Novembre Dicembre 2014

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SPAZIO IBILE DISPON Per informazioni contattare la Redazione. ANNO XI - N° 2 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014 www.almoleta.it

! i r u g u A

G

e-mail: redazione@almoleta.it oppure redazionealmoleta@gmail.com

LETTERA A BABBO NATALE

entilissimo Signor Babbo Natale, non Le scrivo da tempo: Le chiedo scusa di questa trascuratezza, ma sono certo che Ella avrà avuto il Suo gran daffare lo stesso. Un servizio postale sempre impegnato, quello del Suo paese, e forse avrà dovuto trattare con i sindacati degli impiegati e dei portalettere, avrà dovuto ricevere la dirigenza della FNEN (Federazione Natalizia Elfi e Nani), avrà dovuto subire gli attacchi degli animalisti a favore delle renne che, in effetti, in una sola notte riesce a far andare ben di corsa. Le ho sempre e solo scritto da grande, mai da bambino: a casa nostra a Natale si pregava Gesù Bambino (e poi Lo si seguiva nella crescita) e la lettera si scriveva alla Befana, che la mia Mamma maestra elementare raccontava di andare a incontrare all’upim, che allora si trovava in Corso Martiri (che da pochi anni aveva cambiato la denominazione di Corso Roma). Ne sono passati degli anni anche per me (per carità! Non voglio farLe concorrenza, ma nel mio piccolo me la cavo, e sono anche nonno). In questi anni, fra tanto altro, ci avevano raccontato che il Ventesimo Secolo, il secolo di due grandi guerre e delle dittature di ogni colore, sarebbe finito per sem-

pre: ci avevano raccontato che la Repubblica Italiana, la giovane Repubblica italiana “nata dall’antifascismo e dalla resistenza”, “fondata sul lavoro”, avrebbe garantito “pace lavoro libertà”; ci avevano raccontato che la “Costituzione” italiana era la più bella del mondo (e complimenti a quelli che se le sono lette tutte per fare i confronti!); ci avevano detto che la “Carta” era salvaguardata da un “garante super partes”... Quante, ce ne avevano dette! Le guerre continuano, con tecnologie sofisticatissime spesso vendute da storici “portatori di libertà”, che non sono esenti da errore, o con armi improprie, come l’euro e lo spread; la pace, il lavoro e la libertà non sono garantiti, almeno per gli italiani (e come l’Azzeccagarbugli dei “Promessi Sposi” hanno tirato fuori perfino il “latinorum”: “mare nostrum”, e hanno scomodato il latino pensando che dopo il ‘68 e la devastante onda lunga del ‘68 nella Scuola, fossimo così messi male da non capire nemmeno questo perfido sarcasmo): il “garante” è diventato “rottamatore”, e un sedicente “rottamatore” è divenuto “garante” di privilegi, caste, violazioni di diritti ottenuti in centocinquant’anni di Storia, perché “lo chiede l’Europa”, che non esiste se non come co-

Baunonno !

stosissimo invadente feroce esattore e gabelliere. Cortesissimo Signor Babbo Natale. Ecco! Tutto qui. Non Le chiedo niente per me: sono stato e sono una persona fortunata e felice (nonostante la presenza di alcuni pessimi “vicini” di casa o di altri pessimi “compagni” di viaggio). Augurare “pace prosperità progresso” è già stato fatto. Chiedere “giustizia e libertà” porta, con le sole parole, da nessuna parte. E allora, per favore, se ne ha abbastanza, distribuisca ai “pubblici amministratori”, a quelli che avrebbero “a cuore il bene comune”, ai “garanti e reggitori della res publica” che “socializzano le perdite e privatizzano i guadagni”, ai Dottori Dulcamara e Purgone dalle cure miracolose (per impoverire e affamare la gente onesta), ai garanti che non hanno garantito e ai rottamatori che non hanno rottamato, a tutti e ad ognuno, almeno un sacco e una sporta di vergogna: ma di quella buona, di prima qualità e di prima scelta, perché con quelli là è una gara dura, e non si preoccupi: pago io! Mi costerà sempre molto meno delle imposte feudali dell’ultima terna di governi “nominati”. Con ringraziamenti e Auguri per il 2015! M.Masotti

