I N D I E T RO T U T TA !
ORECCHIO ACERBO
WAGENBRETH
HENNING
Ti è per caso capitato di bruciar la cena in forno?
Di restare chiuso fuori come un ebete, in mutande, a tremar sul marciapiede, senza chiavi e senza pace?
Di andar fuori senza ombrello quando piove tutto il giorno?
Quel che hai scelto di studiare sotto sotto non ti piace?
D’inciampare col vassoio rovesciando le bevande?
Hai i polmoni da buttare, colpa delle Winston blu?
1 ENOIZAFERP
Hai spalmato sull’asfalto una lepre in gioventù?
Hai imbrogliato qualcheduno? Hai mentito con malizia?
Hai acceso due candele e la casa ha preso fuoco?
Detto cose disgustose rovinando un’amicizia?
Ogni errore del passato ti perseguita e ti squarcia… Se soltanto si potesse rifar tutto in retromarcia!
Ogni gesto inopportuno, ogni trauma non risolto, si potrebbe rimediare in un mondo capovolto.
Se anche tu vuoi cancellare ogni cosa triste e brutta,
Dato il voto ad un partito che di bene ha fatto poco?
2 ENOIZAFERP
ANAIDITOUQ ATIV
Stanchi a sera ci svegliamo: cena, musica e un buon chianti. Alle cinque tocca andare a lavorare, come tanti.
Per partire non occorre guardar bussole e compassi: poco prima di arrivare torna indietro sui tuoi passi.
Va la pioggia nelle nubi, su nei monti il fiume ha fine e le eoliche son mosse dalle nostre lampadine.
Già le otto? Com’è presto! E tra un po’ le sette e mezzo! Quel che ancora non mi hai chiesto ti ho portato già da un pezzo.
Per dormire, la mattina, una sveglia è da puntar. Poco prima si riportano i cornetti freschi al bar.
Con le seghe i taglialegna montan pini folti e lunghi. La domenica nel bosco ce ne andiamo a piantar funghi.
4
Quando viaggi oltre confine, studiati il vocabolario:
ENOEL ELAVITS ALOTSIP
6
OIGGAMROF ONAIP
AIDES ONACLUV OLREM ECILAC
OTUA ENAC AZZAT OREBLA OCOUF
ALACS OIDAR
OIRALOBACOV
se conosci un po’ la lingua ogni posto è straordinario.
7
ONOFELET ONISA EROIF AREP ASAC ÀFOS EZNIP AMSATNAF XELFER OTOM OTTOPPAC ALOVUN OEREA ETNAFELE ANUL OSAN OIRALOBACOV
Il ciclista scapestrato per le vie si catapulta, per premiarlo il poliziotto gli dà i soldi della multa.
Imponenti e maestose statue dell’antichità gli archeologi solerti seppelliscono qua e là.
Sul giornale stanno scritte le notizie di domani: esplosioni di cisterne, incidenti dei più strani.
Si rivedono animali estinti per l’effetto serra, tra millenni i dinosauri torneranno sulla terra.
Il boxeur guarisce lividi ogni sventola che sgancia. Le bottiglie agli ubriachi succhian birra dalla pancia.
Tra gli annunci sul giornale c’è chi non è ancora nato. L’album ospita le foto che nessuno ha già scattato.
9 ELANROIG
Lungo il fiume, tra i cespugli, c’è una tomba trascurata: ci si chiede di chi sia, ma c’è scritta sol la data.
Un bel giorno, tuttavia, si presenta una signora: posa un fiore, s’inginocchia, torna spesso e si addolora.
Anni dopo, una ghirlanda copre il tumulo: gli astanti dissotterrano la bara e la portan via tra i pianti.
Giace il morto nel suo letto, c’è chi se ne prende cura; d’ora in poi vivrà contento, senza eccessi, con misura.
10 AILGIMAF ID MUBLA
È un buon padre di famiglia e in cucina se la cava. Con le nozze si congeda e dimentica chi amava.
Dopo un lungo matrimonio, l’università completa, poi il liceo, le scuole medie e diventa analfabeta.
Non sa più far le addizioni, disegnare un cagnolino. Disimpara a camminare, fa pipì nel pannolino.
Poi si deve, ahimè, imboccarlo, prepararlo per la nanna, finché un giorno si defila nella pancia della mamma.
11 AILGIMAF ID MUBLA
Imperversa la tempesta tra gli scogli tenebrosi e un vascello all’improvviso salta fuori dai marosi.
Nella stiva tutto sbatte, patapim e patapum! Uno al piano, zuppo d’acqua, suona a morto e beve rum.
Ha i tre alberi in frantumi e le vele tutte storte: pure il prode timoniere teme i colpi della morte.
Nel crepuscolo sul ponte s’inginocchia l’equipaggio, parte un coro che ne aumenta la baldanza ed il coraggio.
Poi la ciurma viene a galla grida otùia!, chiama ammàm!, e altri strepiti intervalla che però noi censuriam.
Come avendoli sentiti, ora il vento placa i mari, mentre loro allegri fanno rotta verso i loro cari.
13 ERAM
ATSEPMET
ETNEDICNI
Una volta in ambulanza c’è da accender la sirena: la corsia per i sorpassi a quest’ora è sempre piena.
Il paziente è ancora vivo ma c’ha un piede nella fossa: la sua faccia è verde oliva, gli fan male anche le ossa.
Nell’orrore generale vanno al centro del crocicchio,
Dopo ore sotto ai ferri, tra chi scuce e chi scalpella, se possibile sta peggio e lo stendono in barella.
dove posano l’infermo e si sente un forte “screeeek!”…
14 ETNEDICNI
… di gran corsa un’auto scura tira sotto il poveretto, che sta bene, salta in piedi e recupera il berretto.
Attraversa un po’ a casaccio, alle macchine non bada, guarda dritto e fischiettando se ne va per la sua strada.
15 ETNEDICNI
SEGUE…