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Inserzionisti: Subissati .......................... pag

Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XLVI - N. 2/2022

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Reg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975

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DIRETTORE RESPONSABILE Diego Sbaffi COORDINAMENTO EDITORIALE Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it

REDAZIONE Diego Sbaffi Giampiero Fabbri Vinicio Montanari Luca Orletti Marco Brugiapaglia

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Margherita Patrignani, Caterina Panichi, Luca Orletti, Devis Ciuccio, Renato Ferrari, Giulio Centemero, Camillo Pasqualini, Fabiola Petrella, Piero Farabollini, Sandro Antonelli, Diego Sbaffi CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it

CREDITI FOTOGRAFICI Archivio AZIMUT

PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT Presscom - Piazza Ciabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 347 6639520 Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it

Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti: Subissati .......................... pag.02 Geo Network................... pag.18 Diemme ............................ pag.22 MicroGeo......................... pag.42 2 Editoriale

3 Compliance La prevenzione della corruzione negli enti di piccola dimensione: un esempio virtuoso strutturale

7 Scuola All'Istituto IIS Corinaldesi Padovano gli studenti progettano "Il Parco che Vogliamo"

11 Normativa Il termotecnico alle prese con il Superbonus 110%

13 Professioni I geometri vivono oggi un fermento di attività!

17 Normativa Le novità relative al Catasto e la questione del Superbonus

21 Professioni Un geometra in tribunale: il ruolo del CTU

25 Normativa I Superbonus e bonus minori, ultime novità: CCNL, polizza assicurativa dei professionisti, obbligo di SOA e controlli nei cantieri

29 Professioni I Geologi delle Marche festeggiano 30 anni dall’istituzione dell’Ordine

35 Progetti Uno sguardo al futuro con la nuova scuola primaria in legno di Potenza Picena

37 Statistiche Occorre un nuovo paradigma dell'abitare: i risultati dell'indagine NOMISMA FAMIGLIE

41 Normativa Il fotovoltaico passato, presente, futuro

In questo numero di Azimut l'Avvocato Margherita Patrignani ci parla di lotta alla corruzione, trasparenza degli atti e best practice. Segue una interessante attività degli studenti dell’IIS Corinaldesi Padovano di Senigallia, che hanno studiato la riqualificazione di un parco. Il Geometra Gian Luca Orletti ci parla delle problematiche dei termotecnici relativamente al Superbonus 110%, evidenziando responsabilità e adempimenti. Il Geometra Devis Ciuccio intervista il Geometra Renato Ferrari, Presidente del Collegio dei Geometri di Bergamo e l’Onorevole Giulio Centemero, Membro della VI Commissione (Finanze) della Camera, raccogliendo il loro punto di vista su numerose tematiche che coinvolgono la nostra professione. Il collega Camillo Pasqualini ci parla poi del ruolo del CTU a fondamentale supporto tecnico delle decisioni del Giudice. A seguire la Dottoressa Fabiola Petrella scrive di Superbobus e bonus minori, entrando anche nel merito della Circolare 19/E del 27 maggio 2022, del D.L. 4/2022 Decreto “Sostegni-ter” (definitivamente convertito, con modificazioni, dalla Legge 20/05/2022, n. 51). Intervistiamo poi il Presidente dei Geologi delle Marche, Piero Farabollini, toccando tra l'altro anche i temi della ricostruzione e delle emergenze geologiche della Regione. Continuiamo con la realizzazione della nuova scuola di Potenza Picena. La ricerca Nomisma ci relaziona sull'emergere di un nuovo paradigma dell’abitare, nell'ambito dell’ “Indagine Nomisma 2022 sulle famiglie italiane”. Infine l'Ingegner Sandro Antonelli fa il punto sul fotovoltaico. Buona Lettura!

La prevenzione della corruzione negli enti di piccola dimensione: un esempio virtuoso

La metodologia del risk management come strumento di prevenzione della corruzione. Il Collegio dei Geometri di Ancona avvia un percorso di adeguamento per una strategia di contrasto della corruzione tramite la prevenzione per favorire la massima trasparenza amministrativa degli iscritti all’Albo.

Avvocato

Margherita Patrignani

Esperta in materia di Anticorruzione e Trasparenza amministrativa, compliance programs, analisi e gestione dei rischi e consulente per diversi Ordini e Collegi professionali territoriali tra i quali il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Ancona

Per comprendere l’importanza e le dimensioni del fenomeno corruttivo può essere importante partire dal Rapporto annuale

sull’Indice di percezione della corru-

zione (CPI) 2021, curato da Transparency International Italia.