INFERNO: OTTAVO CERCHIO, TUTTO ESAURITO

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e ultime settimane non sono state prive di colpi di scena. Quello che si sospettava da tempo, quello che si sperava non fosse vero e quello che i nostri politici ed amministratori giuravano e spergiuravano che erano tutte falsità, ebbene, tutto questo è emerso alla luce del sole e si è così potuto vedere chi (nomi, cognomi e tessera di partito) da anni lucrava sui nostri sacrifici e sulle disgrazie di tanti. Da molti anni i compagni dirigenti di cooperative (classificate oggi come “deviate”) si sono assicurati la complicità di politici amministratori che hanno elargito loro fondi pubblici per finanziare il proprio portafoglio ed in secondo luogo per poter comprare il voto (quello delle “sante” primarie così care ai sinistri) di povera gente dei campi profughi e delle periferie ridotte in miseria. Se poi i fondi si possono ottenere in base al numero di immigrati, rifugiati, clandestini e nomadi allora c’è chi può fare in modo di fare arrivare a Roma (e forse anche in altre città d’Italia) più persone possibile in quanto: tanti sfigati uguale a tanto danaro! Fiumi di danaro che fanno dire ai registi del malaffare che il business della droga è niente in confronto al business degli immigrati, clandestini, rifugiati, nomadi. Ma come è potuto capitare? Proprio loro, i sinistri, quelle delle cooperative pane e lavoro, i paladini del garantismo verso tutti, della solidarietà sociale, i crociati (scusate i falcemartellati) della guerra a tutte le ingiustizie sociali, quelli che si ritengono depositari

della morale con la M maiuscola, quelli che gridano in corteo di essere le uniche persone oneste, beh, proprio loro sono stati pescati con le mani nel sacco. Loro e quelli della malavita con cui hanno stabilito un patto di ferro nel quale venivano assegnati ruoli ben precisi: l’ex omicida redento che però manteneva tessera ed amicizie politiche si occupava di gestire una cooperativa sociale che raccoglieva i danari dai politici per poi distribuirli a suo piacere (forse anche agli stessi politici che glieli avevano dati) mentre i delinquenti professionisti si occupavano di minacce, intimidazioni ed altre specialità malavitose. La protezione totale di tale sodalizio era poi assicurata da più potenti cupole mafiose che per loro conto poi chiedevano altri benefici. Un giro vorticoso di danaro pubblico sottratto al bene comune e riversato su organizzazioni di partito, su persone fisiche e su delinquenti di ogni specie. Ed ora che sta venendo a gala il marcio e pare non sia ancora finita (le indagini proseguono) cosa ci viene detto? Ovviamente si sprecano i non sapevo, non conosco, non ricordo, non c’entro, non è mio compito, e l’affermazione del “NON POTEVANO NON SAPERE“ che in altri processi ha portato alla condanna di altri politici, bene, la stessa affermazione ora sembra non essere pronunciabile se viene indirizzata a chi gestisce o gestiva il potere economico. segue a pag.2

