APPROVAZIONE DEL BILANCIO
A seguito dell'Assemblea straordinaria ed ordinaria della "AGRO INVEST s.p.a" tenutasi ieri, l'amministratore delegato, Avv. Mario Santocchio, comunica con entusiasmo che l'assemblea dei soci con unanimità ha approvato il bilancio con un a/vo di euro 132.722. Altresì comunica che sono state apportate le modifiche statutarie che hanno stabilito una riduzione dei componendel consiglio di amministrazione da 13 a 7, riservandone alla parte pubblica 5 e alla parte privata da un minimo di 1 ad un massimo di 2. E' stata trasferita la sede legale della società ad Angri in via M. Buonarro-. E' stato ampliato l'ogge.o sociale che prevede la possibilità per la società di realizzare housing sociale e di intervenire nel se.ore delle fon- rinnovabili. L'amministratore delegato ri-ene che con queste modifiche la società riduce i cos-, si adegua alle esigenze del mercato e può intervenire in maniera fa/va incontro alle fasce deboli della società realizzando abitazioni a cos- accessibili, venendo quindi incontro agli anziani ed alle giovani coppie e rimanendo comunque sempre come punto di riferimento nella realizzazione dei PIP e dei compar- urbanis-ci. Il presidente, avv. Amilcare Mancusi, con viva soddisfazione comunica che la società agroinvest versa in un periodo di grande rilancio.
Competenze e servizi per un territorio in evoluzione A
gro Invest è lo strumento per la realizzazione del principale obie/vo di sviluppo del Pa.o Territoriale dell'Agro Nocerino Sarnese, che consiste nella realizzazione delle aree industriali comprensoriali, nell'assegnazione dei lo/ alle imprese e nell'efficiente ges-one delle aree. Agro Invest, nasce come società mista di trasformazione urbana, a prevalente capitale pubblico, promossa ai sensi dell'art.17, comma 59 della legge 15 maggio 1997 n.127, oggi aut. 120 del Decreto legisla-vo 18 agosto 2000 n.267, con gli obie/vi di promuovere: l'insediamento di a/vità industriali nelle aree a.rezzate del comprensorio dell'Agro Sarnese Nocerino, secondo gli indirizzi contenu- dai programmi di sviluppo locale; interven- di trasformazione urbana, secondo i principi ispiratori della vigente legislazione urbanis-ca. La società nell'a.uazione degli scopi sociali si ispira ai principi dello sviluppo sostenibile, dando priorità, ogni volta che sarà possibile, al recupero ed alla riqualificazione del territorio. Persegue il recupero delle aree dismesse con ogni u-le azione per la più corre.a u-lizzazione dal punto di Mario Santocchio vista ambientale e dell'efficienza Amministratore Delegato ed efficacia economica. Agroinvest Agro Invest nasce con un capitale
IL PIANO DI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DEL COMUNE DI SARNO
La realizzazione dell'area industriale sita in località Via Ingegno- Sarno (Sa) è stata affidata ad Agro Invest spa a seguito della s-pula della Convenzione con il Comune di Sarno, so.oscri.a il 24 o.obre 2002, e successivamente rinnovata in data 12 dicembre 2007. Alla società è stata affidata l'a.uazione del Piano degli Insediamen- Produ/vi che si trova a ridosso della via comunale Ingegno, nelle immediate vicinanze dello svincolo autostradale Caserta Nord- Salerno. L'area interessata è racchiusa, alle due estremità, dalla Provinciale Sarno- Striano e dalla SS. 367 Nolano- Sarnese, che rappresenta l'asse di collegamento comprensoriale tra i Paesi Vesuviani e l' Agro Sarnese Nocerino. A.ualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 67, a seguito dell a.uazione di n. 3 bandi, di cui l'ul-mo - terzo bando - che è stato pubblicato nel mese di marzo 2006. Alle prede.e imprese risultano assegna- mq. 500.000 circa di terreni cos-tuen- lo/ industriali. Nel corso dell'anno 2008 sono sta- assegna- i terreni ancora disponibili cos-tuen- lo/ industriali per una superficie di circa mq. 12.000 . Le imprese assegnatarie hanno tu.e sede nella regione Campania ed in par-colare sono promosse da imprenditori dell'Agro Nocerino Sarnese e del Vesuviano. Esse svolgono a/vità in diversi settori manifa.urieri quali: tessile, plas-ca e gomma, agroalimentare, edilizia, ele.rico, logis-ca e ausiliari, meccanico, metallurgico. I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell intera area sono in corso di svolgimento, i mq. interessa- per le strade di proge.o sono circa mq. 98.971. Il contra.o d'appalto è stato s-pulato in data 27/11/2007 ed i lavori hanno avuto concreto inizio con la consegna disposta con verbale dell'11/12/2007. Il termine dei lavori è previsto per la fine dell'estate dell'anno 2009.
sociale di circa 1,5 milioni di Euro, con un consistente impegno economico richiesto ai soci so.oscri.ori ed in primo luogo ai Comuni, che è dire.amente proporzionale all'opportunità di u-lizl'intero finanziamento zare dell'Unione Europea, pari a circa 6,9 milioni di Euro. La Agro Invest spa è, a.ualmente impegnata nella : ges-one dell'area industriale del Comune di Nocera Inferiore- in loAmilcare Mancusi calità Fosso Imperatore; realizzazione del Piano per Inse- Presidente Agroinvest diamen- Produ/vi del Comune di Sarno in località Ingegno; realizzazione del Piano per Insediamen- Produ/vi denominato Taurana nei Comuni di Angri, San Marzano sul Sarno, S. Egidio Monte Albino e Pagani; promozione della riqualificazione urbana ed ambientale per lo sviluppo sostenibile, a.raverso un corso di alta formazione des-nato a giovani archite/ ed ingegneri a.raverso il partenariato con l'Universita' Federico II di NapoliFacoltà di Archite.ura -Dipar-mento della Proge.azione Archite.onica ed Ambientale. promozione di numerose altre inzia-ve in corso di a.uazione, legate alla valorizzazione territoriale dei centri storici dell'Agro.
IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "TAURANA"
In data 31 maggio 2004 presso la Regione Campania è stato so.oscri.o l'Accordo di Programma per la Realizzazione del Piano Insediamen- Produ/vi comprensoriale di Taurana tra i Comuni di Angri, Sant'Egidio Monte Albino e San Marzano sul Sarno. Successivamente, in data 21 febbraio 2006 è stata s-pulata la convenzione tra i comuni di Angri, S.Marzano SS e S.Egidio del MA e Agro Invest spa con la quale veniva affidato ad Agro Invest spa il compito di a.uare e ges-re il piano di insediamento produ/vo comprensoriale denominato Taurana. Punto di forza della nascente area industriale è la sua collocazione: tra la S.S. 18, che collega l'Agro Nocerino Sarnese a Napoli e a Salerno e la S.S. 268, che me.e in comunicazione l'Agro con i paesi della fascia vesuviana ed in prossimità di uno dei depuratori del nuovo sistema di disinquinamento del fiume Sarno, con la possibilità di consen-re indubbie economie nella realizzazione di un moderno ciclo delle acque. Il proge.o del P.I.P. è stato sviluppato secondo gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, nel pieno rispe.o di una pianificazione sostenibile ed eco-compa-bile, allo scopo di avviare - all'interno di un territorio cara.erizzato da anni da interven- disorganici ed avulsi dal contesto - una progressiva riduzione della pressione delle a/vità produ/ve sull'ambiente e riordinare l'offerta di spazi per le imprese. A.ualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 33, a seguito dell’a.uazione del bando che è stato pubblicato nel mese di luglio 2004. Alle prede.e imprese risultano assegna- circa mq. 194.077 di terreni cos-tuenlo/ industriali. I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell’intera area sono in corso di svolgimento, i mq. interessa- per le strade di proge.o sono circa 54.014. Il contra.o d’appalto è stato s-pulato in data 09.01.2007 ed i lavori IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "SCAFATI" hanno avuto concreto inizio con la consegna in data 28.02.2007. Il termine dei laCon la convenzione rep. 9 del 22/03/2005 s-pulata tra il Comune di Scafa- e Agro Invest Spa, è vori è previsto per la fine del mese di Aprile 2009.
stato affidato ad Agro Invest spa l'a.uazione del P.I.P. in via S. Antonio Abate I° Stralcio. In data 14/10/2005 è stato pubblicato il bando di selezione per la cessione in proprietà di aree comprese nel I° Stralcio. Con determina n. 39 del 22.06.2007, del Responsabile del se.ore S/7 del Comune di Scafa- Arch. Mario Donato Fanelli, è stata approvata la graduatoria defini-va rela-va al I° Stralcio, delle imprese ar-gianali ed industriali che prevedeva: n. 49 imprese collocate nella graduatoria imprese ar-gianali per un totale di superficie pari a mq. 98.676; n. 32 imprese collocate nella graduatoria imprese industriali per un totale di superficie richiesta di mq. 142.029; Con A.o Aggiun-vo del 24.04.2007, rep. n. 6, alla Convenzione esistente tra Agro Invest Spa e il Comune di Scafa- veniva affidata ad Agro Invest spa l'a.uazione integrale del P.I.P. in via S. Antonio Abate. E' stato pubblicato in data 22 o.obre 2007 il secondo bando per l'assegnazione di lo/ pari a circa mq. 103.000, di cui mq. 52.000 per lo/ industriali e mq. 48.000 per lo/ ar-gianali. A seguito dell'a/vità di valutazione delle domande presentate svolta dall'apposita Commissione, in data 08.05.2008 è stata pubblicata la graduatoria defini-va delle imprese ar-gianali ed industriali partecipan- al Bando rela-vo al II° Stralcio. Con nota del 19/05/2008 Agro Invest spa invitava le imprese industriali ed ar-gianali collocate u-lmente in graduatoria alla s-pula della convenzione preliminare di assegnazione. A.ualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 69, di cui n. 49 imprese ar-gianali per una superficie complessiva di mq. 92.804 e n. 20 imprese industriali per una superficie complessiva di mq. 85.717. Il valore complessivo delle convenzioni s-pulate è pari, ad oggi, a circa Euro 12.207.513,25. L'area interessata dal P.I.P. in località S. Antonio Abate, comprende porzioni di territorio del Comune di Scafa-, in provincia di Salerno. L'area industriale si estende su una superficie complessiva dei lo/ previs- di circa mq. 241.000
SOCI AGRO INVEST
Provincia di Salerno Pa'o dell'Agro s.p.a. Comune di San Marzano s/S Comune di San Valen&no Torio Comune di Roccapiemonte Comune di Angri Comune di Nocera Inferiore Comune di Nocera Superiore Comune di Sarno Comune di Pagani IACP Salerno Comune di S.Egidio Comune di Siano Comune di Scafa& Agro Futuro Con. Tutela San Marzano D.O.P. Calenda Giudo Iaquinandi Giovanni Napoletano Giuseppe Edizioni il Sapere
Moc Ciro s.r.l. Consorzio Industria 2000 Banca della Campania Aniello Longobardi s.r.l. Rodoc s.r.l. P.A.S.I.A Ortofru(cola Italia 90 S.a.s Soter S.a.s. Gius&zia e Liberta S.c.r.l. Intertraspor& S.a.s. Agroambiente S.r.l. CONCABI S.c.r.l. E-Finance Ortobuono CTS Real S.p.a. Sintesi s.r.l. Gesa S.r.l. Consorzio conserve Campania Is&tuto Vigilanza La Torre S.r.l
SALERNO ANTIQUARIA SOTTO L’ALBERO
Centro Agro Alimentare del polo industriale di Salerno 5-8 dicembre 2008
LA MAGIA DEL NATALE ARRIVA DAL PASSATO!
E’ tempo di Avvento e di vacanze e tu- rivivono, malgrado la crisi, tradizioni, folklore e appuntamen+ dedica+ alla festa più a,esa dell’anno. Quest’anno il Natale arriverà in ci,à sulla scia della memoria, quella della nostra infanzia. Profumi, colori e ricordi ormai dimen+ca+ si rinnoveranno per noi a par+re dal prossimo venerdì, 5 dicembre, con l’inaugurazione di “Salerno An+quaria so,o l’albero”, la mostramercato dedicata all’An+quariato che sarà aperta al pubblico fino all’8 dicembre, fes+vità dedicata all’Immacolata. L’evento, che avrà luogo presso il Centro Agro Alimentare del polo industriale di Salerno, è organizzato dalla galleria L’O,ocento ed è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Salerno. Sono previs+ circa 80 espositori, di cui alcuni provenien+ da Parigi, Vienna, Berlino ed altre ci,à europee, tu- rigorosamente seleziona+ tra i più qualifica+ operatori del se,ore.
Casse$one Luigi XVI An#chità L'O$ocento
Uno sfavillìo di luci natalizie ed un imponente albero natalizio con addobbi d’epoca e un presepe realizzato con pastori dell’800 napoletano, accoglierà i visitatori che si prevedono numerosi per questa manifestazione! La mostra–mercato proporrà un’ampia vetrina esposi+va, dove troveranno spazio splendidi ar+coli d’an+quariato, turigorosamente cer+fica+ per qualità, condizioni e origine, a garanzia della loro auten+cità. Una novità per l’occasione, il +tolare della galleria e organizzatore dell’evento, Pasquale Garofalo, s+merà e cer+ficherà personalmente gli ar+coli d’interesse dei visitatori. Grazie al ricco parterre di espositori che porteranno alla mostra il meglio delle loro collezioni, gli ospi+ della kermesse avranno a disposizione una vasta gamma
sec; ceramica di Cia Manna anni '40 e una collezione delle ceramiche Ernes+ne ed ancora, un raro e pregevole secretaire biedermeier, lastronato in olmo con par+colari in legno ebanizzato, realizzato a Vienna intorno al 1815. Vere e proprie rarità non solo per i profondi conoscitori dell’an+quariato, ma anche per coloro
per i più esigen+ in esposizione una parete alles+ta con specchiere francesi e napoletane, dove, in par+colare, si potrà ammirare una rara cornice di epoca Luigi XVI, intagliata in legno finemente eseguito con doratura a oro fino, con treccia lavorata sul bordo esterno, internamente perlinato e intervallato da fascia a oro picchie,ato, esemplari simili sono visibili nei si+ reali di Napoli e Caserta.
Na#vità epoca '700
di espressioni dell'arte: mobili dal ‘600 all’800, dipin+, porcellane, maioliche argen+, gioielli, abi+ d’epoca e pizzi an+chi che avranno il compito di tes+moniare al grande pubblico il faRara cornice di epoca Luigi XVI (1780 scino intramontabile e l’a,ualità circa) doratura a oro fino ,intagliata in dell’an+quariato. legno finemente eseguito,con treccia Pezzi d’eccezione in esposizione alla mostra saranno: un casse,one interamente intarsiato lavorata sul bordo esterno,internamente con bois de rose, bois de viole,e, bois de fer, perlinato e intervallato da fascia a oro con mo+vi di girali e strumen+ musicali in legni picchie$ato,manifa$ura napoletana policromi, piano in marmo giallo di Verona, esemplari simili sono visibili maestranze sorren+ne, epoca Luigi XVI ul+mo nei si# reali di Napoli e Caserta quarto XVIII sec; un le,o a barca in modi Maria Grazia Gargiulo Napoli gano,epoca Carlo X, rifinito con bronzo e oro; importante tri-co in avorio Germania inizi XIX che nutrono semplicemente una passione per questo mondo incantato! Ma le sorprese sono riservate a tu- gli aman+ dell’an+co: i raffina+ collezionis+ e cultori d’arte, infa-, potranno ammirare in esposizione un’importante sezione di dipin+ della scuola di Posillipo e in par+colare tele che raffigurano “Capri” e “ Vico Equense”a firma Carmine Giardiello, e altri di Giovan Giordano Lanza ed ancora due coppie di dipin+ del ‘700, con importan+ cornici a pagno,a, copie di Michelangelo e Piero della Francesca; chi ama circondarsi di colori e di morbidezza scivolerà tra rarissimi tappe+ persiani, arazzi, savonnerie ed aubusson francesi Olio su cartone “Sorrento” firmato Giuseppe Carelli risalen+ al secolo XIX. Ed ancora
Base per lampada firmata Ernes#ne epoca '00
REGALI PREZIOSI SOTTO L’ALBERO …
Ma, come accennavamo, la Salerno An+quaria non si rivolge solo ad operatori del se,ore, bensì anche a curiosi in cerca di un regalo diverso per le prossime fes+vità, o a semplici es+matori dell’an+co. Per questo la Mostra-Mercato dell’an+quariato di Salerno dedicherà una speciale sezione esclusivamente alle na+vità e ai pastori dell’700 e dell’800. Inoltre, in occasione della festa della Madonna Immacolata ci sarà una vetrina con una collezione di arte sacra, statue in argento e oro d’epoca e in par+colare sarà esposta una statua dell’800 napoletano raffigurante la Vergine, un’opera d’arte museale. E allora che aspe-amo … facciamoci trascinare anche noi da questo clima natalizio colmo di luci e di colori. Ci aspe,ano nuove emozioni, nuove conoscenze e chi lo sa? Forse anche nuovi doni … La mostra- mercato è visitabile pagando un biglie o di 5 Euro nei seguen orari e giorni: venerdì 5 dicembre, dalle ore 17.00 per l’inaugurazione, a seguire fino alle 21.00; sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 22.00. Per ulteriori informazioni telefonare ai seguen recapi : 3397765530/ 3313072924 /3382373481.
E’
PREMIO BEST PRACTICES
oramai giunto alla sua terza edizione ed è diventato un prodo/o “da esportazione”.Il Premio Best Prac.ces per l’Innovazione par.to come una inizia.va provinciale di Confindustria Salerno già al suo secondo appuntamento assunse una dimensione regionale e quest’anno, grazie all’impegno e alla lungimiranza di Aniello Russo e Giuseppe De Nicola, ha spiccato il volo diventando punto di riferimento per le altre associazioni industriali italiane. Ed è quanto mai singolare che ad evidenziare i risulta. o/enu. dall’innovazione “prodo/a” dalle imprese dei servizi innova.vi a favore dei propri clien. sia proprio una provincia italiana del Meridione da questo punto di vista fanalino di coda in Europa. Proprio per questo il Premio Best Prac.ces per l’Innovazione, assume una valenza di grande pres.gio. Come inves.re, quanto inves.re, ma principalmente perché inves.re nell’immagine, nella comunicazione e nell’innovazione è da sempre uno dei problemi che ha riguardato le imprese meridionali. Ancor di più quelle salernitane che interagiscono in un territorio in cui i servizi innova.vi sono ancora marginali nelle strategie aziendali quando addiri/ura trascura.. Ma se la patologia esiste, non significa che non se ne conosca la terapia o la cura per evitare che il problema si cancrenizzi. Ed è proprio sulla scia di questa impostazione che venerdì 5 dicembre alle 9,30 nella sede di Confindustria Salerno, si terrà il 3° Premio Best Prac.ces per l’innovazione, organizzato dal Gruppo Servizi Innova.vi e Tecnologici di Confindustria Salerno. I benefi ciari dell’innovazione, di processo e di prodo/o sono, sopra/u/o nel Meridione,
TERZO
Venerdì 5 dicembre ore 09,30 - Confindustria Salerno
I RISULTATI DELL’INNOVAZIONE “PRODOTTA”DALLE IMPRESE DEI SERVIZI
INNOVATIVI A FAVORE DEI PROPRI CLIENTI
in forte ritardo nell’acquisizione funzionale di servizi e consulenze, tese a spingere sul lato del valore aggiunto il proprio fa/urato e a non insistere nel guardare solo al fa/ore prezzo. E’ proprio con l’innovazione che le imprese devono rispondere ai ven. recessivi, affi dando ad essa la possibilità di recuperare quote di mercato, gap organizza.vi e realizzare migliori performances. Il Premio si propone di fornire alle imprese suggerimen. sul mondo dell’innovazione, di processo e di prodo/o, con un format molto semplice: raccontare in modo dire/o le esperienze di collaborazione tra clien. e fornitori, evidenziandone i risulta.. Una raccolta di proge0 concre., reali, con nomi e cognomi e numeri che raccontano un pezzo di imprenditoria dal di dentro, senza retorica, con il piacere di scoprire idee e risulta., opportunità di crescita e sviluppo. Una visione di sistema in un momento in cui il sistema produ0vo ha bisogno di nuove mo.vazioni. Un se/ore delicato per le aziende del settore costre/e a confrontarsi con un mercato non ancora pronto a recepire il conce/o di innovazione-comunicazione ma sul quale Confindustria Salerno punta in maniera decisa. Prova ne è che dopo la prima e la seconda edizione circoscri/a al territorio provinciale e regionale, con questa terza edizione il Premio assume una valenza nazionale con la presenza Ennio Lucarelli vice presidente di Confindustria servizi innova.vi e tecnologici, Luisa Silvestri Bandini, presidente CNCT Comitato Nazionale di Coordinamento Territoriale Confi ndustria Serun momento della passata edizione
vizi Innova.vi e Tecnologici e di Carlo Bonomi presidente del gruppo terziario innova.vo di Assolombarda. Chiuderà poi i lavori il console generale in Italia degli Sta. Uni. D’America J. Patrick Truhn con il quale il gruppo di Confindustria Salerno ha anche organizzato una serie di incontri con aziende di eccellenza del Meridione d’Italia in vista di confron. e scambi con le aziende americane del se/ore. “Salerno diventa ponte per l’Innovazione del Sud Italia – ha spiegato Giuseppe De Nicola – prova ne è che le aziende, quest’anno, sono passate da 25 a 38 e che l’interesse sempre crescente verso questo se/ore va incen.vato e seguito anche da parte delle is.tuzioni”. “Le aziende del se/ore – spiega Aniello Russo – oramai nella sola Provincia di Salerno impiegano circa 5000 adde0 con un fa/urato lordo aggregato di 200 milioni di euro. Una realtà con la quale fare i con. e sulla quale inves.re per lo sviluppo del territorio”. La presenza al Premio Best Prac.ces di Confindustria Salerno dell’assessore regionale Nicola Mazzocca servirà anche a fare i con. con i ritardi atavici della Pubblica Amministrazione che penalizza fortemente lo sviluppo e la crescita delle aziende del se/ore. Ed in tema di innovazione al 3° Premio Best Prac.ces 2008 sarà presentato in anteprima un “sondaggio live” un sistema che in un ora sarà in grado di offrire ai relatori e agli organizzatori il clima della platea. Come a dire che innovazione è anche tecnologia del gradimento.
IL PROGRAMMA
Salu( Agos(no Gallozzi Presidente Confi ndustria Salerno Aniello Russo Presidente Gruppo Servizi Innova.vi e Tecnologici Confindustria Salerno Roberto Magliulo Consigliere Delegato alla Ricerca e Innovazione Confindustria Salerno Nicola Salzano de Luna Presidente Raggruppamento Regionale Servizi Innova.vi e TecnologiciConfindustria Campania Le poli(che a sostegno dell’innovazione Giovanni Iuliano Vicepresidente Assessore all’Innovazione Provincia di Salerno Nicola Mazzocca Assessore Università, Ricerca Scien.fica e Innovazione Regione Campania
Interven( Luisa Silvestri Bandini Presidente CNCT Comitato Nazionale di Coordinamento TerritorialeConfindustria Servizi Innova.vi e Tecnologici Carlo Bonomi Presidente Gruppo Terziario Innova.vo Assolombarda Gennaro Ferrara Re/ore Università Parthenope Napoli Ennio Lucarelli Vice Presidente Confi ndustria Servizi Innova.vi e Tecnologici
Premiazione Best Prac(ces Giuseppe De Nicola Referente Premio Best Prac.ces per l’Innovazione Vicepresidente Gruppo Servizi Innova.vi e Tecnologici di Confindustria Salerno Alfonso Buonaiuto Consigliere Provinciale Delegato all’Innovazione
Conclusioni J. Patrick Truhn Console Generale degli Sta. Uni. d’America
Alle ore 15.30, dopo il buffet, è previsto un incontro tra le aziende partecipan al Premio e il Console Generale degli Sta Uni d’America, Patrick Truhn, per una panoramica delle opportunità di collaborazione nell’ambito dei proge promossi dal Consolato sui temi dell’innovazione e sviluppo.
VIII Edizione - dal 25 al 28 se'embre 2008 - Centro Agroalimentare - Salerno Da venerdì 25 a domenica 28 se.embre torna a Salerno, tu/ i giorni e par-re dalle ore 16,00, al Centro Agroalimentare, “Cibo e... dintorni”, il Salone Internazionale dell’Alimentazione. La manifestazione, organizzata dalla Nonsolomare e promossa dal Comune di Salerno, dalla Provincia di Salerno, dalla Camera di Commercio di Salerno e da Confindustria Salerno, punta a confermare e migliorare i già rilevan- da- delle passate edizioni. “Cibo e Dintorni” , fin dalla sua prima edizione, ha avuto il pregio di puntare sulla qualità delle molteplici declinazioni del comparto enogastronomico. Una qualità che comprende l'intera filiera degli espositori, delle degustazioni, delle manifestazioni culturali e convegnis-che. Anche il programma di questa edizione propone significa-ve novità e rilevan- presenze che di certo richiameranno un pubblico numeroso - ha dichiarato il Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca - Il Comune di Salerno è da tempo fortemente impegnato per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale proprio a par-re dalla realizzazione del Mercato Generale che ospita l'evento. Una stru.ura moderna e funzionale che ha permesso alle aziende di aumentare il proprio volume di affari. Riteniamo che l'alimentazione di qualità sia il presupposto per una
Il Sindaco ed il Presidente della Provincia di Salerno plaudono all’inizia va
Cibo e... Dintorni al via l’VIII edizione
a.ori is-tuzionali, è fortemente impegnata nella la diffusione dell’iden-tà economica, sociale e culturale del territorio. Crediamo che far conoscere l’unicità del nostro patrimonio, al tempo stesso an-co e nuovo, per proie.arlo nei sistemi di comunicabuona qualità di vita e che l'enogastronomia sia uno straordinario a.ra.ore turis-co. Seguendo questa duplice prospe/va, ben volen-eri sosteniamo "Cibo e Dintorni".”. Saranno 8 i Paesi che parteciperanno ai workshop con le imprese, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Germania, Romania, Sta- Uni- e naturalmente l’Italia, rappresenta- dai buyers internazionali più qualifica- che avranno la possibilità di conoscere peculiarità e sapori dell'enogastronomia campana e non solo, ma sopra.u.o di scegliere in un’ampia gamma di offerta tra le numerosissime e qualificate aziende presen- in fiera, provenien- da tu.a la Campania, appunto, ma anche dalla Lucania e dal Molise. La caratura dei buyers internazionali, insomma, ha ancora una volta richiamato l’eccellenza delle piccole e grandi realtà del Meridione. “La Provincia di Salerno, in collaborazione con altri
zione integrata, sia un’assoluta priorità - spiega il Presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani - “Cibo e dintorni”, con i suoi workshop, assume una valenza par-colare, se la si inquadra nella logica che muove le nostre inizia-ve di sostegno alla pe-
Quest’anno anche il Campionato Nazionale della “Pizza a regola d’arte”
Dal 25 al 28 se'embre, i padiglioni di “Cibo e... dintorni” accoglieranno i visitatori per una ghio'a e coinvolgente passeggiata enogastronomica a'raverso gus&, sapori e specialità tra numerosi stand per la degustazione di prodo( &pici. Ed allora anche il pubblico di appassiona& del mangiar sano e genuino potrà conoscere ed apprezzare la grande qualità dei prodo( propos& dalle di'e presen&: salumi e formaggi prepara& secondo gli usi delle varie regioni, e ancora pro-
Per i visitatori golosa passeggiata tra gli stand
do( da forno lucani, vini di qualità e, per i più golosi, cioccolato, torrone ed altre leccornie. Ma non si fermano qui le inizia&ve rivolte ai visitatori, che, quest’anno, potranno diver&rsi anche con la finalissima del “1° Campionato Nazionale della Pizza a Regola d’Arte”, che si svolgerà il 25 se'embre. Un modo per
conoscere i segre& della vera pizza e naturalmente per apprezzarne le cara'eris&che anche grazie alla degustazione, che con&nuerà anche il 26, 27 e 28 se'embre.
Grande a'esa per la II edizione della “Festa Della Pasta”
Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione, l’VIII edizione di “Cibo e... dintorni” conferma il goloso, imperdibile appuntamento con la “Festa della Pasta”. Nella zona an-stante il Centro Agroalimentare anche quest’anno è stata infa/ alles-ta “La Piazze'a Cibo e... dintorni” su cui si affacceranno alcuni tra i più importanristoratori salernitani. Il numeroso ed affezionato pubblico di visitatori, di appassiona- di prodo/ -pici, di buongustai potrà degustare tante specialità, cucinate da mani sapien- con i migliori ingredien- della nostra terra. Gli chef dei ristoran- “I fratelli la bufala”, “M’ama non m’ama” e “La terrazza al Duomo” prepareranno primi pia/ cara.eris-ci della nostra tradizione culinaria. La pasta, protagonista assoluta della dieta mediterranea sarà preparata con prodo/ -pici, sani, genuini. Fresca, secca, all’uovo, ripiena, la regina incontrastata della nostra tavola. il pomodoro, l’olio, il basilico e poi la mozzarella di bufala, la rico.a. Tu.o armonizzato in pia/ unici e speciali.
Tu i giorni golosi primi pia per i visitatori di “Cibo e… dintorni”
netrazione di nuovi merca- da parte delle nostre aziende del se.ore agroalimentare, così ricco di prodo/ di al-ssima qualità, che avranno una vetrina d’eccezione che può solo far bene alle sor- di questa nostra terra, nella prospe/va di una sua crescita più forte e duratura nell’ambito dell’economia globale.” Anno dopo anno “Cibo e… dintorni” si conferma quale appuntamento di primissimo livello nel panorama fieris-co nazionale ed internazionale. Una valida pia.aforma di marke-ng per raggiungere clien- abituali, ma anche e sopra.u.o per allargare il proprio giro di affari e portarlo con gran facilità oltre i confini nazionali. Opinione rafforzata e supportata dagli o/mi da-, registra- sin dal primo alles-mento del Salone Internazionale dell’Alimentazione, nel 1999, che si confermano in costante crescita, supporta- dai circa 30.000 visitatori nell’area esposi-va e gli oltre 1.000 incontri commerciali organizza- nel 2007. Ed il 26 ed il 27 se.embre, dalle 9,00 alle 16,30, al Caffè Vi.oria, la manifestazione organizzata dalla Nonsolomare vivrà la sua fase tecnica, quella dei workshop internazionali, delle contra.azioni che sono la base portante di un evento unico nel suo genere, senza uguali nell’intero panorama internazionale delle manifestazioni fieris-che alimentari, un appuntamento che si perfeziona di anno in anno, un’occasione di promozione e di crescita per piccole e grandi aziende locali, un’opportunità imperdibile di scambio con operatori nazionali ed internazionali di primissimo piano.
speciale
CICERALE cdielelinziteo
10-11-12 agosto 2008
11a Fiera dei prodo1 biologici
Anche quest’anno dal 10 al 12 agosto si rinnova a Cicerale in terra cilentana la fiera dei prodo& biologici. Giunta alla sua undicesima edizione ha come obiet$vo primario, ancora una volta, quello di consacrare Cicerale come capitale italiana del Bio. Ducento quintali di ceci fru%o della col$vazione delle cinquanta aziende locali sono il biglie%o da visita di quella “delizia” $pica di queste zone. Per l’occasione il borgo seicentesco di Montecicerale, con i suoi stre& e cara%eris$ci vicoli, si trasformerà in una grande vetrina dei più importan$ prodo& biologici italiani. Nata da un’intuizione del vicesindaco Domenico Corrente, che in questo decennio ha sempre seguito con a%enzione e fa%o crescere la manifestazione, quest’anno saranno presen$ oltre cento aziende locali e nazionali del biologico, dell’enogastronomia di qualità, del $pico e dell’ar$gianato. Il successo delle passate edizioni ha fa%o si che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicola Ga0o valorizzasse ulteriormente la kermesse, fino a trasformare il borgo di Montecicerale in un accogliente salo%o che ospiterà gli an$chi sapori italiani, rielabora$ in chiave moderna secondo l’esperienza Percorrendo l’an%ca via Poseidonia, che da Paestum si snoda a'raverso il crea$va più consolidata. Tre serate di grande interesse per i pro- Cilento, si giunge a Cicerale, borgo do& che le aziende provenien$ da tu%a d’origine medievale che domina fieramente sul corso del fiume Alento. Il Italia presentano e per le inizia$ve collapaesaggio circostante,pervaso dalla terali che spaziano dall’animazione folrigogliosa e incontaminata Macchia kloris$ca ai convegni tema$ci. mediterranea, custodisce i sugges%vi La presenza a “Cilento Delizie” è l’oppor- segni della storia: le ves%gia delle citunità per approfondire le conoscenze viltà classiche, gli an%chi eremi bizansulla sana alimentazione ed è anche l’oc- %ni e benede(ni, le aspre fortezze longobarde e le austere torri normanne. Il risultato è un’inedita combinazione tra il fecondo riserbo dei luoghi e la spudorata bellezza della natura: un richiamo irresis%bile per i conquistatori del passato e per i turis% di oggi. La prima no%zia del borgo di Cicerale si ritrova in un documento del 1461, anno in cui Ferdinando I d'Aragona so'rasse il feudo alla famiglia Capano per concederlo ai Sanseverino, nobile casata di origine normanna. Probabilmente, il nucleo primi%vo del paese sorgeva in località Bocca di fava e si chiamava Corbella; il piccolo centro for%ficato subì le asprezze sia della guerra del Vespro sia della congiura dei Baroni: ancora oggi si possono vedere i ruderi del castello situato in ve'a al Monte Ba'aglia, lungo il versante del Monte Sant’Andrea, a nord di Cicerale. La posizione strategica del borgo Ciceralensis, di dire'o controllo sulla viabilità tra la piana di Paestum e quella di Velia, ne consen& la casione per trascorrere una piacevole sesopravvivenza a'raverso i secoli e nonostante i cambi di feudarata lontani dalla calura es$va. tari. I Sanseverino affidarono il borgo ai Gen%lcore; nel 1636 esso A par$re dalle ore 19 le aziende partecipassò ai Carafa, in seguito al ramo dei Carafa-Primicile che lo manpan$ esporranno i prodo& biologici e $tennero fino al 1806, data di abolizione della feudalità. Il nobile pici italiani. Cicerale, il paese dei ceci più passato, la vitalità e l’operosità di Cicerale trovano il loro simbolo buoni del mondo, si presenta dunque in nel santo patrono: Giorgio, l’indomito cavaliere che vinse un orrigrande s$le al giro di boa dei 10 anni . bile drago nel segno di Cristo. Inoltre, il nome del santo deriva dal Vi aspe%ano quindi le delizie per gli greco gheorgòs, “contadino”, e sembra richiamare un’altra “gloocchi e per il palato all’insegna del man- riosa” tradizione del paese: i ceci, talmente unici e gustosi da megiar sano, nella grande rassegna del bio- ritare un accurato disciplinare di produzione che impone la logico. col%vazione biologica cer%ficata AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica).
Raccontando... la storia
Domenico Corrente una storia di successo con i ceci di Cicerale
Precursore della ricerca dei prodo1 di qualità, Domenico Corrente,sindaco per nove anni (dal 1995 al 2004) oggi vicesindaco del Comune di Cicerale, nonché presidente della Meridionale Mul/service s.p.a. società a totale capitale pubblico in House della Provincia di Salerno, è l’ideatore della Fiera nazionale del biologico “Cilento delizie” e colui che la porta avan/ da ben dieci anni. Un percorso di successo, che illustra con legi1ma soddisfazione.
Agricoltura bio e valorizzazione del territorio, cosa è cambiato in 10 anni? Parliamo di un altro mondo: 11 anni fa la riscoperta dei prodo1 di eccellenza e il turismo legato all’enogastronomia erano ancora un vezzo per pochi appassiona/». Perché nasce “Cilento Delizie”? Per promuovere i prodo1 enogastronomici di al/ssima qualità. È l’obie1vo che, fin dall’avvio della kermesse, mi sono posto assieme al validissimo staff che lavora a questo evento. L’idea è puntare sulle nuove fron/ere dell’alimentazione a0raverso la genuinità dei prodo1. Il bilancio che ne trae oggi? In ques/ anni “Cilento delizie” si è guadagnata una notevole visibilità a livello nazionale, divenendo un appuntamento cult del se0ore biologico. Arrivare alla undicesima edizione è, di fa0o, un risultato eccezionale: vuol dire che l’evento ha sempre riscosso il gradimento del pubblico. Le novità di questa edizione? Quest’anno la kermesse è cresciuta ulteriormente. Ospita 100 aziende, tra le più note a livello nazionale e le più significa/ve in ambito locale. Non mancheranno prodo1 come il cece, i fagioli di Controne, il miele del Cilento, i presidi “Slow food” e le Dop, i formaggi, gli oli, le castagne e mol/ altri prodo1 di qualità di cui è ricca l’Italia. Per il resto la formula è quella consolidata: convegni a tema, folklore, spe0acolo e presentazione di grandi volumi sull’enogastronomia. Chi ci sarà? Il giornalista esperto di enogastronomia Luciano Pignataro, il presidente dell’ordine dei giornalis/ della Campania Ermanno Corsi. Il presidente della Provincia di Salerno, On. Angelo Villani, invece, taglierà il nastro della kermesse: è la nostra espressione di gra/tudine verso un Ente che ha sempre sostenuto la manifestazione fin dalla sua nascita, prima con Alfonso Andria e oggi con Angelo Villani. L’Igp ai ceci di Cicerale, a che punto siamo? Dopo anni di impegno, oggi finalmente siamo a un passo dall’Igp. Si è infa1 cos/tuito il comitato promotore, di cui fa parte anche il Comune, proprio per supportare fino in fondo questo iter. Abbiamo intrapreso una collaborazione con l’Is/tuito sperimentale di Agraria di Ba1paglia che ci aiuterà ad individuare la cul/var propria di Cicerale. E abbiamo già so0oscri0o il disciplinare di produzione. Ceci di Cicerale, star tra i legumi? Proprio così. I nostri ceci sono ama/ssimi dall’esperto gastronomo Beppe Bigazzi, che li cita di frequente nella trasmissione “La prova del cuoco” su Raiuno. E quasi tu1 i ristoran/ dell’area li u/lizzano per preparare i loro pia1 più preliba/. Ma con la fama, ahimè, sono arriva/ anche gli imitatori. L’Igp servirà a cautelare la produzione dei nostri ceci.
M
CODA DI VOLPE WINE FESTIVAL E VOGLIA DI ASPRINIO
ercoledĂŹ 3 e giovedĂŹ 4 giugno, dalle ore 18 alle ore 23, alla Fabbrica dei Sapori di Ba/paglia (Via Spineta, 84/C - Info: 0828/630021 - www.lafabbricadeisapori.it), si svolgerĂ la II edizione del “Coda di Volpe Wine Fes-val e Voglia di Asprinioâ€?, evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori in collaborazione con il giornalista Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it). Questa è la prima rassegna interamente dedicata al Coda di Volpe, uno dei vi-gni bianchi campani piĂš diffusi ma meno conosciu- al grande pubblico, anche se ormai numerose aziende di Avellino, Benevento, Napoli e Caserta lo producono in purezza o in blend. Quest'anno la novità è rappresentata dalla presenza di un altro bianco considerato minore ma ricco di storia: l’Asprinio d'Aversa. La loca-on è quella consueta: l’an-ca fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, cuore, laboratorio e sede di degustazione dei marchi Ciripizza e Pizzia stru.urata con spazi dedica- alla valorizzazione e all’u-lizzo dei prodo/ -pici. Lo scopo dell’evento è presentare il mondo di questo straordinario vino a ristoratori, enotecari e appassiona-. Nel corso della manifestazione le aziende partecipan-, oltre a presentare e far degustare il prodo.o, avranno anche la possibilitĂ di venderlo. Prevista la presentazione di pia/ e pizze della tradizione in abbinamento ai vini e momen- di approfondimento scien-ďŹ co sulle proprietĂ salu-s-che del vi-gno cura- dal do.or Eugenio Luigi Iorio, presidente dell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossida-vo. Dire.a televisiva su Telecolore in onda anche sul canale satellitare 849 di SKY. L’ingresso alla manifestazione e ai banchi di assaggio di Coda di Volpe e Asprinio di Aversa è libero. Per partecipare alle degustazioni guidate dei vini e a quelle a cura degli chef per gli abbinamen- pia/-vini occorre prenotare allo 0828/630021.
SECONDA EDIZIONE
Fabbrica dei Sapori di Ba paglia
Il Coda di Volpe, il vi gno misterioso Il Coda di Volpe è un vi-gno autoctono an-co e misterioso, molto diuso in Irpinia nella zona di Taurasi, nel Sannio e sul Vesuvio, dove viene chiamato anche capre.one. Il suo nome deriva dal la-no “Cauda Vulpiumâ€?, per la sua forma cara.eris-ca che ricorda appunto la coda della volpe. Il primo a citarla è Plinio il Vecchio nel suo famoso Naturalis Historia; nel 1584 il Porta sosteneva che con il nome di Coda di Volpe si col-va un vi-gno iden-ďŹ cabile con le uve alopecia sebbene tale ipotesi non fosse suragata da elemencer-. Fino a vent’anni fa nessuno l’aveva mai e-che.ata in purezza, tu/ la u-lizzavano come uva da taglio: in questo modo i contadini risolvevano uno dei problemi piĂš seri dei vi-gni autoctoni campani, l’elevato tasso di aciditĂ dovuto al terreno vulcanico. All'inizio degli anni '90 ci fu il lancio commerciale di questo vino bianco. Dopo il 1990 le abitudini del mercato regionale prima e romano poi imposero il consumo dei bianchi campani piĂš ricchi di stru.ura, freschezza e personalitĂ cara.erizza- da un incredibile rapporto tra la qualitĂ e il prezzo. Da un punto di vista agronomico il coda di volpe è un vi-gno poco vigoroso con produzioni non eccessive, a maturazione raggiunge eleva- livelli in zuccheri mentre l'aciditĂ totale è piu.osto bassa: proprio per questo ci sono sempre sta- moldubbi sull'opportunitĂ dell'uso del legno e la stragrande maggioranza dei produ.ori si è orientata per l'acciaio. La zona del Taburno, su cui insistono due doc, Sannio e, appunto, Taburno, sembra essere par-colarmente vocata per questo vi-gno e, in generale, per le uve a bacca bianca oltre che per l'aglianico. L'esposizione a Mezzogiorno, l'altezza, la ven-lazione e l'escursione termica, il terreno vulcanico e argilloso rappresentano le condizioni ideali. Anche in Irpinia è molto diuso con una peculiaritĂ che pochi conoscono: è l'uva a bacca bianca piĂš diusa nella zona di Taurasi. Molto importante è il ruolo del Coda di Volpe sul Vesuvio dove è parte fondamentale nel blend per il Lacryma bianco: straordinaria la mineralitĂ che cara.erizza il bicchiere. Il Coda di Volpe è un vino an-co e moderno. E’ nella sapienza colturale contadina vesuviana, irpina e sannita da sempre. E’ moderno grazie alla sua -picitĂ , alla capacitĂ di stare sul mercato a prezzi molto vantaggiosi per il consumatore e sopra.u.o alla sua straordinaria abbinabilitĂ a tu/ i pia/ della cucina moderna dell'alta ristorazione.
COLLIANO IN
10 - 12 o obre 2008
Le strade del tartufo
E’ considerato il re della tavola ma anche diamante nero, è lui, il tartufo. La tutela e la valorizzazione del tartufo nero di Colliano è stato sancito con un protocollo d’intesa tra il Comune di Colliano e l’Associazione Pro Loco Colliano, con l’intento comune di avviare un concreto programma di a2vità promozionali e marke0ng territoriale del prodo1o che coinvolga non solo Colliano, ma anche i comuni del circondario, che pun0 a riposizionare l’immagine del tartufo nero di Colliano (Tuber mesentericum), nell’ambito dei merca0 e rafforzarla verso l’esterno attraverso un percorso di efficaci strategie e poli0che di prodo1o, promuovendo un messaggio che ponga in evidenza le origini storiche del prodo1o, il suo legame con il territorio, l’unicità, quali elemen0 di cara1erizzazione di un prodo1o 0pico. Corrado Mar#nangelo, Assessore all’Agricoltura e
Foreste della Provincia di Salerno – evidenzia che nel quadro delle a2vità programma0che di poli0ca agraria ritenute prioritarie, finalizzate alla riscoperta delle 0picità locali ed alla valorizzazione della produzione agroalimentare di qualità, ha avviato una serie di inizia0ve ritenute u0li al fine di favorire la valorizzazione commerciale del tartufo, con par0colare riferimento al tartufo nero di Colliano. Il sindaco di Colliano Le%eri ha dichiarato di essere ben felice di so1oscrivere questo importante protocollo che sarà un ulteriore strumento per poter con0nuare a me1ere in can0ere nuove inizia0ve
festa
XIIa mostra mercato nazionale del tartufo e dei prodotti tipici locali
IL DIAMANTE NERO
La mostra mercato nazionale del tartufo e dei prodo2 0pici locali torna per la 12a edizione nel weekend tra il 10 ed il 12 o1obre. I profumi del tartufo e di tan0 prodo2 0pici di qualità faranno ancora da richiamo per turis0 golosi e appassiona0 innamora0 di pos0 incantevoli e del mangiare sano. Dodici anni di successo per questa importante rassegna esposi0va dell’agro-alimentare in Campania. Tra montagne di salumi, tra assaggi di tartufi, formaggi del monte marzano, oli dop delle Colline Salernitane, vini doc campani, mieli della Valle del Sele, castagne, noci, patate di montagna, taralli, dolci 0pici siciliani, i visitatori avranno l’opportunità di prendere parte a momen0 di riflessione e confronto sulle tema0che più care all’economia di questo territorio: dalla salvaguardia del tartufo alla corre1a raccolta dei funghi freschi spontanei, alla norma0va vi0nicola e agli strumen0 incen0van0 per le imprese “PSR”. La celebre kermesse dedicata a “re tartufo”, che nel corso delle passate edizione ha visto la presenza di oltre 50mila visitatori proporrà un ar0colato programma. Gli stand saranno disloca0 tra la principale piazza E. Epifani ed il Viale Terlizzi. Lungo il Corso Umberto saranno aperte bo1eghe di ar0gianato 0pico ( legno lavorato, ferro ba1uto, pietra lavorata, zampogne ciaramelle) mostre pi1oriche e fotografiche ed alles0to un mercato medievale con ar0 e mes0eri. Ci saranno, inoltre, incontri-degustazione del pregiato diamante nero della tavola, durante i quali si andrà alla ricerca di inedi0 e sapien0 accostamen0 culinari con i vini salernitani Mauro Iannarella, presidente pro tempore della Pro Loco dichiara : “quest’anno il programma completo della manifestazione e questo appuntamento è troppo importante e molto a1eso”. Saranno appaga0 tu2 i gus0, in primis pia2 rigorosamente al tartufo, fino ai can0 e balli di musica popolare al cabaret con Enzo Fische% ed in chiusura un gruppo emergente che fa impazzire i giovani , si tra1a dei PQuadro. Una tre giorni all’insegna della con0nuità e dell’innovazione con un ricco programma che prevede escursioni in quad e gite panoramiche in elico1ero, ma il protagonista assoluto è sempre lui, il diamante nero. Invi0amo tu2 ad immergersi nel suo sugges0vo e ghio1o panorama della kermesse che quest’anno vede la partecipazione di mol0 espositori provenien0 da tu1a Italia. per farsi che il nostro tartufo venga conosciuto e apprezzato notevolmente. Nel quadro di questo accordo è preciso impegno dell’Assessorato all’Agricoltura e Foreste portare avan0 un de1agliato proge1o condiviso “Le Strade del Tartufo”, finalizzato alla tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio tartuficolo della provincia di Salerno, che contempli oltre al potenziamento della manifestazione di Colliano, ed alla cos0tuzione dell’associazione dei raccoglitori di tartufi, facendo rilevare che sono sta0 tu1ora riconosciu0 idonei circa 70 raccoglitori dalla Commissione all’uopo cos0tuita presso l’Assessorato, a2vità forma0ve e di aggiornamento dei raccoglitori, dei tecnici degli en0 competen0, del personale adde1o alla vigilanza, nonché corsi di addestramento dei cani ed a2vità di studio, ricerca e sperimentazione applicata. “Il proge1o Le Strade del Tartufo interesserà un territorio della provincia di Salerno molto ampio, dai Picen0ni alla Valle del Sele, dal Tanagro al Vallo di Diano, un’area ricca di risorse enogastronomiche 0piche e di qualità, di prodo2 agroalimentari ed ar0gianali della tradizione locale, di par0colari valenze storiche, culturali, paesaggis0che ed ambientali” sos0ene Gerardo Strollo, assessore al turismo ed a2vità produ2ve del comune di Colliano. E’ un grande proge1o di marke0ng che si prefigge di valorizzare e promuovere il territorio a vocazione tartufigena ed agricola, le a2vità agroalimentari, la produzione delle specialità enogastronomiche, i prodo2 0pici
della tradizione ar0gianale, ed incen0vare lo sviluppo economico mediante una offerta turis0ca integrata costruita sulla qualità dei prodo2 e dei servizi. Altro fine sarà quello di valorizzare le a1ra2ve naturalis0che, storiche, culturali ed ambientali presen0 sul percorso della "Strada" - con0nua l’assessore Strollo che è ancora più convinto che queste specialità debbano essere protagoniste di i0nerari tema0ci, riproposte in percorsi che mirano a esaltare oltre ai prodo2 0pici, le ricchezze storiche e paesaggis0che e a promuovere il turismo presso le nostre aree. I prodo2 0pici possono diventare documen0 di cultura e strumen0 di reddito. Il nostro impegno deve puntare su una differenziazione che ponga in luce i pregi nutrizionali, sensoriali, di genuinità, valorizzando e adeguando il binomio prodo1o-territorio.
PROGRAMMA
VENERDI’ 10 o$obre 2008 Ore 18:30 Corteo Storico con la partecipazione di un gruppo di pistonieri con tamburi e chiarine per annunciare l’inizio della Festa Ore 19:30 Cerimonia inaugurale con il saluto delle autorità e benedizione della mostra mercato Ore 20: 00 Apertura degli stands Nelle locande si potranno degustare le specialità gastronomiche al tartufo Ore 20: 30 Spe1acolo musicale con il gruppo folk “La Cilentana” Ore 24: 00 Chiusura della mostra mercato
SABATO 11 o$obre 2008 Ore 09:00 Apertura della mostra mercato Ore 10:30 Aula Consiliare: Seminario con gli alunni della Scuola Media sul tema “Ecologia, esseri viven0 e funghi” interverranno: Do1. Giuseppe Carratu’ Ore 13: 00 Nelle locande si potranno degustare le specialità gastronomiche al tartufo Ore 19:30 - Piazza E. Epifani Incontro divulga0vo “Le strade del vino in Campania” a cura del Ce.SA di Contursi Terme: I vini di qualità in Campania ed il corre1o abbinamento con i pia2 0pici locali; La norma0va vi0nicola, con par0colare riferimento al PSR, al nuovo OCM e ai controlli di filiera Interverranno: dr. Agr. Maria Sarnataro, il dr. Agr. Alessandra Gallevi. Seguirà assaggio di vini abbina0 ai prodo2 locali Ore 20: 00 Piazzale Augusto – Musica Live “LOCAL HEROES” Riaprono le locande per degustare le specialità gastronomiche al tartufo Ore 21:00 Piazza E. Epifani - Concerto di musica popolare della Compagnia DALTROCANTO Ore 24: 00 Chiusura della mostra mercato
DOMENICA 12 o$obre 2008 Ore 09: 00 Apertura degli stands Ore 11:00 Piazza E. Epifani: Incontro divulga0vo sul Programma di Sviluppo Rurale a cura dello STAPA – Ce.P.I.C.A. di Salerno e Ce.SA di Contursi terme Ore 13: 00 Nelle locande si potranno degustare le specialità gastronomiche al tartufo ore 17,00 - Piazza E. Epifani Seminario con i ci1adini “Raccolta e commercializzazione dei funghi freschi spontanei” interverranno: Do1. G. Carratu’ e Do1. A. Valisena Ore 20: 00 Piazzale Augusto – Musica Live “LOCAL HEROES” Nelle locande si potranno degustare le specialità gastronomiche al tartufo Ore 21:00 Piazza E. Epifani - Serata musicale con il gruppo “PROGETTO 5” con la partecipazione, da Buona Domenica, del cabare2sta Enzo FISCHETTI e la straordinaria esibizione dei PQUADRO - conduzione e regia di Gaetano STELLA Ore 24: 00 Chiusura della mostra mercato
Nei tre giorni lungo Corso Umberto I si potrà visitare il Mercato Medievale con ar e mes eri – Inoltre, sono previste escursioni in quad e gite panoramiche
in elico ero
L
CO.M.EL.
srl
FORNITURE ELETTRICHE GENERALI
avoro, passione ed attenzione sono queste le chiavi di successo della Comel. Era il lontano 1979 quando, a Salerno, il Sig. Franco De Martino, insieme alla Sig.ra Rosalba Amato e al Sig. Vincenzo De Martino ha fatto “nascere” un’azienda, la Comel appunto, che rappresenta a distanza di trent’anni un vero e proprio punto di riferimento nel campo delle forniture elettriche generali. La Comel è un'azienda altamente specializzata in prodotti e soluzioni per il mercato nei suoi diversi settori: dalla media tensione, al civile, all'industriale, l'automazione, la strumentazione all' illuminotecnica, grazie a personale qualificato e specializzato nei vari segmenti. Da sempre persegue una politica aziendale improntanta sulla competenza e sulla competitività unica nel territorio, salvaguardando la propria valenza “conoscitiva, operativa e creativa” derivante dalla realtà in cui opera. La cultura della qualità e l’attenzione al cliente in ogni momento del suo contatto con l’azienda, permette oggi un approccio estremamente cordiale e di ascolto, diventando allo stesso tempo il termometro sul grado di soddisfazione del Cliente.
cua soluzione agli acquisti degli operatori. L’obiettivo dell'azienda è di dare sempre un mi- La Comel nasce dal nulla e lo spirito imprengliore servizio al cliente senza per questo tra- ditoriale del Sig. Franco De Martino, accomscurare i principi economici che la assicurino pagnato dalla sue conoscenze professionali presente sul mercato. ne è la testimonianza più concreta tant’è che L’ampia disponibilità e l’estrema vicinanza della ha cercato, riuscendoci a valorizzare in tangenziale di Salerno consentono una profi- modo determinante, le capacità professio-
lenze tecniche specifiche. La buona organizzazione aziendale permette di coordinare tutto il processo lavorativo al fine di ottimizzare i tempi e la qualità del lavoro svolto. L'elettricità è presente praticamente in tutti i settori, industriali e civili, da quelli tradizionali ai più avanzati; in un panorama così ampio e con necessità sempre differenti, la Comel si propone come partner per affrontare e risolvere tutte le problematiche legate al ciclo produttivo delle aziende. L’esperienza acquisita nei trent’anni di attività nel settore elettrico ed elettrotecnico ad alto livello tecnologico unitamente ad una ricerca costante ed un continuo rinnovamento tecnologico, è in grado di rispondere alle richieste di una clientela sempre più esigente e qualificata. Prodotti di altissima qualità di aziende all’avanguardia nel settore quali B-Ticino, Sie-
nali dei suoi collaboratori.Una realtà aziendale composta da circa 80 dipendenti dove nulla è affidato al caso. Una particolare attenzione viene rivolta alla gestione accurata dei magazzini al fine di consentire alla clientela di reperire costantemente i prodotti elettrotecnici delle migliori aziende produttrici. Un’attrezzato reparto riesce a garantire spedizioni giornalieri in tutta la Campania e non solo. La rapidità e l’esperienza professionale dei venditori al banco costituisce indiscutibilmente un punto di forza della Comel. Di fondamentale importanza è l’ampia esposizione, con annesso deposito che ha permesso di gestire un maggior numero di articoli, creando una valida alternativa di scelta per la clientela. Nel cuore dell’azienda gli uffici garantiscono la dovuta riservatezza ed attenzione alle esigenze della clientela professionale. La Comel nei suoi trent’anni di attività è riuscita a ritagliarsi una fetta di mercato per competere con i più affermati grossisti della Campania, offrendo un servizio sempre più completo con l’aggiunta di consu-
mens, Beghelli, Schneider, Bft, Vortice, Ova, Urmet Domus, Osram, ave, Biocchiotti, Finder e Disano garantiscono quel salto di qualità volto a soddisfare ogni esigenza posta dalla clientela. Il cuore dell’azienda è senza dubbio di Sig. Franco De Martino che ama spesso ripetere: “il raggiungimento dei traguardi, non ultimo questo dei trent’anni di attività, è frutto del lavoro, della passione di tutti i dipendenti che lavorano in questa azienda. A loro va, senza dubbio, un mio personale ringraziamento perchè è grazie a loro, grazie a noi tutti che quest’azienda si proietta verso il futuro con quella passione, con quella attenzione, con quell’amore che è la nostra arma vincente”. La Comel si è da sempre voluta caratterizzare dalle altre aziende nel senso che oltre alla sede di Salerno sono operative ben sei filiali a Vallo della Lucania, a Nocera Superiore, ad Atena Lucana, a Sapri, a S.Egidio del Monte Albino ed infine a Battipaglia. Inoltre è associata al gruppo Findea che è un’azienda intesa come entità unica e centralizzata per gli acquisti di materiale elettrico che ha saputo consolidare negli anni la propria posizione sul mercato, diventando uno dei principali protagonisti del mondo distributivo, forte anche di un'organizzazione logistica moderna e di una solida posizione finanziaria. La Comel è quindi un’azienda che infonde fiducia; reagisce in modo positivo ai venti di crisi che soffiano in ogni settore; si mette continuamente in discussione, insomma è diventata una delle aziende leader del settore con umiltà e professionalità sempre al servizio della clientela.