L’indice di Percezione della Corruzione (CPI), misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerosi Paesi di tutto il mondo. Lo fa basandosi sull’opinione di esperti e assegnando una valutazione che va da 0, per i Paesi ritenuti molto corrotti, a 100, per quelli “puliti”. La metodologia cambia ogni anno per riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Sono circa 180 i Paesi monitorati nel Rapporto Transparency. Dalla nascita di Anac (2014), l’Italia è migliorata di 27 posizioni. Transparency International ha pubblicato, nel mese di gennaio 2022, l’edizione 2021 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI): l’Italia guadagna 3 punti importanti rispetto allo scorso anno, che le consentono di compiere un balzo in avanti di 10 posizioni nella classifica dei 180 Paesi oggetto dell’analisi. Il CPI 2021 posiziona, dunque, l’Italia al 42esimo posto, con un punteggio di 56. La fase di rilancio del Paese richiede, infatti, la massima attenzione alla prevenzione dei rischi di corruzione, affinché gli impegni presi per la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica, la sanità e le infrastrutture possano trovare piena realizzazione.

A tal proposito, dunque, alla Legge Severino, Legge n. 190/2012, va riconosciuto il merito di aver operato una vera a propria riforma della pubblica amministrazione, grazie all’introduzione di un modello integrato di contrasto alla corruzione nel quale, accanto al classico strumento repressivo di matrice penalistica, operano strumenti di prevenzione di natura amministrativa sulla base della metodologia del risk mana-

gement.

Questo approccio sul piano giuridico è la diretta conseguenza di una qualificazione di corruzione accolta sul piano internazionale che risente di un’impronta non più – e non solo - esclusivamente penalistica: essa comprende, nella propria accezione sociologica, anche comportamenti di “cattiva amministrazione” – c.d. maladmistration - che non rilevano sul piano della risposta repressiva, ma che pure si traducono nel piegare a un interesse privato il bene pubblico e che, quindi, si contraddistinguono per un’impronta di illegalità. A fronte, dunque, della necessità crescente di arginare il fenomeno della corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, l’Italia ha cercato di fornire una risposta concreata dando attuazione, con la Legge 6 novembre 2012, n. 190, all’articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 2003 e prevedendo un sistema di tutela anticipata, che ha affiancato il modello del fenomeno corruttivo, fino ad allora presente nell’ordinamento nazionale. Ecco che, all’interno di questo quadro fenomenologico, la prevenzione si sostanzia, anzitutto e principalmente, in una strategia che incide sul tessuto culturale di una nazione, con l’obiettivo di migliorare l’agire amministrativo e introdurre best practices che incidano su aspetti organizzativi, di regolazione e di procedimentalizzazione di specifiche attività e processi. Questa strategia comporta, fra le altre cose, la messa in campo di procedure utili a indirizzare i comportamenti individuali e collettivi: procedure che si dimostrino aderenti all’esigenza di dare efficacia ed effettività a un modello strategico di prevenzione, indipendentemente dall’ambito (pubblico o privato) entro il quale esso sia destinato a operare. È una strategia che ha il proprio punto di forza nei programmi indirizzati a pianificare a breve e medio termine come fronteggiare il rischio di condotte corruttive, i c.d. compliance programs ovvero Piani triennali di prevenzione della corruzione e per la trasparenza, come stabilito dalla “Legge Severino” e dal D.lgs. n. 97/2016. È, inoltre, una strategia che deve obbligatoriamente essere adottata, tra gli altri, da tutte le P.A., senza limiti dimensionali e, quindi, anche dagli enti con strutture organizzative semplici, sebbene applicando il principio di “compatibilità”. In questa adesione al modello preventivo, il Collegio dei Geometri di Ancona ha ritenuto importante avviare un percorso di adeguamento volto all’adozione di modalità che possano presidiare la strategia di contrasto della corruzione tramite la prevenzione per favorire la massima trasparenza amministrativa degli stakeholders principali, ovvero gli iscritti all’Albo. Il percorso di accompagnamento alla compliance del Collegio ha comportato - e comporterà - l’adozione di norme e di procedure che per non pochi osservatori della materia potranno anche rappresentare un elemento che contribuisce ad aumentare (se non addirittura che determina) l’inefficienza del sistema della pubblica amministrazione a motivo dei costi, dei ritardi, dei vincoli che esse comportano. Al contrario, io sono profondamente convinta che la legge, e dunque anche le procedure che essa mette in campo, possano rivelarsi un potente mezzo per avviare un approccio culturale diverso dal presente nei

