TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 98 - mercoledì 29 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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11.000 euro per Di Pietro 13.000 euro per Frattura mensili L’Oscar del giorno a Manzo e Federico
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Manzo e Federico. Diamo atto ai due esponenti del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, di essersi battuti fino in fondo sulla proposta del Reddito minimo di cittadinanza e sulla necessità, almeno, di andare a tagliare della metà la quota regionale in tema di vitalizio. Almeno, rispetto al silenzio degli altri consiglieri regionali, è già un qualcosa. Fa male, però, registrare la scena muta di troppi consiglieri in aula. E li dobbiamo pure pagare!
Il Tapiro del giorno alla Cisl Molise
E’ bello pappare con la politica alla faccia di chi non mangia
Vitalizi tali padri tali figli 3.992,53 euro di vitalizio mensile per Di Pietro Antonio
Il Tapiro del giorno lo diamo alla Cisl Molise. Il sindacato ha uno strano andare in regione. E' pur vero che è stato già annesso all'Abruzzo per cui il Molise finisce per fare quasi da comparsa. Solo, ora, però sembra prendere sul serio la drammaticità della situazione economica e occupazionale della regione. A partire dalla questione Gam ma dimenticandone altre che non sono meno drammatiche. Ma i colori delle maggioranze ai sindacati non dovrebbero interessare. Perchè non portano nulla nei piatti dei cittadini.
2.116,58 da parlamentare 4.002 euro dalla Regione Molise mensile per Frattura Fernando
Mentre Iorio li aveva aboliti Frattura li ha rimessi SERVIZIO A PAGINA 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 29 aprile 2015
La politica solo chiacchiere e distintivi
“Molise di tutti”: operazione patetica e meccanica resa possibile perché non è richiesta coerenza, schiena dritta e mente libera C’è del patetico nel travaso di Nagni, Parpiglia e Cristiano Di Pietro dall’Italia dei Valori (ma quali?) al sedicente movimento “Molise di tutti”. Un’operazione meccanica, inventata per ridare un po’ di luce alla figura politica di Di Pietro senior da parte del figlio, e di un gruppetto di adepti, taluni amministratori locali e provinciali, che aspira a restare a galla. Un’operazione meccanica, per consentire allo sfiatato presidente della giunta regionale, l’architetto Paolo di Laura Frattura, di riprendersi dal tiro al piccione di cui è fatto oggetto da quella parte (piccola, sparuta, ma grintosa) di molisani che non vivono di elemosina politica né sono in attesa di raccogliere le briciole dal tavolo delle spartizioni. Un’operazione da vasi comunicanti, priva di motivazioni ideali e, a ben pensarci, anche di motivazioni strategiche. D’accordo: di ideali, di ideologia, di appartenenza non se ne parla da un pezzo, da quando, cioè, i partiti sono diventatati contenitori di numeri e non di soggetti pensanti.
Ammesso pure che l’operazione travaso abbia un fine strategico, che Di Pietro senior voglia ripartire dal luogo meno impegnativo, più credulone, politicamente più stupido e fazioso per tentare di mettere a frutto gli anni della vecchiaia con una can-
L’INTERVENTO L’acqua del Molise è un bene del popolo ed il popolo deve decidere. Come tutti saprete, ai sensi dell’articolo 172 del D. L.152 del 3 aprile 2006, modificato dall’art. 7 del D.L. 133 del 12 settembre 2014 la Regione è tenuta a costituire entro il 30 settembre 2015 l’Ente di Governo che disporrà l’affidamento del servizio idrico integrato ad un gestore unico. I comuni molisani costituiranno quindi l’ambito territoriale e saranno ente di governo del settore idrico, provvedendo a scegliere le modalità di gestione del SII;decadranno di conseguenza tutte le forme di gestione non conformi alla disciplina vigente, privando così molti comuni della possibilità di disporre del bene comune acqua nelle modalità fin qui seguite. Considerato che la Commissione Regionale, istituita per provvedere al riassetto istituzionale della gestione idrica integrata, ha inviato a tutti i sindaci una bozza di statuto di quello che si prevede possa essere il nuovo Ente di governo ed ha chiesto di inviare eventuali modifiche allo statuto entro il 30 aprile 2015, il tempo a disposizione degli amministratori locali risulta davvero insufficiente alla dovuta condivisione con la cittadinanza di un tema così importante, attraverso assemblee o consigli comunali aperti. Tenuto conto, inoltre, che in tempi stretti sono previsti due incontri dei Sindaci con la predetta Commissione, il Comitato Acqua Bene Comune Molise, che da anni si batte per la ripubblicizzazione dell’acqua, invita tutti i Sindaci molisani ad un incontro in data 30/04/2015 nei locali
didatura alla presidenza regionale, niente può essere dato per scontato se rimane la politica imbelle e deleteria del centrosinistra. Nemmeno che le coperture di cui gode nei centri d’indagine e di controllo rimangano ancora tali, dinanzi allo
spettacolo dei traffici personalistici ai vari livelli della Regione. L’operazione messa in piedi per far dimenticare cosa è stata l’esperienza dell’Idv e quanta poca cosa abbia rappresentato nel Molise, non ha alcun elemento che possa giustifi-
carla oltre la strumentalità di consentire al gruppetto di comando di cambiare pelle, di darsi una lavata di faccia, e di scrollarsi la forfora dalle spalle. Di dirsi diverso da ciò ch’è stato fino a ieri, non avendo più l’etichetta con la quale ha chiesto e ottenuto i consensi elettorali per sedere alcuni di essi a Palazzo Moffa, altri a palazzo Vitale, altri nelle istituzioni territoriali locali, senza infamia e senza lode. Gli è consentito farlo perché vivono e operano nel Molise, terra in cui non è richiesta la coerenza, la schiena dritta e la mente libera. Terra delle fiere rionali e del gioco delle tre carte: “… questa vince, questa perde ..”. Mai che il mazziere e i compari che lo attorniano perdano, però. La vita politica molisana è “solo chiacchiere e distintivo”, litigio, contraffazione, compromesso, speciosità, opacità e … travaso. Fintanto dura, di riffe o di raffe, andrà avanti. Ma non è detto che duri. Dardo
Caro assessore Nagni, l’acqua è un bene pubblico
della Chiesa del Sacro Cuore a Termoli: mettiamo a vostra disposizione tutte le nostre conoscenze su un argomento così complesso e fondamentale, nonché la consulenza tecnico-giuridica degli esperti del Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua. E’ possibile anche, per chiarire eventuali dubbi e incertezze, organizzare velocemente incontri con amministratori che in varie parti d’Italia stanno già effettuando il percorso di ripubblicizzazione. E’ altresì indispensabile che tutti i Sindaci scrivano immediatamente alla Commissione Regionale, anche attraverso l’ANCI, chiedendo con forza che la scadenza del 30 aprile per l’invio delle osservazioni allo statuto venga prorogata, in modo da consentire alle Am-
ministrazioni di coinvolgere i cittadini in questo percorso e di elaborare suggerim e n t i costruttivi. Non è infatti possibile lavorare seriamente su aspetti legislativi complessi in soli dieci giorni, quelli che intercorrono tra l’arrivo della bozza e la scadenza fissata. Il Comitato Acqua Bene Comune è pronto anche a mettere a disposizione dei Sindaci una proposta di delibera di Consiglio che sancisca la netta volontà delle Amministrazioni di costituire un Ente gestore regionale totalmente pubblico e sottoposto alle norme del diritto pubblico. Rimaniamo in attesa di un riscontro alla presente,e ci auguriamo di poter collaborare per la costruzione di una gestione del servizio idrico integrato che sia pubblica, trasparente ed aperta alla presenza e alla collaborazione della cittadinanza. Comitato Acqua Bene Comune in collaborazione con il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua
Il doppio peso di Giovanni Muccio La proposta di legge di stabilità regionale sul sistema previdenziale contributivo dei consiglieri regionali, che contempla anche la reintroduzione del famoso “vitalizio”, poi chiamatelo come volete, abolito dal precedente Governo Iorio è stata approvato con piccoli aggiustamenti dalla maggioranza del centrosinistra è legge regionale. Ora non resta a tutti, Associazioni, Movimenti e partiti politici, insistere sul dimezzamento delle indennità dei Consiglieri regionali, tutti facendo menzione al programma elettorale del Centrosinistra in cui era previsto ciò e alla proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da circa 6000 cittadini e che giace in Consiglio regionale senza trovare discussione, uno schiaffo alla democrazia diretta prevista dalla nostra Carta Costituzionale. Per la proposta di legge sul sistema previdenziale contributivo dei Consiglieri regionali ha avuto discussione e approvazione in meno di 10 giorni...mentre quella sul dimezzamento delle indennità giace senza discussione da circa un anno e mezzo. Andiamo avanti il Guerriero Sannita dalla prossima settimana conferenza stampa sul dimezzamento delle indennità. Il problema mai farlo assopire..tenerlo sempre in caldo per rispetto del cittadino firmatario della proposta, delle Istituzioni e dell Carta Costituzionale.
