NOSTALGIA CAMPESTRE
Kevin Costner
Di colpo il western è ritornato in auge, ispirando il nostro lifestyle. Un’esclusiva intervista con Costner, star della serie Yellowstone e creatore di Horizon
Da Taylor Swift a Beyoncé
I grandi nomi, le personalità di spicco e le ultime tendenze del mondo country raccolti in un portfolio
Dunton Hot Springs
Vacanze nelle vecchie case dei cercatori d’oro: una famiglia di imprenditori apre un resort nel Far West
n. 1/25
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Care lettrici, cari lettori,
quando parliamo della vita in campagna, immaginiamo una situazione ben precisa: ampi pascoli, il silenzio delle foreste, un’incantata tenuta signorile o una casetta immersa nel verde. Un processo di decelerazione, verso la semplicità e l’amore per la natura. Di colpo, ci concentriamo su cose differenti. Dopo la pandemia, abbiamo assistito a un cambiamento dello stile di vita: con la scoperta dello smart working è aumentata anche la voglia di vivere in campagna.
Da un giorno all’altro, l’area di Upstate New York era molto più ambita di New York City, alcune zone rurali della regione tedesca Schleswig-Holstein erano temporaneamente vicine al sold out. Tra il 2020 e il 2022 i prezzi e gli affitti per immobili in campagna sono cresciuti in maniera esponenziale. Produzioni televisive di successo, come la serie western Yellowstone – vista negli Stati Uniti da circa cinque milioni di persone a puntata – hanno ulteriormente incrementato la voglia di campagna, scatenando in America una vera e propria corsa a una vita in stile country. Il nostro affiliato Paul Benson di Park City riferisce: «A causa della situazione politica, come l’incremento delle tasse e l’aumento della criminalità, la California sta vivendo un vero esodo. Si stima che fino ad oggi un totale di 530 mila californiani abbiano lasciato il proprio Stato. I più benestanti hanno acquistato dei ranch a Park City, Jackson o Whitefish, godendosi una nuova vita all’insegna dell’indipendenza». Il fascino di una tenuta autosufficiente e la nostalgia per le sconfinate distese ha portato a un tale incremento della domanda da costringere il nostro quartier generale di New York a reagire in modo concreto, creando un nuovo dipartimento Engel & Völkers: il Land and Ranch Group, attivo negli Stati Uniti, dedicato esclusivamente a clienti alla ricerca di una tenuta di campagna, sostenendoli nell’acquisto di un ranch.
Siete anche voi una di quelle persone attratte dalla campagna? Allora lasciatevi ispirare da questa edizione di GG! C’è di tutto, dalla piccola casetta immersa nel verde, alla fattoria circondata da tanti ettari di terreno, fino a dove giunge lo sguardo. Il nostro portfolio comprende soluzioni per ogni gusto. Per concludere, una notizia speciale per tutti i fan di Clint Eastwood: al momento, offriamo in vendita il ranch del suo celebre film Gli spietati. Altre informazioni sulla magnifica tenuta in Canada, nella rubrica Engel & Völkers News a pagina 21.
Vi auguro un meraviglioso inverno!
Cordialmente
Christian Völkers
Evviva il West!
Al più tardi dopo le sfilate parigine dello scorso inverno, quando Pharrell Williams ha mandato le modelle di Louis Vuitton in passerella con un disinvolto outfit in stile western, non è più possibile ignorare che il mondo dei cowboy non domina solo la moda. Oramai, qualsiasi espressione di lifestyle è in preda alla febbre da western. La nostra star di copertina Kevin Costner – grandiosamente ritornato in scena nel 2018 con la prima stagione del western contemporaneo Yellowstone –, ha dato un importante contributo alla diffusione di questo trend globale: una rinata voglia di vivere nella natura, affermatasi già durante il primo lockdown da Covid. In un’esclusiva intervista con la star hollywoodiana, il nostro collaboratore Christian Aust ha potuto constatare che Costner dà poca importanza a questo aspetto (da pagina 30). Eppure, è proprio il ritorno in voga del genere western a creare la giusta cornice per il film Horizon, l’ultimo progetto cinematografico di Costner. A seguire, abbiamo raccolto in un portfolio una serie di personalità, da una parte diventate famose grazie al Country (Taylor Swift), dall’altra impegnate in questo genere musicale per ampliare ulteriormente la propria sfera d’influenza culturale (Beyoncé). Se, poi, vi sentite in vena di affrontare l’avventurosa realtà di cowboy o di cowgirl, vi consigliamo un viaggio a Dunton Hot Springs, uno straordinario resort in Colorado creato dalla famiglia Henkel. Dopo una cavalcata vi attende un riposante bagno nelle acque calde oppure il relax offerto dalle accoglienti casette in legno. Diverse celebrità si sono rifugiate lì per rilassarsi; noi abbiamo mandato Steffi Kammerer a testare il fascino del Far West.
Vi auguro una piacevole lettura!
Christian Aust
Da tanti anni, il germanista, storico dell’arte e giornalista si muove tra Los Angeles, New York, Londra e Cannes per intervistare registi cinematografici. L’intervista alla star della nostra copertina, Kevin Costner, ha avuto luogo a Berlino. Ma non è stato il loro primo incontro: anni fa, Costner aveva invitato tre giornalisti nel suo ranch ad Aspen, Colorado, per parlare con la stampa, e uno di questi era Christian Aust. Seduti davanti a un rifugio sul lago, in compagnia dei Labrador di Costner, si dimenticarono che si trattasse di un’intervista formale. Aust ebbe il suo primo contatto con il tema country all’età di quattro anni, quando scoprì tra i dischi dei suoi genitori un album doppio con musica country e western. Da allora adora Glen Campbell e Johnny Cash.
Jack Richmond
Per 45 anni, Jack Richmond ha gestito uno studio di fotografia pubblicitaria a Boston, poi ha seguito il richiamo del Colorado. Oggi vive a due miglia a Sud di Dunton Hot Springs, un resort tanto rustico quanto lussuoso (pagina 52), fotografato da lui in tanti momenti diversi. Si tratta di scatti magici, capaci di trasmetterci l’idea di un luogo talmente affascinante da invogliarci a partire subito per le Montagne Rocciose.
Kirsten Best-Werbunat
Dall’estate 2024, Best-Werbunat si divide con Matthias Höltken la posizione di amministratrice delegata della casa editrice Grund Genug. La giornalista e consulente di comunicazione riveste inoltre il ruolo di Brand and Communication Director, occupandosi della gestione globale dell’immagine coordinata di Engel & Völkers. Nel tempo libero, si tiene in forma correndo e leggendo. Due dei suoi autori preferiti sono Michael Crichton e Robert Harris.
Chris Burns
Burns è cresciuto a Vancouver, godendosi la vita all’aria aperta tipica della Columbia Britannica. Dal 2016 lavora per Engel & Völkers, una collaborazione nata dall’adesione della sua agenzia immobiliare Carros Group a E & V Vancouver. Chris è membro dell’E & V Land and Ranch Group e fa parte dei fondatori di E & V Professional Athlete Advisory, grazie al suo passato di giocatore di football. Il suo portfolio comprende tenute sul mare, esclusivi maneggi e proprietà uniche, come il Four Hearts Ranch con i suoi 6.000 acri di terreno (vedi pagina 70).
FUTURE NEEDS ROOTS.
Resource-conserving renovation, sustainable expansion: the historic JUNG founder’s villa finds a new purpose as a meeting and service centre.
JUNG.GROUP/VILLA
Kevin Costner
PLAYGROUND
14 COOL CITY La metropoli dove regna l’atmosfera country: la Music City Nashville, situata nel Sud degli Stati Uniti.
16 HOUSE Oggetti di design ispirati alla vita rurale e alla natura: dalle colorate cementine all’elegante lounge chair
18 BEAUTY L’esperta di bellezza Anne Zimmermann consiglia otto profumi che ricordano foreste e deserti.
20 ENGEL & VÖLKERS NEWS Trend del mercato immobiliare.
22 WOMAN Cowgirl chic e lusso: che magnifica combinazione!
24 MAN Idee di design ispirate alle sconfinate praterie.
26 BOOKS In tre libri si parla del senso di libertà, della vita da cowboy e del fascino della vita in campagna.
194 PERSONAL Natura e benessere in una capanna modulare.
AT HOME
30 KEVIN COSTNER Un’esclusiva intervista con l’attore, parlando del suo western Horizon e del coraggio di rischiare.
40 PORTFOLIO Let‘s go West : i momenti clou del mondo country, da Taylor Swift a Beyoncé.
52 DUNTON HOT SPRINGS Una città fantasma in Colorado diventa un eccezionale resort, grazie a un imprenditore.
60 RALPH LAUREN Da cinquant’anni lo stilista influenza il look degli americani, ispirandosi al Far West.
FOR SALE
70 NEW HOME Il ranch Four Hearts in Columbia Britannica è il luogo ideale per chi sogna una vita all’aperto e ampi terreni.
78 RESIDENTIAL & COMMERCIAL Ville, case signorili e spazi commerciali: gli immobili più prestigiosi.
Evviva il West!
192 ADDRESSES Nomi, punti vendita e produttori.
193 STAFF Colophon.
PLAYGROUND
Howdy, Nashville!
Ballare con gli stivali da cowboy e ascoltare i cantautori nei locali honky tonk: benvenuti nella Capitale mondiale della musica country, un’ospitale e vibrante metropoli nel Sud degli Stati Uniti.
Il vibe di Nashville
1 CULT Fin dal 1910, l’elegante albergo The Hermitage Hotel ospita presidenti degli Stati Uniti e altre celebrità. 2 DI CASA Il brand di moda Draper James dell’attrice Reese Witherspoon, originaria di Nashville, si trova accanto al celebre murales I Believe in Nashville 3 ROCKSTAR Jack White si è trasferito a Nashville nel 2005; nel 2009 ha aperto lì la sua casa discografica Third Man Records 4 DAL CAMPO ALLA TAVOLA La fattoria Green Door Gourmet sulle rive del fiume Cumberland offre prodotti locali.
La Capitale del Tennessee è considerata univocamente il cuore del Country e punto di riferimento culturale per tutti gli artisti legati a questo genere musicale. Quel che ebbe inizio come piccolo insediamento sulle rive del fiume Cumberland, è cresciuto nel corso della storia, passando da pittoresca cittadina del Sud a emergente polo urbano. Di recente, la città registra un rapido aumento della popolazione – soprattutto nel periodo post-pandemia – e un importante incremento dei prezzi immobiliari. Tutti gli anni, Nashville si piazza tra i migliori mercati immobiliari del paese.
Lungo il Broadway, l’asse centrale della vita notturna, la città ha conservato il proprio retaggio di musica country e swing. Negli honky tonk (i tipici pub con musica dal vivo) si alternano sul palco nuovi talenti, cantautori e celebri super star. La popolazione locale ama il fascino storico di Robert’s Western World, testimonianza vivente dell’antica anima country di Nashville, sopravvissuta alla rapida espansione della città. Il menu rimane fedele alle radici, offrendo piatti come il Recession Special, un doppio toast piastrato con mortadella americana, una busta di patatine Lay’s, una merendina al cioccolato e una lattina fredda di birra Pabst Blu Ribbon.
Circa 15 milioni di ospiti vengono ogni anno nella Music City, la città più popolosa del Tennessee. Impensabile vedere Nashville, senza una visita al leggendario Grand Ole Opry, il più longevo programma radiofonico degli Stati Uniti. Fin dal 1925, lo storico show musicale ospita concerti di musica country trasmessi ogni settimana dal vivo. Ancora oggi, i musicisti fanno riverberare l’antica sala concerti. Chi intende immergersi nella ricca eredità musi-
cale della città, dovrebbe visitare la Country Music Hall of Fame e il National Museum of African American Music
Gli imponenti edifici storici del centro sono testimonianze ben conservate della secolare storia e della cultura del Sud degli Stati Uniti. Vicino al Ryman Auditorium – conosciuto anche come la Mother Church of Country Music –la città si riempie regolarmente con il suono di rinomati artisti e musicisti emergenti. Negozi di grande tradizione costeggiano le strade: l’Hatch Show Print, una tipografia famosa per le stampe di affiche, l’Ernest Tubb Record Shop e l’iconico negozio di stivali da cowboy Boot Country («Buy 1 pair, get 2 pair free! »). Chi non sta attento, si ritrova a ballare un’autentica quadriglia con amici appena conosciuti.
Lontano dai palchi, si va in escursione alla Belle Meade Winery o al Centennial Park, simili a un viaggio in altre epoche. Il parco di Shelby Bottoms offre relax sulle rive del fiume Cumberland, ugualmente apprezzato da residenti e visitatori. Dietro l’angolo, vi attende la zona di East Nashville con i suoi negozi vintage e un’emergente scena gastronomica. Fin dal 1802, il Nashville Farmers’ Market offre specialità locali.