B
BELLIZZI
“c ittà d e i fe st iv a l”
e l l i z z i , e nella cultura equestre. Le edizioni 2006 e 2007 14.000 abi- hanno registrato un grande successo di pubblico, tan., dina- con oltre 15.000 visitatori, a conferma di come la mica ci/adina della manifestazione, pur giovane, sia diventata un punto Piana del Sele, a 18 di riferimento per gli aman. delle discipline equeanni dalla sua cos.- stri e per quan. amano il mondo del cavallo. Hyptuzione in comune pofes.val è stato insignito della Medaglia d’Argento autonomo, si con- del Presidente della Repubblica e si candida come ferma “CITTA’ DEI importante tappa del circuito ippico nazionale, per PRIMATI”. Oggi a la qualità delle a/razioni e degli spe/acoli rapprequesto si aggiunge senta.. anche il ruolo di Dal 20 giugno al 30 se/embre Bellizzi diventa il “ci/à aeropor- “centro dell’anituale”. Infa0 l’aero- mazione salerniil sindaco di Bellizzi stazione del nuovo tana”. Bruno Dell’Angelo aeroporto di Sa- “Oggi, il grande lerno – Costa d’Amalfi ed i rela.vi servizi aeropor- incrocio, tra la SS tuali ricadono nel comune di Bellizzi, sia per 18 e la SS 164, la competenza territoriale che per i servizi dell’acco- strada che unisce glienza. Importan. i risulta. o/enu. dalla ci/à nel idealmente i Picampo della raccolta differenziata. Dal 2002 il si- cen.ni alla Piana stema di raccolta “porta a porta” ha consen.to a del Sele, è divenBellizzi di posizionarsi stabilmente tra le prime ci/à tato una comud’Italia per qualità e quan.tà di raccolta differen- nità viva. il vicesindaco di Bellizzi ziata. Ci/à pluripremiata come Comune Riciclone, dichiara il Consie consigliere provinciale pur in presenza di una dramma.ca emergenza ri- gliere Provinciale Mimmo Volpe fiu. in Campania, con oltre l’80% dei riMimmo Volpe, già Sindaco di fiu. ricicla.. Bellizzi ed a/ualmente Vice SinMa Bellizzi è anche una ci/à che dedica daco – Bellizzi, con la sua iden.tà grande a/enzione alla cultura e allo spete la sua cultura, “guarda al futacolo, fonte di aggregazione e di crescita turo” con l’innovazione e gli insociale. teressi economici di una grande L’estate a Bellizzi è anche ricca di iniziarealtà. .ve di risonanza nazionale ed internazioPIP, nuovo PUC, grandi trasfornale. mazioni urbane, Polo per la reInfa0 “STRABILANDIA”, il tradizionale ce0vità, Polo Alberghiero, Fes.val Internazionale degli Ar.s. di l’assessore provinciale alla cultura insieme alle grandi manifestaStrada, giunto alla sua XIII edizione, ospita Gaetano Arenare zioni di spe/acolo e cultura, ogni anno ar.s. di fama internazionale, danno l’en.tà di una ci/à in movimento. provenien. da ogni angolo d’Europa e del mondo. La manifestazione, che si svolge dal 28 al 31 luglio, Diamo a/o alla provincia di Salerno – Presidente rende la comunità di Bellizzi un grande palcosce- Angelo VILLANI e alla totale condivisione dell’Asnico all’aperto: “la strada come teatro”. Altro ap- sessore alla Cultura GAETANO ARENARE per l’impuntamento portante sostegno dato a queste inizia.ve che si straordinario consolidano come scelte di qualità e di largo inteè cos.tuito resse.” “Bellizzi, la Ci/à Possibile – aggiunge il Sinda “HYPPO- daco Bruno Dell’Angelo – prosegue nel suo percorso di innovazione e modernizzazione, in un proge/o di “con.nuità nella collegialità”, nel rispe/o dell’intero percorso fa/o in ques. centro spor vo comunale ul.mi 13 anni ma proFESTIVAL”, giunto alla terza ediie/a. verso nuove sfide zione, che si terrà dal 4 al 6 e nuove risulta. che luglio, nel nuovo stadio comuconsentano la crescita nale “Ci/à di Bellizzi”. Il fes.val, sociale, economica e tra cavalli, musica e danze, coculturale della comunità ar s di strada s.tuisce un viaggio nella storia e del territorio.”
DATA 25-29 GIUGNO 2-3 LUGLIO 4-5-6 LUGLIO 7 LUGLIO 11 LUGLIO 12 LUGLIO 13 LUGLIO 18 LUGLIO 19 LUGLIO 20 LUGLIO 24 LUGLIO 26 LUGLIO 28 LUGLIO 30 LUGLIO 01 AGOSTO 2 AGOSTO 3 AGOSTO 4 AGOSTO 6 AGOSTO 8 AGOSTO 9 AGOSTO 23 AGOSTO 24 AGOSTO 27-28 AGOSTO 29-30-31 AGOSTO 1-7 SETTEMBRE
MANIFESTAZIONE ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI MUSICA “L. VAN BEETHOVEN” PRESENTA: VIVI LA MUSICA…CON I GIOVANI. DIREZIONE ARTISTICA DI MARIA BERGAMO L’ASSOCIAZIONE ARTE DANZA PRESENTA: FESTIVAL BELLIZZI IN DANZA. OSPITE D’ONORE FRANCESCO DELLA SCUOLA DI AMICI HYPPOFESTIVAL – CAVALLI MUSICA E DANZA RACCOGLI RIDUCI E RICICLA. Campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. SPETTACOLI E ARTISTI DI STRADA BELLIZZI TEATRO 2008. Ospite d’onore Maurizio CASAGRANDE Inaugurazione del nuovo Centro Culturale MEDIATECA PRATOLE CONCERTO D’ESTATE con gli ALUNNI DEL SOLE Animazione, piano bar e karaoke con il duo MENA E TONY BELLIZZI TEATRO 2008. Il Laboratorio Comunale Under 14 presenta: LA LEGALITA’ E’ UNA PAROLA…ANZI DUE L’ASSOCIAZIONE STARLIGHT presenta: MIX DI DANZE STANDARD E LATINO AMERICANE BELLIZZI TEATRO 2008. Il Laboratorio Comunale Senior presenta: L’ALBERGO DEL LIBERO SCAMBIO di Feydeau DISCO PIAZZA 2008 con Marco Vitolo and Music Master BELLIZZI TEATRO 2008. la Compagnia Stabile di Altavilla presenta: PULCINELLA AL TEATRO SAN CARLINO in ricordo di Antonio Pe.to CINEMA SOTTO LE STELLE presenta: SMS SOTTO MENTITE SPOGLIE con Vincenzo Salemme CINEMA SOTTO LE STELLE presenta: IL CACCIATORE DI ACQUILONI CINEMA SOTTO LE STELLE presenta: CI STA UN FRANCESE, UN INGLESE E UN NAPOLETANO L’ASSOCIAZIONE L’ARCA presenta: LA CORRIDA…RICORDANDO CORRADO BELLIZZI TEATRO 2008. la Compagnia IL MOSAICO presenta: DUE DOZZINE DI ROSE ROSSE. Regia di Alfredo Rubini CINEMA SOTTO LE STELLE presenta: IL DIVO di Paolo Sorren'no con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bose(, Flavio Bucci. CINEMA SOTTO LE STELLE presenta: GRANDE GROSSO E VERDONE BELLIZZI TEATRO 2008. la Compagnia INSTABILE presenta: O SCARFALIETTO di Eduardo Scarpe/a Gruppo ARP in TI PRESENTO I MIEI. Musica danze e cabaret L’ASSOCIAZIONE IL MUSICHIERE presenta l’ORCHESTRA SPETTACOLO PARATA DI STELLE con le POP STARS e RENATISSIMO…IL SOGNO CONTINUA DISCO PIAZZA 2008 con Marco Vitolo and Music Master IL FORUM DEI GIOVANI presenta LA FESTA PROVINCIALE DEI GIOVANI XIII Edizione di STRABILANDIA – Fes.val Internazionale degli Ar.s. di Strada L’Associazione Oratoriana presente: GIOCHI SENZA QUARTIERE
LUOGO Aula Consiliare Area mercato Nuovo Campo Spor.vo Via G. Cuomo Arena M. Troisi Villa Comunale Pratole Piazza Giovanni XXIII Arena M. Troisi Piazza Giovanni XXIII Arena M. Troisi Piazza Giovanni XXIII Arena M. Troisi Arena M. Troisi Arena M. Troisi Villa Comunale Pratole Piazza Giovanni XXIII Arena M. Troisi Arena M. Troisi Arena M. Troisi Arena M. Troisi Piazza Giovanni XXIII Area mercato Piazza Giovanni XXIII Piazza Giovanni XXIII Varie loca.on Varie loca.on
Sabato 20 se1embre 2008 Domenica 21 se1embre 2008
I della cortili storia
Sant’Egidio del Monte Albino
Un paese da scoprire tra cor li e vicoli secolari
Fu Publius Helvius, magistrato nocerino del periodo augusteo, uno dei primi a capire che quel territorio, dove più tardi sarebbe sorto l’abitato di Sant’Egidio del Monte Albino, era un luogo baciato dagli Dei.
Il borgo in festa per la dodicesima edizione della manifestazione Sabato 20 se1embre 2008 evento Domenica 21 se1embre 2008
la villa praetoria di Publius Helvius a luogo di culto, ponendo le premesse per la nascita del monastero di Sant’Egidio che darà il nome al villaggio. Per passare agli inizi del 1500, quando il Casale Sanc0 Aegidii diventerà l’ L’UNIVERSITAS SANCTI Sant’Egidio e sullo sfondo il Monte Chiunzi che separa l’agro dalla cos era amalfitana AEGIDII, cioè una comunità amministrata con un proprio Sindaco. In questo periodo (1506-1542), per simboleggiare la propria ricchezza e l’accresciuta potenza economica, l’Università di Sant’Egidio costruirà il più bel monumento ancora presente in ci1à: l’abbazia di S. Maria Maddalena in Armillis che, per i suoi affreschi Valorizzare e rilanciare il Centro Storico medievali, le tele del Giordano e del Solimena e per il suo grandioso poli2co, composto da nove tavole, verrà dichiarata monu- La manifestazione è solo il momento culminate di una più ampia proposta che, da oltre un decennio, vede la Pro-Loco protagonista: mento nazionale nel 1927. Per arrivare agli inizi del 1800, quando una legge di Giuseppe Bo- fare di Sant’Egidio una meta del flusso turis0co che transita, nei vari periodi dell’anno, tra l’area archeologica della Valle del Sarno naparte, Re di Napoli, trasformerà l’Università in comune. Ma tu1o questo tempo, dal duumviro nocerino Helvius fino al 1800, sarà stato sufficiente per creare uno dei borghi più sugges0vi della Campania, immerso nel verde ai piedi del monte Chiunzi, con vicoli e cor0li che rigurgitano storia da ogni pietra, con arte, storia e tradizioni tu1e da scoprire.
Il Proge o
La fontana Helvius E non si risparmiò nel ringraziamento ai suoi numi tutelari, al punto che, a proprie spese, fece scolpire una delle sculture più belle che, ancora oggi, si conserva nella Provincia di Salerno: la fontana Helvius, appunto, con le rappresentazioni sui bordi del Dio Sarno. E con quest’opera, a1ualmente collocata nella piazza principale del paese, e con la villa praetoria, che ora cos0tuisce l’ipogeo dell’abbazia di S. Maria Maddalena in Armillis, impresse il marchio delle origini romane su Sant’Egidio. Da allora, una storia fa1a di tan0 episodi con la fortunata coincidenza di trovarsi in una località che rappresenterà anche una delle strade di collegamento della ci1à di Nocera con i duca0 autonomi di Amalfi e Ravello. Ecco perché, i longobardi doteranno di un castrum questo luogo, allora noto come PRETURO o PETRURO, prima che la devozione cris0ana gli a1ribuisse il nome del santo benede2no Egidio. Poi una comunità di benede2ni, intorno al VIII sec. d. C., ada1erà
Un’ar giana al lavoro durante la manifestazione
La manifestazione
Si tra1a di una rievocazione di quella che poteva essere una “festa popolare” del cinque – seicento. Pertanto, accolto da figuran0 in costume, il visitatore compierà una sorta di viaggio nel tempo tra “mastroda2” e “cartoman0”, “pistonieri” e “spadaccini”, duellan0 e figuran0 che, all’interno dei cor0li, proporranno l’assaggio di alcune pietanze 0piche preparate secondo an0che rice1e (il “fusillo sangiliano” e la pasta di “sciuanelle”). Inoltre, con la regia di GAETANO STELLA, assisterà a sei emozionan0 rievocazioni all’interno di altre1an0 cor0li: il cor0le dei “cun0”, dei “can0”, del Un momento tra i banchi nei cor li “fuoco”, dell’ “acqua”, della “terra” e dell’ “Area”, e la Cos0era Amalfitana. dove si passerà dalla narIn tal senso, è sempre più urgente e fondamentale razione di an0chi raccon0, a1uare un’azione di tutela, salvaguardia e valorizalla magia dei mangiafuozazione del Centro Storico che nelle intenzioni chi e chiroman0, per fidella Pro-Loco si sostanzia: nire ai can0 delle 1) nell’o1enere, ai sensi della legge della relavandaie e ai momen0 gione Campania n° 26/2002, il riconoscimento di del lavoro e della rivolta. “Centro Storico di par0colare pregio”; Infine, a cura dell’Asso2) nell’inserirsi in un circuito di comuni virciazione Culturale “I Catuosi, aderendo all’inizia0va dell’ANCI del “Club valieri del Giglio”, che dei borghi più belli d’Italia”; alles0rà un “campo me3) nel dare a1uazione all’art. 2 della legge dievale in P.zza G.B. Ferregionale 26/02 e procedere alla redazione del corajoli, il visitatore Il campo e la giostra in Piazza Ferraioli sidde1o “Programma di Valorizzazione” del Cenassisterà a comba2tro Storico che, unitamente al “Piano del Colore men0 e a scontri tra armigeri, a dimostrazioni nell’arte della spada e scudo, mentre il per l’edilizia storica”, concorrerebbe a cos0tuire il cosidde1o “progruppo di arcieri, con il coinvolgimento del pubblico, darà vita al gramma integrato di riqualificazione urbanis0ca, edilizia ed ambientale del Centro Storico”. TORNEO DI TIRO CON L’ARCO MEDIEVALE. Alcuni momen0 ar0s0ci, invece, sono affida0 al maestro di scultura su legno Paolo Cibelli, al pi1ore Salvatore Capriglione e al gruppo di can0 popolari “Corecorde” che proporrà una par0co- Una serie di azioni per guadagnarsi, come il magistrato Publius Helvius, il favore degli Dei. lare rivisitazione delle “villanelle” napoletane.
PREMIO ANTONIO AMATO
Amato, la pasta dei campioni che coniuga qualità e tradizione
a l l e d o i m CUCINA e r p
M EDITERRANEA La quarta edizione del premio
La valorizzazione del made in italy
la linea Antonio Amato speciale per la ristorazione. L’ “Antonio Amato & C. Molini e Ecco i nomi dei Pas0fici SpA” è da sempre a1enta giovani finalis0 nel coniugare tradizione e qualità che si contendedelle proprie produzioni. E’ una ranno la vi1oria scelta che l’azienda presieduta dal della quarta ediCav. Lav. Giuseppe Amato riafQuarto appuntamento, venerdì 27 giugno 2008, per il Premio della zione del Preferma quo0dianamente con conCucina Mediterranea – “Premio Antonio Amato” che anche que- mio: Giuseppe vinzione e che è ampiamente st’anno avrà luogo nella sugges0va cornice del Lloyd's Baia Hotel di Micca dell’Ipsar premiata dai consumatori. La conVietri sul Mare. di Potenza per la 0nuità familiare diventa un valore L'obie2vo del concorso che nasce da un’idea della PromoSalerno in Basilicata, che i finalis della terza edizione forte che assicura la persistenza di collaborazione con l’Academia Barilla, sia pure sempre ampliato e rin- proporrà “CanDa sinistra Giuseppe Amato jr., un percorso imprenditoriale coenovato, resta fedele alla sua intuizione originaria, per la quale l'edu- dele con crema di peperone e caciorico1a”; Gianluca Brognei delil Cavaliere del Lavoro Giuseppe Amato rente negli anni. Basta scorrere cazione al gusto è l'obie2vo primario, che è possibile raggiungere l’Ipsar di Rossano Calabro per la Calabria, che proporrà “Maltagliate e Antonio Amato l’organigramma per accorgersi che solo a1raverso la qualità degli alimen0 e dei prodo2 realmente ra- al finocchie1o e alici, con invol0ni di spatola e zucchine”; Carmine la guida rimbalza dal nonno, il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Amato dica0 sul territorio. La valorizzazione e la tutela Sgamba) dell’Ipsar di Avellino per la Campania, che proporrà “Fusil(Presidente), al figlio Antonio (Amministratore Delegato e Dire1ore dei prodo2 0pici dovrà avvenire mediante un loni con ventresca di tonno, gamberi e tartufo di Bagnoli Irpino”; AnGenerale) e al nipote Giuseppe junior (Condire1ore Generale che u0lizzo diverso e innova0vo degli stessi, che ne tonio Todisco dell’Ipsar di Molfe1a per la Puglia, che proporrà segue da vicino l’a2vità molitoria). “Da quel 26 giugno 1958, garan0sca però la conservazione nell'ambito “Paccheri al pesto pugliese e fagiolini con ciambo1o di rana pescaquando fu cos0tuita l’azienda – spiega il Cav. Lav. Giuseppe Amato della tradizione consolidata. trice”; Rosario Messina dell’Ipsar di Catania per la Sicilia, che pro– sono cambiate tante cose, ma siamo rimas0 fedeli alla nostra fiIl Premio intende anche per questa edizione rin- porrà “Spatola ai profumi mediterranei in marmellata di arancia”. losofia: portare sul mercato una produzione compe00va rivolta ad novare il suo impegno nel rimarcare il valore cul- A valutare le proposte culinarie dei cinque finalis0 sarà come sempre un ampio segmento nel rispe1o di un processo altamente qualifiturale ed economico dei prodo2 una Giuria molto qualificata, di cato”. I numeri dell’azienda aiutano a comprendere gli sforzi degli ulgastronomici mediterranei, ritenendoli veri e grandi nomi e grandi esper0: Gian0mi anni. Lo stabilimento, nella zona industriale di Salerno, si propri beni culturali la cui qualità rappresenta luigi Zen) (Amministratore deleestende su una superficie di circa 75.000 mq. I silos per lo stoccagun valido lasciapassare per valorizzare il gato Academia Barilla); Paolo gio dei grani hanno una capacità di 200.000 qli. Gli adde2 sono 140 "Made in Italy" sul mercato internazionale. Caldana (Presidente della Federaed il fa1urato si aggira intorno ai 70 mln di euro, con un’incidenza Ma promuovere la gastronomia mediterrazione Italiana Cuochi); Lamberto delle vendite all’estero pari a circa 11 mln di euro. Negli Usa, per nea oltre confine non è l'unico scopo della Sposini (Giornalista), Maristella Di esempio, l’azienda si accinge a raccogliere ulteriori incremen0: rimanifestazione salernitana, la quale, nell'amMar)no (Giornalista) e Yari Gusultato della poli0ca di rafforzamento delle quote export. “La nostra bito di un proge1o più ampio, rimarca la vogliucci (A1ore). a1enzione verso l’estero – so1olinea ancora il Presidente Amato – lontà di abbinare prodo2 di qualità ad Inoltre, dal momento che tra gli è sempre stata costante e la conquista di nuovi Paesi è una nostra il vincitore della passata edizione i0nerari turis0co-gastronomici in cui si intrecobie2vi del Premio della Cucina preroga0va”. Ben consolidate le presenze sui merca0 europei e d’olciano percorsi del gusto, della cultura del cibo Mediterranea – Premio “Antonio tremare come Sta0 Uni0 e Giappone. Tu1o questo anche grazie e della tutela della natura, nel rispe1o delAmato” figura la promozione dello alla vasta gamma di prodo2, pasta, farina, semola e affini come sughi pron0 e l'iden0tà dei territori e delle tradisviluppo dell’ecoturismo meditercouscous. Nuove linee hanno consen0to di acquisire ulteriori spazi nei canali di zioni locali. Lamberto Sposini presente anche raneo, anche quest’anno ci sarà la diffusione: “Gli Specialissimi” (grandi forma0 trafila0 al bronzo), “Gli Speciali ItaProtagonis0 principali del Premio presenza di una Nazione ospite: all’edizione di quest’anno liani”, “La Pasta dei Campioni”. In piena a1uazione, inoltre, un importante prodella Cucina Mediterranea sono sarà la Francia a presentare una ge1o legato al food-design: “Le Due Regine”. Il nuovo brand che si colloca nei dunque cinque giovani talen0 propropria rice1a 0pica con il rinocanali di vendita più esclusivi: 12 forma0 inusuali, confeziona0 in carta con venien0 dagli is0tu0 Alberghieri di mato chef Christophe Girerd, che proporrà alla degustazione dei giuun’immagine di elegante ar0gianalità. Il nome nasce dall’idea di gemellare due altre1ante regioni coinvolte nel ra0 una specialità transalpina “Cappuccino d’as0ce in verrina” e sarà luoghi che stanno molto a cuore ad Antonio Amato, Capri e St. Moritz: due loPremio – Basilicata, Calabria, premiato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Salerno come calità “regine” del turismo, i cui simboli diventano forma0 di pasta (Lampare Campania, Puglia e Sicilia - ai quali “Ambasciatore delle tradizioni mediterranee”. Sarà inoltre ospite dell’Isola di Capri e Sole di St. Moritz). “L’a1enzione ai merca0 – spiega l’Amviene offerta la possibilità di uscire d’onore Monsieur Francois Cousin, Console Generale di Francia a ministratore Delegato Antonio Amato – è sempre stata costante. Siamo convin0 dall’ambiente scolas0co per conNapoli. che nel medio e lungo periodo il valore della marca e la qualità totale del profrontarsi dire1amente col mondo Né poteva mancare il tradizionale appuntamento con l’approfondido1o saranno sempre più determinan0”. del lavoro ed entrare in conta1o mento: “Le nuove fron0ere del Mediterraneo per la sicurezza aliL’azienda può vantare l’o2ma performance della divisione molitoria - seguita con l'esperienza di altri studen0 e mentare e lo sviluppo” è il tema del convegno su cui si in prima persona da Giuseppe Amato junior, Condire1ore Generale - che conprofessionis0 del se1ore e, soconfronteranno - nel pomeriggio del 27 giugno, alle ore 18.30 presso sente di mantenere a2va l’intera filiera produ2va. “L’incremento di questo pra1u1o, viene data l’opportunità il Lloyd's Baia Hotel di Vietri sul Mare - Antonio Valiante (Vicepresicomparto aziendale - afferma Amato jr. - si è quadruplicato in termini di fa1udi aggiudicarsi uno stage del va- le preselezioni dente della Giunta Regionale Campania ed Assessore ai Rappor0 con rato nell’arco di pochissimo tempo. Anche in questo caso il risultato è da a1rilore di 15mila euro presso l’Accai paesi del Mediterraneo); Giovanni Iuliano (Vice Presidente Provinbuirsi al potenziamento dell’offerta e nello stesso tempo all’acquisto mirato di demia Barilla di Parma. cia di Salerno); Corrado Mar)nangelo (Assessore all’Agricoltura della grani di qualità”. Merito di una formula collaudata e corroborata dal successo delle Provincia di Salerno); Nino D’Asero (Deputato dell’Assemblea RegioE’ in questo contesto aziendale e valoriale che si inserisce un’ampia ed ar0copreceden0 edizioni, arricchita di significa0ve novità. La più rilevante nale Siciliana); Gianfranco D’Angelo (Assessore al Turismo della Prolata a2vità di sostegno alla diffusione della “cultura della pasta”. “Per noi - dice è la partnership con “Antonio Amato & C.” che, partendo da Salerno, vincia di Potenza); Vincenzo Maraio (Assessore al Turismo del ancora Amato jr. – è molto importante contribuire al rafforzamento dei principi è divenuta uno dei più importan0 pas0fici nazionali. Una realtà che Comune di Salerno); Giuseppe Amato jr. (Presidente Gruppo Alidella dieta mediterranea, emblema di un corre1o s0le di vita nell’alimentada sempre si contraddis0ngue per la sensibilità e l’impegno a favore mentare Confindustria Salerno); Gianluigi Zen) (Amministratore dezione. E la buona cucina – come quella che ha piena ci1adinanza nel Premio della tutela e valorizzazione della cultura gastronomica italiana e me- legato Academia Barilla); Paolo Caldana (Presidente della della Cucina Mediterranea – è senza dubbio il riferimento centrale per consoditerranea. Di qui il trait d’union con il Premio ed il suo impegno per Federazione Italiana Cuochi). Conclusioni affidate all’On. lidare e conservare un rapporto con la tradizione non sta0co, ma sempre in i giovani chef: i finalis0, vincitori delle preselezioni, hanno già ricevuto Antonio Buonfiglio, So1osegretario al Ministero delle Pomovimento verso gli standard più a1uali dell’enogastronomia”. un cesto di pasta e, durante la finale, adopereranno “Chef Selec0on”, li0che Agricole.
FABULA 0828: LA STORIA CONTINUA
I
Apre oggi a Ba paglia il locale che vuol raccontare la musica l ritorno del Fabula. Se fosse una saga per il grande schermo potrebbe in2tolarsi così la nuova storia che Antonio Mogavero ha deciso di raccontare. Non un amarcord ma un nuovo proge3o che nasce dal passato, quello glorioso, di un locale che a Salerno ci3à ha scri3o le prime pagine del fare ed ascoltare musica jazz nel by night. E’ questo il Fabula 0828. Un gioco tra parola e numeri per rimarcare un’iden2tà. Da un lato quella di anni ed anni di imprenditoria legata all’espressione madre della movida di oggi; dall’altra quella di un prefisso, da sempre simbolo immediato di un luogo. E così a Ba4paglia – ecco spiegato il prefisso 0828 che diventa necessario suffisso – prende il via da questa sera in via Gramsci la nuova vita del Fabula. “In questo momento la ci3à di Ba4paglia sta vivendo un vita musicale interessante – racconta Antonio
Mogavero - L’aria frizzante che si respira rimanda ad un fermento culturale che penso possa sposare nella ritrovata iden2tà del Fabula un proge3o da riscrivere”. Un locale accogliente, lontano dai minimalismi este2ci che richiamano culture d’oltre confine distan2 mille miglia. Un luogo dove potersi incontrare ascoltando musica, sperimentando gus2 e costumi. A far da cornice l’an2ca stru3ura che si rifà ad un torre, oggi ripresa e ripensata con i colori del bianco e del nero. Il contrasto. Ne3o. Deciso. Niente di nuovo. Forse. Ed è proprio questa la scommessa di Mogavero: “Riprendere il filo del discorso interro3o nel 2006 è
l’idea dalla quale sono par2to per ripensare i modi di far movida. Non importa il dove. Questo lo ha insegnato il conce3o glocal del mercato. L’importante è l’iden2tà nella quale il pubblico può riconoscersi”. Ecco perché da domani entrando al Fabula 0828 sarà come rivedere e rivivere i giorni in cui Edoardo Bennato si sedeva ai tavolini del locale di via Porto come un normale avventore. A distanza di anni si potranno riascoltare dei diversi Fabrizio Bosso, Stefano Di Ba4sta, Robert Stewart, Lannie Arriale, Javier Giro3o, Orrin Evans, Joy Garrison, Maria Pia De Vito e Giovanni Tommaso. Ques2, infa4, sono alcuni dei nomi che il libro da scrivere sul Fabula hanno regalato no4 indimen2cabili. Dalle serate trascorse tra le mura delle “Bo3eghelle”, il circolo culturale che aveva in un giovanissimo Mimmo De Maio uno dei suoi cuori
pulsan2, Mogavero oggi torna a rives2re i panni dell’imprenditore della no3e con un locale che ha l’ambizione di essere uno dei pun2 di ritrovo della provincia di Salerno. “L’idea di base è che la gente torni a trascorrere intere serate davan2 ad un bicchierino di whisky, ad ascoltare musica o assistere ad un’operazione culturale. Dunque non un contenitore vuoto nel quale a dominare è l’anima commerciale della vendita senza scrupoli. Ma un vero e proprio rifugio”. E’ stata questa la regola portata avan2 in 16 anni. Più di tre lustri trascorsi ad organizzare la no3e tra musica jazz a parentesi di cabaret con un Angelo Di Gennaro prima maniera. O un Simone Sche4no ancora sconosciuto ai più. Allora, custodito il passato nel grande baule dei ricordi da non cancellare, il Fabula 0828 è pronto a ricominciare. E’
pronto a riannodare sera dopo sera il discorso di una movida fa3a di contenu2. Di storie musicali da raccontare oltre che da suonare. Di palcoscenici da riaprire puntando i rifle3ori su chi ha ancora qualcosa da dire al pubblico. “Si parla di assenza di contenitori culturali – con2nua Mogavero – Il Fabula 0828 vuole essere soprattu3o questo. Un contenitore da riempire di contenu2. Del resto è sempre quello che ho cercato di fare andando alla ricerca di chi aveva voglia di confrontarsi con il pubblico. Ricordo ancora la prima esibizione in pubblico della raffinata voce jazz italiana di Nichy Nicolai che durante il concerto conservò un certo rossore in viso”. Se è vero che la storia è fa3a di corsi e ricorsi allora c’è da aspettarsi che il Fabula 0828 presto dia il “là” ai futuri nomi d’autore della musica jazz e non solo.
LE RASSEGNE DA “FA’ BLUES” AD “OVER JAZZ”
Dal 1999 si sono susseguite le stagioni del jazz tra movida, aule universitarie palcoscenici
E’ il 1999 quando Antonio Mogavero confeziona la sua prima rassegna. “Fa’ blues”, era questo il titolo scelto per il cartellone di dieci spettacoli, da ottobre a dicembre. Al Fabula i Delta Blues Band, gli Era Ora, i Gloomly; i Recidiva Blues Band, Andy J. Forest e Dynamyte Band; Rattlesnake, i Looper’s Corner; i Petard Blues Trio ed i Bastone. Una rassegna anche un po’ provocatoria, allora, verso la città. Tra le finalità c’era quella di ricordare che dieci anni prima proprio a Salerno si organizzava uno dei più importanti festival del blues. Nel 2000 arriva “Over Jazz e Contaminazioni” con il volume, dallo stesso titolo, scritto a quattro mani da Carlo Pecoraro e Francesca Bellino, il libro catalogo sul jazz salernitano dedicato a Bill Evans. Ad aprire ufficialmente la rassegna ci sono i Gipeanda, un jazz quartet nato negli anni ’80 e fondato da Pericle Odierna. Seguono ben 23 concerti per rappresentare tutte le diverse forme e contaminazioni del jazz. Tra i nomi anche Giovanni Imparato, gli Off Latin, Antonio Onorato, Ada Montellanico, Deidda Amato Ariano Quintet, Fortunato Santoro e Fasano De Luise. Sempre nel 2000 l’appuntamento con il jazz si sposta a mezzogiorno: per tre mattine, infatti, la nascente Associazione Itinerari mette in piedi altrettanti concerti in diverse piazze – piazza Flavio Gioia e Largo Abate Conforti – con visite guidate a cura di Carmelo Currò. Nel 2001 ancora una nuova edizione con il concerto di apertura affidato a Fabrizio Bosso e seguito dalla perfomance della Ryland Blues Band, dei Cuban Stories oltre Orrin Evans in trio, Javier Girotto ed una “jazzata” Francesca Alotta. Con il 2002 il Fabula fa ancora incetta di concerti con la direzione artistica di Carlo Pecoraro ed una pioggia di eventi musicali che puntano i riflettori sulla scuola salernitana del jazz. E’ anche l’anno in cui i grandi nomi che interpretano la musica d’impianto afro americana si dividono tra le aule del campus di Fisciano e gli spazi del Fabula. Le edizioni di Over Jazz a questo punto si susseguono come perle su un filo. Ed infine l’exploit al teatro “G. Verdi” ed al Castello Arechi con anteprime e concerti “esclusivi” che hanno scritto un altro importante capitolo nella storia del raccontare jazz a Salerno.
FIERE DI VALLO
Shopping, scuola, moda e arte
L’evento di dicembre è alle
“Sposissima 2009”, ecco le tendenze moda e gli accessori chic Dal 5 all’8 dicembre alle Fiere di Vallo 50 espositori in tremila metri quadri
U
n evento per rendere eterno un sogno. È “Sposissima 2009”, l’ottavo Salone della Sposa, che ieri ha aperto i ba0en/ nei padiglioni fieris/ci di Vallo della Lucania (SA), dove prosegue fino a martedì 8 dicembre. Forte dei numeri, 60 espositori racchiusi in uno spazio esposi/vo di 3.000 mq e 10.000 visitatori nella scorsa edizione, è l’appunta-
mento. In pra/ca tu0o quello che serve per rendere indimen/cabile un matrimonio. Moda sposa in passerella, sfilate di abi$-gioiello e collezioni s$le vintage
È una sfida a colpi di chiffon, seta e swarosky, quella che andrà in scena sulla passerella alles/ta all’interno dei padiglioni esposi/vi delle Fiere di Vallo. I due grandi appunta-
creazioni nel corso dei defilèe. Gran finale di serata con lo s/lista salernitano Peppe Volturale e sua la collezione s/le vintage.
Non solo sposa. In vetrina anche l’ar$gianato salernitano
Uno spazio esposi/vo di 3mila metri quadri, con due padiglioni e oltre 60 espositori, è dedicato all’ar/gianato di qualità e realizza una grande vetrina di quanto di bello e di buono si produce nel Cilento e nella Provincia di Salerno. Accade alla Fiera dell’Ar/gianato, di scena alle Fiere di Vallo in contemporanea con il Salone della Sposa, fino all’8 dicembre. La Fiera, nata nel 1999, è una delle manifestazioni più importan/ del se0ore e si sviluppa in un percorso che /ene conto della provenienza geografica degli espositori,
della riscoperta del legame tra i prodo1 presenta/ e la loro terra d’origine e delle tradizioni locali. Un momento di promozione e confronto tra tu0e le realtà imprenditoriali presen/ sul territorio, in par/colare per l’ar/gianato pregiato, il mondo del restauro, del collezionismo e dell’an/quariato.
ORARI FIERA - ACCESSO AL PUBBLICO
Sabato 05 dicembre - ore 16/21,30 Domenica 06 dicembre - ore 10/13 – 15/22 Lunedì 07 dicembre - ore 16/21,30 Martedì 08 dicembre ore 10/13 – 15/22
IL PROGRAMMA
mento irrinunciabile per i futuri sposi della provincia di Salerno e non solo. Le migliori aziende del se0ore me0eranno in vetrina le più interessan/ proposte di prodo1 e servizi per organizzare in ogni de0aglio il giorno delle nozze. “Sposissima 2009” / aspe0a per realizzare tu1 i tuoi desideri: dall’abito agli accessori, dalla bellezza al bouquet, dalla casa al ricevimento, foto, bomboniere, lista nozze e luna di miele. E non solo: even/ e sfilate / regaleranno emozioni e consigli, tu0o per arrivare, raggiante, al giorno del sì! In unico e cura/ssimo contesto troverai gli atelier con le ul/me tendenze della moda sposa e da cerimonia, i migliori fotografi, hotel, sale ricevimen/, fiorai e ar/giani delle bomboniere, casa e ricevi-
men/ con le sfilate sono in programma per domenica 6 dicembre e martedì 8 dicembre. Domenica 6 dicembre alle ore 18.00 a catalizzare l’a0enzione sarà l’evento “Pianeta Sposa”, un defilèe e insieme un amarcarcord del giorno più bello della vita. In apertura di serata sfileranno in passerella 15 spose che hanno celebrato le proprie nozze nell’ul/mo anno, con indosso l’abito nuziale. A seguire l’a%esa sfilata della s$lista Pina Esposito con i suoi “abi$-gioielli”. Nel corso dell’evento spazio alla grande musica con Robin e Giovanna. Martedì 8 dicembre alle ore 18.00 defilè alta moda sposa e abi/ da cerimonia. Sfileranno in passerella gli atelier presen/ al Salone, che presenteranno più di 50 splendide
Sabato 5 dicembre 2009 ore 16,00 Presentazione even/ Luigi Cobellis, Sindaco di Vallo della Lucania Marcello Feola, Assessore ai Lavori pubblici e Urbanis/ca della Provincia di Salerno ore 17,00 Apertura Mostra :“ I Profumi ed i Colori del Mare e della Costa del Tirreno” ore 17,30 III Edizione Concorso Regionale: “Orange Flower Fashion” Scuole Partecipan/: IPIA C. Mennella – Ischia (Na); IPSIA Trani – Salerno (Sa); Is/tuto D’Arte Cascano – Sessa Aurunca (Ce); IPSIA Marconi – Vallo della Lucania (Sa); Is/tuto D’Arte Boccioni – Napoli (Na); IPIA L. Calmieri – Benevento (Bn); IPIA Marconi – Giugliano (Na); IPIA SC Dragone0o – Qualiano (Na); IPIAGalilei – Torre Annunziata (Na) ore 18,00 Incontro con l’Autore e la Sua Scri0ura Elio Goka presenta “ L’Affare e la China” edito da Editrice Gaia Domenica 6 dicembre 2009 ore 10,00 Circolo Dida1co di Vallo della Lucania “Coro Scolas/co White Voices – Corino/’s” ore 12,00 Scuola Media De Ma1a di Vallo della Lucania “Coro Scolas/co De Ma1a in Canto” ore 18,00 Evento Spe0acolo: “Pianeta Sposa” ore 18,30 Liceo Scien/fico Da Vinci - Vallo della Lucania Convegno: “Clima e Storia nel territorio Cilentano” Lunedì 7 dicembre 2009 ore 17,00 Liceo Classico Parmenide di Vallo della Lucania “Rappresentazione teatrale – A passeggio con Parmenide” ore 19,00 I.T.C. Cenni di Vallo della Lucania “Rappresentazione teatrale – La Mia Scuola per la Pace” Martedì 8 dicembre 2009 ore 11,00 Scuola Media A. Torre di Vallo della Lucania “Rappresentazione Musicale dell’Orchestra della Scuola” ore 18,00 Evento Spe0acolo: “Defile Alta Moda Sposa e Cerimonia”
FIERE DI VALLO
Shopping, scuola, moda e arte
È
L’evento di dicembre è alle
produce nel Cilento e nella Provincia di Sa- Ministero dell’Istruzione, l’evento si lerno. Dal 5 all’8 dicembre la Fiera dell’Ar0- svolge con la collaborazione delgianato ospita le migliori realtà ar0gianali l’Ufficio scolas0co regionale per la presen0 sul territorio. In esposizione l’ar0- Campania. Le mini-collezioni create gianato pregiato, il mondo del restauro e del dai giovani s0lis0, con abi0 da sposa collezionismo, i manufa2 per la casa e per il e da cerimonia, saranno presenta0 tempo libero, ma anche le produzioni eno- in passerella il 5 dicembre. gastronomiche di qualità. Nata nel 1999, è una delle manifestazioni “I profumi ed i colori del mare più importan0 del se1ore e si sviluppa in un e della costa del Tirreno” percorso che 0ene conto della provenienza - Rassegna d’arte geografica degli espositori e della riscoperta Nella sala convegni delle Fiere di 1° Salone dell’Orientamento scola- del legame tra i prodo2 e la loro terra d’ori- Vallo, la rassegna me1e in mostra le opere a tema realizzate dagli ar0s0 s'co nel Parco nazionale del Cilento e gine. sulla storia e sulle bellezze paesaggiVallo di Diano s0che del Cilento. La direzione ar0s0ca è afÈ l’evento per chi non sa a quale scuola iscri- “Sposissima 2009” fidata al Prof. Mario Modica, che cura anche versi, ma anche per chi ha le idee chiare e VIII Salone della Sposa vuole conoscere meglio l’offerta forma0va Per chi crede che dire “sì” sia per sempre e la realizzazione del catalogo. La rassegna, degli is0tu0 cilentani. Dal 1° all’8 dicembre, vuole che, quel giorno, ogni de1aglio sia as- che da alcuni anni accompagna gli even0
l’evento clou dello shopping natalizio e della moda sposa a sud di Salerno, ma quest’anno si arricchisce anche di un salone dedicato al mondo della scuola. Dal 1° all’8 dicembre i padiglioni fieris0ci di Vallo della Lucania (SA), in 6mila metri quadri di esposizione coperta e 40mila di area a1rezzata esterna, ospitano tre fiere a tema, un concorso regionale di moda e una pres0giosa mostra d’arte.
fieris0ci di dicembre, dalla prima edizione ad oggi ha offerto la possibilità a più di 150 tra pi1ori, scultori e poe0, di farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico.
IL PROGRAMMA
Sabato 5 dicembre 2009 ore 16,00 Presentazione even0 Luigi Cobellis, Sindaco di Vallo della Lucania Marcello Feola, Assessore ai Lavori pubblici e Urbanis0ca della Provincia di Salerno ore 17,00 Apertura Mostra :“ I Profumi ed i Colori del Mare e della Costa del Tirreno” ore 17,30 III Edizione Concorso Regionale: “Orange Flower Fashion” Scuole Partecipan0: IPIA C. Mennella – Ischia (Na); IPSIA Trani – Salerno (Sa); Is0tuto D’Arte Cascano – Sessa Aurunca (Ce); IPSIA Marconi – Vallo della Lucania (Sa); Is0tuto D’Arte Boccioni – Napoli (Na); IPIA L. Calmieri – Benevento (Bn); IPIA Marconi – Giugliano (Na); IPIA SC Dragone1o – Qualiano (Na); IPIAGalilei – Torre Annunziata (Na) ore 18,00 Incontro con l’Autore e la Sua Scri1ura Elio Goka presenta “ L’Affare e la China” edito da Editrice Gaia Domenica 6 dicembre 2009 ore 10,00 Circolo Dida2co di Vallo della Lucania “Coro Scolas0co White Voices – Corino0’s” ore 12,00 Scuola Media De Ma2a di Vallo della Lucania “Coro Scolas0co De Ma2a in Canto” ore 18,00 Evento Spe1acolo: “Pianeta Sposa” ore 18,30 Liceo Scien0fico Da Vinci - Vallo della Lucania Convegno: “Clima e Storia nel territorio Cilentano”
grazie alla presenza delle scuole di ogni ordine e grado del distre1o di Vallo della Lucania e delle aree limitrofe, questo Salone rappresenta il punto di raccordo delle esperienze scolas0che e delle aspe1a0ve forma0ve e lavora0ve dei più giovani. Dal 1° al 3 dicembre (dalle ore 9 alle 13) apertura per i soli studen0, accompagna0 dai docen0. Negli orari pomeridiani percorsi forma0vi e di approfondimento per i docen0. Dal 5 all’8 dicembre apertura (negli orari della fiera) per le famiglie con interessan0 inizia0ve collaterali curate dalle scolaresche.
XI Fiera dell’Ar'gianato
È la vetrina di quanto di bello e di buono si
solutamente perfe1o. Dal 5 al 8 dicembre il Salone dedicato agli sposi ospita gli atelier con le ul0me tendenze della moda sposa, i migliori fotografi, fiorai, hotel, sale ricevimen0 e ar0giani delle bomboniere, in pra0ca tu1o quello che serve per rendere indimen0cabile le proprie nozze. E in più: tre serate di defilèe in fiera, su una passerella di oltre 15 metri.
“Orange Flowers Fashion” III Concorso regionale di moda sposa ed alta moda
È il concorso dedicato agli allievi delle ul0me classi degli Is0tu0 tecnici, professionali e ar0s0ci della Campania, che seguono corsi di design, moda e modellis0ca. Patrocinato dal
Lunedì 7 dicembre 2009 ore 17,00 Liceo Classico Parmenide di Vallo della Lucania “Rappresentazione teatrale – A passeggio con Parmenide” ore 19,00 I.T.C. Cenni di Vallo della Lucania “Rappresentazione teatrale – La Mia Scuola per la Pace” Martedì 8 dicembre 2009 ore 11,00 Scuola Media A. Torre di Vallo della Lucania “Rappresentazione Musicale dell’Orchestra della Scuola” ore 18,00 Evento Spe1acolo: “Defile Alta Moda Sposa e Cerimonia”
ORARI FIERA - ACCESSO AL PUBBLICO
Sabato 05 dicembre - ore 16/21,30 Domenica 06 dicembre - ore 10/13 – 15/22 Lunedì 07 dicembre - ore 16/21,30 Martedì 08 dicembre ore 10/13 – 15/22
G IFFONI T EATRO
STASERA ALL’ARENA DELLA CITTADELLA DEL CINEMA SI RIDE CON CARLO BUCCIROSSO
G
li ospi4 in cartellone (spe5acoli a pagamento). Ad inaugurare la XII edizione, stasera ci sarà Carlo Buccirosso, regista e protagonista della diverten4ssima commedia musicale “Napoletani a Broadway”. La frizzante ouverture, che ha tu5o il sapore del sogno americano, a5ende il pubblico all’Arena Alberto Sordi della Ci5adella del Cinema di Giffoni Valle Piana. Il cambio di residenza per gli spe5acoli di prosa riguarderà l’apertura e la chiusura della rassegna, a seguire invece si svolgeranno tu6 al Giardino degli Aranci. Il giorno successivo (domenica 2) per il “Gran varietà” di Gennaro Cannavacciuolo la loca4on verrà trasformata in un open garden a lume di candela, la 4pica atmosfera dei caffè – concerto. Sa4ra poli4ca mercoledì 5 con Antonio Cornacchione che, con l’accompagnamento musicale di Carlo Fava, proporrà un'ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana di Berlusconi racchiusa nel suo nuovo show “Silvio c’è”. Venerdì 7 torna sul palco degli Aranci Gianfranco D’Angelo protagonista di “Un Giorno Lungo Quarant’anni”. Al suo fianco la statuaria Nina Moric al debu5o come a5rice. Un doppio spe5acolo consacra la no5e di Ferragosto. Sabato 15 prima la Compagnia di Gigi De Luca farà rivivere la storia di “Sik Sik L’artefice Magico”, illusionista maldestro e squa5rinato creato da Eduardo De Filippo, mentre la seconda parte della serata sarà allietata dalla musica di Gianluigi Esposito con il suo concerto di repertorio napoletano dal 1500 ad oggi “Canzone d’ogne staggione”. Aria di opere5a mercoledì 19 quando il palco del Giardino accoglierà Edoardo Guarnera, Pippo Santonastaso e Cose5a Gigli protagonis4 di “Al Cavallino Bianco”. Giovedì 20 si ride invece con Paolo Caiazzo, Maria Mazza e Pietro Pignatelli. Sarà una piacevole parentesi di pura comicità napoletana tu5a racchiusa nella commedia “Non mi dire te l’ho de5o”. Showconferenza con Giorgio Albertazzi domenica 23, quando il maestro proporrà il suo “rendez-vous” teatrale “Dante incontra Albertazzi”. Un modo per raccontare, a5raverso il suo “conci5adino”, anche di sé, delle sue passioni e dei suoi incontri. Unica parentesi dedicata alla danza lunedì 24. L'arte e la poesia di Federico Garcia Lorca rivivono a5raverso la musica gitano - andalusa di Juan Lorenzo e la sua compagnia Flamenco Libre con lo spe5acolo “Federico Garcia Lorca In Flamenco con la straordinaria partecipazione di Elena Pres4 nelle ves4 di cantante e ballerina. Teatro e musica mercoledì 26 con lo spe5acolo “Cinque in condo5a” de I Virtuosi di San Mar4no, mentre sabato 29 agosto chiude la sezione “big” Alessandro Siani con il suo nuovo show “Più di Prima”. Ad accompagnarlo ci saranno
anche la sua spalla Francesco Albanese, Francesco Cicchella con le sue imitazioni e l’immancabile Lello Musella, tu6 in scena all’Arena Alberto Sordi. Il teatro ragazzi. Saranno tre le date che la XII edizione di Giffoni Teatro dedicherà alle nuove leve del palcoscenico. Si comincia lunedì 3 con gli studen4 della scuola Primaria Don Milani protagonis4 di “Io Speriamo che…me la cavo”, spe5acolo omaggio alla ci5à di Napoli rile5o da Ciro Villano e tra5o dal celebre ed omonimo libro. Il tes4mone passerà poi, sabato 22, ai ragazzi del Collegio di Ronciglione che si esibiranno in “Rumori Fuori Scena”, uno spe5acolo che svelerà i meccanismi e i retroscena solitamente nascos4 dal sipario e dalle scenografie. Il tri6co si chiude giovedì 27 con il ritorno al Giardino degli Aranci della Compagnia Filippo Sgru6endo de Scafato con “Madame qua5e solde”, la farsa di Gaetano Di Maio e Nini Masiello per la regia di Loredana Esposito che racconta il desiderio di risca5o di una donna negli anni del boom economico. Le compagnie locali. Qua5ro gli appuntamen4 con le compagnie stabili del territorio. Domenica 9 agosto aprirà la sezione la Compagnia Stabile Sianese con “Buffo Napoletano”, la leggendaria commedia di Luigi De Filippo, apologo divertente ed appassionato sulla napoletanità. Mercoledì 12 toccherà alla Compagnia Arcoscenico protagonista di “La Francesca da Rimini”, ovvero l’esilarante storia di uno sfortunato capo-comico costre5o a me5ere su uno spe5acolo di fortuna. Danilo Autero sarà l’ospite di domenica 16 con “Fusi e Confusi – Le Circostanze di Adamo”, spe5acolo omaggio all’incomprensibile, meraviglioso e sempre affascinante universo femminile. Infine martedì 25, sarà la volta della Compagnia Il Sipario in scena con “L’amico di papà”, un classico del teatro comico napoletano, qui riadattato da Pierluigi Iorio che firma anche la regia. Voci e suoni nel chiostro. La XII edizione dell’evento sarà arricchita dalla nuova sezione dedicata alla musica ed ospitata al Chiostro del Convento di San Francesco di Giffoni Valle Piana. Ad inaugurare la nuova tranche lunedì 10 sarà il concerto di Carlo Vitale “Novecento” il singolare racconto, tra5o dal monologo di Alessandro Baricco, da cui è nato anche il film “La leggenda del pianista sull’Oceano” di Giuseppe Tornatore. Musica classica e ritmi jazz invece martedì 18 con il
Comicità, varietà, prosa,lirica, danza e musica
Si compone di tu5e le forme di spe5acolo, accogliendo i grandi nomi del teatro e della televisione, strizzando nuovamente l’occhio alle compagnie locali ed alle nuove leve del teatro fino ad aprire una nuova sezione di appuntamen4, la XII edizione di Giffoni Teatro, l’evento promosso dall’Associazione omonima ed organizzato con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Giffoni Valle Piana, Comunità Montana Mon4 Picen4ni, Camera di Commercio ed Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. Si va in scena da oggi 1 agosto a domenica 29 agosto: 22 appuntamen4 non più solo al Giardino degli Aranci, ma anche su altri sugges4vi palcoscenici della ci5à di Giffoni. In programma un cartellone fi5o e ar4colato. A cominciare dagli 11 big che omaggeranno la kermesse con performance dis4nte tra il teatro classico e la commedia musicale, l’opere5a, la danza, il cabaret. A corredo dei grandi nomi, tre appuntamen4 con il TeatroRagazzi, 4 date affidate alle compagnie stabili del territorio e la nuova tranche denominata “Voci e Suoni Nel Chiostro”.