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NOTIZIE DAL PALAZZO

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350.599,42 EURO

Gli spreconi non sono solo a Roma

È

sconcertante come leggendo il Bilancio previsionale 2015 del Comune di Copparo, si scopra che ben 350.599,42 euro sia la somma che la Giunta Rossi intende destinare a premi e gratificazioni economiche di loro stessi e di altri funzionari comunali. La nostra amatissima ed autoreferente Giunta comunale così attenta ai bisognosi, alle persone in difficoltà, ai disagiati, agli immigrati da ogni parte del mondo, il nostro Sindaco con la fascia tricolore che è al fianco degli operai Berco in mobilità e vicino ai loro problemi, quello che fa propri i problemi della sua comunità, bene proprio lui e la sua Giunta fanno passare e ci riescono (59%) questo atto immorale che diventa ancora più grave se si pensa che perdite per e 312.000 provengono da una disastrosa gestione economica del teatro De Micheli, utilizzato quasi esclusivamente per una campagna elettorale permanente. Ora si capisce meglio a cosa servono le imposizioni tributarie come Tasi, Tari, IMU ed altri balzelli comunali che portano la PRESSIONE TRIBUTARIA del comune di Copparo ad un aumento complessivo rispetto al 2013 del 29,4%. (vedi bilancio previsionale 2015) Se poi si entra nel merito dei problemi, si rimane ancor più disorientati nel sapere che Premi e gratificazioni economiche sono elargiti a fronte di obiettivi gestionali conosciuti solo dagli addetti ai lavori, che non sono stati definiti in un contraddittorio, che dovrebbero essere “autopareggianti” per i benefici prodotti. Nella malaugurata ipotesi che non venissero raggiunti, non si saprà mai se tali premi verranno elargiti o erogati comunque sotto una diversa motivazione. E’ capitato inoltre di scoprire che compiti ordinari di normale gestione siano definiti “obiettivi” e ciò potrebbe consentire di corrispondere gratificazioni speciali per compiti ordinari; ad esempio è stato necessario riconvocare il Consiglio Comunale, d’urgenza, alle 14,00 del 31 Dicembre perché CHI era incaricato di svolgere un certo lavoro non l’ha fatto. Sarà questa l’occasione per verificare, prossimamente, la giusta corrispondenza fra premio e merito. Si capisce così come i nostri “sinistri”, sia con casacca sia senza casacca, siano così attaccati alle loro poltrone e facciano di tutto per tenersele in barba a tutti i problemi dei cittadini e di commercianti, artigiani ed imprenditori che nel bilancio del 2015 potranno godere di contributi comunali pari a zero, zero euro, insomma 0,0 euro. Del resto, questi amministratori, dove la trovano una pacchia del genere: fingo di essere democratico e popolare, mi circondo di persone che posso governare, faccio vedere che mi agito per ogni cosa anche se non porto risultati concreti ma poi alla fine spendo i soldi che i cittadini mi hanno affidato per molte cose ma soprattutto per me e per i miei uomini. Una casta intoccabile che finge di commuoversi per i problemi della gente nella certezza che tali problemi non la toccheranno mai!! Buone feste copparesi!!!

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ANZIANI DISCRIMINATI

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iamo venuti a conoscenza di un problema riguardante i nostri anziani ospitati nelle Case Famiglia,il fatto in breve: per gli anziani proprietari di casa e ricoverati in Casa di Riposo, anche per il 2015 l’abitazione viene considerata principale ed esente dal pagamento dell’imposta IMU, mentre per quelli che hanno scelto la Casa Famiglia, per necessità o per mancanza di disponibilità di posto nella Casa di Riposo, non vale il riconoscimento e la loro abitazione viene assimilata a SECONDA CASA quindi dovranno pagare l’IMU. Abbiamo provato ad intervenire rivolgendo un’Interrogazione al Sindaco: Gruppo consiliare Forza Italia

Al SINDACO Comune di Copparo INTERROGAZIONE

Oggetto: Disparità di trattamento agli anziani riguardo l’IMU Siamo venuti a conoscenza di una situazione di disuguaglianza riservata ad alcuni anziani che si trovano in particolari condizioni; PREMESSO CHE si parla di anziani che non possono più restare nelle loro abitazioni e sono ricoverati nelle Casa di Riposo del territorio dell’Unione ed ora anche nelle “Case Famiglia” sorte numerose anche per sopperire la carenza di posti nelle Case di Riposo; CHE per quanto riguarda gli anziani in Casa di Riposo, proprietari di abitazione, questa è equiparata a prima casa; CHE la stessa agevolazione, a parità di situazione, non è stata riconosciuta agli anziani accolti nelle “Case Famiglia” ai quali quindi è stata fatta pagare l’IMU, trattamento che consideriamo di disparità sociale; SI INTERROGA IL SIG. SINDACO • Per sapere se è a conoscenza di questa situazione; • qualora corrisponda al vero, chiediamo che anche per gli anziani ricoverati nelle Case famiglia, proprietari di casa, venga riservato il trattamento già annunciato da Lei nella Relazione programmatica 2015/17: la casa è assimilata ad abitazione principale e quindi non soggetta al pagamento IMU. Gruppo consiliare Forza Italia Franca Orsini