TAaglio lto
3 29 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Mezzo errore resta un errore Tagliato del 50% l’onere a carico della Regione sull’ammontare del vitalizio reintrodotto lunedì Una mezza bugia di certo non è una verità. Così come un mezzo errore resta pur sempre un errore. Probabilmente (si spera) a seguito delle proteste fioccate in questi giorni sulla reintroduzione del vitalizio, se non (addirittura) a causa di un intervenuto scrupolo di coscienza, il governo regionale ha deciso di ridurre del 50% l’onere a carico della Regione (da 2.400 a 1.200 euro mensili) sull’ammontare del calcolo della cosiddetta posizione contributiva. Parziale correzione di un provvedimento che davvero suona come ultimo sberleffo da parte di una classe dirigente che in campagna elettorale giurava e spergiurava (cit. De Gregori) che avrebbe ridotto i famigerati costi della politica, ridotto del cinquanta per cento le indennità di carica, il numero degli assessori e tutta la notoria raffica di fandonie che, comunque, nonostante tutto, gli è valsa un impiego statale da più di diecimila euro mensili. E ripetiamo che non sarebbe neanche la somma in sé a rappresentare una vergogna, ma quanto immensa-
mente poco il sacrificio che la comunità compie per sostenere i suoi amministratori venga ripagato in proporzione; in termini di risultati, di quella famosa produttività di cui molti, a vario titolo, vanno vanamente cianciando. Questa posizione contributiva, poi, è davvero irritante per come è stata concepita e scritta. Dopo soli cinque
Sen. Ulisse di Giacomo Premetto che sono convintamente legato alle tradizioni dei popoli e delle comunità, che rappresentano non solo un legame con la memoria e con il ricordo, ma a volte l’ essenza stessa della storia degli uomini. Quello che è’ successo però l’altra notte a San Martino in Pensilis dopo il provvedimento di sequestro adottato dalla Procura di Larino, allorché’ il presidente della Regione, travolto da un insospettabile e insolito afflato nei confronti di buoi e
Un lungo confronto iniziato nei giorni scorsi ha trascinato il MoVimento 5 Stelle e il Governo regionale a proporre in Aula lo stanziamento delle prime risorse a favore del reddito minimo di cittadinanza approvato da tutto il Consiglio regionale. Una linea politica che abbiamo portato avanti da sempre, sia in ambito nazionale che regionale, ha trovato finalmente la sua consacrazione dopo una lunga notte passata in Consiglio per l’approvazione della Legge di Stabilità 2015: sono stati stanziati un milione di euro in favore di un “fondo per l’inclusione sociale ed il contrasto alla povertà”, in altre parole il reddito minimo di cittadinanza! La seduta è stata estenuante e non sono mancati momenti di tensione, ma alla fine si è giunti ad aprire concretamente la strada al migliora-
anni di “servizio” si matura il diritto ad un assegno a vita al compimento del sessantacinquesimo anno di età e, se gli anni dovessero diventare dieci (due legislature, cioè), per ogni anni del secondo mandato si matura un anno di sconto; si va in pensione a sessant’anni. Mentre per (quasi) tutti l’età pensionabile cresce, per
Loro, diminuisce; il diritto al vitalizio viene riconosciuto anche a coloro che assumono la carica di assessore senza prima essere stati eletti consiglieri: gli unti del governatore. Adesso lor signori ci fanno la grazia di farci risparmiare quasi trecento mila euro di soldi nostri per le loro pensioni (e con quegli stipendi manco a nominarla
la contribuzione volontaria, eh no!). Poco male visto che, se abbiamo ben contato, sono ancora ottanta i vitalizi che la Regione paga a partire da 4.000 euro al mese (Frattura padre, Paolo Nuvoli, Antonio Di Rocco, Antonio Varanese, Mario Totaro) fino agli 896 di Franca Scarano; passando per i 3.353 di Vittorio Rizzi, i 3.027 di Augusto Massa, i 2.499 di Nicolino D’Ascanio, i 2.210 di Alfredo D’Ambrosio, i 2.101 di Marcello Veneziale, i 1.907 di Remo di Giandomenco, i 1.887 di Angelo Di Stefano, i 1.392 di Nunzio Ruta. Guai ad immaginare il fatto di lasciare qualcuno affrontare gli anni della vecchiaia senza una pensione decorosa, questo è pacifico; resta lecito, però, domandarsi quanto questi importi siano congrui in assoluto ma soprattutto rispetto al reddito (anche e soprattutto derivato da professioni e/o impieghi svolti in precedenza, con pensioni riconosciute annesse, visto che il vitalizio è cumulabile) maturato parallelamente all’attività politica. Tutto è relativo.
A proposito delle Carresi Ma Frattura protesta contro l’autorità? cavalli, ha sfilato e si è’ fatto fotografare con un drappo con la scritta “ La carrese non si tocca “, richiede una doverosa domanda: Il suo comportamento, Presidente Frattura, deve essere interpretato come una sceneggiata elettorale oppure come un attacco ai PM ed ai giudici del Tribunale di Larino?
Che la gente comune protesti, può starci. Che un Presidente di Regione , nel corso di una manifestazione pubblica , si schieri apertamente contro un provvedimento dell’ Autorità’ Giudiziaria, non può e non deve essere consentito. Anzi, e’ gravissimo.
Reddito minimo e stop alle pensioni d’oro E’ solo l’inizio
mento delle condizioni di vita di centinaia di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà. Altro risultato importante, frutto anche questo di settimane di dichiarazioni e pressing mediatico, è stato quello riguardante il nuovo sistema
pensionistico dei Consiglieri regionali: si è ottenuto il dimezzamento del montante contributivo che dà corpo alle pensioni di consiglieri ed assessori. In questo modo, ad esempio, si è evitato che un consigliere con un solo mandato potesse maturare la pensione che raggiunge un
cittadino medio dopo 40 anni di contributi versati. Per di più il Consiglio regionale potrà risparmiare oltre 250mila euro all’anno. Le aliquote ora sono le stesse previste alla Camera. Senza scendere troppo nel tecnico, basti
pensare che la quota riferita ai singoli consiglieri è stata più che dimezzata, ma anche la quota riferita all’intero consiglio è stata ridotta in modo netto. Sono risultati dei quali andiamo fieri: il NO deciso alle superpensioni e il SI’ convinto al Reddito minimo sono punti sui quali non si transige, due passi importanti per rendere l’operato della politica più equo e più vicino alla realtà. Certo, lo ripetiamo: tanto si può e si deve ancora fare. Il MoVimento 5 Stelle ne è certo e per questo, nonostante i risultati ottenuti, ha votato contro la legge di stabilità, il collegato e contro il Bilancio 2015. Avevamo presentato, infatti, emendamenti su indennità e ulteriori riduzioni dei vitalizi già in fase di erogazione (a proposito, abbiamo una legge già pronta per cancellarli) ma, come prevedibile, le nostre proposte sono state bocciate. Movimento Cinque Stelle Molise
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29 aprile 2015
Trasporto pubblico locale: lite Regione – Larivera
Franco D’Abate consulente tecnico per Nagni
Una ditta storica del trasporto regionale su gomma - Larivera - costretta ad entrare in lite con la Regione. Costretta, cioè, a vedersi giudicata da un Tribunale per questioni di pura natura amministrativa, che la Regione Molise non ha voluto e non ha saputo risolvere per via bonaria, come sarebbe sempre auspicabile. Di mezzo questioni finanziarie e rivendicazioni da far valere per il riconoscimento degli oneri di trasporto esercitati al di fuori del contratto di servizio. La Pubblica amministrazione dovrebbe avere tutti gli strumenti idonei per arrivare ad una transazione, ad un accordo che salvaguardi diritti e doveri delle parti in contrasto. Alla Regione Molise preferiscono il ricorso alla magistratura, alla dilazione dei tempi di soluzione dei problemi, e all’appesantimento dei costi di gestione. Ad esempio, i 10.150,40 euro che do-
vranno essere pagati al consulente tecnico di parte, Franco D’Abate, nominato per assistere la Regione nella individuazione dell’entità chi-
lometrica accumulata dalla ditta Larivera nel corso degli anni, e che vuole gli siano riconosciuti per un importo di 1.493.149,80 euro, e per
l’eventuale compensazione dei servizi effettuati. 10.150,40 euro in aggiunta ai costi che sono propri di una causa e delle sue implicazioni.
Franco D’Abate è commercialista e revisore legale dei Conti. Tra l’altro, ha elaborato il costo di tutte le società di trasporto da porre a basa delle compensazioni previste nei contratti di servizio ed ha effettuato la revisione dei bilancio di numerose aziende del trasporto pubblico locale. Insomma, della materia da trattare ha specifica competenza, che potrebbe tornare utile alla chiarificazione dei fatti in discussione. Inoltre ha già svolto prestazioni professionali in qualità di tecnico di fiducia della Regione. Sulle sue spalle dunque un peso professionale non da poco, da esercitare con scrupolo deontologico, nonostante sia un consulente di parte. Il compenso per la sua consulenza, non va dimenticato, lo pagano i cittadini del Molise. Mica Nagni o Frattura. Dardo
La Uil ha organizzato per oggi a Campobasso un incontro sui problemi in agenda Si svolgerà mercoledì 29 aprile, a partire dalle ore 10:00, presso l’hotel San Giorgio di Campobasso un iniziativa organizzata dalla Segreteria Regionale della Uil e UILP, per affrontare i temi principali della crisi economica che sta colpendo tutti i settori lavorativi e sociali del Molise, con l’obiettivo di analizzare,programmare proporre. Saranno presenti, il Presidente del Patronato ItalUil, Gilberto De Santis ed il Segretario Generale Uil Pensionati, Romano Bellissima. Questo il commento della Segreteria Regionale: “Crediamo che ormai le nostre attività si debbano necessariamente intensificare a seguito del disastro politico occupa-
Di Massimo Dalla Torre prendiamo spunto dalla cronaca riportata sulla stampa locale all’indomani delle sedute fiume del Consiglio Regionale dove non sono mancate le contestazioni all’indirizzo dei signori di palazzo. Articoli che potremo chiosare citando il “deserto dei Tartari”. Romanzo emblema di Dino Buzzati, da cui è sto tratto un film magistralmente interpretato da Jaques Periin, JeanLouis Trintignant, Vittorio Gassman e Max Von Sidows, tanto per citare alcuni nomi eccellenti che compaiono nella pellicola, in cui il giovane tenente Drogo appartenente ad una famiglia nobile russa per fare esperienza militare viene inviato agli avamposti dell’impero dello zar in attesa di un possibile attacco dei Tartari, che sul finire del racconto, arrivano per invadere la Russia, mentre il giovane tenente malato e disilluso si lascia alle spalle le aspettative ma soprattutto lo sfacelo di una sistema legato a
“Siamo dinanzi al disastro politico”
Boccardo: “Non possiamo restare a guardare dinanzi all’indifferenza della politica” zionale, dei tagli ad ospedali e servizi pubblici, alla crisi che ci circonda e alla indifferenza della politica. Il prossimo 29 aprile è un occasione per condividere, analizzare, proporre e, perché no, anche protestare. Non possiamo più accettare la povertà e l’emarginazione come elemento fisiologico della crisi e per questo ci attiveremo con tutte le nostre forze attraverso varie azioni e iniziative con le quali chie-
deremo la dovuta attenzione della politica rispetto ai problemi, alle necessità del Molise e ai bisogni delle fasce più deboli. Rivendicheremo misure di tutela dei diritti di cittadinanza e inclusione sociale, sviluppo del territorio e misure straordinarie per il lavoro, quelle misure tanto annunciate e mai messe in campo concretamente.”
Il tempo è fuggito tanto velocemente che l’animo non è riuscito ad invecchiare
stereotipisti inutili e incomprensibili che, però sono la consuetudine per l’epoca. Una situazione che potremmo paragonare a quanto accade nel Molise, sottospecie di fortezza Bastiani in cui molti sono quelli che attendono qualche cosa
che non arriverà mai perché è una realtà che non offre né prospettive e tanto meno attese. Una realtà che sconcerta sotto tutti i punti di vista specialmente chi ci rimette di tasca propria e dopo anni di attesa assiste a “elargizioni” in favore di chi fal-
samente dice di fare il bene della Regione. Elargizioni o benefici, si legga come si vuole, che derivano da un “sistema anomalo” che declassano ancora di più la ventesima regione dello stivale. Una realtà in cui più passano i giorni, e più s’ina-
ridisce a causa dell’attuazione di una politica improntata esclusivamente alla coltivazione del “orto” che, serve unicamente all’arricchimento di pochi anzi pochissimi che appartengono al cosiddetto “circolo Pickwick locale” Una realtà dove la crescita è inesistente. Ecco perché le considerazioni della gente comune che si rivolge direttamente ai vertici del Palazzo che si permette da bacchettare senza alcun titolo stigmatizzando le contestazioni deve far riflettere… nel Molise non c’è nulla se non l’ignavia… Perché ingoiate le polemiche, gli scandali, le critiche che arrivano dalla società civile e dall’opinione pubblica? Perché non rispondete e soprattutto non dite faremo questo in questo tempo”? È incredibile, in due anni non è cambiato nulla. Siamo nella prospettiva peggiore… Cose che calzano con lo scritto di Buzzati con una sola differenza che i Tartari difficilmente si faranno vedere all’orizzonte perché il Molise non offre alcun orizzonte da scrutare.