LA PRESENTAZIONE
«Questa edizione rappresenta per noi una svolta decisiva – ha spiegato il presidente di Giffoni Teatro Mimma Cafaro nel corso della presentazione ufficiale – perché oltre a diversificare la proposta di genere degli spe5acoli abbiamo mol4plicato anche le loca4on, toccando altri luoghi sugges4vi della ci5à». Una scelta accolta con grande entusiasmo da parte del Sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando: «L’edizione es4va segna l’espansione della rassegna in altri si4 del comune – ha aggiunto il primo ci5adino – la splendida cornice naturale del Giardino degli Aranci con4nuerà ad ospitare spe5acoli importan4, ma accoglieremo gli ospi4 anche all’Arena Alberto Sordi della Ci5adella del Cinema, al chiostro del Convento di San Francesco e in Piazza Lumiere». La conferenza stampa ha segnato anche il “debu5o” ufficiale di Generoso Andria quale neo assessore provinciale alle a6vità produ6ve che ha tenuto a so5olineare il grande impegno dell’associazione nel me5ere in piedi «un’opera straordinaria, una rete culturale consolidata anche dalla con4nuità dell’evento con la stagione invernale di prosa. La cultura come espressione autonoma diventa ancora più importante quando crea economie su un territorio e questa rassegna ha tu6 i numeri per puntare a questa connessione in cui credo fermamente». L’ufficio stampa della manifestazione è curato dalla JaG communica4on tel/fax 089 797416, email: press@jagcommunica4on.com quinte5o di o5oni Campania Brass composto da Raffaele Alfano, Vincenzo D’Arienzo (trombe), Luigi Calabrese (corno), Rocco Grimaldi (trombone), Giuseppe Granato (trombone basso e tuba). Musica e fotografia, danza e recitazione contraddis4nguono l’appuntamento di venerdì 21 con il “Concerto per pianoforte e viloncello” di Fabrizio Maro5a e Francesco D’Aracangelo, un viaggio fantas4co tra la musica di sempre da Mozart a Čajkovskij. Concero in Piazza Lumiere (area del mercato domenicale). Ulteriore “extra” di Giffoni Teatro l’appuntamento di venerdì 28 agosto in Piazza Fratelli Lumiere con l’Orchestra Sinfonica Russa Udmur4a ed il Coro lirico Rumeno che offriranno un “Concerto Lirico Sinfonico”. Il repertorio spazierà dalla musica tradizionale rumena, alla grande rappresentazione lirico-sinfonica corale. Dire5ore Florian George Zamfir, soprano Svetlana Sicenkova. (il concerto è ad ingresso libero). Incontri al caffè. Oltre a confermare il suo ruolo di rassegna – laboratorio, Giffoni Teatro ripropone nel 2009 anche la formula degli “Incontri al Caffè”, il simpa4co momento di conversazione e di confronto nella Piazza Umberto I di Giffoni Valle Piana nello stand della gelateria Bot-
tega del Gelato di Guido Costabile e Fabio Verderese che precede ogni rappresentazione dei “big” ed offre la possibilità al pubblico di incontrare i protagonis4 delle serate, degustando gela4 e par4colari torte preparate rigorosamente a base di nocciole Tonda di Giffoni Igp. Tu6 gli spe5acoli andranno in scena alle ore 21.30. Il costo del singolo biglie5o varia dai 7 ai 30 euro. Le sezioni TeatroRagazzi e Voci e Suoni nel Chiostro, insieme agli spe5acoli del 9, 12, 16 25 agosto sono ad ingresso gratuito con prenotazione. Tu6 gli spe5acoli della sezione “Voci e Suoni nel Chiostro” si terranno presso il Convento di San Francesco di Giffoni Valle Piana. Inoltre, l’Associazione Giffoni Teatro offre nuovamente al suo affezionato pubblico la possibilità di so5oscrivere l’abbonamento per 11 spe5acoli a pagamento al costo di 100 euro. Per informazioni, prenotazioni e prevendita: Associazione Giffoni Teatro - tel. 339 4611502 www.giffoniteatro.it - e.mail: info@giffoniteatro.it. Informagiovani via P. Scarpone Giffoni Valle Piana - tel.089 866 760, biglie5eria www. go2.it, Bo5eghino del Teatro nei giorni di spe5acolo ore 19.00 - 21,30.
G IFFONI T EATRO
STASERA OPERETTA CON GUARNERA E SANTONASTASO DOMANI SI RIDE CON PAOLO CAIAZZO
E
cco gli altri appuntamen8 in programma per la XII edizione di Gioni Teatro. Gli appuntamen8 si terranno nel Giardino degli Aranci. Per maggiori informazioni Per informazioni, prenotazioni e prevendita: Associazione Gioni Teatro - tel. 339 4611502 www.gioniteatro.it - e.mail: info@gioniteatro.it. Informagiovani via P. Scarpone Gioni Valle Piana tel.089 866 760, biglie9eria www. go2.it, Bo9eghino del Teatro nei giorni di spe9acolo ore 19.00 - 21,30. Stasera Edoardo Guarnera, Pippo Santonastaso e Cose9a Gigli in “AL CAVALLINO BIANCOâ€? Regia di Pippo Santonastaso. Dopo “La Vedova Allegraâ€? Pippo Santonastaso, ma9atore eervescente e spumeggiante dell’opere9a, torna a cimentarsi con il genere da protagonista e regista di una nuova rivisitazione del celebre lavoro di MĂźller e Charell sulle musiche di Ralph Benatzky. Tu: gli spe9atori sono invita8 al “Cavallino Biancoâ€?, la locanda delle Alpi austriache, luogo di riposo e diver8mento, ma anche set ideale per innamoramen8, balli, can8 ed equivoci. Giosea, la locandiera, è amata dal suo primo cameriere Leo-
Voci e suoni nel chiostro
LunedĂŹ 10 agosto Convento San Francesco Carlo Vitale in “NOVECENTOâ€? .E’ il singolare racconto, tra9o dal monologo di Alessandro Baricco, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, da cui nel 1998 è stato tra9o anche il ďŹ lm “La leggenda del pianista sull’Oceanoâ€? di Giuseppe Tornatore. Ăˆ la storia di un uomo che ha trascorso interamente la sua vita all'interno del piroscafo Virginian, sul quale è nato ed è morto senza mai me9er piede sulla terraferma: il miglior pianista di tu: i tempi, che vive a9raverso i desideri e le passioni altrui, che si realizza e si annulla con la musica, che vive sospeso tra il suo pianoforte ed il mare, dal quale non troverĂ mai la forza di svezzarsi. Le musiche sono di Francesco Cavaliere, Simone Sciumbata; al pianoforte Giovanni Paolo Palamara. La regia di Enrico Santori e Carlo Vitale.
Domenica 23 agosto Giorgio Albertazzi in “DANTE INCONTRA ALBERTAZZI�
Ăˆ uno show-conferenza, il cui 8tolo indica che lo spe9acolo non è tanto “dizioneâ€? o “le9ura" dei versi delle prose o della ďŹ losoďŹ a dantesca, quanto piĂš un tenta8vo di ri-scoprire Dante nella cultura, nelle opinioni, nella cronaca della sua vita e nella storia del suo tempi. Albertazzi "canta" la Divina Commedia, raccontando il suo aspe9o piĂš umano e familiare. Racconta di Francesca da Rimini, il vero amore del Poeta ďŹ oren8no, del suo rapporto complicato con Beatrice, della passione per l’ardore alla conoscenza di Ulisse, senza mancare di citare aneddo8 diverten8. E a9raverso il suo “conci9adinoâ€? il protagonista racconta di sĂŠ, delle sue passioni, dei suoi incontri, di quella professoressa del liceo, che forse è stata la sirena che lo ha ammaliato d’amore per la poesia. “Un modo per dare del “tu" al divino Alighieri, per scovare i suo vizi e i suoi 8c, insomma toglierlo dalla didascalia dida:ca. Immagino, o forse piĂš esa9amente ricordo, l'incontro con il Poeta, anche lui ďŹ oren8no, dalle par8 di Piazza della Signoria. In quell’occasione mi ha svelato una serie di segre8 sopra9u9o riguardo al suo rapporto con l’eros e con la donna angelicata. Parte della conďŹ denza sono alcuni can8 della Divina Commedia, dall'Inferno al Paradisoâ€?. (Giorgio Albertazzi)
LunedĂŹ 24 Agosto Juan Lorenzo/Flamenco Libre in FEDERICO GARCIA LORCA IN FLAMENCO
poldo, ma in realtĂ la giovane e bella proprietaria è aascinata da un cliente italiano, l’avvocato Giorgio Bella8 e avrĂ bisogno dell’aiuto di un Arciduca in visita all’albergo per accorgersi di ricambiare l’amore per il cameriere. A9orno a loro si formano altre due coppie ‘impreviste’: quella di un seducente avvocato, di cui Giosea sarĂ inizialmente invaghita, con la dolce O:lia, ďŹ glia dell’industriale veneto Zane9o Pesamenole; ed inďŹ ne quella del simpa8co rubacuori Sigismondo Cogoli e della sgraziata Clare9a, una ragazza poverissima con buďŹƒ dife: di pronuncia. Ovviamente l’intreccio amoroso si concluderĂ con tre matrimoni. Testo di Benatzky, Stoltz, Granichstaedten, con Massimiliano Drapello, Italo Ciciriello, Cris8na Ca9abiani, Guido Trebo e Piero Nannini. Domani giovedĂŹ 20 agosto grande a9esa a Gioni Teatro con il ritorno di Paolo Caiazzo e Maria Mazza in “NON MI DIRE TE L’HO DETTOâ€? con la partecipazione straordinaria di Pietro Pignatelli. La commedia in due a: racconta la storia di due amici con due cara9eri diametralmente oppos8 ed ingarbuglia8 in un intreccio di tradimen8 ed equivoci. Da una parte un serio dottore impegnato a collezionare storie extraconiugali (Pietro Pignatelli), dall'altra un programmatore informa8co introverso e poco esperto di donne (Paolo Caiazzo). Quest’ul8mo, grazie ad un famoso social network, riesce ad agganciare su internet una misteriosa donna, conquista un appuntamento al buio e o:ene in pres8to dall'amico la casa che u8lizzerĂ come alcova. In realtĂ entrambi sono all'oscuro del fa9o che dietro la donna del mistero (Maria Mazza) si nasconde proprio la moglie del padrone di casa. A complicare la situazione le pra8che di adozione di un bambino per la coppia e di conseguenza le visite di un assistente sociale (Rosaria Russo) ed un ecle:co ispe9ore dell'uďŹƒcio
L'arte e la poesia di Federico Garcia Lorca rivivono a9raverso la musica gitano - andalusa per dare vita ad uno spe9acolo in cui la voce, la chitarra, l'arpa e la danza si fondono armoniosamente esaltandosi a vicenda. Un omaggio al primo fra i poe8 spagnoli che si avvicinò alla musica amenca. Se ne ha tes8monianza nei primi fes8val e concorsi di "Cante Jondo" (espressione del amenco piĂš pura), in par8colare quello di Granada del 1922 organizzato con il musicista e compositore Manuel De Falla. Grazie a questo incontro, l'arte amenca, precedentemente occultata e considerata di serie B, venne riconosciuta uďŹƒcialmente dalla cultura dominante dell'epoca. Sei gli elemen8 della formazione capitanata dal chitarrista di origini spagnole Juan Lorenzo che, in vent' anni di a:vitĂ , ha tenuto 2.000 concer8 collaborando con alcune delle ďŹ gure piĂš pres8giose del amenco internazionale, e numerosi ar8s8 pop, tra cui Andrea Bocelli, i Gipsy Kings, Tony Esposito, Gianni Morandi e Pino Daniele, guadagnandosi un posto privilegiato nel panorama concer8s8co europeo. Con lui Dario Carbonelli (percussioni), Pilar Carmona e Sabrina Logue (ballerine), Rosa Rillo (cantante). Lo spe9acolo s’impreziosisce della straordinaria partecipazione di Elena Pres8, splendida e versa8le a9rice, qui nelle ves8 di cantante e ballerina.
MercoledĂŹ 26 agosto I Virtuosi di San Mar no in CINQUE IN CONDOTTA
Il nuovo spe9acolo dell’ ensemble da camera trae spunto dalla loro sempre crescente volontĂ di indisciplina, dalla loro perenne disaezione per tu9o ciò che, in teatro come in musica, a9raverso la retorica imperante della riproposizione, diviene luogo comune. In scena uno spe9acolo di teatro - canzone surreale ed irresis8bile che intende riaermare l’avversione alla “disciplina dominanteâ€?, provando a far sĂŹ che per una sera, la sua crisi riveli il suo lato comico. Procedendo alla scoperta dei “nuovi mostriâ€? - il cantante impegnato alla cattolica fervente, lo storico revisionista al venditore di mine an8-uomo, il neo-liberista prote9ore di pros8tute, il candidato alle elezioni - il gruppo invita simpa8camente alla riessione sui temi di a9ualitĂ , ironizza sull’Italia di oggi, o forse dell’Europa intera, e sui suoi innumerevoli personaggi che si aggirano per le strade, in televisione, nella vita di tu:, e che meriterebbero un voto di condo9a da espulsione, ben piĂš basso del cinque che i musicis8 tributano a sĂŠ stessi. Tra rime mancate e citazioni le9erarie, i Virtuosi - Roberto Del Gaudio (voce), Vi9orio Ricciardi (auto o9avino), Antonio Gambardella (violino), Dario Vannini (chitarra), Federico Odling (violoncello) - sono all’apice di un cabaret soďŹ s8cato, colto e trascinante al punto che nel 2002 hanno ricevuto il pres8gioso premio nazionale della cri8ca, per la par8colaritĂ e singolaritĂ del loro lavoro. immigrazioni (Francesco Mastandrea). Ciliegina sulla torta anche l'ingresso di un amante del dottore (Ada de Rosa). Un testo dunque ricco di situazioni sinonimo di una comicitĂ giovane, intelligente, che Caiazzo ha inteso evidenziare suggerendo agli
a9ori un’interpretazione mai “sta8caâ€?, ma ricca di con8nue evoluzioni. La regia è di Guglielmo Marino. L’uďŹƒcio stampa di Gioni Teatro è curato dalla JaG communica8on tel/fax 089 797416, email: press@jagcommunica8on.com
G IFFONI T EATRO
ARCHIVIATA CON SUCCESSO LA XII EDIZIONE DI GIFFONI TEATRO
G
iffoni Valle Piana. L’associazione Giffoni Teatro nasce dalla comune passione di un gruppo di amici aman2 del teatro di prosa ed in par2colar modo di quello napoletano e campano. E’ impegnata nella promozione culturale della prosa sia classica che diale3ale, tende a favorire ed a sostenere l’integrazione delle a4vità teatrali all’interno dei proge4 educa2vi degli is2tu2 scolas2ci di ogni ordine e grado. Prosa, musica, danza e … di queste discipline che compongono il variegato mondo
Russia e Romania in un concerto lirico sinfonico
Pamphili di piazza Umberto I, recuperato e ristru3urato dall’amministrazione comunale alla fine degli anni ’90 e assurto a luogo simbolo del teatro es2vo e dell’ intra3enimento culturale. Il Giffoni Teatro si inserisce, per le sue cara3eris2che peculiari, tra le manifestazioni di maggior rilievo e spessore culturale della provincia e della regione, e consente ad un pubblico sempre più numeroso di accedere all’esperienza teatrale.
Gran finale alla ci)adella del cinema con Alessandro Siani
dello spe3acolo si occupa Giffoni Teatro, promuovendo, in par2colare, l’a4vità di gruppi e compagnie che operano con finalità non professionali ma realizzano opere di qualità. Un’a3enzione par2colare viene rivolta ai giovani, sia a quelli che si sono già orienta2 verso un percorso professionale nello spettacolo, sia a coloro che vi si avvicinano con finalità forma2ve. Inoltre, a3raverso alcuni proge4 speciali vengono promosse le a4vità amatoriali con finalità sociali, i laboratori teatrali e molto altro ancora. L’associazione Giffoni Teatro organizza la rassegna teatrale es2va nel Giardino degli aranci, cinema all’aperto dall’immediato dopoguerra, ubicato nella corte dell’an2co palazzo baronale Doria
Cala il sipario sulla XII edizione di Giffoni Teatro con uno spe3acolo di grande pres2gio. Sabato 29 agosto, Arena Alberto Sordi Ci3adella del Cinema, Alessandro Siani in “PIÙ DI PRIMA”. Grazie alla sua innata capacità di improvvisazione ed al suo spiccato senso di percezione delle situazioni che lo circondano, Siani va in scena con il suo nuovo spe3acolo vivo ed inebriante, miscela di un’insieme di opere d’autore e di estemporanei momen2 comici lega2 in modo speciale alla dissacrazione di quei luoghi comuni di cui tanto si nutre l’atmosfera partenopea. Il fenomeno della comicità napoletana affronta a3raverso i suoi monologhi più riusci2 e le nuove parodie di Gigi D'Alessio e Eros Ramazzo4, in maniera straordinariamente irriverente, coinvolgente, emozionante, gli argomen2 che spaziano dalla sa2ra di costume alla vita di tu4 i giorni. Fanno da corredo la sua grande mimica corporea e le sue “facce” che, come maschere, rapiscono l’a3enzione del pubblico in un’osservazione con2nua del personaggio. Con lui la sua spalla, Francesco Albanese, le gag di Lello Musella e la sua inseparabile chitarra, le imitazioni di Francesco Cicchella e un sorprendente corpo di ballo. In scena un viaggio all’insegna del buon umore nel quale, “Più di Prima”, tornano a galla il problema dei rifiu2, lo stato della poli2ca a3uale, il dramma della delinquenza e l’intramontabile ed irrisolto “gap” del rapporto uomo – donna. Uno show a 360 gradi, in cui si parlerà di tu3o e di tu4 e dove, come sempre, il diver2mento sarà il comune denominatore. Le musiche dello spe3acolo sono di dj Frank Carpen2eri, la regia di Mimmo Esposito.
Musica in Piazza Fratelli Lumiere, Orchestra Sinfonica Russa Udmurtia e Coro lirico Rumeno in “CONCERTO LIRICO SINFONICO”. L’orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia fondata nel 1992, nel territorio noto per aver dato i natali al grande compositore russo P. J. Čajkovskij, ha animato fin dagli esordi la propria attività concertistica propagandando la musica dei maggiori compositori e le loro opere più importanti. Oggi la stessa orchestra ha raggiunto un livello qualitativo alto con 900 titoli in repertorio tanto da essere presente nei tre più importanti festival della repubblica quali: “Festival Čajkovskij,”, ”Festival dei giovani talenti” ,”Festival del jazz”. Al loro fianco il Coro Lirico Rumeno, fondato dal M° Constantin Ungureanu. Il repertorio spazia dalla musica tradizionale rumena, alla grande rappresentazione lirico-sinfonica corale. Direttore Florian George Zamfir, soprano Svetlana Sicenkova. La storia della rassegna è ricca ed illuminata dalla presenza di illustri ar2s2 che hanno presentato opere classiche e commedie brillan2. I più grandi interpre2 del teatro italiano hanno calcato il palcoscenico del Giardino degli aranci dai mostri sacri del teatro come :Mario Scarpe3a, Peppe Barra, Luca De Filippo, Vincenzo Salemme, Lina Sastri, Giorgio Albertazzi, Michele Placido ai nuovi interpre2 quali: Carlo Buccirosso, Francesco Paolantoni, Enrico Brignano, Lello Arena, Franco Oppini, Ninì Salerno, Alba Parie4, Gianfranco Jannuzzo, Biagio Izzo, Pino Insegno, gli ar2s2 dello Zelig: Dado, Cacioppo, Belardi, ma elencarli tu4 è pra2camente impossibile. A ques2 grandi interpre2 si sono affianca2 giovanissimi a3ori e compagnie emergen2 che sentono la vitale necessità di comunicare le proprie esperienze, di confrontarsi in una società in cui è estremamente difficile farsi conoscere e che con i loro spe3acoli stanno sviluppando nuovi percorsi crea2vi. L’ufficio stampa della manifestazione è stato curato dalla JaG communica(on tel/fax 089 797416, email: press@jagcommunica(on.com
Speciale
GIFFONI AUTO D’EPOCA Iniziò cosÏ 17 anni fa
ruote che trovano proprio a Gioni Valle Piana un evento sicuramente tra i primi che si 0ene sia per orE’ il 1992, quando un gruppo di amici appassiona0 di ganizzazione e riuscita nell’intera provincia di Salerno. auto d’epoca organizza il 1° raduno di auto e moto Tante cose sono cambiate, ma l’impegno degli organizd’epoca a Gioni Valle Piana. La manifestazione ri- zatori no, anzi, è aumentato per dare al pubblico e ai scuote da subito un enorme successo, cosĂŹ si comincia partecipan0 una manifestazione sempre piĂš ricca di a pensare di ripeterla e l‘anno successivo si cos0tuisce even0 ed emozioni, ciò lo dimostra il sempre maggior addiri1ura un comitato organizza0vo. E’ il 1° agosto 1993 quando si 0ene la seconda edizione e nel mentre nasce l’Associazione e si crea un logo, e dopo aver s0lato un regolamento si diete il via alla manifestazione, i partecipan0 furono piĂš del doppio della 1° edizione. Da quel lontano 1993 ad oggi e stato un susseguirsi di successi. La dinamicitĂ del presidente dell’associazione Stefano Troisi e Giuseppe Russomando, con0nua a mantenere vivo l’interesse di mol0 appassiona0 delle qua1ro
Ricordi in passerella con le qua ro ruote
Gioni Auto Storiche si fa in qua1ro per organizzare l’annuale raduno con la presenza di collezionis0 di ogge2 rari, auto e moto. Parlare della storia dell'automobile non è semplice, per lo spazio che richiederebbe e per l'imprecisione di alcuni da0 storici. Ad ogni modo, è importante e curioso conoscere le tappe che hanno portato un mezzo di trasporto ad essere non solo il principale veicolo per gli spostamen0, ma anche un vero e proprio status symbol. Di certo si sa che il primo veicolo semovente della storia è nato nel 1796, realizzato da Joseph Nicolas Cugnot, che come primo problema da risolvere ebbe quello dei freni. Il primo motore a scoppio venne realizzato nel 1841 da De Cristofaris. Fu poi Benz ad applicarlo su un veicolo a tre ruote nel 1886. In Italia fu Giovanni Agnelli, nel 1899, ad aprire la prima vera fabbrica italiana di automobili: la Fiat. Da allora, l'automobile divenne dapprima mezzo di trasporto per ricchi e facoltosi, a mezzo di massa negli anni 50 del secolo scorso. Oggi, l'automobile è presente in pra0camente tu1e le famiglie degli abitan0 dei paesi industrializza0 e non solo. Il fascino delle auto d'epoca Negli ul0mi trent'anni par0colare passione ha suscitato il collezionismo di auto d'epoca. Veicoli risalen0 a decenni passa0, i modelli piĂš rari come quelli di larghissima diusione, le auto classiche hanno alimentato un mercato impressionante. Le auto d'epoca si vendono, si mettono a posto sino a renderle perfe1amente funzionan0, si producono pezzi di ricambio originali. Per poi girare in ci1Ă o partecipare ai numerosi raduni che si tengono in ogni angolo del mondo. Quello di Gioni si è ritagliato uno spazio par0colare nel panorama delle qua1ro ruote ed ogni anno con passione e impegno l’associazione Gioni Auto Storiche presieduta da Giuseppe Russomando, Stefano Troisi, Elio Verace, Vincenzo Troisi, Donato Vasso, Renzo D’Ambrosio, Luigi Dainese, Franco Cesaro, Antonio De Cristofaro, Emilio Soldivieri, e tan0 altri appassiona0 e sostenitori, riescono a far la loro bella ďŹ gura vuoi per l’aďŹƒatata organizzazione che per la straordinaria ospitalitĂ facendo riscoprire le bellezze del territorio. Al raduno di questo 2009 ci saranno anche gli stand della Polizia di Stato e naturalmente onnipresente quello del corpo dei Vigili del Fuoco di Salerno.
numero di spe1atori, che annualmente aollano le vie percorse dalle storiche auto e, il numero sempre crescendo dei concorren0 che a1ualmente ha raggiunto quota duecento circa. Un grazie alla ci1Ă di Gioni Valle Piana, alle autoritĂ
e ai numerosi sponsor che annualmente contribuiscono alla buona riuscita della manifestazione orendo ospitalitĂ di un territorio che si fa ammirare per le sue bellezze ad iniziare dal rinato borgo medievale di Terravecchia che da quando ha assunto la direzione un’associazione guidata dal giornalista Luciano Pignataro si sta aermando oltre ogni conďŹ ne nazionale. Qui gli appassiona0 proprietari di auto d’epoca vengono con piacere in quanto riescono a trovare ospitalitĂ culturale, gastronomica, riscoprendo sempre di piĂš luoghi e monumen0 della ci1a-
IL PROGRAMMA
Sabato 16 maggio alle ore 16 è previsto l’arrivo degli automezzi d’epoca che resteranno in esposizione in Piazza Mercato ďŹ no a domenica 17 maggio, sistemazione dei partecipan0 presso gli alloggi al Borgo Medioevale di Terravecchia. Ore 18.30 presentazione delle auto a cura di tecnici e storici dell’A.S.I., visita a monumen0 e luoghi d’arte, mostra fotograďŹ ca.
Domenica17 maggio. Alle ore 9 ritrovo dei partecipan0 in piazza Umberto I°, perfezionamento iscrizioni e colazione. Ore 9.30 apertura manifestazione con il tradizionale saluto del presidente Onorario dell’Associazione Gioni Auto Storiche Giuseppe Russomando, saluto delle is0tuzioni locali, provinciali e regionali. Ore 10.30, visita ai monumen0 storici di Gioni Valle Piana. (aper0 eccezionalmente per l’occasione). Ore 12.15 la carovana delle auto storiche si recherà nel vicino comune di Montecorvino Rovella, sosta e aperi0vo oerto dal comune. Ore 13.30, rientro a Gioni per il pranzo. Ore 15.30, partenza delle auto per una passeggiata e la visita alla nobile frazione di Cur0 e buet oerto dall’ Associazione Pro Cur0. Ore 17.30, si ritorna in piazza Umberto I° e nel sugges0vo luogo del Giardino degli Aranci si procederà alla consegna di un gadget ricordo della manifestazione a tu2 i partecipan0, seguirà una degustazione di gelato ar0gianale. Cerimonia di chiusura e concerto musicale.
dina famosa nel mondo per il fes0val internazionale del cinema per ragazzi. L’associazione Gioni Auto Storiche si propone di salvaguardare il patrimonio delle auto e moto d’epoca del territorio Picen0no, nonchÊ promuovere inizia0ve per diondere la cultura e la passione tra i giovani. Finalmente un punto di riferimento per i proprietari e gli appassiona0 di auto e moto di interesse storico. Le iscrizioni all’Associazione sono aperte a tu2, proprietari di auto e moto e semplici simpa0zzan0. Oriamo ai soci: consulenza tecnica per il restauro di auto e moto; guida all’acquisto di ricambi originali; iscrizione dei veicoli all’ASI; omologazione veicoli ASI; consulenza pra0che amministra0ve; convenzione con compagnia assicuratrice per la copertura R.C. auto con tarie speciali. Sede: ex convento di San Francesco Via Francesco Spirito Gioni Valle Piana presso Pro Loco. E-mail: info@gioniautostoriche.org.
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La Pro Loco di Giffoni Valle Piana presenta al pubblico la storia dei presepi del sud della Boemia
Un Natale “internazionale”
o sviluppo della presepis:ca della Boemia meridionale è stato involontariamente favorito, così come in altre località della Boemia, dalle riforme a;uate dall’imperatore Giuseppe II alla fine del XVIII° secolo, che proibirono l’esposizione di presepi delle chiese, in quanto ritenuto un modo indegno e infan:le di ricordare la nascita di Gesù. I presepi, che la gente comune non voleva lasciar togliere, furono così sposta: nelle abitazioni di ci;à e nelle case rus:che. Coloro che erano rimas: a mani vuote, decisero di procurarsi un presepe personale. Gli abili ar:giani che fabbricavano i presepi per le chiese conquistarono così una nuova numerosa clientela. Alcuni validi interessa: si fabbricarono il presepe da soli. In questo modo si arrivò al periodo d’oro della presepis:ca popolare nella Boemia meridionale. Si ri:ene che il presepe a lastre della chiesa del decano di Bavorov (provincia di Strakonice) sia il
Campania e Puglia insieme per la Na vità di Cristo
Il saluto is tuzionale ad espositori e visitatori
Il presepe, simbolo della Na:vità e momento di massima spiritualità per i creden:, nonché espressione di un’arte, a volte semplice ed altre crea:va, trova nella nostra Ci;à – ormai da tredici anni – l’occasione di confronto tra le varie culture che arrivano dai cinque con:nen:. Anche quest’anno in uno dei simboli della rinascita culturale ed urbanis:ca di Giffoni Valle Piana, il Trecentesco convento di San Francesco, saranno esposte ai visitatori cen:naia di opere: dai presepi della tradizione dei maestri napoletani e campani, alle creazioni dei presepis: Pugliesi. La tredicesima Mostra di Giffoni ospiterà i presepi della Repubblica Ceca, in par:colare della Boemia, a tes:monianza dell’interesse internazionale della rassegna. Un ringraziamento è doveroso ai volontari che affiancano la Pro Loco nell’organizzazione del Grande evento. Un plauso va, Paolo Russomando inoltre, ai dirigen: della pres:giosa associazione ci;adina che Sindaco di me;ono passione, impiegano risorse e spendono energie per Giffoni valle Piana la riuscita dalla Mostra. Un saluto cordiale è rivolto ai tan: visitatori che visiteranno Giffoni nelle se<mane della mostra. La Mostra sarà inaugurata sabato 29 novembre alle ore 19.
Saranno una tren:na i presepi provenien: da tu;a la Regione Puglia, dalle varie sezioni pugliesi dell’Associazione Italiana “Amici del Presepe”. Tra ques: la mostra presenta presepi in ceramica provenien: dal Museo di Gro;aglie; presepi di carta pesta provenien: da Lecce; un presepe in pietra del Gargano. Quest’ul:mo è stato realizzato presso la sede dell’Associazione Superamento Handicap di San Nicandro Garganico, u:lizzando materiali reperibili in natura, con l’aggiunta di elemen: semplici e sopra;u;o grazie alla gioia di fare dei ragazzi che hanno riscoperto la gioia del Natale. La Campania, invece, è presente con alcuni Maestri ar:giani che nella realizzazione del presepe natalizio sono sempre i più bravi. Le idee e gli alles:men: in questa an:ca arte non finisce mai di stupire. Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di Santa Maria nel 1025. Ad Amalfi, secondo varie fon:, già nel 1324 esisteva una cappella del presepe di casa d’Alagni. Il secolo d’oro del presepe napoletano è il Se;ecento, quando regnò Carlo III di Borbone. Per merito della fioritura ar:s:ca e culturale in quel periodo anche i pastori cambiarono il loro sembiante. I commi;en: non erano più solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e i nobili. Una delle collezioni più ricche e più grandi di presepi nel mondo si trova nel Museo Nazionale Bavarese a Monaco di Baviera. La maggior parte della collezione è arrivata al museo dalla collezione privata di Max Scmederer.
presepe più an:co conservatosi nella Boemia meridionale. Esso è composto di tredici lastre di legno, alte quasi un metro, dipinte da un lato con le figure dei presepi, raffiguran: la Vergine Maria, san Giuseppe, i tre Re Magi, il sommo sacerdote ebreo, tre donatori, due pastori, il somaro e il bue. L’età del presepe viene s:mata ad almeno 250 anni. Pressappoco della stessa epoca è il presepe della chiesa di Mláka (distre;o Jindřichův Hradec), composto da dieci figure umane. Suppergiù di cent’anni più giovane è il rarissimo presepe di carta di Lodhéřov (distre;o di Jindřichův Hradec), il quale probabilmente rappresenta il passaggio dai presepi a lastre di chiesa verso i tradizionali presepi popolari. Possiamo suddividere la Boemia meridionale in due località presepis:che: la prima in Šumava e la seconda a Jindřichův Hradec. Della Šumava ricordiamo ad esempio Vimperk, Volyň, Pracha:ce e Netolice con interessan: figure ritagliate dai presepi presen: non solo nei musei e in collezioni private ma anche nelle chiese locali. Esemplare unico nel museo è il presepe fa;o di ossa del Museo di Vimperk, fabbricato dal barbiere Jícha, che risale alla fine del XIX° secolo. Nel museo si trova anche il presepe fa;o di legno della seconda metà del XVIII° secolo con sue le figure policrome ves:te con abi: di stoffa. Parte di queste figure ha le mani arricchite da un meccanismo ar:colato. Le creazioni naif intagliate sono rappresentate dall’opera di Josef Chvala di Pracha:ce, con i suoi presepi crea: sopra;u;o nella seconda metà del XX° se-
scene bibliche – la fuga della Sacra Famiglia in Egi;o, la strage degli innocen: e la circoncisione del Gesù. Il paesaggio è stato creato con carta pi;urata a colla e cosparsa di galena plumbea. Il presepe di Krýza è stato iscri;o nel 1998 nel libro dei Guinness, dedicato ai prima: mondiali, come il più grande presepe popolare meccanico al mondo. Nel museo locale si trovano, oltre al presepe di Krýza e ai presepi dei fratelli Steinocher, quasi cinquanta presepi, dei quali il più an:co risale alla fine del XVIII° secolo e il più recente, ossia il presepe di Lodhéřov, è stato creato nel 2008. La preziosa collezione dei presepi viene arricchita ogni anno da creazioni di autori contemporanei della Boemia meridionale, capaci di sorprendere sopra;u;o per la varietà dei materiali u:lizza:, la cui vasta gamma spazia da materiali :pici come carta, legno o ceramica, ad altri :pi d’impasto meno tradizionali come cera, di granturco, fieno, gesso, cuoio, stoffa, fil di ferro, paglia, squame di pesce e tan: altri. Già oggi la collezione dei presepi di Jindřichův Hradec è giudicata la più grande della Boemia meridionale. L’associazione Pro Loco di Giffoni, grazie alla grande collaborazione del Socio Onorario Monsignor Antonio Tedesco e al Dire;ore dell’Is:tuto Culturale Ceco a Roma Miloslav Hirsch, rende omaggio alla Repubblica Ceca in occasione del Semestre di Presidenza dell’Unione Europea, con circa 50 presepi provenien: dalla regione boema, dei quali uno sarà donato –in occasione del Santo Nastale- a Sua San:tà Benede;o XVI
colo. Grazie al presepe di Krýza, Jindřichův Hradec fa parte delle località presepis:che più conosciute. La prima no:zia sui presepi di Jindřichův Hradec risale al 1579, ed è legata al reggente della ci;à, il quale aveva pagato ai cantori di pastorelle che andavano cantare i can: di Natale con il presepe il 6 gennaio tre soldi e mezzo. Il periodo d’oro della presepis:ca nella ci;à fu nel XIX° secolo, quando non c’era una casa che non avesse un presepe esposto so;o Natale. La creazione di Jindřichův Hradec è cara;erizzata dai presepi kašírovaný. Tra questo Giffoni Valle Piana. Esisteva già nei :po di presepi, il più fa- primi decenni del XIV secolo, come rimoso è quello fabbri- sulta da cer: documen: scri< fra il cato in sessant’anni da 1330 e il 1335. Però, il complesso consacrato a San Francesco potrebbe esTomáš Krýza, il locale sere stato fondato già alla fine del XIII. calze;aio. Questo gran- Comunque sia, quando i francescani dioso presepe con:ene scelsero Giffoni Valle Piana come nuova 1398 figurine di persone base per la loro a<vità di predicazione, e animali, delle quali furono davvero molto ocula:. Situato presso una strada allora molto impor133 si muovono. Le figu- tante per i collegamen: fra oriente e occidente della regione, il convento svolse rine sono state fabbri- al meglio la sua missione pastorale. Inoltre, con il trascorrere degli anni procate in kašírovací (un sperò, potendo così sostenere diversi lavori di miglioramento e il progressivo mix di farina, segatura, abbellimento della chiesa. Il tempio, a una sola navata, conosce il suo trionfo gesso e colla) oppure in ar:s:co in una cappella che conserva affreschi risalen: al XIV secolo, di chiara legno. Il meccanismo ispirazione gio;esca; quelli ancora leggibili raffigurano Chiara e Francesco, Gesù, la Na:vità, San Nicola. Di poco successivi devono essere gli altri elemen:, originario, inizialmente che manifestano gradi di conservazione molto differen: fra loro, spesso molto alimentato manual- bassi, purtroppo: un presepe murale (XIV secolo), un affresco con Adamo ed mente, distribuisce il Eva, alcuni medaglioni monocromi illustran: sibille e profe:, una Madonna movimento tramite un delle Grazie. Dalla fine del Trecento, la chiesa ospitò inoltre la Spina Santa, porunico motore ele;rico. Il tatavi dal cardinale giffonese Leonardo De Rossi. La reliquia (parte della corona presepe rappresenta intrecciata che i solda: romani misero sul capo di Gesù per schernirlo mentre una campagna poe:ca e lo mandavano al Golgota) rimase lì per oltre qua;ro secoli e ne uscì insieme agli un’archite;ura bor- ul:mi cinque fra:, quando la nuova autorità francese ebbe firmato il decreto ghese che tes:moniano che sopprimeva il convento; forse non era sua intenzione, ma dal 1807, anno la vita della gente nel della chiusura defini:va, si avviò un processo di costante indebolimento della XIX° secolo. Oltre ad illu- stru;ura, che solo in anni più recen: ha conosciuto un vigoroso intervento di ristru;urazione. Così, piano piano Giffoni ha pienamente ritrovato uno dei suoi strazioni tradizionali monumen: rappresenta:vi. Anzi, uno dei simboli dis:n:vi del suo paesaggio boemo-meridionali pos- urbano, purtroppo oggi incassato fra al: palazzi che ne ostacolano la visione. siamo trovare anche
Il Convento San Francesco è un simbolo secolare con dipin di scuola gio eschi
I
XIV MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE PRESEPIALE Giffoni Valle Piana
Sabato 28 novembre apertura con le Is-tuzioni
l taglio del nastro è previsto per sabato 28 novembre alle ore 19. L’annuale appuntamento con la Na-vità di Cristo curato dalla Pro Loco si terrà negli ampi saloni del trecentesco Convento San Francesco. Interverranno il sindaco Paolo Russomando, il presidente della Pro Loco Claudio Mancino e il dire.ore ar-s-co Carmine Elia, l’onorevole regionale Ugo Carpinelli, e dolcis in fundo il giffonese, Monsignor Antonio Tedesco, dire.amente dalla Santa Sede, responsabile del centro pastorale pellegrini in lingua tedesca, che da lunghi anni assieme a Raffaele Immediata, e negli anni preceden- con l’indimen-cabile professore Vincenzo Grieco, hanno contribuito a portare a livelli internazionali la Mostra. “Il Presepe a Giffoni”. Ed è proprio grazie alle tan-ssimi conoscenze in terra tedesca del nostro concittadino Don Antonio Tedesco che il quarte.o
specializzate stru.ure salernitane collegate all’Asl Sa2 che hanno impegnato i giovani nella realizzazione delle na-vità di Cristo. Gli organizzatori della Mostra Internazionale d’Arte Presepiale dedicheranno quest’anno anche una sezione alla Regione dell’Abruzzo ed al coraggioso popolo, colpito dal terremoto, che a.raverso l’Associazione Italiana Amici del Presepio sta riprendendo la vita di tu/ i giorni. Al convento San Francesco saranno espos- presepi e proie.a- filma-. Un’altra significa-va tes-monianza tra passione e fede è quello messo in a.o da alcuni giovani studen- polacchi. Nel chiostro del convento San Francesco sarà esposto un presepe arricchito e completato grazie alla fat-
Diorami presepis ci
Per diorama si intende un modello tridimensionale, in scala, della realtà. Viene u-lizzato nel modellismo e per ricreare ambien- di interesse naturalis-co o storico nei Musei. In campo presepis-co un diorama è cos-tuito da una scena costruita in prospe/va, per dare l’illusione di uno spazio più ampio e profondo, racchiusa in una cassa che, opportunamente arrotondata e dipinta, funge anche da cielo oltre che da contenitore. Su una parete della cassa vi è un’apertura, chiusa da vetro, da cui è possibile osservare il presepio in essa contenuto: un diorama in prospe/va infa/ non può essere visto da qualsiasi lato, poiché cambiando il punto di vista la scena non avrebbe più la giusta prospe/va. Nei diorami non vengono rappresenta- solo dei Presepi, cioè ricostruzioni della Nascita di Gesù, ma anche altri episodi del Nuovo Testamento, come l’Annunciazione, la visita a S. Elisabe.a, la ricerca dell’alloggio, l’annuncio ai pastori, la visita dei Re Magi, la fuga in Egi.o.
di musicis- di strumen- a fiato “Argeter Blaser” provenien- dalla Germania e più precisamente dalla Baviera, si esibiranno al termine dell’inaugurazione. Anche il monumentale ed imponente convento San Francesco nel contesto della Mostra farò la sua bella parte per i suoi straordinari saloni affresca- di storia e cultura. In esposizione nella mega stru.ura divisa per sezioni, ci saranno, infa/, sessanta opere inedite proveniendella Repubblica Ceca, appartenen- a diverse culture e tradizioni. Un esemplare della Repubblica Ceca sarà esposto anche nella capitale, nella chiesa del Pantheon. A Giffoni Valle Piana si potranno ammirare, inoltre, sedici diorami di notevole dimensione realizza- dal Maestri Giorgio Lombardi (Modena) e Antonio Pigozzi (Gazzano – Reggio Emilia), riconosciu- tra i migliori ar-s- europei. Non mancheranno Na-vità realizzate in pi.ura e ceramica e varie -pologie di presepi tradizionali. In tu.o questo la Campania con il -pico presepe napoletano, sono se.anta opere di grandi ar-s- di varie ci.à della Campania. Par-colare a.enzione è stata dedicata alla categoria dei diversamente abile, a.raverso
-va collaborazione professionale del professore giffonese Pasquale Russomando, si potranno quindi ammirare statue lignee scolpite dagli alunni del Liceo Ar-s-co polacco di Bydgoszez. Nel corso della manifestazione culturale e religiosa si terranno una serie di inizia-ve collaterali. La Mostra rimarrà aperta tu/ i giorni fino al 6 gennaio 2010, e durante le fes-vità si terranno con-
Tra gli affreschi del Convento, Storia ed Arte Sacra
Il trecentesco convento di San Francesco in cui sono conserva- dipin- che rilevano i cara.eri dello s-le gio.esco. Il complesso conventuale è il fiore all’occhiello del paese, sia dal punto di vista storico che ar-s-co esso risale alla prima metà del XV secolo. Fu edificato ai piedi della collina di Terravecchia. Lo s-le go-co francescano, con archite.ura essenziale, cara.erizza la struttura del convento che si sviluppa a pianta quadrata su due livelli intorno al chiostro ogivale. Affreschi di notevole interesse adornano le pare- : a secondo piano troviamo i frammen- di una raffigurazione del Cristo deposto dalla Croce, risalente al XV secolo mentre nelle lune.e del por-co troviamo raffigurate scene di vita di San Francesco. All’ ingresso troviamo delle raffigurazioni che risalgono al ‘600 poste una di fronte all’altra che rappresentano immagini di Giffoni Valle Piana. In una sala al primo piano vi è un affresco che risale al 1560 raffigurante la resurrezione di Cristo. Tu.o ciò reso possibile a seguito dell’acquisto da parte dell’allora sindaco Ugo Carpinelli della stru.ura poiché viveva in uno stato di totale abbandono. Restaurato con i finanziamen- europei eroga- dalla Regione ora rivive in tu.o il suo splendore e negli ampi saloni ospita da diversi anni la “Mostra Internazionale d’Arte Presepiale” organizzata dalla Pro Loco che ha anche la propria sede negli ambien- della gigantesca stru.ura.
cer- natalizi a tema e serate gastronomiche a base di prodo/ -pici campani a base di nocciole di Giffoni Igp. La Pro Loco per la realizzazione dell’evento si avvale del patrocinio del comune di Giffoni Valle Piana che concede le stru.ure, di altri en- is-tuzionali del territorio Picen-no, quali la Comunità Montana, la Provincia di Salerno, la Regione Campania, ed il Giffoni Film Fes-val che in più occasioni ha abbinato ai giovani delle scuole che partecipano alle proiezioni dei film per il Movie Days il doppio pacche.o, cinema e mostra. Ed a.raverso le scuole la Pro Loco punta mol-ssimo in quanto i studen- delle scuole della nostra regione potranno venendo a Giffoni, potranno coniugare entrambi le esperienze. La Mostra di Giffoni ha ospitato presepi di varie generazioni e nazioni, Tedeschi, Africani, Peruviani, Cechi, Russi, Polacchi, Austriaci, e grandi ar-s- di varie ci.à della regione italiana.
L’ARTE PRESEPIALE È DI SCENA FINO AL 6 GENNAIO
Evento organizzato dalla Proloco di Giffoni Valle Piana
Gli ar s presepis
CAMPANIA. Alvino Dario, Ambrosone Augusto, Amoroso Giuseppe, Angiuoni Enzo, Aprea Giuseppe Artèmia (TiD Serrato, Anna Serrato, Dario Caruso), Arteuropa, Avolio Ciro, Balestrieri Sabino, Bohr Kika, BoCega San Lazzaro, Brandy Luca, Buiano Bruno, Camerlingo Enzo, Cascino Anna, Catalano Biagio, Centro Unità OperaAva Salute Mentale, Ceramica Margherita, Chiricolo Carmine, Ciavolino Lorenzo, Cimmino Antonio, CipolleD Claudio, Coriando Brunella, Costabile Colomba, D’Acunto Antonio, D’Andrea Luciano, D’Antonio Aniello, D’Auria Francesco Paolo, Delle Donne Francesco, Del Prete Antonio, Del Prete Francesco, De Rosa Mario, De Vivo Antonio, Di Giorgio Luigi, Di Muro Pierino, Faugno GioCo, Feruglio Claudio, Fruggiero Gianpaolo, Galasso Emanuele, Galdi Roberto, Galluccio Otello, Gambarota Mariarosaria, Garofalo Vincenzo, Giordano – Avallone, Greco Marisa, Guarino Nicola, Hy Loredana, Iarocci Franco, Iervolino Giovanni, Ilardi Tommaso, Iodice Carmine e Susy, Landi Felice, Liceo ArAsAco “A. SabaAni”, Liguori Vincenzo, LolleD Nadia, Magistro Anna, Malacario Antonio, MaCa Sabino, Moliterni Biagio Mosè, Na/el Sean, Nocerino Ofelia, Norma Raffaele, Padre Anacleto Bracco, Palese Pasquale, Pane Antonio, Parola Anna, Pepe Biagio, Petrone Gerardo, Piscopo Antonio, Poggiarella Antonio, Ragozzino Ciro, Raiola Agnese, Raiola Salvatore Flavio, Riccio Vincenzo, Rinaldi Pasquale, Rivieccio Liborio, Romano Barbi Angela, Romano Laura, Rufolo Loredana, Russo Gennaro, Russomando Pasquale, Russo Raffaela, Russo Raffaele, Saccardo Vincenzo, Santoiemma Anna, Scarfogliero Emilia, Sessa Francesco, SorrenAno Ciro, Spina Rosa, Sporil Raul, Treacy Erin, Tulimiero Angelica, Verdolino Annamaria, Vigilante Giuseppe, ViAello Gaetano, ViAello Livio. EMILIA ROMAGNA Bombelli Pierluigi, Castells F.lli, Criscione Giuseppe, De Angelis Raffaele, Lombardi Giorgio, Marracci Francesco, Pigozzi Antonio, Ramirez Pedro, Valgardenz Dolfi. DALL’ABRUZZO Presepi dall’Associazione Amici del Presepio Sezione di Penne, presepe da Genova Associazione SempliceMente. REPUBBLICA CECA. Barták Zdeněk, Čapovă Irena, Dočekalová Marie, Dominová Ludmila, Drhovský Jiří, Fiala Ludĕk, Flašková Marie, Frencl Jaroslav, Galek Roman, Haldová Jarmila, Havránek Jan, Hrnčíř Jan, Hrstka Vladimír, Hulíková Romana, Jochacy Milan, Koděra Jaroslav, KoAnskă Veronika, Kotrčová Naděžda, Krob Karel, Krýza Jan, Lexa Karel, MarBnek Jiří, Mazaná Věra, Morávek Vladmír, Müller Vladimír, Outrata Vladimír, Pelikán Miroslav, Pulcová Jana, Roda Jan, Ryčl Oldřich, Ryčl Oldřich, Slováček Tomáš, Sychrovský Mikuláš, Uhlíř Jiří, Vařilová Dana, Vokoun Petr, Wolková Ivana, Žďárská Jitka.
CON LA NATIVITÀ ATTRAVERSO I PRESEPI SI UNISCONO I POPOLI DEI CREDENTI
L’
annuale appuntamento con la NaAvità di Cristo curato dalla Pro Loco guidata da Claudio Mancino conAnua con successo negli ampi saloni del trecentesco Convento San Francesco, e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2010. Qui si potranno ammirare presepi provenienA dalla Repubblica Ceca, Campania ed Emilia Romagna con diorami di notevole dimensione realizzaA dal Maestri Giorgio Lombardi (Modena) e Antonio Pigozzi (Gazzano – Reggio Emilia), riconosciuA tra i migliori arAsA europei, non mancheranno parAcolari NaAvità realizzate in pittura e ceramica della Regione Campania, tra quesA il famoso laboratorio di arAgianato e restauro Artèmia di Napoli coordinato dall’arAsta TiD Serrato. Gli organizzatori della Mostra Internazionale d’Arte Presepiale, hanno dedicata anche una sezione all’Abruzzo, al coraggioso popolo, colpito dal terremoto, aCraverso l’Associazione Italiana Amici del Presepio. Inoltre nello splendido scenario del chiostro del convento San Francesco i visita-
tue lignee scolpite dagli alunni del Liceo ArAsAco polacco di Bydgoszez, che alcuni anni fa furono regalate a Papa Giovanni Paolo II. I visitatori potranno ammirare anche una mostra di architeCure dai borghi. Le opere grafiche, inedite, ad inchiostro di china, sono state realizzate dal Maestro Giuseppe Villani. Durante il periodo dell’evento culturale si terranno concerA natalizi, mostre, e serate gastronomiche a base di prodoD Apici campani. Il cinque e il sei gennaio arriva anche “AspeCando la Befana”, regali per tuD i bambini giffonesi. Adiacente il trecentesco convento di San Francesco conAnua la tradizionale rievocazione del Presepe Vivente, curato dal parroco don Generoso Bacco. Gli enA locali ad iniziare dal comune da lunghi anni sostengono l’iniziaAva culturale e religiosa. A fare da collante e da interlocutore negli anni per le varie sezioni estere c’è l’interessamento del nostro conciCadino don Antonio Tedesco, dirigente a Roma del Pantheon, direCore del centro pastorale pellegrini in lingua tedesca.
tori saranno accolA da un presepe realizzato dal professore Pasquale Russomando e i suoi alunni della scuola media di Montecorvino Rovella, con un singolare abbinamento, uno splendido quadrato della divina cosAera amalfitana realizSL CON IL ENTRO DI ALUTE ENTALE zato dal piCore Giovanni Tesauro e le singolari staALLA MOSTRA CON UN PRESEPE DI CERAMICA
Il presepe vivente Centro figuran in scena per far rivivere la Sacra Rappresentazione
Si inizia sabato 26 e domenica 27 dicembre 2009. Poi venerdì 1 gennaio 2010, sabato 2 domenica 3, martedì 5 ed infine mercoledì 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Si inizia alle ore diciannove nello splendido scenario ai piedi della collineCa del borgo di Terravecchia adiacente in trecentesco convento di San Francesco. Il Presepe Vivente, si Aene nella ciCadina famosa per il cinema per ragazzi da oltre trent'anni grazie all’impegno del parroco don Generoso Bacco che inizio con un gruppo di amici meCendo in scena l’evento della NaAvità lungo le sponde del fiume Rio, tra caverne naturali e rocce dell’anAco borgo soCo il castello di Terravecchia. Da alcuni anni lo scenario è cambiato per favorire al visitatore che si reca in quesA giorni a Giffoni di poter programmare una piacevole giornata tra naAvità rappresentate da circa una cinquanAna di giovani interpreA aCori impegnaA per la Sacra Rappresentazione, e la visita alla Mostra dei Presepi ubicata all'interno del trecentesco Convento San Francesco, e perché no, a Giffoni si potranno visitare alcuni luoghi di culto e di storia dell’accogliente ciCadina.
L’A
C
S
M
Il presepe è composto da diciannove pastori in ceramica realizzaA dagli ospiA del centro U.O.S.M. (Unità OperaAva Salute Mentale) di Via BasAoni che fa capo alla Asl di Salerno. All’interno della struCura sono presenA vari laboratori didaDci che permeCono agli ospiA di conoscere linguaggi alternaAvi aCraverso l’arte. Il presepe in quesAone è l’espressione della manualità e della costanza con cui alcuni ospiA del centro si sono misuraA, moAvaA ed affiancaA dai responsabili del centro i doCori Antonio Zarrillo (Dirigente) e Nevio Troisi (Direttore OperaAvo) ed il personale tuCo. L’allesAmento è curato dalla Industria CoCo Salernitano, ubicata a Giffoni Valle Piana che da sempre è sensibile ad aDvità socioculturali e che, in passato, ha già collaborato con il Centro U.O.S.M. All’inaugurazione della XIV Mostra Internazionale d’Arte Presepiale, il cardinale Renato Raffaele MarAno, assieme al sindaco Paolo Russomando ed al direCore della mostra Carmine Elia, si sono soffermaA davanA al singolare presepe esposto sulla balconata del trecentesco Convento San Francesco.