Niente da fare, nel corso del Consiglio Comunale del 29 Dicembre, l’Ass. Bassi ha risposto che non è possibile esentare dal pagamento dell’imposta anche gli anziani residenti nelle Case Famiglia in quanto la disciplina riguarda solo le Case Protette, non ci sono risorse necessarie e si tratta di anziani ancora autosufficienti…Superfluo rimarcare il nostro disappunto nel constatare la disparità di trattamento verso anziani che si trovano sempre più in difficoltà e che se fossero così autosufficienti se ne starebbero nella loro casa. F.O.

continua da pag.1

INFERNO: OTTAVO CERCHIO (tutto esaurito)

In ogni caso sempre da Roma, stavolta non dal Campidoglio ma direttamente dalla Santa Sede, arriva una comunicazione decisa che ci informa che nell’INFERNO DANTESCO sono ormai esauriti i posti dell’OTTAVO CERCHIO quello della FRAUDOLENZA e tutte le dieci bolge che lo compongono. Per questo bisognerà pensare a dove collocare al momento giusto ruffiani e seduttori, adulatori e lusingatori, simoniaci, maghi ed indovini, barattieri, ipocriti, ladri, consiglieri fraudolenti, seminatori di discordia, falsari. La nota vaticana, nel comunicare che esistono ancora tanti posti liberi in PARADISO per defezioni continue della classe operaia, si conclude informando anche che sono allo studio pene del contrappasso di nuova generazione per far fronte alla complessità ed alla varietà dei peccati terreni di politici ed amministratori pubblici. S.Benini

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FATTI E MISFATTI

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LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI…O NO?

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i questi tempi a Copparo non sono troppe le gru in funzione ragion per cui quella in movimento vicino alla rotatoria d’ingresso a Copparo, e che sta velocemente terminando una nuova costruzione, ha destato l’interesse di tanti cittadini e pure la nostra. Cosa diventerà? Ci saranno posti di lavoro? Si chiedono alcune giovani disoccupate che vorrebbero portare il loro curriculum; per soddisfare le domande alcuni giorni fa siamo andati a vedere. Sul posto, in cantiere, non vediamo il cartello; impossibile, deve esserci, allora abbiamo fatto il giro nella strada interna e alla fine della recinzione del cantiere l’abbiamo scorto, e qui la sorpresa: è muto. Per ogni cantiere aperto è fatto ob-

bligo per legge, sancito dall’art. 27, comma 4, del DPR 380/1, Testo Unico dell’Edilizia, esporre il cartello che deve contenere tutte le informazioni del caso: Tipologia dell’intervento, il committente, impresa esecutrice, il Progettista, il Direttore dei lavori e altro. La nostra curiosità è rimasta senza risposta ed abbiamo maturato la decisione di segnalare l’irregolarità all’Ufficio Vigili Urbani. Siamo ritornati in seguito a controllare e certi che avremmo trovato le informazioni che cercavamo, ma il cartello è rimasto muto e alla nostra curiosità si è aggiunta l’irritazione nel constatare che c’è sempre qualcuno che non rispetta le regole e le leggi. Vittorio Previati Franca Orsini

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ACER: COSA BOLLE IN PENTOLA

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l Consiglio Comunale del 29 Dicembre, è stato proposto il rinnovo della Convenzione per l’affidamento ad ACER (Azienda Casa Emilia Romagna) della gestione del patrimonio residenziale proprietà del Comune al quale resta in carico la gestione della graduatoria dei cittadini richiedenti e dell’assegnazione delle unità abitative attraverso l’Ufficio Casa. Visionando l’ultimo bilancio 2013 pubblicato dall’Azienda, emerge l’introito di ACER sugli immobili di proprietà del Comune pari a € 284.000,00 circa; gli immobili gestiti sono n. 220; il canone d’affitto mensile medio per ubicazione è di € 108,00; le spese ordinarie per la manutenzione di 13 alloggi risultano di € 44.870,07 per l’anno 2013. Ciò premesso abbiamo chiesto quanto ricavi il Comune da questa operazione: nulla, ci è stato risposto che il Comune non deve fare utili, il patrimonio immobiliare svolge una funzione sociale.

