14 maggio 2015 E' l'ora delle dimissioni

Page 1

Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 110 - giovedì 14 maggio 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

giornale saTirico

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it resTa aggiornaTo, seguici anche su Facebook

L’Oscar del giorno a Lucio Pastore

L’Oscar del giorno lo assegniamo a Lucio Pastore. Sta portando avanti con caparbietà, anche con l’ostracismo di colleghi e rappresentanti politici, la battaglia a difesa della sanità pubblica molisana. Lo sta facendo con una vera programmazione in contrapposizione all’assenza di qualsiasi strategia da parte della classe politica regionale. Ha più volte messo in evidenza i mali del sistema sanitario regionale e li sta ribadendo con forza. L’Oscar è davvero meritato in una terra silente.

Il Tapiro del giorno a Giovanni Di Giorgio

I consiglieri regionali del Molise calpestano la volontà dei molisani e le promesse elettorali con la bocciatura della proposta di dimezzamento delle indennità

Persa la faccia è l’ora delle dimissioni g o

a n

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Giovanni Di Giorgio. Il presidente della Commissione Lavori Pubblici al Comune di Campobasso si è dimesso in segno di protesta contro alcune scelte dell’assessore Pietro Maio. Lungi da noi difendere le posizioni e le scelte di Maio che fino ad oggi non ne ha imbroccata una. Ma è credibile la posizione di Di Giorgio che è stato assessore con Di Bartolomeo per, poi, passare all’Idv e oggi a Molise di Tutti? Non è che si è inserito anche nella lotta a distanza tra Ruta e Frattura?

g r e V SERVIZIO A PAGINA 2


TAaglio lto

2

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

14 maggio 2015

Bocciata la proposta di legge popolare per il dimezzamento delle indennità. La casta tiene famiglia

L’indennità è mia e la gestisco io Avevamo scritto che il prossimo consiglio regionale si sarebbe tenuto martedì 19 maggio prossimo. Ma dare troppe cose per scontate non è mai una buona abitudine, specie di questi tempi, così mutevoli. Infatti nella serata di ieri c’è stata una convocazione, chiamiamola così, a sorpresa dell’assise. Un moto spontaneo ed insopprimibile di fattiva operatività che ha, immancabilmente, regalato le sue perle. Tralasciando, ma solo per il momento, il passaggio sulla legge sull’editoria, siamo qui rendervi conto della notizia che la proposta di legge di iniziativa popolare, depositata a seguito della raccolta di oltre seimila firme di molisani, dopo aver giaciuto a lungo sul fondo dell’ordine del giorno, è stata, finalmente, discussa. E bocciata. Proprio nei giorni che precedono la protesta organizzata dal comitato “Frane Molisane” (che riunisce tutti i movimenti popolari che hanno sollevato critiche e dissenso, compresi Gli Indignati che hanno materialmente raccolto le firme in

di Giovanni Muccio*

Cara Segretaria del P.D., bocciare la legge di iniziativa popolare sottoscritta da circa 6000 cittadini molisani, che chiedevano il dimezzamento delle indennità , da parte del Molise di tutti - non certo dal Centrosinistra considerato che i Partiti della Sinistra non riconoscono i loro rappresentanti in seno al Consiglio regionale -, non ha minimamente scalfito la considerazione che il Guerriero Sannita ha ormai di questa politica. Evidente è l’incoerenza tra ciò che si dice e gli atti votati. Attenzione, cara Micaela, ho riflettuto molto sulla

questione), la casta decide finalmente di decidere. Agisce con un blitz (la consigliera Lattanzio chiede di mettere la questione con urgenza in votazione, per poi votare “no”) per depotenziare la portata della manifestazione; per svuotarla, sabotarla. La

casta decide di rimangiarsi, ed immaginiamo con quale gusto, tutte le sbandierate fregnacce (solo così le possiamo chiamare, vogliate scusarci) da campagna elettorale. Sceglie di gettare finalmente la maschera e rivelarsi per quella che è: una brigata

di individui messi insieme alla bell’e meglio; nella stragrande maggioranza dei casi trasformisti e saltatori della quaglia, digiuni di trascorsi e militanza vera, che hanno scelto l’uovo oggi (diverse migliaia di euro al mese), piuttosto che la gallina domani

(credibilità, in primis di fronte a se stessi). Ma, in un certo senso, meglio così. Ora finalmente anche l’ultimo velo di ipocrisia è caduto. Chi vuole davvero capire di che pasta è fatta questa a maggioranza in consiglio regionale ora ha a disposizione tutte le tessere che servono; bisogna solo che le metta assieme. E se la maggioranza è quella che è, vogliamo dire due parole sull’opposizione? Formalmente ha votato contro. La faccia, in teoria, sarebbe salva. In realtà la pratica è stata sbrigata d’amore e d’accordo, in pochi minuti. E poi tutti a casa; a gustarsi la prossima, immeritatissima, busta paga. Dall’opposizione avrebbero potuto fare fuoco e fiamme, parlare 45 minuti ciascuno; fargli fare notte, oltre che una solare figura da niente; presentare emendamenti, ricordare promesse elettorali, incatenarsi, occupare l’aula, indire manifestazioni. Così fanno le vere opposizioni di fronte a siffatte maggioranze. Invece il Gatto e la Volpe vanno d’accordo che è un piacere. Tirami, tirami. Spingimi, spingimi.

Cara Fanelli, segretaria del Pd avete calpestato le volontà di seimila molisani bocciatura della legge di iniziativa popolare, avvenuta a circa venti giorni dalle elezioni regionali, che si tengono a livello nazionale. Si potrebbe trattare di un autogol , se la notizia dovesse fare il giro tra le emittenti nazionali, anche in considerazione delle proteste legittime, che certamente ci saranno da parte dei proponenti della proposta di legge e che potrebbero avere una risonanza a livello nazionale con ripercussioni politiche nei confronti del Centrosinistra che ha votato contro la proposta di legge

e quindi contro il dimezzamento delle indennità. Ebbene, cara Micaela, credo che non sia un caso che tale proposta venga rigettata proprio mentre a livello nazionale sono in atto le elezioni regionali in molte importanti realtà territoriali della penisola. Si sarebbe potuto be-

Ora, dimettetevi subito LA CASTA E’ CASTA E VA SI’ RISPETTATA, MA VOI PERDESTE IL SENSO E LA MISURA, IL VOSTRO RUOLO ANDAVA SI’ CONSIDERATO MA DIFFERENZIATO NELLA SPAZZATURA! (cit. Antonio De Curtis) di Emilio Izzo naudito, vergognoso e volgare colpo di mano in consiglio regionale. Nottetempo hanno votato NO ( con il voto favorevole solo di Manzo, Federico, Iorio, Perrella e Cavaliere) alla proposta di legge di iniziativa popolare degli amici e compagni di viaggio degli INDIGNATI, contro i privilegi della casta! Non hanno avuto nemmeno il coraggio di affrontare i cittadini, hanno discusso (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) la proposta come i ladri, di notte per non essere visti o presi con le mani nel sacco! Senza coraggio, senza onore, senza palle! E c’è ancora chi si scandalizza per qualche appellativo leggermente meno delicato, trovateli voi i termini giusti per definire questi indegni rappresentanti del popolo! Domani, in occasione del primo giorno di manifestazioni delle FRANE MOLISANE, sarò lieto di mostrarvi in anteprima un bel documento firmato dal presidente Frattura dove, per l’ennesima volta, documenta le sue bugie! DIMISSIONI IMMEDIATE!

nissimo aspettare la fine di dette amministrative per poi rigettare comunque la proposta di legge di iniziativa popolare, considerato che giaceva in Consiglio Regionale da oltre un anno e mezzo. Non è che qualcuno rema contro la politica nazionale di Renzi all’interno della coalizione del “Molise di tutti?”. Se la notizia dovesse avere risonanza nazionale, non credo che resterebbe contento il tuo Segretario nazionale Matteo Renzi Riflettete. *Il Guerriero Sannita

E da oggi la protesta scende in piazza CAMPOBASSO. Frane Molisane"in Piazza. Gestione, autogestione e un minimo di disorganizzazione... . Prende il via oggi, 14 maggio, la "quattro giorni di piazza" organizzata dal coordinamento Frane Molisane. A partire dalle ore 18 in piazza Municipio a Campobasso, si parlerà di Scuola e di Lavoro con i ragazzi dell'UDS unione degli studenti, con i lavoratori e con i liberi cittadini. La PIAZZA come luogo di confronto, partecipazione e proposta sui temi che attanagliano la nostra Regione: lavoro e scuola/sanità pubblica/zero vitalizi vecchi e nuovi per la casta/legalità e giustizia/territorio, ambiente e trasporti/ riduzione delle indennità dei consiglieri regionali. Tutti i giorni alle ore 18 fino al 17 maggio per affrontare insieme queste problematiche e per organizzare la manifestazione conclusiva che si terrà il giorno 19 maggio davanti al consiglio Regionale. E’ un modo per dire basta alla protervia, all’arroganza di una classe politica che non è riuscita a trovare la soluzione a un solo problema dei molisani ma è stata brava a mantenere in piedi, inalterati, i propri privilegi. Di notte. Gli uomini neri, i Black Block delle istituzioni, bocciano la prima e unica proposta di legge di iniziativa popolare mai presentata, quella che chiedeva la riduzione dei compensi a carico dei consiglieri regionali fatti esplodere in alto mentre, in quel ormai lontano 2013, aumentavano l' Irpef e le accise per il popolo bue. La distribuzione del voto contrario e a favore della legge, certifica la furbizia della politica, la mancanza di etica della responsabilità, il gioco delle assenze, il mercimonio di qualche incarico sottobanco.


