Anno7 n4 mar apr 2011

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PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it

ANNO 7° - N° 3 - Mar - Apr 2011

COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

e-mail: redazione@almoleta.it

POLITICA: TRA IL DIRE E IL FARE

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ssistiamo quotidianamente in televisione, sulla carta stampata, e nei convegni pubblici ad accalorati dibattiti e discussioni di sedicenti esperti di economia e della pubblica amministrazione, che confrontano analisi (di parte, s’intende) sulla critica situazione economica in cui ci troviamo e a questo acceso confronto dedicano tutte le proprie energie e molto spesso la passione politica. Si, perché in queste indagini sul “perché andiamo male” il momento dell’analisi dei fatti non è che un’occasione per denigrare l’operato di chi governa o per biasimare un comportamento non costruttivo di chi è all’opposizione. In questo dibattito quasi quotidiano, l’oratore di turno, parlando e sbraitando, vuole anche lasciar intendere alla platea che dietro l’analisi c’è una visione chiara delle cose da fare e la certezza di come operare per migliorare la situazione. Ora in questa ridda di analisi interpretative delle variabili economiche del paese, denuncie di drammi futuri e di criticità insosteni-

bile per il cittadino comune, culturale che divide cittadini chi parla si guarda bene dal e contribuenti. proporre soluzioni immediaAnche in una piccola realtà te ed efficaci o anche soltancome la nostra quando poto di fissare un calendario di litici ed amministratori parazioni da intraprendere per lano, lo fanno su analisi ed raggiungere risultati sensiancora analisi delle possibili bili. Tutto si esaucause dei problerisce nel dibattito mi (quasi sempre sull’”analisi tua” e per colpa di chi sull’”analisi mia”, governa), quando su quanto sono più esprimono il loro bravo io che sto massimo sforzo inamministrando e su tellettuale, con inquanto sei più brafelice neologismo, vo tu per la tua lun”monitorizzano “ gimiranza profesun fenomeno, che l’arrotino sionale. L’inganno Arti e Mestieri:(Al significa solo osserMoléta) intellettuale di usare vare dati e situaziole emergenze per condurre ni senza capirne una mazza battaglie politiche è costuma dando l’impressione di me di tutti, non c’è destra, occuparsene o che qualconon c’è sinistra che sia imsa si sta facendo. E così si è mune da questa tentazione monitorata la crisi della Berche ha come unico scopo co, la chiusura di Corte bianl’identificazione di un capro ca (ex Agrosfera), la chiuespiatorio e mai la volontà sura della BBS, la chiusura di risolvere, almeno in parte, della B-Fashion e uguali problemi che ci affliggono. mente si sono monitorati Lo scenario conseguente è disoccupati, cassaintegrati, una continua, perenne ed sfrattati ed assistiti di ogni insopportabile campagna genere. Delle azioni conelettorale che logora più lo seguenti al monitoraggio? spettatore del protagonista, Nemmeno l’ombra. Dopo il che non produce soluzione “Convegno sull’Economia alcuna ai problemi e che accopparese”, e dopo tutti i centua sempre più il divario monitoraggi comunali, il cit-

tadino si chiede: “Bene , ed ora che si fa? Che cosa intende fare il politico di turno? Che cosa fa l’Amministratore eletto, che cosa fanno le agguerrite opposizioni? Chi prende l’iniziativa di “fare” visto che per analizzare tutti sono professori?? Purtroppo a queste domande non solo non c’è risposta ma nemmeno la più piccola reazione. Bello sarebbe modificare i comportamenti delle parti interessate semplicemente aprendo un confronto apolitico tra chi è in grado di dire ma anche di fare qualcosa per invertire le tendenze negative dell’economia della nostra comunità. Bello sarebbe se tutti i cittadini, anche i più politicamente diffidenti si chiedessero che cosa fare in proprio per migliorare le cose e che, all’avvicinarsi del prossimo turno elettorale, dessero un messaggio chiaro ed inequivocabile, visto che questa pare essere l’unica via possibile per far nascere una nuova generazione di politici ed amministratori che sappiano davvero fare qualcosa. S.B.