confronti della corruzione e dei comportamenti che la sostengono e la alimentano. Ma vi è di più. Ritengo che procedimentalizzare le attività fondamentali di un Collegio professionale, creare regole – sobrie ma efficaci – in grado spostare l’attenzione dal tema della quantità a quello della qualità delle regole, possa migliorare l’attività amministrativa anche in enti di piccole dimensioni come un Collegio provinciale. In particolare, tra le azioni di adeguamento che il Collegio ha inteso perseguire come obiettivi di imparzialità, integrità, competenza e accountability è possibile richiamare le seguenti: • l’accoglimento del principio di trasparenza, attraverso la pubblicazione delle informazioni nulla sezione Amministrazione Trasparente, la previsione di un diritto di accesso (in bilanciamento con le esigenze di riservatezza) alle informazioni sull’organizzazione, il funzionamento e i processi decisionali del Collegio e la semplificazione delle procedure, la pubblicazione di informazioni. Favorire la massima trasparenza amministrativa, infatti, rappresenta un mezzo per prevenire la maladministration attraverso la partecipazione del cittadino alla vita della pubblica amministrazione e la possibilità di esercitare un controllo diffuso sul suo operato, nel rispetto dei criteri di qualità delle informazioni da pubblicare tra cui quelli dell’integrità, aggiornamento continuo, completezza, tempestività, consultazione semplice, comprensibilità dei contenuti (c.d. accessibilità totale), omogeneità, facile accessibilità; AGGIUNGERE IMMAGINE 2 • l’adozione di misure utili a favorire la segnalazione da parte dei funzionari pubblici, lavoratori e collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi, di condotte di corruzione delle quali si venga a conoscenza nell’esecuzione delle proprie funzioni, attraverso l’adesione al progetto WhistleblowingPa, ovvero un software informatico gratuito per dialogare con i segnalanti, grazie a modalità che garantiscono l’anonimato; • l’adozione di un Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici utile a favorire l’integrità, l’onestà e la responsabilità dei funzionari pubblici, nonché di misure disciplinari efficaci per il caso di violazione di queste disposizioni, anche in relazione alla prevenzione del conflitto di interesse per i dipendenti e i Consiglieri; • l’adozione di un Piano Triennale per

la Prevenzione della corruzione e del-

la trasparenza in cui sono stati declinati i rischi nell’ambito delle principali attività del Collegio e la creazione di una sezione dedicata agli Stakeholders, quali gli iscritti all’Albo, quale strumento di comunicazione diretta e di coinvolgimento attivo con l’ente; • la formazione costante del personale e dei Consiglieri sulle tematiche di etica e legalità per sensibilizzare costantemente ad un corretto agire amministrativo. Sono queste alcune delle regole e procedure che, se seguite in modo sostanzialista e non come mero adempimento formale, nel lungo termine inducono alla costruzione di modelli di comportamento virtuosi anche e soprattutto per quegli enti di piccole dimensioni che possono trasformare “prassi” ormai consolidate nel tempo in “best practices” virtuose.

All'Istituto IIS Corinaldesi Padovano gli studenti progettano "Il Parco che Vogliamo"

L'IIS Corinaldesi Padovano impegnato in un percorso per le competenze trasversali e l'Orientamento declinato in modo del tutto originale come Service Learning, cioè imparare rendendo al contempo un servizio alla comunità.

Professoressa Ingegnere Caterina Panichi

Ingegnere civile, progettista strutturale, ha gestito la sicurezza in cantieri edili e luoghi di lavoro, anche per enti pubblici. Doocente tecnico pratico di Laboratorio di Edilizia e Topografia al corso Costruzioni Ambiente e Territorio presso l'ITET Corinaldesi, oggi aggregato all'IIS CORINALDESI PADOVANO, referente del dipartimento di Costruzioni Topografia e Estimo; Responsabile dei Laboratori di Topografia e CAD e referente per l'orientamento in Entrata.

