I falsi Paradossi di Zenone hanno attribuito fino ad oggi caratteristiche appunto paradossali ai concetti di moto, misura e continuità. Un’insufficiente confutazione ha fatto sì che tali fulminei ed affascinanti paradossi proiettassero una luce inquietante sulle fonti della conoscenza sia da un punto di vista matematico, geometrico e logico che da un punto di vista fenomenologico per la filosofia. Ma la realtà del moto è osservata quotidianamente, ed anche se ogni centimetro può essere suddiviso indefinitamente, il moto dei corpi non appare risentirne in alcun modo. Dal punto di vista logico questo però non è sufficiente, occorre una dimostrazione. Ovvero, occorre confutare tutti gli argomenti di Zenone, in particolar modo quello celebre dell’inseguimento della tartaruga, e quello della freccia. Nel mio “Nuovo Calcolo senza limiti” ottengo un Teorema di impossibilità per il primo argomento, quello dell’inseguimento della tartaruga. Ciò permette di confutare tutto Zenone.