"Nina e Milo" - anteprima

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L I B R O G I O C O

© 2021 Marianne Dubuc (testo e illustrazioni)

© 2023 orecchio acerbo s.r.l. Viale Aurelio Saffi 54, 00152 Roma

www.orecchioacerbo.com

Titolo originale: Nina et Milo. Journée de pêche

Traduzione dal francese di Paolo Cesari

Published with the permission of Éditions Album Inc

6520 Christophe-Colomb, Montréal, Quebec H2S 2G8, Canada

All rights reserved.

Translation rights arranged through the VeroK Agency, Barcelona, Spain

Grafica: orecchio acerbo

Stampa: Grafiche AZ, Verona Finito di stampare nel mese di aprile 2023

TRADUZIONE DI PAOLO CESARI

Ecco un’avventura di Nina e Milo.

Nina adora i picnic, i biscotti della nonna e divertirsi con il suo amico Milo.

Anche a Milo piacciono i picnic e i biscotti della nonna.

E muore dalla voglia di andare a pescare con Nina.

Nina e Milo oggi trascorrono la giornata al lago.

dice Nina con sicurezza.

La verità è che Nina e Milo non hanno mai acchiappato un bel niente.

Non importa, perché la cosa fondamentale

è divertirsi con gli amici.

«Sono certa che prenderemo un pesce ENORME»
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Aspettando che un pesce abbocchi all’amo, Nina legge il suo libro preferito. Quello con un enorme drago che sputa fiamme.

Che sorpresa quando, all’improvviso, Milo vola via! Trasportato da un’enorme folata di vento, si stacca da terra, fa tre piroette in aria e, in quattro e quattr’otto, si ritrova fra le nuvole.

Che fa Nina?

Si lancia all’inseguimento di Milo.

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Corre a casa a chiedere aiuto alla nonna.

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FIUUUUUUUUUUUU !

Nina non ci pensa nemmeno un attimo e si mette all’inseguimento del suo amico. Milo è già molto piccolo su in cielo, ma Nina non si scoraggia. Corre più veloce che può, senza guardare dove mette i piedi.

Finché…

BUM! «Ahia!»

Nina inciampa e si fa molto male al ginocchio.

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«Attenta a dove metti le zampe!»

protesta uno scarabeo tutto rattrappito.

Sembra in pessime condizioni. Con una piccola spinta,

Nina lo aiuta a rimettersi in piedi.

«Grazie!» sussurra lo scarabeo riprendendo il cammino.

Nina guarda il cielo. Milo è scomparso.

«Oh! Accidenti! Torno a casa e chiedo aiuto alla nonna.»

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GIRA LA PAGINA!

«Nonnaaaaaaaa!» grida Nina, sconvolta.

La nonna è in cucina. Sta sfornando i suoi famosi biscotti che a Nina e Milo piacciono così tanto.

«Nonna-nonna-nonna-nonna!!! Milo è scomparso!»

La nonna tira fuori la sua Enciclopedia delle catastrofi della vita.

«F per FIUUUU! Hai detto che ha fatto

fiuuuuuu?» la nonna controlla e comincia a leggere.

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Anche se improvvise e rapidissime, le raffiche di vento di tipo F raramente sono pericolose. Se per disgrazia si portano via uno dei vostri beni, per esempio il vostro cappello preferito, lo ritroverete certamente nel campo vicino.

«Milo è certamente dal signor Aguzzo» esclama la nonna richiudendo il libro soddisfatta.

Nina si chiede se Milo non sia piuttosto dalla signora

Crocchetta… quella raffica di vento era molto potente. Si mette dei biscotti caldi nella borsa e parte alla ricerca del suo amico.

Che fa Nina?

Si reca dal signor Aguzzo.

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Si reca dalla signora Crocchetta.

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Il campo del signor Aguzzo è a pochi passi da casa della nonna. Nina si sente molto piccola davanti alle enormi piante di mais. Improvvisamente una pietra che splende di una luce tenera attira il suo sguardo. «Che bella!» si dice Nina, facendosela scivolare in tasca.

«CRIC, CRAC, CROC!» fa il campo di mais. «Milo, sei tu?» chiede Nina.

Che sorpresa ! Non è Milo che fa cric-crac-croc, ma una dozzina di graziosi coniglietti.

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Vedendo Nina, abbandonano il loro spuntino e si precipitano a farle le coccole.

«Ehi, ah, ah, eh! Mi fate il solletico!!!» ridacchia Nina.

I coniglietti non capiscono nulla e continuano le loro coccole pelose. «Lasciatemi!» supplica Nina.

Lancia lontano uno dei biscotti della nonna.

I coniglietti dimenticano Nina, che ne approfitta per mettersi in salvo.

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La signora Crocchetta è molto simpatica e racconta storie divertenti. A Nina piace molto andarla a trovare. Attraversando l’orto, vicino alle carote, Nina vede un oggetto luccicante.

«Sembra una pietra preziosa!» esclama.

Ha appena il tempo di farselo scivolare in tasca, che un’anatra di pessimo umore emerge da un filare di lattughe.

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Nina prova a spiegarle che sta cercando il suo amico e che non le piace affatto la lattuga. Ma l’anatra, furiosa, non sente ragioni. Insegue Nina facendo

«Clac! Clac! Clac!» con il suo terribile becco.

Nina fugge, zampe in spalla, prima di farsi beccare il sedere. Milo non è qui, questo è sicuro.

«TU! Tu hai mangiato la MIA lattuga!» grida l’anatra. «Fuori!»
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GIRA LA PAGINA!

Senza fiato, Nina si ferma un momento a riflettere.

Milo è scomparso e lei non sa dove andarlo a cercare.

Un battito d’ali e dei lievi squittii interrompono i suoi pensieri.

Una farfalla è inseguita da due uccelli golosi.

«Fuori dai piedi! È la mia cena!» strilla uno degli uccelli.

«No, è la mia!» protesta l’altro.

Nina, in un batter d’occhio, tira fuori qualche biscotto della nonna e lo offre agli ingordi volatili.

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Mentre i due si spartiscono i biscotti, Nina chiede loro se hanno visto Milo.

Il primo uccello non esita un secondo.

«Io l’ho visto, il tuo amico. Volava laggiù!» dice indicando la foresta.

«Che stupidaggine!» esclama l’altro.

«Se ne volava invece verso la piccola radura.»

Che fa Nina?

Ascolta il primo uccello e si dirige verso la foresta.

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Ascolta il secondo uccello e si dirige verso la radura.

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Nina prende il sentiero per la foresta, accompagnata da Zoe, la farfalla.

«Tu dovrai proteggermi» dice Zoe. «Sono così piccola.»

Nina le risponde che basta essere coraggiose per difendersi e, anche se si è molto piccole, si possono fare grandi cose. Non ha il tempo di finire la frase che un possente ruggito le fa sobbalzare.

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Un drago enorme sbuca dalla foresta.

«GRRR, GRRR, GRRR!» fa lui, minaccioso. Del fumo nero gli esce dalle narici e dalle orecchie.

Zoe è spaventata a morte.

«Magari potrei cantargli una canzone…» propone Nina. «Piuttosto lanciagli contro qualcosa!» urla la farfalla.

Nina ha solo la pietra preziosa in tasca.

Esita qualche istante prima di decidere.

Che fa Nina?

Lancia la pietra preziosa con tutte le sue forze.

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Canta il ritornello di una filastrocca che conosce a memoria.

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