benessere degli animali e rispetto della normativa sull’anagrafe canina al centro dei controlli svolti dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato dei Comandi stazione di Colli a Volturno, San Pietro Avellana, Frosolone e Venafro che hanno portato all’accertamento di numerosi illeciti, in gran parte relativi alla mancata o non corretta registrazione degli animali all’anagrafe canina. Nonostante la normativa in materia risalga ormai a dieci anni fa, la sua corretta applicazione risulta ancora lontana e genera non pochi problemi di varia natura, sia per gli animali che per le persone coinvolte. Il Molise, inoltre, è una delle poche regioni dotate di un Piano regionale per il randagismo canino, fenomeno che nell’Italia centromeridionale rappresenta una vera piaga per le innumerevoli conseguenze che ne derivano, anche in termini economici per i contribuenti, chiamati a sostenere le spese dei canili pub-
blici in cui sono ospitati i tanti randagi, con costi elevatissimi per tutta la collettività. In tal senso è preziosa la collaborazione con i competenti uffici dell’ASReM di Isernia e del Dr. Di Ludovico in particolare, proprio in qualità di responsabile del Piano regionale sul randagismo canino. Uno degli obiettivi dei controlli svolti era anche quello di verificare la presenza di cani vaganti e randagi per tutelare l’incolumità pubblica, dopo le numerose segnalazioni di tentativi di aggressione che, sempre più spesso, negli ultimi tempi vengono attribuite a lupi, seppur non ci siano stati riscontri in tal senso. Tale aspetto, apparentemente secondario, è in realtà molto delicato e rappresenta una grave minaccia per la conservazione della popolazione indigena del lupo in quanto proprio dall’incrocio tra cani randagi e/o vaganti e lupi nascono ibridi che oltre ad avere caratteri distintivi ben riconoscibili, determi-
nano un impoverimento genetico della popolazione con conseguenze pericolosissime. Altrettanto importante risulta l’incidenza del randagismo sulla fauna selvatica, soprattutto ungulati come cinghiali, caprioli e cervi, che vengono predati, e sulla quella domestica, oggetto di aggressioni che non di rado sono attribuite al lupo ma che, alla prova dei fatti (ovvero in sede di accertamento necroscopico da parte dei veterinari ASReM) risultano invece essere causate da cani. Grazie a 70 servizi effettuati dal CFS in provincia di Isernia dall’inizio dell’anno e dedicati a queste problematiche, sono state controllate 35 persone delle quali 22 sanzionate per un importo totale di circa 1800,00 €. In relazione all’arrivo della stagione primaverile i controlli rappresentano anche l’occasione per ricordare ai cittadini che
l’anagrafe canina rappresenta lo strumento più valido per garantire i diritti di proprietà e per controllare il comportamento responsabile ad essa connessa. La mancata registrazione presuppone infatti una scarsa attenzione verso i cani e molto spesso sono proprio questi ad essere abbandonati. Una volta effettuata la registrazione dell’animale, il proprietario, infatti, ne diventa intestatario e responsabile a tutti gli effetti di legge, sia sotto il profilo penale che civile, nonché amministrativo. La stretta e fattiva collaborazione in provincia di Isernia tra il Corpo forestale dello Stato ed il Servizio veterinario della ASReM, ha permesso di raggiungere ottimi risultati che saranno divulgati nelle prossime settimane proprio dall’ASReM, promuovendo giornate dedicate alla registrazione e a stimolare il senso di legalità in tema di benessere animale.
“Firme per le dimissioni di Frattura” Oggi a Isernia il banchetto per la raccolta delle sottoscrizioni ISERNIA. Si terrà oggi un nuovo banchetto per la raccolta delle firme ad Isernia- Piazza A. D’Isernia, marciapiede cattedrale, dalle ore 10.30 alle ore 13.00. Aspettiamo ade-
sioni e simpatizzanti così come sta avvenendo da alcuni giorni. Continuiamo sereni, convinti e sostenuti amorevolmente nella nostra richiesta demo-
cratica di dimissioni del presidente della giunta regionale del Molise e di tutti gli eletti al fine di ridare parola agli elettori e così scegliere una nuova classe politica e
amministrativa che possa ridare fiducia, sanità pubblica, ambiente salvaguardato, lavoro e dignità.