TAaglio lto
5 29 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Alla Cittadella dell’economia di Selvapiana ci sono passati in tanti. Inutilmente
Un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata
La memoria corta, cortissima, dei molisani ha rimosso uomini e cose ma quelle strutture costate miliardi all’erario sono là a rappresentare il fallimento di tutti Non è più tollerabile che gli impianti della Cittadella dell’Economia di Selvapiana, costati miliardi delle vecchie lire, non abbiano una destinazione. Non è possibile chiudere gli occhi su situazioni sconcertanti per chiunque abbia un minimo di rispetto del valore del denaro pubblico. Non è possibile chiudere gli occhi sullo spreco di denaro pubblico che situazione di questo genere raccontano alle persone responsabili e all’uomo della strada. Non è possibile che non esista un modo di utilizzo di quelle strutture, ovvero che non ci sia in essere o in prospettiva un’idea, un’occasione, una volontà in grado di occupare quegli spazi in senso dinamico e produttivo. Non è possibile che la programmazione regionale del settennio 2014-2020, e del partenariato, non abbia rivolto lo sguardo a quell’area ch’è nata per creare benessere e lavoro. Non è possibile che la programmazione del settennio 2014-2020 sia una sorta di araba fenice, che non si sappia a che punto sia, chi vi lavora, chi vi collabora, chi sta decidendo cosa. Non è possibile
che lo sia per i sindacati e per l’Associazione degli industriali (quantunque contigui e sottomessi), per gli artigiani, per i commercianti, per i produttori agricoli e quanti sognano di avere luoghi e spazi entro cui realizzare progetti di sviluppo. Non è possibile che non si riesca ad immaginare il giorno successivo alla fine delle crisi e su quali strutture contare. Non è
lettera aperta di Michele Paduano* Caro presidente Frattura, gentili parlamentari Venittelli, Ruta e Leva, in veste di governatore del Molise e di parlamentari, rappresentate tutti i Molisani, quindi di conseguenza, anche tutto il comparto scuola, dai docenti, ai dirigenti, al personale Ata, fino alla risorsa principale: i fruitori del servizio, vale a dire gli studenti. Anche se spesso minorenni, sono proprio loro i meno tutelati dalla classe politica, sia pure nel concetto di scuola come organizzazione, non come servizio essenziale. Poveri studenti dico io, non hanno sostanzialmente voce in capitolo nella scuola, forse perché non direttamente rappresentanti nelle istituzioni, ma la carta costituzionale così recita. Purtroppo in queste settimane, la coalizione del vostro stesso colore politico, quella coalizione che guida il Paese in un governo tecnico, ha redatto una proposta di legge sulla scuola assolutamente da dimenticare. Da qualche giorno poi, il Parlamento dei nominati ha iniziato l’iter di legge sulla scuola formata da due parti ben distinte. Una riguarda l’assunzione immediata, e comunque entro il prossimo anno scolastico, di tutti i precari che hanno diritto alla sta-
possibile che sulla scorta di elementi di giudizio verificabili e verificati, nessuno si muova o reagisca, denunci, accusi, o assolva coloro che sono stati i promotori della Cittadella, che l’hanno voluta, che si sono procurati i soldi e li hanno investiti dando da bere trattarsi di una loro apprezzabile iniziativa di amministratori e di gestori della cosa pubblica. Dove sono finiti
coloro che nella Cittadella dell’Economia hanno celebrato giornate di notorietà e annunciato eventi che avrebbero corroborato la città capoluogo, l’economia locale e quella più ampia e complessa della regione? Non era gente qualunque quella che ha parlato, che ha deciso, e che ha realizzato. Non lo erano infatti il presidente della Regione Molise Michele Iorio, il presidente della
Provincia Nicolino D’Ascanio, il sindaco di Campobasso Peppe Di Fabio, il presidente dell’Unione delle Camere di Commercio Paolo di laura Frattura, il presidente del Patto territoriale del Matese Enrico Colavita, che all’unisono, a Selvapiana, avallavano l’intento di “arricchire il destino del Molise e di realizzare crescita e sviluppo”. A Selvapiana hanno discusso tutti, di tutto. Gli uomini delle istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sociali, l’università, le Agenzie di lavoro e mai si sarebbe potuto immaginare che il seguito sarebbe stato un flop, un terribile flop. Selvapiana è un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata. La memoria corta, cortissima, dei molisani ha rimosso uomini e cose. Ma quelle strutture costate miliardi all’erario sono là a rappresentare il fallimento di tutti.
Dardo
Presidente Frattura, è silenzio sulla scuola? bilizzazione; la seconda è invece una profonda riforma della scuola, che per sua natura richiede tempi lunghi e una larga condivisione all’interno delle forze politiche e dell’intero Paese. Il più elementare buon senso istituzionale prevede lo scorporo delle due parti per dare ad ognuna i tempi adeguati, ma il vostro partito ha votato compatto contro questa soluzione. L’insensibilità istituzionale dimostrata dai membri del Pd ha forse una spiegazione. La cultura che esprime oggi il Partito Democratico è infatti quella della mortificazione delle competenze e il mancato rispetto della sfera della necessaria autonomia professionale per poter svolgere secondo scienza e coscienza le funzioni più delicate, caratterizzate da alta responsabilità, rispetto alle influenze del potere politico. Questi principi, oltre che comportare la perdita della dignità professionale e umana delle persone, sono l’anticamera della corruzione. Prevedono che catene gerarchiche “a poteri crescenti” siano poste sotto il controllo assoluto della politica. Visto che secondo questo modello estraneo alla nostra costituzione la selezione avviene non per merito ma per scelte discrezionali dall’alto, basta una mela marcia in una certa posizione a condizionare pesantemente e negativamente,
con il ricatto di un potere privo di contrappesi e di organismi di garanzia, tutto l’apparato che sta sotto. Il presidente del consiglio, in qualità di segretario del Pd, ha in questi giorni rimosso dieci parlamentari dalla commissione affari costituzionali, a riprova di ciò. E questo, come cittadini, non ci tutela affatto, perché il potere senza contrappesi è la dittatura. La proposta di legge sulla scuola in discussione in parlamento ha in sé una grossa confusione concettuale tra le competenze dei docenti, tutelate dalla costituzione, e quelle dei dirigenti scolastici, che dovrebbero essere funzionali alla piena realizzazione di quelle, per il diritto all’istruzione dei cittadini italiani. E se nel suo partito ci fossero organismi tecnici strutturati per competenze, forse questa proposta di legge non sarebbe neanche in parlamento, tanto sono
evidenti i suoi tratti contraddittori, tecnicamente irrealizzabili, e quelli apertamente eversivi. I nostri docenti di diritto sarebbero in grado di spiegare alle studentesse ed agli studenti i numerosi profili di incostituzionalità della vostra proposta di legge sulla scuola, e i nostri studenti sarebbero in grado di capirli. Ma la presenza, negli organismi di vertice del governo della scuola individuati dal suo partito, di elementi con scarsa competenza specifica e scarsa sensibilità istituzionale, è sotto gli occhi di tutti; solo così si spiega l’approdo in parlamento di un testo così concepito, e ciò è per noi fonte di profonda preoccupazione. Un’associazione, come la Gilda degli Insegnanti, che fonda sulla competenza dei docenti la propria ragion d’essere per la difesa e la piena realizzazione del diritto costituzionale dei cittadini all’istruzione, non può esimersi dal lanciare un grido di allarme all’intera società. La legislazione sull’istruzione non è esclusiva dello Stato, ma concorrente con le regioni; e gli enti locali dovrebbero interpretare, trovandosi in una po-
sizione più vicina al cittadino, l’interesse alla piena realizzazione di una vera buona scuola. Vogliamo caro Frattura e cari parlamentari, Di Giacomo compreso, prendere le distanze? Oppure volete fare come con le Province, dove prima votano a favore in aula, per poi sotto banco sostenere di non condividerla, per poi fare le riunioni con i dipendenti degli enti in questione per la mobilità, annuendo che pur votando contro, non sarebbe cambiato nulla. Ebbene, iniziate a parlare, a votare contro in aula e se sarete uniti, le cose cambieranno eccome, giusto prof. Roberto Ruta? E lei caro Frattura, potrebbe valutare l’idea di adire la Corte Costituzionale con un bel ricorso depositato dalla Regione Molise? Oppure il terreno di scontro resta solo la Sanità ed il debito? Per ogni iniziativa, il nostro sindacato è a disposizione, atto, questo, che dello stesso tenore e condiviso nella sua interezza, anche altri colleghi delle rispettive regioni di appartenenza, hanno inoltrato ai loro governatori, specie dove si rinnovano i Consigli regionali. E questa nota è il frutto della condivisione della nota del collega toscano che rappresenta un monito inequivocabile sul quale riflettere ed agire. *Gilda Molise
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Campobasso “Materne di via S.Antonio dei Lazzari e via Berlinguer prive di efficienza energetica”
senza alcun finanziamento pubblico
29 aprile 2015
La denuncia è contenuta in una interpellanza presentata dai Cinque Stelle CAMPOBASSO. Il Movimento 5 Stelle al Comune di Campobasso ha presentato una interpellanza all’Assessore ai Lavori Pubblici ed una segnalazione formale alla competente commissione in merito alla costruzione di alcuni nuovi edifici scolastici in fase di realizzazione, quello di via S.Antonio dei Lazzari e quello di Via Berlinguer/via Crispi. Da quanto emerso dallo studio dei progetti in questione, quest’ultimi risultano sprovvisti degli elaborati relativi alle normative in materia di efficienza energetica, con particolare riferimento alla L. 10/91 e successive modifiche, che disciplinano le misure atte a migliorare l’efficienza energetica, i calcoli relativi ai disperdimenti termici, al fabbisogno energetico per gli impianti di riscaldamento e la classificazione energetica degli immobili; normative in continua evoluzione e sempre più restrittive, indirizzate al raggiungimento dell’autonomia energetica degli edifici e mirate al perseguimento, entro il 2020, dell’obiettivo di ridurre del 20% i consumi dell’energia primaria. In particolare, il recente decreto Legislativo 102/14, che recepisce e rende attuativa la direttiva 2012/27/UE, nonché il D.Lgs. 28/2011, statuiscono l’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione, che dovranno garantire l’ affrancamento dall’utilizzo di fonti fossili per l’approvvigionamento energetico al fine di ridurre le emissioni di Co2 ed altri gas climalteranti. Lo stesso decreto stabilisce che il mancato rispetto dello stesso, costituisce addirittura motivo di diniego al rilascio dei titoli edilizi (art. 11 comma 3).