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SANITA’ FERRARESE NEL PANTANO

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n movimento politico, presente nel Comune di Ferrara con un Consigliere, ha organizzato un referendum autogestito e autofinanziato per conoscere il parere dei ferraresi, e non solo il loro, sul mantenimento in città di un punto di Pronto Soccorso, non previsto dopo l’apertura del nuovo polo ospedaliero di Cona, l’ospedale non voluto dai ferraresi, progettato non tanto per ragioni sanitarie, quanto per

to del San Camillo difeso con il suono delle campane dalla gente di Comacchio) senza proporre in venti anni la soluzione alternativa. Un grande “campus” universitario doveva essere Cona, dove la Facoltà Medica non aveva entusiasmo e dove arriverà, se arriverà, come un manipolo di reduci: la metà delle Scuole di Specializzazione è già stata chiusa, le restanti avranno lo stesso de-

Nuovo ospedale di Cona

ragioni economiche. Ma, si sa, la farina del diavolo va tutta in crusca. L’Ospedale di Cona ebbe la prima pietra (un masso delle colline del borgo imolese di Tossignano, paese del Beato Giovanni Tavelli, Vescovo di Ferrara, che fece costruire l’Ospedale di Sant’Anna fra il 1443 e il 1445) benedetta dal Papa polacco una Domenica mattina di Settembre di venti anni fa: il masso collinare è rimasto al Sant’Anna di Corso Giovecca, mentre in località Fossa della Morte i lavori hanno subito ogni sorta di demoniaca contrarietà: suolo che frana, acqua, cause legali, fallimenti. Il progetto di Cona, cambiato cinque volte per rimediare a cambiamenti, normative di sicurezza e a dimenticanze dei progetti precedenti, doveva essere inaugurato già venti volte; bisogna attraversare venti rotatorie per arrivarci da Ferrara, si devono aprire venti porte per andare dalle Sale Parto alla Terapia Intensiva: due è il numero del Diavolo, per Cona moltiplicato dieci volte. La “razionalizzazione delle risorse umane e strumentali” della Sanità ferrarese ha demolito l’esistente in Provincia (se escludiamo l’apertura dell’ospedale del Delta, e il mantenimen-

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PROBLEMATICHE

stino; la Facoltà Medica, dopo oltre seicento anni, diventerà sede distaccata dell’Alma Mater Studiorum bolognese, che per Ferrara sarà la ”Salma” Mater Studiorum. In questa realtà, di fronte all’iniziativa di un minoritario movimento politico, il Governo della Città estense ha seguito solo la strada consueta, banalizzare l’espressione della volontà popolare fatta da quasi quindicimila votanti: “non si può chiamare referendum, quelli che non sono andati a votare non vogliono il Pronto Soccorso in Città, ci sarà la Casa della Salute…stiamo lavorando, non disturbate il manovratore”. Che peccato usare due pesi e due misure: quando fra i votanti ci sono Pippo e Topolino, la consultazione e una grande forma di democrazia; quando i votanti si presentano con documento di identità, è demagogia. La politica è (o era) la capacità di ascoltare e di dare risposte chiare, coerenti, concrete. Ognuno oggi può valutare bene la qualità delle risposte date dopo venti anni, in Città ed in Provincia. Venti anni, dieci volte il numero del Diavolo. Il Direttore

COMPORTAMENTI E RIFLESSIONI hissà come si sarà C sentita la maggioranza dei fedeli con-

venuti numerosi, come di consueto, alla santa Messa domenicale celebrata in una grande e accogliente Chiesa del nostro territorio, seduti in attesa dell’Omelia pronunciata dal Sacerdote. Di solito parole evangeliche di esempio e conforto per “andare in pace” e trovare la forza fisica e spirituale per affrontare la vita quotidiana. Certo non si aspettavano i fedeli presenti, in quella recente Domenica, una appendice politica in finale della predica, pronunciata apertamente, con forza e senza sottintesi contro il Capo del Governo e quanti appartengono ideologicamente alla sua corrente ideale e politica. Non bastano la stampa, le TV, a martellare giornalmente su scandali e processi, ancora non celebrati, anche se le sentenze sembrano preventivamente già scritte senza alcun beneficio del dubbio: dove meno te l’aspetti, seduto tra i banchi di Chiesa, in-

colpevole spettatore,ascolti una strana e inusitata Omelia offerta da un Prete noto per grande fede, carità e cultura. L’uomo non è infallibile a differenza di Cristo che, nella sua infinita bontà,così abbiamo imparato fin dalla scuola primaria quando siamo stati catechizzati, ha sacrificato la sua vita per salvarci e ha perdonato i nostri peccati. Un grande Capo della Chiesa, Papa Giovanni Paolo II°, beatificato in questi giorni, ha chiesto perdono all’umanità per i peccati commessi dai Ministri di Dio nel corso della storia. “Chi non ha peccato scagli la prima pietra”. Si faccia la domanda il Sacerdote e rispetti tutte le differenze. E’ stata giusta, opportuna e giustificata la sua scelta? Restiamo dubbiosi e con una considerazione: non sarà che anche la Chiesa non è più solamente un luogo di pace, di raccoglimento e di preghiera per i fedeli che siano di destra o di sinistra? Ci auguriamo vivamente, da sinceri cristiani, che non sia assolutamente così. F.O.