Degenerazione maculare legata all’età All’I.R.C.C.S. Neuromed un appuntamento di formazione e informazione POZZILLI. Aumentare la conoscenza e la consapevolezza su una malattia che, sul lungo termine, può avere effetti estremamente invalidanti. E’ per questo che il reparto di Oftalmologia e Ortottica dell’I.R.C.C.S. Neuromed ha promosso oggi un appuntamento aperto a tutto il personale sanitario dell’Istituto. In un luogo di cura così fortemente improntato alla ricerca traslazionale, la interdisciplinarietà rappresenta uno dei pilastri fondamentali. Ecco perché occasioni come questa, di dialogo attivo tra specialisti di di-
versa estrazione, diventa strumento ulteriore di eccellenza e qualità delle cure. Relatori dell’incontro il dottor Marco Minicucci e la dottoressa Eliana Palermo del Reparto di Oftalmologia e Ortottica dell’I.R.C.C.S di Pozzilli. E’ l’occasione per fare il punto sulla degenerazione maculare, una patologia per la quale la prevenzione, la diagnosi precoce e i trattamenti più avanzati possono fare molto. Ne parliamo con il Dottor Marco Minicucci, del Reparto di Oftalmologia e Ortottica del Neuromed:
“Per comprendere il funzionamento dell’occhio possiamo semplicemente pensare a una telecamera. Abbiamo un obiettivo, un diaframma, un sistema autofocus e un sensore che rileva le immagini. Nell’occhio questo sensore è la retina, la cui zona più nobile è la macula, una piccola area che permette una visone delle immagini in maniera nitida e circoscritta. E’ qui che colpisce la degenerazione maculare legata all’età, una patologia che può riguardare entrambi i sessi, al di sopra dei 50 anni, ed è caratterizzata da una diminuzione della capacità visiva che può andare da una semplice vi-
sione offuscata fino alla comparsa di una macchia nera centrale del campo visivo. La degenerazione maculare legata all’età si presenta in due forme: la prima secca e una forma umida o essudativa. La prima forma è caratterizzata da una lenta evoluzione negli anni verso un’atrofia della retina; la forma umida o essudativa è caratterizzata da una repentina perdita della capacità visiva per la comparsa di una essudazione o di una emorragia sanguigna dovuta alla rottura di un capillare neoformato al di sotto della retina”.
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
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Termoli
21 marzo 2015
“Per la frana gli interventi regionali” L’assessore ai Lavori pubblici ha visitato l’area interessata dal movimento di terra PETACCIATO. Come annunciato, ieri mattina l’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni ha effettuato, insieme ai tecnici provinciali e agli amministratori locali, un sopralluogo in loco per verificare lo stato di avanzamento della frana di Petacciato.
“Abbiamo deciso, di comune accordo, di procedere secondo due step ben distinti – ha spiegato l’assessore - il primo, più immediato, mirato a ripristinare la viabilità comunale e provinciale e il secondo, di completamento, con l’intervento sull’intera arteria che, ad oggi, presenta una si-
tuazione molto critica. Seppur nelle ristrettezze economiche e con qualche evidente difficoltà, la Regione interverrà finanziariamente come, del resto, ha già provveduto a fare per quanto riguarda i movimenti franosi che hanno interessato il territo-
rio di Fossalto. Detto ciò, e messo a punto un intervento sull’emergenza, sarà necessario avviare poi un ragionamento più approfondito. Abbiamo la consapevolezza che , sulla questione, occorra interessare anche il Governo nazionale. Per questo - ha concluso
Nagni - abbiamo tempestivamente fornito all’on. Venittelli tutta la documentazione necessaria per poter avanzare, anche in Parlamento, le nostre esigenze e le nostre richieste”.