OUTDOOR Basandosi su oltre 30 anni di esperienza nel settore, Dedon produce arredi in fibra sintetica intrecciata ad arte, cercando ispirazione nel genius loci, quell’insieme di energie che rendono un luogo davvero unico.
MIX AND MATCH Già il nome rivela cosa va abbinato: Bubbles and Bottles, una serie di caraffe e tappi del marchio Polspotten. Perfette per servire un buon vino, le bottiglie sono belle da sole o, meglio ancora, accostate in combinazioni casuali. Caraffe e tappi sono lavorati a mano e soffiati a bocca. Un vero lusso per qualsiasi ambiente!
Godurie per tutti i sensi Esperienze di design ispirate dalla campagna e dalla natura.
FEDELE ACCOMPAGNATORE Se c’è un ovino che è riuscito a conquistare fama mondiale, allora è lei: la pecora creata negli anni ’70 da Hanns-Peter Krafft è diventata un oggetto cult. Oggi, i primi esemplari prodotti vengono commercializzati come oggetti vintage. Fin dal 1978, Krafft lavora esclusivamente per l’azienda a conduzione familiare Meier.Germany, oggi gestita dalla terza generazione, sempre fedele al motto: «Creiamo prodotti da tenere per sempre!» Le resistenti bestie sono realizzate in massello di faggio e vera pelle di pecora.
L’ORIGINALE Chi ama i classici del design, non può fare a meno di Vitra. Quel che ebbe inizio con l’amicizia tra il fondatore di Vitra, Willi Fehlbaum, e il duo di designer Charles e Ray Eames, è diventata una realtà di successo globale. Dalla collaborazione con i più grandi designer al mondo, sono nati numerosi classici, autentici e originali come la lounge chair girevole Grand Repos con ottomana coordinata, progettata dall’architetto e designer italiano Antonio Citterio, che collabora con Vitra fin dal 1988. La generosa imbottitura e gli invitanti braccioli consentono a chi vi si accomoda un docile movimento dalla posizione verticale a quella reclinata
DECORO SENZA TEMPO! Attraversare ogni giorno il proprio prato fiorito … Possibile con le cementine della serie Blumenwiese di VIA. L’azienda a conduzione familiare trasforma i vostri pavimenti in cattura sguardi, grazie a piastrelle in cemento, graniglia e lastre da marciapiede, raccolte in un ampio portfolio di modelli.
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Note calienti
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Fragranze che ricordano foreste, ampie distese e deserti, consigliate dall’esperta di bellezza della Niche Beauty, Anne Zimmermann
Altri profumi e prodotti di lusso rigorosamente curati, a vostra disposizione sulla piattaforma niche-beauty.com.
1 DIPTYQUE L’eau de parfum unisex Philosykos richiama con le sue note di fico e cedro bianco l’atmosfera dell’estate greca, € 165. 2 ÉDITIONS DE PARFUMS FRÉDÉRIC MALLE Con Vetiver Extraordinaire, il profumiere Dominique Ropion crea una carismatica fragranza da uomo, caratterizzata da note di cuore legnose, € 220. 3 STORA SKUGGAN Ispirato dalla luce lunare: Moonmilk, con note di tè nero, lime, cardamomo e mandarino, € 140. 4 MAISON LOUIS MARIE Un omaggio a Balincourt, la residenza di famiglia circondata da un’antica e misteriosa foresta: No.04 Bois de Balincourt, con note di sandalo, vetiver, noce moscata e cannella, € 101. 5 MAISON CRIVELLI Mantiene quel che promette il nome: Hibiscus Mahajád ricorda uno stravagante duo floreale di ibisco e rosa, € 200. 6 TOM FORD Oud Wood emana con le sue note di legno di rosa, cardamomo e fava tonka – accostate a una miscela fumosa di legno di oud – una sensualità terrosa e calda, € 342. 7 FUGAZZI Goudh celebra l’oud, conosciuto come oro liquido, una sostanza ricavata dal raro durame resinoso dell’albero di Aquilaria. Tra le note di cuore, una combinazione di muschio e ribes nero, € 145. 8 BYREDO La fragranza Desert Dawn è un giocoso richiamo all’atmosfera sensuale e calda del deserto, € 165. Voglia di saperne di più su questo tema?
ENGEL & VÖLKERS
Dal Montana a Maiorca: l’amore per la vita rurale
Natura incontaminata a vista d’occhio e al centro la propria casa: la serie televisiva di successo Yellowstone, ambientata nello Stato federale del Montana, ha portato al centro dell’attenzione la vita in un ranch, ispirando persone in tutto il mondo. Sarà un trend esclusivamente statunitense o un fenomeno globale?
La risposta si trova nelle ampie pianure del Montana, nei boschi del Canada, sulle colline della Toscana e nelle tenute rurali di Maiorca. In un mondo sempre più frenetico, molte persone sentono un crescente desiderio di rallentare e di vivere in modo tranquillo, secondo le proprie scelte. La vita rurale promette ampi spazi, sfera privata e vicinanza alla natura. Spesso, gli acquirenti di questi immobili sono famiglie benestanti o abitanti di una grande città, alla ricerca di una seconda casa immersa nella natura. Negli Stati Uniti, e in particolare in zone come il Montana e il Wyoming, si è ampiamente diffuso il sogno di vivere in un ranch, godendosi sconfinati terreni e una vita autosufficiente lontano dalle metropoli. Spesso si tratta di immobili lussuosi, con spazi per allevare cavalli, coltivare ortaggi e perdersi in infinite passeggiate. «I ranch sono la massima espressione del sogno americano, basato su libertà e indipendenza. Sono proprietà che possono costare svariati milioni, soprattutto nell’area delle Montagne Rocciose, come il Montana, l’Utah, il Wyoming, l’Idaho e il Dakota del Sud» spiega McKinley Smoot, consulente del nuovo dipartimento di Engel & Völkers, il Land and Ranch Group, impegnato nella ricerca del giusto ranch per i propri clienti. Un analogo trend si registra anche in Canada, soprattutto nelle province occidentali, come l’Alberta, il Saskatchewan e la Columbia Britannica, famosi per le foreste incontaminate e i paesaggi sconfinati. Qui, gli amanti della natura cercano luoghi di ritiro, adatti a una vita all’insegna della sostenibilità. Il portfolio di immobili va da ba ite in legno a lussuose tenute in riva al lago. Anche in Europa la domanda di immobili in campagna sta crescendo, soprattutto in Italia e in Spagna. Le zone più ambite in Italia sono la Toscana e l’Umbria, con le loro ville storiche circondate da vigneti e uliveti. Queste case, spesso dotate di facciate in pietra e tetti in terracotta, vengono restaurate con
amore, offrendo non solo un accogliente ambiente abitativo ma anche un legame con la storia della regione. Il Market Insight 2024 Firenze, stilato da Engel & Völkers, conferma il forte trend verso la ricerca di abitazioni in zone rurali, soprattutto in Toscana. Gli acquirenti sono principalmente clienti benestanti, sia italiani che stranieri, provenienti da grandi città, alla ricerca di un rifugio immerso in un ricco patrimonio culturale. Maiorca rivela una situazione simile: tenute in contesti rurali offrono isolamento e uno stile di vita mediterraneo. Queste proprietà storiche comprendono ampi terreni con uliveti e agrumeti. Nell’ultimo decennio, i prezzi a Maiorca sono cresciuti mediamente del 74 %. Gli acquirenti sono attratti da grandi dimore di campagna costruite nel tradizionale stile maiorchino o da ville contemporanee con elevati standard ecosostenibili. Un po’ ovunque – da Son Vida nella periferia di Palma, alle colline dell’entroterra, a Port d’Andratx nel sud-ovest, a Santanyí nel Sud dell’isola – gli immobili di pregio si distinguono per l’abbondanza di spazio.
In Europa sono sempre più ambite le case progettate da architetti. Questi immobili, spesso situati sulle colline della Provenza o sulle scogliere dell’Algarve, coniugano quiete e isolamento con i pregi dell’architettura contemporanea. Ampie vetrate con vista sul paesaggio e materiali ecosostenibili sono solo alcune delle straordinarie qualità. Qui, si vive in sintonia con la natura, senza rinunciare ai comfort moderni.
Il trend verso la vita rurale ha una portata globale, dagli Stati Uniti, al Canada, all’Europa. Le cause scatenanti sono la ricerca di grandi spazi, la voglia di quiete, il desiderio di coltivare la propria frutta e verdura, nonché la possibilità di fuggire dalla frenesia delle città. Il mercato di case rurali è in pieno boom, riflettendo l’esigenza diffusa di vivere in mezzo alla natura con la promessa di quiete, libertà e un’elevata qualità della vita.
A causa dell’elevata domanda, Engel & Völkers ha creato negli Stati Uniti il dipartimento Land and Ranch Group.
DAL LANCIO DELLA SERIE
TELEVISIVA YELLOWSTONE
NEL 2018, IL MONTANA
REGISTRA UN GRANDE
BOOM, CON PREZZI PER I RANCH NELLA REGIONE QUASI RADDOPPIATI.
RIFUGI RURALI: LE PIÙ LUSSUOSE
ZONE DI CAMPAGNA IN EUROPA
1 TOSCANA, ITALIA – ANTICHE DIMORE DI CAMPAGNA, NONCHÉ PALAZZI E VILLE CON VIGNETO
2 PROVENZA, FRANCIA – CASTELLI, CASCINE, FATTORIE RISTRUTTURATE (MASI)
3 ENGADINA, SVIZZERA – CHALET, CASE SIGNORILI, RUSTICI
4 COTSWOLDS, INGHILTERRA – COTTAGE, MANIERI STORICI
5 LAGO MAGGIORE, ITALIA/SVIZZERA – VILLE STORICHE E CONTEMPORANEE, PALAZZI CON VISTA LAGO
Scoprite gli esclusivi consigli della redazione! Vi presentiamo le più affascinanti aree residenziali rurali d’Europa. Tra la Toscana e le Alpi Svizzere vi riveliamo luoghi con straordinarie tenute, immerse in una natura mozzafiato. Lasciatevi ispirare e trovate anche voi la vostra casa da sogno in campagna.
McKinley Smoot (consulente Engel & Völkers del Land and Ranch Group) di Park City, è cresciuto in un ranch sui monti Uinta in Utah. Come suo padre e suo fratello, Smoot coltiva una passione per immobili, allevamento di bestiame e animali selvatici. Conosce bene gli effetti benefici della vita in campagna. Smoot è specializzato nella vendita di ampi terreni e ranch. La sua missione: la rigenerazione delle praterie con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico, incentivare la biodiversità e far sì che la responsabilità ecologica sia redditizia per le comunità locali A proposito di locale: allena anche i portieri del liceo cittadino.
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@engelvoelkers.global @evamericas
FAMOSO GRAZIE A UN FILM DI CLINT EASTWOOD
Attualmente in vendita da Engel & Völkers Calgary: il ranch Fisher Creek, famoso per il western Gli spietati, è abbastanza grande da accogliere famiglia, amici e cavalli. Situata ai piedi delle Montagne
Rocciose in riva al lago, la tenuta comprende una cascata: uno scenario da Far West nel cuore del Canada . Su una superficie di oltre 1.142 m 2 , la casa principale ospita cinque camere, sette camini e una sala da pranzo.
Prezzo: 13 milioni di euro ca.
Il trend verso l’ecosostenibilità e l’autosufficienza energetica è in continua crescita. Lo studio Gardiner Architects ha creato con l’Heather’s House in Australia un affascinante modello: una fattoria autosufficiente in una zona rurale del Victoria, rinaturalizzata con piante e alberi autoctoni. La casa sfrutta l’energia solare e lo stoccaggio di acque piovane, combinando un’architettura minimalista e sostenibile con materiali naturali. Questa casa rappresenta il crescente interesse per uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente, capace di usare tecnologie moderne per vivere in mezzo alla natura.
WOMAN
A perdita d’occhio
Si salta in sella e si parte! Con capi di design in stile cowgirl cavalcherete rilassate attraverso la vita.
