Maggio giugno 2015

Page 1

di Benetti Erik e Inglis

• Officina meccanica • Costruzione e vendita attrezzature agricole • Riparazione e manutenzione automezzi Via I. Ricci 67 44034 COPPARO (FE) Tel. e Fax 0532 860525

ANNO XI - N° 5 - MAGGIO/GIUGNO 2015 www.almoleta.it

e-mail: redazione@almoleta.it oppure redazionealmoleta@gmail.com

LA LEZIONE GRECA A

bbiamo sempre saputo che i teorici utopistici che si muovono in ambienti politici rappresentano il peggior pericolo per l’umanità; sono loro che dissertano astrattamente su ciò che è bene e su ciò che è male, che inducono comportamenti basati su utopie e non si soffermano mai sull’aspetto pragmatico e razionale delle azioni. Uno degli esempi più ecclatanti della vita di questi giorni è la conseguenza disastrosa sulla vita di popoli interi di decisioni da loro prese o ispirate. In Europa, la Germania continua nella sua terza guerra mondiale condotta con sistemi economici concreti e per niente teorici e già si intravedono le prime grandi vittime: la Grecia ad esempio! Il “quarto reich” della signora Merkel continua inarrestabile la sua ferrea politica economica obbligando stati storicamente poveri, con un PIL paragonabile a quello della provincia di Vicenza, ad annullarsi sul piano della dignità economica e sociale per sostenere il continuo surplus della Germania. Ma quale Europa è questa? Chi ha utopisticamente sostenuto che era logico mettere nello stesso calderone monetario paesi forti come la Germania ed ultra deboli come la Grecia, come commenta i fatti odierni? Chi ha privato i paesi poveri della loro sovranità monetaria, unica arma in loro possesso per difendersi sui mercati mondiali, quale soluzione suggerisce per uscire da questa crisi europea? Quel Prodi, per molti anni in odore di santità europea, che è stato uno degli artefici di questa grande utopia oggi che dice? Quei ciechi individui che hanno sempre creduto che bastasse lanciare slogans per ottenere risultati positivi,

cosa propongono oggi? E tutti i sacrifici chiesti anche a noi italiani al grido di “ce lo chiede l’Europa“ come possiamo interpretarli, chi dobbiamo ringraziare? Per essere concreti noi abbiamo sempre sostenuto che la rinuncia alla nostra sovranità monetaria avrebbe comportato una inderogabile necessità di recuperare margini di efficienza al

nostro sistema economico industriale, per certi versi arretrato rispetto ai grandi competitors internazionali soprattutto in termini di burocrazia e di malaffare. Questo lo abbiamo detto più volte e continuiamo a dirlo anche oggi dopo che sono

diventati di pubblico dominio gli scandali delle cooperative rosse romane, quelli partenopei delle cooperative rosse emiliane, mentre abbiamo già dimenticato quelli bancari della Monte Paschi, quelli milanesi del “sistema Penati” e tanti altri perpetrati sulla base di una impunità politica presunta e di una arroganza corporativa senza eguali. Quello che sta succedendo alla Grecia non è ripetibile in egual forma in altri paesi europei, alcuni finanziariamente forti ed altri, come l’Italia, produttivamente potenti e strutturati, purtuttavia deve servirci di esempio e di monito nel comprendere che se noi non penseremo a noi stessi da soli non potremo contare sulla benevolenza e comprensione di altri partner europei che, prima si dichiarano nostri amici, poi si trasformano nei più intransigenti strozzini al momento di esigere i loro credito. Ora mentre era chiaro a tutti che la Grecia non avrebbe potuto contare per sempre su qualcuno che continuamente finanziasse il suo debito senza pretendere il rientro dello stesso, dall’altra parte è altrettanto chiaro che un debitore insolvente è un problema innanzitutto per il creditore. Per questa ragione la Germania, che nella sua storia non ha mai vinto una guerra, dovrebbe fare tesoro di quello che in questi giorni la Leonida Grecia suo malgrado sta insegnando a tutti e cioè all’Italia che “chi fa da se fa per tre“ ed alla arrogante Germania che “insolvenza tua è perdita mia“. Così si perdono le guerre!! S. Benini

snc

VENDITA - ASSISTENZA INSTALLAZIONE COMPUTER

SERVIZI INTERNET VENDITA ADSL


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Maggio giugno 2015 by ivanche dirgha - Issuu