Le Giornate della Solidarietà
7° Concorso “Rachelina e i Giovani” - 2008
“E’ ora di cambiare …Aria” “Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”
mostre, parlando di Pace con gli studen/, le Convegno sul tema: Solidarietà, Energia Alfamiglie, le associazioni, la stampa, aiu- terna/va. tando chi soffre e vive nel disagio. Significa/ve le presenze che cara0erizze- Benevento, il 6 gennaio 2009 ranno gli impegni che avranno come sedi Nel corso delle Giornate della Solidarietà Pietradefusi, il 7 novembre, Park Hotel L’In- saranno premia/ gli studen/ degli Is/tu/ canto ore 10, con il do0or Michael Elmore Scolas/ci della Campania e della Puglia che Meegan, medico irlandese, presidente del- hanno partecipato al 7° Concorso de0ato l’Associazione Umanitaria ICROSS, che ha dalla Fondazione Ambrosini: “E’ ora di camposto al centro della sua vita, del suo la- biare … Aria”. voro, il bene dell’Umanità, la salute, la pace. Le sostanze inquinan/, le piogge acide, il Al do0.Meegan sarà consegnato il premio buco dell'ozono e mol/ altri fa0ori stanno internazionale “Angelo della Pace - 2008”. me0endo a serio rischio non solo la nostra esistenza, ma anche la stessa conservazione del pianeta. Bari – Conversano; Occorre rafforzare la coscienza ambientale Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate Ven%cano il 12 e 13 dicembre, Hotel Eu- di chi sente la necessità di preservare la nadella Solidarietà”, manifestazione organiz- ropa, ore 10; si parlerà di Ambiente con gli tura anche per le generazioni che verranno. zata dalla Fondazione Rachelina Ambrosini studen/ e con Padre Alex Zanotelli; Vincitori del 1° premio medaglia della Predi Ven/cano, giunta alla sua se1ma ediSalerno, dal 16 al 20 dicembre, Auditorium sidenza della Repubblica, gli alunni della zione. Scuola Elementare Primaria Bilingue di BeIncontri, diba1/, convegni, premiazioni, della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù; nevento con la canzone in video “Il Cassone0o”. Vincitori del premio della Fondazione Ambrosini i bambini della Scuola “Hupi Elementary School” di Santa Cruz, ci0adina della provincia di Marinduque nelle Filippine. Numerose le Associazioni che hanno colla-
Le sostanze inquinanti, le piogge acide, il buco dell’ozono e molti altri fattori stanno mettendo a serio rischio non solo la nostra esistenza, ma anche la stessa conservazione del pianeta. Occorre rafforzare la coscienza ambientale di chi sente la necessità di preservare la natura anche per le generazioni che verranno.
La Fondazione Rachelina Ambrosini
i ragazzi della fondazione
borato alla realizzazione del nutrito programma: Gioventù Francescana; Exposcuola-Bimed; Il Forum dei Giovani; Peacey; Il Pe1rosso; Associazione Cani Salvataggio del Tirreno; Ars Dies; Parrocchia del Sacro Cuore di Salerno; Caritas; Pro Loco di Ven/cano.
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven/cano(AV).La Fondazione è impegnata nel diba1to culturale italiano, europeo, internazionale, con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen/ sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale,il cui obie1vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli/ca e della società,del rapporto tra ci0adini e is/tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone.La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan/sce la promozione dell’eguaglianza e della gius/zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività,dell’isolamento,dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol/.Si rivolge e dialoga sopra0u0o con i giovani a0raverso proge1 scolas/ci ed inizia/ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge1 umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia/ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a0ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa/ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli/che,economiche e sociali,le is/tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e/co dell’altruismo come base di ogni inizia/va e la sua pra/ca a0uazione in tu0e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione,a0ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri,è data l’opportunità a tan/ giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu/, che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra0u0o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a0raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”.
FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI
Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven cano (Av) h0p://www.fondazionerachelinambrosini.it rachelinambrosini@sitoflash.it - info@fondazionerachelinambrosini.it
Le Giornate della Solidarietà
SOLIDARIETÀ, ENERGIA
Il 10 dicembre si è celebrato il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diri1 dell’Uomo. Un’occasione per riportare con forza questo tema nell’agenda colle1va, in un momento in cui la dignità della persona è calpestata in aree sempre più vaste del mondo e, dove l’a0enzione dei grandi della Terra è protesa alla salvezza dell’economia industriale e del mondo finanziario. L’implosione di questa crisi pone in secondo piano il resto del mondo che con/nua ad aspe0are, che con/nua soffrire, che con/nua a morire. Quan/ si preoccupano di garan/re la minor infelicità possibile al maggior numero di persone? Ricominciamo dalle cose semplici. Non sappiamo (ma chi può saperlo con certezza) che cosa ci riserverà il 2009. Le ferite che si sono aperte in ques/ ul/mi mesi faranno ancora soffrire a lungo ma, prima o poi, è auspicabile, si rimargineranno. La crisi a quel punto avrà trascinato via tu0o il superfluo. Gli orpelli, le cose e le parole inu/li non avranno più spazio. Ricominceremo da cose semplici, essenziali e auspicabile dall’Amore per il Prossimo. Pensare agli altri prima che a sé: ecco la norma costante che deve essere osservata da ogni buon uomo, altruismo non egoismo; ecco il principio e/co a cui dovrà informare tu0a la sua vita. Solo ispirandosi a ques/ conce1 sarà possibile che nasca, si affermi e si propaghi un largo movimento di rinnovamento sociale, dal quale immancabilmente scaturisca la realizzazione di principi più al/ e nobili, che meglio si addicano a popoli progredi/ e civili e che più rispondano a quei sen/men/ solidaris/ci invoca/ dalle persone di buon senso. Abbiate il coraggio di osare con Dio, di rischiare con la fede e la vita diventerà piena. Abbiamo osato nel nome di Dio tenendoci per mano a bambini dalla pelle color arcobaleno, superando ostacoli imprevedibili, de0a/ dall’orgoglio e dall’egoismo di persone che fondano il loro potere sulla burocrazia a discapito della Vita. Mol/ ci hanno chiesto: quan/ siete? Che esperienza avete? Cosa vi costa tu0o ciò? A tu1 ques/ interroga/vi abbiamo risposto con una sola frase: Buona Volontà. Tommaso Maria Ferri Presidente della Fondazione Ambrosini
ALTERNATIVA
“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”
Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Ven.cano, giunta alla sua se0ma edizione. Incontri, diba0., convegni, premiazioni, mostre, parlando di Pace con gli studen., le famiglie, le associazioni, la stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio. Significa.ve le presenze che cara/erizzeranno gli impegni che avranno come sedi: Bari, Benevento Napoli, Pietradefusi, Salerno, Ven.cano. Nel corso delle Giornate della Solidarietà saranno premia. gli studen. degli Is.tu. Scolas.ci della Campania e della Puglia che hanno partecipato al 7° Concorso de/ato dalla Fondazione Ambrosini. Vincitori del 1° premio medaglia della Presidenza della Repubblica, gli alunni della Scuola Elementare Primaria Bilingue di Benevento con la canzone in video “Il Cassone/o”. Vincitori del premio della Fondazione Ambrosini i bambini della Scuola “Hupi Elementary School” di Santa Cruz, ci/adina della provincia di Marinduque nelle Filippine.
La Fondazione Rachelina Ambrosini in collaborazione con la Parrocchia della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Salerno presentano la se)ma edizione delle “ Le Giornate della Solidarietà”.
Salerno, lunedì 15 dicembre alle ore 17,30 presso il Palazzo della Provincia Convegno dal tema: “Solidarietà, Energia Alterna(va”
Interven. di: Mons. Luigi Mazzucato, Presidente della Fondazione Medici con l’Africa Cuamm; arch. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo; prof. Alfonso Grassi, Responsabile della Fondazione AVSI. Moderatore l’avv.Tommaso Maria Ferri, Presidente della Fondazione Ambrosini.
Nel corso della serata sarà ricordata la figura del prof. Fabio Maniscalco, archeologo, recentemente scomparso, dopo aver lo0ato con un tumore causato dall’uranio arricchito, arma da guerra silenziosa. Numerosi scienzia/ ed associazioni avevano indicato il prof. Fabio Maniscalco nobel per la pace 2007. Alla memoria sarà conferito il premio internazionale “Angelo della Pace – 2008”, ri/ra il premio la Prof.ssa Sig.ra Maria Rosaria Ruggiero. Hanno reso possibile tale inizia/va: La Provincia di Salerno, la Bimed – Exposcuola, la Fondazione Mediterraneo, la Fondazione Medici per l’Africa CUAMM. Partecipano: la Fondazione Scuola Medica Salernitana, l’A.I.S.O. Associazione Italiana di Solidarietà Oltre gli Ostacoli, la Diocesi di Salerno.
Salerno, martedì 16 dicembre alle ore 9,30 e giovedì 18 dicembre alle ore 9,30 presso l’Auditorium della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù:
incontro con gli studen. della provincia di Salerno e di Napoli che hanno partecipato al Concorso della Fondazione Ambrosini sulla salvaguardia del Creato:
7° Concorso “Rachelina e i Giovani” - 2008 - “E’ ora di cambiare …Aria”
Elenco delle scuole premiate il 16 e 18 dicembre a Salerno: Scuola Media “Alberto Pirro” di Salerno. 1° Circolo Dida0co “Don Salvatore Guadagno” di Mercato S.Severino.; Scuola Media Statale “Giovanni XXIII” di Cava De’Tirreni (Sa). ; Scuola Elementare Maria Ausiliatrice di Salerno.; 4° Circolo Dida0co “G.Marconi” di Frattamaggiore (Na).; 4°Circolo Dida0co “Ma/eo Mari”di Salerno. ; Scuola Media Statale “Card. G. Massaia San Giorgio a Cremano (Na). Menzione speciale per i bambini della Scuola Elementare “G. Vicinanza” di Salerno, classe 3 B ins. Elvira Marchesan, per la realizzazione del musical “Una ci/à pulita”. Salerno, dal 16 al 20 dicembre ma0na nelle sale dell’Auditorium della Chiesa Sacro Cuore di Gesù, sarà possibile visitare la mostra fotografica “La nostra Africa” alles.ta dalla Fondazione Ambrosini. Orari 10/12 e 16/18. novembre - dicembre 2008 - gennaio 2009 Bari – Benevento - Napoli – Pietradefusi – Salerno - Ven(cano
La Fondazione Rachelina Ambrosini
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven.cano(AV). La Fondazione è impegnata nel diba0to culturale italiano, europeo, internazionale, con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen. sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, il cui obie0vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli.ca e della società,del rapporto tra ci/adini e is.tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan.sce la promozione dell’eguaglianza e della gius.zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol..Si rivolge e dialoga sopra/u/o con i giovani a/raverso proge0 scolas.ci ed inizia.ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge0 umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia.ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a/ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa.ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli.che,economiche e sociali,le is.tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e.co dell’altruismo come base di ogni inizia.va e la sua pra.ca a/uazione in tu/e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione, a/ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, è data l’opportunità a tan. giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu., che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra/u/o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a/raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”.
FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI
Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven/cano (Av) h/p://www.fondazionerachelinambrosini.it rachelinambrosini@sitoflash.it info@fondazionerachelinambrosini.it
Le Giornate della Solidarietà
“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”
Senato della Repubblica - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diri umani
Intervento di Tommaso Maria Ferri, Presidente della Fondazione Umanitaria Rachelina Ambrosini
C
hiarissimo Presidente, Illustri Senatori, nel ringraziarLa per l’opportunità che mi viene concessa nella qualità di ci2adino di questa nostra amata Patria e di uomo che vive su questa splendida e contraddi2oria Terra, sono qui per far ascoltare la voce di chi non parla, le parole di chi non è ascoltato. Sono qui per cercare di scalfire il muro di un silenzio chiamato indifferenza. Tu2o ciò è ancor più grave quando parliamo di bambini, di adolescen1. Tutelare i diri3 di un bambino significa tutelare i diri3 dell’uomo che verrà. I diri3 di un bambino nascono già nel grembo materno, ma a volte finiscono al primo vagito. Chi Le parla è presidente della Fondazione Umanitaria Rachelina Ambrosini di Ven1cano –Avellino, e della BIMED Biennale delle Ar1 e Scienze del Mediterraneo, Associazione di En1 Locali con sede in Salerno. Con la Fondazione Ambrosini sono appena rientrato dalle Filippine, dove s1amo completando un proge2o finalizzato all’assistenza alimentare, sanitaria e psicologica a favore dei bambini che vivono nell’isola di Marinduque. La Biennale del Mediterraneo opera in tre se2ori specifici che a2engono alla formazione, all’arte e alla scienza. Di par1colare rilevanza l’impegno posto in essere in favore della tutela dell’infanzia con la manifestazione W i Bambini il cui proge2o è stato trasferito in un percorso che a2raversa tu2a l’Italia con una staffe2a di scri2ura crea1va e, Exposcuola, il salone delle a3vità forma1ve d’Europa e del Mediterraneo. Due realtà che ogni giorno da ven1 anni camminano al fianco di tan1 ragazzi nella loro vita quo1diana fa2a di sofferenza e di formazione, di privazioni e di domande. Le domande. A quante domande a volte noi adul1 non sappiamo rispondere o non vogliamo rispondere. E’ facile chiudere gli occhi, girare lo sguardo da un’altra parte. Ricordiamo tu3 il protagonista del film “La vita è bella”, cercava in tu3 i modi di nascondere al figlio, un bambino a2ento e vivace, gli orrori genera1 dall’uomo. Prime vi3me sono sempre loro i bambini. I bambini, le creature più deboli ed indifese. Non possiamo rimanere inermi ed indifferen1 di fronte alla strage degli innocen1, di fronte agli abor1 che crescono nel mondo, al massacro dei bambini vi3me della
guerra e dell’odio, che ogni giorno muoiono a causa della sete, della fame, della mancanza di assistenza sanitaria, come pure i bambini esuli e profughi. Il nostro animo si deve ribellare contro ogni forma di violenza verso ogni uomo di questa terra e sopra2u2o verso i bambini. No convinto alla pedofilia, ai minori profana1 da gente abie2a che viola la loro innocenza, ai solda1 bambini, ai bambini vendu1, ai bambini uccisi per assicurare i ricambi di organi, ai bambini abbandona1, ai bambini senza padre e senza madre. No ad ogni minima offesa a qualsiasi bambino, perché essi sono il futuro bello e auten1co di questa umanità dispersa e disperata, alla ricerca di iden1tà, di valori veri e della auten1ca solidarietà tra le diverse generazioni di esseri umani. Quan1 di noi, si preoccupano di garan1re la minor infelicità possibile al maggior numero di persone? Pochi. Pochi uomini di buona volontà che comba2ono contro l’insipienza dei poten1 del mondo. In un momento in cui la dignità della persona è calpestata in aree sempre più vaste del mondo e, dove l’attenzione dei grandi della Terra è protesa alla salvezza dell’economia industriale e del mondo finanziario. L’implosione di questa crisi pone in secondo piano il resto
del mondo che con1nua ad aspe2are, che con1nua soffrire, che con1nua a morire. Un esempio? La se3mana scorsa ad Istanbul si è tenuto il ver1ce sull’emergenza acqua. Bene, l’acqua è si una necessità umana fondamentale però nessuno ha diri2o all’acqua. I bambini non possono sopravvivere senz’acqua. Nella dichiarazione finale del V forum mondiale sull’acqua la “nozione di diri2o dell’accesso all’acqua” non ha trovato posto. Come si può parlare di diri3 dell’uomo se non si parla di diri2o all’accesso all’acqua? Quasi 3 miliardi di persone nel mondo sono privi di acqua per uso igienico e sappiamo bene quanto sia legata alla salute tale mancanza, con un risultato per cui tu3 noi siamo colpevoli: o2o milioni di mor1 l’anno, in prevalenza bambini. Ma se tu3 ques1 problemi che riguardano una infanzia che non ci appar1ene possono sembrare lontani dalle nostre coscienze è arrivato anche il momento per spalancare gli occhi, gridare e denunciare, il totale fallimento delle Italiane Case Famiglia. Secondo da1 dell’AIBI, a2ualmente i minori fuori famiglia in Italia sono 34.000. I bambini che sono fuori dalle loro famiglie di origine dovrebbero trascorrere pochi giorni
nelle comunità, per entrare poi nelle famiglie affidatarie.Questo prevede la legge, ma la realtà è completamente diversa: la maggioranza dei minori vive in is1tu1 “maschera1” da case – famiglia e, ci resta per un tempo spesso molto lungo. In Italia sono sempre di più i minori che trovandosi in situazioni ritenute gravi, sono allontana1 dalle famiglie d’origine. Violenza, abusi sessuali, abbandono, trascuratezza, situazioni familiari degradate. La norma1va italiana in tema di diri2o di famiglia è rivolta prevalentemente a tutelare i minori, ma paradossalmente la Casa Famiglia che dovrebbe essere un luogo di passaggio è sempre più spesso un’area di parcheggio per ragazzi che non vuole nessuno, e ad aggravare la situazione non ci sono fondi per mantenere queste stru2ure. La Casa Famiglia, per tan1 bambini, adolescen1, ragazzi, è impropriamente l’ul1ma ancora di salvezza, perché oltre ad essere luogo di accoglienza è anche uno spazio di acce2azione, di comprensione emo1va, un luogo dove tentare di costruire un nuovo copione di vita. Ma ora le stru2ure sono a rischio di chiusura perché i Comuni non pagano le dovute re2e. Le costan1 inadempienze degli En1 convenziona1, comportano la conseguente chiusura delle Case, uno scandalo di cui nessuno parla. Tanteemergenze prevalentemente al sud e chi paga sono sempre i bambini… Chiudono a Caserta, a Napoli, a Salerno ed in altre realtà del Mezzogiorno. Ci scrivono, aiutateci: “non riusciamo più a sostenere le spese prioritarie”. Bambini che non mangiano la fru2a per mesi e mesi, colle2e tra famiglie nei paesi d’adozione, un tam-tam dal cuore delle mamme, il tu2o nell’indifferenza delle Is1tuzioni. Da qualche Comune la risposta è stata: “non abbiamo soldi ci hanno tolto l’ICI”. Cosa si può fare? E’ necessario costruire una legislazione che promuova l’affido familiare e stanziare fondi per le Comunità di Accoglienza che meritano. Occorre puntare tu2o sull’affido, cercando di far rientrare i minori nelle famiglie d’origine. Nel 33% dei casi il mo1vo dell’allontanamento è solo la POVERTA’! Bisogna far presto, pres1ssimo. I bambini dopo i 10 anni non li vuole più nessuno.I bimbi hanno bisogno di avere dei genitori. Anche quest’anno Babbo Natale e la Befana, hanno recapitato loro dai dino-
La Fondazione Rachelina Ambrosini
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven1cano(AV). La Fondazione è impegnata nel diba3to culturale italiano, europeo, internazionale, con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen1 sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, il cui obie3vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli1ca e della società,del rapporto tra ci2adini e is1tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan1sce la promozione dell’eguaglianza e della gius1zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol1.Si rivolge e dialoga sopra2u2o con i giovani a2raverso proge3 scolas1ci ed inizia1ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge3 umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia1ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a2ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa1ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli1che,economiche e sociali,le is1tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e1co dell’altruismo come base di ogni inizia1va e la sua pra1ca a2uazione in tu2e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione, a2ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, è data l’opportunità a tan1 giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu1, che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra2u2o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a2raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”.
FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI
Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven cano (Av) h2p://www.fondazionerachelinambrosini.it rachelinambrosini@sitoflash.it info@fondazionerachelinambrosini.it sauri alla play-sta1on.Ne hanno avu1 fin troppi. Giochi ed Assisten1 non bastano a scaldare il cuore. Hanno bisogno di qualcuno che appartengaloro “affe3vamente” e a cui appartenere. Per imparare la responsabilità dell’amore. Ma bisogna far presto, pres1ssimo.Ripeto, dopo i 10 anni non li vuole più nessuno. E’ una regola cruda, feroce, tu3 li vogliono piccoli, belli…gli altri non li prendono. Ma la burocrazia è lenta. Ci vuole un termine. Uno o due anni di aiuto ai genitori, poi in assenza di segnali, dare una famiglia al bambino. A 18 anni “i bambini” escono dal “proge2o” e diventano merce da strada! Occorre saper guardare lontano. Una poli1ca di sostegno alle ONG che si impegnano per proge3 all’infanzia nei Paesi so2osviluppa1. Un mondo dove si può nascere senza avere paura. Pensare un principio e1co che può informare anche la nostra vita poli1ca. Una idealità forte che può dar vita ad un largo movimento di rinnovamento sociale è ciò di cui il nostro Paese ha bisogno, dal quale immancabilmente scaturisca la realizzazione di principi più al1 e nobili, che meglio si addicano a popoli progredi1 e civili e che più rispondano a quei sen1men1 solidaris1ci invoca1 dalle persone di buon senso.Vorrei ringraziarVi con le stesse parole con le quali sono stato salutato dal Popolo filippino: “il silenzio del cuore”.
Le Giornate della Solidarietà
“
Un messaggio di luce traspare dalla vita di Rachelina Ambrosini
La sofferenza è come una mandorla amara. Tu la bu' via , credi che sia finita nella terra fredda. Invece, ripassando per quel posto dopo alcuni anni, troverai un bel mandorlo in fiore (Rachelina)
”
Sono raggi che illuminano i problemi di una umanità che ancora oggi a distanza di sessant’anni dalla sua morte non sono sta% del tu&o risol%. Vicina ai contadini, agli emargina%, agli emigran%, Lei che, cresciuta in una famiglia nella quale non poteva mancarle nulla, soffre per la gente che soffre. Giovine&a cara&erizza il suo breve cammino di vita terrena, con fiore' e rinunce quo%diane offerte alla Signora dei Cieli. Tu&o questo per alleviare con i suoi piccoli ges% le violenze di un'umanità che nei suoi anni viveva in piena seconda guerra mondiale, la persecuzione, la fame, la povertà. Rachelina riceve spesso l’apparizione della Madonna e di Sant’Antonio che le preannunzierà la data della sua morte. Molte sono le tes%monianze di persone che hanno beneficiato della sua intercessione verso l’Al%ssimo. Solda%, mala%, persone umili e professionis%, sono sta% aiuta% con la preghiera nel momento del bisogno dalla visione della “Studentessa Santa”, che con la sua purezza ha lasciato un tangibile segno nelle gen% d’Irpinia e non solo. Alla “Serva di Dio Rachelina”, sepolta nella Chiesa di Ven%cano è in%tolata la Fondazione Umanitaria che per la volontà dei suoi genitori è vicina ai bambini in Italia e nel Mondo e che in ques% anni è impegnata con grande spirito di vitalità al raggiungimento di un altro obiet%vo: quello della sua proclamazione sull’altare. A&ualmente la causa di bea%ficazione è già aperta in Va%cano, e con le preghiere di tu' speriamo che a breve possa esserci comunicata la fa%dica data.
“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”
Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Ven,cano-Avellino, giunta alla sua o-ava edizione. Incontri, diba.,, convegni, premiazioni, mostre, parlando di Solidarietà e Pace con gli Studen,, le Famiglie, le Associazioni, la Stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio. Gli incontri intendono farci rifle-ere sui nodi cri,ci e le prospe.ve del processo d’integrazione, legalità e rispe-o dell’ambiente da parte dell’uomo. Le “Giornate della Solidarietà” quest’anno hanno preso il via il 2 marzo da Santa Cruz villaggio nell’isola di Marinduque – Filippine, dove 500 piccoli studen, hanno tagliato il nastro di partenza. Autorevoli le presenze che cara-erizzeranno gli impegni che avranno come sedi Pietradefusi e Ven,cano il 3, 4 e 5 dicembre 2009.
Lo sport è salute, lo sport è vita
La Fondazione Rachelina Ambrosini in collaborazione con il CONI Comitato Provinciale di Avellino e Salerno, organizza il
9° Concorso Scolas$co “Rachelina e i Giovani 2010”
E’ una campagna di promozione e sensibilizzazione alla pra,ca spor,va. Lo sport è salute, lo sport è vita. “Ricordo la festa, tu. per strada a gioire, a festeggiare, ho sognato anch’io per un a.mo di essere come loro Campione, e, ho deciso: scarpe di ginnas,ca e correre, correre, sognando la vi-oria”. Il mondo dello sport. Poche stru-ure, spazi nega,, cos,, inducono tan, ragazzi a non conoscere alcuna disciplina spor,va.
Il sacrificio, il sudore, una sana alimentazione, sono innanzitu-o salute. Allenamento, conoscenza delle regole, rispe-o dell’avversario, contribuiscono a formare i ragazzi di oggi in buoni ci-adini del domani. Parlami del tuo rapporto con lo sport e quali sono i problemi che incontri nella realtà in cui vivi. Gli studen, (anche in gruppo) potranno presentare i lavori ar,cola, in modo libero, realizzare componimen, le-erari, disegni, canzoni o brevi cortometraggi. Gli Is,tu, Scolas,ci concorreranno all’assegnazione del premio della Presidenza della Repubblica. Il bando del Concorso è possibile scaricarlo collegandosi al sito della Fondazione Rachelina Ambrosini: www.fondazionerachelinambrosini.it o richiederlo via mail ai seguen, indirizzi di posta ele-ronica: info@fondazionerachelinambrosini.it o fondazioneambrosini@alice.it
La Fondazione Rachelina Ambrosini
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven,cano(AV). La Fondazione è impegnata nel diba.to culturale italiano, europeo, internazionale, con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen, sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, il cui obie.vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli,ca e della società,del rapporto tra cittadini e is,tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan,sce la promozione dell’eguaglianza e della gius,zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol,.Si rivolge e dialoga sopra-u-o con i giovani a-raverso proge. scolas,ci ed inizia,ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge. umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia,ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a-ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa,ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli,che,economiche e sociali,le is,tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e,co dell’altruismo come base di ogni inizia,va e la sua pra,ca a-uazione in tu-e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione, a-ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, è data l’opportunità a tan, giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu,, che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra-u-o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a-raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”. FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI
Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven%cano (Av) h-p://www.fondazionerachelinambrosini.it rachelinambrosini@sitoflash.it info@fondazionerachelinambrosini.it
Le Giornate della Solidarietà
TEMA
Ricominciamo dalle cose semplici
Questa traccia mi ha fa/o rifle/ere molto sulla vita di oggi e mi sono chiesto: sono di più le persone felici o quelle infelici?. Al tempo di oggi non è più tanto facile essere felici perché il mondo è pieno di cose alle/an. ed invitan., per cui chi non le può avere, soffre perché non si contenta di quello che ha, ma vorrebbe quello che hanno gli altri o quello che non si può perme/ere. Invece le persone felici (e credo siano poche al mondo di oggi, con i ritmi e le condizioni di vita odierna) sono quelle che si contentano di quello che hanno e non aspirano a cose grandi, ma si fanno bastare quelle che riescono ad avere; in una parola “ fanno il passo secondo le proprie gambe ” e non sono quindi invidiosi di altri che hanno auto più lussuose o ville e condizioni di vita più invidiabili! Queste persone sanno godere delle piccole gioie della vita, partendo dalle più semplici: avere una bella famiglia, degli amici, essere felici di come si è e di quello che si ha, in quanto basta guardarsi intorno e non spendere un euro, per gustare la straordinaria varietà di bellezze che ci circondano, come lo sbocciare di un fiore, il lavoro instancabile di un’ape o una bella pigna d’uva che fa bella mostra su di una vite o ancora il viso paffuto di un neonato … si con.nuerebbe all’infinito, nella descrizione delle cose semplici che ci sorridono ogni giorno! Ma l’uomo, specie gli adul., sono troppo presi dagli ingranaggi della vita, che non hanno tempo per soffermarsi su ques. aspe0 della vita! Io, che non sono ancora adulto, penso invece che la rice/a per essere felici è scegliere il senso vero del vivere, sia proprio quello di dare più valore alle cose che sembrerebbero fu.li, ma che invece sono proprio quelle che rendono la nostra vita degna di essere vissuta: assaporare gli odori della natura nelle varie stagioni, ammirare i fru0 della terra nelle loro sfumature, correre a piedi nudi sull’erba o sulla ba0gia di una spiaggia e via dicendo, si potrebbe con.nuare ancora e ancora….. Spero di poter vivere, quando sarò grande, una vita fondata sulla misura del quanto basta, senza sprechi come quelli a cui ci ha abituato il consumismo e ancora all’insegna dei sen.men. di ogni .po: amore, fratellanza, solidarietà, tolleranza, ecc… perché sono convinto che un uomo che non provi ques. sen.men., non si possa definire tale! Davide Rescigno, Classe 5^ B. Direzione Dida0ca Statale 1° Circolo “ D.S. Guadagno” Mercato S.Severino (Sa)
“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”
Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Ven.cano-Avellino, giunta alla sua o/ava edizione. Incontri, diba0., convegni, premiazioni, mostre, parlando di Solidarietà e Pace con gli Studen., le Famiglie, le Associazioni, la Stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio. Gli incontri intendono farci rifle/ere sui nodi cri.ci e le prospe0ve del processo d’integrazione, legalità e rispe/o dell’ambiente da parte dell’uomo. Le “Giornate della Solidarietà” quest’anno hanno preso il via il 2 marzo da Santa Cruz villaggio nell’isola di Marinduque – Filippine, dove 500 piccoli studen. hanno tagliato il nastro di partenza. Autorevoli le presenze che cara/erizzeranno gli impegni che avranno come sedi Pietradefusi e Ven.cano il 3, 4 e 5 dicembre 2009. Giovedì 3 dicembre 2009 (9.30-12) Sala Conferenze – Albergo Europa, via Nazionale, Ven.cano (Avellino) Incontro con: Mercedes Arras.a Tuason Ambasciatore delle Filippine presso la Santa Sede Lucia Memoli Console Onorario dell’Honduras Vincenzo Salemme - A/ore - Regista
Venerdì 4 dicembre 2009 (9.30-12) Sala Conferenze – Albergo l’Incanto, via Posta Vecchia, Pietradefusi (Avellino). Incontro con: Ferdinando Imposimato Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione Maria Fida Moro Senatore della Repubblica
Sabato 5 dicembre 2009 (h.9.30-12) Sala Conferenze – Albergo Europa, via Nazionale, Ven.cano (Avellino). Incontro con: Michele Buonomo - Presidente di Legambiente Al termine della conferenza, assegnazione del Premio della Presidenza della Repubblica e conferimento del Premio Internazionale “L’Angelo della Pace - 2009” della Fondazione Rachelina Ambrosini. Nel corso delle Giornate della Solidarietà saranno premia. gli studen. degli Is.tu. Scolas.ci della Campania che hanno partecipato all’8° Concorso de/ato dalla Fondazione Ambrosini: “Ricominciamo dalle cose semplici”. In un mondo dove gli adul. si perdono nel labirinto delle parole, nell’illusione dell’effimero, siete Voi giovani che potete aiutarci a ricominciare dalle cose semplici. Ogni Uomo è mio fratello. La Famiglia, fonte di valori. Trovarne una per chi non l’ha. Il ritorno al conta/o umano. Accoglienza…tolleranza a chi viene da lontano. Sen.re il profumo della Terra. Rispe/are l’Ambiente. Una passeggiata in bicicle/a. Camminare scalzi. Costruire un gioca/olo. Scrivere una le/era. Leggere un libro. Sorridere. Piangere. Pregare. Vincitori del 1° premio medaglia della Presidenza della Repubblica, gli alunni della Scuola Elementare I°Circolo Dida0co di Barano d’Ischia (Napoli) Vincitori del premio della Fondazione Ambrosini i bambini della Scuola “Hupi Elementary School” di Santa Cruz, ci/adina della provincia di Marinduque nelle Filippine.
Con la medaglia del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera dei Deputa., e con i seguen. Patrocini: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Campania, Provincia di Avellino, Provincia di Salerno, Comune di Ven.cano, Comune di Pietradefusi, Miur Regione Campania, Miur della provincia di Avellino, Coni Comitato Olimpico di Avellino e Salerno, Legambiente; la Fondazione si avvale della preziosa collaborazione del Forum dei Giovani di Ven.cano, della Arcidiocesi di Benevento, della Biennale delle Ar. e Scienze del Mediterraneo, della locale Pro Loco.
Elenco delle Scuole vincitrici: Scuola Media Statale “Dante Alighieri” di Avellino Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da Vinci” di Avellino Is.tuto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Montefalcione (Avellino) Is.tuto Comprensivo Statale di Montemile/o e Monteaperto(Avellino) Is.tuto Comprensivo “D.Pascucci”di Pietradefusi e Montefusco (Avellino) Liceo Classico Statale “D.Pascucci” di Pietradefusi e Frigento(Avellino) Is.tuto Comprensivo Statale “Giovanni Pascoli” – Rotondi (Avellino) Is.tuto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” Sezione di Torre Le Nocelle (Avellino) Is.tuto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” di Ven.cano (Avellino) Direzione Dida0ca VII° Circolo presso l’Ospedale Civile “G.Rummo” di Benevento Is.tuto Comprensivo di San Giorgio la Molara – Scuola Primaria di Molinara (Benevento) Liceo Ginnasio Statale “Pietro Giannone” di Caserta Scuola Media Statale “A. De Cur.s” di Aversa (Caserta). Is.tuto Istruzione Secondaria “Ugo Foscolo” di Teano (Caserta) Scuola Secondaria di I Grado “Carlo Gallozzi” di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) I°Circolo Dida0co di Barano d’Ischia (Napoli) Scuola Secondaria I°Grado “F.Da.” di Boscoreale (Napoli) Is.tuto Comprensivo Statale “E. De Nicola” di Casalnuovo di Napoli (Napoli) Scuola Secondaria di I Grado “ A. Maiuri” di Pompei (Napoli) IV° Circolo Dida0co Scuola Primaria “Ma/eo Mari” di Salerno Direzione Dida0ca I° Circolo “Don S. Guadagno” – Mercato San Severino (Salerno)
La Fondazione Rachelina Ambrosini
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven.cano(AV). La Fondazione è impegnata nel diba0to culturale italiano, europeo, internazionale, con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen. sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, il cui obie0vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli.ca e della società,del rapporto tra ci/adini e is.tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan.sce la promozione dell’eguaglianza e della gius.zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol..Si rivolge e dialoga sopra/u/o con i giovani a/raverso proge0 scolas.ci ed inizia.ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge0 umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia.ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a/ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa.ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli.che,economiche e sociali,le is.tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e.co dell’altruismo come base di ogni inizia.va e la sua pra.ca a/uazione in tu/e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione, a/ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, è data l’opportunità a tan. giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu., che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra/u/o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a/raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”.
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LA PASSIONE PIÙ FORTE DELL’HANDICAP
MOSTRA DI PITTURA DI ALESSANDRO DE GIOVANNI
L’
...nell’aperta misura delle ali del più libero uccello...
associazione culturale onlus Il Ponte di Nocera Inferiore dal 13 al 28 giugno ospita la mostra di pittura di Alessandro De Giovanni. Un evento unico nel suo genere poichè viene messo in risalto un conce.o fondamentale, ovvero l’arte come superamento dell’handicap. L’arte può aiutare il disabile più di una qualsiasi occupazione nella sua lo.a quo-diana per diventare “normale” ma “se stesso”, per non rinunciare alla sua voglia di comunicare, fare, alla curiosità di sperimentarsi, al piacere e al desiderio di esprimersi solo perchè i tempi e i modi del suo essere non si manifestano nei tempi e nei modi che la “normalità” richiede. Alessandro De Giovanni è nato a Nocera Inferiore il 5 se.embre 1987. Affe.o dalla nascita da una grave mala/a gene-ca da precluder-
gli tu.e le a/vità motorie ma certamente non quelle intelle/ve e quindi crea-ve; già da piccolissimo mostra un grande interesse per il disegno che, negli anni, diventa la sua prima passione. Quello che - colpisce subito di Alessandro è quella sua componente ironica, quasi disarmante, del -po “Alessandro come stai?” e puntuale arriva la risposta “seduto!”. Il suo handicap non ostacola la sua volontà di dipingere e le sue potenzialità crea-ve, unite ad una a.enzione per i par-colari, gli perme.ono di creare disegni a mano libera di grande intensità e con un tra.o molto preciso. Dipinge usando soltanto due dita, ed i suoi primi disegni sono realizza- con pennarello su carta poiché l’uso di materiali semplici gli perme.e di dipingere con maggiore facilità. Tra i suoi primi lavori ci sono serie di disegni dedica- a sogge/ specifici come lo sport e le bandiere. Oltre ai quadri e ai disegni Alessandro dipinge su pietre di diverse dimensioni e forme. Disegni piccoli e precisissimi, con diversi sogge/, che lui ama creare per gli amici e i familiari a cui ne fa dono. Nella crescita ar-s-ca di Alessandro De Gio-
vanni la presenza della professoressa Pentangelo sua insegnante di disegno e storia dell’arte durante gli anni del Liceo Scien-fico ha fa.o si che Alessandro si perfezionasse e dedicasse quindi al disegno molto del suo tempo. La sua innata ironia e il suo umorismo surreale
Nocera Inferiore dal 13 al 28 giugno 2009
sono il suo primo obie/vo quello di “diver-re la gente”, farla sorridere. Ed ecco che dalle sue “dita magiche” prendono vita vigne.e, disegni ironici con didascalie, a volte un po’ amari che sicuramente - fanno fermare a rifle.ere, ma che riescono sempre a strappare un sorriso. E’ questo il modo di esternare e comunicare emozioni, di liberare i pensieri, di generare nuovi stupori e scoprire nuovi orizzon-. Le sue opere sono un susseguirsi di momendi intesa passione. Alessandro ha come riferimento quo-diano la televisione. Il mondo del piccolo schermo viene rivisitato con una grande immaginazione creando una sua personale visione del mondo di ciò che potrebbe essere e che non è. Bisogna dare molto spazio a questo -po di inizia-ve Alessandro è solo una piccola goccia in un mare dove l’handicap è associato solo alla diversità invece deve essere sinonimo di crea-vità e di grande umanità Alcuni dei disegni di Alessandro, stampa- in formato cartolina, saranno vendu- durante la mostra. Il ricavato sarà devoluto a Telethon quale contributo per finanziare la ricerca scien-fica sulle mala/e gene-che.
Nato nel 1990 per volontà di pazien- affe/ da distrofia muscolare allo scopo di sostenere la ricerca scien-fica su questa mala/a, Telethon due anni dopo ha esteso il suo programma di ricerca a tu.e le mala/e gene-che.
Si s-ma che in tu.o il mondo nascano ogni anno o.o milioni di bambini con un grave dife.o di origine parzialmente o totalmente gene-ca. Far progredire la ricerca scien-fica verso la cura di queste mala/e trasformando ricerca eccellente in terapie disponibili ai pazien- è l’obie/vo a.orno a cui Telethon ha stru.urato tu.e le sue a/vità mettendo a disposizione fondi adegua- e vincolandoli a criteri di scelta rigorosi e compe--vi.
Dal 1990, Telethon ha finanziato 2160 proge/ in diversi ambi- della ricerca su 434 mala/e gene-che, con un inves-mento dire.o di 284 milioni di euro, la pubblicazione di 6410 ar-coli scien-fici e sopra.u.o la cura defini-va di dodici bambini affe/ da una gravissima immunodeficienza, prima incurabile.
Le a/vità di ricerca finanziate da Telethon comprendono la ricerca esterna, rivolta a ricercatori che operano in is-tupubblici e priva- non profit in Italia (università, ospedali, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Is-tu- di Ricovero e Cura a Cara.ere Scien-fico), e la ricerca interna, svolta negli is-tu- Telethon.
L’eccellenza della ricerca finanziata, la trasparenza e l’efficienza nella ges-one dei fondi e il sostegno degli italiani sono i valori che ispirano Telethon nel lavoro di ogni giorno e che ne fanno una fondazione di ricerca biomedica riconosciuta a livello internazionale.
G UN PROGETTO PER IL RIPRISTINO DI PRODUZIONI TIPICHE
Negli ul.mi anni è andata progressivamente affermandosi la necessità di qualificare il territorio anche mediante il recupero, la promozione e la valorizzazione di quei prodo0 agroalimentari che ne cos.tuiscono espressione di .picità e tradizione. Si sta assistendo al consolidarsi di stre0 legami tra prodo0 e territorio. Ciò rappresenta un mezzo di promozione reciproca di indubbio valore che sos.ene lo sviluppo del turismo dolce e la difesa dell’occupazione. In tale o0ca vuole inserirsi l’inizia.va promossa dall’Associazione “Giovi” che ha come obie0vo il recupero ed il rilancio dei vi.gni autoctoni e tradizionali delle Colline di Salerno in par.colare; il vi.gno della Sanguinella a bacca bianca e i vi.gni di Aglianico, Pidirosso e Sangiovese a bacca rossa. L’idea è quella di creare un marchio denominato
iovino
La valorizzazione del territorio attraverso lo Sviluppo Rurale
I Vini di Giovi”
L’associazione Ci adina “Giovi”
L’Associazione Ci/adina “Giovi” senza scopo di lucro, nasce nel 2003 a Salerno . Lo scopo sociale è quello di migliorare le condizioni di vita della Frazioni Collinari e di incen.varne il tessuto economico, sociale e ambientale; di promuovere la valorizzazione del patrimonio aziendale e gastronomico del territorio salernitano e in par.colare delle frazioni collinari, realizzando a0vità di promozione e valorizzazione delle produzioni .piche, con par.colare riferimento ai vi.gni autoctoni, recupero della storia culturale, nonché servizi ed a0vità socialmente u.li, contribuendo in tal modo alla crescita culturale e civile dei propri associa. e non, offrire la possibilità al maggior numero di persone di aderire alle sue inizia.ve. L’Associazione in par.colare può promuovere la valorizzazione delle culture vi.-vinicole e dei vi.gni autoctoni a/raverso
inizia.ve e manifestazioni, anche a/raverso la collaborazione, l’adesione e la conclusione di accordi con En. Pubblici e priva., Is.tu., Società, Comita. ed en.tà culturali. Organizza e ges.sce, manifestazioni, degustazioni, a0vità forma.va, incontri, seminari e altre a0vità pubbliche e servizi a0 al raggiungimento degli scopi dell’Associazione. Promuove a0vità culturale di ogni forma ed espressione.
“GIOVI colli di Salerno” quale sistema di garanzia di un processo che garan.sca complessivamente l’origine territoriale dei prodo0, la cer.ficazione, la rintracciabilità, il controllo della filiera produt.va, i singoli processi di produzione, la loro integrità, l’assenza di prodo0 inquinan. nella fase di produzione e trasformazione. In un processo di compa.bilità ambientale, tale marchio potrà essere applicato sui prodo0, ma anche essere a/ribuito ad aziende agricole, aziende di produzione e trasformazione di prodo0 agricoli, ristoran., aziende agrituris.che, pun. vendita di prodo0 .pici.
breggian. di fogliame delle stesse vi.. A par.re dagli anni ’60 la Sanginella ha vissuto, per diverse cause, un rapido declino in tu/a la zona anzi, stava scomparendo del tu/o. All’inizio degli anni 2000, grazie all’inizia.va di alcuni operatori che, per non disperdere un patrimonio ricco di tradizioni, è stato avviato un proge/o di recupero di questa uva .pica, tu/’ora in corso, che vede coinvol., tra l’altro, l’Università di Napoli, la Regione Campania, il Comune e la Provincia di Salerno, Associazioni agricole e singoli produ/ori. L’inizia.va in ogge/o mira a far tornare la Sanginella alla notorietà di un tempo, facendole riconquistare l’an.co ruolo di prodo/o .pico del territorio salernitano sia per le impareggiabili qualità di uva da tavola sia per la raffinata generosità del suo magnifico vino.
LA SANGINELLA DI SALERNO
La Sanginella è un vi.gno indigeno, col.vato da tempo immemorabile nelle località del Paradiso di Pastena e Giovi. Le sue uve, oltre ad essere di impareggiabile qualità per il consumo fresco, producono o0mi filtra. dolci per il pronto consumo durante le fes.vità natalizie ed anche vini asciu0 di sapore sui generis molto alcolici e serbevoli. Prima dell’introduzione in provincia di altre varietà di uva da tavola, era la sola ricercata sui merca. locali e regionali ed in occasione delle feste patronali di Salerno, era la sola che figurasse sovrana in tu0 i negozi di fru/a, esposta in festoni, onus. di grappoli Grappoli uva Sanginella allinea. ed in parte om-
IL PROGETTO VINO
UN VINO “DA PREMIARE”
Al via la II° edizione del premio amatoriale “Giovino”, come valorizzazione del territorio a/raverso lo sviluppo rurale ed i vini di Giovi, che si terrà Venerdì 3 O/obre alle ore 16.00 presso la Sala del Bar “L’oasi del Gusto” – Giovi Casa D’Amato. Una notevole inizia.va, per gli aman. del pregiato ne/are, organizzata dall’associazione “Giovi”, con la partecipazione del Consorzio Campagna Produce di Altavilla Silen.na e della Coopera.va La/e Sele 89 di Ba0paglia, nata proprio per promuovere e valorizzare le produzioni .piche collinari di Salerno, rivolgendo una par.colare a/enzione ai vi.gni autoctoni. I produ/ori di vino interessa. hanno consegnato nei giorni scorsi una bo0glia di vino da 750 ml di vendemmia del 2007. La giuria sarà composta da 5 esimi esper., degusteranno ed esamineranno i vini in base a criteri standard e stabiliranno una graduatoria per premiare con il “Giovino 2008” i tre produ/ori che maggiormente avranno fa/o propri i fondamen. per la creazione del buon vino salerrnitano.
Le colline di Giovi par.colarmente vocate per la vite, da tempi lontanissimi producono vini robus., generosi, ricchi di corpo molto richies. sul mercato locale e non. Nella zona in esame si è registrato gradualmente un progressivo declino della coltura vi.vinicola. Mol. vigne. di .po promiscuo, sono anda. distru0 per cause diverse e non sono sta. più ricos.tui.. Altri poi che pur possedendo eccellen. qualità, hanno subito un lento e progressivo processo di degenerazione, per cui è necessario che essi vengano rinnova. mediante la selezione clonale o sos.tui. da altri vi.gni. Il primo intervento da a/uare riguarda la promo-
Grappoli uva Aglianico
zione e la conoscenza del marchio a/raverso una campagna promozionale tendente a sensibilizzare i des.natari del proge/o sulla validità del marchio e sulla sua capacità di dare risposte ai consumatori sulla sicurezza alimentare, sulla esigenza di tutela dell’ambiente. La campagna di promozione dovrà coinvolgere tu0 i sogge0 della filiera alimentare: produ/ori, trasformatori, consumatori e ristoratori. Accanto alla fase di avvio del marchio seguiranno le fasi di sensibilizzazione del proge/o fino ad arrivare alla realizzazione dei programmi di assistenza, consulenza e formazione a favore dei partecipan.. Questa fase va accompagnata da azioni di screaning delle aziende aderen.. Infine la fase di espansione deve prevedere l’avvio di poli.che commerciali con l’u.lizzo dei mezzi di comunicazioni più moderni, realizzazione di un sito web, commercio ele/ronico, turismo enogastronomico, incontri con università, is.tu. di ricerca, etc.
Speciale Premio Cinematografico
BAGNOLI IRPINO (AV) 1 NOVEMBRE 2009
Il "Laceno d'Oro" festeggia 50 anni e ritrova la “sua” Bagnoli
E'
Grande a esa per il premio cinematografico che quest'anno ricorda la memoria di Pasolini, tra i fondatori dell'evento
tra i premi cinematografici più longevi d'Italia e in quest'edizione compie il suo cinquantesimo anno. Per l'Irpinia il "Laceno d'oro", fondato nel lontano 1959, è un'icona senza tempo, un evento unico nel suo genere, un trampolino di lancio per fior di regis2 che scavano in quel genere tanto amato negli sessanta e se3anta che risponde al nome di "Neorealismo". Quest'anno il premio registra un'importante novità: ritorna nella sua terra d'origine dopo decenni di "migrazioni" tra Avellino e hinterland. La manifestazione si svolge, infa4, a Bagnoli Irpino nel giorno di Ognissan2 ed è ar2colata in due momen2. Alle 10 è in programma la cerimonia in onore di Pier Paolo Pasolini, mente e ideatore del "Laceno d'oro". Sarà inaugurata una targa in memoria del regista-scri3ore in sos2tuzione di una effigie precedente andata distru3a con il sisma del 1980. A seguire è in programma un confronto sul tema "Omaggio a Pasolini.
"Il cinema nella terra le3eraria". La kermesse culturale - patrocinata dal Comune di Bagnoli e dalla Comunità Montana Terminio-Cervialto - prosegue nel pomeriggio alle 15.30 con un diba4to sul tema "50° anniversario del Laceno d'Oro: analisi del passato, prospe4ve per il futuro". Introduce e modera Giuseppina Di Crescenzo. Salu2 del sindaco Aniello Chieffo. In scale3a sono attesi gli interven2 di Giuseppe Preziuso, Mariangela Auliso, Luigi Iuppa e le relazioni di Flavio De Bernardinis, cri2co cinematografico e docente di "Storia del cinema" presso la Scuola Nazionale di Cinema a Roma, Carlo Di Carlo, regista vincitore del pre-
Il fascino del Laceno che stregava Modugno, Proie$ e Alida Valli La rassegna ha ammaliato i maggiori ar2s2 italiani, incanta2 dalle bellezze dei mon2 Picen2ni
Il premio cinematografico al quale Camillo Marino e Giacomo D'Onofrio diedero il nome di "Laceno d'Oro" nasce il 5 se3embre del 1959, promosso dalla rivista "Cinemasud" e lega le sue sor2 le sor2 ad una delle località paesaggis2che più sugges2ve della Campania: l'altopiano del Laceno, che in quegli stessi giorni inaugurava il primo nucleo del villaggio turis2co. Il premio, infa4, è l'incontro di una duplice esigenza: dar luogo ad una manifestazione cinematografica e le3eraria che avesse come tema il "Neorealismo" - facendo da vetrina ai lavori di giovani cineas2 alle prese con un genere che spopolava negli anni sessanta - e pubblicizzare le bellezze naturalis2che del territorio, lanciando il turismo sul Laceno. Il tu3o so3o la regia del maestro Pier Paolo Pasolini, tra i fondatori dell'evento, portato in Irpinia dal gruppo di Marino. L'amministrazione di sinistra guidata da Tommaso Aulisa premeva sull'incontro di queste due "linee programma2che" di cui era stato inves2to il premio. E nei primi anni il successo fu crescente. I maggiori le3era2, cantan2, giornalis2, regis2 che si affermavano sul panorama nazionale ed internazionale facevano tappa alla rassegna di Bagnoli. Nella memoria colle4va del fes2val si sono sedimenta2 momen2 indimen2cabili: gli incontri con Pasolini e Laura Be4, la vitalità di Modugno, la serata con Nanni Loy a Bagnoli, la carica sexy dell'a3rice francese Dominiq Boschero, il fascino di Lydia Alfonsi e Alida Valli e della star internazionale Vanessa Redgrave, il ballo con una giovane e disinibita Ingrid Thulin, la fur2va par2ta a scopa alle tre del ma4no alla fontana del Gavetone con l'Alfonsi e la Gaber, la verve dei giovani a3ori Franco Nero, Gigi Proie4 e Stefano Sa3a Flores, la voce calda di Milva. Per i primi se3e anni il "Laceno d'oro" si svolse tra Bagnoli e l'altopiano, dal 1966 fu trasferito ad Avellino e nell'hinterland . Nella terra del Laceno: cinquant'anni dopo". Introduce e modera Alessandro Di Napoli. Salu2 affida2 ad Aniello Chieffo, sindaco di Bagnoli e Incoronata Vivolo, assessore alla cultura del Comune di Bagnoli. A seguire le relazioni dei professori Teresa Romei, Paolo Saggese, Giuseppe Iuliano, Nicola Prebenne, Giuseppe Liucci e Giuseppe Panella, docente dell'Università "Normale" di Pisa ed autore del volume su Pasolini
mio "Laceno d'oro" nel 1978, Vincenzo Siniscalchi, noto avvocato, e Antonio Guerriero, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi. La chiusura dei lavori è affidata ad Eusebio Marano, assessore al turismo del Comune di Bagnoli. Durante il convegno saranno
proie3a2 lo spot promozionale, in anteprima assoluta, su Bagnoli e il "Laceno d'Oro", e il film "Per questa no3e" di Carlo Di Carlo. Il premio, infine, si conclude con la consegna dei riconoscimen2 e la presentazione del libro "Il clone di Dio" di Michele Zizza. Partecipano i giornalis2 Angelo Corvino (Corriere dell'Irpinia), Alessandro De Gru3ola (Media Communicator Roma) e
Il presidente della Comunità Montana:
Così si arricchisce il sistema territoriale della "Terminio-Cervialto"
Insieme al Comune di Bagnoli, la "Terminio-Cervialto", è l'unico ente ad aver creduto nella missione culturale e promozionale del "Laceno d'Oro", patrocinando l'organizzazione dell'evento. «La missione del Laceno d'Oro - commenta il presidente della Comunità Montana Carmine Ragano - diventa una giunta culturale ad una realtà ambientale e turis2ca di qualità, che dall'altopiano del Laceno deve estendersi con un meccanismo a raggiera su tu3o il territorio della comunità montana e dei comuni viciniori. Noi dobbiamo rappresentare un sistema territoriale, dovendo rappresentare un sistema territoriale che deve poggiare su fulcri importan2 come la rassegna cinematografica di Bagnoli. Nella futura proge3ualità della programmazione regionale - prosegue Ragano - vedo un ruolo importante da assegnare sia al territorio del Laceno sia a quello comprensoriale. Il"Laceno d'oro" può arricchire questo percorso, diventando dunque un evento che può essere messo a sistema nello sviluppo complessivo del territorio».
Lucia Ambrogi, legale del Wwf Italia Roma.. Il Patrocinio è affidato a Comunità Montana "TerminioCervialto" e Comune di Bagnoli.
«Dal neorealismo al documentario ambientale: la svolta del premio rilancerà il territorio» Il sindaco di Bagnoli: rispolveriamo la missione originaria dell'evento. E fa un appello: nel 2010 manifestazione unica con Avellino
«Il 30 agosto 1959 si celebra la festa "Luci sul Laceno" per l'inaugurazione ufficiale del Villaggio Alpino e dell'impianto di illuminazione ele3rica sull'altopiano. La festa è patrocinata dall'amministrazione provinciale di Avellino, dall'ente provinciale per il turismo e dal Comune di Bagnoli e mira a far conoscere le bellezze, l'interesse turis2co e la salubrità del clima del nostro Laceno che giustamente è stato definito "Svizzera d'Italia". (...) Nel corso della manifestazione saranno assegna2 vari premi e sarà bandito il premio "Laceno d'oro", da conferirsi nel 1960 al regista, giornalista e ar2sta che meglio avrà contribuito a3raverso la sua opera alla valorizzazione del luogo». La delibera della giunta che is2tuisce il "Laceno d'oro" è gelosamente custodita negli archivi del Comune di Bagnoli. Ha cinquant'anni anni ma è ancora a3ualissima. Non a caso il sindaco Aniello Chieffo, ricalcando le indicazioni di quella delibera, ha in mente di rilanciare il "nuovo corso" del premio rispolverandone la missione originaria: agganciarlo ad una profonda valorizzazione del patrimonio naturalis2co. «Ci ritroviamo dove ci siamo lascia2 - commenta Chieffo - nel 1959 il premio si organizzò per la prima volta in occasione dell'inaugurazione del villaggio Laceno, oggi cade in concomitanza con una serie di proge4 finanzia2 o in via di finanziamento sparsi sul territorio comunale: l'ammodernamento della stazione sciis2ca, l'operazione di lancio delle gro3e del Caliendo, la ristru3urazione del convento di San Domenico. In tal senso - prosegue il primo ci3adino di Bagnoli - esauritosi il filone cinematografico del Neorealismo, ci auguriamo che il premio possa crescere con un "occhio" diverso. Potremmo spostare il "Laceno d'Oro" sul modello del documentario che ha rilevanza scien2fica, mostrando l'ambiente che si conserva inta3o». E poi, si augura ancora il sindaco, «nel 2010 ci deve essere un programma unico tra il "Laceno d'oro promosso a Bagnoli e quello che si con2nua a tenere ad Avellino. Per far questo - conclude Chieffo - è necessaria la piena sinergia tra le amministrazioni comunali per dare luogo ad un percorso culturale unico, costellato da even2, confron2, manifestazioni, che si estende da Bagnoli sino al capoluogo». Per l'assessore al turismo del Comune di Bagnoli, Eusebio Marano, «dopo quest'edizione di rilancio si potrà puntare ad una kermesse dai contenu2 più vas2, dove si incontrano cinema e le3eratura, musica e cortometraggi, includendo più forme d'arte. Pertanto - chiosa - è necessario il supporto di tu4 gli en2 impegna2 nella "filiera culturale" affinchè il "Laceno d'oro" torni realmente quell'evento così fortemente voluto da Pasolini».