1 BEN ABBINATI Gli alti stivali da cowboy e il vestito a camicia Dallas, lungo fino a terra. Di Lena Hoschek, p. s. r. 2 ICONICA La Marine Band 1896, una delle armoniche più vendute al mondo, è da sempre sinonimo di musica blues. Hohner, € 45 ca. 3 ACCOMPAGNATORE Da Hermès, l’equitazione ha sempre avuto un ruolo importante, considerato che il marchio di lusso è nato da una selleria. Accessorio da borsa Rodéo, in pelle di
agnello e di vitello. A partire da € 530. 4 VINTAGE La collaborazione tra Exteta e Jacquemus fa rinascere la collezione Locus Solus di Gae Aulenti del 1964, p. s. r. 5 CATTURA SGUARDI La riedizione di un classico del Far West in pelle camosciata e diamanti. Anche Taylor Swift ha indossato i gioielli della designer Diane Kordas. Girocollo choker Chocolate Brown Explosion Bolo, € 4.100 ca. 6 FLUIDO Il sistema di mensole modulare Onda
anima gli interni. Schneid Studio, € 1.300 ca. 7 ILLUMINANTE Le sobrie lampade a parete della collezione Ginger emanano luce indiretta, creando un’atmosfera piacevole. Di Joan Gaspar per Marset, p. s. r. 8 RIVISITATO L’artigianato tradizionale giapponese in ghisa cambia forma: il fermalibri scultoreo Nambu Iron Horse di Nobuho Miya viene prodotto dallo Studio Kamasada. Distribuzione tramite Gessato, $ 105.
Experience your personal Ospa moment. Enjoy maximum natural swimming pool water in a class of its own thanks to gentle Ospa disinfection based on pure salt. With Ospa SmartPool technology, you can operate your swimming pool conveniently from anywhere – simply via WebApp. www.ospa.info
Ehilà, cowboy!
Da soffice a spinoso: questi accessori portano le sconfinate distese della prateria nelle vostre case.
1 IL CAVALLIERE DELLA ROSA Pantaloni di pelle e cardigan abbinato, decorati con rose. Ernest W. Baker, collezione autunno/inverno 2024, p. s. r.
2 SFACCETTATO Perfetto sia per la casa di campagna che per il living moderno: cuscino patchwork in pelle bovina brasiliana. Natures Collection, € 99. 3 SOFFIATO A BOCCA Un cactus luminoso che non punge! Cosa potrebbe esserci di meglio? Lampada da tavolo Desert Sunrise di Seletti,
tramite Gessato, $ 245. 4 PELOSO Una soffice seduta per la vostra casa: la poltrona Toulou di Roberto Cavalli Home Interiors, p. s. r. 5 BUON APPETITO! Un’anguria? Oppure una pianta del deserto? Il piatto in terracotta di Bordallo Pinheiro lascia spazio a varie interpretazioni e al buon cibo. Tramite Maison F su trouva.com, € 40 ca. 6 NATI PER SUONARE Per Elvis Presley, Bob Dylan, John Lennon e Neil Young le chitarre del
marchio C. F. Martin & Company erano il top. Qui, il modello GPC-X2E, $ 800 ca. 7 DA WESTERN Il cowboy incontra l’alta moda: gli stivali LV Rider in pelle di vitello di Louis Vuitton con i fiori Monogram sul tacco, € 2.000. 8 GIOCOSE Wiggle Candles: le candele curvate di 54Celsius possono essere scambiate per cactus. $ 30. 9 DESIGN DANESE Il tavolino Accent Café Table di Mater si distingue per l’aspetto sobrio ed elegante. P. s. r.
The American West
Un racconto dell’America, fatto di colori, luci e ombre. Il fotografo Ernst Haas è considerato uno dei pionieri della fotografia a colori. Nato in Austria, Haas era già rinomato per i suoi scatti in bianco e nero quando approdò nel 1951 in America. Con il suo peculiare linguaggio visivo ha catturato i paesaggi geografici e culturali del West americano: dai canyon mozzafiato alle sconfinate pianure, dalla mitica Route 66 alle fattorie e le piccole cittadine. Le immagini di Haas raccontano una realtà variegata: la povertà delle zone rurali, la vita nelle periferie urbane, la promessa di libertà.
Paul Lowe, Prestel, € 50
Country and Cozy
Quasi tutti sognano un luogo di quiete. Un numero crescente di abitanti delle città sceglie una vita lontana dal trambusto, trasferendosi nelle verdeggianti campagne. Quanto possa essere varia la vita, lì dove la natura è l’elemento centrale, lo dimostra questo volume illustrato. La vista negli interni di case di campagna in tutto il mondo – rustiche baite in legno, chalet ristrutturati in Francia, allegre tenute spagnole e cottage inglesi in mattoni – mostra come l’uomo celebra la vita campagnola. Come sarebbe la vostra casa di campagna da sogno: giocosamente floreale o in stile rustico contemporaneo?
Gestalten, € 50 ca
How to Be a Cowboy
La figura del cowboy è uno degli elementi più rappresentativi del West americano. Nel corso della storia, semplici vaccari e stallieri dei ranch si sono trasformati in un autentico mito. Questa guida fornisce un divertente sguardo sulla sfaccettata cultura della vita di un cowboy. Come si riesce a stare in sella durante un rodeo? Come si sceglie il giusto paio di stivali da cowboy per i propri piedi? Come fare per perfezionare il proprio look, dalla testa ai piedi, utilizzando al meglio denim, fibbie e speroni? In aggiunta: i venti migliori film sui cowboy e una selezione di romanzi western.
Jim Arndt, Gibbs Smith, $ 22 ca
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Headquarter: Alexander - Bretz - Straße 2 D-55457 Gensingen bretz.de Flagships: Kantstr. 17, Living Berlin Hohe Str. 1, Dortmund Wilsdruffer Str. 9, Dresden
Grünstr. 15, Stilwerk Düsseldorf Schäfergasse 50, Frankfurt Große Elbstr. 68, Stilwerk Hamburg Hohenstaufenring 62, Köln Reudnitzer Str. 1, Leipzig Hohenzollernstr. 100, München Hallenplatz 37, Nürnberg Königsbau Passagen Stuttgart Salzgries 2, Wien
YEE-HAW !
Country è sinonimo di nostalgia per la vita rurale e per l’affascinante West, fatto di cowboy, cavalli e dura vita nelle praterie. Parliamo di Kevin
Oltre
l’orizzonte
La mega serie Yellowstone ha catapultato Kevin Costner e tutto il genere western nei cuori di milioni di fan. Ora, il divo realizza con Horizon un sogno personale: la produzione di un epico western, suddiviso in quattro capitoli. GG ha incontrato l’icona hollywoodiana per un’esclusiva intervista.
DI CHRISTIAN AUST
«Quando faccio un film, sono sempre motivato dalla voglia di condividere qualcosa di personale».
KEVIN COSTNER
evin Costner è leggermente raffreddato, si versa un po’ di tisana alla menta. Siamo seduti nella sala conferenze, al primo piano dell’albergo berlinese Waldorf Astoria. Costner indossa una camicia grigia dall’interno blu, le maniche arrotolate, gli occhiali con una larga montatura scura in stile Ray Ban anni ’50. La sua possente stretta di mani dà l’impressione che sia ben capace di mettere mano in una fattoria o di sellare personalmente un cavallo. Non è il nostro primo incontro: qualche anno fa, fui invitato per un’intervista nel suo ranch ad Aspen, Colorado. Una tenuta di 65 ettari con una casa padronale e diversi edifici secondari in stile rustico, ispirato al movimento Arts and Craft. All’epoca, la mia visita non sembrò neanche per un attimo un appuntamento con la stampa, mi trattarono come un ospite stimato. L’attore, produttore cinematografico e regista si presentò al nostro colloquio senza la solita scia di assistenti (ora invece seduti con noi, intenti a ricordargli continuamente di tenere breve l’intervista), arrivando su un quad con due Labrador sul sedile posteriore, al suo fianco per tutta la durata dell’intervista. Infine, mi invitò a visitare con calma l’intera tenuta, le porte erano tutte aperte. Nella cucina della casa padronale, l’allora moglie Christine preparò un piccolo rinfresco, sul tavolo un ovetto con il loro bimbo addormentato.
Anche oggi, Costner sembra profondamente rilassato e gentile, nonostante il grande trambusto intorno alla sua persona in questa giornata speciale. Si mostra autentico e naturale, senza quell’aura distaccata acquisita da molte celebrità nel corso delle loro carriere. Durante il col-
loquio è talmente amichevole da farmi a tratti dimenticare che sto intervistando un divo.
Con il suo opulento western Horizon – il primo di quattro capitoli di una saga – Kevin Costner segue appieno l’attuale trend country. Come nessun’altra star hollywoodiana di questi tempi, lui rappresenta l’attuale revival del western. La serie televisiva Yellowstone, nella quale ha la parte del patriarca John Dutton, gli ha regalato un’intera generazione di nuovi fan. Le cinque stagioni della serie di successo registrano numeri da record negli Stati Uniti, fino a dodici milioni di spettatori a puntata. Il western fa parte del DNA dell’attore sessantanovenne. Da una parte c’è il suo ranch ad Aspen, simile alla dimora ancestrale della famiglia Dutton nella serie Yellowstone; dall’altra, il suo ruolo di frontman della sua band di musica country, la Kevin Costner & Modern West. Pare che per il padre di sette figli, nati da due matrimoni, non ci sia al momento niente di più importante della realizzazione e commercializzazione del suo epos western. Per quasi 40 anni ha inseguito il progetto Horizon, con l’idea di creare un western monumentale. Anche questa volta è stato rifiutato più volte da tutti gli studi cinematografici.
Ma invece di sotterrare il proprio sogno, Costner investe tra 38 e 50 milioni di dollari del proprio patrimonio (le stime sono discordanti) per portare i vari capitoli della storia nei cinema. Per finanziare il lavoro, ipoteca pure la propria tenuta di Santa Barbara. Mentre parliamo, oso annotare quanto questo procedimento sia audace, raccogliendo in risposta lo sguardo di un avventuriero intransigente, con gli occhi ancora profondamente blu, che mi dice:
«Se Horizon sarà un successo? Non posso dirlo con certezza. Ma sono sicuro di aver consegnato un buon lavoro».
KEVIN COSTNER
i
una stima dell’Hollywood
per
non mi dire, che tu sacrificheresti l’amore sull’altare della ragione? Mi fa sentire come un tipico tedesco, pedante e timoroso.
GG: Il Country sta vivendo un grande ritorno in auge, pure Beyoncé ha registrato un discoCountry. Riesce a spiegarmi questo fenomeno? Assolutamente no. Apparentemente, persone in tutto il mondo hanno riscoperto il proprio coinvolgimento in questo genere di musica. Non sono mai stato molto bravo a prevedere i trend. Di conseguenza, non sono neanche interessato a seguirli. Ovviamente, apprezzo il fatto che il Country sia di nuovo in voga ma non voglio essere parte di questa moda. Non è questa la forza che mi spinge.
Che cosa la spinge?
Per me, andare al cinema è un’esperienza molto personale. Quando faccio un film, sono sempre motivato dal desiderio di condividere qualcosa di personale. Un film ben fatto amplia letteralmente il nostro orizzonte. Volevo raccontare questo tipo di storia. Alla fine, ne sono nati quattro film, si vede che erano lo spazio e il tempo che mi servivano.
Non è la prima volta che mette a rischio carriera e patrimonio per realizzare un suo progetto, per qualcosa che le sta molto a cuore.
Può dirlo forte! Ma non ho mai rischiato così tanto come per Horizon. Sì, ho investito il mio denaro, molto più di quanto si possa leggere un po’ ovunque. Ho utilizzato tutti i trucchi a mia conoscenza per fare questo film. Per Balla coi lupi abbiamo avuto 106 giorni di ripresa, per Horizon soltanto 56. E quest’ultimo è il film più lungo. Ovvio, mi piacerebbe riavere i miei soldi. Ma se domani mi dovesse succedere qualcosa, i miei figli saprebbero benissimo chi ero. Questi film ne sono la prova tangibile, perché ho sempre dato tutto per le mie idee.
Fin dall’inizio della sua carriera di attore – cominciata accogliendo il consiglio di Richard Burton all’allora giovane artista, di concentrarsi sulla recitazione – Kevin Costner si tiene stretto le proprie visioni: non solo sognatore ma anche combattente. Gli ostacoli lo spingono a dare il meglio di sé. Già Balla coi lupi, fino ad oggi la sua opera di maggiore successo, – per la quale ha rivestito i ruoli di regista, produttore e protagonista – fu rifiutata all’epoca da diversi studi cinematografici. Fruttò a Costner 55 premi – tra
cui sette Oscar e tre Golden Globe –, incassando 400 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo. In Germania, il suo western fu visto da quasi sette milioni di spettatori, diventando il film più visto del 1991.
Lei investe molto nei propri progetti. Perché ‘gioca’ sempre di nuovo con una posta così alta? Difficile dirlo. Forse perché perdere non mi piace. A lavoro finito, non voglio fare la figura dell’idiota. Ma credo moltissimo in questi film. E sono convinto che avranno una loro vita, superato il weekend di lancio e qualche brutta recensione. Anche se la cosa delle brutte recensioni si sta ridimensionando. Ora, di colpo, il New York Magazine lo sta definendo uno dei migliori film dell’anno.
«Durante la mia carriera, ho sempre dato precedenza al mio grande sogno».
KEVIN COSTNER
Quindi, lei non è immune alle brutte recensioni?