ABBIAMO CHIESTO

RISPOSTA ALLA PRECEDENTE INTERPELLANZA Oggetto: INTERPELLANZA IN MERITO AL PROSPETTATO RISARCIMENTO PER I DANNI SUBITI DAI CITTADINI COPPARESI IN SEGUITO AGLI ALLAGAMENTI DEL 29 MAGGIO 2010 07/03/2011 -Risponde l’Assessore Pelati: la Regione non ha ancora confermato il riconoscimento dello stato di calamità naturale richiesto dal Comune. I tempi si sono allungati in quanto il fondo 2009/2010 non è stato rifinanziato nella Finanziaria. Non appena avverrà il riconoscimento, l’Amministrazione provvederà ad informare i richiedenti, circa 25, che dovranno perfezionare le loro richieste di risarcimento. Attendiamo fiduciosi e provvederemo ad informarvi sugli sviluppi della situazione Al Sindaco All’Assessore competente del Comune di Copparo Oggetto: interpellanza stato parco automezzi del Comune di Copparo Per svolgere al meglio il mandato elettorale, si interpella con richiesta di risposta scritta, in merito alla situazione del parco automezzi in proprietà o in uso al Comune di Copparo e alla società Patrimonio Copparo S.r.l., e al loro stato di manutenzione, in particolare si richiede: * Quanti e di quale tipologia sono i mezzi di proprietà del Comune di Copparo o in suo uso; * Quanti e di quale tipologia sono gli automezzi di proprietà della Patrimonio Copparo S.rl: o in suo uso; * Qual è lo stato di manutenzione e di funzionamento di questi automezzi; * Qual è l’importo annuale del costo di manutenzione meccanica; * Quali sono le officine meccaniche incaricate della manutenzione; * Quali sono i criteri-guida per la scelta delle officine. * Qual è l’importo suddiviso per officina nel caso siano più di una; In attesa di risposta, cordiali saluti, Il Consigliere Riccardo Ziosi Copparo,30 Marzo 2011 Lista civica-Al Moléta


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SCHEGGE

Un tesoro a Villa Mensa

RAPIMENTO CANCELLO:

di Gaia Conventi

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LETTURA E PUNTURE DI SPILLO

IL FINALE – Ecco il tesoro!

oi Paolo sospirò. rebbero risaliti sulle biciclette e “Credi riusciremo a scoprire sarebbero tornati a casa, zuppi dove si nasconde il tesoro di Vilma con un’avventura da racconla Mensa?” chiese Giorgio spetare. ranzoso. “Carta e penna, alla vecchia ma“Forse sì, ma abbiamo un probleniera!” decise quindi Paolo. ma...” rispose mestamente Paolo. Di nuovo sentirono quella pre“Mi basta sapere che la nostra senza, qualcuno li stava spiando, ricerca non ci porterà di nuovo in ma non era il fantasma di Ippolito piccionaia. Io lassù non ci torno, d’Este. Gli spettri erano più giovanon con questo temporale!” fu la ni del Cardinale di qualche secoreplica di Giorgio. lo, e stavano ridendo di loro. “Il fatto è che l’anagramma non DOM:RICHIERI e GIO:VE al loro è completo” dovette ammettere interno nascondono una parola l’amico. di senso compiuto, un messagLo schermo rimandava questa gio lasciato da quei visitatori nel soluzione: Vedrò gioire chi mi... 1741. La leggenda del tesoro di “E adesso?” si chiesero perplessi, Villa Mensa risale al settecento, la torcia era ormai agli sgoccioli, così diceva Paolo, ricordate? internet non funzionava più. Ebbene: “Dobbiamo uscire di qui, torneVedrò gioire chi mi... decorò. remo un’altra volta, alla luce del Una burla di quei visitatori che, giorno” si arrese Giorgio. Forse proprio in quell’anno, decisero di avevano sbagliato a rimanere farsi beffe dei posteri. lì di notte ma vollero fare un ulNessun tesoro è nascosto a timo tentativo, prima che il buio Villa Mensa, perché è essa tornasse padrone di Villa Mensa. stessa un tesoro. Poi comunque fosse andata, saComplimenti al Sig. Filippo Bencivelli che ha inviato la risposta giusta. Riceverà il premio dalla Redazione, alla presenza dell’Autrice, nella prossima serata conviviale.