Via Dante approvato il progetto Dopo l’incontro con Trenitalia, il sindaco Sbrocca ha dato il via per il prolungamento dell’arteria TERMOLI. Questa mattina il sindaco Angelo Sbrocca ha incontrato i responsabili di RFI Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Dopo un colloquio, in cui sono stati analizzati diversi temi, è stato raggiunto un accordo
per la realizzazione del progetto relativo al prolungamento di Via Dante. L’intervento avrà l’obiettivo di collegare via Dante al piazzale della stazione, piazza Garibaldi, tramite un nuovo tratto di carreggiata
che dovrebbe essere realizzato lì dove ora si trovano i vecchi caseggiati tra i quali lo stabile del dopolavoro ferroviario, e dovrebbe terminare al lato dell’ingresso principale della stazione.
Secondo il progetto preliminare, redatto dagli ingegneri Gianfranco Bove e Saverio Pio Longo tecnici municipali, il nuovo tratto di Via Dante sarà percorribile a doppio senso di marcia.
Larino: i rifiuti, il “presepe” comunale e il “sarchiaponismo” da conferenza di Claudio De Luca Il nostro commento agli importi lievitati della tassa sui rifiuti non è piaciuto a Palazzo ducale. Per discuterne si sono incontrati in conferenza Amministratori, stroloquiando sulla raccolta differenziata. Per la verità il nostro commento aveva chiamato in causa la “Tekneco” e l’Unione “Basso Biferno”, che era partita preannunciando risparmi mai visti. Ma di entrambe ha assunto la difesa il cons. Mancinelli (che è pure Assessore unionista), l’ass. Petriella ed il ragioniere del Comune (e dell’Unione) Mammarella. Preliminarmente il primo ha confermato la verità del nostro assunto, confermando che, “ove si paragonassero gli importi delle bollette, recapitate ai cittadini, prima dell’avvento del sistema ‘porta a porta’, appare palese che si spendeva
di meno“. E noi solo questo avevamo scritto. Ma poi la conferenzastampa diventa “cazzeggio” e si tocca di tutto, ma anche il suo contrario. Per esempio si dice che esiste l’obbligo di differenziare i rifiuti, ma che – per fortuna – Larino è uno degli Enti che spende di meno. A Campobasso, dove pagano molto di più, il sistema differenziato non è ancora partito, benché definito obbligatorio dai medesimi conferenzieri. I dati del 2008, citati da “termolionline.it”, sarebbero inesatti; ma come sarebbe possibile – domandiamo noi – se la nostraata comunale? La conclusione è stata ancora più fantastica: pur spendendo di più, nel quadriennio 2011-2014 Palazzo ducale avrebbe risparmiato la bellezza di 240mila €. Dev’essere proprio vero che 2 + 2 fa 5. “D’al-
tronde (ha concluso l’Assessore ed il suo supporto tecnico) che volete farci se il Governo ha fatto lievitare le tariffe?“. E qui si chiude il cerchio. Secondo noi un assessore che “gioca” costruisce mondi inesistenti, specie quando si faccia supportare da figure giuridiche che, per avere il piede in due scarpe (Comune ed Unione), farebbero bene a non pronunciarsi (per manifesta conflittualità). Gli argomenti che fuoriescono da conferenze simili servono non alla ricerca della verità quanto piuttosto alla sua manipolazione, rappresentando ciò che, nell’ambiente giornalistico napoletano, viene sintetizzato dal termine “sarchiaponismo”. Un’argomentazione condotta per menare il can per l’aia, documentando il tutto più con la memoria
orale che col documento scritto. Roba buona per arrampicarsi su specchi verbosi il cui fine è quello di riempire il tempo per intrattenere i giornalisti. In pratica un “cazzeggio” senza rete con le cui argomentazioni si finice sempre col dare la colpa agli altri, pure quando certi errori potrebbero essere corretti, comportandosi diversamente dai predecessori. Stavolta si è esagerato per davvero. “C’è molto da fare, soprattutto sotto il profilo della sensibilizzazione dei cittadini, per aumentare l’attuale 48% di indifferenziata“, ha detto Stefano Mancinelli, dando dello sporcambiente alla gran parte dei Larinesi, fruitori di un servizio che non appare il massimo. Ma la colpa non sarebbe solo la loro. “C’è un dato che deve fare riflettere. Da anni – ha continuato il consigliere ed as-
sessore - si lamenta una scarsa risposta delle zone rurali; ma è altrettanto vero che chi dovrebbe dare l’esempio si è rivelato poco virtuoso“. Quindi rivela:”Comune, Tribunale, ospedale, Casa circondariale e di reclusiome sono tutti carenti sotto il profilo della differenziazione dei rifiuti, mentre al contrario dovrebbero porsi come modelli, anche innovativi, nei confronti della cittadinanza“. Insomma, se è il Sindaco stesso a non disporre, all’interno di Palazzo ducale, del corretto smaltimento dei propri rifiuti; se il Presidente del Tribunale non fa lo stesso nel Palazzo degli Uffici giudiziari il cui Dirigente è anche Presidente del “Corea”, associazione che si vanta da tempo sui “social” di tutelare l’ambiente molisano, che colpa possono avere loro.