So che non dovrei prendere a cuore le recensioni, ma in realtà fa male vederle pubblicate. Basta però leggere, poi, uno di questi piccoli elogi per sentirmi maledettamente bene. Per di più, continuo a credere nel cinema. Sei seduto in sala, si spengono le luci e non hai idea di cosa accadrà. Quando vedo un film sullo spazio, ne voglio essere totalmente risucchiato, fino a identificarmi con i personaggi e avere la sensazione di trovarmi davvero in missione spaziale. Lo stesso vale per un western. La cosa eccitante del cinema è l’effetto di autenticità, il coinvolgimento emotivo. Diventiamo dei viaggiatori nel tempo, capaci di vivere in altri mondi e in epoche diverse. Questa è la grande opportunità offerta a noi da un film.
Oggi gestisce la pressione in modo diverso di come lo faceva trent’anni fa?
Le cose non sono diventate più semplici per me. Continua ad essere una lotta. Dieci anni fa ho girato un piccolo film sul razzismo. Si chiama Black or White. Nessun grande studio
voleva finanziarlo, ma per me era importante e ho investito i miei soldi. Sul piano finanziario una specie di suicidio. Non so perché continuo a farlo sempre di nuovo.
Non riesce ad agire diversamente?
Sa, posseggo molto di più di quanto avessi mai ritenuto possibile. Vengo da una famiglia molto conservatrice. Per loro, l’industria cinematografica era un mondo del tutto estraneo, per nulla un opzione da scegliere. Ho raggiunto più di quanto fossi capace di immaginare. Sì, posseggo alcune cose di grande bellezza, ma non così belle da dovermici aggrappare per dare un senso alla mia vita. Per dirla in parole semplici: per me queste cose non sono più importanti della mia voglia di raccontare una storia che mi sarebbe piaciuto vedere al cinema. La mia strategia e il mio credo non sono particolarmente complicati: cerco di fare dei film che mi piacerebbe vedere.
«Onestamente, gran parte dei film sui cowboy non mi piace. Fin da quando ero un bambino …»
KEVIN COSTNER
Perché Lei è magicamente attratto dai western?
Può essere che in una vita precedente sia stato un cowboy alla conquista del Far West? (ridendo) Onestamente? Gran parte dei film sui cowboy non mi piacciono più di tanto. Fin da bambino ho avuto questa avversione. Ma poi c’è stato un western che mi ha aperto gli occhi: La conquista del West. Perché questo film era autentico, girato interamente in esterno e non negli studi cinematografici. In alcune scene avevo la sensazione che la storia fosse reale, non inventata. La maggior parte dei western è troppo semplicistica. Tutto sembra finto, i costumi, le scenografie, la storia, per non parlare dei ruoli e delle figure femminili. Gli indigeni appaiono come creature con strani travestimenti. Trovo che molti western siano davvero scadenti.
Cos’è che non Le piace nelle storie? Spesso seguono uno schema ripetitivo. Nei primi cinque minuti qualcuno ammazza tutta la famiglia del protagonista e per il resto del film si parla solo di vendetta. Non mi fraintenda, la vendetta al cinema può avere un suo fascino. Anch’io sono stato sullo schermo in una storia del genere, la miniserie Hatfields & McCoys. Ma gran parte dei western rappresenta il Far West in modo troppo riduttivo. In realtà, si trattava di un mondo molto complesso, abitato da persone approdate in un paese sconosciuto ed estraneo, costrette a vivere lì. Questo paese, poi, era da condividere con diversi gruppi di abitanti, tutti ostili alla reciproca presenza. Infine, il West attraeva molti criminali, consapevoli del fatto che le leggi non valevano nulla. Tendiamo a semplificare troppo i nostri western, rendendo con i nostri racconti un cattivo servizio a quell’epoca storica senza neanche rendercene conto. Poi, nei western si vedono spesso esclusivamente personaggi maschili nelle parti importanti. A me piacciono le figure femminili e in Horizon si possono vedere molte donne in ruoli chiave. Sarà anche uno stile che non piace a tutti, ma personalmente apprezzo molto vedere western popolati da donne forti.
Sarebbe capace a definire i propri gusti cinematografici? Cosa si attende da un film? Voglio ascoltare storie con un massimo di sfaccettature e piene di umanità. Se c’è un margine per l’umorismo, allora rivelatemelo. Se ci sono momenti tragici, rendeteli l’occasione per creare un legame emotivo col pubblico. Quando si arriva alla violenza, fatemi vedere situazioni davvero brutte. E quando muore una persona, fate in modo che si senta qualcosa.
Negli ultimi anni, il modo di girare film è cambiato radicalmente. Lei continua a divertirsi come in passato? Come gestisce le nuove tecnologie?
Oggi tutti hanno questi fantastici strumenti, effetti creati al computer e roba del genere. Ma io come regista non lavoro con effetti speciali. Porto le mie attrici e i miei attori nelle location reali, lì dove le cose sono realmente accadute. Sperando che questo rappresenti un valore aggiunto per il pubblico. Ho anche constatato che oggi ci sono sempre più persone con voce in capitolo per le decisioni da prendere. Tantissime decisioni vengono prese collettivamente. Continua a pagina 66.
S GO T
Il mondo del country conquista tutti! Se per tanti anni il genere è stato una realtà di nicchia del mercato musicale, ora il Country è decisamente mainstream. Vi presentiamo i principali responsabili di questo cambiamento culturale.
TAYLOR SWIFT Con The Eras Tour, il più redditizio tour di concerti di tutti i tempi, la più celebre popstar del presente ha battuto qualsiasi record del business musicale: 152 performance in 54 città del mondo, con un totale di circa sei milioni di biglietti venduti. La U.S. Travel Association stima che l’impatto economico prodotto dalla tournée si aggiri intorno ai dieci miliardi di dollari. Già da bambina, Taylor Swift cantava i grandi successi Country di Shania Twain o Dolly Parton. «Il Country è una faccenda lirica. Parla di tutto quello che accade nella vita. Non guido un trattore, eppure sono una cantante country, perché trasformo la mia quotidianità in musica» ha affermato un po’ di tempo fa. Fin da piccola, la figlia di un promotore finanziario ha goduto del sostegno dei suoi genitori; per facilitare la sua carriera, la famiglia si è trasferita dalla Pennsylvania a Nashville, Capitale del Country. A 14 anni firma il suo primo contratto come cantautrice per esibirsi nei locali di Nashville. A 16 anni viene scoperto il suo talento; il suo album di debutto Taylor Swift si piazza immediatamente al primo posto delle classifiche Country. Come già il suo idolo Shania Twain, comincia nel 2014 ad ampliare il proprio spettro musicale in direzione pop con l’intenzione di rag-
giungere un pubblico più ampio. Oggi ha 283 milioni di follower su Instagram, per citare solo uno dei social media. La sua ricetta per il successo: quando non si esibisce nelle sue clamorose performance, la vincitrice di 14 Grammy si presenta come la ragazza della porta accanto, sempre in stretto contatto con i leali fan di tutto il mondo, i cosiddetti Swifties . Da un lato, posta video di gatti, dall’altro invita i fan ad assaggiare i biscotti fatti in casa. Swift riempie le proprie canzoni con indizi personali, conosciuti come uova di Pasqua, accolti dal pubblico con virali cacce al tesoro. I suoi testi vengono analizzati nei corsi di letteratura dei college, le sue strategie di marketing insegnate a Stanford o Berkeley. Swift, nipote di una cantante lirica, è considerata la Robin Hood dei musicisti, grazie al suo impegno per condizioni migliori nel mondo delle case discografiche e dei servizi di streaming. La sua influenza arriva fino alla politica. Se lei, con oltre 105 milioni di fan su Spotify, avrà influenzato l’esito delle elezioni statunitensi –come già accaduto nel 2020 –, sarà un evento studiato dagli storici. Quando, a metà settembre, appoggiò su Instagram Kamala Harris, oltre 400 mila persone si informarono nelle 24 ore successive sul più importante website elettorale, vote.gov, sulle procedure di voto.
«L’era del politicamente corretto non sta facendo bene a nessuno».
CLINT EASTWOOD, 2017, IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI CANNES
CLINT EASTWOOD
Impersonando uno straniero senza nome – vestito con poncho e Stetson, lo sigaro stretto tra le labbra silenziose –, Clint Eastwood ha creato nella Trilogia del dollaro di Sergio Leone (1964 – 1966) una figura cult del genere western. Quando l’allora sconosciuto regista gli offrì la parte principale in Per un pugno di dollari, l’attore aveva già 34 anni e dieci anni di moderato successo come attore alle spalle. Star del calibro di Henry Fonda o James Coburn erano fuori dalla portata economica di Leone. Inizialmente, la simpatia tra regista e attore era limitata. Leone prendeva in giro la ridotta mimica facciale di Eastwood, capace di alternare solo due espressioni – con e senza cappello –, mentre Eastwood si chiedeva cosa ci facesse un italiano in un film western.
All’epoca, nessuno poteva immaginare che la trilogia sarebbe stata per Eastwood il trampolino di lancio per diventare uno dei più longevi e celebri pesi massimi di Hollywood. Che avesse anche una bella voce, lo dimostrò nel 1982 con il suo film Honkytonk Man, nel quale
interpretò un trasandato cantante country. I suoi film hanno vinto un totale di 13 Oscar, i primi quattro nel 1993 per il suo western Gli spietati, diretto e interpretato da lui. Ancora oggi, a 94 anni, Eastwood continua la sua attività di attore, regista, compositore e produttore. La sua ultima opera, il film giudiziario Juror No. 2 , dovrebbe arrivare nelle sale entro la fine dell’anno. Solo a partire dal 1995, Eastwood si è gradualmente allontanato dal personaggio tipo di pistolero, reinventandosi, grazie al suo ruolo nel film di successo I ponti di Madison County, dove interpreta per la prima volta un romantico innamorato. In questi anni, trova il proprio fil rouge nell’osservazione degli eroi della vita quotidiana e dei loro sfaccettati principi morali: dall’insegnante di box che pratica l’eutanasia in Million Dollar Baby, al razzista pentito in Gran Torino. Ma non si avvicina mai all’ideologia woke : Eastwood è considerato l’ultimo fiero conservatore di Hollywood, nonché sostenitore del libero possesso di armi da fuoco. È sempre rimasto fedele all’etica da cowboy, dove solo il buono armato di pistola può fermare il cattivo.
«Costa un sacco di soldi sembrare così a buon mercato».
DOLLY PARTON
DOLLY PARTON Con 25 singoli in vetta alle classifiche, oltre 100 milioni di dischi venduti e undici premi Grammy vinti, la cantautrice è da tempo ben più di una semplice leggenda del Country. I suoi tratti distintivi: voce acuta, parrucche bionde, seno abbondante e costumi stridenti. «Costa un sacco di soldi sembrare così a buon mercato» è una delle battute più famose di Dolly Parton. Nel documentario Still Rockin’, uscito quest’anno, racconta: «Il mio look era, ed è tuttora, il glamour immaginato da una ragazza di campagna, così come descritto nella mia canzone Backwoods Barbie. Non conoscevo nessuna diva del cinema e quindi adottai lo stile delle sgualdrine del paese. Tutti dicevano, ‘ma quant’è volgare’! E con la mia mente di ragazzina pensai: ‘Ecco, è così che sarò da grande!’». Come maestra dell’autoironia, Parton riesce da oltre 50 anni ad essere adorata anche dalla scena LGBTQ+ della Bible Belt : per alcuni è l’incarnazione del sogno americano, per altri una drag queen nel corpo di una donna.
Come quarta di dodici figli di una povera famiglia contadina del Tennessee, il Country è stato il suo primo e
unico diversivo. A 18 anni si trasferisce a Nashville per far vedere chi è. Coat of Many Colors e Jolene sono i primi successoni scritti da lei. Per il suo terzo numero 1 in classifica, I Will Always Love You, Elvis Presley le chiede il consenso per una registrazione, ma le condizioni non le piacciono e con coraggio rifiuta. Grazie a Whitney Houston, che canta il brano nel film Guardia del corpo, la canzone diventa nel 1992 un successo mondiale. Anni dopo, Parton commenta: «Con i diritti incassati, potrei comprare l’intera tenuta di Graceland».
Durante la pandemia, Parton dona un milione di dollari, dando un importante contributo allo sviluppo del vaccino Moderna. Nel campo scientifico, la cantante era da tempo una leggenda, anche se involontariamente: quando, nel 1996, fu clonata la prima pecora al mondo, i ricercatori la chiamarono Dolly, in modo politicamente scorretto, perché il clone era nato da una cellula mammaria. Nel suo parco divertimenti Dollywood in Tennessee, la cantante ha depositato una scatoletta con la sua ultima canzone, da aprire per il suo 100° compleanno. Fino ad ora, la conosce solo lei. Il titolo: «My Place in History ».