Le mancanze progettuali riscontrate, costituiscono quindi gravi inadempienze che rischierebbero di compromettere la legittimità degli appalti ed il normale proseguo dei lavori, con derivante danno erariale a carico della collettività; errori di progettazione difficilmente sanabili in corso d’opera poiché, come sancito dalla legge, non vi sarà la possibilità di utilizzare ulteriori fondi pubblici per varianti necessarie a causa di errate progettazioni. L’assessore ai Lavori Pubblici Maio ha recentemente dichiarato che si è passati da una fase emergenziale ad una di lungimirante “programmazione” per ciò che concerne gli edifici pubblici, con particolare riferimento alle scuole; principi evidentemente disattesi nei costruendi edifici, progettati con criteri superati da decenni. E’ opportuno sottolineare che gli edifici in questione, sono stati concepiti con “progettazione interna”, ovvero fatta dai tecnici dipendenti della struttura comunale, una soluzione prevista dalla legge ma che crea un evidente cortocircuito di competenze. E così, mentre in Italia e nel mondo si costruisce ispirandosi sempre più al modello delle “passive house”, ovvero quegli edifici dagli elevati standard di comfort ambientale ma senza “bollette” energetiche, a Campobasso, anziché moderni e funzionali edifici che dovrebbero garantire ambiti scolastici sani, salubri ed efficienti con condizioni ideali per una corretta crescita e formazione, si costruiscono veri e propri “ecomostri energivori” con gli stessi criteri di 30 o 40 anni fa e già obsoleti prima ancora di essere inaugurati. Gli edifici scolastici, peraltro, non necessitando di riscaldamento notturno nè di refrigerazione estiva, sono quelli che
più agevolmente potrebbero raggiungere questi elevati standard, azzerando la dipendenza dalle fonti energetiche fossili. Edifici non in linea con moderni principi di buona architettura, diventano invece facili vittime del ricatto energetico: non a caso ogni anno gli amministratori locali di turno si vedono costretti a minacciare la sospensione dell’attività didattica per mancanza di fondi per il riscaldamento; cifre spesso esorbitanti che alimentano inquinamento e spreco di denaro pubblico. Basti pensare, ad esempio, che in Italia la spesa per le scuole ammonta d un miliardo e 300 milioni di euro, mentre la spesa totale per riscaldare e refrigerare gli uffici della pubblica amministrazione arriva a cifre comprese tra i 5 e i 6 miliardi di euro, quasi un decimo del valore dell’intero patrimonio immobiliare nazionale! Alla luce delle fortissime criticità emerse e rilevate, farebbero bene il sindaco, la giunta e la struttura dei lavori pubblici, a valutare una radicale revisione dei lavori in corso d’opera, adeguando progetti ed impianti prima che sia troppo tardi, anche individuando eventuali responsabilità derivanti da errate progettazioni. Non è più pensabile di far coincidere la stazione appaltante, la progettazione, la direzione dei lavori ed il collaudatore con lo stesso soggetto, ovvero l’amministrazione comunale. Ben venga la progettazione interna, qualora si sia in possesso delle necessarie competenze, ma è altrettanto indispensabile definire i ruoli di controllo e le responsabilità delle eventuali cattive progettazioni, che non possono e non devono ricadere sulla collettività.
In Prefettura le Stelle al Merito Tradizionale appuntamento il 1 maggio a Campobasso al Palazzo di governo CAMPOBASSO. Venerdì 1° maggio p.v., alle ore 11.00, presso il Palazzo del Governo, avrà luogo la cerimonia per la consegna delle decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro” e dei relativi brevetti. Per il 2015 sono stati insigniti della prestigiosa ed ambita onorificenza, per particolari benemerenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa, i Signori: Luigi CANTORO residente a Termoli Schindler S.p.A- Termoli Nino CASCIANO residente ad Agnone Poste Italiane S.p.A - Agnone
Carmelina FELICE residente a Campobasso Mario GRIGUOLI residente a Trivento Salvatore LEONARDO residente a Campobasso Liberato TAMBURRO residente a Campobasso
UnipolSai Assicurazioni S.p.A – Campobasso Enel Distribuzione S.p.A. - Campobasso Telecom Italia S.p.A. – Campobasso Enel Distribuzione S.p.A. - Campobasso
Lettera aperta
Grati alla struttura ospedaliera del Cardarelli Il nostro calvario è iniziato in un giorno di festa: il 6 gennaio del 2014. Quasi per curiosità ci siamo recati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso ove, dopo un’accettabile attesa ed i primi riscontri, ci hanno indirizzati presso il locale reparto di Otorinolaringoiatria per un consulto. In quell’occasione la prima diagnosi prodotta “ictu oculi” dall’eccellente Dr. Michele Vendettuoli è stata quella confermata dai successivi accertamenti strumentali. La sua prognosi ed i possibili percorsi curativi da adottare si sono rivelati gli stessi di quelli elaborati da esimi luminari consultati fuori Regione. Questo medico, molto motivato e con una forte sensibilità umana, ci ha incoraggiato moralmente allorquando, inconsapevoli del lungo percorso curativo, credevamo in una rapida soluzione del problema addebitando il male emergente ad un banale ascesso dentale. Gli esami strumentali sancirono e confermarono l’ardua sentenza: “CARCINOMA SQUAMOSO INFILTRANTE DEL RETROMOLARE DESTRO”. Ne è seguito un ricovero denso di accertamenti e cure effettuate con alta professionalità da tutta l’équipe medica ed infermieristica del Reparto di Otorinolaringoiatria del quale ringraziamo il suo Direttore Dr. Antonio Carissimi. Dopo l’esatta individuazione del carcinoma, all’interno del Cardarelli, ci si è coor-
dinati per una seconda e fondamentale fase: quella della cura chemioterapica avviata presso il locale Reparto di Oncologia, dapprima in degenza e poi in day hospital. Di quest’ultimo Reparto desideriamo segnalare e ringraziare la D.ssa Antonia Silvestri ed il Dr. Gianfranco Giglio per la pazienza, la disponibilità e la professionalità dimostrata ma particolarmente speciale è stata l’assistenza fornita dal Dr. Giustino Antuzzi ed dal suo staff infermieristico che, nelle varie occasioni di degenza in day hospital ed in occasione dei numerosi controlli dell’emocromo, hanno dimostrato concretamente non comuni doti di umanità e professionalità nonostante le pressanti e quotidiane esigenze di decine e decine di pazienti (e parenti a seguito) tutti ansiosi per le proprie condizioni di salute (e quelle dei loro cari). Il Reparto di Oncologia, dopo un lodevole percorso curativo in degenza, fatto anche di scrupolosi contatti telefonici con noi familiari, ha programmato una serie di chemio in day hospital in perfetta sincronia con il reparto di Radioterapia della Fondazione Giovanni Paolo II° sede di Campobasso. In relazione a quest’ultimo reparto, un particolare ringraziamento va al Dr. Francesco Deodato ed al suo staff infermieristico e tecnico che, con umiltà ed altissima professionalità, hanno organizzato e portato a termine l’in-
tero percorso curativo radioterapico seguendo, passo dopo passo e con particolare attenzione, le reazioni del paziente alle irradiazioni e l’evoluzione della malattia. Prima del percorso radioterapico ed in previsione degli effetti che la cura avrebbe prodotto sul paziente, i medici hanno ritenuto necessario impiantargli quella che in gergo medico si chiama una “Peg” (nutrizione artificiale) e che in realtà è un tubicino direttamente attaccato allo stomaco che consente la nutrizione con particolari sacche contenenti un liquido proteico e calorico. La Peg, grazie all’interessamento del reparto di Oncologia del Cardarelli, gli è stata celermente impiantata presso l’U.O.C. di Chirurgia dell’Ospedale Vietri di Larino ove l’intervento è stato eseguito con scrupolosa precisione. Questa delicata operazione è stata eccellentemente eseguita dallo Staff del Dr. Giovanni Fabrizio, in particolare segnaliamo l’abnegazione e l’altissimo senso di responsabilità del Dr. Sabetta che, con pazienza degna del titolo di Dottore, ha assistito Luigi anche in occasione del reimpianto della Peg accidentalmente fuoriuscita dalla cavità dello stomaco, i dottori sono stati sempre assistiti da una équipe infermieristica attenta e professionale della quale ricordiamo con stupore Suor Vittorina la cui sobrietà, dedizione e serietà appaiono ormai doti indispensabili e preziose nel futuro della
sanità e sempre più di rara reperibilità. L’iter nutritivo è stato seguito con non minore professionalità dal Reparto Dietologia e Nutrizione dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso diretta dal Dr. Pasquale Di Biase. Date le condizioni del paziente detto servizio è stato disposto direttamente presso il domicilio di Luigi, segnaliamo l’estrema puntualità nella fornitura delle sacche nonché quella dei periodici e costanti prelievi ed esami del sangue, di questo ringraziamo anche l’infermiere Francesco che ha avuto modo di constatare quotidianamente l’andamento della nutrizione e la condizione psico-fisica di Luigi collaborando strettamente con noi familiari. Un ultimo riconoscimento va alla D.ssa Laura Schiavone, medico di base di Luigi, che è sempre stata presente con le sue prescrizioni in ogni delicato passaggio e che, anche se oberata di lavoro, ha sempre dimostrato priorità e disponibilità nell’occuparsi di Luigi. RINGRAZIAMENTI Come possiamo ringraziare tutte queste persone ? .. come possiamo farlo oggi che l’ultima risonanza magnetica ha decretato una possibile e concreta vittoria sul male ? .. non ci sono parole … ringraziamo il Signore che ci ha fatto incontrare queste menti illuminate .. queste persone che con il loro lavoro sal-
vano vite umane .. laddove per qualcuno la vita umana ha ancora un significato .. un monito ci sentiamo di fare a tutti quei personaggi che ruotano attorno ai freddi tavoli politico/amministrativi … prima di tagliare un solo euro destinato alle cure dei malati pensate sempre che ognuno di noi potrebbe avere bisogno dell’aiuto di queste persone e che le stesse devono essere incoraggiate anche e soprattutto con un valido sostegno materiale poiché esse tutelano il dono più importante che il Signore ci ha dato … LA VITA .. ricordate bene che prima di tagliare le spese sanitarie produttive bisogna tagliare le spese voluttuarie improduttive che copiose si nascondono tra le pieghe dei bilanci pubblici. Pensate sempre che se un solo tassello di questo ingranaggio viene a mancare, vengono vanificati gli sforzi di tutti gli altri e la macchina si blocca. Pensate ancora che le cure mediche fatte fuori Regione oltre a pesare negativamente sul bilancio Regionale pesano ancor di più su quello delle famiglie molisane per trasferte, vitto, alloggio e quant’altro a seguito. I Molisani sono gente modesta e pacifica .. e di loro non bisogna approfittare … si vergognino davanti a Dio ed alla loro coscienza quanti speculano sulla salute della gente semplice . Grazie ancora … Famiglia Petrone di Campobasso
Campobasso
7 29 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Concorso regionale riservato agli alunni degli istituti primari - pubblici e privati - e degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado
“L’ivre: ebbri di lettura” La commissione giudicatrice: Alberta De Lisio, Claudio Iocca, Emma Marinelli, Enrica Cefaratti e Adelchi Battist Dei Fondi europei si conoscono le destinazioni più importanti: in favore dell’industria, dell’agricoltura, della formazione e dello sviluppo economico più in generale. L’attenzione mediatica si concentra su questi filoni d’intervento e non bada molto alla miriade di altre destinazioni. Di recente ne abbiamo intercettata una tra le tante che vivacchiano da anni tra le scartoffie regionali. Fondi regionali della programmazione 2007-2013 che, per non andare perduti, devono essere utilizzati entro la fine dell’anno. L’Europa investe in molteplici attività, abbiamo detto, tra cui nel capitale umano. In particolare, s’è posta l’obiettivo di aumentare la partecipazione alle opportunità formative lungo tutto l’arco della vita e innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza. Prima dell’Europa il
problema se l’è posto sette secoli fa Dante Alighieri che nel Ventesimo Canto dell’Inferno ammonisce: “Non foste fatti a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”. Dunque, la Regione Molise utilizzando le risorse del Fondo europeo per lo sviluppo, del Fondo sociale e del Fondo di coesione, ha in animo di contribuire a sostenere lo sviluppo dei saperi e delle competenze della popolazione giovane e adulta, e a favorire la crescita, la competitività la capacità d’innovazione del sistema economico produttivo regionale. In questa serie di obiettivi ha scelto di indire un concorso letterario :“ L’ivre – ebbri di lettura”, rivolto agli alunni degli istituti primari - pubblici e privati - e degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado. L’avviso è stato pubblicato sul Bol-
lettino ufficiale della Regione Molise del primo aprile scorso. Per l’occasione ha stabilito che siano Alberta De Lisio – direttore Area terza nonché Autorità di gestione del Programma operativo regionale 2007/2013; Claudio Iocca – direttore del servizio Sistema Integrato dell’ Istruzione e della Formazione professionale; Emma Marinelli – funzionario del servizio Politiche Sociali della Regione Molise; Enrica Cefaratti – giornalista della redazione Rai del Molise e Adelchi Battista – scrittore, a determinare la graduatoria del concorso e i premi che sono previsti. Particolare interessante: i membri della commissione non avranno diritto a compenso alcuno e dovranno terminare le valutazioni entro il 28 maggio 2015.