Il parco Che vogliamo": questo il motto di ingaggio lanciato dall'ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro in occasione della giornata del creato, il giorno 4 ottobre scorso: un processo partecipato dal basso, che ha coinvolto la cittadinanza, l'ente locale, le scuole del territorio e le associazioni, in un corale impegno per individuare azioni concrete da mettere in atto per la riqualificazione di una vasta area della città di Senigallia, il Parco della Cesanella, tessuto verde di connessione tra un quartiere semicentrale, quello del Vivere verde, e uno semiperiferico, quello da cui il parco stesso prende il nome. L'iniziativa è stata subito accolta con grande entusiasmo dai docenti dei corsi più marcatamente GREEN dell'IIS Corinaldesi Padovano, che al suo interno vede attivi ben 5 indirizzi tecnici, di cui due particolarmente vocati all'attenzione all'ambiente: il corso Chimica e Biotecnologie Ambientali e il corso Costruzioni Ambiente e Territorio... e quale migliore occasione per una classe 3 di questo indirizzo, alle prime esperienze con la progettazione, per affrontare un iter progettuale su una parte di città alquanto trascurata e marginale. L'attività ha subito impegnato i docenti in una serie di incontri preliminari con gli organizzatori, al fine di poter affrontare, con la raccolta di tutti i documenti messi a disposizione da parte del Comune, una attività che ben si prestava a realizzare un percorso per le competenze trasversali e l'Orientamento declinato in modo del tutto originale come Service Learning, cioè imparare rendendo al contempo un servizio alla

comunità. Tanti gli istituti che, insieme al nostro hanno preso parte all'iniziativa. Commoventi gli sforzi progettuali e creativi messi in atto da bambini dalla fascia dell'istruzione materna fino agli studenti della primaria e alla secondaria di primo grado dell'IC Giacomelli, che hanno espresso in elaborati, cartacei e tridimensionali, progetti di arredo urbano e di organizzazione del verde veramente originali. L'approccio della classe 3 a costruzioni ambiente e Territorio, composta da 18 studenti, guidati dai docenti Prof.ssa Ansuini, Architetto, Prof. Marcolini, Geologo e Prof. ssa Panichi, Ingegnere, e coadiuvati dai docenti di tutto il Consiglio di Classe, è stato decisamente strutturato e pragmatico, dal momento che tale attività andava a simulare in tutto e per tutto quelle che sono le specifiche tappe di una progettazione propriamente detta: 1) analisi dei bisogni del "cliente", in questo caso gli stakeholders, cioè i portatori di interessi, quindi le figure più direttamente interessate alla riqualificazione; 2) analisi della situazione di fatto, con la produzione di alcune tavole dal titolo "il Parco che Abbiamo" , rappresentanti il degrado e le situazioni problematiche sia dal punto di vista dell'accessibilità e della fruibilità della viabilità ciclo pedonale e sentieristica della zona, sia da quello botanico - vegetazione, sia dal punto di vista delle attrezzature e arredi urbani presenti/assenti/deteriorati come rilevato dai ragazzi durante il sopralluogo iniziale; 3) la ricerca dei vincoli, urbanistici e botanici e delle condizioni al contorno; 4) la proposta di interventi rispettosi dei vincoli e al contempo quanto più aderenti alle richieste espresse, con la produzione di tavole progettuali per proporre elementi di arredo urbano e illuminazione notturna, tabelloni adatti ad essere consultati anche da ipovedenti, posti agli ingressi del Parco, realizzazione di percorsi opportunamente pavimentati che possano dare la possibilità a chiunque di usufruire del parco, giochi accessibili a bambini e ragazzi e anziani, in un'ottica di Design for All, la nuova frontiera della progettazione rispettosa delle esigenze di ciascuno, quale che sia la condizione psichica e fisica che lo contraddistingue, in modo permanente o temporaneo. Sono emersi anche interessanti spunti e idee operative per poter rendere il parco un libro aperto sulla natura da conoscere ed apprezzare. Nel corso delle due settimane di intenso