TAaglio lto

3 14 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Aiuto, serve un dottore. Alla sanità

La gestione del commissario Frattura ha accumulato, nel 2014, 166.000 euro al giorno di passivo di bilancio La sanità molisana nel 2014 ha accumulato 166 mila euro e spiccioli di passivo al giorno; cinque milioni al mese. Il totale, tanto per sbrigare subito le incombenze d’algebra, fa 60 milioni. Cifre da capogiro. Un senso di vertigine che dovrebbe assalire tutti ma, a quanto pare, c’è qualcuno che non si scompone più di tanto: l’ineffabile governatore della Regione Molise, Paolo Frattura. Il governo del millantato amico (nonché, incredibilmente, segretario nazionale di partito), presidente del consiglio, Matteo Renzi, a seguito dell’ennesimo tavolo tecnico, ha proposto alla Regione l’accensione di un mutuo (di cui in verità non si conoscono i dettagli) per l’estinzione del buco di 258 milioni che il Molise è riuscito a creare in un decennio mal contato, ma il governatore pare fare orecchie da mercante. Così come brillantemente glissa elegantemente anche sul commissariamento del commissario (alla sanità) Frattura, richiesto dallo stesso tavolo tecnico, succedutosi alla già perve-

nuta diffida da parte del Governo. Il governatore sostiene che la strada del mutuo è inaccettabile in quanto debiti contratti da altre giunte, altre amministrazioni, non debbano ricadere sulle, anzi, nelle tasche dei molisani. Davvero encomiabile! E’ evidente che un

aSpostiamo, per una volta, il tiro dal trito e ritrito rapporto pubblico/privato al capzioso atteggiamento del Tavolo Tecnico Ministeriale nei confronti di una Regione che, probabilmente, nelle previsioni del governo centrale è destinata ad essere assorbita e quindi, destinata a sparire. Chi lavora nel settore, potrà confermare che in ogni incontro ministeriale le decisioni sono già assunte prima ancora della discussione che non è un dialogo ma un monologo. Purtroppo, il vero motivo del commissariamento, ovvero l'elevatissimo disavanzo sanitario accumulato negli anni anche a causa del mancato trasferimento dei fondi regionali al Servizio Sanitario Regionale, è la causa principale del muro alzato dai Tavoli Tecnici ministeriali . Debito che non potrà sicuramente essere colmato con l'aumento spropositato dell'imposizione fiscale a carico dei cittadini, così come loro pontificano dalle loro lontane scrivanie inavvicinabili o con il licenziamento degli operatori che sono indispensabili, allo stato, per assicurare un livello minimo di assistenza nelle strutture. Inoltre, negli incontri dei Tavoli Tecnici non si discute delle azioni correnti messe in atto dalla Regione, ma di tutte le inadempienze relative agli anni precedenti,( una specie di battaglia navale che si gioca su crocette e risposte multiple) molto spesso dovute alla

di Italo Francesco Di Iorio*

Fratelli d’Italia – AN vuole dare un suo fattivo e propositivo contributo affinchè il lassismo della Giunta Regionale non porti alle estreme conseguenze il piano di rientro dal deficit, privando un terzo del territorio molisano di una adeguata struttura ospedaliera, affinché l’Ospedale San Timoteo di Termoli, di fatto unico presidio sanitario del Basso Molise non sia penalizzato nell’attuale organico e nelle Unità Operative Complesse UOC esistenti. Il San Timoteo di Termoli raccoglie un bacino di utenza di circa 110 mila abitanti

tale disastro debba inevitabilmente avere molti padri e che la storia, qualsiasi storia, vada sempre letta come un filo continuo che si svolge e mai come una sequenza compartimentata di eventi separati, ma il presidente Frattura ha davvero poco materiale per

fare il fenomeno. Sono due anni che è lui al timone di questa nave in balia delle onde e solo nel 2014 abbiamo già visto a quanto danno ammonti il suo ruolo di gestore della sanità molisana. Tanta parte della faida interna al PD, tra lo stesso governatore e i suoi

supporters e la delegazione parlamentare, si gioca sui temi della sanità. Giova ricordare che il nostro presidente ha brillato per la sua assenza alla riunione dell’agosto 2014 per ridiscutere i parametri del celeberrimo decreto Balduzzi, come ha fatto la Basilicata, per esempio. Ed i motivi di tale assenza continuano a sfuggire ai più e ad alimentare i retro pensieri, molto spesso parenti stretti della verità, di tutti gli altri. Nelle dichiarazioni il governatore Frattura si fa paladino degli interessi dei molisani tartassati, gonfia il petto; la realtà è che i sessanta milioncini accumulati solo nel 2014, sui quali davvero non può che incolpare se stesso; la sua opera di commissario così come le sue non decisioni, costeranno a quegli stessi molisani uno 0.15% in più sull’IRAP e uno 0.30% in più sull’addizionale IRPEF; la stessa che già oggi costa ad ogni busta paga molisana più o meno 50 euro al mese. Eccola la verità dei fatti, vista dall’alto di un briciolo di onestà intellettuale.

Sanità, se a mancare è l’idea di fondo Non è possibile pensare ai soli ragionamenti ragionieristici ma occorre un piano capace di disegnare una nuova ossatura del sistema sanitario regionale

mancata approvazione dei programmi operativi presentati nei quali erano contenute le soluzioni per superarle. Direi, il gatto che si morde la coda. Ritengo che le procedure messe in piedi dal Governo per il superamento dei piani dei rientro non hanno fatto altro che rivestire i dirigenti ministeriali del Mef di un'autorità che travalica le funzioni

loro attribuite vanificando completamente il senso attribuito alle norme che prevedono una riorganizzazione delle sanità regionali. Le diatribe politiche regionali dei diversi schieramenti stanno indebolendo ulteriormente la già claudicante posizione del Molise che, oggi, dopo sette anni, sta scontando un ancora mancato potenziamento delle atti-

vità territoriali a garanzia di salute dei cittadini per un ostinato mantenimento di strutture per acuti che, allo stato, non sono più in grado di assicurare una sanità di qualità, sia per carenza di personale, sia per una eccessiva parcellizzazione di attività sanitarie le quali , per dare garanzia all'assistito, devono essere supportate dai numeri di interventi e peso degli stessi che al momento non ci sono. Proprio oggi, però, occorrerebbe uno sforzo da parte della politica capace ancora di avere la forza e la voglia di riprenderci il ruolo che ci spetta, la nostra autonomia regionale anche attraverso il buon senso da parte di chi governa, nell'agire verso la riorganizzazione della sanità che lasci fuori tutti i campanilismi e tutte le paratìe che fino ad oggi hanno rallentano il nostro progresso ed hanno comportato una pressione fiscale regionale, prima a livello nazionale per valore di imposizione. Il nuovo commissariamento ci ucciderebbe tutti. Indistintamente.

La salute non si tocca che in estate aumenta di altri 50 mila con circa 170 posti letto, meno di quelli riconosciuti alle cliniche private accreditate della Provincia di Campobasso. E’ evidente che ci sono squilibri con altri territori. La popolazione del Basso Molise non chiede reparti ad altissima specializzazione, ma che sia potenziato al meglio l’esistente con personale medico e tecno-infermieristico, in quanto in alcune UOC sono a rischio i livelli essenziali di assistenza LEA con grave pericolo per i ricoverati. Qualora siano confermati i malaugurati tagli nella struttura adriatica, i pazienti si rivolgerebbero in altri complessi ospedalieri quali Vasto,

Chieti e San Giovanni Rotondo, indi per cui la Regione Molise sarà costretta a sostenere maggiori costi diventando sempre più povera. I livelli di assistenza della popolazione basso molisana tornerebbero a quelli di 50 anni addietro con gravi disagi non solo economici, creando di fatto ingiustificati ed ingiustificabili squilibri sul territorio con aree di serie “A” ed altre di serie “B”. Ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti al Presidente Di Laura Frattura. Per ridurre i costi non si devono eliminare i presidi ospedalieri, bensì razionalizzare e meglio organizzare le risorse esistenti. Occorre innanzi tutto lavorare sui ricoveri, incenti-

vando il personale a ridurre le degenze ed attuare, sin da subito, campagne sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari ed oncologiche, poiché la prevenzione ha un costo certamente minore rispetto alla cura. La popolazione molisana, infatti, è la più anziana d’Italia ed anche la più obesa ed in sovrappeso rispetto ad altre regioni. Per ridurre il deficit pauroso e gli sprechi, i commissari governativi che sono costati circa due milioni di euro alla collettività molisana, non sono la risposta. Ancor peggio sarebbe la contrazione di un nuovo mutuo, per oltre 250 milioni di euro, come richiesto dal Governo nazionale, per il ripiana-

mento del debito, che graverebbe come un macigno sulle famiglie molisane in termini di nuove tasse. Sarebbe, inoltre, auspicabile l’abolizione dei direttori di distretto, ottenendo così un risparmio di un milione di euro. In buona sostanza basterebbe un pizzico di responsabilità, nel rispetto della comunità molisana, soprattutto delle fasce più deboli di essa, anziani, bambini, diversamente abili che non possono e non devono vedersi privati del sacrosanto ed inalienabile diritto alla salute sancito dalla Costituzione. *Responsabile Provinciale del Dipartimento Politiche della Salute di Fratelli d’Italia-AN


TAaglio lto

4

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

14 maggio 2015

Cgil, Cisl e Uil tornano in piazza venerdì con un sit-in dinanzi la sede della Giunta per chiedere investimenti

“Molise, una Regione senza programma”