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Continuano le indagini degli inquirenti

Copparo non si hanno ancora notizie del cancello in ferro battuto che delimitava l’area della Camera Mortuaria dell’ospedale di Copparo e sottratto da ignoti qualche mese fa. Al momento si seguono molte piste ma ancora gli inquirenti non hanno confermato nulla e la popolazione vive in trepida attesa la conclusione di questa angosciosa vicenda. L’affetto che i copparesi hanno sempre nutrito per questo prezioso cancello è stato ulteriormente mortificato dalla scoperta fatta qualche settimana orsono, segnalata al nostro giornale da operosi cittadini, della sottrazione, nella stessa pertinenza, della splendida voliera sferica che faceva bella mostra di sè nel parco dell’ospedale e rendeva più umane e sopportabili le tristi funzioni che in quel luogo si usano celebrare. Anche se oggi la maestosa aquila che abitava la voliera ha concluso il suo tempo e non è stata mai rimpiazzata, la voliera riusciva comunque a trasmettere un senso di pace e di serenità che oggi sembra essere davvero completamente perso. Per contro, il libero accesso

all’area mortuaria e la scomparsa degli elementi storicamente caratterizzanti come appunto la succitata voliera, ha reso quest’area, un’area qualunque senza storia e senza personalità ed il dolore dei copparesi per i loro defunti sembra essere ,oggi, più evidente. Ad ogni modo le indagini continuano in tutte le direzioni nella speranza che anche la municipalità si mobiliti presto per far sì che ci vengano restituiti questi preziosi cimeli e si possa, anche in questo modo, contrastare il degrado che sta caratterizzando sempre più la nostra comunità. La Redazione del nostro giornale mette a disposizione il numero di telefono: 340/9764240, il proprio indirizzo e-mail: redazione@almoleta. it per ogni segnalazione utile al ritrovamento di cancello e voliera. Pur tuttavia saranno gradite missive di ogni tipo (anche anonime) che possano indirizzare le indagini.

ELLA FU!

Dopo anni di onorato servizio ad Ambrogio

Forse non tutti sanno che......

* c’è un inizio di discarica a cielo aperto lungo la ciclabile per S.Venanzio, come ci segnala un “affezionato lettore”. Il televisore abbandonato da oltre un mese, in questo triste punto di ristoro, da un cittadino poco civico,è pericoloso ed andrebbe rimosso. Amministrazione avvisata mezzo salvata.

Polizia Municipale dai singoli Comuni all’Unione Terre e Fiumi: l’obiettivo dichiarato è di dare maggior efficienza al servizio, coordinare ed incentivare la presenza sul territorio.

stanziato altri 30 milioni di euro per la Progeste spa, Ditta costruttrice. Ricordiamo che la prima pietra fu posta da Papa Wojtyla nel 1990: il Papa sarà a breve beatificato, e i ferraresi?

relegata a magazzino e mèta di scorribande vandaliche.

* è in fase di elaborazione, da parte della Soc. Patrimonio srl, uno studio per realizzare un impianto di cremazione nella zona del Cimitero locale.

* nel corso del Consiglio comunale del 20 Aprile è stato approvato, a maggioranza, l’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici. I cittadini potranno depositare,in busta chiusa, le loro volontà per quanto riguarda il fine vita, i trattamenti medici, la donazione degli organi, il rito funebre.

La Scuola Media Statale alla fine ha dovuto soccombere al nuovo Dio imperante: L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

* anche a Copparo, come in tutta Italia, si sono svolte manifestazioni per celebrare il 150° dell’Unità. Nutrita partecipazione del pubblico e delle Ass. di Volontariato.

* durante i lavori di ristrutturazione al piano terra della Residenza Municipale, exanagrafe, è venuto alla luce, nella parte alta di una parete , un fascione a dipinti floreali con stemma del Comune risalente probabilmente agli inizi del ‘900. Ci auguriamo di poterlo tutti ammirare a lavori ultimati.