lavoro i ragazzi hanno avuto la possibilità incontrato nell'ordine: i cittadini e le associazioni, durante gli incontri preliminari con la popolazione, a cui hanno partecipato anche alcuni studenti residenti nei pressi del Parco; il facilitatore del processo partecipativo, Dottor Alberto Di Capua, che si è reso disponibile ad affrontare in chiave pratica i temi che già nel corso dell'anno scolastico erano stati affrontati durante le ore di Geopedologia Economia ed Estimo, circa la progettazione territoriale Partecipata; la responsabile della Protezione Civile di Senigallia arch. Barbara Rotatori, che con il responsabile del COC ing. Corinaldesi hanno illustrato l'azione congiunta delle varie funzioni che prendono parte alla gestione delle emergenze a livello comunale e hanno illustrato agli studenti quali comportamenti tenere nei casi di emergenza che potrebbero caratterizzare il nostro comune. I ragazzi hanno anche incontrato il Geom. Barazzoni, diplomatosi 10 anni fa nello stesso istituto Corinaldesi e ora Facility Manager della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, che dopo una breve introduzione in aula, in cui ha illustrato quali sono le mansioni a cui è chiamato in qualità di Tecnico specializzato in gestione degli edifici e degli impianti dell'ente , ha fatto visitare alla classe il giardino sensoriale realizzato da circa un anno all'interno del cortile della Residenza Sanitaria per Anziani ubicata nel centro di Senigallia, che rappresenta quanto di più evoluto a livello di accessibilità sia stato realizzato di recente nel nostro territorio e ha evidenziato gli aspetti benefici che un giardino ricco di stimoli olfattivi, visivi e tattili possa garantire agli anziani ospiti della residenza. Il sig. Mario, uno di questi, ha scambiato simpatiche battute con i ragazzi, parlando del suo passato lavorativo pieno di sacrifici, di fatica e di grande dignità. Nel corso dell'analisi e dei rilievi svolti dal punto di vista botanico, sono emersi alcuni aspetti sorprendenti - ma non troppo- circa lo stato di salute non ottimale delle piante del bosco urbano messe a dimora nel 2015 dalla società Autostrade, a compensazione della CO2 prodotta dell'ampliamento della 3 corsia. Il censimento, che ha momentaneamente coinvolto circa 900 piante delle oltre 4000 presenti, ha mostrato un tasso di mortalità del 20%, una scarsa crescita e un intenso stato di sofferenza che porterà nei prossimi anni a perdere ulteriori aliquote di verde. Le motivazioni di questo stato generale, sono presumibilmente da ricercare in una densità d'impianto molto elevata, un terreno tendenzialmente argilloso, alcalino e poco fertile. Possiamo inoltre sottolineare che nella varietà di essenze vegetali messe a dimora, una porzione consistente non risulta idonea alle condizioni pedologiche precedentemente descritte. In questo lavoro complesso e impegnativo si sono inseriti anche gli studenti del 5° anno del corso di chimica ambientale e Biotecnologie, che hanno provveduto a campionare le varie matrici ambientali presenti nel parco (terreno e Acqua del Fosso della Giustizia) e ne hanno eseguito le analisi chimico fisiche e biologiche nei laboratori scolastici, sotto la guida delle Docenti Protopapa Mercorelli Pasqualini e Grossi, coadiuvati da un tecnico dell' Arpam dott. Bracciatelli.

Un processo partecipato dal basso, che ha coinvolto la cittadinanza, l'ente locale, le scuole del territorio e le associazioni, in un corale impegno per individuare azioni concrete da mettere in atto per la riqualificazione di una vasta area della città di Senigallia, il Parco della Cesanella, tessuto verde di connessione tra un quartiere semicentrale, quello del Vivere verde, e uno semiperiferico, quello da cui il parco stesso prende il nome.

Nel corso dell'analisi e dei rilievi svolti dal punto di vista botanico, sono emersi alcuni aspetti sorprendenti - ma non troppo- circa lo stato di salute non ottimale delle piante del bosco Urbano

IMMAGINI "Il parco che abbiamo"

Il termotecnico alle prese con il Superbonus 110%

Le varie fasi di intervento del termotecnico nel superbonus 110% con i documenti, di natura termotecnica, da caricare nel portale ENEA, così come indicato dal DM Asseverazioni del 6 agosto 2020: l’APE convenzionale ante operam, il computo metrico e l’APE

Geometra

Gian Luca Orletti

Specializzato in calcoli termici

Mai come oggi il termotecnico, esperto nel sistema edificio-impianto, è al centro dell’attenzione e al centro del processo di riqualificazione dato che la maggior parte dei requisiti del SUPERBONUS sono legati alla riduzione del fabbisogno energetico degli edifici. Con questo articolo si cercherà di descrivere tutte le fasi in cui il termotecnico interviene in una pratica di 110%, dall’inizio alla fine e quali sono i documenti che si dovranno produrre e in che fase. Si tiene a precisare che seppur la parte termotecnica è centrale, in ordine di importanza è comunque secondaria rispetto ad altri pre requisiti come per esempio i requisiti di accesso dei beneficiari o all’esistenza dell’impianto di riscaldamento. Vediamo dunque di analizzare quali sono le varie FASI DEL PROCESSO TERMOTECNICO.