Tecla Boccardo: “Non c’è nessuna pianificazione strutturale. Così rischiamo il disastro economico” CAMPOBASSO. Nuova protesta, di ripresa economica in Italia, in quella annunciata dai sindacati nel Molise si parla invece di povertà. corso di una conferenza stampa Frattura, ha concluso Bocsvoltasi presso la sede della Uil a cardo, esca dal cancello il 15 Campobasso. Al tavolo, nuova- maggio , venga da noi a dire cosa mente, i tre vertici dei Sindacati intende fare e quali progetti ha in regionali, Boccardo, Notaro e Del mente per le varie vertenze. Noi le Fattore. La padrona di nostre soluzioni le ab“Speriamo casa ha ripreso i temi biamo proposte, ma lui che Frattura riportati dal volantino non le ha raccolte”. della protesta. Investi- ci apra la porta Notaro della Cisl ha menti, soluzioni e imaggiunto “Il 15 maggio e ci illustri pegno. Boccardo riuniremo i lavoratori la sua infatti su questi aspetti delle singole vertenze ha rimarcato il suo inche autonomamente strategia tervento, “Su quegli ormai presidiano le diper risolvere investimenti che manverse Istituzioni. Sapi problemi” cano e quella programpiamo bene che le mazione che ancora manifestazioni non attendiamo dalla politica e che sono risolutive, ma i lavoratori, non arriva. Nessuna pianifica- noi, non li lasciamo soli nella prozione strutturale. Nessuna solu- testa. Ha concluso Sandro del zione, poi, se non una finanziaria Fattore il quale ha affermato E senza dimenticare che i lavorasbagliata che genererà inevitabil- che “CGIL Cisl e Uil mantengo tori dei servizi che ruotano inmente la perdita di altri posti di fede ai loro impegni e non avendo torno alla sanità, a causa dei tagli lavoro. Un impegno, infine, che avuto risposte alle singole ver- previsti, vedranno aumentare il non vediamo ancora da parte della tenze tornano alla mobilitazione. loro rischio di perdere il lavoro, in Regione, sulla trattazione e sulla risoluzione delle vertenze. Quell’impegno che, essendo assente, non porterà a nessun miglioramento. Noi continuiamo a chieLa scrivente RSU, in occasione del dere alla Regione quale direzione intende prendere e pretendiamo tavolo nazionale convocato presso che il lavoro sia sempre al centro il Ministero delle Politiche Agricole delle politiche economiche. Ma il giorno 14 c.m. , chiede a tutti gli intanto, mentre noi parliamo, auattori di portare avanti soluzioni rimentano le vertenze, aumenta il solutive. Si auspica che la Srl rappresenti la soluzione per tutti con azioni disagio, aumenta la povertà. Bisoconcrete volte alla definizione del problema che affligge i dipendenti e gna, poi, ricollocare urgentemente tutte quelle famiglie che ruotavano intorno ad essa. Attraverso gli organi i lavoratori in una realtà locale che, a differenza delle altre itadi stampa qualche giorno fa abbiamo appreso che la società Aria Food e liane, non offre sbocchi se si Nuovo Zuccherificio Srl avevano fatto sintesi e trovato accordi fra loro per perde il lavoro. Le crisi nazionali il bene comune, ma dopo la riunione di oggi con il Dott. Cianciosi prenin Molise si pagano più a caro diamo atto che non è così. A questo punto chiediamo alla società Aria prezzo ed i lavoratori che oggi Food di proporre soluzioni serie e determinate se ci sono le condizioni. I usufruiscono degli ammortizzadipendenti sono allo stremo, la fabbrica è ferma da 8 mesi e la ruggine fa tori sociali sono appesi ad un filo. Sentiamo un po’ ovunque parlare

lettera aperta

l’intervento Dal Movimento 5 Stelle un ‘no’ deciso, senza dubbi: le disposizioni non risolvono il problema del precariato, aprono al web ma non prevedono interventi per innovazione e start up, senza garantire pluralismo e qualità. Regolamentare le contribuzioni, e male, non basta. Le premesse erano buone. La nuova legge prometteva di eliminare l’albo regionale delle imprese operanti nella carta stampata; stabilire misure più efficaci per la tutela dell’occupazione giornalistica, criterio fondante per l’erogazione del contributo; migliorare il sistema dei benefici, modificando i criteri di ripartizione dei contributi. Invece niente di tutto questo. Certo, in qualche modo sono stati tutelati i contratti di lavoro a tempo indeterminato e allargata la destinazione dei contributi anche al web, ma in sostanza, per il MoVimento 5 Stelle, la legge pensa solo a creare un fondo di finanziamento pubblico

special modo nel settore pulizie e mensa. E mentre qui si pensa ad un peggioramento, in altri casi come Gam, ormai sembra che non ci sia più ragioni su cui si voglia

discutere, nonostante si ha il rischio concreto che gli ammortizzatori sociali, non coprano i tempi del rilancio aziendale annunciato.”

“Zuccherificio, ci si accorge che il tempo dei giochi è finito?”

da padrona. Ed infine chiediamo a gran voce a chi ha il dovere di sorvegliare che lo faccia con estrema urgenza il tempo dei giochi è finito , ora tutti dobbiamo assumerci le responsabilità.

Editoria, una brutta legge che non serve a nessuno

all’editoria, legandolo a finalità che nulla hanno a che vedere con il contenuto dell’informazione. Non rinveniamo un solo articolato che confermi in concreto i principi legislativi primari. La legge sembra combattere con armi spuntate il precariato e non soddisfa quei lavoratori del settore sempre più

spesso lesi nella loro dignità. Mancano interventi in favore della competitività economica e investimenti per l’innovazione tecnologica o per il lancio di start up. Del resto lo sappiamo: chi ha in mano l’informazione locale ha enormi vantaggi politici e questa legge, nel tempo, sembra non riuscire ad assicurare la

necessaria imparzialità con il rischio che quella propinata ai cittadini sia una realtà rivisitata, appannata, magari sminuita, dunque falsata: una realtà in bianco e nero che fa comodo solo a chi la produce. Ma il Movimento 5 Stelle attendeva anche una legge con l’ambizione di affrontare, forse per

la prima volta, il tema della qualità. Sarebbe stato interessante promuovere la vera qualità dell’informazione, magari attraverso un osservatorio partecipato di nuova generazione, che utilizzasse le competenze collettive per fornire alla commissione competente un innovativo strumento di valutazione dell’informazione regionale. Una sorta di organo esterno che valutasse l’operato degli addetti ai lavori. Invece nulla. Per il MoVimento 5 Stelle, in definitiva, manca la tutela di chi fa davvero informazione, chi con professionalità e con competenze maturate in tanti anni di lavoro in trincea, tra precariato e mansioni sottopagate, combatte una battaglia in cui la qualità e la verità delle notizie soccombono alle logiche del mercato. Per chi se ne fosse dimenticato, da sempre, il MoVimento 5 Stelle è contrario già solo ai contributi pubblici all’editoria. Il ‘no’ alla legge, insomma, è stato naturale.


TAaglio lto

5 14 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Il partito è allo sbando e politicamente non sembra essere in grado di un’analisi dei problemi

Il Pd e lo scontro tutto interno

C’è un modo diverso, nella nostra ricchissima lingua italiana, per identificare lo stesso tipo di oggetto, di processo, di dinamica sociale o interpersonale. Si può chiamare “momento imbarazzante” una fragorosissima figura di…niente; si può chiamare “incidente” un grossolano errore; si può chiamare “simpatia” un vero e proprio grande amore; si può, quindi, chiamare “dialettica interna” o “confronto civile” quella che, in realtà, non è altro che una sanguinosissima faida. Come, tanto per fare un esempio, lo scambio di colpi di questi ultimi giorni tra il segretario regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, ed il deputato dello stesso partito (anche se davvero non sembrerebbe), Danilo Leva. Sotto un velo di ipocrite buone maniere (“con affetto e simpatia, Danilo”; “da amica, da segretario, da molisana ti chiedo ancora una volta: lavoriamo all’unità.”) si cela una sostanza di attualità politica, inquadrabile tanto a livello nazionale

di Vincenzo Cotugno* In questi giorni abbiamo tutti letto sulla stampa locale lo scambio di vedute corso all’interno del Partito Democratico. Uno scambio acceso, ma che tiene fede alla vivacità culturale e politica di un partito che, a livello nazionale come a livello locale, si è assunto l’onere – certo non troppo popolare – di risanare i conti del nostro paese (della nostra regione) e provare a rilanciarne l’economia. Un compito difficile, che ha richiesto uno sforzo notevole e soprattutto una grande umiltà. Perché è facile andare in piazza a urlare che tutto va male, che i politici sono tutti ladri, che l’Italia è un paese di corrotti e di profittatori…difficile – questo paese – è governarlo, costruendo una speranza per i nostri figli e per quanti in questi anni hanno perso il posto di lavoro o, peggio, hanno visto fallire la propria azienda.

quanto locale, che ci restituisce un resoconto abbastanza preciso del perché la politica post Prima Repubblica stia riuscendo nell’incredibile impresa di farla rimpiangere. L’onorevole Leva accusa il segretario Fanelli di non fare sintesi su temi portanti come sanità, politiche per il

lavoro, programmazione europea; l’onorevole accusa il segretario di spalleggiare l’operato del governo regionale, per partigianeria renziana, avallandone le macroscopiche mancanze proprio su questi, delicatissimi, temi; l’onorevole accusa il segretario di essere passata,

con leggiadria, dalla corrente bersaniana a quella renziana senza scrupoli né, tantomeno, troppo indugiare. Il segretario accusa l’onorevole di lavorare per lo sfascio; di fare guerriglia interna sempre in obbedienza a quelle correnti interne che, politicamente, non sembrano essere tanto diverse, per modalità di appartenenza, a quelle famiglie per l’onore delle quali non si guarda in faccia a nessuno; figurarsi ad “amici” per cui si nutre “simpatia”. E questo partito governa la Regione Molise, il Comune di Campobasso, quello di Isernia e quello di Termoli. Con maggioranze ad estrazione politica di variopinta, multietnica origine,

Il Partito Democratico pensa solo ai posti di potere e sottobosco Paolo Frattura, come Matteo Renzi, dal 2013 sta facendo questo: restituire alla Regione Molise la sua identità politica e istituzionale, uscire da operazioni improvvisate che avevano trasformato la Regione in una sorta di banca d’affari, recuperare risorse per il risanamento dei conti pubblici, tagliare gli sprechi, ridurre incarichi, cda, nomine esterne, cercando laddove è possibile – anche per gli enti regionali e subregionali – di utilizzare personale interno. Un lavoro che richiede pazienza, che non suscita grandi emozioni nell’elettorato né procura titoli a nove colonne sui giornali: ma è un lavoro necessario, che non poteva attendere

l’intervento di sergio genovese

Nel tempo dei giorni divorati da facebook e dalle playstation, dell’opportunismo e della megalomania senza limiti alimentata da mezze calzette con la testa in stato di assedio egocentrico, la classe operaia è destinata sempre all’inferno. Qualche settimana fa, è stata diffusa dalla Scuola Media “ Jovine “ di Campobasso, una notizia che in una non inquinata scala di valori avrebbe dovuto conquistare oscar e prime pagine soprattutto in un contesto come il nostro, che spesso regala il proscenio a chi lo reclama senza meritarlo e fa di tutto per ottenerlo con il consenso utilitaristico di chi lo concede. Un gruppo di ragazzi, ben preparati dalla loro Professoressa, ha partecipato ad un concorso di Matematica organizzato dall’ Università di Perugia riportando a casa due

e, per il quale, noi di Rialzati Molise decidemmo due anni fa di sostenere la candidatura di Frattura accettando l’alleanza con il PD.