Speciale
FESTA
MADONNA DELLE GALLINE
la
Pagani 17 - 22 aprile 2009
“Un giorno alcune gal-
La Fondazione Pagani Città di Santi, Artisti e Mercanti
line razzolando in un orto portarono alla luce un quadro una piccola tavola lignea su cui era raffigurata la Madonna del Carmine, in quel luogo fu eretta una chiesa
La storia
”
Si tratta di un rito che non è possibile raccontare solo a parole. E’ un susseguirsi di storie di devozione, di suoni, di danze, di suggestioni, di emozioni vere che si ripetono da oltre cinque secoli. E’ una storia fatta dalla gente che si porta appresso storie di vita unite a momenti di religiosità e fede che come in tutte le tradizioni popolari si fondono con riti arcaici e pagani. Era l’ottava di Pasqua quando fu appunto ritrovato il quadro della madonna. Forse fu sotterrato nell´ottavo-nono secolo , per sottrarlo alla distruzione della lotta iconoclasta , che vietò il culto delle immagini sacre, o anche alle feroci incursioni e razzie dei saraceni.
MULTISECOLARE
chiesa a lei dedicata, che dalla metà del secolo XVIII è conosciuta anche come Madonna delle galline. Nel 1954 è stata elevata a Santuario Mariano.
La festa
Nel pomeriggio del Venerdì in Albis si svolge il rito dell’apertura del Santuario ai fedeli. I “tammorrari” ed i danzatori paganesi battono le pelli di capra delle tammorre, cantano 'a figliola e danzano in cerchio sino a quando vengono liberati colombi e tortore. Dopo l’apertura, la festa religiosa continua la domenica in Albis con la Processione. La statua lignea ottocentesca della bella Ma-
La Fondazione è un organismo strumentale del Comune di Pagani, presieduto dal dottor Raffaele De Virgilio che con l’intero staff dirigenzialegestisce i servizi culturali, turistici e del tempo libero, diretti al miglioramento della qualità della vita sul territorio comunale. L'obiettivo principale della Fondazione è di contribuire al progresso della comunità paganese in tutti i campi della qualità della vita. Le principali aree di intervento della fondazione sono: * Salvaguardia, recupero e valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale ed antropologico; * Promozione della cultura e della ricerca scientifica; * Organizzazione di eventi e progetti di marketing territoriale; * Interventi su progetti ed opere nel campo sociale; * Formazione della P.A.; * Progetti ed opere nel campo turistico/ricettivo; * Organizzazione e gestione di attività legate allo sport ed al tempo libero Alla fondazione è affidata la gestione della biblioteca comunale e delle attività collaterali connesse, nonché la costituzione e gestione della libera università. Oltre alla valorizzazione del territorio la fondazione promuove la conoscenza, anche attraverso il suo sito web (http://www.fondazionepagani.it), delle iniziative legate alla Festa Multisecolare della Madonna delle Galline. Tra le altre iniziative quest’anno organizza il primo concorso fotografico ”E mument rà fest a Maronn re galline” a tema libero che si terrà a Pagani dal 17 al 20/04/2009, collegandosi ai festeggiamenti in onore di S. Maria Incoronata del Carmine detta delle Galline. Saranno ammesse solo le fotografie riprese sul territorio del comune di Pagani, durante la festa dal venerdì 17/04 ore 17:30, a lunedì 20/04 ore 10:00. Le fotografie potranno essere inviate fino alle ore 09:00 del 20/04/2009 via e-mail all’indirizzo info@fondazionepagani.it o consegnate, su supporto digitale nella sede della Fondazione pagani città o nei punti succursali informativi. Gli organi della Fondazione Il Presidente, Dr. Raffele De Virgilio Il Vicepresidente, Franco Persico Il Consiglio Direttivo, Angelo Stile, Carmela Vitelli Il Direttore, Dott. Gaetano Pepe Dipendenti, Tommaso Abate Informazioni Fondazione Pagani città via Amendola, 93 - 84016 - Pagani (SA) www.fondazionepagani.it info@fondazionepagani.it - 081 5158061
Succursali informative Piazza Municipio, domenica 19/04 dalle ore 15 alle ore 22:00 Corso Ettore Padovano esterno Villa Comunale giorno 19/04 alle ore 15:00 alle ore 22:00
Quest´immagine dopo il disseppellimento, fu conservata a lungo nel piccolo oratorio dell´Annunziatella, detto anche Spogliaturo, perché lì i confratelli , prima di accompagnare i morti alla sepoltura, si svestivano dei loro abiti per indossare quelli prescritti dal rito. Lo stato di deperimento del quadro rese necessaria la sua riproduzione su tela e ciò dovette avvenire nei primi anni del 1600, quando, a seguito del primo miracolo ad opera della sacra immagine (l´improvvisa guarigione di uno storpio) , ne seguirono in poco tempo ben altri sette. Crebbe così la devozione verso la Madonna del Carmine e nel 1610, accanto all´oratorio dell´Annunziatella, si iniziò la costruzione della
donna dai boccoli d’oro, dalle nove in punto attraversa vicoli, cortili, centro e periferia della città. I fedeli, a migliaia, fanno volare coriandoli dalle proprie abitazioni addobbate con drappi. I più devoti offrono galline, colombi, pavoni e soldi. Gli abitanti espongono negli antichi cortili un quadro della Madonna addobbato e lo circondano di drappi e lenzuola del corredo. Prima di rientrare al suo Santuario, la Madonna si reca in piazza Sant'Alfonso per ricevere le due galline che Sant'Alfonso personalmente amava offrirle. La festa dura sino all’alba del lunedì quando i “tammorrari” si recano al Santuario a consegnare le tammorre che il Priore depone ai piedi della Madonna. La sera del lunedì inizia il “Ritmo Festival”, festival di
musica popolare con esibizione di paranze locali ed artisti di fama internazionale.
I toselli
Al passaggio della processione della Madonna per le varie strade del centro storico vengono aperti i cosiddetti toselli. Il tosello è un luogo dove l'invocazione alla Madonna si esprime in forme barocche e sontuose. La sua preparazione inizia un mese prima dei festeggiamenti e consiste nell'addobbare un angolo del proprio cortile per farne omaggio alla Madonna. In serata il tosello si anima di tammorrari per l'inizio della veglia alla Madonna e si sente per tutta la notte il suono delle tammorre ed il canto dei devoti. Solo all'alba del lunedi i tammorrari smettono di suonare e danno vita ad un corteo che si dirigerà fino al santuario della Madonna dove deporranno ai suoi piedi le loro tammorre. Questo sancisce la fine dei festeggiamenti e rimanda tutto al prossimo anno. (le foto sono state realizzate da fotogallery montoro)
MARINO VITIVINICOLA
AZIENDA AGRICOLA
Il Cilento Doc come bandiera
successo è tes1moniato dal fa2o di o2enere la denominazione di origine controllata per il Cilento Fiano, una vera e propria L'Azienda agricola "Marino" nata alla fine degli anni 70 grazie alla pasperla enologica che si va ad affiancare al sione di Lorenzo Marino, è situata in un territorio dove madre natura è Cilento Bianco, al Cilento Rosso, a quello stata par!colarmente generosa. Rosa ed al superbo Cilento Aglianico che Dolci colli si affacciano su una delle più sugges!ve coste del Mediterraquest’anno ha o2enuto l’ambito riconoscimento di “riserva” per le annate mi- neo, dove il microclima e la composizione del terreno sono tra le più fagliori. La vendemmia del Fiano è iniziata ai vorevoli per la col!vazione della vite e dell'ulivo. Non a caso fu terra di primi di se2embre e l’alternarsi del clima, colonie greche e non a caso questo territorio fa parte del Parco Naziomomen1 caldi a momen1 di clima più fre- nale del Cilento. sco, ha contribuito ad una piena maturaL'Azienda si estende su una superficie di 30 e"ari di terreno, 14 dei zione delle uve in modo da produrre un quali sono col!va! a vigne! specializza!, 10 ad ulive! ed i rimanen! a vino che ricordasse l’estate, il territorio con semina!vo. i suoi profumi ed i suoi colori. L'Azienda Marino è tra le più dinamiche del Cilento, produce ed imbotAssaggiare un bicchiere di questo Fiano è !glia vini di qualità, esclusivamente dalle dalle proprie uve che sono un’esperienza unica non solo per il palato. Il suo colore chiaro con qualche riflesso della varietà Fiano, Aglianico e Piedirosso tu"e autoctone. Da oltre 30 anni l'Azienda Marino è l'espressione del territorio a cui apverdognolo che si coglie meglio inclinando par!ene Il Cilento ed accompagna al gusto del vino le tradizioni e la culil bicchiere ed osservandone la superficie, fanno emergere sensazioni olfa3ve che tura. evidenziano quei toni fru2a1 con qualche piacevole traccia salmastra. Proprio la sua aroma1cità e la sua intenL’agriturismo Marino sità fanno del Cilento Fiano Doc un bianco perfe2o per una cucina di mare. O3mo con i Si trova all'interno dell'omonima azienda vi1viniprimi pia3 semplici e profuma1 come gli spa- cola, in zona panoramica collinare, che perme2ono ghe3 alle vongole o agli scampi. Si sposa be- il piacere di rilassarsi nel clima fresco e ven1lato. nissimo con i secondi come grigliate di spigole, Dispone di 6 ampie camere confortevoli ed indiorate, gamberoni o fri2ure del golfo. penden1, con terrazzino con vista panoramica del golfo di Salerno e della Fanno parte della famiglia dei vini dell’azienda baia di Trentova. Marino anche i coside3 vini IGT (indicazione Ogni camera dispone di bagno, frigo, tv, rigeografica 1pica) dove il Piedirosso è uno di scaldamento autonomo. quelli che la fa da padrone. L'agriturismo Marino è a 2 km dal mare, An1co e raro vi1gno impiantato per la prima ed in dieci minu1 è possibile raggiungere volta nel Cilento dagli an1chi colonizzatori greci Paestum e in 20 minu1 Velia, i1nerari stoe all'origine di questo superbo ed originalisrico - culturali di grande sugges1one e fasimo vino. Di colore rosso rubino più o meno scino. esperienza fa2a di conoscenze ma sopra2u2o di passione; carico. Profumo intenso vinoso elegante con L'agriturismo effe2ua solo la soluzione l’idea di fare da subito un vino che risultasse qualita1vamente buona percezione di fru2ato. Sapore ampio e B&B. Per la prima colazione l'azienda me2e a disposizione dei suoi ospi1: eccellente fu il suo primo obie3vo. Questa sua passione è stata ben ar1colato nel quale affiora ricca e piace- dolci locali, la2e, the, succhi di fru2a, fru2a di stagione, uova fresche, fa2a propria da Raffaele Marino che ha sviluppato a2raverso il vole una piena nota aroma1ca cara2eris1ca. miele di produzione propria, pane casereccio. tempo l’azienda portandola a produrre un vino sempre più Corpo vellutato modellato da passaggio in ro- A richiesta degustazione dei vini prodo3 dalla azienda. buono vanto primario di tu2a l’azienda vi1vinicola. L’acconten- vere. In gastronomia è indicato con pasta ritarsi non è qualcosa che appar1ene alla famiglia Marino. Nella piena, formaggi a pasta dura, grigliate di carne vasta proprietà dove sorge l’intera azienda emerge la grande in par1colare capre2o alla brace. can1na o per meglio dire una vera e propria roccaforte del vino O3mi sono anche i “vini da tavola” quali il Fonte del Saraceno dove è possibile non solo assaggiare queste “specialità”, ma si sia bianco che rosso ed anche il Raus$ello bianco. Infine un’atpuò soggiornare, studiare sperimentare tu2o in un contesto tenzione par1colare è rivolta anche al vino da dessert, il Rossinaturale e affascinante fa2o di vigne e ulive1 meravigliosi. Nel- tum. l’azienda Marino si cresce con costanza ed abnegazione ed il Le uve del Rossitum sono state vinificate in singola par1ta e con lo stesso rigore di can1na il vino è stato preservato integro nella sua origine sino all'imbo3gliamento ed è Olio extravergine di oliva la risultante di varietà così ripar1te: Piedirosso 80% e un modesto contributo di Aglianico. La vendemmia Gli Ulivi col1va1 nell’azienda agricola Maviene di solito eseguita a fine o2obre quando le uve rino, su una superficie complessiva di circa raggiungono nelle annate migliori una surmaturazione 10 e2ari, godono di condizioni clima1che e sulla pianta. La fermentazione dell'uva ammostata è ambientali, par1colarmente favorevoli ed i stata controllata in modo che la temperatura non suluoghi dove crescono, sono più ada3 al loro perasse mai i 18°C. La permanenza delle bucce sul vigoroso sviluppo, si tra2a di terreni di namosto dura circa 3 giorni. tura argillosa e situa1 in collina. Un vino che può essere gustato con crostate di fru2a, Qui nascevano spontanei nei millenni an1dolci 1pici cilentani come sfogliatelle, struffoli e in parchi, assicurando longevità a coloro che si ali1colare dolci a base di pasta di mandorla. mentavano dalla primissima alla più tarda Una visita in questo “paradiso” va sicuramente fa2a. età con i loro fru3. Oltre alla riscoperta della an1che tradizioni, il gustare Le olive sono raccolte a mano all’inizio della maturazione quando un buon bicchiere di vino rappresenta un’esperienza presentano il massimo di aromi ed il minimo di acidità e spremute davvero unica accompagnata dalla cordialità e dalla a freddo con cura al fine di esaltarne il sapore, profumo e genuinità. ospitalità del padrone di casa. Si produce in quan1ta1vi limita1 vista la rido2a superficie, e solo le migliori par1te di olive diventano l’Olio Extravergine di Oliva Cilento Azienda Agricola MARINO D.O.P Marino di colore giallo dorato, con sapore cara2eris1co, frut- Via Fontana Saracena - Moio tato, delle varietà frantoio, leccino. 84043 - Agropoli (Sa) - Parco del Cilento Si usa crudo su verdure fresche e co2e, su zuppe, su carne e pesce Tel.: 0974.821719 alla brace, in co2ura negli arros1 e nelle fri2ure e su tu2o ciò che h%p://www.vinimarino.com - info@vinimarino.com la fantasia suggerisce. Ven1sei anni di a3vità, undici i vini prodo3, qua2ordici e2ari di vigne aziendali, solo vi1gni autoctoni Fiano, Aglianico e Piedirosso, è questa la carta di iden1tà dell’azienda Vinivi1cola Marino. Il punto di orgoglio su quale si base tu2a la produzione è l’aver dimostrato come le uve lavorate in modo moderno piuttosto che con regole an1che hanno dato vita a vini migliori e nel giro di pochi anni i vi1coltori locali hanno acce2ato di buon grado questo proge2o facendo proprie le tradizioni ma guardando in modo diverso la ricerca della innovazione. Raffaele Marino ha voluto valorizzare quei vi1gni autoctoni che qui hanno fa2o la storia nel periodo della Magna Grecia. La poli1ca aziendale verte su tre aspe3 fondamentali: le qualità delle persone, la storia ed il futuro. La fiducia nelle capacità e la corre2ezza delle persone spiega Marino è fondamentale per poter condurre questa impresa. Accanto ad un buon clima sempre presente, terreni eccezionali, vigne1 perfe3 si fondano la passione e la competenza di chi lavora con cura per realizzare un prodo2o di indiscusso valore. Il fondere vecchie tradizioni con una crescente innovazione rappresenta un altro degli aspe3 fondamentali per la crescita di questa azienda. Nè è buon tes1mone il fondatore Lorenzo Marino che ha trasferito la sua
Speciale
Radiologia Vascolare e Interventistica OO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNO L’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale
Il Ruggi guarda al futuro
750 posti letto. 2200 dipendenti. Se bastassero i numeri a descriverci avremmo già detto tutto. Siamo l’Azienda Ospedaliera di Salerno, e di questa fantastica terra interpretiamo le contraddizioni tipiche di una regione sospesa tra il mare delle sue coste e la neve delle sue montagne. Siamo l‘Ospedale dalle origini più antiche, illuminate dalla Scuola Medica Salernitana, e contemporaneamente viviamo un presente di particolare fermento e rinnovamento di cui la Torre del Cuore, che vedete nella nostra foto, è soltanto un primo esempio. Siamo anche noi come sospesi tra un recente passato che ha sfiorato polemiche spesso impegnative, e un futuro che disegna traiettorie accattivanti di rifunzionalizzazione ed ulteriore ammodernamento. Stiamo inoltre costruendo un innovativo processo di clinicizzazione, insieme con l’ Università di Salerno, per completare, nel nostro Ateneo, la Facoltà di Medicina. Viviamo un presente operoso, di elevatissima pro-
Il Direttore Generale dott. Attilio Bianchi
fessionalità e di abnegazione da parte di piccoli grandi eroi quotidiani che si dedicano alla cura delle persone con dedizione ed amore, e a guardare avanti, alla sfide che la complessività delle problematiche legate alla dimensione assistenziali ci pongono nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Siamo profondamente convinti che vanno individuate le coerenze e le sinergie capaci di garantire la sostenibilità del nostro futuro, che è già cominciato. Noi continuiamo a cercarle. E siamo certi che nel nostro percorso aumenteranno sempre più i compagni di viaggio.
Radiologia Interventistica:
Le nuove frontiere della radiologia La Radiologia Interventistica è una branca della Radiologia che consente, attraverso l’uso di guide metalliche e di cateteri particolari, sotto la guida dei Raggi X o di altre metodiche d’imaging (come l’ ECOGRAFIA, la TAC, la RMN), di eseguire procedure terapeutiche mini-invasive che, il più delle volte, sostituiscono l’intervento chirurgico tradizionale. Grazie alle metodiche di Radiologia Interventistica è possibile dilatare vasi ristretti, stenotici, utilizzando cateteri “a palloncino” e “stents” metallici, impiantare protesi per via femorale per curare aneurismi (endoprotesi), iniettare attraverso il catetere particelle o spirali metalliche Il Responsabile dell’U.O. di Radiologia per bloccare un’emorragia, iniet- Vascolare ed Internistica tare farmaci per disostruire un dott. Enzo Villari vaso occluso da un trombo; è possibile, ancora, drenare raclidata con gli altri Recolte fluide addominali, ascessi, vie bi- parti dell’ Ospedale, liari e cavità escretrici renali, trattare il come la Chirurgia Vavaricocele maschile e femminile, i fi- scolare, la Cardiochibromi uterini, etc. etc. rurgia, la Nefrologia, Nell’Azienda Ospedaliera “S. Gio- l’Urologia, l’Oncolovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di gia, la Rianimazione, la Diabetologia, Salerno, da diversi anni c/o l’Unità etc. L’attività di Radiologia Interventistica si svolge utilizzando l’angiografo digitalizzato Philips Integris V 5000, con turni dalle ore 8 alle 20 dal lunedì al venerdì. L’attività di urgenza viene assicurata nell’orario notturno, il sabato ed i festivi mediante la Pronta Disponibilità. I campi di interesse più importanti sono: - la patologia traumatica: Dopo trattamento Dissezione aortica tipo B si posizionano anche in con endoprotesi emergenza endoprotesi
Operativa di Radiologia Vascolare ed Interventistica, responsabile il dr. Vincenzo Villari, si eseguono tali procedure. I Medici Radiologi sono, oltre al dr. Villari, il dr. Antonio Rescigno, il dr. Vincenzo Sica, il dr. Raffaele Cantarella; fanno parte dell’equipe il DS dr. Pasquale De Rosa, 4 Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, 6 infermieri, 3 ausiliari s. s. E’ di fondamentale importanza la collaborazione che negli anni si è conso-
Stenosi dell’arteria renale sx in paziente ipertesa
aortiche e si eseguono embolizzazioni super-selettive di vasi arteriosi sanguinanti; - le arteriopatie periferiche: si eseguono correntemente angioplastiche transluminali e si posizionano stents; - gli accessi venosi nei pazienti in emodialisi: si eseguono angioplastiche delle fistole e delle vene degli arti superiori; nelle vene centrali si posizionano stents autoespandibili; - le procedure in Oncologia: si eseguono quotidianamente nefrostomie percutanee, drenaggi biliari, biopsie, ma anche chemioembolizzazioni dei tumori epatici, radiofrequenze, alcoolizzazioni, etc. - si trattano mediante embolizzazione patologie particolari come il varicocele, maschile e femminile, ed i fi-
bromi uterini; Negli ultimi 3 anni sono stati eseguiti 3.000 pazienti per 9.000 procedure circa, di cui in buona parte in regime di urgenza/emergenza. La percentuale di procedure di Interventistica sul totale è di circa il 60 %. L’Unità Operativa di Radiologia Vascolare ed Interventistica dell’Azienda Ospedaliera “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno è centro di riferimento regionale ed è parte integrante del “trauma center”, del “bleeding center”, nella gestione dei pazienti in emodialisi cronica, nei pazienti diabetici, etc.
Dopo trattamento con angioplastica e stent
Speciale
Radiologia Vascolare e Interventistica OO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNO L’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale
La diagnosi ed il trattamento delle aritmie cardiache presso la SSD di elettrofisiologia
L’elettrofisiologia si apre alla Città e alla Provincia con gli Ambulatori
L’Elettrofisiologia si apre alla Città e alla Provincia con gli Ambulatori. Alla Struttura di Elettrofisiologia salernitana afferiscono ben cinque Ambulatori: Aritmologia, che eroga oltre cinquecento prestazioni annue a pazienti ricoverati ed esterni; Pace-makers, che espleta circa duemila controlli annui; Defibrillatori, con circa cinquecento
controlli annui; Holter, con circa 1300 esami annui; Ambulatorio della Sincope, che, insieme a poche altre strutture in Campania, offre la possibilità delIl dott. Campana con i Medici e gli Infermieri del Laboratoriio l’esecuzione di esami diagnostici del tutto peculiari, come l’head-up tilt irregolare) colpisce circa il 10% della poLo studio della sincope test. polazione mondiale nella ottava decade La richiesta delle prestazioni inerenti Si calcola che quasi ogni persona sperimenti, di vita. il settore di interesse dell’Elettrofi- nella sua vita, un episodio di sincope, termine La diagnosi ed il trattamento delle aritsiologia è in costante aumento, a te- scientifico che è sinonimo di svenimento co- mie cardiache costituiscono il campo di Il Personale degli Ambulatori. stimonianza di una idonea risposta mune; l’eziologia può essere variabile, dalla applicazione della Struttura Semplice qualitativa alla domanda del- più innocua alla più grave: questo rende ne- Dipartimentale di Elettrofisiologia, affecessaria una diagnosi certa. rente al Dipartimento “Cuore” delL’impianto di pace-maker e dei defibrillatori Una valutazione clinico-strumentale com- l’Azienda Ospedaliera Universitaria di pleta del paziente con sincope è realizzata sia Salerno; ne è responsabile il dottor AnLe bradiaritmie, relativamente frequenti, sono caratterizzate da un marcato con l’esecuzione di test non invasivi, sia con drea Campana, attuale Presidente rerallentamento del battito cardiaco, che rende difficile il corretto apporto ema- procedure minimamente invasive come l’im- gionale dell’AIAC (Associazione tico all’organismo e soprattutto al cervello, organo che più di altri soffre per un pianto sottocutaneo di “loop recorders”, di- Italiana diAritmologia e Cardiostimolaridotto apporto di ossigeno; è questa la causa delle manifestazioni che si ac- spositivi miniaturizzati per la registrazione zione), coadiuvato dai dottori Manzo, prolungata (fino a 18 mesi) del ritmo car- Melchiorre e Brigante e dagli Infercompagnano a tale tipo di disturbi del ritmo cardiaco. Presso questa Azienda Ospedaliera, le bradiaritmie vengono affrontate con diaco; in casi selezionati, viene eseguito lo mieri professionali operanti nel Labol’impianto di pace-maker definitivi (ne sono stati applicati oltre 5000 dal- studio elettrofisiologico endocavitario, con la ratorio e negli Ambulatori annessi. l’inizio dell’attività), che suppliscono alla rallentata attività spontanea del cuore, registrazione di potenziali endocardici e la L’Elettrofisiologia di questa Azienda permettendo l’espletamento di una normale attività fisica; un particolare tipo stimolazione elettrica programmata nelle ca- Ospedaliera raccoglie l’eredità della Sezione di Elettrostimolazione cardiaca di pace-maker viene poi usato per il trattamento di casi particolari di scom- vità cardiache. degli OO.RR. di Salerno, che eseguì, nel penso cardiaco, una patologia che provoca circa 65000 ricoveri ospedalieri l’utenza. Le aritmie cardiache costitui- 1971, il primo impianto di pace-maker annui in Italia. L’impegno dell’Ospedale è rivolto anche alla prevenzione della scono una delle maggiori cause di ac- della nostra provincia; essa è un Centro morte improvvisa aritmica (57000 casi/anno in Italia); dal 1995 è iniziato, nel cesso al pronto soccorso degli ospedali; di riferimento regionale, non solo sul Laboratorio di Elettrofisiologia, l’impianto di defibrillatori automatici in paper dare una dimensione del problema, piano operativo, ma anche per l’intensa zienti esposti a particolari condizioni di rischio. Oggi, il Centro con sede presso la fibrillazione atriale (una aritmia che si attività di ricerca scientifica che vi si l’Azienda Ospedaliera salernitana impiega, in questo settore di grande valenza manifesta con battito cardiaco veloce ed svolge. sociale, tecnologie di avanguardia.
Speciale
Chirurgia Ortopedica e Traumatologica
La patologia vertebrale
OO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNO
L’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale
La patologia vertebrale, sia degenerativa (stenosi vertebrale, ernia del disco), sia traumatica (fratture), oggi si avvale di tecniche mininvasive senza necessità di incisioni chirurgiche, rispettose dell’anatomia e della biomeccanica, con risultati
Riduzione del diametro del canale vertebrale, causa di lombosciatalgia, deambulazione difficoltosa, ridotta autonomia alla deambulazione: protesi in Titanio interspinosa con ferita chirurgica
straordinari in tempi precoci. L’ernia del disco nella quasi totalità dei casi viene trattata con tecniche a cielo chiuso senza anestesia e veloce dimissione del paziente. La stabilizzazione delle fratture vertebrali viene effettuata sempre a cielo chiuso con rispetto dei muscoli sottostanti, con perdita ematica ridotta e recupero dei pazienti alla deambulazione in 24 – 48 ore .
Le tecniche innovative in Chirurgia Ortopedica e Traumatologica presso il Ruggi di Salerno Presso il Reparto di Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera di Salerno, diretto dal primario dott. Antonino Valente, nell’ambito del Dipartimento “Apparato Locomotore”, diretto sempre dallo stesso dott. Valente, si realizzano quotidiani interventi chirurgici, sia in ortopedia, sia in traumatologia, con tecniche chirurgiche mininvasive ed altamente all’avanguardia , per il recupero funzionale precoce dei pazienti.
La spalla
Il dott. Antonino Valente
Anche la spalla, sia traumatica che con patologia degenerativa, può essere trattata con la medesima tecnica
frattura vertebrale : riduzione e stabilizzazione della frattura con incisioni chirurgiche di 1 cm, senza incidere i muscoli; il paziente deambula senza gesso il giorno successivo l’intervento
L’artrosi dell’anca e l’artrosi del ginocchio
Grazie ai moderni design protesici personalizziamo la scelta delle protesi che, associate a tecniche chirurgiche mininvasive, consente al paziente di deambulare il giorno successivo l’intervento.
Paziente con frattura di spalla: protesi personalizzata, mobilizzazione della spalla il giorno successivo
Numerose sono le pubblicazioni scientifiche prodotte dall’equipe della 2°U.O. di Ortopedia e Traumatologia del “Ruggi d’Aragona”, capitanata dal dottor Antonino Valente, la quale è parte attiva, tra l’altro, alla realizzazione di congressi nazionali ed internazionali .
Il Ruggi guarda al futuro
750 posti letto. 2200 dipendenti. Se bastassero i numeri a descriverci avremmo già detto tutto. Siamo l’Azienda Ospedaliera di Salerno, e di questa fantastica terra interpretiamo le contraddizioni tipiche di Il Direttore Generale una regione sospesa dott. Attilio Bianchi tra il mare delle sue coste e la neve delle sue montagne. Siamo l‘Ospedale dalle origini più antiche, illuminate dalla Scuola Medica Salernitana, e contemporaneamente viviamo un presente di particolare fermento e rinnovamento di cui la Torre del Cuore, che vedete nella nostra foto, è soltanto un primo esempio. Siamo anche noi come sospesi tra un recente passato che ha sfiorato polemiche spesso impegnative, e un futuro che disegna traiettorie accattivanti di rifunzionalizzazione ed ulteriore ammodernamento. Stiamo inoltre costruendo un innovativo processo di clinicizzazione, insieme con l’ Università di Salerno, per completare, nel nostro Ateneo, la Facoltà di Medicina. Viviamo un presente operoso, di elevatissima professionalità e di abnegazione da parte di piccoli grandi eroi quotidiani che si dedicano alla cura delle persone con dedizione ed amore, e a guardare avanti, alla sfide che la complessività delle problematiche legate alla dimensione assistenziali ci pongono nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Siamo profondamente convinti che vanno individuate le coerenze e le sinergie capaci di garantire la sostenibilità del nostro futuro, che è già cominciato. Noi continuiamo a cercarle. E siamo certi che nel nostro percorso aumenteranno sempre più i compagni di viaggio.
Le fratture
Paziente affetto da artrosi dell’anca, trattato con tecnica mininvasiva, incisione chirurgica minima, deambula il giorno successivo all’intervento
La stragrande maggioranza delle fratture sia degli arti superiori che inferiori vengono trattate sempre con tecniche chirurgiche mininvasive a cielo chiuso, senza la necessità di esporre le fratture ottenendo una stabilità meccanica eccezionale che consente la stabilizzazione ed il carico precoce del traumatizzato con riduzione notevole dei tempi di guarigione. L’equipe del Dott. Antonino Valente
P
Campagna, storico comune di circa 16.000 abitan4 della provincia di Salerno situato nel cuore dei Mon4 Picen4ni, nel corso dei secoli è diventato una ci5à ricca di storia e di tradizioni, che ne hanno fa5o uno dei centri storici minori "più interessan4" del Mezzogiorno d’Italia. Un patrimonio culturale e naturale ines4mabile che le è valso l’appella4vo di “Ci5à dell’Acqua” e “Ci5à del Fuoco”, “Ci5à delle due Oasi”, “Ci5à dell’Olio”, “Ci5à d’Arte”, “Ci5à Invisibile” - “magica e oscura”, “Ci5à incantata” dalle preghiere di S. Berardino da Siena e “stregata” da Giordano Bruno, “affascinata” da Juan Caramuel y Lobkowitz, la ci5à di Melchiorre Guerriero e Giulio Cesare Capaccio, due illustri campagnesi, la Ci5à “Beata” di Palatucci, la Ci5à dello ” shoah” con il più grande campo di internamento del sud Italia (1939-1943). Ci5à delle due Oasi. Campagna è definita, a ragione, la Ci5à delle due Oasi, per la presenza sul suo territorio di ben due aree prote5e, quella Montana del Polveracchio e quella fluviale di Persano. L’Oasi del Parco naturale del Monte Polveracchio - 1790 mt - la prima in Italia, simboleggiata dal Lupo, il “Re della Montagna”, è un’area naturale prote5a della Campania, is4tuita nel 1988. Estesa su un’area montuosa di 200 Ha,
comprendente le sorgen4 dei fiumi Tenza e Atri, si colloca ad un’al4tudine dai 1.000 metri ed è uno dei pos4 più sugges4vi dei Mon4 Picen4ni. Dispone di un centro visite, di aree attrezzate per la sosta e percorsi natura. L’Oasi WWF di Persano è una zona umida di importanza internazionale (Convenzione Ramsar) La sua estensione è di circa 110 e5ari ed è sita nella parte alta della Valle del fiume Sele nel territorio di due comuni, quello di Serre e quello di Campagna. E’ stata is4tuita nel 1981 intorno ad un lago ar4ficiale formatosi in seguito allo sbarramento del fiume Sele con una diga ges4ta dal consorzio di Bonifica Destra Sele, tale bacino rappresenta il cuore dell’Oasi. Dispone di un centro visite, tre sen4eri natura, aree a5rezzate per la sosta, capanni di osservazione. Ci5à della Memoria. La Ci5à di Campagna agli inizi degli anni ‘40 divenne sede di un campo di internamento che prevedeva l’u4lizzo di due caserme dismesse, che furono individuate nel-
CAMPAGNA
orta del Parco dei Monti Picenti
Un patrimonio culturale e naturale
La ci à delle due oasi l’ex Convento degli Osservan4 di Concezione e nell’ex Convento Domenicano di S. Bartolomeo. In quel contesto storico, par4colare importanza assunse la funzione e la figura di Giovanni Palatucci “ L’ul4mo Questore di Fiume “, che con il sostegno dello zio, Monsignor Giuseppe Maria Palatucci - Vescovo di Campagna, e con la collaborazione della comunità Campagnese riuscì ad a6vare una rete di aiuto che fece dei campi di S. Bartolomeo e della Concezione un’oasi di salvezza per quan4, al contrario, erano di sicuro des4na4 all’atrocità dei forni crematori. L’eccezionalità di questa vicenda, in cui un’intera Ci5à aiutò gli Ebrei, ha fa5o sì che il Ministro dell’Interno, in data 25.09.2006, conferisse alla Ci5à di Campagna una Medaglia d’ Oro al Merito Civile. Analoga Medaglia d’ Oro al Merito Civile è stata conferita in memoria di Monsignor Giuseppe Maria Palatucci, Vescovo di Campagna in quegli anni bui. Il complesso monumentale di S. Bartolomeo, di recente ristru5urato, è stato des4nato, con delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 30/01/2008, a “ I4nerario della Memoria della Pace – Centro Studi Giovanni Palatucci “. Ci5à dell’Acqua e del Fuoco. Campagna conserva i segni di una civiltà an4ca a5raverso l’impegno primario di ricostruzione del territorio e di difesa del suo ricco patrimonio storico e culturale. Infa6 è diventato d’uso custodire e tramandare genuine usanze e tradizioni, per mantenerne viva la memoria storica. Ricordiamo che a Campagna, “Ci5à Magica ed Oscura”, “Ci5à del Fuoco e dell’Acqua”, l’uno
disegno di Gelsomino D’Ambrosio
per esorcizzare e l’altra per purificare, due sono i momen4 di maggiore a5razione ed aggregazione sociale: l’uno si concre4zza nel cuore dell’estate, con la frescura della “Chiena”, l’altro nel cuore zsume lo stesso valore del segno della memoria e del viaggio, riconosciuto all’acqua del fiume Tenza, che, in estate, a cavallo tra luglio ed agosto, allagando il paese an4co, dalla “fontana della piazza” a tu5o il corso principale, diventa “Chiena”. Due momen4 magici, dunque, cornice di un ricco programma di manife-
Gli i nerari religiosi storico monumentali e naturalis ci della ci à
Il patrimonio culturale e naturalis4co della Ci5à di Campagna è grande fonte d’a5razione turis4ca. Da qui la sempre maggiore a5enzione del Sindaco e dell’Amministrazione che ha portato alla creazione di qua5ro i4nerari – Storico-Ar4s4co Religioso, Storico-Monumentale, della Memoria e della Pace ed infine Naturalis4co – illustra4 in corrispe6ve brochure che accompagnano il turista alla scoperta del territorio tu5o l’anno. Percorsi mira4, che offrono al turista una vasta di scelta di luoghi. Dall’i4nerario Storico-Ar4s4co Religioso, che lo accompagna alla scoperta delle Chiese con un sugges4vo tour nei cimiteri so5erranei, all’ i4nerario della Memoria della Pace – Centro Studi Giovanni Palatucci, ex campo di internamento dove alcuni ambien4 sono sta4 ricostrui4 com’erano all’epoca per non dimen4care la shoah.
E poi monumen4, edifici storici ed un’immersione nel verde delle due Oasi per gli altri due percorsi. Non mancano pun4 di ristoro. Pia6 4pici della tradizione culinaria campagnese possono essere degusta4 presso i vari agriturismi e ristoran4 del territorio. Tu5o questo e tanto altro ancora per chi decide di visitare la Ci5à. Per info www.comune.campagna.sa.it
24, 25 e 26 o obre 2008
Inaugurazione della porta del parco regionale dei monti picentini
La Ci5à di Campagna, con delibera della Comunità del Parco regionale dei Mon4 Picen4ni, è stata individuata come una delle qua5ro porte del Parco. Tale avvenimento sarà ufficializzato nei giorni 24, 25 e 26 o5obre 2008, con una serie di inizia4ve che coinvolgeranno le Is4tuzioni Regionali, Provinciali e Locali, gli is4tu4 scolas4ci del territorio e la ci5adinanza. Il Sindaco prof. Biagio Luongo, Vice- presidente del Parco dei Mon4 Picen4ni, inaugurerà l’Ufficio Porta del Parco, sito presso il complesso municipale, sabato 25 alle ore 10. A fare da cornice all’evento saranno tre intense giornate di percorsi naturalis4ci, gastronomici e religiosi che culmineranno con gli spe5acoli musicali previs4 per la serata del 26. stazioni, che vedono un richiamo turis4co unico, d’eccezione per la crescita e lo sviluppo dell’intero territorio. Campagna Ci5à dell’Olio. Campagna è anche “Ci5à dell’Olio”, grazie alla consolidata produzione locale di olio DOP, che si può degustare anche partecipando alla manifestazione “Portoni Ghio5oni”, una mostra - percorso gastronomico di prodo6 4pici locali. Tre serate d’agosto ospitano questo rinomato evento: stand gastronomici di prodo6 4pici locali - matass’e e fasul’e, gliummarielli, pizzelle con sciurilli, ciambu5ella, minestre di verdure, parmigiana, prodo6 caseari, insacca4, dolci etc. – vengono alles44 nei portoni di maggiore pregio del Centro Storico. L’intero percorso gastronomico, oltre alla degustazione di tu6 i prodo6 4pici prepara4, condi4 con olio DOP delle colline salernitane, agevola la visita dei turis4 all’interno del Centro Storico di Campagna. La manifestazione vuole coniugare la cucina 4pica locale con l’espressività che in ques4 ul4mi vent’anni si è sviluppata nella Ci5à grazie agli interven4 ar4s4ci collega4 alla manifestazione–evento “Chiena” che vedono i portoni alles44 e cura4 scenograficamente da ar4s4. Percorsi ben studia4, prepara4 dalla ProLoco, illustrano l’i4nerario gastronomico ed accompagnano i visitatori interni ed esterni lungo l’ar4colato percorso, che va da Zappino, a Via Atri, San Bartolomeo, Duomo, Piazza Guerriero, Annunziata, Via Mercato-Pro Loco, Largo Sanni4, Chiostro Seminario-Confraternita “Madonna del Soccorso”, Largo De Nigris, Largo Sant’Antonio, Via Roma, Corso Umberto I. Gruppi folk, spe5acoli i4neran4, ar4s4 “di strada” e tant’altro arricchiscono l’i4nerario.
UNA PARTNERSHIP PER
CONFERENZA EUROMEDITERRANEA - SALERNO 6-7-8 NOVEMBRE 2008
LA QUALITÀ DELLA VITA
“Una partnership per la qualità della vita” è il tema della Conferenza Euromediterranea, organizzata l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno per il 6, 7 e 8 novembre e inserita nell’ambito delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, giunte, quest’anno, alla nona edizione. L’evento, che conta su tre diverse loca1on, il Salone di rappresentanza della Provincia di Salerno, la Sala convegni dell’Ordine e l’Aula magna del Campus di Fisciano, sarà occasione per diffondere il Modello Alimentare Mediterraneo, riconosciuto quale ideale a cui improntare uno s1le di vita salubre. Perno della tre giorni sarà l’an1ca Schola salernitana con la sua prece3-
s1ca, inserita in un contesto internazionale teso al rafforzamento della cooperazione scien1fico-culturale fra i Paesi del Mediterraneo e finalizzato alla preservazione di questo retaggio e all’aiuto dello sviluppo economico della stessa area. La cerimonia inaugurale si terrà giovedì 6 novembre alle 10, nel Salone Girolamo Bo3glieri di Palazzo Sant’Agos1no, con la presentazione del Presidente dell’Ordine Bruno Ravera. Sono previs1 i salu1 del Presidente della Provincia Angelo Vil-
lani, del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, del Re2ore Raimondo Pasquino, del vice Presidente della Regione Intervista a Gianni Iuliano, vicepresidente della Provincia di Salerno Campania Antonio Valiante e del Ministro del Lavoro, Salute e Poli1che sociali Maurizio Sacconi. Nel pomeriggio di giovedì 6 novembre è in programma luppo del territorio sia Qual è l’obie'vo del proge&o? la Tavola rotonda su “La L’aver aderito all’organizzazione della con- coerente con i suoi inScuola Medica Salernitana: ferenza “Una partnership euro mediterra- segnamen1. incontro delle culture medinea per la qualità della vita” è per la La scuola Medica Salerterranee”, cui partecipeProvincia di Salerno mo1vo di orgoglio, es- nitana, prima Univerranno i rappresentan1 delle sendo gli obie3vi dei promotori in piena sità di medicina in Europa , chiusa da Società internazionali di StoGioacchino Murat nell’800, ha studiato e ria della Medicina e di Neusintonia con le finalità dell’Ente. La conferenza ha l’obie3vo di rafforzare la diffuso abitudini di vita salutari, che tenes- roscienze. cooperazione scien1fico-culturale fra i sero conto di un corre2o regime diete1co, Venerdì 7 novembre alle 10 paesi del Mediterraneo, con par1colare at- sonno e altri fa2ori importan1 per il be- si terrà all’Università la Tatenzione al patrimonio cos1tuito dalla nessere fisico di un individuo. Da tali studi vola Rotonda dal 1tolo: “Le Scuola Medica Salernitana e la Dieta Medi- ha avuto origine la Dieta Mediterranea che nuove fron1ere della Faterranea. Pertanto, nell’ambito degli incon- rappresenta un modello di alimentazione coltà di Medicina” e alle 16 il tri e nella tradizione della Scuola Medica, in basato sulla scienza, perme2endo di vivere Giuramento di Ippocrate dei cui confluivano le grandi culture del medi- più a lungo grazie ai benefici che apporta neolaurea1. A seguire è preterraneo: cris1ana, araba, ebraica l’intento all’organismo. vista la cerimonia di conseè quello di promuovere il dialogo intercul- L’idea è quella di valorizzare un nostro fiore gna dei Premi internazionali all’occhiello, la Dieta Mediterranea, visto Scuola Medica Salernitana turale e scien1fico. L’evento si svilupperà in tre giornate in cui si come marchio capace di promuovere l’area (per la Ricerca scien1fica, la affronteranno le ques1oni ineren1 l’aspe2o del Cilento in un o3ca di marke1ng terriCarriera, Medico dell’anno e storico (La Scuola Medica Salernitana: in- toriale. Giornalismo scien1fico). contro delle culture mediterranee con l’in- È questo il mo1vo che gli interven1 a2ua1 Sabato 8 novembre, alle 10, tervento di studiosi provenien1 da Israele, sul territorio sono finalizza1 a promuovere nel Salone di rappresenGrecia, Egi2o, Italia); l’aspe2o organizza1vo la dieta Mediterranea sia come bene im- tanza della Provincia, chiue scien1fico (Le nuove fron1ere delle fa- materiale di cui si chiede la tutela all’UNE- derà la tre giorni la Tavola coltà di Medicina) , quello di promozione SCO, sia come s1le di vita corre2o che tuteli rotonda sul tema: “Il mardella cultura (Il marchio “Dieta Mediterra- la salute dei ci2adini, l’ambiente e l’agricol- chio ‘dieta mediterranea’ nea” come strumento di promozione e tu- tura. come strumento di promotela di un patrimonio immateriale UNESCO) All’importanza del modello alimentare, ri- zione e tutela di un patriCome si muove la provincia sul territo- preso dalla tradizione della scuola medica monio immateriale salernitana, si lega poi il un altro elemento Unesco”, con gli indirizzi di rio? La Provincia di Salerno, già nel proprio sta- chiave della conferenza: la rafforzamento saluto del vice Presidente tuto custodisce la memoria e il patrimonio della Facoltà di Medicina che la Provincia della Provincia Gianni Iudella scuola Medica salernitana e pertanto, di Salerno sos1ene con un inves1mento di liano, di Raffaele Ferraioli in questo contesto opera affinché lo svi- 5 milioni di euro. per la Fondazione Scuola
La dieta mediterranea: un patrimonio da valorizzare
Intervista a Bruno Ravera Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno
Il modello alimentare mediterraneo
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno che, con la collaborazione di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno e Università degli Studi di Salerno, organizza la tre giorni di Conferenza Euromediterranea “Una partnership per la qualità della vita”. L’evento rientra nell’ambito delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, giunte quest’anno alla IX edizione, e comprende appuntamen" annuali quali il Giuramento di Ippocrate dei neolaurea" in Medicina e la consegna dei Premi Scuola Medica Salernitana. Presidente, qual è il filo condu&ore della tre giorni? “Un’analisi approfondita della Scuola Medica Salernitana, delle sue origini filosofiche e storiche, nell’ambito di un incontro, che vogliamo riproporre per esempio nel convegno del giorno 7, tra le culture mediterranee, ma anche dello spirito che la ha animata e che vede l’uomo come protagonista fondamentale della vita, e un’analisi della Dieta mediterranea, che nasce nella stessa terra che ha quindi tanto da offrire in termini di qualità della vita”.
Non un semplice ritorno alle radici? “Non solo, il nostro obie3vo è il rafforzamento della cooperazione scien1fico-culturale fra i Paesi del Mediterraneo, con par1colare a2enzione al patrimonio cos1tuito dalla Scuola Medica Salernitana, e al legame fra la preservazione di questo retaggio scien1fico-culturale e lo sviluppo economico dell’area del Mediterraneo. Elemento trainante di questa ipotesi di sviluppo diviene il cosidde2o “Modello Alimentare Mediterraneo”, ormai riconosciuto quale modello ideale cui improntare uno s1le di vita salubre”.
Un’inizia%va che gode del patrocinio degli en% locali, ma anche del ministero della Salute? “Certamente, c’è la nostra ferma volontà di promuovere inizia1ve con il concorso delle is1tuzioni nazionali, proprio partendo dall’assunto di favorire il dialogo tra diverse culture e di voler stabilire conta3 che oggi si stanno inaridendo”.
C’è un vuoto di inizia%ve? “Un vuoto riempito finora da fondamentalismi e da violenze. Ci me3amo in un cantuccio con la voglia di ridestare le coscienze e spingerle ad una sorta di rivoluzione culturale”.
Medica Salernitana e il Comune di Salerno e di Giuseppe Amato junior, Presidente del Gruppo Alimentare di Confindustria Salerno. Interverrà, tra gli altri, Paolo De Castro, vice Presidente della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, promotore della mozione per il riconoscimento della Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
Dal 3 all’8 novembre, inoltre, è alles1ta, a Palazzo Sant’Agos1no, la Mostra “La Medicina nella Filatelia” a cura dell’Associazione filatelica salernitana. Giovedì 6 novembre è previsto l’annullo filatelico commemora1vo delle Poste italiane. Nell’ambito della tre giorni saranno organizzate visite guidate ai Giardini della Minerva e al Museo Roberto Papi.
“PEPE NERO – IL ROSONE”
RISTO’ PIZZA BRASSERIE
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all’aprile di quest’anno la ci(à di Salerno aggiunge al suo già nutrito elenco un nuovo ristorante; ci riferiamo al “Pepe Nero – Il Rosone”, dire(o dal giovane ed intraprendente Massimo Esposito, già dire(ore e proprietario di altre stru(ure nel se(ore turis'co e della ristorazione, che ha deciso di portare a Salerno un po’ della sua Napoli, ci(à da cui proviene, rilevando un locale già esistente in Corso Garibaldi N. 137-139. Il ristorante, che può ospitare 100 coper', si presenta sobrio ed elegante nell’arredamento, ma ciò che lo rende par'colarmente accogliente è l’impronta napoletana che il Dire(ore è riuscito subito a trasme(ere alla
clientela ci(adina che ha accolto con grande entusiasmo questa nuova apertura, mostrando di apprezzare la professionalità e la validità delle proposte di Massimo e facendo registrare molto spesso, a solo circa un mese dall’apertura, il pienone del locale. Massimo Esposito, quindi, insieme al suo “Pepe Nero – Il Rosone” ha già conquistato il cuore, ma sopra(u(o lo stomaco dei ci(adini salernitani; tu(o questo, però, grazie ad una solida esperienza nel se(ore della ristorazione che gli viene dalla sua tradizione di famiglia. Luigi (de(o Peppino) e Angela Esposito, infa), genitori di Massimo, sono sta' i suoi veri maestri nella vita e nel
Una nuova cucina fa.a di sapori an-chi
Esperienza, Passione e Professionalità lavoro. Dal 1963, la famiglia Esposito opera nel se(ore turis'co alberghiero grazie ad una struttura denominata “IL ROSONE” alle falde del Vesuvio , immerso nel verde lussureggiante del Parco Nazionale del Vesuvio, a soli tre chilometri da Pompei e sedici da Napoli. A tu(’oggi la stru(ura è condo(a dall’intera famiglia, di cui fanno parte anche Luisa e Loredana, sorelle di Massimo, dedicandosi in par'colar modo a cerimo-
Nella cucina proposta dal “Pepe Nero – Il Rosone”, la tradizione napoletana regna sovrana, lavorando su an*che rice+e, su pia, rituali, su pra*che radicate nell'uso, componendole con le nuove esigenze della società moderna, trasformando e modificando mol* sapori. Crea*vità e maestria degli abili chef Carmine Pisapia e Agos*no Simiraglia, riescono ad affascinare ed accontentare la ormai numerosa clientela che si lascia conquistare da ogni portata a cominciare dalla varietà infinita degli an*pas* che accoglie l'ospite che si è appena accomodato a tavola; e poi primi pia,, sia crea*vi che tradizionali, e i secondi di mare, tra cui spiccano le varietà di pesce (pezzogne, marmore, ricciole, cuocci, ecc.) prepara* alla griglia, all'acquapazza insaporita dai classici pomodorini di Pachino ed in modo contemporaneo. Qui tu+o ciò che il mare offre diventa specialità, pertanto le proposte variano a seconda di quello che i pescatori portano a riva. Ad esempio, un posto importante nei menu della stagione es*va è quello occupato da saraghi, den*ci e carpacci vari al tonno, pesce spada e polipo. Per non parlare, poi, dei superla*vi sautè di fru, di mare o delle grigliate e della fri+ura mista. Grande successo riscuotono anche le carni, ricordiamo che il Pepe Nero è anche brassérie; le grigliate, gli spiedi, e tu+e le altre possibili rice+e vedono come protagoniste le rinomate carni irlandesi ed argen*ne, nelle numerose varietà che spaziano dal file+o, all’entrecote, o alla semplice bistecca per i più tradizionalis*. Un posto di par*colare importanza rivestono anche i contorni che, come tu, gli altri ingredien* del menu di questo locale, sono rigidamente seleziona* per la loro freschezza e genuinità; saranno loro, infa,, ad impreziosire ed esaltare, con il loro semplice sapore e grazie alle diverse preparazioni, tu, i secondi propos* dal ristorante che punta nelle sue proposte ad assecondare la stagionalità, rinunciando per questo anche ad un menu fisso. Dulcis in fundo… è il caso di dirlo, le proposte di pas*cceria che, in un dolce connubio tra napoletano e salernitano, allietano i fine pasto dei clien* in un mix di sapori e di colori che solo la tradizione pas*cciera campana sa offrire. Accanto alla proposta gastronomica, inoltre, il “Pepe Nero – Il Rosone”, è in grado di offrire una numerosa varietà di vini di provenienza nazionale, con preferenza per quelli campani. Consiglia*, in par*colar modo, il Lacryma Chris* del Vesuvio D.O.C., nelle varietà bianco e rosso, il Gragnano D.O.C., e i rinoma* Falanghina, Aglianico, Greco di Tufo e Fiano di Avellino.
nie private e collezionando sempre maggiori riconoscimen' da parte delle più autorevoli organizzazioni del se(ore, grazie alle numerose partecipazioni a manifestazioni gastronomiche nazionali ed internazionali. Quello di Massimo, quindi, è stato un “volo fuori dal nido”, supportato dai preziosi consigli della sua famiglia, alla ricerca di nuovi spazi in cui poter affermare l’esperienza acquisita in tan' anni di lavoro e portare la ricca e an'ca tradizione della cucina napoletana per poi, magari, sposarla con i sapori 'pici del territorio salernitano, in un matrimonio di grande successo anche per i pala' più esigen'.
Qui sì che la pizza è napoletana!