La parte iniziale riguarda lo studio di fattibilità al fine di fotografare lo stato attuale dell’immobile dal punto di vista energetico (APE ANTE), successivamente si prendono in considerazione gli interventi da effettuare iniziando da quelli trainanti per poi passare a quelli trainati e si verifica attraverso l’APE POST se si ottiene il salto delle due classi energetiche (in alcuni casi è sufficiente il salto di una sola classe energetica) fermo restando anche tutte le verifiche della successiva ex Legge 10.

A questo punto si sviluppa la progettazione definitiva, iniziano i lavori, si chiudono e si invia la documentazione ad ENEA.

Negli anni successivi si potrebbe essesere richiamati da ENEA, MISE (MITE) e Agenzia delle Entrate per eventuali controlli su quanto asseverato.

La relazione ex Legge 10 definitiva prenderà in esame l’analisi dei ponti termici, la scelta dei materiali isolanti e i componenti impiantistici con il professionista abilitato che dovrà firmare la dichiarazione di rispondenza.

Eventuali errori nella Legge 10 comportano sanzioni disciplinari ed economiche per effetto di controlli da parte del Comune.

Resta inteso che altre due figure professionali, in sede di esecuzione dei lavori, verificano quanto progettato dal termotecnico nella Legge 10: il direttore dei lavori e il certificatore energetico accreditato a livello regionale che attesta per mezzo dell’APE da realizzarsi per singola unità immobiliare a fine lavori.

La fase finale del SUPERBONUS è critica in quanto ad essa è vincolata la possibilità di decadenza del beneficio. L’Agenzia delle Entrate richiederà indietro la cifra richiesta in detrazione al privato o al condominio che sicuramente avvieranno una causa verso i soggetti fornitori. La decadenza del beneficio può quindi essere causata da informazioni termotecniche prodotte dall’asseveratore oppure prodotte dal termotecnico a supporto dell’asseveratore.

Vediamo ora quali sono i documenti, di natura termotecnica, da caricare nel portale ENEA, così come indicato dal DM Asseverazioni del 6 agosto 2020: essi sono l’APE

convenzionale ante operam, il computo metrico e l’APE convenzionale post

operam. dall’Asseveratore ma possono essere realizzati da altri professionisti che vengono specificati ciascuno. Nell’asseverazione sono presenti tante altre informazioni di natura tecnica (superficie disperdente complessiva, singole superfici di intervento, le trasmittanze delle strutture prima e dopo l’intervento, le caratteristiche e l’efficienza degli impianti). Tutte queste informazioni, raggruppate per tipo di intervento e al costo sostenuto dell’intervento permettono ad ENEA di verificare la congruità media degli interventi ed eventualmente individuare velocemente i casi in cui ci si allontana vistosamente dalla media.

In caso di controllo, così come indicato dal DM requisiti ECOBONUS si dovrà fornire la documentazione necessaria e per quanto riguarda quella termotecnica occorrerà fornire la relazione ex Legge 10, gli attestati di prestazione energetica e l’asseverazione inviata.

Le conclusioni che mi sento di dare a questo articolo dedicato al SUPERBONUS 110% e che per operare occorrono basi solide principalmente su come si realizzano i calcoli e quali sono le regole di efficienza energetica in edilizia rispettando i requisiti di legge e di accesso agli incentivi. Ulteriore raccomandazione e di raccogliere ordinatamente tutta la documentazione da esibire in caso di controllo. Infine, sempre per i soggetti che firmano le attestazioni termotecniche finali, eseguire visite ispettive in cantiere durante l’esecuzione dei lavori; queste visite serviranno a raccogliere più informazioni possibili, da catalogare e conservare ad esibire in caso di controlli finali.

I geometri vivono oggi un fermento di attività!

Nell' intervista al Geom. Renato Ferrari, Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Bergamo emerge come oggi siano molteplici le attività che coinvolgno la professione. Nonostante il fermento dell'attività, la burocrazia, purtroppo, è ancora la maggiore criticità che riscontriamo nella professione. "Spesso le cosiddette semplificazioni degli atti amministrativi di fatto creano complicazioni”.

Geometra

Davis Ciuccio

Ciuccio Devis è un geometra di La Spezia che da oltre vent’anni svolge formazione professionale su molte discipline tecnico-informatiche cercando di coniugare l’importanza della teoria con il valore della pratica.