A nostro parere si potrebbe verificare la possibilità di una gestione degli immobili, ora destinata ad ACER, in proprio attraverso la Società Patrimonio che si affiderebbe per la manutenzione degli immobili alle Aziende e Professionisti del nostro territorio. Anche a questo proposito abbiamo ricevuto risposta negativa, è oneroso fare gli interventi di manutenzione e Patrimonio non è attrezzata a svolgere questo tipo di attività. Noi ovviamente continuiamo a pensare il contrario ma, per ora, non abbiamo la possibilità di verificare la nostra idea. Abbiamo espresso anche la nostra contrarietà a che, dal 2015, venga addebitato agli inquilini il sovrapprezzo di 6 euro per la spedizione dei bollettini mensili dell’affitto, si può trovare un mezzo di comunicazione a costo zero; si va ad aggravare una categoria che già si trova in difficoltà, visto che fa ricorso alle case del Comune.

FILIPPO F.Furini FURINI

CANDIDATO SINDACO DI COPPARO

FRAZIONI IN PRIMO PIANO Copparo - BORGO BISSARRE

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er borghi “Bissarre” si intendono gli antichi insediamenti rurali, ora non più rurali (da un pezzo) ad ovest di Copparo, ricompresi all’interno della cartellonistica di Centro urbano. Ovvero tutta quella zona che dalla rotatoria (la cosiddetta porta di Copparo) si sviluppa verso Ferrara. Antichi perché censiti nel catasto del Legato di Ferrara Cardinale Francesco Carafa del 1779 (vedi mappe nel sito della Bonifica), quando Copparo aveva ancora il cimitero di fianco alla Chiesa e l’attuale Municipio aveva ancora le cinque torri (Napoleone non era ancora arrivato, infatti qui comandava ancora la Chiesa). Si vuole portare l’attenzione sul disagio delle famiglie che risiedono nel borgo “Bissarre di sotto” per segnalare un problema di viabilità, che riguarda essenzialmente gli abitanti di via S.Antonio. Questa Via ha tre accessi: due si incrociano con la via Primicello, realizzati quando è stata raddrizzata la vecchia Provinciale (ora via S.Antonio). 1 L’incrocio a ovest, verso Ferrara è stato realizzato a novanta gradi, oltre ad essere stretto (due macchine non possono transitare contemporaneamente! Nonostante ci sia in corrispondenza dell’incrocio un triangolo di terreno rimasto “morto” che poteva essere utilizzato per creare una via di inserimento per chi proviene da Ferrara). Inoltre in uscita, sul lato destro, una siepe impedisce la visibilità. Nota: questo incrocio non è illuminato, di notte non si vede (figuriamoci con la nebbia). 2 Quello a est, verso Copparo, è praticamente un’inversione ad U, impossibile svoltare senza invadere una carreggiata opposta. La gente, che arriva da Ferrara, si porta fino alla rotatoria e torna indietro fermandosi quindi in mezzo alla strada per svoltare, aspettando che il “raro” traffico che procede da Ferrara gli consenta di passare. Anche questo incrocio non è illuminato, come del resto tutta la via Primicello (la porta di Copparo!). La luce proviene dalle vetrine delle attività e dall’attigua zona industriale. 3 Il terzo incrocio (circa a metà della via) è con la via Bissarre, anch’esso senza la prevista illuminazione. Spero solo che adesso che il nostro Sindaco che è stato promosso vice Presidente della Provincia con delega all’AmF. V. biente e la signora Zappaterra nel Consiglio regionale, si faccia qualcosa. IZZANO SI ORGAN I BANCHETT E E TORT TIPO R PE OGNI NIA DI CERIMO Via Irma Bandiera 1 - 44034 COPPARO (FE) - Tel. e Fax 0532 860256

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Vi aspettiamo alle serate danzanti !