Ma il “Pepe Nero – Il Rosone”, rispe.ando le sue origini, è anche pizzeria… e se ne sono accor- sopra.u.o i salernitani es-matori di questo pia.o unico -picamente napoletano. In tan- sono quelli che la richiedono qui al “Pepe Nero –Il Rosone”, apprezzandone la morbidezza dell’impasto e la bontà dei semplici ingredien-. La specialità porta naturalmente il nome di “Pepe Nero” ed è una pizza metà Margherita e metà calzone, ma le fanno compagnia numerose altre specialità come la Biancaneve, la Primavera, la Sergente, la Speck e tante altre. Anche qui Massimo Esposito ha puntato sulla qualità degli ingredien- e la maestria del pizzaiolo Serafino Severino, già premiato con medaglia d’oro e classificatosi tra i primi 10 al Fes-val Campano della Pizza, o.enendo o/mi risulta-. Infine, e questo rappresenta la ciliegina sulla torta in un locale così “IN”, le serate vengono spesso allietate da musicis- professionis- che propongono serate di musica jazz, con un saxofonista davvero bravo, oppure ricreano l’atmosfera napoletana classica accarezzando l’aria con le dolci note di chitarra e mandolino. Che dire di più… ah, che il “Pepe Nero – Il Rosone”, propone a pranzo un menu fisso low-cost che risulta par-colarmente apprezzato da tu/ coloro che lavorano in zona e hanno bisogno di consumare un pasto veloce pur senza rinnegare i profumi della cucina tradizionale. Non vi resta che prenotare un tavolo, ora, al Tel./Fax 089 236134 ed andare a verificare di persona quanto avete finora le.o. E … mi raccomando a non mangiare troppo, eh già, perché le porzioni sono, neanche a dirlo, anche abbondan-!
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LA FABBRICA DEI SAPORI
Ba/paglia Mercoledì 26 novembre Giovedì 27 novembre
“Rosso rosso rosso…Piedirosso!”
ercoledì 26 e giovedì 27 novembre, dalle ore 18 alle 23:30, a “La Fabbrica dei Sapori…” di Ba/paglia (Via Spineta, 84/C Info: 0828/630021 -www.lafabbricadeisapori.it), è di scena “Rosso rosso rosso…Piedirosso!”, evento organizzato e promosso da “La Fabbrica dei Sapori…” in collaborazione con Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it). La loca-on è quella consueta: l’an-ca fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, cuore, laboratorio e sede di degustazione dei marchi Ciripizza e Pizzia stru.urata con spazi dedica- alla valorizzazione e all’u-lizzo dei prodo/ -pici. Nel corso della manifestazione le aziende partecipan- produ.rici di vino Piedirosso di Ischia, dei Campi Flegrei, del Vesuvio e del Sannio, oltre ad avere la possibilità di mostrare e far degustare il prodo.o, avranno anche la possibilità di venderlo. Prevista la presentazione di pia/ e pizze della tradizione in abbinamento al Piedirosso. Mercoledì 26: Gennaro Esposito del Ristorante Torre del Saracino di Vico Equense presenterà la minestra di pasta mista di Gragnano con crostacei e pesci di scoglio, Luigi Di Lauro del Ristorante Il Mediterraneo di Pollica presenterà la brusche.a di mare, Cosimo Mogavero della Pizzeria Ciripizza presenterà la pizza al pomodoro San Marzano DOP con l’olio extravergine d’oliva DOP Colline Salernitane.
IL PRIMO EVENTO DEDICATO AL GRANDE VINO DI ISCHIA, DEL VESUVIO, DEI CAMPI FLEGREI E DEL SANNIO
Giovedì 27: Antonio Tubelli della Gastronomia Timpani e Tempura di Napoli presenterà il sartù di riso, Marco De Luca del Ristorante Il Ristoro degli Angeli di Salerno presenterà il riso.o al parmigiano con uovo di quaglia e guanciale, Fabrizio Condurro dell’An-ca Pizzeria Da Michele di Napoli presenterà la pizza Margherita con l’olio extravergine d’oliva DOP Colline Salernitane. L’ingresso alla manifestazione e ai banchi di assaggio di Piedirosso è libero. Per partecipare alle degustazioni guidate di Piedirosso (massimo 30 persone per ogni degustazione) e a quelle a cura degli chef
Il Piedirosso
per gli abbinamen- pia/-vini (40 persone/ora) occorre prenotare allo 0828/630021.
Dopo l’Aglianico è il vi-gno a bacca rossa più diffuso in Campania. Rifle.e l’anima partenopea anche se, un po’ come la Falanghina, è ben interpretato anche in tu.a la provincia di Benevento. Un vi-gno regalato dal mare, inizia il suo percorso -midamente in Costa d’Amalfi, è buon interprete nel Gragnano e nel Le.ere, ancora nel Lacryma Chris- mentre a Ischia e nei Campi Flegrei è chiamato “Per` `e palammo”, piede di colombo, per il colore rosso dei pedicelli quando la maturazione delle uve è alle porte. Non manca mai, anche se non è altre.anto significa-vo, nelle altre province della Campania, dai cui confini non esce mai. Diffuso da tempo immemorabile, il Piedirosso è in genere interpretato come vino da bere giovane e fresco ed è sempre stato il rosso più consumato nelle be.ole e nelle osterie del capoluogo prima dell’avvento della birra. Più di tu/ gli altri vi-gni rossi ha sofferto la concorrenza dei bianchi sino a tu/ gli anni O.anta, poi è passato decisamente in secondo piano per il boom dell’Aglianico. In purezza è sicuramente il rosso bandiera di Napoli e dei Campi Flegrei anche se ci sono o/me interpretazioni nel Sannio. In blend con l`Aglianico è pra-camente ovunque fa.a eccezione la provincia di Caserta mentre fuori dalla Campania non riesce ad affermarsi. Ci vogliono idee nuove, per esempio puntare al rosato, per poterlo imporre all’attenzione dei consumatori perché quando si spinge verso la concentrazione in vigna e in can-na è facilmente surclassato da qualsiasi Aglianico di buona stoffa mentre se si punta sul beverino soffre la concorrenza degli straordinari bianchi della Campania. Eppure nessun rosso, neanche l’Aglianico, ha tante possibilità di abbinamento nella cucina classica partenopea come il Piedirosso, a cominciare dalle zuppe di pesce per con-nuare alle parmigiane di melanzane o di zucchine e via con tu.o il repertorio vegetariano sino alla pasta con il pomodoro e il ragù. E’ presente nelle doc Campi Flegrei, Ischia, Capri, Vesuvio, Penisola Sorren-na, Sannio, Taburno, Sant’Agata dei Go- e Costa d’Amalfi. Inoltre è nelle igt Epomeo, Pompeiano, Irpinia e Beneventano.
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LA FABBRICA DEI SAPORI
La grande no e del “Rosato”
ercoledì 22 luglio, dalle ore 20 all’alba, alla Fabbrica dei Sapori di Ba3paglia (Via Spineta, 84/C Info: 0828.630021 - www.lafabbricadeisapori.it), si svolgerà la II edizione de “La Grande No2e del Rosato”, il meglio del Regno delle Due Sicilie, evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori in collaborazione con il giornalista Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it). La loca1on è quella consueta: l’an1ca fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, cuore, laboratorio e sede di degustazione dei marchi Ciripizza e Pizzia stru2urata con spazi dedica1 alla valorizzazione e all’u1lizzo dei prodo3 1pici. Nel corso della manifestazione le aziende partecipan1 produ2rici di vino rosato di Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo e Basilicata, oltre ad avere la possibilità di presentare e far degustare il prodo2o, avranno anche la possibilità di venderlo. Qua2ordici chef presenteranno pia3 della tradizione in abbinamento al rosato. Ai fornelli Irene Muccilli della Pignata di Pontelandolfo, Maria Mone dell’Ex Libris di Capua, Rosanna Marziale delle Colonne di Caserta, Franca de Filippis della Pergola di Gesualdo, Valen1na Martone del Megaron di Paternopoli, Antonella Iandolo della Maschera di Avellino, Libera Iovine del Melograno di Forio d’Ischia, Maria Rina del Ghio2one di Policastro, Antonella Principe di Luna Galante di Nocera Superiore, Teresa Di Napoli del Papavero di Eboli, Rosa Rocco della Tavernola di Ba3paglia, Giovanna Voria dell’Agriturismo Corbella di Cicerale, Ersilia Baglivi dell’Osteria da Ersilia di Perito e Lucia Schiavone delle An1che Sere di Lesina. Gabriella Materazzi dell’Araba Phoenix Coun-
Ba3paglia 22 luglio 2009
Il meglio del Regno delle due Sicilie
try House di Santa Maria di Castellabate presenterà il liquore rosa al melograno. Previs1 momen1 di approfondimento scien1fico sulle proprietà salu1s1che del vi1gno cura1 dal do2or Eugenio Luigi Iorio, presidente dell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossida1vo. La giornalista Maristella Di Mar1no presenterà il libro “Le rice2e della Costa d’Amalfi” (Il Raggio di Luna Editore), 448 pagine per raccontare la grande tradizione gastronomica della Divina proposta nei 50 migliori ristoran1 e agriturismi e scandita
Il Rosato
Il vino rosato ha un colore compreso tra il rosa tenue, il cerasuolo e il chiare2o. Solitamente è cara2erizzato da profumi fru2a1 e va consumato a una temperatura di servizio fresca, non oltre i 14 gradi. Al gusto prevalgono sensazioni di leggera acidità, aroma1cità e i lieve corposità. Molte zone vinicole del mondo, come la Provenza Francese, la Puglia (celebri i rosa1 del Salento) e l'Abruzzo con il suo Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo, hanno una lunga tradizione nella produzione del rosato. I vini rosa1 sono molto versa1li, consentono abbinamen1 enogastronomici molto interessan1. Gli accoppiamen1 o3mali sono con pietanze gustose a base di pesce, paste asciu2e con sughi delica1 e salumi leggeri. Possono essere prodo3 con tecniche enologiche diverse, ognuna delle quali consente di o2enere un prodo2o dalle specifiche cara2eris1che. Tu2avia tu3 i vini rosa1 sono accomuna1 dal fa2o che sono prodo3 con uve a bacca rossa. L'unica eccezione è rappresentata dagli spuman1 rosa1 che nella maggior parte dei casi, e unico caso nell'enologia, sono prodo3 miscelando vini bianchi e vini rossi in quan1tà variabili in modo da o2enere un vino rosato. A seconda del metodo di produzione i vini rosa1 si classificano in “vin gris”, “blush wines”, vini di una no2e, vini di un giorno e saignée. I vin gris non sono vini dal colore grigio, come si potrebbe dedurre dal loro nome, ma sono vini dal colore rosa piu2osto tenue grazie all’impiego di uve con capacità colorante molto bassa, come per esempio il Cinsaut Rose, Cinsaut Gris e Cinsaut. I blush wines sono prodo3 con uva Zinfandel, notoriamente a bacca rossa, u1lizzando le normali pra1che enologiche previste per i vini bianchi. Se la macerazione ha una durata di 6-12 ore, il vino rosato viene definito vino di una no2e, mentre con una durata di circa 24 ore viene definito vino di un giorno. Una tecnica usata per la produzione dei vini rosa1 è il cosidde2o saignée, comunemente noto come sanguinamento o salasso che consiste nel prelevare una certa quan1tà di mosto dalla vasca di macerazione nella quale si sta preparando un vino rosso e vinificarla in bianco. La parte rimanente del mosto con1nua la sua macerazione e viene u1lizzata per la produzione di vino rosso. Generalmente i vini rosa1 sono fermenta1 in contenitori iner1, come acciaio e cemento, molto raramente in contenitori di legno, come bo3 e barrique. Dopo la fermentazione e la conseguente maturazione vengono stabilizza1, filtra1 e imbo3glia1 pron1 per essere commercializza1. Con il tempo i vini rosa1 tendono a perdere le qualità di freschezza aroma1ca e gusta1va e gli aromi fru2a1 e floreali per cui è consigliabile consumarli prima possibile.
in oltre 300 pia3. Dire2a televisiva su Telecolore in onda anche sul canale satellitare 849 di SKY. Gli appassiona1 potranno anche partecipare alla degustazione guidata sui rosa1 del Salento a cura di Francesco Muci della Condo2a Slow Food Neretum. L’ingresso alla manifestazione e ai banchi di assaggio di vino rosato è libero. Per partecipare alle degustazioni guidate a cura degli chef per gli abbinamen1 pia3-vini e a quella guidata sui rosa1 salen1ni occorre prenotare allo 0828/630021.
LA FABBRICA DEI SAPORI Aglianico e Aglianico
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LE DIVERSE ESPRESSIONI DEL VITIGNO PRINCIPE DEL SUD
iovedì 12 novembre, dalle ore 18, alla Fabbrica dei Sapori di Ba(paglia (Via Spineta, 84/C - Info: 0828.630021 www.lafabbricadeisapori.it), in programma Aglianico e Aglianico, evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori in collaborazione con il giornalista Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it). Questo evento è il più grande mai dedicato al vi&gno Aglianico, principe del Sud.
LA CAMPANIA
La produzione da uve Aglianico in Campania dà origine alle seguendenominazioni: Aglianico Del Taburno o Taburno DOC, Cilento DOC, Costa D’Amalfi DOC, Falerno Del Massico DOC, Galluccio DOC, Guardiolo DOC, Irpinia DOC, Sannio DOC, Penisola Sorren-na DOC, Sant’Agata Dei Go- DOC e Solopaca DOC. Da uve Aglianico in Campania si produce l’unica Docg a bacca rossa, il Taurasi, prodo.o solo nell’area dei 17 Comuni della provincia di Avellino (Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemile.o, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Torre Le Nocelle e Ven-cano). Dal 2005 negli stessi territori, ma con un’estensione più ampia, è stata autorizzata anche la nuova DOC Irpinia con la so.ozona Campi Taurasini, che prevede la produzione di vini a base Aglianico in purezza. Gli studi promossi negli ul-mi anni dalla regione Campania sul DNA sui diversi bio-pi dell’Aglianico, realizza- in collaborazione con il Prof. Luigi Moio, Ordinario di Enologia presso l’Università Federico II, il Dr. Michele Manzo ex funzionario regionale Se.Si.R.C.A. e oggi dire.ore dell’Ismecert e il Prof. Eugenio Pomarici, Docente di Economia e Poli-ca Agraria presso la Federico II, hanno dimostrato che l’Aglianico di Taurasi, Vulture e Taburno, sono iden-ci gene-camente, anche se dal punto di vista morfologico presentano delle differenze. Inoltre, la diversità viene anche dai territori dove è col-vato e dal-
Ba/paglia
Mercoledì 11 Giovedì 12 novembre 2009
l’ada.amento dei diversi cloni ai terreni e ai diversi microclimi.
LA BASILICATA
l’Aglianico del Vulture Oltre che in Campania, L’Aglianico raggiunge espressioni eccellen- in Basilicata, principalmente alle pendici vulcaniche del Vulture.La DOC Aglianico del Vulture nasce nel 1971 ed è in corso l’iter per il riconoscimento della DOCG. I comuni della DOC sono: Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Lavello, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania. La col-vazione dell’Aglianico è stata portata in Basilicata, dagli an-chi greci e incen-vata poi dai Romani, sopra.u.o intorno al massiccio del Monte Vulture, un an-co vulcano ina/vo contornato da paesaggi fiabeschi con castelli e casali fa/ costruire dall’Imperatore Federico II di Svevia. Le altre due DOC lucane che u-lizzano l’Aglianico sono Val d’Agri e Colline Materane.
IL MOLISE
La DOC Molise è una Denominazione Regionale riconosciuta nel 1998 e comprende il Molise Aglianico prodo.o con almeno 85% del vi-gno, gradazione minima 11,5° e 12, 5° per la -pologia Riserva con 2 anni d’invecchiamento obbligatorio.
LA PUGLIA
L’Aglianico è ammesso nella DOC Castel del Monte, al 100% o con il 35% massimo di altre uve a bacca rossa raccomandate, gradazione minima 12°, -pologia riserva minimo 12,5° e due anni di invecchiamento obbligatorio. Il Castel del Monte Aglianico deve contenere almeno il 90% di uve Aglianico, gradazione minima 12°, anche in versione rosato e frizzante. La riserva ha minimo 12,5° e almeno due anni di invecchiamento.
L’ABRUZZO
In terra di Montepulciano, esistono buone lavorazioni dell’Aglianico,
ammesso nelle denominazioni IGT. Le cara'eris&che sensoriali dell’Aglianico Il naso è inizialmente vinoso, poi complesso con l’invecchiamento, al palato è asciu.o, sapido, sostenuto da una forte freschezza, tannico tanto da necessitare spesso di affinamento in legno grande o piccolo. L’Aglianico è quasi certamente il vi-gno con cui i Romani facevano il magico Falerno, la prima DOC del mondo: per la prima volta il vino si è iden-ficato nel territorio (Agro Falerno che aveva il cuore nella zona tra Mondragone, Falciano e Carinola, ai piedi del Monte Massico). Aglianico del Vulture: sentori di viole.a, ciliegia matura e tabacco. Aglianico di Taurasi: petali di rosa, ciliegia marasca, chiodi di garofano, pepe nero, liquirizia e tabacco. Aglianico Taburno: aromi meno spezia- e più fru.a-, sopra.u.o more e ribes e nero.
Verrone Vi&coltori
Dalla tenuta di proprietà della famiglia Verrone affacciata sullo splendido panorama delle colline cilentane, in località Canne-ello (Agropoli), ecco il “VERRONE Cilento Aglianico DOC” realizzato con i grappoli della vendemmia 2003. Un gran bel rosso di colore rubino impenetrabile e limpido che verrà presentato ad Aglianico&Aglianico e che vi consigliamo di provare per accompagnare carni rosse alla brace o i formaggi stagiona-.
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LA FABBRICA DEI SAPORI
Ba3paglia
degustazioni Aglianico e Aglianico led’autore
Mercoledì 11 Giovedì 12 novembre 2009
ercoledì 11 e giovedì 12 novembre, dalle ore 18, alla Fabbrica dei Sapori di Ba3paglia (Via Spineta, 84/C Info: 0828.630021 - www.lafabbricadeisapori.it), degustazioni d’autore in programma nell’ambito di Aglianico e Aglianico, evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori in collaborazione con il giornalista Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it).
Mercoledì 11 novembre alle ore 20,30: Aglianico del Vulture Speciale Enolaboratorio divinoinvigna e Ais Napoli sui Grandi Vini da Piccole Vigne, un collegamento ideale (e per alcuni, come La Luce e Musto Carmelitano, è un ritorno) al primo Fes1val Meridionale dedicato ai vini dalle piccole vigne lo scorso agosto a Castelvenere (Bn). La degustazione, condo2a da Mauro Erro e Tommaso Luongo Delegato Ais Napoli, è un focus sull'affascinante Aglianico del Vulture. In degustazione sei piccoli, grandi vini di appassiona1 vi1coltori, uomini e donne, innamora1 della propria terra.
L’ Aglianico di Calafè
Calafè tes1monia da sola la semplice ma potente spinta affe3va che ha mo1vato Benito Petrillo, un esperto di editoria, ma a2ento cultore dei territori irpini da sempre scel1 dalla natura per produrre il greco e l'aglianico, a fondare un'azienda vinicola unica nel suo genere. Il greco di Tufo nasce da vigne1 che sorgono su territori vulcanici di minieri di zolfo, con spiccate cara2eris1che di sentori di pesca e in par1colare di mandorla amara con elevata acidità acce2ato come tes1monial più profondo e duraturo per l'affermazione all'invecchiamento. Oggi presenta l'aglianico in a2esa del primo Taurasi che sarà presentato in Aprile al Vinitaly. Da questo aglianico scaturiranno le nuove 1pologie. I campi Taurasini, questo aglianico al 100% a temperatura controllata e a cappello sommerso con malola3ca in bo2e di rovere, l'affinamento di 6 mesi in bo3glia. I suoi sentori fru2a1 di marasca, ciliegia e liquirizia morbido, stru2urato, giustamente tannico, buona acidità persistente e ricco di sfumature da vigne1 di alta collina nel cuore della DOCG del Taurasi.
Le aziende e i vini: Michele La Luce Zimberno 2005 Eleano: Eleano 2004 Camerlengo: Camerlengo 2005 Lelusi: Shesh 2006 Musto Carmelitano: Serra del Prete 2007 Carbone: 400some 2006 L’ingresso è solo su prenotazione. Il costo di partecipazione è di € 15,00 (tel. 081.3722670 – 329.6467600 - divinoinvigna@libero.it). Giovedì 12 novembre: ver$cali del Bocca di Lupo di Tormaresca e del Taurasi dei Feudi di San Gregorio con il raro 1993
Due degustazioni ver1cali organizzate da aziende protagoniste della crescita della vi1coltura nelle rispe3ve regioni. Si comincia alle 20:30 con la ver1cale guidata da Angelo Di Costanzo, Primo Sommelier della Campania 2008, e dal giornalista Pasquale Porcelli, pugliese doc. In degustazione le annate 2006, 2004, 2003 e 2001 di Aglianico Bocca di Lupo di An1nori Tormaresca proveniente dalla tenuta omonima di Minervino Murge (Ba) nel cuore della doc Castel del Monte. Alle 22:00 la ver1cale del Taurasi Docg dei Feudi di San Gregorio. Grandi annate in degustazione: 2005, 2001, la mi1ca 1999 e poi un balzo indietro fino al 1993. L’affascinante percorso sarà guidato da Manuela Piancastelli, scri2rice e giornalista, nonché vignaiola in Castelcampagnano (Ce), e da Franco de Luca, Sommelier e Degustatore Ufficiale Ais. L’ingresso per entrambe le degustazioni è solo su prenotazione. Il costo di partecipazione è di € 10,00 per de-
gustazione (tel. 0828.630021 - comunica@lafabbricadeisapori.it). O%o pia& d’autore per Aglianico e Aglianico
Una super selezione di chef campani e lucani chiama1 a interpretare il territorio e il proprio vino: l’Aglianico. O2o chef hanno creato pia3 speciali da abbinare a tu2o l’Aglianico in degustazione. Poker d’assi in cucina per le due serate. Mercoledì 11 novembre si comincia con Angela Ciriello del famoso ristorante E’ Cur1 da poco trasferitosi da Sant’ Anastasia (Na) a Sorbo Serpico in Irpinia, terra d’Aglianico. An-
E FAGIOLI CON FUNGHI PORCINI AL PROFUMO DI RAVECE, una preparazione tradizionale che u1lizza fagioli neri e olio extra vergine da cul1var Ravece 1pica dell’Irpinia. Abbinamento cibo – vino di territorio: ovviamente Aglianico. Ci spos1amo in Lucania, a Maratea (Pz) qui lo chef del ristorante Il Sacello della Locanda delle Donne Monache, Nello Razzano, campano trapiantato, u1lizza l’unico pesce della tradizione lucana terragna,il baccalà, per preparare la PASSATINA DI FAGIOLI DI SARCONI CON BOCCONCINI DI BACCALA’ E CRUSCHI DI SENISE. Un’esplosione di sapori tra il dolce dei peperoni e il salato del baccalà in perfe2o abbinamento con l’Aglianico del Vulture. Si chiude in bellezza con la chef contadina Giovanna Voria dell’Agriturismo Corbella di Cicerale nel cuore del Cilento. Giovanna, u1lizzando solo prodo3 dell’agriturismo, ha creato per l’occasione un pia2o che richiede una paziente preparazione: GELATINA DI CINGHIALE ALL’AGLIANICO PROFUMATO AL MIRTO SELVATICO CON FIORI DI PEPERONCINO SU CREMA DI CECI DI CICERALE. Giovedì 12 novembre si sale alle stelle con lo chef Paolo Barrale del ristorante Marennà di Sorbo Serpico, Stella Michelin quest’anno. Il pia2o preparato da Barrale è un inno all’Aglianico e al territorio: GUANCIA DI MANZO BRASATA ALL’AGLIANICO SU PUREA DI ZUCCA E...LIQUIRIZIA, l’abbinamento con il Taurasi è d’obbligo. Da Sorbo Serpico si va nel Sannio, qui il giovane valente chef del Barry’s del Cris1na Park Hotel di Montesarchio (Bn), Angelo D’Amico, si cimenta in una moderna interpretazione del vitellone bianco sannita, ispirata alla propria passione per la lavorazione del Quintoquarto: GUANCIOLA DI VITELLO CON TORTELLO DI FEGATO E CIPOLLE. Sapori for1 e succulenza della carne richiedono naturalmente l’Aglianico. La puntata in Lucania della serata vede protagonista Francesco Rizza$, chef dell’An1ca Osteria Marconi di Potenza che con la pasta di Gragnano (Na) realizza un grande pia2o di tradizione della Terra dei Re, la Basilicata: PENNONI DI GRAGNANO CON AGNELLO, PECORINO DI MOLITERNO E SPUMA DI SEDANO. L’agnello e il Moliterno chiamano a gran voce l’Aglianico del Vulture. Si chiude con il Cilento della costa di Piscio2a, lo chef del ristorante Angiolina, Rinaldo Merola, offre TENTACOLI DI POLPO ALL’AGLIANICO CON CREMOSO DI FAGIOLI BIANCHI DI CONTRONE.
gelina prepara un classico della tradizione popolare, “‘O SICCHIE R’A MUNNEZZA”, realizzato con gli avanzi del pranzo della festa, soprattu2o in periodo natalizio. Spaghe3 con una deliziosa salsa a base di noci di Sorrento, fru2a secca, capperi, olive e origano. Qui l’olio la fa da padrone, niente di meglio che un robusto e fresco Aglianico per ripulire il palato. Si rimane in Irpinia con Antonella Iandolo vi- Le degustazioni sono gratuite con prenotavace chef de La Maschera di Avellino che pre- zione OBBLIGATORIA comunica@lafabbricasenta un pia2o tu2o autunnale: NERA PASTA deisapori.it - tel. 0828.630021
M
LA FABBRICA DEI SAPORI Aglianico e Aglianico
ercoledì 11 e giovedì 12 novembre, dalle ore 18, alla Fabbrica dei Sapori di Ba(paglia (Via Spineta, 84/C Info: 0828.630021 - www.lafabbricadeisapori.it), si svolgerà Aglianico e Aglianico, evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori in collaborazione con il giornalista Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it). La loca0on è quella consueta: l’an0ca fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, cuore, laboratorio e sede di degustazione dei marchi Ciripizza e Pizzia stru1urata con spazi dedica0 alla valo-
rizzazione e all’u0lizzo dei prodo2 0pici. Nel corso della manifestazione le aziende partecipan& produ'rici di Aglianico di Campania, Puglia, Calabria e Basilicata, oltre ad avere la possibilità di presentare e far degustare il prodo'o, avranno anche la possibilità di venderlo. In programma incontri con enologi che racconteranno la propria esperienza con l’indomabile Aglianico, vi0gno forte, spigoloso, longevo e dalle più varie e alte possibilità espressive in ogni singolo territorio. O1o chef presenteranno pia2 in abbinamento all’Aglianico. Mercoledì 11 ai fornelli Angela Ciriello del ristorante E’ Cur0 di Sorbo Serpico, Antonella Iandolo del ristorante La Maschera di Avellino, Nello Razzano de Il Sacello della Locanda delle Donne Monache di Maratea e Giovanna Voria dell’Agriturismo Corbella di Cicerale. Giovedì 12 sarà la volta di Paolo Barrale del Ristorante Marennà di
Sorbo Serpico, Angelo D’Amico del Ristorante Barry del Cris0na Park Hotel di Montesarchio, Francesco Rizzu& dell’An0ca Osteria Marconi di Potenza e Rinaldo Merola del Ristorante Angiolina di Piscio1a. Dire'a televisiva su Telecolore in onda anche sul canale satellitare 849 di SKY. Gli appassiona0 potranno anche partecipare a tre laboratori specializza0 su prenotazione, uno mercoledì 11 novembre sull’Aglianico del Vulture delle aziende emergen0 del momento, a cura di Mauro Erro e Tommaso Luongo, gli altri due giovedì 12 novembre dedica0 a due rappresenta0ve aziende di Campania e Puglia.
Ba2paglia
Mercoledì 11 Giovedì 12 novembre 2009
la più grande rassegna dedicata al vi&gno autoctono principe del Sud
L’ Aglianico
L’Aglianico è un vi0gno 0picamente meridionale col0vato per lo più in Campania e Basilicata. La sua diffusione è nei fa2 più estesa, poiché è annoverato tra le varietà raccomandate anche in Molise, Puglia e in alcune province Abruzzesi. E’ autorizzato anche in Calabria e in alcune zone della Sicilia e della Sardegna. Le cara1eris0che Predilige terreni collinari, d’origine prevalentemente vulcanica, argilloso calcarei o comunque di buona cos0tuzione anche se presenta buona ada1abilità nei riguardi del terreno. In alcune zone di col0vazione (Taurasi - Vulture) si possono trovare dei vigne0 con o2mi risulta0 anche a 700 - 900 metri d’al0tudine. Resiste bene alle cri1ogame in generale (oidio e peronospora), soffre le temperature elevate e la siccità prolungata. E’ un'uva molto ricca di polifenoli, come il Nebbiolo o il Sagran0no, che ha bisogno di una forte ed accurata selezione clonale, basse rese e di una scelta equilibrata sul 0po di legno, sulla quan0tà e sulla durata della permanenza in bo2 grandi o piccole, u0lizzate per l’affinamento. L’Aglianico è un vi0gno scontroso: matura tardi, è intenso e brusco in principio, difficile da col0vare e difficilissimo da vinificare, con tannini che richiedono tempo per essere ammorbidi0 ed acidità che gli assicura il tempo necessario affinché sia levigato. Inimitabile nei sentori di viola, amarene, so1obosco e piccoli fru2, la sua vinificazione lo può rendere banale o eccelso.
Storia e Origini
Questo vi0gno ha origini millenarie e si è ambientato in tu1a la Campania: nelle zone intorno al Vesuvio, in Irpinia, nelle province di Salerno, Caserta e Benevento, dove in purezza o in uvaggio rientra in numerose DOC. Giunto nel Mediterraneo con i primi insediamen0 delle colonie greche, come tes0moniato dal suo nome originario, Ellenico o Ellanico, la cui pronuncia si è modificata nel periodo della dominazione spagnola in Campania tra il XV – XVI, secolo, sos0tuendo la doppia “ll” spagnola in “gl”. La vite è una pianta i0nerante, anche l’Aglianico si è diffuso e si ada1ato molto bene con i diversi climi della Campania e dell’Italia meridionale. Le prime no0zie risalgono all’inizio dell’800 e si devono a Columella Onora0.
Quarta edizione premio internazionale
GIOVANNI PAOLO II
Mercoledì 22 O obre 2008 - Teatro S Pietro – SCAFATI (sa)
L’ambito riconosimento del premio internazionale “Giovanni Paolo II” giunto alla sua quarta edizione suddiviso nelle varie sezioni viene assegnato tra gli altri quest’anno a:
SEZIONE MUSICA
Maria Nazionale, Simone Carotenuto, Peppe Giordano, Iacen)no, Salvatore Lombardi, Antonello Buonocore, Enzo Marcellini, Franco Rui, I Santo California, Nunzia D’Alessio, Lina Federico, Giovanni Marra, Francesco Cimmino, Eugenio Giordano.
SEZIONE ISTITUZIONI
Do+. Vincenzo Roca (Questore di Salerno), On. Alfonso Andria (Senatore della Repubblica), Avv. Antonio Romano (Sindaco di Nocera Inferiore), Avv. Claudio D’Alessio (Sindaco di Pompei) Do+. Vincenzo De Luca (Sindaco di Salerno)
SEZIONE CULTURA
On. Avv. Guglielmo Scarlato
Il Premio Internazionale “Giovanni Paolo II” nasce nel 2005, a cinque mesi dalla dipar)ta del Santo Padre (morto alle 21.37 del 2 Aprile 2005). Organizzato dall’Associazione AGLAIA, ingloba sostanzialmente gli stessi obie+vi di un altro Premio nazionale ideato nel 1995 da un’idea di Espedito De Marino ed il grande Roberto Murolo. Questo riconoscimento è tributato agli uomini e alle donne che si dis)nguono nelle a+vita’ professionali, ar)s)che, scien)fiche, nei mes)eri e altro e per le opere di solidarieta’ connesse. Aglaia è un’associazione socioculturale ad indirizzo ar)s)co e dal 1995 ha o*enuto l’ambito riconoscimento di ente di rilievo regionale che opera a Scafa). Tra i proge+ che l’associazione ha in essere "Arte e musica" (incontri di propedeu)ca musicale, musica-infanzia e adolescenza, approfondimen) e laboratori ludico-musicali, alles)mento cori e complessi musicali, laboratori di studi e ricerca sulla canzone napoletana, canto, percussioni, flauto, chitarra, stage di modellis)ca)-Incontri di musico-terapia rappresenta il fulcro delle a+vità associa)ve.
Cardinale Ersilio Tonini
Carlo Croccolo
Prof. Demitris Liakopoulos
SEZIONE EDITORIA
Arduino Sacco, Editore
SEZIONE MEDICINA
Prof. Giulio Tarro, Scienziato
SEZIONE IMPRENDITORIA
Cav.Ciriaco Petrilli, Cav. Leo Peschiera
SEZIONE CHIESA CATTOLICA
S.E. Rev.ma Mons. Angelo Spinillo Padre Michele Bianco , Don Luigi Merola Mons. Filippo Salvatore Giuliano (Protonotario Apostolico di Sua San tà - Presidente U.P.C:. - Unione Promozione Cris ana)
I premia delle preceden edizioni
Sua San*ta’ Papa Benede+o XVI
Cecilia Gasdia
SEZIONE SCUOLA
Cardinale Agos*no Vallini
Cardinale Raffaele Mar*no
Maestro Aldo Ciccolini
Ka*a Ricciarelli
Enzo Gragnaniello Antonella Ruggiero
Nunzio Gallo
Associazione AGLAIA Via G.Ma+eo,, 17 - 84018 Scafa* (sa)
Giacomo Rondinella
Peppino di Capri
Fausto Cigliano
Nino Buonocore
On. Antonio Di Pietro On. Giulio Andreo,
h+p://www.associazioneaglaia.it espedito.demarino@*n.it - mafalda.cavallaro@*scali.it 339/2805885 - 349/1033131 - Tel. Fax: 081/ 863 45 28
D
VII °PREMIO DI LETTERATURA RELIGIOSA
â&#x20AC;&#x153;PAGANI, CITTĂ&#x20AC; DI S.ALFONSO E DEL BEATO TOMMASO MARIA FUSCOâ&#x20AC;?
al 23 novembre 2009 e sino al 27 novembre organizzata dalla A.E.C.C. (Associazione degli ex Consiglieri Comunali) di Pagani ha preso il via la se4ma edizione del Premio Internazionale di Le3eratura Religiosa â&#x20AC;&#x153;Pagani ci3Ă di Santâ&#x20AC;&#x2122;Alfonso e del Beato Tommaso Maria Fuscoâ&#x20AC;?. Una kermesse ricca di appuntamen2 che ha visto il coinvolgimento di autoritĂ civili e religiosi ma sopra3u3o la partecipazione di numerosi is2tu2 scolas2ci. La manifestazione ha o3enuto il premio di rappresentanza della Pre-
dal 23 al 27 novembre 2009
Intervista al Senatore Gerardo De Prisco, presidente della Associazione degli ex Consiglieri Comunali di Pagani
Come nasce il â&#x20AC;&#x153;Premio internazionale di Le+eratura Religiosa? Il Premio internazionale di Le3eratura Religiosa nasce per oďŹ&#x20AC;rire alle giovani generazioni for2 riferimen2 culturali u2li alla loro formazione morale e civica. Se non avesse avuto questo ďŹ ne non avremmo dato vita ad una inizia2va che tanto credito va riscuotendo. A riguardo intendo so3olineare il merito di presidi e docen2 che accompagnano i propri allievi con un percorso dida4co a3raverso la le3ura delle "Scri3ure" dell'autore premiato.
Senatore De Prisco una sua considerazione sulla scelta di premiare Edith Bruck Voglio so3olineare che la pres2giosa giuria permanente del premio, sin dal marzo scorso ci aveva segnalato la Edith Bruck. E che avesse ben giudicato la nostra giuria lo comprova il fa3o che la Bruck nello scorso agosto ha ricevuto il Premio Viareggio per la narra2va con il romanzo "Quanta stella c'è nel cielo". Mi convince, a riguardo, la mo2vazione che da il presidente della giuria, Mons. Dario Rezza, che in par2colare cosĂŹ si esprime: â&#x20AC;&#x153;non vi aďŹ&#x192;ora una ricerca di gius2ďŹ cazioni o accuse di malasorte, ma emerge lo sgomento ingenuo di chi giĂ dallâ&#x20AC;&#x2122;infanzia ha provato lâ&#x20AC;&#x2122;assenza di aďŹ&#x20AC;e4 e circostanze che offrano un buon via2co per il futuro. Câ&#x20AC;&#x2122;è, nello stesso tempo, il desiderio insopprimibile, in parte illusorio e in parte confortato da esperienze concrete, di squarci insospe3a2 di luce che debbono pur esistere nelle ombre del doloreâ&#x20AC;?.
sidenza della Camera dei Deputa2 nonchĂŠ, quale premio di rappresentanza, la medaglia del Capo dello Stato. Il mo2vo condu3ore della se4ma edizione del premio è quello del Possiamo sinte*zzare il tema di questo premio nel â&#x20AC;&#x153;non dimen*â&#x20AC;&#x153;non dimen2careâ&#x20AC;? ovvero unâ&#x20AC;&#x2122;a3enzione sempre viva sui i ricordi e careâ&#x20AC;? gli eccidi dei campi di sterminio. Quale messaggio intende lei sulle atrocitĂ dei deporta2 nei campi di concentramento. lanciare alle nuove generazioni? La scelta di premiare Edith Bruck è avvalorata dal fa3o che a3raverso Il messaggio che personalmente ho colto, dopo aver le3o in par2cola sua tes2monianza non venga smarrito il ricordo di quanta crudeltĂ lare â&#x20AC;&#x153;Quanta stella c'è nel cielo" e dopo aver organizzato il seminasi può macchiare la societĂ umana, come si evince dalla mo2vazione ado3ata dal presidente della giuria Monsignor Dario Rezza. Dal romanzo di Edith Bruck â&#x20AC;&#x153;Quanta stella câ&#x20AC;&#x2122;è nel cieloâ&#x20AC;? prendono spunto le riďŹ&#x201A;essioni tra le rappresentanze delle Scuole Medie Superiori nella sessione ma3u2na di oggipresso il Circolo dellâ&#x20AC;&#x2122;Unione di Via Ferrante. I lavori saranno coordina2 da Francesco Dâ&#x20AC;&#x2122;Avino, presidente del Centro Studi â&#x20AC;&#x153;Draco - Vesevusâ&#x20AC;? Nata in Ungheria da una famiglia ebraica, La sessione pomeridiana oltre agli interven2 di numerosi docen2 Edith Bruck ha subito le discriminazioni razdegli is2tu2 scolas2ci invita2 e di alcuni componen2 del dire4vo ziali e la deportazione a soli 12 anni. Sopravdellâ&#x20AC;&#x2122;associazione ex consiglieri comunali sarĂ allietata da un movissuta ad Auschwitz, dove ha perso i genitori mento musicale con la partecipazione al pianoforte del Maestro e alcuni paren2, ha vissuto tra lâ&#x20AC;&#x2122;Ungheria e Antonio Buonocore. lâ&#x20AC;&#x2122;Italia, ove si è stabilita deďŹ ni2vamente nel Roberto Ritondale coordinerĂ la tavola rotonda alla quale interverranno Anna Ferrazzano, avvocato e vicepresidente della Pro1954, dedicandosi scrupolosamente agli studi vincia di Salerno, Isabella Peroni, presidente dellâ&#x20AC;&#x2122;associazione che il nazismo le ha impedito di compiere, freStudio 12 di Roma, Maria Olmina Dâ&#x20AC;&#x2122;Arienzo preside del Liceo quentando i circoli le3erari dellâ&#x20AC;&#x2122;epoca e diGenoino di Cava deâ&#x20AC;&#x2122; Tirreni, Alba De Felice, presidente dellâ&#x20AC;&#x2122;AMI ventando amica di Montale, Ungare4, Luzi e, sezione agronocerinosarnese e Filomena Gallo, presidente della sopra3u3o, di Primo Levi, cui la lega la medesima esperienza passata Commissione Provinciale Pari OpportunitĂ . e le diďŹ&#x192;coltĂ di integrazione presen2. Sollecitata da questo â&#x20AC;&#x153;amico Il momento piĂš signiďŹ ca2vo dellâ&#x20AC;&#x2122;intera manifestazione è previfraternoâ&#x20AC;? e dallâ&#x20AC;&#x2122;impellente bisogno di tes2moniare, perchĂŠ il mondo sto per il giorno 27 novembre presso il Circolo Unione di Via Fernon dimen2casse quellâ&#x20AC;&#x2122;atroce e lucida follia, ha cominciato le sue perante a Pagani dove alle 10.30 inizierĂ la cerimonia di regrinazioni per le scuole italiane ed europee, dove racconta agli stupremiazione di Edith Bruck, vincitrice della se4ma edizione del den2 la sua esperienza nei campi di concentramento. Premio. Oltre ai salu2 del Presidente della Associazione degli ex La necessitĂ di mantenere viva la memoria della Shoah sta alla base Consiglieri Comunali Gerardo De Prisco e del presidente del sodalizio Luigi De Prisco coordinate da Ermanno Corsi, dire3ore de della sua scri3ura di autodida3a. Fra le sue pubblicazioni Nuda proâ&#x20AC;&#x153;Il Denaroâ&#x20AC;? si terranno delle â&#x20AC;&#x153;Riflessioniâ&#x20AC;? dal 2tolo â&#x20AC;&#x153;La vita vince prietĂ , L'a3rice, Il silenzio degli aman2, Chi 2 ama cosĂŹ, Transit, Due sempre: la speranza oltre i lagerâ&#x20AC;? dove sono previste le partecistanze vuote. pazioni del Professor Humberto Grimaldo, Cancelliere dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ Ca3olica della Columbia, i professori Antonio Scocozza e sindaco della ci3Ă Nunzio Carpen2eri alle ore 16.00 prenderĂ il via Francesco Dâ&#x20AC;&#x2122;Avino e Luigi Rossi. Dire4 dal Maestro P. Paolo Saturno il Coro Polifonico Alfonsiano elâ&#x20AC;&#x2122;Or- lâ&#x20AC;&#x2122;ul2mo a3o della manifestazione con lâ&#x20AC;&#x2122;omaggio ad Edith Bruck delle chestra Alfaterna concluderrano la sessione ma3u2na con una ode da scuole medie statali â&#x20AC;&#x153;Eduardo De Filippo â&#x20AC;&#x153; di Santâ&#x20AC;&#x2122;Egidio del Monâ&#x20AC;&#x153;Quanta stella câ&#x20AC;&#x2122;è nel cieloâ&#x20AC;?. Presso il Centro di Quar2ere di via XXV tâ&#x20AC;&#x2122;Albino / Corbara di Santâ&#x20AC;&#x2122;Alfonso Maria de Ligudi e di Aniello Criluglio di San Lorenzo di Santâ&#x20AC;&#x2122;Egidio del Monte Albino con il saluto del scuolo di Pagani con riferimento al testo â&#x20AC;&#x153;Andremo in Ci3Ă â&#x20AC;?, la prova
Chi è Edith Bruck
rio di studi sugli Imi con la preziosa collaborazione della ca3edra di Storia Contemporanea della FacoltĂ di Scienze poli2che dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ di Salerno del Prof. Luigi Rossi, è questo sinte2zzato in â&#x20AC;&#x153;la vita vince sempre: la speranza oltre i lagerâ&#x20AC;? che darĂ vita alle â&#x20AC;&#x153;RiďŹ&#x201A;essioniâ&#x20AC;? della ma4nata del 27 con Edith Bruck vincitrice della se4ma edizione del Premio.
Un vasto programma, un coinvolgimento di is*tuzioni ca+oliche e laiche ma sopra+u+o di molte scuole pone Pagani al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;a+enzione questa volta non per episodi di violenza. Un suo pensiero al riguardo. Non câ&#x20AC;&#x2122;è dubbio alcuno che il programma elaborato, pur con la riduzione del numero delle manifestazioni â&#x20AC;&#x201C; ricordo che la scorsa edizione ha impegnato ben nove giorni â&#x20AC;&#x201C; ha come punto di riferimento, assieme al â&#x20AC;&#x153;protagonismoâ&#x20AC;? degli studen2, la valorizzazione delle forze sane della ci3Ă cos2tuite da associazioni laiche, religiose che si pongono lâ&#x20AC;&#x2122;obie4vo della crescita civile della nostra comunitĂ . Vuole essere, il nostro, il contributo disinteressato perchĂŠ Pagani non venga criminalizzata periodicamente per even2 malavitosi che, purtroppo, esistono me spesso enfa2zza2 oltre misura da organi di informazione a3en2 prevalentemente alla cronaca nera perchĂŠ rende di piĂš nelle vendite e negli indici di ascolto televisivi. Non ho remora alcuna nel denunciare che mi vedo costre3o ad elemosinare spazi per veicolare il Premio, conďŹ dando nellâ&#x20AC;&#x2122;amicizia e nella sensibilitĂ di giornalis2 che, purtroppo, pur volendo non sempre riescono ad assecondare le mie sollecitazioni.
Qualche an*cipazione per la prossima edizione? Innanzitu3o mi preme puntualizzare che ogni edizione ha una storia a se e cioè che non mi è dato assicurare quella successiva ďŹ no a quando non ho la certezza delle risorse ďŹ nanziarie per coprire le spese, quelle necessarie. E cioè acquistare i libri da dare alle scuole, oďŹ&#x20AC;rire lâ&#x20AC;&#x2122;ospitalitĂ dovuta a relatori ed invita2 illustri, la stampa de I QUADERNI, il materiale pubblicitario e quantâ&#x20AC;&#x2122;altro occorre per assicurare il puntuale svolgimento delle manifestazioni con i suppor2 indispensabili, oltre ai trofei da consegnare agli aggiudicatari del Premio per la Le3eratura e per il Salvatore Scarano. Un dato certo è il costante lavoro della nostra autorevole Giuria permanente che è nelle condizioni di segnalare lâ&#x20AC;&#x2122;autore da premiare sin dallâ&#x20AC;&#x2122;inizio della primavera, come è successo anche per questa ul2ma edizione la quale, però, ha preso corpo, e con molta fa2ca, soltanto ai primi di se3embre con lâ&#x20AC;&#x2122;impegno del Presidente della Fondazione Dr. RaďŹ&#x20AC;aele De Virgilio.
che â&#x20AC;&#x153; quando ancora bambini bisogna viaggiare sul treno della storia.â&#x20AC;? Al termine un momento musicale con la partecipazione del Duo Martucci, ovvero Gennaro Cardaropoli al violino e Marco Ascolese alla chitarra. (nella foto alcuni momen della passata edizione)
Premio Scafati
24° TROFEO NAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA DEL RAGAZZO TARGA D’ARGENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
S
abato 8 novembre 2008, con inizio alle ore 18.00, con il sostegno benemerito della Banca di Credito Coopera7vo di Scafa7-Cetara, si svolgerà la 24ª edizione del “Premio Scafa7” – Trofeo Nazionale di Poesia e Narra7va del Ragazzo - Targa d’argento concessa dal Presidente della Repubblica, con i patrocini: del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputa7, del Consiglio dei Ministri, della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Comune di Scafa7 e con la collaborazione dell’Is7tuto Tecnico Industriale “A. Pacino9” di Scafa7. Durante la manifestazione che si svolgerà in Scafa7 nella Sala-Teatro “S. Francesco” sul corso nazionale, cavalcavia D’Amaro, verranno premia7 50 tra bambini e bambine delle scuole elementari, ragazzi e ragazze delle medie e giovani delle scuole superiori. La manifestazione si svolgerà in due momen7. Inizialmente saranno declamate le 30 poesie che, tra le quasi 2000 pervenute, sono state selezionate da un’apposita commissione di esper7. Di queste, tre (una per ogni fascia di età: elementari, medie e superiori) verranno indicate come le più IL CIDAC
Il Centro inizia"ve divulgazione arte e cultura di Scafa" (ha il compito di a) promuovere ogni inizia"va con la diffusione e la conoscenza della Cultura e dell’Arte sul territorio nazionale e su quello estero; b) organizzare manifestazioni, spe#acoli, rassegna, convegni, gite d’istruzione, alles"re mostre, bandire concorsi, a#ribuire premi e prendere ogni altra inizia"va che valorizzi le opere degli Ar"s" associa"; c) promuovere ogni possibile incontro tra gli Ar"s" ed Intelle#uali affinché si diffonda l’evoluzione del pensiero e delle forme ar"s"che, entrambe patrimonio prezioso e invidiabile del nostro Paese; d) appoggiare l’a$vità ar"s"ca e culturale promossa da altre Organizzazioni, En" e Associazioni i cui scopi coincidono con quelli is"tu"vi dell’Accademia del Cidac; e) curare l’anagrafe degli Ar"s" valorizzandone la produzione e garantendone l’auten"cità ad aman" e collezionis"; f) cos"tuire una Biblioteca nella quale raccogliere anche le opere degli associa"; g) pubblicare un No"ziario periodico per informare i Soci in merito alle a$vità dell’Accademia. Per perseguire i suoi fini l’Accademia Cidac ar"cola le sue a$vità nelle seguen" sezioni: Poesia, narra"va, giornalismo, saggis"ca, teatro, musica, pi#ura, scultura, fotografia, stampa ar"s"ca, archeologia e turismo.
significa7ve rispe9vamente dalla Giuria di ragazzi, coordinata dalla prof.ssa Rosanna Santonicola, che si esprimerà in sala, con voto palese, durante la declamazione delle stesse, e dalla Giuria degli esper7 (Do8. Nicola Avellino, Prof.ssa Ada Ciaglia, Prof.ssa Antonia Lezza, Prof. Luigi Montella, Prof.ssa Rosa Troiano, Prof. Carmine Vitale) che ha già espresso il suo parere in separata sede ed ha affidato i verde9 al notaio, do8. Francesco Coppa, che consegnerà i responsi, in busta
I Finalis dell’edizione 2008
SEZIONE “POESIA” - Anno 2008
la giuria studentesca della passata edizione
sigillata, la sera della manifestazione. La somma dei punteggi consegui7 decreterà i vincitori, ai quali sarà conferito il trofeo riservato ai primi classifica7. A tu8e le altre poesie sarà riconosciuto il secondo posto ex aequo e riceveranno ciascuna una targa di merito, così come sarà fa8o per altre dieci composizioni selezionate per la Menzione di Merito. Successivamente ci sarà la consegna dei trofei ai vincitori della sezione Narra7va e gli altri riconoscimen7 a coloro che si sono classifica7 al secondo e terzo posto. Qui, a differenza delle poesie, una giuria di soli esper7 (Prof.ssa Redenta Formisano, Prof.ssa Conce8a Imperatore, Do8.ssa Agnese Rocca, Prof.ssa Annamaria Pon7llo, Prof.ssa Luigia Teodosio), ha già determinato i vincitori, selezionando i raccon7 più originali e coinvolgen7 tra le quasi 500 opere pervenute. Com’è facilmente intuibile leggendo i numeri, la partecipazione al concorso è stata tanto capillare da coinvolgere pra7camente scuole di tu8a la Penisola ed, effe9vamente, la sera dell’8 novembre prossimo, ci saranno, nella Sala-Teatro S. “Francesco”, bambini, ragazzi e giovani di tu8e le regioni d’Italia accompagna7, oltre che dai loro genitori, anche dagli insegna7 e dai dirigen7 scolas7ci. Tu8e le poesie selezionate per il concorso, quelle menzionate e i raccon7 premia7, sono raccol7 e diffusi in un’antologia che accompagna, come sempre, la manifestazione e che sarà distribuita gratuitamente in sala la sera dell’evento. Ma l’Accademia CIDAC (Centro Inizia7ve Divulgazione Arte Cultura), che da 24 anni organizza questo ed altri importan7 even7 a sfondo culturale, presieduta dall’instancabile e sempre entusiasta cavaliere e poeta Mario Desiderio, successore del compianto e mai dimen7cato prof. Domenico Vangone, si pone anche l’obie9vo di segnalare personalità che hanno fa8o della Cultura e dell’Arte il valore fondante della loro vita arricchendo, con le loro opere, il patrimonio ar7s7co e culturale dell’Italia. Quest’anno il “Premio Cultura”, “Domenico Vangone”, sarà conferito alla Do8.ssa Marta Herling, Segretario generale dell’Is7tuto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, fondato da Benede8o Croce. La manifestazione, coordinata anche quest’anno dal Responsabile organizza7vo M° Francesco Scarico, sarà condo8a da Antonio Angrisano (figlio d’arte, del compianto Franco, a8ore salermitano); le poesie saranno le8e dagli a8ori Antonio Faiella, Daniela Forino e Bianca Santonicola. Interverranno in sala il Sindaco di Scafa7, do8. Pasquale Aliber7, l’Assessore alla cultura do8. Cristoforo Salva7, il Presidente della Banca di Credito Coopera7vo Di Scafa7 e Cetara, do8. Massimo Cavallaro, e personalità della poli7ca e della cultura.