Un’alleanza che non ci ha fruttato nulla mentre al PD (oltre il Presidente) ha fatto invece guadagnare due assessori, un presidente di commissione, un paio di vice presidenti, etc. Un’alleanza che forse ha consentito al PD di trovare nel proprio carnet elettorale una quantità di voti moderati che di certo non hanno cambiato idea, ma che in quell’occasione responsabilmente aderirono (con Rialzati Molise) ad un preciso progetto politico. Un’alleanza che, negli ultimi due anni, ci ha visto protagonisti di tutte le iniziative legislative proposte dal Governo regionale, che abbiamo sempre sostenuto con lealtà e serietà, nella convinzione che era (è) nostro dovere anteporre

Un Oscar di parte

primi posti. Non è un evento di tutti i giorni e non parliamo di ricette di cucina o della bontà della nostra acqua. Storicamente abbiamo esultato per non aver chiuso una graduatoria nazionale, mentre non diamo importanza a dei ra-

gazzi che la spuntano sugli altri in un ambito di competenze che riguardano un campo dell’apprendimento. Il lettore mi lasci dire che anche nel contesto scolastico a volte si dà spazio e voce a delle attività anonime perché non hanno il sapore della sostanza ma solo

per così dire. Ma, del resto, il frutto (PD molisano) non può certo cadere molto lontano dall’albero (PD nazionale). Quello che doveva essere un partito riformista d’ispirazione socialdemocratica, nelle intenzioni di Veltroni, non ha mai superato la primigenia fase di fusione fredda tra due esperienze apparentemente inconciliabili come quelle degli ex democristiani e degli ex comunisti. Le correnti oggi rappresentate da Renzi (e la sua nouvelle vague) e Bersani/Cuperlo (e tutta la minoritaria sponda sinistra) non sono mai confluite nello stesso, unico alveo riformatore; hanno sempre rappresentato (idro)dinamiche tra loro contrastanti. Davvero una pessima riuscita per coloro che, in partenza ed in teoria, potevano contare sul 60/70% del corpo elettorale di tutto lo stivale. Ed in mezzo ci siamo noi, involontari testimoni (e spesso vittime) di questa storia che sembra non voler trovare mai un finale se non lieto, quanto meno sopportabile.

l’interesse dei molisani a quello personale. Un’alleanza, infine, che gli elettori molisani non hanno mai contestato né misconosciuto… Viene da chiedersi, allora, di fronte a tanto baccano: cui prodest? Ai posteri l’ardua risposta… Quanto a noi, continueremo a lavorare con umiltà e serietà al fianco del Presidente Frattura come abbiamo fatto negli ultimi due anni. Alla fine saranno gli elettori a giudicare, come è giusto e normale che sia in un sistema democratico. Se poi si vuole rinnegare quell’alleanza e la piattaforma programmatica con la quale ci siamo presentati agli elettori nel 2013, non esiste altra via se non le dimissioni (di tutti…) e il ritorno alle urne. Noi siamo pronti, ma continuiamo a chiederci: cui prodest? *Consigliere regionale Capogruppo “Rialzati Molise”

della vetrina. Si coinvolgono ragazzi annoiati e strumento di un edonismo utile solo al piacere di una ripresa televisiva o di qualche nota su una pagina di giornale. Della notizia di cui vi parlo, pochi organi di informazione ne hanno fatto diffusione. Perché? E’ antipatico il Preside ? E’ antipatica la Professoressa ? La Scuola non ha aderito a qualche offerta pubblicitaria ? Possibile che tutto si muova attorno a certi criteri? Qualcuno addirittura per la stessa manifestazione ha citato i terzi posti e non i primi. E’ senza dubbio paradossale. Un argomento da approfondire per chi guida il campo dell’informazione perché qualora fosse una svista ( ma non ci credo) parimenti non si comprenderebbe. Allora sono costretto a ricorrere ad una pubblicità molto di parte assegnando l’OSCAR a Gabriele, Leonardo, Marco, Mirko, Francesco, Mikenda, Giusy, Angelo e alla Prof.ssa Antonella. Il TAPIRO a tutti coloro che hanno voluto ignorare la notizia. Così va la vita, gira sempre attorno ai retroscena e mai lungo la scena. Ma non bisogna rassegnarsi.


Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

6

Campobasso

14 maggio 2015

Mixage, la collezione Pinko Oggi, dalle ore 18 alle ore 21, nel punto vendita di via Garibaldi all’altezza del quadrivio di viaMazzini il prestigioso appuntamento di Fiorina Reale per presentare i migliori brand internazionali Prendete un dj di Verona classe ’87 , la sua musica fatta di un sound fresco e d’impatto che varia dalla house alla commerciale. Lui è Matteo Zanfe, in arte Mr Mads Dj, conosciuto in tutta Italia al pubblico dei locali più in voga di sempre, per citarne qualcuno Twiga (Forte dei Marmi), Giam (Roma) e Dolcevita (Fi). Pensate a due giovani promesse della musica classica italiana nelle persone di Eleuteria Arena e Laura Masotto. La prima è bresciana, polistrumentista, cantante e compositrice che, con il suo violoncello, ha collaborato con artisti come Paolo Fresu e Uri Caine. La seconda ha trent’anni ed è una violinista affermata non solo in Italia ma in tutta Europa.

Saranno loro, riuniti in un unico progetto che ha preso il nome di “Dissonant”, a rendere speciale l’evento che Pinko ha desiderato realizzare nella splendida cornice dello store Mixage in Via Garibaldi, Campobasso, il 14 maggio 2015 dalle ore 18 alle ore 21. La boutique MIXAGE, da sempre esclusivista dei più lussuosi e famosi marchi di abbigliamento femminile, calzature ed accessori dei migliori brand internazionali, (MICHAEL KORS, KENZO, DIESEL, N21 ALESSANDRO DELL’ACQUA, STELLA MCCARTHNEY, GOLDEN GOOSE, STELLA JEAN, ASH) convinta che i clienti cerchino esperienze e non solo prodotti, ancora una volta sarà protagonista, in collaborazione con il brand

PINKO, di un evento unico ed esclusivo caratterizzato dalla presentazione dei suoi capi moda in presenza di un STAFF AZIENDALE PINKO, il tutto accompagnato da ottima musica, cocktail e … da tante sorprese che MIXAGE ha voluto riservare ai suoi graditi ospiti. Sarà un’occasione davvero speciale alla quale non mancare.

Spopolamento, salvare i piccoli Comuni Il progetto è quello di “Voler bene all’Italia” che si avrà anche in Molise. La regione, tra l’altro, è quella che maggiormente risente della costante perdita di popolazione C’è un’ Italia in grado di far incontrare la tradizione e l’innovazione, capace di diffondere le buone pratiche ambientali, in cui si tocca da vicino l’autenticità dei luoghi. E’ una piccola grande Italia che rappresenta la forza del made in Italy. Anche quest’anno Legambiente con “Voler bene all’Italia” ha organizzato due giornate ricche di eventi negli antichi borghi del Molise. Il 1 e il 2 giugno, i turisti sono infatti invitati a conoscere le storia e le eccellenze molisane. “Voler Bene all’Italia nasce con l’obbiettivo di porre l’attenzione sulla valorizzazione delle aree interne da cui dipende buona parte della tutela del territorio e che custodiscono cultura e arte, paesaggi e biodiversità, prodotti agricoli di qualità e artigianato che rendono la Penisola famosa nel mondo – spiega Legambiente Molise – La nostra regione, il Molise, può offrire ottimi

esempi di comunità virtuose costruttrici di bellezza e ricchezza”. In Italia più di un comune su due ha meno di 5000 abitanti, ed è proprio in queste piccole comunità che si pongono le basi per compiere importanti cambiamenti sociali.

L’architetto Franco Valente e la dott.ssa Silvia Santorelli guideranno i turisti nelle principali tappe della giornata del 1 giugno. Il programma prevede la visita della villa rustica romana e del Santuario di Santa Maria del Canneto a Roccavivara a

partire dalle ore 9.30. Successivamente, alle ore 11,30, si proseguirà con la visita del centro storico di Trivento, (Scalinata San Nicola, Cattedrale, cripta), che, dopo il pranzo a base di prodotti tipici, che si concluderà con la visita del Museo Diocesano. Alle 17,00 è previsto l’arrivo a Pietracupa: è qui che si apprezzerà la bellezza della chiesa rupestre e della Morgia di Pietravalle. Alle ore 20,00 è prevista la cena presso l’agriturismo “la Morgia dei Briganti”, con la successiva sistemazione presso l’al-

bergo diffuso “la Morgia di Pietrac u p a ” . II 2 giugno sarà protagonista il comune di Casacalenda. A partire dalle ore 10,00, dopo aver incrociato il tratturo Celano-Foggia, i turisti potranno visitare, con la guida di Annamaria Fieramosca e Emilia Biello, il Museo di arte contemporanea, il Museo del Bufu, e il Museo all’aperto MAACK. Al termine della visita, si conosceranno ed apprezzeranno i prodotti tipici delle aziende locali, per poi pranzare presso l’agriturismo “Fonte Mazzocca”. Carlo Meo, responsabile Lipu, in occasione dei 50 anni dell’associazione, guiderà, infine, tutti i partecipanti in un interessante percorso naturalistico nell’Oasi “Bosco Casale”. Per ottenere maggiori informazioni sull’evento e i prezzi si può scrivere all’indirizzo email: o chiamare al numero 333 86664346.