RUBRICA ED INFORMAZIONI

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“LA SALUTE VIEN MANGIANDO”

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niziamo ora a parlare di vitamine liposolubili ed entrando nello specifico, cominciamo dalla vitamina A o retinolo. Essa è una molecola sensibile agli agenti ossidanti (ossigeno), alla luce e agli acidi, mentre resiste bene all’azione delle sostanze alcaline e al calore. In natura ne esistono di due forme: il retinolo (vitamina) che è il principale rappresentante di un gruppo più vasto di sostanze tra cui il retinale, acido retinoico e altre ancora, e generalmente sono presenti negli alimenti di provenienza animale e l’altra forma sono i carotenoidi (provitamina), pigmenti che conferiscono la colorazione giallo-arancio agli alimenti vegetali, di cui il più diffuso e biologicamente attivo rappresentante è il beta-carotene. La vitamina A agisce in particolare sulla formazione della cheratina, protezione e differenzazione delle cellule della cute, delle mucose, delle pareti delle vene e delle arterie, ed anche a livello della vista (visione in ambiente poco illuminati); inoltre, aumenta in generale la resistenza alle infezioni (azione immunostimolante), ha azione antiossidante e concorre a realizzare il regolare accrescimento e sviluppo dell’organismo. Le fonti alimentari di vitamina A sono il fegato, la carne, il pesce, le uova e i latticini per il retinolo; verdura (soprattutto carote e spinaci) e frutta, ma più in generale tutti i vegetali color giallo-arancio, per il beta-carotene. Durante i processi di cottura degli alimenti si possono avere

perdite anche del 40% per il retinolo, mentre la perdita di beta-carotene è minore (25%); inoltre la presenza di vitamina E agisce da fattore protettivo nei confronti della vitamina A. La carenza di vitamina A, molto diffusa nei paesi in via di sviluppo, dovuta prevalentemente a diete carenti di proteine e grassi, comporta alterazioni della vista (difficoltà di adattamento visivo in ambienti poco illuminati), della pelle (secca, dura, squamosa e rugosa, con aumento di rischio di infezioni e acne) e delle mucose, diarrea, alterazioni dello sviluppo osseo, della crescita e dimagrimento. Alcol, fumo, malattie del fegato e dell’apparato gastroenterico, alcuni farmaci e dosaggi elevati di vitamina E riducono l’assorbimento e/o la disponibilità della vitamina A. Un consumo eccessivo di provitamina A (beta-carotene) non comporta rischi per la salute, ma un apporto elevato di vitamina A (retinolo), prevalentemente per abuso di integratori e farmaci, comporta fenomeni da iperdosaggio con manifestazioni sia acute, sia croniche, a livello nervoso, cutaneo e comportamentale (apatia, sonnolenza, perdita dell’appetito). Nel prossimo continueremo a parlare di: “Vitamine liposolubili”. Se avete domande su quel che riguarda l’alimentazione scrivetemi all’indirizzo di posta: capacris@alice.it, le vostre domande verranno pubblicate con le relative risposte. Dott. Cristian Capatti - Dietista

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

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Spett. Redazione di “Al Moléta”

a “benedetta” Privacy ora, è il caso di dire, è andata proprio a farsi benedire. Per essa, circa 5 anni fa, si è tolto dagli scontrini delle Farmacie il nome dei farmaci evidenziando solo il relativo codice. Adesso, imposto ai medici di base dalle UU.SS.LL, sulle impegnative per esami e prelievi si deve scrivere anche la patologia per la quale si chiede l’esame stesso. Bella idea! A parte la diffidenza verso i Medici dei quali forse si dubita sulla necessità di quell’esame, i cittadini (e mi

riferisco a Copparo e dintorni), onde evitare che in maniera così palese si sappia che malattie uno ha, andranno ancor più facilmente in Veneto dove si è meno conosciuti. Un conto è esser visti, purtroppo, in ambienti di Ospedale poco simpatici e seguiti dagli “addetti ai lavori”, un conto è che, quasi sulla carta d’identità, venga messo che una persona abbia un tumore. E’ quanto mi sentivo di esprimere. Ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti. L.Pitoni

La Redazione ringrazia per i frequenti spunti di riflessione che Lei sottopone ai nostri lettori; ricordiamo che lo spazio delle Lettere è a disposizione di tutti.