Sezione “ROCCO SCOTELLARO” SCUOLE ELEMENTARI ACQUA DI TUTTI di GIORGIA AMBROGINI - Sc.El. Parit.“Margherita Bosco” - Casale Monferrato (Alessandria) PRIMAVERA di GIACOMO ANDREONI - Scuola Primaria “G. Dupré” - Siena ESTATE CALOROSA di MONICA DE FEO - Scuola Elementare “S. Procula” - Pomezia (Roma), HAIKU di STEFANIA DONATELLI - Scuola Elementare ”C.Lorenzini - Taranto UN REGALO PER LA MAMMA di ELIA GERARDO FARINA Scuola Elementare 2° Circ. - Angri (Salerno) UN PICCOLO SALICE... di LORENZO GABBIANI - Scuola Primaria “Trento & Trieste” - Cremona, QUANDO IL CIGNO di SOFIA MENFI - Scuola Elementare “G. Garibaldi” - Marsala (Trapani) SOGNO di GIULIO NICOTRA - Scuola Elementare “Rocco De Zerbi” - Palmi (Reggio Calabria) SONO UN GRILLO PELLEGRINO di GIAMMARCO PIAZZA Scuola Elementare ”Vi8orino da Feltre” - Caltagirone (Catania) HAIKÙ: LUCE di ALESSIA RONDINELLA - Is7tuto Compr. Scuola Elementare "A. Gramsci” - Bacoli (Napoli)
Sezione “IGNAZIO SILONE” SCUOLE MEDIE UN ANGOLO DEL MIO PAESE di DAVIDE ANSELMO - Scuola Media ”A. Frank” - San Marzano Sul Sarno (Salerno) ANGELI di ANTONIO D’ERRICO - Scuola Sec. 1° Grado“G. Garibaldi” - Trinitapoli (Foggia) BIRMANIA di VINCENZO FIORE - Sc. Sec.1° Grado Scuola Media “M. Ferrajolo” - Acerra (Napoli) SOLITUDINE di GIUSY GRIMALDI - Scuola Media “A. Genovesi” - Nocera Inferiore (Salerno)
fico “G. B. Grassi” - La7na ALBA CANTERINA di MARTINA GABANNINI - Liceo Classico “Raffaello” - Urbino (Pesaro-Urbino) LA GIOVINEZZA di ANTONELLA ROSSANA MIGLIORINO - Liceo Scien77co “G.B.Piranesi” - Capaccio (SA) LUCCIOLE di ROSSELLA MODUGNO - Is7tuto Magistrale “V. Fornari” - Molfe8a (Bari) AGGRAPPATA A QUEL FRAGILE FILO... di ALMA SPINA - Liceo Classico “Chiabrera” - Savona LA MIA LIBERTÀ di MARIA ROSARIA VELLO Ist.Tecn.Com.Geo.“Pantaleo” - Torre del Greco (NA) SOLO PER AMORE di FABIO VITA - Is7t. Commerciale per Geometri e per il Turismo “G. Falcone” - Acri (Cosenza) SEZIONE POESIA - MENZIONI DI MERITO
SCUOLE ELEMENTARI SOLO UN BAMBINO? di MICHELE IANNIELLO - Scuola Prim. “Salv.Guadagno” - Mercato San Severino (Salerno) SOLIDARIETÀ di CHIARA LERZA - Scuola Elem. “G. Paolini” Popoli (Pescara) PICCOLE DONNE di ELISABETTA MAUTONE - Is7t. Compr. Scuola Elem. “A. Pinto” - Piscio8a (Salerno)
SCUOLE MEDIE IL TUO SORRISO di CLARA ELMETTO - Scuola Media “Mar7ri d’Ungheria” - Scafa7 (Salerno), VITA SPEZZATA di MARTINA PAOLA TOSCANO - Scuola Media “Anna De Renzio” - Bitonto (Bari) NEVE di LUANA VINCIGUERRA - Scuola Media “Dante Alighieri” - Alatri (Frosinone) SCUOLE SUPERIORI E TUTTO ANCORA SCORRE di ANNUNZIATA CIMBALI - Liceo Istruzione Secondaria “G. Alber7ni”- Nola (Napoli) IL MIO PROF di MARTINA MOCCALDI - Lic. Clas.“Don Carlo La Mura” - Angri (Salerno) COME VIVERE UN SOGNO... di ALESSIA OPPEDISANO - Liceo Scien7fico - fisica/inform.“G. Da Procida” - Salerno DIMMELO di DANIELA SCUTIERO - Is7tuto Tecn.Comm. “G. Fortunato” - Angri (Salerno) SEZIONE NARRATIVA ELENCO PREMIATI
i premia" della passata edizione
SENSAZIONI di ANNARITA IOVINELLI - Scuola Media “A. Genovesi” - Nocera Inferiore (Salerno) TORMENTATA TRANQUILLITÀ di SOFIA MURATORI - Is7tuto Compr. Scuola Media “G. Padalino” - Fano (Pesaro-Urbino) FANTASIA di GIULIANO ODDO - Scuola Media “G. B. Piranesi” - Roma TI HO VISTO, UOMO, ERI TU... di TANYA ORTOLANO - Scuola Secondaria 1° Grado Scuola Media “D.Alighieri” - Avellino PAROLE di BARBARA POLIN - Scuola Media - Montebelluna (Treviso), UN SORRISO, UN FIORE di CECILIA SPINELLI - Scuola Media “Winckelmann” - Roma
Sezione “MANLIO ROSSI DORIA” SCUOLE SUPERIORI GOCCE DI LACRIME... di CHIARA CALCAGNINI - Liceo Classico “Raffaello” - Urbino (Pesaro-Urbino), CREATURE NOI... di FRANCESCA M. CANALE - Liceo Ginnasio “B. Secusio” - Caltagirone (Catania) DUE, SETTE, CINQUE di ALLEGRA DI SOMMA - Liceo Classico “Plinio Seniore”- Castellammare di Stabia (Napoli), IL PARADISO DEI DIAVOLI di NUNZIA FALCONE - Liceo Scien7-
SCUOLE ELEMENTARI 1° Premio - LA MAGIA DI ARZANOPOLI di MARIA BOIANO Scuola Primaria 1°Circ. “Don Lorenzo Milani” - Arzano (Napoli), 2° Premio - ESTREMI RIMEDI di GIULIA SCARPETTI - Scuola Primaria Parificata “Margherita Bosco” - Casale Monferr. (Aless.) 3° Premio - VISITA AL MUSEO EGIZIO di LUCA LA PENNA - Is7t. Compr. Scuola Elementare “P. Rose7” - Roseto Valfortore (Foggia) SCUOLE MEDIE 1° Premio - SOS TERRA: GARA DI SOLIDARIETÀ di SABRINA AQUINO - Scuola Media “Dante Alighieri”- Avellino 2° Premio - LA MIA BISNONNA MARIA di MARCO CETRANGOLO - Scuola Media”Teodoro Gaza” - S.Giovanni a Piro (Salerno) 3° Premio - LA VITA E LA MORTE di SARA MINERVINI - Scuola Media “L. Pirandello” - Civitanova Marche (Macerata) SCUOLE SUPERIORI 1° Premio - IN FONDO AGLI OCCHI di GAIA GASPARINI - Is7tuto Tecn.Geometri “In memoria...”- Chiavari (Genova) 2° Premio - UMANO: TROPPO UMANO di LUISELLA CORSO Liceo Scien7fico “G. B. Grassi” - La7na 3° Premio - LA CULLA DELLA LUCE di MICHELE CARUSO - Is7tuto Magistrale “M. Immacolata” - San Giovanni Rotondo (Foggia), Segnalazione Fuori Concorso DIALOGO DEL VENTO E DELLA LUNA di ELISA CAZZATO - Liceo Scien7fico e Classico"G. Stampacchia"- Tricase (Lecce)
E’
Ai piedi dei Monti Picentini: concorso fotografico, canti natalizi, natività dal vivo e mostre
A Giffoni un Natale suggestivo
giunta alla V° edizione l’inizia3va “Sugges3oni dei Mon3 Picen3ni” organizzata dall’Associazione Culturale Emisfere. Gli organizzatori danno appuntamento a sabato 27 dicembre alle ore 20 presso il Convento di San Francesco in Giffoni Valle Piana per la premiazione del vincitore del Concorso Fotografico “Sugges3oni dei Mon3 Picen3ni”, e la presentazione dell’omonimo Calendario edizione 2009. Il Concorso, aperto a fotografi professionis3 e semplici appassiona3, quest’anno ha avuto come tema “Le donne dei Picen3ni” un inno alle donne, alle loro espressioni, emozioni, sguardi e a tu4o ciò che può rappresentare la Donna, dalla nascita alla maturità. L’inizia3va, da anni, intende promozionare il territorio del Mon3 Picen3ni, difa5 le foto ammesse al concorso sono tu4e sca4ate rigorosamente sul territorio picen3no. All'autore della foto più bella e significa3va in premio una fotocamera digitale. A tu5 i partecipan3 verrà consegnato un a4estato di partecipazione. La serata vedrà anche l’esibizione del Soprano Tiziana Maddaluno che interpreterà le arie di alcune celebri eroine e donne del repertorio operis3co italiano. Le vibran3 esecuzioni del soprano, da
nia), tan3ssime a5vità collaterali dedicata alla Na3vità di Cristo. Domenica 28 dicembre alle ore 21 Chiesa Convento San Francesco “Nasche4e… so4o Federico II” di Valerio Ricciardielli, spe4acolo di musica popolare natalizia. Lo spe4acolo è organizzato dall’associazione culturale Giffoni Teatro dire4a da Maria Domenica Cafaro. L’ingresso è gratuito. Interessan3ssima nella magia del Convento San Francesco con la mostra personale dell’Ar3sta salernitano Sabato Catapano ubicata negli ampi saloni e nel chiostro del Convento di San Francesco, con il tema “l’Arte nei Picen3ni” dalle scene alle tele. Ai piedi della mestosa stru4ura comunale torna anche quest’anno a par3re dalle ore 18 la rappresentazione del Presepe Vivente con bambini giffonesi a4ori in scene. Gli appuntamen3 sono venerdì 26 sabato 27 e domenica dicembre 2008, poi l’1, il 3, il 4 e il 6 gennaio 2009. Infine il 5 e il 6 gennaio a4esissimo appuntamento della Pro Loco riservato ai bambini con la qualche anno voce di riferimento dei pi- 3vo dell’associazione Pro Loco Giffoni manifestazione Aspe4ando la Befana. Per cen3ni nelle manifestazioni sul territorio, Valle Piana), ha riservato ai visitatori della no3zie più approfondite 089865218 e non solo, saranno accompagnate dalle XII Mostra Internazionale d’Arte Prese- 3200279610. Oppure, www.prolocogiffoesibizioni di altri piccoli talen3 giffonesi. piale (Repubblica Ceca, Puglia, Campa- nivallepiana.org. Nell’ambito degli appuntamen3 fes3vi la Pro Loco (nella foto il presidente ClauA Giffoni anche il rarissimo presepe di Lodhéřov dio Mancino con i componen3 del diret-
In dono a Papa Benede o XVI un presepe della Repubblica Ceca esposto a Giffoni
La delegazione della Pro Loco capeggiata dal presidente Claudio Mancino, dal dire4ore ar3s3co Carmine Elia, e Ma4eo Foglia, ha raggiunto la capitale per incontrare l’ambasciatore della Repubblica Ceca presso la Santa Sede Pavel Vosalik, e il dire4ore dell’Is3tuto Culturale Ceco a Roma Miloslav Hirsch. Insieme a Monsignor Antonio Tedesco (giffonese, socio onorario della Pro Loco, dirigente del Pantheon) hanno preso parte all’udienza del Papa e donatogli il presepe, che per oltre ven3 giorni è stato in Mostra a Giffoni in occasione della XIII edizione che quest’anno ha dedicato la sezione straniera alla Repubblica Ceca. Il presepe donato a Benede4o XVI è bellissimo, ed è una vera scultura fa4a a mano. Racchiuso in una scaraba4ola è largo 110 cen3metri, alto 80 con una profondità di 55 cen3metri. All’interno trenta figure a4orno alla scene della Na3vità con pastori in legno scolpi3 a mano dagli ar3s3 intagliatori Cechi, Karel Ti4l e Pavel Svoboda. L’opera è racchiusa in legno pregiato ed è stata esposta a Giffoni.
Il museo di Jindřichův Hradec possiede il grande, rarissimo presepe proveniente da Lodhéřov (Riegershlag), paese che fu precedentemente colonia tedesca, e che si trova vicino a Jindřichův Hradec. Il presepe fu regolarmente esposto dalla sua creazione fino al 1945 nella chiesa locale di san Pietro e Paolo. Durante il burrascoso periodo del dopoguerra andò perso. Si supponeva fosse finito al macero durante le operazioni di scarto effe4uate nei villaggi tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale ma fortunatamente la burocrazia d’ufficio evidentemente fallì, e così il presepe sopravvisse al periodo di distruzione di massa. Nel 1968 fu ritrovato nei territori del castello di Jindřichův Hradec. Successivamente fu trasferito nel museo e restaurato, per essere conservato per le generazioni future. Si tra4a di un gruppo di quasi trenta figurine, archite4ura e piante, di cui le più alte misurano 53 cm e le più piccole 14 cm. Le figurine sono dipinte su un so5le cartoncino, in parte incollato. Successivamente, la carta viene incollata sulla tela che aiuta a reggere dei tronche5 piani di peccia, appunta3 in basso, grazie ai quali le figurine vengono conficcate nella base preparata precedentemente. Le figurine vengono dapprima abbozzate con la ma3ta o lapis, e poi ritagliate e dipinte. Per la pi4ura sono u3lizza3 colori in polvere, che dopo essere sta3 trita3 sulla pietra vengono dilui3 con colla e acqua. Nel gruppo delle figurine del presepe si trovano, accanto alla Sacra Famiglia con l’asino e il bue, i Re Magi con la processione, pastorelli, musicis3, anche figurine pi4oresche di donatori e donatrici con ricchi doni che ravvivano l’intero presepe. Ricordiamo che la XIII Mostra Internazionale d’Arte Presepiale organizzata dalla Pro Loco si 3ene all’interno del convento San Francesco. Fino al sei gennaio 2009 sono espos3 presepi provenien3 dalla Repubblica Ceca (Boemia), dalla Regione Puglia e dalla Campania. Per maggiori informazioni www.prolocogiffonivallepiana.it, oppure telefono 098/ 865 218.
A
ll'interno di un ampio programma di valorizzazione e promozione delle -picità e delle eccellenze del territorio, a Sala Consilina è in corso di svolgimento la terza edizione di “Sala…gustando - La strada dei sapori, dei colori e delle tradizioni”. Per tre giorni, ieri, oggi e domani, di scena i prodo/ -pici ed in par-colare il fior di la.e ed il broccolo di rapa. “Sala...gustando”, nel coniugare vari elemen-, quali la storia, le tradizioni, l’ambiente salubre, la cultura, l’arte, favorisce la promozione turis-ca e commerciale del Vallo di Diano. Sono diverse le novità dell’edizione 2008 della kermesse. Innanzitu.o l’inizia-va è divenuta i-nerante con tre loca-on, ognuna in una zona diversa della ci.à capofila del Vallo di Diano. Intanto ieri sera, in piazza Umberto I, nel centro storico, si è tenuta la prima edizione di “Agri…gustando”, il concorso gastronomico di rice.e della cucina tradizionale in provincia di Salerno. Il concorso, so.olinea il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, avendo lo scopo di valorizzare i prodo/ -pici del Salernitano e, più in par-colare, quelli del Vallo di Diano, mira a valorizzare i pia/ realmente -pici, privi di contaminazioni mo-
Sagluastando
3 edizione a
Sala Consilina
Venerdì 19, Sabato 20 e Domenica 21 se embre 2008
Sala Consilina: una domenica da guinness
La treccia di fior di la e più lunga del mondo
di poter vantare nel Salernitano un record mondiale con la treccia di fior di la.e più lunga del mondo. Un grosso in bocca al lupo ai casari di Sala Consilina”. Il Guinness, momento centrale del programma, rappresenta “l’evento nell’evento”. I maestri casari lavoreranno circa 40 quintali di la.e crudo offerto dalla Centrale del La.e di Salerno per o.enere la
stando.com), domani pomeriggio i casari salesi (Caseificio D’Onza, Caseificio San Giovanni, Caseificio Senatore e Caseificio Sant’Antonio) si cimenteranno per il terzo anno consecu-vo nella realizzazione della treccia di fior di la.e più lunga del mondo. “La manifestazione “Sala…gustando” racchiude in sintesi, dichiara l’assessore provinciale, Corrado Mar-nangelo, la filosofia che da sempre l’Ente provincia, guidato da Angelo Villani, promuove: far conoscere e valorizzare le -pi- singolare treccia. I casari dovranno prima cità e le eccellenze del nostro territorio. realizzare tre fili di treccia, poi stenderli e Siamo, inoltre, par-colarmente orgogliosi quindi intrecciarli per dar vita, appunto, alla treccia più lunga del mondo. La singolarità, e, al tempo stesso, la difficoltà, consistono nel fa.o che i fili della treccia dovranno essere “un unicum” con-nuo, ovvero si dovrà creare una treccia senza giunture. “Sala…gustando” evidenzia anche come il pubblico ed il privato I casari lavoreranno a mani nude l’acqua possono coesistere e creare una perfe.a sinergia. L’inizia-va, inbollente per la pasta di fior di la.e e infa/, organizzata dal comune di Sala Consilina, in collaborazione trecceranno i tre fili di fior di la.e senza con la locale associazione “Consilinum”, gode del patrocinio di dil’ausilio dei macchinari. versi en- fra i quali la Regione Campania, la Provincia di Salerno Per la cronaca va de.o che, nelle due pre- Assessorato alle A/vità produ/ve -, la Camera di Commercio, ceden- edizioni di “Sala…gustando”, i caCASA Ar-giani Salerno ed il Piano Sociale di Zona S4. sari sono riusci- a realizzare, nel 2006, una Ad affiancare gli en- is-tuzionali vi sono una serie di partners pritreccia di fior di la.e lunga 42 metri e 40 va- i quali non svolgono il semplice ruolo di sponsor-finanziatori cm, e, nel 2007, superandosi, ne hanno ma sono parte a/va nella organizzazione dell’evento. confezionata una lunga ben 56 metri e 50 La Pama arredamen-, la Di Carlo prodo/ -pici, l’acqua Santo Stecen-metri. fano, la Centrale del La.e di Salerno e la New Green Energy , ciascuna per le proAl termine del Guinness, che sarà ripreso prie competenze e peculiarità, offrono un contributo logis-co-organizza-vo dalle telecamere RAI di “Festa Italiana”, la fondamentale per la riuscita della tre giorni dedicata alla valorizzazione dei propopolare trasmissione condo.a da Catedo/ -pici e più in par-colare del fior di la.e e del broccolo di rapa. rina Balivo, gli spe.atori potranno deguInsomma “Sala…gustando” è anche l’occasione per confermare, se ancora ce ne stare prelibate pietanze, fra le quali: fosse bisogno, che ormai il connubio pubblico-privato rappresenta il futuro per lo mozzarella in carrozza, orecchie.e e brocsviluppo socio economico dei nostri territori. coli, salsiccia e broccoli, zeppole ed ovviamente il fior di la.e salese da Guinness.
In a.esa del momento clou di “Sala…gustando”, ovvero il Guinness della treccia di fior di la.e più lunga del mondo, previsto per domani alle ore 18,30, questa sera a par-re dalle ore 20,00, in località Taverne, di scena il broccolo di rapa con la degustazione di pietanze proprio a base del -pico ortaggio, elemento predominante delle colture salesi. Ma in serata ci sarà anche l’inaugurazione del Parco acqua-co “Taverne Lontrara”. Si tra.a, dice l’assessore comunale, Giovanni Aumenta, di una stru.ura che, ges-ta e curata dall'associazione di tutela ambientale A.T.A.P.A.S. Onlus, ospita diverse specie i/che del fiume Tanagro come ad esempio il gambero di fiume. Il Parco acqua-co è stato riqualificato grazie anche all’impegno della Comunità Montana Vallo di Diano”. Ritornando al Guinness (tu/ i par-colari su www.salagu-
Gli en ed i partners priva di “Sala…Gustando”
derne ed in linea con le tradizioni proprie del territorio di riferimento”. Diversi concorren- hanno proposto pietanze che, come da regolamento, avevano quali elemen- principali il broccolo salese e/o il fior di la.e. I vincitori del concorso si conosceranno domani sera, allorquando si terrà la cerimonia di premiazione in programma in via Mezzacapo.
la strada dei sapori, dei colori e delle tradizioni
I
LA FESTA DI SAN VALENTINO
e leggenda si sos1ene che Valen1no mentre aspe2ava in prigione la sua esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano Asterius. Grazie alla sua fede la figlia riebbe miracolosamente la vista. Prima di morire Valen1no le lasciò un biglie2o d’addio firmato"dal vostro Valen1no," una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore. Come tu2e le leggende che si rispe2ano negli annali è presente una seconda interpretazione. Si narra che un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano li1gando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconcilia1. Un'altra versione di questa leggenda narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affe2o; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini. Un ul1mo racconto popolare a2ribuisce al vescovo di Terni una celebrazione di un matrimonio tra una giovane cris1ana Serapia che era gravemente malata con un centurione romano Sabino. Al capezzale della moribonda Serapia, Valen1no prima ba2ezzò il centurione e poi unì in matrimonio i due giovani. Dopo il rito i due caddero in un sonno profondo uni1 nell’eternità. Ogni anno durante il mese di febbraio Terni rende omaggio a San Valen1no, patrono della ci2à, con una cornice di appuntamen1 Questa singolare celebrazione consisteva culturali, riflessivi, di festa, ma anche liturnel me2ere in un’urna i nomi delle donne e gici vol1 a tenere insieme la dimensione redegli uomini che adoravano questo Dio. Un ligiosa delle celebrazioni del Santo e quella bambino sceglieva a caso alcune coppie che civile delle inizia1ve ispirate alla forza evoper un intero anno avrebbero vissuto in- ca1va dello stesso. sieme in in1mità per realizzare la auspicata Ovviamente oggi questa “festa” è diventata un appuntamento che forse con le celebrafer1lità. L’anno successivo questo rito si sarebbe ri- zioni religiose non ha nulla a che fare. Le vetrine dei negozi subito dopo le feste napetuto coinvolgendo altre coppie. La Chiesa Romana decisa a tu3 i cos1 nel talizie e di fine anno si riempiono di cuori di me2ere fine a tale discu1bile pra1ca cercò varie tonalità rosso e rosa con tu2e le sfuun “sos1tuto”, un santo mar1rizzato ben mature ad esso connessi. I fidanza1, gli aman1 insomma chi si vuol duecento anni prima. bene in questo giorno si scambiano regali Fu così scelto San Valen1no. Vescovo di Interamna, oggi è la ci2à di Terni, sempre accompagna1 dai classici “baci” di Valen1no fu invitato dall’imperatore ro- cioccolato. mano Claudio II a conver1rsi al paganesimo. Ogni mondo è paese ed anche la celebraCon dignità e fede fu lui stesso, senza peral- zione della festa di San Valen1no nel mondo tro riuscirci, di far conver1re Claudio al Cri- si ripete con modalità alquanto singolari. s1anesimo. Il 24 febbraio dell’anno 270 san In Francia e in Inghilterra nel Medioevo era Valen1no fu lapidato e decapitato. Tra storia idea comune che in questa stagione gli uc-
l 14 febbraio viene celebrata la ricorrenza della festa di San Valen1no ormai conosciuta da tu3 come la festa degli innamora1. Le origini ed il perché di questa festa si perdono nella no2e dei tempi. Già dal quarto secolo A.C. i romani di fede pagana celebravano un rito annuale dedicato al Dio Lupercus.
celli cominciassero ad accoppiarsi, nacque così il de2o che a san Valen1no ogni valen1no sceglie la sua valen1na . Per questo fin dalla fine del XV secolo in Inghilterra prese piede tra i fidanza1 l'uso di scambiarsi piccoli doni, dolce3 e biglie3ni (a simboleggiare la "scelta"). Da lì la tradizione passò in tu2o il mondo occidentale In Galles mol1 festeggiano il giorno di San Dwynwen, patrono degli innamora1 gallesi, il 25 gennaio. In Finlandia e in Estonia, il 14 febbraio si chiama “Il giorno degli amici”: si ricordano tu3 gli amici, e non solo gli innamora1. In Slovenia il 14 febbraio è il giorno in cui si comincia a lavorare nei campi, mentre la tradizionale festa degli innamora1 è San Gregorio, il 12 marzo. In Romania, la festa degli innamora1 si chiama Dragobete, e cade il 24 febbraio. Dragobete è nella mitologia rumena il figlio di Baba Dochia, che
del Sud. Ma in modi differen1. In Giappone, un paese sempre pronto a festeggiare gli accadimen1 naturali (ricordiamo che in Giappone i giorni degli equinozi sono so2olinea1 da solenni festeggiamen1), le donne sono "obbligate" a comprare dei cioccola1ni ai loro colleghi maschi ("giri-choko") oppure possono scambiarseli tra di loro ("tomo-choko"). Da qualche anno, esiste anche un contrappasso: i maschie3 res1tuiranno il favore il 14 marzo, giorno noto come "giornata bianca". E chi è single? Non si sen1rà forse escluso da tu3 ques1 festeggiamen1? Niente paura, i single non ci stanno a sen1rsi messi da parte dagli innamora1, e hanno prescelto il 15 febbraio per dar luogo ai loro festeggiamen1: nel giorno di san Faus1no, infa3, subito dopo il tradizionale appuntamento che riunisce gli aman1 di tu2a il mondo si prenderanno la loro rivincita. Ma
rappresenta a sua volta l'impazienza degli uomini nell'a2esa dell'arrivo della primavera. In Brasile, San Valen1no è completamente ignorato per via dell'importanza maggiore assunta dal Carnevale, che può cadere proprio in quel periodo. La festa degli innamora1 si festeggia invece il 12 giugno, il giorno prima di Sant'Antonio, in cui le donne nubili svolgono ri1 per trovare un compagno. Nel paese del “Sol Levante” San Valen1no fa spendere soldi agli innamora1 di mol1 paesi - come Singapore, Cina, e Corea
quali sono le origini di questa par1colare giornata? La festa di San Faus1no di Sarezzo, a Brescia, risale al Medioevo, ed è tutt’ora la ricorrenza patronale più nota e frequentata dell’intera Valtrompia. In omaggio alla tradizione, secondo la quale S. Faus1no, il 15 di febbraio, dava alle ragazze l’opportunità di un incontro, tan1ssime giovani si a2ardavano fino a no2e inoltrata nella speranza di trovare il “morosò, un fidanzato con cui condividere il resto della vita.
unSOR...RISOal
CIOCCOLATO
La Fondazione Rachelina Ambrosini
La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolarmente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel 1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven0cano(AV).La Fondazione è impegnata nel diba2to culturale italiano,europeo,internazionale,con le finalità di contribuire alla comprensione dei cambiamen0 sociali e culturali.Un movimento silenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio delle fasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale,il cui obie2vo principale è collocare la solidarietà al centro della poli0ca e
della società,del rapporto tra ci1adini e is0tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone.La solidarietà è il nostro bene comune,quello che in una Comunità garan0sce la promozione dell’eguaglianza e della gius0zia e che può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività,dell’isolamento,dell’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”. I programmi della Fondazione sono mol0.Si rivolge e dialoga sopra1u1o con i giovani a1raverso proge2 scolas0ci ed inizia0ve per dare l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge2 umanitari a sostegno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove
Il Proge"o: “Un sor…riso al cioccolato”
Dal 1° se1embre 2008 la Fondazione Rachelina Ambrosini ha avviato un programma di aiu0 a favore dei bambini di Santa Cruz,ci1adina della provincia di Marinduque nelle Filippine. In collaborazione con le Suore della Congregazione di Santa Teresa del Bambin Gesù nelle Filippine, il proge1o è finalizzato all’assistenza di circa 500 bambini che frequentano la Scuola Elementare“Hupi Elementary School”.Il proge1o prevede il sostegno di alcuni aspe2 della vita del bambino:la salute(cure mediche e acquisto medicine),la scuola (pagamento della re1a scolas0ca e acquisto materiale dida2co),l’alimentazione,il ves0ario,i giochi,un aiuto economico alle famiglie dei bambini.Chi sono i bambini da aiutare?Sono bambini i quali,per la difficile realtà del territorio in cui vivono,sono malnutri0,sono menoma0 (vi2me ancora delle tante mine ricordo della 2a guerra mondiale), sono orfani,sono poveri e non hanno nulla per vivere.Vivono in villaggi lontani dalla scuola che raggiungono a piedi.L’orario delle lezioni ha inizio alle ore 7.Non fanno colazione e,esaus0,ad un certo punto si addormentano sui banchi.Le insegnan0,per 0rarli su,cucinano loro del riso mescolato con cacao e la1e in grandi caldaie. Il proge1o si propone di garan0re la fornitura e il sostegno economico per assicurare ogni giorno almeno questo pasto sicuro ai bambini della scuola. L’Associazione La Regola,in occasione del suo terzo compleanno,organizza una festa alla quale desidera invitare,sebbene in modo“virtuale”,i bambini della scuola di Santa Cruz.Lunedì 20 o1obre presso l’Osteria Canali sarà preparata una cena di solidarietà e condivisione,il ricavato della quale sarà devoluto interamente al proge1o“Un sor…riso al cioccolato”avviato dalla Fondazione Ambrosini.Per adesioni e informazioni conta1are i numeri 3388070174, 3663140643 oppure la e-mail info@osteriacanali.it inizia0ve di assistenza a favore dell’infanzia. (La Fondazione è a1ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le più significa0ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli0che,economiche e sociali,le is0tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e0co dell’altruismo come base di ogni inizia0va e la sua pra0ca attuazione in tu1e le manifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solidarietà” che si rinnovano anche quest’anno per la
i ragazzi della fondazione
7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione,a1ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri,è data l’opportunità a tan0 giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu0, che ogni giorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificio e sopra1u1o amore verso il prossimo pongono le basi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione del dialogo con altre culture e civiltà a1raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo per la Pace”.
FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI
Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven cano (Av) h1p://www.fondazionerachelinambrosini.it rachelinambrosini@sitoflash.it info@fondazionerachelinambrosini.it
Associazione La Regola – Osteria Canali
L’Associazione Enogastronomia “La Regola” nasce nel 2005,in una bellissima no1e agos0na,al fresco di ulivi secolari,da una chiacchiera tra irriducibili aman0 di questa terra felice,nelle cui zolle affondano le loro radici. Radici lunghe fru1o di viaggi che portano lontano verso altre vite,per lavoro,per studio,per curiosità;ma radici for0 che legano ai ricordi,alle persone,alle tradizioni.L’ogge1o dell’Associazione è il Cilento, i suoi sapori,i suoi colori incredibili,i suoni che si insinuano delica0 nel silenzio delle sue distese rigogliose.Conoscere la cultura di un luogo è un cammino lungo e pieno di sorprese,è come esplorare un grande palazzo an0co e una scorciatoia può essere talvolta passare dalla sua cucina, dai pia2 0pici e dalle usanze agricole e pastorali.Le tradizioni gastronomiche dicono tanto di un popolo e della sua terra e il Cilento trova nelle sue un dizionario infallibile.Pia2 lega0 alla terra,al lavoro dei campi,verdure semplici reinventate in mille forme,formaggi della transumanza,selvaggina,qualche volta pesce,la tavola del Cilento è solo apparentemente povera.L’Associazione ha come scopo la ricerca,il desiderio di far perdurare un mondo scomparso a dispe1o del tempo e dell’omologazione dei sapori e degli s0li,la voglia di so1olineare l’iden0tà di un luogo per esaltarne il valore,la specialità,forse addiri1ura l’aspirazione a conservare la memoria della nostra infanzia, dei nostri anni anda0, dei nostri avi.Tu1e le a2vità dell’Associazione sono legate in qualche modo a questa ispirazione.Prima di tu1o la sede dell’Associazione, l’Osteria Canali, luogo dove si svolgono le serate, le cene e gli incontri,non è stata pensata così com’è,ci è diventata…esa1amente come una casa che acquista da sola,nel corso degli anni,la sua personalità.Il nostro mo1o è “Sen0rsi a casa…”ed anche questo non è stato “pensato”,è stato scelto dai frequentatori stessi che in questo semplice modo sinte0zzavano il piacere di averci trascorso una serata.Il nostro modo di fare “gastronomia” è legato alla terra e alle tradizioni ma non per il vezzo di seguire il mito del “territorio” bensì per un a1eggiamento complessivo di “ecologia” della cucina.Ricerca di prodo2 locali(“a chilometri zero”),rispe1o del naturale ritmo delle stagioni senza violenze o forzature,valorizzazione delle piccole sacche di tradizione auten0ca al di fuori delle mode e delle “e0che1e”,ricerca minuziosa sul territorio delle peculiarità ma sopra1u1o delle persone che le curano e che le mantengono in vita,spesso a costo di mol0ssimi sacrifici.Perché dietro un prodo1o genuino c’è sempre un grandissimo lavoro e tanta fede.
05 - 08 febbraio 2009
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ra il 1984 quando grazie alla professionalità ed alle intuizioni di Salvatore ed A n n a b e l l a Marrazzo, venne alla luce una grande mostra dedicata agli sposi. Nacque così l’idea di riunire in un solo luogo diverse “tipologie di settore” relative all’ organizzazione del matrimonio. Prende vita così la fiera Idea per la Sposa”. La manifestazione venne ospitata dall’Hotel Victoria Maiorino di Cava de’ Tirreni ed è stata la prima ad essere organizzata in Campania racchiudendo in un solo evento esperti del settore fornendo ai visitatori preziosi consigli per un matrimonio da favola. Questo appuntamento che a Cava durò sei anni ha riscosso lusinghieri
successi diventando un vero e proprio punto di riferimento. L’esigenza logistica e di territorio nel 1989 “impose” il trasferimento a Salerno, e la manifestazione fu ospitata presso il Centro sociale di Pastena e l’inaugurazione della stessa fu affidata all’allora show girl, oggi ministro, Mara Carfagna. Gli anni salernitani sancirono la definitiva consacrazione; furono organizzati all’interno della manifestazione diversi eventi benefici coinvolgendo molti giornalisti di diverse
GIOVEDÌ,
VENERDÌ E SABATO
dalle ore 17.00 alle ore 22.00
DOMENICA
dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 22.00
INGRESSO GRATUITO
Consorzio di Bonifica * Via Isaia Gabola * Nocera Inferiore testate della provincia di Salerno che per un giorno si trasformano i modelli. Aumentò il numero di espositori ed i visitatori in continuo aumento risultavano essere soddisfatti dei consigli e delle attenzioni ricevute. Ma il richiamo della terra d’origine si era fatto sempre più forte tant’è che dopo l’esperienza salernitana Nocera Inferiore diventata la tappa obbligata per leggittimare la manifestazione e darle il giusto tributo. Sembra ieri ed invece sono passati già venticinque anni, venticinque anni dedicati ad un evento specifico del settore. Oggi diverse mostre “inseriscono” nei loro programmi idee per le spose cercando di realizzare qualcosa di diverso. Quello che ha caratterizzato da sempre la Fiera Idea per
la Sposa è sicuramente la professionalità degli organizzatori, la competenza degli esperti del settore e la risultante di ciò è testimoniata dal fatto che la partecipazione dei visitatori è stata un continuo crescendo. Anche quest’anno dal 5 all’8 febbraio 2009 presso il Consorzio di bonifica integrata Sarno - Nocera si rinnova l’appuntamento fieristico “Idea per la Sposa” 2009. L’ingresso è completamente gratuito. La manifestazione si tiene all’interno di un’ area ormai considerata fieristica visto il susseguirsi di eventi diversi durante l’anno. E’ un’area di oltre ventimila metri quadri di cui circa quattromila riservati agli spazi espositivi mentre il resto “area libera” sarà adibita a parcheggio.
Facilmente raggiungibile perché equidistante sia dalla autostrada Caserta/Roma uscita Nocera Inferiore, che dalla Napoli Salerno. La manifestazione raccoglie aziende provenienti da tutto il territorio su citato, nomi importanti del settore sposa, sposo, alberghi, ristoranti, fotografi, fiorai, liste nozze, bomboniere, auto da cerimonia, estetiste, parrucchieri, mobilifici, agenzie di animazione, agenzie di spettacolo, ville e residenze storiche, agenzie di viaggio, e quanto altro occorre per realizzare un matrimonio. Ovviamente un appuntamento da non mancare! (le foto si riferiscono alle passate edizioni)
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SPOSI
a Nocera Inferiore presso il Consorzio di Bonifica si rinnova l’ormai ventennale evento “Idea per la Sposa”. Dal 5 al 8 febbraio 2009 con ingresso gratuito la manifestazione ospiterà tutti gli addetti del settore con diverse iniziative tutte da scoprire Continua, pertanto, questo viaggio nel mondo degli sposi cercando questa volta di dare qualche consiglio e qualche idea giusta per organizzare al meglio il proprio matrimonio. L’ABITO DELLA SPOSA
L’abito della sposa sicuramente rappresenta, da un punto di vista estetico, uno degli elementi più importanti di tutta la cerimonia. Tutti gli occhi, quel giorno, saranno puntati sulla sposa e sul suo abito. Ovviamente la scelta è una scelta molto personale, è inutile dare consigli estetici: la sposa, dopo aver preso visione di un’intera collezione di vestiti o di cataloghi di abiti da sposa, saprà scegliere quello più adatto alla sua personalità, al suo fisico e alla sua età. La futura sposa dovrà scegliere l’abito che più esalterà le qualità fisiche individuali e la renderà sposa bellissima nel giorno delle sue nozze.
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UN MATRIMONIO
DA PROTAGONISTI
Gli oggetti sono di diverso tipo e fattura e saranno i futuri sposi a scegliere quell’oggetto che più di ogni altro possa caratterizzarli. Vanno donate a ogni nucleo famigliare, mentre alle coppie di fidanzati va data una bomboniera ciascuno.
ne deve far recapitare il bouquet a casa della sposa il giorno delle nozze. E’ l'ultimo regalo da fidanzato del futuro sposo ed è un messaggio di affetto e continuità con la tradizione. I fiori d’arancio rappresentano il classico bouquet ma oggi spesso è quasi sempre magari abbinato all’abito e all’acconciatura. La scelta del bouquet, dei fiori in chiesa e del decoro sulle tavole del ricevimento andrebbe fatta con cura e senza esagere utilizzando possibilmente colori chiari quali il bianco, l’arancio, il giallo ed il rosa.
L’ABITO DELLO SPOSO
Anche lo sposo non è da meno. La moda in questi ultimi anni ha creato delle vere e proprie collezioni di abiti da sposo. Ovviamente deve essere in sintonia con quello della sposa. In una cerimonia semplice la scelta su un abito classico grigio ferro, ma anche blu o grigio scuro con giacca monopetto andrà benissimo. Il vestito da sposo più giusto sarà il tight o il mezzo tight; non sono vestiti indicati per l’occasione né lo smoking, né il frak. I FIORI
E’ lo sposo che secondo la tradizio-
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LE BOMBONIERE
Era nel lontano 1500 che le bomboniere durante i matrimoni fecero la loro prima comparsa. Erano molto preziose e per pochi eletti. Oggi rappresentano il ricordo degli sposi a tutti coloro che partecipano alle nozze.
con i tavoli preparati per tutti. Il menu è analogo a quello del pranzo, in versione più leggera. L'atmosfera deve essere elegante e dopo si può ballare fino a tarda notte. LA TORTA NUZIALE
Ed è eccola qui. La classica “ciliegina” sulla torta manco a dirlo. Per coronare i festeggiamenti, ecco la torta nuziale. Può essere a un piano o a più piani, decorata, glassata, con in cima i classici sposini o un decoro floreale. L'importante è che la sua bontà rimanga nel ricordo di tutti. La torta nuziale fa la sua comparsa in Italia negli anni Venti, introdotta dagli U.S.A. e dalla Gran Bretagna.
IL RICEVIMENTO
Una delle “preoccupazioni” dei futuri sposi è quella relativa al tipo di ricevimento da fare. Ovviamente tutto è legato al numero degli invitati ed al “budget” previsto. La fantasia, il buon gusto spesso aiutano a superare queste piccole difficoltà. Se si opta per il pranzo sarebbe opportuno prevedere due primi e due secondi uno a base di carne e uno di pesce. Un aperitivo ed un antipasto solo una buona idea per iniziare. L’apertivo da servire in piedi accompagnato da stuzzichini sostanziosi per poi fare accomodare gli ospiti ai tavoli a loro assegnati. E’ importante quindi utilizzare dei segnaposti. Su ogni tavolo non esagerare con la presenza dei fiori. Qualcuno predilige anche il cosidetto buffet all'americana dove tutte le portate sono a disposizione su un tavolo: antipasti vari, primi e secondi caldi e freddi e molte verdure. Per la cena si può fare un buffet,
Quando è il momento, gli sposi tagliano insieme la prima fetta di torta: la sposa porge allo sposo la prima fetta, gesto che simboleggia la promessa di stare insieme al marito tutta la vita, e poi offre le fette successive alla suocera, mamma e papà. I camerieri penseranno a portarla a tutti gli invitati. In genere la torta si può servire prima che si aprano le danze o verso mezzanotte, se il ricevimento è di sera, interrompendo la musica per poi ballare fino a tardi.
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SPOSI
l matrimonio per molti rappresenta il giorno più bello dalla vita ma nel corso dei secoli questo sempre più bistrattato rito religioso e non, ha subito notevoli evoluzioni. Un contratto tra due persone era questa l’unione presso i Sumeri, gli Assiri e i Babilonesi, mentre i Greci contraevano matrimonio solo per fini economici e sociali e l’amore veniva ricercato tra le cortigiane e gli amanti omosessuali. Nell’antica Roma il matrimonio veniva concordato tra i genitori quando i futuri sposi erano ancora dei fanciulli. Successivamente era il ragazzo che regalava alla promessa sposa il cosiddetto “anello di fidanzamento” che era un vero e proprio metallo prezioso o di ferro dove erano incise due mani che si stringevano. In tutte le civiltà antiche erano proibiti matrimoni tra figli e genitori o tra fratelli e sorelle mentre presso gli Antichi Egizi donne e uomini godevano di una relativa parità nel matrimonio; è stata l’unica civiltà a favorire e permet-
tere i rapporti tra consanguinei. L’unione sacra tra marito e moglie raggiunse il suo apice con l’avvento del Cristianesimo sancito dalla indivisibilità del legame senza possibilità di scioglimento volontario. Anche il Medioevo rappresenta un periodo dove il matrimonio fu solo legame di interesse e l’amore era solo di tipo “spiritua-
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IL MATRIMONIO
ATTRAVERSO I SECOLI
le”. Non fu da meno il periodo rinascimentale. Il vento di libertà del diciottesimo secolo mutò il senso del matrimonio trasformandolo da semplice contratto economico in vera e propria promessa d’amore. Concetto che fu esaltato nel secolo del romanticismo. Ed è da questo momento che gran parte di quelle tradizioni sono tutt’oggi ancora in uso, l'abito lungo bianco, la torta nuziale ed il ricevimento tanto per citarne alcuni. L’abito ha sempre recitato un ruolo fondamentale in ogni epoca. La sposa egizia indossava una “tunica” di sottile strato di lino finissimo, trasparente, con acconciature o parrucche dai vari ornamenti con bende dorate, fermagli, cerchi d’oro, fiori. Nella antica Roma, l’abito rigorosamente bianco, era chiuso sul davanti da un nodo d’Ercole che doveva essere sciolto solo dal futuro sposo. Nel Medioevo la sposa indossava l’abito migliore che la famiglia poteva permettersi ed è solo nel tardo secolo XVI che fa la sua comparsa “lo strascico” che, quanto più era lungo, era sinonimo di ricchezza e di prestigio sociale. L’abito del settecento invece era ricco di motivi floreali ed è durante questo periodo che nasce lo “stile impero” ovvero il vestito tagliato sotto il seno in modo da evidenziare meno i fianchi e l’addome più pronunciato. I colori pastello la fanno da padrone. L’ottocento sancisce la definitiva consacrazione del colore bianco del vestito della sposa che nel novecento diventa sempre più corto grazie alle creazioni di Coco Chanel. Ma è l’abito di Grace Kelly che nel 1956 sposa il principe Ranieri di Monaco a far sognare le
donne di tutto il mondo. Fu realizzato con venticinque metri di raso di seta, venticinque di taffetas, cento metri di tulle e trecento metri di pizzo antico. Anche l’usanza delle fedi risale all’epoca degli antichi Egizi e la scelta dell’anulare sinistro era spiegata dal fatto che dall’anulare sinistro partisse una vena che arrivava fino al cuore, quindi un “percorso” obbligatorio per i sentimenti. Gli ebrei invece con le fedi sancivano ancora di più l’unione nuziale. Nel corso dei secoli il matrimonio ha conservato e creato i suoi riti scaramantici. La tradizione vuole, ad esempio, che la sposa nel giorno delle nozze, porti con sé cinque cose: una cosa prestata che testimonia l’affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo; il bene delle persone care viene simboleggiato da “una cosa regalata”. Il blu rappresentava anticamente la purezza e quindi è d’obbligo che la futura sposa porti con se una “cosa blu”. Una “cosa vecchia” sta a simboleggiare la vita che si lascia alle spalle e l'importanza del passato mentre una “cosa nuova” è la nuova vita che sta per iniziare.
Parafrasando De Filippo, non è vero ma ci credo. Pare che una buona riuscita del matrimonio possa essere assicurata dall’osservanza di alcuni riti scaramantici. Il proverbio vuole che non ci si sposi né di martedì, né di venerdì questo perché il martedì si riferisce a Marte, dio della Guerra e il venerdì invece è il giorno in cui vennero alla luce gli spiriti maligni. Ovviamente tutto il mondo è paese tant’è che per esempio in Norvegia sposarsi di venerdì è di buon auspicio perché si “gode” della protezione di Venere, dea dell’amore e dell’armonia. E se piove? A tutti viene spontaneo dire, sposa bagnata, sposa fortunata! Questo perché la pioggia rappresenta la fortuna e l’abbondanza che accompagna i futuri sposi. Da Nord a Sud per gli amuleti per il giorno delle nozze non c’è che l’imbarazzo della scelta. L'acquamarina per esempio assicura fedeltà ed un felice matrimonio. Chi pensa invece che il suono dei clacson durante il corteo nuziale all’uscita della chiesa sia solo un modo per attirare attenzione, si sbaglia. Questo frastuono musicale secondo le vecchie tradizioni rappresenta l’unico modo per mettere in fuga gli spiriti cattivi. Il lancio del riso all’uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete e confetti. Il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza. Infine il classico lancio del bouquet a fine cerimonia. La sposa con le spalle rivolte verso un gruppo di amiche presenti alla cerimonia lancia il suo bouquet. Per la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta di matrimonio. Infatti in antichità i fiori usati erano fiori d'arancio che oltre a significare abbondanza, felicità e prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio.
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resso il Consorzio di Bonifica di Nocera Inferiore taglia il nastro oggi 5 febbraio 2009 la fiera “Idea per La Sposa 2009” alla presenza dei Sindaci del comune di Nocera Inferiore, l ’ A v v . Antonio Romano, e del comune di P a g a n i Alberigo Gambino. L’accesso ai padiglioni del consorzio darà modo ai visitatori di ammirare e consultare i numerosi espositori che con i loro stand (circa 50) allestiti, sapranno soddisfare ogni richiesta in merito all’organizzazione del grande evento. Per l’occasione lo chef Franco Coppola, presidente dell’associazione Kappa, insieme al prof Gaetano Califano terranno il giorno dell’inaugurazione un convegno gastronomico alla riscoperta degli antichi sapori del territorio sarnese-nocerino e della costiera
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VENERDÌ E SABATO
dalle ore 17.00 alle ore 22.00
DOMENICA
dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 22.00
INGRESSO GRATUITO
Consorzio di Bonifica * Via Isaia Gabola * Nocera Inferiore amalfitana, invitando ristoratori pasticceri e pizzaioli che parteciperanno e prepareranno un banchetto ideale per il giorno delle nozze delle future coppie di sposi presenti. A concludere la prima serata , un balletto di danza classica sul tema dell’amore come intrattenimento per gli spettatori. Venerdì 6 febbraio, ricordando sempre l’ apertura alle 17.00, sono previsti momenti di danza presentati dalle diverse scuole presenti sul territorio, alternati a due sketch teatrali . Sabato 7 e Domenica 8 febbraio i visitatori presenti potranno assistere alle presentazioni delle collezioni alta moda sposa sposo e cerimonia in una carrellata di defilé non stop presentati dagli atelier più noti delle provincie di Salerno e di Napoli. I defilé avranno inizio alle ore 18.00 e fino alla chiusura i visitatori potranno assistere a un magico connubio tra i vestiti di abiti da sposa intervallati da balletti ispirati all’amore . Era il 1984 quando grazie alla professionalità ed alle intuizioni di Salvatore ed Annabella Marrazzo, venne alla luce una grande mostra dedicata agli sposi. Nacque così l’idea di riunire in un solo luogo diverse “tipologie di
settore” relative all’ organizzazione del matrimonio. Prende vita così la fiera Idea per la Sposa”. La manifestazione venne ospitata dall’Hotel Victoria Maiorino di Cava de’ Tirreni ed è stata la prima ad essere organizzata in Campania racchiudendo in un solo evento esperti del settore fornendo ai visitatori preziosi consigli per un matrimonio da favola. Questo appuntamento che a Cava durò sei anni ha riscosso lusinghieri successi diventando un vero e proprio punto di riferimento. L’esigenza logistica e di territorio nel 1989 “impose” il trasferimento a Salerno, e la manifestazione fu ospitata presso il Centro sociale di Pastena e l’inaugurazione della stessa fu affidata all’allora show girl, oggi ministro, Mara Carfagna. Gli anni salernitani sancirono la definitiva consacrazione; furono organizzati all’interno della manifestazione diversi eventi benefici coinvolgendo molti giornalisti di diverse testate della provincia di Salerno che per un giorno si trasformano i modelli. Aumentò il numero di espositori ed i visitatori in continuo aumento risultavano essere soddisfatti dei consigli e delle attenzioni ricevute. Ma il richiamo della terra d’origine si era fatto sempre più forte tant’è
che dopo l’esperienza salernitana Nocera Inferiore diventata la tappa obbligata per leggittimare la manifestazione e darle il giusto tributo. Sembra ieri ed invece sono passati già venticinque anni, venticinque anni dedicati ad un evento specifico del settore. Oggi diverse mostre “inseriscono” nei loro programmi idee per le spose cercando di realizzare qualcosa di diverso. Quello che ha caratterizzato da sempre la Fiera Idea per la Sposa è sicuramente la professionalità degli organizzatori, la competenza degli esperti del settore e la risultante di ciò è testimoniata dal fatto che la partecipazione dei visitatori è stata un continuo crescendo. I fratelli Marrazzo rappresentanti dell’A.M. Produzione e Comunicazione sas e l’Associazione “Promuovi la Tua Città” di cui Salvatore Marrazzo ne è il presidente, entrambi organizzatori dell’evento, sono orgogliosi e fieri di promuovere eventi tali da poter offrire sempre il meglio e non deludere mai le migliaia di visitatori e le numerose aziende che partecipando fiduciosi si aspettano numerosi risultati di vendita. Ed allora anche quest’anno la Fiera Idea per la Sposa rappresenta un evento da non mancare. (le foto si riferiscono alle passate edizioni)
27 - 30 agosto 2008 Per la settima edizione del 2008 del Villammare Film Festival-Mediterraneo in Corto che si svolgerà dal 27 al 30 agosto le presenze di maggior richiamo sono ancora in corso di definizione. I cortometraggi che sono stati proiettati al pubblico in questi sei anni hanno spaziato dal noir alla commedia, dal film intimista a quello di fantascienza, dal giallo vero e proprio a quello di azione, da quello ad impronta sociale, a quello dal finale imprevedibile. Duro è ogni volta il processo di selezione che porta ormai per ogni edizione del Festival alla proiezione di 12 opere finali divise in blocchi di massimo 4 cortometraggi a sera. Tra i corti delle varie edizioni molti hanno trovato collocazione nei palinsesti delle tv nazionali. Uno su tutti “Zinanà” di Pippo Mezzapesa, vicitore 2004, che è stato trasmesso da Sky e ha vinto il David di Donatello. Celebre è ormai diventato anche il vincitore del Villammare Festival 2005, il regista Andrea Jublin. Ma al Villammare Festival sono arrivati cortometraggi che annoverano fra gli attori volti noti come Leo Gullotta e Giorgio Celli, short films che sono stati prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e che hanno ottenuto la candidatura a importanti premi come appunto il David di Donatello a cui è stato candidato anche il vincitore del 2006, Vito Palmieri. Importante poi da ricordare in questi anni la collaborazione con SkyTv e le dirette via satellite e la collaborazione con Rai-Tre che lo scorso anno portò addirittura all’attività di pre-casting per la scelta di volti nuovi per la telenovela “Un posto al Sole”.
LA BANDIERA BLU
Anche per il 2008 Villammare ha o&enuto la famosa bandiera blu a tes%monianza di acque incontaminate e uniche che meritano di essere assolutamente visitate. Villammare, ci&adina dai mille colori, è ubicata nel contesto dello splendido Golfo di Policastro, in provincia di Salerno, in posizione strategica. Bagnata dalle limpide e pescose acque del Mar Tirreno, è meta ideale per trascorrere vacanze e periodi di ferie all'insegna della tranquillità, del diver%mento e della riscoperta dell'o'ma cucina cilentana. L'economia è basata, principalmente, sulle a'vità turis%che e sulle inizia%ve legate al terziario. Tipica flora e fauna mediterranea, Villammare dista pochi km dalle bellezze del Monte Sirino, dalla Certosa di Padula, dalla splendida costa di Acquafredda e Maratea con le sue scogliere a picco sul mare. Il borgo di Villammare è anche ricco di tradizioni secolari visibili all'occhio del turista, come l'an%ca torre di avvistamento costruita per difendere la ci&adina dalle incursioni dal mare di vari popoli predatori. La ci&à è collegata con la stazione ferroviaria di Vibona% e quella di Sapri. Nel periodo es%vo la vita no&urna rende le strade luminose e popolate da varia umanità e gli chalet, costrui% sulla spiaggia del borgo, offrono la possibilità di trascorrervi indimen%cabili serate.
Più ci si avvicina alla data del 27 agosto e più crescono le aspettative per quello che oramai è divenuto un punto di riferimento internazionale del cortometraggio. La 7° edizione del Villammare Film Festival Mediterraneo in Corto si arricchisce di novità mentre fervono i preparativi per consolidare una organizzazione che già negli anni scorsi ha dato grandi prove di professionalità e di qualità. La kermesse internazionale, oramai divenuta un appuntamento irrinunciabile nel panorama italiano del settore, si svolgerà dal 27 al 30 agosto 2008 sempre nella splendida cornice della piazzetta della piccola frazione marinara del comune di Vibonati. Organizzata dall'emittente 105 Tv, il Festival internazionale è un concorso fra giovani cortomakers, arricchito dalla proiezione di pellicole cinematografiche di celebri registi italiani, da dibattiti ed approfondimenti, con il chiaro intento di andare oltre la semplice gara fra prodotti cinematografici diventando una opportunità e un punto di riferimento per i professionisti sia del corto che dei veri e propri film. Fra le novità di quest’anno
la particolare attenzione di Nino Russo, vice presidente nazionale dell’Associazione Cinematografica Italiana che sorpreso dal clima che si respira a Villammare in quei giorni ha intenzione di intraprendere una più stretta collaborazione fra la sua associazione e il festival. Altra novità il grande impegno dell’artista napoletano Lello Esposito che letteralmente “RAPITO” dal festival sta impegnando la sua arte ridisegnando grafici e loghi del festival che in questo modo diventeranno delle vere e proprie opere d’arte. Ma non finisce qui. Per la prima volta quest’anno le categorie del Festival saranno due. Oltre al tema libero e generalista dei cortometraggi si è aggiunto il tema ambientalista ed ecologista una caratterizzazione che nasce dalla vocazione di questo Festival che si pone anche come punto di riferimento per un territorio che vanta una eccezionale patrimonio naturalistico. Alex Cocorullo, il patron della manifestazione, intorno al quale ruota l’intera organizzazione, è da sempre l’anima del Festival che in questi sette anni, grazie a lui e ai suoi collaboratori, ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel panorama italiano focalizzando l’attenzione degli esperti del settore sull’intero Cilento e sulle particolarità di una terra ricca non solo da un punto di vista paesaggistico, ma anche di valori e di grandi tensioni ideali. Il Villammare Film Festival è un po’ tutto questo: un connubio perfetto fra l’amore per il cinema e quello per la propria terra, la capacità di produrre una iniziativa di grande qualità e il rispetto per le tradizioni e la cultura; l’abilità di saper fondere insieme il cinema d’autore con quello documentaristico nel quale proprio il Cilento gioca il suo ruolo da protagonista presentandosi sotto una forma smagliante e accattivante. Insomma, come un eccezionale promoter della identità cilentana Alex Cocorullo con il suo Villammare Film Festival ha dimostrato negli anni che il coraggio, alla fine paga e il successo di Mediterraneo in Corto non è solo la sua vittoria, ma quella di un intero territorio. Il bando per patrtecipare al festival è già da qualche giorno on line ed è scaricabile su www.mediterraneoincorto.com e per poter partecipare ed inviare i propri lavori ci sarà tempo fino al 15 luglio. Ma il Villammare Festival non è solo films. E’ un evento culturale a 360 gradi in cui ai corti si aggiungono e si fondono con una formula unica le grandi anteprime, i film, i dopo cinema gastronomici, gli appuntamenti culturali e gli spettacoli in una tre giorni che lascia senza fiato in tutti i sensi. Ma l’organizzazione ha pensato anche al relax e questo con il chiaro intento che il Festival è anche promozione turistica di alta qualità per il Cilento. Alex Cocorullo ha pensato in questi sei anni, dopo le proiezioni, a deliziare con preziose bontà il palato del pubblico e nei dopo cinema che seguono le visioni dei film sono stati serviti piatti raffinati e gustosi, accompagnati da vini e spumanti d’annata grazie alla collaborazione con la Slow Food, che ha portato al Festival chef rinomati a livello internazionale e con l'Accademia Maestri Pasticcieri che ha reso ancora più dolci i finali delle serate. “Non è affatto vero che di questi festival c’è una inflazione – ha spiegato Alex Cocorullo – a parte il discorso qualitativo che di fatto effettua una importante selezione c’è da considerare che questi festival danno la possibilità al grande pubblico di poter apprezzare registi bravissimi e che solo per sfortuna, o strane coincidenze, non sono riusciti ad emergere e ad essere noti alla grandi platee”.
