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Minore perdita ossea perimplantare nell’osso rigenerato
Risultato a 10 anni del rialzo del seno mascellare e dell’inserimento di impianti in fasi successive rispetto all’impianto in osso nativo¹
Studio retrospettivo di 86 casi 92 rialzi del seno 209 impianti Predicibilità dell’impianto e percentuale di complicanze dopo il rialzo del seno laterale con tecnica sagittale
GRUPPI DI TRATTAMENTO
Atrofia ossea grave
0,1–3,5mm Atrofia ossea moderata
3,5–7mm Controllo
Incremento laterale del pavimento del seno con Geistlich Bio-Oss ® e Geistlich Bio-Gide® e inserimento differito dell’impianto
FOLLOW-UP A 10 ANNI
Impianti inseriti in osso nativo nelle aree canina o premolare senza necessità di GBR
> Meno perdita ossea perimplantare nell'osso rigenerato
rispetto a quello nativo
Perdita media del livello osseo perimplantare a 10 anni (media ponderata)
Atrofia grave
Atrofia moderata Controllo
Riferimenti 1 Urban IA, et al.: Clin Oral Implants Res. 2021; 32(1):60-74. (studio clinico) > 98,6% percentuale di sopravvivenza dell’impianto
3 impianti non riusciti in 10 anni > 3,35% prevalenza della perimplantite
7 impianti e nessuna differenza tra i gruppi > Nessuna complicanza nel 97% dei siti innestati
Complicanze gestite con antibiotici, risciacquo dell’innesto e ulteriore periodo di guarigione
CONCLUSIONE
Una gestione adeguata dei tessuti molli e una selezione ottimale dei biomateriali portano a una minore deiscenza della ferita, che a sua volta porta a una minore perdita di osso marginale intorno agli impianti nell’osso rigenerato.