traduzione di Paolo Cesari
È una bella giornata. Il tempo si allunga lentamente. Mi piacerebbe che questa estate durasse per sempre.
Il cielo adesso è carico di grosse nuvole.
Il vento soffia forte. Spazzola l’erba, fa cantare gli alberi. Chiudo gli occhi per ascoltarlo meglio.
Sento sul viso la prima goccia. Una goccia grande.
Una goccia calda.
Annuso l’odore della pioggia che cade sull’asfalto, sull’erba appena tagliata.
Faccio un bel respiro.
È un buon odore, fresco e dolce.
È odore di terra. Odore di tutto!
Un profumo che mi riempie tutto.
Il cielo versa migliaia di gocce. Come un grande annaffiatoio.
Cerco di catturarle a mezz’aria.
Cadono da così in alto.
Sono un po’ insipide e ne ho pieni gli occhi.
Pensavo di farne il pieno. È strano, non ne acchiappo molte.
Lacrime di pioggia mi scivolano sul viso.
«Corri dentro!»
È la voce di papà che mi risveglia dai miei sogni ad occhi aperti.
Credo di non aver mai corso così tanto. SEGUE…