Marcia dei Misteri, fervono i preparativi CAMPOBASSO. Ancora pochi giorni di attesa e poi, finalmente, Campobasso si colorerà di rossoblu con la “Marcia Dei Misteri”, la corsa non competitiva sulla distanza di 3,5 KM organizzata dalla Polisportiva Molise. Per il quinto anno consecutivo, l’ormai attesissima manifestazione, riempirà il capoluogo di suoni, colori e tanti sorrisi, riversando fiumi di gente di ogni età lungo parte del percorso dei Misteri di Campobasso. La “Marcia Dei Misteri”, che anno dopo anno sta facendo registrare una partecipazione sempre più ampia, è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile per la città; una giornata di festa, di sport e di sano divertimento per centinaia di bambini e adulti che desiderano passare una giornata all’aria aperta, per una passeggiata, una corsetta o semplicemente per stare in compagnia. Anche quest’anno non mancano le novità, prima tra tutte quella che riguarda il giorno della manifestazione. Non più domenica mattina, com’era di regola da quattro anni, ma Sabato 23 Maggio, con partenza fissata alle ore 17.30. Non è tutto: per il secondo anno consecutivo, lungo il percorso della Marcia Dei Misteri sarà riproposto il suggestivo pas-

saggio all’interno di Villa De Capoa; una piacevole deviazione rispetto al percorso delle primissime edizioni che condurrà i partecipanti all’interno del parco più bello della città. La “Marcia dei Misteri” non è solo sport e divertimento; è anche solidarietà ed impegno sociale: Al tradizionale partner “AIC – Associazione Italiana Celiachia”, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni al problema della celiachia e che allestirà un’area di ristoro a fine gara con

alimenti senza glutine, si affiancherà anche l’APMO – Associazione Pro Malati Oncologici, che svolge la meritoria opera di assistenza ai malati di cancro e che grazie all’interessamento del Dott. Franco Carrozza, valoroso mezzofondista della Polisportiva Molise degli anni ’70, sarà partner della manifestazione. Si è inoltre aggiunta alla lista delle associazioni che cercano e meritano visibilità anche la onlus “Karibù Afrika” che assiste le popolazioni svantaggiate del Kenia. Altra “partnership” con la Polisportiva Molise è quella del Comando Militare Esercito “Molise”, che sarà presente con il proprio arco tensostatico e con un stand infopromozionale. Queste e tante altre le novità introdotte in occasione della quinta edizione e che verranno

svelate dettagliatamente nei prossimi giorni. Dopo il record di presenze dello scorso anno, con il superamento di quota mille iscritti, trapela un certo ottimismo da parte della dirigenza della Polisportiva Molise, che si aspetta una partecipazione ancora più nutrita. Le iscrizioni sono aperte da qualche giorno. Sarà possibile ottenere il proprio pettorale e la bellissima maglietta celebrativa presso i seguenti punti-iscrizione: Tecnocentro in Piazza Vittorio Emanuele, Action Sport presso Corso Bucci, Agenzia Zurich in via Monsignor Bologna, Maestro Sport in via Mazzini e Minimarket Monforte in via Monforte. Da Domenica 10 maggio è stato, inoltre, allestito il consueto punto iscrizioni in Piazza Vittorio Emanuele. Gli organizzatori, a tal proposito, consigliano ai numerosi partecipanti alla Marcia dei Misteri di recarsi sul posto con congruo anticipo a causa della chiusura al traffico dell’anello interessato dal percorso, e soprattutto per godere dello spettacolo del V Trofeo Città di Campobasso, gara podistica competitiva sulla distanza di 9 Km nella quale vedremo all’opera i cosiddetti “atleti agonisti”che prenderà il via alle 15,30.


Campobasso

7 14 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Le aree verdi comunali

Bando pubblico per la gestione del parco di Viale Manzoni

Di spazi verdi (attrezzati e non attrezzati) la città non è affatto avara, semmai è la cittadinanza che non ne ha la dovuta percezione e non ha la vocazione a frequentarli La buona esperienza fatta con l’affidamento del Parco di 24 maggio a privati (meno, a quanto pare, quella della Foce), ha indotto l’amministrazione comunale a ripetere l’operazione con il parco di Viale Manzoni. Un area urbana destinata a verde dell’ampiezza di oltre cinquemila metri quadri, con percorsi pedonali e alberature, nel cuore di Vazzieri, con ampie possibilità d’uso e di valorizzazione. A stabilire ciò che sarà possibile fare, come farlo, e come poter rendere appetibile e usufruibile alla collettività quello spazio da anni marginalizzato alle passeggiate serali e mattutine di cani al guinzaglio, ha provveduto con la solita accortezza e intelligenza il servizio patrimonio di Palazzo san Giorgio. Che all’amministrazione ha reso in dettaglio tutte le aree pubbliche, le ha classificate, le ha catalogate e, con metodicità di lavoro, le sta offrendo alla collettività per il tempo libero. L’attenzione maggiore dell’amministrazione pare concentrarsi sulle aree verdi attrezzate; alcune gestite direttamente dal comune; altre, come diciamo, già date in concessione a privati e, a titolo gratuito, ai comitati di quartiere; ed altre in procinto di essere assegnate con bando pubblico, come nel caso del parco di Viale Manzoni. Le ragioni sono di ordine sociale (favorire le attività ricreative e sportive) e di ordine economico (il comune per la sola manutenzione ordinaria di quello spazio spende non meno di seimila euro all’anno).

Il Giro delle 12 Chiese, le prenotazioni

Dalla concessione del parco di Viale Manzoni, è stato stimato possibile ricavare un canone annuo non inferiore ai 2.350 euro. La partecipazione al bando e all’aggiudicazione è stata fissata entro le ore 12 del 12 giugno. Il concessionario avrà degli obblighi da rispettare (la presenza di addetti durante l’apertura; il mantenimento del carattere pubblico e della funzione pubblica del sito e degli impianti oggetto della gestione; entro 6 mesi dalla stipula del contratto la creazione di un’area giochi per fasce di età da zero a 12 anni; la installazione di panchine e cestini portarifiuti; la eliminazione delle barriere architettoniche. Di contro avrà la possibilità di installare un chiosco da adibire a ristoro/bar; di creare spazi pavimentati da desti-

nare ad attività all’aperto di natura sociale; nuovi sentieri pedonali per jogging; spazi per “dog-park”. La centralità del parco rispetto al quartiere è certamente un elemento favorevole alla buona riuscita dell’iniziativa peraltro particolarmente avvertita dalla popolazione residente, che non ha mai mancato di sollecitare l’amministrazione comunale a realizzare strutture e attrezzature per il tempo libero. Di spazi verdi (attrezzati e non attrezzati) la città non è affatto avara. Semmai è la cittadinanza che non ne ha la dovuta percezione e non ha la dovuta vocazione a frequentarli. Si pensi alla straordinaria bellezza e centralità della settecentesca Villa De Capoa, largamente ignorata dai campobassani. Un delitto. Pare che

per questo parco di assoluto valore botanico e architettonico sia in progetto una forma di gestione che lo porti di nuovo ad essere un luogo eletto della città. Dicevamo delle aree verdi. Oltre al parco della Foce, sono da citare i parchi di Via Ungaretti, di Via Lombardia e di Via Basilicata (gestiti accuratamente dai comitati di quartiere). Gli spazi verdi (pubblici di via Croce e di Boccardo) e privati (le pertinenze a verde dei condomini) sono in via di assegnazione al comitato di quartiere Cep. Restano da valorizzare il parco di Via Pirandello e il parchetto di Via Leopardi. Se ne nascessero altri, meglio ancora. Dardo

Anche quest'anno torna "Il Giro delle 12 Chiese". Domenica 17 maggio 2015 le guide dell'Associazione Centro Storico Campobasso onlus accompagneranno i visitatori alla scoperta del borgo antico di Campobasso, delle sue chiese officianti, sconsacrate o addirittura scomparse attraverso vicoli e siti poco conosciuti ma molto suggestivi. La partecipazione è GRATUITA ma è NECESSARIO PRENOTARSI al 3387474373 o 3391729414

Punto e virgola

Il mio Centro storico

di Gennaro Ventresca Sono nato nel centro storico. Esattamente in via Ziccardi, al civico 5. Proprio dirimpetto alla panetteria Palazzo, da cui allora come adesso arrivano odori di pane fragrante e di pizze al pomodoro che ogni molisano che vive lontano dalla sua città, quando torna per una breve vacanza si riporta al Nord, fosse altro per farne vanto con i “bauscia” del pianerottolo. Da qualche anno, per scelta di vita, ho ripreso a frequentare il nostro centro storico. Scoprendo un piacere che raggiunge quasi la goduria, quando come mi succede ogni giorno, giungo in sommità e, dal castello, osservo l’ordine delle nostre case di valle che sono proprio stupende viste da così lontano. Io il centro storico lo amo. Amo le sue scale, i suoi vicoli, i suoi angoli suggestivi. A cominciare da vico Pizzoferrato, splendido tanto se lo affronti in salita che in discesa. Sono pochi, però, i campobassani che hanno deciso di rimanere nel borgo antico. Ormai quelle case che abbracciano la collina dei monti sono sostanzialmente occupate

dai non residenti: pochi gli studenti, tanti, invece, gli extracomunitari. Questi ultimi li riconosci anche se non sono in strada, basta passare sotto le loro finestre per capire, attraverso la loro cucina ricca di spezie, che non si tratta di braciole e tracchiulelle di casa nostra. E’ un peccato che pochi campobassani abbiano scelto di rimanere nel centro storico. Sono più quelli che hanno speso una bella cifra per rimettere in sesto le case paterne. Per poi affittarle agli stranieri, magari senza pagarci le imposte. In questo modo il quartiere ha perduto le sue peculiarità. Anche se ci sono personaggi come Umberto Annuario e i suoi amici di Largo san Leonardo a tenere alta la tradizione. Da qualche tempo il sindaco Battista ha delegato il consigliere Francesco De Bernardo alla tutela del centro storico. Va detto che il “signor Giocagiò” è uno di quelli che vive in quelle zone che odorano d’antico. Ma si ritrova con una delega vuota, visto che non ha soldi da spendere. E, allora, gli restano solo promesse e parole. Che, col passare del tempo cadono nel vuoto, facendogli perdere anche la credibilità.





