"Un giorno con Johnny" - anteprima

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Bo R Holmberg e va e riksson

un giorno con johnny

© 2002, 2021 Bo R Holmberg (testo) © 2002, 2021 Eva Eriksson (illustrazioni) © 2023 orecchio acerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi, 54 - 00152 Roma www.orecchioacerbo.com

Titolo originale: En dag med Johnny Traduzione dallo svedese di Maria Valeria D'Avino Prima edizione: Alfabeta Bokförlag AB, Stoccolma The cost of this translation was defrayed by a subsidy from the Swedish Arts Council, gratefully acknowledged Grafica: orecchio acerbo Stampa: Grafiche AZ, Verona Finito di stampare nel mese di febbraio 2023

un giorno con Johnny Bo R Holmberg Eva Eriksson

Tim è alla stazione, sul marciapiede vicino al binario.

La città è nuova per lui. Ci si è appena trasferito. Con sua mamma adesso vivono qui. Papà vive da un’altra parte. In un’altra città.

Mamma ha lasciato Tim al binario perché oggi viene papà. Arriverà con il treno e passeranno tutto il giorno insieme.

Tim e Johnny.

Perché il papà di Tim si chiama Johnny.

Il treno rallenta e tra poco si fermerà. Sospira come se fosse stanco del viaggio. Anche la porta sospira, ma si apre. Ed ecco Johnny!

Tim non si muove, perché mamma gli ha detto di fare così.

Johnny prende in braccio Tim «Eccomi qua» dice. «Allora, che si fa?» Tim lo sa benissimo. Sa già tutto quello che vuole fare.

Sulla via pedonale c’è un chioschetto che vende gli hot dog. Tim si ferma lì davanti.

«Due hot dog ben cotti, dice Johnny.»

«Per me solo col ketchup» dice Tim.

Mangiano l’hot dog, Johnny finisce per primo. «Lui è Johnny, il mio papà» dice Tim alla signora degli hot dog.

Poi vanno al cinema. È mattina, ma ci vanno lo stesso. C’è un cartone animato. «Ti piacciono sempre i cartoni, vero?» «Certo» fa Tim.

Tim fa vedere i biglietti.

L’uomo che li strappa ha due baffoni enormi.

«Io e il mio papà vogliamo vedere il film» spiega Tim.

Tim e Johnny sono nella sala buia e guardano il cartone animato. Ogni tanto Johnny ride, e quando ride fa un rumore buffo con la gola. Nel cinema c’è un bel calduccio e si sta bene, e ogni tanto si sente la risata di Johnny. La risata di papà. Anche Tim ride. Quando si riaccendono le luci Johnny dice: «È ora di mangiare una bella pizza».

La pizzeria si chiama Santana. Il cameriere abita nello stesso palazzo di Tim e di sua mamma.

«Guarda chi c’è, ciao Tim!»

«Sì» dice Tim, «ci siamo io e il mio papà.»

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