di Benetti Erik e Inglis
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ANNO XI - N° 4 - MARZO/APRILE 2015 www.almoleta.it
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BUFALE COME STRUMENTO DI GOVERNO G
li elettori italiani, da tempo, sembrano vivere di “bufale” cioè di fandonie, di panzane, o di “sparate”, insomma di balle colossali. I politici nazionali sono un esempio formidabile seguito alla lettera dai poveri e senza idee, amministratori locali. Non c’è bisogno che arrivi da Roma una circolare a sindaci ed assessori sulle cose da dire ai propri cittadini circa i temi all’ordine del giorno ma sono sufficienti i telegiornali quotidiani nei quali i politici della capitale sostanzialmente indicano le interpretazioni dei fatti, la soluzione dei problemi, le cose da dire alla gente anche se queste sono palesemente sparate, panzane o bufale. C’è un problema irrisolto di disoccupazione? Bisogna dire che la disoccupazione diminuisce per effetto dell’azione del governo! C’è un problema annoso di aumento della pressione fiscale? Bisogna dire che la pressione fiscale per merito del governo è passata dal 43% al 45%, cioè bisogna dire che è calata, in barba ai più banali principi matematici secondo i quali 45 è più elevato di 43. E poi ci sono gli immigrati: il governo sta facendo da solo tutto il possibile poiché l’Europa sembra lavarsene le mani. L’Italia quindi ci viene presentata come un campione di solidarietà sociale poiché si porta a casa tutti, rifugiati, clandestini, sbandati, anzi li va direttamente a prendere a poche miglia dal luogo di partenza! Non si sa mai che Malta se li voglia tenere per se! Un dramma umanitario trasformato però in un colossale business per le cooperative rosse che dei 35 euro giornalieri
pro capite stanziati dalle amministrazioni rosse si preoccupano che non più di 2,5 euro vadano a questi poveretti mentre il resto viene utilizzato per remunerare i loro protetti e per intascarsi profitti colossali che, qualcuno ora in carcere classificava come “più lucrosi del business della droga”. Questo sforzo economico che comprende anche gratuità degli alloggi, gratuità della sanità pubblica, gratuità di scuola e asili, gratuità di tutto,
si riverbera su una sempre maggiore pressione fiscale dei comuni cittadini contribuenti italiani. Ciononostante bisogna dire che le cose vanno bene per merito del governo il quale, addirittura manipolando i dati di bilancio, trova “un tesoretto”. Trova? Incredibile!! O non ha mai saputo fare i conti, o gli è andata bene qualcosa per merito di altri, oppure vuole ancora una volta intortare gli italiani che ormai sembrano senza spina dorsale, depressi, delusi, demotivati e purtroppo anche rassegnati. Alla depressione contribuisce il fatto che tutti parlano di tutto e nessuno
parla del vero problema della nostra economia che, dopo essere calata per oltre 7 anni non è più in grado di crescere nemmeno ora che i fattori internazionali come dollaro e prezzo del petrolio sarebbero favorevoli. Se un’economia cala o non cresce ed i conti sociali e della pubblica amministrazione crescono non ci può essere altra strada di quella dell’inasprimento della pressione fiscale che continuerà fino al collasso progressivo del sistema Italia. Se i nostri governanti non troveranno fortuitamente nuovi tesoretti veri e non virtuali allora si ritornerà a tassare gli italiani anche attraverso il coinvolgimento fattivo delle amministrazioni locali che, vistesi tagliare i trasferimenti dal governo centrale, cercheranno di mettere nuove tasse e balzelli per continuare a spendere gli stessi montanti di sempre senza fare nulla in proprio ma dicendo “è il governo che ce lo chiede “ o il solito ritornello: “è l’Europa che ce lo chiede“. Migranti E’ chiarissimo che di fronte ai sacrifici chiesti (mai a se stessi ma sempre ad altri) il costo della macchina amministrativa non rientra nelle valutazioni di chi governa e per questo l’ineluttabilità degli eventi, delle strutture delle organizzazioni fatte di persone, di stipendi e di garantismo in una sorta di intoccabilità dei privilegi politico sindacali altro non è che una complicità malefica tra potere centrale ed amministrazioni locali che non potrà che produrre enormi problemi a tutti noi normali cittadini contribuenti. S. Benini
snc
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