Rubano in un bar ma poi costretti a lasciare l’auto I malviventi avevano provato un secondo colpo ma l’allarme ha fatto scattare i Carabinieri RIPALIMOSANI. Ancora in azione ladri di liquori, bevande e cioccolate. Questa volta, però, sono stati interrotti dall’allarme e dall’arrivo dei Carabinieri anche se sono riusciti a fuggire. Recuperata, però, la refurtiva. Il fatto è accaduto a Ripalimosani. In tre sono entrati in un bar sulla strada principale del comune, dove hanno asportato bevande e generi alimentari, poi hanno tentato di rubare all’interno di un’altra attività commerciale nelle vicinanze ma hanno dovuto interrompere il loro piano perchè è scattato l’allarme. A questo punto sono fuggiti mentre arrivavano i carabinieri della stazione di Ripalimosani che si sono messi sulle loro tracce. I militari hanno trovato la macchina utilizzata dai malviventi abbandonata, all’interno c’era la refurtiva prelevata al bar precedente. Sono in corso le indagini per risalire all’identità dei tre soggetti. Un furto analogo si era avuto mercoledì sera a Campobasso in un’enoteca della città.
“Il primo maggio tenete chiusi i negozi” L’assessore al commercio, Salvatore Colagiovanni ha rivolto un invito a tutti i titolari di attività
CAMPOBASSO. “Giunga a tutti i titolari degli esercizi commerciali di Campobasso il mio appello a tener chiuse le proprie attività venerdì 1° maggio”: l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni, esorta tutti i commercianti a voler tener le saracinesche abbassate nel giorno in cui si festeggerà la ‘Festa del Lavoro’. “Il mio auspicio – prosegue l’assessore Colagiovanni – era che anche oggi, 25 aprile, i lavoratori potessero restare a casa con le
proprie famiglie, ma così non è stato per centinaia di campobassani, costretti a lavorare anche nel giorno in cui si festeggia la Liberazione dell’Italia dal fascismo. Il Decreto ‘Salva Italia’ dell’ex premier Monti liberalizzò le aperture commerciali nei giorni festivi e dal 2011 i datori di lavoro se ne sono approfittati. Non giudico la scelta di Monti, che era mirata a rilanciare i consumi, ma io penso ai dati su scala nazionale delle aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi: un fallimento perché i volumi d’affari non sono aumentati”. “Il 25 aprile e il 1° maggio – afferma l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso – sono due giornate importanti dal punti di vista storico e sociale. Il mio appello, dunque, è per il rispetto dei diritti dei lavoratori, che non vanno sfruttati e usurati, e per risvegliare quella coscienza storica: serve attenzione per la nostra storia
e per la nostra cultura. La ‘Festa del Lavoro’ viene celebrata per ricordare i risultati raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale nel corso dei secoli e, dunque, il 1° maggio chi lavora nel settore del commercio dovrà avere riguardo per i propri dipendenti”. “Il mio impegno – conclude Colagiovanni – sarà quello di mettere in campo iniziative per rivedere la normativa nel settore del commercio, determinando la chiusura delle
attività commerciali nelle giornate di festività laiche e religiose e disciplinando l’apertura senza senso delle domeniche. Il mio obiettivo sarà quello di giungere a un accordo, a tutela dei lavoratori, per la riprogrammazione sul territorio delle aperture festive. Mi auguro che per il 1° maggio venga raccolto il mio appello, altrimenti mi troverò costretto a non essere più così aperto e disponibile con gli esercenti commerciali”.
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Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
29 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
La ricetta di Brasiello per Isernia Due nuove poltrone in Comune di Stefano Testa*
Mi corre l’obbligo di segnalare che oggi spegne la prima candelina l’impegno che esattamente un anno fa l’amministrazione assunse nei confronti del Consiglio Comunale di Isernia di dotare entro 4 mesi l’Auditorium Unità d’Italia di un regolamento per la sua gestione. I consiglieri di Isernia infatti è bene ricordarlo, il 28 aprile 2014 all’unanimità, su di una discussione scaturita da una mozione presentata dal sottoscritto che stigmatizzava la gestione discrezionale della struttura, votarono un ordine del giorno con il quale decidevano che entro quattro mesi da quella data l’Amministrazione avrebbe dovuto provvedere ad elaborare linee chiare, trasparenti ed univoche circa la concessione in uso e la complessiva gestione della struttura. Il dibattito sollevato infatti aveva messo in evidenza carenze ed esigenze e l’intero consiglio convenne che non era possibile continuare con la medesima gestione discrezionale ed incapace a dare a questa struttura un ruolo operativo, un’anima che fosse in grado di produrre cultura in ogni ora del giorno a vantaggio dell’intera collettività, degli operatori culturali, delle associa-
zioni che a vario titolo operano per la promozione del nostro territorio. Tutto questo non si è verificato e ciò è spia dell’autoreferenzialità dell’ amministrazione che in alcuna considerazione tiene le istanze che vengono dai Consiglieri e dai Cittadini di una città che muore, beandosi inoltre di una improbabile classifica che colloca l’indice di gradimento del Sindaco “in medio” cioè tra gli ignavi. E’ appena il caso di chiedersi: ma gli estensori di tale classifica hanno tenuto conto che Isernia ha una situazione fallimentare sotto ogni punto di vista? Il commercio è alla canna del gas, l’artigianato esiste solo per piccole iniziative, l’industria ne morta, moltissime attività di servizio stanno emigrando altrove vista l’assenza di domanda; è ovvio che tutto questo significa calo demografico e calo del valore dei beni immobili che erano stati acquistati con grandi sacrifici. Purtroppo di tutto questo non si fa cenno in nessuno dei documenti comunali, quantunque il Sindaco, da ex Presidente della Camera di Commercio dovrebbe avere una particolare sensibilità per le statistiche , per i numeri, per una visione prospettica del futuro della nostra città di cui non si conosce traccia. Ebbene con tutte queste problematiche, che attanagliano l’intera popolazione isernina ed in particolare i giovani che nella stragrande maggioranza sono costretti ad emigrare, l’Amministrazione comunale di Isernia che come dimostrato non ha in alcuna considerazione l’organo consiliare sta elaborando una strategia rivoluzionaria che tra poco verrà sottoposta all’attenzione di tutti. L’amministrazione, come dicevo, si sta adoperando per modificare addirittura lo Statuto del Comune e tutto questo a quale fine??
Al fine della creazione di un ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale che oltre alla figura del Presidente preveda la presenza di 2 Vicepresidenti (uno di maggioranza ed uno di minoranza). Incredibile, ma vero! Non ci sono parole sufficienti per biasimare questa proposta che ha il sapore di quelle pastette politiche che tutti condannano. Infatti questo è il modo per provare ad azzittire accontentandoli un membro della maggioranza , possibilmente scelto tra i dissidenti o pseudo tali, ed un membro della minoranza, possibilmente scelto tra quelli che più danno fastidio. Ebbene, al di là dell’assenza di una indennità di carica per le due nuove poltrone da assegnare, chiedo al Sindaco, all’amministrazione tutta ed ancor più ai cittadini di Isernia, ma quali esigenze reali di efficientamento della macchina amministrativa hanno spinto l’amministrazione ad elaborare una simile proposta? I consigli comunali si tengono quasi con cadenza bimestrale, l’ eventuale assenza del Presidente si risolve con la supplenza del Consigliere Anziano e tutto finora è andato per il verso giusto; forse il Presidente Capone non riesce più ad adempiere al suo ruolo e pertanto necessita di tale allargamento?? Questa è la nota di un consigliere di minoranza che da sempre cerca di dare contributi positivi in termini di proposte ma, l’arroganza e l’autoreferenzialità di questa amministrazione disdegnano qualsiasi iniziativa ritenendole quasi un’intrusione in un’area riservata a pochi : i risultati sono sotto gli occhi di tutti. *Consigliere Comunale
Quartiere San Lazzaro e il primo maggio La tredicesima edizione della festa dedicata a San Giuseppe lavoratore ISERNIA. La tredicesima edizione della festa di San Giuseppe Lavoratore si articolerà in due giornate. Il 30 aprile, nel salone parrocchiale, alle ore 16:30, si terrà il convegno “Essere padri oggi in un mondo che cambia”, al quale interverranno il sindaco Luigi Brasiello, l’assessore comunale Roberto Di Baggio e lo psicologo Ezio Aceti. Moderatore sarà don Ennio Lembo. Il giorno successivo, oltre
alle celebrazioni religiose in chiesa, funzioneranno fin dalla mattina stand gastronomici e nel pomeriggio si terranno spettacoli per bambini con clown, giocolieri e acrobati. In serata, alle 21, spettacolo musicale con gli “Alisei Live Show”. «Venerdì 1° maggio – ha annunciato l’assessore Roberto Di Baggio – l’area della chiesa e delle scuole di San Lazzaro sarà interessata da una fiera, così come accadde lo scorso anno.