* il Consiglio comunale, nella seduta del 30 Marzo, ha approvato a maggioranza il trasferimento del servizio di

* per completare l’Ospedale–sanguisuga di Cona, il Governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, ha

* in tutti i Comuni dell’Unione, e anche a Copparo, arriveranno i profughi conseguenti al conflitto libico. Saranno 17 circa, parola di Sindaco, in rapporto di uno a mille con la popolazione residente; saranno collocati in strutture private affittate dal Comune.

Fu vera gloria? “Ai posteri l’ardua sentenza.”


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RUBRICHE E INFORMAZIONI

“LA SALUTE VIEN MANGIANDO”

C

on l’arrivo dell’estate e quindi del caldo, concentrerei l’attenzione su questa importante linea guida che mi appresto a descriverVi, per le domande via e-mail che mi sono giunte (le quali ho già inoltrato le risposte ai diretti interessati) e per questo sono a ringraziarVi, le pubblicherò nel prossimo numero. Parliamo ora della quinta linea guida per una sana alimentazione: “Bevi ogni giorno acqua in abbondanza”. Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti al rischio di disidratazione rispetto agli adulti. Bevi spesso e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni. Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete. L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua, tanto quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate. Ricorda che bevande diverse come aranciate, bibite tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè, oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione. È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per la regolazione della temperatura corporea) o di ingrassare (l’acqua non apporta calorie). Durante e dopo l’attività fisica bevi per reintegrare prontamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo soprattutto all’acqua. In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (ad esempio gli stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente. Nel prossimo numero parleremo: “Il sale? Meglio poco”; se avete domande su quel che riguarda l’alimentazione scrivetemi all’indirizzo di posta: capacris@alice.it, le vostre domande verranno pubblicate con le relative risposte. Dott. Cristian Capatti Dietista

DIAMOCI UN “CINQUE” ANTARES BASKET Copparo e CASA VIVA si danno un “cinque”!

’ nata un’idea di solidarietà: ANTARES BASKET vuole essere vicina E agli amici di CASA VIVA (fondazione onlus, per realizzare programmi di integrazione per

ragazzi diversamente abili) in modo tangibile e pratico. Così nasce il progetto “DIAMOCI UN CINQUE” per cercare di essere a contatto con i ragazzi di CASA VIVA e con le loro Famiglie. Nel basket darsi un cinque vuol dire apprezzarsi, rispettarsi, essere amici, gioire assieme: e ANTARES BASKET vuol dare “un cinque” a questi nuovi amici. I ragazzi vengono in palestra e si rapportano con spazi molto grandi, ben diversi da quelli in cui abitualmente vivono, migliorano il loro rapporto con gli altri attraverso il lavoro di gruppo e il lavoro in gruppo. Hanno a disposizione un attrezzo molto semplice ma complicato ed emozionante: la palla; affrontano così situazioni nuove che arricchiscono le loro esperienze. Tutti i ragazzi hanno già realizzato qualche canestro, una conquista del saper fare e di finalizzare un compito, successo che li spinge a cimentarsi di nuovo per essere presenti ai consueti incontri del venerdì. Per Antares è un’esperienza nuova ma certamente avvincente. L’Antares lavora con entusiasmo e passione perché crede che il suo piccolo contributo possa essere di aiuto ai ragazzi e alle loro Famiglie e invita anche altre realtà locali ad avvicinarsi a CASA VIVA con i mezzi e le esperienze di cui dispongono.

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Riceviamo e volentieri Pubblichiamo

entile redazione, G ho deciso di scrivere questa lettera perché sono arrabbiata, indignata, annichilita e amareggiata per una tassa arrivatami dal comune di Copparo e