Presidente, quali sono secondo Lei le principali difficoltà che il geometra oggi deve affrontare? Chi svolge la professione incontra difficoltà quotidianamente, indipendentemente dai periodi o dalle normative che si succedono nel tempo; le maggiori criticità che riscontriamo nella professione possiamo condensarle in una unica e semplice parola: burocrazia. Purtroppo tutti i procedimenti che dobbiamo sviluppare per la nostra attività tecnica a supporto dei nostri clienti si scontrano con procedure burocratiche che vengono additate come semplificazione degli atti amministrativi ma che di fatto creano complicazione. Questo non vuol dire che non siamo portati ad affrontare le problematiche che vengono poste di volta in volta, però tutto ciò comporta per il tecnico un’assunzione di maggiore responsabilità professionale rispetto agli atti tecnici che deve sviluppare. Oggi con tutto lo sviluppo della normativa, sostanzialmente, il professionista si assume una serie di responsabilità, togliendole a chi deve effettuare i controlli sulle varie attività che il geometra deve esercitare. Le difficoltà sono sempre esistite ed esiste-

ranno sempre, è ovvio che i geometri devono essere sempre preparati per l’attività professionale che andranno a svolgere e quindi, in questo contesto, essere conoscitori delle normative e delle nuove procedure che ci vengono imposte; ciò vuol dire studio costante e formazione continua a prescindere dalle attuali e recenti norme che prevedono l’aggiornamento annuale delle competenze.

Proprio sul tema della formazione professionale, svolgendo quotidianamente con Geo Network attività di supporto formativo ai professionisti (anche sulle recenti riforme del catasto, del processo civile, delle novità in materia di estimo), ritiene anche Lei fondamentale per il geometra aggiornare in maniera continua le proprie conoscenze? Assolutamente sì, aggiungo che, per quanto riguarda le nuove norme sul Catasto, ritengo sia una assurdità introdurre una nuova piattaforma (S.I.T.) quando si sa benissimo che gli archivi di diverse realtà provinciali non sono in grado di supportare la funzionalità, ottima, che ha il S.I.T. Il S.I.T. funziona e sarebbe efficace se ci fosse una banca dati correttamente aggiornata, purtroppo però spesso e volentieri abbiamo delle realtà provinciali che hanno banche dati catastali non aggiornate e quindi il S.I.T. crea delle difficoltà procedurali importanti, causando richieste di istanze di correzione, volturazioni, accertamento dell’esatta ditta intestata, ovvero una serie di istanze che il tecnico deve produrre alle amministrazioni catastali, che a loro volta sono in difficoltà nell’evadere queste istanze dilungando eccessivamente i tempi delle pratiche e producendo un danno ai committenti. Quindi ben venga lo sviluppo tecnologico ed informatico, ma prima di metterlo in atto e renderlo operativo bisogna accertarsi che questo sistema funzioni su ogni aspetto. Ed oggi sfortunatamente ciò non accade.

so con i diversi e gravosi adempimenti istituzionali richiesti dalla Stato, spesso con risorse limitate All’interno dell’istituzione del Collegio l’adempimento istituzionale che ci è imposto riguardante l’anticorruzione e l’adempimento degli atti amministrativi non possono essere uguali a quanto richiesto ad una Amministrazione Pubblica quale può essere, ad esempio, il Comune che svolge un ruolo pubblico di natura estremamente differente rispetto alle funzioni attribuite a Collegi e Ordini professionali. Il Collegio non usufruisce di contributi statali, pertanto non capiamo perché dobbiamo adempiere a determinate funzioni che a mio avviso non competono ad un Collegio o Ordine professionale in termini di gestione amministrativa. La trasparenza va certamente realizzata e garantita verso gli iscritti che versano la quota di iscrizione, i quali correttamente devono sapere come viene impiegato questo denaro e verso le autorità vigilanti, ma con criteri ampiamente differenti rispetto a quanto oggi viene chiesto.