L’amministrazione comunale, dunque, continua a prestare attenzione alle zone decentrate, cercando di dare risposte alle esigenze dei cittadini dei quartieri periferici e delle borgate; in particolare, in questa occasione, a coloro che fanno riferimento alla Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. La fiera del primo maggio sta diventando, anno dopo anno, un appuntamento imprescindibile per la nostra città».
“Sensibilità Scuola e Solidarietà” Convegno formativo a Fornelli sull’inclusività nella scuola FORNELLI. “Sensibilità, Scuola e Solidarietà- dalla diversità come problema alla diversità come risorsa”, questo è il titolo del convegno formativo e di promozione del benessere scolastico che si terrà il prossimo 9 maggio 2015 a Fornelli. L’incontro è il primo di quattro appuntamenti, volti appunto a focalizzare l’attenzione sull’idea di diversità e inclusività all’interno del sistema scolastico e più nello specifico a promuovere la conoscenza e consapevolezza del contesto scolastico di riferimento favorendo la cultura della cooperazione e della solidarietà, con particolare riferimento all’integrazione di alunni in condizioni di disagio. L’inizio dei lavori dell’incontro, organizzato dal Comune di Fornelli in collaborazione con la giovane
AEPP Associazione Educativa Pedagogica Petrarca, che si occupa tra l’altro di aiuto e di sostegno alla diversabilità nel contesto scolastico, è fissato per le ore 9.30 presso il ristorante “La Vecchia Torre”, all’interno del centro storico e si aprirà con i saluti del sindaco Giovanni Tedeschi, e della consigliera con delega alla Pubblica Istruzione Lucia Veneziale, di seguito interveranno il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Colli a Volturno Carmelina Di Nezza, le insegnanti Anna Lancellotta e Mariella Giancola le quali illustreranno le difficoltà che si incontrano oggi nel mondo scolastico e quali sono i principi legislativi che regolano l’educazione alla diversità. A seguire il medico Serge Metanbou che tratterà la diversità culturale nel
contesto sociale, la psicologa Fabiola Petrarca che argomenterà riguardo alla componente psicologica e i meccanismi sottesi al confronto con la diversità, il pedagogista Gianluca Petrarca, anche presidente dell’AEPP che approfondirà il tema della figura del pedagogista come mediatore tra scuola e famiglia. I saluti finali saranno affidati alla dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Molise, Giuliana Petta e al vicepresidente della Giunta regionale Michele Petraroia. L’incontro, moderato dal giornalista Pasquale Lombardi, è rivolto a genitori, studenti, personale docente, operatori del settore e a tutta la cittadinanza perché “dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”!
Agnone presenta la ‘sua’ Delli Quadri La studiosa e docente dell’Orientale autrice dell’ultimo volume su Sidney Sonnino AGNONE. La presentazione del libro “Sidney Sonnino” (edito e distribuito in tutte le edicole italiane in centinaia di migliaia di copie dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” del 4 agosto 2014) sarà una preziosa occasione per Agnone di rendere omaggio alla sua illustre concittadina Rosa Maria Delli Quadri che da molti anni rende onore alla “Atene del Sannio” in Italia e nel mondo con la sua intensa attività di studiosa e di docente all’Università Orientale di Napoli. E’ la prima volta che in modo ufficiale il Comune altomolisano incontra la scrittrice e lo fa in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise, rappresentata dal prof. Giuseppe Par-
dini, presidente del corso di Laurea Magistrale in Scienze Politiche, e con l’autorevole intervento del prof. Luigi Mascilli Migliorini, Accademico dei Lincei e professore ordinario di Storia moderna dello stesso Ateneo dove la professoressa Delli Quadri insegna Storia del Mediterraneo moderno. L’evento rientra nella programmazione de “Il sabato del villaggio” quando, ogni fine mese, la Biblioteca Comunale agnonese, in collaborazione con il Centro Studi Alto Molise, realizza la ormai consolidata e assai apprezzata “Rassegna di libri, scrittori e poeti vicini e lontani” che, presentando una propria opera, intrattengono un pubblico sempre più
interessato ai grandi tempi contemporanei o storici (come in questo caso). Solitamente tali manifestazioni socio-culturali hanno luogo nel locale “Caffè Letterario”, ma questa volta, pure per permettere la partecipazione degli studenti delle scuole superiori, avviene nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonida Marinelli” alle ore 11,30 di giovedì 30 aprile. Aprirà l’importante assemblea lo stesso sindaco di Agnone, ing. Michele Carosella, che porterà anche il saluto dell’Amministrazione comunale, mentre la dirigente scolastica dell’Isiss, dottoressa Tonina Camperchioli, accoglierà istituzionalmente ma anche con
particolare gioia l’ex studentessa del Liceo Scientifico ora docente universitaria Rosa Maria Delli Quadri, la quale, assieme al prof. Mascilli Migliorini, terrà la prevista conferenza, pure nel contesto del centenario della prima guerra mondiale 1915-18. Infatti, il libro su “Sidney Sonnino” fa parte di una collana di 20 volumi dedicati a “I protagonisti della Grande Guerra” voluta dal prestigioso giornale “Il Sole 24 Ore” ed ha inserito la professoressa Rosa Maria Delli Quadri tra gli storici del momento, un riconoscimento assai meritato. Domenico Lanciano
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Termoli
29 aprile 2015
“L’incarico a Petrosino è illegittimo” Duro l’attacco del grillino Di Michele come consulente esterno del Comune TERMOLI. Dopo l’attacco sulla posizione del dirigente Carmela Cravero, torna alla carica il portavoce in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Michele. Stavolta la sua attenzione di oppositore della giunta Sbrocca viene catturata dalla posizione del consulente esterno Donato Petrosino. “La normativa richiamata in oggetto ha introdotto nuove disposizioni in materia di in carichi di consulenza, studio e/o dirigenziali a soggetti in quiescenza, modificando profondamente la precedente disciplina dettata dall’art.5, comma 9 del decreto legge 6 luglio 2012 n.95; In breve sintesi la nuova disciplina legislativa ha inteso evitare l’attribuzione di alcuni tipi di incarichi (in realtà pressoché tutti), ai dipendenti pubblici collocati in quiescenza. Si vuole impedire, da parte del legislatore che ai dipendenti pubblici, una volta in pensione, siano attribuite rilevanti responsabilità nelle amministrazioni pubbliche, impedendo di conseguenza che incarichi, specie se di vertice, possono essere ricoperti da persone e/o professionisti più giovani, che anche in relazione alla crisi economica degli ultimi anni, risultano non occupati. Le nuove disposizioni sono espressione di una chiara politica legislativa volta ad agevolare naturale ricambio generazionale ed il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni. E’ appena il caso di accennare, ad evitare ogni sorta di dubbio, che tale nuova disciplina prevale su quelle precedenti, anche speciali, che in passato hanno consentito il conferimento di incarichi e/o cariche a soggetti in quiescenza. Tali
modifiche hanno prodotto effetti su tutto il territorio nazionale a partire dal 19 agosto 2014. Il divieto, è bene precisarlo, è riferito a tutte le amministrazioni pubbliche, senza eccezione alcuna, dai Comuni alle Province per quel che resta, alle Regioni, ai Ministeri, e estende a qualsiasi lavoratore dipendente collocato in quiescenza, indipendentemente, dalla loro natura formale del precedente datore di lavoro e del soggetto che corrisponde il trattamento di quiescenza. Gli incarichi vietati sono quelli di studio e di consulenza, oltre a quelli dirigenziali e direttivi. In breve è necessario ribadirlo, il legislatore ha vietato in modo assoluto il conferimento a soggetti collocati in quiescenza di svolgere incarichi e cariche indipendentemente dalla loro natura formale, consentono l’occupazione di ruoli rilevanti all’interno delle pubbliche amministrazioni. Fatte queste debite premesse, corre obbligo chiedere al sindaco, e anche al segretario generale di questo Ente, quale depositarlo e referente della trasparenza, legalità , imparzialità e regolarità dell’attività amministrativa del nostro Comune, come si giustifica la circostanza che a tutt’oggi il Comune di Termoli continui, meglio perseveri senza attenuante alcuna, in dispregio non soltanto della normativa sopra richiamata ma anche delle più elementari regole di “prudenza nella gestione del denaro pubblico” a pagare a chi in passato ha già operato a Termoli, ex dipendente pubblico, attualmente segretario generale in pensione, avendo compiuto e superato i 66 anni di età, la rilevante somma mensile di euro 3mila
euro oltre Iva, per la gestione di servizi di consulenza gestionale ed affini. Risulta infatti, dagli atti in nostro possesso che a seguito di una procedura è stato affidato con determinazione del dirigente del primo settore del Comune di Termoli – numero del registro generale 1337 del 31.07.2014 – l’incarico inerente la predetta consulenza a un soggetto che già si trova in pensione per raggiunti limiti di età, circostanza che risulta vietata dalla normativa in vigore. E’ lecito domandarsi ora, come sia possibile, che nessuno (sindaco, segretario, amministrazione) finora non abbia fatto nulla per revocare un provvedimento palesemente illegittimo! Inutile nascondere che a questo punto, tale atto, costituisce motivo di preoccupazione per tutto il Consiglio Comunale, per le pesanti responsabilità, anche di ordine economico alle quali si può andare incontro e che per questo motivo verrà ineludibilmente denunciato anche alla Corte dei Conti, da parte di questo Consigliere Comunale. La situazione appare ancor più grave ed ingiustificata alla luce del fatto, che a dirimere qualsiasi possibile ombra di dubbio su quanto sopra evidenziato è stata anche pubblicata la Circolare ministeriale in data 12.2014, n.6/2014 , così detta Circolare “Madia”, in quanto diramata dal Ministro per la semplificazione della pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ben conosciuta negli ambienti delle autonomie locali. Orbene, in tale provvedimento vengono enumerati, in modo assolutamente chiaro, categorico e circostanziato,
non soltanto gli incarichi vietati, fra i quali anche quelli dirigenziali, direttivi, di studio e di consulenza da svolgersi nell’ambito degli uffici di diretta collaborazione degli organi politici, come quello appunto attribuito dal nostro Ente, ma il divieto, si ripete, opera senza alcuna eccezione, per tutti i soggetti che si trovano nello stato di quiescenza, indipendentemente dalla fonte con la quale gli interessati vengono retribuiti. L’unica eccezione ammessa riguarda gli incarichi di docenza, ma non è certo il caso del Comune di Termoli. Tutti ciò premesso, si interroga il sindaco per sapere: 1) Le motivazioni che hanno indotto il Comune di Termali, contrariamente a quanto accaduto in altri Comuni, Consorzi, Ministeri, ecc. a non revocare la determina dirigenziale sopra richiamata, visto che tale tipo di incarico così come attribuito e svolto, è ritenuto illegale dalla vigente normativa? 2) Si chiede inoltre come le cospicue somme fin qui liquidate a tale titolo ed in modo illegittimo, possano essere recuperate dalle casse comunali ed in quali tempi? 3) Quali provvedimenti intendono mettere in atto per porre rimedio ad una situazione di chiara irregolarità ed illegalità amministrativa? In tal senso, si attendono da parte del Sindaco e dell’Amministrazione che rappresenta, urgenti assicurazioni su quanto sopra evidenziato che per i suoi risvolti di illegalità getta profondo discredito sulla gestione amministrativa, finanziaria, contabile oltre che sull’immagine del Comune di Termoli”.