Gemellaggio tra il Lions Club Termoli Host e il Lions Club Termoli Tifernus e il Lions club Montesilvano TERMOLI. Dopo la firma della carta di gemellaggio tra il Lions Club Termoli Host ed il Lions Club Bergamo “Le Mura”, avvenuta alla presenza delGovernatore del Distretto 108 Ib2 Gianpiero Callegari, in una coinvolgente e suggestiva cerimonia nella città di Bergamo il 13 marzo 2015, ilLions Club Termoli Host, il Lions Club Termoli Tifernus e il Lions club Montesilvano, si accingono a perfezionare il gemellaggio con il Lions club Tirana Host. La cerimonia avverrà il 21 marzo, alle ore 15:00, a Pescara, alla presenza del Presidente
Internazionale dei Lions Club Joseph PRESTON, nel corso dei lavori della Conferenza Internazionale Lions sul Mediterraneo. L’eccezionale presenza del Presidente Internazionale rende l’evento memorabile per tutti i soci Lions. Joseph Preston detto “Joe” è originario di Dewey in Arizona negli Stati Uniti, è stato eletto presidente di Lions Clubs International durante la 97esima Convention Internazionale tenutasi a Toronto in Canada dal 4 all’8 luglio 2014. La cerimonia del gemellaggio si chiuderà con la conviviale che si svolgerà aTermoli, domenica 22 marzo.
Il Distretto 108a ha iniziato ad operare in Albania sin dal 1992 con la realizzazione di un ospedale a Durazzo e nel corso di questi anni ha continuato a promuovere nel “paese delle aquile” numerosi “services” sopratutto per iniziativa del Past District Governor Carlo D’Angelo. Con questo gemellaggio il Lions Club Termoli Host unitamente agli altri due club italiani intende consolidare ed intensificare con il Lions club Tirana Host i vincoli di conoscenza, di amicizia, di cultura e di solidarietà in armonia con i progetti finalizzati al bene
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comune del Lions Club International. La presenza nella nostra regione di varie comunità di origine albanese presenti dal XV secolo rende l’evento ancora più emozionante. La scoperta di elementi di diversità ed elementi comuni tra l’Italia e Albania da un punto di vista storico, sociale e culturale rappresenterà un’ occasione di arricchimento reciproco.
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Termoli
Tutto quello che gli altri non dicono
21 marzo 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Momentive, Codacons presenta ricorso al Tar Sotto accusa l’ampliamento della chimica. “Clamorose carenze istruttorie su profili di rischio ambientale” TERMOLI. E’ stato notificato nelle scorse ore il ricorso al Tar Molise contro l’ampliamento dell’industria chimica di Termoli. A promuoverlo, il Codacons, associazione dei consumatori per la tutela dell’ambiente, in persona del Presidente nazionale dott. Ursini, ed il Codacons Molise, rappresentati dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano. Il ricorso ha censurato una serie di vizi del procedimento amministra-
tivo seguito, nonché gravissime carenze istruttorie di carattere ambientale ed afferenti ai rischi per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Il tutto, mentre continuano a non essere resi pubblici i dati epidemiologici del registro dei tumori. Annunciata per i prossimi giorni una conferenza stampa in cui saranno illustrati i dettagli, anche con riferimento alla “strana” distrazione degli enti pubblici coinvolti, dalla Regione al Comune di Termoli.