«Sapevo che sarebbe stato difficile trovare una parte a Hollywood».
LILY GLADSTONE
LILY GLADSTONE Con Killers of the Flower Moon, il leggendario regista Martin Scorsese ha fatto luce su un oscuro capitolo del Far West: i cowboy spietati e razzisti, nonché assassini della popolazione indigena. L’orgogliosa eroina del suo film è Lily Gladstone nella parte di Mollie, una giovane Osage, una tribù sistematicamente sterminata da suo marito (Leonardo DiCaprio) e da suo zio (Robert De Niro) per prendere possesso delle terre ricche di petrolio della sua famiglia in Oklahoma. La 38enne è stata la prima attrice indigena a vincere nel 2024 il Golden Globe per la sua interpretazione, seguito da una nomination all’Oscar. Gladstone è una donna fuori dagli schemi hollywoodiani: è cresciuta nella riserva dei Piedi Neri nel Nord del Montana, suo padre è un discendente del capo tribù canadese Corvo Nero, sua madre è bianca con radici britanniche. A undici anni, si trasferisce con la famiglia a Seattle, dove il padre trova lavoro in un cantiere nautico, la madre come insegnante. Dopo il diploma, Gladstone frequenta l’Università del Montana dove studia Teatro e Storia dei nativi americani. Invece di cercare fortuna a Los Angeles o New York,
come fanno tanti altri attori, lei rimane in Montana, dove recita e tiene corsi di recitazione per bambini indigeni. In questi anni, si rinforza il suo legame con la comunità LGBTQ+ locale. Diffidente nei confronti del star system hollywoodiano, Gladstone sceglie di evitare eventuali umiliazioni: «Sapevo che sarebbe stato difficile trovare una parte per me a Hollywood». Nel 2016, l’attrice si guadagna una certa fama con il film Certain Women. È lì che viene scoperta da Scorsese, incapace di sottrarsi alla sua intensa presenza scenica. Gladstone non ha avuto bisogno di trasferirsi a Hollywood, perché Hollywood è venuta da lei. Mi racconta ridendo l’avverarsi di un antico proverbio indigeno, trasmesso a lei dal padre: «Se sai aspettare, la preda verrà dal cacciatore». Nel suo ultimo film Jazzy, Gladstone interpreta un membro degli Oglala, la più famosa delle sette tribù appartenenti al popolo Lakota. Jazzy è un film di formazione che racconta la vita odierna dei nativi americani. Il film ha avuto il suo debutto mondiale a giugno in occasione del Tribeca Film Festival di New York. In Italia è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2024 nella sezione Visioni per il mondo di domani
«A casa mia, Johnny Cash e il suo album At Folsom
Prison
avevano la stessa importanza del cibo».
KEITH URBAN
KEITH URBAN Conosciuto da molti come Mr. Kidman, l’australiano – vincitore di quattro Grammy e di 15 Academy of Country Music Awards – è da quasi 25 anni uno dei massimi esponenti della musica country. Con il suo nuovo album High, si esibirà in altre cinque date a Las Vegas. Nato nel 1967 in Nuova Zelanda, Urban si trasferisce da piccolo con la famiglia in Australia, dove i genitori gestiscono un negozio di alimentari. Il padre, un batterista dilettante, adora il Country.
Urban racconta: «A casa mia, Johnny Cash e il suo album At Folsom Prison avevano la stessa importanza del cibo». A quattro anni, Urban suona l’ukulele, a sei la chitarra. Visite all’annuale Tamworth Country Music Festival – il secondo festival Country più grande al mondo dopo Nashville – sono parte della routine familiare. Lì, Urban vince a otto anni un concorso per giovani talenti. A seguire, si fa un nome nella scena country locale, pubblicando nel 1991 il suo primo album con quattro singoli di successo. Il salto verso Nashville, avvenuto un anno dopo, risulta accidentato. Inizialmente la musica poco ortodossa del cantante kiwi non viene presa sul se -
rio, visto che oltre al Country tradizionale rivela anche varie altre influenze, tra cui gli Iron Maiden, gli Judas Priest e Fatboy Slim. Per alcuni anni, cerca di imporsi nella scena locale come cantautore e suona in diverse band. La svolta come solista arriva nel 1999. Per l’album Keith Urban, il cantante viene premiato dall’Accademia della musica country come miglior artista emergente. Nel 2009, Taylor Swift canta nella sua tournée come opener
Da allora, i due musicisti sono molto amici. «Le sue melodie e l’uso che fa della sua voce mi hanno fortemente influenzata, perché si distinguono nettamente da quanto si sentiva all’epoca nella scena country. Con lui sono entrati in gioco rock, pop e blues» racconta Swift alla rivista Rolling Stone. «Per me, ha ridefinito il genere».
Dal 2006, Urban è sposato con Nicole Kidman, la coppia ha due figli. Per il 18° anniversario di matrimonio, l’attrice ha postato una fotografia romantica su Instagram: la Kidman distesa sopra un muretto vicino al mare, Urban seduto accanto a lei suonando la chitarra. Due australiani felici, che negli Stati Uniti non solo hanno trovato sé stessi, ma anche la propria anima gemella.
Da vera texana, Beyoncé sa cosa sia una cowgirl. Il completo vintage – cappello compreso – è stato creato nel 1992 da Gianni Versace per Naomi Campbell.
«La cosa più bella quando si fa musica? Non ci sono regole!»
BEYONCÉ
BEYONCÉ Cowboy Carter è l’ottavo album consecutivo di Queen Bey a esordire in cima alle classifiche internazionali. C’è di più: grazie a questo album, lei è la prima afroamericana a conquistare il primo posto nelle classifiche country statunitensi. La cover è un quadro accuratamente composto, un’opera iconica fin dalla sua pubblicazione a marzo: Beyoncé a cavallo su una sella da signora, in testa uno Stetson, la chioma argentata alzata dal vento in sincronia con la bandiera americana. Un messaggio simbolico dall’elevato valore politico: quanta influenza nera c’è nella musica country, da sempre la più bianca di tutti gli stili musicali americani? Nel 2016, la cantante di Houston, Texas, ha il suo primo flirt abbastanza traumatico con il genere così amato nella sua città natale. Con Lemonade, un album crosscover, Beyoncé riesce a ottenere canditure per Grammy in diverse categorie, spaziando da rock, a rap, a R & B, a pop. L’unico genere ad escluderla? La musica country. La sua apparizione a sorpresa con le Dixie Chicks in occasione del 50° Country Music Awards a Nashville, ha registrato la più alta audience televisiva nella storia dell’evento, seguito purtroppo da appelli razzisti al boicottaggio da parte di fan conservatori e dalla successiva cancellazione della performance congiunta di Daddy Lessons dai social media della Country Music Associa-
tion. Il sottotesto: chi, come Beyoncé, concede generose donazioni a movimenti come Black Lives Matter e canta della brutalità della polizia, non può appartenere al mondo bianco e conservatore della musica country. Su Instagram, Beyoncé scrive che l’esperienza di sentirsi «non benvenuta» l’abbia spinta a immergersi ulteriormente nel genere country, con un approccio trasversale. Dice di aver lavorato cinque anni per realizzare Cowboy Carter. Le 27 canzoni dell’album sono un’opera profondamente americana, un modo per rivisitare i miti intorno alla fondazione della nazione e la conquista del West. In questo nuovo racconto trovano posto anche i cowboy afroamericani, le mandriane e la sfaccettata realtà di un mondo multietnico. Ma la cantante ci tiene a specificare: «Cowboy Carter n on è un album country, è un album di Beyoncé».
I giganti del mondo country, come Dolly Parton, Willie Nelson e Miley Cyrus, la sostengono con importanti collaborazioni straordinarie. Lo stesso vale per la cantante afroamericana Linda Martell, che è riuscita già negli anni ’70 ad addentrarsi nel mondo country. Di sicuro non è un caso se Pharrell Williams, amico di lunga data di Beyoncé e oggi direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton, mandi un cowboy nero sulle passerelle di Parigi per la sua seconda collezione.
Vita da COWBOY
Dunton Hot Springs celebra il romanticismo da Far West – fatto di serate intorno al falò e pesca con la mosca –, coniugandolo con comfort ai massimi livelli. Una visita indimenticabile in un’ex città fantasma sulle Montagne Rocciose...
Dopo lunghe escursioni in montagna vi attende un massaggio connettivale o un trattamento con pietre calde nella Spa.
Lo stabilimento termale ottocentesco è stato restaurato e ospita oggi la sorgente calda e ricca di minerali che dà il nome al resort.
«È stato amore a prima vista. Dopo un quarto d’ora sapevamo di dover comprare questa proprietà».
CHRISTOPH HENKEL
Magnifiche giornate invernali davanti al camino: la biblioteca è un regalo di Christoph Henkel alla moglie Katrin. Qui vi attendono tesori letterari e i classici del genere western.
utto ebbe inizio in una piovosa mattinata a Telluride, Colorado, nel gennaio del 1994. Il giorno prima, Christoph Henkel si era incrinato una costola su una pista nera; sciare non era al momento un’opzione. Lui e il suo socio d’affari di allora decisero di fare una breve gita in auto, qualcuno aveva raccontato di una sorgente calda in vendita, a circa due ore verso sud-ovest, nel cuore delle montagne. «Quando siamo arrivati, stavamo per accasciarci a terra» racconta Henkel. Le sorgenti calde non erano calde, entrambi erano sprofondati fino alle ginocchia in escrementi di marmotta, le casette intorno a loro erano semicrollate, le porte sventolanti nel vento, i vetri forati da pallottole. «È stato amore a prima vista. Dopo un quarto d’ora abbiamo detto: questa roba va assolutamente comprata, poi ci verrà in mente cosa farci».
Oggi, trent’anni dopo, Dunton Hot Springs fa parte dell’esclusiva associazione di alberghi e ristoranti Relais & Château. Che non si tratti
del solito soggiorno in un albergo 5 stelle, diventa chiaro già durante il viaggio di andata. Per una buona mezz’ora si sale su una polverosa strada sterrata, le curve diventano sempre più strette, il vetro posteriore dell’auto si copre di uno strato di sabbia rossa. Gli ospiti dormono in una delle 14 capanne di tronchi amorevolmente arredate, alcune delle dimensioni di un grande chalet, il tutto circondato da 75 ettari di terreno confinante con la National Forest Dunton Hot Springs è anche sinonimo di avventura: un viaggio nel tempo verso un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti, pericoli e privazioni. Le case in legno sono testimonianze dell’immensa fatica investita nel trasporto dei tronchi attraverso i monti, utilizzando strade improvvisate e carri trainati da cavalli, guidati da persone alla ricerca di una vita migliore. Oggi, queste capanne di legno sono rifinite in modo lussuoso, si continua a sentire l’antico spirito d’avventura ma poi ci si rilassa sotto la doccia tropicale o davanti al fuoco
Il Dunton River Camp comprende otto tende, dotate di aria condizionata, stufe e bagni. Sono disponibili da giugno a ottobre.
ardente del camino. Riunioni e stress fanno parte di un altro mondo. Di giorno si vedono volteggiare le aquile, di notte le stelle brillano in un cielo incredibilmente limpido.
Negli anni ’80 dell’Ottocento, nella remota località di Dunton si estraevano oro e rame. All’epoca ci vivevano circa 500 persone, ma appena quattro decenni dopo la valle fu abbandonata, la popolazione decise di trasferirsi, seguendo la nuova linea ferroviaria. L’immensa area divenne parte di un allevamento di bovini, negli anni ’70 arrivarono gli hippy, poi un finanziere in fuga da Wall Street e, infine, l’imprenditore Henkel, cresciuto a Düsseldorf leggendo i libri western di Karl May. Per eventi speciali, non è raro vederlo personalmente dietro il bancone del saloon ristrutturato.
Dunton Hot Springs è una dichiarazione d’amore al Far West, autentico fino al minimo dettaglio, ma lontano dall’idea di museo all’aria aperta. Alcuni edifici provengono da luoghi distanti, smontati da Henkel a centinaia di miglia da Dunton e trasferiti con dei camion. A Dunton, le case sono disposte in modo tale da permettere spostamenti a piedi. Ogni singolo pezzo delle case smontate è stato numerato e riassemblato come un puzzle 3D. Henkel racconta che ci sono voluti sette anni: «L’unica cosa che c’era al nostro arrivo era l’elettricità, ma niente acqua corrente, per non parlare della fognatura e delle linee telefoniche». Poco più di un anno dopo, Henkel conobbe Katrin Bellinger, un’esperta d’arte di Colonia. Innamorato di fresco, la portò in vacanza a Dunton, dove l’acqua andava presa con un secchio alla sorgente e la latrina stava in una piccola capanna. Su un prato in cima alla montagna, chiese la sua mano. Presto arrivarono due figli e la famiglia si trasferì a Londra. Ancora oggi, trascorrono l’estate e il Natale in Colorado.