Al Moléta - segui il filo

FORSE NON TUTTI SANNO CHE… • in data 17/11/14 il Comune di Copparo ha approvato il contributo di E 1000,00 all’Ass. “Varos Zamboni” per l’attività di promozione della cultura musicale; • la G.C. ha deciso interventi per la sicurezza e manutenzione straordinaria di immobili comunali fra cui la sostituzione delle porte d’ingresso al Piano terra dl Palazzo Municipale; costo stimato E 158.000,00; • per i servizi di allestimento dei seggi elettorali in occasione delle Elezioni Regionali del 23 Novembre scorso, il responsabile del Servizio Manifestazioni, Guglielmini Sergio, ha proposto la ditta FERCAM Spa di Anzola Emilia che ha ottenuto l’affidamento degli interventi per la somma di E 6.100,00 IVA compresa; • c o n t i n u a inarrestabile la chiusura delle attività c o m m e rciali copparesi; ora tocca all’antica Gioielleria Marchesini, sotto i Portici del Palazzo di Ponente; • per l’anno 2014 le Entrate messe a Bilancio per il Teatro De Micheli ammontano a 152.284,00 euro, le Spese: 464.968,48 euro: lasciamo a Voi lettori il conteggio delle perdite; • piacevole serata a Villa Bighi il 05 Dicembre, Gaia Conventi ha presentato il suo ultimo noir: “Novelle Col Morto”;

• i Dipendenti Comunali sono 71 e, tenendo conto del numero di abitanti nel 2014, (16.760), c’è un dipendente ogni 237 abitanti; • il 6 Dicembre, il Lions di Copparo ha organizzato nella Chiesa di Ambrogio uno splendido Concerto Natalizio; all’organo un giovane virtuoso dalla carriera promettente: M° Gianmaria Raminelli; • Centro Aiuto alla Vita (CAV) e Croce Rossa hanno ricevuto i giocattoli donati dai bambini per i loro coetanei meno fortunati. Un lato umanitario del Natale copparese; • il Piano neve predisposto dall’Amministrazione copparese prevede l’utilizzo di dieci macchine spalaneve e spargi sale, 6 trattori di privati cittadini dotati di lama spalaneve. La pulizia dei marciapiedi di fronte alle proprietà private spetta ai proprietari. Spesa stanziata E 70.000,00. • dal 25/12/2014 al 06/01/2015 compreso, il servizio sanitario H12, presso la Casa della Salute (ex Ospedale di Copparo) è stato garantito per sole 3 giornate, per un totale di 24 ore…davvero un bel servizio!

Villa Bighi

Commemorazione nel Consiglio Comunale del 29 Dicembre

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ari Colleghi, ad esequie avvenute, sento il bisogno di rendervi partecipi del mio dolore e di tutti quelli che hanno avuto la fortuna o meglio il privilegio di conoscere personalmente Don Ugo, Parroco di Tamara. Nella sua umiltà e discrezione non so se fosse stato d’accordo si parlasse di lui. Era un sacerdote timido e sensibile, austero, deciso, cocciuto, radicale nelle sue scelte di vita. Dotato di un’autoironia che solo pochi grandi personaggi possono permettersela. Un uomo apprezzato per la sua onestà intellettuale, la sua dignità pastorale, al servizio di tutti quelli che avevano bisogno per attutire gli urti della vita sia sotto il profilo materiale sia sotto quello spirituale. Aveva un cuore grande e paterno, di una bontà profonda unita a volte alla severità, quella severità paterna necessaria alla crescita dell’individuo. Mi ricordo, in gioventù, certe occhiate di rimprovero più loquaci di tante parole, e per quelle lo ringrazio. Ha sopportato con dignità i tormenti della malattia con una spiritualità disarmante. Per commemorarlo chiedo al Presidente un minuto di raccoglimento. Amà Alessandro

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