“La sanità non si tocca” Anche l’Azione cattolica a difesa dei presidi sanitari presenti nel basso Molise singoli Consiglieri comunali. Nel ringraziarla della sua cortese attenzione, le auguro buon lavoro”. Questo, invece, il contenuto del documento: “In occasione del Consiglio Comunale di Termoli sul tema della Sanità, ci preme ricordare che già nel gennaio del 2013 – in occasione della pubblicazione della Nota del Consiglio Nazionale dal titolo “Abbiamo a cuore il futuro dell’Italia” – L’ Azione Cattolica della diocesi di Termoli-Larino denunciava “una non sempre oculata ripartizione dei fondi destinati alla sanità”. I cui conseguenti tagli di gestione “hanno portato i cittadini ad avere notevoli difficoltà per accedere e per usufruire dei servizi essenziali alla propria salute, anche a discapito della qualità dell’assistenza sanitaria”. Oggi ci ritroviamo a fare i conti con lo spettro di tagli non più prorogabili. Siamo fermamente convinti, peró, che il come e il dove tagliare non puó trovare ragione solo nei “numeri”. La Politica, quella vera, quella che a noi piace pensare ancora come “la forma più alta della carità”, deve
TERMOLI. Sono scesi in campo anche i Consigli parrocchiali di Azione Cattolica in merito alla questione “Sanità”. Lo hanno fatto attraverso una nota stampa condivisa e sottoscritta dai consigli di Azione Cattolica delle Parrocchie di “Maria SS del Monte Carmelo”, “Sacro Cuore”, “Crocifisso”, “San Pietro e Paolo” e “Consiglio Interparrocchiale Cattedrale-San Timoteo-Sant’Antonio”. Il documento, protocollato presso gli uffici comunali ieri pomeriggio, è stato accompagnato dalla seguente richiesta: “Egregia e gentile Presidente, in occasione del Consiglio comunale sui temi della sanità i consigli parrocchiali di Azione Cattolica delle Parrocchie di: Carmelo, Sacro Cuore, Crocifisso, San Pietro e Paolo e il Consiglio Interparrocchiale Cattedrale-SanTimoteo-Sant’Antonio, desiderano porre all’attenzione del Sindaco e dell’assise consiliare una nota frutto di un cammino di riflessione nelle nostre comunità parrocchiali. Chiediamo che ne venga data lettura durante il Consiglio è che venga fatta recapitare ai
avere il coraggio di guardare oltre i numeri e mai essere schiava di essi. La crisi economica, sociale e culturale, i drammi personali e comunitari che stiamo vivendo, mai come in questo tempo, hanno bisogno di “politica”, hanno bisogno, cioè, di saper fare delle scelte! Chiediamo con forza a tutti coloro che sono al servizio della cosa pubblica che si torni ad una “politica” che sappia scegliere, mettendo al centro il bene delle persone! Una “politica” che con coraggio e trasparenza metta sui piatti della bilancia i costi del sistema sanitario e i costi che le scelte paventate comporterebbero per la vita di ciascuno, affinché non accada che, alla fine, l’unico prezzo lo paghino sempre i cittadini, soprattutto quelli più deboli e più poveri! È necessario e doveroso, nel rispetto dei cittadini, che i nostri Amministratori non perdano più tempo prezioso, nascondendosi dietro il “non possiamo fare più niente”! Fare politica è fare delle scelte! Scelte che saranno valutate e giudicate, perché a noi –
cristiani e cittadini – non sfugge la misura del bene comune. Il Progetto Formativo dell’Azione Cattolica ci ricorda che bisogna essere “cittadini e non ospiti occasionali delle nostre città”, così come lo Statuto ci richiama alla formazione umana e cristiana delle coscienze (art. 2). Un compito e un impegno irrinunciabili! Non abbiamo soluzioni da suggerire e non è il nostro compito… abbiamo peró la responsabilità, come Consigli Parrocchiali di Azione Cattolica, di schierarci al fianco della nostra gente! Oggi è in gioco, per noi termolesi, per noi molisani il diritto alla salute, sancito dalla Carta Costituzionale (art. 32). Un diritto che non è un concetto astratto, ma che prende forma nel voler bene alla nostra gente, voler bene agli anziani, ai malati, alle mamme che devono partorire… Un diritto che – come esorta Papa Francesco nell’Evangelii gaudium, – ci impone il coraggio di mettere “il tutto dinanzi alle parti”!”.
