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from Azimut n. 2/2022
Le novità relative al Catasto e la questione del Superbonus
Per cercare una soluzione al problema del superbonus e della cessione del credito bisogna aprire al mercato finanziario e la modalità ideale sarebbe rinegoziare tutti i crediti fiscali sul mercato secondario, un mercato regolamentato che ha serie piattaforme come Borsa Italiana ed altre, in modo da favorire così anche l’entrata di liquidità in Italia da parte sia di fondi esteri che di altri soggetti domestici.
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Il geometra Devis Ciuccio intervista presso la Camera dei Deputati il 29 Giugno 2022 l’Onorevole Giulio Centemero - Membro della VI Commissione (Finanze)
Onorevole Giulio Centemero, la Camera dei Deputati ha recentemente dato il via libera sulla delega fiscale che conferma tra le altre cose il regime forfettario delle partite iva e prevede che il catasto venga progressivamente aggiornato. Può indicare i cambiamenti principali che il testo prevede su quest’ultimo punto in particolar modo? Sulla riforma legata al Catasto c’è stata una grande vittoria della Lega. Vorrei ricapitolare che cosa è successo: nel corso della seduta in Commissione Finanze della Camera del 3 marzo 2022, l'emendamento presentato dal centrodestra, per l'abolizione dell'articolo 6 della legge delega, non è passato per un solo voto. L’articolo 6, ed in particolare il comma 2, prevedeva che dal 1° gennaio 2026 fossero integrate le informazioni presenti nel catasto dei fabbricati, attribuendo all’unità immobiliare un valore patrimoniale e una rendita attualizzata sulla base dei valori di mercato. Con l’aumentare del valore di mercato degli immobili conseguentemente sarebbe aumentato anche il valore dell’ISEE dei proprietari e quindi, paradossalmente, sarebbe successo che immobili che non permettono di avere liquidità o immobili in cui il proprietario risiede e riesce a mantenere con fatica, divenissero causa, a seguito dell’aumento del valore di mercato, di un aumento anche dell’ISEE del possessore. Visto che In Commissione Finanze purtroppo la richiesta di abrogare tale articolo non è stata approvata per un solo voto e quindi si stava andando nella direzione appena descritta (ovvero tassare indirettamente di più gli immobili degli italiani) siamo riusciti, tramite il regolamento
della Camera, ad aumentare il Gruppo della Lega di una persona in Commissione Finanze bilanciando negativamente i nostri componenti in altra Commissione ed in tal modo la nuova votazione ha permesso di avere una parità. A questo punto la Commissione è andata in stallo e, grazie a questa attività del gruppo al quale appartengo, si è aperta una negoziazione che ha permesso di non far aumentare né il valore di mercato degli immobili né l’ISEE dei cittadini, evitando loro in tal modo nuovi o maggiori esborsi. Nella nuova versione scompare il riferimento ai valori di mercato e si aggiunge che le nuove informazioni sugli immobili, oltre a non determinare la base imponibile dei tributi, non modificheranno le agevolazioni ed i benefici sociali di cui i proprietari eventualmente godono.
Superbonus e cessione del credito: le continue modifiche delle norme non agevolano il lavoro di profes sionisti e contribuenti e se a ciò aggiungiamo il blocco dei crediti, l’aumento dei materiali, dell’energia e del costo del denaro le prospettive non sono rosee. Con il fine di riaprire il mercato della cessione del credito, dal 15 luglio sarà operativa la possibilità per banche e società appartenenti a gruppi bancari di trasferire le somme verso i propri clienti professionali privati, cambierà qualcosa secondo Lei? Bisogna aprire al mercato finanziario e la modalità ideale sarebbe rinegoziare tutti i crediti fiscali sul mercato secondario, un mercato regolamentato che ha serie piattaforme come Borsa Italiana ed altre, in modo da favorire così anche l’entrata di liquidità in Italia da parte sia di fondi esteri (che già adesso sono interessati a tali modalità e valuterebbero l’Italia come un parent target) che di altri soggetti domestici, i quali potrebbero decidere in tal modo di investire in Italia invece che all’estero. Tale apertura sarebbe anche a vantaggio delle imprese perché nel mercato regola-
mentato ci sono trasparenza e regole ben precise; sono cosciente che è difficile perché ci sono tanti passaggi burocratici ma perseguendo questa strada si potrebbero risolvere per tutti i problemi relativi ai crediti fiscali; contemporaneamente stiamo comunque lavorando al fine di aiutare imprese e professionisti affinché possano risolvere le attuali criticità sbloccando l’attuale situazione di stallo.
Infine vorrei approfittare della sua competenza in materia per chiederle se può illustrare in maniera semplice cosa sono le criptovalute e chiederle se tali monete virtuali avranno un’importanza in un prossimo futuro anche per il cittadino comune o rimarranno ad appannaggio di un ristretto numero di operatori che agiscono con esse nei mercati finanziari Le criptovalute sono valute virtuali: la criptovaluta non esiste in forma fisica (anche per questo viene definita ‘virtuale') ma si genera e si scambia esclusivamente per via telematica. Sono immateriali quindi non si possono sostanzialmente toccare, prendere in mano, non hanno sottostante al contrario delle altre monete tradizionali; anche se presentano dei rischi finanziari molte Borse internazionali hanno investito nel settore delle criptovalute. Entrerà nelle nostre vite? Sono già entrate nelle nostre vite, in questo momento Paesi in cui vi sono situazioni di crisi finanziaria o di scarsità di moneta tradizionale o che stanno attraversando un crac finanziario, come ad esempio il Libano, permettono ai cittadini di acquistare farmaci di prima necessità od altri beni proprio in criptovalute. Nei Paesi dove non vi sono crisi finanziarie le criptovalute vengono utilizzate principalmente su piattaforme di scambio di moneta o investimento. Vi sono altri aspetti e funzioni interessanti legati alle criptovalute come la blockchain e gli NFT già oggi utilizzati in diversi ambienti (anche nel settore immobiliare) e grazie a queste nuove tecnologie si potranno, tra le altre cose, sostituire nel tempo anche i più comuni certificati di proprietà attuali. Inoltre gli NFT sono i certificati che riconoscono la proprietà di un determinato bene, fisico e virtuale, nel Metaverso crittografico, cioè in una realtà digitale parallela; già attualmente molto utilizzati nel mondo dei giochi virtuali come se fossero una moneta tradizionale di scambio. Risulta quindi evidente che tali aspetti interessanti ed affascinanti devono con il tempo essere compresi perché faranno parte della vita di tutti noi e dei nostri figli e per l’importanza che assumeranno dovranno essere, al fine di tutelare il consumatore, opportunamente regolamentati.