Dalla potatura degli alberi al computer Sta riscuotendo una grande successo il progetto Fortune senex per l’agricoltura TERMOLI. Sta riscuotendo e proseguendo con un grande successo il progetto “Fortunate senex – impugna il mouse e metti in rete la memoria”, un programma di solidarietà intergenerazionale che prevede interventi tesi a favorire il recupero della memoria storica attraverso lo scambio tra generazioni e corsi di informatica per ultrasessantenni. Il progetto, predisposto dall’Ambito Territoriale Sociale di Termoli in collaborazione con la Cooperativa sociale Onlus “Nuovassistenza” di Isernia e dal dottor
Giovanni Cefalogli (che dell’iniziativa è il soggetto attuatore), è stato finanziato dal Settore Politiche Sociali della Regione Molise e sta coinvolgendo i Comuni di Montenero di Bisaccia, Mafalda, Palata, Tavenna, Termoli e Campomarino. Ieri pomeriggio un gruppo di studenti della Scuola media Oddo Bernacchia e della sede distaccata di Difesa Grande assieme ai membri del centro sociale di Difesa Grande si sono recati presso una struttura privata in via delle Magnolie: “Oggi – ci dice una delle coordinatrici, la signora Ta-
tiana Bracone – i ragazzi sono stati chiamati a fare una lezione pratica in pratica sono stati i nonni a dare lezioni e insegnano ai ragazzi a fare qualcosa; ad esempio, ora stanno insegnando loro ad ammassare la pasta per fare la pizza poi gli stessi nonni insegneranno la potatura degli alberi”. I ragazzi sono seguiti dalla tutor Valeria Storto e da una volontaria adolescente Rita Mascilongo che frequenta la seconda classe al liceo scientifico di Termoli. I responsabili del progetto intendono, vista
la buona riuscita dello stesso, ringraziare la vicesindaco di Termoli la professoressa Maria Chimisso che ha permesso la realizzazione del progetto e la dirigente della Oddo Bernacchia la professoressa Matilde Tartaglia, che ha dato la disponibilità in tutto. L’entusiasmo riscontrato da parte degli utenti fa sperare in una seconda edizione di questo progetto, che potrà prevedere un corso avanzato di informatica, come naturale prosecuzione di quello che si sta svolgendo in questo momento.
Borse lavoro, a fine mese i soldi Per i 40 lavoratori collaboratori del Comune di Termoli lo stipendio il 30 aprile TERMOLI. Saranno pagati il prossimo 30 aprile i 40 lavoratori delle Borse Lavoro che collaborano con il Comune di Termoli grazie al
progetto “I deserve a job: io merito un lavoro” – nell’ambito del Programma Operativo Regionale 20072013 Regione Molise Obiettivo n. 2
RICOSTRUZIONE TRASMISSIONI
– “Competitività regionale e occupazione”. Asse III – Inclusione sociale – Progetti borse lavoro, cofinanziati dall’Unione Europea
(Fondo Sociale Europeo), dalla Regione Molise e dal Comune di Termoli. I lavoratori a partire da questo mese,
riceveranno il compenso per il lavoro effettuato, ogni giorno 30 del mese.
Carresi, la parola al Gip Due le richieste presentate per la revoca del sequestro preventivo TERMOLI. . La decisione del giudice per le indagini preliminari chiamato a dire la sua sulla richiesta di revoca del sequestro preventivo presentata dall’avvocato Antonio De Michele per conto del sindaco di San Martino e dei presidenti delle tre associazioni carriste si conoscerà solo nelle prossime ore. C’è attesa nel paese bassomolisano per l’esito del doppio ricorso per cercare di permettere alla carrese di svolgersi regolarmente. Le strade, stando a quello che ha affermato lo stesso de Michele, sono due: la prima è direttamente al Gip Cappitelli, lo stesso giudice che ha firmato i provvedimenti di sequestro, al quale è stata chiesta la revoca di quanto disposto. La seconda, invece, è al tribunale del riesame di Campobasso. Oltre 10 le pagine del doppio ricorso nelle quali sono con-
tenute delle “tesi di diritto”, come le ha definite De Michele, che si rifanno a quanto disposto dalla legge regionale del 2015, la stessa finita sotto la lente di ingrandimento della procura. Nella sostanza per gli inquirenti gli indagati sarebbero andati contro la legge, per la difesa, invece, sarebbe proprio il disposto della legge regionale a consentire le condotte delle 30 persone finite sotto la lente dei carabinieri e della procura di Larino. Intanto, si stringono i tempi in vista della carrese di San Martino. La speranza è che il gip accolga le richieste in tempo utile per correre la manifestazione anche perché i tempi del riesame sono di oltre 10 giorni per l’emissione del provvedimento il che comporterebbe che, in ogni caso, carri, buoi e cavalli resterebbero nelle stalle.
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Termoli
29 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Zuccherificio, c’è la micro campagna Due mesi di lavoro per i soli lavoratori stabili dell’azienda saccarifera TERMOLI. La micro-campagna allo Zuccherificio del Molise si farà. E’ stato annunciato ieri pomeriggio, nel terzo incontro in dodici giorni tra i rappresentanti aziendali di fabbrica e l’amministratore unico della Newco Enrico Cianciosi. Sempre in sei i sindacalisti, Antonio Di Lisio Giulio Cesare Iademarco e Nicola Colella per la Flai-Cgil; Giuseppe Gabrielli per la Fai-Cisl e Luca Umberto Ferrero e Pier Luigi Pannacchione per la Uila-Uil Al centro del vertice sem-
pre la disamina congiunta della situazione aziendale e della campagna saccarifera. L’amministratore unico ha riferito di aver provveduto ad approntare la micro-campagna 2015-2016 con l’acquisto del seme e con la preparazione dei terreni messi a disposizione dalla Regione Molise. Cianciosi ha anche informati i presenti che ha provveduto a trasmettere ad Aria Food Spa la diffida ad adempiere in data 29 aprile (cioè domani) alla formalizzazione del contratto definitivo. Nelle notizie date alla Rsu, Cian-
ciosi ha anche specificato di aver incontrato tutti i capifabbrica per uno studio di pianificazione dello svolgimento della campagna saccarifera 2015-2016, al fine di stimare i costi di manutenzione e conservazione degli impianti. Infine, l’amministratore unico ha fatto sapere che intende avvalersi esclusivamente dei dipendenti stabili dello Zuccherificio per la prossima campagna, che è stata stimata tra gli accorgimenti e gli interventi manutentivi e la lavorazione di una durata bimestrale.
Lettera aperta
Palazzetto, uno spettacolo indecoroso Gent.mo Avv. Sbrocca, Il sottoscritto Cappella Basso in qualità di semplice cittadino nel ringraziarla per l’attenzione che vorrà manifestare verso il problema in oggetto, sta a fornirle un breve resoconto dell’immagine indecorosa, con bella mostra di sporcizia, lattine e bottiglie vuote abbandonate sugli spalti, che gli si è presentata davanti agli occhi nella mattinata di domenica 26/04/2015, evidenziata dalle foto allegate, . Obiettivo di questo suo agire è la ricerca urgente della soluzione di tale problema facendo rispettare, se esiste, i divieti e gli obblighi dell’ordinanza comunale o, se non esiste, emettere un’ordinanza antibivacco che non riguarda solo i gestori di bar o altre attività commerciali, ma anche il pubblico. Non si può più tollerare situazioni in cui i ragazzi giochino con criteri di sicurezza, igiene e rispetto delle
normative, molto discutibili. Per me lo sport i cui valori di riferimento non sono nella ricerca di una
vittoria ma nel coniugare tutti i giorni i valori della scuola con quelli dello sport senza dimenticare
quelli del sociale. Perché lo sport nelle sue innegabili forme di meritocrazia e di competizione non deve
mai dimenticare il suo profondo valore sociale. Per il sottoscritto amante dello sport questi sono fatti e non parole e vuole, senza mezzi termini, rivendicare il suo diritto a poter guardare una partita tra ragazzi con decoro senza essere poter assistere all’OKTOBERFEST negli impianti sportivi del proprio comune. Tenuto conto di quanto sopra, lo scrivente chiede ufficialmente il suo intervento ovviamente dopo aver preso le opportune informazioni che riterrà utili a supportare le sue auspicate decisioni. Voglia accertare se vi è una licenza di vendita per somministrazione di bevande all’interno del palazzetto, e ad effettuare i dovuti controlli tramite gli organi preposti, Certo che questo spettacolo indecente cessi celermente per l’immagine della mia citta, porge distinti saluti
Storia, laboratori didattici al Perrotta Singolare sperimentazione al liceo di Termoli per appassionare gli studenti TERMOLI. Ultimo appuntamento, ieri, con il laboratorio di storia contemporanea ‘Tu che ne pensi di…” all’aula magna del liceo Classico Perrotta. Il liceo ha inteso organizzare questi incontri insieme all’Alfano per parlare di temi d’attualità e suscitare la riflessione e il senso critico nei ragazzi. Ieri, quindi, si è parlato di naziona-
lismo e imperialismo; focus sulla vicenda Russia e Ucraina, con la partecipazione di Pietro Tosco, del centro studi Grossmann esperto sullo specifico argomento trattato. Una bella iniziativa, quella del Perrotta, che si sviluppa con i dibattiti finali di due gruppi composti da studenti della storia contemporanea. Già abbiamo assistito due setti-
mane fa a quello sulla libertà di stampa e di satira e la cosa interessante è che al termine di tutti anche il pubblico partecipa con una votazione per scegliere quale sia la tesi che convince di più dei due gruppi che espongono uno per una e l’altra per la seconda. Ieri, l’intervento di Pietro Tosco, ha trattato della sua esperienza in materia visto che ha studiato il pro-
blema direttamente sul posto a Mosca, dove ha vissuto per tre anni, parlando, chiedendo alla stessa popolazione russa di fargli capire come loro vivessero questa situazione abbastanza complicata. La questione Russa-Ucraina non sembra di facile soluzione e anche il dibattito tra le due cosiddette “fazioni ” di studenti ha visto alcuni sposare la tesi ucraina e altri quella
russa. È stato interessante e le due tesi portate in dibattito piacevano entrambe ma alla fine il voto del pubblico ha premiato quella espressa dal gruppo che era più vicino all’Ucrania per 24 voti contro i 22 pro Russia. Al di là del “gioco” didattico, è palese che questa iniziativa sia valida, vada sostenuta e ripetuta in futuro.