Per l’azienda Pantano 80mila euro Proceduta aperta per l’affidamento della storica azienda agricola di Termoli TERMOLI. Alla ricerca della valorizzazione dell’Azienda Pantano di Termoli. E’ questo l’obiettivo che si pone la giunta regionale del Molise, che ha deciso di affidare ad una procedura aperta (pubblicata sul Burm del 16 marzo scorso) la sorte di una realtà agro-forestale che sorge alla periferia sud di Termoli, quasi al
confine con Campomarino. Un’Azienda che visse momenti importanti nei decenni scorsi, sede anche dell’ente cellulosa, nonché drammatici, visti i danni enormi al patrimonio specie zootecnico per l’alluvione del gennaio 2003. Il complesso rurale comprende fabbricati e terreni per una superficie di
quasi 100 ettari e dal 24 settembre 2012 sono stati dismessi come attività istituzionale e non rientrano più tra i beni strumentali. La decisione della giunta Frattura di provare ad affidarli a terzi viene dettata dal rischio di ulteriore degrado per l’area, già in sofferenza, che si espone a rischi di accumulo rifiuti,
anche di natura pericolosa e occupazioni abusive. “La vocazione agricola e produttiva dell’Azienda Pantano e dell’intero comprensorio individua nell’istituto della concessione in affitto e valorizzazione – riporta la delibera di giunta regionale – come strumento più idoneo a favorire la creazione di un modello di
Pesca, il Piano formativo La Coop ha organizzato un incontro nell’ambito dei progetti europei TERMOLI. La Ue Coop ha organizzato a Termoli, in collaborazione con la OP San Basso un incontro formativo privato nell’ambito del Piano Triennale della Pesca (2013/2015). Sono state invitate a partecipare al corso gli imprenditori ittici e le imprese cooperative della pesca associate a UE.COOP, e non associate, che intendono riqualificare la propria attività e potenziare il proprio peso sul mercato. L’incontro formativo soddisfa l’esigenza degli imprenditori ittici della pesca dato che affronta diversi temi di primaria importanza come la scelta della forma giuridica più adatta alla propria realtà, del supporto finan-
ziario esterno per la propria attività, la tutela dal rischio d’impresa e come affrontare le “prassi” del sistema normativo vigente, non poco articolato. L’evento ha vissuto anche di un prologo di natura istituzionale, coi saluti ai corsisti e alla stessa Ue Coop rivolti dall’assessore al Territorio Pino Gallo in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Termoli, di un sottufficiale della Capitaneria di Porto e dell’onorevole Laura Venittelli, componente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati. L’evento è stato ospitato nella sede della Guidotti ships.
sviluppo rurale locale che tuteli e valorizzi i prodotti agricoli legali al territorio e ne preveda la loro trasformazione in regione, con l’intento di promuovere l’occupazione e il sostegno di filiere produttive corte sul territorio molisano”. Il canone complessivo a base d’asta è di 80mila euro l’anno
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Opinioni di Pasquale Di Lena Un successo l’iniziativa che ieri sera c’è stata a Campobasso, nella sala degli incontri dell’incubatoio in via Monsignor Bologna, aperta da un intervento del Prof. Rossano Pazzagli, al quale ha fatto seguito il mio, quello di Maurizio Marino, giovane promotore di una fattoria sociale a Montemitro e di altri, atutt’interessanti, del pubblico presente.