MEDITERRANEO in corto 27 - 30 agosto 2008
Manca poco più di un mese al primo “ciak” del Villammare Film Fes/val. Il piccolo borgo marinaro che si affaccia sullo splendido Golfo di Policastro è oramai la “Cannes della Campania” e si candida autorevolmente a diventare punto di riferimento della cinematografia di qualità in riferimento ai cor/. Dal 27 al 30 agosto apre i ba0en/ la 7° edizione del Villammare Film Fes/val Mediterraneo in Corto che si arricchisce di novità mentre fervono i prepara/vi per consolidare una organizzazione che già negli anni scorsi ha dato grandi prove di professionalità e di qualità. Organizzato dall'emi0ente 105 Tv, il Fes/val internazionale è un concorso fra giovani corto-makers, arricchito dalla proiezione di pellicole cinematografiche di celebri regis/ italiani, da diba1/ ed approfondimen/, con il chiaro intento di andare oltre la semplice gara fra prodo1 cinematografici diventando una opportunità e un punto di riferimento per i professionis/ sia del corto che dei veri e propri film. “Mol/ dei regis/ che nelle passate edizioni hanno presentato i loro lavori a Villammare – spiega Alex Cocorullo patron della manifestazione e vera anima dell’organizzazione – sono poi riusci/ a realizzare lungometraggi o addiri0ura film. Una cosa non facile con il sistema a0uale che non lascia certo spazio ai cortometraggi né in Tv né nelle sale cinematografiche. Ecco allora che occasioni come il Villammare Film Fes/val-Mediterraneo in corto, divengono una occasione unica, irripe/bile, per ques/ regis/ per potersi far apprezzare e valutare le proprie capacità” Il presidente della giuria di questa se1ma edizione, Nino Russo, vice presidente nazionale dell’Associazione Cinematografica Italiana, avrà un bel da fare per esaminare i circa 50 cortometraggi che sono già giun/ alla segreteria del Fes/val e che provengono da tu0e le par/ d’Italia e rispe0ando la vocazione internazionale del Fes/val anche dall’estero. Della “par/ta” in questa edizione 2008 sarà anche l’ar/sta napoletano Lello Esposito che le0eralmente “RAPITO” dal fes/val sta impegnando la sua arte ridisegnando grafici e loghi del fes/val che in questo modo diventeranno delle vere e proprie opere d’arte. Ma non finisce qui. Per la prima volta quest’anno le categorie del Fes/val saranno due. Oltre al tema libero e generalista dei cortometraggi si è aggiunto il tema ambientalista ed ecologista una cara0erizzazione che nasce dalla vocazione di questo Fes/val che si pone anche come punto di riferimento per un territorio che vanta una eccezionale patrimonio naturalis/co. Ed in effe1 il Villammare Film Fes/val è un po’un connubio perfe0o fra l’amore per il cinema e quello per la propria terra, la capacità di produrre una inizia/va di grande qualità e il rispe0o per le tradizioni e la cultura; l’abilità di saper fondere insieme il cinema d’autore con quello documentaris/co nel quale proprio il Cilento gioca il suo ruolo da protagonista presentandosi so0o una forma smagliante e acca1vante. Il bando per partecipare al fes/val è da tempo on line ed è scaricabile su sui si/ www.mediterraneoincorto.com e Villammarefilmfes/val.it. Per poter partecipare ed inviare i propri lavori ci sarà tempo fino al 15 luglio. Ma il Villammare Fes/val non è solo films. E’ un evento culturale a 360 gradi in cui ai cor/ si aggiungono e si fondono con una for-
mula unica le grandi anteprime, i film, i dopo cinema gastronomici, gli appuntamen/ culturali e gli spe0acoli in una tre giorni che lascia senza fiato in tu1 i sensi. Il Fes/val è anche promozione turis/ca di alta qualità per il Cilento. Alex Cocorullo ha pensato in ques/ sei anni, dopo le proiezioni, a deliziare con preziose bontà il palato del pubblico e nei dopo cinema che seguono le visioni dei film sono sta/ servi/ pia1 raffina/ e gustosi, accompagna/ da vini e spuman/ d’annata grazie alla collaborazione con la Slow Food, che ha portato al Fes/val chef rinoma/ a livello internazionale e con l'Accademia Maestri Pas/ccieri che ha reso ancora più dolci i finali delle serate. “Più che ai contribu/ pubblici che sono quasi inesten/ – dice Alex Cocorullo – il Villammare Film Fes/val si realizza grazie alla passione di mol/ personaggi che amano questo terr/torio e credono che lo sviluppo culturale e promozionale del Cilento e del Vallo di Diano passi anche a0raverso l’incen/vazione di inizia/ve come queste e mi riferisco al professore Pasquale Persico, Francesco Pinto della Rai, Lello Esposito. Persone alle quali sio l’organizzazione che il territorio non sme0erà mai di dire grazie”.
Il format: “mezz’ora in corto” su 105 TV
Per perme0ere al grande pubblico di apprezzare e appassionarsi alla /pologia cinematografica dei cortometraggi 105TV la televisione privata che organizza il Fes/val, ha preparato un format par/colare proprio per i cor/. Un programma che si chiama: “mezz’ora in corto”, condo0o da Daria Scarpi0a in cui la presentatrice illustra i cor/, ne spiega il contesto, l’idea del regista, gli a0ori e poi ne perme0e la visione. Il pubblico ha dimostrato di gradire e apprezzare molto di più il cortometraggio proposto in questo modo. I cortometraggi che sono sta/ proie0a/ al pubblico in ques/ sei anni hanno spaziato dal noir alla commedia, dal film in/mista a quello di fantascienza, dal giallo vero e proprio a quello di azione, da quello ad impronta sociale, a quello dal finale imprevedibile. Duro è ogni volta il processo di selezione che porta ormai per ogni edizione del Fes/val alla proiezione di 12 opere finali divise in blocchi di massimo 4 cortometraggi a sera. Tra i cor/ delle varie edizioni mol/ hanno trovato collocazione nei palinses/ delle tv nazionali. Uno su tu1 “Zinanà” di Pippo Mezzapesa, vicitore 2004, che è stato trasmesso da Sky e ha vinto il David di Donatello. Celebre è ormai diventato anche il vincitore del Villammare Fes/val 2005, il regista Andrea Jublin. Ma al Villammare Fes/val sono arriva/ cortometraggi che annoverano fra gli a0ori vol/ no/ come Leo Gullo0a e Giorgio Celli, short films che sono sta/ prodo1 dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e che hanno o0enuto la candidatura a importan/ premi come appunto il David di Donatello a cui è stato candidato anche il vincitore del 2006, Vito Palmieri. Importante poi da ricordare in ques/ anni la collaborazione con Sky-Tv e le dire0e via satellite e la collaborazione con Rai-Tre che lo scorso anno portò addiri0ura all’a1vità di pre-cas/ng per la scelta di vol/ nuovi per la telenovela “Un posto al Sole”.
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Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
Il significato del nono anno di W i bambini
a nona edizione del Tour di W i Bambini par1rà l’11 marzo dalla verde vallata del comune di Tramon1 incastonata fra possen1 rilievi che ricordano l’ambiente circostante di Valle Dell’Angelo, il primo paesino in cui nel 2001 ebbe inizio l’originale viaggio di W i Bambini. Secondo la tradizione delle giornate-tappa, la spedizione di W i bambini toccherà diversi centri delle province campane, e poi farà ro2a verso l’Adria1co per ritornare sulle Isole Tremi1 che sono state già esplorate nella finale dello scorso anno. Infine, ripiegherà sul Mar Tirreno poiché nuovo ambito traguardo sarà l’approdo all’isola di Ponza! Mantenendo fede alla sua mission di azione volta alla tutela a3va dell’Infanzia, la capacità di riproporsi per nove anni consecu1vi sancisce il consenso accordato al format pur nella semplicità della sua formula di gioco-azione, riassunta dal mo2o “i bambini a giocare gli adul1 al lavorare”. Nel tempo si sono mol1plica1 i luoghi in cui si è tenuta l’azione, dai paesi del Mezzogiorno campano, a quelli extraregionali come Lipari, il Comune di Ponza e la Provincia di La1na, guadagnando l’affe2o di chi l’ha partecipata, sopra2u2o l’a2enzione delle is1tuzioni che le hanno accordato il sostegno fino a ricevere l’importante riconoscimento della medaglia d’argento per l’alto valore morale. Conferita a W i Bambini 2009 dal Presidente
Giorgio Napolitano, poiché azione dedicata alla tutela dell’infanzia e in potenza modello da perpetuare a livello nazionale, era già stata concessa dalla Presidenza della Repubblica Italiana per il biennio 2006-2007. W i Bambini è una festa fra classi di scuole diverse per mezzo del gioco, inteso non solo come momento ludico ma anche forma1vo, tan1 semplici giochi, insieme a laboratori dida3co-crea1vi, il cui fine precipuo è ritagliare spazi e tempi da des1nare all’infanzia. A Tramon1 si prevede un afflusso di oltre se2ecento bambini! L’Is1tuto Comprensivo di Tramon1 (circa 400 alunni) sarà coinvolto interamente nella manifestazione, a2raverso il gioco, i laboratori sull’arte “Coloriamo le emozioni” e sui corpi celes1 “… e quindi uscimmo a riveder le stelle”, e, nelle operazioni di accoglienza delle altre scuole partecipan1. La cos1era amalfitana sarà rappresentata anche dall’I.C. di Amalfi; scenderanno in campo le delegazioni rappresentan1 tu3 i Circoli Dida3ci (Amalfi, Conca De Marini, Furore, Atrani, Pogerola). Le altre delegazioni in gioco saranno la_D.D. di Pagani I Circolo; I.C. di Sant’Egidio di Monte Albino; I e II C.D. di Mercato San Severino e I.C. di Fisciano. Interverranno Sindaci, Amministratori e Dirigen1 Scolas1ci, il Questore di Salerno, la Polizia a cavallo di Napoli, il Gruppo Cinofili della Guardia di Finanza di Salerno e i Vigili del
I luoghi di W i bambini: il comune di Tramon% e la costa diva!
Sarebbe facile ipo1zzare che da Tramon1 si possano ammirare incantevoli crepuscoli, scorci di cielo infuocato che lasciano spegnere il sole nel mare della costa diva ma bisogna riferirsi all’e1mologia la1na del nome “intra montes”,“tra i mon1”, per capire l’esa2o significato che rimanda alla par1colare condizione morfologica di un esteso territorio circoscri2o da rilievi montuosi.“Qual'emozione non prova il viaggiatore quando per la prima volta visita tu2a quest'immensa ed ampia vallata, framezzata da una lunga catena di mon1 che da Maiori si distende sino alla torre de2a di Chiunzo… Il viaggiatore sorpreso … crederebbe di trovarsi in uno dei paesaggi della Svizzera, in cui gli occhi a2oni1 non scorgono che cielo, boschi e montagne, e dove gli svaria1 ogge3 si presentano so2o forma in tu2o vaghe e pi2oresche". Così si rivela Tramon1, suddiviso in tredici borghi, disseminato da Chiese e monumen1 che tes1moniano il suo importante passato. Sulle sue origini permangono for1 incertezze; alcuni sostengono che fu fondato da esuli picen1ni costre3 alla fuga dalle loro terre per l’avanzata dei romani. Conobbe il suo massimo splendore ai tempi della Repubblica Marinara di Amalfi, poiché al pari degli altri paesi della cos1era contribuì all’affermazione della grandezza di Amalfi, difendendola dalle lo2e che la videro protagonista contro il principe longobardo Arechi II e Sicardo , fino alla proclamazione della Repubblica. Dalla ricchezza e dai traffici della gloriosa Repubblica trasse vantaggi lo stesso Tramon1 accrescendo così il proprio sviluppo commerciale ed ar1s1co e giungendo a vantare un gran numero di casate e uomini illustri. La decadenza di Amalfi con l’arrivo dei Normanni, che misero in scacco anche l’ul1mo baluardo longobardo del Castello Arechi di Salerno, diede inizio al tramonto del nostro paese. Tu2avia “all'aspe2o di questo luogo magico e ridente, evvi qualche cosa di calma, di dolce, di filosofico, che prepara l'anima a sor1re dal torrente delle rapide e folli agitazioni di questa vita di fallaci illusioni! Ivi la salubrità dell'aria, la purezza del cielo e le dolci aure campestri, destano in un cuore sensibile un non so che di dolcezza e di grata impressione".
Fuoco che saluteranno i presen1 dall’alto, a bordo del loro elico2ero. La partecipazione delle forze dell’ordine è un altro elemento connota1vo della carta d’iden1tà di W i Bambini. Sempre pronte a raccontare il proprio impegno civile in un linguaggio ada2o ai più piccoli, più che altro visivo, a2raverso interven1 spettacolari rela1vi alle proprie professioni, terranno dal vivo vere e proprie lezioni di educazione civica, che consen1ranno ai ragazzi di familiarizzare con figure professionali e conoscenze necessarie per il benessere civile e individuale. La dedizione degli adul1 al mondo dei giovanissimi è il fine che W i Bambini si riprome2e con forza da nove anni, impegnandosi per favorire l’ incontro fra famiglie e scuole, che sono parte integrante e complementari dei tempi e degli spazi dell’infanzia. Ciò avviene agli occhi di amministratori e dirigen1 scolas1ci che dall’incontro-confronto con tan1 bambini conducono la loro indagine di campo sul futuro del proprio territorio; e , in paesini, lontani dai grandi centri, inonda1 da una folla in festa, come un teatro di vita giocosa che si offre a un pubblico di disabitua1 spe2atori, per un’occasione colle3va di compartecipazione. W i Bambini poi è un racconto straordinario, la metafora di un’appassionante avventura alla conquista di una meta … Nel 2007 l’Isola che non c’è di Peter Pan rappresentava la rivendicazione del diri2o di essere bambini; l’anno passato, sulla scia di A.Q.U.A i bambini si sono tuffa1 alla ricerca di Nemo, come conquista della fiducia in se stessi e negli altri. Per la IX edizione, W i Bambini si riapproprierà giocando di una importante pagina di storia italiana, la Spedizione dei Mille, a2ualizzandola con le tema1che legate alla tutela dell’am-
biente, per un’Italia contemporanea più unità e sana. In questo modo anche W i bambini, in-
IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009
1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
sieme al format della Staffe2a di Scri2ura Crea1va: Italia in viaggio verso il 2011, si calerà nell’atmosfera di preparazione ai festeggiamen1 che saranno realizza1 entro tre anni per la ricorrenza del centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Si ringraziano per l’impagabile contributo all’azione e la loro partecipazione: Questura di Salerno Polizia di Stato Polizia a cavallo di Napoli Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno Vigili del Fuoco Arma dei Carabinieri Marina Militare L’azione riceve Medaglia di encomio dalla Presidenza della Repubblica Italiana
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W I BAMBINI
Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
Il significato del nono anno di W i bambini
a nove anni W i Bambini si riconferma l’appuntamento col gioco per gli alunni delle scuole elementari campane e dell’intero Mezzogiorno. Il girotondo di colore, gare ludiche, a3vità laboratoriali, lezioni-spe2acolo a cura delle Forze dell’Ordine Italiane, ha coinvolto i bambini di Lipari nella finale del tour 2006 e poi quelli delle Isole Tremi1 nella passata edizione, mentre quest’anno si prepara a raggiungere l’Isola di Ponza per la finale di giugno. Pochi ges1 e strumen1 sono sufficien1 a trasformare la piazze2a del paese nel campogiochi di W i Bambini, così come la strada che lo a2raversa, chiusa al traffico, rapidamente muta il suo aspe2o in un segmento sicuro in cui si ricorrono brio e fantasia. Paladini dell’infanzia per le giornate di W i Bambini sono i componen1 dello staff di animazione, i volontari delle associazioni locali, i vigili urbani, gli amministratori, i dirigen1 scolas1ci, gli insegnan1 e quan1 ancora si adoperano per fare delle tappe del tour momen1 di scuola all’aperto, in simbiosi con la comunità. I giochi sono gare coinvolgen1 che spesso ripercorrono tracce di storie animate già note all’immaginario dei ragazzi. La recente tappa di Tramon1, che ha dato inizio alla nona edizione del Tour ha, tu2avia, aperto un ciclo triennale in cui W i Bambini ha assunto il ruolo di ve2ore ufficiale, insieme al format Staffe2a di Scri2ura Crea1va: Italia in viaggio verso il
2011, per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Per questo mo1vo le trame della fantas1ca avventura di W i Bambini si leggono quest’anno nel libro di storia … il famoso personaggio chiamato a scendere in campo al fianco dei più piccoli italiani è l’eroe d’Italia e dei due Mondi Giuseppe Garibaldi! Se si ritrovasse a vivere nei nostri giorni, quale sarebbe il ruolo di questo inimitabile a2ore nella storia del nostro paese? Probabilmente cercherebbe di sgominare uno dei pericoli che comprome2ono la sua unità e la sua crescita; così si è scelto di ria2ualizzarne le vicende alla luce delle tema1che rela1ve alla tutela ambientale, affinché il nostro eroe possa farsi carico di una nuova missione: contribuire all’educazione civica dei giovanissimi per un’Italia ancora più unita. Familiarizzare con la storia a2raverso il gioco è uno dei momen1 forma1vi di W i Bambini, così come assistere alle azioni simulate delle Forze dell’Ordine. Fra gli amici più ama1 dai ragazzi ci sono i pastori tedeschi del Gruppo Cinofilo della Guardia di Finanza di Salerno alle prese con il loro “compito”: scovare la droga per poter giocare con il proprio compagno finanziere, mostrando quanto ci sia di nega1vo nell’u1lizzo di questa sostanza, e quanto altro di entusiasmante si possa fare invece per gra1ficare la propria vita. Porsi al servizio degli altri per esempio! e adoperarsi per garan1re la sicurezza e la tutela sociale: è il compito della Croce Rossa, è il compito dei Vigili del Fuoco. Il loro elico2ero rosso giunge
I luoghi di W i bambini: la seconda tappa del tour 2009 ad Angri
Il nome Angri appare per la prima volta nel Codex Diploma1cus Cavensis dell'856, conservato nell'Abbadia di Cava dei Tirreni. L’an1co termine la1no “ager “ che aveva il significato di campo, vallata o termini più tardi come “angra”, acqua appantanta, “angarius”, animale da traino, “angarium”, la stazione in cui venivano ferra1 i cavalli potrebbero aver dato origine al nome del paese per le condizioni morfologiche del suo fer1le territorio, situato nella valle del Sarno, tra i Mon1 la2ari e il Vesuvio, e, per i rimandi all’importanza del centro agricolo, protagonista di traffici commerciali e frequentato fin dall’an1chità. Sebbene non si conservino tracce della storia di Angri prima del IX sec. d. C. si suppone che i primi insediamen1 risalgano almeno all’età romana, considerata la vicinanza di Nuceria, Pompeios e Stabiae. Le vie che collegavano ques1 importan1 centri a2raversavano proprio il territorio di Angri e diversi sono sta1 i rinvenimen1 di tombe e corredi sepolcrali. Di epoca romana è forse la torre maggiore del castello “Il Mas1o”, dall’ampia forma archite2onica, circolare e al1ssima, 1pico delle torri romane, e per la sua funzione militare dimostrata dall’u1lizzo della calce, per cementare i materiali da costruzione, senza il ricorso alla malta esterna. Angri comincia a svilupparsi nel secolo VII d.C. come Casale della Contea di Nocera; in seguito crescendo la sua consistenza territoriale ed economica, è dato in feudo ai vari signori. Nel 1600 i Doria, illustre casato genovese, o2engono il feudo dagli aragonesi elevandolo a principato e guidandolo col rango di principi di Angri. Alla loro storia si lega la fama del paese, prima nella storia dell’arte grazie al bellissimo Palazzo Doria d'Angri, che si trova in piazza dello Spirito Santo a Napoli, sede es1va dei Doria e in seguito per il noto marchio dell’industria conserviera.
spesso a salutare da vicino l’allegra folla dei bambini, volando basso come quando avanza circospe2o per salvare i boschi dagli incendi, pronto a soccorrere chi si trova in difficoltà e intervenire in ogni caso di bisogno a2raverso quei vigili coraggiosi, che si calano nel vuoto come angeli in volo. Per tu2o questo e per molto altro W i Bambini è gioco, ma il gioco è di più … e lo tes1moniano le telecamere di Mukko Pallino, nota trasmissione televisiva per ragazzi, che seguono il tour consentendo a tu3 i protagonis1 di potersi rivedere!Il momento ludico è occasione di incontro, condivisione e comprensione reciproca fra adul1 e bambini poiché il gioco è il mezzo per liberarsi dagli schemi comportamentali impos1 dalla società ed esprimere spontaneamente la propria personalità. W i Bambini coinvolge nel gioco anche “i grandi” e ciò significa assicurare una concreta occasione di posi1vo confronto generazionale, agevolando il compito degli educatori. Sia gli adul1 che i bambini possono acquisire una percezione diversa e più vera gli uni degli altri; sopra2u2o è garan1to loro di poter trascorrere insieme il tempo del gioco, il gioco, che cos1tuisce o dovrebbe cos1tuire la principale occupazione dell’infanzia e che ha bisogno di tempi e spazi adegua1. Si ringraziano per l’impagabile contributo all’azione e la loro partecipazione:
Questura di Salerno Polizia di Stato Polizia a cavallo di Napoli Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno
IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009 1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
Vigili del Fuoco Arma dei Carabinieri Marina Militare
W i Bambini 2009 ha ricevuto il patrocinio di
Senato della Repubblica Camera dei Deputa' Ministero della Gioventù Ministero per le Pari Opportunità Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Ministero del Lavoro, della Salute e delle Poli'che Sociali Ministero dello Sviluppo Economico
L’inizia1va riceve la medaglia per gli Al Valori Morali della Presidenza della Repubblica Italiana con disposi vo SCA/GN/0776/5.
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W I BAMBINI
poco più di mese dall’inaugurazione tenutasi a Tramon0 in cos0era amalfitana siamo giun0 alla terza tappa del tour 2009 che si terrà a Polla (SA) il 16 aprile e vedrà scendere in campo le classi quinte elementari degli Is0tu0 Comprensivi di Polla, Buonabitacolo, Sant’Arsenio, Castelcivita e Caggiano/Salvitelle, delle Direzioni Dida2che di Mercato San Severino I Circolo e Montesano sulla Marcellana e ancora le classi quinte delle scuole elementari di Pertosa, Controne, Aquara, Monte San Giacomo, Casalvelino. Passando per Angri il 18 marzo scorso, il percorso seguito dal campo giochi-i0neran0 condurrà quindi oltre gli Alburni, alle Porte del Vallo di Diano. Da lì con una forte virata volgerà, subito dopo, a Stella Cilento avvistando di nuovo il mare. Da nove anni W i Bambini è il racconto di un par0colarissimo viaggio che ha rubato metafore al mare, alle navi che salpano di porto in porto prendendo il largo alla conquista di una nuova isola; ai treni in rapida corsa dopo l’emozionante fischio di partenza. Non altrimen0 si potrebbe descrivere una giornata di W i Bambini se non come la tappa di un’avventura che
Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
Il significato del nono anno di W i bambini
una colorata metafora della sinergia che società, scuola e is0tuzioni debbono raggiungere insieme per assicurare ai bambini una crescita che rispe2 i tempi e le esigenze dell’infanzia. È poi una trasferta per i bambini che partono dalla propria scuola e raggiungono in autobus il paese e la scuola ospitan0; una giornata diversa da condividere in maniera giocosa, per arricchire il repertorio dei ricordi più belli; incontrare nuovi compagni. Durante il tragi1o si possono osservare con curiosità pos0 mai vis0 prima, fare propri debba potare al raggiungimento di uno scopo. scenari inconsue0, e, in questo modo, sen0re Le1eralmente conquistare un’isola significa che si ampliano i confini della propria immagiavere il coraggio di scoprire nuove realtà, su- nazione. Di tappa in tappa le giornate di W i perando i rischi connessi alla navigazione e alla Bambini hanno acceso i rifle1ori sulle piazze di paura di affrontare l’ignoto. Significa pure con- numerosi paesi campani ed extraregionali; in quistare la fiducia delle is0tuzioni che scelgono alcuni casi l’appuntamento è stato rinnovato e di contribuire alla buona riuscita di questa im- il Tour ha fa1o sosta in luoghi già consacra0 al portante Azione, ado1andola in favore del pro- gioco e ai bambini ritrovando comunità affeprio territorio. Il viaggio di W i Bambini è di più, zionate e orgogliose di rincontrare i vecchi amici.
I luoghi di W i bambini: Polla, pronto a schierarsi ancora dalla parte di Garibaldi!
Il comune di Polla sorge sulle sponde del fiume Tanagro, a ridosso del versante meridionale dei Mon0 Alburni, a 80 km da Salerno, a 7 dalle gro1e di Pertosa, famose oltre che per il fascino delle formazioni carsiche, per la cara1eris0ca di essere percorribili in barca, che forse sono collegate con un’altra gro1a più vicina all’abitato e de1a “Gro1a di Polla”. Probabilmente il nome del nostro paese deriva dalla presenza nel territorio di vene d’acqua sorgiva, polle appunto. Il termine polla viene dal la0no “pullare” che significava germogliare e a sua volta deriva da “pullus”, cioè “piccolo di ogni animale”. Ma abitata fin da tempi an0chissimi le origini di Polla si perdono fra mito e leggenda così come il suo nome. Secondo la tradizione locale nella zona fu ritrovato un mausoleo dell'epoca di Nerone realizzato per volontà della sua vedova, Insteia Polla. Gli storici interpretarono in maniera errata la firma della donna, intendendo che il tempio fosse dedicato ad Apollo e quindi considerarono che il nome del paese derivasse dalla venerazione per questa divinità (fonte: www.comunitaliani.it). L’an0ca comunità pollese si formò grazie allo stanziamento di lucani e greci in un luogo frequentato già da an0chi pastori. Sopraggiunsero i romani che stabilirono un Forum, laddove oggi sorge il Borgo di San Pietro, che in quei tempi rappresentava un’importante via di accesso verso sud. Seguì l’avvento del Cris0anesimo. Per lungo tempo, quasi fino ai nostri giorni, l’aspe1o del paese è stato cara1erizzato da diversi agglomera0 urbani forma0si a ridosso di chiese e conven0, aspe1o 0picamente medievale che derivò dai Normanni, quando si formò, sulla groppa collinare, un piccolo gruppo recintato con mura e torri, dominato da un piccolo castello e popolato da agricoltori. (fonte:www.comune.polla.sa.it). Nell’o1ocento le vicende del paese si legano anche a quelle del protagonista più famoso dei giochi di W i Bambini di quest’anno, Giuseppe Garibaldi! Il Ba1aglione Tanagro con 83 pollesi su 250 partecipan0, affiancò Garibaldi che risaliva dalla Sicilia nel 1860 fino alla Ba1aglia del Volturno. Il paese è cosi di nuovo pronto a sostenere il nostro eroe e il suo ba1aglione… di bambini!
IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009 1° tappa Tramon0 (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio1a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi0 (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
cano quali sono i colori primari, insegnano a dis0nguere fra toni caldi e freddi e forniscono nozioni di base sugli ar0s0 e sulle opere propos0, poi invogliano i bambini a associare ai colori del dipinto le emozioni che l’ar0sta ha voluto esprimere: felicità, noia, dolore, paura, tranquillità, serenità, tristezza, leggerezza, etc.. A questo punto viene chiesto loro di scrivere su un foglio bianco il sen0mento che desidererebbero rappresentare. Si giunge così al momento del circle 0me, quando a turno ogni bambino spiega L’arte contemporanea è emozione da in quali occasioni ha provato il sen0mento prescelto e cosa esso significhi. Ma, dopo aver “oscolorare!!! Lo straordinario des0no di un’opera d’arte, servato” e “rifle1uto” occorre finalmente fare sia essa dipinto, racconto, poesia… è di ap- come i grandi ar0s0: rappresentare quel sen0partenere al suo autore per il solo tempo mento per grandi campiture di colore; colorare dell’ideazione poiché ai mutevoli occhi del le proprie emozioni! pubblico non può che assumere infinite Si ringraziano per l’impagabile contributo forme e significa0, così come mutevoli all’azione e la loro partecipazione: sono le capacità del sen0re. Se lo sguardo è quello di un bambino, allora la “le1ura” Questura di Salerno di un’opera può dare luogo alle rivelazioni Polizia di Stato più inaspe1ate; s0molare la sua fantasia e Polizia a cavallo di Napoli la sua crea0vità, misurare la sua capacità comunica0va e, purtroppo, me1ere in Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno Vigili del Fuoco luce eventuali disagi. La tutela dell’infanArma dei Carabinieri zia si a2va così in W i Bambini anche atMarina Militare traverso l’Arte… “Osservo…rifle1o…mi W i Bambini 2009 esprimo!”è con questo mo1o che il laboratoha ricevuto il patrocinio di rio Coloriamo le Emozioni!!! intende avvicinare i protagonis0 di W i Bambini alla comprensione Senato della Repubblica dei linguaggi ar0s0ci contemporanei. Si parte Camera dei Deputa( dall’analisi iconografica di alcune opere di faMinistero della Gioventù mosi ar0s0 come Poveri in riva al mare di Pablo Ministero per le Pari Opportunità Picasso per passare poi alla discussione sul siMinistero dell’Ambiente gnificato emozionale dei colori u0lizza0 dall’are della Tutela del Territorio e del Mare 0sta, in questo caso vari toni di blu, che Ministero del Lavoro, della Salute rimandano con efficacia sensoriale all’inquiee delle Poli(che Sociali tudine, al freddo provato dai poveri. Ministero dello Sviluppo Economico Sono Barbara Donnarumma, responsabile del Dipar0mento Arte Bimed e Giulia Cuccaro, stu- L’inizia0va riceve la medaglia per gli Al Vadentessa universitaria di archeologia a tenere lori Morali della Presidenza della Repubblica simpa0che lezioni ai bambini. Dapprima indi- Italiana con disposi vo SCA/GN/0776/5.
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W I BAMBINI
a IV giornata di W i Bambini sarà all’insegna della primavera cilentana accarezzata da effluvi mediterranei: colori, sapori e storia di una subregione campana nota universalmente per la sua bellezza e la complessità delle tradizioni culturali. Facendo perno intorno a Monte Stella, nel cuore del Cilento, toccherà alle giovani promesse dei paesi limitrofi confrontarsi sul campo-giochi i1nerante che incornicerà la piazza di Stella Cilento. Soltanto il giorno prima colorava il Campo Spor1vo di Polla, lontano, al di là degli Alburni e alle porte del Vallo di Diano. Alle prese con i giochi ispira1 all’a2ualizzazione dell’Impresa dei Mille nel contesto ambientale dell’Italia di oggi, che ha bisogno di incen1vare il rispe2o degli ecosistemi e del paesaggio per consolidare la sua “unità”, il 17 aprile accorreranno a Stella Cilento per giocare con gli alunni di V della scuola elementare del paese, i bambini delle Direzioni Dida3che di Omignano, Ru1no, Montecorice, degli Is1tu1 Comprensivi di Ogliastro Cilento, Torchiara/Laureana e i compagni di Lustra, Cicerale, Perdifumo, Piscio2a, San Mauro la Bruca e Santa Maria di Castellabate. Per loro si rinnoveranno gli appuntamen1 con le a3vità dei laboratori sull’Arte e sulle Stelle, mentre come nella tappa di Polla non potrà esserci il consueto incontro con le Forze dell’Ordine, che saranno impegnate in Abruzzo per l’emergenza terremoto. Ma proprio per questo, per il fa2o che non potranno essere con i bambini in un clima festoso, e saranno invece impegnate in interven1 concre1 (e non simula1 come solitamente avviene nel Tour), al fianco di altri bambini e uomini col-
I luoghi di W i bambini: Stella Cilento, nel cuore del territorio al di qua del fiume Alento
Il paese di Stella Cilento mutua il nome dal vicino Monte Stella in tempi recen1. Fino al XIX sec. era chiamato “Porcili”; secondo alcuni perché era molto diffusa la pra1ca dell’allevamento suino, secondo altri per una an1ca e più complessa e1mologia che rimandava alla sua posizione rispe2o al monte Stella. Il primo toponimo, “Porcili” sarebbe derivato dal greco “pro”e “Kyrios”, ossia “davan1 al signore” poiché sul Monte Stella si trovava la residenza del Guastaldo, o castellano, l’amministratore dei beni del principe durante il periodo longobardo. L’origine di Stella Cilento è difa3 medievale, il primo nucleo sorse nel 1038 nel vallone situato di fronte “alla montagna sul mare”.
Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
Il significato del nono anno di W i bambini
mosfera ludica della giornata cercano il dialogo con i ragazzi che ascoltano dal bordo campo con interesse. Simulano i più consue1 casi del loro lavoro per rendere manifes1 anche agli occhi dei più piccoli, gli svaria1 casi in cui le Forze dell’Ordine fanno della loro vita, un impegno straordinario per la vita degli altri. Forniscono gli strumen1 di conoscenza necessari a rassicurare che non si è da soli nelle con1ngenze più difficili, che alcune situazioni degradan1 pi1 duramente da una inacce2abile tragedia, è ancora più doveroso so2olineare il rilevante ruolo che i corpi militari rivestono nella composizione delle giornate di W i Bambini e nella tutela dell’infanzia e della società.
Le Forze dell’Ordine al fianco dei Bambini
Quanto è importante che i ragazzi coniughino il gioco e l’inven1va alla capacità cri1ca di osservare la realtà? Fondamentale! È necessario saper guardare al contesto in cui si vive con la consapevolezza dei valori da difendere ma anche dei guas1 da riparare. Se dovere dalla società, dalla dimensione familiare a quella scolas1ca e is1tuzionale, è provvedere all’educazione dell’individuo e alla tutela della sua crescita considerando l’adeguatezza degli spazi des1na1 all’infanzia, la corrispondenza dei provvedimen1 ado2a1 rispe2o alle esigenze emergen1, è vero che gli ammaestramen1 devono essere concre1 e non sterili esercizi retorici. Le parole hanno un immenso valore, e su questo non c’è da dubitare, ma la realtà di ogni giorno, quella meno idilliaca, quella che irrompe a sconvolgere i pensieri e il tranquillo scorrere della vita ci dimostrano che le parole non possono assicurare la salvezza, la non violenza. Bisogna incidere a monte sulla coscienza sociale, affinché non siano gli interessi economici e la mancanza di conoscenza a disegnare il des1no delle proprie vite. L’intervento delle Forze dell’Ordine in W i Bambini assume questo cara2ere di civiltà. Solitamente fra il secondo e il terzo gioco di W i Bambini, si ode il fragore delle pale dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, mentre sul campo, sgomberato dai materiali di gioco, compaiono le divise arancio dei vigili, oppure fanno il loro ingresso i finanzieri del Gruppo Cinofilo del Comando Provinciale di Salerno, in compagnia dei loro fida1 pastori tedeschi, la Polizia di Stato della Questura di Salerno … Calandosi nell’at-
come quelle connesse all’uso di stupefacen1 possono essere superate se vince nella coscienze un vivo sen1mento di rifiuto. Soprattu2o il loro intervento è necessario a s1molare l’a2enzione a uno s1le di vita Legale. Connesso alla Legalità è il benessere del Paese e la possibilità di non ritrovarsi a fare solo parole sul “quello che si poteva e doveva fare” quando purtroppo non è più possibile.
W i Bambini punta gli occhi al cielo!
IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009 1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
minate le principali cara2eris1che dei piane1 fino alle nuove scoperte e definizioni. Si cerca di suscitare interesse nel giovane pubblico pungolando la capacità di osservazione e di analisi. Partendo dal’esperienza dell’osservazione lo si coinvolge a3vamente inculcando il desiderio di conoscenza e la necessità di soddisfare le proprie curiosità ponendo domande all’esperto responsabile, piu2osto che assistere a una lezione passiva. Aspe2o par1colarmente simpa1co e interessante del laboratorio è la rassegna dei riferimen1 storici e mitologici che hanno generato il nome delle costellazioni individuate e delle stelle che vi appartengono. Si ringraziano per l’impagabile contributo all’azione e la loro partecipazione:
Questura di Salerno Polizia di Stato Polizia a cavallo di Napoli Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno Vigili del Fuoco Arma dei Carabinieri Marina Militare W i Bambini 2009 ha ricevuto il patrocinio di
La conoscenza in W i Bambini prosegue con la scienza e il sogno puntando gli occhi al cielo per conoscere le Stelle! Nei piccoli paesi come quelli raggiun1 dal Tour è ancora possibile alzare gli occhi al manto nero della no2e e vederlo puntellato di luci. Ma la vicinanza dei Senato della Repubblica bagliori ci2adini o, comunque, uno s1le di vita Camera dei Deputa( sempre più frene1co ostacolano sempre più Ministero della Gioventù spesso la libertà di sollevare la testa per ficcaMinistero per le Pari Opportunità nasare fra i corpi celes1. Ministero dell’Ambiente C’è bisogno di “uscire fuori a riveder le stelle!”, e della Tutela del Territorio e del Mare anzi di entrare nella realtà virtuale del laboraMinistero del Lavoro, della Salute torio sulle Stelle. Il responsabile Alberto Fienga e delle Poli(che Sociali lascia che i bambini si appassionino alla conoMinistero dello Sviluppo Economico scenza del Sistema Solare rappresentandolo virtualmente intorno a loro per mezzo della L’inizia1va riceve la medaglia per gli Al Vaproie2azione animata della volta celeste. Nel lori Morali della Presidenza della Repubblica corso dell’a3vità di laboratorio vengono esa- Italiana con disposi vo SCA/GN/0776/5.
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W I BAMBINI
Il significato del nono anno di W i bambini
ello splendido scenario di una delle località più incantevoli del Mediterraneo, Piscio/a, si terrà il prossimo 6 maggio la se0ma tappa dell’Italian Tour W i Bambini 2009. L’inizia.va, come di consueto, è a/esissima sul territorio visto che coinvolgerà delegazioni cilentane di oltre 15 comuni che si cimenteranno in giochi e gare che rimandano alle tradizioni del territorio e che vedranno selezionata la delegazione che rappresenterà il Cilento alla Finale di W i Bambini 2009 prevista per il prossimo 4 giugno alle Isole Tremi.. La tappa di W i Bambini a Piscio/a è anche una rilevante occasione per promuovere l’arte contemporanea, non a caso, infa0, è prevista la visita delle delegazioni che partecipano la giornata all’Osservatorio Nazionale per le Ar. Contemporanee la cui sede è proprio nel Palazzo Marchesale situato nel centro storico della ridente Piscio/a e in cui sono
I luoghi di W i bambini: la VII tappa del Tour tra il fascino e le tradizioni di Piscio)a!
Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
Poco lontano da Velia, colline ricoperte di an.chi ulive. digradano verso il mare a ritrovare spiagge sassose, che si spingono fino a Palinuro; in alcuni casi erose dall’acqua salata sin a formare nella roccia “gro/e e insenature di straordinaria bellezza”. Questo è il paesaggio, “aspro e selvaggio e ancora incontaminato” che si ammira dai vicoli del paesino di Piscio/a mentre si specchia in un mare limpidissimo che nei mesi es.vi lascia trapelare la purezza del fondale sabbioso. An.chi uomini, forse sfuggi. alla furia dei Saraceni hanno fondato questa “piccola Pixus”. L’impronta lasciata dalla cultura greca si evince in quella popolare. I greci cantavano «elthè, elthè, chelidòn (vieni rondinella)», mentre, almeno fino a poco tempo fa, quando le innovazioni linguis.che non avevano preferito “lucciola”, era il canto alla “catacatascia” dei piscio/ani, e dei cilentani in generale, a salutare l’estate. Così nelle sere in cui infuriano le tempeste e i fulmini e lampi si abba/ono sulle par. più alte del paese, sono scongiuri di origine greco- bizan.na a essere lancia. contro l’imminente pericolo. A essere invocata è Santa Barbara che va per mare per “raccogliere tuoni e lampi per salvare tu0 quan.”. “La prima no.zia storica documentata su Piscio/a risale al periodo in cui fu scri/o il catalogus Baronum (1148)”. È già epoca normanna quando i feudi del’Italia Meridionale erano ogge/o di compravendita fra i Signori. La congiura dei baroni contro Federico II prima, la diatriba fra angioni e aragonesi in seguito, segnano la storia di Piscio/a. La popolazione decresce paurosamente, per le rovine operate dai Turchi, Piscio/a viene esentata dal pagamento delle imposte. Nel 1554 Don Sancio Mar.nez de Leyna, capitano generale delle Galee del Regno, acquista per 17.000 duca. il Feudo di Piscio/a, insieme a quelli di Palinuro e della Molpa e decide di munire la costa di torri di avvistamento e di difesa come quella di Fiumicello, dell’Acqua Bianca, del Passariello, della Ficaiola. Oggi le torri, misurando la costa, si offrono come tappe di un amena “passeggiata in riva al mare tra i paesi di Marina di Piscio/a e Marina di Ascea”, ma nell’O/ocento non riuscirono a proteggere il paese da un terribile a/acco di cen.naia di brigan.. L’intera popolazione fu colpita, nessun ceto venne risparmiato, le case furono bruciate, i mobili e gli arnesi da lavoro trafuga.. Per risanare i danni Gioacchino Napoleone, Re delle Due Sicilie, emanò due decre. con i quali a/ribuiva 4500 duca. ai proprietari delle case incendiate e stabiliva di lasciare “il Locale del Soppresso Convento di S. Francesco in Piscio/a agli abitan. del Comune che avevano perduto le proprie case per effe/o dell'incendio o dei brigan.”(fonte: www.piscio/a-online.it). In questo ameno paesaggio intriso di storia, la “menaica”, la famosa rete dei pescatori piscio/ani, che seleziona le alici più grandi pedinando i loro movimen. all’inseguimento delle scie luminose del sole e della luna, si prepara a portare in superficie il Gioco, per “conservare so/o sale” gli splendidi ricordi di un’importante giornata dedicata ai bambini.
IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009 1° tappa Tramon. (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio)a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi. (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
Tommaso Maria Ferri e il Presidente del Consorzio Terra Or., Alfonso Esposito. La Cerimonia di Firma è prevista per le ore 11.00 sul campo di gara di W i Bambini (presso il campe/o di calce/o di Caprioli) alla presenza di tu/e le delegazioni che partecipano ai giochi. Fra storia, tradizioni e leggende i bambini della quinta elementare di Piscio/a ospiteranno i compagni di San Mauro La Bruca, Ascea, Agropoli I Circolo, S.o, Magliano Vetere, Casalvelino, Castelnuovo Cilento, Rofrano, Alfano, Laurito, Omignano, Stella Cilento, San Mango e gli amici più lontani del II Circolo di Mercato San Severino. Si ringraziano per l’impagabile contributo all’azione e la loro partecipazione:
Questura di Salerno Polizia di Stato ospitate opere di rilevan. ar.s. conPolizia a cavallo di Napoli temporanei italiani. Altra azione di grande interesse che Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno Vigili del Fuoco trova la sua composizione in occasione Arma dei Carabinieri della Tappa di W i Bambini in Piscio/a Marina Militare è la firma del Protocollo d’intesa tra W i Bambini 2009 Bimed, Comune di Piscio/a e dell’O.P. ha ricevuto il patrocinio di “Consorzio Terra Or.” che ha quale precipua finalità quella di diffondere Senato della Repubblica una più ampia cultura degli ortaggi e Camera dei Deputa( della fru/a con l’obie0vo di determiMinistero della Gioventù nare consumi maggiori di ques. proMinistero per le Pari Opportunità do0 da parte dei giovani. L’azione è Ministero dell’Ambiente emanazione di quanto la Comunità e della Tutela del Territorio e del Mare Europea sta promuovendo su tu/o il Ministero del Lavoro, della Salute territorio di competenza anche in cone delle Poli(che Sociali siderazione del rapporto tra la sana Ministero dello Sviluppo Economico alimentazione e la salute dei ci/adini europei. Alla firma del Protocollo par- L’inizia.va riceve la medaglia per gli Al Vateciperanno il Sindaco di Piscio/a, Ce- lori Morali della Presidenza della Repubblica sare Festa, il Presidente di Bimed Italiana con disposi vo SCA/GN/0776/5.
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W I BAMBINI
Azione interistituzionale nella tutela attiva dell’infanzia e l’ottimizzazione dell’offerta formativa del sistema scuola
In W i Bambini il consumo di fru a e verdura è una bella scoperta, non un prezzo da pagare alle mamme per giocare al computer o guardare la televisione IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009
a nove anni il Tour di W i Bambini a/raversa l’Italia con l’intento di captare l’attenzione di is.tuzioni, famiglie e comunità sui bisogni lega. alla sana crescita dell’infanzia e allo stesso tempo di promuovere fini educazionali a/raverso il gioco e la crea.vità. All’interno di questo quadro non poteva mancare quest’anno un appuntamento fondamentale come quello con l’educazione alimentare, grazie all’a0vazione del laboratorio sulla fru/a e la verdura a cura dell’O.P. “Consorzio Terra Or.” (www.terraor..it) con il quale lo scorso 6 maggio la Bimed ha firmato il Protocollo d’Intesa. Il Consorzio, come spiega il Presidente Alfonso Esposito, «nasce dall’unione di Aziende Agricole che hanno come obie0vo comune il miglioramento con.nuo delle proprie produzioni sia in termini qualita.vi che commerciali», fregiandosi della sigla O.P. che sta per Organizzazione di Produ/ori. L’implementazione di un Disciplinare Tecnico di Produzione Integrata, ado/ato da tu0 i soci per o/enere produzioni più sane e sicure e a basso impa/o ambientale; un servizio tecnico a sostegno delle a0vità dei soci; cer.ficazioni volontarie quali GLOBAL G.A.P; la disponibilità di più prodo0 e produzioni durante tu/o
I luoghi di W i Bambini: o+ava tappa del tour a Colliano, paese dei tartufi!
L’INIZIATIVA DEL “CONSORZIO TERRA ORTI”
l’anno in modo da essere compe..vi e sempre presen. sul mercato nazionale ed estero sono le cara/eris.che precipue della O.P. Ritrovarsi di fronte a un consumatore sempre più informato ed esigente «ha spinto il Consorzio Terra Or. a valorizzare le produzioni .piche della dieta mediterranea anche a sostegno dell’agricoltura locale e del Mezzogiorno.
Toccherà a Colliano ospitare l’o/ava tappa di W i Bambini! Il nuovo appuntamento, previsto per venerdì 8 maggio, è per le classi quinte elementari del I e II Circolo Dida0co di Mercato San Severino, degli Is.tu. Comprensivi di Fisciano e Serre, e delle scuole di Calabri/o, Senerchia, Pos.glione, Contursi Terme, Palomonte, Aule/a, San Gregorio Magno, Ricigliano, Laviano e naturalmente di Colliano. Il Gioco, i laboratori e tu0 gli altri fondamentali momen. delle giornate di W i Bambini, ripresi come di consueto dalle telecamere di Mukko Pallino, si inseriranno nell’ameno paesaggio del Monte Marzano, sul quale il paesino ha tu/a l’aria di un piccolo presepe. È sopra/u/o il sugges.vo centro di Collianello a suggerire queste sensazioni, sorgendo sul picco roccioso del monte come una vede/a all’erta sull’immensa valle so/ostante. Fu su quest’altura che i collianesi si spostarono per sfuggire alla invasione saracena, costruendo le loro case intorno a una roccaforte. Con l’ampliamento del castello e la costruzione di mura e torri a difesa del paese, Collianello acquisì quel .pico paesaggio medievale che oggi, in parte diroccato per l’azione del tempo ma anche per il pesante bilancio del terremoto del 1980, gli conferisce la sembianza di una naturale prosecuzione della roccia che incanta per la sua magica atmosfera. Il vero e proprio paese di Colliano sorge poco più a valle, in un luogo frequentato stabilmente dall’epoca romana. Il nome è derivato infa0 dalla famiglia romana Collia, nelle cui terre si rifugiarono gli abitan. dei villaggi limitrofi per sfuggire alle persecuzioni e alla malaria. Dalla fine degli anni ’60 Colliano è famoso per il suo so/obosco grazie alla scoperta della presenza del tartufo che ha dato origine ha una Fiera Mercato di valenza nazionale!
Oggi le aziende agricole sono imprese altamente specializzate che, grazie allo studio di tecnici di se/ore e all’u.lizzo delle più importan. tecnologie, riescono a garan.re la sicurezza e a conciliare o0ma qualità con o0ma resa, anche per le produzioni a marchio bio» spiega il presidente Esposito. Cosa ha determinato la volontà di a,vare un programma di educazione alimentare nelle scuole? «Sarà deformazione professionale ma, essendo un consorzio di aziende agricole, siamo abitua. a veder crescere le cose e il risultato migliore si o0ene agendo quando la pianta si sta sviluppando o quando il fru/o non è ancora maturo! I bambini sono allo stesso modo... Ci siamo resi conto da studi pubblica. su riviste scien.fiche che, in par.colare in Campania, la percentuale di bambini obesi è notevole; è necessario quindi far capire ai bambini l’importanza della fru/a
1° tappa Tramon. (SA) 11 marzo 2° tappa Angri (SA) 18 marzo 3° tappa Polla (SA) 16 aprile 4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile 5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile 6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile 7° tappa Piscio/a (SA) 6 maggio 8° tappa Colliano (SA) 8 maggio 9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio 10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio 11° tappa Sperone (AV) 15 maggio 12° tappa Isole Tremi. (FG) 03/04/05 giugno 13° FINALISSIMA Isola di Ponza (LT) 11 Giugno '09
sate, finocchi a pezze0 etc. perme/erebbe ai ragazzi di vedere quo.dianamente ques. prodo0 e a lungo andare a servirsene, come alterna.va agli snack dolcio sala. ma anche a pranzo, quando si effe/ua il tempo prolungato a scuola» Quale sarà il prossimo impegno del “Consorzio Terra Or*” in materia di educazione alimentare nelle scuole? «Innanzitu/o l’appuntamento di Exposcuola 2009, poi cercheremo di essere presen. nelle scuole con personale specializzato e forniture di prodo0 a/raverso laboratori dida0ci o con l’invito rivolto alle scolaresche a visitare le nostre aziende agricole in modo tale da con.nuare a coinvolgere i bambini ed ad incen.vare il consumo di fru/a e verdura ma cercando anche di far appassionare i bambini a quella che è l’a0vità produ0va più an.ca del mondo cioè quella della produzione agricola, fondamentale non solo per l’economia ma anche per il benessere sociale»
e della verdura in una dieta equilibrata e sana e nella prevenzione di patologie cronico-degenera.ve, il modo migliore per farlo ci è sembrato associare l’informazione al gioco, in modo tale da essere più facilmente percepita anche dai più “sce0ci”». W i Bambini è sicuramente una vetrina ideale per il lancio del proge+o, per il conta+o dire+o con diverse scuole in un’atmosfera giocosa e per il fa+o che in mol* paesi raggiun* dal Tour l’agricoltura rappresenta ancora un’importante risorsa economica e culturale … «La prima impressione avuta_ commenta il presidente_ è stata che ques. bambini conoscono Si ringraziano per l’impagabile contributo all’azione e la loro partecipazione: ancora molto poco prodo0 quali fru/a e ortaggi Questura di Salerno e ancor meno i benefici che possono apportare Polizia di Stato al benessere dell’organismo. Il nostro obie0vo Polizia a cavallo di Napoli sarà dunque lavorare sull’informazione, sulla divulgazione e sopra/u/o sulla dimostrazione. I Gruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno Vigili del Fuoco bambini devono vedere i prodo0 dell’agricolArma dei Carabinieri tura e sopra/u/o devono assaporarli per poterli Marina Militare apprezzare, poi capiranno la loro importanza. Il W i Bambini 2009 Convivio è la scelta migliore! La realizzazione di ha ricevuto il patrocinio di laboratori di assaggio/dimostra.vi di gruppo, in Senato della Repubblica clima festoso crediamo sia il modo migliore per Camera dei Deputa* vincere i .mori e coinvolgere i bambini, in queMinistero della Gioventù sto modo assoceranno il consumo di fru/a e Ministero per le Pari Opportunità verdura a qualche cosa di buono, simpa.co e Ministero dell’Ambiente non ad un prezzo da pagare imposto da mamma e della Tutela del Territorio e del Mare per poter giocare al computer o guardare la teMinistero del Lavoro, della Salute levisione. Una buona soluzione sarebbe creare e delle Poli*che Sociali degli snack di fru/a o verdura. Me/ere nelle Ministero dello Sviluppo Economico scuole o nelle palestre, etc. dei distributori con confezioni tascabili di fru/a e verdura di IV o V L’inizia.va riceve la medaglia per gli Al Valori gamma cioè freschi o co0, per esempio: mace- Morali della Presidenza della Repubblica Itadonie di fru/a, succhi o centrifuga., caro.ne les- liana con disposi vo SCA/GN/0776/5.