11

Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

14 maggio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

“Il Caracciolo non si tocca” Riuscita manifestazione ad Agnone dei tassisti romani dell’Alto Molise a difesa dell’ospedale aaIncidente politico tra il sindaco Carosella e il presidente ANCI-Molise Sciulli. Come era prevedibile, ha avuto grande successo l’evento voluto dal “Gruppo tassisti di Roma per il territorio e l’ospedale interregionale di Agnone” che si è svolto sabato 9 maggio mattina. Giunti dalla Capitale, i numerosi tassisti romani ma di origine altomolisana e altovastese sono stati accolti con entusiasmo e con un rinfresco a Villacanale dall’omonima associazione culturale, che ha affiancato i promotori Tonino Schiappoli e Arnaldo Sabelli assieme ad altri sodalizi che da tempo si battono per la salvezza del “San Francesco Caracciolo”. Poi (scortato da Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani) il lungo corteo dei taxi bianchi ha percorso i 6 km verso Agnone, dove ha effettuato un silenzioso, devoto e riconoscente “inchìno” alla struttura ospedaliera. Quindi, la sfilata è proseguita lungo il corso ed il centro storico della cittadina altomolisana, concludendosi in piazza Unità d’Italia, dove, sull’apposito palco, si sono avvicendate le maggiori figure di tale manifestazione, presenti le telecamere del TGR Rai, di Telemolise e di Teleregione oltre a tutti i giornalisti della stampa non soltanto regionale sia cartacea che internet, segno che l’evento ha suscitato tanto interesse anche al di fuori dal Molise.

Infatti, in tanti anni di lotte in ogni parte d’Italia per contrastare i tagli alla sanità pubblica, non si era mai vista una simile manifestazione indetta da una categoria di persone che, come i tassisti romani, pur essendo originari di queste zone, vivono e lavorano altrove ma hanno sentito la forte esigenza di contribuire a difendere l’ospedale dei loro nonni e dei genitori. All’incontro erano presenti i sindaci dei comuni di Agnone, Pescopennataro, Belmonte del Sannio, Schiavi di Abruzzo, Poggio Sannita (con fa-

scia tricolore e gonfaloni) ed il vescovo della diocesi di Trivento, mons. Domenico Scotti. Costoro si sono avvicendati nel prendere la parola per salutare i tassisti e le tante persone (alcune venute pure dai paesi vicini) che occupavano quasi tutta la grande piazza antistante la monumentale chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Hanno preso la parola pure i rappresentanti delle tante associazioni che hanno aiutato i tassisti di Roma a realizzare con vero successo tale evento e sono intervenuti con veemenza anche alcuni

tassisti provenienti dalla Capitale. Tutti hanno riferito sullo stato delle cose per impedire che l’ospedale agnonese venga ancora più fortemente penalizzato dai tagli. Tutti gli interventi hanno riconosciuto la necessità di un potenziamento di questa essenziale struttura sanitaria che per oltre sessanta anni ha sopperito, con efficienza e con i conti economici assai contenuti sempre in attivo, alle esigenze della popolazione di queste montagne di confine tra Abruzzo e Molise così tante disagiate. Tutti si sono impegnati a proseguire, con ogni mezzo legale e democratico, la lotta per il diritto alla salute fino alla vittoria. Per dovere di cronaca, si riferisce di un acceso diverbio tra il sindaco di Agnone Michele Carosella, assecondato dal suo vice Maurizio Cacciavillani, con il sindaco di Pescopennataro Pompilio Sciulli che stava parlando anche nella sua qualità di presidente dell’ANCI-Molise. Inspiegabilmente

ed improvvisamente, Carosella si è alzato dalla sedia sita in prima fila, si è tolto la fascia tricolore ed ha abbandonato, in modo assai plateale e stizzito, “la piazza dei tassisti”, i quali sono rimasti sbalorditi e delusi, assieme a tutte le persone presenti. Infatti nessuno si sarebbe mai potuto aspettare che un’autorità così rappresentativa, come il sindaco che avrebbe dovuto fare fino in fondo gli “onori di casa”, facesse un gesto così clamoroso. Tuttavia tale “incidente politico” come è stato definito dalle parti in diverbio, pur turbando gli animi, non ha tolto importanza, significato e validità all’evento così tanto originale e così tanto apprezzato dalla gente. I tassisti di Roma hanno dato appuntamento per un’altra loro manifestazione di sostegno all’ospedale Caracciolo con una sfilata di numerose auto d’epoca che avrà luogo in Agnone domenica pomeriggio 16 agosto 2015, quando ci saranno anche villeggianti, turisti ma anche altomolisani emigrati in ogni parte del mondo, poiché anche costoro dovranno prendere maggiore coscienza della necessità di trovare un ospedale efficiente che dia garanzie per tutti quelli che ci vivono ma anche per chi decide di venire qui per soggiornare.

Domenico Lanciano

L’alleanza Cnr-Neuromed contro il Parkinson

L’occasione sottolineata da un convegno di altissimo valore scientifico per affrontare i temi più avanzati delle neuroscienze POZZILLI. La ricerca in Molise si arricchisce di una nuova alleanza rivolta a studiare a fondo i meccanismi genetici e molecolari alla base della malattia di Parkinson. E l’evento sarà segnato da un convegno scientifico di altissimo livello al quale parteciperanno esponenti di primo piano del panorama scientifico italiano. Venerdì prossimo sarà infatti inaugurata l’Unità di Ricerca presso Terzi (URT) dell’Istituto di Genetica e Biofisica “A Buzzati-Traverso” (IGB-ABT) del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso il Neuromed di Pozzilli (IS). La nuova struttura, nata dalla stretta collaborazione tra IGBABT e Neuromed, studierà con un approccio multidisciplinare la malattia di Parkinson. Questa patologia colpisce circa il 2% della popolazione dopo i 60 anni di età, ed il 3-5% di quella superiore agli 85

anni, ed è estremamente difficile da affrontare sia dal punto di vista della diagnosi che del trattamento. “La malattia di Parkinson, per cui tuttora non esiste una cura ma solo trattamenti sintomatici – spiega Antonio Simeone, Direttore dell’Istituto di Genetica e Biofisica “A Buzzati-Traverso” - è una patologia molto complessa ed eterogenea sia per la sua origine genetica che per la sua evoluzione clinica. Finora la ricerca di mutazioni genetiche specifiche ha prodotto risultati limitati, rendendo estremamente improbabile la diagnosi precoce della malattia, se non per un ristretto numero di forme familiari. E’ sulla base di tali premesse che l’URT-IGB presso il Neuromed svolgerà uno studio multidisciplinare, che metta insieme il potere di analisi delle moderne Biotecnologie (dalla genomica di

ultima generazione alla modellistica cellulare ed animale) con quello della Clinica e della Genetica Medica, allo scopo di approfondire la conoscenza della funzionalità del sistema dopaminergico (la parte specifica del sistema nervoso che viene colpita dalla malattia, ndr) e di realizzare nuovi protocolli che permettano di allargare la diagnosi della malattia ad una più ampia casistica di pazienti oggigiorno non diagnosticabile”. “L’ interazione tra CNR e Neuromed – commenta il Professor Erberto Melaragno, Presidente dell’I.R.C.C.S. Neuromed – è un segnale forte dell’impegno che il nostro Istituto rivolge costantemente alla ricerca scientifica nella regione Molise. Il Neuromed è da sempre impegnato in ricerche avanzate nel campo delle patologie neurodegenerative, cosa che lo ha reso

protagonista dello scenario scientifico a livello italiano e internazionale. E’ per questo motivo che abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto. La collaborazione tra le nostre due strutture, con il bagaglio di conoscenze che ciascuna porterà con sé, segnerà un momento importantissimo per il futuro della nostra regione”. Il convegno che segnerà la nascita di questa nuova realtà scientifica è adeguato proprio all’importanza del momento e affronterà un tema estremamente complesso: lo scenario nel quale le neuroscienze si muoveranno negli anni futuri, le sfide che la società dovrà affrontare, quanto vorrà investire in questo campo. Ma c’è anche un altro punto: l’impatto che le maggiori conoscenze sul cervello potranno avere sulla vita degli individui e sulla società stessa.

“RiservAmica”, successo per la terza edizione nell’area verde di Montedimezzo I partecipanti sono stati coinvolti in una giornata speciale di educazione ambientale Si è svolta domenica 10 maggio la Terza Edizione di RiserVamica, la Festa Nazionale delle Riserve Naturali dello Stato. La manifestazione, curata dal Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Isernia, ha avuto come scenario la Riserva Naturale Orientata Montedimezzo (Vastogirardi – IS). Numerose le presenze di Associazioni, gruppi e singoli. I partecipanti sono stati coinvolti in una giornata speciale di educazone ed interpretazione naturalistica con lo scopo di stimolare un comportamento quotidiano sostenibile per la conservazione della biodiversità. A tal fine, hanno preso parte a visite guidate, sia in foresta che nel museo naturalistico, ed hanno assistito alla proiezione del filmato “Le quattro stagioni

del bosco”. Sono state apprezzate le bellezze del luogo precorrendo il “Sentiero Colle San Biagio”, un percorso didattito autoguidato accessibile anche ai portatori di handicap motorio o sensoriale, dove tabelle informative illustrano, sia in carattere visibile che in braille, l’ecosistema della foresta. Ai partecipanti è stata consegnata la speciale tessera “Cercatori di Riserve”, un invito a visitare oltre cento riserve naturali italiane gestite dal Corpo Forestale dello Stato per scoprire le foreste e la biodiversità d’Italia. L’UTB di Isernia ringrazia quanti hanno voluto prendere parte alla manifestazione.