21 marzo 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Territorio e politica, riflessioni su possibili nuovi cicli economici
Al centro della riflessione, il territorio, che, a partire dalla nascita del movimento “NO Stalla, Sì Molise Bene Comune” e dalla sua vittoria con la rinuncia della Granarolo, la più grande industria del latte, a realizzare nel Molise una stalla esagerata (12.000 manze bisognose di uno spazio pari a 100 ettari di terra e acqua necessaria per una paese di 120.000 abitanti), ha fatto capire che non può essere più dimenticato o tenuto ai margini. E’, questo bene comune, un capitale da spendere e da mettere in giro per renderlo patrimonio di un nuovo pensiero politico. Un territorio colpito, emarginato, distrutto dal modello di sviluppo attuale se è vero, com’è vero, che solo in Italia in meno di 20 anni ben due milioni di ettari di suolo fertile sono finiti sotto il cemento o l’asfalto e che il 16% delle campagne è sparito, cioè ha smesso di produrre cibo, la nostra prima energia pulita. La situazione non è migliore a livello globale con miliardi di ettari di risorse naturalii che spariscono ogni anno. Tornando alla realtà italiana c’è da dire che ogni secondo spariscono 8 m² di territorio, come dire 11 ettari, l’ora, 2.000 la settimana, 8.000 ogni mese, cioè circa 100.000 ettari ogni anno, che, con la bella idea di “Sblocca Italia”, i finanziamenti per nuove case, e non per il recupero dei centri storici, raddoppieranno invece di essere salvati dall’abuso e furto. In questo modo il governo Renzi e i
Reduci da un’annata con enormi zone di grigio, anzi a tinte fosche, per l’olivicoltura bassomolisana, le aziende agricole corrono ai ripari e cercano di adeguarsi alle esigenze dettate dai cambiamenti climatici. Di questo si è discusso alla Masseria Bosco Pontoni di Marina Colonna, nel convegno dal titolo “Cambiamenti climatici e produttività dell’ulivo”. L’evento promosso da Unioncamere Molise, Università degli Studi del Molise e Consorzio Extravergine di Qualità, aveva l’obiettivo di approfondire le conoscenze inerenti le cause, di natura biotica e abiotica, che hanno contribuito a rendere l’annata olivicolaolearia 2014, a livello regionale e nazionale, molto difficile e critica sia sul piano della produzione che della qualità dell’olio di oliva. Il confronto tra esperti e operatori del settore ha consentito uno scambio di conoscenze e opinioni per la definizione di future azioni di prevenzione mirate alla salvaguardia della coltura e della qualità prodotto trasformato. Inoltre, il coinvolgimento dell’imprenditorialità agricola e il confronto con esperti del settore scientifico è stato di fondamentale importanza per affrontare con maggiore effica-
suoi padroni pensano di “Nutrie il pianeta” aprendo fra poco più di un mese l’Expo di Milano, nelle mani ormai delle multinazionali. Bisogna rimettere insieme, visto che operiamo nell’orizzonte della crisi di modello, quindi strutturale, quello che oggi è solo apparentemente connesso: cultura e politica; città – campagna; nord – sud, etc.. Cioè vedere e operare, attraverso la coscienza del luogo (non è alternativa alla coscienza di classe ma l’una che comprende l’altra), per vedere come trovare percorsi, anche se all’inizio solo sentieri, soluzioni e nuovi modelli di sviluppo alternativi a quello attuale che, sia chiaro, non è il solo possibile. E il patrimonio territoriale è una grande opportunità di rinascita che ci riporta all’identità, alle possibilità di programmare e costruire il futuro del Nostro Molise, del nostro
Paese.Un modo anche di rappresentarlo e di tenerlo ben tutelato perché solo così è possibile valorizzarlo e dare spazio alle possibili attività, in primo luogo il valore della campagna nella sua duplice espressione, agricola e rurale, cioè di attività pro-