L’abitazione privata della famiglia si trova un po’ in disparte: una torre a cinque piani in legno e vetro, nascosta dalle chiome degli alberi, progettata da Annabelle Selldorf. Un valido motivo per gli amanti dell’architettura per avviarsi verso Dunton Hot Springs. La celebre architetta è un’amica intima della coppia, a Colonia andava a scuola con Katrin Henkel che all’epoca si chiamava ancora Bellinger.
Ogni anno ad agosto, i coniugi Henkel e i loro due figli adulti organizzano un mega barbecue, con tavoli piegati sotto il peso delle montagne di gigantesche bistecche. Gli ospiti sono variegati: contadini della valle vicina sono seduti accanto a vecchi amici europei, in mezzo a loro la vincitrice di un premio Oscar con i propri figli e una cantante, anche lei ben nota a tutti. Entrambe sono senza guardie del corpo ma nessuno le infastidisce. L’attrice è molto riservata, ma rivela che Dunton è uno dei suoi luoghi preferiti, dove lei ritorna volentieri senza gridarlo ai quattro venti.
«Non c’era acqua corrente, per non parlare di fognature e linee telefoniche».
CHRISTOPH HENKEL
Nel 2007, Christoph Henkel ha acquistato un altro grande appezzamento di terreno, situato a circa quattro miglia a valle del resort: qui ha creato il Dunton River Camp. Le otto lussuose tende sono disponibili da giugno a metà ottobre. Kim Kardashian ha prenotato l’intero Camp per tentare di salvare il proprio matrimonio con Kanye West. Pur non citando mai direttamente il luogo sui social media, esiste un post in cui sono riconoscibili le stoviglie della Gmundner Keramik in uso a Dunton. Poco tempo dopo è arrivato un pacco dall’Austria con stoviglie personalizzate per la famiglia Henkel, accompagnato da una nota: «Grazie per la pubblicità». Christoph Henkel scuote la testa e ride, come fa spesso parlando di Dunton: «In fondo, sono una persona razionale, ma a volte le cose sembrano scritte nelle stelle. Quando immagini la tua vita, la vedi come una linea retta, ma guardando indietro assomiglia di più a un piatto di spaghetti. Dunton è stato una deviazione, un fuori programma. Ma con un po’ di follia e i giusti mezzi ce l’ho fatta. A volte, ci vuole un po’ di testardaggine».
Voglia di saperne di più su questo tema?
UN’ICONA DI STILE
Come nessun altro designer, il newyorchese Ralph Lauren ha elevato lo stile country a icona delle proprie collezioni. Da oltre 50 anni sta definendo il look americano: dal giusto paio di jeans all’interior design disinvolto.
DI Patricia Engelhorn
Il ristorante Ralph’s è nascosto nella corte interna di un palazzo seicentesco sul Boulevard SaintGermain a Parigi. Guardando attentamente dalla strada attraverso il grande portone ad arco, si vede in fondo al passaggio il terrazzo con sedie da giardino in ferro battuto, cuscini a righe blu e bianche, cespugli di rose, piante di bosso. Chi vuole scoprire dall’interno l’atmosfera del mondo di Ralph Lauren, dovrebbe prenotare un tavolo con alcune settimane di anticipo. Altri ristoranti del leggendario stilista americano si trovano a Manhattan, Milano, Chicago e Chengdu, ma quello nella Capitale francese, inaugurato nel 2010, è considerato il più bello. Sulla Rive gauche, in un’ottima posizione, Laurent è riuscito miracolosamente a infondere un’aura da Far West in un classico hôtel particulier. Lo stile è un po’ maschile, un po’ rustico, un po’ romantico e dichiaratamente sobrio ed elegante. Sulle panche rivestite di scura pelle marrone sono poggiati dei cuscini di tartan, i tavoli apparecchiati con colori chiari sono decorati con bouquet di rose rosse. Le pareti sono coperte da grandi quadri di cavalli e scene di caccia, dalle travi in legno del soffitto pendono grosse lanterne. Christian Laval, il manager del ristorante, racconta: «Monsieur Lauren viene a mangiare qui ogni volta che visita Parigi». Non solo lui! Con un po’ di fortuna, al tavolo accanto saranno sedute Carine Roitfeld, ex caporedattrice di Vogue, Nathalie Rykiel e sua figlia Lola, eredi della celebre stilista, o la modella Poppy Delevingne, a godersi il Maine Lobster Salad, il Ralph’s Burger o una fantastica cheesecake.
Ralph Lauren, che ha compiuto 85 anni a ottobre, è diventato famoso in tutto il mondo per le sue magliette col ricamo di un giocatore di polo sul pony. Lanciate nel 1972 in due dozzine di colori, le polo sono fino ad oggi l’articolo più venduto della sua azienda. L’iconico logo si ritrova anche sulla sua linea di cravatte da polo e su tante altre collezioni del marchio, spesso realizzate con tweed, tartan e lane non trattate. Sono materiali tipici dello stile Preppy, nato in America ma ispirato alla Gran Bretagna, un tipo di abbigliamento classico ma disinvolto, indossato dai benestanti universitari dei rinomati college della costa orientale degli Stati Uniti. «A casa nostra non c’erano molti soldi» racconta il figlio di immigrati bielorussi, cresciuto a New York. «Ma ho capito molto presto che con un certo tipo di abbigliamento la gente pensava fossi benestante». La sua polo è diventata il capo da indossare per un’intera generazione di giovani, nonché la base per una storia di successo senza pari, iniziata con un prestito di 50 mila dollari. Ralph Lauren ha creato un’impresa globale che non vende semplici prodotti ma un modo di vivere. Sia le sue collezioni di moda che il suo interior design sono caratterizzati da un disinvolto e contagioso ottimismo, nato dall’eternamente affascinante leggerezza tipica degli statunitensi.
Pubblicato l’anno scorso, il libro A Way of Living celebra il 40° anniversario della collezione Home e mostra come il designer ha arredato le proprie case, come per esempio il ranch Double RL nel sud-ovest del Colorado. Un motivo ricorrente dei suoi rifugi è il buon umore, spesso
abbinato al suo dichiarato amore per il Far West, la vita dei cowboy e gli ampi cieli sopra la prateria. Ralph Lauren cattura il mitico stile dell’America di una volta, la cui esistenza non può essere accertata da nessuno, tranne da lui, che apparentemente sa bene di cosa si tratti!
Nel suo ranch sulle Montagne Rocciose, acquistato nel 1982, si trovano trapunte e patchwork decorati con simboli tipici dei popoli nativi americani e raffigurazioni della caccia al bufalo. Vi sono larghi camini, profonde e morbide poltrone di pelle, letti in legno massello e collezioni di poesie Sioux e Shawano. In aggiunta, pelli di animale, trofei di caccia, antichi copricapi piumati, cappelli da cowboy, colorati poncho di lana, coperte Navajo e tappeti provenienti dall’Arizona e dal Nuovo Messico. Tutto rivela la forte identità della regione, dalle persone, alla maestria artigianale, alle storie del passato. Il ranch – il nome Double RL sta per Ralph Lauren e sua moglie Ricky Lauren – è un esempio perfetto dell’elegante stile western, ricorrente nelle collezioni dello stilista ed elemento fondamentale dell’estetica di Ralph Lauren.
Ma il designer sa fare anche altro. L’attico dove vivono i coniugi Lauren a New York, situato sulla Quinta Strada non lontano dal Museo Guggenheim, ha un aspetto sobrio, con finiture monocromatiche e contemporanee. Nel suo libro, Ralph Lauren spiega: «Volevamo creare una sensazione da loft. Per un certo verso, questa è stata la nostra prima casa comune. Non ero alla ricerca di glamour e non volevo neanche impressionare la gente. Avevamo un desiderio di libertà: spazio per i nostri tre figli e spazio per tracciare un bilancio delle nostre esigenze, per scoprire chi siamo e cosa vogliamo».
L’appartamento è prevalentemente bianco: i tavoli laccati di bianco, i divani rivestiti con lino bianco
Nel volume illustrato pubblicato a fine 2023 dalla casa editrice Rizzoli, il designer mostra come ha arredato i propri rifugi privati.
e le poltrone in bambù non trattato si stagliano dai pavimenti in legno lucidato. Tutto è molto semplice, disinvolto, lineare ed elegante, in netto contrasto con il miscuglio accuratamente pianificato del ranch in Colorado, dove il visitatore non sa cosa guardare prima tra tutte le avvincenti cose esposte. Molte di queste cose sono acquistabili, in quanto la collezione Home comprende diversi oggetti presenti a casa Lauren: con un solo click, il tappeto Navajo è vostro! Guardando la pagina web, non si sa bene dove cominciare a cercare. Tra gli articoli da usare all’aperto, come l’incantevole servizio Garden Vine, le lanterne e la comodissima poltrona in vimini? Oppure conviene puntare direttamente sulla poltrona club in pelle e i cuscini a quadretti? Non stupisce che oggi molti ambienti sembrano creazioni di Ralph Lauren. Lui ha inventato uno stile talmente sfaccettato da adattarsi a pressoché qualsiasi contesto. Va bene per arredare la casa di campagna ma funziona anche per un monolocale in città, una villa al mare o una baita. Oggetti vintage possono essere accostati a design contemporaneo, colorati elementi etnici a tinte naturali. «Quel che importa non è la moda ma il gusto» afferma lo stilista. Lui si basa su autenticità, coerenza, bellezza senza tempo, longevità, tradizione e retaggio culturale. A volte, i coniugi Lauren sono tentati di trasferirsi definitivamente nel ranch in Colorado. «In fondo, la vita in città non mi piace» dice Lauren. «A New York, i temi ricorrenti sono sempre gli stessi: Chi sta seduto accanto a me durante il gala al museo? Riesco a prenotare il giusto tavolo al ristorante? La gente mi riconosce? Sul ranch, questa pressione non esiste. Forse potrei dirigere l’azienda anche da lì». Poi scuote la testa e conclude il ragionamento: «Però, vivendo lì non avrei più un luogo dove ritirarmi».
Voglia di saperne di più su questo tema?
Tutti vogliono mettere il becco in ogni cosa. Sul mio set questo non è concepibile. Come regista ho sempre il diritto alla decisione finale, una regola che vale fin da Ballo coi lupi In realtà non ho fatto tutte queste regie. Sono fermamente convinto che esistono registi migliori di me.
In passato era più facile finanziare grandi film?
Secondo la mia esperienza personale, non era più facile. Nessuno dei grandi studi voleva produrre Balla coi lupi. I rifiuti sono stati tanti e ripetuti. Anche perché non avevo alcuna esperienza come regista. Per me, fare un film è sempre stato una lotta, anche se posso guardare a una bella carriera, durante la quale ho impersonato ruoli molto differenti tra di loro. Ma quando si è trattato di qualcosa che mi stava a cuore, le cose sono sempre state piuttosto difficili. In questi momenti, guardo la parte scintillante della mia carriera e mi chiedo: amo questo tipo di successo oppure amo i miei sogni? E alla fine scelgo sempre di nuovo il sogno.
Ma in tutta onestà, non è che in fin dei conti Lei ama un po’ questa continua lotta?
No, la lotta non mi piace per nulla. Tuttavia, sono disponibile a lottare per non perdermi e per non dimenticare chi sono realmente. Senza lotta, finirebbe così. Ma sono portato a limitare il più possibile i momenti drammatici e conflittuali. Un mio set cinematografico dovrebbe es-
sere un luogo tranquillo. Odio dover licenziare qualcuno. Questo non significa che abbia paura di un serio confronto. L’ago della bilancia è sempre il mio gusto personale. Sono convinto che Horizon sia un buon film, con una vera ragione d’essere. Sarà, poi, un grande successo? Non ne ho idea. Sono solo sicuro di aver consegnato un ottimo lavoro. In fin dei conti, questo è quello che conta per me, a prescindere di quanto faticoso sia stata la strada per arrivarci.
Questo fa di Lei una persona felice?
Ho trovato la mia strada attraverso la vita. Pur non considerandomi particolarmente intelligente. A scuola non andavo mai davvero bene. Eppure, ho trovato la mia strada di mattoni gialli, come quella nel Mago di Oz. Oramai, sono 40 anni che tento di portare questa storia sul grande schermo, l’idea per Horizon è nata ancora prima di Balla coi lupi. Che il film sia ora al cinema significa tutto per me e mi rende felice. Mi sono innamorato di questo progetto tanto tempo fa e non sono tendente al facile disincanto. Non sono questo tipo di persona. Se vedo una cosa che mi piace, che mi convince, non è facile che cambi opinione da un momento all’altro.
Perché si è innamorato di questa storia?