Baby Champions e tanto divertimento Successo per la manifestazione calcistica della polisportiva Santi Pietro e Paolo TERMOLI. Un fine settimana di festa alla Polisportiva Santi Pietro e Paolo. Il perimetro del campo sintetico della società di via Biferno è stato gremito da oltre 250 bambini classe 2004 2005 e 2006 per la manifestazione – giunta alla sua ottava edizione – che si chiama “Baby Champion’s”. 14 squadre, 9 provenienti da svariate località molisane e il resto della società ospitante. Sabato mattina e pomeriggio un susseguirsi di partitelle con il campo suddiviso in quattro mini campi e tanto divertimento e so-
prattutto tanto tifo dei genitori al seguito dei bambini che cosi hanno cominciato anche a sentire il brivido e l’effetto del tifo sugli spalti per un loro dribbling, per un loro tiro in porta o per un gol. Bella e lodevole questa manifestazione e istruttiva soprattutto per non aver decretato alla fine nessun vincitore proprio per una questione di educazione allo sport. Una disciplina sportiva qualunque essa sia a questa età deve essere presa esclusivamente come un gioco e un momento di socializzazione. Tutti alla Baby Champion’s sono
stati vincitori per il sol fatto di aver partecipato, per i trofei e le vittorie significative c’è tempo per loro in futuro a bambini di 9, 10 e 11 non puoi e non devi chiedere loro di più se non quello di divertirsi giocando. Cosa questa che molti genitori dovrebbero imparare a memoria e ancora non ci riescono. Le squadre che hanno partecipato sono state: Vastese, Difesa Grande, Primavera Campobasso, Sanniti Campobasso, Benevento, San Martino in Pensilis, Guglionesi, Larino, Mirabello Sannitico e San Pietro.
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Opinioni
29 aprile 2015
Dopo novant’anni la comunità di Castropignano ha avuto la gioia di partecipare alla celebrazione della santa messa di un suo sacerdote novello. All’importante evento erano presenti tutte la autorità civili e militari e il parroco, don Gino con i suoi collaboratori, ha rivolto il seguente saluto a don Beniamino Ciolfi : “ Reverendissimo e carissimo Don Beniamino , ieri sera, esattamente alle ore 18,20 , per l’imposizione delle mani e la preghiera di Ordinazione del nostro amatissimo Arcivescovo , Sua Ecc.za Rev. ma Mons. Domenico Angelo SCOTTI , sei diventato Sacerdote. Nel biglietto che gioiosamente ci annunciava , unitamente alla Tua stupenda famiglia e alla venerata e antichissima Chiesa di Trivento, la Tua Ordinazione sacerdotale , hai fatto disegnare da un artista locale Gesu’ Buon Pastore nell’atto di accarezzare un agnello . E proprio in questa IV domenica di Pasqua, giornata di preghiera per le vocazioni, il Vangelo di Giovanni è una catechesi su Gesù Buon Pastore. L’immagine del Pastore buono si staglia nitida nella contrapposizione con il mercenario a cui le pecore non stanno a cuore e che scappa dinnanzi ad un pericolo incombente . Il mercenario svolge un lavoro retribuito e mette al centro se stesso, mentre il Buon Pastore ama le pecore senza altri scopi, per il puro gusto di prendersene cura. “Io sono il Buon Pastore,conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me …” dice Gesù . Conoscere è una parola che ha un significato più vasto della semplice conoscenza: aver confidenza, comprendere, amare, vivere l’un per l’altro, essere un solo cuore; ma nel vero significato. Cristo vuol dirci : Io sono così intimamente unito ai miei che sono una cosa sola con loro. Anche oggi, carissimo Don Beniamino, nel Santo Sacrificio, che per la prima volta Presiedi per tutti noi, Egli ci dà la grande prova del suo amore di Pastore: dà la Sua vita per noi; poiché la Messa è rinnovamento del suo sacrificio sul Calvario , ci conosce e noi pure dobbiamo conoscerlo nella Santa Comunione. Anche per questo,
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
chiamato, perché ti porta nel cuore. Ti ama. Ti dà fiducia. Ti ritiene capace, capace di far parte del mistero della salvezza del mondo. Il sacerdozio è una vocazione , un invito. E’ un dono e un grande mistero, che si svela sperimentandolo ogni giorno. Non te lo sei conferito da te stesso: Dio per mezzo della Chiesa di Trivento te l’ha donata, rendendoti capace di ciò che umanamente ti sarebbe stato impossibile. Per questo, carissimo Don Beniamino , accogli con tutto Te stesso questo dono ogni giorno e rinnova il Tuo grazie fiducioso e gioioso , come hai fatto ieri , nel giorno dell’Ordinazione. Rimani sempre ancorato a questa certezza: Cristo per amore mi ha afferrato , prendendo per sé tutto, anche i miei limiti, ciò che di me avrei forse scartato perché meno nobile, e ha voluto che io fossi sacerdote. In questa certezza c’è il senso , la forza, la gioia della Tua vita. Lasciati rigenerare da questa sicurezza: i doni di Dio sono irrevocabili. Per questo mi piace concludere con l’affermazione di Gesù che Tu oggi, per la prima volta, rappresenti nella celebrazione eucaristica per la Tua stupenda comunità di Castropignano : “ Io sono il Pastore delle pecore: io sono la via , la verità e la vita; io sono il Buon Pastore e conosco le mie pecorelle ed esse conoscono me. Alleluia, alleluia”…. nella certezza che illuminato, corroborato, posseduto della presenza dello Spirito d ‘ Amore passerai la Tua vita sacerdotale a raccontare al mondo “ le meraviglie di Dio “ dimostrandoti buon pastore a tutti . E la Madonna, Regina degli Apostoli, la Madre di Gesù Sommo ed Eterno Sacerdote, la Vergine offerente, la Vergine Madre Ti accolga fra le Sue braccia, Ti custodisca sotto il Suo manto, Ti faccia essere Apostolo fedele e generoso del Figlio Suo , il Buon Pastore per il bene della nostra amata Chiesa di Trivento. E così sia !“. Prima della benedizione finale il saluto del Sindaco che ha voluto sottolineare la gioia della comunità per il grande dono ricevuto dal Signore perché un giovane del paese è ventato sacerdote della Chiesa cattolica.
Prima Santa Messa per don Beniamino Ciolfi Intanto oggi a Castropignano festa di San Pietro Martire carissimo Don Beniamino il presbitero non può non essere cosciente della valenza simbolica della sua persona: egli deve pertanto essere affidabile e credibile. Se tradisce la fiducia che altri ripongono il lui, diviene responsabile anche dell’eventuale allontanamento da Chi e da ciò che rappresenta nel suo ministero. Le parole di Gesù , poi, sulla povertà e sulla purificazione da una vita dissipata colpiscono quella forma di clericalismo segnato da vizi piuttosto diffusi, quali titoli, i posti d’onore,l’intellettualismo, il verbalismo, il proselitismo, il ritualismo, la persecuzione dei testimoni e dei profeti. A noi sacerdoti, invece, deve bastare l’amicizia di Gesù. Egli ci chiama amici e ci accoglie nella cerchia di coloro ai quali si era rivolto nel cenacolo. Ci ha conferito la facoltà , che quasi mette paura, di fare ciò che solo Egli , il Figlio di Dio, può dire e fare legittimamente: “ Io ti perdono i peccati “. Gesù vuole che per suo mandato possiamo pronunciare il suo Io, una parola che cambia la profondità dell’esistenza, perché dentro c’è la passione del Signore per causa nostra. Ogni giorno
nell’Eucaristia il Signore si confida con noi: “Non più servi , ma siete miei amici” , affidandoci le parole della consacrazione eucaristica. Non cerchiamo, allora, i beni di questo mondo, ma risvegliamo l’inesprimibile e costante gioia interiore, vivendo una comunione inscindibile con il pensare e il volere di Gesù Buon Pastore. Infatti credo fortemente che bisogna entrare nella coscienza che il momento presente è l’occasione in cui posso vivere il tutto dell’amore, della fedeltà alla vocazione ricevuta, è il momento in cui mi gioco tutto. Aderire all’oggi di Dio senza fughe in avanti e senza comportamenti che stordiscono e fanno evadere dalla realtà è sapienza. Carissimo don Beniamino perché sei sacerdote? Al di là di tante risposte parziali e pur vere, ce n’è una che appaga mente e cuore: Cristo l’ha voluto. Sembra una frase fatta, ma è proprio così. Se ci pensi bene, se con la memoria e con il cuore ritorni indietro negli anni, alle vicende che hanno ordito la tua vita , confermerai questa assoluta verità. L’ha voluto Lui. Lui solo sa il perché. “ Chiamò a sé quelli che egli volle”. Sì , Ti ha
Il Corpo e l’Anima della Terra
Sono aperte le iscrizioni per il concorso fotografico dal titolo Il corpo e l’anima della terra, promosso dal GAL Innova Plus di Larino nell’ambito del Progetto Itinerari – Scrigni di memoria, e curato dall’associazione culturale Finis Terrae. L’obiettivo del concorso è quello di promuovere e valorizzare il territorio dell’area Gal mostrandone luoghi, tradizioni, prodotti tipici, paesaggi caratteristici e particolarità tradizionali o innovative. L’area GAL comprende i Comuni di: Acquaviva Collecroce, Bonefro, Casacalenda, Civitacampomarano, Colletorto, Guglionesi, Larino, Lupara, Mafalda, Montecilfone, Montelongo, Montorio nei Frentani, Palata, Ripabottoni, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa
Croce di Magliano, Tavenna. Il concorso è aperto a fotografi professionisti e non, ed è suddiviso in 3 sezioni, dedicate a: “settore agro-alimentare”, “i borghi e la campagna”, “i beni materiali e immateriali”. Ogni fotografo può inviare fino ad un massimo di 5 foto per ciascuna categoria entro il 3 maggio 2015. La scheda di iscrizione e il regolamento sono disponibili sul sito del Gal, allindirizzo http://www.innovaplus.it/home/articolivari/concorso-il-corpo-e-l-anima-della-terra. Nel regolamento sono spiegate nel dettaglio le regole di partecipazione e le linee guida per l’invio del materiale.
Sono previsti quattro premi: tre assegnati dalla giuria tecnica e uno dalla giuria popolare. La giuria tecnica, composta da fotografi professionisti, assegnerà per ogni categoria un premio del valore di 1000€ in attrezzature e materiali fotografici. Il quarto premio verrà assegnato dal pubblico, che potrà votare visitando la pagina Facebook: Concorso fotografico Il corpo e l’anima della terra. Le foto più significative saranno raccolte in una mostra itinerante che verrà allestita nei comuni dell’area Gal il prossimo giugno. La cerimonia di premiazione avverrà in occasione dell’inaugurazione della mostra.
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