12

Tutto quello che gli altri non dicono

Termoli

14 maggio 2015

senza alcun finanziamento pubblico

Riaprono Piazza e Corso, sarà la svolta? I lavori di rifacimento della pavimentatura sembrano potere dare un nuovo volto alla cittadina adriatica TERMOLI. Gli annunci dell’ormai prossima conclusione dei lavori di rifacimento di corso Nazionale e piazza Monumento si sono quasi concretizzati. A partire dai primi di giugno, infatti, salvo imprevisti dell’ultima ora la città avrà un nuovo volto che punterà alla più elevata valorizzazione del turismo, del passeggio e dell’ambiente circostante. Nonostante le difficoltà pare tutto in dirittura d’arrivo; si punterà così al rilancio anche spronati dalla nuova bandiera blu e dalla voglia di rilanciare la città e renderla sempre più competitiva, anche nell’ottica dell’annunciata “smart city”. Per il consigliere comunale Salvatore Di Francia: “il nuovo corso e la nuova piazza significheranno sicuramente un cambiamento positivo e con l’arrivo dell’estate avremo la possibilità di ospitare i turisti che arriveranno in una città rimodernata e diversa. Una città 2.0 , per certi versi, anche perché oltre ai lavori citati c’è un impianto di fibra ottica quasi al termine e tanti progetti in cantiere quali il tunnel e i parcheggi (che sono mancati anche ai commercianti in passato). Cercheremo di essere il più vicini possibile ai cittadini e ai commercianti e a riprova di questo c’è un cartellone estivo ormai

TERMOLI. La notizia è di quelle che non t’aspetti ed è trapelata dal blog dell’attivista Augusto De Sanctis il quale, spulciando documenti qua e là ha scorto ed estratto la classica “notizia che non t’aspetti”: “Questa è la storia di un pozzo di petrolio – scrive al suo blog – un’altra trivella chiamata a bucare il fertile suolo italiano, per la precisione a Rotello in provincia di Campobasso, in Molise. La società Adriatica Idrocarburi, dell’ENI, ha richiesto a marzo 2015 al Ministero dell’Ambiente una domanda di compatibilità ambientale (procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – V.I.A.) per lo scavo di un pozzo e l’eventuale coltivazione del giacimento nella concessione Masseria Verticchio. Avevo parlato tempo fa di questo pozzo all’avvio della procedura (http://wp.me/p5yal4-5D). Si tratta di una zona a rischio di terremoti forti”. Secondo quanto riporta De Sanctis “la scadenza per

pronto: oggi Termoli è più competitiva di quando l’abbiamo trovata e lo stiamo confermando anche con il brand della “Costa dei Delfini” che sta partecipando all’Expo; con queste iniziative saremo sicuramente una cartolina a livello mondiale”. Ma basteranno i lavori per il rilancio turistico della città di Termoli? Lo abbiamo chiesto a Massimo, un esercente del centro, che ci

ha condiviso queste osservazioni: “i lavori sono quasi in dirittura di arrivo, manca un mesetto circa oggi e posso dire che per noi esercenti è stato un periodo terrificante perché abbiamo avuto delle perdite ingentissime. Adesso spero che il peggio sia passato, la ditta sta lavorando celermente e ci si aspetta, dopo che i lavori saranno finiti, una Termoli più bella e capace di atti-

rare maggiori presenze. Il nuovo arredo sembra bello e, ovviamente, quando sarà arricchito dei lampioni e delle fioriere diverrà un grossissimo passo avanti perché molti hanno criticato questa opera ma ricordiamoci che prima c’era solo una striscia di asfalto e peggio dell’asfalto non c’è nulla. Sicuramente i lavori non possono bastare affinchè Termoli si vesta dell’idea di essere una città turistica e, nello stesso tempo, non ci si potrà neanche attendere che da questi lavori possano uscirci miracoli, occorre invece comprendere che serve un cambio di marcia, un cambio di mentalità perché a Termoli il turista dovrà essere realmente visto come una risorsa. Questo nuovo corso deve essere un punto di partenza ma non di arrivo, uno stimolo a noi a fare meglio per rilanciare questa città che è in condizioni economiche purtroppo disastrose”. Levigare i prezzi, coordinarsi al meglio e mettere a disposizione di cittadini e turisti nuovi parcheggi, saranno la chiave giusta per cercare di contrastare le vicine Vasto e San Salvo magari anche con un cartellone degli eventi estivi appetibile: Termoli è chiamata a diventare grande.

A Rotello si punta alle trivellazioni? le osservazioni era fissata al 10 maggio 2015”. A questo punto la situazione è tutta da approfondire perché vi sarebbero “verifiche amministrative” svolte e che avrebbero accluso nella documentazione anche il comune di Santa Croce di Magliano. Insomma, una serie di

documenti (raccolti a questo link con la descrizione dell’attivista) e riflessioni (qui quella di “Acqua bene comune”). Due i “post scriptum” all’articolo di Augusto De Sanctis: “mi dicono che “Il Centro”, il principale giornale abruzzese, in Molise non

viene distribuito da qualche tempo, eppure la legge prevede che la pubblicazione dell’avviso avvenga su un giornale locale! L’ho fatto notare durante la telefonata, la funzionaria mi dice “veramente, pure questo?!”” e “questa procedura fino al 2014 sarebbe stata di competenza della Regione

Molise. Con il Decreto Sblocca Italia la VIA dei pozzi in terraferma è ora passata al Ministero dell’Ambiente. Avete capito perché…?”. A questo punto pare certa una cosa: nel silenzio i pozzi petroliferi sono autorizzati anche nell’entroterra molisano.

“Il Pd appoggia i suoi candidati sindaco” La federazione del partito del Basso Molise ribadisce che il centrosinistra è uno e non ci sono alternative Una nuova finestra elettorale interessa il territorio molisano, in una terra abituata alle più innovative alleanze dentro e fuori gli organi di partito si trova a contare le schede nelle urne di 19 amministrazioni comunali di cui 4 in basso Molise. Ieri sera si è riunita la Segreteria della federazione del Basso Molise, allargata ai Segretari dei vari circoli insistenti sul territorio, per esprime con forza l’appoggio a tutti i candidati di centro sinistra che con impegno e, in periodi come questi di difficoltà economica e sociale, con coraggio hanno deciso di mettersi in gioco per dare il contributo che la politica deve dare alla crescita del proprio territorio. Un pizzico di coraggio in più per quelle liste che in barba alla crisi dei partiti hanno puntato sul simbolo del PD per affrontare la campagna elettorale. Una scelta di coerenza e di lente di ingrandimento sulle at-

tività che spesso in sordina vengono svolte dai militanti del Partito Democratico. Chiedere un voto per il simbolo, prima ancora che per il singolo candidato, richiama a un idea di politica assembleare e di squadra che si raggruppa sotto lo stesso ombrello mostrandolo prima ancora dei volti. Una grande sfida in un momento in cui i partiti sono case strette per troppi, che però siedono nella poltrona più comoda dell’intera casa. La Federazione del Basso Molise, senza mezze parole, si schiera a sostegno della lista di Nicola Palombo e di tutte le liste di centro sinistra che si misureranno nella prossima tornata elettorale; un appoggio sulle tematiche, sui piani di confronto, sui problemi di sviluppo e crescita che la Federazione intende esprimere nei confronti di tutte le realtà amministrative locali.


13

Termoli

14 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Spiagge pulite, c’è la Bandiera Blu Sono tredi anni di fila che Termoli ottiene l’ambito riconoscimento per la qualità delle acque e dei servizi TERMOLI. “Spiagge pulite, attenzione al territorio e servizi, Termoli ottiene la Bandiera Blu 2015″. In una sala Nettuno, sede della Regione Lazio, gremita di amministratori provenienti da ogni parte d’Italia, anche Termoli viene insignita della Bandiera Blu 2015. Ad accogliere i presenti il presidente del FEE (Foundation Envir o n m e n t a l Education) Claudio Mazza, l’Ammiraglio Felicio Angrisano Comandante Generale delle Capitanerie di Porto e il dott. Stefano Laporta direttore generale dell’Ispra. Il riconoscimento Bandiera Blu 2015, ottenuto sulla base di parametri e processi molto complessi oltre che di graduatorie severe è stato assegnato a 147 località rivierasche e 66 approdi turistici per complessive 280 spiagge. La XXIX edizione della Manifestazione di consegna

delle Bandiera Blu ha voluto premiare quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dalle analisi che nel corso degli ultimi quattro anni le ARPA delle diverse regioni hanno

effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto con il Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. I Comuni hanno potuto presentare diretta-

mente i risultati grazie alla piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle agenzie ARPA in termini di numero di campionamenti e di indicatori macrobiologici misurati. Tra i parametri di valutazione ci sono stati: l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, la raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti pericolosi, le inziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo, la valorizzazione delle aree naturalistiche, la cura delle spiagge, la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni. “Anche per il 2015 possiamo annunciare con soddisfazione un aumento di Bandiere Blu, ben 147, un incremento costante che dimostra, nonostante le ridotte risorse econo-

miche, la volontà di tanti comuni di non mettere in secondo piano l’attenzione per l’ambiente& – ha detto Claudio Mazzapresidente della FEE Italia.“Bandiera blu è il simbolo di quell’impegno profuso dalle amministrazioni comunali a favore di una conduzione sostenibile del territorio, attraverso la cura e l’attenzione per l’ambiente “- ha dettol’Ammiraglio Felicio Angrisano, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto. “Per noi è un onore ricevere questo ricnoscimento – ha detto il sindaco Angelo Sbrocca una Bandiera Blu che è merito dell’agire comune dei cittadini e sell’Amministrazione. Tra i parametri di assegnazione hanno influito molti fattori e tante altre azioni poste in essere nella nostra città grazie anche al lavoro dei tecnici e dei dipendenti del Settore Turismo a cui va il nostro grazie”.

Il governo cancella l’ufficio del Giudice di Pace Il decreto porta la fima del ministro Orlando. Di Michele: “Un altro delitto nei confronti di Termoli” TERMOLI. Clamoroso in via Corsica. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha chiuso l’ufficio del Giudice di Pace di Termoli. Finisce così, in modo inglorioso, davvero, il percorso di deroga chiesto e ottenuto a cavallo delle due ultime amministrazioni comunali, laddove per sottrarsi alla mannaia della chiusura di tutti gli uffici periferici non inseriti nei palazzi di giustizia e nei tribunali si concedeva l’opportunità di mantenere aperti questi presidi di prossimità a patto e condizione che spese di personale, di locali e di funzionamento fossero a

carico esclusivo degli enti locali. Ad annunciare l’epilogo meno gradito, specie per la cittadinanza dei comuni di Campomarino, Portocannone e San Giacomo degli Schiavoni, insieme a Termoli ovviamente, il portavoce in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle Nicola Di Michele, che ha così commentato l’evoluzione negativa della faccenda, bollata come ‘delitto a Termoli’. “Grazie ai nostri Amministratori al sindaco e alla giunta …un altro Presidio di Legalità, cessa di esistere. ANCHE IL GIUDICE DI PACE DICE ADDIO ALLA

CITTÀ. Sotto il decreto del Ministro Orlando (PD), che sancisce la chiusura dell’ ufficio. Grazie Sbrocca sindaco di Termoli e MAI MIO SINDACO ancora una volta hai dimostrato il tuo vero interesse per la città che governi e BASTA. Tu non hai nessun amore per i cittadini e per questa città. Grati per sempre Impiegati, Giudici, Avvocati e cittadini”. Un duro colpo per gli equilibri territoriali, considerando che già nel settembre 2013 (il 14) era stata chiusa la sede distaccata del Tribunale di Larino nell’ex pretura di piazza Kennedy

“Cari politici, ma siete mai passati per il Pronto soccorso?” Una cittadina di Termoli ha scritto una lettera aperta per raccontare i quotidiani disagi degli utenti TERMOLI. Pillole di sanità che non va nei dibattiti sui profili Facebook. E’ sempre più facile trovare spunti e commenti dell’ordinaria vita quotidiana sui social network e stavolta l’attenzione viene catturata dalle parole iscritte dall’ingegner Antonella Occhionero, che ha voluto ‘postare’ un qualsiasi pomeriggio al Pronto soccorso di Termoli. “Condizioni di lavoro disumane per i più che qualificati medici e paramedici del Pronto soccorso di Termoli e pazienti più che pazienti, visto che se sono lì vuol dire che stanno davvero male. Ore di attesa e di sofferenze strazianti a causa di un personale decisamente sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro che ogni giorno si presenta lì. E siamo al mese di maggio, non oso immaginare cosa succederà in estate! Altro che tagli! L’ospedale termolese andrebbe più che potenziato. Cari Paolo Di Laura Frattura e consiglieri regionali e cari Iorio etc. voi non fareste quella fila nemmeno da sani per toccare con mano la situazione!