da ciò che ho letto sull’ultimo numero di Al Moléta. Racconto la mia storia dal principio. Da poco è morto un mio caro e con il dolore nel cuore come tutti quelli che devono affrontare un lutto ho dovuto provvedere all’organizzazione del funerale, partendo dal contatto con le onoranze funebri, passando con il concordare la messa e finendo con l’andare alla Ge.Cim. per comprare una celletta, che ho scoperto avere costi diversi a seconda di quante urne inserirvi in previsione. Dopo circa un mese dal funerale mi arriva a casa un bollettino postale da parte del Comune di Copparo di circa 70,00 € da pagare, la cui causale è la seguente: “diritto fisso servizi funebri del vigente regolamento com.le di polizia mortuaria” e che per eventuali informazioni avrei dovuto chiamare GE.CIM. A questo punto ho chiamato chiedendo quale servizio funebre avesse svolto il Comune di Copparo e la risposta ottenuta dopo vari tentennamenti da parte dell’impiegata è stata che era una tassa ed esisteva in tutti i 6 Comuni e anche a Ferrara (come se fosse una scusante o una spiegazione logica: esiste anche in altri luoghi e quindi anche da noi) ed era a carico delle famiglie che affrontavano un lutto e che, quindi eseguivano un servizio funebre. A questo punto io ho fatto notare che il servizio funebre era stato svolto in modo egregio e professionale dalle onoranze funebri da me incaricate e pagate e che mai ho chiesto nulla al Comune, la risposta è stata sempre la stessa “è una tassa da pagare” e alla mia richiesta di poter parlare con qualcuno di più competente in materia mi è stato detto che non c’era e che dovevo pagare perché era una tassa. “Una tassa? Una tassa sul morto? Uno muore e quindi il comune lo tassa?” nessuna risposta. Dopo questa telefonata assolutamente inutile ho ricercato sul sito del Comune di Copparo e ho trovato questo: ALLEGATO DELIBERAZIONE C.C. N. 40 DEL 27/06/2007 SUCCESSIVAMENTE MODIFICATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 94 DEL 29/12/2008 REGOLAMENTO COMUNALE SULLA DISCIPLINA IN MATERIA FUNERARIA E DI POLIZIA MORTUARIA finalmente a pagina 107 (l’ultima) ho trovato TRASPORTI FUNEBRI 01) diritto fisso su ogni trasporto di cadavere o salma di cui all’art. 9/7: determinazione con riferimento alla media dei valori imposti dai Comuni limitrofi quindi è proprio ciò che pensavo e sicuramente non fa onore al nostro Comune e a chi la applica, i nostri cari defunti pagano un tributo per il loro ultimo passaggio sulle strade pubbliche: dopo una vita spesa a lavorare, a vivere onestamente pagando le tasse non hanno nemmeno il diritto di arrivare dalla camera mortuaria alla chiesa, ma devono pagare il pedaggio!! VERGOGNA!!!!!!!!!! (......) Tutto questo mi ha fatto infuriare perché si gioca con i sentimenti delle persone che in un momento così tragico non hanno voglia di discussioni ma in modo automatico mettono mano al portafoglio e pagano senza cercare di capire cosa, in quanto la dicitura sul bollettino non dice nulla!!!!!!!!! Poi è arrivato Al Moleta e ho appreso che il teatro Comunale De Micheli ha chiuso con un buco di 380.000,00 € e questo mi ha fatto infuriare perché io comprendo che la cultura, e più precisamente, “il teatro significa incontro, confronto, aggregazione, scambio, ospitalità tutti elementi che contribuiscono alla crescita civile, sociale e culturale di una comunità…” (tratto dal sito del teatro) e deve essere protetta e salvaguardata, ma non a spese nostre e qui la rabbia, perché per il teatro, che si, è cultura, ma soprattutto un momento ricreativo e ludico il comune riesce a provvedere in qualche modo a coprire i costi/perdite, ma non è in grado di far passare per l’ultima volta una salma sulle strade pubbliche in modo gratuito per un ultimo saluto decoroso e civile alla persona, che non ha scelto di morire, ma le è accaduto senza possibilità di replica cosa ovviamente diversa per chi va a teatro, che io immagino decida in modo autonomo e non coatto di andare!!!! Spero che questa lettera-denuncia serva almeno a far riflettere sulle vere priorità che un’amministrazione comunale dovrebbe avere. Lettera firmata

Spett. Redazione di “Al Moléta” Immagini di Copparo Al forestiero che entra in Copparo fa stupore e meraviglia la stravagante immagine spaziale della nuova struttura Coop “i Pioppi”; ma non si farà altresì contento lo sguardo allorché nel parcheggiare, più avanti in Via Verdi, il vedere in bella vista case squarciate e muri caduti o pericolanti. Costui si chiederà: “Non mi risulta che siano rovine di un recente terremoto”. Venuto poi a conoscenza che l’Amm.ne comunale intende stanziare una buona cifra per il verde pubblico (e sempre che chi di dovere non si decida di eliminare quella vergogna), perché non mettere una bella fila di piante d’alto fusto davanti a quelle rovine dimenticate? Il verde è sempre poco … e così verrebbe dato un po’ di decoro a questa facciata esposta cha fa pietà. Lettera firmata

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