duttiva e di aggregazioni di luoghi, persone, ambienti. L’agricoltura quale perno capace di far girare e vivere un nuovo tipo di sviluppo, all’insegna della sostenibilità e della sobrietà per chiudere con lo spreco. In primo luogo con lo spreco di ter-
Olivicoltura, la nuova frontiera
cia le future sfide della sostenibilità della filiera olearia. Il convegno ha fornito finanche un contributo locale al tema di EXPO2015: Nutrire il Pianeta – Energia per la vita. Come ultimo step del programma, la presentazione del progetto Biocompost, fi-
nanziato dal Por-Fesr Molise 2007/2013 – Bando “Ricerca & Sviluppo Filiere”, che, attraverso una sinergica attività tra aziende del territorio ed enti di ricerca pubblici e privati, ha messo a punto strategie innovative per il recupero dei sottoprodotti dell’industria olearia, proponendone il riutilizzo come
ammendanti e bioantiparassitari per l’agricoltura ecocompatibile e per il settore vivaistico. Tra i vari relatori che si sono succeduti negli interventi e fino al primo pomeriggio, in materia di banche dati climatici e di infestazione a supporto delle decisioni nel controllo della mosca delle olive, Diego Guidotti della Aedit srl di
ritorio, sapendo che senza di esso non c’è possibilità di sviluppo. Basti pensare al cibo, all’acqua, all’aria, cioè a quelle che sono fonti vitali; al bisogno di arrivare alla sicurezza alimentare affermando la sua sovranità. Chi sta lavorando per forme nuove di aggregazione e per un rilancio della politica, per un nuovo tipo di sviluppo, necessario e urgente se non si vuole far cadere il Paese nel baratro creato dal fallimento del sistema, deve tener conto del valore e del significato del territorio, del suo stretto legame con uno sviluppo e una programmazione possibili, un rilancio della partecipazione e dei valori della democrazia per renderla sostanziale e non apparente come quella che viviamo. Molto di quello che ho riportato è il contributo, come sempre prezioso, dato da Pazzagli nel suo intervento iniziale che ha trovato il consenso unanime di tutti, me per primo, e dato la possibilità a Antonio De Lellis e a quanti hanno collaborato con lui nell’organizzazione dell’evento, di continuare e pensare subito ad altri appuntamenti. Momenti importanti per dare forza e sostanza alla voglia di cambiamento, soprattutto di quella massa enorme di cittadini che non va a votare, stanca di una politica che suona come una moneta falsa. Il prossimo incontro è con Antonello Miccoli “Lavoro e Politica, Jobs Act: la negazione del buon diritto”, già stato fissato per il 7 Aprile a Termoli, sempre alle ore 18.00 , nella sala Incontri presso la Chiesa del Sacro cuore. A Termoli, il luogo che vede domani mattina presente Maurizo Landini, il segretario della Fiom, che personalmente, e non da oggi, vedo come un valido protagonista del cambiamento.
Pontedera, ha portato l’esempio dell’AgroAmbiente.Info, lo strumento del servizio fitosanitario della Regione Toscana che fornisce supporto alle ‘Strategie fitosanitarie sostenibili’, nel piano di azione nazionale omonimo. Tra gli strumenti a disposizione i dati sul monitoraggio, i dati meteorlogici, i modelli previsionali, le stesse previsioni meteo e i report fitosanitari ed agrometeo. Stesso filone per la dottoressa Susanna Marchi, della prestigiosa Scuola superiore pisana di Sant’Anna, secondo cui per realizzare un modello previsionale valido sul rischio di infestazione occorre comprendere quali variabili ambientali influenzano la dinamica di sviluppo della mosca delle olive e se le fluttuazioni interannuali dell’infestazione sono influenzate dall’andamento meteo. Infine, riferiamo dell’intervento del docente Unimol Andrea Sciarretta sul monitoraggio dei fitofagi dell’olivo. Sciarretta ha parlato del piano nazionale sull’uso sostenibile degli agrofarmaci e della difesa integrata obbligatoria, con l’applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio delle infestazioni, delle infezioni e delle infestanti.