Ma ve lo abbiamo detto e ridetto, quasi in modo noioso e petulante, come una cantilena. Ma davvero non vi rendete conto che la situazione è drammatica ed esplosiva? Ma davvero non ve ne

frega niente che i cittadini molisani, vostri elettori e fra l’altro artefici delle vostre fortune, stanno male e soffrono? Non si gioca sulla salute dei cittadini! E non si infierisce sul lavoro

dei medici e del personale paramedico!” Diversi i commenti correlati a questo pensiero principale, ne abbiamo scelto uno, di Vittorio De Socio. “Sai come pensano di risol-

vere i problemi del personale in Pronto soccorso? Ripristinando i così detti ‘turni aggiuntivi’ ossia turni di lavoro straordinario in aggiunta a quelli ordinari e che vengono ovviamente retribuiti a parte. Non riescono a capire che bisogna assumere nuovo personale perché se da un lato far lavorare un medico più ore permette di coprire i turni, dall’altro si tratta pur sempre di personale già stanco che deve oltretutto sottrarre altro tempo alla propria famiglia ed al proprio tempo libero. Se poi aggiungi un piccolo particolare ossia che in estate bisogna concedere le ferie ai dipendenti, con i turni aggiuntivi ottieni il risultato di coprire al massimo le ferie dei colleghi, per cui la situazione non migliora, anzi tende a peggiorare perché aumenta il numero degli accessi visto che la popolazione raddoppia. Unica soluzione è perdonatemi se utilizzo il maiuscolo è assumere nuovo personale per fare in modo che quello attualmente in servizio possa avere anche una vita extra-ospedaliera”. Ma siamo certi che il tavolo ex Massicci e i burocrati ministeriali la pensano molto diversamente



15

Opinioni Partirà lunedì da Trapani la staffetta de “L’Esercito marciava…” che percorrendo tutto il territorio nazionale, sui passi dei nostri avi che furono chiamati a combattere sulla frontiera orientale 100 anni fa, raggiungerà Trieste il 24 maggio. La staffetta correrà 24 ore su 24 e ne saranno interpreti oltre 600 militari dell’Esercito Italiano che porteranno da Trapani a Trieste una bandiera tricolore. A dare il via alla marcia sarà il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Danilo Errico, mentre il primo staffettista sarà il Comandante del 6° Reggimento Bersaglieri Colonnello Antonino Poma. Prima della partenza, in piazza Vittorio Veneto (alle 17), si svolgerà un saggio ginnico dei Bersaglieri del 6° Reggimento di stanza proprio nella città siciliana, seguito da un esibizione di metodo di combattimento militare. Non solo, presso il palazzo di Governo sarà allestita una mostra di mezzi e armi moderne dell’Esercito Italiano e la mostra “La Grande Guerra” con reperti e fotografie d’epoca della Prima Guerra Mondiale. Campobasso vivrà una giornata particolare per il passaggio della staffetta la prossima settimana che sarà presentata in sede di conferenza stampa domani al Distretto mil i t a r e . Il 24 maggio saranno 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, uno dei momenti che ha maggiormente segnato la vita del Paese e dei suoi cittadini. «Il ruolo svolto dall’Esercito nel conflitto è noto, sia in termini di attività bellica sia in termini di costruzione dell’identità nazionale del popolo italiano - spiegano i militari - Con il progetto “L’Esercito marciava…” si è voluto proseguire idealmente questo processo identitario, pianificando, su tutto il territorio nazionale, una serie di attività promozionali preparatorie all’evento conclusivo che si svolgerà nella città di Trieste il 24 maggio 2015». E aggiungono: «Nell’attuale momento storico, dove la richiesta d’identità e riconoscimento culturale sono fortemente sentiti dalla collettività, l’attività si pone, come un validissimo strumento di risposta. Sarà l’occasione per condividere con la popolazione italiana i valori, i sentimenti, gli ideali dei nostri avi, che sono ancora quelli dell’Esercito di oggi». Il progetto si caratterizza di 3 macro momenti: la staffetta, gli eventi promozionali e l’evento conclusivo. A ricordo dei militari partiti per la guerra e con lo scopo di rappresentare il movimento di avvicinamento a Trieste dai punti più lontani del territorio italiano, saranno realizzate una serie di staffette costituite da soldati che attraverseranno tutte le regioni italiane percorrendo 5 itinerari per circa 4.200

Nuova passerella internazionale per il maestro campobassano Antonio Corbo. L’eclettico artista molisano esporrà, infatti, dal 15 maggio al 4 giugno, a Malaga in Spagna. Nella città di Picasso, Antonio Corbo terrà una personale nella ‘Galeria Javier Romàn’, a 50 metri dal museo dedicato al celeberrimo artista spagnolo. Titolo e tema conduttore della mostra è “Dialogos” (dialoghi). “Dialoghi – spiega l’autore – inteso come linguaggio di temi, tecniche, colore, riconducibili alle opere stesse e alle esperienze che ho fatto nel corso degli anni”. “Da un po’– afferma il maestro – accarezzavo l’idea di una personale in Spagna e l’occasione è arrivata quando, alla Mostra internazionale di Arte Contemporanea di Padova del 2013, ho conosciuto Javier Romàn, titolare dell’omonima galleria, che ha apprezzato le mie opere e mi ha invitato ad esporre a Malaga”. Le 30 opere che il maestro Corbo porterà in Spagna appartengono alla sua produzione del 2014 e 2015. Per la realizzazione di queste, il maestro ha utilizzato, oltre a tecniche già sperimentate nel passato, anche nuove tecniche a smalti, come testimonia una cospicua parte dei quadri che saranno esposti alla galleria ‘Galeria Javier Romàn’. “Non mi è mai piaciuto fermarmi, cristallizzarmi sulle stesse tecniche o soggetti – sottolinea il maestro – Amo sperimentare perché

14 maggio 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

La staffetta dell’Esercito per i 100 anni della Grande Guerra km e che avranno come punti di partenza Trapani, Lecce, Padova, Cagliari e Aosta. Correndo ininterrottamente lungo tutto l’arco delle 24 ore, gli oltre 600 soldati impegnati si alterneranno portando, alla stregua di tedofori, una bandiera Italiana simbolo di unità nazionale. Raggiungeranno Trieste il 24 maggio dove, come emblema di condivisione e commemorazione del sacrificio di un popolo intero, la Bandiera verrà issata in Piazza Unità d’Italia. Lungo gli itinerari, ai soldati in corsa, si uniranno personalità istituzionali, del mondo della cultura e dello spettacolo e dello sport. Nei maggiori centri urbani attraversati, tra cui Campobasso, saranno condotti degli eventi promozionali con il coinvolgimento delle realtà locali. L’importante novità dell’iniziativa consiste nella consegna degli stati di servizio di soldati italiani che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale a loro eredi che ne abbiano fatto richiesta. In particolare, i documenti saranno consegnati ad al-

cuni alunni delle scuole che avranno aderito all’iniziativa, su indicazione e stimolo degli enti territoriali dell’Esercito già in contatto con il mondo della scuola per altre attività istituzionali. Il 24 maggio, in Piazza Unità d’Italia a Trieste, alla presenza di autorità civili e militari, si svolgerà la giornata conclusiva di “L’Esercito marciava …”. Il programma di massima prevede la realizzazione di un evento musicale che inizierà dopo

l’arrivo della staffetta. La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite dell’Esercito Italiano e la location sarà arricchita da reperti storici e museali.

Espone a Malaga il maestro campobassano Antonio Corbo questo mi dà, giorno dopo giorno, quegli stimoli per continuare nella mia ricerca e creare qualcosa di nuovo, di diverso, di inedito. Ritengo sia questa l’essenza della mia arte: trasferire su tela ogni mio impulso creativo rompendo gli schemi ripetitivi per provare me stesso ma, anche, per osare e alzare il livello della ricerca stessa”. Non a caso, nella vastissima produzione cinquantennale del maestro, che il pubblico ha potuto apprezzare nella sua prima antologica nei

mesi di settembre e ottobre dello scorso anno all’ex Gil di Campobasso, troviamo temi e figure, tecniche e creazioni sempre nuove che spaziano dalla china all’acquerello passando per i pastelli i gessi ed in epoca più recente gli smalti. Una produzione ricca e variegata che ha portato e continua a portare le opere del maestro campobassano in giro per il mondo. Ricordiamo che le sue opere sono state esposte in più personali in Olanda, ma anche alla Royal Opera Arcade Gallery di Londra, alla “Luxury Art” Biennale della Germania, presso Altes Dampfbad Museum di Baden Baden, oltre che nei maggiori musei dell’Asia, nell’ambito del Present Art Festival di Shanghai, solo per citarne alcuni. All’inaugurazione della mostra, prevista per le 20.30 del 15 maggio, ci sarà anche il Console italiano a Malaga, oltre ad autorità civili spagnole ed esponenti internazionali dell’arte e della cultura.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.