In primis mi sono innamorato del protagonista, era un ruolo che volevo assolutamente per me. In realtà, me ne sono innamorato talmente tanto, da dare a mio figlio Hayes il nome di questo
«Non tendo al facile disincanto.
Sono 40 anni che sogno di realizzare Horizon …»
KEVIN COSTNER
personaggio. Del resto, lui si vede anche in un piccolo ruolo nel film. Poi, c’era questo racconto affascinante. Parla della fondazione di una città che si chiama Horizon, dove hanno luogo innumerevoli momenti della vita quotidiana di questi primi coloni. Un altro aspetto importante era far presente che le terre dove sorgeva la città appartenevano in origine ai popoli indigeni americani, fino ad oggi spesso dimenticati dalla nostra cultura popolare. Il film assomiglia a un libro, una storia scritta appositamente per il pubblico. Un film del genere va visto al cinema, non in streaming su una qualche piattaforma. Pensi solo ai cavalli al galoppo che attraversano il grande schermo, una cosa che non vedo al cinema da tempi immemorabili. Non è meraviglioso?
Negli ultimi anni, anche il western sta festeggiando il proprio ritorno in auge?
Non credo nelle mode. È sempre il momento giusto per un bel film di fantascienza, un eccellente western o una bella storia d’amore. Bisogna solo avere il coraggio di produrre grandi storie per il cinema. E per rendere grande un film, lo devi preparare accuratamente. Deve essere autentico e delicatamente sfaccettato. Va sempre considerato a quale pubblico è diretto. Se pretendi di creare una specie di emporio, capace di soddisfare qualsiasi richiesta e seguire tutti i trend, allora non può funzionare. Non credo nella pratica di testare i film. Come quando lo studio mostra il mio film a un pubblico selezionato per chiedere alla fine quali scene siano piaciute di meno. Ovviamente, c’è sempre qualcuno che alza la mano. E lo studio lo prende come pretesto per spingermi a cambiare determinate cose. Ma in fin dei conti si tratta di una domanda tendenziosa, perché ovviamente ci saranno sempre delle scene che piacciono di più o di meno al singolo spettatore. E per questo motivo non cambierò neanche una virgola del mio film.
senso Un di LIBERTÀ
Magnifici paesaggi a vista d’occhio! Il Four Hearts Ranch in Columbia Britannica comprende 2.400 ettari circa di terreni privati, completi di scuderie e maneggio.
Qui si presenta una straordinaria oasi di pace, il luogo ideale per amanti della natura dotati di spirito d’avventura.
Favolosi panorami in tutte le stagioni. Le ampie vetrate sono la cornice perfetta per la natura del circondario.
La regione di Cariboo fonde il forte rispetto per l’ambiente con un avventuroso passato e l’orgogliosa eredità delle Prime Nazioni.
Nei freddi inverni, le travi a vista, gli arredi rivestiti con pelle scura e i camini in pietra creano un’atmosfera accogliente.
our Hearts Ranch. Il nome troneggia a grandi lettere nere sopra il cancello, costruito con massicci pali in legno. Lo stile rustico dell’ingresso anticipa quanto ci attende all’interno: l’intera tenuta è caratterizzata da costruzioni realizzate con tronchi. La casa padronale del ranch si trova a 15 minuti d’auto dal comune di 100 Mile House. Un viale d’accesso privato parte dal cancello principale, continua attraverso pascoli e boschi, costeggia il maneggio e le scuderie per giungere infine al centro del ranch, dove si diradano gli alberi svelando la casa padronale. Una volta oltrepassato il cancello, ci si rende conto velocemente del vero protagonista di questa proprietà: la natura.
Ubicata in un territorio selvaggio e variegato, la regione di Cariboo in Columbia Britannica ha una lunga storia, che continua a definire la realtà odierna. La regione, che pren-
de il nome dai caribù – le renne dell’America del Nord, una volta molto diffuse in quest’area – è la patria dei popoli indigeni, conosciuti come le Prime Nazioni. Il territorio si estende sui paesaggi ruvidi del Plateau Fraser, situato nell’entroterra della provincia canadese, delimitato a Est dai Monti Cariboo e a Ovest dall’imponente fiume Fraser e dalle Montagne Costiere. Nel XIX secolo, la corsa all’oro ha reso famosa l’intera area. Cercatori d’oro di tutto il mondo si sono riversati in questa zona remota, alla ricerca di grandi avventure e sconfinate ricchezze.
Nel corso dell’anno, quest’area si mostra con diverse colorazioni, grazie alla variegata vegetazione e le differenze tra Nord e Sud. Maestose montagne e ampi boschi confinano con colline erbose, mentre gli imponenti fiumi alimentano limpidi laghi e acquitrini ricchi di vita. Immersa in questo suggestivo paesaggio, la tenuta Four Hearts Ranch si sviluppa su un
Quando la nebbia prende possesso del paesaggio, si diffonde un’atmosfera magica.
Il luogo perfetto per ammirare lo spettacolo dalla natura nell’eterna alternanza delle stagioni.
immenso terreno di quasi 2.400 ettari, composto da pascoli, foreste con abeti di Douglas – alcuni esemplari risalenti a oltre 400 anni fa – e quattro laghi. Un’area vasta e variegata, rifugio ideale per animali a umani.
La casa padronale sul lago Straight è un capolavoro dell’architettura contemporanea in legno. Nel 2008, l’attuale proprietario ha affidato la propria visione di casa a una rinomata impresa edile locale. La casa combina l’aspra bellezza e il genius loci della regione Cariboo con raffinatezze moderne. Ampie vetrate offrono una straordinaria vista panoramica. Durante l’inverno, lo sguardo vaga sul paesaggio innevato accompagnato dallo scoppiettio del fuoco nel camino, nelle giornate estive si aprono le vetrate scorrevoli per godere della fresca brezza che soffia sopra il lago.
Il terreno ospita altre sette case: la Simon Lake House, direttamente sul lago popolato da trote arcobaleno; la Gate House, vicino al cancello principale; una casa in tronchi per gli ospiti, il Wranglers Cottage, la Back Valley House, situata in una posizione isolata; la Roundup House e la Ranch Manager’s House
Il cuore del ranch è il maneggio professionale dotato di scuderia, tondino, campo da equitazione con impianto sprinkler, fienile e magazzini. Il centro ippico fu costruito per ospitare il più grande allevamento di cavalli Lippitt Morgan della Columbia Britannica. In aggiunta, il ranch comprende diversi pascoli e campi di fieno, nonché capannoni e rimesse per l’allevamento di bovini. Su richiesta, è possibile includere nell’atto di compravendita l’attuale mandria di 37 bovini e cinque cavalli Morgan.
Columbia Britannica, Canada
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Weißkirchen
Riportata in vita: incantevole villa Liberty rinnovata di recente
Stiria, Austria
Prezzo EUR 1,5 Mio
Superficie abitabile ca 300 m²
Sup. terreno ca 2.897 m² E&V ID W-02WU87
Attersee
Singolare proprietà sulle sponde del lago Atter
Tel. +43 662 20 90 06
E-mail salzburg@engelvoelkers.com
Elegante chalet immerso in un favoloso scenario alpino
Innsbruck-Land, Austria
Prezzo EUR 1,69 Mio
Superficie abitabile ca 150 m²
Sup. terreno ca 900 m²
E&V ID W-02PI8K
Prezzo EUR 6.695.000
Superficie abitabile/utile ca 369 m²
Sup. terreno ca 797 m² E&V ID W-02QRMD
Tirolo
Attico con Spa privata nelle vicinanze di Merano
Borca di Cadore
ENGEL & VÖLKERS Cortina d‘Ampezzo (IT)
Tel. +39 0436 86 14 51
E-mail cortina@engelvoelkers.com
Eleganza senza tempo incontra design innovativo
Prezzo EUR 925.000
Superficie abitabile ca 230 m²
Sup. terreno ca 1.430 m²
E&V ID W-02W5MP
Eraclea
Prestigiosa villa circondata dal verde
ENGEL & VÖLKERS Jesolo (IT)
Tel. +39 0421 38 01 86
E-mail jesolo@engelvoelkers.com
ENGEL & VÖLKERS Alba-Langhe (IT)
Tel. +39 0173 190 15 63
E-mail alba-langhe@engelvoelkers.com
Agliano Terme
Favolosa dimora in un territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO Piemonte, Italia
Prezzo EUR 2.975.000
Superficie abitabile ca 1.100 m²
Sup. terreno ca 1 ha E&V ID W-02VCRM
Stela S.r.l. – Via Mandelli 3 – 12051 Alba / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Toscolano Maderno
Un angolo di paradiso sul lago di Garda
Prezzo EUR 2,4 Mio
Superficie abitabile ca 380 m²
Sup. terreno ca 3.360 m²
ID W-02Q173
Castelveccana
Rifugio incantato affacciato sul lago
ENGEL & VÖLKERS Lago Maggiore (IT)
Tel. +39 0332 181 18 18 E-mail lagomaggiore@engelvoelkers.com
Italia Prezzo EUR 2,95 Mio Superficie abitabile ca 496 m²
Sup. terreno ca 8.500 m²
E&V ID W-02WPQG
Esclusiva villa con piscina e finiture di pregio
Prezzo EUR 895.000
Superficie abitabile ca 388 m²
Sup. terreno ca 1.929 m²
E&V ID W-02WMRJ
Eleganza e classe in centro città
ENGEL & VÖLKERS Busto-Gallarate (IT)
Tel. +39 0331 182 09 32 E-mail gallarate@engelvoelkers.com
Superficie abitabile ca 870 m²
Sup. terreno ca 2.000 m² E&V ID W-02NJLY
Barberino Tavarnelle
Esclusivo casale nel Chianti fiorentino
ENGEL & VÖLKERS Colline Toscane (IT)
Tel. +39 055 202 31 85
Prezzo EUR 2,95 Mio
Superficie abitabile ca 552 m²
E-mail collinetoscane@engelvoelkers.com Living Tuscany S.r.l. – Via IV Novembre, 44 – 50026 San Casciano in Val di Pesa / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel &
Sup. terreno ca 284.061 m² E&V ID W-02QPM9
Campagnatico
Eccezionale opportunità di investimento in Maremma
Prezzo EUR 2,35 Mio
Superficie abitabile ca 534 m²
Sup. terreno ca 430.000 m²
E&V ID W-02S4RW
ENGEL & VÖLKERS Castiglione della Pescaia (IT)
Tel. +39 0564 172 24 46
E-mail castiglionedellapescaia@engelvoelkers.com
Tel. +39 0564 178 10 39 E-mail monteargentario@engelvoelkers.com
Piegaro Bellissimo complesso residenziale all’interno di un borgo medievale
ENGEL & VÖLKERS Assisi-Spoleto (IT)
Tel. +39 0742 194 49 67
E-mail assisi-spoleto@engelvoelkers.com
Marsciano Elegante villa con foresteria, dépendance e piscina panoramica
Sup. terreno ca 12.600 m² E&V ID W-02VTVS
Itri
“Villa Capri”: la massima espressione di classe ed eleganza
Sicilia
Casale in posizione panoramica a Valderice
Prezzo EUR 795.000
Superficie abitabile ca 242 m²
Sup. terreno ca 10.200 m²
E&V ID W-02WUGE
Sicilia
ragusamodica@engelvoelkers.com
ENGEL & VÖLKERS Taormina Etna (IT)
Tel. +39 0942 62 00 78
E-mail taormina@engelvoelkers.com
Sicilia
Prestigiosa villa d’epoca con vista panoramica a Taormina
Sicilia, Italia Prezzo EUR 15 Mio
Superficie abitabile ca 1.000 m²
Sup. terreno ca 52.000 m² E&V ID W-02SVPR
Prezzo EUR 490.000
Superficie abitabile ca 140 m²
N. locali 6
E&V ID W-02WNWD
& VÖLKERS Palermo-Bagheria (IT) Tel. +39 091 854 14 11 E-mail palermobagheria@engelvoelkers.com
Prezzo EUR 4,8 Mio
Superficie abitabile ca 465 m²
Sup. terreno ca 3.000 m² E&V ID W-02QUCB
Isola di Hvar
Lussuoso scenario marittimo sull’isola di Hvar
ENGEL & VÖLKERS Istria (CR)
Tel. +49 176 70 78 79 89 E-mail istria@engelvoelkers.com
Dalmazia, Croazia Prezzo EUR 1,79 Mio
Superficie abitabile ca 236 m²
Sup. terreno ca 342 m²
E&V ID W-02Q76W
Duplex di design nel cuore del quartiere di Malá
Praga, Repubblica Ceca
Prezzo EUR 2.116.000
Superficie abitabile ca 176 m²
N. locali 3
E&V ID W-02WFAG