Lei ricopre anche la carica di Vicepresidente della Cassa Geometri, negli ultimi anni avete svolto un importante lavoro per garantire la giusta assistenza agli iscritti, tutelandoli anche in particolari situazioni di bisogno Oggi l’attività di welfare è importantissima, se vogliamo parlare dell’assistenza che viene fornita a tutti gli iscritti da parte della Cassa Geometri, viene svolto un lavoro attento, puntuale, preciso, giornaliero ovviamente nel rispetto delle regole. La Cassa Geometri è sicuramente a conoscenza delle problematiche esistenti sul territorio ed in ragione di questo vengono definite determinate assistenze, ritenute importanti nella vita quotidiana di ognuno di noi geometri. La Cassa offre agli iscritti e ai pensionati in attività una assistenza sanitaria integrata attraverso UniSalute S.p.A, società del gruppo Unipol specializzata in assicurazioni sanitarie. La polizza è articolata in tre

moduli, le garanzie A e C sono fornite gratuitamente agli iscritti alla Cassa e ai pensionati in continuità, che possono decidere di aderire alla garanzia B per ampliare la propria copertura sanitaria. Inoltre, attraverso EMAPI, dal 1° maggio 2022, ha attivato gratuitamente in favore delle famiglie degli iscritti e dei pensionati attivi la copertura Temporanea Caso Morte (TCM) ovvero una copertura assicurativa che, in caso di decesso, garantisce agli eredi legittimi o testamentari un determinato importo. Gli iscritti e i pensionati attivi, grazie alla convenzione siglata con ONEnet/AON, possono accedere a condizioni agevolate ad un network di strutture sanitarie per effettuare accertamenti, visite specialistiche, trattamenti fisioterapici, cure odontoiatriche e in caso di ricovero, non compresi nella polizza sanitaria stipulata dalla Cassa in favore degli iscritti. Tali agevolazioni si applicano anche ai propri familiari e ai propri ascendenti. Non dimentichiamoci che Cassa Geometri, nel periodo vissuto della crisi sanitaria determinata dalla diffusione del virus COVID-19, aveva ampliato la polizza sanitaria gratuita già prevista per gli iscritti con ulteriori coperture erogando provvidenze straordinarie specifiche. Esistono anche altre provvidenze straordinarie che vengono erogate agli iscritti, oltre ai molti servizi a livello informatico che sono a loro disposizione. Tali misure, anche attraverso l’attività del Consiglio Nazionale, cercano di fornire assistenza anche sotto il profilo di creazione del lavoro per i geometri, istituendo percorsi per creare una certa tipologia di lavoro e creando apposite convenzioni proprio per cercare di “distribuirlo” agli iscritti. Tutto ciò per offrire il miglior servizio. Per quanto riguarda il tema pensionistico, la Cassa Geometri ha la finalità di garantire e tutelare tale diritto attraverso una contabilità puntuale nella garanzia del principio di sostenibilità economico finanziaria attuando politiche con modifiche statutarie regolamentari per garantire il rispetto intergenerazionale. Provvedimenti adottati sempre nel rispetto delle normative e con il vaglio di numerosi organi deputati alle attività di controllo.

Il futuro del geometra sarà ancora luminoso? A mio avviso sì. Sfido a trovare oggi un geometra per affidargli un incarico. Non ne trova, sono tutti oberati sia i giovani geometri che i meno giovani. C’è oggi un fermento di attività, anche per merito dei bonus edilizi, che non consente neanche a noi del Collegio di fornire nominativi alle richieste che ci pervengono da società, da ingegneri o architetti che cercano tecnici per collaborare alle diverse attività di cantiere. Quindi consiglio assolutamente ad un giovane di approcciarsi alla professione, vedo i giovani geometri che hanno voglia di crescere, di imparare, di conoscere. A causa della riforma della scuola e dell’introduzione del diploma C.A.T. in sostituzione del classico diploma di Geometra, nei passati anni, vi è stato un disorientamento nelle famiglie dei ragazzi e questo ha frenato nuove iscrizioni verso la professione del geometra perché si pensava che la figura del geometra non esistesse più. Vi è stato in seguito un lavoro enorme da parte di tutti i Collegi, del C.N.G. e della Cassa Geometri per far comprendere alla società che il diploma C.A.T. è il medesimo del diploma di Geometra. Dovendo dare un consiglio ad un giovane che si avvicina alla professione, forse sarebbe bene focalizzarsi su alcune specializzazioni, in quanto oggi le normative sono talmente complesse che è difficile pensare che un professionista possa occuparsi di ogni mansione, non è un percorso facile e privo di problematiche, ma bisogna saperle affrontare ed il giovane odierno ha tutti i mezzi per affrontarle meglio di chi ha iniziato la professione molti anni fa. Il Geometra è una professione che viene dal passato, vive il presente e costruisce il proprio futuro.

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