Glücksburg
Esclusiva villa in posizione top sul fiordo di Flensburgo
ENGEL & VÖLKERS Flensburg (DE)
Contatto Manuela Goga
Tel. +49 461 97 88 67 13 E-mail flensburg@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Schleswig-Holstein, Germania Prezzo EUR 3,5 Mio
Superficie abitabile ca 324 m²
Sup. terreno ca 4.538 m² E&V ID W-02WFFN
EuV Wohnen GmbH – Norderstraße 3 – 24939 Flensburgo / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Schleswig-Holstein, Germania
Prezzo EUR 1,58 Mio
Superficie abitabile ca 120 m²
N. locali 3
E&V ID W-02VKXV
EuV Wohnen GmbH – Strandallee 118 – 23669 Timmendorfer Strand / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH Travemünde
Esclusivo attico con vista sul mar Baltico
ENGEL & VÖLKERS Timmendorfer Strand (DE) Contatto Nina Samelke
Tel. +49 4503 17 00 E-mail nina.samelke@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Amburgo
Piano nobile con vista sul lago Alster nel quartiere di Winterhude
ENGEL & VÖLKERS Hamburg Alster Stadtvillen (DE)
Tel. +49 40 46 86 31 20
E-mail alster.stadtvillen@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Amburgo, Germania Prezzo EUR 6,75 Mio Superficie abitabile ca 266 m² N. locali 6 E&V ID W-02MHQU
E+V Hamburg Immobilien GmbH – Eppendorfer Baum 11 – 20249 Amburgo / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Bad Essen
Lussuoso idillio nella foresta: esclusiva villa con piscina e sauna da esterno
Bassa Sassonia, Germania
Prezzo EUR 1.695.000
Superficie abitabile ca 264 m²
Sup. terreno ca 6.844 m²
E&V ID W-02WQ07
ENGEL & VÖLKERS Osnabrück (DE) Contatto Sven Pohl
Tel. +49 541 96 32 53 30 E-mail osnabrueck@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020. EV Münsterland GmbH – Krahnstraße 40 – 49074 Osnabrück / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
ENGEL & VÖLKERS Potsdam
Tel. +49 331 27 91 00
E-mail potsdam@engelvoelkers.com
Potsdam
Eccezionale dimora nella “colonia di ville” di Babelsberg
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Brandeburgo, Germania
Prezzo EUR 6,9 Mio
Superficie abitabile ca 462 m²
Sup. terreno ca 2.031 m²
E&V ID W-02TVX4
EuV Potsdam Immobilien GmbH – Seestraße 11 A – 14467 Potsdam / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Berlino Straordinaria villa d’epoca con grande piscina nel quartiere di Dahlem
Berlino, Germania
Prezzo EUR 5,6 Mio
Superficie abitabile ca 390 m²
Sup. terreno ca 1.509 m²
E&V ID W-02TDH5
ENGEL & VÖLKERS Berlin Zehlendorf (DE) Contatto Caroline Lindner-Endres
Tel. +49 30 89 73 09 00 E-mail caroline.lindner-endres@engelvoelkers.com Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Engel & Völkers Immobilien Deutschland GmbH – Matterhornstraße 60 – 14129 Berlino / Agenzia immobiliare Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
ENGEL & VÖLKERS Berlin-Brandenburg (DE)
Contatto Kathleen King von Alvensleben
Tel. +49 30 89 73 09 00
E-mail kathleen.vonalvensleben@engelvoelkers.com
Nessuna provvigione a carico dell’acquirente
Berlino
La massima espressione di lifestyle e lusso
Berlino, Germania
Prezzo EUR 29,5 Mio
Superficie abitabile ca 1.170 m²
Sup. terreno ca 3.000 m²
E&V ID W-02VNNM
Engel & Völkers Immobilien Deutschland GmbH – Hohenzollerndamm 114 – 14199 Berlino / Agenzia immobiliare Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Groß Schoritz
Gioiello con tetto di paglia a due passi dal mare
Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Germania
Prezzo EUR 1,05 Mio
Superficie abitabile ca 176 m²
Sup. terreno ca 4.005 m²
E&V ID W-02V1J3
EuV Ostsee GmbH – Schillerstraße 1 – 18609
ENGEL & VÖLKERS Rügen (DE) Contatto Arne Kurowski
Tel. +49 38393 123 40 E-mail ruegen@engelvoelkers.com
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Stubbendorf
Incantevole dimora signorile in stile Liberty
ENGEL & VÖLKERS Rostock (DE)
Contatto Enno Vogt
Tel. +49 381 375 66 70 E-mail rostock@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Germania Prezzo EUR 2,5 Mio
Superficie abitabile ca 521 m²
Sup. terreno ca 38.921 m² E&V ID W-02WZTL
First Class Immobilien Rostock GmbH – Lange Straße 9 – 18055 Rostock / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania
Prezzo EUR 4,95 Mio
Superficie abitabile ca 1.195 m²
Sup. terreno ca 14.777 m²
E&V ID W-02M05S
Bonn
Esclusiva tenuta con privacy assoluta: oasi di pace immersa nel verde
ENGEL & VÖLKERS Bonn (DE)
Contatto Alejandro Theilen
Tel. +49 228 42 27 70 E-mail bonn@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania Prezzo EUR 2,49 Mio
Superficie abitabile ca 315 m²
Sup. terreno ca 2.887 m²
E&V ID W-02WKPX
Engel & Völkers Immobilien Deutschland GmbH – Moltkestraße 28 – 53173 Bonn / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Kleinsendelbach
Fiabesca casa a graticcio: un’abitazione immersa nella storia
Baviera, Germania
Prezzo EUR 1,24 Mio
Superficie abitabile ca 275 m²
Sup. terreno ca 1.577 m²
E&V ID W-02WWE2
ENGEL & VÖLKERS Forchheim (DE) Contatto Ann-Kathrin Brütting
Tel. +49 9191 350 95 20 E-mail forchheim@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Sauerlach-Arget
Tenuta di campagna dall’atmosfera bavarese alle porte di Monaco
ENGEL & VÖLKERS Münchner Süden (DE)
Tel. +49 89 649 88 60
E-mail muenchnersueden@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
Baviera, Germania Prezzo EUR 7,5 Mio
Superficie abitabile ca 700 m²
Sup. terreno ca 1.430 m²
E&V ID W-02PLHW
Engel & Völkers Immobilien Deutschland GmbH – Südliche Münchner Straße 6a – 82031 Grünwald / Agenzia immobiliare Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Gauting
Favolosa palazzina in ottima posizione
Baviera, Germania
Prezzo EUR 2,4 Mio
Superficie abitabile ca 292 m²
Sup. terreno ca 850 m²
E&V ID W-02WTAY
ENGEL & VÖLKERS München Westen (DE) Contatto Robin Graf Douglas
Tel. +49 89 18 90 80 60 E-mail robin.grafdouglas@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
EuV Münchner Westen GmbH – Bahnhofstraße 87 – 82166 Gräfelfing / Agenzia immobiliare
Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Esclusività e modernità allo stato puro
ENGEL & VÖLKERS Lindau (DE)
Contatto Michael Zehnle
Tel. +49 8382 94 79 70 E-mail lindau@engelvoelkers.com
Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
SMW Bodensee Immobilien GmbH & Co. KG – Alter Schulplatz 5 – 88131 Lindau (Lago di Costanza) / Agenzia immobiliare Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH Lindau
Baviera, Germania Prezzo EUR 2,45 Mio
Superficie abitabile ca 318 m²
Sup. terreno ca 550 m² E&V ID W-02WA31
ADDRESSES
CREDITS
FOTOGRAFIA: Kevin Lynch
WELCOME
EDITORIAL pagina 8
DUNTON HOT SPRINGS, www.duntondestinations.com
PLAYGROUND
COOL CITY pagina 14
NASHVILLE, www.visitmusiccity.com
HOUSE pagina 16
DEDON, www.dedon.de
MEIER.GERMANY, www.meier-germany.de
POLSPOTTEN, www.polspotten.com
VIA, www.viamaterial.de
VITRA, www.vitra.com
BEAUTY pagina 18
NICHE BEAUTY, www.niche-beauty.com
ENGEL & VÖLKERS
NEWS pagina 20
E&V LAND AND RANCH GROUP, www.evrealestate.com/en/lifestyle-properties/ ranch
WOMAN pagina 22
DIANE KORDAS, www.dianekordasjewellery.com
EXTETA X JACQUEMUS, www.exteta.it
HERMÈS, www.hermes.com
HOHNER, www.hohner.de
LENA HOSCHEK, www.lenahoschek.com
MARSET, www.marset.com
SCHNEID STUDIO, www.schneidstudio.com
STUDIO KAMASADA, shop.gessato.com
MAN pagina 24
BORDALLO PINHEIRO / MAISON F, www.trouva.com
C. F. MARTIN & COMPANY, www.martinguitar.com
ERNEST W. BAKER, www.ernest-w-baker.com
LOUIS VUITTON, www.louisvuitton.com
MATER, materdesign.com
NATURES COLLECTION, www.naturescollection.eu
ROBERTO CAVALLI HOME INTERIORS, www.robertocavallihomeinteriors. onirogroup.it
SELETTI, shop.gessato.com
54CELSIUS, www.54celsius.com
BOOKS pagina 26
GESTALTEN, www.gestalten.com
GIBBS SMITH, www.gibbs-smith.com
PRESTEL, prestelpublishing. penguinrandomhouse.de
AT HOME
KEVIN COSTNER pagina 30
WARNER BROS. PICTURES www.warnerbros.it
PORTFOLIO pagina 40
TAYLOR SWIFT, www.taylorswift.com
CLINT EASTWOOD, www.imdb.com/name/nm0000142/ DOLLY PARTON www.dollyparton.com
LILY GLADSTONE, www.lilygladstone.com
KEITH URBAN, www.keithurban.com
BEYONCÉ, www.beyonce.com
DUNTON pagina 52
DUNTON HOT SPRINGS, www.duntondestinations.com
RALPH LAUREN pagina 60
RIZZOLI PUBLISHING, www.rizzoliusa.com
RALPH LAUREN, www.ralphlauren.com
PERSONAL pagina 194
ELMNTL, www.elmntl.io
LAST MINUTE
Il Far West a tutto volume: musiche e podcast, capaci di cacciare la noia dando slancio ai vostri viaggi in auto.
1 Cowboy Carter, Beyoncé, album, Sony Music
2 The Great American Bar Scene, Zach Bryan, album, Belting Bronco/Warner
3 The Boar’s Nest, podcast, www.audible.com
4 The Border, Willie Nelson, album, Legacy Recordings
5 Legends of the Old West, podcast, www.blackbarrelmedia.com
MASTHEAD
trimestrale pubblicato da GRUND GENUG Verlag und Werbe GmbH
EDITORE
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ISSN 0941-5203, GG · n. 1/25 · 37° anno
AMMINISTRAZIONE
Kirsten Best-Werbunat e Dott. Matthias Höltken
Il prossimo numero di GG sarà pubblicato il 1° marzo 2025 www.gg-magazine.com
Immerse nel verde
Capanne modulari per ospitare saune e Spa propongono un nuovo modo per vivere nella natura.
Una singola sauna immersa nel verde o un intero centro benessere nel bosco: lo studio di design ELMNTL, con sede in Colorado, ha sviluppato un sistema di costruzione per capanne
prefabbricate, liberamente configurabili. Planimetrie, finiture esterne, colori interni, finestre, porte e aggiunte come terrazzi e camini possono essere realizzate su misura, grazie a un concept tanto efficiente quanto personalizzabile. L’idea è rivolta soprattutto a clienti del settore ospitalità. Il CEO Vlad Dubovskiy spiega: «Vogliamo sostenere l’amore per la fragile natura selvaggia. Collaboriamo con i nostri clienti del settore alberghiero con l’obiettivo di portare il maggior numero possibile di persone nella natura».
Dall’informatica alle capanne nei paesaggi selvaggi delle Montagne Rocciose: con la fondazione di ELMNTL nel 2017, l’ex data scientist Vlad Dubovskiy ha indirizzato la propria attenzione verso la natura. «Creiamo esperienze in-
dimenticabili per persone che amano muoversi all’aperto» dice il CEO. Un team di designer e artigiani accompagna il cliente dal primo concept alla realizzazione «chiavi in mano». Ampie finestre creano continuità tra interni ed esterni; le capanne possono essere montate nei luoghi più remoti del pianeta. Tutti i materiali sono biodegradabili o riciclabili. Accanto a oltre mille opzioni configurabili, sono disponibili anche planimetrie preimpostate come soluzione più celere ed economica, un modo per rivolgersi sia a startup che ad albergatori affermati. Per il futuro si sta lavorando su ulteriori prodotti per il settore benessere, come vasche di reazione per saune e vasche idromassaggio.
Flieger Legacy T5
Titanium Chronograph
Reliability, precision and optimal legibility. Created with exactly that perfection which has made the predicate “Made in Glashütte” into a world-famous promise of quality.